DUBLINO (Brano inciso da LUIGI GRECHI) (Testo di Francesco De Gregori e musica di Luigi Grechi)
[SOL]La notte porta a spasso i miei pensi[DO]eri
di[RE]vide la mia [RE7]anima a me[SOL]ta' e se penso ai miei domani e' ancora [DO]ieri il [RE]fiume passa ed [DO]io rimango [SOL]qua
[LA-]E penso alle risposte che non [RE]ho
ed a [DO]te che [RE]non ci [SOL]sei e tutto quel che resta di noi [DO]due e' [RE]una canzone [DO]che non canto [SOL]piu'
E la gente di Dublino e' criminale
perche' alle dieci e mezza chiude i bar e rimango come un fesso alla stazione seduto al freddo a chiedere pieta'
E penso alle risposte che non ho
ed a te che non ci sei e tutto quel che resta di noi due � una canzone che non canto pi�
Ora i tempi di Dublino son passati
ed ho visto altri paesi e altre citt� altri amori sono morti e sono nati il tempo passa ed io sto sempre qua
Seduto sempre a questa scrivania
a dire forse e' stata colpa mia e vi prego non chiedetemi chi e' lei in fondo sono solo fatti miei
Ma se potessi spendere la vita
come se fosse solo una moneta potrei toccare il cielo con le dita e attraversarlo come una cometa
Pero' io sono solo quel che sono
magari un po' cattivo e un poco buono e tutto quel che resta di noi due e' una canzone che non canto piu' e tutto quel che resta di noi due e' una canzone che non canto piu' e tutto quel che resta di noi due e' una canzone in cui non credo piu'