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se-. nare idee immagini
ideas images
Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, "Sapienza" Università di Roma Anno XXII, n. 4212011
Disegno e Restauro deU'Architettura "Sapienza" Rome University Italia € 7,75 - USA and Canada $ 16,00
Biannual Magazine oj the Department ojHistory,
Drawing and Restoration ojArchitecture Full english text
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storialhistory
The his[Ory of architecture is much ri cher if wc scud y
nO( only exisring arch irccrurcs in sto ne, co ncrete,
b ri ck a nd monar, bm a1so re mpo rary fcsdve suucrures
made of canvas, wood, Stucco, plasrcr and papier-
maché. Se( up in (he li ve, (hrobbing hea rr of (he ciry
these S[fuctures co mple menrcd pcrmanem buildings.
Archirccrs used rhese rhearfi cal represenrations [O
crca re a viv id synacsrhcric cffecr in che specraroc: li gh r,
archirccru re, music and rime me rged co c reate a {fUe
form of "[O[al arr",
From the mid-sixteenth century onwards,
theatricaLcorners 01Rome were chosen as ideaL
pLaces to have fireworks during sacred and
secuLar ftstivities. I
Starting in the Renaissance, Catherine wheeli
were used to inspire amazement and wonder
irt spectators during reLigious ftstivities artd
ftast days (Easter, papaL coronations and the
ftast day olSts. Peter and Paui). During the
seventeenth century firework dispLaysJ began to
be even more impressive thanks to "machines"
or stages made 01 wood, canvas or papier-
maché; initiaLLy design ed rather primitiveLy
they soon became more and more sophisticated.
They were either pLaced in font 01 buiLdirtgs or
were fee-standing architectures that were
burnt at the end 01the ftstivity.
During the Late Baroque period improvements
were made to materiaLs and techrtiques Leading
to visuaLLy impressive temporary architectures:
ftstivities were opportunities to use a reaL Life
modeL to test the flrmaL quaLity o[certain
architectural designs. CasteL Sant'AngeLo (fig.
i ), with its square, Tiber and Sant 'Angelo
bridge (Pons Aelius), were aLways a ,mique
backdrop flr fireworks because the reflection on
the water enhanced their spectacuLar effict.
During the Renaissance and baroque period the
casde was used during reLigious ftstivities as a
pyrotechnic machine flr the Catherine wheeLs,
without having to be "disguised" behind other
structures. The art 01fireworks reached its peak
in the mid-nineteenth century becoming a
grandiose and eLegant figurative urban tooL
(fig. 2): fireworks masters had managed to
create a huge morphoLogicaL array olLight
tricks, each with their own specific design. 4
01aLi the ways fireworks cou/.d be "packaged"
Catherine wheeLs (fig. 3) were the most popuLar:
"The structure is a wheeLwith a hub, spokes
and circLe { . .} the fluntains make the wheeL
Claudio Impiglia
La pirotecnia come arte di disegnare e dipingere con la luce:
la progettazione eclettica dell' effimero a Roma nel XIX secolo
Pyrotechnics as the art ofdesigning and painting with light: the eclectic
design ofthe ephemeral in nineteenth-century Rome
Lo studio della storia dell'architettura si arricchisce di suggestione se, paraflefamenu all'analisi deiie architetture in pietra.
ca/astruzzo, malta e mattoni, giunte fino a noi, si porta avanti in modo costante lo studio di quelle che so no state le
strumat effimere delfa festa, ossia quell'insieme di manufatti in tela, legno, stucco, gesso e cartapesta che, calati nel tessuto
vivo e pulsante delLa città, hanno costituito delle forme complementari a quella che era l'architettura permanente: la
COstante che gli architetti ricercavano in queste vere e proprie rappresentazioni teatrali era rendere vivida. nello spettatore
l'effetto di sinestesia, nel quale la luce, l'architettura, la musica e il tempo sifondevano insieme a creare una vera e propria
forma di ''arte totale':
La città di Roma in occasione delle feste sacre uale unico per i giochi d'artificio che, grazie
e profane fu, fin dalla metà del Cinquecen[O, ai riflessi dell'acqua, risultavano norevolmen-
grazie "ai suoi spazi di tipo teatrale, il luogo re amplifi cari: nel Rinascimenro e in epoca
ideale dove ambientare i fuochi arrificiali '. barocca duranre le fesre religiose la mole del
Fin dal Rinascimento a Roma la funzione del- casrello fungeva essa sressa da macchina piro-
le girandole2 era stata quella di suscitare mera- recnica di supporro alle girandole, senza biso-
viglia nello spetta[Ore in occasione delle feste e gno di essere "mascherara" da alrre srrurrure.
ricorrenze religiose (la Pasqua, l'incoronazione Alla merà dell'Orrocenro lo sviluppo dell'arre
papale e la festa dei ss. Pietro e Paolo). Nel cor- dei fuo chi arrifi ciali raggiunse il suo ap ice, di-
so del Seicento lo sperracolo pirotecnic0 3 si ar- venendo un grandioso e raffinaro srrumenro
ricchì di effetti, grazie alle cosiddette «macchi- figurar ivo a scala urbana (fig. 2): gl i arrefici in
ne», allesrimenti effimeri in legno, tela e carta- quesro campo erano riusciri a creare una ric-
pesta; quesre strutture furo no dapprima dise- ca gamma morfologica di artifici luminisrici,
gnate in modo grosso lano e poi in maniera cara n e rizza ci ogn uno da uno specifico "dise-
sempre più ricercata: esse venivano addossate a gno"' . Tra i modi in cui porevano essere "con-
ed ifici es istenti, oppure consistevano in archi- fezionari" i fuochi, la form a della girandola
tetture au[Onome a tut[O [Ondo che ven ivano (fig. 3) è srara quella ad avere avuro maggior
ince ndiate nel momento final e della festa. successo: «Lossarura cons isre in una vera ruo-
Durante il periodo tardo-barocco materiali e ta col mozzo, i raggi e il cerch io [... ] le fonra-
tecniche furono perfezionati e si riuscirono a ne fanno girare la ruota in senso opposro a
realizza re manufatti provviso ri di forte impar- qu ello del geno di fuoco "s. A partire dal 1823
[O sce nografico: l'occasion e dell e feste offriva però si inuodusse l'uso di ap plica re al mauSO-
lo spuntO per sperimentare, co me in un mo- leo facc iare e sago me, punreggiate di luci in
dello al vero, la quali tà formale di taluni pro- modo da evocare altre disco rdanri architertU-
getti architettonici. Castel Sa nt' Angelo (fig. ré. I primi decen ni dell'Orrocenro romano,
I ), co n la platea pontù, il Tevere e il pOnte caranerizzari da un agitato succedersi d i even-
Elio, ha da sempre cosritui[O uno scenario rea- ti che sfociarono nella restaurazione di papa

11 Pagina pr~cedenu. Anroine Jean-Bap ris(e Thomas,
GirandolA a Castel Sant'Ang~/o. 1820- 1823 . lirografia
(Amoine jea n-B aprisre Thomas. Un an à Rome
et dnns seI envirom. Parigi 1823. rav. XXXVI).
Previous page. Antoine Jean-8aptùte Thomas. Girandola
a CaStel Sant'Angelo, /820-/823, lùhograph.
21 Pagina precedente. Auro re anon imo, Girandola al Pincio.
acqua rinra co lorara a rempera, seco nda metà del XJX secolo
(Paola H offmann. !/ mont~ Pincio e In casina Valndier.
Edizio ni del Mo ndo, Roma 1967, (avola IX b).
Pio VII (1 800- 1823) , videro l'incontrastaro
prevalere del gusto neoclassico anche nella di-
mensione dell 'effimero: le macchine proge t-
tate da Giuseppe Valadier nel 1836 (fig. 4) e
da Pietro Camporese il Giovane nel 1844 (fig.
5) si sovrappo nevano con i loro co ntorni lu-
minos i alla mole adrianea che sembrava scom-
parire per lasciare il posto a chi ese neo palla-
diane cupolate dalle imponenti facciate? Nel
1851 queste manifes tazioni si spostarono per
motivi di sicurezza al Pincio, per rimanervi fi-
no al 1872 : la scena, grazie alla geometria te r-
razzata della passeggiata, si arricchì d i nuovi
effetti teatral i; si perse l'elemento "am plifica -
to re" del l'acqua ma si guadagnò l'elemento
pittoresco de lla vege tazione che entrò a fa r
parte integrante della com posizione scenica.
Co me ha evidenziaro Marcel lo Fagiol08 , la
stagione dell'eclettismo a Roma fu inaugura-
ta co n il papato di G rego ri o XVI (183 1-
1846): in questo periodo si sperimentaro no
stili eteroge nei (il fi lologico-neoclass ico, il
neo medievale, il neo rinascimentale, il neo ba-
rocco e l' eso tico-orientale), le cui poetiche tro-
varono nell 'effi mero un'occasione di verifica.
D urante il papato di Pio IX (1846- 1878) le
feste religiose esal tate da girandole d ivennero
il principale stru mento di propagand a e d i
esaltazione della C hiesa. Protago nista inco n-
trastato fu l'architetto Luigi Poletti che p red i-
spose maestosi allesti menti effimeri a esalta-
zione del papa (fig. 7): la poetica neoclass ica,
neo medievale o esotica veniva scelta a secon-
da della morale rel igiosa che si voleva comu-
nicare e la rappresentazione di antichi ed ific i
era studiata in base al rispetto delle Sacre Scrit-
ture e non in base ai capricci del progettista.
Egli fu il primo a rendere lo spettacolo una ve-
ra e pro pria "compos izione" ordinata, Stru t-
turata in atti, denom in ati «co mparse», sa-
pientemente alternati in modo che le scene
auli che d i genere fragoroso si alternassero ad
altre d i natu ra più calma. Gli artific i lumi no-
si furo no pensati da Poletti per esal tare i vo-
lumi degli edific i effimeri e per conferire in
modo illusio nistico sostanza materica ai sem-
plici manufatti in tela, legno e carro ne, fi n-
gendo marmi preziosi e mul ticolori ; in parti-
co lare nella parte ce ntrale dello spettacolo un
susseguirsi di bengala fin gevano il perco rso
del sole con le differenti omb re prodo tte nel
Prcvious page. AnonymoltS, Firewo rks on che Pincio. lmlpera
colollred aquatim, suond halfofth~ nineuemh centllry.
31 Illustraz ione di una girandola Uoh n Maskall, Artificial
fi"works, 1785, voI. 2, p. 19).
Diagram afa Calherine wheel.
corso della giornata sulle superfici archi tetro-
niche9 . La città ottocentesca, co me quella ba-
rocca, co ntinuò grazie all' opera di Poletti a
essere un suggestivo teatro nel quale l'archi-
tettura effime ra e la luce artificiale costituiva-
no un esempio estetico di "arte totale".
Il grande cantiere ckll'effimero p ittoresco
negli anni precedenti fa presa di Roma
Larchitettura a Roma nella seco nda metà del-
l'Ottocento presentò dei caratteri di interesse
legati anche all'eccezionalità del periodo stori-
co, che vide il passaggio dal potere temporale
di papa Pio IX a quello laico della n uova Ca-
pitale. Il carattere esotico, già prefigurato dal-
le opere di Paolo Posi (1708- 1776) '0, fu ri-
proposto da Vespignani , l'allievo più famoso di
Poletti , nelle sue macchine pinciane. Gli alle-
stimenti temporanei occuparo no una parte
importante nell' attività di questo archi tetto: il
complesso effi meto realizzato a Ponte Milvio
nel 1857 in onore di Pio IX fu fo rtemente in-
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tum in the opposite direction to that 01the
fire'~ s Starting in 1823 façades and silhouettes
began to be placed in front olCastel
Sant 'Angelo to conjure up images olother
discordant architectures. 6 In Rome the chaos 01
the early ckcades 01the nineteenth century enckd
in the restoration 01Pope Pius VII (1800-
1823); it was a time when neoclassical was very
popular, even when dealing with the ephemeral:
the light contours 01the machines designed by
Giuseppe Valadier in 1836 (fig. 4) and Pietro
Camporese the Younger in 1844 (fig. 5) were
superimposed on Castel Sant'Angelo which
seemed to disappear in favour 01domed Neo -
Palladian churches with imposingfaçades?
For sajèry reasons these events were shifted to
the Pincio in 1851 and remained there tifi
1872: thanks to the terraced geometry olits
footpaths it was possible to stage new theatrical
efficts. Vegetation repfaced the "amplifjing"
effict 01 the river and became part 01the stage
design. As highlighted by Marcello Fagiolo!
the season 01eclecticism in Rome was
inaugurated during Gregory XVI 's papacy
(183 1-1846). This was a time when the
designers experimented with ali kinds olsryles
(philological-neoclassical, neo-medieval, neo-
renaissance, neo-baroque and exotic-oriental);
they tested the poetics 01these sryles by using the
ephemeral. Under Pius IX (1846-1878) the
use 01 Catherine wheels during religious
jèstivities became the main tool to promote and
glorifj the Church.
The undisputed leader olthis trend was the
architect Luigi Paletti who arranged majestic
yet ephemeral stage sets in honour 01the pope
(fig. 7): neoclassical, neo-medieval or exotic
poetics were used according to the religious
moral that was to be transmitted and the
representation olold buildings was based on
the Holy Scriptures and not the whims olthe
designer. Poletti was the first to make the
peiformance a structured "story '; divided into
acts called "appearances '; noisy, courtly scenes
were skilfully interspersed with calmer ones.
Paletti designed these light displays to
emphasise the volume olthese ephemeral
buildings; he used illusion to make simple
wooden, cardboard or canvas sets look real by
faking precious multicoloured marbles. Right
in the middle olthe peiformance a series 01
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4/ Macchina piro tccnica per la gi rando la a Cas[e1

Sanr'Angel o, 1836, architettura di Giusep pe Valadier,
disegno di Luigi Maria VaJadier (La FeSla n Roma.
Dal rinascimemo al 1870. op. eir., p. 157).
Pyrouchnic machine for the Cm/urine whee/ al Casu!
Sant'Ange"'. 1836. architecture by Giuseppe Valndier, drawing
by Luigi Maria Valndier.
SI Macchina pirorec nica con un "T empio crist iano» cren a
a Cas te! Sanr'Ange\o per la girandola della Pasqua 1844,
architettura di Pietro Camporese il Giovane, in cisione di
Giuseppe Bianc hi (La Feua Il Roma. Dal rinascimemo aL
1870, op. cit., p. 116).
Pyrouchnic machine with Il "Christian TempIe" erected al
Cascel Sant'Angelo [or the Easur fireworks /844, archùecture by
Pietro Camporese fhe Younger, mgraving by Giuseppe Bianchi..
6/ Macchina pirO(ccnica al Pi nc io con un .. Edificio in slile
moresco» , 1866, progeuo di Virgin io Vespignani, incision e
di Giovanni della Lo nga (La Festa a Roma. Dal rinascimento
al 1870, op. cit., p. 119) .

BengaL Lights reproduced the course of the sun

and the shadows it creates during the day on
architecturaL suifaces. 9 Thanks to PoLetti 's
work the Baroque city in the nineteenth
century was an awe-inspiring theatre where
ephemeraL architecture and artificiaL Light were
an aesthetic exampLe ofatotaL art':

The great worksite of me ephemeral before

the fall of Rome
In the second ha/fofthe nineteenth century
architecture in Rome underwent some
interesting changes triggered by contemporary
historicaL events, i.e., the shifting of temporaL
power from Pope Pius IX to the secu/ar
government ofthe new Capitalo The exotic
ambience ofPaoLo Posi's works (J 108-1116YO
was reproposed by Vespignani (PoLetti's most
fomous pupiL) in his machines jòr the Pincio.
Temporary stage sets were a /arge part ofthis
architect's work: the temporary compLex in
Ponte Mi/vio in 1851 in honour ofPius IX was
c!ear/y injluenced by ancient architecturaL
modeLs (the circus, triumphaL arches, bui/.dings
with apses) which were transported and
assemb!ed to check the "feasibi/ity" ofa possibLe
and permanent architecturaL styLe.Il The =;:.-==.. '---:=-r--=
.-L_. ___...;: _
BibLioteca Hertziana has an aLbum of
engravings iLLustrating pyrotechnic machines
staged by Vespignani between 1861 and 1810;
in this endeavour Vespignani was perhaps
assisted by the young municipaLarchitect Ersoch.
Vespignani experimented with different styLes in
his ephemeraL designs: /ate baroque /andscapes
in viLLas and gardens, exotic Sino-Arabic or
ancient Roman monuments. The engravings of
Vespignani's machines represent architecturaL/y
compLex bui/.dings (fig. 6) that reveaLed his
styLish study ofdetai/ and the jòrms and
structures he used in their design (Loggias,
bridges, domes, towers, jòuntains, staircases,
etc.). In 1865 he used good, accurate surveys to
design his machine with its picturesque images
ofancient tempLes and Roman arches in ruins,
p/acing bui/.dings of Christian Rome in the
background. Instead there were no romantic
overtones or ancient ruins in his 1869
Catherine wheeL where he tested the
phiLoLogicaL reconstruction ofthe MausoLeum of
Augustus (fig. 8) based on Strabo's description:
his experiment turned the flstiviry into the

Pyrouchnic machin~ on the Pincio with a "Moorish-slJl~
Building ': 1866. design by Virginio V~spignani, ~ngraving
by Giovanni delltl Longa"
7/ Pagina pr~cedeme. Luigi Poletti , ap paraw provviso rio rra
Santa Maria dci Miracoli e Sa nta Ma ria di Monres3 mo per il
ritOrno di Pio IX dal viaggio nelle Provi nce, 185 7 (Roberro
Luc iani . Sama Maria dei Miracoli e Sama Maria di
Momesamo, Fra(elli Palombi Editori, Roma 1990. p. 54).
fluenzaro dai modelli dell' architerrura amica (il
circo, l'arco di trionfo, le strurrure absidate)
che furono trasposti e assemblati per veri fi ca-
re la "farribilità" di un possibile e permanente
linguaggio architerronico". Presso la Bibl iote-
ca H errziana è conservaro un album d i inci-
sio ni raffiguranti le macchi ne pi rotecniche al-
lestite tra il 186 1 e il 1870 da Vespignani , fo r-
se con la co llaborazione del giovane architerro
comunale Ersoch. Nei suo i progerri effi meri
egli affrom ò tem i dai d iversi cararreri stilistici:
progettò sistemazioni paesaggistiche tardo-ba-
rocche di ville e giard ini, monu memi dal ca-
rarrere esotico cinese-arabeggiam e, ricostru-
zioni di amichi monu menti romani . Le inci-
sioni raffiguram i le macchine di Vesp ignan i
descrivevano edifici archi tetronicamente co m-
pIessi (fig. 6), nei quali lo studio dei dettagli
raggi ungeva alti livelli d i raffinatezza e le co m-
pos izioni si arricch ivano di forme e strutture
Previous page. Luigi Poletti, Temporary structure beuveen Santa
Man"a dei Mimcoli and Santa Maria di Momesanto to celebrate
che rerum 01 Piu; IX afta his journry co the Provinces, 1857.
8/ Macchina pirOlec ni ca a Cas{el Sant'Angelo
co n il «Mausoleo di Augusro", 1869, progeno di Virginio
Vespignan i, incisione di Giovanni dell a Longa
(La F~sca a Roma. Dal rinascimento al 1870, op. ciL . p. 11 7).
Pyrouchnic machiru al Castel Sam'A ng~/o,
with che HMausoleum o[AugusrusN, 1869, design by Virginio
Vespignani, engra/ling by Giovarm i della Longa.
(loggia ti , pomi cupole, rorri, fo m ane, scalina-
te, etc.). Nella macchi na del 1865 egli curò,
sulla base di corretti rilievi, la pitro resca raffi-
gu razione di am ichi templi e archi ro man i in
rovina, sui qual i emergevano gli edifici della
Roma cristiana; il tema dell' amico riapparve
invece privo di connotazioni romamiche o rui-
nistiche nella girandola del 1869, nella qua-
le fu sperimem ata la ricostruzione fi lologica
del Mausoleo d i Augusro (fig. 8), basandosi
sulla descrizione di Strabone: la fes ta d ivenne
cosÌ occasione anche per dibarrere in maniera
colta di archeologia. L:allestimem o predisposro
nel 1868 si innes tava, per comrasro, nel di-
battiro sull'architettura com emporanea: esso
costituÌ un'occasione per sperimentare il pro-
getto di una sistemazione architettonica della
Passeggiata del G ianicolo, alla quale si stava la-
vo rando in q uegli anni. Nell'ultima girandola
in occasione della Pasqua del 1870 Vespigna-
81
p remise 01a Learned debate on archaeoLogy. In
contrast the stage set dated 1868 became part 01
a debate on contemporary architecture: it was
an opportunity to test the proposed architecturaL
design 01 the Passeggiata del Gianicolo
OanicuLum HiLL Promenade) which Vespignani
had been working ono H is fast Catherine wheeL
at the Pincio designed as part 01the 1870
Easter ceLebrations flr the Pope was a
picturesque stage set with an aLLegoricaL topic:
HeavenLy ferusaLem according to the vision 01
St. f ohn. /2 This was the fast great reLigious stage
set before ItaLian troops occupied the city (fig.
9) and can be considered the best nineteenth-
century exampLe 01historicist-styLe ephemeraL
design in Rome: it is a baLanced, asymmetric
design with severaL ancient Assyrian, Greek and
Roman buiLdings Located in eastern cities.
Vespignani had foLLy understood PoLetti s
teachings; his sparkLing Lights managed to make
the surfaces seem reaL yet at the same time,
thanks to their daring trajectories, they
introduced the divine and the supernaturaL into
the representation and aLLuded to the imminent
destiny 01 the Roman papacy.
Exotic re-evocation of the imaginary
or the testing of architectural styles
for a new civic cohabitation?
The Breach 01 Porta Pia and the
procLamation 01 Rome as the capita! olIta!y
marked the beginning 01a new po!itica! era
when municipal architects were asked to
personaLLy redesign the city: one 01 those
architects was Gioacchino Ersoch, I) perhaps
the most versatile 01 them aLL. He proved
himself to be very skiLLed in designing gardens
and buildings using complex hydraulic systems
(the Pincio promenade, the sLaughter-houses in
Porta deL PopoLo and Testaccio), redesigning
historical buildings (renovation 01aristocratic
mansions, conversion 01convents and religious
institutes acquired by the ltalian State) and
creating grandiose urban shows and events.
New Rome was stiLL the ideoLogicaL centre 01
the country and it clearLy wanted to
experiment with a new national architectural
style: the pyrotechnic machines set up in Castel
Sant'AngeLo and commissioned by the
MunicipaLity flr the ceLebrations 01 the
Statute 14 were in some cases perfèct
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91 Macchina pirorecn ica co n la .c GerusaJemm e

dell'Apocalisse .. erena al Pincio, 1870, progerro di Virginio
Ves pignani, incisione di Giovan ni della Longa (La Flua Il
Roma. Dal rinascimemo a/ 1870 , op. cit. , p. 155).
Pyrouclmic machine with d,e "Jerma/em 01 the Apocalypst"
erecud on lhe Pincio, 1870. design by Virginio Vespignani.
tngraving by Giovanni de/w Longa.
IO/ Macchi na pirmecnica a Castel Sa nr'Angei o con il
"Pamhcon degli Uomini IlI usrri". 1872, progC HO di
Gioacchino Ersoch, disegno di Virgi li o Ribacchi, incisione di
Gas pare dell a Longa (Roma, Archi vio di Gianfranco Ersoch).
Pyrolechnic machine al Castel Sam 'A ngtlo. wùh "The Pantheon
of IllustriolU Men», /872, design by Gioacchino Erroch,
drawing by Virgilio Ribacchi, engraving by Gaspare deLla Longa
(Rome, Gianfranco Ersoch Archives).
11 / Macchina pirOlecn ica a Casrel Sanr'Angeio co n «N infeo
in Sli le orienralell , 1875, archirertura di Gioacchino Ersoch,
disegno di Vi rgilio Ribacchi, incisione di Giovanni del la
Longa (Roma, Archi vio di Gianfranco Ersoch) .

opportunities. His eariy designs involved

monumental architecture without any
romantic overtones: one example is the
''Pantheon ofiltustrious men '", dated fune 2,
1812 (fig. IO) . H owever picturesque designs
later became one ofErsoch 's fovourites; he saw
himselfas the resourcefol artist of the second
halfofthe eighteenth century, a versatile
creative of ''paradoxical architectures ': 16 Any
study ofalt his works wilt reveal how they are
veined by neo-enlightened and neo-romantic
poetics. His "Oriental-style Nymphaeum"
dated 1815 (fig. Il) betrays his interest in
Chinoiserie and, indirectiy, in eclectic A nglo-
Saxon architecture; one ofthe most fomous
representatives ofthis style was fohn Nash
(I 152-1835), 17 designer of the Royal Pavilion
in Brighton. Ersoch 's picturesque eclectic
architecture became ''permanent'' oniy in very
ftw smalter-scale buildings, [or example the
Swiss chalet on the Pincio 'H (fig. 12) and
chapels in the Verano cemetery. '9
Alt the architectural types he tackled during his
long career confìrm the ec/ectic matrix ofhis
designs. H e revived artistic styles (figs. 13, 14) ni realizzò al Pincio, in onore del papa, una trodusse nella rappresentazione riferimenti al
[or the outer envelope ofprivate and public pittoresca scenografi a con il tema allegorico divino e al sovrannaturale con allusioni al-
buildings, pyrotechnic machines, fimerary della Gerusalemme Celeste, secondo la visio- l'imminente destino della Roma papale.
chapels, reservoirs and slaughter-houses: the ne di san Giovanni 12: si trattò dell'ultimo gran-
technical elements are separate and hidden de allestimen,ro religioso prima del/' occu pa- Rievocazione esotica del fantastico
ftom the "suifàce" ofthe architecture. The zione della città da parre delle truppe italiane o verifica di linguaggi architettonici
ftstivity held on f une 6, 1880 at Castel (fig. 9). Questa può cons iderarsi la composi- per il nuovo vivere civile?
Sant'Angelo was an opportunity to experiment zione effimera di tipo sro ricistico più suggesti- Con la breccia di Pona Pia e la proclam azione
his design [or the Victor Emanuel II ofSavoy va di tuttO l'Ottocento a Roma: si trattò di una di Roma Capitale, si inaugurò una nuova di-
monumene20 (fig. 15) . For this he used a grand bilanciata composizione di tipo asimmetrico, mensione politica nella quale gli architetti co-
ephemeral model on a 1:1 scale, but a building co mposta dai numerosi edifici antichi in stile munali furono chiamati a gestire in prima per-
that was meant to last [orever instead assiro, greco e romano, diffusi nelle città orien- sona l'o rganizzazione della città: tra di essi
remained ephemeral. He used both neo- tali. La lezione di Poletti fu completamente Gioacchino Ersoch' 3 fu forse la fi gura più po-
renaissance as welt as neo-medieval designs: the recepita e la luce con la sua natura cangiante liedrica; egli dimostrò grande capacità nel pro-
"Royal Palace based on the style ofa Gothic riuscì a conferire realtà alle superfici ma nello gettare giardini ed edifici basati su complessi si-
villa '~I dated 1881 (fig. 16) belonged to the stesso tempo, grazie alle traiettorie ard ite, in- stemi idraulici (passeggiata del Pincio, mattaroi
latter group and was characterised by high
buttresses and pinnacles. If on the one hand
Ersoch's work was part ofa consolidated
tradition, on the other he contributed to
renewing its iconography.
In generaI, the picturesque works where his
imagination was left to run wild and disregard
philological rules were the best he ever
design ed; however the more methodical designs
did make contemporaries reflect on
architectural resea rch and the new status of

Pyrou chnic machùu al Casul Sam 'Angelo. with "Orù mal·sryle
Nymphaeum ~ 1875. archiucture by Gioacchino Ersoch,
drawing by Virgilio Ribacchi. engraving by Giovanni della
Longa (Rome. Gianftanco Ersoch Archives).
di Porra del Popolo e di Testaccio}, nel ripro-
genare l'edilizia srorica (dalla ristrunurazione
dei palazzi nobiliari alla trasformazione di con-
venti e istituti religiosi acquisiti dallo Staro ita-
liano) e nell'allestire grand iosi spenacoli a sca-
la urbana. La nuova Roma laica continuava ad
avere funzione di centro ideologico, nel quale
era chiara la volontà di sperimentare uno stile
architenonico nazionale: proprio le macchine
pirotecniche, riallestite a Castel Sant'Angelo e
commissionate dallo stesso Comune in occa-
sione della festa dello Staturo l4 , si prestarono in
alcuni casi a un simile esercizio.
I suoi primi progeni si caranerizzarono per un
tipo di architettura monumentale priva di sug-
gestioni romantiche: ne è un esempio il
"Pantheon degli uomini illustri,,1 5del 2 giugno
1872 (fig. lO). La ricerca del pitroresco però
divennne in seguiro un tema caro anche allo
stesso Ersoch, il quale si immedesimò nel tipi-
co arrista poliedrico della seconda metà del
Senecento, fantasioso crearore di "architenure
paradossali,,1 6 Se si studia la sua intera opera,
si può notare come a questo auro re possa ri-
condursi una poetica di tipo neo-illuminista e
una di tipo neo-romantica. Nel "N infeo in sti-
le orientale" del 1875 (fig. Il) egli rivelò il suo
interesse per le cineserie e, indiren amente, per
l'architenura edenica anglosasso ne, di cui uno
dei massimi rappresentanti fu quel John Nash
(1752-1835) 17 aurore del Padiglione Reale di
Brighron. Larchitenura edenica di gusro pit-
roresco di Ersoch trOVò una dimensione "per-
manente" solo in taluni edifici di piccola scala
come lo chalet svizzero del Pincio l 8 (fig. 12) e
le cappelle nel cimitero del Verano l 9 Tune le
tipologie architenon iche affrontate nel co rso
della sua lunga anività confermano la matrice
edenica del suo progenare: egli fece ricorso a
un revival di stili arristici (figg. 13,14) per ca-
ranerizzare gli involucri esterni di palazzi pub-
blici e privati, macchine pirotecniche, cappel-
le funerarie, serbaroi e manaroi: la compo-
nente tecnologica è scissa e celata dalla "super-
ficie" dell' architenura. La festa che si allestÌ il
6 giugno 1880 a Castel Sant' Angelo fu l'occa-
sione per sperimentare in un grande modello
effimero in scala I: I il suo progeno per il mo-
numenro al re Vitrorio Eman uele II di Savoia20
(fig. 15): un edificio che si sarebbe dovuro tra-
mandare nel futuro trovò invece la sua dimen-
121 Lo chaJ er·serbamio del Pinc io a Ro ma, fom Anderson ,
s. d. ( Ro ma, U ffi cio V ill e e Pa rchi StOrici).
The chalel·reservoir on the Pincio in Rome, phOIO Anderson,
no dme (Rome. Villa and HÙIOriCtll Parks Office).
13/ Macchina piro recnica a Castel Sant 'Angelo con «Faro
marinim o fo rtifi camll, 1878, architettura di Gioacchino
Ersoch, disegno di V irgilio Ribacchi , incisionc di Giova nni
della Longa (Roma , Archi vio di G ianfranco Ersoch).
Pyrouchnic machine at Casul Sane 'Angelo, with "Fortified ua
ligln house': 1878, archùecture by Gioacchino Ersoch, drawing
sione nell'effimero. Composizioni neorinasci-
mentali si alternavano con altre di tipo neo-
medievale: a quesro secondo gruppo apparre-
neva il "Palazzo reale da villa stile gotico,,21 (fig.
16), del 1881 , caranerizzaro da alti contrafforti
e pinnacoli . Se l'opera di Ersoch da una parre
si innestò in una tradizione consolidata, dal-
, L."_/-,,"_~--,, . .. , .(;.<..".,"'1'''
r" - ~ f _ _ JJ,:_
.:_ ~ .. . . . . .. ............ .......
83
by Virgilio Ribacchi, engraving by Giovann i della Longa,
(Rome, Gianfranco Ersoch Archives).
14/ Macchina piro rcc nica a C as re! Sanr'Ange1o, con "Pagoda
C hincsc", 1879 , progetto di G ioacchino Erso ch, disegno
di Virgilio Ribacchi, incis ione di G iovanni della Longa
(Roma , Archi vio di Gia nfranco Ersoch).
PyroucJmic machine al Casul Sane 'A ngelo. with "Chinese
Pagoda ': 1879. design by Gioacchino Ersoch. drawing
by Virgilio Ribacchi. engraving by Giovanni della Longa
(Rome. Gianfra nco Ersoch Archives).
Rome as the capitaI ofltaly. Three examples
are the stage sets in 1882 (fig. 17), 1884 and
1885 celebrating a common, positivist spirit,
technological progress, national independence
and civilisation. Starting in 1871 Ersoch
continued Poletti 's work and focused on
embellishing the Pincio promenad~2: from
1887 onwards the fireworks displays returned
to the terrace of the Pincio so as to save the
structural stability ofCastel Sant'Angelo.
The architecture in "The promenade ofMount
Pincio turned imo a royal villa" dated 1887
(fig. 18) was inspired by Vespignani's exotic
models; it had an enormous Moorish façade
with a big centraI pavilion with foreparts and
two more pavilions (each diffirent) on either
side. The latter were independent and
positioned along the upward ramps. The three-
dimensionaI aspect ofErsoch 's machines in
18882} (figs. 20-21) and 1889 (fig. 22) were
a step backwards compared to the pasto He
designed completely jlat, mock-classical façades
on the upper terrace making the machine far
too monumental compared to its urban
surroundings and pre-empting the "gigantism"
that would characterise the "permanent"
alteration ofthe national monument to King
Victor Emanuel Il designed shortly afterwards
by Giuseppe Sacconi. 24
From graphic to meatrical representation:
me construction of a pyrotechnic machine
The fistive burning ofa pyrotechnic machine
was the climax and finale ofa complex process
similar to the one adopted in theatres where
several diffirent profissionals and technicians
are coordinated by an architect. The stage set
was not just a backdrop; it was part and parcel
ofthe fireworks display creating a dynamic
landscape ofsparkling shadows and
multicoloured lights. The design began with an
architectural archetype (tempIe, lighthouse,
cast/e, etc.), was followed by the choice ofan
architectural style and ended with a volumetric
study bearing in mind the size ofthe building
against which the set was positioned.
Official engravings, based on the designers'
ideas, illustrated the final design of the façades
ofthe great pyrotechnic machines considered as
independent architectures without any
structural system anchoring the temporary
84
envelope to the building behind it.
The engravings 01 the temporary foçades were
distributed befare they were staged and were
initiaL/y considered as graphic previews 01 the
event to gradual/y "whet" people 's appetite far
a fontastic and unusual evening. Once the
fireworks display was over the drawing or
engraving was the on/y permanent prool01a
stage set destined to last just one night.
The graphic representations 01the temporary
architectures at CasteL Sant'Angelo were ali
large-scale engravings to be wide/y distributed
as prints; they were ana/ytical drawings
showing the foçades with their orders and
decorations, without reftrence to the buiLding
at the rear. The views became architectural
experiments, paradigrns ending or immersed in
pure/y geometrical decontextuaLised areas 01 the
surrounding urban fobric.
Giuseppe Bianchj25 and Giovanni Della
Longa26 were specialists in this farm 01art.
Bianchi worked during the first half 01 the
nineteenth century illustrating the works by
Pietro Camporese the Younger and Luigi
PoLetti and experimenting with new graphic
techniques. He normal/y used three techniques
(two were schematic and one more accurate);
one technique involved dotting the lines 01the
buildings to find the precise points where the
Lights and fireworks were to be placed; another
involved using black to mark the permanent
buildings and red, orange or brown far the
temporary buildings; a third technique
involved mixing the goLd ink and watercolour
on special paper to highLight the exotic and
picturesque design.
Della Longa instead opted far a more accurate
and plastic representation: as an artist he
specialised in the representation 01 the works 01
Roman architects and in iridescent
monochromatic images using a special
gold/brown ink (jìg. 23). He used this nuanced
colour to separate the graphics 01 the buildings
ftom the vegetation (this effèct is no longer
visible because the colours have oxidised).
UnLike Bianchi, Della Longa wanted to
ana/ytical/y emphasise the volumetric pattern
01 the design: the buildings were drawn using
thin chiselled lines with slight but precise
hatching. Instead the rocky or naturalistic
areas were shown using a high contrast etching
151 G ioacchino Ersoch, Monumento al re Vino rio Emanuele
Il , 1880 prospcHo e sezione (da Gioacchino Ersoch, Relazione
sul progettO di un monumento nazionale al Re Vittorio Emanuele
Il delL'ingegnere-architetto Gioacchino Ersoeh, Roma 1881).
Gioacchino ErIOch, Monumem IO King Vietar Emanuel //, 1880,
elevation and section.
16/ Macchi na pirorccnica a Castel Sant'Angelo, con ,( Palaz1.O
reale da villa in sti le gorico», 1881, arch itettura di G ioacchino
Ersoch, disegno di Virgilio Ribacchi , incisione di G iovanni
della Longa (Ro ma , Archivio di Gia nfranco Ersoch).
,.~,,,,,J{, h'OC'
... _ .•
-_._._.- .TI'
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ql.L ~
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l'ahra contribuì ad aggiornarla dal punro di vi-
sta iconografico. In generale risultarono più
pinoresche tune quelle opere nelle quali pre-
dominava l'immaginario, libero da regole filo-
logiche; gli allestimenti più ordinari ebbero
però il merito di riflenere da una parte le con-
temporanee ricerche architenoniche e dall'al-
tra la nuova dimensione di Roma Capitale:
PJTotechnic machine al Castel SanI 'Angelo, wùh "Royal Palace
based on the sryle 01a Gorhie villa J88 J, architeaure by
IO,
Gioacchino ErIOch, drawing by Virgilio Ribacchi, engraving by
Giovanni della Longa (Rome, Gianfranco Erwch Archives).
17/ Macc hin a pirotec nica a piazza del Popolo, con (( Palazzo
per espos izi one di Floricoltura ed o rti coltura,), 4 gi ugno
1882, arch itettura di G ioacc h ino Ersoch, disegno di Virgi lio
Ribacc hi , incisione di G iovanni della Lo nga (Rom a, Archivio
d i Gianfranco Ersoch).
esempi sono dati dagli allestimenti del 1882
(fig. 17), 1884, 1885 , che esaltavano con un
comune spiriro positivista, il progresso tecno-
logico, l'auronomia nazionale e la civiltà. Fin
dal 1871, continuando l'opera di Poletti, Er-
soch si era occuparo dell'abbellimento della
passeggiata del Pinci0 22 : a partire dal 1887 gli
spettacoli pirotecnici vennero riportati sulle
terrazze pinciane per preservare la stabilità
strutturale di Castel Sant'Angelo. Ne "La pas-
seggiata del Monte Pincio ridotta a villa reale»
del 1887 (fig. 18) l'architenura prendendo a
modello i modelli esotici del Vespignani, era
costituita da una grande facciata moresca con
un grande padiglione centrale, affiancaro da
avancorpi e da due padiglioni di forme tra lo-
ro diverse, posizionati in modo auronomo lun-
go le rampe di risalita. Le macchine inventate
da Ersoch per gli anni 1888 23 (figg. 20-2 1) e
1889 (fig. 22) dal punto di vista della tridi-
mensionalità rappresentarono un passo indie-
tro rispeno al passaro: egli allestì sull'ultima
terrazza delle facciate completamente piatte,
caranerizzate da un linguaggio di tipo classi-
cheggiante che conferì un' eccessiva ridondan-
za monumentale rispetro all'invaso urbano, an-
ticipando il "gigantismo" che caratterizzerà l'al-
terazione "permanente" prodotta dal monu-
mento nazionale al re Vittorio Emanuele II,
realizzaro poco dopo da Giuseppe Sacconi 24
DaLia rappresentazione grafica
a queLla teatraLe: la reaLizzazione
di una macchina piro tecnica
I.:incendio fesroso di una macchina pirotecni-
ca rappresentava la fase culminante di un com-
plesso processo formativo, analogo a quello tea-
trale, per il quale era necessaria la collaborazio-
ne di diverse figure di professionisti e tecnici,
coordinati da un archi tetro. La scenograna ef-
fimera non aveva funzione di semplice sfondo
ma sarebbe diventata un tutt'uno con la perfor-
mance luministica dei fuochi, costituendo un
paesaggio dinamico dalle ombre cangianti e
dalle luci multicolori. La progettazione inizia-
va con la suggestione di un archetipo architet-
ronico (il tempio, il faro, il castello, etc.), pro-
seguiva nella scelta di uno stile architettonico e
culminava nello studio volumetrico, tenendo
conto delle dimensioni dell' edificio al quale do-
veva giustapporsi l'allestimento.

Previous page. Pyrouchnic machine in PiaZZII del Popolo, wirh
"Building[or a flo riculrure and horticulture exhibirion IO, f une 4,
1882, archirectllre by Gioacchino Ersoch, drnwing by Virgilio
Ribacchi. mgralling by Giollanni della Longa (Rome.
Gianfranco Ersoch ArchilleJ).
18/ Macchi na pirorcc nica a piazza del Popo lo, co n .cLa
passegg iara del Monte Pincio ridona a villa reme», 1887,
progerro di Gioacc hino Ersoch, disegno di Virgilio Ribacchi,
incisione di Giovanni della Longa (Roma, Archivio di
Gianfranco Ersoch).
Le in cisio ni uffic iali erano trarre dai disegn i
degli sressi progerrisri e riguardavano i pro-
sperri delle grandi macchine pirorecniche nel
loro asserro definirivo, pensari come archirer-
Pyrouchnic machine in Piazzn del Popolo, wùh "The promenade
olMoullt Pincio tlirned imo a rOyllillil", ': 1887, design by
Gioacchino Ersoch, drawing by Virgilio Ribacchi, engraving by
Giov/mni della Longa, prim {rom the copper mgraving, 733 x 5 J9
mm (Rome, Gianfranco Ersoch Archives).
19/ Congiungimemo dci Pmazzo Senarorio con il Pmazzo dei
Conservamri progerram da Gioacchi no Ersoch (Roma,
Archivio di Gianfran co Ersoch).
Building berween Palazzo Smatono and Palazzo dei Conseroaton·,
derign by Gioacchino Ersoch (Rome, Gianj7anco Ersoch Archives).
_ ...............
--~~? - . -
- ..
rure auro nome, se nza alcun riferimenro ai si-
srem i strurrurali di anco raggio dell' involucro
effimero all ' edificio preesisrenre.
I disegni a incisione delle facc iare effimere ve-
ni vano disrribuiri prima della realizzazione
dell'allesrimenro: all'i nizio si configuravano
co me anteprima grafica dell'evenro , segni in-
rorno ai quali si "accumulava" m an mano l' a-
sperrariva della serara fantasrica e insolira; una
vol ra concluso lo sperracolo pirorecnico il me-
desimo disegno divenrava l'unica traccia per-
manenre di un allesrimenro desrinaro a dura-
re solo il rempo di una serara.
Le rapprese nrazioni grafich e dell e archirer-
rure effimere a Casrel Sanr'Ange!o co nsisre-
vano in incisioni di grande form aro , desri-
nare a essere disrribui re in numerosi ese m-
plari a srampa; si rrarrava di disegni di ripo
analirico che descrivevano le facciare archi-
terroniche con i loro ordini e decorazio ni,
senza alcun riferimenro alla mole rerrosran-
te: i prosperri divennero esperimenri archi-
rerronici , paradigmi co nclusi, immersi in
spazi puram enre geomerri ci deconres rualiz-
zari dal ressu ro sto ri co circostanre.
Incisori specialisri in quesro ripo di opere fu-
rono Giuseppe Bianchi 2s e G iovan ni Della
Lo nga 26 • Bianchi fu arrivo nella prima merà
del XIX secolo, illusrrò le opere di Pierro Cam-
porese il Giovane e di Luigi Polerri e fu speri-
menrarore di recniche grafiche innovarive. Egli
era soliro urilizzare tre ripi di recniche (d ue di
ripo schem arico e una rerza più accurara): una
prima co nsisteva nel punteggiare le linee degli
edifici in modo da individuare i punri precisi
dove sarebbero stari collocari le luci e i fuochi;
una seco nd a nel cararrerizzare le linee degli
edifici permanenri di un colo re nero, menrre
quelle degli edifici effimeri di un colo re ros-
85
201 Dame Paolocci, Girandola al Pincio del 1886 per la festa
nazionale dello Sta(ll[Q (Armando Ravaglioli , Roma Umbmina.
La vita delln giollane cllpitale d'Italia ritrollata nei disegni di
Dante Paolocci. Roma 1984. p. 255).
Dame Paolocci, FireworkJ nt rhe Pincio (J 886) [o r rhe National
01
FestivÌlY ehe Statme.
2 1/ Macchina pirmccnica a piazza del Popolo, con .. Prospcno
principale di un (carro mass imo", 1888, architenura di
Gioacchino Ersoch, disegno di Virgi lio Ribacch i, incisione di
Filippo Desancri s (Roma, Archi vio di Gianfranco Ersoch).
__...........__
_ . _ - ~-_ ..- ...
';:::;:.o,::;~
technique (fig. 24) . Once the design was on
paper then the architect proceeded to organise
and manage the worksite; the architect had to
carefolly supervise the work o[the jìreworks
master and together they had to agree on a
selection o[jìreworks flr the jèstivity. The
position o[the jìreworks was an important task
and afficted the entire design; the jìreworks
had to be arranged symmetrically compared to
the centraI axis o[ the design.
The worksite at Castel Sant'Angelo involved
building several wooden frames against the
part facing the Tiber. The frame was held in
piace by a tie-rod system anchored to the
building: numbered canvases were then tied to
this wooden grid, each with a rough sketch o[
the architectural design which was later
painted in chiaroscuro. Once this temporary
shell was in pIace in front o[the building the
jìreworks were then positioned.
The Pincio worksite (fig. 25), however,
presented many more technical difficulties
because o[the huge façade facing Piazzale
Napoleone; the frame was stabilised by
anchoring it to the railings.
In generaI, there are very jèw photographll o[
these machines or Catherine wheels so
newspaper such as "Il Messaggero" are
goldmines since they describe the preparationl8
or have drawings that Jreeze' the moment
when the architecture exploded in a whirlo[
luminescent clouds and rays (fig. 26).
l . Rockers are che o/dest kind offireworkI invented by che
Chinese flS weapons o[war and laler transmitted IO the
Arab, who introduced chem imo Europe. The main
materia/ med in fireworkI ii black powder co which ocher
subsrances cnn be added IO change its buming rate.
86

Prev ious page. Pyrolechnic machine in Piazzo del Popolo, wirh
"Main foçad~ ofIl major thearre ': /888, architecN"e by
Gioacchino Ersoch. drawing by Virgilio Ribacchi, engraving by
Filippo Desanctis (Rome. Gianfranco Ersoeh Archives).
22/ Pagina precedmu. Macchina pirOlccnica a piazza del
Popolo, con oeProspc[m principale di una espos izione
imJiana)) , 1889, archircuu ra di Gioacchi no Ersoch, disegno
di Virgilio Ribacchi, incisione di Filippo Desancris
(Roma, Archivio di Gianfranco Ersoch).
Previous page. Pyrolechnic mochine in Piazza del Popolo, with
"Main foçade for an ha/ian exhihition ", /889, archiucmre by
Gioacchino Enoeh, drawing hy Virgilio Rihacchi. engraving by
Filippo Desanctis (Rome, Gianfranco Ersoch Archives).
231 Macchina pirorecnica a piazza del Popolo, con
"Prospeno principale di un teatro massimo». 1888,
archirenura di Gioacch ino Ersoch. disegno di Vi rgi lio
Ribacchi, incisione di Filippo Desanctis
(Roma, Archivio di Gianfranco Ersoch).
Pyrouchnic machine in PiaZZll del Popolo, wùh "Main foçade
for a major lhearre ': /888, archùecmre by Gioacchino Ersoch,
drawing by Virgilio Ribacchi, engraving by Filippo Desanais
(Rome, Gianfranco Ersoch Archives).
24 / Macchina pirotccnica a Castel Sant'Angelo, con
"Monumento Commemorativo dell'unità Italiana,>, 1874,
progetto di Gioacchino Ersoch, disegno di Virgi li o Ribacchi,
incisione di Giovanni Della Longa (Roma, Archivio di
Gianfranco Ersoch).

Fireworks masters studied mixtures ofsalts and metal

powders which when burnt sene offdifferene coloured light.

2. The fomous Fiorentine architect Bernardo Buontalenti

(1535-1608), known as "Bernardo ofthe Catherine
wheels" was considered to be very good at creating these
effects. The Florentines were the first in Ita/y to stage
awe-inspiringfireworks displays on religious fiast days.
Interest for nighttime lights soon caught on and
experiments were carried out in Rome; during papal
coronations the façade ofSt. Peters or Castel Sant'Angelo
were covered in lights, first using lamps and then a littfe
later real fireworks. See Renata Piccininni, La girando la
a Castel Sant'Angelo, in "Fochi d'allegrezza" a Roma
dal Cinq uecentO all'OttocentO, exhibition catalogue
edited by Lucia Cavazzi (Rome, Palozzo Braschi,
September 15 - October 31, 1982), Quasar, Rome 1982,
pp. 83-97; Hans Sedlmayr, La luce nelle sue
man ifes tazio ni art isti che, Aesthetica, Palermo 1989.

3. In the eighteeneh cencury so-calLed pres ofjoy" were

preparedfor the delivery ofthe Chinea during which Prince
Colonna paid a tribute to the pope on behaLfofthe King of
,he Two Sicilies. See Anita Margiotta, Le reste della
Ch inea, in "Fochi d'allegrezza" a Roma, cit., pp. 49-51.

4. The most widespread and simple are Bengal lights

with their traditional sparkling and blinding cascades;
then come Catherine wheeLs, poppers and snappers, aerial
shelLs. rockets and missiles. See Fabrizio Di Maio,
Pirotecnia Mode rn a, Ulrico Hoepli, Milon 1916: Kevin
Salatino, Incendiary an: the represemarion of
fìreworks in eady modern Europe, Los Angeles, Gmy
research institute for the history ofart and the
humanities, 1991.
5. Di Maio, op. ci t., p. /16
6. See Marcello Fagiolo, Pio IX: il canto del cigno della
religio ne, in "La Fes[a a Roma. Dal rinasc imemQ al
1870", exhibition catalogue edited by Marcello Fagiolo
(Rome, Palozzo Venezia, May 23 - September 15, 1997),
Umberto Allemandi editore, Turin 1997, pp. 150-151.
7. Giuseppe Camporese (1761-1822), Giuseppe Valodier
(1762-1839) and Mario Asprucci (1764-1804) were
followed by a generation ofarchitects working during the
Last years oftemporal papal power like Luigi l'olmi
(1792-1869), Pietro Campome the Younger (1792-
1873) and Luigi Canina (1795-1856). Virginio
Vespignani (1808-1882) and Gioacchino Ersoch (1815-
1902) were instead protagon;,ts beween the papacy of
Pius IX and the decloration ofRome as the capitai of
Ita/y: th'l are k'l figI/m working while Rome was stili
ruled by the pop" bI/t also when it became the capitai -
de facto versatile proftssionals working for the city. Su
Gianfranco Spagnesi, L'architenura a Roma al tempo
di l'io IX (I 830-1870), Studium, Rome 1976.
8. See Marcello Fagiolo, La festa degli stili, in La
Festa a Roma, cit., pp. //2-123.
so/aran cio ne/bruno; una rerza nell 'abbina-
- -- -
"",-' .. _ _ . .&lI mento rra l'inchiosrro oro e l'acquerello su sup-
poni speciali di cana per evidenziare il carar-
rere esorico-p irro resco della composizione.
Della Longa oprò invece per un ripo di rap-
presentazione più accurara e plasrica: egl i fu un
~,._--_ .. _- anisra specializzaro nella rappresentazione del-
le opere degli archirerri romani e si perfezionò
in raffigurazioni monocromariche dal colore
cangiante, grazie all'urilizzo di un particolare
inchiostro bruno-oro (fig. 23); proprio quesro
ripo di ronalirà era a lui utile per disringuere la
grafia degli edifici da quella della vegerazione
(a causa dell' ossidazione dei colori oggi rale ef-
ferro non è più risco ntrabile) . Al contrario d i
Bianchi, il suo interesse fu quello di esalrare
analiricamente il gioco volumerrico della com-
posizione: i volumi degli edifici erano delinea-
ri mediante sorrili linee a bulino co n leggere
ombreggiarure dai contorni moho ne[[i , le par-
ri rocciose e naruralisriche erano raffigurare in-
vece medi ante una recnica ad acquaforte mol-
ro contrasrara (fig. 24).
Una volra srab iliro il proge[[o sulla cana, si or-
ganizzava il vero e proprio cantiere, la cui de-
 87

Prev ious pagc. Pyrolechnic machineat Castel Sam'Ange1o, wùh

"Monument commemorating the Uniry 01 haly ': 1874, design
by Gioacchino Ersoch, drtlluing by Virgilio Ribacchi, engraving
hy Giovarmi Della Longa (Gianfranco Ersoch Archives).
25/ Pagina precedente. Fase iniziale della preparazione di un 26/ Auwre anoni mo, La girandola a Castel Sant'Angelo, co n il
ap paraw per girandola del 29 gi ugno 1868, ded icata ai ss. " infeo in srile o rienrale", 1875 (" L'Il lustrazio ne
Pieuo e Paolo (Collezione Giuseppe Vanzella, T reviso). Unive rsaJe", anno Il, n. 42, 20 gi ugno 1875).
Previo us pagc. Ear/y stage! 01tlu preparations orli fireworks Anonymous, Fi reworks at Castel Sant'Angelo, with " Or i cnra l ~
display to be held on June 29, /868, dedicated to Sts. Peter and style Ny mphaeum ", 1875 tL 'Illustrazione Universale': year
Paul (Giuseppe Vanulla Collection, Treviso). Il, n. 42, jlme 20, 1875).

9. Su Rosse/la Leone, Il secolo XIX, in " Fochi

d 'allegrezza" a Roma, cic., pp. 99-121.

IO. Several brilliant works by Paoh Posi from Siena (I 708-

1776) have a decidedly oriencal flavour and pre-empc some
o[che machines made during che eclecric period Su Mario
Con Sassoli, Apparati archi[erro nici per fuochi d 'artificio
a Roma nel Settecento: della C hinea e di altre " Macchi ne
di Gioia", exhibition cacalogue (Rome, Villa Farnesina,
March 24 - May 28, 1994), Charra, Milan 1994

Il. Vespignan i designed che srage sees for che rriumpha/

arch in Piazza del Popolo in 1846 and che celebratiom
for che return o[ Pope Pius IX from che papal legatiom in
1857 Su Simonetta Ciranna, Virgin io Vesp ignani
architetw restaurato re, in La cultura del restau ro: teo rie
e fondatori, edited by Ste/Ia Casùllo, Marsi/io, Venice
1996, pp. 49-71; Simonetta Ciranna, Disegni su
"l'archi[enura anrica d 'Iralia" del giovane V irgin io
Vesp ignani, in "Palladio, n. s., a. XlV, 27, January-june
2001, pp. 79- 102; Clememina Barucci, Virginio
Vespignani: archite((o rra Srato Pontificio e Regno
d' Italia, Argos, Rome 2006; Clemencina Barucci,
Modelli basilical i nell'architettura di Virginio e
Francesco Vespignani, in L'architertura nella sro ria:
scritti in onore d i Alfonso Gambardel la, edited by
Gaetana Cantone, Laura Marcucci, Elena Manzo, Skira,
Milan 2007, pp. 61 0-618; Clementina Barucci, I
h"". _ 1 _\ '.!u,\>:[,n,,. IS C .\ " T ItI. S. .\'-;' : l: I. " , ~ •• ~ • • o~ ~~. ~·L

,lo<> _ .. I.b.,,~ .....-...... ~ "" ' , - \ -..tl .... _ ...... ' I ............ ~ [: ............ 04~ .. , -.....-., disegni di Virgin io Vesp igna n i ( 1802-1882), in "Il
disegno di architettura '; 33, September 2007, pp. 39-46

licata gestione era co mpito dell 'architetto, il In generale, il numero delle fotografiS! d'epo- 12. Su Leone, op. cit., p. 101.
quale doveva indirizzare in modo corretto l'o- ca che hanno documentato le girandole risul-
13. Ersoch became a member o[che technical sraffo[che
pera del capo artificiere: insieme questi ultimi ta essere molto esigu0 27 ; si rivelano preziosi i Campidoglio in 1848 and was given che citle o[
dovevano concordare una ricca gamma di fuo- giornali , come "Il Messaggero", che ne descri- "Temporary Archirecr"; after working with Luigi Poletti in
chi per la fes ta; una prescrizion e importante , vo no i prepararivi 28 o tal uni disegni che fer- 1869 he was promoted co "Permanem Architecr'; in 1880
che co ndizionava la stessa co mposizione, era mano l'attimo nel quale il profilo dell'archi- he became "Head Architecr" o["Division 111 -
che i punti di applicazione dei fuochi doveva- tettura es plodeva in un turbinio di raggi e nu- Architecture" o[Office V Bui/ding and public works. His
vole luminescenti (fig. 26). heirs divided up che Ersoch archives which are now in two
no essere disposti in modo simmetrico rispet- parcs. One pare ojche archives are housed by several heirs
to all'asse centrale della composizione. in Florence: after being kepc in Rome by Albeno Maria
Il cantiere allestito a Castel Sant'Angelo con- Racheli (I948-2009) chese archives have been assured by
sisteva in una serie di intelaiature lignee, che che Archival Superintendency o[ Lazio which reclassified
1. I razz i so no stati la più anri ca invenzio ne pirotecnica,
venivano applicate sulla facciata rivo lta verso chem and made chmz available for online comultation.
inventata dai Cinesi per scopi bellici, trasmessa poi da
il Tevere e rese stabili da un siste ma di tiranti The other part is owned by Gioacchino sgreat-grandson,
questi agli Arabi che la introdusse ro in Europa. La ma~
Gianfranco Ersoch, who kind1y made che drawings o[che
ancorati alla mole: su tale gri glia lignea veni- [eria prima pirotecnica è la polvere nera, alla quale pos-
pyro!echnic machines available for comultation and
vano poi applicati i telai in tela numerati , cia- sono essere aggiunte altre sostanze che ne modificano la
reproducrion. Se Albeno Maria Racheli, I disegni di
scuno con abbozzato il disegno architettonico velocità di combustio ne. I maestri pirmecnici studiaro~
archite(( ura dell'archivio di Gioacchino Ersoch. Due
no miscele composte da sali e polveri metal liche che bru-
che veniva in un seco ndo tempo dipinto a progetti inedi ti pe r l'ampliamento del martaroio di
ciando producevano una luce di un determinato colore.
chi aroscuro ; una volta predisposto il guscio piazza del Popolo, in "Bollettino della Biblioteca della
effi mero sulla mole si passava a predisporre 2. La tradizione attribuisce al cele bre architcn o fioren- Facofrà di Architettura dell'Università di Roma ", 19-20,
1978, pp. 9-23; Id, Primi risultati dell'o rd inamento
gli elementi propulso ri dei fuo chi. tino Bernard o Buo ntalen ti (1535-1608), detto " Ber-
nardo dell e girandole", una grande perizia nell 'inven- dell'arch ivio dell'archi[er(Q romano Gioacchino Ersoc h
Il cantiere del Pincio (fig. 25 ) prese ntava un (1815- 1902), in ''Architettura. Scoria e documenti", 1-2,
zione d i ques ti effeni. I Fio rentini pe r primi in Italia sep-
maggiore livello di difficoltà tecnica, dovuta 1989, pp. 117- 147; Stefono Terenzi, Gioacch ino
pero alles[ire in occasione dell e fes te religiose suggestivi
all'elevazione della grande facciata sul piazza- gioch i pirmecnici. L'interesse per il gioco luminisrico Ersoch. La costruzione artistica del luogo urbano, in La
le Napoleone, resa stabile da un sistema di an- notturno fu p res to sperimemaw a Roma e in occasione Capitale a Roma. Città e arredo urbano 1870-1945,
coraggio sulla balaustrata. dell a incoro nazio ne dei papi la facciata dell a ch iesa di exhibition cacaloglle edited by Luisa Cardilli Alloisi, Anna
 88
Cambedda Napolitano (Rome, Palazzo delle Esposizioni,
September 15 - November 28, 1991), Carte Segrete, Rome
1991, pp. 40-51; Alberto Maria Racheli, Ersoch,
Gioacchino, in D izio nari o Biografico degli 1[a1iani, 43,
Rome 1993, pp. 264-268; Margherita Guccione, Daniela
Pesce, Elisabetta Reale (edited by), G uida agli aschi vi
privat i di archircnura a Roma e nel Lazio, da Roma
Capi[a1e al secondo dopoguerra, Gangemi Editore, Rome
2002; Tommaso Dare (edited by), In vemario
dell'Archivio Gioacchino Ersoch, Rome 2005.
14. The main politicallegacy left by the Savoy fom ily to
Italy was the first constitution, called the Charter o[the
Statute, granted by King Carlo Alberto to the
Piedmontese; as the capitai o[ Italy, Piazza del Popolo
and the Pincio Hill in Rome became the piace to
celebrate and honour the king. In the last decades o[the
ninereenth century the Mu nicipality used the promenade
to emphasis dvii. !ecular values and the Risorgimento.
Starting in 1887, each year on june 2 it organised
grandiose pyrotechnic displays along the terraces o[ the
Pincio; these displays were in honour ofehe Stature which
marked the constitutional paa bewem the king and the
Italian people. Se< Ilaria Porciani, La fesra della
naz ione: ra ppresentazio ne dello Stato e spaz i social i
nell ' I[a1 ia unira, Il Mulino, Bologna 1997.
15, It was a Bramante-sryle building with a centrai pian
to honour the "memory "oigreat Italiam, a ropie
represented by a series Dj busts in the P incio ga rdem in
Rome intended to help in the civic education oJthe
country 5 new citizem.
16. Se< Monique Mosser, Le arch i[errure pasadossali
Qwero piccolo trattato sulle "fabriques", in
L'asch i[errura dei giasdini d'O ccidenre: dal
Rinascim ento al Novecento, edited by Monique Mosser,
Georges Teyssot, Eleaa, Milan 1990, pp. 259-277.
17. Leonardo Benevolo, Sroria dell'archi[erru ra
moderna, Laterza, Bari 1960, p. 29.
J8. On the Pincio he renovated the street forn iture
imroducing a p icturesque rustic sryle we!! suùed to
Valadiers neoclassical sryle, Se< Alberta Campitelli,
Alessandro Cremona (edited by), La Casina Valadier:
l'edificio e il suo siro, Mondadori Electa, Milan 2004;
Claudio Impiglia, item Gioacchino Ersoch, in Adam e del
giasdino i[a1 iano (1750- 1940). Dizio nario biografico di
arch itetti , giardi nie ri, bo tan ici, co mm ittenti , lerrerari e
altri protagon isti, 2 vols., Italia cenuale e merid ional e,
edùed by Vincenzo Cazzato, Istituto Poligrafico e Zecca
dello Stato Roma, 2009, pp. 750-753.
19, Instead in the Verano cemete'l the fonera'l chapels,
e/lch with their own specific design, crea ted a balance
thanks to their free planimetric arrangement. See
Annarosa Centtti Fusco, La bas ili ca di S. Lorenzo Fuo ri
le M ura: il Campo Vera no nell' 800, in "Bollettino
della Biblioteca della Facoltà di Architettura
l
San Pi etro o la mo le ad rianea fu ro no o rnate d i luci , dap-
prima m ed iante lam pade me nrre in un secondo tempo
si sperim en taro no ve ri e prop ri fuochi. Si veda Renata
Piccin inni, La girandola a Castel Sant'Angelo, in "Fochi
d'allegrezza" a Roma dol Cinquecento all'Ottocemo, ca[a-
lago della mosua a cura di Lucia Cavazzi (Roma, Palazzo
Braschi, 15 se[[embre - 3 1 o[[o bre 1982), Q uasar, Ro-
ma 1982, pp. 83-97; Hans Sed lmayr, La luce nelle sue
manifèstazioni artistiche, Aest het ica, Palermo 1989.
3, Nel XVlII secolo i cosidde[[i "fochi di allegrezza" ve-
n ivan o preparati in o ccas io ne dell a consegna dell a C hi -
nea, durante la qual e il principe C o lo nn a o ffr iva al pa-
pa il rri buro per com o del re de lle du e Sicilie. Si veda
An i[a Ma rgio[[a, Le feste della Chinea, in "Fochi d'alle-
grezza" a Roma, cir. , pp. 49-5 1.
4. La [ipologia più diffu sa e più sem plice è quella dei
bengala, caratterizzati dal classico, vivace e ab baglia nte
ge[[o a cascara; seguon o poi q uelle de lle gi randole, del-
le bombe da ciro, delle ba[[eri e d'o nore, de i razz i, dei fi -
sch i. Cfr. Fabrizio Di Maio, Pirotecnia Moderna, U lri-
co Hoepli, M ilano 19 16: Kevin Sala[ino, Incendia'lan:
the representation o[fireworks in earry modern Europe,
Los Angeles, Ge['Y research insri ru[e fa r che hisro'Y of
an and [he humaniries, 1997.
5. Di Maio, op. cit., p. 11 6.
6. Si veda M arcello Fag iolo, Pio IX il canto del cigno del-
la religione, in La Festa a Roma. Dal rinascimento al
1870, ca[a1ogo della mosua a cura di Ma rcello Fagiolo
(Ro ma, Palazzo Venezia, 23 magg io - 15 se[[embre
1997)" Umben o A1lemandi ed iro re, Torino 1997, pp.
150- 157.
7. Al la ge nerazione di G iuse ppe Cam po rese (I761-
1822), d i G iuse ppe Valad ier ( 1762- 1839) e d i M ario
As prucci (1764-1 804) segui va q uel la degl i archi tetti at-
tivi nell' ultim o peri odo del potere temporale papale co-
me Luigi Polerri (1 792- 1869), Pierro Casnporese il G io-
vane (1792- 1873) e Luigi Cani na (1795- 1856). Perso-
naggi a cavallo rra gli anni di Pio IX e quelli di Ro ma Ca-
pi[ale sono Virg inio Ves pignani (1 808- 1882) e Gioac-
chino Ersoch (I8 15- 1902): essi rappresenrano fig ure-
ch iave o peranti att ivam ente sia nel peri odo del la Roma
papal ina sia in quello d i Roma Capi[a1e, riuscendo a
cod ificare la figura di un pro fess ion ista po lied rico al ser-
vizio d ell a città. S i veda Gian franco Spagnesi, L'archi-
tettura a Roma al tempo di Pio IX 0830-1870), Sru-
dium, Roma 1976.
8. Si veda Marcello Fagiolo, La festa degli stili, in La
Festa a Roma, ci r., pp. 112- 123.
9, Si veda Rossella Leo ne, Il recolo XIX, in "Fochi d'alle-
grezza" a Roma, cir., pp. 99- 12 1.
l O. Alcun e ge nia li invenz io ni de l senese Pao lo Pos i
(1708- 1776) sono cara [[eri zza[e da uno spiccaro gusro
per il lo nrano oriente e anti ci pano ralune macc hin e che
sa ranno realizza te in pieno periodo eclettico. Si veda
Mario Go ri Sassol i, Apparati archùetton ici per fuochi
d'artificio a Roma nel Settecento: della Chinea e di altre
"Macchine di Gioia ", ca[alogo della mosr ra (Ro ma, Vil-
la Farnesina, 24 marzo-28 magg io 1994), C han a, M i-
lano 1994.
Il. Ves pignan i curò gli allest im enti per l'arco trio nfale
a piazza del Po polo del 1846 e per i trio nfi in occasione
del rirorno d i papa Pio IX dal le legazio ni pomifì cie nel
l 857. S i vedano Si ma netta C ira n na, Virginio Vespigna-
ni a rchitetto restauratore, in La cultura del restauro: teo-
rie e fondatori, a cura di Stell a Cas iell o, Marsili o, Ve ne-
zia 1996, pp. 49-71; Simonerra Ciranna, Disegni su ''l'ar-
chitettura antica d'Italia" del giovane Virginio Vesp igna-
ni, in "Palladio", n.s., a. XIV, 27, ge nnaio-giugno 2001 ,
pp. 79- 102; C lemenr ina Barucci, Virginio Vespignani:
architetto tra Stato Pontificio e Regno d 'Italia, A rgos, Ro-
ma 2006; C lemenri na Barucci, Modelli basilicali nel-
l'architettura di Virginio e Francesco Vespignani, in L (lr-
chitettura nella storia: scritti in onore di Alfonso Gambar-
della, a cu ra di Gaeta na Canrone, La ura Marcucc i, Ele-
na Ma nzo, Skira, Mi lano 2007, pp. 6 10-6 18; C le-
menri na Bar ucci , I disegni di Virginio Vespignan i 0802-
1882), in "II d isegno d i arch i[e[[u ra", 33, se[[embre
2007, pp. 39-46.
12. Si veda Leo ne, op. cit., p. 10 1.
13. Ersoch emrò nel 1848 nell'organico [ecnico del Casn-
pidoglio in quali[à di "Archi[c[[o Supplem e"; dopo la
collaborazio ne con Lu igi Polerri, nel 1869 fu promosso
"Archi[e[[o Effe[[ivo"; nel 1880 di vemò "Archi[e[[o Ca-
po" della "D ivisione ili - Archi[errura" dell' Uffi cio V
Edilità e lavo ri pubb lic i. L'arch ivio Ersoch, in segu itO a
divisio ni ered itarie, a[tualm ente è di viso in d ue parti .
U na prima, co nserva ta da alcun i ered i a Fi renze, dopo es-
sere stata co nservata a Ro ma da Alberto M ar ia Rachel i
( 1948-2009) è sra[a vincola[a dal la Sop rimendenza Ar-
chivistica per il Laz io, che ne ha curato il ri o rdinam ento
e ne ha co nsent itO la sua co nsul tazione via Intern et. U na
seconda pan e è di proprie[à del pronipo[e di Gioacchi-
no, G ianfranco Ersoch , che ge ntilmente ha messo a di-
spos izio ne i disegni dell e macchine piro tecniche. Si veda
A1beno Maria Racheli, I disegni di architettura dell'ar-
chivio di Gioacchino Ersoch. Due progetti ined iti p er l'am-
pliamento del mattatoio di piazza del Popolo, in "Bolle[[i-
no della Biblio[eca della Facol[à di Archi[e[[ura dell'U-
ni versi[à d i Roma", 19-20, 1978, pp. 9-23; Id., Primi ri-
sultati dell'ordinamento dell'archivio dell'architetto roma-
no Gioacchino Ersoch (1815-1902), in "Archi[etru ra. Sro-
ria e documemi", 1-2, 1989, pp. 117-147; S[efano Te-
renzi, Gioacchino Ersoch. La costruzione artistica de! luo-
go urbano, in La Capùale a Roma. Città e arredo urbano
1870-1945, ca[a1ogo della mosrra a cura di Luisa Casdill i
Alloisi, An na Cambedda Na poli[ano (Roma, Palazzo
delle Es posizioni, 15 smemb re - 28 novemb re 199 1),
Cas[e Segre[e, Ro ma 199 1, pp. 40-5 1; A1be n o Masia Ra-
cheli , Ersoch, Gioacchino, in D iz iona rio Biografico degli
Italiani, 43, Roma 1993, pp. 264-268; Margheri[a Guc-

cio ne, Daniela Pesce, Elisabetta Reale (a cura d i), Guida
agli archivi p rivati di architettura a Roma e nel Lazio, da
Roma Capitale al secondo dopoguerra, Gange mi Editore,
Roma 2002; To m maso Dore (a cura di ), In ventario del-
l'Archivio Gioacchino Ersoch, Roma 200 5.
14. La princi pale ered iù polirica lasciara da i Savoia agli
haliani è que lla della prima carra cost ituzionale, chia-
mata Carta dello SC3 CU[Q , co ncessa dal re Carl o Alberto
ai Piemontesi: Roma . in qualità di ca pitale. con piazza
del Popolo e il Monre Pincio di venne lu ogo nel q uale
rappresentare le glorie del monarca. L'esah az ione dei
vaJori civili , laici e risorgimentali nella passeggiata di-
ve nne, negli ulrimi decenni dell 'OHocemo, un re ma ca-
ro al Comune che organ izzò ogni 2 giugno lun go le ter-
razze pinciane. a parti re dal 1887, grandi spettaco li pi-
rotcenici ded icat i all a com memoraz io ne della fes ta del-
lo Statuto. natO dal pana costi tuzionale [fa il re ed il po-
polo ital iano . Si veda Ilaria Porciani , La festa deLla na-
zione: rappresentazione deLLo Stato e spazi sociali neLL'Ita-
lia unita, 11 Mul ino, Bologna 1997.
l S. Si tra [(ava di un edifìcio a pianra centrale di tipo bra-
mamesco esaltante la "memoria" de i grandi ital ian i, te-
ma presenre nel giardino romano del Pincio che con il
suo sistema diffuso di busti co nrribuiva al l'educazio ne
civi le dei nuovi cittadini.
16. Si vcda Moniquc Mosser, Le architetture parados-
saLi ovvero piccolo trattato suLLe 'fabriques ", in L'archi-
tettura dei giardini d'Occidente: dai RinaJcimento ai
Novecento, a cura di Mon iquc Mosse r, Geo rges Teys-
so r, Elecra, Milano 1990, pp. 259-277.
17. Leonardo Benevolo, Storia deLL'architettura mo-
derna, Larerza, Bari 1960, p. 29.
18 . AJ Pincio egli rin novò l'arredo inrroducendo un pit-
mresco stile rustico che seppe convivere con il neoclas-
sicismo del Valad ier. Si vedano Alberta Ca mpirell i, Ales-
sa ndro C re mona (a cu ra di ), La Casina Valadier: l'edifi-
cio e il suo sito, Mo nd ado ri Elecra, Mi la no 2004; Cla u-
dio Impiglia, voce Gioacchino Ersoch, in Atlante del giar-
dino italiano (J 750- 1940). Dizionario biografico di ar-
chitetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri
protagonisti, 2 W., Italia centrale e meridionale, a cura di
Vincenzo Caz7..3m, Isti {Uro Pol igrafico e Zecca dell o s ta-
ro Roma, 2009, pp. 750-753.
19. AJ Verano invece le cappe lle funebri, caranerizza te
ognuna da un suo panicolare disegno, rrovarono un
equilibrio nella lo ro libera disposizio ne planimeu ica. Si
veda An narosa Cerutti Fusco, La basilica di S. Lorenzo
Fuori le Mura: il Campo Verano nell'800, in ''gollerri no
della Biblioreca della Facolrà di Archirerrura dell'Uni-
vers irà degli Studi d i Rom a La Sap ienza", 34-35, ge n-
naio-dicembre 1985, pp. 136- 156.
20. Si veda G ioacch ino Ersoch , Relazione sul progetto di
un monumento nazionale al Re Vittorio Emanuele fl del-
!'ingegnere-architetto Gioacchino Ersoch, Roma 188 1.
21. La bell issi ma incisio ne d i Della Longa illuStra un ba-
samenro terrazzaro, concluso ai lati da bastion i con fon-
tane 7..am pillanri , su l quale poggia un corpo cilindrico,
aderenre alla mo le, ripa rt i m da co nuaffo n i e pinnaco li,
traforato da classiche fì nestre con vetrate go tiche; sul-
l'asse cenuale predom ina un'alta facciata a 5 cam pate,
con una snella rorre pinnacolare centrale. L'originalità di
questO progetto era data dal fa[[o di ambiemare una
macchina di stile gotico tedesco in una ci[[à come Ro-
ma, non ab ituata a quesro tipo di linguaggio.
22. Ersoch disegnò tra il 1860 e il 1870 va ri e ri po logie
di arredo di ripo eclerr ico per la vi lla del principe Al es-
sa ndro Wolko nsky; la mad re di quest' ulrimo fu la prin-
cipessa Ze neide Be!ose!sky-Belosersky, m oglie dello zar
Alessa nd ro l , viss ura d al 1829 al 1862 nella villa di fa-
miglia nei pressi di Pona San Giovanni. Tali tipo logie
di arredo (altalene, casi ne svizzere, fontan e, padiglioni
in fe rro, etc.) ricompari ranno al Pincio quando Ersoch
ebbe l'incarico di arredarne i giardin i. Si veda Mass imo
De Vico Fallani, Storia dei giardini pubblici di Roma nel-
l'Ottocento, ewron Com pro n, Roma 1992, p. 122,
[aV. 95.
23. Ne l giugno del 1888 progerrò la macchina pi rorec-
nica a Monaco di Baviera, in cui riprodusse con mate-
rial i effimeri nella piazza Thereisenwiese, ai lati dell 'e-
sistente Ruhmenshalle di Leo Von Klenze, gli alni edi-
fici più rappresentati vi dell'a rchite[[o, ossia la Be-
fre iun gsha lle (Sala della libe razione) di Kelhei m e il
Walhal la di Rarisbon a. Ne ll 'orrob re dello sresso a nn o
Ersoch allestì il co ngiungimento effim ero [ra i palani
del Ca mpidoglio in ono re de ll ' imperarore di Germania
Gugliel mo Il.
24 . Si veda Piero Q uagl ia, Cento schizzi intorno ai pro-
getti pel monumento da erigersi in Roma a Vittorio Ema-
nuele: 29 giugno 1882, Roma 1882.
25. Si veda Leo ne, op. cit., spec. p . 102.
26. Giovanni Della Longa (I 823- 1888) viene ri cordaro
per avere co llaboraro aJl 'opera ~~sce nografìa di monu-
menti a Roma». Si veda Leone, op. cit., spec. p. 102.
27 . Una ra ra forog rafìa illuStra l'allesri m enro dell a gi-
randola risalenre all 'a prile 1840 co n la serie di pali e ap-
parecchiatu re per i fuochi . Si veda Piero Becche[[i, Car-
lo Pietrangeli, Roma in dagherrotipia, Edizioni Quasar ,
Roma 1979.
28. Aurore anonimo, Il tempio della Pace, in " Il Mes-
saggero", 6 giugno 1880.
89
dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza'; 34-
35,january-December 1985, pp. 136-156
20. See Gioacchino Ersoch, Rel azione sul progerro di un
monumentO nazionale al Re Vittorio Emanuele II
dell'ingegnere-aschirerro Gioacchi no Ersoch, Rome 1881.
21. The beautifol engraving by Della Longa illustrates
the terraced base wùh baJtions and founcains at eùher
end. A cylindrical building with butcresses and pinnacles
rests on the base; the building has classical Gothic glass
windows; in che centre there is another foçade with 5
spans and a narrow centrai pinnac1e cower. The
uniqueness ofchis design depends on his desire to put up a
German, Gothic-style machine in a city like Rome thac
was unaccustomed to this kind ofs'lle.
22. Becwem 1860 and 1870 Ersoch designed different
kinds ofeclectic street forniture for the villa ofPrince
Alessandro Wolkonsky; the instigator behind his work was
the Princess Zeneide Beloselsky-Belosersky, wift of Czar
Alexander I, who lived from 1829 to 1862 in the fomi/y
villa near Porta San Giovanni. This kind ofstreet
forniture (swings, Swiss cottages, foumains, iron pavilions,
etc.) reappeared on the Pincio when Ersoeh was tasked
with designing the gardens. See Massimo De Vico Fallani,
Sroria d ei giard ini pubbli ci di Roma nel l'Orrocenro,
Newton Compton, Rome 1992, p. 122, tav. 95.
23. In june 1888 he designed the pyrotechnic machine in
Munieh, using temporary marerials to reproduee Piazza
Thereisenwiese on both sides ofthe Ruhmenshalle by Leo
Von Kienze, and represencacive buildings ofother
architects, i.e., the Befreiungshalle (Hall ofLiberation)
by Kelheim and the Walhalla in Regensberg. In October
of che same year Ersoch staged a temporary set between
the 6uiu:ti"ngs zYl che CampùlogLi"o ùz honour ofthe
German Emperor Wilhelm l/.
24. See Piero Quaglia, Cen to schi zzi inrorno ai
progc[[j pel mo numento da erigersi in Roma a
Virro ri o Emanuel e: 29 giugno 1882, Rome 1882.
25. Su Leone, o p. cir., spec. p. 102.
26 Giovanni Della Longa (I823-1888) is remembered
for having worked on the design "Stage sets of
monuments in Rome': See Leone, o p. cit., esp. p. 102.
27. This unique photograph shows the preparations for
the Catherine wheel in Aprii 1840 with several poles
and equipmenc [or the fireworks. Su Piero Becchetti,
Carlo Pietrangeli, Roma in dagherror ipia, Edizioni
Quasar, Rome 1979.
28. Anonymous, Il rempi o della Pace, in "II
Messaggero ", june 6, 1880.
Lucio Altarelli
Stratigrafie
Stratigraphies
Mario Manganaro
Ponti e paesaggio rurale in Sicilia. Disegni e note
Bridges and the countryside in Sicily. Drawings
andnotes
Cesare Rossi, Marco Ceccarelli, Michela Cigola
La groma, lo squadro agrimensorio
e il corobate. Note di approfondimento
su progettazione e funzionalità di antiche
stnunentazioni
The groma, the surveyor's cross and the chorobates.
In-depth notes on me tksign olold instruments and
theiruse
Mario Docci, Carlo Bianchim; Alfonso Ippolito
Contributi per una teoria del rilevamento
architettonico
Papers for a theory 01architectural survey
Fabrizio Ivan Apollonio, Guido Beltramini,
Giacomo Fabbi, Marco Gaiani
Villa Contarini a Piazzola sul Brenta: studi per
un'ipotesi di attribuzione palladiana seIVendosi
di modelli tridimensionali
The use 013D motkls to discover whether
Palladw's drawing RIBA XVII/J 5r is Villa
Contarini in Piazzola sul Brenta
Ignacio Bosch, Pilar Roig, Ana Navarro, Luis Bosch
InteIVenti sui ponti storici T rinidad e Serranos
a Valencia
Work on the historic TrinUlad and Serranos
bridges in Valencia
Mie Buratti M=tta
La rappresentazione del sistema idrico milanese
nella cartografia tra Cinque e Seicento
RepresentatWn 01the water supply system
in the Milan region in the sixteenth and seventeenth
centuries
Claudio Impiglia
La pirotecnia come arte di disegnare e dipingere
con la luce: la progettazione eclettica dell'effimero
a Roma nel XIX secolo
Pyrotechnics as the art 01tksigning and painting
with light: the eclectic tksign 01the ephemeral
in nineteenth-century Rome