Sei sulla pagina 1di 2

CONCILIO e AMBIGUITA'

Romano Amerio risponde ad Enzo Bianchi

col mondo, inteso in senso evangelico, oc- quello della severità sorvola il fatto che, nel-
corresse trovare un modus vivendi pacifico la mente della Chiesa, la condanna stessa
e conciliante, sempre e comunque. Bisogne- dell’errore è opera di misericordia, poiché,
rebbe anzitutto ritornare a quegli anni, per trafiggendo l’errore, si corregge l’errante e
evitare di costruire leggende e miti come si preserva altrui dall’errore. Inoltre verso
quelli che piacciono ai vari Melloni, Man- l’errore non può esservi propriamente mise-
cuso e, appunto, a Enzo Bianchi: il concilio ricordia o severità, perché queste sono virtù
non fu una pacifica e simpatica riunione di morali aventi per oggetto il prossimo, mentre
vescovi e periti, tutti in perfetto accordo tra all’errore l’intelletto ripugna con un atto logico
loro, ma fu una lotta dura, che vide la pre- che si oppone a un giudizio falso. La miseri-
senza di posizioni problematiche e critiche, cordia essendo, secondo S. theol., II, II, q. 30,
rispetto alla volontà di “aggiornamento” e a. 1, dolore della miseria altrui accompagnato
“innovazione”, di molti uomini di grande dal desiderio di soccorrere, il metodo della
spessore, dal cardinal Siri, più volte papabi- misericordia non si può usare verso l’erro-
le, ai cardinali Ottaviani, Ruffini, Bacci, sino re, fatto logico in cui non vi può essere miseria,
al “Coetus Internationalis patrum”, formato ma soltanto verso l’errante, a cui si soccorre
da centinaia di padri conciliari, e raccolto proponendo la verità e confutando l’errore. Il
intorno a mons. Marcel Lefebvre. Papa peraltro dimezza un tale soccorso, per-
ché restringe tutto l’officio esercitato dalla
DOCUMENTI E AMBIGUITÀ Chiesa verso l’errante alla sola presenta-
DISTANZA  I documenti conciliari sorsero dunque zione della verità: questa basterebbe per sé
in mezzo alla tempesta, agli scontri, talora stessa, senza venire a confronto con l’errore, a
DALL’ORTODOSSIA

S
veramente aspri, tra “conservatori” e “pro- sfatare l’errore. L’operazione logica della con-
ono reduce dalla lettura dell’ul-
gressisti”, con correzioni, emendamenti, futazione sarebbe omessa per dar luogo a una
timo libro di Enzo Bianchi, “Per
e ambiguità, inevitabili laddove un do- mera didascalia del vero, fidando nell’effica-
un’etica condivisa” (Einaudi), e
cumento nasca come mediazione, come cia di esso a produrre l’assenso dell’uomo e a
non posso non riflettere sulla spaventosa di-
compromesso tra posizioni divergenti. distruggere l’errore” (Romano Amerio, Iota
stanza che esiste tra il pensiero di questo
A mio modo di vedere, l’ambiguità più unum, Fede & Cultura).
famoso monaco mediatico e l’ortodossia
cattolica. L’errore di fondo, che inficia tutto grande fu quella sull’atteggiamento da tene-
il ragionamento di Bianchi, è quell’ottimi- re, appunto, rispetto al mondo, allo spiri-
smo mondano che si è insinuato profonda- to moderno e alle sue filosofie. Il concilio
mente nel pensiero ecclesiastico e cattolico volle essere pastorale, e quindi soffermarsi
nell’epoca del post Concilio. Mondano, in- proprio e soprattutto, in questo caso sen-
tendo, perché ignora o sminuisce del tutto za godere dell’infallibilità, sui modi, le
l’esistenza del peccato. “Quando la Chiesa, strategie, per una nuova evangelizzazione,
scriveva parecchi anni fa il Cardinal Journet efficace e fruttuosa. Il principio guida, che
al cardinal Siri, prenderà coscienza sino a fu indicato da Giovanni XXIII, fu quello di
che punto lo spirito del mondo è penetrato utilizzare, rispetto alla “severità” del passato,
dentro essa, si spaventerà”. la “medicina della misericordia”.

CONCILIO E MITI GRAVI CONFUSIONI


Ci fu insomma un cambio di passo, che
Ma come è penetrata questa mentalità,
Romano Amerio, oggi riscoperto e final-
di cui Bianchi è oggi uno dei massimi alfieri?
mente ristampato, commentò tra l’altro con
A mio modo di vedere all’epoca del Con-
queste profetiche parole: “Questo annuncio
cilio, allorché in molti si diffuse l’idea che
del principio della misericordia contrapposto a
12
i cristiani dovrebbero presentarsi oggi ai non
credenti: un modo, uno “stile”, inaugurato
dal Concilio Vaticano II, che sarebbe “im-
portante quanto il messaggio”. Coerente-
mente, in tutto il libro manca, appunto,
il messaggio! Non vi è mai una afferma-
zione chiara di una verità teologica o mo-
CATTOLICESIMO e di non rispetto dell’interlocutore non cristia-
rale: si parla di “etica condivisa”, si lanciano
ADULTERATO no”.
sfrecciatine piuttosto velenose ai cattolici,
Questo brano magistrale mi sembra al centro destra, a Berlusconi, a Maroni, a
possa essere utile per far fronte anche oggi ANONIMO QUALUNQUISMO Mel Gibson, a Ferrara, come fossero loro
a questo ottimismo mondano, che nasce A parte che non si capisce bene, a legge- i problemi della cristianità, ma poi non si
all’interno del mondo cattolico, e che si pre- re queste parole, a quale dibattito abbia as- arriva mai ai contenuti: tutto puro stile,
senta con alcune caratteristiche costanti: sistito Bianchi in questi anni, il punto cen- buonismo a buon mercato, mai una parola,
1) la condanna più o meno aspra delle trale è un altro: nel togliere al cristianesimo una posizione, quale che sia, sulla clonazio-
decisioni e della pastorale della Chiesa del la sua capacità di incarnarsi nella realtà, per ne, la fecondazione artificiale, le famiglia,
passato; 2) il ripudio della Tradizione; plasmarla concretamente, Bianchi finisce l’eutanasia, la sessualità, e tutti i problemi
3) il tentativo di presentare il Vaticano per negare cittadinanza al cristianesimo più scottanti dell’etica odierna. Al massimo
II come una sorta di nuova Pentecoste, di stesso e per scegliere come punto di ri- qualche vago riferimento alla pace, e un
vero e proprio atto di nascita della cosiddet- ferimento assoluto e ingiudicabile, quasi accenno, velatissimo, per carità, alla 194,
ta “Chiesa conciliare” (!?). metafisico, la Costituzione repubblicana. la legge che legalizza l’aborto, ricordando
Ottimismo mondano di cui il citato però, anzitutto e soprattutto, che i cattolici
Bianchi costituisce uno degli esempi più dovrebbero rispettare ogni legge nata dal
solari, in quanto espressione di un tipo di “confronto democratico”, e proclamata, lo
cattolicesimo adulterato che ritiene che si ricordi, da quello Stato che ha potere “as-
l’essenziale sia raggiungere una posizione soluto” di vita e di morte.
condivisa, una mediazione, un punto di in-
contro, quale esso sia, tra la Verità di Cristo VERITÀ, PER CARITÀ!
e le posizioni, anticristiche, del mondo. Se A Bianchi sfugge, come avrebbe detto
analizziamo il libro citato ne troviamo subi- Amerio, che lo stile è questione secondaria,
to, nell’incipit, il significato di fondo: Bian- nel senso che viene dopo, logicamente e non
chi vuole fare pulizia, anzitutto all’interno cronologicamente, perché l’Amore procede
del mondo cattolico, mettere i puntini sulle dalla Verità, e non viceversa. Gli sfugge,
“i”, spiegare quale debba essere il comporta- inoltre, che il suo irenismo indifferentista
mento dei suoi fratelli di fede. e relativista è stato già bollato da san Pio
Costoro, scrive Bianchi, debbono smet- X, allorché deprecava quanti alla sua epoca
terla di riunirsi in “gruppi di pressione (sic) si adoperavano per un “adattamento ai tem-
in cui la proposta della fede non avviene pi in tutto, nel parlare, nello scrivere e nel
nella mitezza e nel rispetto dell’altro, per predicare una carità senza fede, tenera assai
diventare intransigenza e arrogante contrap- per i miscredenti”, all’apparenza, ma in real-
posizione a una società giudicata malsana tà priva di vera misericordia, perché spoglia
e priva di valori”. La lettura del seguito fa di verità. A chi continuava a sponsorizzare
capire bene il significato di queste parole, una “conciliazione della fede con lo spirito
del tutto simili a quelle di un Augias o di Da essa deriverebbe, udite, udite, “l’assoluto moderno”, Pio X indicava il crocifisso, e
un Odifreddi: esse sono una condanna chia- diritto dello stato di legiferare su tutte quelle ricordava che certe idee “conducono più
ra, anche se un pò ipocrita nelle modalità, realtà sociali fondate o meno sul matrimonio lontano che non si pensi, non soltanto all’af-
della posizione della Chiesa e dei cattolici, (sia religioso che civile)”. “Diritto assoluto” fievolimento, ma alla perdita totale della
riguardo al referendum sulla legge 40 e alla (!?), scrive Bianchi: una affermazione, a ben fede”. Perché se io non fossi un credente,
questione dei pacs-dico. vedere, che oggi, dopo l’esperienza delle e leggessi, per cercavi una parola di verità,
statolatrie totalitarie, neppure il più lai- il libro di Bianchi, arriverei alla conclusione
INSIGNIFICANZA cista tra i giuristi arriverebbe, almeno nella che la verità non esiste, e che la mia sete di
CULTURALE teoria, a sostenere. In tutto il suo argomen- verità è roba da persone senza “stile”. Caro
Una condanna, in generale, di ogni ten- tare Bianchi annulla il concetto di Verità, Bianchi, la verità, nella carità, mi dice sem-
tativo legale e leale da parte dei cattolici, e affermando un relativismo pieno; sostiene pre un’amica pro life, ma: la verità, per ca-
non solo, di affermare valori non negozia- la perfetta equivalenza tra fede e ateismo rità! Questo è l’unico stile, della Chiesa, di
bili in politica. Bianchi lo ripete più volte, (“l’uomo può essere umanamente felice senza Cristo e del suo Evangelo, cioè della buona
spiegando quello che è ovvio, e cioè che “il credere in Dio, così come può esserlo un cre- novella (vede che la novella, il messaggio, è
futuro della fede non dipende da leggi del- dente”); nega di fatto in più passaggi, con importante?) (Il Foglio, 26 aprile 2009).
lo Stato”, ma dimenticando che i cattolici, linguaggio equivoco, ma chiaro,
come tutti gli altri cittadini, sono chiamati il primato petrino, a vantaggio
ad esprimere la loro visione di società, qui del “primato del Vangelo”, e
e oggi, e non a ritirarsi nelle sagrestie. Il propone come unico riferimen-
cattolicesimo che Bianchi vorrebbe è in- to del suo argomentare, da buon
vece insignificante e inesistente sul piano protestante, solo e soltanto la
culturale e politico, e finisce addirittura Bibbia, la sua “lettura personale e
per delineare una religiosità amorfa, astrat- diretta” (sic), “etsi Ecclesia non
ta, spiritualista, che è lontanissima dall’idea daretur”.
originaria del cattolicesimo.
Ogni scontro e polemica attuale, ogni ri- GUIDE VUOTE
nascita odierna dell’anticlericalismo, conti- E CIECHE
nua il monaco, è sempre colpa dei credenti, “Per un’etica condivisa” è
“è sempre una reazione a un clericalismo che si appunto un inno ad un “modo”,
nutre di intransigenza, di posizioni difensive ad uno “stile”, al “come”, con cui
13

Potrebbero piacerti anche