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La profezia di Maggiolini del 2005: «Siamo

alla vigilia dell’eutanasia»

Laura D'Incalci 23 ottobre 2019 Chiesa

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Pubblichiamo un’anticipazione di capitolo del libro “Alessandro Maggiolini, un
vescovo da prima pagina”. «Con i Pacs siamo solo all’inizio, l’uomo è già ridotto
ad oggetto»

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LETTERE AL DIRETTORE

Non saranno legalisti e forcaioli a

riformare la giustizia

 Scrivi al direttore

Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo un’anticipazione di capitolo del libro

Alessandro Maggiolini, un vescovo da prima pagina di Laura D’Incalci (Cantagalli,
186 pp. 12,00 euro). Il volume sarà presentato questa sera alle ore 20,45 presso la
Biblioteca “Paolo Borsellino”, Como – Piazzetta Venosto Lucati, 1. Interverranno: S.E.
Mons. Oscar Cantoni, vescovo di Como; Giorgio Gandola, già direttore de La Provincia,
giornalista de La Verità e di Panorama; Laura D’Incalci, autrice del libro. Modera:
Diego Minonzio, direttore de La Provincia.

Sono passati oltre 10 anni, ma una domanda sorge spontanea di fronte alla
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determinazione di un pensiero che era decisamente controcorrente allora, ma

oggi rischia di risultare persino irritante, o forse incomprensibile, in un contesto Tempi Web
culturale che ha accelerato il processo di secolarizzazione e vede anche una 30.494 "Mi piace"

gran parte di cattolici più o meno consapevolmente succubi di una mentalità

relativista, tesa ad assottigliare le differenze e minimizzare la vitalità di valori e
tradizioni ritenuti superati e anacronistici. Mi piace

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Eppure i giudizi del Vescovo “polemista” sembrano ancora suscitare qualche Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici
attrattiva, strappare forse un sorriso di intesa, tanto sono intrisi di realismo,
connessi con un innegabile bisogno umano, con il desiderio di un approdo, di
un destino oltre le mode ideologiche che da un’epoca all’altra si sono sempre
dimostrate insufficienti. I NOSTRI BLOG

«Non lamentiamoci se la società si Rodolfo Casadei

corrompe…» avverte Maggiolini, rilevando Il Deserto dei Tartari
l’urgenza di una consapevolezza e di una L’Unione europea come «impero
libertà, di una possibilità di scelta da mettere non imperiale» (ma sarebbe
meglio la Svizzera)
in gioco, da non soffocare sotto la coltre di un
potere ideologico o politico. Nelle sue invettive
Marina Corradi
sembra incitare a un risveglio, invitare alla
Terra di nessuno
riscoperta di un impegno possibile oltre la Il dubbio del nulla. E un angolo
desertificazione di ideali e persino di domande del mondo di Dio
elementari sul senso del vivere, sulla
rivelazione di una verità che non è “cosa da Angelo Bonaguro
donnette ignoranti e bigotte”. Good Bye, Lenin!
«La Germania Est apre le
E in contesti e occasioni diversi la “lezione” del frontiere». Un cartone animato
racconta la riunificazione
Vescovo ha sempre il sapore di una sfida. Alla
conviviale dell’UCID nel settembre 2005 apre
Massimiliano Casto
una riflessione sulla laicità dello Stato.
Fisco semplice
Saldo e stralcio delle cartelle: chi
“Il laicismo ci discrimina” – Tratto da «La Provincia di Como», 22 può approfittarne, i debiti
settembre 2005, pagina 21 ammessi, i termini per l’adesione

«È difficile sentirsi atei, è difficile sentirsi santi… ancor più difficile è sentirsi laici»: Rodolfo Casadei
l’altra sera il vescovo di Como monsignor Alessandro Maggiolini ha Il Deserto dei Tartari
ulteriormente affondato la riflessione nel termine “laicità” già focalizzato in altre Parlare di piante come fossero
occasioni e posto al centro del recente discorso per la ricorrenza di persone, di migranti come fossero
spermatozoi
Sant’Abbondio. Invitato al Palace Hotel per la conviviale dell’UCID (Unione
Cristiana Imprenditori Dirigenti) e introdotto dal presidente Bruno Gentili, il
Vescovo ha rimarcato i contorni che separano la laicità dal laicismo inserendo FOTO
fra i concetti un nuovo impulso, una sorta di richiamo a verificare sul campo
nozioni e definizioni che non possono restare solo sulla carta o nel pensiero.

«Anch’io sono in cammino verso la laicità», ha suggerito mettendo in primo

piano la dinamica della responsabilità personale nell’affronto di questioni molto
attuali e spesso ingarbugliate nella confusione di compiti e ruoli propri dello
Droga libera o libertà Family Happening 2019.
Stato piuttosto che della società. «Siamo di fronte a delle pretese in via dalla droga Tutto nasce da un sì
Quaranta (il noto caso della scuola islamica milanese, ndr) da parte di un gruppo
di musulmani che vogliono che lo Stato riconosca e finanzi una scuola senza
accettare le regole e i programmi statali… Al contempo i genitori che iscrivono i
figli alla scuola cattolica devono pagare due volte, con le rette che si aggiungono
alle tasse»: Maggiolini ha pescato nelle ultime cronache qualche esempio per
sottolineare quanto lungo e in salita si preannunci il cammino che, in Eutanasia, verso la Nicaragua. L’esercito
riferimento alle garanzie poste dallo Stato laico, renda effettivo un pluralismo di morte del diritto? assedia le chiese
costumi e di convinzioni religiose che spetta alla società esprimere attraverso
l’impegno dei singoli e delle realtà associative, “corpi intermedi” riconosciuti
nell’articolo 2 della Costituzione italiana.

Fondamentale è la distinzione – puntualizzata da Maggiolini – fra il ruolo dello

Stato laico, che deve essere aconfessionale ed assicurare spazi di libertà a tutti i La cattedrale di Il Giardino degli aranci
soggetti e alle aggregazioni, e quello della società civile che, al contrario, non Rochester diventa un sta morendo
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campo da golf per

può che essere confessionale in quanto espressione pluralistica. Nessun «riflettere sui ponti»
privilegio può dunque essere riconosciuto per “diritto divino” neppure ai  Altre Foto
cattolici, ha chiarito: «Il crocifisso rimarrà appeso nei luoghi pubblici finché sarà
simbolo di valori culturali e finché ci sarà una comunità cristiana che lo
riconosce come richiamo». Così ha precisato sottolineando la difficoltà di chi è
chiamato oggi a testimoniare la propria fede in un contesto ostile permeato da

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un “laicismo che considera la Chiesa come una subcultura”. E sulle conseguenze
del laicismo che affonda le sue radici nell’abolizione di qualsiasi riferimento
religioso o principio morale le sue parole sono state dirompenti: «Non
pensiamo che la vicenda sia finita con i Pacs, siamo solo all’inizio», ha detto
prefigurando lo scenario di una involuzione culturale e sociale che promette
una civiltà disumana. «L’uomo totalmente in balia di un potere scientifico e
tecnologico, sottomesso ad un pensiero unico e omologante, è già ridotto ad
oggetto che si può costruire e sopprimere… Siamo alla vigilia dell’eutanasia».

Foto Ansa

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