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ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

E NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA ENERGETICA

FAQ
Domande e risposte
Documento pubblicato il 08/10/2015
3 ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI
EDIFICI

3.1 In quali casi un immobile deve essere dotato di attestato?


L’immobile deve essere dotato di attestato nei seguenti casi:
- edifici di nuova costruzione o edifici sottoposti a ristrutturazione importante all’atto di
chiusura dei lavori e/o al rilascio dell’agibilità;
- compravendita di edifici, appartamenti o quote degli stessi;
- locazione di intero immobile o singole unità immobiliari;
- edificio pubblico esistente ed utilizzato dalla pubblica amministrazione con Superficie
utile >250 m2;
- contratti di gestione calore presso la pubblica amministrazione;
- annunci immobiliari (compravendita e locazione).
L’obbligo di dotazione si estende inoltre ai seguenti casi: permuta, transazione, datio in
solutum, conferimenti in società, assegnazione ai soci, cessione di azienda nel cui
patrimonio sono compresi immobili.

3.2 In quali casi l’attestato NON è richiesto?


L’Attestato non deve essere redatto nei casi riportati nella legge nazionale all’art.3 comma
3 del dlgs 192/2005, ovvero:
- i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati (vedi
FAQ 2.1 e 2.2);
- i fabbricati industriali e artigianali e quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze
del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non
altrimenti utilizzabili ovvero quando il loro utilizzo e/o le attività svolte al loro interno
non ne prevedano il riscaldamento o la climatizzazione;
- i fabbricati agricoli non residenziali sprovvisti di impianti di climatizzazione;
- edifici dichiarati inagibili, collabenti, rustici, scheletri strutturali, ecc.
- edifici in cui non è prevista la permanenza di occupanti (residenti o lavoratori) e in
cui non è prevedibile un clima abitativo come ad es. magazzini, depositi, locali di
sgombero, sottotetti, locali macchina, cabine di trasformazione ecc.
Si riporta per estratto l’art.2 del DM 22/11/2012 (modifica delle Linee Guida Nazionali) che
chiarisce che : “Ai sensi del decreto legislativo 192/2005, la certificazione energetica si
applica agli edifici delle categorie definite in base alla destinazione d'uso dall'art. 3 del
decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, indipendentemente dalla
presenza di impianti tecnologici esplicitamente o evidentemente destinati a uno dei servizi
energetici di cui e' previsto il calcolo delle prestazioni.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, sono esclusi dalla applicazione delle presenti Linee
guida, a meno delle porzioni eventualmente adibite a uffici e assimilabili, purché
scorporabili agli effetti dell'isolamento termico: box, cantine, autorimesse, parcheggi
multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi e altri edifici a
questi equiparabili in cui non e' necessario garantire un confort abitativo.
Sono altresì esclusi dall'obbligo di dotazione dell’Attestato di Prestazione Energetica:
a) i ruderi, previa esplicita dichiarazione di tale stato dell'edificio nell'atto notarile di
trasferimento di proprietà;
b) immobili venduti nello stato di "scheletro strutturale", cioè privi di tutte le pareti verticali
esterne o di elementi dell'involucro edilizio, o "al rustico", cioè privi delle rifiniture e degli
impianti tecnologici, previa esplicita dichiarazione di tale stato dell'edificio nell'atto notarile
di trasferimento di proprietà. Resta fermo l'obbligo di presentazione, prima dell'inizio dei
lavori di completamento, di una nuova relazione tecnica di progetto attestante il rispetto

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