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Arte&Cultura

14 L’ECO DI BERGAMO

1964 1965 1966 1967 1968

Arturo Benedetti Alexis Weissenberg Sviatoslav Richter Rudolf Firkusny Luigi Ferdinando
Michelangeli Tagliavini

LA STORIA Nel 1964 la prima edizione con l’omaggio a Michelangeli

E Bergamo si unì a Brescia


U
n’avventura lunga ne garantisse «il futuro sem-
quarant’anni, quella pre più glorioso» auspican-
del Festival pianisti- do «una dimensione di ce-
co. Un cammino che, in lebrazione musicale che,
tempi diversi e su piani dif- superando i confini della
ferenti, ha condotto gli spet- città patria», potesse «addi-
tatori fino nei meandri più rittura assommare a vali-
segreti della musica, tanto dissima rappresentanza re-
della sua storia quanto del- gionale lombarda»... Otti-
l’interpretazione. mistiche previsioni, che la
La manifestazione ebbe storia della manifestazio-
un glorioso incipit, il 22 giu- ne ha ampiamente supera-
gno del 1964, al Teatro to. Sul versante pretta-
Grande di Brescia. Quel- mente musicale il Festival
l’anno il Festival pianistico vide la presenza, tra altri
internazionale «Arturo Be- grandi artisti, di un giova-
nedetti Michelangeli» fu de- ne Alexis Weissenberg. Il
dicato «Al maestro e ai pia- pianista bulgaro propose,
nisti della sua scuola», in da solista, due Concerti per
corrispondenza del venti- pianoforte e orchestra: quel-
cinquesimo anno di inse- lo «apollineo» in la maggio-
gnamento. Fu un’edizione Katia e Marielle Labèque, quest’anno al Teatro Donizetti re K 488 e quello, assai più
itinerante, che non com- drammatico, in do minore
prese Bergamo come sede K 491. Ad accompagnare
dei concerti, ma che portò i Weissenberg fu ancora la
protagonisti ad esibirsi an- compagine di Orizio, affi-
che a Salò, Gargnano, Caz- data a Nino Sanzogno, «di-
zago San Martino e Iseo. La rettore dal gesto sicuro ed
«prima» vide l’esecuzione elegante e dalla comunica-
della Sinfonia in fa minore tiva ricca e fascinosa».
«La Passione» e del Concer- «Il pianoforte di Beetho-
to in re maggiore per pia- ven» fu il tema della terza
noforte e orchestra di Franz rassegna, che ospitò Svia-
Joseph Haydn, oltre ad al- toslav Richter (1915-1997)
cuni brani che Benedetti nella prima delle sue sei vol-
Michelangeli eseguì da so- te al Festival. Il pianista
lista. L’ensemble che ac- ucraino, tra i grandi del se-
compagnò il grande piani- colo scorso, fu protagonista
sta bresciano fu l’Orchestra di un piccolo «giallo»: in luo-
«Gasparo da Salò», in se- go dell’annunciata Ham-
guito divenuta Orchestra merklavier decise di pro-
del Festival, affidata alla di- porre le due ben più con-
rezione del suo fondatore, venzionali Sonate op. 22 e
Agostino Orizio. Gli allievi op. 26 suscitando qualche
Il pianista Arcadi Volodos torna a Bergamo il 5 maggio
di Michelangeli furono in- mugugno. «Scroscianti gli
vece protagonisti, tra gli al- applausi - scrisse lo storico
Nel 1965 si registrò la presenza


tri, nei Concerti a uno, due,
tre e quattro pianoforti e or-
g critico dell’Eco Marcello Bal-
lini - e questo ci rende an-
chestra di Johann Seba- foto di Alexis Weissenberg che, nell’anno cor meno indulgenti per la
stian Bach. Già nel novem- deprecata sostituzione del-
bre di quell’anno il «Doni- di Mozart, eseguì due Concerti l’op. 106 con due Sonate
zetti», dal ’65 teatro della per pianoforte e orchestra. L’anno successivo dell’epoca giovanile. Non ne
rassegna, vide tuttavia l’e- comprendiamo la ragione,


secuzione dei brani del in ogni caso non riusciamo
grande di Eisenach, una
fu la volta di Sviatoslav Richter g1 a giustificarlo: tanto più che
sorta di «prologo» al Festi-
val. L’Eco di Bergamo del-
impegnato nelle Sonate di Beethoven foto poter ascoltare la Ham-
merklavier da un Richter in
l’epoca riportò: «Orizio è sta- stato di grazia come quello
to un direttore attento ed ef- si minore per quattro vio- intuizioni orchestrali». in cui si è presentato ieri se-
ficace ed ha avuto come va- lini e orchestra in cui i soli- Il 1965, anno del secon- ra, sarebbe stato avveni-
lidi collaboratori i pianisti sti Giulio Franzetti, Lore- do Festival, fu dedicato al mento d’eccezione». Ironia
An-Li Pang, Ennio Pastori- dana Braccianti, Ermanno «Pianoforte di Mozart». Le della sorte, nell’edizione del
no, Pauline O’ Connor e Vir- Molinaro e Anna Bonomel- cronache di allora fecero ’95 anche András Schiff non
ginio Pavarana». Molto ap- li permisero «di assapora- proprio l’augurio che la ma- eseguì l’ostica 106, ma la
prezzata fu anche l’esecu- re la forza della fantasia di nifestazione potesse assu- più agevole Appassionata.
zione del Concerto grosso in Vivaldi e la novità delle sue mere un’organizzazione che Andrea Spolti

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