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16 L’ECO DI BERGAMO
Alfred Brendel Friedrich Gulda Lazar Berman Claudio Arrau Bruno Canino
“
nelle misteriose modulazio-
ni nei passaggi da tempo a
g 1991), pianista cileno tra i
«mostri sacri» della sua ge-
tempo», ma si mantenne «in foto Russia e a Parigi» registrò ben due nerazione, fu più volte pro-
quella sua personalità in- tagonista del Pianistico.
dividualizzata fortemente, recital di Lazar Berman. Il pianista L’artista sudamericano, un
e tuttavia sempre rispetto- russo, scoperto proprio dalla rassegna di Brescia e eroe nazionale già da vivo
sa del Beethoven grande e con tanto di strade a lui in-
”
angoscioso della sordità». titolate, suonò al «Donizet-
L’«Omaggio a Bach» del
Bergamo, si esibì alla «prima» g1 ti» nel 1977, anno dedica-
1975 segnò invece la terza
e ultima esibizione di Frie-
e in una serata dedicata a Liszt foto to a «Studi e Variazioni
nella letteratura pianisti-
drich Gulda (1930-2000) al ca». Interamente beethove-
Festival. Il pianista-compo- raccolta di Preludi e Fughe completo compimento il niano il programma che
sitore austriaco, stella del- datata 1744, insieme alla percorso verso la tonalità. propose, con alcuni caval-
la musica classica e del jazz, precedente del 1722 - che Al «Donizetti» Gulda regalò li di battaglia come l’Ap-
si presentò a Bergamo con Gulda propose a Brescia - al pubblico un memorabile passionata, la 109 e la 111.
il secondo volume del Cla- sancì l’avvento del «tempe- concerto, in grado di «libe- Fu un recital in cui gli ap-
vicembalo ben temperato di ramento equabile». La sud- rare la "tastiera di Bach" da plausi non mancarono di
Johann Sebastian Bach. divisione dell’ottava in do- ogni sovrastruttura inutile certo.
Nella storia della musica la dici semitoni uguali portò a e posticcia», rilevò ancora An. Sp.