Un altro elemento che � stato molto usato nella simbologia cristiana e che ha generato associazioni e risvolti ambigui � quello della vite, la pianta dalla quale nasce l'uva che a sua volta, premuta e lasciata fermentare, produce il vino. In un passo del Vangelo di Giovanni (Gv. 15, 1-8) Ges� si paragona ad una vite e paragona il Padre suo al vignaiolo. In particolare, egli afferma "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perch� senza di me non potete far nulla" (Gv. 15, 1). D'altra parte, Ges� torna a parlare della vita durante l'Ultima Cena, quando benedice il calice e lo passa agli Apostoli. Questo passo � riportato in tutti i Vangeli Sinottici, ad es., in Marco � scritto: "In verit� io vi dico che non berr� mai pi� del frutto della vite fino al giorno in cui lo berr� nuovo, nel regno di Dio" (Mc. 14, 25). Alcune miniature medievali rappresentano il Cristo all'interno di un torchio da uva, spesso accompagnato dal citato versetto di Giovanni. Il calice dell'Ultima Cena, che ha contenuto il vino diventato sangue di Cristo, � stato successivamente associato al Santo Graal. Molte immagini allegoriche ed anche antiche filigrane rappresentano il Graal come un calice pieno di grappoli d'uva. Dunque il passaggio tra il sangue di Ges� e la sua discendenza, o linea di sangue, � piuttosto naturale. Come simbolo della discendenza divina lo ritroviamo pi� o meno palesemente in tanti contesti associati al mito del Priorato di Sion. Il Blanquette de LimouxUn esempio lampante dell�uso moderno di questo simbolismo � il logo utilizzato per pubblicizzare i famosi vini francesi detti "Blanquette de Limoux", dal nome della citt� che � il centro della coltivazione di questo pregiato vitigno, nel dipartimento dell'Aude in Linguadoca. Nel periodo medievale in questa zona vi era una forte presenza catara, e i vini in essa prodotti (come il citato Blanquette) oggi vengono comunemente denominati "Vin de Pays Cathars". Il Blanquette � rappresentato da un calice da champagne (il fl�te) sul quale si avvolge un tralcio di vite come un serpente. Sul bicchiere, spicca la tipica croce utilizzata dai Catari.