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L'infinitamente piccolo (2000) Angelo Branduardi


1. Il cantico delle creature
2. Il sultano di Babilonia e la prostituta
3. Il lupo di Gubbio
4. Audite poverelle
5. Divina Commedia, Paradiso, Canto XI
7. Nelle paludi di Venezia Francesco si ferm� per pregare e tutto tacque
8. La Regola
9. La predica della perfetta letizia
10. La morte di Francesco
11. Salmo

1. Il cantico delle creature


A Te solo Buon Signore
Si confanno gloria e onore
A Te ogni laude et benedizione
A Te solo si confanno
Che l�altissimo Tu sei
E null�omo degno �
Te mentovare
Si laudato Mio Signore
Con le Tue creature
Specialmente Frate Sole
E la sua luce
Tu ci illumini di lui
Che � bellezza e splendore
Di Te Altissimo Signore
Porta il segno
Si laudato Mio Signore
Per sorelle Luna e Stelle
Che Tu in cielo le hai formate
Chiare e belle
Si laudato per Frate Vento
Aria, nuvole e maltempo
Che alle Tue creature
Dan sostentamento
Si laudato Mio Signore
Per sorella nostra Acqua
Ella � casta, molto utile
E preziosa
Si laudato per Frate Foco
Che ci illumina la notte
Ed � bello, giocondo
E robusto e forte
Si laudato Mio Signore
Per la nostra Madre Terra
Ella � che ci sostenta
E ci governa
Si laudato Mio Signore
Vari frutti lei produce
Molti fiori coloriti
E verde l�erba
Si laudato per coloro
Che perdonano per il Tuo amore
Sopportando infermit�
E tribolazione
E beati sian coloro
Che cammineranno in pace
Che da te Buon Signore
Avran corona
Si laudato Mio Signore
Per la Morte corporale
Ch� da lei nessun che vive
Pu� scappare
E beati saran quelli
Nella Tua volont�
Che Sorella Morte
Non gli far� male

2. Il sultano di Babilonia e la prostituta


3. Il lupo di Gubbio

4. Audite poverelle
Audite poverelle, dal Signor vocate
Ke de multe parte et provincie
Sete adunate
Audite poverelle, dal Signor vocate
Vivate sempre en veritate
Ke in obedientia moriate
Non guardate alla vita fora
Quella dello spirito � migliora
Ve prego per grande amore
Che in povert� viviate
Quelle che son d�infermit� gravate
E l�altre che son fatigate
Ciascuna lo sostenga in pace
E ser� in Cielo coronata

5. Divina Commedia, Paradiso, Canto XI


Intra Tupino e l�acqua che discende
Del colle eletto del beato Ubaldo
Fertile costa d�alto monte pende
Onde Perugia sente freddo e caldo
Da Porta Sole e di retro le piange
Per grave giogo Nocera con Gualdo
Di questa costa, l� dov�ella frange
Pi� sua rattezza, nacque al mondo un Sole
Come fa questo talvolta di Gange
Ma perch� io non proceda troppo chiuso
Francesco e Povert� per questi amanti
Prendi oramai nel mio parlar diffuso
La lor concordia ed i lor lieti sembianti
Amore e maraviglia e dolce sguardo
Faceano esser cagion di pensier santi:
Tanto che�l venerabile Bernardo
Si scalz� prima, e dietro a tanta pace
Corse e, correndo, gli parve di esser tardo
N� li grav� vilt� di cor le ciglia
Per esser figlio di Pietro Bernardone
N� per parer dispetto a maraviglia;
Ma regalmente sua dura intenzione
Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe
Primo sigillo a sua religione
Poi che la gente poverella crebbe
Dietro a costui, la cui mirabil vita
Meglio in gloria del ciel si canterebbe
E poi che, per la sete del martiro
Ne la presenza del Soldan superba
Predic� Cristo e gli altri che �l seguiro
Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno
Da Cristo prese l�ultimo sigillo
Quando a Colui ch�a tanto ben sortillo
Piacque di trarlo suso a la mercede
Ch�el merit� nel suo farsi pusillo
A� frati suoi, s� com�a giuste rede
Raccomand� la donna sua pi� cara
E comand� che l�amassero a fede;
E del suo grembo l�anima preclara
Mover si volle, tornando al suo regno
Ed al suo corpo non volle altra bara

7. Nelle paludi di Venezia Francesco si ferm� per pregare e tutto tacque

8. La Regola
Come agnelli in mezzo ai lupi
Io vi mando�
Con candore di colomba
Con l�astuzia del serpente
E non portate borsa
N� mantello n� calzari
E non portate pane
N� bastone n� denaro
Lascerete il padre
La madre ed i fratelli
Lascerete i figli
Le vostre case e i campi
Non cercate il lusso delle vesti
In questo mondo
Amatevi l�un l�altro
Tra voi ditevi fratelli
Per servire voi veniste
Polvere il denaro
Accogliete nella gioia
L�uomo che a voi venga
Sia l�amico che il nemico
Il ladro ed il brigante
Nulla vi trattenga
Vi divida, vi separi

9. La predica della perfetta letizia


Era il tempo dell'Inverno ormai
E Francesco Perugina lasci�
Con Leone camminava
Ed un vento freddo li gelava
E Francesco nel silenzio
Alle spalle di Leone chiam�:
"Pu� essere santa la tua vita
Sappi che non � letizia
Puoi sanare i ciechi e caciare i demoni
Dare vita ai morti e parole ai muti
Puoi sapere il corso delle stelle
Sappi che non � letizia
Quando a Santa Maria si arriver�
E la porta non si aprir�
Tormentati dalla fame
Nella pioggia a bagnarci staremo
Sopportare il male senza mormorare
Con pazienza e gioia saper sopportare
Aver vinto su te stesso
Sappi, questa � letizia

10. La morte di Francesco


Ancora non era notte
Il Sabato dopo i Vespri
Frate Francesco chin� il capo
Ed al Signore torn�
L�anima sua come luce
Oltre le nubi si lev�
Come una nave sulle acque
Nella gloria dei cieli entr�
Ed al calar delle ombre
Vennero le allodole cantando
Sopra le case roteando
Stettero a lungo gridando
Ancora non era notte
Il Sabato dopo i Vespri
Compiuto in lui ogni mistero
Frate Francesco spir�

11. Salmo

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