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Silenzio interiore-ITALIANO
Silenzio interiore-ITALIANO
Il silenzio interiore
“Il silenzio interiore si ottiene secondo dopo secondo, è cumulativo, fino a quando si
arriva ad una certa soglia in cui è l’inerzia a condurre il praticante in modo
automatico, e da quella posizione tutto è possibile”
Don Juan ha descritto il silenzio interiore come una condizione della percezione
umana nella quale la cognizione funziona senza il suo, apparentemente, perenne
compagno: il dialogo interiore. Il silenzio interiore è da considerarsi come la qualità
essenziale della percezione evoluta.
La soglia del silenzio interiore è la quantità di tempo di silenzio che, una volta
raggiunto, produce il silenzio interiore in modo spontaneo.
Come si fa?
Inonda di dati la tua percezione: ad esempio cerca di sentire tutto allo stesso tempo.
Essere in contatto con la natura. Il miglior modo di mettere a tacere i nostri pensieri è
il contatto diretto con le forze del mondo, stare in mezzo alle montagne, nel deserto,
nel bosco. Cercare di entrare in contatto con gli animali, le piante, le pietre. Ovvero,
camminare sulle montagne, nel bosco, nel deserto. Guardare le nuvole, il cielo, gli
animali, le piante e finalmente smettere di pensare.
Ricordiamo:
Ma non esiste solo una posizione specifica, il campo è vasto e comprende molte
possibilità.
Possiamo dunque dire che non esiste un solo modo di vedere, ma molti modi di
vedere. Analogamente non esiste un solo modo di sognare ma molti modi sognare.
Una volta raggiunto il silenzio interiore il tuo punto di unione si muove in profondità,
quindi puoi entrare (scivoli) in mondi (dimensioni?) infinite. E non esiste nemmeno
una definizione precisa, esistono molti modi di entrare in questi mondi.
Tutto ciò non ha alcun valore se non lo vivi, le confusioni, o apparenti contraddizioni,
come diceva Don Juan, svaniscono con la pratica. Non preoccuparti, dunque, per le
differenze, concentrati per raggiungere il silenzio interiore.
Il signor “X”, molti anni fa, durante l’adolescenza, era solito camminare in montagna
da solo per ore. In questo modo raggiungeva il suo silenzio interiore. Un giorno si
mise a camminare in mezzo alla nebbia. Quella nebbia lo portò in un altro luogo.
Questo è un esempio di viaggio nel silenzio interiore.