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1.

Il silenzio interiore

“Quando l’apprendista sarà riuscito a fermare il dialogo interiore, avrà accesso a


nuovi livelli di coscienza, non prima”

“Il silenzio interiore si ottiene secondo dopo secondo, è cumulativo, fino a quando si
arriva ad una certa soglia in cui è l’inerzia a condurre il praticante in modo
automatico, e da quella posizione tutto è possibile”

Don Juan ha descritto il silenzio interiore come una condizione della percezione
umana nella quale la cognizione funziona senza il suo, apparentemente, perenne
compagno: il dialogo interiore. Il silenzio interiore è da considerarsi come la qualità
essenziale della percezione evoluta.

Ci sono diversi modi di raggiungere il silenzio interiore, principalmente attraverso le


camminate di potere, la meditazione e l’osservazione.

Momentaneamente prenderemo in considerazione il tipo di silenzio della “linea dura”,


ovvero cercare di raggiungere il silenzio direttamente, diverse volte al giorno, fino a
quando si sarà ottenuto; vi si arriverà così, attraverso la pressione costante della
disciplina.
Bisogna accumularlo o immagazzinarlo poco a poco, secondo dopo secondo.

Dobbiamo iniziare a conoscere la nostra soglia personale di silenzio: 3 secondi?, 5


secondi? Dobbiamo sforzarci giorno dopo giorno cercando di superare il nostro
record.

Dobbiamo obbligarci a risparmiare il silenzio, anche se si trattasse solo di pochi


attimi. Perseverando, l’insistenza avrà la meglio sull’abitudine e in questo modo si
riuscirà a raggiungere la “Soglia del silenzio interiore”.

La soglia del silenzio interiore è la quantità di tempo di silenzio che, una volta
raggiunto, produce il silenzio interiore in modo spontaneo.

1.1 Il dialogo interno

Ottenere il silenzio interiore presuppone fermare il dialogo interiore. Ma come si può


raggiungere quest’obbiettivo? Il dialogo interiore è il prodotto di due centri: la parola
e la ragione. Questi comunicano attraverso un canale di energia ipertrofico: il dialogo
interiore. Per fermarlo devi usare i tuoi altri centri.

Come si fa?

Inonda di dati la tua percezione: ad esempio cerca di sentire tutto allo stesso tempo.

Dai l’opportunità al tuo corpo di sentire tutto, senza ragionare.

Usa gli eventi irrazionali coscientemente. Ad esempio: mangi un cibo saporito?


Dilettati, immergiti nel sapore, senza pensare. Cerca di essere cosciente (che non
significa pensare) nei momenti irrazionali, come quando osservi l’alba o mentre hai
un orgasmo.

Imparare a sentire, percepire il mondo che ci circonda senza pensare. Quando


assaporiamo un cibo, quando baciamo qualcuno, quando abbiamo un orgasmo, non
pensiamo. Ma se lasciamo che la mente ci metta il suo zampino, iniziamo a pensare.
Bisogna invece far tesoro di questi attimi, cercando di prolungare lo spazio di “non
pensiero”. Inizia a piovere, sento una goccia sulla testa e mi meraviglio, non penso.
Ah, ma inizio a pensare, “pling”, adesso piove e mi bagnerò. Dobbiamo imparare a
godere di tutto ciò che ci circonda. Ho scelto il diletto per interrompere il dialogo
interiore. Il diletto che si prova contemplando le nuvole, sentendo il sole sulla pelle.

Essere in contatto con la natura. Il miglior modo di mettere a tacere i nostri pensieri è
il contatto diretto con le forze del mondo, stare in mezzo alle montagne, nel deserto,
nel bosco. Cercare di entrare in contatto con gli animali, le piante, le pietre. Ovvero,
camminare sulle montagne, nel bosco, nel deserto. Guardare le nuvole, il cielo, gli
animali, le piante e finalmente smettere di pensare.

Il modo migliore di arrestare il dialogo interno è attraverso le attività in cui pensare è


controproducente, come ad esempio le arti marziali: se mentre combatti cerchi di
ragionare, le prendi!

Ricordiamo:

Il silenzio interiore si crea fermando il dialogo interiore. Abbiamo due centri: la


ragione e la parola, che “comunicano” attraverso un canale, o fibra di energia: il
dialogo interiore. Quando questo processo si arresta, iniziano ad operare gli altri
centri, che normalmente sono atrofizzati.
Questo processo fa si che il punto di unione si sposti. Se questo movimento arriva in
profondità allora possiamo “vedere”o insognare.

Ma non esiste solo una posizione specifica, il campo è vasto e comprende molte
possibilità.

Possiamo dunque dire che non esiste un solo modo di vedere, ma molti modi di
vedere. Analogamente non esiste un solo modo di sognare ma molti modi sognare.

Una volta raggiunto il silenzio interiore il tuo punto di unione si muove in profondità,
quindi puoi entrare (scivoli) in mondi (dimensioni?) infinite. E non esiste nemmeno
una definizione precisa, esistono molti modi di entrare in questi mondi.

Tutto ciò non ha alcun valore se non lo vivi, le confusioni, o apparenti contraddizioni,
come diceva Don Juan, svaniscono con la pratica. Non preoccuparti, dunque, per le
differenze, concentrati per raggiungere il silenzio interiore.

Esempio: (di un praticante)

Il signor “X”, molti anni fa, durante l’adolescenza, era solito camminare in montagna
da solo per ore. In questo modo raggiungeva il suo silenzio interiore. Un giorno si
mise a camminare in mezzo alla nebbia. Quella nebbia lo portò in un altro luogo.
Questo è un esempio di viaggio nel silenzio interiore.

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