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Grazie alle opere e traduzione letteraria di Mauro Biglino del testo biblico masoretico, 

possiamo chiarirci come nella Bibbia sia presente l’ingeneria genetica ad opera degli
Elohim (o Anunnaki per i Sumeri) che – ci chiarisce Biglino-  sono stati
creatori/clonatori di Adam ma non di tutta l’umanità.  Questi esseri venuti dallo spazio,
di cui tutte le culture del pianeta parlano in modi diversi,  è certo è che avevano una
profonda e avanzata conoscenza tecnologica.

Ripropongo sul tema una bellissima e chiarissima intervista del 2013, fatta da Caffè
Letterario, a Mauro Biglino.

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D: (…)dalle sue traduzioni emerge che Yhaweh, il Dio su cui è basata la religione cattolica,
in realtà è un uomo in carne ed ossa, al punto che ha intitolato uno dei suoi libri “Il
Dio Alieno della Bibbia”.

R: Certo, anche perché se cerchiamo il significato di alieno nei dizionari italiani troveremo
che significa diverso ed estraneo e lui aveva proprio l’accezione d’esser diverso ed estraneo
rispetto a coloro sui quali governava. Yhaweh Apparteneva ad un gruppo che la
Bibbia conosce come gli Elohim.

D: La Bibbia dice qualcosa sull’aspetto di questi Elohim?

R: Descrizioni precise sulla Bibbia non ce ne sono. Sappiamo che erano molto simili a
noi, potrei dire quasi uguali, perché per esempio, in uno dei passi biblici, si parla
dell’incontro di tre di questi Elohim con il patriarca Abramo.

Quest’ultimo si trovava all’interno della sua tenda e vide arrivare questi tre individui, che
nella Bibbia sono definiti come anasìm plurale di isch, che significa individuo maschio,
quindi, vede arrivare tre maschi in cammino, stanchi e impolverati. Li invita a fermarsi,
lavarsi e riposare, prima di ricominciare il cammino. Immediatamente la Bibbia ci dice che
uno di queste tre era niente meno che Yhaweh. Un individuo che camminava e che aveva
bisogno di lavarsi e riposarsi, insomma, come tutti noi uomini.

Yhaweh si ferma a parlare con Abramo mentre gli altri due partono e vanno a Sodoma ad
avvertire il nipote di Abramo del fatto che sta per succedere qualcosa.

Per rispondere alla sua domanda, erano individui che a vista venivano immediatamente
identificati come appartenenti a quel gruppo, questo è chiarissimo, però erano anche molto
simili a noi.

D: Si può risalire a qualche caratteristica particolare?

R: Non da un libro canonico della Bibbia che abbiamo noi, bensì da un libro canonico
per i Cristiani Copti, che è il libro di etiopico di Enoch, nel quale, quando si parla
della nascita di Noè, si dice che quegli individui avevano una carnagione molto
chiara, occhi molto chiari, con peluria molto chiara.

D: Allora chi era la figura rappresentata nella statuina di Ninhursag?

R: Era una femmina appartenente agli Anunnaki che sono il corrispettivo presso la
cultura sumero accadica degli Elohim della Bibbia.
D: Ma ha caratteristiche molto diverse…

R: Può essere. È anche vero che venivano descritte varie razze. La Bibbia stessa
descrive la razza dei Nefilim, conosciuti come i giganti, descrive anche la razza
degli Ghibborim ossia gli esseri di sangue blu che sono il prodotto dell’incrocio
tra i maschi Elohim e le femmine Adam, quindi non è esclusa la presenza varie razze.

D: Se ho capito bene, questi Elohim giungono sulla terra e, nello specifico, lei cita un passo
della Genesi I, in cui c’è scritto: fecero l’Adam. Che cosa significa esattamente?

R: Questo è uno dei temi che ho trattato fin dall’inizio. Nelle traduzioni che abbiamo in
casa si dice che non siamo stati fatti ad immagine e somiglianza degli Elohim, la Bibbia in
realtà utilizza un’espressione che indica che noi si siamo stati fatti a
somiglianza degli Elohim, ma non ad immagine, bensì con lo tselem degli
Elohim. Il termine tselem definisce in modo specifico “un quid di materiale che
contiene l’immagine”.

In sintesi, questi Elohim hanno compiuto degli interventi di ingegneria genetica


utilizzando due DNA. Queste affermazioni mi sono state riconosciute e confermate da
filologi ebrei che concordano sul fatto che nella Bibbia si parli di ingegneria genetica. In
sostanza questi Elohim hanno utilizzato il loro DNA e, unendolo con il DNA
degli ominidi, hanno dato vita a questa specie che la Bibbia conosce come
Adam, creando prima il maschio e dopo un certo lasso di tempo la femmina. Diciamo che
da quel che si capisce abbastanza chiaramente dalla Bibbia, Adamo ed Eva non sono i
progenitori dell’umanità, bensì i capostipiti di una specie particolare.

D: Mi sta dicendo che questi Elohim erano dei biomedici?


R: Certo, potremmo definirli tranquillamente biomedici o ingegneri molecolari, quel che è
certo è che avevano una profonda conoscenza di quelle che sono le tecniche di ingegneria
genetica.

D: In quel particolare passo della Bibbia si può trovare ‘questo intervento’?

R: Nella Genesi I e nella Genesi II, dove si parla chiaramente della formazione
dell’uomo, non della creazione con il valore che attribuiamo noi a questo
termine, ed è chiarissimo che si parla sempre di intervenire in una situazione
preesistente per modificarla.

Lei prima ha fatto vedere il titolo del mio ultimo libro “Non c’è creazione nella Bibbia”
perché la Bibbia, non solo non parla mai di creazione in riferimento all’uomo, ma
nemmeno in riferimento all’Universo, alla terra o quant’altro. Come sia nato l’Universo ce
lo dirà la scienza.

D: Quindi anche il racconto sulla creazione di Eva dalla costola d’Adamo è da rivedere in
altra chiave?

R: Se si legge attentamente quel passo, anche nella Bibbia che abbiamo in casa, senza la
necessità di traduzioni particolari, si legge chiaramente che gli Elohim hanno indotto
all’Adam, quindi al maschio, un sonno profondo, hanno prelevato qualcosa
dalla sua parte laterale ricurva, quella che normalmente viene tradotta con costola,
hanno richiuso la carne, nel punto in cui hanno effettuato il prelievo, e con quel quid
prelevato hanno formato la femmina.

Ci tengo a precisare che, con questo intervento, non hanno preso solo del patrimonio
genetico, perché sappiamo bene che per prelevare del DNA basta poca saliva,
un’operazione del genere indica un prelevamento di cellule staminali. Se questo
passo fosse scritto in una rivista scientifica, nessuno di noi avrebbe dubbi sul fatto si stia
parlando di clonazione.

Siccome è scritto nella Bibbia si dice che non è vero, che è una metafora, un’allegoria e
altro. Io, come partito preso per ciò che riguarda le traduzioni letterali, faccio finta che
quando la Bibbia dice una cosa, voglia dire proprio quella cosa. Con questo metodo non c’è
bisogno di inventare proprio nulla, basta avere la mente aperta e pensare che forse gli
autori biblici ci hanno voluto raccontare dati di cronaca.

D: Adamo ed Eva potevano avere rapporti tra di loro?

Questo è un aspetto curioso perché fino ad un certo punto non se ne parla, poi quando
vengono cacciati comincia la loro procreazione. Questo fa pensare che in realtà il
peccato originale sia consistito nell’acquisizione da parte loro della possibilità
di procreare.

Quando acquisiscono questa conoscenza, subito si nascondono, ma non lo fanno tra di loro
due a seguito della scoperta della nudità, cosa che conoscevano bene fino al minuto prima,
bensì nascondono i loro organi sessuali rispetto agli Elohim. Questo racconto indica che
aver scoperto la loro sessualità non era cosa gradita ai capi.

D: Adamo ed Eva sono i progenitori di una razza speciale?

Li potremmo definire gli homo sapiens-sapiens, oppure i capostipiti di quel gruppo


etnico che noi conosciamo come i sumeri; questo spiegherebbe perché la civiltà sumera,
grande mistero per tutti gli studiosi, pare presentarsi come già formata, nata dal nulla, cioè
senza una preistoria.

I Sumeri si presentano già con una scrittura strutturata, con una tecnologia,
con capacità di costruire, di coltivare e molto altro. Se pensiamo che la vicenda di
Adamo ed Eva potrebbe esser collocata, non avendo date precise, attorno quinto millennio
a.C., e la civiltà sumera fa la sua comparsa già formata alcuni secoli dopo, le due cose,
messe assieme, potrebbero costituire un’ipotesi sufficientemente fondata al punto che
varrebbe la pena d’esser approfondita dalla scienza ufficiale.

D: Quindi la lingua sumera non è una lingua terrena?

R: Proprio così. Potrebbe derivare sicuramente dagli Elohim in quanto non possiede la
naturale evoluzione che passa dai suoni, fino ad un’articolazione complessa ed elaborata,
che dovrebbe avere una lingua.

D: Il famoso Giardino dell’Eden allora cos’è?

R: Noi lo conosciamo come il Paradiso Terrestre ma la Bibbia lo definisce come Gan Eden
Gan significa luogo recintato e protetto, nella lingua iranica è diventato pairidaeza
che significa giardino recintato e protetto, da cui deriva il paradeisos greco, per diventare il
paradisum latino.

In definitiva l’Eden pare essere il loro centro di comando, il posto dove hanno
scelto di installarsi quando hanno deciso di creare una base. Questi maschi e
femmine da loro formati, erano stati messi lì affinché si curassero di questo luogo che,
come dice la Bibbia, era utilizzato per coltivare ogni specie di vegetali e allevare ogni specie
di animali.

D: Il Gan Eden aveva dei guardiani?


R: La Bibbia dice che dopo aver cacciato Adamo ed Eva, hanno posto all’ingresso i
Cherubuni, questo fa capire che c’era un’unica entrata. I Cherubini sono delle figure
molto curiose; ce li hanno presentati come angeli che provengono dalle parti alte della
gerarchia angelica assieme ai Serafini, in realtà i Cherubini biblici non erano
nient’altro che delle macchine dotate di ruote.

Filologi ebrei che hanno analizzato il mio lavoro, hanno scritto in rete che gli ebrei lo sanno
da sempre che i Cherubini sono delle macchine, li definiscono addirittura dei robot.

Nel suo libro è riportata anche un’immagine di un reperto che si trova presso il museo
archeologico di Instabul, raffigurante proprio una di queste macchine.

Esattamente. Ho fatto ridisegnare questa statuetta: un uomo con una tuta, seduto in
una macchina che rappresenta qualcosa che è molto simile ai Cherubini
descritti nel libro di Ezechiele dove si scriveva che sui Cherubini si sta seduti come si sta
seduti a cavallo, e che possiedono un sistema di ruote concentriche, in quel l’immagine
questa posizione è chiarissima, e che possiedono un sistema di ruote concentriche.

D: Quel reperto archeologico mi risulta sia abbastanza antico…

R: Dovrebbe risalire al 1000 a.C. È un reperto che hanno contestato e cercato di far passare
per un falso, senza però riuscire a dimostrarlo ma ovviamente, nessuno degli studiosi
accademici, si prende la responsabilità effettiva di dare una datazione ufficiale perché
sarebbe come ammettere che nel 1000 a.C. circolavano delle macchine volanti monoposto.

Il fatto che l’Eden possedesse un ingresso, e la necessità di porvi dei guardiani, fa pensare
ad altro rispetto ad un paradiso.

Certamente fa pensare ad un luogo fisico e rende anche ridicola l’idea che un Dio
onnipotente e onnipresente possa avere il timore che delle sue creature possano entrare
nel suo regno paradisiaco senza che lui lo voglia. Di certo gli autori non hanno potuto
inventare una banalità simile.

D: C’è un fatto che non mi torna: se Adamo ed Eva vengono cacciati dall’Eden, quando
Caino dice “Se mi caccerete da qui, gli altri quando mi vedranno mi uccideranno.” Di che
altro contesto sta parlando?

R: Si parla del gruppo tribale, di quello che era il gruppo familiare e che potremo
considerare una sorta di clan. Dopo che Caino uccide il fratello Abele, viene
allontanato da quel gruppo ed è li che dice quella frase, esclamazione che rende ovvia
la presenza di altre persone al di fuori di quel gruppo speciale che gli Elohim avevano
formato. Persone di cui Caino aveva timore, forse perché avevano un grado di civiltà più
barbarico e meno progredito rispetto al suo d’appartenenza e al quale gli Elohim avevano
trasmesso conoscenza.

D: E la popolazione meno civilizzata che Caino temeva, chi l’ha creata?

R: È necessario fare un bel passo indietro e rifarsi anche ai lavori degli evoluzionisti e dei
genetisti. Pare chi questi Elohim abbiano compiuto più interventi, uno formando
l’homo sapiens intervenendo sugli ominidi. Di recente è stato anche appurato che l’Uomo
di Neanderthal non ha nulla a che vedere con l’evoluzione del resto
dell’umanità, quindi potrebbe esser stato uno degli esperimenti, successivamente
scomparso perché soppiantato dal sapiens.

Quindi questi Elohim, a partire da 250-300 mila anni fa, hanno iniziato a produrre
queste clonazioni, fino a quello che sarebbe stato poi l’homo sapiens. Adamo ed Eva
invece rappresentano la formazione di un gruppo particolare: degli individui
con lo scopo preciso di tenerli nel centro di comando e avere un rapporto speciale ,
mettendoli in grado di lavorare con loro, praticamente una sorta di sapiens-sapiens.

D: A questo punto, considerando che nella Bibbia non si parla di creazione dell’uomo,
riguardo alla creazione della terra?

R: Nessuna creazione, semplicemente sono arrivati, hanno scelto dove stazionare e hanno
effettuato tutte le normali operazioni che i colonizzatori compiono quando arrivano in
un territorio nuovo e lo devono trasformare per renderlo vivibile, creandosi riserve d’acqua
e di cibo. La Bibbia ci dice anche che si sono sono divisi la terra in sfere
d’influenza e governatorati.

D: La storia della creazione in sette giorni allora cosa descrive?

R: Descrive i vari lavori che hanno eseguito e nel libro comincio a parlarne. Una serie di
operazioni, in successione logica l’una con l’altra, proprio per cominciare a formarsi e
costruirsi il luogo in cui vivere.

D: Nel libro lei parla di ingegneria idraulica.

R: È la prima grande opera che hanno fatto.

D: La Bibbia parla di questi individui come raggruppati in gerarchie. Cosa significa?

R: Avevano una precisa organizzazione militare, esisteva un capo, che la Bibbia


conosce come Elyon che significa “quello che sta in alto”, poi c’erano gli Elohim,
che potremmo identificare come gli alti ufficiali, poi il gruppo dei Malachim che erano
i loro porta ordini, quelli che poi sono stati tradotti come Angeli.

D: Esisteva una sorta di dinastie in cui ci si dedicava in una scienza specifica?

R: Nella Bibbia non se ne parla, invece nei racconti sumero accadici sembra ci fossero dei
gruppi che si specializzavano in particolari branche della scienza. La scienza principe
era l’astronomia, che per dei viaggiatori dello spazio è di vitale importanza, non a caso i
popoli antichi possedevano delle conoscenze astronomiche molto elevate. Un’altra scienza
che conoscevano molto bene era la biomedica.

D: A questo punto ci si chiede perché sono venuti proprio qui…

Questo purtroppo la Bibbia non ce lo dice, tuttavia ce lo dicono altri popoli. Nei racconti
sumero accadici si dice che c’è la possibilità siano venuti qui in cerca di minerali. I
racconti Zulu, e qui siamo nell’estremo Sud del continente Africano, ci dicono la stessa
storia, ossia che questa gente è venuta dalle stelle per cercare l’oro. Cose simili
vengono raccontate anche in Nord e Centro America e quindi possiamo pensare sia
un’ipotesi plausibile.

La Bibbia non parla di questo e si concentra piuttosto a raccontare il rapporto tra quel
popolo e uno di loro in particolare, che noi conosciamo con il nome di Yahweh. Tuttavia,
una cosa interessante da sottolineare è che, quando Yahweh decide di formare questo
popolo, che in pratica non esisteva ancora, portando fuori della gente dall’Egitto,
dice loro che prima di uscire dovevano farsi consegnare tutto l’oro possibile dai
loro vicini e quando arrivarono nel deserto, con l’aiuto di Mosè, fa in modo di
sequestrarlo tutto.

Ecco che questa tensione verso l’oro è molto palese anche nella Bibbia.

Leggendo i testi canonici per i Cristiani Copti, sembrerebbe che l’arrivo sulla terra di questi
Elohim sia stata una sorta di punizione.

Si legge che c’è stata una lotta nei cieli, quindi una lotta combattuta in alto, e i
ribelli sono stati confinati in una sorta di colonia penale, perciò potrebbero essere
stati mandati qui e obbligati a rimanerci. Questo spiegherebbe il perché, una volta
sulla terra, hanno fatto in modo di crearsi l’ambiente ideale sul quale vivere per
lunghissimo tempo.

D: Della tecnologia che lei descrive sembra se ne trovi traccia in tutte le antiche tradizioni
della terra.
R: È esattamente così, se ne trova traccia in tutti i popoli. Sto leggendo proprio ora dei libri
di autori americani che fanno il compendio delle informazioni che si possiedono ad oggi.

Sulle montagne dell’attuale confine tra Cina e Tibet, in cui sono state ritrovate delle
tombe contenenti dei teschi dalle dimensioni non umane, sulle pietra è incisa una
storia che descrive la caduta di un oggetto volante, gli occupanti non sono più stati in grado
di riparare il mezzo e hanno cercato di stringere amicizia con gli abitanti del luogo ma sono
stati uccisi.

Di racconti di questo genere ce ne sono in tutti i continenti della terra. Se poi qualcuno
vuole continuare a pensare che sono favole, miti e invenzioni, può farlo, se invece si vuole
cominciare a pensare che gli antichi non avevano molto tempo da perdere, considerando
che scrivere non era semplice come lo è adesso, bensì costava moltissima fatica, ore ed ore
nonché dispendio economico poiché si utilizzavano materiali, magari si assume la
consapevolezza che volessero raccontarci la storia che stavano vivendo e ci accorgeremmo
che bisognerebbe riscrivere la storia dell’umanità.

Ho potuto notare anche nei Veda descrizioni molto esplicite nonché il disegno,
oserei dire molto tecnico, di una navicella. È anche qui, se pensiamo alla datazione
di questi testi…

Si, ci sono anche rappresentazioni di uomini con gli scafandri nelle civiltà pre
sahariane, quindi nel nord dell’Africa poi, se come al solito, vogliamo considerarle
invenzioni rituali, e che si sono inventati uno scafandro, facciamolo, ciò non toglie che le
descrizioni sono talmente evidenti che non vede solamente chi vuole chiudere gli occhi.

La cultura ufficiale dovrebbe mandare all’aria tutto e riscrivere la storia e questo non è
facile tuttavia, saranno costretti a farlo.

D: Durante un nostro precedente incontro, abbiamo parlato anche di distruzioni


avvenute per mezzo di armi nucleari.

R: Questo fatto è raccontato anche nei Veda che citava, precisamente nella Mahabharata, e
nella Bibbia in relazione all’episodio di Sodoma e Gomorra che è la chiara
descrizione di un utilizzo di armi non convenzionali: sul territorio arriva dal cielo qualcosa
che in un attimo azzera e distrugge tutto.

Questo nel libro della Genesi e si può collocare in un periodo compreso tra il 1800 e il
2000 a.C., purtroppo non abbiamo date precise, ma la cosa interessante è che nel
secondo libro dei Re raccontando di Eliseo, e siamo nel secolo IX a.C, circa
mille anno dall’evento, si scrive che in quel territorio l’acqua non era buona e la terra
era sterile. Ecco che a distanza di mille anni la Bibbia ricorda che lì non si poteva ancora
coltivare e in sostanza nemmeno vivere perché non si poteva neppure bere l’acqua.

Circa 800 anni dopo, quasi all’epoca di Cristo, l’ultimo libro dell’Antico Testamento, il
libro della Sapienza, parlando dell’evento di Sodoma e Gomorra, dice che gli alberi piantati
in quel territorio, danno frutti che non giungono a maturazione. Sono passati 1800 anni
dall’evento e la terra non è ancora coltivabile.

Questo è scritto. Possiamo nuovamente dire che la Bibbia racconta favole, a questo punto
prendiamone atto e smettiamo anche di raccontare le favole religiose, o altrimenti
facciamo finta siano vere e cominciamo a prenderle in considerazione.
D: Quindi questa sorta di sfere di potere sparse in tutto la terra, governate da questi
Elohim, ad un certo punto avrebbero cominciato a farsi la guerra?

R: Si. Questo è successo anche in Pakistan, più o meno nello stesso periodo di Sodoma e
Gomorra. In quei luoghi ci sono ancora tracce di radioattività, sono state ritrovate ossa di
famiglie morte all’istante, anch’esse con tracce di radioattività. Tra l’altro nel racconto
relativo all’epopea di Erra o Nergal, due modi per definire lo stesso Elohim,
Anunnaki presso i Sumeri, si dice che “sono state utilizzate queste armi del terrore che
venivano dal cielo e che gli esseri viventi che stavano in quel territorio sono
diventati vapore”, che è esattamente ciò che è successo a Hiroshima e Nagasaki.

La Bibbia ci racconta che la famiglia di Lot, il nipote di Abramo, avvertita di ciò che stava
per succedere, lascia la città di Sodoma. Mentre gli altri fuggono più rapidamente, la
moglie di Lot rimane più vicina al luogo dell’evento; nella normale traduzione si dice che
è diventata una statua di sale, in realtà il verbo ebraico da cui deriva questo termine, sta
ad indicare l’atto dello scioglimento, così come il sale si scioglie nell’acqua, quindi questo
potrebbe indicare che anche lei si è dissolta.

Ad un certo punto hanno smesso di combattere utilizzando le loro armi perché era molto
rischioso, facendo combattere il loro sottomessi, e sicuramente è molto più comodo, come
avviene anche adesso.

Insomma, nulla di nuovo a quanto continua ad accadere oggi.

Non è cambiato nulla: ci sono i pochi che governano e i molti che stanno sotto
ed eseguono, lavorando per degli obbiettivi di cui spesso non conoscono il
fine.

D: Che funzione hanno le religioni?

R: Hanno la funzione di tenere sotto controllo le persone perché, dal momento in


cui questi qui, non sono più stati ufficialmente presenti in modo palese, il costruire su
queste figure una religione, ha continuato a mantenere il popolo che non sa, sotto il
controllo e nella piena soggezione di ordini, regole, norme e comandamenti, che vengono
fatti risalire ad una, non meglio identificata entità, divenuta poi il dio metafisico,
trascendente e spirituale, per fare il modo che la gente si comporti in un certo modo
rispettando queste regole perché le ha dettate Lui.

In realtà se pensiamo che questi comandamenti arrivano da colonizzatori, magari


anche dei possibili delinquenti mandati qui in colonia penale, beh… Se capissimo questo
riguardo a tutti quelli che governano su di noi, basti pensare alle dinastie regnanti che
hanno sempre fatto risalire il loro diritto di governo al loro sangue e al loro
lignaggio, allora potremmo dire, cari signori colonizzatori, le vostre regole ve le tenete voi
perché non avete diritto a nulla. Questa sarebbe una grande rivoluzione culturale.

La storia è che, attraverso la religione, attraverso le paure, la promessa di


paradisi e le minacce di infermi, si tengono sotto controllo le coscienza e
soprattutto si fa in modo che i pochi possano continuare ad accaparrare a
scapito dei molti: se io governante ritengo che i beni materiali siano una cosa
importante per la mia vita e cerco di accaparrarmene il più possibile, la cosa più ovvia che
devo fare è convincere i miei sottomessi che i beni materiali sono importanti ma che
bisogna occuparsi dei beni spirituali così dopo la morte ci sarà un premio.

Non dimentichiamo che la religione giudaico cristiana è in mano a chi detiene il controllo
delle coscienze e delle finanze del mondo. Basti pensare a questo.

Grazie di essere stato gradito ospite di Caffè Letterario.

di Anna Biason

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