Entramos en la última semana de esta Cuaresma y lo hacemos con
una petición: la ayuda de Dios para vivir del mismo amor que llevó a Jesús
a entregar la vida por todos.
En la primera lectura. El profeta ve al pueblo en situación de muerte,
simbolizada en esta expresión: un montón de huesos. Parece que todo se ha
terminado, ya no hay esperanza. Y ahí aparece la voz vivificadora de Dios
“Yo abriré vuestras tumbas y os sacaré de ellas… Os infundiré mi espíritu y
viviréis”. Dios no es Dios de muertos sino de vivos. Él es el único que
puede hacer volver a la vida todo aquello que ha ido muriendo por desidia o
maldad del hombre.
Este mismo Dios quiere regalarnos una nueva esperanza en medio
de esta terrible pandemia en nos encontramos el mismo nos invita a regresar
a él porque el quieres regalarnos su espíritu para aumentar nuestra fe, ahora
con esta fe renovada y con un espíritu que brota del amor del padre seamos
hombre y mujeres que juntos construyamos la nueva civilización donde la
única ley sea el Amor.
Es lo que hace Jesús: devolver la vida a Lázaro. ¿Para qué? Para
ayudar a los hombres a creer. El pasaje evangélico que hoy nos viene
regalado, quiere mostrarnos que Jesús siendo Dios muestra su predilección
por ti y por mí y muestra toda la humanidad de Jesús. Es diálogo familiar
con Marta, la hermana de Lázaro, donde, va quedando al descubierto toda
la humanidad de Jesús, a través de los sentimientos de la tristeza y el
desconcierto ante la muerte, pero, al mismo tiempo, reflejando un ambiente
de confianza y amistad que sirve para dejar al descubierto otros aspectos
humanos de Jesús, especialmente el sentimiento de que Jesús amaba a
Marta a su hermana María y a Lázaro… Jesús lloró, como curiosidad este
es el versículo más corto dentro de toda la biblia…
De forma gradual nos va acercando al hecho central de la
resurrección de Lázaro, donde se explicita que Jesús, no solo es la vida, sino
que es dador de vida. El tema de Jesús dador de vida, es recurrente en el
evangelista Juan. Dar vida es la finalidad de su presencia en el mundo. Así
lo manifiesta Jesús en el evangelio de Juan: “He venido para que tengan
vida y vida abundante” (Jn.10,10). De esa forma queda claro que, con Jesús,
la muerte no tiene ninguna fuerza, ya que Él ha venido a derrotarla.
Entriamo nell'ultima settimana di Quaresima e lo facciamo con una
richiesta: l'aiuto di Dio per vivere dello stesso amore che ha portato Gesù a
dare la sua vita per tutti.
Nella prima lettura il profeta vede la gente in una situazione di
morte, simboleggiata in questa espressione: un mucchio di ossa. Sembra che
tutto sia finito, non c'è speranza. E appare la voce di Dio che dà la vita
"Aprirò le tue tombe e ti porterò fuori da esse ... Infonderò il mio spirito e
vivrai". Dio non è il Dio dei morti ma dei vivi. È l'unico che può riportare in
vita tutto ciò che è morto per negligenza o malvagità del uomo.
Questo stesso Dio vuole darci una nuova speranza in mezzo a questa
terribile pandemia in cui ci troviamo, ci invita a tornare da lui perché vuole
darci il suo spirito per accrescere la nostra fede, ora con questa fede
rinnovata e con uno spirito che scaturisce dall'amore di Padre, cerchiamo di
essere uomini e donne che insieme costruiamo la nuova civiltà dove l'unica
legge è l'amore
È ciò che fa Gesù: riportare in vita Lazzaro. Per cosa? Per aiutare gli
uomini a credere. Il brano evangelico che oggi ci viene dato, vuole
mostrarci che Gesù essendo Dio mostra la sua predilezione per me e te,
mostra tutta l'umanità di Gesù. Il vangelo di oggi è un dialogo famigliare
con Marta, la sorella di Lazzaro, dove viene esposta tutta l'umanità di Gesù,
attraverso i sentimenti di tristezza e smarrimento di fronte alla morte, ma
allo stesso tempo, riflettendo un'atmosfera di fiducia e l'amicizia che serve a
mettere in luce altri aspetti umani di Gesù, in particolare il sentimento che
Gesù amasse Marta, a sua sorella Maria e Lazzaro ... Gesù pianse, per
curiosità questo è il verso più breve di tutta la Bibbia ...
A poco a poco ci avvicina al fatto centrale della risurrezione di
Lazzaro, dove viene spiegato che Gesù non è solo la vita, ma è un donatore
di vita. Il tema della vita di Gesù è ricorrente nell'evangelista Giovanni.
Dare vita è lo scopo della sua presenza nel mondo. È così che Gesù lo
manifesta nel Vangelo di Giovanni: "Sono venuto perché possano avere vita
e vita abbondante" (Gv 10,10). In questo modo è chiaro che, con Gesù, la
morte non ha forza, poiché è venuto a sconfiggerla.