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MGG: “Die Musik in Geschichte und Gegenwart” (in italiano: “La Musica nella Storia e
nel Presente”) è la più importante enciclopedia sulla musica in lingua tedesca, un’opera
di riferimento sulla musica occidentale comparabile solo al Grove. E’ pubblicata da
Bärenreiter e Matzler. La prima edizione era costituita da 17 volumi, di cui due erano dei
supplementi e uno l’indice. La seconda edizione (1994-2007, supl. 2008) consta
un'enciclopedia tematica in 10 volumi (indice compreso) ed una di biografie in 17
volumi.
Analisi Musicale
L’analisi musicale nasce nel 1700 quando il teorico e musicista Reichert ha ò’idea di
creare dei programmi di sala per i concerti con una breve analisi dei brani eseguiti. Sarà
però Hugo Raiman a fondare, nel 1800, la vera e propria analisi concepita come disciplina
metodologica.
ANALISI ERMENEUTICA: si fa risalire alla “Teoria degli affetti”, secondo cui ad ogni
figura e armonia musicale è associata un’emozione precisa.
ANALISI SHENKERIANA: Schenker tende a risalire alla struttura portante del brano,
togliendo abbellimenti e armonie accessorie. Viene così fuori la cosiddetta “urlinea”.
ANALISI RITMICA: si focalizza sulla concatenazione dei periodi usata dal compositore.
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RITMO: organizzazione dei suoni nello scorrere del tempo (frasi, semifrasi, legature).
I periodi possono essere uniti per giustapposizione, elisione o sutura. Con l’elisione viene
concentrata una delle due frasi, con la sutura invece viene inserito un elemento che non
appartiene a nessuna delle frasi.
Il periodo può iniziare in modo tetico (in battere), anacrusico (in levare), acefalo (sul
battere c’è la pausa).
La conclusione può essere tronca (in battere) o piana (c’è un movimento in più dopo il
levare). Eventualmente può essere sdrucciola (2 movimenti in più dopo il levare).
Forme Musicali
Le forme musicali si dividono in due categorie: Forme Polifonico-Contrappuntistiche e
Forme Omofoniche (o di Canzone). Le prime sono caratterizzate da un numero fisso di
parti, in cui nessuna prevale sull’altra (canone, ricercare, canzone, mottetto, messa, fuga).
Le seconde sono basate sulla prevalenza di una voce su tutte le altre (es. sonata per
flauto e pianoforte).
Fenomeni Contrappuntistici
COMPOSIZIONE SU CANTUS FIRMUS
IMITAZIONI: far sentire in 2 o più voci, a distanza di tempo, la stessa figurazione ritmica,
melodica oppure ritmico-melodica (es. canone).
Canone
La parola canone deriva dal greco “kanon”, che significa regola. E’ uno dei procedimenti
contrappuntistici più rigorosi, unisce a una melodia una o più imitazioni, che le si
sovrappongono progressivamente. La voce che inizia la melodia viene definita
antecedente o dux mentre quella o quelle che seguono vanno sotto il nome di
conseguenti o comites. Per estensione è chiamata canone anche una qualunque sezione
di un brano musicale che segua il principio costruttivo sopra esposto.
• DOPPIO (2 antecedenti)
• TRIPLO (3 antecedenti)
Bach tiene in mano, nel suo più celebre ritratto, lo spartito di un canone triplo. Questo perché il ritratto fu
commissionato da una società scientifica che accoglieva scienziati, musicisti e filosofi. Ciascun membro doveva essere
ritratto con un suo lavoro e Bach scelse di comporre questo tipo di canone probabilmente perché era il più artificioso e
si prestava bene all’occasione.
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Quando J. S. Bach si recò alla corte di Federico II di Prussia per provare alcuni nuovi
clavicembali, il sovrano gli diede un tema su cui improvvisare. Bach, traendo spunto dalla
melodia, una volta tornato a casa si dedicò alla stesure de “L’Offerta Musicale” (il titolo
proprio perché si trattava di un’omaggio per il re). All’interno dell’opera vi sono
soprattutto canoni ma anche una triosonata (flauto, violino e clavicembalo), una sonata
canonica (due flauti/due violini e clavicembalo) e un ricercare. Questo ricercare si basa su
un acrostico che contiene la dedica a Federico II.
Regis
Iussu
Cantio
Et
Reliqua
Canonica
Arte
Resoluta
“Il tema ordinato dal re e altre cose risolte secondo l’arte canonica”.
CANONE PER TONUS (a ventaglio): il canone si sposta di tonalità ogni volta che entra
un conseguente.
CANONE ENIGMATICO: veniva molto usato dai fiamminghi, i quali erano soliti
nascondere con un indovinello il tipo di canone da usare per ricavare le voci
conseguenti.
Ricercare
Il ricercare è una forma strumentale nata nella prima metà del 1400. Inizialmente si tratta
di una sorta di “improvvisazione” fatta sul liuto. A fine ‘400 questa improvvisazione si
sposta sugli strumenti a tastiera, diventando così una forma antenata della fuga.
Il ricercare sparirà intorno ai primi del 1600 per lasciare il posto alla fuga, forma musicale
in cui le imitazioni avvengono solo a distanza di quinta.