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iorgio Basadonna CREATI PER AMARE RIFLESSIONI E ORIENTAMENTI PER LA VITA Collana MONDO NUOVO una colana di divulgezione che prosenta, in continuita ideale con Te t Lettre Cottoliche fondats da Don Bosco, tam! raligosl. social {Gno per le costruzione i un mondo nuove. ‘Sono usett: 1, T. Bosco, Aistiamall @ crescore 2. A Atco, Ma o'® pol questo Dio? 7 2 Gruppo Abela, Provanire Ia droga elle dici 5. G. Sangali, Don Cesare, prote @ diciannove anni Jeumann (torino) 6. G, Zevini, La Bibbla: parola di Dio agli uorin! 7'8, G. De Rosa, Mernismo, comunismo e eristianesimo 18. A, Feruli, Conosct 116. P, Roseano, La fede a la sperancs dei crsteni 16. A. Alessi, Avevo fame, 17. G. Pevico, Di fronts ala legge al nborto CC. Riggh, I meseaggio dal primi mari 3. M. Devero, I glovani e a socioté 9. T. Bosco, Une gabbia per ragezsi Episcopato frencese, Mistero della todo G. Catt, Mesoagger di Dio nella famiglia . G. Sagal, Di onto oi Testimoni di Geove ‘A. Buttarli, Not non abbiamo abortito Un Pape vanuto da fontane Mi Zandonadi-M. Cinquettl, Letter eperte alle ragarze dogg 8. Ferrero, La scuola & anche nostre 8. Feroro, Che fara mio figlo dopo la torze media? , Refatio, Mi alzerd © andrd da mio Padre D. Mosso, La domenica andando alla mosta D. Fascolo, Riba por emore N. De Martini, La proghiera rivolusione delfwomo . Gatti, Che mele «4? Gruppe a gloveni emileri, Cari gonitor, vogiame di. R. Tosco ~ M. Macinio, Questo nostro bambino RR. Tosco - M. Mecinio, Nol Il nostro bambino F, Refetto, Commonsali dl Dio G. Besadonns, Creat per amare yh — fol mondo ISBN 88-01-07038-1 1 380 a —v = eed — — LA VITA E AMORE ~ Se volessimo dare una definizione della vita uma- ‘na, non potremmo forse trovame una migliore se non dicendo che le vita 8 amore. A prima viste pud sem- brare che si cerchi sempte e solo di essere amati, e che la vita sia alla fine un grande atto di egoismo, Ma, se si guarda un po’ pitt in fondo, se si va al di 1 delle prime sensazioni e si coglie il vero significato di tante ¢ tante nostre espressioni — anche le meno studiate e pensate, quelle pid spontanee e immediate — si vede che la grande tensione nostra & di esprimerci, di ‘manifestate quello che ci portiamo dentro, di fare arri- vare agli altri quanto & nostro, generato da noi, quanto noi crediamo essere esclusivo della nostra personalita E, d'altra parte, la peggiore sofferenz, il senso pi doloroso delle nostre delusioni, 8 precisamente la sensa- zione di non essere capiti, di essere giudicati per quello ‘che non siamo, di non poter raggiungere coloto ai quali ‘vogliamo invece far arrivare un messaggio. E la socialita: & il modo di essere di questa creatura che esiste in modi indefinitamente diversi, ma di cui nessuno & completo, nessuno esaurisce tutte le possibilita presenti in ogni soggetto. E siccome nella vita sociale si seopre ogni giorno un sgrosso spessore di ingiustizia, di incguaglianze, di sfrut- tamento, diventa sempre pid urgente il dovere di ciascu- no di offre la propria ezione per cambiare, migliorare Ja societa e renderla pit adatta alfuomo, « a misura d'vomo » come si usa dire. Questo 8 amore, 2 dono, & apertura, FALSI CONCETTI DI AMORE Tutti parlano di amore, tutti sognano di amare, tutti credono di essere capaci di amare, ma nella realta Pamo- re & molto lontano da questa nostra societt. Ci sono molti falst concetti di amore: spesso con questa parola si intendono realti molto diverse e contrastanti tra loro. Amore e sentimento L’amore 8 qualeosa che seoppia nella persona, qual- cosa che « si sente », qualcosa di cui non si & responss- bili, ma-che emerge in modo violento e improvviso € nel medesimo modo pud svanire e cencellarsi per sem- pre? Lropinione pubblica ¢ quasi sempre sintonizzata su questa idea, e respinge con violenza ogni altra sugge- stione diversa: parlare di « costringersi ad amare » sem- bra una pazzia; affermare che amare & un atto di libert& © quindi 2 scelto ¢ voluto per una decisione rezionsle, sembra voler uccidere I'amore stesso e togliergli le sua poesia. Ma lamore non & solo sentimento, non solo qualeosa che si sente: I’amore & « volere bene », @ un atto di volonta, une scelte, una decisione. ‘E la liberta di una persona che decide di donarsi all'altta. Che a questa decisione concorra enche il senti- mento, ¢ che la spinta iniziale venga da questo elemento imprevedibile, 2 vero: ¢ questo forma 1a misteriosita € Ja suggestivitd dell’emote umano, ma forma anche il suo aspetto di lotta, di tormento, per superate il dato istintivo © giungere alla pienezza di un atteggiamento Iibero e cosciente. D’altra parte, il sentimento & precisamente la molla cche spinge la persona a rendersi conto della sua capacitt 3 ¢ della sua volonta di amare, ¢ la porta a vincote Vegok ‘smo sempre in agguato in tutte le scelte umane. Amore ¢ sessualita 11 discorso comune di oggi, le canzoni, i film, apettacoli — anche quelli che passano per morali — hhanno ormai messo insieme la sessualiti con l’'amore, cosi che amore 2 atto sessuale, Di fatto, si dice « fare amore » intendendo precisamente Punione sescuale. Anzi, nella opinione comune un rapporto di amore tuomo e donne che non si esprima con Vatto sessuale, viene considerato segno di falsit o di debolezza o di aura, Quello che tempo fa era « vergogna » —e si esage- ava discriminando la donna dall’uomo e scericando su i Iei tutta la colpa — per cui Ja donna non pit vergine prima del matrimonio era ritenuta una poco di buono € yeniva costretta al cosiddetto « matrimonio di ripara- ione », oggi invece ® diventato per molti un segno di emaneipazione, di liberta, di maturiti. Siamo ancora allo sfruttamento della donna, camulfato con frasi e di chiarazioni di libertd. ‘Anche in questo campo bisogna chiarire le idee, B vero che il fatto amoroso nella crestura umana non ud non essere sessuato, segnato cio’ dal suo essere ‘maschile o femminile, e che Vincontro tra uomo e donna 2 totale ¢ completo quando si incarna nell'unione ses- suale. Ma 8 anche vero che, come in ogni rapporto umano, anche in questo ci sono gradualita ¢ diversita che lo realizzeno a diversi livelli,¢ che l'amore umano, appunto perché umano, ha Ia sua specifieita non tanto nell'unione sessuale, quanto nclla profondita e nella gratuita del dono, nella sua pienezza ¢ totalita segnata dalla decisio- ne ¢ dallimpegno di fare il bene uno dell’altro. La sola sessualiti umana non differisce gran che da quel- 4 Ja animale: Vaccoppiamento non pud essere ta sola © la migliore espressione dell’amore umano, che invece ha mille e mille altre valenze e quindi mille e mille altri modi per manifestars. ‘Amore ¢ illusione Ancora, ¢ oggi in particolar modo, si va dicendo che uomo @ sempre ¢ solo egoista, perché essendo una cereatura in divenire e in crescita ha bisogno di altre realti da assimilare, ¢ attira tutto a so stesso, sfruttendo id che trova Anche in queste affermazioni c’t qualcosa di vero: Tegoismo 2 sempre presente nel vivere umano perché tutto deve servire alla crescita della persona, Ma proprio in questa direzione, Yamore come do- rnazione, come puro interesse per il bene dell’altro fino a perdere la vita (si ricordi la frase di Gest: « Non c’8 amore pit: grande di chi da Ia vita per Ia persona ama- ta» Gy 15,13), 2 il modo di alfermare la propria por sonalita ¢ di raggiungere la propria perfezione. Come sempre, bisogna superare il semplice sentimento, quella pulsione immediata che non ® ancora personalizzata ¢ che quindi come viene se ne va: bisogna superare il fatto spontaneo ¢ raggiungere una posizione di scelta Tibera, una volonta decisa, un dono da fare e rifare con- ‘inuamente, ‘Lamore & «la» espressione pit piena della perso- na, al di Ia di impressioni ¢ di momentanee sen- sazioni. Una vera relazione di amore e di amicizia si so- stiene non con il piacere che essa provoca, ma con la coscienza della sua verita, della sua essenzialita, del suo essere giunte a fare parte integrante della propria per- sonalita. La fedelt& nasce di qui: non & spontanea nell'vomo in cui nulla 3 duraturo, ma diviene una dimensione voluta in base a una precisa scelta LA SFIDA DELL’AMORE Si comincia a capire che l’amore non & facile, ma diventa una autentica sfida all’'uomo: sfida nel senso di essere qualcosa che appartiene all'uomo e che nello stesso tempo & lontano ¢ difficile ¢ richiede da lui un impegno e una volonta decisa e continua. La verita pid profonda dell'uomo lo chiama ad al- tezze impensate, ¢ lo getta su strade senza confini: quel- Jo che luomo nei suoi momenti pitt veri © pid liberi av- verte dentro di sé, quello che sogna e idealizza e sente palpitare nel suo cuore, quello che nonostante momenti ‘opachi e vuoti lo tormenta chiedendogli via via sempre realt& nuove e pid grandi, 2 il segno di una realt& scon- finata e misteriosa che I'uomo si porta dentro. E la sfida: amore che spesso appare solamente co- me un sentimento passeggero ripiegato su se stesso, di- venta invece la voce pid vera e pit conturbante di que. sta dignita altissima, nascosta © soffocata il pit: delle volte, ma sempre conereta e presente nell'uomo. B una sfida che si presenta come contraddizione, anzi come un insieme di contraddizioni che via via isalgono in superficie nell’animo umano € chiedono spazio, ed esi- gono per® di venire risolte. Egoismo e altruismo Gia abbiamo notato pitt volte Vegoismo fondamen- tale della creatura umana: non solo nel suo senso nativo di preoccupazione di se stessi, ma molto di pit: come 6 primato dato all’io contro Valtro, e sfruttando calpe- stando altro. Basterebbe analizzare Puso del pronome « io», dell'aggettivo possessivo « mio »: ci troveremmo di from te a um ponarama ossessivo, Tutto ¢ tutti diventano pe- dine e strumenti della persona, che vuole raggiungere il stlo scopo passando sopra gli altri e usando della loro presenza ¢ delle loro capacita. Forma pitt elegante ma non meno negativa dell’egoi- smo 2 V'individualismo come atteggiamento nella vita sociale: anche oggi, nonostante tutti i socialismi di cui si va parlando, la societ& & ancora organizzata sul sin- golo, sul privilegio che ciascuno riesce ad accaparrarsi, sulla riuscita personale, sul success e sul profitto dei ‘pil fortunati a spese dei meno provveduti, dei pili po- veri, dei pid piccoli, dei meno proteti. Cid nonostante, I'somo & carico di capacita e di vor lia di amare, di donare, di preoceuparsi del bene altrui. Lo si vede in occasioni di calamit® e di sofferenze particolari, quando giovani e non giovani sono pronti a sobbarcarsi a fatiche e disagi per portare aiuto a chi sta male; lo si vede nella preoccupazione assai diffusa ver- so situazioni di miseria e di ingiustizia sociale e polit cae nel tentativo di intervenire per migliorarle, € lo si vyede in mille ¢ mille modi nella vita personale di cia- seuno dove nasce spesso e cresce un autentico movi mento di amore. E raro il caso — ed & una malattia o una situazione i particolare esasperazione — in cui non ci si senta attratti verso qualche persona, interessati a chi sta vi- cino, desiderosi di impostare un rapporto © di mettere in comune qualcosa di sé, Una spinta interiore porta J" dda sé, a espandere la propria personalitd, cche di meglio possiede nel suo animo, 2 la contraddizione dell'somo: ma la soluzione non sta nell” alternarsi dei due elementi, benst nel fare trionfare cid che pit valido e positivo. Episodicita e continuita Ltuomo 2 episodico, cfot vive di fatti che si susse- uono dal mattino alla sera, ¢ molto spesso non trova rnemmeno il tempo per decifrare quanto sta facendo, per capimne il perché e il valore. Ma quello che @ pid pericoloso e che avviene molto spesso, & che si comincia ad abituarsi pensando che non, se ne pud fare a meno, ¢ che la vita in fin dei conti non 2 che il succedersi di giorni e di momenti ciascuno con il suo carico di bene e di male. Specialmente oggi, si sta perdendo il senso della continuita, cio’ della propria, personalita: che sta sotto al divenire, al passare del tempo. Non si coglie pid il senso dell’« io » che & sempre il soggetto di tutti i nostri verbi: io feri, fo oggi, io do- mani: io pensavo, io penso, fo penserd, io ho scelto, io scelgo... Oggi, forse, le possibilita pid ampie nel cam- po tecnico e scientifico e una pid larga tendenza al rela tivismo morale, hanno reso questa episodicita quasi una regola di vita, «Che sari sara...» @ un famoso ritornello di una canzone vecchia ma pur sempre attuale, id nonostante, il desiderio di continuita, il bisogno di programmare, di proiettare se stessi al di 18 delloggi, ‘non tramonta nell’animo umano, L’avventura amorosa estiva 0 comunque destinata ad estinguersi ha sempre tan suo fascino, ma lascia un lungo sapore di amaro, € @ poco a poco riduce ¢ distrugge la capacitd e Ia voglia di amare, creando un senso di frustrazione e di tristezza. E facile tradire un’amicizie, per sfruttare una occa- sione nuova che si presenta pitt allettante o per appro- fittare della fiducia dell’altro: ma se appena l'uomo rientra in se stesso € riesce a cogliere fino in fondo il senso di quanto ha compiuto, non pud sottrarsi a una profonda costernazione, a un disagio, a una voglia di 8 cancellare quel gesto ¢ di tornare al rapporto cordiale con Vamico. La continuita pud generare assuefazione ¢ persino noia, e spesso il rapporto coniugale in seno alla fami- glia prende un sapore di stantio: tant’? vero che ne & nata una teorie contro la indissolubilita del matrimonio, in difesa dell’amore cosiddetto libero cio¥ sempre nuovo senza legami stabili. Ma la assuefazione non nasce della continuit’, bensi dalla pigrizia, dall'egoismo, della ppassivitt con cui si conduce un rapporio che non pud ripetersi macchinalmente TI rapporto d’amore esige una continua novita, per- ché sempre nuovo @ I'uomo nella sua capacit& di inven- tare e di sviluppare la sux personalita, ¢ quindi sempre nuovo ® Fincontro con T'altro. D’altra parte, l'uomo cet- ca instancabilmente una sua stabilit®, una sicurezza, una solidit&: ¢ questa 8 data soprattutto dalla certezza del domani, da una continuita garantita I peggiore pensiero che pud venire a chi 8 inna morato ama veramente, @ la paura di poter perdere quell'amore, di vedere tutto distrutto in un ipotetico futuro: il desiderio fondamentale dell'uomo nell’amo- re precisamente la perennita. Paura ¢ rischio L’amore, a ben vedere, ¢ una posizione di coraggio, Gi entusiasmo, di rischio: & 'uomo che esce dal suo piccolo spazio protetto, dalle sue mura di difesa, dal suo riparo e si avventura verso terre ignote. Chi ama, nel senso pit, vero della parola, rischia la sua vita, la sua persona, la sua intimitd, ‘Quanti momenti vanificati, quante scelte rimandate ¢ perdute, quanti slanci soffocati solo perché si 2 avuto paura delle possibili conseguenze: quanti tradimenti, quante ambiguita © quanti compromessi per difendersi da ipotetici o da reali pericolit La storia di ciascuno registra molti di questi passag- sie fa toccare con mano quanto grande sia la tentazione di restare nel proprio angolo difeso € sicuro, e quanto grande sia la paura di partire per terre sconosciute, In questo contesto bisogna anche capire come 5 Ja virtd della prudenze sia diventata copertura di vigliac- cheria, di egoismo, di pigrizia. « Non ti impicciare, non metterti nei gual, lascia che gli altri si arrangino... » s0- zo spesso le raccomandazioni correnti tra le persone per bene, tra quelli che pensano di essere furbi e prudent Invece, & innegabile che nell'uomo vive ¢ palpita il gusto della avventura, Ia ricerca dell'ignoto, i bisogno di uscire all’aperto ¢ di incontrare il nuovo. L’amore & in questa linea: 8 nella linea del rischi fidarsi dellaltro, ® legarsi a qualcuno per andare pi lontano, ® entrare nella terra nuova di nuove per sone per scoprirvi nuovi richiami, nuove possibilita, nuove capacita in cui costruire la propria personal Tl fascino stesso dell’amore chiama a questa avven- ‘ura, ¢ spesso diventa cosi violento da accecare la per- sona e da condurla a non vedere i reali ostacoli o le reali impossibiliti, ¢ il rischio diventa contraddizione con i propri doveri e i propri obblighi, avventura diventa tun assalto © una offesa ad altri imprescindibili valori o ai diritti di terzi. 7 E il caso di certi « amori » che disfano famiglie, amareggieno i figli e ne mettono a repentaglio la cte- scita armonica; il caso di certi « passaggi » a nuove amicizie che distruggono cid che & gid costruito, Sono episodi non di coraggio, ma di una nuova for- sma di viltd e di pigrizia, di scelta di cid che & pitt co modo ¢ pid facile; sono segno di un ripiegamento su se stessi. L’amore sara sempre una sfida all'uomo, a questo piccolo € povero essere, cost limitato © debole ma cost grande ¢ forte, a questa creatura fragile © incostante eppure catica di capacita che Ia superano infinitamente. 10 IMPARARE AD AMARE Se V'amore 8 questa perenne sfida all'uomo e racco- lie dentro di sé tutti questi valori, & assurdo pensare che sia qualcosa di spontaneo e di facile, qualcosa che non richiede attenzione, fatica, impegno. Ad amare si imparat Non c’ falsit pitt grave, non c’® impostura pitt cri- minale, non c' delitto pit: disasttoso di quello che ogg si sta commettendo verso le nuove generazioni soprat- tutto, presentando Pamore come qualcosa di facile ¢ di ‘gid pronto, come il frutto maturo da cogtiere nel proprio, slardino aprendo le finestre del proprio balcone.. ‘Ad amate si impara, ¢ come per ogni apprendistato, & necessario « andare a scuola », nel senso di volersi imporre un impegno ordinato ¢ continuativo per giun- ‘gete @ una conquista stabile. B necessaria una educe- zione. Educazione del cuore Quando si dice «cuore » si yuole indicare quella parte di noi stessi che pitt direttamente avverte — anche fisicamente — Vemozione dell’amore e spesso trasmette a tutta la persona lo stato proprio dell’amare, E il « sen- timento »: la stessa parola indica qualcosa che « si sen- te», cio® che sorge in noi prima della nostra volonta, qualcosa di cui ei si accorge quando & gia entrato nel vivo della nostra percezione, Educare, qui, significa comprendere il valore e il senso dei vari sentimenti che sboceiano nel cuore dell” tuomo, saperli interpretare e « classiicare », per ordi- narli alla piena armonia della persona. Nel campo af- fettivo, educare diventa allora verificare se realmente cr tun sentimento che si presenta come emote To é in modo autentico, o ne & soltanto una apparenza, & un egoismo ‘camuffato, & una violenza verso V’altro. Solo gli ideali, i « valori », sono le certezze fonda- ‘mentali su cui costruire 1a propria vita, e non le spinte che via via si avvertono nella propria esperienza: i sentimento non & I'ultima parola, non & il criterio per la decisione, ma solamente un richiamo, un invito da va- sliate come ogni altro invito che ci venga fatto. Quast sempre il sentimento & un avviso, e dice nel suo linguaggio impetuoso ¢ violento une necessitd o une ‘mancanza a cui provvedere, oppure stimola una nuova scelta, un nuovo slancio, un nuovo momento di gene rosita Educare il cuore yuol dire allora non tanto addor- mentarlo né soffocarlo, ma precisamente il contrario: wol dire lasciarsi svegliare e interpellare, mettersi in allarme ¢ scoprire dove intervenire, come realizzare quel richiamo, come rispondere alla auova sollecita- zione. Educare il cuore vuol dire diventare sensibili e recepire ogni pur minima provocarione, accorgersi di ‘ogni necessit, di ogni bisogno, di ogni vuoto, yuol dire non chiudersi nei propri egoismi pit: 0 meno coperti, € non aver paura di essere feriti da ci che avviene attor- no a noi Tl cuore lancia continuamente { suoi richiami, ¢ Je mente, Valtra parte della personalitd, quelle di cui sie- ‘mo noi padroni ¢ gestori, presenta quelle considerazioni ‘© quei ctiteri con i quali misurare la validitt 0 meno deiPinvito sentimental e cercare la migliore risposta e il migliore modo per non tradire la veritt di se stessi e non lasciare inascoltato il richiamo del sentimento. B una attivitd laboriosa ¢ talvolta difficile © persino dolorosa, 2 un impegno che non sempre sgorga imme- diato ¢ richiede invece un atto di volont&, una decisione 12 personale, @ Iespressione pid genuina della propria per- sonalita E quindi un momento assai importante ¢ qualificato di libertd: ed & da questa lbert& che nasce poi un senso di setenitt e di gioia, anche se viene dopo una fatica notevole. Educazione sessuale «La sessualita deve essere considerata come uno dei fattori che danno alla vita di ciascuno i tratti ptincipali che la distinguono. Dal sesso, infatti, la persona umana deriva le caratteristiche che, sul piano biologico, psico- logico ¢ spirituale, le fanno uomo o donna, condizionan- do cost grandemente il cammino del suo sviluppo verso Ja maturitd ¢ il suo inserimento nella storia », Cost inizia un documento della Chiesa sulla vita ses- suale (dicembre 1975), da cui appare la grande impor- tanza ¢ il valore positivo che la Chiesa d2 alla sessualit& nella vita della persona. ‘Una prima osservazione sottolinea il fatto istintivo della sessualita, il suo esprimersi come forza interna all” tuomo diretta all'accoppiamento con Valtro sesso. E Tistinto che serve alla conservazione della specie ‘umana con un gesto destinato per se stesso alla ripro- duzione. B Vistinto che fa rilevare in modo concreto ¢ fisico Ja ineompletezza dell'uomo e della donna e quindi te reciproca attrazione in vista di un completamento che non sara soltanto fisico, Come istinto & quindi una forza positiva, un « bene », una qualita essenziale alla natura umana: ma come istinto @ una forza cieca che tende unicamente alla propria soddisfazione. E proprio dell'uomo, invece, ordinate, otganizzare, armonizzare tutti gli istint| per costruire Ie propria per- sonalit’ ¢ vivere la propria libert®. Le due valenze dellistinto sessuale — Ie riproduzio- B ne ¢ il completamento — andranno armonizzate con tut- ta intera la figura della persona, rispettando gli altri ele- smenti che la compongono. In pid, essendo questo istinto teso verso un'altra persone, bisognera sempre mantenere © garantire la sua bert e la sua dignita in una parita totale. Esiste percid un uso buono ¢ un uso cattivo della sessualiti umana determinato in base allinsieme della singola persona; il buon uso della sessualita si chiama in termini cristiani « cestitd », Esisterd quindi una casti- ta prematrimoniale e una castita matrimoniale per chi si sposa e anche una castiti per chi seeglie di non spo- sarsi La castita pre-matrimoniale o giovanile E Pimpegno e dominare le pulsioni sessuali che co- minciano a insorgere dopo I'infanzia e che per natura loro porterebbero o a un godimento solitario (masturba- zione) 0 a giochi erotici tra due sessi o anche tra perso- ne del medesimo sesso. Leducazione insiste soprattutto sul rispetto del pro- prio corpo e di quello altrui, cercando di condusre il ragazzo ¢ la ragazza a non banalizzare le proprie fun- zioni fisiologiche e a elrcondare il corpo con cura ¢ de- Heatezza. E Veducazione al « puidore », cio’ a quell’insieme di ‘atienzioni che nascono dalla percezione della bellezza & del valore del corpo, ¢ del nudo in particolare, ma anche dalla esperienza della fragilitt umana capace di profe- rare e distruggere questa ricchezza per il capriccio di un momento, in un avvilimento che non manca di farsi sentire su tutta la persona, ‘Un rapporto sessuale fungo il cammino di una rela- zrione affettiva — che pud 0 no condurre allo stato ma- trimoniale — sarebbe unicamente un fatto di istinto an- che se circondato da sentimenti amorosi: sarebbe espri- mere una totalit& ¢ une perennit’, un coinvolgimento 4 decisivo ¢ definitive tra i due che ancora non esiste, serebbe clot un disordine, una falsita, una esperienza deludente perché mancante di contenuto profondo. La castitt matrimoniale B la crescita della coppia nel rispetto c nella cono- scenza reciproce, cos da rendete tutta la convivenza tuna perenne esperienza di amore, cio8 di dono I'sno allaltro, L’aspetto propriamente sessuale ha una grande importanza come espressione di una scelte e di una do- nazione voluta e cercata in modi sempre pid profondi ¢ completi, ¢ anche come facilitazione e stimolo a un cam- mino comune fatto di comprensione, di accettazione ¢ di cottezione reciproca. Lieducazione sessuale produce nella vita della cop- pia la capacita di comprendere ciascuno i momenti dell” altro, i desideri, le sfumatute, cost che il gesto sessuale sia sempre una espressione di amore purificandosi via ja da ogni clomento egoistico, La vita matrimoniale sige questa perenne novitt, questo impegno a vivere amore in modo sempre nuovo ¢ totale, trovando ogni giomo ragioni, mezzi, e modi per capirsi e aiutarsi, © rendere sempre pit profonda ¢ intima I'unione della copia. 1 grosso problema della procreazione responsebile dei mezzi adatti per realizzarla, in fondo esige ancora tuna educazione sessuale previa. Nella serena © armo- niosa intesa sul piano sessuale, e quindi sul piano gene- rale della personalita, l'amore della coppia trova via via i modi per godere della propria intimita senza incubi di maternit® non volute e anche senzé egoismi ¢ chi sure che, limitando eccessivamente la prole, giungono a isterilire amore stesso. Sari ancora una seria educazione sessuale che aiute- Ti la coppia sposata a superare quei momenti di stan- chezza reciproca, quando emergono difetti ¢ debolezze ‘che sembrino incrinare il rapporto, e anche quando l'ap- 15 parire di una nuova persona pit giovane o diversa, met- te in forse la scelta gia fatta. La castitd extramatrimoniale B gid stata accennata nelle riflessioni fatte pitt sopra. Ogni rapporto di amicizia tra uomo e donna, dovra sempre rispettare V'identitA dei due, anzi favorirla € aiu- tarne la crescita: cid non pud avvenire se la relazione si spinge a intimitd (Bisiche o anche spirituall) cost pro- fonde che appartengono soltanto a una comunione to- tale tra i due. Spesso un amore malinteso extrematri- moniale, sconvolge lequilibrio delle persone, ¢ impedi- ace loro di essere di crescere in quella linea gid scelte eid costruita, ‘Aggiungiamo un aspetto particolare: la castt’ delle persone che per scelta hanno escluso il matrimonio: 2 le soelta religiosa, di chi, chiamato da Dio, ha capito cche if tesoro pitt grande ¢ Ia sorgente pit! feconda di sioia & il possesso di Dio stesso. Non & una fuga dal ma- ‘trimonio ¢ dalle sue responsebilitt, né un riftuto di un rapporto sesstiale come di qualcosa di caitivo, ma la scel- ta di un amore pitt grande verso Dio e verso il prossimo. Proprio perché non si appartiene @ nessuino, ma solo Dio, si appartiene a tutti, si @ @ servizio di tutti, se- condo quei modi e quei mezzi che ciascuno seeglie. ‘Anche questa posizione esige una educazione sessta- Je che conduce la persona a un sempre meggiore domi- rio di sé, ¢ a quella prudenza ¢ delicatezza che rende possibile una castita verginale. Nel caso invece che la situazione di non matrimonio non sia stata scelta, ma venga imposta dalle situazioni, ard ancora una educazione sessuale rasserenante © una apertura al servizio degli altri che costruira via vie quell’ equilibrio umano a cui avrebbe condotto il matrimonio. Liimportante & non assolutizzate nulla: né la con- dizione matrimoniale né quella celibe o nubile sono da sé sole la perfezione, ma soltanto dei mezzi per realiz- 16 zare Ia propria personalitA e per rendere la propria vita un continuo atto di amore. Educazione della votonti Quanto siamo venuti dicendo in questo capitolo, presentando V'amore nella sua realtt complessa, nella ‘sua prospettiva di liberta e di donazione di sé, esige un ungo € mai finito apprendistato, che alla fine si fonda su una educazione della yolonti. Un buon comports- ‘mento nel rapporto amoroso, e intendiamo qui anche Vamicizia ¢ la relazione cameratesca alla scuola all” ufficio, presume una capacita di comandare a se stessi, i fare delle scelte, di non lasciarsi trasportare da spinte- interne o estetne, di far combaciare l'ideale con i fatti. Presume cic? una abitudine di forza d’animo che si acquista via via ripetendo gesti e scelte di questo gene- re, esigendo molto da se stessi, cercando sempre il me- alio, pagando di persona, accettando volentieri il sacti- ficio nocessario per arrivare a determinate méte, L’edu- cazione in questo campo & estremamente nevessaria, Nessuno si improvvisa forte ¢ coraggioso, nessuno & capace di guidare la propria barca specialmente nei mo- ‘menti pit turbolenti se non vi si & esercitato, nessuno- rlesce a imporre a se stesso quel gesti dffcli e duri ma necessari per essere onesti, se non ha faito emergere: adagio adagio le proprie forze pitt generose. Nessuno 2: ccapace di essere libero, se non ha imparato a liberarsi da tutto cid che pid o meno apertamente lo lega ¢ lo schia- vizza, Si capisce qui la antica saggezza cristiana che insegna a « fare i fioretti »: anche se Vespressione puds sembrare superata, Videa & sempre urgente e attusle. Sarebbe una non-cducazione, ¢ peggio una maleduca- ione, sottratre ai pid giovani ogni sforzo ogni diffi colti, rendendo tutto a portatz di mano, dando soddi- sfazione a ogni richiesta: non si costruirebbe una per- sonalita, anzi si farebbe crescere una persona egoista. incapace di amare. wv L’AMORE NELLA ADOLESCENZA. In questo quadro di educazione all’amore, 2 giusto fiflettete un momento sul fenomeno della adolescenza, ‘durante la quale cominciano i primi rapport! tra ragazzo ‘¢ ragazza, Ie amicizie pit strette, i flirt. Che da un certo momento in poi, avvengano nei pid giovani esperienze di patticolare fascino ¢ quindi di pparticolare rapporto con la persona dell’altro sesso, & tun fatto naturale, ¢ come tale va recepito ¢ giudicato. E un fatto positivo, see in quanto 8 un avviso, & il risveglio, & Ia percezione di quanto la natura umana contiene ¢ del destino universale all’amore. La tenerezza Si sente nascere dentro di sé quella tenerezza che & sun elemento fondamentele nel rapporto interpersonale, anche se facilmente pud impedire di vedere le cose nel loro valore. Si tratta clo? di un momento di riechez- za ¢ di crescita umana, che pud essere assai positive Diventa negativo, se questo fascino trova cos} poca re- sistenza nelle persone, da chiuderle in un cerchio sem- pre pitt stretto su loro stesse: non & pitt amore se spe- gne Vinteresse per gli altri, Ed & negativo anche perché illude che I'amore sia sempre quel sentimento che si ac- ‘eende da solo, sia qualcosa di indipendente dalla volon- 18 e dalla libertt umana, qualoosa che c'@ e che cresce da solo. B ancora egoismo. Siccome la tenerezza che invade in questi momenti 2 forte, e tende istintivamente all'unione sessuale, si cerede che sia giusto e lecito permettersi tutto quanto si desidera, 18 E si va dicendo che quando c’8 l'amore tutto & lecito. L’errore sta nel fatto che amore non c’® ancora, né ci pud essere, essendo i due ancora molto giovani ¢ quindi ancora immaturi. Se amore @ il dono di sé, in quel momento ancora non si sa quello che si, quello che si vuole e quello che si dona. Siccome poi, l'unione sessuale ha il suo fascino e sembra accontentare, c’8 Villusione di amare, mentre di personale, di particolare di ciascuno, non c’é niente. B questo il momento invece, di imparare ad amare, di costringersi @ uscire da se stessi, a inventare modi e mezzi per manifestare amore che si sente: 8 il momen- to di far erescere Ia propria capacita di comunione, di sacrificio, di comprensione dell’altro, tutti elementi ex senziali all'amore umano che vanno conquistati preci- samente nel tempo della preparazione. Come sempre, anche in questo campo morale T'im- portante & la sincerit& con se stessi, ¢ quindi oltre all’ impegno per non cadere, il coraggio di riconoscere 1o sbaglio, di contestarlo dentro di sé, di rifiutarlo, di eceu- sarsene umilmente, Senza complessi di colpa, ma anche senza superficialiti e impostura che degradano la ¢o- scienza, Quando invece si cede su questo punto, ¢ non si vuole riconoscere di avere shagliato e quindi di dover cambiate sistema, si perde il gusto dellamore e si sci vola insensibilmente nella abitudine, nel banale, nella scontentezza, IL senso del possesso Lialtto grosco pericolo @ il senso del possesso che lege le due persone: si dice infatti «il mio ragazz0 », «cla mia ragazza », E Taggettivo possessivo non & soltanto un modo di dire, ma indica una appartenenza quasi sempre esage- 9 rata ¢ quindi negative. Ormai ci si sente arrivati, asse- stati, sistemati: ormai si 8 in duc, c' qualcuno che ppensa a mo, che mi cerca. Ci si sente necessari a qual- uno, importanti, si vale qualcosa, Tl complesto di inferiorita sembra svanite di colpo: ma ritorna e diventa gravissimo quando inesorabilmente il rapporto si spezza. Si ferma cosi il processo di cre- -scita libera ¢ gioiosa della persona, si cerca quasi sol- tanto di piacere allaltro per non perderlo, si entra nella ‘mentalitd dellaltro, ci si perde in Tui, E Ia morte della personalita, e quindi & la morte dell'emore che esige per natura sua la libert& di essere «due », diversi, che restando diversi si cercano si -completano, si verficano ¢ si scontrano, La coeducazione Per vincere questi due pericoli ricorrenti, bisogna sche ei sia una seria coeducazione: ciod una educazione -che ajuti il ragazzo o la ragazza a capirsi ¢ a svilupparsi ‘nella propria veritA precisata ¢ completata nel rapporto con Taltro sesso, che aiuto a saper con-vivere con Valtra parte, imparando via via a conoscersi sia tenendo conto -dclle reazioni dell’eltro, sia superando le proprie. Urge un’educazione che aiuti in questo momento a camminare adagio, secondo le proprie forze, senza bra- -ciare le tappe, ad attendere il proprio tempo, a non valu- tare il proprio valore dal numero di persone « conqui- state », a cercare dentro di sé il motivo per vivere, per studiare, per lavorare, per amare il prossimo, ¢ non nell’ fnteresse che Valtro pud avere, a dominare i propri im- ppulsi compresi quelli sessuall per diventare una persona Jibeta e grande. Solo quando ci si possiode ci si pud -donare: altrimenti Vamore & solo una illusione. ‘Ancora, & necessatio impegnare questa immensa for- za che cerca di amare, che spalanca il ragazz0 0 la ra- 20 gazza verso gli altri: aiutare a spendersi nel servizio ‘verso chi ha pitt bisogno, 8 pid povero, pitt soffre. B questa forma di amore che educa ad amare, € brucia a poco a poco egoismo cosi facilmente camuffa- to a questa etd: ma se la vita det ragazzi gira attorno a poche povere cose (allo studio per passare Ia classe, alla discoteca o alla pizzeria, al cinema o allo stadio...), itimento che nasce verra interpretato come amore e ci si buttera con tale avidita da distruggerlo in breve tempo, anche se sembrer’ di emulare i grandi ‘roi dello schermo o i sospiri di tante canzoni. TI pit delle volte questi amori nascono e vengono vvissuti perché i ragazzi non hanno altro interesse vivo ¢ profondo, non sanno ancora perché vivono e come spen- dere la propria vita, non trovano perché e per chi gio- ‘care Je proprie risorse © come convogiiare ta propria immensa voglia di amare, di rendersi utili, di sentirst al ‘mondo per qualcosa che val Mai come in questo tempo, per i ragazzi 8 necessaria 1a figura delleducatore: pur che sia un vero educatore enon un compiacente adulto che concede tutto per ap- parire comprensivo, B il momento in cui ’educatore — © vorremmo che fossero i genitoril — pud agire con amore ¢ prudenza, ma con forza e chiarezza, e pud aiu- tare la crescita meravigliosa di persone libere che final- mente sapranno amare. Ae AMORE COME DIMENSIONE L’amore @ una dimensione, un modo di essere, un stteegiamento definitive: & il modo di intendere e di Spendere la propria vita. Non si tratta di « momenti > 2% amore, di passaggi pid o meno carichi di emotivitd Gi tenerezza, di episod che danno Veuforia e 'llusione i amare e di non essere soli: Tamore, per essere tale, (gsige di essere vasto, senza confini né di tempo né di Spazio, né di persone né di cose. La verith dellamore — e quindi la verita della pie- oa € del gusto del vivere — sta nella capacitd di in- essere rapporti con tutti, di saper cogliere la voce ¢ finvito di tutti, di sentirsi solidali, debitori, e bisognosi tutti. ‘Anche se la societa attuale ha costruito case © quar- tier’ fatti apposta per non incontrarsi e per restare cia fseuno nel proprio brodo, I'uomo di oggi e di sempre sige di vivere senza confini ¢ senza frontiere, Anche (qsei « luoghi », che pid sembrano chiudere e dividere, Ganno vissutl in altro modo, per renderli invece momen- gidiamore e di pienezza umana, ya famiglia E finito i tempo della famiglia patriarcale, che ra- donava parenti ¢ affini in un cerchio sempre aperto che ‘Yia via comprendeva tutto il pacse. Era la societa agri- ‘pola ogi sostituita da quella industriale. La famiglia & jgndata chiudendosi sul nucleo formato dalla coppia © a qualche figlio: il problema delle sbitazioni ha con- feibuito a questa chiusura, Ma fl risultato & che ora sta idecadendo la famigtia stessa: le manca Varia, e si disgre- igo nella aridita ¢ nella monotonia. 22 ‘Al suo interno scompare la comprensione e laiuto, sia nella coppia stessa che tra i genitori ¢ § figli: questi ultimi trovano sempre pid il loro spazio al di fuori della propria casa ¢ diventano insofferenti dell'ambito fami- Tiare. Si deve invece tomare a ipotizzare un altro modo di condurre la vita familiare: quello che oggi si usa chia- wre «famiglia aperta >, indicando con questo agget- tivo Io sforzo e Vimpegno a vivere Vintimiti familiare rnon in senso esclusivo, ma come educazione € occasio- ne a un amore pit grande a un interesse che abbraccia Ja comunita sociale, In parole pid concrete, si vuole che il rapporto fa- niliare non impedisca, ma anzi favorisca ¢ dia otigine ad azioni dirette al bene comune: ogni famiglia deve diventare realmente il Tuogo dove chi pitt ha bisogno pud trovare accoglienza, ill nucleo che si impegna ji iniziative di appoggio alle mille ¢ mille necessit8 del quartiere o della citta Sara la famiglia intera che si prende a cuore per- sone, situazioni, urgenze di ogni genere: cos) ogni mem- bro, mentre gode il calore dell’amore familiare, lo allar- ga ad altri e costruisce dentro di sé una sensibilitd tuna capacita di amore umano valido e fecondo. Gli amici C’® sempre qualche persona che & pitt intima, pid vicina, con la quale & pia facile il rapporto, e dalla qua- le ci si sente pits cay nell'uomo, anche se spesso si scontra con Vegoismo proprio e altrui, ¢ rischia di venire sommerso. Oggi, nonostante tanta liberalit8 di rapporti, si sente spesso denunciare VimpossibilitA di una amicizia, ¢ affio- rae dilaga piuttosto un senso di incomunicabilit8, si scaveno abissi invalicabili che separano le persone. Si confonde lamicizia con Ia semplice simpatia, e si pensa 23 cche debba essere qualcosa di spontanco che da sola ne- sco ¢ da sola si mantiene. ‘Vengono cosi a crearsi quei rapporti che, in un pri- ‘mo momento sembrano profondi ed essenziali, destinati fa durare per sempre, e che pot al primo scossone, alla prima nube si dissolvono velocemente. Oppure si crea no rapporti tra persone che hanno qualeosa di concreto da darsi, ¢, forse anche inconsciamente, durano fin che Vuno pud sfruttare le qualita e le possibiita del!'altro. ‘Come sempre, il sentimento che genera questo rap- porto diventa poi il veleno che lo uceide: si crede che per amicizia si debba sempre accettare e avallate il com- portamento del’airo, non si possa mai dissentire 0 contrapporsi, si debba essere legati in tutto © per tutto. Sono amicizie che rendono uno dipendente dall'atro fino alle esagerazioni di uguaglianze che spersonalizza- no: ed @ evidente che prima 0 poi questo rapporto si ogora o si rompe drasticamente. , Vamicizia, se ben intesa, & una scucla con- tinua di apertura, di crescita umana, di superamento di sé: Yamicizia cerca sempre di allargarsi, di giungere a nuove persone, di capire e accettare la realth altrui co- ‘me nuovo punto di partenza. E vero che Vamicizia esige uno scambio, una rispo- sta paritetica, ma @ anche vero che la radice profonda ddi questo rapporto sta nell’animo di ciascuno che @ di sponibile, & aperto, @ pronto al dialogo, alla offerta di 6, perché 2 certo che in ciascuno c’® sempre qualcosa i buono su cui costruire e da cui partire per migliorare. Un vero spirito di amicizia cresce col erescere della persona, nonostante ostacoli, difficoltt, contraddizioni, ferite, ¢ colpi violenti che si possono incontrare. A gruppi B un fenomeno assai vasto ai nostri giori, il sorgere di gruppi in cui i pit giovani, soprattutto, si ritrovano ¢ si uniscono, trovando affinita e somiglianze. 24 Dalle « compagnie » che si formano ¢ si disfano in breve tempo, ai gruppi anonimi di amici, a gruppi pid qualifcati su ideologie sociali e politche, & un fiorite di iniziative e di ricerche per uscire dalla solitudine © per sentirsl appoggiati e cogliere una propria sicurezza. Come sempre, perd, il pericolo & egoismo, il cer care _se_stessi_invece degli_alts, il voler solidificare Ta propfia situazione invece di criticarla ¢ coreggerla, persino voler imporre se stessi agli altrt strumentaliz- zando il gruppo per un proprio tornaconto ¢ un proprio, prestigio. Il pericolo @ diventare « massa », tutti uguali, con il medesimo gergo, i medesimi gesti, i medesimi gusti, ¢ le medesime scelte: eriterio di scelta diventa soltanto il modo d’agire degli alte. «Lo fenno anche gli altri » & quasi sempre unica Slustificazione del proprio agire. Si diventa anonimi. E nell’anonimato si nasconde sempre Pegoismo, la pi- _grizia, il lasciar correre le cose nel loro verso. Invece, & proprio il gruppo che pud stimolare le singole persone, e aiutarle a crescere ¢ a realizzare ini ziative che da solo nessuno riuscirebbe @ portare a te mine. [1 gruppo & precisamente il luogo che stimola cla- scuno a essere quello che &, a capirsi nella propria pro- fonda verita, a confrontarsi con gli altri, non per car rmuffarsi ma per giudicersi e capire meglio i propri limit ele proprie valenze. E nel gruppo che anche i pit timidi e i pit deboli via via ecquistano una forza e un coraggio con cul rie- scono a dare vita & ideali e a sogni che si portano den- tro, Cosi, il gruppo aiuta ad amare, a servire, a offrire se stessi peril bene di tutti, Sotto questo espetto, & bene che il gruppo sia omo- geneo, composto ciob di persone simili per ideali, per cepacita, per gusti: non per chiudersi in quanto gid 25 sono, ¢ consumate la loro ricchezza in breve tempo, ‘ma per capire fin dove possono giungere © con quali ‘quali nuovi orizzonti debbono ricercare, quali ppassi sono ancora da fare. E dal gruppo omogenco, sara facile gettarsi via via nella realtd pid vasta © pitt diffe- renziata, per portarvi la riechezza consolidata della pro- pria personalita, Ma il gruppo nasce ¢ eresce soltanto se c’® una idea lita che raduna, che coagula ¢ rafforza: e tanto pit grande ¢ valido @ ideale tanto pid vivo e fecondo sara il gruppo. ‘Troppe volte, invece, i gruppi nascono solo per « passare il tempo», per scacciare la noia, per « stare insieme »: questi non sono gli scopi ma i mezzi, ¢ cost simili gruppi sono destinati a morire presto o a generare sconforio e delusione, La societ E chiaro che nessuno pud vivere isolato & dente, come se fosse su un‘isola deserta. Ciascuno vive nella soviet® di cui & padrone ¢ schia- ‘yo, costruttore e costruito, e di cui gode i benefici e sof fe le limitazioni e le storture, ‘Ma non @ chiaro, 0 non & sempre accettato e voluto, il senso di responsabilitt verso la societa: ciascuno cer cca troppo spesso soltanto di sfruttarla senza doverle niente, ¢ si illude di essere furbo quanto pitt riesce a snobbare e ingannare il suo prossimo. Vi sono molte spiegazioni 2 questo comportamento che sembra si stia gencralizzando, a partire dalla delu- sione che spesso Ia stessa societa genera nei singoli della poca onest& di chi ® pit responsabile, per arrivare ‘8 episodi e a situazioni oggettivamente poco rispettose dei singoli: ma in ultima anafist,® sempre il non-amore, Vegoismo, che sta al fondo di un comportamento di chiusura ¢ di indifferenze. \dipen- 26 Chi ama, non pud chiudere gli occhi st questa real- ti presente, non pud nascondersi nel suo piccolo guscio e farsi una nicchia in cui trovare un suo benessere. ‘Chi ama, sente perennemente la voce di tutto il male che Jo circonda, di tutte le necessita che urgono nel mondo intero, a cominciare dalla sua cittd ¢ dal suo ppacse: chi ama «non pud restare insensibile al grido di dolore che si alza dal mondo ». ‘Amare vuol dire, allora, darsi da fare: conoscere te situazioni, l'aprire gli occhi sulla reat circostante en- trare nel vivo dei problemi facendosene catico. Tutto quello che riguarda gli altri, riguarda ciascu- no, direttamente, e fo coinvolge. Da questo primo passo ne vengono subito altri senza tregua, anche a costo di ‘« mettersi nei pasticel », cio’ a costo di pagare di per- sona. Gia alcune strutture esistono e permettono di parte- cipare alla vita comune: ma serapre & possibile inventare modi e mezi per rispondere alle necessita che si incon- trano senza avere protezioni e garunzie pubbliche. Il vo- Jontariato & sempre possibile e doveroso: non come pri vilegio, non come subdolo mezzo per allargare le proprie aree di manovra, ma solo ¢ sempre come spazio in cui venire incontro alle necessita di chi cofire ¢ ha bisogno. Ed 8 sempre possibile partecipare a quanto altri gia fanno, per migliorare, atutare, correggere poss viazion! o parzialita, anche se questi « altri» non appar- tengono al proprio gruppo, anche se gli ideali che li muovono non sono omogenei ai propri. L’amore non ha eonfini e non ha etichette: 1a dove c® una necesita — e oggi ne siamo sommersi — la dove c’8 un dramma — ¢ oggi sono terribili e numerost =I dove qualcuno @ in dilficolt&, non pud mancare Ta mano paziente e genetosa, spess0 anche eroica di chi si eonte fratello e vuole offrre il proprio aiuto, 27 LE SORGENTI DELL’AMORE Tutta queste nostra rflessione fin qui si 8 appogeiata a costatazioni, a confronti, a esperienze, a intuizioni comuni a ogni persona che corchi di pensare con la propria testa e di amare col proprio cuore. E ora, come conclusione, di dare a queste nostre persuasioni une conferma e un approfondimento che vengono non pitt da una esperienza umana, da una ricer- ca di qualche persona, ma da chi ha pensato 'uomo ¢ Jo ha voluto, da chi lo ha creato e lo crea continua: mente. La parola di Dio, dalla esperienza ebraica alla venu- ta di Gest, al suo insegnamento € al suo esempio, e poi all'nsegnamento della Chiesa che Gesii ha voluto pre- cisamente perché continuasse 1a sua presenza e la sua parole fino alla fine dei secoli, ha molte cose da ditci sur questo tema: cose molto belle e molto importanti che deranno alle nostre idee una forza e una fecondita meravigliose. Dio & amore Gi la prima pagina della Bibbia ha affermato che Dio ha creato Puomo come « sua immagine © somi- elianza », indicando che in ogni uomo c’® qualeosa che appartiene a Dio e lo lega a lui. Poi Gesit ci parla di Dio come Padre, ¢ ci insegna che tutti noi stamo nati da Tui. Dio et ama come suoi figh, © trasmette # noi il suo amore, le sua cay tniversale, eterno e infinito, senza limiti e senza di- € vuole che noi siamo come lui e of im- fare nel mondo il suo stesso amore. 28 B questa la grande ¢ imprevedibile rivelazione cti- stiana, & questo ill mestaggio di Gesi,, & questo tutto il senso della vita cristiana che con i mezzi che Gesb stes- 20 ha offerto vuole avvicinarsi sempre di pitt a questo suo modello. : « Dio ha tanto amato il mondo da dargli suo Figlio ‘unigenito » dice Gest a Nicodemo (Gv 3), € cosi rassi- cura che Pamore di Dio & per tutti e sempre, © nessuno, € niente riesce a soffocarlo, E san Giovanni troverd la definizione stessa « Dio & amore » (1 Gv 4,8). Dio & amore: percid crea 'uomo e lo rende capace di amare, i godere, di rendersi conto della sua grandezza, percid, lo atricchisce di doni e di capaciti cosi da poter rea- lizzare via vie la sua piena personalita. Se Dio & amore, ¢ se Puomo & a immagine e somi- gianza sua, allora anche I'uomo & amore ¢ ha la cape- cita di amare, nonostante senta dentro di sé cost forte a spinta egoistica, Nel cuore dell'uomo si combattono ‘questi due elementi: il suo egoismo, la sua piccolezza, i svoi limit, e la tensione verso Vinfinito e Peterno di cui porta dentro di 96 il segno indelebile che gli viene da Dio. Se Dio ® amore ¢ ama tutti gli uomini, allora non c’® pid nessuna distinzione tra tomo € uomo, nessuna supe- HioritA del!'uno sull'altro: se Dio & padre, tutti gli uo- mini sono fratelli ¢ possono e debbono amarsi vicen- devolmente. L’amore di Dio diventa anche la perenne sorgente dell’emore nell’uomo, che da se stesso non sarebbe ca- pace di arrivare a questa grandezza: 2 a Dio che P'uomo deve continuamente rifarsi, per rifornirsi di un amore a cui d tes0 ¢ di cui ha bisogno. Ecco il senso e il bisogno della preghiera come co- munione con Dio, per attingere a questa sorgente la propria forza di amare. La dove questa idea di Dio si offusca ¢ si cancella, (© IB dove viene negata in teoria 0 nella prassi, non ci 29 Po mei un amore vero ¢ pieno verso tutti gli womini: i saranno diseriminazioni, sfrattamenti, division, lot Go razismi di ogni genere, c°t In violenza, ¢% Puomo S,gian dell'vomo, La storia di jeri e di oggi lo dimo- ie gost 2 eodentore Liidee che Dio sia amore e che abbia ereato I'uomo amare, pud anche essere accettata sul piano teorico. "Di fatto, perd, In storia quotidiana dice il contrario, «gee sh « Tuomo & lupo allalto uomo », che Yegoismo in forza che muove tutta Pattivit’ umana, dice anche Yuomo cerca con ogni mezzo di soverchiare il suo Gaile di renderlo uno sgabello al suo orgogio, alla Hi sete di potere, S'B vero. La stessa nostra storia personale dice fin poppe stuesto medesime cose. Mo, ancora, la parola di “9 cl illumina su questo punto: ¢ ci parla di « pecce- Pi» Sod di ribeliione dell'uomo al disegno di Dio, di {fotativo dell'uomo di crearsi da solo in un altro modo, Gj volersi dare un'altra natura, E la rivelazione ci dice anche come tutti questi ten- ivi Sono dei fellimenti, tanto pid disestrosi quanto fy sono tenaci: ogni volta che I'uomo cerca di uscire 5 piano di Dio, si rovina, si distrugge, trova la morte. ‘Ma la rivelazione dice anche che Iddio non ha le- jgto che T'uomo endasse alla sua rovina: il suo amore ta a intervenire per guatire l'uomo, per ricondur- alla sua verita. Dio si fa uomo, per essere con I'uomo idonargli la sua vera natura, per rifere con lui il nino verso la salvezza: & il mistero di Gesi "Di fronte alla difficolt’ quotidiana dell’amore uma- go, @ al quotidiano rigurgito del proprio egoismo, di ¢ al rfluto altrui e alla debolezza e ella cattiveria ie persone, quando sémbra che l'amore sia soltanto 30 Yo 10 un sogno tramontato per sempre, la fede cristiana 8 la ‘certezza che invece Tamore esiste, che esiste una sor gente perenne a portata di mano, che & possibile ibe- i dallegoismo e continuare a lottare per imparare ad ‘Anche i pid grossi mancamenti, le peggiori offese e 1 pitt gravi delitti che Puomo sa compiere verso il suo si- mile, possono venire perdonati, cancellati, superati da tun amore che & infinito ¢ viene donato a ogni uo- ‘mo che lo cerca con cuore sincero. Il valore dei sacra- menti, specialmente Veucaristia e la penitenza, & preci samente questo: ricondurre Puomo alla sua verith ori- ginele, alla sua capacit’ di amore, nonostante le sue de- bolezze e le sue cadute. Lo Spirito Santo anima Ia storia L'azione di Dio che crea, e di Gesit che redime, tesa presente e attiva nella storia dallo Spitito che Ge- ‘si ha promesso e mandato nel mondo. Dal giorno delle pentecoste, quando con un fatto esteriore lo Spirito di Cristo & venuto sugli apostoli ¢ sui primi seguaci di Gesd, & presente nel mondo una forza inresistibile che suscita negli uomini la capacita di gesti eroici di amore, e adagio adagio raduna e ricom- pone lumaniti sempre disunita e divisa, sempre in lotta al suo interno. Subito la primitiva comunita cristiana, he capito che poteva vivere in un modo diverso dal sotito, da quel modo che dava origine soltanto a malessere, a odio, a ‘oppressioni e ingiustizie: ha cercato di mettersi insfeme, ha voluto vivere in comunitA, ha voluto praticare 'amo- ze nel modo pid profondo, ha cominciato a chiamare altro col nome di « fratello », si @ data pensiero dei pi poveri e dei pid bisognosi, si 2 fata carico delle sofferenze di tutti. 31 ‘Non che tutto fosse, allora, perfetto ¢ che l'egoismo ‘fosse scomparso dalla faccia della terra: I'uomo & sem pre paccatore, Ma si 2 cominciato a volere cambiare il modo di vi vere, ¢ qualeuno, molti, ci sono riusciti, continuando & credere nell’amore di Dio, a farsi redimere da Gest morto e risorto, a farsi guidare dallo Spirito che suscita iiveri seguaci di Cristo. ‘Anche oggi, lo Spirito fa sentire Jento € persuasivo nel mondo moderno: a Chiesa nascono e crescono comunita che in modo pitt .generoso vogliono vivere Vamore fraterno facendosi ‘poveri con i poveri ¢ portando il peso del male altrui. Anche oggi, nonostante il crescere della violenza © della ingiustizia, non si spegne la voglia di cambiare questo mondo, e uomini e donne si raggruppano per me- lio realizzare il loro scopo di amore e di servizio, La Chiesa offre il continuo richiamo del vangelo che annuncia un'altra mental fatta di amore © non di egoismo, offre la presenza vera di Gest nei Sacramenti dove lincontro con lui 2 certo e fecond, e offre la sua esistenza, Varticolarsi della sua comunit’ in vari gruppi i ogni specie, cosi che ciascuno possa trovarvi uno ‘spazio per sé. La sfida dell'amore si fa concreta e quotidiana, entra nella storia di ciescuno, chiama ogni uomo senza nes ssuna distinzione, ¢ diventa una offerta, un invite, Lo Spi- rito Santo spira e travolge ogni ostacolo: non c’ che lasciarsi prendere dalla sua forza. 32

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