Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Speciale
Stereotipi e preconcetti
https://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A=2395&R=1&C=139&K=&K1=disarmo%20interiore Pagina 1 di 4
Buddismo e Società - Numero 139 01/02/19, 17)47
https://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A=2395&R=1&C=139&K=&K1=disarmo%20interiore Pagina 2 di 4
Buddismo e Società - Numero 139 01/02/19, 17)47
https://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A=2395&R=1&C=139&K=&K1=disarmo%20interiore Pagina 3 di 4
Buddismo e Società - Numero 139 01/02/19, 17)47
AlIa base di tutto, il bodhisattva assume quello che potremmo definire "l'unico
sano pregiudizio": la convinzione incrollabile che tutti gli esseri possiedono la
Buddità.
I suoi sforzi sono sostenuti dalla ferma convinzione dell'eguaglianza di tutte le
persone, cioè del fatto che ognuna possiede il potenziale per l'Illuminazione.
È una profonda fede nell'umanità che ispira i Bodhisattva della Terra a
dedicarsi costantemente al dialogo, nel tentativo di individuare un terreno
comune e di armonizzare prospettive differenti.
Quelli di noi che hanno tentato di esporre questa prospettiva in diverse
conversazioni hanno trovato spesso il medesimo atteggiamento: «È bello
quello che dici ma la realtà è ben diversa: se non ti difendi ti fregano». E
ancora: «Il mondo è pieno di persone cattive, se non ti imponi ti fanno fesso e
sarai tu l'unico a soffrire». Sicuramente la via suggerita dal Buddismo non è
facile o senza pericoli, ma il bodhisattva rifiuta di farsi dissuadere o
scoraggiare dalle difficoltà intrinseche in questa sfida. Semplicemente si rifiuta
di rimanere nell'ambito del conflitto che genera solo sofferenza e inchioda nei
mondi di Inferno, Collera o Animalità. La via suggerita dal Buddismo è
cambiare prospettiva alzando lo stato vitale, allo scopo di acquisire la
saggezza e la compassione per abbracciare l'altra persona.
La via del dialogo, il potere morbido, o il disarmo interiore non sono ingenuità,
non rendono le persone sprovvedute e pronte farsi facilmente fregare. Si tratta
di uscire dalla logica dell'offesa-difesa e vivere su un altro piano, basando la
propria esistenza sul grande io e la relazione con gli altri, sul riconoscere la
Buddità altrui. Mi rivolgo all'altro perché desidero scoprire la sua umanità,
rimanendo tuttavia consapevole che egli possiede (e manifesta) gli altri nove
mondi. Da questa prospettiva il maestro di dialogo non è un debole, un
perdente, ma una persona dall'eccezionale autocontrollo, assolutamente
inflessibile con se stessa, con una capacità straordinaria di abbracciare l'altro
e con una indomabile attitudine ad affrontare il male senza compromessi,
come un re leone.
https://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A=2395&R=1&C=139&K=&K1=disarmo%20interiore Pagina 4 di 4