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Il giusto compromesso tra traffico e organizzazione della città viene messo a repentaglio dall’arrivo della
ferrovia. La stazione, non risulta essere parte integrante della città, infatti se ne colloca all’esterno delle
mura del centro:
questo infatti è il caso per esempio di Parigi, con la costruzione del corridoio “boulevard de Strasbourg” che
collegava il centro città con stazione gare de l’est.
Quindi, chiaramente i quartieri che si trovano in concomitanza con questa diventano industriali e proletari,
zona malfamata della stazione. Quindi viene considerata come una zona da evitare e a carattere
propriamente industrial anche per la sua architettura in ferro. Il ferro infatti traduce l’espressione del
carattere industriale del luogo, elemento simbolo della ferrovia, e il vetro ne assicura leggerezza,
accentuando la dominanza dei vuoti rispetto ai pieni, e diventano entrambi materiali essenziali dell’edificio
ferroviario dell’epoca.
In realtà oltre ad avere carattere industriale la stazione, da Mayer viene definita una struttura a carattere
bifronte: PERCHE? Secondo mayer si parla di metà fabbrica e metà palazzo, il carattere bifronte, dato non
dall’utilizzo semplicemente di ferro e vetro, ma bensì per la completezza della sua struttura, la tettoia in
ferro e vetro e l’atrio in muratura.
La tettoia rivolta verso lo spazio aperto e il secondo verso la città. Questa unificazione di tettoie in ferro-
vetro di atri in muratura che caratterizzano le stazioni delle città, è proprio secondo Mayer il carattere
Bifronte . questo perché se da un lato ha un carattere industriale dato dalla tettoia in ferro e vetro,
dall’altra entra a far parte della città con il suo atrio in muratura. Ha funzione di una chiusa, trasformatore
del traffico e non solo, perchè il viaggiatore che si muove attraversando questi locali vive un processo di
ingrandimento dello spazio e di industrializzazione.
Allora, secondo Lucae, si ha un effetto diverso sul viaggiatore in partenza e in arrivo , in funzione dello
spazio, perche mentre da un lato si vive un processo di ingrandimento, dall’altro di intimizzazione, vissuto a
confronto del viaggio in ferrovia. Intimizzazione se il viaggio sconfinato viene messo a confronto con un
intimizzazione degli spazi.
Chiaramente l’utilizzo di queste tettoie ci fu dal 1850, chiaramente con questa evoluzione, perche fino agli
anni trenta le tettoie erano in legno, le stazioni avevano dimensioni modeste, gli edifici per le partenze e gli
arrivi erano separati l’un l’altro, vi era un'unica banchina.
Dopodichè con l’aumento del flusso del traffico aumentarono il numero di:
- Binari
- Banchine che dovevano essere collegate per favorire ai passeggeri di salire da un treno all’altro
- Tettoia per coprire tutto quanto il complesso ingrandito
La stazione di testa, con il suo marciapiede trasversale segna la tipologia delle stazioni delle grandi città.
Come è rappresentata?