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I mordenti per colorare e schiarire il legno


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Carrello COLORAZIONE
L'arte di tingere il legno era conosciuta fin dall'antichità,
Spesa: € si dal tempo degli Egizi e dei Persiani. Questa tecnica è
N. Prodotti: 0
0,00 stata documentata però solo in epoca più tarda: greco-
.: .: romana. Abbandonata durante il medioevo, fu
VISUALIZZ ACQUIST reintrodotta alla fine del Quattrocento grazie ad alcuni
A A intarsiatori che, per rendere un maggior effetto
cromatico alle tessere usate la utilizzarono nei loro
Help laboratori. Infatti, le tessere vennero colorite e
ombreggiate effettuando la bollitura delle essenze con liquidi colorati con
estratti naturali.
 Come ordinare La tintura a differenza della verniciatura, permette di conferire al legno la
 Modalità di pagamento colorazione desiderata senza avere l'effetto coprente proprio della verniciatura.
 Costi e tempi di Pertanto, dopo la tintura i disegni delle venature, la tessitura delle fibre, i nodi
spedizione o marezzature restano ben visibili lasciando al legno questa inimitabile
 Assistenza post vendita caratteristica che lo rende unico e così vivo.
L'ebanista o il restauratore sono interessati alla coloritura superficiale
dell'essenza che viene sottoposta a questo trattamento prima o durante la fase
di lucidatura
La tintura del legno, potrebbe in un primo momento sembrare cosa alquanto
Servizio attivo dal lunedì al venerdì semplice, ma così non è: il risultato della tintura dipende sia dal tipo di tinta
9.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00 usata che dalla reazione delle sostanze contenute del legno. La tinta deve essere
compatibile con tutti gli altri materiali che intervengono nel restauro: colle,
Ricerca stucchi, cere o gommalacca. Apprestarsi a tingere il legno potrebbe quindi
supporre una elevata conoscenza tecnica e scientifica. I vecchi restauratori,
possiedono una conoscenza empirica di questi fenomeni, data da numerosi anni
di esperienza: tale conoscenza porta sicuramente a ottimi risultati.
LABORATORIO DI
RESTAURO Per chi si avvicina a questo ambiente, un principiante può incontrare qualche
 Restauro del mobile difficoltà in quanto non è semplice orientarsi per mancanza di regole ben
 Restauro della doratura precise. Questi appunti possono solo aiutare in parte, e il provare e riprovare
 Restauro delle monete possono essere un buon inizio per toccare con mano e fare esperienza.
 Doratura
 Costruzione di uno I MORDENTI
stampo bivalve
 Preparazione dei colori
 Materiali
 Glossario

PRODOTTI PER
RESTAURO

 Prodotti per il restauro


ligneo
 Prodotti per il restauro
pittorico
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 Prodotti per il restauro
dei metalli
 Prodotti per calchi e
stampi
 Prodotti per il mosaico
 Prodotti per la
disinfestazione

decine di grammi. Le aniline si distinguono in dipendenza dal solvente: aniline all'acqua o aniline
all'alcool. Le aniline all'acqua sono, come la terra di Cassel, più stabili alla luce e compatibili con
prodotti vernicianti a base alcolica e sintetica.

Altro vantaggio delle tinte ad acqua è la loro praticità, in quanto possono essere miscelate fra di loro
e con quelle di origine naturale per ottenere tonalità intermedie. Inoltre il loro impiego è piuttosto
semplice in quanto ripassando su una parte appena trattata, non si rischia di lasciare aloni o chiazze
più scure dal momento che l'acqua evapora lentamente.

Le aniline all'alcool sono particolarmente indicate per tingere i legni molto sottili (piallacci e
lastroni) che, se trattati con grandi quantità d'acqua, si imbarcano e deformano tendendosi a
staccare. L'uso di tinte all'alcool non è comunque semplice poiché l'alcool può deteriorare la colla,
per cui occorre proteggere le giunzioni con uno strato di paraffina. Possono dare luogo a tinte non
uniformi se stese da mani poco esperte e non ultimo, la lucidatura a gommalacca è possibile solo
dopo circa una quarantina di giorni dal trattamento di tintura.

Le aniline ai grassi sono polveri coloranti concentrate utilizzabili per la colorazione di olii, cere,
grassi, vernici, resine, ecc.
I diversi colori possono essere miscelati tra loro per ottenere infinite tonalità intermedie di colore.
Le aniline ai grassi sono caratterizzate da praticità d'impiego e da un elevato potere colorante.

Esiste anche un metodo di tintura del legno che si basa non sull'aggiunta di pigmenti colorati, ma
sulla reazione con i tannini del legno facendoli diventare più scuri. Questo metodo, chiamato
mordenzatura, da effetti esteticamente molto validi, ma è di una elevata difficoltà in quanto l'esito
no è prevedibile a priori se non con una grande esperienza.

Uno dei mordenti più usati è il bicromato di potassio, particolarmente


adatto per scurire la quercia ed il mogano e quindi ad uniformare la
tinta delle parti nuove con quella della struttura più vecchia.

I cristalli di bicarbonato di potassio sono praticamente indicati per la


colorazione del mogano. Questo metodo viene usato anche per dare al
legno un spetto anticato. Si presta bene per armonizzare le
integrazioni nuove. Ai cristalli viene aggiunta acqua necessaria allo
scioglimento completo. Al momento dell'uso si aggiunge acqua per
poter ottenere la giusta colorazione. Sebbene il liquido risultante sia
un arancio vivo, da al legno un colore caldo e piacevole. Se usato molto
concentrato si ottiene una colorazione quasi nera. Lo scurimento del
legno non avviene appena applicato, ma ad asciugatura avvenuta.

SCHIARIRE IL LEGNO
L'imbiancamento è un procedimento usato per schiarire i legni che poi verranno tinti in seguito al
fine di uniformare meglio le integrazioni.

L'acqua ossigenata è la sostanza sbiancante più consigliabile dal momento che


svolge un'azione poco dannosa sulle fibre legnose, è adatta tutte essenze e non
richiede risciacquo poiché i suoi componenti evaporano spontaneamente durante
l'essiccazione. L'acqua ossigenata ad alte concentrazioni (60-130 volumi)
stabilizza con acido forte, va attivata al momento dell'uso con sostanza alcalina,
ad esempio con l'ammoniaca pura

L'azione dell'acqua ossigenata è determinata dalla sua scomposizione in acqua ed


ossigeno atomico il quale, ossidando le sostanze coloranti del legno ne provoca la
decolorazione.

L'acqua ossigenata si passa sul legno con uno straccio bianco non di cotone poiché questa fibra si
degrada facilmente a contatto con essa.

Nota dell'esperto
Per la sbiancatura del legno, ho utilizzato una soluzione ottenuta componendo al 95% acqua
ossigenata a 130 volumi e per il rimanente 5% ammoniaca pura.
Per ciò che attiene al processo di sbiancamento, dopo avere indossato dei guanti protettivi, con un
pennello ho incominciato a spennellare la parte da trattare lasciando qualche minuto come tempo
d'azione della soluzione sul legno.
Mi raccomando di usare anche una mascherina, perchè i vapori dell'ammoniaca sono terribili.
Successivamente con una pezza di cotone si strofina energicamente la parte da trattare.
Se il risultato ottenuto non risponde alle aspettative l'operazione si può ripetere a distanza di
qualche ora, sostituendo alla pezza un po' di lana d'acciaio .
Una volta terminata l'operazione di sbiancamento È consigliabile ripulire la parte trattata con un po'
di alcool e strofinarlo con una pezza di cotone per asportare residui di soluzione e fili di lana
d'acciaio.
Attenzione
Nell'uso dell'acqua ossigenata a 130 volumi occorre prendere tutte le precauzioni per evitare il
contatto con la pelle e con gli occhi in quanto a questa concentrazione è altamente corrosiva. Anche
l'uso dell'ammoniaca è pericoloso per inalazione dei vapori. Quindi, se non si è certi di operare in
tutta sicurezza è meglio non mettersi nemmeno ad iniziare il lavoro con l'uso di questi prodotti.

Altre sostanze sbiancanti sono:

• Candeggina: Tecnicamente Ipoclorito di sodio in concentrazione al 12%. Prima dell'uso questa va


ulteriormente diluita in proporzione variabile (1:1, 1:3). Chiaramente una maggiore diluizione ha un
potere sbiancante inferiore, ma si evita quella colorazione giallastra tipica della candeggina.

• Acido Ossalico: è un acido organico molto tossico da diluire in acqua o alcool. Se usato a caldo il
suo potere decolorante aumenta. Dopo il trattamento il legno deve essere accuratamente lavato.

• Idrosolfito di Sodio: si usa in soluzione acquosa la 10% che ne potenzia gli effetti. Anche in
questo caso, dopo il trattamento il legno va lavato.

• Permanganato di potassio: Si presenta sotto l'aspetto di un sale color violetto solubile in acqua.
È un potente sbiancante, ma di uso disagevole. Infatti l'applicazione sul legno, lascia incrostazioni
saline che vanno poi rimosse con acido cloridico. È necessario poi lavare abbondantemente con
acqua.
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Come colorare il legno con il mordente ad


acqua
Se vuoi colorare il legno senza nascondere la sua struttura
naturale e le sue originali venature che sono sempre di grande
effetto, puoi trattare il legno con un prodotto chiamato
mordente. Si può trovare in commercio colorato o in tinta
naturale e, può essere a base di acqua, di alcool o di olio.
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Istruzioni
Difficoltà

Cosa serve
 Mordente in polvere
 Pennello
 Tampone
 Spugna
 Bacinella
 Spazzola di cuoio
 Spazzola di ottone
 Guanti di gomma
 carta abrasiva grana 100 e 180
 Lacca spray trasparente

Approfondimento

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1. Come prima cosa bisogna stemperare la polvere di mordente e allora prendi una bacinella
con
dell'acqua bollita caldissima e, piano piano versa la polvere girando nello stesso tempo fino
ad aver il colore gradito. Prima di usare il mordente bisogna che la superfice del legno sia
molto liscia e allora devi prima carteggiare bene con carta abrasiva grana 100 e dopo devi
spazzolare per togliere la polvere lasciata dalla carteggiatura. Adesso con dell'acqua tiepida
inumidisci tutte le parti del legno in modo che tutte le fibre si alzino e si raddrizzano. Lascia
asciugare per cinque ore e carteggi di nuovo però con una carta abrasiva di grana 180 e
spazzola nuovamente.
2. A questo punto abbiamo una superficie pronta per essere trattata. Se vuoi usare il
trattamento con il pennello allora dai una prima mano di mordente nella stessa direzione
della venatura del legno. La superficie va bene impregnata ma senza esagerare. La seconda
mano la dai traversalmente rispetto alle fibre del legno, cerca di stendere il colore
uniformemente su tutta la superfice. Lascia penetrare il mordente per circa due o tre minuti e
asciuga l'eccesso con una spugna o un tampone assorbente. Anche in questo caso devi
lavorare nel senso della venatura del legno. Una volta che la superficie è completamente
asciutta puoi passare alla laccatura.
3. Se invece vuoi usare il trattamento con la spugna (questo sistema si usa spesso quando devi
colorare superfice più ampie) allora prendi la spugna imbevuta di mordente e, allo stesso
modo dai la prima mano seguendo la venatura del legno e la seconda mano in senso
trasversale. La spugna va subito lavata dopo l'uso. Adesso bisogna che il mordente penetri
più profondamente nei pori del legno, allora con la spazzola di cuoio devi spazzolare
energicamente seguendo la direzione delle venature.
4. Prima di spazzolare, è bene che lasci asciugare il mordente per due o tre minuti. Una volta
spazzolato con la spazzola di cuoio e vuoi una superfice più lucida, lascia asciugare bene
bene e puoi usare la spazzola di ottone perchè le setole di metallo penetrando profondamente
nel legno la lucidano. Anche in questo caso per passare alla laccatura, la superficie deve
essere completamente asciutta.

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