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L'accademia d'Arcadia
ESPONENTI DELL’ARCADIA
I teorici dell'Arcadia
Tutti d'accordo sul modello di elegante chiarezza, tramite un paziente labor limae.
Vi erano però diverse posizioni:
L'Arcadia ebbe grandissimo influsso nella società aristocratica per tutta la prima metà del
Settecento e vi aderirono gran parte dei poeti e letterati dell'epoca: Giambattista Zappi e la
moglie Faustina, Eustachio Manfredi, Innocenzo Frugoni, Giuseppe Parini, Paolo Rolli,
Pietro Metastasio, Ludovico Antonio Muratori, Apostolo Zeno, Scipione Maffei.
Primo melodramma: l'Euridice (1600), libretto di Ottavio Rinuccini, musica di Peri e Monteverdi,
• in occasione delle nozze a Firenze tra Maria de' Medici e il re francese Enrico IV.
Struttura: alternanza di
• "recitativi" brani recitati da un solo personaggio con sottofondo musicale di pochi strumenti,
• e "numeri" parti d'insieme in cui prevaleva il canto (duetti, arie e cori).
Col tempo il testo poetico (libretto) fu in secondo piano rispetto alla musica e al canto virtuosistico,
• in particolare dei cantanti castrati, come il famoso Carlo Broschi, detto Farinelli (1705-1782)
La riforma di Zeno e Metastasio
Il poeta Apostolo Zeno (1668-1750) rivalutö la parte testuale del melodramma
• liberandolo dagli artifici barocchi e rendendolo piü verosimile, conformemente ai principi del razionalismo
arcadico.
La riforma fu completata da Pietro Metastasio che portö ad un perfetto equilibrio tra parola e musica.
Nato come genere d'élite, il melodramma conquistö un pubblico sempre piu vasto,
nascita di teatri pubblici a pagamento di cui il primo fu il San Cassian, Venezia (1637).
PIETRO METASTASIO
La vita
Metastasio (trapasso) pseudonimo di Pietro Trapassi,
1698: nasce a Roma da modesta famiglia -Y presi gli ordini minori, fece studi di diritto,
1718: ammesso all'Arcadia alla morte di Gravina che 10 aveva apprezzato fin dall'infanzia
1720: a Napoli si legö alla cantante Marianna Benti Bulgarelli, la Romanina,
• che 10 introdusse nel mondo del teatro, dei musicisti (Pergolesi e Scarlatti),e del melodramma.
• Per lei scrisse vari libretti, come la Didone abbandonata (1724) *immediata fama internazionale.
1729: a Vienna presso Carlo VI per sostituire Zeno come poeta di corte -Y fino alla morte.
Le opere
Melodrammi musicati dai compositori piü celebri del tempo, come Pergolesi, Vivaldi, Haydn,
Mozart
A_Napoli Didone abbandonata, Catone in Utica, Semiramide riconosciuta„ ec
A Vienna Demetrio, Olimpiade, La clemenza di Tito, Attilio Regolo, ecc.
considerate le migliori.
Riforma del melodramma (in prosecuzione ad Apostolo Zeno)
intreccio semplificato (vicenda unica) con ordinata alternanza di
• recitativi: monologhi e dialoghi in endecasillabi e settenari in rima libera procede la
vicenda
• e cantati o arie: ottonari e quinari, rima regolare sentimenti piü intimi dei personaggi
equilibrio testo — musica ritrovata dignitå dei versi, letterariamente validi anche senza
musica.
ILLUMINISMO:
FRANCESE:
ha come obiettivo quello di inventariare la globalità delle conoscenze del tempo, proposta
di un nuovo modello conoscitivo basato sull’ empirismo inglese;
Alla realizzazione del progetto hanno partecipato D’Alembert e Diderot, hanno poi
collaborato anche Montesquieu, Rousseau e Voltaire;
D’Alembert nel Discorso preliminare all’Enciclopedia cerca di fare una ridefinizione
generale del sapere umano, affermando la centralità della ricerca scientifica e filosofica nel
processo di conoscenza umana; passato, religione e teologia sono considerate come fonti
prime e superiori del sapere;
Interesse per le materie tecniche: l’ambito della tecnologia entra per la prima volta
ufficialmente nel mondo della cultura;
Apertura degli illuministi verso la realtà concreta del lavoro.
ARRETRATEZZA DELLA SOCIETA’: gli ideali illuministi non portano a risultati concreti nella
società italiana, poiché il clima culturale era ancora arretrato; il mancato rinnovamento
civile e sociale in Italia si spiega con la debolezza della borghesia imprenditoriale, questa
classe era numericamente debole, quindi non destinata a sostituirsi ai centri del potere
tradizionale (nobiltà e Chiesa)
CARLO GOLDONI:
BIOGRAFIA:
Goldoni nasce nel 1707 e trascorse la sua giovinezza con il padre vivendo in
citta italiane
Dopo aver finito gli studi di legge inizia a lavorare come avvocato a Venezia e
nel tempo libero si dedicava alla scrittura di scenari e testi per il teatro
Nel 1734 inizia a scrivere testi tragici e scenari tragici per la compagnia
Giuseppe Imer nel teatro Samuele
Nel 1743 si trasferisce a Firenze e successivamente a Pisa dove entra a far
parte dell’Accademia dell’Arcadia
Ritorna a Venezia e all’eta di 40 anni abbandona il suo lavoro da avvocato per
dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di commedie
Tra il 1748 e il 1762 attua i suoi principi della riforma del teatro comico
lavorando in diversi teatri come il teatro S. Angelo
Nel 1762 si trasferisce a Parigi dove collabora con la comedie italienne
Nel 1792 durante la rivoluzione Francese gli viene revocata la pensione
concessagli dal re e cosi muore in poverta il 6 febbraio del 1973
FIGURA E IDEE:
Nella vita compie un percorso che lo porta a rinnovare a fondo il genere
comico
I punti forti della sua riforma della commedia sono la
verosomiglianza dei personaggi
coerenza degli intrecci
la naturalezza colloquiale della lingua
non e’ un teorico ma e’ un uomo di teatro su cui agisce il contatto continuo
con attori ,impresari, pubblico
nella sua carriera deve affrontare problemi economici insuccessi e polemiche
con i commediografi rivali
sperimenta tutti i generi teatrali che andavano di moda nella sua epoca e fino
alla fine dei suoi giorni compone sia commedie ma anche libretti per opere in
musica
RIFORMA DEL TEATRO COMICO:
Goldoni nella sua carriera teatrale e’ attivo maggiormente a Venezia considerata la
capitale del teatro italiano
Il suo obiettivo era quello di rinnovare completamente quello che era il genere
comico del momento infatti nel 700 la scena comica era comandata dalla Commedia
dell’Arte che utilizzava:
comicita’ buffonesca e volgare
prevedeva una traccia d’azione detta canovaccio o scenario dove gli
attori recitavano improvvisando
personaggi erano fissi e riconoscibili tramite i loro costumi e alle
maschere che indossavano
cosi Goldoni decide di rinnovare tutto questo con la sua riforma graduale:
i personaggi fissi hanno caratteristiche piu’ reali qui spicca l’uso della
verosimiglianza
abbandona l’uso della maschera e i nomi tradizionali
cambia i canovacci con copioni veri e propri rendendo gli intrecci piu
coerenti
sceglie di utilizzare il toscano parlato
Goldoni afferma di ispirarsi al libro del mondo ovvero alla realta’ umana e al libro del teatro
ovvero l’esperienza del teatro in se per se e per quanto riguarda la borghesia lui descrive il loro
ozio e la loro arroganza mentre mette in risalto e la descrive con affetto e simpatia la vita dei
popolani veneti
OPERE MINORI:
Goldoni scriveva numerosi intermezzi considerati da lui attivita secondarie cosi
intorno agli anni 70 inizia a scrivere le memorie italiane che erano prefazioni
autobiografiche e intraprese anche un altro progetto quello delle Memoires ovvero
le memorie ma in lingua francese nel 1787 in cui descrive il suo percorso
esistenziale e gramaturgico
LA LOCANDIERA:
La Locandiera e’ senz’altro l’opera piu famosa di Goldoni e’ stata scritta nel 1752 e
racconta la storia di Mirandolina che era la proprietaria di una locanda questa
donna veniva corteggiata sempre da tutti gli ospiti tranne che dal cavaliere di
Ripafratta che non la calcolava di pezzo cosi offesa dal suo disprezzo la locandiera lo
seduce per poi sposare il suo fedele servitore Fabrizio
Questa commedia e’ stata letta inizialmente come lo specchio della societa
veneziana ma dopo la messa in scena di Visconti nel 1952 le intezioni critiche della
commedia si moltiplicarono facendo emergere aspetti diversi come:
narcisismo e la volonta di dominare su altri da parte di mirandolina
e la finzione che accomunava tutti i personaggi
e l’astuzia di Mirandolina rappresentava l’arte teatrale di Goldoni e la
sua capacita di rendere credibile l’inverosimile
GL’INNAMORTATI:
Questa opera e’ stata scritta nell’estate del 1759 ed e’ incentrata sull’amore di due
giovani che si lasciano trasportare da emozioni eccessive e spesso innescanouna
serie di liti e riappacificazioni
L’opera sfrutta alcuni espetti della Commedia Dell’Arte come i lazzi i duetti gli a
parte e i monologhi patetici ma presenta anche nuovi elementi come gli attori duttili
ovvero facendo recitare attori specializzati in un ruolo diverso da quello solito
GIUSEPPE PARINI:
BIOGRAFIA:
Nasce a Bosisio nella lombardia asburgica da famiglia numerosa e di
condizione modesta
Studia presso il collegio dei padri Barnabiti e prende ordini sacerdotali
Frequenta per 15 anni l’accademia dei trasformati importante
istituzione di milano
Nel 1754 trova impiego come precettore presso duchi Serbelloni e nel
1763 presso la famiglia Imbonati
Nel 1768 lascia il suo impiego e ne ottiene via via sempre piu prestigiosi
tra cui l’insegnamento nell’accademia delle belle arti
Dopo occupazione francese della Lombardia inizia a collaborare con il
nuovo governo ma poi si ritira a vita privata per sfiducia nella politica
napoleonica
Muore a Milano a 70 anni
FIGURE E IDEE:
Concorda con le idee illuministe crede nel valore della cultura come
strumento per migliorare la societa si impegna per diventare insegnante e
uomo di lettere
Rifiuta gli atteggiamenti piu radicali dell’illuminismo sperando in un
riformismo graduale della vita civile
Il suo lavoro da precettore gli consenti nella vita di conoscere la vita
dell’aristocrazia e nelle sue opere denuncia la societa usando l’ironia
Aspira ad un ruolo pubblico e collabora con la politica asburgica spinto
dall’esigenza di incidere sulla realta del suo tempo con interventi concreti
Propone un classicismo limpido ed elegante che rispetti i principi del buon
gusto sostanziato da contenuti etivi e sociali
ATTIVITA LETTERARIA:
Parini scritta prevalentemente in versi si inserisce nell’Illuminismo del 700 e
vorrebbe che la letteratura debba avere un utilita sociale lui non condivide le
posizioni radicali di questo movimento e ne condanna gli eccessi rivoluzionari nutre
sentimenti religiosi difendendo i primati della poesia
LE ODI:
Parini durante la sua vita compone le ODI che si inseriscono in un genere in voga nel
700 destinato all’intrattenimento piacevole le novita che introduce sono appunto i
temi di attualita per denunciare i temi del momento
Questo intento emerge nelle prime 7 odi composte tra 1758 e 1766 mentre la
produzione successiva e’ caratterizzata da una maggiore leggerezza e dalle presenza
di spunti autobiografici e riflessioni personali cosi il poeta si avvale di un lessico
ricercato e classico
IL GIORNO:
e’ un poemetto satirico scritto in endecasillabi sciolti dove Parini dedica piu riprese
senza mai completarlo lui pubblica solo due delle tre parti:
IL MATTINO 1763
IL MEZZOGIORNO 1765
Successivamente inizia una rielaborazione dell’opera attribuendole il nome de IL
GIORNO e prevedendo una suddivisione in quattro
La satira presente nell’opera e’ riferita all’aristocrazia contemporanea dove il poeta
denuncia l’inerzia, la superficialita, l’assenza di spessore morale e ignoranza
Parini spera in una riforma di questa classe sociale e nutre la speranza che essa
possa avere un ruolo utile alla societa
STRUTTURA NARRATIVA:
e’ semplice perche si basa sulla successione in ordine cronologico delle azione che
un giovin signore compie dal mattino sino alla notte in una giornata
La polemica in questa opera e’ condotta dalla pungente ironia dato che il narratore
interno da diversi consigli e guide che devono essere percepiti in modo opposto a
quello letterale vanno interpretati
Utilizza uno stile alto sintassi e lessico raffinati e elaborati
VITTORIO ALFIERI:
BIOGRAFIA:
Nato ad asti da famiglia benestante e nobile perse il padre presto
Nel 1758 entra nella reale accademia di torino
Dal 1766 al 1772 compie un lungo viaggio attraverso le principali citta europee e
italiane
Torna a Torino e conduce una vita agiata e mondana intrecciando diverse
relazioni amorose
Nel 1777 conosce Luisa Stolberg gia sposata che sara’ sua compagna fino la
morte
Si trasferisce a Parigi nel 1788 dove vive bene la rivoluzione ma dati i sanguinosi
eventi decide di vivere a Firenze
Trascorre ultimi anni della sua vita dedicandosi allo studio e alla scrittura
amareggiando la situazione politica in italia
Muore a 54 anni
FIGURA E IDEE:
fin da giovane coltiva la passione per la poesia ma fa fatica perche non e stato
sostenuto da una buona cultura letteraria e linguistica
condivide alcuni aspetti del pensiero illuminista ma esalta le passioni e i
sentimenti
dotato di comportamento vigoroso e aristocratico ed risulta insofferente
quando gli viene limitata la liberta e avverte un conflitto insanabile
la sua sfida era quella di fondare un nuovo teatro tragico rispettoso della
tradizione classica ma allo stesso tempo rimodernizato
ATTIVITA LETTERARIA:
Vita scritta da esso si tratta di un autobiografia scritta da alfieri tratta
principalmente la sua vocazione poetica rappresentata come ragione di vita e altro
tema trattato e’ lo scontro tra la sua raffinatezza e la grettezza dell’epoca storica in
cui e’ costretto a vivere
IDEOLOGIA E PENSIERO POLITICO:
Alfieri appoggia le idee illuministe affermando che non ce un altro governo concreto
alla monarchia e concepisce la liberta’ come valore assoluto su questo tema politico
sono legati due trattati
della tirannide
del principe e delle lettere
SCRITTI POLITICI,POLEMICI,COMMEDIE:
Alfieri compone 17 satire nelle quali critica con toni severi i vizi umani dell’epoca.
I toni satirici che usa si mischiano a quelli drammatici del Misogallo nel quale lui
esprime in modo rabbioso il proprio odio per la Francia che stava facendo al
rivoluzione. Negli ultimi anni della sua vita scrisse 6 commedie dove esprime un
severo giudizio sulla realta politica
LE RIME:
Composte in piu di 20 anni e sono 351 componimenti in varie forme metriche che
costituiscono una sorta di diario dove lui rifletteva su temi universali o storici
facendo emergere la propria personalita da uomo tormentato in conflitto con se
stesso e con il mondo
LE TRAGEDIE:
Alfieri si accosta alle tragedie perche attribuisce al teatro un’alta funzione educativa
e che questo genere si accosta al suo carattere
Le 21 tragedie rispettano le unita aristoteliche e mirano alla massima
concentrazione
Tutti gli elementi superflui vengono eliminati per dare spazio alle passioni e hai
contrasti che sono al centro degli intrecci
Alfieri crea uno stile tragico energico e antilirico:
usa l’enjambements
usa l’endecassilabo con versi sciolti e spezzati
lessico lontano dal parlato quotidiano
Tema ricorrente e’ quello della tirannide opposizione tra eroe e tiranno
Lui sempre in conflitto con se stesso