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ELETTRONICA VIVA 1)... ELETTRONICA - RA Enos ae Py Nai PATE Ke Ds PN Pee A Dens Sear mero ig Aer niesns ie ica a ero EOC nT della radio Bett tC) SOMMERKAMP TS 788 DX il metodo PU da sé Cn digitali an¢enne Ear ULM CTT} SOMMERKAMP TS 340 DX Pot) Ogni apparecchio da noi venduto e corredato da un nostro Certficato di garanaia di mesi 6 USE) del sole ela \ “ propagazione di DAI ZOVI LINO & C. I3ZFC Via Napoli § - C.so S. Felice 85 - VICENZA - Tel, (0444) 39548 Donald Howard Menzel. docente Come professore emerito oi in Harvard, 8 stato una delle parsonal: Asirofisica @ stato mazstro di due ge 12d! maggior rilievo nel campo deg rerazion! al astronom studl solar. Scomparso nel 1976 a 75, Laureato la prim: anni, si @ dedicato a questa scienza Denver diventava "Master per ole 80 anni, ed ha lasciato 26 v0 Vranno successive € quindt "Master Tumi ¢i divulgazione, 91 Astronomia a 24 ani, a Princeton, Dotato i grande senso dello "hu ‘Sel lauree, di cul una “honoris mor” oltresta d'una facile vena. i causa” ad Harvard. Ha fondato Ire 08 seritfore, pubblicava frequentemente servator astronomic nteressalo alla racconti fantaselentificl ilustrati con Radio fino dagli anni giovanili, duran caricature che agit stesso disegnava, tela iI G34, @stato Presidente dei Co: Non eredeva né ai Marziani né at Di: imitato per ia Radio-propagazione del: ‘schi volanti: lo dimostr® con opera To Stato Maggio Interforze od @ stato "The World of Flying Saucers" de! ‘anche uno dei primi a eredere, proprio 1963 ¢ con una mostra ai suol disegni in quogll anni, alla. "Radio-astro caricaturali dal tiolo "Maraian! noma" DONALD H. MENZEL Il Radioamatore @ una persona che ha la vocazione di «comunicare per mezzo della radion. Il Radioamatore é perd anche una persona che si dedica allo studio dete tecniche e dei feno- meni inerenti le Radiocomunicazioni. Sensibile a questa esigenza, la Faenza Editrice ha iniziato la pubblicazione, alcun/ anni fa, della «Collana di radiotecnica», dedicata in particolar modo ai Radioamatori, in cui sono fi- nora apparsi volumi di grande successo come «Da 100 MHz a 10 GHz» di l4SN — che @ anche direttore della collana — e ul! Manuale del Radioamatore e del tecnico elettronicon di i2EO. Ora sta per uscire un'opera di alto valore scientifico e di grande interesse per tutti coloro che desiderano rendersi conto dei fenomeni inerenti la propagazione ionosferica @ fa natura del- Ja loro causa primaria: i! Sole. IL NOSTRO SOLE ~ "Our Sun, -, scritto da un radioamatore, W1JEX, € un’opera di divulgazio- ne di raro valore. L'autore, Donald Howard Menzel, @ stato uno dei piu celebri astrofisici ed astronomi del nostro tempo e docente pressa l’Universita di Harvard negli Stati Uniti. Come Radioamatore egli ha usato un linguaggio piano e facilmente comprensibile, col qua- Ie 6 riuscito a wrendere facilin anche le nozioni pid astruse. Come scienziato ha seritto un'opera di fondamentale importanza nella quale il tentativo del- a divulgazione non & mai disgiunto dal rigore scientitico. La Feenza Editrice, fedele dunque al suo programma di divulgazione tecnica e scientitica per i Radioamatori e gli appassionati di elettronica, é liet ai presentare ai suoj lettor! questopera veramente basilare per chi si interessa di questo settore Sc Ritagliare e spedire a: Faenza Editrice S.p.A.- Firenze 60/A - 48018 Faenza Desidero conoscere le modalita e le agevolazioni, come lettore di Elettronica Viva per prenotare il volu- me «Our Sun - Il nostro sole» Nome Cognome Via Solo per il mese di Dicembre POLMAR CB 309 omologato LINEARE BASE 600 Watt AM ACCORDATORE 11/45 LINEARE 25 W Transistor ROSMETRO WATTMETRO 1000 Watt COLT EXALIBUR 200 canali AMIFM/SSB PREAMPLIFICATORE antenna auto 27 MHz ROSMETRO WATTMETRO 2 strumenti a 1000 LINEARE base fissa 120 Watt AM FT 101 ZD Yaesu FT 107 M Yaesu IC ZE tom MAJOR M 200 AFS 200 canali AWFMISSB COLT 8000 GX 120 canali AM/FM con Eco ALAN CX 550 200 canali AM/FMISSB LINEARE AUTO transistor 150 W AM LINEARE AUTO transistor 60 W AM ALIMENTATORE 6 A con 2 strumenti Per acq| superiori a « Un gradito L. 300,000 L. 375.000 L. 39,000 L 17.600 L. 23.500 L. 550.090 L. 16.000 L. 40.000 L. 110.000 L. 1.440.000 L. 1.670.000 L. 360.000 L. 350.000 L. 280.000 L. 425.000 L. 130.000 L. 45.000 L 50.000 FREQUENZIMETRO per trasmettitori fino a 50 MHz GTL 150 120 canali AM/FM/SSB MIDLAND 7001 con trequenzimetro 200 canali AM/FM/SSB MIDLAND 6001 AMIFM/SSB 200 canali MIDLAND ALAN 68 MIDLAND ALAN 34 ‘SSB 350 omologato AMISSB LAFAYETTE 8790 DX HY GAIN V DX Doppio clarifier 120 canali AM/FM/SSB POLMAR NEVADA 40 canali AM COMMODORE CBM 4032 COMPUTER Per altri modelli telefonare per Auguri di: Buone Feste! prezzo. 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Vendive: Faenza Edivrice S.p.Ax, via Fitenze 276 - 48010 Errano, Feenza, Tel, 0546/43120 ‘Pubblicita - Direzione: Faenza Editrice S.p.A., via Fi. renze 276 - 48010 Errano, Faenza, ‘Tel. 0546/43120 ‘Agenzia di Milano: via della Libesta 48 - 20097 S, Donato Milanese (MI) - Tel. 5278026 Agenzia di Sassuolo: Sassuolo (MO) » Tel Vile Peschiera, 79/1 - 41049 159/885176 La rivista @ distibuica dalla: SO.DLP.- Sv. Via Zuretti 25 = 20125 Milano Tel. 02/6967 Blerzonlca Viva é principelmente diffuse In edicola per abbonamento. Questa rivista @ destinata a: Sta- 2lonl emittent! private Radio TV - Implants, Artigia- ‘al - Hobblatl, CB, OM - Capi teenici teenlct labora: tort per assistenza tecnlea - Assoclaxionl dl categorie teenlel Radio TV elettronici - Case produttriel di RADIO TV e prodott! elettronict - Case produttrict di component! =" Dlstributort “commercial!” dl prodott! ‘ettroalel, Pubblicazione registrata press il Tribunale di Ravenna, 1, 641 det 10/10/1977, Pubblicita infeiore al 70%. Un fascicolo L. 2.000 (arretrati $0% in pid) Abbonamento annuo (IT numeri) L. 20.000 Pubblicazione associata al! USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) Stampa: Grafiche Consolini Villanova di Ca stenaso (BO) lettrovica Viva - Dlcernbre 1882 -N. 29 ONG GLETTRONICA VA. SOMMMARIO conclude 1'80° anno dalla nascita dejla radio mondiale Lettere in redazione .... Principianti teorieo-pratico Alla ricerca di un metodo per far da sé (3°). Gia introdotti teorico-pratico Interpolazioni pid precise col grafico ascorrimento La pratica soluzione d’un problema sempre pid sentito ... Una semplificazione nei montaggi a 2,4 GHz pud essere offerta dal nuovo dispositivo Siemens al GaAs .. Esperti aggiornamento Corso di autoapprendimento della tecnica digitale (A. Piperno) . Oscillatori a sfasamento RC (2°) (M. Marzano) Glossario di elettronica (G. Melli) Antenne ‘Un’antenna campale di alta Efficienza (L. Gualandi) cee OT Si pué costruire un BALUN VHF di lunghezza esatta? (di IN3ZMY)........ 39 Messa in parailelo di due antenne Fracarro (di |W3ABP) Laboratorio © costruzioni Un palmare per lemergenza ed usi vari su un canale CB (F. Righetti - Aquila Nera)... 42 La propagazione ionosteriea (M. Miceli)... 47 L’alta atmosfera e l’influenza del sole (Federico Donati) .. vee 49 Dedicato agli SWL Si é costituita la A.ILR, - Associazione Italiana Radioascolto Dai nostri Club Amici Notizie dal mondo degli OM . 18° Convegno Nazionale Romagna Notizie dal mondo dei CB Di CB parliamo (P. Badii) Iradioargomenti . Uno alla volta . Dalle aziende Radio Amiche ... Import & Export... MW nostro Portobello . a LST TROL A SI CONCLUDE L’80° ANNO DALLA NASCITA DELLA RADIO MONDIALE Nel numero di dicembre 1981 ab- biamo dato notizia delle prime in- certe esperienze di ricezione del se- gnale «S» ricevuto a St. Johns di Terranova (Canada) attraverso PAtlantico alla distanza di 3200 km. ‘Era stata una ricezione incerta che, per certi versi, portava ancora Vimpronta del Marconi «primo radioamatore a Villa Griffonen. Sebbene la Stazione di Poldhu in ‘Cornwall (GB) fosse stata costrui- ta con criteri industriali, a caratte- re permanente, deiia massima po- tenza a quei tempi possibile, con un aereo ben sviluppato, il posto ricevente canadese era una siste- mazione campale alquanto preca- ria. L’aereo ricevente era costituito da un filo lungo oltre 100 m, sostenu- to da un aquilone che, a causa del vento turbinoso, quando non strappava il filo, ne faceva variare continuamente inclinazione ed al- tezza dal suolo, provocando varia- zioni di capacitd elettrica che im- pedivano la sintonia del ricevitore. Fu questa la causa principale che rese la ricezione de 12 dicembre difficile, perd il risultato diede a Marconi la certezza che due sta- zioni permanenti sulle rive oppo- ste dell’Atlantico avrebbero con- sentito le comunicazioni Dopo il 12 dicembre 1901 si abbat- teva sulla testa dell’inventore «na vera tempesta: — Avuta notizia delle esperienze 2 Fig. 1 - Marconi vantottenne con le pid perferionate apparecchiature del 1902, che gli con- sent in corso, la Compagnia Anglo- Americana dei cavi_ trans- atlantici in virti del diritto di Monopolio per le comunica- zioni telegrafiche tra la Gran Bretagna e Terranova, fa con- segnare al Marconi una ingiun- zione del Tribunale per la im- mediata sospensione delle pro- ve. — Non avendo potuto continuare le prove, ma affermando di aver ascoltato diverse volte la «S» di Poldhu dopo fe 12,30 del 12 dicembre, viene tacciato da numerosi giornalisti © stu- diosi dessere impostore o nel caso pid benevolo, d’essere un. visionario. snno | successi a ripetizions el qusllanno, — In conseguenza d’una vera propria campagna di stampa denigratrice, le azioni della «Compagnia» precipitano. Sieché la «Compagnia» che gid si era fortemente indebitata per la costruzione del trasmet- titore di Poldhu, rischia il fal mento. A distanza di tempo, sembra accertato che la «cam- pagna di stampa» ia Gran Bre- tagna non fosse del tutto spon- tanea, ma occultamente spon- sorizzata dalla «Compagnia dei Cavin Mentre in Europa, ed anche nel suo Paese di nascita, Marconi era oggetto di denigrazione, un con- Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 28 ES LET TONIC VW) me a SS Fig. 2- La montagna d'acqua che fortante sostegno gli veniva da ce- lebri americani come il prof. Pu- pin dell’Universita di Columbia ed Edison, mentre il New York Ti- mes parteggiava francamente pet Lui). 11 13 Gennaio 1902 anche la Ame- rican Institution (of) Electrical Engineers (IEE) un Sodalizio il cui prestigio indiscusso é tuttora vivo, quasi un secolo dalla fondazio- ne, si schierava inequivocabilmen- te a Suo favore, offrendo un «Banchetto d’onore» al Waldorf Astoria di New York, dove era presente il fior-fiore della tecnica USA: qui Marconi fece la prima (1) Dal New York Times del 17.12.1901 «Se Marconi riesce nelle sue esperienze di ‘TSF intercontinemate il suo nome rimarra attraverso i secoli, fra quelli dei pi. grandi inventori di tutto il mondo. Cid che eal sta tentando di fare verrebbe a rivoluziona- re lavita sociale, gli afar le rlazioni po- litche fra i popoli della Terra. Il successo iniziale di Marconi @ tale da ec- citare potentemente l'immaginazione ¢ tut {1 gli uomini intelligenti sperano fervids- ‘mente che la TSF dimostri ben presto d'es- sere um potente sistema d’uso pratico © ‘quotidiano. Anche se gli sienziati addita- 10 «gli ostacoli considerati ordinariamente come insuperabil, questo primo trionfo & un vaticinio di future conquiste». Elettronica Viva - Dlcembre 1982 -N. 29, ‘onde-adio dovevano seavaleare, comunicazione tecnica sulla TSF dai primordi al felice esperimento del mese precedente. La rivincita, alla presenza di nu- merosi testimoni, doveva venire ben presto: nel Febbraio 1902, Marconi, imbarcato sul transa- tlantico «Philadelphia» della American Line, era in grado di ri- cevere regolarmente notizie dall’Europa trasmesse via-radio da Poldhu; la massima distanza di ricezione in ore nottune, fu di 3400 km. In questa esauriente sperimenta- Zione, veniva verificata per la pri- ma volta, la migliore propagazio- ne nelle ore notturne; i ricevitori installati erano peraltro, i migliori del momento: apparati con accor- do di sintonia, dotati di rivelatori migliorati come il «coesore a goc- cia di mercurion ed it «detector magnetico» (che sara brevettato dalla Compagnia Marconi il 25 giugno del 1902). Il 12 © 13 Giugno ebbero luogo due «storiche giornate» presso la «Royal Society» in Londra. 11 12, il Prof. Fleming - «il teorico in bombetta» ricordato dall’arti- sta americano nel poster (che 1 produciamo in copertina) - quale larconl vontenne, ese suol esperimenti nel soto-etto‘s nel. |a corte retrostante fa Villa Griffone di Pon. fecehio (Bo). Sotto Ia seconde finestra doitultimo piano (da sinistra) vodest una la- pide che identifica ll vano donde partrono | prim segnaliradio. ‘elt autunno dol 1895, trasmettendo dal cor tile (presso Palboro dl fondo) Wi vad 3t0 nel wgranaion duna abitazione di cono- sconti, coprendo una distanza di oltre 1000 Mets. Al posto ricevente si trovava un sv0 assistente volomtari: i glardiniere del pa dre -«Tugnatts, TELEGRAFIA | pub. biicato da Zenichelli Ed, Bologna. Autor ‘Augusto Righl, Ordinario di Fisica 6 Barnard Dessau, suo assistonte, Dope la prim: Zione dol 1903, it manuale ebbe numerose riedizioni, tra cui una in lingua tedesca 1904, » cura del Dessau, consulente della Compagnia rife- iva con due importanti «Comuni- cazioni» su: — Lieffetto della luce solare sulla propagazione delle onde e.m. — Le possibilita del detector ma- a Bs GLETTROU WU) Spada tbat ve Fig, 5-IIfrancobollo commemorative emes- 450 un anne dope la morte delInventore nel 1938, gnetico Marconi quale sensibi- le rivelatore di onde elettroma- gnetiche nel moderno ricevito- re per telegrafia senza fili. Il giorno successivo in una lunga «Comunicazione» Marconi faceva il punto sui «Progressi della TSF» dopo le esperienze di Terranova ed a bordo del «Philadelphia». 11 30 Settembre Marconi, imbarca- to sulla nave militare italiana «Carlo Alberto» riceveva forti se- gnali da Poldhu in una baia cana- dese distante 4000 km dalla Gran Bretagna. Poi venne I'apoteosi: — alla fine di Novembre la st Zione assai simile a quella di Poldhu, costruita a Table Head (Glace-Bay, Canada) era ultimata ¢ si iniziavano le prove sull’onda di 2000 metri (orm: i dispositivi sintonici erano sta- ti integralmente adottati). 11 16 Dicembre 1902 da Poldhu giungeva (via cavo) un primo messaggio confortante: «Yel- low timen; che in codice signi ficava: «ricevuti messaggi leg- gibili per 30° su tre ore di tra- smissione». La notizia; seppure in codice, non resta segreta; il prof. Perkins in- viato dal «Times» di Londra solle- cita Marconi a «tentare» la tra- smissione d'un messaggio al suo giornale, Marconi acceita, La tra- smissione avviene nella notte fra il 17 ed il 18 dicembre: 8 un succes- so. Dai 20 Dicembre in poi, si stabili- scono comunicazioni bilaterali fra le due sponde dell’ Atlantico: — I primi due messaggi furono telegrammi di omaggio ai So- vrani di Gran Bretagna ¢ d’Ita- lia. Le risposte, trasmesse da Poldhu, giunsero nella stessa notte (2). Con Vinaugurazione del servizio commerciale trans-atlantico avve- nuto 80 anni orsono, finiva pur- troppo, anche la leggendaria av- ventura del «geniale fortunato amatore che diede la Radio alPUmanita»; da allora in poi, Marconi sara sempre pid mana- ger, organizzatore, uomo daffari; ma non pid il giovane ardito che 086 sfidare l'impossibile. Guglielmo Marconi, nato a Bolo- gna il 25 Aprile 1874, aveva nel (2) 1 due telegrammi @omaggio ai Sovrani ebbero le seguenti rispost: = to Marconi: Glace Bay «Apprendo con vivissimo piacere il grande risultato ot- tenuto che costituisce un nuovo sto trionfo, a maggior gloria della scienza italiana. Affezionatissimo Vittori Emanuele» to Marconi: Glace Bay «Ho avuto Monore di sottoporre it vostro telegram ima al re ed ho avuto l'incarico di con- sgratulatmi sineeramente con voi a n0- ime di S.M. il re peril grande successo dei vostri sforzi neo svituppo della vo- stra importantissima invenzione. resi & sempre inleressato dei vostri esperi- mente desidera ricordarvi che le vostre prime prove furono cominciate da voi a bordo dello yacht-reale Osborne nel 1898», (frmaio Knollys) Dicembre 1902: ventotto anni e seite mesi. In solo 7 anni di tenace lavoro, Egli era riuscito a convertire «un mero giocattolo scientifico» in un poderoso sistema d’uso pratico ¢ quotidiano, in grado ai «collegare tutte le razze umane annullando le distanze». Fig. 6-1 trancobollo emesso nel Principato a DH FF2 a Lz a Mh TK J R >i Fig. 8/16 - Registro scomevole con flip op. mente successive. II comando di cadenza (clock) agisce in modo sincrono (ingressi clock paralleti), Poiché I'informazione ad ogni clock viene spostata di una posizione, @ evidente che nell'ultimo flip-flop va perduto lo stato memorizzato o come suol dirsi «ultimo bit viene espulso». Allo stesso modo che alla fine del registro scorrevole l'informazione viene espulsa, ad ogni clock il primo flip-flop secondo i! Circuito delle sue entrate di preparazione assume una nuova informazione. 26 Nella figura 8/16 il registro scorrevole generico si pre- senta costruito con flip-flop D anziché con flip-flop JK. Per quanto attiene al funzionamento logico non cambia nulla, mancando semplicemente i collega- ment tra le uscite Ge le entrate K di ogni successi- vo flip-flop. La memoria ad anetio Spesso interessa tuttavia ripetere ciclicamente Elettronica Viva - Dicembro 1982 N. 29, ASTTROUCA VN Se Direzione del fuse ellinformaztone cadenza Fig. B17 - Memoria ad anello con flip-flop D. Reset AK. lo costroxiona de! fipflop-mastar-sia Tis Soe 210 un'informazione memorizzata nel registro scorrevo- le detta «bit campione». In questo caso si impiega una cosiddetta memoria ad anetlo che & un registro, scorrevole nel quale come indica la fig. 8/17 l"entrata D del primo flip-flop @ collegata con I'uscita Q dell'ultimo flip-flop. II bit campione viene rilevato prima dellinizio del processo di spostamento attraverso gli ingressi sta- tici S oppure R. Nella memoria ad anello con flip-flop J-k le uscite IG deil’ultimo flip-flop sono collegate corrispon- Elettronica Viva - Dicombre 1982 -N. 29, dentemente con entrate J/K del primo e precisamen- te Qcon Je Qcon K, Ingressi stati influenzane lo stato del flip-flop JK Il Girculto del tlip-flop-Jik-master slave finora impie- gato é stato ampliato in figura 8/18 mediante le en- trate statiche SET @ RESET. Fintanto che le due entrate statiche hanno entram- be il livello H, il circuito possiede le stesse caratteri- ar SR LST TOMA stiche del semplice flip-flop master-slave-u/K (fig. 8/10) Tuttavia occorre osservare ora che Q assume il live!- lo H ogniqualvolta SET é a livello L. La stessa cosa vale corrispondentemente per RESET. Questo siste- Ta di comando che si trova sovente in pratica & adottato per le seguent! ragioni: lcircuiti integrati digitali sono costruiti in massima parte in modo che ingressi aperti inutilizzati agisco- no come se collegati con segnale H. Pertanto non sarebbe affatto conveniente attivare ie en- trate statiche del flip-flop con segnale H pol- ché non si pud certamente lasciare semplice- mente scollegate entrate non utilizzate. Pertanto si scagile il segnale L come attivatore. Per evitare apriori eventuali difficolta logiche che dovessero presentarsi, le entrate statiche in questo testo come ‘pure per molti costruttori sono contrassegnate ri- spettivamente con S ed R. Cisi deve assicurare me- diante collegamenti estemi del flip-flop J-K che le due entrate statiche non presentino entrambe livello L. Condizioni che si discostino da questa si devono desumere da documenti della ditta costruttrice per i {flip-flop particolari. Pertanto si deve osservare che: Ingresso ed uscita del dati Un bit campione viene introdotto in modo parallelo. Per I'introduzione dei dati in parallelo in un registro scorrevole con flip-flop-uik si impiega una rete di collegamenti quale quella di fig. 8/19. Si parte dalle condizioni che abbiamo prima incon- trato per le entrate statiche R ed S del flip-flop JIK. Si deve considerare brevemente questo circuito. Lintroduzione di dati cioé per un flip-flop singolo delio stato H od L é sempre interdetta se il condutto- re «|NTRODUZIONEs ¢ collegato con i! livello logic L In questo caso le uscite delle due porte superior! (NAND) assumono il livello H. | a r | | i | D Con cid anche Ie entrate Fed 5 del flip-flop J/K so- no inattive, cioé il flip-flop non viene influenzato dal- le entrate statiche, Se ora si applica il livetio H al conduttore «INTRO: DUZIONE> Jo stato dell’entrata E viene assunta nel flip-flop. Quindi se E ha lo stato, per esempio L si ge- nera su S Il livello He su R il livelio L, cloe Q/Q as- sumono lo stato LIH. Lintroduzione dei dati in parallelo nel registro scor- revole completo viene resa possibile per mezzo dell'identico collegamento di tutti i flip-flop che lo costituiscono. Sige per emntonts pears ‘Spots pubsletarl programm Radio: TV ‘Marketing Promezion' vendits CORSO ITALIA, 85 & AEDAZIONE 0829/23612 91100 TRAPANI Per la TUA PUBBLICITA incisiva e capillare: CIRCUITO REGIONALE «PUBBLIMARKET» Agenzia Geners S.P.2 - Corso Ital Tel. (0923) 23612 91100 TRAPANI The int. 2 28 Elettronica viva - Dicembre 1982 -N. 29 SS SUTTON! VI a Oscillatori a sfasamento RC 2* parte di Marcello Marzano Premessa Nella prima parte abblamo preso in considerazione una rete RC costituita da tre condensatorie tre resi stenze, rispettivamente d’egual valore. Detta V) la tensione in ingresso alla rete (prelevata, dal collettore de! transistore) e Vy la tensione in uscita dalla rete (riapplicata con la rotazione di 180° alla base del bipolare) abbiamo trovato con l'analisi,, le parti reale ed immaginaria dl Vy. poi cercato la frequenza di lavoro (F), tale da Soddistare le condizioni stabilite per la parte imma- ginaria di Vy Siamo cosi arrivatl alla equazione (18) secondo la quale: 1 = G2eRC Js Dove R= ohm; C= Farad; F = Hertz. Siamo infine giunti alla equazione (19) che stabilisce essere vi 29° In questa 2* Parte, analizziamo le condizioni per de- finite Pimpedenza d'ingresso della rete RC (quella avistay dal collettore) e l'impedenza d’uscita della rete: che é quella «vista» dalla base del transistore. $i conclude infine, con un esempio applicative (tigu- ra 11) @ con un diagramma (figura 12) dal quale sono taciimente ricavabil i valori di Re C nonché limpe- denza di ingresso della rete stessa, in tunzione del\a frequenza desiderata (F) Calcolo della Z Dovendo calcolare l'impedenza di ingresso della re- te elettrica mostrata in figura §, si noti come il ramo elettrico di destra, costituito da R in serie ad Xe, pud essere assimilato ad un’unica resistenza A: A=R+Xe Elettronica Viva -Dioembre 1982 - N. 23 qian ' Fig. 6- La rasistenzs Bo @ dato dal paralet. R+ Xe si trova in parallolo alla R; por cul Fig. 7 - xB» @ a gua volta In sori ad Xe donde Dalla figura 6 risulta che la resistenza A @ in paralle- loalla R ossia: B= AUR Di nuovo dalla figura 7 risulta B in serie ad Xe: C=B4Xc ATTRA VO) rr Fig. 8- uC @ in paralllo ad R. (( EDR 4 x6)//n) + xe (Ko+R)R (xenon * XO) R GME yoy R Ko+2R + Xe (Xosn)R74RKe(Xe+2R) Xer2R Fig, 9 wD risuta essere in serie ad Xe; donde 2) =D+ Xe. Dalla figura 8, C in parallelo ad R: ossia: D=CIR, Infine dalla figura 9, D in serie ad Xe: (20) Zi=D+Xe Sostituendo i valori di D, C, 8 e A nella (20), si ottie- ne: (21) Zi =(((R+ XeyIR) + XeyIR) + Xe ‘Sapendo che il parallelo di due resistenze dato dal rapporto del loro prodotte rispetto alla loro somma, si ottiene: Le numerazione delle equazioni e delle figure continue dalla Perte Prima. 30 ~ “Gorm)nnme(xer2R)ancrevany * *° Ke+2R Ke ra ‘Xo+R) +RXo(Ko+2R’ > age Gatti eth) 5 xe = R(Kosk)-+Ke(Xo+2R) +R(XeveR) * _ —Wxomsmxe®son'Ke | RKOHRe4Ke74ZRKCARKeHAR™ 43K Ko4RKe® Zu = + Ke aR? s4RKo+Ke” ga = Rese’ xctnne® sgn xos4nKc® sxe? ar? s44RKe+xe” (22) m-® 16R-xossitte”+xe> 3r° s4RKe+Ke? ‘Sostituendo Xe, Xc* e Xo? rispettivamente per 1 1 e}_+— si ottiene: (op ap Elettronica Viva - Dicer eS EET TROUCA VN a 5R 1 oR poy Ba. wor or Calcolando un termine alla volta delta (23) e sosti- tuendo, per ognuno di essi, iI valore di omega con ia trequenza tipica di lavoro, ricavata dalla (17), si ottie- ne: Per il primo termine: =R! — SRER*= Per il secondo termine Il secondo termine é nullo come gia calcolato in pre- cedenza per la (16). Per il terzo termine: 1 3 or =3R*— , =" Role oF ¢ =3R*—6R? = —3F? Per il quarto ed ultimo termine: aR aR aR oC c 1 Rcje RJe Sostituendo nella (23) i quattro termini, si ottiene: a4R (5 =29R> ai= 2 2 wae (an 6) zon? ar + 5(4R? 6) Elettronica Vira Dicembre 1982 N, 29 2on3, ane 2 6) " Gms jan? BGR 5 aR?) -— w? =; &: on’ + gent on® za = 228-2 (6) rosr4 (24) 24 = S3B3 ~ 4.6) | Dalla (24) risulta che ta Zi é costituita data somma di due vettori, ora sapendo che i] modulo di un vetto- te, fappresentato con numeri immaginari come fie gura 10, v Jp \Vi=lerer pud essere calcolato con il teorema di Pitagora, Si ottiene: ai = 338 (orae76 sB 3 298 05 (25) ah= 2.838 L’impedenza di uscita della rete, come si pud dedur- re dalla figura 2, @ uguale alla R; percid: Zy=R (26) at scelta di R @C, il valore della Vu & sempre uguale ad un ventinovesimo del valore della Vir v vi cr) 2) fissando | valori di Re C rispettivamente in ohm ed in farad s! ottiene la frequenza di lavoro (F) in ee hertz, data da: 1 6.28RCJ 6 ; ee 3) impedenza di ingresso delia rete, alla (F), risulta ; essere eguale a: . sonnet um vt ma di Phtagore oat raiivatore effottivo della Z,-vista dal collet Zi=283F store dall'equazione (28) Z = 2,83 R. 4) V'impedenza di uscita della rete é uguale al vaiore Y di Re Zu=R Veritiea sperimentale Con qualsiasi valore di Re C si ricavano dal grafico. f Per verificare quanto finora detto possiamo prende- re come esempio l'oscillatore a sfasamento sche- matizzato in figura 11, tenendo presente che quanto detto e valido solo se fa rete eletttica & costituita da tre resistenze e tre condensat: ugual valore, aventi una configurazione identica a quella riportata in figura 2 (Vds 1* Parte). Radio Guardiagrele Abruz20 Via San Giovanny, eee 0017 Guardagrle 5029 Tore de Passo T co Orne faci tne Vince! egies Pare Carbo 9 “ 0026 Orara 5100 Pescara F Radio Lanciano Centrale Radio 7G7 Ciso oma 88 Va Noval 9 tt Sete cancer 5100 Pescara Radio Canale 199 Radio Ar Grataceo Pardio-P.12 Ua San Aono 137 p tease Vee beoio an Fig. 11 Schama olattica fun otelatre # steeament nc la ete Id costa da msstrzee condone epual alr. Resia Antenna Sangro Radio Odeon In questo esemplo applicativo, per la trequenza di circa 600 Hz 18 fa cavalien International troRyelgone okt we condonaton sono da 0 nrciomia gry, | Store Yon Via 2x Satomi 92 ye Relaon 1A onde Sane 8 Sango 2ibt8 Totoro Fadia Suimona Centrale _—Rasio Pinto Cooma 7 Ma Castebo 22 . {67038 Sulmona £65026 Popol a , Radio 1 Abruzz0 Radio Sound | punti salienti per le applicazioni pratiche sono: Vile Mazzin 29 cP 23 67039 Simona 195100 Pescara 1) per qualsiasi frequenza dI !avoro, derivante dalla 82 Elettronica Viva - Dicembre 1982. N. 29, ak 7 " : os ven sliaaar Ss epianialteaeaiieiia 2 Ses LET TRONCA WN di fig. 12: la frequenza di lavoro (F) (nell’esempio cir. ca 650 Hz) l'impedenza di ingresso Zi (pari a circa 28000 ohms). in base alle considerazioni fate: Zu=impedenza di uscita rete, essendo parl ad R, & uguale a 10000 ohms, inoltre la tensione di uscita Vu, applicata sulla base del transistor (figura 11), & un'ventinovesimo della tensione di ingresso (Vi) pre- levata dal collettore del transistor. Infine per correttezza é bene far presente che da pro- ve sperimentali risult che il segnale sinusoldale aveva una frequenza compresa tra 500-600 Hz, Ia dif- ferenza esistente fra la frequenza di oscillazione teorica di lavoro (650 Hz) ed il campo di frequenza rl- scontrato durante Is prove di laboratorio é compren- sibilmente dovuta alla tolleranza dei componenti Re c, Infatti adottando delle tolleranze di +5% per ia Re da +5% a +20% per la C, si ricava dal grafico un campo di frequenze che va da un minimo di 515 Hz ad un massimo di 590 Hz. cor ¥ o0000 3&5 6 78 910000 23 4 S67 801mm 2 3 4 6 87.09 rcEK0RD 200 He 6 50 KH. Elettronica Viva - Dicombre 1982 -N. 29 BR RE TROMCA VO) Glossario di Elettronica a cura di Giulio Molli MIRROR GALVANOMETER Galvanometro specchio. Strumento da taboratorio per la misura di correnti elettriche debolissime. Nel- lo strumento la corrente da misurare percorre una bobinetta sospesa tra due fill che hanno anche la funzione di conduttori elettric!. La bobinetta ® posta fra le espansioni di un magnete permanente. L’ango- lo di rotazione della bobina é proporzionale alla cor- rente che attraversa lo strumento. La lettura viene fatta valutando la deviazione di un raggio di luce che incide su uno specchietto solidale alla parte mobile deffo strumento (Fig. 1). Fig. MISMATCH Disadattamento. MIXER Mescolatore. Dispositivo elettronico che ha la fun- zione di amplificare, dosare e miscelare segnali elet- trici. 34 MKSA SYSTEM Sistema MKSA. Sistema costituito da un insieme di unita di misura coordinate organicamente tra lo- ro. MKSA sta per metro, chilo, secondo e ampere. MODULAR CONSTRUCTION Costruzione modulare. In elettronica si dice modula- ren sistema che impieghi unita o elementi circuita- i standard e compatibili dalla combinazione dei quali possa ottenersi un’ampia gamma di configura- zioni MODULATED CARRIER Portante modulata. Oscillazione elettromagnetica la cui ampiezza, frequenza o fase sia stata variata in conformita con l’informazione da trasmettere. In al- tre parole é un’onda vettrice che porta impressi i se- gnali modulanti MODULATION ENVELOPE Inviluppo di modulazione. |i termine indica la curva ideale che unisce tutt! i picchi dell'onda portante modulata in ampiezza. L'inviluppo di modulazione rappresenta quindi la forma d’onda del segnale di in- formazione impresso sull’onda vettrice. (Fig. 2). Fig. 2 MODULATION PERCENTAGE Percentuale di modulazione. Quando un'onda por- tante € modulata In amplezza da un segnale sinusoi- dale la relazione fra l'ampiezza del segnale modu- lante e quella dell'inviluppo deve essere lineare. La massima variazione percentuale del!'amplezza della Elettronica Viva - Dicembre 1982 N. 29 A LT TRONC VN portante che si pud ottenere senza introdurre distor- sioni della medulazione non deve essere superiore al 100%. La percentuale ideale di modualzione, quindi, ¢ quella che si avvicina al 100% senza anda- re oltre. (Fig. 3). i 1 1 sll | Portante modulete NN Seca 1 al 100% ‘ Hlddsfoal | La \ \ ' ‘ | oltre sl | Lal 100% \ T Fig.3 MODULATOR Modulatore. | segnali elettrici che riproducono le in- formazioni che si vogliono trasmettere mediante un sistema radioelettrico non sono, generalmente, adatti alla trasmissione diretta, percid si ricorre al processo di modulazione. Si genera un secondo se- gnale con caratteristiche adatte alla trasmissione a distanza che & chiamata onda portante o vettrice. Nel processo di modulazione uno dei parametri ca- ratteristici della portante, ampiezza, frequenza 0 far se é modificato dal Segnale modulante in modo che Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 onda vettrice stessa diviene il supporto deltintor- mazione da trasmettere. Questo processo 6 complu= to dal modulatore. MONITOR Monitore. Il termine & generalmente usato per indi- ‘care una apparecchiatura di controllo. in particola- £8, in televisione, @ il nome che si da al ricevitore al ‘quale il segnale di bassa frequenza, quello che con- tiene tutte le informazioni video ed | segnali di sin- cronismo, giunge attraverso un avo. II monitore & impiegato per il controllo delle immagini alfuscita, della telecamera e prima dell’immissione nella rete di diffusione. MONITORING Controtlo continuo. MONOCHROMATIC RADIATION Radiazione monocromatica, Radiazione elettroma- gnetica semplice dovuta ad emissione di onde aven- Yi la stessa lunghezza d’onda. MORSE CODE Codice Morse. Nel sistema di telecomunicazioni te- legrafico la trasmissione di messagg} aviene con Vimpiego del codice Morse. Esso @ formato dalla combinazione di punti e linee corrispondenti a lette- fe, cifte e segni di interpunzione. La velocita di tra- smissione varia sensibilmente a seconda che linol- tro del messaggio avvenga con la manipolazione manuale del tasto telegrafico od automaticamente. La durata di un punto varia, in base al sistema 0h tra smissione; 5i passa dal decimo di secondo a pochi microsecond. La durata di una linea equaglia la du- rata di due punti. Lo spazio fra due segni ha la dura- ta di un punto, lo spazio fra due caratteri ha la dura- ta di due punt, lo spazio fra due parole o due numeri ha la durata di cinque punti. L'unita di misura della velocita di trasmissione é il Baud. Un Baud corrisponde al numero doppio di punti tra smessi, in continuo, per secondo. Si dice che un operatore telegrafico ha una velocita di trasmissio- ne di 20 baud quando @ in grado di trasmettere 10, Punti al secondo, clog, all'incirca un centinaio di ca- 35 EA ME GLETTRONEA VIVA ratteri al minuto. Ecco i principali caratteri de! codi- ce Morse: Lettere A J s B K-5 TO a Ue M von N wo ° x Pp Y q--- Zz R ‘Numer 1+-——— 10- 2. 3 Punto « 4 Virgola 5... Due punt 6... Punto int, 7 8 9——— MORSE DASH Linea del codice Morse. MORSE DOT Punto del codice Morse. MORSE PRINTER Stampatrice Morse. Nella figura 4 @ schematizzato Un circuito telegrafico Morse nei suo! component elementarl. Premendo il tasto si chiude il circuito, dell’elettromagnete per cui un’estremita dell’arma- tura, fulcrata al centro, é attirata verso il basso e Val- tra estremita é spinta verso l'alto. In queste cond zioni un rullino preme sul nastro di carta che é co: stantemente trasiato da un movimento ad orologe- ria. In corrispondenza del rullino, sull'altra faccia del nastro, vi é una rotella metallica che é mantenuta in chiostrata. Sulla zona centrale della striscia di carta si tracciano segni lunghi o corti, proporzionalmente al tempo di abbassamento del nastro. MOTORBOATING ‘urbo a carattere impulsivo. In un sistema radiori- cevente o di amplificazione pud generarsi un distur- 36 bo che si manifesta con una successione di impulsi 2 frequenza audio molto bassa. In genere é dovuto all'effetto reattivo fra due circuiti di una medesima apparecchiatura, x ? Fig. 4 MOVING COIL Bobina mobile. In molti trasduttori elettroacutici, al: toparlanti e microfoni e in molti strumenti di misura come ad esempio i galvanometri, ci si trova in pre- senza di moti relativi fra le linee di forza di un campo magnetico @ un circuito elettrico compost da una bobina immersa nel campo. In genere é la bobina che si sposta ortogonalmente alle linee di forza del cam- po che é fisso. Nel caso che Ia bobina sia spostata, meceanicamente, per esempio da onde sonore, ai Suoi capi si genera una forza elettromotrice. Al con- trario, nel caso che una corrente sinusoidale attra- versi la bobina, si generano movimenti della bobina stessa proporzionali all’intensita e con la stessa fre- quenza del segnale appiicato. Nei suoi moviment! la bobina trascing membrane di altoparianti o indici di strumenti MULTIBAND ANTENNA Antenna multibanda. Antenna con caratteristiche meccaniche ed elettriche tali da consentire una sod- disfacente ricezione di segnall radioelettrici di diver- a frequenza MULTICHANNEL Multicanale. In genere si dice di un apparecchio in grado di ricevere emissioni provenienti da diverse stazioni che utilizzano frequenze relative a canali differenti. In questi ricevitori la sintonia é prefissata in modo che il passaggio da una frequenza all'altra sia molto rapido. Sono detti multicanali anche radio- trasmettitori con frequenze di emissione predeter- minate 0 interfonici in grado di trasmettere o riceve- re Informazioni su line plurime. Elettronica Viva - Dicambre 1982 -N. 29, WEEE GLETTROUICA WW © suuajuUe e euuazue L] antenne ANTENNE Un’antenna campale di alta efficienza di Ludovico Gualandi Ogni estate, da alcuni anni seguo il Gruppo Alpini- stico «Bologna» diretto dal Prof. Don Bergamaschi. II mio compito é quello di radiooperatore per mante- nere le comunicazionl fra la Spedizione che si reca in Paest lontani e IItalla, 0 per lo meno con i Paesi civil. Le gamme impiegate in ogni missione sono quelle amatoriali, | corrispondenti del resto, sono gli OM: interesse primario comunicare con quelli di Bologna con i quali ho gii Skeds giornalleri; poi per gli altri, per i quali rappresento ana stazione DX, ma che In caso di difficolta possono diventare stazionielay per ritrasmettere le notizie. Non é facile comunicare con I'Italia da Paesi molto lontani, quando la stazione che impiego é un appa- rato QRP: lo FT 7. Si trata d’una decina di watt utili, alimentazione un accumulatore da 12 V, assistito da un generatore — quest’anno in agosto, per la prima volta, disponevo di due pannelli solari; in passato d'un mini-gruppo- elettrogeno appositamente studiato Fra le recenti Spedizioni ricorderd: i monti della Groenlandia, le Ande, 'Himalaia, ed infine nel 1982 ancora tre cime dell’Ecuador, vulcani in pensione la cul altezza s’aggira sui 6000 metri. Fatta eccezione per la Groenlandia, in tutte le altre Spedizioni la marcia per raggiungere la localita pre- scelta per il Campo Base é stata di centinala di chi- lometri, donde la necesita che anche la Stazione Radio sia costituita da poche parti leggere e facil- mente spalleggiablli. Le gamme di lavoro sono i 14, 21, 28 MHz, perd tenu- to conto dei problemi di trasporto, installazione e soprattutto dei forti venti che normaimente s'incon- trano in alta montagna, ho In ogni caso scartato a priori la «rotary beam». Per la spedizione di quest’anno (1982) in Ecuador, ho pensato di awalermi delle eccellenti qualita mecca- Elettronica Viva - Dleernbre 1982 -N. 29, niche della canna da pesca in fibra di vetro della lun- ghezza di 8 metri Il sistema radiante é costituito da tre antenne, lunga clascuna N/4 collegate in parallelo alla base, e per- tanto alimentate da un unico cavo concentrico. Uantenna pid lunga, quella dei 14 MHz, parte dalla sommita ma Il suo estremo pl basso é ad un po’ meno di tre rmetri dal suolo, Net punto dell’alimentazione in comune la calza del cavo si collega a sua volta, ad un certo numero di conduttori obliqul, lunghi 5'm clascuno, che peral- ‘ro; data la loro inclinazione, stabiliscono una Impe- denza d'ingresso di ciascuna antenna e ha un vaiore intermedio compreso fra il 75 del dipolo ed i 36 della «marconi In conseguenza di questa favorevole situazione, co- niugare la linea di 52 9 alla Z, di ciascuna antenna, & risultato assai facile. II piano di terra artificiale é costituito da 4 fili, ma pit se ne mettono, meglio é ai fini della riduzione della resistenza di terra. Difatti iI rendimento dell’an- tenna é tanto pid alto quanto pid piccola la resisten- za Re verso terra (confrontata con quella diirradia- ione deil’antenna), | radiodiffusori per alzare II rendimento del pilone autoirradiante arrivano a disporre fino a 360 radiali, uno ogni grado d'arco. II motivo di questi costosi ac- corgimentl € owio; ad eserpio: — Se la resistenza alla base del plione 8 36 ohm, ma la resistenza verso terra 12 0, su 48 kW utili, 36 sono irradiati e 12 kW vanno a scaldare il suo- lo. Nel caso d’impianti amatoriali HF il problema é me- no drammatico di quello dei diffusori ad Onde Me- die, nel caso specifico, poi i radiali inclinati alzano Vimpedenza dell’antenna. ‘Ad ogni buon conto, anche se 4 sono il minimo per un’antenna da campo come la mia, in un impianto fisso @ meglio siano di pid; mentre per l'antenna campale, non scenderei a tre soltanto. Le tre antenne alimentate in parallelo lavorano una alla volta, quelle inattive non alterano, almeno appa- rentemente, la risonanza del «quarto d’onda che la- voray, 37 ‘Ad ogni modo, anche se Il calcolo aiuta per le misu- re orientative, la messa a punto per il minimo r.o.s. va fatta in sede di messa a punto, caso per caso. E Un lavoro paziente, non difficile: occorre partire da una misura per eccesso e tagliare progressivamente Ii filo fino ad ottenere il minimor.o.s. in ogni gamma. Sono riuscito a discendere ad 1,05:1 entro ampie porzioni d'ogni gamma, aiutato in questo anche dal fatto che i fili sono relativamente sottili, quindi per Veffetto-pelle hanno una certa resi- stenza alla F Re che confrontandosi con la reattan- za, abbassa la selettivita del sistema radiante: infat- tiQ=XIR. E esattamente il caso Inverso che si veri ca quando le antenne sono costituite da tubi d'un, non trascurabile diametro. II filo impiegato @ lo 0,8 ricoperto in plastica, riguar- do alla messa a punto, anzi faccio qui osservare un particolare pratico che se da un lato mi ha sorpreso, dail'altro dopo un po’ di riflessione m’ha contermato Un particolare pratico che se da un lato mi ha sorpre- 80; dalaltro dopo un po’ di riflessione m’ha conter- mato un particolare teorico che non si incontra fre- quentamente. Ho realizzato una prima antenna in filo nudo: vista la, entusiasmante performance, ho deciso dirifarla con, filo ricoperto in plastica delle stesse Identiche misu- re: orbene per effetto dell’onda di superficie sul die- lettrico, che non credevo potesse sperimentarsi in HF, essendo un principio applicato in microonde; ho dovuto rifare la messa a punto accorciando tutte e tre le antenne(*). Quando il lettore ha osservato la figura 1, ogni cosa é chiara, non credo quindi, necessario aggiun- gere altre parole per la descrizione. | fill delle tre an- tenne, come del resto / radiall sono solidamente fis ‘sati mediante un anello che in sede di installazione, viene serrato intorno alla canna di supporto ad un'altezza di circa 3 m dal suolo. La posizione esatta @ indicata da una banda colorata applicata a quel settore della canna. All'aitezza di circa 5,30 m dalla base della canna, si trova un altro anello che supporta 3 distanziatori di materiale plastico, anzi ad uno di essi,termina I'an- tenna dei 28 MHz. Se la distanza fra antenne e stazione & limitata, con- viene usare un cavo RGS8 che é pil leggero e ma- neggevole del RGBU. (Oggi si trova in commercio anche un cavo che ha le caratteristiche meccaniche: diametro, peso, flessi- billta del GSB; perd presenta le caratteristiche elet- triche (attenuazione) del RGB. (/) Goubau «Surface waves & Application» Journ. of Physics - Nov. 1950. - »Da 100 MHz a 10 GHzv ll Vol. Faenza Ed. pag. 235, 38 WaT —— avo formano un rotolo a parte; chiede poch! minut. Col 10 W nominal del «ET 7» sono sta ti numerosissimi DX anche In SSB. Prodotto in USA per le installazioni CB, & ormai in vendita anche presso certi grossisti del ns. Paese. L’antenna non ha buona stabilita in presenza di for- te vento, percid io ho previsto tre stragli controvento di nylon applicati in prossimita dell’anello porta- distanziatori, Elottconica Viva -Dicembre 1982 N. 29, ee ST RONICA VI Si pud costruire un BALUN VHF di lunghezza esatta? i INSZMY «Tutti» sanno cosa sia il BALUN e come sia fatto, per questo sara meglio ripeterio: si tratta di uno spezzone di cavo lungo V2 x V (in cui V @ il fattore di velocita), che automaticamente divide per 4 I'impe- denza dell’antenna ed effettua il bilanciamento del cavo. IIfattore di velocita «teorico» dei cavi con isolamen- 10 interno in politene compatto é di 0,86, per i cavi in politene espanso é di 0,8-0,82. Ma non di tutti | cavi i sa con esattezza la V, che dipende da molti fattor:. Con il semplice metodo che descriveremo si avra la certezza che il proprio balun sara della misura esat- ta. SI debba per esempio costruire un balun per 145, MHz (centro gamma): preso uno spezzone di cavo, coassiale (della stessa impedenza della linea) di cir- ca 1 m, si toglie la copertura in plastica da entrambe ie parti per una lunghezza di circa 20 mm, si dista Vintreccio della calza attorcigliando fra di loro in un unico mazzetto | fili cos! liberati. Messo quindi a nu- do jl conduttore centrale per circa 15 mm, si salda al mazzetto precedentemente formato, realizzando una specie di spira, come mostra la figura 2. Fig. 2 - Il pezz0 dl cavo che former Cireultate, In modo da formare una spi SI accoppis i! Dipsmater ad una estcemitao al tagll I eave fino ad nere la risonanza al centro-gamma 2 met; od al centro della sottobanda 144-145 MHz, estromits corto uonza del Dipmeter col: indltfe Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 28 Awicinando ora i! Dip-Meter ad una delle due spire, ‘si notera risonanza su una certa frequenza, che ov- viamente non saré 145 MHz ma alquanto inferiore, Adesso accorceremo il cavo di circa 10 cm (da una parte sola} formeremo di nuovo il corto circuito e ri peteremo l'operazione di risonanza, Naturalmente questa si trovera a frequenza superio- re alla precedente. Di questo passo, con piceoli accorciamentl succes- sivi, arriveremo presto nei dintorni di 145 MHz; a questo punto accenderemo il RX dei 2 metri e con moita attenzione e accopplando poi |! grid-dip, tro- veremo la lunghezza esatta per la frequanza, con- trollata sul AX. Attenzione a tagliare poco nella fase finale, perche i millimetri hanno una grande importanza Ora, tolte |e saldature del corto circuito, avrete pronto il vostro spezzone esattamente pari ad una mezza lunghezza d’onda elettrica, cloa 0,5 A V. ‘A145 MHz corrisponde una lunghezza d’onda di 206 ‘om e N2 sara percid 103 cm. Se quindi avrete ottenuto, per es, un balun di L=76,2 om, il fattore di velocita del cavo sara 76,2 =. 07 103 420 BAianced I UNbalanced z Fig. 3- Une volta trovata la lunghezza esatta dol 1/2 () si ripley {68¥0 ad U; sl saldano insieme le calze esi collegano i conduttor termi come in figura, 1850) diversa da quella teoriea 39 Re ASTTRONA VD Messa in parallelo di due antenne Fracarro di IW3ABP Le antenne FR adatte a questo scopo hanno I’impe- denza al centro del dipolo ripiegato (eccitato) di 200 prima della congiunzione in parallelo, che avviene ‘nel punto (X) ossia quando con I'ausilio d'una scato- letta (ex miscelatore TV) dai due cavi si passa sull’unico RG8 (52 0) che collega il sistema irradian- te con ricetrasmettitore VHF. In figura 4 vediamo come si procede (a ritroso) par- tendo dal punto d'attacco simmetrico di ciascun di- polo ripiegato. Abbiams : n balun, che visto in questo senso, divide per quattro 'impedenza di sorgente, al centro del di- polo: nella parte discendente del tronco di RGS8 ab- biamo quindi gia 50 9. Questi 50 ohm alla estremita del RGSB, dovranno pr ma delio accoppiamento in parallelo, essere portate a 1000. Poiché la distanza ottimale per la messa in paratlelo di due «11 elementin & non minore di 3,50 om; orien- tativamente, i pezzi di RGSB (d’egual lunghezza) sa- ranno lunghi intorno ai 2 metri 150-170 om. Portandosi verso il centro del sostegno, incontriamo, poi, due spezzont di cavo TV di 34 cm, che operano come trasformatori d'impedenza. Poiché la trastor- mazione é data dalla: 2=lEE Dove Z, =impedenza del tronco-trastormatore; Z\=impedenza presente ad una estremita; impedenza (voluta) in uscita dal trasformatore. Noi abbiamo Z,=cavo RG 58=52 @ e vogiiamo Z,= 100 0 (punto X) la radice del prodotto (2)2,) ri- sulta essere 72 0; questa sara dunaue la Z, del tra- sformatore. Il cavo piu idoneo per questo servizio, risulta essere il sottile cavetto per TV, anziché 10 RG-11-U. Un tronco di linea da impiegare come trastormatore, deve essere lungo un quarto d’onda (elettrico). Se il dielettrico del cavetto fosse «aria» la linea trasfor- matrice sarebbe poco pid di 50 cm, ma poiché occor- re moltiplicare per il fattore (V) del politene solido, tenuto conto di tale fattore, la lunghezza di clascun trasformatore risulta 34 cm - per la sottobanda dei 144-145 MHz. Finalmente, entro la scatoletta avwengono le con- 40 giunzioni: conduttori interni del cavetto TV, al con- duttore interno del RGB; calze dei tre cavi, saldate fra loro. Dopo la messa in parallelo, la linea in RGB che va Ricetrasmettitore pud avere qualsiasi lun- ghezza (compatibilmente con I'attenuazione).. Radio Luna Firenze Via delle Conce 19 Radio Rosignano 102.6 MHZ GP.82 sote2 Frenze ‘57018 Rosignano Solvay Emit, Rad. Centrale Via Francesca 303 Soca 51090 Cinolose ali 40 57019 osignano Sovay Radio Zero, Radio 2er0 R. Costa Etrusea Sani Ween an) aD Eames 12 Radio Black & White Radio Brigante Tiburzi tiv. tao onoso 53100 58100 Grosseto. ad unin Radio Toszara Sud nar Mi Nar Neca is Sei Goss Va Toerone Radio Grossae 5: a Pieve P.zza Dante 11 ‘54017 Monti Liectana bee Danie Radio in Stereo Wig 2% Setontre 70 Toscana Publi Canora Via Angolo Custode 3 Radio Viareggio 5100 Lucca Via Santnorea 228 ova fRadio Quasar S049 Vireo Via do! Colorea Altaradio Coop. 11, $5024 Viana’ Ms cee Radio Onda Sas. $5100 Lecce Via Mateoti 36/3 Radio Lucea ‘35048 Torre dt Lago (LU) Via S. Marco 46 farce Radio Rosignano S100 Via Calataini 5 dio Lucca 2000 157019 Rosignane Solvay Borgo Giennati 243 55100 Lucca Radioluna Pisa Via 0. Tura 100 ‘56010 Arena Metats Radio Regione Toscana Via Cappuecini 26 56025 Pontedera | Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29, SS LETT ROLICA VI Abbiamo detto che, affinché una antenna non rubi energia all'altra antenna in parallele, & necessario, distanziare i centri della due Yagi (da 11 elem.) di ben 3,50 m. Questa distanza cresce col guadagno, difatti per una «5 elementin sarebbe soltanto 2,50 m — mavale la pena mettere in parallelo antenne di modesto guadagno? Se 'ingombro & troppo eccessivo per il vostro tetto, Vi 8 pol, la soluzione dell’Aneiio Ibrido, mediant quale non vi @ pid il vincolo della distanza minima (Vds. Elettronica Viva, Settembre 1982). ot Rose EGUALL LUNGH- Dal Ricetrasmett, ‘uals. unghezza Fig, 4-} due dipoll (01 ¢ D2) vane collegat! ordinatamente: quindl con entrambs entre a parte cones: sun Balun f) 81 collaga a lato sinistro in entrambi, me ‘Questa potra avere qualsiasi lunghe: onza ¢ fatto con 24 cantimetr dl cavo per TV; i 'conduttor intern! pos sono essere uniti madiant al trasformator, che nella messa éeftntiva xin parallel. E importante rendre stagna ogni glunta, affinché Pumidita non penetel nel ca al ailleone. Per a messa in par Le antenne | Elettronica Viva - Dicembre 1982 - N. 29 sgiuntacovl per TV», Lecalze vanno saldat Yagl puntate nella stessa direzione, la parte ad U di cia ‘cave dl discesa va alla porzione desta. B 6 10 importante che i due spezzoni dl RGB siano eguall | Trasformatore d'impe. inche queste due lunghezze Dope Ia mesea-in paraile a 527 lo RGB che va alla stazlone pud avere ah bone essere identiche, slat lunghezza, Balun, cho nella connessione esistono in commercio nastiladattle sostanze impregnant! lo si pub usare una scatoletta per miscelatore TV. prima ripulta, lel possone essere sovrapposte o sullo stesso plano, In questo caso por la larghezza del sistema ¢ oltre § metre me2: “1 - LABORATORIO l= E COSTRUZIONI Un palmare per Pemergenza ed usi vari su un canale CB Franco Righetti (Aquila Nera) Por ilS.E.R., le Assistenze a gare sportive e per tanti altri scopi ho riscontrato essere molto utile un appa- recchietto «palmare» che consente di collegare Voperatore a piedi, con altri radioteletoni veicolari, che non riescono a penetrare in certi sentieri e luo: ghi dove a piedi, si circola benissimo. La potenza del trasmettitore A.M. é di soll 50 mW, erd il ricevitore & una vera e propria supereterodina con una sensibilita intomo al —90 dBm, corrispon- denti a circa 7 uV, per un rapporto segnale/rumore di 10 dB. Questo significa che una coppia di questi ap- parecchietti In portata ottica, pud collegarsi fino a 20 km. Tale possibilita teorica é stata verificata lun- go una valle appenninica, con ottima comprensibili t&.a 13 km, fra due localita appena in riifevo rispetto, alle quote medie. Natural mente gli ostacoli, come alberi d'un bosco, muri vicini, portano subito una considerevole attenuazione e lo stesso vale se en- trambi i corrispondenti si trovano incassati in un fondo valle. Su terreno pianeggiante, aiberato a fila, si é avuta buona comunicazione fino a 3+5 chilometti. II progetto non é originale dell'autore, esso trae ispi- razione da fascicoli Philips che trattano dei numero- si impieghi del versatile integrato TBAS70. II TBA 870A @ com’é noto, un circuito complesso in, contenitore plastico in-line @ 16 terminali (otto per parte), che assolve le funzioni di: Mescolatore; Oscil latore locale; Amplificatore F.|; Preampliticatore BF; pilota per lo Squelch. Vi sono inoltre dei circuiti atti vie passivi per la F.M. (non utilizzati). Come si osserva dalla figura 1 - oltre all’integrato ab- biamo tre transistori nel ricevitore, oltre a Q4, che & Voscillatore-trasmettitore controllato dal cristallo xt. Dei tre transistor! del ricevitore, Q, ¢ Q, operano co: me un commutatore statico ‘per la funzione di Squelch; mentre Q, unitamente al transistore com- 42 plementare contenuto nell’integrato, prowvede alia amplificazione di potenza necessaria per pilotare altoparlante (AP) con una erogazione di 50 mW-BF. Ricevitore Il segnale captato dall'antenna a nastro (indicata con «stilo») passa nell’induttanza L, che ha lo scopo di cancellare la reattanza capacitiva dello estilo cor to» in modo che l'antenna vista dallo apparato, si presenti come un generatore con impedenza interna di circa 50 ohm. L’accordo di L, per il max segnale ri cevuto, corrisponde anche alla condizione per I'ero- gazione del max segnale trasmesso. Attraverso il trasformatore AF:L3 accordato sulla, frequenza di ricezione, si entra nel piedino (2) che adduce allo «stadio mescolatore». | component pas sivi del!’oscillatore locale (L.O.) sono collegati ai pie- dini (8 e 4); fa parte della circuiteria esterna anche il cristallo XR, la cui frequenza é «quella da ricevere» meno 455 kHz: ossia il valore della F.l II prodotto della mescolazione, € appunto la F.l. di tale valore, che esce da un collettore def transistor! interessati alla mescolazione (piedino 1) passa in un, filtro ceramico (TFi) quindi entra attraverso il (18) nell’amplificatore F.. vero e proprio. La selettivita del ricevitore é assicurata dall’adem- pienza di (TF difatti fra la Fi ed il rivelatore non vi & altro risonatore. La BF esce dal (6) e viene utilizzata sia per lo Squelch che per audio: difatti essa va direttamente anche al potenziometro del volume (P2) i cul cursore riporta il segnale BF entro lintegrato attraverso il (12): ingresso preamplificatore, Da queste punto in poi abbiamo amplificazione BF. A quella di potenza prowede I'ultimo transistore dell'integrato, che é fatto lavorare in classe B: ma per realizzare il push-pull vi é bisogno d'un altro bi- polare esterno: Q3 - suo complementare per effetto, della polarita inversa Difatti (Q3) @ un pnp mentre quello dell’integrato & un npn: assieme formano un circuito complementa- re che equivale al push-pull, difatti ogni transistore amplifica una semionda e cid permette il funziona: mento in classe B, con rendimento pid alto. Elottronica Viva - Dicembre 1982 -N, 29 AETTROUCA VIA 4 3 1 1% 16 120 150 or on Fig. 1 - Schema olettrico. 105488; 0, = BCSSBA; Q, = BCS2B; Q, = BC330; D= OAS! Teondensatori che non hanno i simbolo del'elottoliticg» sone tutti ceramici, Non é Indlcato C8, perché parte diTF! ed in ess0 incorporat. Frequenza di XT = Overtone corrispondente al canale 9 - Frequenza di XR = quella del Cenale 9 meno 455 kHs, =10 ka; con manopola a pannel. P2= potermiametro valume = 10 ka; con manopola ed interuttore (INT). [AP = ltoparlante da 25 mm, impedenza bobina mobile 82. Kda 1 a.4=commutatore asitta Vas fig. 4 Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 43 A LST OLA Il rendimento pid alto, in un caso come il nostro, & indispensabite per ottenere la potenza desiderata, senza sprecare energia c.c. Luscita dal piedino (11) ed it collettore di (@3) sono, dunque assieme ed attraverso una capacita elettro- litica (C20), la potenza BF va al primario ai (TBF), Questo trasformatorino con impedenza primaria 150 quando al secondario si trova "impedenza di 8 fornita da un mini-altopariante, del tipo push-pull ma viene usato parzlalmente dal ricevitore. Diversa @ la situazione, quando l'altoparlante lavora da mi- corofono, in trasmissione. Note important: R, in parallelo al cristallo & neces- saria per smorzare iI circuito risonante LO. onde avete una «terza overtone» pulita. In caso di man- canza di oscillazioni, staccare prima R, ed aumen- tarne pol, il valore — difatti cristalli di bassa qualita. Possono produrre uno smorzamento del risonatore pid forte ed aliora col carico di 1000 2 potrebbero non innescarsi le oscillazioni. In figura 1 — il terminale (7) non é riportato — esso difatti, in pratica, non viene né usato né collegato. Al contrarlo il (6) pure facente parte del sistema F.M {inutilizzato): affinché non vi siano interazioni nocl- ve, deve essere collegato al +9 V. ye: al pledino (1) deve essere un ceramico di 56 PF — il valore @ importante, difatti questa agglunta ha lo scope di rendere stabile il funzionamento dell'am- plificatore F.1,, filtrando e fugando la componente rf, ancora presente in quel punto a valle del mesco- latore. Si tratta del battimento-somma tra segnale re Lo. Trasmettitore In trasmissione, quando si parla a voce normale nel microfono (AP), stando con la bocca a due dita dal cono, si produce una tensione BF di circa 6 mV. Tale tensione non interessa il secondario che risulta di- staccato per l'azione di (K4). In trasmissione il TBF viene Impiegato in uscita dal- la BF di potenza per I'effetto della induttanza prima- ria: si ottiene una forma di modulazione Heising uti- izzando la BF derivata dall'integrato e da Q3. Difatti fa tensione microfonica, con la commutazio- ne di (KA) e (K3) torna al preamplificatore BF tramite il piedino (12). Pot la potenza segue la stessa via del- {a ricezione, ritrovandosi al primario di TBF. Si os- servi che Q3 «sembra» in parallelo al complementa- re perché collegato alla sua base tramite (10) ed al suo collettore (piedino 11), ma in realta @ in opposi- Zione. E interessante osservare l'azione di (k2): esso togiiendo la massa ad una estremita di P2, fa andare una tensione c.c, (circa 8 V) al terminale (6) per bloc: care luscita del ricevitore. Nel contempo viene ab: bassata anche la percentuale di reazione negativa e si incrementa il guadagno BF dell'integrato; altri- 44 menti un po" scarso, per ottenere | 50 mW-BF neces- sari alla modulazione del trasmettitore, senza preamplificazione microfonica. La parte rf. come gia detto, é semplicemente un oscillatore a cristallo «overtone»: 1a potenza- ingresso di 100 mW, con una resa del 50% si riduce alla meta, che viene applicata ail'antenna. Questa essendo di lunghezza non ottimale, e priva d’una connessione di terra efficiente (dal punto di vista ra- dioelettrico) converte in onde elettromagnetiche so- lo una parte dei 50 mW; sutficlente perd ad assicura- re una buona comunicazione a distanze utili, specie se il corrispondente é un sradiotelefone CB» della potenza standard, accompagnato da un ricevitore di buona sensibilita La Costruzione La scheda, vista dal lato-rame in dimensioni reali, & riportata in figura 2. Essa é quella ricavata dalle «Ap- plication Notes» della Philips (n. 92), per evitare con- fusioni l'abbiamo riportata integraimente, anche se alcuni component! originall, non facilmente reper Ii, sono stati sostitulti da altri che hanno interdistan- ze tra | terminali leggermente diverse. Fig. 2- Scheda in vetronite dal lato wame pist Le varianti nei componenti si riferiscono quasi esclusivamente agli induttori L1_ Nel quadrato di 7 mm di lato disponibile sulla scheda, si colloca bene Il supporto cilindrico VOGT da 5 mm, con nucleo in poliferro (rosso). Uinduttanza da 2 UH é cos! formata: 21 sp. filo 0,3 lung. 8 mm. 12 Eformata da 8 spire di filo 0,3 smalt, avwolte su 3mm d'un cilindretto di ferrite del diametro Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 L ALETTROMCA VINA Mm Fig. 9- Seheda ingrandita (lato piste) con | component vsti in trasparenze. Pt P2 sicollegano alle piste con cavett schermatl formare un sslamino con Il cavetto pure schermato de no attraverso interrutore. ‘tenzione un filo dalla bobina mobile i AP ariva imicrotono e come tale deve essere considerate di 1,5 mm — si tratta comunque, d’una indut- tanza di 750 nH, realizzabile anche in altro mo- do - Lo spazio si tenga presente &, in questa posizione, limitatissimo. L3 Euna induttanza di 2 uH (Prim) = 18 spire filo 0,2 sm. Secondario (SEC): ha § spire di filo 0,3. I cilindretto VOGT sara incollato orizzontale sulla scheda all'incirca sulla diagonale del quadrato (LW) con Ia vite del nucleo orientata verso iI bordo della scheda. LO Haun primario ed un secondario. II primario ri: suonaad una frequenza simile a quella del cri stallo XR con 82 pF; percid ha l'induttanza di 0,35 UH. Pud essere awolta su un supporto VOGT di 5 mm con nucleo «Rosso» 7 sp-filo 0,3 lung. 3 mm. II secondario con it parallelo 1 kQ, ha il triplo delle spire (20 filo 0,2 sm) con presa verso il terminale (3) dell’integrato alla 2* spira dal lato massa. LO pud essere monta- taverticale sulla scheda in corrispondenza del quadrato segnato LO. Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29, opariante ed fil alimentazio- la scheda schermato, 'altro con Ia calza a mags, Ditatt in trasmissione AP lavora come TFI E un, trasformatorefiltro glapponese della GBC, che incorpora un risonatore piezo- ceramico da 455 kHz. Le dimensioni sono eguali alloriginale - prende posto nel rettan- golo indicato con TF Un altro componente che forse richiedera una modi- fica del disegno della scheda é II commutatore mul- tiplo di RIC/TRASM indicato con «Ks @ che si trova al centro della scheda. Si trata d'un deviatore a slitta che richiede una mo- difica, per il movimento del bottoncino di comando. Su tale bottoncino, in genere troppo piccolo, va ap- plicato un prolungamento (incollato) per l'aziona- mento dall’esterno della scatola. Applicando una asticciola trasversale di cui una estremita sporge al- ternativamente da un lato opposto della scatola, si realizza un comando RIC/TRASM pit razionale. Lo schema elettrico di cablaggio del commutatore & riportato in figura 4 45 ME GLETTROMICA VIM Ric osu I co Ne! i 2 estremita - massa ” calza cavetto) S lemett a4 (ecrmmut KA) Ki y3o fl ! I! 1 i 1 I I of i 1 1 1 1 , Cursore P2 <¢-— nN 3 SEC. TAF commut Ké ow ¢—! lok 00.78 Se —O | - Na ainoonmatta RASM Fig. 4- Connessioni del commutatore «Ks viste dal lato piste ossia i sotto. A 1880 5p al n,2(intearato) al n. 4 (integrate) 789 axR 2000 f oc Fig. §- Formazione delle bobine Led LO. Entrambe sona formate a un awlgimento di poche spire @ da un altro plu grande ai filo pi sot 46 La soheda visibile in figura 2, misura 75 x 50 mm, do- po aver lucidato le piste ed eseguito il bagno chimi- 0, forare con punta da 1 mm. LL figura 3 vedesi la stessa scheda, sempre dal lato rame, con la indicazione del componenti, «in traspa- renzan. La cassettina ha lunghezza maggiore di 75 mm, per- ché la pila da 9 volt (0 'accumiulatore NiCd) viene al- loggiata sotto la scheda. Nel coperchio della casset- tina sono applicati: altoparlante AP - cono diam. 25 mm — spessore max 25 mm; | due potenziometri P, Ps Linterruttore «Int» @ incorporato in Px: estremita delta bacchettina del RICITRASM sporgono dai lati. antenna «a nastrom reca all’estremita inferiore una spina (saldata) per l'innesto, sulla cassettina é previ- sta una boccola isolata. Nel caso s'impieghi l'accumulatore, € opportuno porre sulla cassettina anche un phono-jack miniatu- ra, per la ricarica del NiCd dall’esterno olume. Le comando ABBONARSI é il sistema pil semplice per avere la certezza di entrare in possesso di tutti i fascicoli di QETTROMCA VIVA Elettronica Viva - Dlcembve 1982 -N. 28 SS LET TROUICA VI La propagazione Tutti inseguono la propagazione Et, i Marino Miceli Le previsioni LE PREVISIONI Gennaio non @ in generale, un buon mese nel nostro emisfero, perché si risente degli effetti della fidotta insolazione. A questo s'aggiunge l'attivita oa lante del Sole; quind quella che & impropriamente definita la ewinter anomaly», ossia le MUF invernall pid alte delle estive, non riesce a dare condizioni di propagazione vantaggiose - specie nel DX. Questa situazione, influisce in modo particolare, sui percorsi a nord: Giappone, ‘U.S.A. special- mente territori Gentro-Ovest Grafico di figura 1. La situazione al 45° parallelo dovrebbe essere quella che riportiamo: una fer, 1 jativamente bassa, salvo poche ore dell'arco diurno, rende utiliza: bilii7 MHz nelle ore di luce, anche per distanze minorl di 500 km. Nella gamma 3,5 MHz il rumore at mosferico, che é pil alto della me- dia invernale, pone forti lisitazio- ni, evidenziate dalle curve LUF (Lowest frequency usable). Elettronica Viva - Dicemnbre 1982 -N. 28 30 2 a Mz 18 0 8 Fig. Previsioni a medie distanze - Gennaio 63 ee 6 ORA ITALIANA Vd 20 24 a7 ~ RS LTO LD LL OREUT Foo | oz | 04 | 08 | oa J 10 | x2 | 14 | a6 | 18 | 20 | 22 au Gon 50 W erogati in SSB (60Ph) le ° uniche possibilita si dovrebbero a ‘ avere per poco pit d'una ora verso 8 2 — la fine della notte. » . 1.50 W morse hanno invece mag- é ° = giori possibilita per circa 10 ore, g ossia dalle 19 locali, quando la 4 ™ MUF 500 km discende; fino alle 40 le 5 del mattino. Le ore mattutine indicate, potrebbero portare DX, ° essendo in questo periodo anche la LUF 4,50 al suo minimo. a 21 Con una zona di silenzio dai 1000 rr ai 1500 km, sono agibili i 14 2L s ° MHz ¢ le aperture verso EST do- z i ° vrebbero verificarsi abbastanza B “ aft presto. z Icanali CB ed i 28 MHz hanno buo- ~~ t=] ‘ne possibilita per distanze non mi- | ‘ori di 3000 chilometri in un arco ° . |__ ag. compreso fra le 8 @ le 15 local, / 1 ma dove i periodi ottimali per i DX § 8 - sono piuttosto limitati, mancando E =| ] lunghe coincidenze alla estremita < > Lif ‘opposta. £ Grafica di figura 2. Col Giappone 2 M non vi sono brillanti prospettive. 8 Y 14 Un ottimo periodo di circa 2 ore === con l’Australia dovrebbe verificar- si solo per i 21 MHz, Anche con i! ° Continente Nord Americano si do- vrebbe verificare una favorevole 8 congiuntura in 21 MHz a comi 8 o ciare dalle 12 UT attenti anon la- E > ae sciarla scappare, perché salvo im- = prevedibili migliori condizioni, de- 8 M a terminate dall’attivita solare, do- vrebbe trattarsi di period! giorna- sesshaste lieri, piuttosto brevi. : QF & 8 7 A r PREVISIONI DX GENNAIO 83 2 ° 28 : il] 5 M : Lhe) | ° Ey Legenda: a 0 '= Otlima: 5 = Buona, D = Discrete, < a ie M = Mediocre. 8 iN Lerighe sotto Minaicano che la propagazlo- Bs oo ha ne aperts, a ullizabile solo in teegratia 2 A \a 2 a snnotazions e, indica probabil a . | tadi E sporadica e quingi Buona propagazlo- Lo[.. ne anche In fonla Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 ES ET ONCA WN L’Alta atmosfera e l’influenza del Sole di Federico Donati LA TEMPERATURA DELLA IONOSFERA Nell’alta atmostera della Terra, la temperatura aumenta rapidamen- te ad un’altitudine tra i 100 e | 200 chilometri. Al di sopra dei 200 chi- Iometri, la conduzione del calore & cosi elevata che la temperatura at- mosferica non varia col variare dellaltitudine. II riscaldamento della «termosferan, 0 alta atmo: stera, é dovuto all'assorbimento di radiazioni ultraviolette e raggi «% durante il giorno. Dopo il tra- monto l'aria si raffredda. Nel period di massima attivita solare, le radiazioni ultraviolette e i raggi «X» sono abbastanza inten: sida riscaldare gli strati intermedi dell'atmosfera fino a una tempera: tura massima di oltre 1900 gradi centigradi e circa 1120 gradi, di notte. Man mano che si awvicina il perio: do di minima attivita solare, le ra: diazioni ultraviolette e | raggi «X» diminuiscono d'intensita rapida- mente. Durante il giorno, infatti, la temperatura si aggira sul 700 gra: di, mentre di notte si abbassa fino a circa 330 gradi Questi notevoli sbalzi della tempe- ratura dal giorno alla notte danno luogo a variazioni della composi. zione dell’alta atmosfera. In piena attivita solare, le componenti si scindono In tre diversi strati, di cui il primo vede prevalere l'ossigeno, il secondo l'elio e i terzo un este: 0 «involucro» di idrogeno. Fu il fisico belga M. Nicolet a for- mulare molti anni fala teoria detla cintura di elio, teoria che trove poi conferma quando si constato la eresistenza aerodinamican incor trata dal satellite per telecomuni Elettronica Viva - Dicembre 1982 N. 20 cazioni americano «Echo» a 1500 chilometri di quota. Fino ad allora, si era sempre pensato che I'atmo- sera fosse in prevalenza formata da idrogeno, non sufficientemente denso per produrre una tale resi- stenza Il satellite britannico «Ariel», in- contré una fascia di elio al di so- pra dei 900 chilometri, durante it giorno, che si abbassava fino ai 660, di notte. Quando Il flusso solare delle ra- diazioni ultraviolette e dei raggi «X» diminuisce, l'atmosfera si raf. fredda abbassandosi. L'idrogeno, che in periodo di massima attivita solare sfugge rapidamente, ora fluisce molto pid lentamente ac cumulandosi nella termosfera. La concentrazione dell’idrogeno ri spetto all’elio aumento pure con rapidita. Recentemente, 1 dottor John H. Hoffman del Laboratorio di Ricerche Navali di Washington ha scoperto che la cintura di ioni di elio, infatti, scompare. | RAGGI X Quando attivita de! Sole aumen- ta, il suo flusso rilevabile in mi- croonde scende fino alle HF e contemporaneamente si intensifi- ca la registrazione di «Raggi Xm. Le variazioni di frequenza si pos- sono mettere in relazione con Vemissione violenta di elettroni di alta velocita e onde d'urto nel gas della corona solare. Gli elettroni di elevata energia, quando si imbattono nella fascia radioattiva di Van Alten, generano sciami di raggi «X» nel momento in cui colpiscono I'atmosfera. | raggi «X» emessi da una regione solare che entra in attivita, si svi- luppano molto rapidamente (con possibilita di misurazione), cost? tuendo cosi una valutazione di at- tivita estremamente sensibile. I! controllo continuo dei ragg «X» con il sistema dei satelliti promet: te di fornire una serie di previsioni pid precise di quelle che si posso no ottenere tramite 'osservazione di qualsiasi altro fenomeno visibi le da terra ‘STRUTTURA DEL SOLE: LA CORONA La corona, visibile soltanto duran- te le eclissi, sarebbe una larga stera di gas caldo e trasparente, che circonda il disco del Sole per milioni di chilomet La cromosfera e la corona sono ben lungi dallessere simmetriche circolarmente. Al contrario, la cro mosfera é tutta punteggiata da protuberanze (gett di gas) che mi surano parecchie centinaia di chi- lometri alla base, con un’altezza che pud arrivare fino a diecimila chilometri. In qualsiasi momento, anche centomiia protuberanze possono puntegglare la superficie della cromostera. Tra queste, la corona occhieggla fino a duemila chilometri al di sopra della foto- sfera. Proprio la corona, con la ‘sua massa di ioni e di elettroni é la fonte dei raggi «X». La prima fotografia dei raggi «x» emessi dal Sole, eseguita con una macchina fotogratica da bordo di un razzo, mostrd che la corona presentava pochissime regioni molto dense, mentre quasi tutta la massa della stessa era concentra- tain una piccolissima frazione de! volume totale. Tracce luminose delle regioni atti- ve, dense di raggi «Xn, identificate con un telescopio #a fessura» da bordo di un razz0, provarono 'esi- stenza di una struttura sottilmen- te complessa. Le sorgenti di raggi «%», tipiche delle temperature di un milione di gradi, sone localizza- te in piccole zone attive, Il gas presente nella corona con tiene un’elevata percentuale di io ni, proprio a causa delle altissime temperature. In uno spettro della corona, per esempio, si osservano ioni di ferro ai quali mancano ben 48 elettroni (al posto dei normali 26 di cui é composto un atomo di ferro neutro), in seguito alle vio- lente collisioni che hanno luogo nel «gas caldo». Lo spettro delle radiazioni ultra- Violette, ottenuto con gli esperi- 49 Cy ~~ 2 - - =~ AAMROUCA OD AA ~ menti fatti con i razz, ha permesso | di identificare i vari joni in base anche alla loro quantita. Questo permette di determinare le tempe- ature nella cromosfera @ nella co- rona. Lintensit& delle microonde e dei raggl «X» emessi dal Sole dipende dalla densita degii elettroni. E sta- = to rilevato che il flusse delle mi- 9 Radio Chivasso Int. Radio Pedane Ovest Radle Vogogne Ossola croonde é aumentato di sei volte | Co Galion Ferraris 11 Via Gartaldl 10 Pizza Maton! 8 dal 1976 al ‘79; ossia nei 3 annie 40034 Chivasso_ 19043 Cigliano 28020 Vogogna mezzo in cui l'attivita solare &pas- | pagio palteaConavese 8.8.5. sata dal minimo, al valore di cre- Via Scuole 4 C.s0 Vit. Emanuele 4 fs | sta nel novembre 1979. 10035 Mazzé 99049 Tronzano (VC) eee Nello stesso periodo, i raggi «X» Radio Studio Centrale Radio Camburzano t CP 194 | sono invece aumentati di sette | viaCagiat« crs 20087 Dorodossla volte, il che dimostra l'aumento 10042 Nichelino 19050 Camburzano della densita degli elettroni. D'al- Radio Koala Pinerolo Radio Linea Verde | tra parte la temperatura reale del- Via. Saluzz0 20 Via Don Minzoni 10 | la corona ¢ tuttora oggetto di 10064 Pineroto 19057 Bella grandi discussion’: con uno del | Radio Mathis Radio Cossila Glovane | metodi di misurazione si & ottenu- ‘Via Cicorwalazione 92 0 Canonica 10 un valore di tre milioni di graci. | "9978 Nat Via 1p 224 an Coll'awicinarsi det periodo di mi- eee. punto Zero on S| att Radio Valo Strona hima attivita solare,é interossan- | Watotmo 2 Ra te osservare le rapide variazioni 6 svoraBiolose della _cortelazione fra fenomeni | Rate Cosmo ae terrestri e fenomeni solar 0050 Psta Vettea eo | havin {00 Vert Para’. Lorenzo 6 Radio Ast BC.0. 1004 Giovr. Cis cavona 209 Radio Canale 7 14100 Ast Via Speranza 57 Radio Sole 10099 San Mayro Toxinese Via B. Bertone 36 2022 Ramate di Casale C.C. Radio Reporter so Galito Ferrais 26 Radlo RTO. 10521 Toino GP. 194 | Ratio Monte Bianco “808” Domodossoia (NO) Via Santa Chiara 52 adie Arona 10122 Torro Via Pave 52 ona, | Radio Liberty Torino HO Via Michelangelo 6 Radio Tele Sosa 10126 Torna Via SeWvaiunga 8 ado 28089 Stesa 12028 Pasco (CN) Radio Coloredo aclo Fash Via Goria 13 o Flash n 088 Tecate Via Pit 38 2089 Treat 12035 Racconigi Radio Casale International | ‘Teleradio Savigliano VG. Gocna 18 P.Santaoss 17 : ie Mnterra roams 5058 Casale Monterato Radio Delta Giornale Radio Ditusione ae era 18 Via Giobor 4 15048 Valenza Po 12059 Aba | Radio Super So Radio Stereo Cinque inrone'ny S0UNE | Via Mevee: 26 cha 12100 Gureo 15084 Fresonara | 50 Elotranica Viva Dicembre 1982. 29 o ALETTROMCA VI Ha Dedicato agli SWL SI E COSTITUITA LA A.LR. ASSOCIAZIONE ITALIANA RADIOASCOLTO = Associazione ir i: Radioascolto. E il sodalizio dei dilettanti ascoltatori della Radiodiffu- sione. Le cariche sociali per il momento sono: Presidente Onorario: dott Primo Boselli di Firenze Presidente: Manfredi Vinassa de Regny Segretario: Piero Castagnone Vice Pres. e Cassiere: Gio- vanni Mennella Gli incarichi sono cosi asse- gnati: Rappresentante EDCX: Luigi Cobisi Stampa e Public Relations: Francesco Clemente Per I'editoria: direttore editoriale: France- sco Clemente Segretario di Redazione: Max Brandner Elettronica Viva - Dicombre 1982 -N. 29 Scopo precipuo dell’ AIR crea- re uno strumento di cono- scenza e relazione reciproca fra i cultofi dell’ascolto della Radiodiffusione. Un cenno di particolare simpatia merita lo SWL Primo Boselli, fervido animatore di questa ed altre iniziative tese ad incoraggiare il Radioascolto che Egli prati- ca dal 1923 - Il dott. Boselli & difatti i/ decano degli SWL italiani e ci risulta che, sebbe- ne dotato di nominativo di ra- dioamatore, preferisca l'ascol- to ad ogni altra attivita. II suo & perd un ascolto di alta quali- ta, che comprende le UHF ed i satelliti. Indirizzo dell’Associazione: — AWA, « Cosel Postole 60 - 16039 SESTRI LEVANTE (G8) eer Radioascolto. rottore editoriale della ALR. BS ASTRO VS INIZIATIVE DELUA.LR. «1° Trofeo di Popolarita 1982» Tutti i radioascoltatori. BCL italiani sono invitati a rispon- dere con obiettivita a queste quattro domande: 1) Quali sono secondo te le tre pit seguite emittenti inter- nazionali con programmi in lingua italiana? 2) Qualé il genere di pro- grammi che apprezzi di pit? 3) Acosa vorresti venisse dato pili spazio nelle attuali pro- grammazioni? 4) Questi i miei suggerimenti personali. Regolamento: — Ilsondaggio é aperto a tut- tii BCL italiani, indistinta- mente. — Sono valide unicamente le stazioni internazionali aventi programmi in lin- gua italiana; non fa diffe- renza se ad onda media o corta. — L'elencazione delle tre preferenze deve essere in ordine di gradimento, po- nendo al primo posto la stazione che si ritiene piu popolare. — Nessuna quota di parteci- pazione é richiesta — Ad ogni BCL votante un gradito e simpatico omag- gio: il nuovo adesive mul- ticolore dell’A.I.R.! — La data di chiusura dell'in- chiesta 1982 & posta per venerdi 31 dicembre 1982. — Le vostre preferenze devo- ne essere recapitate a: ALR. - Associazione Ita- liana Radioascolto, Casel- la Postale 60, 16039 Sestri Levante - GE. Nel corso della prossima As- semblea dell'A.I.R. verra consegnato al rappresentante dell’emittente risultata prima eletta, il «1° Trofeo A.I.R. di polarité». Introduzione alla attivita B.C.L. di Francesco Clemente Conoscete lattivita dellOM, cioe del radioamatore, che parla con i suoi colleghi di tut- to il mondo; conoscete pure Yesistenza_ dei CB, persone che si dilettano a comunicare fra loro sui 27 MHz per lo pid nell'ambito locale; pochi co- noscono non solo |‘attivita bensi l'esistenza dei RADIOA- SCOLTATORI di stazioni di radiodiffusione: un passatem- po quello del RADIOASCOL- TO che de anni ha messo sal- de radici nei paesi nordici, in Germania, in Giappone e ne- gli Stati Uniti. Qui da noi le cose non vanno male, soprattutto se conside- riamo la enorme schiera di potenziali appassionati che si divertono ad ascoltare con dei ricevitori multigamma sola- mente le emittenti private modulazione di frequenza, ignorando ad esempio che ta- lenon & che una delle possibi- lita dell’apparecchio. Chi sono i radioascoltatori? Sono quelle persone che trag- gono appagamento captando con i propri apparecchi rice- venti le stazioni di radiodiffu- sione 0 stazioni BC, dall'in- glese «broadcasting», italia- ne ed estere. La RAI-Radio- televisione Italiana ad esem- pio @ una stazione di ra- diodiffusione e come la RAI tantissime altre in ogni engolo della Terra, trasmettendo ad orari e sulle frequenze piti di- sparate, con programmi che arrivano a causa della scarsa potenza solamente nell'imme- diato circondario oppure con emissioni dirette all'estero at- traverso potenti trasmettitori, in lingue note o in dialetti sco- nosciutil Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 SS LET TRONCA VN Varie e diversissime possono essere le ragioni che spingono una persona ad accendere un apparecchio radio: la passio- ne per un qualsiasi tipo di mu- sica, lo studio ¢ 'esercizio pratico delle lingue straniere, Ja curiosita di conoscere i ri- spettivi punti di vista di cia- scuna fonte informativa rifug- gendo cos! da qualsiasi mani- polazione monopolistica, lo studio degli usi € costumi lo- cali di qualche particolare zo- na, il desiderio di riascoltare le voci della lontana terra na- tia, quello di mantenersi infor- mati sulle previsioni del tem- po sequendo ie emittenti co- stiere ed i loro bollettini me- teorologici ed altre ancora: ecco, le motivazioni possono essere molteplici ¢ tutte valide ma quello che pitt conta @ che spesso fra l’accensione della radio e I'appassionarsi al siste- matico ascolto delle onde hertziane non intercorre molta strada. Difatti, chi volesse de- dicarsi alla interessante ed in- telligente attivita di BCL: 1) NON DEVE necessaria- mente possedere ricevitori speciali o professionali, so- fisticate antenne direttive multibanda: le prime tappe si percorrono agevolmente pure con |'apparecchio valvolare casalingo, il clas sico «cingue tubi», o con il portatile transistorizzato, oltre che ad un filo isolato normalmente in rame ge! tato dalla finestra ed aven- te una certa lunghezza; avendo a disposizione oltre alla gamma locale delle onde medie pure quella Elettronica Viva - Dlosmbre 1982-N. 29 delle onde corte, & possibi- le gradatamente ascoltare una cinquantina circa di paesi diversi e qualche centinaio di diverse stazio- ni radio! NON E TENUTO a cono- scere varie lingue oltre a quella natia; non vi sor prenda il fatto che fra le numerose stazioni mondia- li dotate di servizio estero, ce ne sono circa venticin- que che trasmettono in lin- gua italiana, vuoi per gli immigrati italiani nella na- zione in questione, vuoi di- rettamente per gli abitanti dello Stivale. Per iniziare dungue ad affezionarci ba- stera ricercare questi pro- grammi in italiano irradiati a ore determinate e per lo pil serali; pid avanti con Yesperienza si acquisira sufficiente padronanza per identificare con certezza stazioni di radiodiffusione che trasmettono in altre lingue, stazioni extraeuro- pee, stazioni locali e riona- li; certo, la conoscenza di qualche o di una lingua straniera agevola di molto Yattivita iniziale, poiché si allargano gli orizzonti, si in grado subito di capire un maggior numero di vo- ci: ad esempio si pud iden- tificare una stazione scono- sciuta da quella immedia- tamente adiacente nota; a tale proposito l'inglese ri- sulterebbe idioma fonda- mentale essendo la lingua Internazionale della radio, come Il francese lo & per i servizi postali o T'italiano per la musica: tuttavia an- che qui col tempo ci si ar- rangia alla meglio, risol- vendo intoppi che ad un primo contatto appaiono insormontabili. 3) NON E OBBLIGATO a ri- spettare particolari proce- dure giuridico-burocrati- che: per essere in rego- la con la legge italiana & sufficiente aver pagato il canone di abbonamento al- le radioavdizioni Dinamica del radioascolto Si ascolta la radio e basta? No. L’attivita. classica consiste nell'ottenere dalla stazione ra- dio ascoltata una «conferma» della ricezione avvenuta: in pratica si compila un «rappor- to di ascolto» da inviare alla stazione, il quale se corretto verra «confermato» dalla stes- sa tramite invio dietro espres- sa richiesta dell’ascoltatore di una «cartolina di conferma» o «cartolina QSL», oppure me- diante una «lettera di verifica- zione». Cosi lappassionato potra in futuro dimostrare Yavvenuto ascolto ed avere comungue un riscontro della ricezione effettuata. In figura 1 @ la facciata di una normale cartolina di confer- ma, nell’occasione quella del servizio italiano della Radio Svizzera Internazionale. 1] te- ma frontale di una carolina QSL pus assumere i soggetti pid svariati ed impensabili, rappresentando in definitiva un richiamo per Iascoltatore desideroso di possederla: soli- 53 BR LET TRO VO tamente il soggetto & di natura tecnica (veduta del sistema di antenne, panoramica della pianta trasmittente, particola- ri del trasmettitore della sta- zione), di natura turistica (ve- dute aeree delle citta pitt note e significative, particolari ar- tistici, aspetti folcloristici) e cosl via, sempre comunque con un significato ben preci- so, riconducibile al paese, al- la citta o alla stazione in que- stione. Fig. 1 Carolina QSL della Radio Svizzera Internazionale, Popolarissimo in tutto il Mon- do I'ascolto sistematico delle stazioni latinoamericane, sia ad onda corta che media: un buon numero di queste «emi- soras» sono abituate ad inclu- dere nelle loro risposte agli ascoltator! stranieri, in segno di amichevole riconoscenza, delle meravigliose bandierine 54 multicolori, il cui formato pud raggiungere in certi casi i sessanta centimetri di lun- ghezza!; inutile anticiparvi come diventi altamente ecci- tante e stimolante le raccolta di questi gagliardetti multifor- ‘mi, i quali spesso vengono af- fissi a mo’ di trofeo nelle pareti delle stazioni di ascolto. La conferma va sempre richie- sta esplicitamente all’atto del invio del rapporto di rice- zione, non essendo la stazione tenuta a farlo tacitamente, trattandosi poi di una cortesia © poco pit della medesima verso lascoltatore; @ vero, molte emittenti internazionali hanno interesse a ricevere precisi e dettagliati rapporti, soprattutto quelle che possie- dono un ufficio appositamente adibito allo studio ed alla scel- ta delle frequenze utilizzabili; altresi @ da puntualizzare co- me le stazioni locali dimostri- no scarso interesse verso il rapporto formato con dati convenzionali e se vorremo andare a segno si renderé ne- cossario adottare particolari artifici. Man mano che Jattivité si evolve, un numero sempre maggiore di ascolti si faranno e verosimilmente si spediran- no ulteriori rapporti d’ascolto con la conseguente ricevuta di notevoli verificazioni: una attivité scrupolosa comporta la catalogazione e gelosa cu- stodia di tutte le conferme ri- cevute, senza per questo scendere all'abitudine di di- ventare in definitiva dei veri e propri cacciatori di QSL piut- tosto che dei normali radioa- scoltatori. Dall'ascolto alla conferma Della nostra radio conosceva- mo gia in precedenza Tesatta posizione dell'indice nella scala parlante dei programmi RAI nazionali o nelle emittenti private e gia con I'inserimento della nostra «antenna» ci ac- corgiamo che molte pit voci pullulano nell'etere e giungo- no al nostro orecchio, laddove Yapparecchio @ sempre rima- sto sintonizzato, nelle onde medie; la curiosita di cui par- lavamo ci spingera senz’altro @ manovrare il comando cambio-gamma, un commuta- tore con tante posizioni quen- te sono le bande del ricevito- re, posto generalmente sul fianco oppure sul frontale dell'RX: il fenomene di cui so- pra verr& ancora maggior- mente esalteto con una ab- bondanza di voci e rumori che senz'altro potra disorientare; siamo di sicuro sulle onde cor- tel A questo punto nasce il vero problema di fondo, cioé quel- lo di capire anzitutto «dover si @ sintonizzati per poi chieder- si «cosa» si sta ascoltando. Le scale parlanti rispondono tutte ad un principio: trascinare Tindice da un estremo all’altro della scala, in corrispondenza dell’apertura e della chiusura totale del condensatore varia- bile; quest'ultimo @ la «chia- ve» in grado di far entrare nel ricevitore il segnale preferito, quello della stazione trasmit- tente che si desidera ascolta- Elettronica Viva - Dicemnbre 1982 -N, 28 ES SUTTON VIM) re. Il sintonizzare una emit- tente ad onda corta non & niente di particolarmente complicato, tuttavia, nella maggioranza dei ricevitori fi- no alla classe media, le stazio- ni si trovano cosi vicine le une alle altre che si rende assai problematico ascoltarle nuo- vamente col passare del tem- po nella stessa posizione sen- za usare qualche artificio Sorge quindi il problema, o meglio, la necessita di sfrutta- real massimo la scala parlante in modo da potersi orientare adeguatamente in essa, sia per rintracciare a distanza di vari giorni un determinato programma gradito sia per «cacciare» particolari stazioni nei propri canali di emissione. Molti ricevitori multigamma, cio’ prowvisti di pit «segmen- ti» di frequenza oltre a quello tradizionale della onda me- dia, posseggono la cosiddetta «scala logaritmica». Si tratta di una scala lineare suddivisa in tante unita uguali a tacche, solitamente da 0 a 100; qualora il vostro appa- recchio fosse sprovvisto di tale scala logaritmica, vi consi gliamo l'impiego di una stri- scia di carta millimetrata op- pure uno spezzone di righello in plastica trasparente posti in senso ortogonale a quello di scorrimento dell‘indice mobi- le; con I'aiuto della scala loga- ritmica nella scala parlante ri- sultera facile fissare la posizio- ne esatta dell'indice e pren- dere nota su un foglio, che naturalmente terremo a porta- ta di mano. In verita, soprat- tutto i vecchi ricevitori valvo- Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 lari, avevano impressi sulla scala parlante i nominativi di alcune fra le pit comuni sta- zioni italiane ed estere, anche per quel che concerneva le onde corte (chi non ha mai | to Roma II, Soltens, Caltani- setta, London, Montecarlo, Marseille I, scagli la prima... valvola!): abitudine che & an- data via via scomparendo per ovvi motivi di carattere tecni- co per lasciare il posto alla so- Ja indicazione della frequenza © della relativa lunghezza d'onda; non che ci sia stata una vera e propria palpabile miglioria in quanto la scala parlente molto compressa, cio’ con la corsa del comando di sintonia assai poco demolti- plicato, @ rimasta quella di prima 0 poco meno: se non al- tro si evita il rischio di portarsi sull'indicazione «Radio Vati- cana» e sentire magari un ac- caldato commento politico da Radio Tirana, Albania! Dicevamo che i problemi ri- mangono in quanto le bande di radiodiffusione non occu- pano che il 9,7 per cento ad esempio dello spettro disponi- bile nella gamma delle onde corte, per cui 1/10 della scala parlante riguardante le onde corte racchiude alcune centi- naia di stazioni, per parlare solo dell’Europa e senza con- tare le restanti emittenti ex- traeuropee ascoltabili anche loro in determinate ore del giorno! Con la nostra bella scala loga- ritmica incollata nella scala parlente, oppure con quella gia in dotazione ovviamente, dobbiamo apprestarci dunque alla determinazione della fre- guenza ed alla successiva identificazione della stazione In questa operazione ci sara utile un quaderno dove le pa- gine siano state suddivise in almeno tre o pit colonne; la prima’ verr& impiegata per Yelencazione delle frequenze utili nelle varie bande broad- casting, cioé in pratica i vari canali disponibili a intervalli di 5 kHz. Abbiamo gia inteso seppur sommariamente come le «fetter di frequenza riserva- te alla radicdiffusione nella famma delle onde corte siano quelle dei 49, 31, 25, 19 13 e 11 metri, oltre alle bande tropicali Ad esempio la banda interna zionale dei 49 metri si estende dai 5950 ai 6200 kHz: sara no stra cura quindi annotare nel- Ja prima colonaa gli intervalli successivi 5950, 5955, 5960 per giungere ai 6190, 6195 e 6200 kHz per poi passare alle restanti; non saranno da tra- scrivere i canali delle bande non presenti nel nostro ricevi- tore: se ad esempio la coper- jura dell/RX giunge ai 15 MHz, superfluo risulterebbe segnare le frequenze presenti nei 16, 13 e 11 metri poiché non sarebbero mai ricevute dallo stesso! Nella seconda co- lonna scriveremo i numeri della scala logaritmica corri- spondenti ad una data stazio- ne, ad esempio Radio Neder- land dall'Olanda, che come sapremo ascoltando il pro- gramma in spagnolo delle ore 2000 GMT diretto alla Europa nella banda dei 31 metri, tra- smette sui 9715 kHz: se la sca- 55 LST TROL la ci dice 88, vuol dire che in corrispendenza dei 9715 della prima coionna, scriveremo 88 nella seconda, mentre nella terza che dovra essere pit estesa delle altre due, ci sara spazio sufficiente per annota- re R. Nederland e tutte le re- stanti emittenti che si possano ricevere in altre ore: sempli- cissimo!. Pid estesa é la scala parlante meglio & dal nostro punto di vista in quanto pil’ lunga sara la relativa scala logaritmica e di conseguenza saremo in grado di apprezzare maggior- mente le differenze fra tacca e tacca della medesima. La sca- la logaritmica cosi concepita risulta polivalente in quanto di norma le varie gamme del ricevitore (ad esempio onde medie, onde corte, modula zione di frequenza) sono so- vrapposte nella scala parlante e quindi si dovra solo prestare attenzione di leggere l'indica- zione dell’indice in riferimen- to allo spettro di frequenza in stato commutato il cambio-gamma, non tanto per stabilire con esattezza il nu- mero magico delle scala loga- ritmica che rimarrebbe co- mungue fisso, ma per indivi- duare per sonmi capi la fre- quenza di emissione. OK? Nei ricevitori di un certo valo- re si adotta il sistema a tambu- ro per il cambio delle gamme, per cui ruotando il tamburo si combinano i vari circuiti d'ae- reo e sull'unica finestrelia frontale appare la «scala par- ante» relativa alla gamma scelta, Avendo sottomano il nostro cui 56 guadernetto con le pagine suddivise in colonne dovrem- mo nel prosieguo della nostra attivita cercare di identificare il maggior numero di emitten- ti onde farci una idea di mass ma sul riscontro fra canale ascoltato ¢ lettura della scala parlante. In presenza di se- gnali forti il problema non si pone e dovremo armarci solo di un po' di pazienza ed aspet- tare che la stazione dichiari le proprie «generalita»; si sappia gia che tutte le emittenti radio nei loro programm per I’este- ro annunciano i canali di emissione almeno all'inizio ed alla fine di ciascuna trasmis- sione. Quando si @ alle prese con se- gnali deboli o programmi in lingue ignote, la identificazio- ne della frequenza risulta di- sagevole e non ci rimane altro che adottare il cosiddetto me- todo del confronto, cio apou- rare la frequenza di ascolio confrontandola con quelle adiacenti, un esempio: se il programma ascoltato é tra la RAI su 6010 kHz e Radio Ne- derland su 6020 kHz, risulta lampante che la stazione irra- dia sui 6015 kHz! Il metodo del confronto trova un’alleata nella scala logarit- mica, la quale come abbiamo gia esposto ci consente di es- sere costantemente informati sulla frequenza ricevuta in virtd dei numeri in essa ripor- tati. 2) Liidentificazione delle sta- zioni Dope aver parlato della scala parlante ed esserci orientati nel mondo delle radiconde mediante la comprensione della frequenza che si sta captando, addentriamoci nel- Yanalisi_ dell'ideniificazione della stazione ascoltata, cio diamo il nome esatic alle varie portanti modulate che di volta in volta, ruotando il co- mando di sintonia, vengono amplificate, rivelate 0 demo- dulate, e nuovamente amplifi- cate dall’apparecchio vente e finalmente giungono al nostro orecchio. rice- Nel nostro quotidiano vaga- bondare per le gamme, ci tro- viamo essenzialmente in due casi di fronte al problema dell‘identificazione della sta- zione: quando siamo sulla fre- quenza stabilita e vogliamo accertarci che il programma ascoltato sia veramente quello ricercato, oppure quando ci imbattiamo in un segnale par- ticolare, di cui ignoriamo per- sino la frequenza, e vogliamo risalire alla sua provenienza; questi due casi, si badi bene, corrispondono alle varie real- ta pratiche nelle quali pud im- battersi I'ascoltatore: il primo quando si possieda un ricevi- tore di classe e comunque con ottima lettura in frequenza mentre nel secondo quando si possieda solo un valvolare ca- salingo od un comunque tran- sistorizzato tradizionali. Lampante quindi I'opportuni- ta di avere in dotazione una adequata lettura delle fre- quenze (vuoi con l'acquisto di ricevitori di classe vuoi con Yadattamento delle scale par- Elettionica Viva -Picembre 1982 -N. 29, SET ROCA VIN) lanti di quelli normali) in quanto solo cosi il problema dell’identificazione dei segna- Ii in arrivo si pone solo sul ca- nale nel quale siamo sintoniz- zati: difetti, non conescendo nemmeno approssimativa- mente le frequenze, dovremo applicare in tappe successive il metodo dell‘identificazione per farci un quadro della gamma e quindi potersi orien- tare in essa. Pit chiaro a fare che a dire. Siamo da ...poche pagine pa- titi del radioascolto e quindi per ora il nostro interesse do- minante @ rivolto principal- mente alla sintonizzazione dei pili vicini e potenti servizi in- ternazionali ricevibili. Solita- mente la durata di questi pro- grammi per I’estero varia dal- la mezzora all'ora e mezza per ciascuna lingua di emis- sione; assai comune il caso che i programmi vengano ir- radiati diverse volte al giorno, sia come pura e semplice ri- trasmissione della stessa pro- grammazione che con pro- grammazioni differenti alle varie ore. All'inizio ed alla fine delle va- sie programmazioni viene da- to comunemente I’annuncio completo della stazione, con V'indirizzo, V'elencazione delle frequenze utilizzate e gii oreri di trasmissione in quella spe- cifica lingua; I’annuncio ed anche I'indirizzo in certi casi possano essere dati spesso co- me stacco fra due rubriche differenti oppure nel corso delle medesime, ma in quest'ultimo caso solitamente viene trasmessa la sola scarna Elettronica Viva - Dicembre 1982 +N. 29 identificazione, magari ac- compagnata dallo slogan del- la stazione, per non interrom- pere la continuita del discor- so. La maggior parte delle emit- tenti con servizio estero utiliz- za pure, qualche minuto pri- ma dell'inizio dei programmi ed anche alla chiusura, un proprio e tipico segnale di in- tervallo, che pud essere quel- Jo caratteristico della stazione ed adoperato pure nel servizio interno locale oppure partico- lare per questo tipo di pro- grammi: ad esempio la RAI italiana manda in onda i clas- sici gorgheagi di un usignolo che bene conosciamo; la REE Radio Exterior de Espano una musichetta caratteristica con colpi di gong; la radio gover- nativa ungherese Radio Buda- pest alcuni passi della euite 1848 di T.K. Polgar; la radio governativa tedesco orientale Radio Berlino Internazionale un tema dall'inno nazionale, ece. Di primaria importanza quin- di porsi possibilmente in ascolto all'inizio od alla fine delle programmazioni in una data lingua, quando le identi- ficazioni sono pitt complete e guindi meno ardue da inter- pretare. Non a caso il proble- ma della lingua lo citiamo solo ora, in secondo ordine; con cid vogliamo dire che si pub benissimo identificare una stazione operante ad esempio dall’Olanda pur non capendo una parola di olandese: baste- 1 prestare attenzione agli an- nunci, nei quali senz’altro nel 99 per cento dei casi é conte- nuta la chiave per risolvere Yenigma, cio® il nome della stazione, spesta _corrispon- dente al nome della citté in cui si trova installata e quindi facilmente individuabile, op- pure a quello del Paese, ecc. Gli intoppi linguistici poi si ri- ducono al niente quando il programma che si sta ascol- tando viene trasmesso in lin- gua italiana. Arguta quanto Fig. 2 - Una stazlone dascolto d'eccezione, Operators Roberto Pieraccini, 87 RE LTT machiavellica intuizione quin- di quella di iniziare la caccia grossa con la ricerca dei pro- grammi trasmessi in lingua italiana anzitutto, per poi pas- sare alle altre lingue del cep- po neolatino, nella fattispecie lo spagnolo in primo luogo, eppot il francese, il portoghe- se ed il romeno. Parallelamente alle molteplici pubblicazioni edite dai vari Clubs DX e Gruppi d’Ascolto, Yappassionato dispone di un'alira fonte inesauribile di notizie utili di ogni genere per la sua attivita: il «World Radio & TV Handbooks, non a torto soprannominato «la Bibbia del radioascolto»! WRIH sta per «Guida Mon- diale di Radio e Televisione» e gid il titolo é tutto un pro- gramma: lo scopo dell'opera & di offrire al lettore il massimo aiuto possibile nella sintonia delle stazioni nazionali ed in- ternazionali. Ci sono articoli informativi che si riferiscono alla radiodiffusione e dati sul- le organizzazioni internazio- nali di radio e televisione; inoltre, ordinati secondo con- tinente e Paese, dati dettaglia- ti come frequenze, orari, indi- rizzi, sulle emittenti radio e ‘TV in tutto il Mondol, alla fine del libro una lista con tutte le stazioni in onde lunghe, me- die © corte ordinate secondo frequenza facilita enorme- mente I'identificazione delle emittenti sconosciute. 3) Dl rapporto di ricezione Prima di compilare un rap- porto d'ascolto si tratta di 58 identificare con certezza la stazione ascoltata, in quanto & regola generalmente accettata che non si deve inviare rap- porto di ricezione ad un’emit- tente radiofonica se la stazio- ne in questione non @ stata correttamente identificata. E un dettato di etica. In generale ogni principiante @ in grado di compilare le sin- gole parti che costituiscono il rapporto d'ascolto, ma non ha la minima idea dell‘insieme: manca una visione globale de! contenuto. Ecco gli elementi essenziali che costituiscono un rapporto abbastanza com- pleto: 1) data dell'invio del rappor- 10; 2) data dellascolto effettuato; 3) frequenza, espressa in ki- lohertz, o lunghezza d’on- da, espressa in metri, dell’emissione ascoltata, indicate nel modo pit esat- to possibile e non generi- camente, magari appresa nel corso di un annuncio; 4) ora espressa in GMT, op- pure nell'ora dell’Europa Centrale, corrispondente allora italiana invernale; 5) valutazione della qualita del segnale secondo il co- dice SINPO (figura 18); 6) lingua della trasmissione ascoltata; 7) dettagli ascoltato; 8) commenti sul programma ascoltato; 9) ricevitore usato; 1)indirizzo del mittente; 12)note tecniche sulle interfe- renze e sulle condizioni at- del programma mosferiche al della ricezione; 13)eventuali dettagli persona- Ii ed allegati momento Questi elementi devono essere inseriti in qualsiasi rapporto di ricezione, scritto in qualsiasi lingua, preferibilmente nella lingua di trasmissione ascolta- ta o in una delle lingue pid diffuse, per avere una certa validita ed essere preso in considerazione dal tecnico che si apprestera a verificarlo. Alfinché una carolina di con- ferma possa ritenersi valida al 100 per cento non dovrebbe mancare dei seguenti dati in- dispensabili: nome, cognome ed indirizzo dell'ascoltatore, frequenza 0 lunghezza d’onda ed orario in cui é avvenuto Yascolto; un particolare non trascurabile rappresenta |'in- dicazione del luogo di tra- smissione della stazione cap- tata, soprattutto quando la medesima abbia pid centri trasmittenti dislocati nel paese © addirittura possieda delle stazioni ripetitrici o estazioni relay» sparse in punti strategi- ci del Globo: moderna abitu- dine quest'ultima adottata da alouni fra i maggiori organi- smi radiofonici onde consentire una agevole ricezione dei propri programmi in determi- nate zone o continenti. La DW di Colonia ad esempio in cooperazione con la BBC di Londra ha inaugurato una sta- zione relay nell'isola di Anti- gua nei Caraibi per servire nel migliore dei modi tutto i} Continente Americano. Forma analoga di conferma alla QSL ¢ la lettera di verifi- Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 28 LT TIC VI) cazione: @ soprattutto usata dalle stazioni locali, le quali non avendo una notevole mo- le di rapporti giornalieri, di norma rispondono sulla pro- pria carta intestata, riportan- do di norma scarsi dati tecni- ci, con qualche frase di con- venevoli. Chiaro, ci sono le eccezioni, cio® stazioni locali meglio organizzate con QSL completa, oppure che rispon- dono con lettere altrettanto complete e precise, 0 addirit- tura_ emittenti internazionali che usano lettere piuttosto che cartoline QSL. La lettera di verificazione & molto in voga nell'America Latina, un po’ meno in Africa e nei restanti continenti. Da quanto visto fino ad ora consegue che il rapporto d'ascolto si pud definire come la comunicazione scritta di un ascolto effettuato in determi- nate condizioni, comunicazio- ne diretta alla stazione ascol- tata e che costituisce anche la fase culminante del primo dia- logo ascoltatore-emittente: dialogo che ha avuto inizio con I'ascolto e che si conclude parzialmente con |'arrivo del- la cartolina o della lettera di conferma al rapporto d'ascolto risultato esatto. Un buon DXer non @ colui che raccoglie pit QSL degli altri, ma quelle persona che riesce ad instau- rare un rapporto duraturo damicizia con i tecnici di sta- zioni distanti magari migliaia di chilometri, non troncando cio® quel rapporto ascoltato- re-emittente subito dopo aver ricevuto la QSL, Elettroniea Viva - Dicembra 1982 -N. Radio Universal Stereo Via Nuova 8. Maria 67 0010 Quarto Radio Quasar Via Giotlo 18 {80026 Casoria (NA) Radio Luna One Via Liven 32 £80034 Mangiane Radio Nola Onde Paoline G0 T. Vitale 46 0035 Nola Radio Poggiomarine via ies ep2 £80040 Poggiomarno {NA} fadio Antenna Dolly via Luca Gioréano 129, 80080 Carcola Radio Ditfusione Stlano co Vitaggio sportve Olympus Via Palma 215 80040 Strano ‘Gtcolo Radio Gamma Via Casteliammare 181 {80054 Gragnane (NA) ‘Oplonti Fm. C's0 Umberto 1:39 80058 Torre Annunziata Radio Tete isohia Via Anes De Luca 12878 80077 Pore se che non ci riguardarto, So per certo che 4 livello ministeriale se ne Stanno occu- pando: su mia sollecitazione personae 0 10 gi sate stabilite usa serie di riunioni com i ministeriinteressati per arrivare regolamentare le cosa una sola volta ¢ per sempre, € questa in breve tempo. 2) Dicbiara RRGV: NON E ASSOLUTAMENTE VE- RO CHE IL MINISTERO PER LA PROTEZIONE CIVILE VUOLE INQUADRARE O MILITARIZ- ZARE [ RADIOAMATORI Esiste un progetto dove previsto per i volontari che hanno fatto i corsi del «Volontariae di soccorso» come sup- porto ai VV.FF, di dorarli di una di- Radio RAMA, Largo Tirone 8 186081 Agnone (eri) ‘Tele Radio Compobasso Wa. 8. Giovanni in Golo £86100 Campobasso Via Duca d'Aosta agi .86100 Campobasso odie Isemia Uno Club Via Latina 20 86170 Isomria Radio Andromeda Imernational Sr Largo Casale 15 86047 &. Crove & Magiano visa per poter passare in mezzo alle rmacerie od agli incendi con tutta la attrezzatura idonea in dotazione a Vigil del Fuoco. Questa proposta del Ministro Zamberletti serve anche a distinguere i vari tipi di voloncari ed evitare che vadano sul posto deal in- ‘competent fanche se can buon vo- lonti) che poi devono essere soecorsi da altri nuovi soccorricori In Inpinia vi erano molti volontari animati da tanta generosith di aiuto, ‘con le scarpe da tennis 0 di tela in ‘mezzo alla neve ed al fango. Ebene questi volontari hanno dovuro essere soccorsi ed equipaggiati con idoneo shbigliamento creando notevoli pro- blemi. Le Associazioni ufficialmente ricono- sciute come PARI useranno il loro distintivo di riconoscimento affianca- 64 quello del Ministro degli Intern. 71 BES ALETIROMCA VO de Lair 19.282 Le paure espresse nel Convegno di Lucca sono completamente in- fondate: i radioamatori A.R.I/CER inseriti nella Prote- zione Civile avranno infasti @uniforme solo una tessera di ri- conoscimento ed il relativo distintivo®, Giovanni Romeo (9) Come quello riprtto in immagine Ci scrive il Signor Marco Micheli ~ Li- do di Camaiore (LU) Concess. CB - Op. SEAR. n. Cod. 1530- Permesso SWL 443/FI Sul numero di Luglio/ Agosto della Vs. rivista, ho avuto l'oceasione di leggere Particolo «Emergenza-Pronto Soccorso; Mancanza d'idee chiare~Confusione» Purtroppo esso non ® fitmato, e non 50 se considerarlo una sorta di «editoriale», ‘oppure uno scritto inviato dal Sig, A. 72 Capogna (a didascalia a pag. 76 non chiara: non si capisce bene se & riferita alla denuncia contenuta nel rettangolo 0 all’intero articolo). In ogni caso, por ston potendo indirizzare questa mia ad aleuno, intendo spendere ugualmente qualche parola sull’argomento. Tanto per cominciare, Vesordio del paragrafo DRadioargomenti»,cende a dare un’im- magine falsa o quantomeno distorta del- le possibilia e dell’effettiva ueilitd della CBB, preseneando gli operatori C:B. come tuna massa di ingenui pasticcioni, nella maggior parte dei casi, peggio che inuti- Ii, Ci8, mi si permetta dirlo, & una gros- solenz bugia, La tentazione di continua- recon una analisi dettagliata di tutti i ca- sin cui le radio C.B. possono essere ut- lissime, ad onta della fitca rete elefonica e della dotazione di tutti i Corpi dello Stato di propri mezzi radia, ¢forvssima, ‘ma temo che allungherebbe ed appesan- tirebbe oltre misura questa mia, Su que sto punto, intendo dire soltanto poche parole, frurco di esperienza diretta. Io sono un operatore del S.ELR. - Servizio Emergenza Radio, e potreictare diverse decine di casi in cui le radio C.B, erano Punico mezzo, oil pid imamediatamente disponibile; casi in cui sono state salvate anche delle vite umane 0 sono stati evi tati ingenei danni. In almeno un caso, di cui io fui testimone, un gruppo di Vigil del Fuoco, fu messo in contatto con la propria caserma (allo scopo di chiedere rinforzi) proprio grazie ad un ponte ra- dio C.B.- telefono. E l'ignoto artcolista mi sevsi se 2 poco! I! Compito del SER. (almeno nella Provincia di Lucea) e di altre organizzazioni analoghe, & {quasi esclusivamente quello di assicurare durante la giornata e per buona parte della notte, un ascolto su determinate frequenze, al fine di ritrasmettere even: tuali chiamate di utilied 0 di soccorso a chi di dovere: Commissariat, Polizia Scradale, Capitanerie di Porto, Soccorso Alpino, Vigil del Fuoco, Guardia Fore- stale, ecc. eve, In alcuat casi sa per veri- ficare la veridicit’ di alcune chiamate, sia per offrire aiuto concreto (ad es. ne- gli incendi boschivi, vengono inviate sul posto delle radiomobili e dei gruppi di operatori E tutto cid, con buona pace delParticoli- sta, mi sembra del tutto logico, positivo cd utile. In caso di calamita,invece, si mo a disposizione della Prefettura, che disponendo di tutee le generalitd degli operatori della Provincia, chiama per 5 servizi che ritiene utili. Tutto qui. Se una certa percentuale degli operatori C.B. non dispone del sangue freddo, del- le capacite, oserei dire, della aprofessio- ralitis che sarebbe desiderabile, nulla viewrebbe 2 chi possiede tali doti in raggior copia, (ico questo senz'ombra di ironia!) di farci da maestro, Almeno nella mia Provincia i Circoli C.B. ed in particolar modo il ER. hanno sempre cercato di dimostrarsi disponibili ed aperti 2 qualsisi forma di collaborazio- ne con i Radioamatori O.M. Checché ne dica qualche O.M. borioso (eredo che tali persone siano in minoranza), cid che spinge entrambi ad interessarsi alla radio sono convinto sia Ja pura. sempli- ce passione ed interesse per tale mezzo tecnico. Su questa base, credo ferma- mente che una intesa ed una collabora- zione sia possibile e doverosa. Chi sa pit dialsi, dovrebbe cercare di far partecipi anche li aleré di cale conoscenza, non ri- tirarsi in uno sdegnoso isolamento. Io conosco_personalmente diversi OM. anch'essi C.B. che in pit oceasioni siso- zo dimostrati prodighi di informazioni, consigli, critiche positive. Non vedo perché tutto cid non possa realizzarsi. Risponde Elettronica Viva: Egregio Lettore, grazie per la sua letera. ~ Rubri- che come «Radioargomenti» sono il «Bal: ‘oncino» dove il divettore, od un esperta del ramo, commenta, sulla base delle noti- zie racclte, cert fenomeni del momen- to, Nel caso in questione, Vestensore del «pez: Zo» era lo scrivente: Marino Miceli id premeso, le faccio notare che « pagina 75 del numero di luglio crticavo in parti- colare certe Amministrazioni locali che dando credito agli eabusivi dei 45nu» ve nivano in un certo qual modo a dare una illasione di legal ad una ativies del tutto fuori e contro le Legg internszio: ali vigent. Riguardo ai «veri CBers» concessionari dei 23 Canali nella Banda «Mobile Terre trea mi sembra d’aver espresso, anche in quelio scritto, stima e fiducia. Come avi oservato in altro numero sa ‘mo stati prodighi d'attesazioni di stima «per coloro che la meritano» come nel caso dell ecellente lavoro fatto dai membri del Elettronica Viva - Dicembre 1982 -N. 29 LS RONCA Vi «LANCEs di Firenze, in occasione della «Grande Marcia del Passatore» che si swolea appunto da Firenze a Faenza, Assi- stenze sportive cosi ben coordinate, sono luna seria garanzia in caso d'emergenza. Tormando a questa: nelle de righe in cor sivo a pagina 76 sottolineavo !importan- za e lwiliti di disporre, per la Protezione civile, nei limiti delle possibiitt, dei Rae diotelefoni mobili di Concessionati re sponsabilie responsabilizzati che dovreb- ero, « mio avvise, operareallinterno del Teatro Operativo ai lve di Coordinato i Infracorunali per assicurare le comue nicazioni fra Coordinatore Comunale ¢ suo organi operativi,allinterto del terri torio comune. Per’, torno a ripetermi, occorre addestra- mento ed autodiscplina; due condizioni che wediatno non serapre soddsfate: dan- de la mia critica ironica Ho citato il «caso Margheras dove ci sono stati dei fulsiallermi perché i volontari che si erano antoassegnati dele postazioni, ssontiviana puczas; ma le pot itare an- che uss caso pie divertente occorso qui sull’Appernino Toseo-Emiliano nel perio do estiva, Quest'anno, gli appelliin TV e con aleri mezzi hanno sensibilizzato Vopi- nione pubblica riguardo agli incendi bo- schivi. Qui in Luglio ed Agosto abbiamo outa reolti wittadini villeggianti» e fra csi taluni equipaggiati con auto fuori strada, apparato CB; cappelloni di feliro alla texana e binocoi Nal periado estivo, molticontadini bru- ciano le stoppieed il fieno non mangeree cia nei ora prati lontano dai Boschi). Eb- bene: lei non immagina neppure quanti allarmi sono stati dai alla -Forestales via -27 MHz! + E fortunatamente erano tutti falsirallarmi, dovuti ad un eccesso di zelo, ‘Tans che ricevuta la segnalazione via ~ 27 MUlz, gli interessati_controllavanc, con una telefonata al Bar del paese, x era incendio di bosco oppurean Sembra una bearzelletta ma & cosh € mi creda; nesuno aveua intenzione di fare scherzi, né si trattaua di cingenui paste: comin: sale effete dellecesso di ze, uni to ad inesperienza; anche per quanto con ceme dle usanze del luogo montano». Prima di risponderle, sono vento in Luc ca per documentarmi e non ho voluto sen: tive solo suna campanar: bo constatato che efitivamente costa la pianificazione prefettiia in atto fin dal 3 fobbraio 1982 Elettronica Viva - Dlcembre 1982 -N. 29, 2 cesemplares -fatta con buon senso, da persone che di comunicazioni demerger 2a dimostrano d'intendersene. Purtroppo temo che non tutta Mtalia sia pianificta come la Lucchesa Il «Piano» voi Vavete, non vi resta dict que che fare esercitazioni per soddisfare le cesigonze addestratve Che la Provincia di Lucca sia esemplare, ‘me ne sono reso conto anche dal fatto che Vat Giuseppe Bicocchi, Presidente della Provincia, 8 stato nominato Coordinato- re Nazionale per il Volontarito. Ed invero, la sua funzione & importante, percé a mio modesto aovito, sna Prote zione Civile SERIA, deve basarsi partco larmente sul Volontariato, ed in eso un posto particolare occupano i «Volontari delle Comunicazionis. Mi be fatto piacere constatare Videntita idee fra me, che somo wn teorico, anche se anti anni fa apparienevo allo Stato Mage sgiore TLC, ed ipianificatori della Lucche- sia 131 uomini del CER di costt sono util mente impiegati per formare la «capo maglias in Prefetewra ed equipaggi della Rete informativa del Coordinatore pro vinciale fino ai Comuni Capo-Zona. E Vinpiego pie razionale. 1150 Volontari del SER dovrebbero inve. , formare equipaggi destinati alle opera: zioni allincerno des Comuni che costitui scono i comprensori. Anche questa ¢ una ottima pianificazione, che tiene conto del Ie limitezioni del «Radiotelefono mobile in 27 MHzs = Difatti non 2 sensato fare una pianificazione basandosi sulle eccezio- nai possibilta di collegamento d'un mez: 20 teenico; al contrario occorre applicare sempre le norma cautelativ edel cas peg ‘giore. Ritengo quindi, che in funzione del «Pia tio del 3 febbraioe avrete prima o poi. voi del SER, occasione @incontrarvi con gli womini del CER-ARI sono sicuro che da parte degli OM lei troveri quello spirito di collaborazione e di comprensione reci- roca che del resto, fra le righe della sua leavers, eraspare esere git in atto. Cordialca Marino MICELI 4SN Cari amici, Mi trovate consenziente su buona parte di quanto avett scritto in «Radioargomenti i Lughion, Purtroppo, non mi va la definizione di ‘Radiomatore piratas che si legge in una delle testate che riproducete forografica- mente a pagina 75 di deto numero. 11 cronista della . I Segretario della sezione di Varese Gentili Signori, facendo riferimento al vostro editoriale dedicato all'emergenzz, ed in particolare alla poco simpatica situazione creatasi quia Varese, ad opera «<’un illegittimo dei 45 me ho il piacere di comunicarvi Due mesi di arresto ts pena, conver ws L NESSUNA «STAZIONE PIRATAD. IN VIALE AGUGGIARI | «lnvase» la frequenza dell’aeronautica Condanna (minima) Uatedpmto dell Eseopan OAMAT x aAnio! x AV yt ANNO. nti che: la faccenda 2 risolta. Allego in proposito, copia del quotidia- no «La Prealpina» del 20 luglio 1982 - Distini salut - Giuliano Antinori (Vs abbonato) per un radioamatore a im quattro mesi di fibertdviglata | | Samesyy vate Gate secrete at sare SASS inane 74 IL RUOLO DEL RADIOAMATO- RE NELLA PROTEZIONE CIVILE. Partecipando a Treviglio ad una manife stazione ARI dal tema +l Radioamatori e Ja Protezione Civiles I'On. Zamberletti (12ZME) ba illserato il nuovo Disegno di legge sull'argomento, chiarendo dhe questo Disegno organico presentato dal suo Mini- stero, non vede la Protezione Civile intesa soltanto come «soccorso» bensi come una organica piansficezione che comprende anche «previsione e prevenziones. In que ‘4 fase: PREVISIONE - secondo no, in dlispensabile una strettacollaborazione fra ARLCER - Organi della Protezione Civi- le allo sopo di prepararsi nel miglior mo: do possibile, verficando con frequenti esercitazioni tanto le ipotesi, quanto il grado di preparazione degli uomini (CER) e le posibilita dei mezzi tecnci che esi ‘mettono valontariamente a disposizione. Nella sua Comunicazione al Convegno ARI, ’On, Zamberleti a sottolineato che: eLa necesita di far compere un salto di qualita al servizio di provezione civile non 2 deteata solamente dalla dimensione di una catastrofe; ricordiamoci che anche la vita di un solo womo ® altretianto pre 2iosa e deve impegnare tutto i servizio

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