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Obiettivi
Formativi:
- Smontare un testo scritto con la lettura di superficie e selettiva
- Individuare i diversi tipi di pasta
-Adottare criteri per sistemare i dati
- Utilizzare correttamente gli strumenti logico-formativi
- Produrre un modello di analisi
- Organizzare le conoscenze
Conoscitivi:
- I diversi tipi di pasta;
- Caratteristiche;
- Ciclo di produzione della pasta;
- Prova di laboratorio
Situazione problematica
Dopo aver affrontato i diversi problemi inerenti alla cattiva alimentazione come: obesità, bulimia e
anoressia, si ritiene opportuno far prendere coscienza l’allievo dei principi fondamentali della
nutrizione attraverso l’alimento pasta, facendo rilevare che rappresenta il più diffuso e il più
consumato.
Problemi
1. Classificazione
2. Caratteristiche
3. Struttura del concetto
4. Ciclo di produzione
5. Prova di laboratorio
Condizioni:
I dati necessari alla soluzione dei diversi problemi saranno ricavati da testi scritti o da altre fonti.
Lo smontaggio dei testi avverrà con la lettura di superficie selettiva.
La sistemazione delle conoscenze avverrà con l’uso di strumenti logico-formativi.
Prerequisiti:
Tutte le capacità acquisite nelle precedenti unità sullo studio di un processo produttivo.
Prova di Laboratorio
Produzione della pasta fresca in classe
Mediante questa prova di laboratorio si porterà a conoscenza l’allievo della naturalità della pasta e
della semplicità di produzione, cercando di far suscitare l’interesse per la sua storia. L’origine della
pasta, infatti, la si fa risalire agli Etruschi che avrebbero preparato le prime lasagne. Dal 1300 in poi
l’uso della pasta si diffuse anche nel nostro Paese e all’inizio del secolo, proprio a Napoli, sorsero i
primi rudimentali macchinari per la sua produzione.
Occorrente: (dosi per 4 persone) 400g di farina, 4 uova, un matterello, un tavolo di legno, un
canovaccio, una forchetta e un coltello.
Procedimento:
Creare una fontana con la farina sul tavolo, Rompere internamente ad essa le uova, Batterle con la
forchetta incorporando la farina , Impastare a mano per una ventina di minuti, in modo da rendere
l’impasto omogeneo ed elastico, se risultasse troppo duro, aggiungere un paio di cucchiai di acqua.
Stenderlo poi sul tavolo e allargarlo con il matterello. Lasciare asciugare la sfoglia ottenuta per un
po’, coprendola con il canovaccio. Arrotolarla su se stessa e tagliarla in striscioline della larghezza
desiderata. Srotolare le strisce e lasciare ancora asciugare.