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Le religioni della Mesopotamia/Tabella

riassuntiva degli dèi della Mesopotamia
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< Le religioni della Mesopotamia

Figura di una impronta di sigillo cilindrico risalente al XXIII secolo a.C.

conservato al British Museum di Londra. 1: il dio Ninurta, potenza della
pioggia e dell'agricoltura, successivamente divenuto un dio guerriero, con
arco e leone. 2: la dea Iŝtar (Inanna) alata, potenza dell'amore fisico e
successivamente anche della guerra. 3. il dio Šamaš (Utu) potenza del
Sole e della giustizia, mentre dal basso sorge tra le montagne. 4. il dio Ea
(Enki), potenza primordiale dell'acqua dolce del sottosuolo (sumerico
abzu, accadico apsû) e regolatore dell'universo. Dalle sue spalle
sgorgano le acque ricche di pesci. 5. il dio Usmu (Isimud), ministro del dio
Ea, dal doppio volto.

Attenzione
La tabella che segue è solo riassuntiva ed esemplificativa di alcune diverse, e a volte contrastanti, tradizioni religiose che
hanno attraversato la Mesopotamia lungo decine di secoli.

Nome
semitico
Nome Significato del
Potenza Città Santuario (accadico, Paredra/Sposo
sumerico nome
assiro,
babilonese)
Dio della volta
celeste;
invisibile, solo la
luce delle stelle
ne denuncia la
presenza. È
l'antenato degli
dèi e dei demòni, Uraš (dea della
ma la sua Terra),
sovranità diviene successivamente
inattiva, E-ana (Casa
An Cielo Unug (Uruk) Anu, Anum indicata come Ki;
distaccata. Nelle del Cielo)
in Babilonia la
cosmogonie paredra di Anu è
sumeriche la sua Antu
separazione
dalla Terra (Ki)
genera
l'universo. Nel
testo babilonese
Enuma Eliš è il
figlio della Terra

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e del Cielo
primordiali, Anšar
e Kišar. An ha la
custodia dei Me.
Non esistono
opere certe che
lo rappresentino
figurativamente.
Il suo simbolo
sono le corna di
toro, come il suo
animale è il toro.
La ragione di
questo [1] risiede
nel fatto che il
rumore del tuono
veniva inteso
come un muggito
di un toro.
Dio invisibile
dell'aria
vivificante, del
respiro che dà la
vita; figlio
primogenito di
An e re del
Cosmo, di fatto
sovrano attivo
degli dèi (ab-ba
dingir-re-ne:
"padre degli dèi";
anche nun-a-mir:
"il ben onorato");
egli è na-me
nam-tar-ri "colui
che decide il
fato". Figli di Enlil
sono la dea
Comunemente Inanna e gli dèi La Dea madre e,
Adad (Iškur), E-kur (Casa
Enlil (den-líl) reso come Nibru (Nippur) (Ellil) successivamente,
Nanna-Suen, montagna)
"Signore Vento" Ninlil (Sud)
Nergal,
Ninurta/Ningirsu,
Pabilsag, Nusku,
Utu (Šamaš),
Uraš, Zababa ed
Ennugi. Nei miti
concernenti il
Diluvio
Universale, Enlil
è il dio irato con
l'umanità che
vuole
distruggere.
Nell'antropogonia
elaborata dai
teologi di Nippur
Enlil è il creatore
dell'uomo.
L'iconografia

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assira lo
rappresenta con
un elmo cornuto.
Dio primordiale
dell'acqua dolce
del sottosuolo
(sumerico abzu,
accadico apsû)
che rende fertili
le piante; per le
culture
mesopotamiche
infatti la terra
riposava su uno
strato di acque
abissali [2]. Dio
invisibile, da lui
scaturiscono il
Tigri e l'Eufrate.
È il dio-demiurgo
Signore Terra (?) E-engura Ninki; nella
e degli
o, meglio, (Casa mitologia
Enki (den-ki) incantesimi a cui
Signore del dell'acqua successiva
anche Enlil ha affidato il
Sotto (in Eridu sotterranea) Ea Damgalnuna
Nudimmud compito di
contrapposizione anche E-abzu (sumerico;
or Ninšiku mettere ordine
con An, Signore (Casa accadico:
nel cosmo: lui dà
del Sopra) dell'abzu) Damkina)
in custodia agli
altri dèi gli ambiti
da tutelare. Figlio
di An e di
Nammu (dea
dell'acqua
primordiale),
fratello di Inanna.
Suoi simboli
sono l'elmo
cornuto e una
veste lunga,
spesso dalle sue
spalle
fuoriescono due
flutti d'acqua con
pesci.
Asag
Dea taumaturga
e della fertilità.
Dea madre, figlia
Baba ( dba-
di An e sposa di
ba, dba-bu; Ningirsu (o Gula Ningirsu o
anche Bau, (Signora di Isin) Lagaš, Isin E-urukuga
anche di (Grande) Zababa
anche Zababa). Il suo
Nininsina) culto è
prevalentemente
in Lagaš.
Dio che
scompare, dio Dûzu; in
Dumuzi Figlio della che muore, dio Badtibira aramaico: Inanna
(ddumu-zi) Verità degli Inferi. Vi Tammuz
sono due

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Dumuzi, quello di
Badtibira è un
pastore, mentre
quello di Ku'ara è
un pescatore. Il
Dumuzi di
Badtibira viene
inviato da Inanna
agli inferi per
sostituirla.
Potenza degli
Inferi, luogo dei
morti. Madre
Ereškigal ki-d babbar-è
della dea
Signora del Tra gli altri: Urim o ki-nam-tar- Gugalanna,
(dereš-ki- Nungal, (insieme Allatu
vasto luogo (Ur) ri-da (Luogo Nergal.
gal) a Enlil) del dio
del fato)
Namtar, (insieme
al Gugalanna)
del dio Ninazu.
Dea della fertilità,
dell'eros e della
guerra, dea
dell'astro Venere.
Inanna E-ana (Casa Ušumgalanna
Signora Cielo (?) Figlia di An o di Unug (Uruk) Ištar
(dinana) del Cielo) (Dumuzi)
Nanna, sorella di
Utu, Enlil ed
Enki, sorella di
Ereškigal
Dio Luna, ovvero
di quell'elemento
che
periodicamente
scompare negli
Inferi per poi
tornare nel Cielo
in forma
cangiante. Dio
Nanna quindi legato alla
(dnanna, generazione e al E-kiš-nu-gal
anche dšeš- Luna cambiamento. Urim (Ur) (Casa Sîn Ningal
ki) anche Figlio dell'alabastro)
Suen primogenito di
Enlil e Ninlil. In
alcune tradizioni
padre del dio Utu
(Sole) e di
Inanna (Venere).
Il suo simbolo è
la luna crescente
o anche un toro
o un leone alato.
Dea dei canneti.
Moglie del dio
Ningal (dnin- Luna Nanna e In Siria:
Grande Signora Ur E-karzida Nanna.
gal) madre del dio Nikkal
Sole Utu. Madre
di Inanna

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Dio protettore
della città di
Ḡirsu (nel
distretto di
Lagaš, oggi Tell
el-Hiba). Figlio di
Enlil o di An, sua E-ninnu
Ningirsu Signore della madre e la dea (Casa dei sposo di
Ḡirsu Ninurta
(dnin-ḡí-su) città di Ḡirsu Gatumdug, le Cinquanta Baba/Bau
sue sorelle sono [Me])
Nisaba Nanše.
Viene
rappresentato
come un'aquila
con la testa di
leone (Imdugud).
Ninḫursanga
Dea madre, la
(dnin-ḫur-
cui forza
sağ); anche
Signora consente al Diversi tra
Nintur E-maḫ
pedemontana seme della terra cui Belet-Ili
(Signora Adab anche Keš (Grande Enlil o Šulpa'e
(Signora (Nin) e al feto di venire (Signora
generatrice) casa)
dell'ḫur-sağ) alla luce. Madre degli dèi)
o Ninmaḫ
di Ninurta,
(Grande
sorella di Enlil.
Signora)
Dea della
scrittura e del
raccolto agricolo.
Nisaba Figlia di An e di Ittita:
Umma, E-zagin
anche Signora di Uraš o anche Telepinu;
successivamente (Casa dei Haya o Nabu
Nidaba (dni- Sab(a) figlia di Enlil e ḫurrita:
anche Ereš lapislazzuli)
saba) sorella di Kumarbi
Ningirsu, di
Nanse o anche
di Sud.
Figlia della dea
del grano Nisaba
o anche di
Ninšebargunu,
l'antica dea
Sud (anche
dell'agricoltura di Nippur, E-kur (Casa In assiro:
Ninlil, dnin- Enlil
Ereš e di Haia, il Šuruppak montagna) Mullissu
lil)
dio dei
magazzini. Le
nozze con Enlil
ne mutano il
nome in Ninlil.
Dio Sole,
regolatore delle
stagioni e della
generazione.
Con la sua luce è E-babbar
il dio dei confini e Larsa (anche in (Casa dello Šerida (accadico:
Utu (dutu) Sole dei limiti, anche Sippar) Šamaš
splendore, Aya)
di ruolo; essendo Casa bianca)
un astro caldo, è
il dio
misericordioso
degli oppressi. In

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ambito
babilonese
acquisisce anche
il ruolo di garante
della giustizia e
dell'equità. Figlio
di An (o di Enlil
nella tradizione
accadica) o di
Nanna, fratello di
Inanna. È
rappresentato
con i brillanti
raggi del sole.

Nome
semitico
Significato del
(accadico, Potenza xxxxxxxxxxxxxxx Città Santuario Paredra/Sposo
nome
assiro,
babilonese)
Si riferisce alla parte Protettrice in Babilonia delle
Anunītu,
Nord orientale della partorienti. Insieme a Ulmašitūm era Agade,
arcaico xx
costellazione dei uno dei due aspetti di Inanna nel Sippar
Annunītum
Pesci culto della città di Agade

Note
1. Cfr. Mircea Eliade, Storia delle idee e delle credenze religiose vol.1.
2. Cfr. Mircea Eliade vol.1

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