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Nuova edizione

completamenterivista e ampliata

Disegnare
conl partedestra
delcefu
Il grande classico
che ha permessoa tutti
d'imparare a disegnare
''Permolti aspetti,insegnare a disegnare i comeinsegnaread andarein bicicletta.E moltodffici-
le da spiegarea parole.Quandosi cercadi insegnarea una personaad andarein bicicletta,si
dice:"Deuisalire,spingere sui pedali,mantenertiin equilibrio,ed eccocheti troai ad andare,.
Naturalmente, questanon i affattouna spiegazione eprobabilmente sifinird, coldire:oAspetta,
ora
salgoio in biciclettae ti faccioaedere:guardacome faccio,. Cosi,
i per il disegno. Saper
disegna-
re dipendedal saperuederenel modoin cui aedel'artista, e questomododi uederearricchisce
straordinariamente la nostraaita.

Tnenorro IN TREDICI
LINGUE,
coN oLTREDUEMrLIoNrE MEZZoDI coprEvENDU'I'E.'t'oRNA.
IN UN'EDIZIONE COMPLETAMENTERIVISTA E AMPLIATA.
IL MANUALE PIU USAIO AL MONDO PER IMPARAREA DISEGNARE.

Seguendo il rivoluzionario approccio al disegno che I'ha resa celebre, Betty Edwards ha
aggiornato il suo notissimomanuale, migliorandolo in baseai recenti sviluppi della ricerca
scientificasul cervello e aggiungendo nuovo materiale sulle tecniche del disegno. Grazie a
una serie di immagini esplicative,di suggerimenti pratici e di eserciziintesi a sviluppare la
capaciti di "vsdsls artisticamente>,ossiadi percepire la realti non secondogli schemi pre-
costituiti della mente razionale(gestitadall'emisferosinistro del cervello),bensi attraversolo
sviluppo delle facolti intuitive e della creativiti (cui presiedeI'emisferodestro), tutti, anche
chi d convinto di non avere talento artistico,riusciranno a disegnare.E, soprattutto, impa-
reranno a sviluppare il potenzialecreativoe le innate doti artistichedi cui dispongono, met-
tendo a frutto capaciti che potranno rivelarsi utili in ogni ambito della vita.

Betty Edwards d docente presso la California State University di Long Beach ed d direttore del Cenrer for
the Educational Applications of Brain Hemisphere Research.Ha presentato i risultati dei suoi studi in oltre
cinquecento seminari e conferenze sul disegno e sulla creativiti artistica per le maggiori universiti e azien-
de americane. PressoLonganesi ha anche pubblicato Disegnnreascoltnnd,o
j
I'artistuchei in noi e lhne d.elcolore.

In copertina:disegno di Betty Edwards


rsBN978-88-304-1873-8 I
w ww .l o nganesiti.

I
rto
tntroduztone

( .l\lr si impari a disegnare,i una questioneche non ha mai perso iI suo


l.r:tir.roper me. Proprio quando comincio a pensaredi avere una com-
I'r,'rrsiclnechiara della materia,mi si apre una nuova prospettiva.Questo
lrlrrrr,pertanto, d un'opera in fieri e raccoglietutte le mie conoscenzeal
n r()t))ento,
( lrcdo che Disegnarecon la parte destra del ceruellosia stata una delle
1'rirrrcapplicazionipratichee didattichedella pionieristicavisionedi Roger
\l','rry sulla duplice natura del pensieroumano: quello verbale, analitico,
\rturrtosoprattuttonell'emisferosinistro,e quello visivo,percettivo,situato
lrr l)irrticolarenell'emisferodestro. Gii a partire dal 1979molti scrittori in
,rlrricampi hanno proposto applicazionipratiche di tale studio e ognuno
lr.r srrggeritonuovi modi per migliorare entrambe le funzioni, incremen-
r.rrr,loquindi il potenzialedi crescitapersonale,
Ncgli ultimi dieci anni, i miei colleghi e io abbiamo perfezionato e ar-
, lrito le tecniche descrittenella prima edizionedel libro. Abbiamo mu-
'r.
r rr,,:rlcuneprocedure,ne abbiamo aggiuntealtre e cancellatealtre ancora.
| , ' .11yp6principale nella revisione del libro e nel presentarequestanuova
,lrzioned stato quello di aggiornareil lavoro a vantaggiodei lettori.
t .ornevedrete, molto d stato mantenuto, avendo superato la prova del
' , rr)l)().Ma nel testo originario mancavaun principio organizzativoimpor-
' ,nr(, per la singolareragioneche lo scoprii soltantodopo la pubblicazio-
, ,leI libro. Quindi vorrei riprenderlo qui, perch6forma la struttura com-
;'1,.:iva all'interno della quale il lettore pud rinracciare le varie parti del
l,r,' c 5in1g1i2zarle in un tutto. Il concetto fondamentaled: disegnared
rrr.r t rrpacitdglobale o <<completa >, che richiede soltanto una gamma limi-
,r.r(li componentibasilari.
(.)rrcstaconsapevolezzami fu chiara circa sei mesi dopo che il libro
proprio mentre stavo insegnandoa un gruppo di stu-
",','pubblicato,
,ri. lru la classicarivelazione,accompagnatada straordinariesensazioni
,, lrt'quali il batticuore,il respiro sospesoper qualcheistantee un senso
,'r,'irrnel vedere che, finalmente,tutto collimava.Allora, ripercorsi con
,r, rr. tlei miei allievi l'insieme delle capaciti descritte nel libro e alla fine
r,rrrvinsiche avevo ragione, che non poteva trattarsi d'altro, e che il
E importante sottolineare che mi sto libro avevaun significato latente di cui non ero stata consapevole.Ne par-
riferendo alla fase in cui si impara a lai anche con i miei colleghi e con alcuni disegnatori esperti. Furono d'ac-
eseguire disegni realistici di una data
immagine. Ci sono molti dtri tipi di
cordo con me.
disegno: I'astrazione, il disegno non Come altre capacita globali - per esempio, leggere, guidare, sciare e
figurativo, il disegno creativo, il disegno camminare - il disegno si compone di diverse abilitd che si integrano I'un
meccanico e cosi via. ln piri, il disegno pud
essere definito in molti modi. in base alle
I'alra in un tutto. Una volta imparato quali sono questi elementi e dopo
tecniche, agli stili storici, all'intento averli amalgamati ra loro, si d in grado di disegnare, proprio come quando
dell'artista e cosi via. si d imparato a leggere o a camminare: si sa fado per la vita, senza dover
per forza ripetere costantemente le nozioni di base. Si migliora soltanto
con la pratica, con la rifinitura della tecnica, con la capaciti di usare cor-
rettamente cid che si d appreso.
Questa fu una scoperta dawero eccitante: significava che una persona
pud imparare a disegnare in un tempo ragionevolmente breve. Per questo i
miei colleghi e io teniamo un seminario di cinque giomi, scherzosamente
battezzato <<ilcorso killer>>,che permette agli studenti di acquisire le ca-
paciti che stanno alla base del disegno realistico.

Le cinque capacitAfondamentali per disegnare


Dsegnare un oggetto, una persona, un paesaggio(qualsiasicosa si possa
vedere <li fuori>) richiede cinque capaciti basilari, nulla di piri. Essenon
sono propriamente legate al disegno, ma sono capaciti percettive:

1. la percezione dei contorni


2. la percezione degli spazi
). la percezione dei rappofti
4. la percezione delle luci e delle ombre
5. la percezione del tutto o Gestdt

Sono consapevole, naturalmente, che occorrono capaciti aggiuntive


per ottenere un disegno creativo ed espressivo degno dell'Arte con la
La facolti globale del disegno. <<a >>maiuscola.Di queste ne ho rintracciate soltanto due il disegno a me-
moria e quello che scaturiscedall'immaginazione. E poi ci sono, natural-
mente, molte tecniche, molti modi di manipolare gli strumenti a disposi-
zione, oltre che un'infiniti di soggetti. Ma, ripeto, per eseguire disegni rea-
listici derivanti da una percezione, usando la maita sulla carta, le cinque
capaciti che vi illustrerd in questo libro soddisfano ogni esigenza di base.
A queste cinque capaciti fondamentali si possono certo aggiungerele
due <<avanzate>>:la serie completa (di sette) esaurisceI'intero apparato di
capaciti necessarie per disegnare. Molti libri trattano con dovizia di par-
ticolari queste due capacitd <avanzate>>,percid, dopo che avrete ultimato
lc lczioni contenute in questo libro, trovereteinformazioni esaurientiche
vi lrcrmetterannodi continuare a imparare.
l)cvo comunque sottolineareun altro punto: le capaciti di natura glo-
lrirlc,come leggere,guidare e disegnare,con iI tempo diventanoautomati-
. lrr'. ( lome ho gii detto, le singolesotto-capacitiche le compongonofini-
\(()n() per integrarsicompletamentee armonicamente.Ma per conseguire
(lu('storisultatod necessarioun certo sforzoiniziale:bisognadapprima ac-
tlrisire le singolecapaciti di basee infine integrarletra loro. Ogni studente
rrllronta questoprocessoe lo stessofaretevoi. Come imparereteuna nuova
lczione,dovrete amalgamarlacon tutto cid che avete appresofino a quel
nr()nlcntofinch6, un giorno, vi scoprirete a disegnare:proprio come, un
giorno, vi sieteaccorti che stavateguidando senzaperisarea cid che stavate
lrrcenclo.Ci si dimenticadi aver imparato a leggereo a guidaree presto vi
tlinrcntichereteanche di aver imparato a disegnare.
l)er ottenerequestacompletaintegrazione,tutte e cinque le componen-
ti lirndamentali devono essereconsequenziali.Sono lieta di dire che la
tlrrinta, la percezionedel tutto, o Gestalt, non pud esseren6 insegnata
nt: irppresa,ma piuttosto emerge come conseguenzadelle altre quattro.
( ,orrrrrnquenessunapud essereomessa,proprio come d essenzialenon
onr('ttcrcdi frenare o di sterzarequando si impara a guidare.
Nella prima edizione del libro credo di aver spiegatosufficientemente
lc prinre due capaciti, la percezionedei contorni e quella degli spazi.L'im-
lxrrtirnzadi misurarea vista (ciodla terza:percezionedei rapporti) ha perd
lrrrogrrodi maggiori e pii chiarespiegazioni,perch6 si tratta di un passag-
lro c1v".rtr1.so e delicato,come pure la quarta capaciti, ciod la percezione
,['llc hrci e delle ombre. Le modifiche pii consistentiin questanuova edi-
rtorrt',percid, riguardanosoprattutto gli ultimi capitoli.

Una strategiadi base per accederealla funzione D


< Tu hai due cervclli: uno sinistro e uno
lrr rgrrt'sta cdizione ribadisco una strategiadi baseche consentedi guada- destro. (lli scicnziatimoderni ()ra sanno
lnru(', ir livcllo conscio,I'accessoalla funzioneD, termine con cui indico la che il tuo cervello sinistro presiede alle
Iurrrrorrcvisivae perccttivadel cervello.Continuo a credereche questosi- funzioni verbali e razionali;pensa
s eri al mc ntcc ri duc e i pens i erii n numeri ,
rtrrrrrr siir probabilmente il mio maggiore contributo ai risvolti didattici lettere e parole...Il tuo cervellodestro
rl.ll,r storia dell'emisferodesto r>,iniziatacon il famosolavoro scientifico presiedeallc funzioni non vcrbali e
"
rll Rogcr Spcrry. intuitive; pensain modclli, o figure, che
compongono 'il tutto' e non ammette
It'r p.rter accederealla funzione subordinataD, visiva e percettiva,del semplificazioni,n6 numeri n6 lettere n6
rrrvclkr, i' rrccessario presentareal cervelloun compito che la funzione S, parole.o
wrlt,rlc t' rrnalitica,rifiuteri. Da Thc Fabric o
tlcll'cminenrc
scienziatt,
. l*,'l
It'r lrr rnaggiorparte di noi, la funzione S del pensiero d scontata,di """ta6f:lf
(anchese questonon accadeoer molti bambini
lrurrr,rlr,'irrrrrninisfiazione Viking
r,cnguin,,..
S*:i:'FY.,lrub
\'. \
V.g"ouo
'-_:_i -'.,
e per i soggettiaffeni da dislessia).La strategiadellafunzioneD, vicwersa,
pud sembraredifficile ed estranea,perch6deveessereadottataa scapitodi
quellachei la tendenza<<naturale>>del cervelloa favorirela funzioneS, in
cui in generaleil linguaggioE dominante.Imparando a controllare questa
tendenzain situazionispecifichesi guadagnal'accessopieno ad attiviti del
cervellospessooscuratedal linguaggio
Tutti gli esercizicontenuti in questo libro sono percid basati su due
princrpi orgmizzaii che sono anchefinaliti prioritarie. Primo, insegnare
al lettore le cinque capaciti fondamentalinecessarieper imparare a dise-
gnaree, secondo,favorire le condizioni che facilitano il passaggiocogniti-
vo alla funzione D, quella del pensiero-immagine,specificadel disegnare.
In brwe, in questoprocessodi apprendimento,si impara anchea con-
trollare (almenoin parte) le modaliti con cui il cervellogestiscele infor-
mazioni.Forsequestospiegaperch6il mio libro affascinapersonecosi di-
versetra loro: imparandoad accederealla funzioneD a livello conscio,es-
se intuiscono ictintivamenteil legamecon altre attivita e h possibiliti di
scoprirecosenuove.

Il colote nel disegno


Il capitolo 11, <<Disegnarecon la bdlezza dei colori >, d stato inserito per
la prima volta nell'edizionedel 1989,e proprio su richiestadei miei lettori.
ln essosi chiariscel'uso che viene fatto del colore nel disegno:un passo
imponante e basilarenella pittura. Negli ultimi dieci anni ho tenuto, insie-
me con i miei collaboratori,corsi intensivi di cinquegiomi sulla teoria del
colore. Questi cprri sono ancorain fase di elaborazione;inoltre, usiamo
ancorai concetti espostinel capitolo sul colore, che percid in questaedi-
zione viene riproposto senzamodifiche.
Credo che il percorsoformativo logico per una personache si accosta
all'espressione artisticadovrebbeessereil seguente:

dalla linea al valore tonale al colore alla pittura

Dapprima si apprendonoi principi fondamentalidel disegno,si impara


afamhanzzarecon la linea (disegnandocontomi di oggettie di spazi)e con
i valori tonali (attraversoI'uso delleluci e delleombre).Un impiegosapien-
te del colore richiedeanzitutto la capacitddi percepirei colori comevalori
tonali. Questacapaciti d difficile, forseimpossibileda acquisire,a menoche
non si siaimparatoa percepirele relazionira luci e ombre attraversoil di-
segno.Sperocheil capitolochetratta questoargomentocostituiscaun pon-
te per coloro chevogliono compiereil grandesaltodal disegnoallapittura.
La calligrafia
Voglio ora dedicare poche parole alla calh,grafia.Presso molte culture la
bella scrittura d vista come una forma d'arte. Gli americani spessodeplo-
rano la propria grafiama non sanno come migliorada. Essa,perd, d una
Iorma di disegno e, in quanto tale, pud essereaffinata. Mi rincrescenotare
che molte scuole ricorrono ancora a metodi di insegnamento calligrafico
che, da sempre, si sono rivelati fallimentari. Vi rimando comunque all'ap-
pcndiceper i miei suggerimentiin merito.

Una base empirica per la mia teoria


t,ir teoria fondamentale di questanuova edizione rimane la stessa:spiegare
in tcrmini essenzialila relazionetra il disegno e i processivisivi e percettivi
rlcl cervello e fornire le chiavi di accessoe di controllo di questi processi.
(.orne molti scienziati hanno sottolineato, la ricerca sul cervello umano d
rrrtnplicatadal fano che il cervello stessocombatte per comprenderese
rtcsso.Questo organo, del peso di circa 1300 grammi, d forse la sola por-
rt,ttrcdi materianell'universo- almenoper quanto ne sappiamo- che pud
f rrs('rvrrrese stessa,porsi delle domande, cercare di analizzarcie di acqui-
rrr'(' un maggior controllo sulle proprie capacitd. Questa situazione para-
,lossrrlccontribuisce senzadubbio - almeno in parte - a rendere pii titti
r rrristcriche ancora rimangono, a dispetto del rapido evolversidelle sco-
;r'rtc scientifichein proposito.
A rrna domanda in particolare gli scienziatistanno cercando di dare
rrr,r risposta,e ciod dove sono situateesattamentele due principali funzio-
rrr.ogrritive del cervello umano e come l'organizzazionedi tali funzioni
;xnr.r virriareda individuo a individuo. Mentre la disputa continua, insie-
fffr'((rff rnille altre incognite, I'unica certezzache abbiamo, sulla scia del
l.noro tli Sperry, riguardaI'esistenzadi due fondamentalie differenti fun-
rr,lrr togrritive.Consolidatad anchela teoria secondocui, per la maggior
rrrtr.rlcgli individui, l'elaborazionedi informazioniche impiega soprattut-
trr rl,rti lint'rrri e consequenzialiar,wieneprincipalmentenell'emisferosini-
rtro, nr(.ntrcidati globali e percettivi sono elaboratiin quello destro.
I'rrtt;rviir,pcr noi insegnantiI'ubicazioneprecisadi questefunzioni nel
rr.lrr'lLr rrorrc cosi importante. Cid che conta d sapereche le informazioni
Ir r'illr,rtil lx)ss()noesseregestitein due modi assolutamentediversi e che i
.lu' r'rrrrrlt'ril)()ssonoapparentementelavorareinsiemein un vasto nume-
rrr rh r.rrrlrirrrrzioni. Sin dagli anni'70 feci ricorsoalle definizionidi fun-
rbrr'\ r'lrrrrziorrcD per cercaredi evitarela controversiasull'ubicazione.
lrh t,'rrrrrnrsottolincanoe differenzianoinfatti le funzioni cosnitive fon-

{*,
Conversandocon I'amico Andr6 damentali,senzariguardo a dove essesiano situate nel cervello dell'indi-
Marchand, il pittore franceseHcnri Matissc viduo.
descrissein questo modo il passaggioda un
tipo di pcrcczionea un altro: ,, L'uomo, Nello scorsodecenniosi d affermatt)in qrrest'ambitoun nuovo campo
sapetc,ha soltanto un occhio chc vede e interdisciplinaredi studio, divenuto forrnalmentenoto come neuroscienza
registratutto, un occhio che d comc una cognitiva.Oltre alla tradizionaledisciplinancrrrologica,la neuroscienzaco-
straordinariamacchinafotograficache
riprendc imnagini minutc, molto nitidc,
gnitiva contemplastudi di alri e diversi processirelativi al cervellocome il
minuscole;e con quell'immagineI'uomo linguaggio,la memoriae la percezione.(ili scienziatiinformatici,i linguisti,
dice a se stesso:'Questa volta conosco la gli scienziati di neuroirnaging(\e tecniche di visualizz^zionedel cervello),
realri delle cose , e per un m<rmcntoe
tranquillo. Poi, sovrapponcndosi
gli psicologicognitivi e i neurobiologiconcorronotutti ad accrescere le co-
gradualmcntcall'immagine,compare un noscenzeche abbiamo delle funzioni dcl cervelloumano.
altro occhio, chc riprende un'immaginedel La disputa tra <<cervellodestro e cervellosinistro>>si d in qualchemo-
tutto diversa.
do placatada quando Roger Sperry ha pubblicato le sue scoperte.Ma la
<<Aquesto punto il nostro uomo non vcde
questionedella profonda asimmetriadelle funzioni cerebrali rimane e di-
pii chiaramente;ha inizio una lotta tra il
primo occhio e il secondo,una lotta feroce, venta ancorapiu importantc,per esernpio,per gli scienziatiinformatici
e alla finc il secondo occhio ha la meglio, che cercanodi decodificarei processimentali dell'uomo. Come faccia il
assumcil controllo c cosi la lotta finiscc.
cervello a riconoscereun viso noto, funzione ascritta all'emisferodestro,
Ora che ha in mano la situazione,il
secondoocchio puir continuareil suo rimane un mistero, insondabileanche dalla rnaggiorparte dei computer.
lavoro da solo cd claborarela propria Ray Kurzweil, nel suo recente The Age of Spiritual Machines (Viking,
immaginc scconclole leggi della visione
New York 1999),confronta la capaciti dell'uomo c del computer nella ri-
intcriore. Qucsto occhio specialcsi trova
qui >, disse Matissc,indicando il cen'ello. cerca di modelli (come il riconoscimentofacciale)e nel processoconse-
Marchand non specificr)qualc partc dcl
quenziale(come nel calcolo):
cervello Matisseavesseindicato. ., Il cervello umano ha circa cento miliardi di neuroni. Con una media
J. Irt.,rtr stimata di un migliaio di connessionitra ogni neurone e quelli vicini, ab-
Matisseon Art, l97J biamo quasi cento tilioni di connessioni,ognuna in grado di effettuare
un calcolosimultaneo.Questo d un processoparallelopiuttosto massiccio
e la chiave della forza del pensiero umano. Una profonda debolezza,in-
vece,e costituita dalla enorme lentezzadel circuito neurale,con solo due-
cento calcoli al secondo.Per problemi che derivano dall'imponente pro-
cessoparallelo,come il riconoscimentodi una struttura basatasulla rete
neurale,il cervelloumano compie un grande sforzo. Per questioni che ri-
chiedono un pensiero estensivoconsequenziale,il cervello umano e me-
diocr e>> ( p. 103) .
Nel 1979ipotizzaiche il disegnorichiedesseun passaggiocognitivoalla
funzioneD, ora consideratauna potente funzioned'elaborazioneparallela,
a svantaggiodella funzione S, consideratauna funzione d'elaborazione
consequenziale. Non avevoprove evidenti per sostenerela mia proposta,
trannela mia esperienza come artistac inscgnante. Nel corso degli anni,
sono statacriticata da diversi neuroscienziatiper aver travalicatoi confini
del mio campo, ma non da Roger Sperry,che ha creduto che la mia appli-
cazionedella sua ricerca fossevalida.
Cid che mi fece lavorarealla mia teoria <<popolare, (vedi la citazionea
p.2l) erache, quando essavenivaapplicata,i risultati erano incoraggianti.
Allievi di tutte le eti hanno compiuto significativiprogressinella capacitd Un articokr rtpprr-sotli rcccrrtcin un
di disegnaree, in aggiunta,nelle abiliti percettive,dal momento che dise- periodico didattico fr rn srurtotlcllc
obiezioni mossedai nerrroscierrzrarr
gnare bene significavederenel modo giusto. L'abilitd nel disegnoB sem-
all'< educazionebasatl strl ccn'ello,r.
pre stataconsideratadifficile da acquisire,perch6 spessobollata come una
< Il problema fondamentalcrigrrrrrtlorrllc
capacitdstraordinaria,non comune. Se il mio metodo di insegnamento rivendicazionitra cervello clcstroc cervcllo
permette alle persone di raggiungereuna capaciti che prima pensavano sinistrod che essesi lbndano sullc nostrc
intuizioni e sulle teorie tradizionali rclativc
fbsseloro preclusa,d la spiegazioneneurologicache rende il metodo vali-
al cervello,piuttosto chc su cid che la
do o d qualcos'altroche forse ignoro? scienzache studia il cervellod orl in graclo
So che non dipende semplicementedal mio metodo di insegnamento, di dirci. Le nostre tcorie popolari sono
troppo rozze e impreciseper avere un
dal momento che centinaiadi insegnantiche hanno riportato egualesuc-
qualsiasivalore scientificoo didattico. Ci<l
cessosi sono serviti della mia teoria alrralendosiowiamente di strumenri che la scienzamoderna ci dice, e cid che
didattici molto diversi. Ma gli esercizifunzionerebberoanche senzauna invecegli educatori non vogliono prendere
in considerazione,d chc non vi d alcun
spiegazioneneurologica?E possibile.ma sarebbemolto difficile persuade-
s c ns trs c i c nti fi c o nel l ' attri bui r.
rc le personead accettaredi fare eserciziimprobabili come un disegnoca- trrmporl anrc ntinon i rnal i z z al irtrz , z i .c
povolto senzaalcuna spiegazioneplausibile.Basta, allora, dare loro una c dl )i l c i ti-l l ,r l c ttura,l ' ,rri tmc Li c a.
I'orientamentospaziale- a un emisferoo
lraselogica, un fondamento logico qualunque?Forse, ma mi ha sempre
al l ' al tro.,
rneravigliatoil fatto che la mia teoria sembraquasiadattarsialle esperienze
Ma I'autore dichiara anche:
rrltrui,proprio come le mie convinzioniin merito derivano dalla mia espe- * Se le pratiche educative [basatesul
ricnza soggettivanell'ambito del disegno. cervello] debbano o no essereadottate devc
In ogni edizionedi questolibro ho sempreasseritoche la teoria e i me- c s s c rcJ etc rmi nutoi n brrs eal l ' i mpatt,t
sull'apprendimentodegli studenti>.
tocliin essopresentatisono stati sperimentatiempiricamentecon successo.
Irr breve, il metodo funziona, senzacontare il risultato cui la scienza,in J orrN T. B x urn
ln Sc,trchof... Brain-BosetlEducation
Irrturo, arriverA,per determinareI'esattaubicazionee la confermadel gra- in Phi Dclta Kapptn
rkr di separazionedelle funzioni del cervellonei due emisferi. maggio 1999,p. 603
Speroche infine gli scienziatiche seguonometodi di ricercatradizionali
rrri aiuterannoa risponderealle molte domande che questolavoro solleva.
St'rnbrache recenti studi tendano a convalidarele mie convinzioni. Ad
t'st'tupio,nuove scopertesulla funzione del grossofascio di fibre nervose
. h.' connettei due emisferi,il corpo calloso,indicano che essopud inibire
rl 1',rssaggiodi informazioni da un emisferoall'altro quando i1 compito ri-
,lrictlc I'esclusione di uno di essi.
(,omunque, cid che ho sperimentatosembra arrecaremolta gioia ai
rrrit'istudenti, che comprendanoo no il processosottostante.

Un'ulteriore complicazione
L rrriotloveresegnalareun'altra complicazione.Gli occhi recepisconole in-
hrr111'11i,rn' visiveraccogliendolecostantementedalla realti che ci circonda.
fUirrron si tratta soltantodi questo.Forse,molto di ciir che noi vediamo
\ f('fr(' ( :lnrbiato,interpretatoo concettu aTizzato
in modi diversi che variano
,l.r Itr'r'sonA a personaa secondadello stato d'animo o delle passateespc-
rienze. In altre parole, siamo inclini a vedere cid che ci aspettiamo o
che decidiamo di vedere. Perd questo aspettarsi o decidere spessono,
un processocosciente.A nostra insaputa il cervello ci inganna, alterand
riordinando - oppure semplicementeignorando - i dati visivi puri e se
plici che colpiscono la retina. Imparare a vedere disegnando sembra n
tare questo processo e lasciare spazio a un modo diverso, pii diretto
osservarele cose. L'elaborazione del cervello d in qualche modo me
in scacco,permettendoci cosi di vedere con pii chiarezzae forse in mc
pii realistico.
Questa esperienzad spessoimpressionante e profondamente emoz
nante. I commenti pii frequenti dei miei studenti sono: <<La vita sem
molto piri ricca, ora >>e <<Non capivo quante cose ci sono da veder
quanto belle essesiano>>.Questo nuovo modo di vedere pud gid ess
da solo, un motivo valido per imparare a disegnare.

<L'artista d il confidente della natura. I


fiori dialogano con lui per mezzo
dell'aggraziato curvarsi dei loro steli e del
loro dischiudersi in armoniose sfumature di
colore. Ogni fiore ha per lui una parola
cordiale che la natura gli rivolge. >
Aucusrt RooItt
1
n disegno
e la capacttd,
di andarcin bicicletta
Drsscl.,rnp,d un processosingolareed d cosi intimamentelegatoal vede
da esserneinseparabile.Saperdisegnarebene dipende dal sapervederer
modo in cui vede l'artista,e questomodo di vederearricchiscestraordin
riamente la nostra vita.
Per molti aspetti,insegnarea disegnared come insegnaread andare
bicicletta.Anzitutto d molto difficile da spiegarea parole.Quando si cer
di insegnarea una persona ad andare in bicicletta si dice, per esemp
<<Devi salire,spingeresui pedali, mantenerti in equilibrio, ed ecco che
trovi ad andareo.
Naturalmente, questa non d affatto una spiegazionee probabilmente
finiri col dire: <<Aspetta,ora salgoio in biciclettae ti facciovedere:guar
come faccio >>.
Cosi d per il disegno.Molti insegnantie molti libri didattici esortano
principiante a < guardarele cosein modo nuovo >>,a << impararea vedere
Purtroppo, spiegarein che cosaconsistaquesto diverso modo di vedere
difficile come spiegarea stare in equilibrio sulla bicicletta,e spessol'ins
gnante finiscecol dire: <<Guardaquestiesempie continua a provare:
farai molto esercizio,prima o poi riuscirai>>.Eppure, mentre quasi tu
imparano ad andare in bicicletta, la maggior parte della gente non arri
mai a superarele proprie difficolti nel disegnare.Per esserepii preci
non impara a vedere sufficientementebene per poter disegnare.

Disegnarei una capacitamagica?


Poich6 sono poche le persone che sembranopossederela capaciti di v
dere e di disegnare,spessosi pensache siano persone dotate di un ra
talento naturale.A molti il processodel disegnoappare misterioso,con
se trascendesse I'umana capaciti di comprensione.
Spessogli stessiartisti fanno poco per dissiparequest'auradi miste
che li circonda. Se chiedetea un artista- ciod a un individuo che sa dis
gnare bene o per essersisottopostoa un lungo tirocinio o per la scope
casualedel modo di vedere dell'artista - come faccia a riprodurre grafic
mente, ad esempio,un volto o un pacsaggioin modo che sembri vero,
sentireteprobabilmenterispondere:< Suppongoche si tratti di una cap
citi innata>>,oppure: < Non so; io mi metto a disegnare,poi le coseve
.J, gono da s6, man mano che procedor>,o ancora:< Mi limito a guardare
a2
persona (o il paesaggio)e a disegnarecid che vedo rr. Quest'ultima pr
Fig. 1-1. Bisonte chc nuggisce. Pittura sembrareuna rispostalogicae schietta,ma a pensarcibene essanon spie
rupestre del Paleolitico,da Altamira, affatto il processodel disegnaree non elimina I'impressione che si tratti
Spagna.Disegno di Brevil. Probabilmente
nella preistoria si riteneva che gli artisti una capaciti vagamentemagica (fig. 1 1).
avesseropoteri magici. Se questoatteggiamentodi ammiratostuporefa si che la genteappre2
gli artisti e il loro lavoro, essonon incoraggia certo a cercaredi imparare a R ogerN . S hepartl ptttl
, ts s ,' tr' ,l tl trtrr
al l a S tanfordU ni v c rs i ty ,l ri r,,' ' r ,k ., t i
propria volta, n6 aiuta gli insegnanti a spiegareil processo del disegno ai ( r(.ri l \' i
proc es s odel propri o pc trs i < ' ro
krro allievi. Spesso,addirittura, la gente crede di non poter iscriversia un dav a ori gi ne a i dec , nc l l ' arrrbi t,' ,l , l l , .
corso di disegnose non sa gid disegnare.E come rinunciarea seguireun ricerche,sotto forma di srtlttzttrttn,ttt
verbalizzateed essenzialmcntccrrrr 1rlt'
corso di franceseperch6 non si pada gii questa lingua, o pensare di non
< Il fatto che in tutte questc illunrirrirz
poter frequentare un corso per carpentieri perch6 non si sa gii costruire
improwise le mie idee sorgcsscrrrirr rr
ltna casa. forma prevalentementevisivo-spaziak
senzache vi fosse- per quanto io prrs
ricostruire - alcun intervento verbale,
accorda con quella che d da sempre l::
Si pud imparare a disegnare modaliti di pensiero da me preferita..
dall'infanziaho trascorsole mie ore p
felici concentrato a disegnare, a ripara
Presto scoprirete che la capaciti di disegnarepud essereacquisitada qual-
qualche marchingegrlo o assorto in est
siasi persona normale con una vista mediamente buona e una discreta di visualizzazionepuramente mentale >
coordinazione tra funzione visiva e funzione motoria: per fare un esempio, Rocan N. SHr.
tla chi d in grado di infilare un ago o di afferrare al volo una palla senza Visual Learning Thinking
grandi difficolti. Contrariamente a quanto si pensa di solito, I'abilitd ma- Communica!ion,

nuale non d un fattore primario nel disegno. Se avete una calligrafia leggi-
bile o se sapetescriverea stampatelloin modo chiaro, possedetetutta la
(lcstrezzanecessariaper disegnarebene. <<Imparare a disegnare d in realtd impr
a vedere, a vedere nel modo giusto, cl
Riguardo all'aspettomanualeabbiamo detto quanto basta,ma circa la molto pii che guardaresemplicemen
,, funzione degli occhi > non insisteremo mai a sufficienza sulla sua impor- gli occhi.>
Ktuott NIcot-l
trrnza.Imparare a disegnared qualcosadi pii che acquisireuna tecnica;
The Natural tVay to Drau,
rrsandoquesto libro imparercte a uedere,ciod a elaborare le informazioni
visive in quel modo particolare che d proprio dell'artista.Si tratta di un
ripo di elaborazionediuerso da quello comune, che sembra richiedere
un uso del cervello differente da quello cui siamo abituati.
Percid questo libro accenneri brevemente al modo in cui il nostro cer-
vcllo elabora le informazioni visive. Grazie alle pii recenti ricerche scien-
tifiche, oggi una nuova luce illumina quel complessomiracolo di risorse
chc d il cervello umano, e uno degli aspetti che sempre pii si va rivelando
t come le particolari proprieti del nostro cervello ci permettano di tradur-
rc in immagini cid che percepiamo.

Diregnate e vedere

tl magicomistero che circonda chi sa disegnarebene sembrada atuibuire,


dmcno in parte, alla capacitddi questepersonedi ricorrere a una diversa
nrtrtfaliti visivo-percettiva. Quando si uedono le cosein quel modo partico-
hrc in cui le uede I'artista, allora si sa disegnare.Con cid non voglio dire
ehc i disegni di grandi artisti come Leonardo da Vinci o Rembrandt deb-
hrno perdere le loro qualitd meraviglioseper il semplice fatto che oggi co-
nrxciamo un poco i processi cerebrali che determinarono I'attiviti creativa
I
I Gertrude Stein chiese al pittore francese
Henri Matissese, quando mangiavaun
dei loro autori; al contrario, la ricerca scientificafa apparire ancora pii
straordinariele opere dei sommi maestri,poichd sappiamocome essepro-
pomodoro, lo guardassecome lo
guarderebbeun anista. Matisserispose: vochino anche in chi le ammira quel passaggioal modo di percepire del-
<<No, quando mangio un pomodoro lo I'artista.Ma anchcla capaciti di disegnared accessibile, a livello essenziale,
guardo come lo guardano tutti. Ma quando a chiunque sappia compiere quel passaggioe vedere come vede I'artista.
dipingo un pomodoro, allora lo vedo in
modo diverso>.
GsnrR unE S rurN
Picasso,l9)8 Il modo di vedere dell'artista:
I l.
un oup[ce processo
< Il pittore non disegna con le mani, ma con Disegnarenon e in realti molto difficile: il problema d vedere o, per essere
gli occhi. Qualsiasi cosa veda, se la vede pii precisi, passarea un particolaremodo di vedere.Forse in questomo-
chiara pud metterla sulla carta. Questo gli
richiede forse pii attenzione e pit lavoro, mento voi non mi credete,forse pensateche il vostro modo di vedere vada
ma non pii agiliti muscolare che per bene e che il difficile sia disegnare.Ma d vero il contrario, e gli eserciziche
scrivere il proprio nome. Yedere chiaro d.la troverete in questo libro hanno lo scopo di aiutarvi a compiere quel pas-
cosa lmpoftante. >>
Maunrcr: Gnossrn saggio mentale, con due vantaggi: iI primo, quello di entrare in contatto,
The Painter's Eye. l9Jl mediante un atto di uolonti cosciente,con la funzione visivo-percettiva del
pensiero; il secondo, quello di vedere le cosein un modo diverso. Solo svi-
luppando queste due capaciti imparerete a disegnare.
<<Eper vedere pir) chiaramente,per vedere Molti artisti hanno riferito di vedere le cose in modo diverso menrre
ancor pii in profonditi, ancor pir) disegnano e hanno spessoaccennato al fatto che l'essere concentrati su
intensamente, ed esserequindi pienamente un disegno altera un poco il loro stato di consapevolezza.In quel partico-
consapevolee vivo, che disegno cid che i
cinesi chiamano 'le diecimila cose' che ci
lare stato soggettivo, gli artisti padano di sentirsi trasportare, di sentirsi
circondano. Il disegno d la disciplina per <<un tutt'uno con l'opera>>e di accorgersidi percepire una serie di relazio-
mezzo delTaquale riscopro costantementeil ni che di solito non sono in grado di cogliere. Non ci si rende conto del
mondo.
trascorrere del tempo e il mondo delle parole si ritrae dalla coscienza.Chi
< Ho imparato che le cose che non ho
conoscequesta condizione dice di sentirsi presentee vigile, ma nello stesso
disegnato non le ho mai viste veramente, e
che quando mi metto a disegnare una cosa tempo rilassato e privo di ansia, con la mente attiva e in una condizione
qualsiasi essami si rivela straordinaria, un piacevole,quasi mistica.
puro miracolo. >>
FnroEnrcx FnaNcx
Tbe Zen of Seeing, 197)
Riflettiamo sugli stati di coscienza

Quello stato di coscienzalievemente alterato, che viene interpretato come


un sentirsi trasportare e che molti artisti sperimentano mentre disegnano,
dipingono, scolpiscono o svolgono altre attivitd creative, probabilmente
non vi d del tutto sconosciuto.Forse avete osservatoin voi stessilievi mu-
tamenti nello stato di coscienzamentre eravate concentrati in attiviti an-
che pit comuni di quelle citate.
Per esempio, molte persone sanno di uscire di tanto in tanto dal nor-
male stato di veglia per entrare in quello stato di coscienzaun poco alte-
rato che d il sogno a occhi aperti. Per fare un altro esempio, molti dicono
,lr.' ..ltrando sono assortinellalettura esconooda sc stcssi>>. Alffe attiviti u n r (l rt i r rt t i v i t r. l x ' r c s c n rp i o l rr
, . ()u a n t l o
pittura, clivcnta il nostro abirtrrrlc rnotlo di
, lr,' st'rrbranoprodurre un similemutamentonello statodi coscienza sono
c s l t ri n r, rt i . i l s o l rt l t p l ' n 1 1 1 ' 1iqt t t t t , t rt rti
l.r nrt'tlitazionc, il jogging,il cucito, il batterea macchina,I'ascoltodella pennclli ptrir avcre rrn potere cli srrggestionc
rrrrrsicir c, naturalmente,il disegnostesso. talc cla innalzarci imme(liatllnrcnte al pit)
alto stirto. >>
Io creclo,tra I'altro, che ancheguidare- soprattuttoin arutostracla -
Roet,H.l I It,;'tHr
l,r,'r'rtchiun licve stato di alterazionesimile a quello che si verificadise- 'l'hc
Art .liptrlt. 1921
plrr,rrr.kr.Dopo tutto, quandoguidiamoabbiamoa che fare con immagini
r rsrvt',ci troviamo a elaborarcinformazionirclazionalie spaziali,poiche
,1,'lrbiamo renderciconto del complessotessut()del traffico nella suaglo-
l',rlrti.Molte personesvolgonoun'intensaattivitadi pcnsicrocreativopro-
I'rrtt urcntreguidanoI'automobilc,perdendoslressoil sensocleltempo e
l,r',tvandouna piacevolesensazione di tnancanzad'ansia.A voltc, infatti,
tlrt'llo che stiamofaccndomettein moto operazionimcntali che fanno ca-
1,,,:rllestessefunzioni cerebraliche presiedonoall'attiviti del disegnare. E
,'r'r'ioche sestiamoguidandoin condizionidifflcili,se siamoin ritardoo se
.rltlrinnroaccantoqualcunoche ci prarla,il passaggio a quella condizione
Ir.'r't'nrcnte alteratanon awiene, per ragionichc vcdrcmo nel capitolo3.
l,a chiaveper impararea disegnareconsistequindi ncl crearelc condi-
zr,tnif:rvorevolial passaggiodella mentc a un diverso moclttdi elaborarele
rrrlorrnazioni (lo statodi coscienza lieverner-rte
alterato)chc consentedi vc-
,I.'r't'nclgiustomodo. Sfruttandoquestcfunzioni che presiedonoal disc-
lrn(),sAretein grado di disegnarecid che percepite,anchese non avcte
trrnrlriutodei veri c propri studi artistici.Una volta che tali funzionivi sia-
rro tliycnul. familiari, potrete controllarea livello coscicnteil passaggio
rrr.' ntal c.

(lome accostarsial proprio io creativo

l,' r'i vcdo come individui dotati di un potenzialecrcativoe della possibi-


lrt'r.li csprimervinel disegno.Il mio obiettivoe di fornirvi gli strurnenti
1'..r'libcrare quel potcnzialee per acccderc,in manieracoscientc,alle vo-
rtrt'lrrcolti inventive,intuitivc e inrrnaginative che forse finora sono state I Dici sttrclentimi hlntro detto spessochc
nonch6dal nosro sistc- i rnp,rrrrcrr tl i s c gnrttcl i fac c r' ,rs (l l l i r( I)i i l
r('l)r('ssedalla nostracultura verbalc e tccnologica,
creltivi. ( )rryirrnrcntc, nroltc strddc p()rtiur()
rr.r .'.lrrcativo. Vi insegnerda disegnare; ma disegnarec\soltantoun mezzo, d un tillc risultato:disegnarcd soltanto utra
rr,'rril [.ine.Disegnandosvilupperetele particolaricapacitiiche sonoappro- cli qucstc. Hou'arcl (larclner, professoredi
psicologiacd cducazionca I lan,arl,
l,,t,t!( pcr disegnare,imparcretc a vedere in modo diverso e a fare di voi riferisce:
(comedice pocticarnente AugusteRodin) dci <confidenti della na-
'tt'ssi ., Pcr una curiosacoinciclenza, le parolearlr'
rulir >).il clischiudereivostri occhi al meravigliosolinguaggiodelle forme e c crt'ttiuiIi sono clivenutestretlilmente
.r rr\ru('qrrcll i nguaggi oper espri mcrvi. correlatcnella nostra societil>>.
l)iscgnanclo impareretea conoscereprofondamentcuna partc dellavo- D al l i bro tl i (l ,rnnx t' n
\rr;r nrcnrcrroppo spessosof-focata dalle mille piccolecosedellavita quo- (.rcdtittgMrnJs, 199)
Una volta Samuel Goldwyn disse: tidiana. Con questaesperienzasvilupperete la capaciti di percepire le cose
<<Non prestate attenzione alle critiche. Ma in modo nuovo, vedendole nella loro globaliti, cogliendone I'intima strut-
non ignoratele >. tura e scoprendo nuove possibili associazioni,Potrete trovare soluzioni
Citato in BeingDigital
creative a problemi sia privati sia,professionali, usando nuovi processi di
di Nrcoles NrcnopoNru. 1995
pensiero e sfruttando le potenzialiti di tutto il cervello.
Il disegno, per quanto piacevole e gratificante, non e che una chiave
che di accessoad dtri obiettivi. La mia speranzad che questo libro possa
aiutarvi a sviluppare le vostre facolt) attraverso una maggiore consapevo-
lezza della vostra mente e del suo funzionamento. Uno degli scopi degli
esercizid di rendervi pii sicuri di fronte a decisioni da prendere e a pro-
blemi da risolvere. Le potenzialiti della parte creativa e immaginativa del
cervello umano sono pressoch6illimitate: imparando a disegnare potrete
conoscerlee rendede manifesteagli dtri. Disegnando,voi vi manifesterete.
Come disseI'artista tedescoAlbrecht Dtirer: <<Cosi, il tesoro segretamente
accumulato nel proprio cuore diviene manifesto attraverso il lavoro crea-
tivo >>,
Senzaperdere di vista il vero obiettivo, cominciamo ora la ricerca della
soluzione.

L'approccio di guesto libro: una via dla creativiti


Le indicazioni e gli esercizicontenuti in questo libro sono rivolti soprattut-
to a chi non sa disegnareper nulla, a chi forse pensa di avere poco talento
o di non averne affatto, a chi dubita di poter mai imparare a disegnare,ma
che, tutto sommato, avrebbevoglia di provare. L'approccio di questo libro
si differenzia da quello di altri testi simili in quanto i suoi esercizi mirano a
far emergereuna capaciti chegii esistein uoi e che attende semplicemente
di essereliberata.
Il nostro metodo gioveri anche a chi svolge attivita creative diverse dal-
la pittura e dal disegno e desideri acquisire un maggior controllo delle pro-
prie capaciti e superarecerti blocchi nella sua creativita. Inoltre, insegnan-
ti e genitori, impegnati aiutarc i bambini nello sviluppare il proprio po-
^d
( <<Lo scuotersi dall'abitudine fossrTizzata tenziale creativo, troveranno utili sia la teoria sia gli esercizidi questo testo.
della petcezione comune, il poter vedere Alla fine del volume d stato aggiunto un breve poscritto con alcuni sugge-
per qualche interminabile ora il mondo
rimenti generali sull'adattamento di questo metodo e dei relativi materiali
estemo e quello interiore, non come
appaiono a un animale ossessionato dalle all'insegnamentodei bambini. Un altro paragrafo d dedicato invece a chi
parole e dai concetti, ma come li afferra frequenta una scuola d'arte.
I'Intelleno in Genere - direttamente e
Il libro si basa su un corso di cinque giomi che da circa quindici anni
senza condizionamenti - d un'esperienza di
valore inestimabile per chiunque. >> svolgo con allievi di ogni eti e professione.Quasi tutti cominciano il corso
Arnous Huxr-Ev con scarsecapacit) e molta apprensione circa il proprio potenziale, e nella
Le pofte della percezione, 1954 quasi totaliti dei casi raggiungono livelli piuttosto alti e un grado di sicu-
rczz sufficiente a continuare lo sviluppo delle loro capacitir < Indipendentemente dal lavoro che svolge,
^mpi^mente qualsiasi persona in cui si nasconda un
cspressivein altri corsi di disegno o con il semplice esercizio.
artista diventa una creatura piena di
Un aspetto interessante dei progressi spesso notevoli compiuti dalla inventiva, di spirito di ricerca e di audacia,
mag,giorunzadei miei allievi d la loro rapiditi. Sono convinta che se una che esprime se stessa.Diventa interessante
pcrsona senz^ aver studiato disegno d in grado di vedere nel modo in per gli altri, porta turbamento e scompiglio,
illumina e apre nuove vie per una pir)
cui vede I'artista * ciod sfrutta le facoltd dell'emisfero cerebrale destro -, profonda comprensione delle cose. Dove il
allora d anche in grado di disegnaresenzaulteriore insegnamento.In altre non-artista chiuderebbe il libro, questa
parole: voi sapetegii disegnare,ma il vecchio modo di vedere interferisce persona invece lo apre e dimostra che
possono esservialtre pagine. >
con quella capaciti e la inibisce. Gli esercizi che eseguiretehanno il pre-
RosEnr HENnr
ciso scopo di eliminare I'interferenza e liberare le vostre capacitd.
Tbe Art Spirit, 1921
Non d detto che chi usa questo libro sia interessatoa diventare un ar-
tista di professione a tempo pieno, ma in ogni caso potri famiiafizzarsi
con il funzionamento della mente umana o, meglio, delle due menti del-
I'uomo, vedendo come esseoperino singolarmente,in cooperazioneo I'u-
na contro 7'altra.E mi auguro che alla fine voi diciate, come molti dei miei
rrllievi, che la vostra vita d diventata pii ricca, poich6 uedeterneglio e ue-
tlcte di piD. E utile ricordare che non si insegna a leggere e a scrivere sol-
tanto per produrre poeti e scrittori, ma piuttosto per migliorare le facolti
rrrzionali.

Il realismo: un mezzo per raggiungere un fine

Perch6 fare ritratti?

Numerosi esercizie spiegazionidi questo libro hanno lo scopo di insegnar-


vi a eseguireritratti somiglianti. Voglio spiegarvi perch6 penso che la ri-
trattisticasia un tema preziosoper chi comincia a disegnare.In genere,
cscludendo il grado di complessitd,tutti i soggettisi equiualgono,vale a di-
rc che non esistonosoggetti pin difficili di altri. Una natura morta, un pae-
rrrggio,una figura, un oggetto qualsiasi,un soggettodi fantasia e un ritrat-
trr richiedono la stessacapaciti e lo stessomodo di vedere.Il processoi
t,npre il medesirno:si tratta di guardare I'oggetto (quello di fantasia lo
,,vcdete>>con gli occhi della mente) e di disegnarecid che si vede.
Perch6,allora, ho scelto proprio il ritratto come tema di molti esercizi?
Anzitutto perch6 i principianti spessouedono che un viso umano sia la co-
rrr pii difficile da disegnare.Cosi, quando si sa di esserecapaci di fare un
ritrntto, ci si sente automaticamentepii sicuri, e la sicurezzaconsente di
lnrc altri passiavanti. Il secondomotivo (e ancheil pii importante) d che il
proccssoattraverso il quale riconosciamo un viso appartiene alle funzioni
rlxcifiche dell'emisfero cerebraledestro. Poich6 ci interessaproprio fami-
lhrizzarci con questoemisfero,sembralogico dedicarcia un tema che esso
(...gu.odo mi consig[rsti di divcntare gii conosce.Il terzo motivo i, senrplicemente,che i visi umani sono inte-
pinorc pcnrai chc focscimpoeribilee non ressanti!Dopo aver ritratto una peFona potrcte dire di avercvemmente
avrci pi0 voluto scntimc perlare.Ma
qurndo lc$i un libro sulla proepcttiva, visto il suo volto. Come ha affermatoun mio allievo:<Credo di non aver
G.id4 atArc.H discgnodi CrsEngc, mai veramenteguarfoto la facciadi una personafincl6 non ho cominciato
tonri sui mici pasci,e unr scttimrnr piri a disegrrare.E adessola cosapit cutiosaE &e tutti mi sembranobelli>.
tardi diccgneiI'intcmo di una cucinacon la
rnrfa, unr scdir, un tavolo c una fincstrs -
cooi com'creno-, mcntle prima mi cra
scrnbnto clrc dare ptofondid e le giusta
procpettivain un disegnofoescopcra di
Tiriamo le somme
magiao puro cago.rt
In questocapitoloho eccennatoal principio su cui si basail presentelibro:
Vtxcrxt vex Gocx
in una lcttcra d fratdlo Tlreo la capaciti di disegnarepud essereinsegnetae quindi appresa.Due sonoi
che gli rveve suggeritodi divantarcpittore vantaggiche trarete dal saperdisegrrare.In primo luogo, abituandovi a
usarequdla parte del cervelloche i sededel pensierocfilativo e intuitivo,
dcquisireteuna capeciti di fondamentaleimportanzandle arti figurative,
qudla di metteresu carta cid che i vostri occhi vedono;in secondoluogo,
imparandoa disegnarecon il metodo qui presentato,accnescenete la vostra
capaciti di adottareun approccio piri creativo anchein dtri s!ttori ddla
vostfa vita.
L'ulteriore wiluppo delle vostre capaciti, una volta terminato qu!sto
corso, dipenderl poi da dtri fattori, quali l'energiae la curiositi. Ma an-
diamo con ordine: ci6 che abbiamodetto fin qui d chevoi possedaegii il
potenzide.A volte t neeessarioricordare che ancheShakespeare dovettea
un certo punto della suavita impararea scriverein prosa,Beethovendo-
vette studiarele scalemusicalie Van Gogh (comesi o'ince ddla citazione
a margine) dovette impararc a disegnare.
2
Gli eserctzi:
un passoaIIavolta
DuRaxrtt gli anni d'insegnamentoho sperimentatodiversesuccessioni, se- rl l
quenzee combinazionidi esercizi.La sequenzautiizzata in questolibro d l n,l
quella chc ha dato i risultati migliori in termini di progressicompiuti dagli \ t'l

studenti. In questocalritokl, farcmo il primo passoanalizzandole istruzio- t r'l

ni prclinrin,rripiir inrportanti. ,t rl
Giunti al capitolo4, clovchrrirriziola partc prol'rriamente pratica,vi sa-
a
retc orrnai ftrtti rrn'irlcrrlcll'inrpostazionc c della funzionespecificadegli
esercizi.Il loro orrlinci' sfatostutliatorrlrlrositamente affinch6a ogni lezio-
ne corrispotrthrrn cottct'r't() ilvrurti
l)ilss() c pcr consentire il passaggio a una
diversamanicrittli t'litborarelt' inlirrnrazioni, causandoil minor turbamen-
to possibileal rrro.lorrbitrrrrlc.l)clcir\ vi invito a leggcrei capitoli nel giusto
a
ordine e a eseguircgli cscrcizitorne si l)r'cscntano.
Per quanto rigrrartlrril rrtrrrrct'o tlcgli csercizirla cseguire,mi sonolimi-
tata al minimo, ma vi consiglio,s(' n(' irvctc il tcrnpo, di esercitarvianche
al
di pin, scegliendovoi stcssii soggcttic itlcandocscrciziper conto vostro.
al
Pii vi esercitate, pit) iv<rstli pr'ogrt'ssisirrrlnn()rapidi. A questoscopo,ol-
ol
tre a quelli nel testo,ho aggirrrrto rrci rnarginiclcllibro alcuniesercizisup-
al
fbr- plementari che vi aiutcrirnrrorr rrrl'firrzrrre le v()strccapaciti e la vostra si-
ot
cvfezz .
at
Prima di cominciarc rrr.rcscrcizio lcggctc fino in fondo le istruzioni e
osservate,dove compaiono,i rliscgnirli allicvi ri;rrodotti come esempi. l{;rt
Raccogliete tutti i discgniesegtritiin trn,rcartcllcttrl() in una grossabusta, Ir i tti
per poter ricostruire,una voltrr f'inito il corso,I'irrrdarnentodei vostri pro- tolt'
gressi. r(' l l ,
,tt tt' l
Ittt' i l
h La terminologia I ri l rl
(l t r('

In fondo al libro troverete un gkrssariotlci tcrnrini usati, che comprende ( l )lll

soprattutto quelli non estesamcnte spicgatinel tcsto. Vi sono parole di uso

ffi
correntenel lessicoquotidiano,conrc <<valorc'o ..composizioneo,che
nel campo artistico assumon()trr.rsignificato slrccifico e spessodiverso. Id
Vi consiglio perciir di dare un'<'cchiatrral glossarioprima di cominciare del
la lettura.
( )rir

b I materiali
Per eseguiregli esercizinon avretebisogno di molti materiali.Basteri del-
t t till(
t'('l('
lrt vt
Erillr
la carta bianca comune e non costosa(del tipo <<exffastrong> o 44 usato
per dattilografia)oppure un blocco per schizzia buon mercato;poi, una Norr
matita e una gomma per cancellare.La matita da disegno n. 48 d piace- l()rc:
vole da usare, perch6 la sua punta morbida taccia linee nette e marcate, Per costruire un mirino:
ma andri bene ancheuna normale matita n. 2, del tipo che si usa per scri- I Prendete un foglio di carta o un
vere. Per questa edizione del libro queste cose possono bastarvi, ma vor- cartoncino leggerodella stessamisrrrlldci
fogli che usate per disegnare.Il mirino clevc
rei suggerirvi altri materiali che vi aiuteranno a imparare pid rapidamente
avere le stessedimensioni (formato) dci
a disegnare: fogli su cui disegnate.

r un foglio di plasticatrasparentedi cm 20x25 circa e dello spessoredi 2 Tracciate le diagonali che, partendo
dagli angoli, si incrociano al centro.
1,5 mm. Va benissimoancheuna lasua di vetro, ma abbiateI'accortez- Disegnate al centro del foglio un piccolo
za di proteggere i bordi con nastro adesivo. Usate un pennarcllo inde- rettangoloJi circa cm 2,5 x J. con i quattro
lebile per tracciare due linee incrociate, una orizzontale e una verticale angoli che toccano le diagonali (fig.2-l).
Questo piccolo rettangolo interno avri le
che si incontrano al centro del rettangolo (osservateil disegno a fronte) stesseproporzioni (rapporto tra larghezzae
o due <<mirini>> fatti con cartonenero di cm20x25 circa. Da uno rita- lunghezza) del foglio stesso.
gliate un'aperturarettangolaredi cm 11 x 13 e dall'altro una pii grande I Ora ritagliate il rettangolino centrale,
di cm 15 xl9 (fig. 2-l) poi, tenendo il foglio verticale, confrontate
. un pennarello nero stemperabile con la punta in feltro la forma dell'apertura con quella del foglio
da disegno. Noterete che si tratta della
o due clip per fissare i mirini al foglio di plastica stessaforma e che soltanto le dimensioni
. uno stick di grafite n. 48 sono diverse. Questo semplice srrumenro,
a nastro coprente che chiamiamo mirino, vi aiuteri a
, percepire gli spazi negativi delimitando lo
. un temperamatite spazio che circonda le forme.
{
. una gomma di plastica

l{accoglierequesti materiali pud essereuna seccatura,ma vi aiuterd a im-


pararepii rapidamente.Potete comunquereperireil tutto in qualsiasicar-
toleria. I miei colleghi e io non cerchiamo pii di insegnareai nostri allievi
senzausarei mirini e la tavolettadi plastica,che sarannodi grande aiuto
rrnchea voi. Poich6 questi oggetti sono essenzialiper comprenderela na-
trrra di base del disegno, da anni ormai prepariamo cartelle contenenti i
l)articolaristrumenti didattici messia punto per i seminariintensivi di cin- Fi g .2 - l
qtrc giorni, oltre ai materiali necessarie a una leggera tavoletta di legno
c()mesupporto per il foglio da disegno.

I disegni preliminari: un documento prezioso


delle vostre abilidr artistiche
( )rrrcominciamo.Prima, perd, avretebisogno di documentarela vostra at-
trurlecapaciti di disegnare.Questo d un passoassaiimportante. Non vor-
rctc rinunciare al piacere di confrontare i risultati che avrete ottenuto con
lrr vostraprima prova! So che d dura, ma dovete farlol Come ha scritto il
grrrncleartista olandeseVincent van Gogh in una lettera al fratello Theo:
< Butta gii qualcosase vedi una tela bianca che ti fissacon aria ebete.
Non sai quanto sia parulizzantequella tela bianca che sembra dire al pit-
Iorc: 'Non sai fare proprio nulla!'>>
Presto, anche voi <<sapretefare qualcosa>>,ve lo assicuro.Mettetevi al
lavoro! Pirl tardi sareteben felici di averlo fatto. L'esperienzaha dimostra-
to la grande utilita di questo tipo di disegni, che consentono al principian-
te di verificare e valutare i progressi compiuti. Man mano che si impara a
disegnaresi viene presi da una strana forma di amnesia,che fa dimenticare
come si disegnavaprima. Inoltre, i, sensocritico sembrasvilupparsi di pari
passo con le capaciti, e anche dopo notevoli progressi diverse persone
l continuano a esseremolto critiche verso i propri disegni perch6 non sono
<<comequelli di Leonardo>>.I disegni che farete prima di cominciare il
rl corso costituiranno un metro realistico per misurare i vostri progressi; con-
servateli:li guarderete di nuovo pii avanti, alla luce delle vostre nuove ac-
quisizioni.
I
Che cosa vi occorte:

o fogli di catta bianca


o la matita n. 2
o il temperamatite
. nastro coprente
. uno specchiettodi cm ll x 18 circa, da appendereal muro, o uno spec-
chio a muro
o qualcosache possafungere da tavoletta da disegno - un tagliere liscio o
un caftone robusto - di cm 18x45 circa
o da un'ora a un'ora e mezzo di tempo senzainterruzioni

Ecco cid che farete:

Eseguiretetre disegni. Di solito i miei studenti impiegano circa un'ora, ma


prendetevi tutto il tempo che vi serve.Prima vi dard i temi dei disegni, poi
le istruzioni.

. <<Autoritratto >>
o <<Una persona,ritratta a memoria>>
o <<La mia mano >>

Disegno preliminare n. l: <<Autoritratto >>

Fissatecon nastro adesivodue o tre fogli di cana alla tavoletta da dise-


gno o lavorate direttamente sull'album da disegno. (Fissandoalcuni fo-
gli alla tavoletta si crea una superficie morbida su cui disegnare,molto
meglio della superficie dura della tavoletta.)
Sedete alla distanzadi un braccio (circa 60-70 cm) dallo specchio. Ap-
poggiate la tavoletta contro la parete tenendo il bordo inferiore posato
in grembo.
l Osservatela vostra testa e il vostro viso riflessi nello specchio e disegna-
te il vostro <<autoritratto >>.
4 Quando avete terminato, aggiungetetitolo, data e firma nell'angolo in
basso a destra o a sinistra del disegno.

Disegno preliminare n. 2z < Una persona, fitatta a memoria >>

Richiamate alla mente I'immagine di una persona: qualcuno che cono-


scevateo che conosceteancora. Oppure potete riportare alla mente un
disegno che avete fatto tempo addietro o una fotografia di una persona
c ta.
Con il massimo impegno, racciate il ritratto di questa persona. Potete
disegname anche solo la testa, oppure ritraetela a mezzo busto o a fi-
gura intera.
Quando avete finito, aggiungetetitolo, data e firma.

Diregno preliminare n. J: <<La mia mano )>

I Sedetevia un tavolo.
2 Se siete destrimani, disegnate la vostra mano sinistra nella posizione
che preferite. Se siete mancini, disegnate la mano desra.
! Aggiungete titolo, data e firma.

(lurndo avete terminato i disegni prpfiminari:

Accertatevi di aver apposto titolo, data e firma in calce a ciascun disegno.


Alcuni miei allievi si sono divertiti a scrivere commenti sul rero di ogni
Composizione,annotando cid che a loro sembravabello e cid che non an-
dnr bene, quel che era stato pii facile da disegnaree cid che invece aveva
dchiesto pir) impegno. Leggendoli in un secondo tempo, troverete interes-
tnti questi commenti.
Sistematei tre disegni su un tavolo e guardateli con attenzione. Se fossi
I con voi, cercherei di rintracciare quei piccoli particolari che mostrano
ll'accurata osservazionedel soggetto:la piega di un colletto o la curva di
gt| rcpracciglio, per esempio. Quando colgo questi segni di un'osservazio-
I lttenta, so che la persona impareri a disegnarebene. Voi, d'altro can-
}, forse non troverete nulla di bello nei vostri lavori e probabilmente li
fttidet t. come r<infantili> e <<dilettanteschi>>. Ma non dovete dimenti-
3c che questi disegni sono stati fatti prima di ricevere qualsiasiinsegna-
Itto. Vi aspetterestedi risolvere i problemi di algebra senzaconoscere
Jnrnr regola matematica? Oppure, potreste sorprendervi e rallegrarvi
F qudche particolare dei vostri disegni, specialmentequello della vostra
Ino.
Percl6 esegufuedei disegri a memoria
Sonosicurache il compitodi disegnareuna personaa memoriasia stato
molto arduo per voi ed d giusto che sia cosi. L'informazionevisivafornita
dalla realti che ci circonda d articolata,complessae unica per ogni cosa
che vediamo,mentrela memoriavisivaEnecessariamente semplificata,ge-
nenhzzatae sintetica,cosafrustranteper gli artisti, che speisohanno a di-
sposizionesoltantoun repertorio limitato di immagini custoditenella me-
moria. <<Eallora perch6 disegnarea memoria?> chiederetevoi.
Il motivo i semplice:disegnareuna personaa memoriasignifica attin-
gerea una seriedi simboli assimilatifin dall'infanzia.Mentre disegnavateil
soggettoa memoria,riuscivatea renderviconto che la vostramano sem-
bravaavereunamenteautonoma?Sapevate benechenon stavateriprodu-
cendoI'immagineche volevate,ma non riuscivatea impedire che la mano
tracciassequelle forme semplificate:per esempiola forma del naso.Que-
sto d il cosiddetto<<sistemadi simboli> utihzzarodai bambini nel disegno
e memoizzato mediante ripetizioni infinite sin dall'eti infantile. Ma su
questoargomentovi rimandoal capitolo5.
Ora, confrontateI'autoritratto con il disegnoa memoria.Riuscitea
vedereche i simboli si ripetono in entrambi i lavori: per esempioche
gli occhi (o il naso,o la bocca)sonosimili nellaforma o addiritturaiden-
tici? Sed cosi, questoindica che il vostro sistemadi simboli avevail con-
trollo dellavostramanopersinoquandostavateossenrando voi stessiallo
specchio.

Il sistemedi simboli dell'infanzia

Questa<< tirannia >>del sistemadi simboli spiegain larga parte perch6 le


personenon abituatea disegnarecontinuinoa produrredisegni<<puefi>>
anchein eti adulta e nella vecchiaia.Ci6 che imparereteda questovolume
d come mettere da pane tale sistemae disegnareaccura&lmentecid che
avete davanti agli occhi. Questa apeftura verso le facolti percettive d
l'<<abc>>del disegnoed d necessariamente, o almenoidealmente,un pas-
saggioobbligato per arrivare a disegnare,dipingere,scolpire in modo
creativo.
Dopo questeinformazioni sul sistemadi simboli, forsevorrete apporre
alcune annotazionisul retro dei vostri lavori. Poi riponeteli e custoditeli
con cura. La prossimavolta che li guardereteavretecompletatoil corso
e avreteimparato a vederee a disegnare.
Tony Schwartz

Cynthia M. Skewes

Yvonne ()livc Susan\W. Dryfbos

Alcuni disegni di allievi: prima e dopo il corso


Irr .1ut'stire nelle pagineseguentisono riprodotti alcuni disegnieseguitida
,rrr,'rsrrrrlcnti.Si tratta di esempitipici del cambiamentoawenuto tra la
lr zront'inizialedel corsoe I'ultima.Quasitutti gli autori dei disegnihanno
tr.rpr('r'rlirto il seminariodi cinquc giorni per otto ore al giorno. Tanto i
.1r.,,'1irri
preliminari quanto quelli conclusivisono autoritratti eseguitidagli
rllr(\'l ()ssclvandola propria immagine allo specchio.Noterete, dal con-
Ir,,nrorrir i cliscgniche formanoogni coppia,comee quantosi sia trasfor-
,rrrrrrrl rrrotkrdi vederee di disegnarcdei loro autori; a volte si ha addi-
,,tr,rr.rI' rnrl rressi one che si tratti di una mano d iver sa.
l,'/l,,trtt,'rd l)('rcepired la facolti principale acquisitadagli studenti. I
,,',1.11,,t;urr('nti che si notano confrontandoi due disegnidi ogni allievo
',,rt\l,rln(l()noquasifedelmentea un pro!lresso parallelonellaloro capa-
. r4d.'
.4t
1:

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,,41;f
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Dirnne Sam Ferguson (l arl a D i P i etro

I clisegniriprocl.tti in qucstecluc pagine mostriuroil . prima o c il < clopo> tli un gruppo di


studenti di Seattle,Washingt(n, chc hanno frcclucntatoun scnrinrrriocli cinque giorni (-1-8
agosto lc)c)7).
L'ane dd tiro con I'arco non i un'abilitil ' cita di vedere.Questi dir.g- vanno dunque consideratida questo punto
sponiva cui si giungein grado piri o meno di vista: comedoiumento visibile dello wiluppo delle capacitapercettive
derratoattraversoun esefcizio
pro'alenternantefisico, ma i una capaciti dei loro autori.
che si acquisisceattrav€tsoI'esercizio Alle pagineJ8-J9 sonoillustrati il <<prima>e il <<dopo>di un'intera
mentalei che mira a colpire un bersaglio classedi studenti adulti di Seatde,Vashington. Guardandoi disegni del
m€ntde.
<<prima >>noterete che gli alunni sono giunti al serninariocon capaciti e
<Cosi, I'arciere mira sostanzialmente a se preparazionediverse.I disegnidel <<dopo>,eseguiticinquegiomi pii tar-
stesso.ln questomodo potri riuscire a di, invece,mostrano un notevole progresso.Questo successoinnegabile
)
colpire il benqglio: il suo io cssenziale.
credo dimostri il nostro scopo:ogni studenteotterri gli stessi,ottimi risul-
EuGENHERRIGEL
tati, indipendentementedalle sue doti naturali.

Esprimersinel disegno:il linguaggionon vetbale


dell'arte '

Questo libro si propone di insegnarvile tecnichefondamentalidel vedere


e del disegnare;non si propone di insegnarvia esprimervi,bensidi fomirvi
gli strumenti necessariper liberanti delle espressionistereotipate.A sua
volta, questaliberazioneapriri la stradaallavostraespressione individuale:
voi, ciod, esprimeretela vosffa essenziale uniciti a modoaostro con iI vo-
stro particolarestile di disegno.
Seper un momento consideriamola calligrafiacomeuna forma di di-
segnoespressivo,possiamodire che voi vi esprimetegii attraversoun ele-
mento fondamentaledell'ane: la linea.
Jfl'r.AJ"'^) Provatea scrivereil vostro nome,nel modo in cui vi firmate di solito,al
centro di un foglio. Ora ossenratela vostra firma, ma da questopunto di
vista:stateguardandowr disegno,unavostracreazioneoriginale,plasmata,
d vero, dagli influssi cufturali sulla vostra vita personale,ma non E forse
\.il..cA.r* vero che ogni opera di artista risentedi questi influssi?

hh
Ogrri volta che scriveteil vostro nomevi esprimeteper mezzoddlq li-
nea.La firrra che voi avete<<disegnato>>innumerevolivolte esprimevoi
stessiproprio comela linea di PicassoesprimePicasso.La linea ddla vo-
sffa firma pud essere<< letta >>perch6scrivendoil vostro nome voi usateil
linguaggionon verbaledell'arte.Facciamoun esempiopratico.Qui a mar-

4+ gine sono riportate firme differenti, ma tutte con lo stessonome: Luther


Gibson.Provatea dirmi com'E,secondovoi, il primo Luther Gibson.
Pensoche concorderetenel dire che Luther Gibson d probabilmente
una personapiti estroversache introversa,che vestecon colori brillanti
piuttosto che tenui e, almenoapparentemente, d comunicativa,loquace
o addiritturateatrale.Naturalmentesi tratta di supposizioniche la redti
potrebbe smentire,ma ci6 che contaqui d chela maggiorparte dellagente
leggerebbein questomodo I'espressionenon verbaledella firma, poich6d
'lu('stoche Luther Gibson ci dice usando,per I'appunto,un linguaggio
,',rrrvcrbale.
( irrardateora la secondaversionedella stessafirma. Che cosane Dcn-
..rl ( /
( )r'irosservatelatetza firma. Come la definireste?
l, tlrrcllache segue?
l. I'rrltima?Come potresteinterpretarla?
lr l)r'trvateora a farelo stessoesperimentocon la vostrafirma, cercandodi
I , , '1'lit'r'cil messaggionon verbaleespressodalla sualinea. Scriveteil vostro
r,,nr(' in tre modi differenti, soffermandovisu ciascunaversione.Poi cer-
' .rr,', li licordarele diverse< risposte>>che ognunadelle tre firme ha stimo-
l.rr'' rrr\,()i.Il nome formato dai tre <<disegni> d sempre1ostesso:che cosa,
,ll,'1.1,l11s sollecitatoin voi una <risposta>>di volta in volta diversa?
(.)rrt'llrrche i vostri occhi vedono e che suscitain voi impressionidiverse
. I ur\r('nr('tlclle qualiti uniche dellalinea o seriedi linee <<disegnata>>.Vo
tc 1,fr,, ,f rrt lrr rapiditi del tratto, la grandezzadei segni,gli spazitra un segno
,ti . Lrltr,'. l:r tensionemuscolare(o I'assenza Torii Kiyotada (attivo tra ll Il2) e il 1750),
di tale tensione)nella mano di
Atlorc tlauzantc,c Torii Kiyonobu r (166,1-
rl ' lrr rr rvt', lir rnaggiore o minore inclinazionc dei tratti: tutte cose che la 1729). Dtnzatrict' (circa 1708). Neu'York,
,|l: l,,rr.r r.nru)ica in modo ben preciso.Voi avetequindi ricevutodelle im '['hc Mctropolitan Museum of Art, Ilarris
Brislunc Dick Fund, 1c)49.
,t). Lpr,1ir,,ru.lrrciascunafirma nellasuaglobaliti e in ogni suapafte.La finna
l, ,'r.1 1v..1.,t"a d un'espressione individualedel tutto unica ed d proprroIn clucsteduc stampegiapponesila linea
esprime due tipi diversidi danza.Provatea
I. ,' .r' r,,rl l ,rsrr,rassol utauni ci ti cheessavienelegalm ent er iconosciut acom e
visualizzare citrscunadi esse,immaginando
h. )1,t,.rrr('n('ntco a quellasola persona e non ad altre. la musica chc le accompagna.Cercatedi
\l.r l.r r','stlirfirma non si limita a identificarvi:essaesprimeuoi,l^vo- v ederec ome oH nrrnrtJ c i J u. pers .rnaggi
dc l rrnri ni . (rrn l c s ue l i nc e.l c i mprc s s i oni
d .u,, ,",lrrl,lrrrrlitic la vostracreativitA. In altreparole,vidfedele.In questo prodotte in voi dalle due stampe.
di ,'i,,\.,1,,,\\tiun() rlire che voi gii parlateil linguaggionon verbaledell'arte,
|r, ,,, l.r lrnr'rr elcmentofondamentaledcl disesno- in un modo che vi
',,,l,'
,tle ' .I rr' r, , ,1r..i ' cscl usi vamente vostro.
",, r ,.rl'rt'li ,lrc scguono,pertanto,non ci soffermeremo su cid che gii
rli- ,,r,,rr f.rrr' l .,ts1' 1l 11,r,i nvece,ddi i nsegnar viauader einm odochepossiat c
ni ',:1," r \'()stlirlineaespressiva e individualeper disegnarele vostre
f,)- :",,.,.1
cil
ff-
,hr ll rlircgrrr)come riflessoe metaforadell'artista
lle ' \,.r,,.1'. .r ,lrstlltr:t rron si vuole soltanto mostrafe I'oggetto rappresentato,
||ti '. , r +, , f , , n r ', \ r t , l ( . s t 's t e s s i . P e r i l l u s t r a r v i q u a n to i n ci d a l o sti l e p e r so n a l e
xc | t , , , l ', , , . ,, l r , {r \ \ ( . r '\ 'i ; r l ( . it l r r c c l i s e g n id i p a g i n a 4 2 , e scg u i ti co n te m p o r a -
rhi ! , ,r {, , , , , . , l . r , l r r , l }( 'r 's ( ) n ct l i v e r s e , I 'a r t i s t a / i n se g n a n teBr i a n Bo m e i sl e r e
,le | ., !!, | , r r . r r n . s c t l r r t i i r i l a t i c l c l l a n o s t r a mo d e l l a , Fl e a th e r Al l a n . Sta -
Ie r,,, ', . . , q 1 3 1 , 1 , '.urr ) l l n r l ) l ) o r l i s t u c l e n t i c o m e cl i se g n a r eu n p r o fi l o ( ci d
che impareretenel capitolo 9). Ci servimmoentrambi degli stessin-rateriali
cd entrambidisegnammoper 30-40minuti. Ci si accorgeimmediatamentc
che il soggettod lo stesso,e ancheche I'immagined molto fedele alla real-

&,ry
t

ti. Ma il riratto di Brian d eseguitoin uno stilc pii <pittorico> (ciodcon l


rf I 1a--
--r,- '-' (
piu enfasi sulla forma), mentre i] mio d pii lineare (l'enfasiB sulla linea).
(]uarclancloil mio ritratto di F{eather,I'osseryatorecattura ancheun po' di
,!,.- I

mc, come il disegnodi Brian lasciatrasparirequalcosadella sua persona-


liti. Paradossalmente, pii voi percepite e disegnatechiaramentecid che
I l)
sta nel mondo esterno,pii gli altri vedranno uoi chiaramentee pii voi im-
parcrete a conoscervi.Ecco quindi che il disegno diventa una metafora l,
dell'artista.
Poiche gli esercizidi questo libro tcndono soprattutto a potenziarela
vostra capaciti perccttiua,non le tecnichegrafiche,emergeri intatto il vo-
stro stile personale,cioi il vostro modo di disegnarepecr-rliare e insostitui- (
I l,,rrl,,r, rirratto tlell'insegnrrntcBrian bilc. Questo vale anche se gli eserciziriguardano soprattutto il disegno gl
I l , ' rrrt . rslrt. realistico,ciod il genere di rafTigurazione<<fedele>in sensolato. Infatti, rl
Una line a <<nettt >>
(,
un'osservazione attcnta dell'arterealisticarivela sottili differenzenel tratto,
(ll
nell'enfasie nell'intento.
Man mano che si sviluppcrannolc vostre facolti pcrcettive,aumenterar lir
di pari passola vostraabilita nel disegno,e voi potrete osservareil fbrmarsr
ln
del vostro stile.Sorvcgliatelo,curatekr,coltivatclo,poich6 essoesprimecit) *{-ts-' \t

che voi siete.Come per il tiro con I'arco zcn, il bersagliosiete voi stessi. t/ tt' Irr

t #;+ \ --'l
Una linca <<sl)czzllta >)
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\=r' tl i :
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I -i-. .L n_>-" Una linea <<a sc()n)l)arsil>>

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lllS t
-' )

Le due meti
del ceffello

j
Coun funziona il cervello umano? A questa domanda si tenta da sempre
di dare delle risposte, che per ora sono vaghe ed evasive.Nonostante se- ,*,r1
coli di studi, innumerevoli teorie e gli enormi passi avanti cqmpiuti in anni +* rll.o,
recenti, il cervello riesce ancora a stupire per le sue straordinarie facoltd, fflrl [r
molte delle quali, a volte, sono date per scontate. |F|rlri
Gli scienziati hanno concentrato la loro attenzione sulle percezioni vi- h*l
sive, eppure vi sono ancora molti misteri. Comprendere le attivitd pii co- Ilr
muni risulta ancora spaventosamentedifficile. Recentemente, ad alcune
persone sono state mostrate le fotografie di sei madri e dei loro sei bam-
bini, sistemate a caso in gruppo. Ai partecipanti all'esperimento, estranei
ai soggetti fotografati, d stato chiesto di abbinare le immagini. Quaranta
persone hanno risposto, appaiando correttamente madri e figli.
Il grado di complessiti di questa prova d incredibile. I nostri volti sono
pii simili che dissimili: due occhi, un naso, una bocca, capelli e due orec-
<Poche persone comprendono quale chie, tutti pii o meno della medesima gtandezz^e situati negli stessipunti
straordinaria conquista sia l'atto di vedere. della testa. Riconoscerecome simili due persone in un gruppo implica una
Il contributo principale dei nuovi studi
sull'intelligenza artificiale a stato non tanto
grande capacid percettiva, superiore persino a quella dei computer, come
quello di risolvere questi problemi di ho gid avuto modo di dire nell'introduzione. In questo caso specifico, i
gestione delle informazioni, quanto quello partecipanti all'esperimento dovevano <<isolare>>via via una madre dalle
di dimostrare come essi siano
tremendamente ardui. Quando si riflette altre e decidere, usando discriminanti ancora pii labili, quali caratteristi-
sul numero di calcoli che vanno compiuti che del bambino (lineamenti, forma della testa, espressione)combaciasse-
prima di giungere a riconoscere anche solo ro di pii con quelle della donna. Il fatto che le persone possano riuscirvi
una banale scena quotidiana, ad esempio
una persona che attraversa la strada, si
senzacapire quanto sia sbalorditivo credo dimostri quanto sottovalutiamo
rimane attoniti davanti al fatto che una cosi le nostre capaciti visive.
straordinaria serie di operazioni dettagliate Anche il disegnod un'attivitd straordinaria.Per quanto ne sappiamo,di
possa essefeeseguitasenza sforzo e in un
tempo cosi breve. >>
tutte le creaturesu questopianeta,gli esseriumani sono gli unici che disegna-
F.H.C. Cnrcx no immagini di cosee personenel loro ambiente.Un esperimentod stato ese-
Thinking about the Brain, rn The Brain guito con scimmie ed elefanti, indotti a dipingere e disegnare.I loro lavori,
A Scientific American Book, V.H.
Freeman, San Francisco 1979, p. l)0 addirittura espostie venduti, sembranoveramenteavereun contenuto crea-
tivo, ma non sono certo immagini realistichefiltrate dalla capaciti percettiva
degli animali. Gli animali non disegnanonature morte, paesaggio ritratti.
Cosi, a meno che qualche scimmia nella foresta non ritragga altre scimmie,
possiamo presumere che disegnarele immagini percepite sia un'attiviti di
esclusivapertinenza degli esseriumani resapossibile dal nostro cervello.

Le due meD del cervello umano


Visto dall'alto, il cervello umano somiglia a una noce; d costituito, infatti,
da due volumi di forma simile, grosso modo arotondati e ricchi di circon-
voluzioni, uniti tra loro al centro (fig, 3-I). Queste due meti si chiamano
<<emisfero sinistro >>ed <<emisfero destro >>.
L'emisfero sinistro controlla la parte destra del corpo, I'emisfero destro
la parte sinistra.Se,per esempio,una personasubisceuna lesionealla me-
rl tri sinistra del cervello - per malattia o a causadi un incidente - ne risen-
tiri in modo grave la parte desmadel corpo, e viceversa.Dato il collega-
nrcnto incrociato tta sistemanervoso e cervello, la mano sinistra d control-
!, lata dall'emisfero cerebrale destro e la mano destra dall'emisfero sinistro
) (vedifig. 3-2).
t
)
a Il doppio cervello
I
Eccezionfatta per gli esseriumani e forse per alcuni uccelli, le scimmie pir)
, grandi e qualche alro mammifero, gli emisferi cerebrali delle creature ter-
rcstri sono essenzialmentesimili, owero simmetrici, sia nell'aspetto sia nel-
'd lr funzione. Gli emisferi del cervello umano, invece, hanno uno sviluppo
t timmetrico per quanto riguarda le funzioni. L'effetto visibile pii evidente
di questa asimmetria d I'essere destrimani oppure mancini, che sembra
erclusivo degli esseri umani e forse degli scimpanz6.
Da circa due secoli la scienzasa che la funzione del linguaggio e le ca-
prcitA connesserisiedono nell'emisfero sinistro nella maggior parte degli
hdividui (ciod nel 98 per cento circa dei destrimani e in circa due terzi
dci mancini). La scoperta che le funzioni connesse al linguaggio sono
una specializzazionedella meti sinistra del cervello fu dovuta soprattutto

/\( " Fig. 1-2. Il collegamento incrociato tra


.1'l
,' |,.tt
,' mano sinistra ed emisfero destro, e tra

\tnl mano destra ed emisfero sinistro.

iv " //'
t\, t il i!,
l{ j

$ -rl I' D

(
. r r "(
all'osservazione degli effetti provocati da lesioni cerebrali.Emersechiara- n ccrvcllir
mente,per esempio,chela perditadellaparolasi verificavamolto pii fre- r!5ryi R,trr,
quentementein presenzadi lesioniall'emisferosinistroche non di lesioni hlr ol 'l cr'
di pari entiti all'emisferodestro. Ipr ctllo
Poich6la parolae il linguaggiosono capaciti cosivitali per I'uomo, gli I|rntcn(ll
scienziatidel secoloscorsodefinirono I'emisferocerebralesinistro< domi- t[ bnhrc
nante>> o <<principale> e quello destro<<subordinato>> o <<secondario>>. bmno r
Fino a tempi recentisi credevacheI'emisferodestrofossemeno progredi-
to, meno evoluto del sinistro:una speciedi gemellopiti ottuso, con capa-
citi minori, diretto e guidatodall'emisferosinistroin cui risiedonole fun- tnl
zioni verbali.Ancoranel 1961il neuroscienziatoJ.Z. Young era capacedi fo
chiedersiseI'emisferodestronon potesseesseresemplicemente un <<
vesti- rlr
gio >>,pur ammettendoche preferiva conservarlopiuttosto che perderlo. si
A lungo le ricercheneuroscientifichesi sono occupatein modo speci co3
fico delle frrnzioni, fino a non molto tempo fa sconosciute,di un grosso ln
fasciodi milioni di fibre nervoseche collegai due emisfericerebrali.Que- chc
sto cordoned detto corpo calloso(illustratonellafigura 34, cherappre-
sentauno degli emisfericerebrali).Per le notevoliproporzioni,I'enorrne
numerodi fibre nervoseche lo compongonoe la posizionestrategicadi
collegamento tra i due emisferi,il corpo callosodavala netta impressione
di essereuna struttura assaiimportante.Tuttavia (e qui stavaI'enigma)
essopotevaessereasportatosenzagravi conseguenze, come la documen-
tazionedisponibile indicava.Negli anni '50, in seguitoa una seriedi studi

&tl
dd
Frg.3-t. Schemadi un emisferodel cervello
umano,in cui sono evidenziatiil corpo
l ot
callosoe le relative cornmissurc. &ll

Hd
I'I
II
srr ccrvelli di animali, condotti soprattutto da Roger W. Sperry e dai suoi C ome os s erv al a gi ontl l i s trtl v l ,rr' ,r
l ' rtrt' .trc l
rrllicvi Ronald Myers, Colwyn Trevarthen e altri presso il California Insti- s uo l i bro The B rai n Ohtnu' rt (l ()l J 2),. trrttt'
le strade portano al dottor lbgt'r Spcrrv,
trrtc of Technology, fu dimostrato che una delle funzioni principali del professoredi psicobiologiaal ( lrrliI orrrirr
t orpo calloso era di prowedere alla comunicazione ffa i due emisferi, Institute of Technology, che ha il .krno .li
(onscntendola trasmissionedella memoria e dell'apprendimento.Si sco- compiere o di provocareimportanti
It
scopefte>.
I' grri,inoltre, che asportando questo cordone le due meti del cervello con-
t, tirrrravanoa funzionare autonomamente,il che spiegavain parte l'assenza
I .li conseguenzeevidenti sul piano del comportamento e della funzionaliti
<Cid che emerge come tema principale... d
] Itt gcnerale. che sembrano esisteredue modaliti di
) Negli anni '60, studi analoghi estesi a un gruppo di pazienti di neuro- pensiero, una verbale e una non verbale,
rappresentate rispettivamente dall'emisfero
J thirrrrgia fornirono altri dati sulla funzione del corpo calloso e indussero
sinistro e dall'emisfero destro, in maniera
+ 1li rtudiosi a modificare le loro conclusioni sulle facolti delle due parti del piuttosto autonoma,e che il nostro sistema
I ecrvcllo. Si scopri, infatti, che entrambi gli emisferi sono implicati nelle educativo, cosi come la scienzain generale,

a- Ittnzioni cognitive superiori e che ciascunod specializzatoin diverse e assai tende a trascurare la forma non verbale
dell'intelletto. In poche parole, la societi
D eomplcssemodaliti di pensiero tra loro complementari. moderna ha un atteggiamento
] l)ato che queste nuove acquisizioni sul cervello umano hanno impor- discriminante nei confronti dell'emisfero
hnti conseguenzenel campo della didattica e soprattutto nell'insegnamen- destro. >>
t- Rocrn \(/. Spannv
I to dcl disegno, accennerdad alcune ricerche, note come studi sul <<cervel- l-ateral Specialization of Cerebrul Function
di h diviso >>.Tali ricerche, condotte presso il California Institute of Techno- in tbe Surgically Separuted Hemispheres,
hjy. si devono principalmente al dottor Sperry e ai suoi allievi Michael t97)
3
( iuzrniga, Jerre Levy, Colwyn Trevarthen, Robert Nebes e altri.
lhsc interessaronoun piccolo gruppo di individui che divennero noti
rrfie pazienti dalla commissurotomia o dal <<cervellodiviso>>.Si trattava
dt ;rrsone che avevano subito gravi danni cerebrali in seguito a crisi epi-
Lrtlchc coinvolgenti entrambi gli emisferi. Come rimedio estremo, dopo
tln ogni altra terapia si era dimostrata inefficace, per poter contenere I'e-
rrndcrsi delle crisi da un emisfero all'altro si intervenne chirurgicamente
aFfisndo il corpo calloso e le relative commissure e isolando cosi un
anrlrfero dall'altro. L'intervento, eseguito dai dottori Phillip Vogel e Jo-
rph &rgen, diede i risultati sperati: le crisi vennero tenute sotto controllo
r I grrzienti riacquistarono la salute. Nonostante la natura radicale dell'in-
Ltyrtrto, I'aspetto, il comportamento e la capacitd di coordinazione dei
;rrlenti ne risentirono in misura minima, tanto che a un osservatore
in lrrrticolarmente attento la condotta quotidiana di questepersone sem-
htvt mutata di poco.
In rcguito, l'6quipe eseguisu questi pazienti una serie di test, che rive-
hnnr lc distinte funzioni dei due emisferi e fornirono nuove e sorpren-
pr,rv" del fano che ciascun emisfero, in un certo senso,percepisce
I pmpria realti o, per meglio dire, percepisce la realtd a modo suo.
-nll
b ncrli individui con cervello intatto sia in quelli con cervello diviso la
Ill verbalc del cervello - ciod la sinistra - svolge abbastanzacostante-
lntc url ruolo dominante. Con una serie di ingegnosi procedimenti, il

,ft
< I dati indicano che l'emisfero minore, gruppo esamindil funzionamentodell'emisferodestro separatodei pa-
muto, i specializzato nella percezione della llrfir, lll
zientie scopriche anchela parte destradel cervello,quellanon coinvolta
Gestalt, essendo la sua facolti primaria Plt;rrr.lcrr
quella di sintetizzare le informazioni che nel linguaggio,vive delle esperienze, ha reazioniemotiveed elaboraper rfF cto
riceve. Invece, l'emisfero principale - conto proprio le informazioni.Nel cervelloin cui il corpo callosod intatto rh,ry
quello parlante - sembra operare in un
modo pit logico, analitico, da computer. Il
i due modi di percezionevengonofusi e conciliati graziealla comunicazio-
suo linguaggio non d in grado di compiere ne tra i due emisferi;questopreservail nostrosensodi unitd,ciodla nostra
lllr ter
le sintesi rapide e complesse operate sensazione di essereun'unicapersona. rl
dall'emisfero secondario. r>
oltre a studiarele esperienzementali dei due emisferiseparaticon que-
Jrnnn Lrvv e R.!7. Spnnnv, 1968
Dmr
sto intervento chirurgico, fu analizzatoancheil loro diverso modo di ela-
borarele informazioni.I risultatiindicaronochele funzioni dell'emisfero
sinistro sono verbali e analitiche,mentre quelle dell'emisferodestro sono
non verbali e globali. Nel corso di ulteriori ricerchesvolte da
Jerre Levy, dtm
emersecheI'emisferodestroha un modo di elaborazione rapido,comples-
so,sintetico,spazialee percettivo,che,seda una parted totalmentediver-
dotta
so da quelloverbalee analiticodell'emisferosinistro,dall'altrad paragona-
llrr
bile a essoper complessiti.La Levy rilevd,inoltre,che i due t"ai a a"-
borazionetendono a interferireI'uno con l'altro - cosache impediscea
Allt
entrambidi raggiungerele massimeprestazioni- e suggeriche proprio
lrtl
questo'potesse essereallabasedellamaturazioneasimmetricadel cewello I tlrl
umano:si trattavadi un modo per mantenerenei duediversiemisferii due
Itc I
differenti tipi di elaborazione.
dr
Gli studi sul cervello diviso portarono gradualmentealla conclusione
rql
che in entrambi gli emisferiawenisseroprocessicognitivi di alto livello i
!.PPi
quali,sepur in modo diverso,comportavanoprocessidi pensieroe di ra-
gionamento,nonch6complesse operazionimentali.Nel corsodel decen- DCI
nio passatole ricerche svolte sulla scia delle prime relazioni della Levy e
dc
di Sperrynel 1968hannofomito numeroseprove a supporto di questa
conclusione,studiandonon solo pazienticon lesionicerebrali,ma anche 'Glnit
individui dal cervello integro.
Vale la pena accennaread alcunidei test messia punto per i pazienti
coo
dal cervellodiviso, in quantoessiillustrano le due realti separatepercepite
alr
da ciascunemisferoe i due diversimodi di elaborazionedei dati. In uno di
dir
questitest si proiettavanoper un istantedue diverseimmagin),una sulla
tlh r,
destrae I'altrasullasinistradi uno stessoschermo,e si chiedevaal paziente
mchc
di teneregli occhi fissi al cenro, per impedirgli di fermarelo sguardosul-
Glnca
I'una o sulllaltra immagine.In questomodo ciascunodesl emisfeririceve-
r lpoti
va un'immaginediversa:l'emisfero destro riceveval'immagine di un cuc-
lhfor
chiaioproiettata sulla sinistradello schermo,mentre l'emisfero sinistro ri-
I qud
Fig. )-4. L'apparecchiatura usata per cevevaI'immaginedi un coltello proiettatasulla destradello schermo(vedi
studiare la coordinazione vista-tano in
pazienti dal cervello diviso. Disegno tratto
fig.3-4). Quandovenivainterrogato,il pazientedavarispostecontraddit-
da Michael S. Gazzmiga, The Sptit Bnin in torie. se gli si chiedevache cosafossestatoproiettatosullo schermo,I'e-
Man. misferosinistro, articolato e sicuro di s6,inducevail pazientea dire: << un
coltello>>.Poi il pazienteveniva invitato a prendere con la mano sinistra
(corrispondenteall'emisferodestro),al di h di un'appositatendina,l'og-
getto che era stato proiettato. A questo punto il pazientesceglieva,dal
gruppo di oggetti che comprendevai due proiettati, tm cucchiaio.Se lo
lperimentatore gli domandavache cosaten€ssenella mano che stava al
It della tenda, il paziente- a volte dopo un attimo di confusione- ri-
: <<Un coltello>>.L'emisfero destro, sapendoche la rispostaera
ma mancandodelle parole sufficienti a correggereI'articolato emi-
sinistro, proseguivail dialogo inducendoil pazientea scuoterela te-
silenzio.A quel punto l'emisferosinistro, sededel linguaggioverba-
ri domandavaad dta voce: <Perch6 scuoto la testa?>>
In un alto test per dimosffarecomel'emisferodestrosappiameglioge"
i problemi spaziali,si diedero a un pazientealcuneforme di legno,
cgli dovevaaccostareriproducendoun certo disegno.I tentativi com-
con la mano destra (emisferosinistro) fallirono ripetutamente.La
sinisffa cercava di collaborare, ma la mano destra insisteva nel re-
. Alla fine, il pazientedovettesedersisulla mano sinistraper im-
di entrarein azione.Quando infine il ricercatoresuggerialpanen-
uEar€ entrnmbele mani,la manosinistra,(esperta>> in problemispa-
dorreaefisicamenteallontanarcla <<incompetente> mano destraper
di interferire.
ie a questirisultati straordinari,ottenuti negli ultimi quindici anni,
sappiamoche,nonostantela sensazione checomunementesi ha di
un'unica persona- cioe un esseieunitario -, il nostro cervello €
p e,ciascunameti ha un proprio modo di apprendimentoe di
dellereahaestema.Ognuno di noiha, per cosidire, due menti,
mediatee integratedal fascio di fibre newoseche si uova
'enrisferi.
verificareche i due emisfericollaboranoin diversi modi: A
cooperanoe ciascunameta mette in campole proprie capaciti
assumendoquella parte del compito che meglio si addice al
di elaborarele informazioni.A volte, invece,operanosingolar-
a dire che uno di essii attivo e I'altro d pii o meno inoperoso.
che i due emisferipossanoentrarein conflitto tra loro, per
di fare cid che I'alro <<sa>>di poter fare meglio. Inoltre, d
izzareche ciascunemisferoabbia un modo per <<tenereper
privandoneI'altro emisfero.Non d escluso,quindi,
di vero nel detto secondocui la destranon sacid chefa
Nasrudin sedeva con un amico al calar del La doppia realta dei pazienti dal cervello diviso t,

sole. <<Accendi una candela>>,disse I'uomo, ,t, . I


perch6i buio. ormai. Ce n'd una proprio
" Forse vi domanderetecos'abbiaa che fare tutto questo con I'imparare a , l l rt r ,,,r
alla tua sinistra. > < Stolto! >>rispose il
Mulla. <<Come posso distinguere la destra disegnare. Le ricerche scientifiche sulle funzioni degli emisferi cerebrali rt l r. . l l ' l l ' r* , ' li,
dalla sinistra, nell'oscuriti? >> e sulla elaborazione dei dati visivi hanno dimostrato che la capacitd di di 4tt'll ou,,,
INonrss SHAn segnaredipende dalla possibiliti di accederea livello cosciente alla funzio- [lg.* [.], *,,
The Exploits of the Inconparable
Malk Nasrudin
ne D, la <<minore >>o subordinata. Ma in che modo questo fatto aiuta una lll$ni . dl ",
personaa disegnarebene?La rispostasembraesserequesta:l'emisferode- |}. L*r . , '
stro percepisce ed elabora i dati visivi nel modo richiesto per disegnare, fun r* l'
mentre il modo di funzionare dell'emisfero sinistro pud essereinadeguato *r..,
per disegnarein maniera complessae realisticale forme percepite. I r.,r.
a

rlltrr.
Destra e sinisra nella lingua p^rl^t^
r*
Alla luce delle conoscenzeattuali, ci rendiamo conto che I'uomo deve ave- pd
re avuto sentore delle differenze tale due meti del cervello anche primrr lr
che la scienza le rivelasse,poich6 in varie lingue troviamo espressionio I
niodi di dire che alludono chiaramente alle caratteristichedifferenti di de h
stra e sinistra.Si suol dire, per esempio,che una personad <<destradi ma lrr
no >>o <<ha destrezza> per indicarneI'abiliti. D'altra parte usiamoespres rl
sioni come <<tiro mancino>>e <<sinistro presagio>; inoltre, .. maldestro, i. lr
chi dimostraincapacitio inesperienza. tu
Dobbiamo tuttavia tenerepresenteche, sebbenequesteespressionial I
ludano alla differenza tra mano destra e mano sinistra, le idee che esst.
esprimono possono esseretfasferite ai due emisferi cerebrali, a causa dcl
collegamentoincrociato tra le due metd del cervello e i due lati del corpo.
Percid, i vocaboli di uso corrente che ora citerd, pur riferendosi alle manr
destrae sinistra, riguardano in realti in via deduttiva anche gli emisferi o1,
posti: I'emisfero sinisfo che controlla la mano destra e il destro che corr
rolla la mano sinistra.

Pregiudizi nelle lingue e nelle usanze


La nostra lingua e il nostro pensierosono costellatidi vocaboli ed espre'
sioni in cui compare il concetto di destra e sinistra.La mano destra (t.
percid I'emisfero sinistro) viene associatacon tutto cid che d positivo, giu
sto, morale, accettabile,mentre la mano sinistra (e quindi l'emisfero .1,.
sro) d fortemente collegataal concetto di anarchia e di emozioni clr,.
sfuggono al controllo cosciente e sono quindi considerate immorali, p,..rr
colose, negative.
Fino a poco tempo fa, i preconcetti sulla mano sinistra (emisfero de-
stro) inducevano molti genitori e insegnanti a costringere i bambini man-
ta cini a usare la destra per scrivere,mangiaree cosi via, spessocausando
di lrroblemi che i, ragazzoportava con s6 fino all'eti adulta.
d- Nell'arco della storia dell'uomo E possibile individuare, in quasi tutte le
b lingue del mondo, il parallelismo tra positiviti e mano destra (emisfero si-
nistro) e il corrispondente parallelismo tra negativita e mano sinistra (emi-
rfcro destro). In latino, il termine sinister significa, oltre che il contrario di
dcstro, anche ,, cattivo >>,< infido >>e <<malaugurante>>,e dexter significa
. abile >>,<<capace>>.
Il termine francese gaucbe (sinistro) d usato anche nell'accezione di
rmaldestro>>,<<goffo>>, e droit (destro) ha anche il significato di <buo-
no >>,<<giusto >>,<<corretto >>.
In inglese,il termine left (snistro) ha origine dall'anglosassonelyft, che
rignifica <<debole >r,<<senzavalore >>.E vero che nei destrimani la mano si-
nirtra B pii debole della destra, ma I'accezioneoriginaria del termine com-
prcndeva il concetto di debolezza morale. Questo significato spregiativo
rfcf termine rifletteva, con ogni probabiliti, i pregiudizi della maggioranza
(rioc dei destrimani) nei confronti di una minoranza di <<diversi >>,ossiadi
mrncini. A conferma di questo preconcetto, il termine anglosassonere6l o
nht, da cui deriva l'inglese right, significa, oltre che <<destro>>, anche
.rlritto>> e <<giusto>>. Da reht o dal latino lectus, alla stessa
^pp^rtenente
frmiglia, derivano parole come <<corretto>> e <<rettitudine>>.
Queste idee si riflettono anche nel linguaggio politico. La destra poli
l|er, ad esempio, rispetta il potere nazionale,d conservatricee contraria ai
rrmhiamenti. La sinistra politica, invece, d favorevole all'autonomia indi-
vkludc e promuove i cambiamenti, anche quelli radicali. Ai loro estremi,
lr ,lc.strapolitica d fascista,mentre la sinistra d anarchica.
( irn riferimento ai costumi culturali, il posto d'onore a un pranzo for-
mrlc i alla destra della persona ospitante. Nella celebrazionedei matrimo-
il [r npososta a destra e la sposa a sinistra: un messaggionon verbale del
tqrttivi) status dei due partecipanti. Quando ci si dd la mano, d la destra
rhc ri tende (non sembrerebbe corretto darsi la sinistra).
l*lto la voce <<mancino >>troviamo elencati, in taluni dizionari, sinoni-
il qrrrrli < maldestro >>,<<goffo >>,<<ipocrita >>,<<maligno >>.In alcune lingue
I lnnirni di < destrimano>>sono <<corretto >>,<<indispensabil. rr, ,, attendi-
IL t, ( )ra, d importante ricordare che questi termini sono stati creati,
fnrrkr si sono formate le lingue, dall'emisfero sinistro di qualcuno. In al-
Ir ;rrnilc, I'emisferosinistro ha <<insultato>> I'emisfero destro, e questo,
l!]rctrrto, classificato e incasellato, mancava di un proprio linguaggio
p rhlcntlcrsi.

,*
Modi paralleli di conoscenza I due modi di conoscenza flfrlls6fl, r,

intelletto intuizione
* r * .,
convergente divergente Oltre alle opposte connotazioni di destra e sinistra nelle nostre lingue, so- ,l
digitale analogico no stati formulati da filosofi, insegnanti e scienziatidi epoche e culture di- tllllrr
secondario primario verse molti concetti che esprimono la dualiti della natura umana e del
astratto concreto
h
orientato libero
pensiero. Il principio fondamentale d che in realtd esistono due <<modi
propositivo immaginativo di conoscenza>paralleli.
analitico relazionale Probabilmente sono concetti che ben conoscete,poich6 essipermeano
lineare non lineare
razionale intuitivo le nostre lingue e culture quanto le espressionilinguistiche legate alla de-
consequenziale multiplo stra e alla sinisra. Mi riferisco a certe distinzioni di base, come per esem-
analitico sintetico pio quella tra pensiero e sentimenti, tra intelletto e intuito, tra analisi og-
oggettivo soggettivo
successivo simultaneo
gettiva e discernimento soggettivo.Parlando di politica, si sentedire che la
gente analizzagli aspetti positivi e quelli negativi di una questione,poi vota
.J.E.&rt;tl tt in basea un impulso <<viscerale>>.E la storia del pensiero scientifico d ricca
Some Educational Aspects td Ilemisphtit
Specialization,in UCLA Etlucator, 1975 di aneddoti in cui lo studioso, dopo aver ripetutamente cercato di venire a
capo di un problema, fa un sogno in cui la soluzione si presenta da sola.
come una metafora che lo studioso comprende intuitivamente. (Ne abbia
Il dualismo di yin e yang mo!n esempioeloquentenella citazionedi Henri Poincar6 a p.55)
E capitato a tutti di sentir dire, a proposito di una certa persona:
Yin Yang < Quello che dice va benissimo, ma qualcosami suggeriscedi non fidarmi
femminile maschile
negativo positivo di lui (o lei)>. Oppure: <<Nonso spiegareprecisamenteche cosasia, ma
luna sole c'd qualcosachc mi piace (o non mi piace) in quella persona>>.Queste frasr
oscuriti luce riflettono osscrvazioniintuitive e mostrano I'operare di entrambe le parri
arrendevolezza aggressiviti
lato sinistro lato destro del cervello, ognuna delle quali elabora le stesseinformazioni in modo di
caldo freddo verso.
autunno primavera
invemo eslate
inconscio conscio
emisfero destro emisfero sinistro I due modi di elaborazione delle informazioni
emotiviti raziocinio

I Ching o ll libro dei nutaftenti Ognuno di noi, dunque, ha un doppio cervelloe due modi di conoscenz,r,
(testo cinese taoista) La dualiti e le differenze qualitative tra le due meti del cervello e del cor
po, espresseintuitivamente nel nostro lessico,trovano un effettivo riscorr
tro nella fisiologia del cervello umano. Essendole fibre di connessionein
tatte nei cervelli normali, raramente ci si rende conto, a livello conscio, l.lcr
conflitti che emergono nei test sui pazienti dal cervello diviso.
Entrambi gli emisferi captano gli stessidati sensoriali,ma le due m"t,r
del cervello possono elaborare le informazioni in maniera diversa. Il corrr
pito pud esserediviso tra i due emisferi cosi che ciascuno si trovi a gestilc
la parte che meglio si confi al suo stile, oppure uno degli emisferi, pirr
spessoquello dominante, cioi il sinistro, assumela guida, inibendo I'altr.t
L'emisfero sinistro analizza,astrae,enumera, scandisceil tempo, progriurl
ma operazioni suddivise in diverse fasi, verbalizza e forma concetti razro
ndi basatisullalogica.Per esempio:< Dati i numeri a, b e c, possiamodire Il dottorJ. lgillidnr llct:(ilrnt, mdtctn{ft(rl
che se a €maggioredi b e b d maggioredi c, allora a E necessariamente ed espertodel lingu,rggr,tpr c,rleohtrtrr
noto come ApL, ha asscrironcl 1977, ncl
maggioredi c>. Questoragionamentoillusca le tipiche ftrnzioni dell'emi- corso di una sua relazionc a Srrownrlrr,
dero sinistro, che sono analitiche,verbali, di calcolo,consequenziali,sim- Colorado, che d possibile prcvcdcrc lrr
boliche, lineari e oggettive. rcaljnzazionedi computer chc uniscuno
funzioni rligildi s analogiche in un'unicu
Ma esisteun altro modo di conoscenza:quello dell'emisferodestro.In macchina. Questa macchina d stata
Stcrt'ambito noi <<vediamo>> cose che possonoessereirnmaginarie,che soprannominata dal donor Bergquist
cioe solo per I'occhio della mente.Nell'esempioproposto qui so- < computer biforcuto )r. Secondo Bergquist,
questo tipo di calcolatore funzioneri in
riusciteforse a visualizzarela relazione< a, b, c >>?Con la funzionevi- modo simile alle duc meti del cervello
vcdiamocomele coseesistanonello spazioe comele parti si uniscano umano.
formareil tutto. UsandoI'emisferodestronoi comprendiamole meta-
logniamo, creiamo nuove aggregazionidi idee. Quando troviamo
dfficile descriverequalcosa,spessoci aiutiamo con i gesti.L'esem- <L'ernisfero sinistro analizzanel tanrpo,
preferito ddlo psicologoDavid Galin d questo: provate a descrivere mentre I'ernidero des$o sintetizzancllo
lcrla a driocciola senzaindicare con le mani la forma di una spirale. spazio.>
Jrnnr Lrvv
I utilizzandole funzioni dell'ernisferodestro che siamoin grado di PsychobiologicaI I mplications
cid che percepiamo. of Bihtoal Asymnetry, 1974
dlio'i sostengonoche impararea disegnareli fa sentirepiri <<ar-
c quindi pii creativi. Come si pud definire una personaceativa?
chesarielaborare,innuovi modi, le informazionidirette, i <Ogni atto creativo comporta...una
iali comuni disponibili a tutti noi. Uno scrittore usa le parole, rinnovatainnocenzandla noora
le note, un artista le percezionivisive, e tutti hanno bisogno percezione,liberata ddle pressionidd
comunePensare.>
la tecnicachestaalla basedellaloro attiviti. Ma €la creativiti Anrxun KoEstlpn
che riconoscanointuitivamentele possibiliti di trasformarei dati I souambali 1959
h nuove talnzaziont, che trascendonola pura materia.
piil volte gli individui creativihannoriconosciutole differenzetra
di raccoltae di elaborazionecreativadei dati. E ora le neu- Il matematicoHenri Poinca€, vissuto ncl
atrnno mettendo in luce questoduplice processo.Io credo che xtx secolo,dcscrissccosi l'improvvise
a Gonoscere entrambigli emisferidel cervelloumanosiaun passo intuizione che gli offri la soluzionea un
difficile problema:
per liberare le nostre potenziditi creative.
<Una sera,contrariamentealle mic
abitudini, bewi del caffi e non riuscii a
dormire. Le idee mi si affollavanonella
mente;awertivo come entrasseroin
collisione,poi, per cosi dire, si unisscro,
formando aggregazionistabili>. Qudlo
ddl'elaborazionetipica dell'emisferodestro noi usiamoI'in- stranofenomenoforni I'intuizione che
ddle <illuminazioni> improwise, durante le qudi tutto risolseil difficile problema Poincar6
concludc:<Sernbrache in questi casi
3lusta collocazione,cio€tutto ci sembrad'un ffatto chiaro, assistiamoal lavoro del nostro inconscio.
di dcun procedimentologico.Quando questoawiene, spes- resoin pane percepibile alla nostra
r csclamarespontaneamente< Ci sono!>>Oppure <<Si, ora coscienzasoweccitata,senzatunavia che la
t chiaro>. La pit classicaesclamazionedi questo tipo d suanatura muti. Allora comprendiamo
vag,rmcnteche cosadifferenzi i due
(rHo trovato!>) di Archimede.Secondola leggenda,fuchi- meccanismio, se vogliamo,i metodi di
Gtl irnmersonell'acqua,ebbeI'improwisa intuizione che,in lavorodei due io>.
base al peso dell'acqua spostata,avrebbe potuto stabilire se una certa co- Itllir li', ', . L l l l ' . t t t t r. t t t r

rona era d'oro puro oppure di una lega d'oro e d'argento. tl. * { rr' , rr' I r' rl t t ( , 1 / l i l

Queste, dunque, sono le funzioni dell'emisfero destro: intuitive, sogget- | {rlllrlrtf.l . ti .lll\,l "
('

tive, relazionali, globali, libere dal concetto di tempo. Sono aspetti in ge- [1 { r. " , , 1 g . , 1 , ' ro t \ t rl l
nere poco apprezzatidalla nostra cultura e vengono associatialla mano si- p |tr r r |- r x r l ',tr t't1 .,,l
nistra e al concetto di debolezza.Basti pensare a come il sistemaeducativo l* !t* r t,t.,r I g tg ,1 1
nei nostri paesi sia tutto impostato sullo sviluppo dell'emisfero sinistro, h r .i r I r .r g ,r r r r.r 'r l r
verbale, ruzionalee temporale, a quasi totale discapito dell'altro emisfero Jl r ,l l t.t r r r r r r ' L r 1
cerebrale.

g l .|| d ,l t.;x'tt
Mezzo cervello E meglio di nulla, ma meglio ancora I l,;tllv.'tr"',t,
e un cefvello intero '1.'t
I| nrtrt lr,urr
<Alla soglia dei quarant'anni feci un sogno Quando siamo andati a scuola,voi e io abbiamo ricevuto un insegnamento la rlrrrtot,r l"r
singolare nel quale afferrai quasi il impostato su concetti numerici e verbali consequenziali,ciod un fursegna rr lrtrt tl
significato e compresi la natura di quel che
va perso nella perdita di tempo. > mento che non prevedevail potenziamento delle funzioni dell'emisfero de- r k.l tr r t
stro. Il fatto d che non d possibile esercitare un vero e proprio conrollo .h ttt
Cvnn CoNNor-r-v
Tbe Unqaiet Gruue:A Vord Cycle verbale su questa parte del cervello: con essanon si pu6 ragionare, n6 d flt tlt (' I
by Palinurus,1945 possibile ottenere pensieri logici, come per esempio: <<Questa cosa d buo- ll rcrl" (
F
na e quella d cattiva per i motivi a, b e c>>.L'emisfero destro d metafori-
camente mancino, con tutte le antiche connotazioni di tale caratteristica; ll rlr l,r r.
non riesce a operare in modo progressivo,partendo da un'ipotetica <<fase I d ;rrnrrt,r
uno >>e passandopoi alla <<fase due >>,quindi alle successive.Esso, invece, fl!|Dr rhrl
comincia da un punto qualsiasi,'oaddirittura da un tutto. Inoltre, pare Irr.verl
non comprendere che cosa significhi l'espressione<<perdere tempo >>,co Jrrrlcrr r
me.invece accadeper il pii sensatoemisfero sinistro. Un'altra sua caratte-
Molti individui creativi sembrano rendersi ristica €I'incapaciti a classificaree a dare nomi; essosembravedere le cose
conto, intuitivamente, della bipartizione del
cervello. Per esempio, Rudyard Kipling
<<come sono >>in quel preciso momento, in tutta la loro grandiosa e affa- omr
scinante complessiti. In altre parole, non d in grado di analizzaree astrarre
scrissequesta poesia intitolata * The Two-
Sided Man> pii di cinquant'annifa. gli aspetti salienti delle cose.
Ancora oggi, sebbene gli educatori attribuiscano un'importanza sem dltrntrr,'l
Devo molto alla terra e pii alla gente
pre maggiore al pensiero intuitivo e creativo, i sistemi scolasticiconservano
che mi ha cresciuto, nutrito, allevato; fl rrltrlrt,
ma pii ancora ad Allah che mi ha donato un'impostazione che per lo pid privilegia le funzioni dell'emisfero sinistro. I ur ttt
due parti separatenella mente. L'insegnamento awiene per gradi, i ragazziimparano per fasi progressive, t|lr. r hr
A lungo ho riflettuto su Dio e Veriti,
secondo uno schemalineare. Le materie principali appartengono alla sfera I rLl trrr
sulle fedi diverse del creato;
ma pii spessoho pensato ad Allah verbale e a quella numerica: lettura, scrittura, aritmetica. Oggigiorno, pe- I tnl' ,1
che una mente in due parti mi ha dato. td, i ragazzispessosiedono in cerchio piuttosto che in fila e gli orari son<r dl'r
Vorrei andare nudo per il mondo,
pii flessibili. Ma gli scolari tendono ancora a darc risposte <<corrette >>1r Hlt, r
senza amici, n6 pane, denzaniente,
pur di non perdere per un solo secondo domande spessoambigue. Gli insegnanti danno voti o giudizi. E tutti rarto l,
!t
lc due oarti divise della mente! quanti hanno la sensazioneche vi sia qualcosa che non va. rht l
Rulvano KrplrNc L'emisfero destro- il sognatore,l'artefice,l'artista - nel nostro sistemrr lrltr l'l I
D cducativod largamentetrascurato:a essonon si insegnaquasi nulla. Cer- < < P errc ndc rcl x rs s i l ri l ,l ;r \(rl )r.r\\r\(r/.1
to, esistonol'educazioneartistica,le applicazioni tecniche, la cosiddetta bi ol ogi c a,l ' l ntc l l ett,ti tt ( i t ttt tr' ,1,t,, t,'
",
fi l trato attrav ers ol a v rrl v ,tl ,r ri ,l rr,,rrt, ,l , l
;- < scrittura creativa>>e persino I'educazionemusicale,ma in nessunascuo- cervelloe del sisten.ra ncrvosr,.( .r,, t lrr'
P la si svolgono corsi di immaginazione, di visualizzazione,di tecniche di viene fuori alJ'altrocap.t i' il rrris.r.'
d- pcrcezione spazie-le,di creativiti come materia autonoma, di intuizione rigagnolo della speciedi coscicrrzrr clrt'ci
aiuteri a vivere sulla superficie tli qrrt'sto
h o di inventiva. Eppure gli educatori apprezz^no queste qualiti e vorreb- particolare pianeta. Per formulare e.l
lrcro che i ragazzi sviluppasserol'immaginazione, la capacitd di percezio- esprimere il contenuto di questa ridotta
nc e I'intuito come logica conseguenzadi insegnamenti di tipo verbale e consapevolezza,I'uomo ha inventato ed
elaborato all'infinito quei sistemi di simboli
rrnalitico. e di implicite filosofie che chiamiamo
Fortunatamente, molte pefsone sviluppano ugualmente queste caratte- lingue. >
ristiche quasi a dispetto del sistema scolastico,dando prova del notevole Ar-oous HuxlEv
Le porte della percezione
rpirito di soprawivenza delle capaciti creative.Ma la nostra cultura esalta
cosi esplicitamente le gratificanti funzioni dell'emisfero sinistro che certa-
nrcnte nei nostri bambini molto del potenziale dell'altro emisfero va per-
rlttto. La scienziataJerre Levy ha detto (scherzando,ma solo in parte) che
I'insegnamentoscientifico americano a livello universitario porebbe finire
;xr distruggere del tutto l'emisfero destro. Noi sappiamo bene quali effetti
lx)ssanoderivare da una cattiva educazionedi tipo verbale e contabile: I'e-
nrisfc'rosinistro non d in grado di riparare i guasti subiti, e la persona pud
rircntirne per il resto della vita. Ma che cosa accadeall'emisfero destro, al
rgrrrrlcaddirittura non si insegnaquasi nulla?
lrorse, ora che la scienzaha fornito le basi concettuali necessarieallo Alcuni pcrsonaggi famosi classificati come
mancini:
rvilttppo e al potenziamentodi questaparte, possiamopensarealla crea-
rxrnc di un sistemadidattico che si occupi dell'intero cervello. Certamente Charlie Chaplin
ttn lrlc sistemaprevederdI'insegnamentodel disegno:un mezzosicuro ed Judy Garland
Ted $ililliams
r.llicrrccper accederealle funzioni dell'emisfero destro. Robert McNamara
George Burns
Lewis Carroll
Re Giorgio vI d'Inghilterra
J)eetrismoe mancinismo V.C. Fields
Albert Einstein
(,h rrllicvipongono numerosedomande su destrismoe mancinismo.Sari Billy the Kid
Regina Vittoria
r;uttrrlirrtile affrontarel'argomentoprima di passareagli esercizi.Cercherd H".-, q T-,-"h

rlt elrirrrirequi soltanto aJcunipunti, poich6 un'indagine estesasull'uso Casey Stengel


prrlercnziale di una mano rispetto all'altra d difficile e compiessa. Carlomagno
Paul McCartney
lrer prima cosa,classificare le personecome strettamentemancineo de- Faraone Ramsete tt
{flrnilnc non d del tutto corretto. Le personepossonoessereancheambi- Cole Porter
Gerald Ford
rlrtrr, ciod in grado di eseguiremolte cose con ambedue le mani, senza
Cary Grant
|lr l,r prcferenza all'una o all'altra. La maggior parte di noi scegliesem- Ringo Starr
F unrrstcssamano, circa il 90 per cento pii o meno decisamentela de- Principe Carlo
Benjamin Franklin
tlr c il l0 per cento la sinisra.
Giulio Cesare
l,d lrrccntuale dei mancini sembraperd esserein ascesa,dal 2 per cen- Marilyn Monroe
blrl l912 a circa l'11 per cento negli anni '80. Il motivo principaledi tale George Bush

I't>"
La scrittura allo specchio rovescia la forma aumento sta forse nel fatto che finalmente insegnanti e genitori hanno
di ogni lettera, che viene tracciata da destra smessodi imporre ai bambini di usare la destra. Questo d un bene, percha'
a sinistra, cioB in senso inverso. Soltanto
quando viene posta davanti a uno specchio le forzature possono esserecausadi seri problemi per i piccoli, quali bal-
la scritta diventa leggibile: buzie, disorientamento spaziale,difficolti nell'imparare a leggere.
qhounsdds\ Rispettare la propensione di un bambino per I'una o per I'altra mano ||ptll rrrr,
significa recepire il segnale palese di come il cervello di quell'individuo el ra
rt$ot qhrh dt \ns .Xil[rrd rsrsT'
org nizzato. Ci sono anche altri segnali: I'uso preferenziale di un occhio a
.rdstus{t si r\tniX\nssqg\i\ (ognuno di noi ha un occhio dominante) o di un piede (il piede col quale I

&luqlo\oddt:nsrD qrnin \\N


si di inizio a un passo di danza,per esempio). La ragione di fondo per ri t Lfl'
spettare I'inclinazione del bambino d che I'organizzazione del cervello i'
sts.rgtso r{tsr snromr{i\ns probabilmente determinata da un fattore genetico e forzado a cambiarc
va contro questadisposizionenaturale. Prova ne d che spessotutti gli sfor-
zi per costringere i mancini a diventare destrimani sfociavanoin ambide
L'artista pii famoso che faceva ricorso alla strismo: alcuni bambini capitolavano sotto la pressioneesterna (in passat<r
strittura rovesciata d Leonardo da Vinci. venivano addirittura puniti) e imparavano a usare la mano destra per scri-
Ma anche il mancino Lewis Carroll, autore
delle Awenture di Alice nel Paese delle vere, ma continuavano a usare la sinistra per altre attivita.
Merauiglie e del suo seguito, Attruoerso h Non vi d alcun motivo plausibile per cui gli insegnanti o i genitori for
specchio e quel cbe Alice oi troud, da cui ho zino i bambini al cambiamento. <<Scrivere con la mano sinistra d cosi sco-
tratto la frase riponata qui sopra.
modo! >>oppure: < Il mondo d fatto per i destrimani e mio figlio si trovereb-
La maggior parte dei destrimani trova be a disagio> non sono buone ragioni, anzi, credo che spessomascherino
difficile scrivere in modo rovesciato,mentre un pregiudizio che ora - e ne sono felice - sta rapidamente scomparendo.
per i mancini i abbastanzafacile.
Preconcetti a parte, ci sono differenze importanti tra mancini e destri-
Fate una prova: cercate di fare la vostra mani. I primi sono generalmente msnq l2lslalizzati dei secondi. Per late-
firma rovesciata.
rulizzazione si intende la misura in cui alcune funzioni specifiche sono
portate avanti quasi esclusivamenteda un unico emisfero. Per esempio,
i mancini elaborano il linguaggio in entrambi gli emisferi, e lo stessoacca-
de per le informazioni spaziali,pii spessodi quanto non facciano i destri-
mani. Secondo le statistiche, il linguaggio d mediato nell'emisfero sinistro
nel 90 per cento dei destrimani e nel 70 per cento dei mancini. Del restan-
te 10 per cento di destrimani, in quasi il 2 per cento il centro del linguag
gio d situato nell'emisfero destro e in quasi l'8 per cento in entrambi gli
emisferi. Del rimanente 30 per cento di mancini, in circa la metd il centrrt
del linguaggio d situato nell'emisfero destro e nell'altro 15 per cento circir
in entrambi gli emisferi. Si noti che gli individui con I'ubicazione del lin-
guaggio nell'emisfero destro - in questo caso si parla di dominanza dell'c
misfero destro, poich6 il linguaggio predomina - spessoscrivono nella p<r
sizione <<a uncino >>che sembra suscitarenegli insegnanti cosi tanto scoll
certo. La scienziataJerre Levy ha suggerito di osservarebene la posiziorlc
della mano nella scrittura, altro segno esterno che riflette l'organizzaziont.
del cervello.
Ma questedifferenze contano? Ogni individuo d cosi diverso dagli alrri
che tali generulizzazionisono rischiose.Tuttavia gli esperti concordano irl
genereche un miscugliodi funzioni in entrambi gli emisf-eri(e ciod un gra- l -' c x v i t.1,t,tt,l ,trl r rl , r' l r' ' r rtr I r rrr ' . | ,,
rlo minore dilateralizzazione)pud dar luogo a un potenzialeconflitto o a R oc k c ti ' l l .r,nr) r).rr(rr(,,' , rr' r' L II
pi c c ol < l ac s s (r'(l( (\l rrr,rrr' .rr, r,i rl l r,"i r '
; interferenze.E anchevero che i mancini, statisticamente,sono pii inclini nel l al c tturi t c l c i ,l i s ,,' r.r .r ,,r,r,..',1,l l ,
,rllabalbuziee alla dislessia. i nc l i naz i oncatl eggercrl rt ,l t.tt,r .r ' .rr,rr.l
Altri esperti sostengonoinvece che l'uso bilateraledelle funzioni non Tal e di ffi c ol ta\pur)es s c rts trrt.rr.rrrr,rt.r ,Lrr.l r
t:
s forz ii nc c s s l ntic l i s Lropi r,l r, ,l r rrrrt,rr, 1,,
,c pud che produre capaciti mentali superiori.I mancini, ad esempio,eccel- predi s pos i z i onc al nranc i ni s rrt',l , l Ir;ql r,'rl
m Iono in matematica,nella musicae negli scacchi.E la storia dell'arte ci for- destrisnro.

* nisce la dimostrazionedi un vantaggiodei mancini: Leonardo da Vinci,


..A tavola, Rockef'ellcrsenior legrn',r,rl
ri. Michelanceloe Raffaelloerano tutti mancini. pol s os i ni s trodc l fi gl i ttunrtfc rtu((i i r( ()i l rt
fi l ol ta c hc N c l s on s i i l pprc s tdv i r mi i l rA i i rr('
con la mano sinistra,quella chc lui,
le
istintivamente,trovava pii naturale,gli
r- L'uso preferenzialedi una mano e il disegno dava fbrti strattoni.>>
l- C i tato i n .J .B r.rs se J . Monl Lt-,r
lo lisseremancini, allora, migliora I'abiliti di una personaad accederealle 'l'hc LcftJ landen' HanJbook, l')80

ai- lrrnzionidell'emisferodestro qualeil disegnare?Standoalla mia esperienza


Alla fine, il giovaneNelson cedettee si
tli insegnantenon possodire di aver riscontratomolte differenzcnella fa-
risolsea diventareambidcstro,ma soffri per
br- cilitri d'apprendimentodel disegnotra destrimanie mancini. Nel mio caso tutta la vita le conseguenzcdella severiti
o- Itclsonale,disegnaremi d statofacile,e io sono del tutto destrimana,anche del padre.

s- \(', comemolti, faccio a volte confusionetra destrae sinistra,segnoforse di


ho lrrrrzionibilaterali. (Ad esempio,chi fa confusionetra destra e sinistra d
*,. rrno che dice: <<Gira a sinistra>, e intanto indica a destra.)Ma c'd un altro
lri- prrntoda chiarire.Il processodi apprendimentodel disegrlocreanumerosi
le- .,'rrllitti mentali.E possibileche i mancinisianopii abituatia questasorta
tlo ,lr corrflittie sianoquindi pii in grado di far fronte al disagioche ne deriva
io,
la-
tri-
;ro
ln-
l8-
I gli
Jro
|ca
Ii"
f'e-
h"
pn- IrI l rrethi , i n Messi co,usdvanol a man<r
*rN|lr I('r crrrirrele infezioniai rcni, quclla
Gli inca, in Perth,considcravanoI'essere
mancini di buon auspicio.
)n. rbrrrn lx'r' i problemi al fcgato.

F
I maya erano invecc clcstrimani:la
l b I l tr trs t .f. Monrt-t-,r contrazioncdella gamba sinistratli rrrr
ll, l, tr I latnl<,rs'Iltnrlhnl: indovino era firriera di sciagure.

a
rn
Raffronto delle caratteristichedella funzioneS e della funzioneD ' { l ;1 ,r10p, ,l Lrrri l i l l rrr . .||i l l rl r' ti l
l fl r4l t* urrr a i frr rt.r l rtr)l x htt

$ffi r ,rnrrl rrl rrtr.l l l l l rrrr


L" furrriorr.5 L^f*rrion I || tu|rl r l rr.,.,,ntl rtl l r, rl
ll ll r:rr rrir. rl ,rrr orrl
Verbale Uso di parole per nominare,descri- Non uerbale Consapevolezza de)le cose senza il
rf r*'1" rlrrh rr,'l,h
vere e definire minimo ricorso alle parole
|It C ,ltr'glxt ,ltc rt

Analitica Soluzionedei problemiper gradi, af- flil rnttrr'ttctlo, c ,


Sintetica Unione degli elementi di una situa-
frontandoun aspettoper volta Illlnrlrtc ftr rt
zione a formare un tutto
dl'dltr,'c.
Simbolica Uso di simboliper rappresentare og- Concteta, reale Considerazione delle cose cosi come Jrl un hrlrngg
getti;per esempio,il simboloo a si- sono al momento presente
gnificare<<occhio>>,il simboloi a si- tflnL lrrccntu{
gnificareI'operazionedell'addizione $n la nrrtrl
I hxr chc[r rt
Astratta Estrapolazionedi un dato parziale Anahgica Percezione delle somiglianze t^ og- rlrlrclllf I
utilizzandoloper rappresentare
I'og- getti; comprensione dei rappofti ba- (rl|ne ml
getto intero sati sulla metafora I rrn t. Mr nc
ll Inrrrrrg
Temporale Scansionedel tempo; applicazione di Atemporale Mancanza del senso del tempo r qudc
un ordine successivoagli oggetti, alle
lpritl,lc irtr
azioni ecc. (cose da fare prima, cose -rllrrtpr? tvil.|r I
da fare dopo)
fulnhrnte nc
Razionale Formulazionedi conclusioniin base Non razionale Nessunanecessitddi premesse o fat-
a premessee af.atti ti; disponibfiti a sospendereil giu-
dizio
I
S dlr I
Digitale Uso dei numeri comenel calcolo Spaziale Osservazione della collocazione degli
oggetti rispetto ad altri oggetti, e del. Frlruc ncl gr
le parti rispetto all'intero llpmr
fr lmr cfflcr
Logica Formulazionedi conclusioniin base Intuitiua Momenti illuminanti, di improwis,r rdr r dac
alla logica; elaborazionedi ordini comprensionedelle cose,spessoin lft L rhm
successividi tipo logico (per esem- basea schemiincompleti,impressio- prlrl(r
pio, teoremi matematici, ragiona- ni, sensazioni
o immaginivisive *ru rnlmd
menti impostaticorrettame4te) hrnnoirr
d drilw r
Lineare Pensiero basato su idee collegate (un Globale Visione contemporanea di tutti gli I ccrrrnllrv
pensiero segue direttamente un altro, aspetti di un oggetto o di un fatto, rld crrr
portando spesso a una conclusione percezione di schemi e di strutturc b rnruhrc
convergente) al completo, che spessoporta a con rLwrn .l'en
clusioni divergenti
t che non i destrimanicompletamentelateroJnzai.Ma certo la ricercai an- Sigmund Freud, Hermann von llclnrholtz
I gors carentea questoproposito. e il poeta tedesco Schiller taccvrno
confusione tra destra e sinistra. ljrcud
t Alcuni insegnantid'arte raccomandanoai destrimanidi usarela matita scrisse a un amico:
on la sinistra,presumibilrnenteper avereun accessopit diretto alla fun- < Non so se d owio per le altre persone
dcre D. Io non sono d'accordo.I problemi legati alla percezioneche im- qude sia la destra e quale la sinistra. Nel
d'essereabili nel disegnonon sparisconosemplicementecam- mio caso, doro sempre pensare a qual i la
destra; nessun istinto me lo suggerisce. E,
mano;il disegnoche ne risulta d soltantopiri sgraziato.La goffag- per €sserne sicuro, dwo immaginare di
mi spiace ammettedo, i considerata da qualche insegnante artistico compiere alcuni movimenti con la mano,
meativa e interessante. Io ritengo, invece, che tde atteggiamento renda come se dovessi scrivere>.

servizioall'allievoe wilisca I'arte stessa.Non consideriamocerto SrcrlruNo Fnruo


degli altri un linguaggiorozzo,ad esempio,o una scienzaappros- Tbe Origixs of Psycboanalysis

t una piccola percentualedi studenti che si scoprepit a proprio


I disegnarecon la mano sinisra. Rivolgendogliqualcle domanda,
Anche un personaggiomeno eccelsoaveva
viene alla luce che lo studenteha un certo ambidestrismooppure lo stessoproblerna:
cm un mancinocostrettoa diventaredestrimano.Non d mai accaduto <Pooh si guarddle zampe.Sapevache una
vera destrimanacomeme (o a un vero mancino)di disegrrarecon la era la desra, e sapevaancheche non
che usadi meno. Ma nel casoalcuni di voi scoprisseroqualcheam- appenaavessedecisoquale delle due fosse
la desra, I'altra era la sinistra,ma non
occulto, li incoraggioa provare a disegnarecon entrambe.le riusciva a ricordare da dove doveva
per poi deciderea quale dare la preferenza. cominciare.'Bene', disselentamente... >
capitoli seguenti,rleistruzioni sono soltantoformalmenterivolte ai A.A.Mrr.Nr
; questo per evitare noiose ripetizioni per i mancini, senza alcu- TbeHouteat PoobCorter
discriminantenei loro confronti.

le condizioniper iI passaggio
funzione S alla funzioneD
i che troveretenel prossimocapitolo sono stati elaborati speci-
per provocareil passaggiomentale(ipotizzato)dalla funzione S
D. La loro efficaciasi basasulla supposizioneche la naturq
&l compito tenda a determinarequaleemisferoassumeriil conmol-
I'altro. Ma la domandache si poned questa:quali fattori de-
sel'emisfero predominantesari l'uno o I'dtro?
tkcrche svoltesu animali,su pazienti dal cervellodiviso e su perso-
crvdlo integro hannoindotto gli scienziatia concluderechela que-
&l controllo si risolve essenzialmente in due modi. In un casosi
rclociti: il controllo viene assuntodall'emisferoche pii rapida-
d impadroniscedel compito. Nell'dtro casosi tratta di motivazio-
che ha maggiore interesse nel compito o che lo gradisce di
Dsume; viceversa, I'emisfero meno interessato o meno attratto dal
! rifiuta.
Lo psicologo Charles T. Tart, parlando di Poich6 il disegnare d quasi esclusivamenteuna frrnzione dell'emisfer','
stati di coscienza altemi. ha detto: destro, dobbiamo cercare di escluderne I'emisfero sinistro. I nostri pr,'
. Secondo molte discipline di
meditazione... ogni persona ha (o pud
blemi nascono dal fatto che esso d dominante e, per di piri, rapido: l,r
sviluppare) in s6 un Osservatore che i sua tendenza d di farsi avanti precipitosamente con parole e simboli, as
totalmente obiettivo rispetto alla sumendo anche compiti nei quali non eccelle affatto. Le ricerche sul c('r'
personaliti normale. Essendo un
Osservatore, ciod pura attenzione/ vello diviso hanno dimostrato come all'emisfero sinistro piaccia, per c()sl
consapwolezza, non ha caratteristiche dire, fare la parte del padrone e come sia riluttante a cedere la guida
proprie>. Alcune persone che ritengono
'rl
suo compagno muto, a meno che non si tratti di un compito che proprro
di avere un Osservatore abbasranza
sviluppato <<sentono che esso pud non gradisce: per esempio, perch6 richiede troppo tempo o una gran(lc
compiere osservazioni pressoch6 continue minuzia, o semplicementeperch6 non sa svolgerlo. E questo tipo di conr
non soltanto all'intemo di un particolare piti che noi dobbiamo cercare: quelli che il potente emisfero sinistro tcn
'distinto stato di coscienza', ma anche
durante la transizione tra due o piri stati de a rifiutare. Gli esercizi che seguono hanno la precisa funzione di mct
distinti>. tere il cervello di fronte a operazioni che l'emisfero sinistro non possir o
Putting the Pieces Togethe1 1977 non voglia assolvere.
E ora se per caso nlctlcr (krvcrti
le dita nella colla

'-'l$i;&
o schiacciar con forza un picrlc tkstro
dentro una scarpa sinistra...
Ll w ts (l ntx ot t.
Upon the Lonely Moor, 1t416

#
4
il passaggio
dalTafunzioneS
alTafunzioneD
f

' tF.
Vasi e profili: un esercizioper il doppio cervello
Gt.t eserciziche seguonohanno la funzionespecificadi facilitarviil 1.
saggiodall'usodell'emisferosinistrodominanteall'uso dell'cnrisfert,,1,
stro subordinato.Potrei continuarea descriverea parole questopass.rr
gio in mille altri modi, ma soltantovoi potetesperimentare personalnr, ,
tc qucsto mutamento nel processocognitivo e nello stato soggettivo I
\iTaller ha detto: ..Se chiedeteche cosa siall jazz, nsn l1r..,
Problema:* Se un disegnomerit:l millc itrzzisttrIrats
parole, possononrille parole spiegarcun prcte mai >>.Lo stessosi puo dire del passaggio dallafunzioneS alla lrrr
disegno?>
Mrt:tt,qt,lS. t t,ptt,tN
zione D: dovete sperimentarlodi persona,osservareil nuovo stato irr , ,
A Trdnsfumtionol Theort of Acsthctics entrrltc,e solo in questomodo impareretea conoscerlo.Come primo 1,.r
Routledge,London 1990 so, I'escrcizioche segued fatto apposta per provocare un conflitto tltr I
cltrelunzioni.

licco un veloce eserciziointeso d causareun conflitto mentale.

Che cosa vi occome:

. cartir cla disegno


o la ntatitan. 2
o il tcmperan.ratite
o l:r tavolettacla clisegnoe nastro coprente

La figrrla.{ I riproduceun famosodisegnodi illusioneottica, intitt'1.,


.. Vaso/Proflli> perch6 si pud vedervi rappresentatisia due profili cli lr, '
tc I'uno all'altrosia un vasosimmetricoal centro.

Ecco cid che farete:

Il vostrocompito,naturalmente, d quellodi completareil secondoplt'lri


che complcteri a sua volta,senzache ve ne accorgiate, il vasosimnrttrr,
Ir ;., I I
al cenffo.
Prirna di corninciareil disegnoleggetefino in fondo le istruzioni

1 Oopiateil modello (fig. 4-2 o fig. 4-3). Se sietedestrimanicopi,rr,


profilo, rivolto verso il centro, sulla sinistradel foglio. Sc sictc nrrrrr,
disegnatcquello sulla destra del foglio, sempre rivolto verso il ., r'r
Le figure 4-2 e 4 J illustranorispettivamenteil discgnoeseguito,,,, ,
mano sinistrac con la mano destra.Poteteinventareu6i 51es5i il 1,r,'
chc preferite
2 Tracciateuna linea orizzontalesopra e sotto il profilo, a costituilt ] ,
e la base del vaso (figg. 4-2 e 43).
3 Ripassatecon la matitail profilo che avetedisegnato,nominantl,','
mano le varie parti del viso:fronte, naso,labbro superiore,lal,l,r,'
l>-

feriore, mento, collo. Ripetete questa operazione almeno una volta an-
cora, ripassando il disegno e pensando tra voi e voi al significato di cia-
scun termine.
4 Cominciate sull'altro lato a disegnare il profilo opposto, completando
cosi la forma simmetrica del vaso.
! Mentrestatelavorandoattomo allafronte o al naso,probabilmenteco-
minceretea notare qualchesegnodi confusioneo di conflitto. Osserva-
tc cid che accade.
lo scopo di questoeserciziod che voi vi osserviate:<<Come risolvo il
problema?>

cominciateI'esercizio.Tempo di esecuzione:5-6 minuti circa. FiS.4-2. Per mancini.

rvete fatto questo esercizio

tuni i miei allievi sperimentanoconfusioneo conflitto nell'eseguire


esercizio;pochi sono invece quelli che awertono un momento di
difficolti, al limite della paralisi.Sevi d successoquesto,forse era-
junti a un punto in cui dovevatecambiaredirezionenel disegno,ma
qualestradaprendere.Forseil conflitto era cosifone da non
neppuredi muoverela mano a sinistrao a destra.
i lo scopodell'esercizio:creareun conflitto in modo cheognu-
i nella propria mente i <<disorientamenti>> che possono inter-
gnndo le istruzioni sonoinadeguateal compito da svolgere.Credo
gtflitto possa avere la seguentespiegazione:
dato delleistruzioni che si sonoviolentemente<<scontrate>>con il
Frg. 4l ; Per destrimani.
ucrbalenel cervello.Ricordateche ho insistito affinch6nominaste
del profilo che stavate disegnando e vi ho detto: <<Ora, pensate
rignificano veramente questi termini >.
rl ho datoun compito(completareil secondoprofilo e, simultanea-
I vrrc), compitochepud essereportatoa terminesoltantopassan-
iluione visiva e spazialedel cervello.Questa E la parte che pud
c rtrbilire a livello non verbalele relazionitra misure,curve,an-

di effettuarequestopassaggiocausaconflittoe confusione,
prdisi mentalemomentanea.
tnovatoun modo per risolvereil problema,mettendoviper-
cstdizione di completareil secondoprofilo e quindi il vaso

r{tte riusciti?
di non pensareai nomi dei caratterifisici?
I'lttenzione dalla forma del volto a quella del vasoT
La gomma si rivela uno strumento r Usando una griglia (disegnandolinee verticali e orizzontahper aiutaf\ | r Frrr-' tl nrr lgillrl
importante per disegnare, almeno quanto la a vederele proporzioni)? O forse segnandodei punti dai quali tracciarr
matita. Proprio non so da che cosa sia nata
curve esternee interne? {ill' I
Ia sua accezionenegativa.La gomma vi '
permette di correggere i vostri disegni. I o Disegnando dal basso verso l'alto, anzich€.viceversa? tf l l g1r,rr r ,
miei studenti vedono che anch'io la uso o Decidendo che non vi importava se il vaso era simmetrico o no e disr' . l'r t r . , ', r r , 1
durante i miei lavori dimostrativi nei
seminari.
gnando un qualsiasiprofilo impresso nella memoria da tempo tanto l)(.1 1 3 r, ,l , , l l

finire l'esercizio?(Con quest'ultimadecisione,il sistemaverbale <<virr tt.,


ce> e il sistemavisivo <<perde>>.)
grh I rl, 1rrrl.'rl
Ancora qualchedomanda. Avete usato la gomma per <aggiust4re>>il vo
hf pr h. r ! . . , .
stro disegno? Se d cosi, vi sentite in colpa? Se si, perch6? (Il sistemaver
;fl t* .,r;,
bale ha una serie di regole che ormai abbiamo memorizz^to una delle qrrrr
$l*|. r. .lt.
li sicuramenterecita:<<Non puoi usarela gomma a meno che l'insegnanr,'
il Prlrrr' rx
non sia d'accordo>.)
pr r r r Jr ,
Il sistemavisivo,che d per la maggior parte avulsodal linguaggio,cer(,1
tlt|r rpr
soltanto dei modi per risolvere il problema secondo un altro tipo di logrr,r
a fffral . (
L'antropologo Thomas Gladwin ha messoa la logica visiva.
ftlflrr ,
confronto i due diversi modi di navigare di Riassumendo,lo scopo di un esercizioapparentementesemplicequrrl,
un europeo e di un indigeno delle isole Ihar,ix
quello ( Vaso/Profili >>d il seguente:
Truk, spostandosi su una piccola
imbarcazione tra gli isolotti dell'immenso Per disegnareun oggetto o una persona che avete sotto gli occhi, tlr
hm .;r l
oceano Pacifico. vete operareun passaggiomentaleverso una funzione cerebralespecializ
z t^ per questo compito visivo e percettivo.
lf l.ir,,
Prima di salpare,I'europeo elabora un
piano scritto in cui prevede le direzioni di
*nrorl
La difficolti di operare questo passaggiodalla funzione verbale a qrrcl
rotta, i gradi di longitudine e di latitudine e l|blrr,
la visiva spessogeneraun conflitto. Ve ne sieteaccorti?Per ridurre il .ir
gli orari stimati di arrivo ai vari scali. Una
volta concepito e completato il piano, il sagio,vi sietefermati un momento (ve ne ricordate?)e poi avetericor.nin flrtr,,,
navigatore non ha che da eseguire le varie ciato. Questo d cid che avete fatto quando vi siete autoimposti delle rcg,' F.llrr
fasi, una dopo I'altra; in questo modo d )frflb Ir
le - ciod avete dato delle istruzioni al cervello - per <<cambiare firarcia >>r'
sicuro di giungere a destinazione all'ora
prevista.Egli utlizza tutli gli strumenti <<cambiarestrategia>>o comunquevogliatechiamarequestopassaggio(r'
disponibili: bussola, sestante,carte di gnitivo.
navigazioneecc. Se necessario,d in grado di
Ci sono diverse soluzioni al <<disorientamento>> mentale che qucsr,'
l|rrrl
descrivere esattamenteil modo in cui d
giunto alla meta. eserciziopud causare.Forse ne avete trovato una del tutto originale o irr
Ir fnpr
Il naoigatoreeuropeo utiliua le funzioni solita. Per fissarela vostra soluzionepersonalecon le parole, potete s(rl
.|| t
dell' emisfero sinistro. vere cid che d accaduto sul retro del disesno.
$nt

rl rt
L'indigeno delle isole Truk, invece,comincia dei venti. Naviga con riferimento al punto da le cose,ma piuttosto che quel processo( Ffrr
i suo viag$o raffigurandosi la posiione della cui d partito, al punto dove deve giungere e troppo complessoe mutevole per esser(
5f ;r
sua mera in rapporto alla posizione delle altre allo spazio che separala sua destinazionedal spiegato a parole.
isole. Nel corso della navigazioneegli punto doue si troua. Se gh si domanda come r}b.l
Il nauigatore delle isole Truk rrtlr ,
c()rreggecontinuamente la rotta in base al riescaa navigarecosibene senzastrumentie
le funzioni dell'emisfero .1,,t'
tltr
lrunto in cui sa di rrov^tsi al momento.Egli senzaun piano scritto, egli non d in grado di rbr
inrprowisa ogni decisione controllando dare una spiegazionea parole. Cid non J .A . P entoes e MJ . H rl r,r '
c()stdntementela posizione relativa dei punti deriva dal fatto che gli abitanti delle isole The Split-Brain and the Culture-Co,s,,," ll'l

rli rife'rimentoe del sole,nonch6la direzione Truk non saooiano descrivereverbalmente Parador. l't ' firrfb||
Il fine di dipingere non e fare un dipinto, quella verbale. Un chirurgo mi raccontd che mentre stava operando un l);l
"
per quanto poco logico possa sembrare... ziente (principalmenteun compito visivo, una volta acquisitele nozioni ,
Lo scopo che sta dietro ogni autentico
lavoro artistico d il raggiungimento di uno
I'esperienzanecessarie) si d scopertoincapacedi dare un nome ai ferri clrr
stato d'essere,uno stato di elevata attiviti, rurgici. Sentivase stessodire all'infermiera:<<Mi dia iI... come si chiamrr
pii che un normale momento quel dannato coso!>
dell'esistenza. [Il dipintol non d che un
sottoprodotto, una traccia, I'impronta dello
Imparare a disegnare,percid, non significaletteralmente<<apprencler,
stalo. >> il disegno,r, ma, paradossalmente, vuol dire imparare ad accedereeudnrl,
Rocenr HrNR.t si vuole alla funzione cerebralepreposta al disegno.In altre parole, avt'r,
The Art Soirit. 1921
accessoalla funzione visiva - la funzione preposta al disegno - ti portir .r
vederele cosein un modo speciale,quello precipuo dell'artista.Il modr, ,1,
vedere dell'artistad diverso da quello comune e richiede una capacitzi(ll
operarepassaggimentali a livello conscio.Detto altrimenti e forse in mo,l,'
pid preciso,I'artistad in grado di crearele condizioni che rendono < irr,'
vitabile > il passaggiocognitivo.
Questo d cid che fa chi d allenatonel disegnoe che voi stateper imparan'
Inoltre, questa capaciti di osservarele cosenon trova applicazione sol
tanto nel campo artistico, ma in molti altri aspetti della vita comune.
Tenendo a mente l'esercizio<<Vaso/Profili>>, passateal successivo,rl
cui scopo d esattamenteopposto: ridurre il conflitto tra le due funziorrr
del cervello.

Passaggio alla funzione D mediante il disegno


di immagini capovolte
Anche l'immagine pii nota, se la vediamo capovolta,non sembra piir l,r
stessa.Automaticamentenoi attribuiamo un <<sopra>>, un <<sotto>>,un.r
,<destra>>e una <<sinistra >>agli oggetti che vediamo, e ci aspettiamo di r'.'
derli orientati sempre nello stessomodo, ciod, diremmo noi, <<diritti >. lrr
fatti in questa posizione noi possiamo riconoscerli, evocarneil nome e cl,r'
sificarli, confrontando I'immagine che vediamo con i ricordi e i conct'rtr
registrati nella memoria.
Ma quando un'immaginesi presentacapovolta,il messaggiovisivo tr.rr
coincide pii con cid che abbiamo in mente: d un messaggiostrano e il c. r
vello ne rimane confuso. Cid che vediamo sono delle forme, delle zon.' ,[
luce e delle zone d'ombra. La difficolti di fronte a un'immagine caporr'|t.,
non sorge soltanto se dobbiamo darle un nome, poich6 in questo cas,' rl
compito ,i quasi disperato.
Persino i volti pii noti, se capovolti, diventano difficili da riconosc.'r,'
Nella figura 4-4, per esempio,potete vedereil volto di un uomo f,rrrr,'
so. Lo riconoscete?
Forse avete dovuto girare il libro per riconoscere nella foto il gr,ttr,l,'
'{rpa-
urni e
,il chi-
t0nla...

ntlere
Fig. 1-5. Pcr imitarc le firme i filsali lr
prndo osscrvelnocapovolte;in questo modo
\ lvere vedono meglio la forma delle lettere:
vedono, si potrebbe dire, come vede
prta a
l ' arti s ta.
:rlo di
iti di
Frodo
lr lne-

frare.
lsol-
!,
lvo, il
Izioni

lPii la
|.r una
tdi ve-
l r. In - t,
I
It clas-
ncetti
1.

lo non , , ', . 1 1, , ! , , \ l l r t 'r 't l r i n s t e i n e a n c h e o r a c h e s a p e t e d i c h i s i t r a t t a l 'i m r n a g i n e


I il cer- 4 1 , ,- - , l r , I 'r r , ' t o t t t i n L l a r ea d a p p a r i r e i r r i c o n o s c i b i l e . rl
\",. l', .rltr r trlti tli in"ur-ragine ,t,
lne di sono difficili da riconoscerein posizione ca-
pvolta rr,r.h,,li, |,,, lr I r1i. .{ 5 ). La vostra stessacalligrafia,chc nessuno conoscefire-
lraso il 41h,,,ll,'.,1 rr u.rrltc.riiprobabilmente difTicile da decifrare. Potete fare la
ttrh,'h| , r 'rr rtn,rr',.r'r'lriir
lettera o una nota della spesascritta di vostro pugno.
\ s-'r 1'1,'11,l1run()
un disegno complesso, come quello del Tiepolo alla
frcere. Ti c pol o { l (196l 7 i l t I
Fi g.-l -6.C l i arnbatti s ta
rllrrnr+| ,, r l. trrl)()Volgiamo,l'immagine sari del tutto indecifrabile. Cid
f famo La nortt' di S t' nc c a. Thc A rt l rrs ri l rrl t,' l
'llp r'.,.,r. r'rt'rrrPliceurcnteche I'emisfero sinistro di fronte a tale com.i- C hi c ago,c ol l c z i onc .J os t' pl
c rI l ,l , rr
L*0" rtr rlt,rrr., r .r,l .tlltorttitflo. R egc ns tei n.

I
Il disegno di immagini capovolte

Un esercizioche riduce il conflitto mentale

Noi slr.ttcrcmo questalacunadell'emisferosinistroper offrire I'occ,rr,


all'cnrisf'crotlcstro di assumereper un po' il ruolo di guida.
NcllrrfigLrra'l7 d riprodotto un disegnodi Picassoche rirraeil nrLr.,,
sta lg()r St'ervirrskij.
L'immagined capovolta.Bene,voi dovretecopi:rr,

Iirtografi r tl i P hi l i ppc l l al srl rrn.19{7.


@ Y w rrnc [ l al snrrrn.l 98c).Qrrcstrrc:l e
firtogrrrfiaril)r()(l()trrcrporoltir rr p. 7 l. Llrr
r -i ngrrrzi rrmcnto rr Y K rnne [ [rl sul l U ]pcr
itvcrci pcrnressotli utilizzrrr-r, in nroclofirrsr
r unpo'i nsol i to. l rr furosrr i mnragi nccl i
A l bcrt l ri nstci nescgrri l rr rl a I)hi l i ppc
I lal snrrrrr.

lt, i I

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11 , 1,I r

tl,r |
'
I rl I

I r,

lt I

Iri g.{ 7. Pabl oPi casso(1881 1971),Ritratto Jl lyrtr,\trautnsl:zi.Parigi. 2.1nraggio lc)2()


(tl atrrto).
( )ol l czi oncpri vata.
dircgno cosi com'd,eseguendolocapovolto.In dtre parole, dovretecopia-
re il disegnodi Picassoesattamentecomelo vedete (figg. a-8 e 4-9).

Glc cosavi occone:


I h riproduzionedel disegrrodi Picasso(fr9.4-7)
h matitan. 2, ben temperata
h tavolettada disegnoe nastro coprente
dr lO minuti a un'ora di tempo senzainterruzioni

cid che farete:


di cominciare,leggetele istruzioni fino in fondo.
ddla musicache vi piace menre lavoratee forse vi capiteri
man mano che la funzione D prende il soprawento,la musicasi
nello sfondo.Completateil disegnoin una solaseduta,impil-
almeno40 minuti o eventualmentedi piri. Soprattutto,non vol-
il disegrrofinch6 non sari terminato. Cosi facendoprovochereste
ritomo alla funzione S, cosache vogliamo erdtarefintanto che vi
a usarela frrnzioneD.
cominciareda dove preferite: dal fondo, dai lati o dall'alto. La
parte delle personescegliedi iniziare ddl'alto. Non cercatedi
checosastateguardandonell'immaginecapovolta.E meglio non
Cominciate semplicementea copiare le linee. Ma ricordate:
crpovolgeteil disegno!
non cercatedi disegnarela linea di contomo della fi-
pcr poi <riempirla>. Il motivo E che ogrri piri piccolo errore nel
impediri che le parti inteme combacino.Una delle groiepii
nel disegnared scoprire comele parti, alla fine, si assemblano.
vi consiglio di muovervi & una linea a quella.adiacente,da
quo a una forma vicina, lavorandoa modo vostro sul disegno,
insiemele parti via via che procedete.
tra voi e voi, usatesoltantoil linguaggiovisivo, come:<<
Bene,
linea fa una cuwa in questadirezione;questaforma ha una cur-
), oppure < Questalineaincontrail bordo del foglio (orizzontale
con questa angolazione>, e cosi via. Non dovete nominare

a certe parti vi viene spontaneo evocarne il nome - le


o il v-i-s-o -, consideratequesteparti comeforme. Potete an- Figg. 4-8, 4-9. Discgro di figsra capovolta.
con una mano o un dito tutto tranne la linea specifica che L'cscrcizio costringed p."sog8roddle
funzioni cognitive dell'crnisfcrosinisro
e poi scoprire quella adiacente.In altemativa,potete dqninante a qudle ddl'ernisfero destro
l un'dtra parte del disegrro. subordinato.
A un certo punto il disegnocominceraforse ad apparirvi come tllr 'rr
fascinante pazzle. Quando questo accadre, starete <<V€rdrrleflt€ tlts'
gnando>>,la vostra funzione D sari attivatae voi cominc€ret€?d itr' r
una visionepii chiara.Questa,perd, a una situazionealquantodelic'rr.,
Acl esempio,se qualcuno entrassenella stanzae vi chiedesse:<<Cht' ' '
sa stai facendo?>>il vostro sistemaverbale si riattiverebbee la vt'tt'
concentrazionesvanirebbe.
porctc anchecoprire parte del disegnooriginale con un foglio di c:rrr,
lentamentenuove areementre lavorate.Alcuni miei stu.l, r'
scol:,renclo
hann6 trovato utile questoespediente,mentre altri lo hanno consi,l,, ,
ro inrrtilce causadi distrazione.
N.ln tlinrcnticateche tutto cid che vi occorre sapereper poter dis.'11,' '
rc I'inrrlagine d li davanti ai vostri occhi. Soltantoli trovate tuttc lt' rr
forntazionineccssariea facilitarviil compito. Non complicatelo,qtrirr,i
inrrtihncntc.E dawero tutto qui.

Ora conrinciatcil disegnocapovolto'


Fi g.4-10. te per I'escrci todegl i
"Vogl i o
Stati Uniti>, manifestodi lamcs
Montgomery Flagg, 1917. Per gentile Quando avete terminato:
concessionedell'Imperial \i(ar Museum cli
Londra. voltate enrrambiicliscgni,quello del libro e il vostro,mettendoli(llrr
Il braccio e la mano dello zio Sam sono <,in
So gii che saretesttll)iti .lcl risultato, speciaknentese siete S€rlprt rt
prospettivat in questo mllnilL^sto convinti di non sapcr dfTattoclisegnare.
< Prospettiva> d un termine che si usa in Vi possoanchc clirc che le parti pin <difficilitt, quelle<<discot't" '
educazioneartistica.Significache, per dare
I'illusioneottica di una forma che sporgeo
sono riuscite magnificamentee creano dawero I'illusione dello spazi,'
recede nello spazio, essadeve essere Ecco che cosa avete ottenuto disegnando un'immagine cd|)o\rtl'r
disegnata proprio come appare in quella Avrete senz'altrodisegnatole gambeincrociatedel modello in moclt,l',,
oosizione.e non secondoi nostri canoni di
iungh.rrr. lmpararea usarela prospettivda fetto, rispettandola prospettiva.Nei disegni dei miei studenti qucst'r
spessodifficile per i principianti. solito, d proprio la parte pii bella! come mai sono riusciti a disegnar',,.
bene una parte tanto <difficile>>?Perch6 non sapevanoche cosasrrrr.r
disegnando!Hanno semplicementeriprodotto cid che vedevano,c (lu(,r
d uno dei principi fondamentaliper disegnarebene.Tutto questosi trl'i ll
ca anchea un altro esempio,il cavalloe cavaliereillustrato alla figtrr',r'l
a pagina78.

Un problema logico per I'emisfeto sinistto

Le figure 4-lI e 4-12mostrano due disegnidello stessostudente.ll r,r1


zo avevafraintesole mie istruzioni impartite in classee avevariprt',1,'r:
disesnonel modo canonico,ciod tenendolo diritto. Quando il giorrr,' . u
cessivovennea lezionc,mi mosffd il disegnodicendo:< Ho fraintes,' I
disegnatonel modo usualerr. Gli chiesiallora di farne un altro, qtr(\l'l
ta capovolto.Cosi fece, e il risultato dla figuta 4-I2.

tl lf.r
Fig. 4 11 (a sinistra).Il disegnodi Picrrss,t
copiato in maniera ettata da un allievo.

FE. 4-12 (a desra). Il disegno di Picasso


copiatb capovolto dallo stesso allievo il
giomo dopo.

contrario alla logica che un disegnocapovoltopossariuscire me- <La nostranomale caocienzadi veglia-
coscienza razionale,comenoi la chiamiamo-
ttpetto a uno copiatodiritto. Anchelo studentene era stupito,
non i cheun particolaretipo di coscienza,
enigmapone all'emisferosinistro un problema che non ha so- ma tutto intorno a essa,separateda essadal
logica:comespiegarequestaimprowisa abiliti nel disegnoquando pit sottiledei diaframmi,vi sonoforme
l'cnrisferochesasempretutto - e statoesclusodal compito?Lapar- potenzialidi coscienzatotalmentedifferenti.
Possiamoviveretutta unavita senza
del cervello,che i portata ad ammirarei lavori ben fatti, deve sospettamel'esistenza,ma bastail minimo
la possibiliti che l'<<inferiore>>emisferodestrb sappiadi- stimolodel tipo giusto,ed eccoledestarsiin
tutta la loro completezza,tipi di mentaliti
ben precisiche da qualchepane hanno
notivi non ancordchiariti, il sistemaverbalerifiuta istantaneamen- probabilmenteun loro campodi
ito di < leggere>>e dare un nome a immagini capovolte.La fun- applicazionee di impiego.>
Prrc in effetti che dica: <<Non voglio sapemedi cosecapouolte.E tf0rllreu Jerrres
dlfficile dare un nome a oggettivisti in questaposizionee d'al- k uaie fomre delliesperienureligiosa,l9O2
mondo non d capovolto.Perch6dovrei preoccuparmidi questio-

proprio quello chevolevamo!D'altro canto,il sistemavisivo sem-


curarsene.Diritto o capovolto,twto e interessante,e forse lo d
ilO un disegnocapovoltoperch6la funzione D i libera dalle in-
ddla suapartnerverbale,chespessoha fretta di esprimeregiu-
di riconosceree dare un nome alle cose,
li.
frtto questo eeercizio
un modo per sfuggireallo scontro tra le funzioni: il
e persinodi paralisimentaleche I'esercizio<< Vaso/Profi
Quando la funzione S si ritira volontariamente,lo scon-
e la funzioneD si assumerapidamenteil compito chele d
un'immaginepercepita.
Imparare a riconoscereil passaggiodalla funzione S
alla funzione D
rl
La ftrnzione S d la modaliti di pensiero
< destrimana>>,dell'emisfero sinistro. La S d Con I'eserciziodel disegnocapovoltoavetecompiuto due importanti 1,,r' ffn
squadrata, verticale, razionale, diretta, si avanti. Il primo consistenel ricordo coscientedi come vi sentivate do1,, J.,l
precisa, spigolosa, priva di fantasia,
il passaggiodalla funzione S alla funzione D. Le caratteristichedello strrt,,
energlca.
di coscienzadella funzione D sono diverse da quelle relative alla funzi.'r',
S. E possibile cogliere tali differenze e abituarsi cosi a capire quancl, rl
passaggiocognitivo d awenuto. E curioso, invece, che il momento dt'11,,
spostamento tra gli stati di coscienzasfugga sempre alla consapevolczz,,
La funzione D d la modaliti di pensiero Rifacendoci a un altro esempio:si pud essereconsapevolidi €ss€relrr'rr
<<mancina>>, dell'emisfero destro. La D d
ricurva, flessibile, giocosa nel suo girare e
desti, poi di esserein uno stato trasognato,ma il momento in cui si d 1t,r.
rigirare irnprevedibile, assai complessa, sati da uno stato all'altro sfugge inevitabilmente. Allo stessomodo nor) \l
inclinata, fantasiosa. ha coscienzadel passaggioda un tipo di funzione cognitiva all'altro, rrr.,
una volta che essod awenuto si d in grado di rendersi conto delle dill,'
renze. E proprio questo <<rendersiconto>>che consentedi acquisire rn
controllo coscientedi quel passaggio,che d uno degli scopi principrrlr
del nostro corso.
Il secondo risultato ottenuto con questo esercizio d la consapevolczr.,
che il passaggioalla funzione D vi consentedi vedere come vede l'artist,r
e percid di disegnare cid che vedete.
Ora d owio che non potremo capovolgere sempre i nostri soggetti. r
vostri modelli non sarannodisposti a mettersi a testain gii, n6 i paesagll'
si capovolgeranno per farvi un favore. Lo scopo, quindi, d di impararc ,,
compiere il necessariopassaggiomentale guardando un oggetto nella srr.r
posizione normale. Cid che dovete fare d adottare il modo di vedere <.1.'l
<<Ho immaginato che nell'Essere Umano
I'artista,e il segretosta nel concentrareI'attenzionesu informazioni visir,
fossero possibili diversi stati fisici e vari che I'emisfero sinistro non possao non voglia elaborare.In altre parrtl,'
gradi di coscienza,come segue: dovrete sempre cercare di pone il cervello di fronte a compiti che I'errrr
<<a) lo stato normale, in cui egli non awerte sfero sinistro rifiuta, consentendoall'emisfero destro di estrinsecarela pl'
la presenza degli Esseri Fatati;
pria abilitd nel disegno. Gli esercizi dei capitoli seguenti vi offriranno 111'
. b) lo stato 'strano' in cui, oltre a essere
strumenti per farlo.
cosciente del mondo circostante, egli
awefie ancbe la presenza degli Esseri
Fatati;

. c) una specie di trance in cui non d Breve esameretrospettivo della funzione D


coscientedella realti circostantee, in un
s()nno apparente, egli (ciod la sua essenza
irnmateriale) migra verso altri scenari, nel
Pud essereutile ripensare a cid che avete sperimentato dopo il passagltr'
rnontlo reale o in quello fatato, ben alla funzione D. Cercate di ricordare; ormai avete compiuto quel passagll',
.rrrsapcvoledella presenzadegli Esseri diverse volte, prima con i disegni del vaso e dei profili, poi con il disegrr,,
lrittitti. >>
LEwrsCenRolr- di Picasso.Avete notato che non vi rendevatequasi conto del trascorr,'r,
Introcluzione
a Syluiee Bruno del tempo? Per quanto tempo sietestati occupati a disegnare?Forse tarrr,'
lonc poco: probabilmenteve ne sieteaccorti soltantodopo, guardando . So bene da me che solamcntcirr licvi
lbmlogio. Senella shnza eranopresentialtre persone,avreteforse notato attimi mi d concessodimenticarc nlc sr(.ss()
nel mio lavoro... Il pittore-poeta sentc clx.
cfr non riuscivatead ascoltarecid che dicevano,che non ne avevatevo- la sua essenzavera immutabile oarte
3llr, l'brse udivate un brusio di fondo, ma probabilmentenon vi interes- dall'invisibile che gli offre un'immagine
dell'etemo reale... Sento che non sono io
Ivt rcoprire che cosasi stessedicendo. Infine, eravateconsapwoli di es-
nel tempo, ma che d il ternpo in me. Posso
ben desti e presenti,ma al tempo stessorilassati,fiduciosi, interessati, anche sapere che codesto arcano dell'afte
nel disegnoe con la mente lucida? non mi i dato risolverlo in maniera
Molti dei miei allievi hanno descritto in questi termini lo stato di con- assoluta, tuttavia mi vien quasi fatto di
credere che sto per mettere le mani sulla
provocatodal passaggioalla funzioneD, e la descrizionecor- diviniti. >
alla mia stessaesperienzae a quanto mi d stato detto da diversi Cenro Cenni
Un pittore, per esempio,un giomo mi disse:<<Il mio stato,quando Il quabante della rpirito
da Valoi p.kstici, 15 novenrbre 1918
veramentebene,non d paragonabilea nessun'altraesperien-
b conosca.Mi sentotutt'uno col mio lavoro: pittore e quadro sono
cosa.Mi sentoun po' esdtato, ma nello stessotempo calmo,eu-
e nel pieno controllo di me stesso.Non i esattamentefdliciti: d piri
di beatitudine.Credo che sia per questoche riprendo ancorae
r dipingeree a disegnare>.
Utro che trovarsiin questostato,lo statoin cui utilizziamoI'emisfero
t piacevole,e che in quelle condizioni si riescea disegnarebene..
I un dtro vantaggioda tener presente:per un breveperiodo di tem-
d tffranca dal dominio dell'emisferoin cui risiede il linguaggiover-
dnbolico, e questod un grandesollievo.Fone la sensazicine piace-
&te proprio dal far riposare I'emisferosinistro, far cessareil suo
ridurlo al silenziouna volta tanto. Questoprepotentedeside-
a tacereI'emisferosinistro pud spiegarein parte certeprati-
come la meditazione e la ricerca di stati di coscienza alterati
on la pratica del digiuno, coh I'uso di droghe, con il canto e
olumo di bevandealcoliche.Quando si disegnautilizzandola fun-
D d provoc" un'alterazionenello stato di coscienzache pud durare
ore, producendoun notevolesensodi soddisfazione.
di proseguirenella lettura fate almenoaltri due disegnicapovol-
la figura 4-L3o trovando voi stessialtri disegnial tratto che si
I questo scopo. Cercate, ogni volta che disegnate, di awertire in
il passaggioalla funzioneD per familiaizzaryi con cid che
qurndo si entra in quello stato.

I'artista che eravate da bambini


leSuente cercheremo di ricostruire la vostra formazione arti-
infantile. Lo sviluppo delle capaciti artistichedel bambi-
prrallelamentealla maturazionedel cervello.Nella primissima
Questo disegno di un artista tedesco
anonimo del xvt secolo offre una
meravigliosaopponuniti per esercitarsicon
ii disegno capovolto.

h.),

Fig,.4-8. Copia al tratto del disegno del cavallo e cavaliere'


'nf.anziai due emisferi non sono specializzatiin funzioni differenziate.Il
processodilaterahzzanone- ciod I'affermarsidi specifichefunzioni nell'u-
nao nell'dtra meti del cervello- awieneper gradi nel corsodellafanciul-
lezza,insiemeall'acquisizionedelle capacitdlinguistichee dei simboli che
costituisconoI'arte del bambino.
Lalateruhzzazione si completa in genere attomo all'eti di dieci anni, e
momentocoincidecon I'insorgeredei conflitti nell'espressione ar-
dovuti al soprawento del sistemasimbolico sulle funzioni percetti
conflitti cheinterferisconocon la capaciti di disegnarein modo preciso
che si vede.Si potrebbe ipotizzarcchela conflittuditi siadovuta al fat-
che il bambino usala pafte <<sbagliata> del cervello- la funzione S -
eseguireun compito chemeglio si addicealla funzioneD. Forseil pro-
stanel fatto chea quell'eti non si riescea escogitare un modo pro-
per accedereall'emisfero destro, specializzatonelle funzioni visive.
il decimoanno,I'emisferosinistroha gii consolidatola suaposizio-
dominante,cosinomi e simbolisi impongonoa scapitodellapercezione
e globale,complicandoulteriormentele cose.
Un esameretrospettivodelle vosue espressioniartisticheda bambini d
per diverseragioni:perch6possiatericostruire,ora chesiete
in poi; perchE
il formarsi dei vostri simboli artistici dalT'rnf.anzia
rendervi conto della crescentecomplessit) dei vostri disegni
I'approssimarsi dell'adolescenz; perch6possiaterievocarele discre-
tra le vostrepercezionie la vostraabiliti nel disegno;perch6guar-
le vostre opere infantili con occhi meno critici di allora; infine, per
il sistemadi simboli che utilizzavateda bambini e progredire
un livello piri maturo di espressioneartistica, facendo affidamento
cerebraleappropriatoper disegnare,ciod quellodestro.
5
il disegnoa memona:
la vosmastoriadi artisti

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