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Il Nuovo Disegnare Con La Parte Destra Del Cervello Betty Edwards Parte 1 PDF
Il Nuovo Disegnare Con La Parte Destra Del Cervello Betty Edwards Parte 1 PDF
completamenterivista e ampliata
Disegnare
conl partedestra
delcefu
Il grande classico
che ha permessoa tutti
d'imparare a disegnare
''Permolti aspetti,insegnare a disegnare i comeinsegnaread andarein bicicletta.E moltodffici-
le da spiegarea parole.Quandosi cercadi insegnarea una personaad andarein bicicletta,si
dice:"Deuisalire,spingere sui pedali,mantenertiin equilibrio,ed eccocheti troai ad andare,.
Naturalmente, questanon i affattouna spiegazione eprobabilmente sifinird, coldire:oAspetta,
ora
salgoio in biciclettae ti faccioaedere:guardacome faccio,. Cosi,
i per il disegno. Saper
disegna-
re dipendedal saperuederenel modoin cui aedel'artista, e questomododi uederearricchisce
straordinariamente la nostraaita.
Tnenorro IN TREDICI
LINGUE,
coN oLTREDUEMrLIoNrE MEZZoDI coprEvENDU'I'E.'t'oRNA.
IN UN'EDIZIONE COMPLETAMENTERIVISTA E AMPLIATA.
IL MANUALE PIU USAIO AL MONDO PER IMPARAREA DISEGNARE.
Seguendo il rivoluzionario approccio al disegno che I'ha resa celebre, Betty Edwards ha
aggiornato il suo notissimomanuale, migliorandolo in baseai recenti sviluppi della ricerca
scientificasul cervello e aggiungendo nuovo materiale sulle tecniche del disegno. Grazie a
una serie di immagini esplicative,di suggerimenti pratici e di eserciziintesi a sviluppare la
capaciti di "vsdsls artisticamente>,ossiadi percepire la realti non secondogli schemi pre-
costituiti della mente razionale(gestitadall'emisferosinistro del cervello),bensi attraversolo
sviluppo delle facolti intuitive e della creativiti (cui presiedeI'emisferodestro), tutti, anche
chi d convinto di non avere talento artistico,riusciranno a disegnare.E, soprattutto, impa-
reranno a sviluppare il potenzialecreativoe le innate doti artistichedi cui dispongono, met-
tendo a frutto capaciti che potranno rivelarsi utili in ogni ambito della vita.
Betty Edwards d docente presso la California State University di Long Beach ed d direttore del Cenrer for
the Educational Applications of Brain Hemisphere Research.Ha presentato i risultati dei suoi studi in oltre
cinquecento seminari e conferenze sul disegno e sulla creativiti artistica per le maggiori universiti e azien-
de americane. PressoLonganesi ha anche pubblicato Disegnnreascoltnnd,o
j
I'artistuchei in noi e lhne d.elcolore.
I
rto
tntroduztone
{*,
Conversandocon I'amico Andr6 damentali,senzariguardo a dove essesiano situate nel cervello dell'indi-
Marchand, il pittore franceseHcnri Matissc viduo.
descrissein questo modo il passaggioda un
tipo di pcrcczionea un altro: ,, L'uomo, Nello scorsodecenniosi d affermatt)in qrrest'ambitoun nuovo campo
sapetc,ha soltanto un occhio chc vede e interdisciplinaredi studio, divenuto forrnalmentenoto come neuroscienza
registratutto, un occhio che d comc una cognitiva.Oltre alla tradizionaledisciplinancrrrologica,la neuroscienzaco-
straordinariamacchinafotograficache
riprendc imnagini minutc, molto nitidc,
gnitiva contemplastudi di alri e diversi processirelativi al cervellocome il
minuscole;e con quell'immagineI'uomo linguaggio,la memoriae la percezione.(ili scienziatiinformatici,i linguisti,
dice a se stesso:'Questa volta conosco la gli scienziati di neuroirnaging(\e tecniche di visualizz^zionedel cervello),
realri delle cose , e per un m<rmcntoe
tranquillo. Poi, sovrapponcndosi
gli psicologicognitivi e i neurobiologiconcorronotutti ad accrescere le co-
gradualmcntcall'immagine,compare un noscenzeche abbiamo delle funzioni dcl cervelloumano.
altro occhio, chc riprende un'immaginedel La disputa tra <<cervellodestro e cervellosinistro>>si d in qualchemo-
tutto diversa.
do placatada quando Roger Sperry ha pubblicato le sue scoperte.Ma la
<<Aquesto punto il nostro uomo non vcde
questionedella profonda asimmetriadelle funzioni cerebrali rimane e di-
pii chiaramente;ha inizio una lotta tra il
primo occhio e il secondo,una lotta feroce, venta ancorapiu importantc,per esernpio,per gli scienziatiinformatici
e alla finc il secondo occhio ha la meglio, che cercanodi decodificarei processimentali dell'uomo. Come faccia il
assumcil controllo c cosi la lotta finiscc.
cervello a riconoscereun viso noto, funzione ascritta all'emisferodestro,
Ora che ha in mano la situazione,il
secondoocchio puir continuareil suo rimane un mistero, insondabileanche dalla rnaggiorparte dei computer.
lavoro da solo cd claborarela propria Ray Kurzweil, nel suo recente The Age of Spiritual Machines (Viking,
immaginc scconclole leggi della visione
New York 1999),confronta la capaciti dell'uomo c del computer nella ri-
intcriore. Qucsto occhio specialcsi trova
qui >, disse Matissc,indicando il cen'ello. cerca di modelli (come il riconoscimentofacciale)e nel processoconse-
Marchand non specificr)qualc partc dcl
quenziale(come nel calcolo):
cervello Matisseavesseindicato. ., Il cervello umano ha circa cento miliardi di neuroni. Con una media
J. Irt.,rtr stimata di un migliaio di connessionitra ogni neurone e quelli vicini, ab-
Matisseon Art, l97J biamo quasi cento tilioni di connessioni,ognuna in grado di effettuare
un calcolosimultaneo.Questo d un processoparallelopiuttosto massiccio
e la chiave della forza del pensiero umano. Una profonda debolezza,in-
vece,e costituita dalla enorme lentezzadel circuito neurale,con solo due-
cento calcoli al secondo.Per problemi che derivano dall'imponente pro-
cessoparallelo,come il riconoscimentodi una struttura basatasulla rete
neurale,il cervelloumano compie un grande sforzo. Per questioni che ri-
chiedono un pensiero estensivoconsequenziale,il cervello umano e me-
diocr e>> ( p. 103) .
Nel 1979ipotizzaiche il disegnorichiedesseun passaggiocognitivoalla
funzioneD, ora consideratauna potente funzioned'elaborazioneparallela,
a svantaggiodella funzione S, consideratauna funzione d'elaborazione
consequenziale. Non avevoprove evidenti per sostenerela mia proposta,
trannela mia esperienza come artistac inscgnante. Nel corso degli anni,
sono statacriticata da diversi neuroscienziatiper aver travalicatoi confini
del mio campo, ma non da Roger Sperry,che ha creduto che la mia appli-
cazionedella sua ricerca fossevalida.
Cid che mi fece lavorarealla mia teoria <<popolare, (vedi la citazionea
p.2l) erache, quando essavenivaapplicata,i risultati erano incoraggianti.
Allievi di tutte le eti hanno compiuto significativiprogressinella capacitd Un articokr rtpprr-sotli rcccrrtcin un
di disegnaree, in aggiunta,nelle abiliti percettive,dal momento che dise- periodico didattico fr rn srurtotlcllc
obiezioni mossedai nerrroscierrzrarr
gnare bene significavederenel modo giusto. L'abilitd nel disegnoB sem-
all'< educazionebasatl strl ccn'ello,r.
pre stataconsideratadifficile da acquisire,perch6 spessobollata come una
< Il problema fondamentalcrigrrrrrtlorrllc
capacitdstraordinaria,non comune. Se il mio metodo di insegnamento rivendicazionitra cervello clcstroc cervcllo
permette alle persone di raggiungereuna capaciti che prima pensavano sinistrod che essesi lbndano sullc nostrc
intuizioni e sulle teorie tradizionali rclativc
fbsseloro preclusa,d la spiegazioneneurologicache rende il metodo vali-
al cervello,piuttosto chc su cid che la
do o d qualcos'altroche forse ignoro? scienzache studia il cervellod orl in graclo
So che non dipende semplicementedal mio metodo di insegnamento, di dirci. Le nostre tcorie popolari sono
troppo rozze e impreciseper avere un
dal momento che centinaiadi insegnantiche hanno riportato egualesuc-
qualsiasivalore scientificoo didattico. Ci<l
cessosi sono serviti della mia teoria alrralendosiowiamente di strumenri che la scienzamoderna ci dice, e cid che
didattici molto diversi. Ma gli esercizifunzionerebberoanche senzauna invecegli educatori non vogliono prendere
in considerazione,d chc non vi d alcun
spiegazioneneurologica?E possibile.ma sarebbemolto difficile persuade-
s c ns trs c i c nti fi c o nel l ' attri bui r.
rc le personead accettaredi fare eserciziimprobabili come un disegnoca- trrmporl anrc ntinon i rnal i z z al irtrz , z i .c
povolto senzaalcuna spiegazioneplausibile.Basta, allora, dare loro una c dl )i l c i ti-l l ,r l c ttura,l ' ,rri tmc Li c a.
I'orientamentospaziale- a un emisferoo
lraselogica, un fondamento logico qualunque?Forse, ma mi ha sempre
al l ' al tro.,
rneravigliatoil fatto che la mia teoria sembraquasiadattarsialle esperienze
Ma I'autore dichiara anche:
rrltrui,proprio come le mie convinzioniin merito derivano dalla mia espe- * Se le pratiche educative [basatesul
ricnza soggettivanell'ambito del disegno. cervello] debbano o no essereadottate devc
In ogni edizionedi questolibro ho sempreasseritoche la teoria e i me- c s s c rcJ etc rmi nutoi n brrs eal l ' i mpatt,t
sull'apprendimentodegli studenti>.
tocliin essopresentatisono stati sperimentatiempiricamentecon successo.
Irr breve, il metodo funziona, senzacontare il risultato cui la scienza,in J orrN T. B x urn
ln Sc,trchof... Brain-BosetlEducation
Irrturo, arriverA,per determinareI'esattaubicazionee la confermadel gra- in Phi Dclta Kapptn
rkr di separazionedelle funzioni del cervellonei due emisferi. maggio 1999,p. 603
Speroche infine gli scienziatiche seguonometodi di ricercatradizionali
rrri aiuterannoa risponderealle molte domande che questolavoro solleva.
St'rnbrache recenti studi tendano a convalidarele mie convinzioni. Ad
t'st'tupio,nuove scopertesulla funzione del grossofascio di fibre nervose
. h.' connettei due emisferi,il corpo calloso,indicano che essopud inibire
rl 1',rssaggiodi informazioni da un emisferoall'altro quando i1 compito ri-
,lrictlc I'esclusione di uno di essi.
(,omunque, cid che ho sperimentatosembra arrecaremolta gioia ai
rrrit'istudenti, che comprendanoo no il processosottostante.
Un'ulteriore complicazione
L rrriotloveresegnalareun'altra complicazione.Gli occhi recepisconole in-
hrr111'11i,rn' visiveraccogliendolecostantementedalla realti che ci circonda.
fUirrron si tratta soltantodi questo.Forse,molto di ciir che noi vediamo
\ f('fr(' ( :lnrbiato,interpretatoo concettu aTizzato
in modi diversi che variano
,l.r Itr'r'sonA a personaa secondadello stato d'animo o delle passateespc-
rienze. In altre parole, siamo inclini a vedere cid che ci aspettiamo o
che decidiamo di vedere. Perd questo aspettarsi o decidere spessono,
un processocosciente.A nostra insaputa il cervello ci inganna, alterand
riordinando - oppure semplicementeignorando - i dati visivi puri e se
plici che colpiscono la retina. Imparare a vedere disegnando sembra n
tare questo processo e lasciare spazio a un modo diverso, pii diretto
osservarele cose. L'elaborazione del cervello d in qualche modo me
in scacco,permettendoci cosi di vedere con pii chiarezzae forse in mc
pii realistico.
Questa esperienzad spessoimpressionante e profondamente emoz
nante. I commenti pii frequenti dei miei studenti sono: <<La vita sem
molto piri ricca, ora >>e <<Non capivo quante cose ci sono da veder
quanto belle essesiano>>.Questo nuovo modo di vedere pud gid ess
da solo, un motivo valido per imparare a disegnare.
nuale non d un fattore primario nel disegno. Se avete una calligrafia leggi-
bile o se sapetescriverea stampatelloin modo chiaro, possedetetutta la
(lcstrezzanecessariaper disegnarebene. <<Imparare a disegnare d in realtd impr
a vedere, a vedere nel modo giusto, cl
Riguardo all'aspettomanualeabbiamo detto quanto basta,ma circa la molto pii che guardaresemplicemen
,, funzione degli occhi > non insisteremo mai a sufficienza sulla sua impor- gli occhi.>
Ktuott NIcot-l
trrnza.Imparare a disegnared qualcosadi pii che acquisireuna tecnica;
The Natural tVay to Drau,
rrsandoquesto libro imparercte a uedere,ciod a elaborare le informazioni
visive in quel modo particolare che d proprio dell'artista.Si tratta di un
ripo di elaborazionediuerso da quello comune, che sembra richiedere
un uso del cervello differente da quello cui siamo abituati.
Percid questo libro accenneri brevemente al modo in cui il nostro cer-
vcllo elabora le informazioni visive. Grazie alle pii recenti ricerche scien-
tifiche, oggi una nuova luce illumina quel complessomiracolo di risorse
chc d il cervello umano, e uno degli aspetti che sempre pii si va rivelando
t come le particolari proprieti del nostro cervello ci permettano di tradur-
rc in immagini cid che percepiamo.
Diregnate e vedere
ni prclinrin,rripiir inrportanti. ,t rl
Giunti al capitolo4, clovchrrirriziola partc prol'rriamente pratica,vi sa-
a
retc orrnai ftrtti rrn'irlcrrlcll'inrpostazionc c della funzionespecificadegli
esercizi.Il loro orrlinci' sfatostutliatorrlrlrositamente affinch6a ogni lezio-
ne corrispotrthrrn cottct'r't() ilvrurti
l)ilss() c pcr consentire il passaggio a una
diversamanicrittli t'litborarelt' inlirrnrazioni, causandoil minor turbamen-
to possibileal rrro.lorrbitrrrrlc.l)clcir\ vi invito a leggcrei capitoli nel giusto
a
ordine e a eseguircgli cscrcizitorne si l)r'cscntano.
Per quanto rigrrartlrril rrtrrrrct'o tlcgli csercizirla cseguire,mi sonolimi-
tata al minimo, ma vi consiglio,s(' n(' irvctc il tcrnpo, di esercitarvianche
al
di pin, scegliendovoi stcssii soggcttic itlcandocscrciziper conto vostro.
al
Pii vi esercitate, pit) iv<rstli pr'ogrt'ssisirrrlnn()rapidi. A questoscopo,ol-
ol
tre a quelli nel testo,ho aggirrrrto rrci rnarginiclcllibro alcuniesercizisup-
al
fbr- plementari che vi aiutcrirnrrorr rrrl'firrzrrre le v()strccapaciti e la vostra si-
ot
cvfezz .
at
Prima di cominciarc rrr.rcscrcizio lcggctc fino in fondo le istruzioni e
osservate,dove compaiono,i rliscgnirli allicvi ri;rrodotti come esempi. l{;rt
Raccogliete tutti i discgniesegtritiin trn,rcartcllcttrl() in una grossabusta, Ir i tti
per poter ricostruire,una voltrr f'inito il corso,I'irrrdarnentodei vostri pro- tolt'
gressi. r(' l l ,
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Ittt' i l
h La terminologia I ri l rl
(l t r('
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correntenel lessicoquotidiano,conrc <<valorc'o ..composizioneo,che
nel campo artistico assumon()trr.rsignificato slrccifico e spessodiverso. Id
Vi consiglio perciir di dare un'<'cchiatrral glossarioprima di cominciare del
la lettura.
( )rir
b I materiali
Per eseguiregli esercizinon avretebisogno di molti materiali.Basteri del-
t t till(
t'('l('
lrt vt
Erillr
la carta bianca comune e non costosa(del tipo <<exffastrong> o 44 usato
per dattilografia)oppure un blocco per schizzia buon mercato;poi, una Norr
matita e una gomma per cancellare.La matita da disegno n. 48 d piace- l()rc:
vole da usare, perch6 la sua punta morbida taccia linee nette e marcate, Per costruire un mirino:
ma andri bene ancheuna normale matita n. 2, del tipo che si usa per scri- I Prendete un foglio di carta o un
vere. Per questa edizione del libro queste cose possono bastarvi, ma vor- cartoncino leggerodella stessamisrrrlldci
fogli che usate per disegnare.Il mirino clevc
rei suggerirvi altri materiali che vi aiuteranno a imparare pid rapidamente
avere le stessedimensioni (formato) dci
a disegnare: fogli su cui disegnate.
r un foglio di plasticatrasparentedi cm 20x25 circa e dello spessoredi 2 Tracciate le diagonali che, partendo
dagli angoli, si incrociano al centro.
1,5 mm. Va benissimoancheuna lasua di vetro, ma abbiateI'accortez- Disegnate al centro del foglio un piccolo
za di proteggere i bordi con nastro adesivo. Usate un pennarcllo inde- rettangoloJi circa cm 2,5 x J. con i quattro
lebile per tracciare due linee incrociate, una orizzontale e una verticale angoli che toccano le diagonali (fig.2-l).
Questo piccolo rettangolo interno avri le
che si incontrano al centro del rettangolo (osservateil disegno a fronte) stesseproporzioni (rapporto tra larghezzae
o due <<mirini>> fatti con cartonenero di cm20x25 circa. Da uno rita- lunghezza) del foglio stesso.
gliate un'aperturarettangolaredi cm 11 x 13 e dall'altro una pii grande I Ora ritagliate il rettangolino centrale,
di cm 15 xl9 (fig. 2-l) poi, tenendo il foglio verticale, confrontate
. un pennarello nero stemperabile con la punta in feltro la forma dell'apertura con quella del foglio
da disegno. Noterete che si tratta della
o due clip per fissare i mirini al foglio di plastica stessaforma e che soltanto le dimensioni
. uno stick di grafite n. 48 sono diverse. Questo semplice srrumenro,
a nastro coprente che chiamiamo mirino, vi aiuteri a
, percepire gli spazi negativi delimitando lo
. un temperamatite spazio che circonda le forme.
{
. una gomma di plastica
. <<Autoritratto >>
o <<Una persona,ritratta a memoria>>
o <<La mia mano >>
I Sedetevia un tavolo.
2 Se siete destrimani, disegnate la vostra mano sinistra nella posizione
che preferite. Se siete mancini, disegnate la mano desra.
! Aggiungete titolo, data e firma.
Cynthia M. Skewes
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Ogrri volta che scriveteil vostro nomevi esprimeteper mezzoddlq li-
nea.La firrra che voi avete<<disegnato>>innumerevolivolte esprimevoi
stessiproprio comela linea di PicassoesprimePicasso.La linea ddla vo-
sffa firma pud essere<< letta >>perch6scrivendoil vostro nome voi usateil
linguaggionon verbaledell'arte.Facciamoun esempiopratico.Qui a mar-
&,ry
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che voi siete.Come per il tiro con I'arco zcn, il bersagliosiete voi stessi. t/ tt' Irr
t #;+ \ --'l
Una linca <<sl)czzllta >)
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I -i-. .L n_>-" Una linea <<a sc()n)l)arsil>>
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lllS t
-' )
Le due meti
del ceffello
j
Coun funziona il cervello umano? A questa domanda si tenta da sempre
di dare delle risposte, che per ora sono vaghe ed evasive.Nonostante se- ,*,r1
coli di studi, innumerevoli teorie e gli enormi passi avanti cqmpiuti in anni +* rll.o,
recenti, il cervello riesce ancora a stupire per le sue straordinarie facoltd, fflrl [r
molte delle quali, a volte, sono date per scontate. |F|rlri
Gli scienziati hanno concentrato la loro attenzione sulle percezioni vi- h*l
sive, eppure vi sono ancora molti misteri. Comprendere le attivitd pii co- Ilr
muni risulta ancora spaventosamentedifficile. Recentemente, ad alcune
persone sono state mostrate le fotografie di sei madri e dei loro sei bam-
bini, sistemate a caso in gruppo. Ai partecipanti all'esperimento, estranei
ai soggetti fotografati, d stato chiesto di abbinare le immagini. Quaranta
persone hanno risposto, appaiando correttamente madri e figli.
Il grado di complessiti di questa prova d incredibile. I nostri volti sono
pii simili che dissimili: due occhi, un naso, una bocca, capelli e due orec-
<Poche persone comprendono quale chie, tutti pii o meno della medesima gtandezz^e situati negli stessipunti
straordinaria conquista sia l'atto di vedere. della testa. Riconoscerecome simili due persone in un gruppo implica una
Il contributo principale dei nuovi studi
sull'intelligenza artificiale a stato non tanto
grande capacid percettiva, superiore persino a quella dei computer, come
quello di risolvere questi problemi di ho gid avuto modo di dire nell'introduzione. In questo caso specifico, i
gestione delle informazioni, quanto quello partecipanti all'esperimento dovevano <<isolare>>via via una madre dalle
di dimostrare come essi siano
tremendamente ardui. Quando si riflette altre e decidere, usando discriminanti ancora pii labili, quali caratteristi-
sul numero di calcoli che vanno compiuti che del bambino (lineamenti, forma della testa, espressione)combaciasse-
prima di giungere a riconoscere anche solo ro di pii con quelle della donna. Il fatto che le persone possano riuscirvi
una banale scena quotidiana, ad esempio
una persona che attraversa la strada, si
senzacapire quanto sia sbalorditivo credo dimostri quanto sottovalutiamo
rimane attoniti davanti al fatto che una cosi le nostre capaciti visive.
straordinaria serie di operazioni dettagliate Anche il disegnod un'attivitd straordinaria.Per quanto ne sappiamo,di
possa essefeeseguitasenza sforzo e in un
tempo cosi breve. >>
tutte le creaturesu questopianeta,gli esseriumani sono gli unici che disegna-
F.H.C. Cnrcx no immagini di cosee personenel loro ambiente.Un esperimentod stato ese-
Thinking about the Brain, rn The Brain guito con scimmie ed elefanti, indotti a dipingere e disegnare.I loro lavori,
A Scientific American Book, V.H.
Freeman, San Francisco 1979, p. l)0 addirittura espostie venduti, sembranoveramenteavereun contenuto crea-
tivo, ma non sono certo immagini realistichefiltrate dalla capaciti percettiva
degli animali. Gli animali non disegnanonature morte, paesaggio ritratti.
Cosi, a meno che qualche scimmia nella foresta non ritragga altre scimmie,
possiamo presumere che disegnarele immagini percepite sia un'attiviti di
esclusivapertinenza degli esseriumani resapossibile dal nostro cervello.
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all'osservazione degli effetti provocati da lesioni cerebrali.Emersechiara- n ccrvcllir
mente,per esempio,chela perditadellaparolasi verificavamolto pii fre- r!5ryi R,trr,
quentementein presenzadi lesioniall'emisferosinistroche non di lesioni hlr ol 'l cr'
di pari entiti all'emisferodestro. Ipr ctllo
Poich6la parolae il linguaggiosono capaciti cosivitali per I'uomo, gli I|rntcn(ll
scienziatidel secoloscorsodefinirono I'emisferocerebralesinistro< domi- t[ bnhrc
nante>> o <<principale> e quello destro<<subordinato>> o <<secondario>>. bmno r
Fino a tempi recentisi credevacheI'emisferodestrofossemeno progredi-
to, meno evoluto del sinistro:una speciedi gemellopiti ottuso, con capa-
citi minori, diretto e guidatodall'emisferosinistroin cui risiedonole fun- tnl
zioni verbali.Ancoranel 1961il neuroscienziatoJ.Z. Young era capacedi fo
chiedersiseI'emisferodestronon potesseesseresemplicemente un <<
vesti- rlr
gio >>,pur ammettendoche preferiva conservarlopiuttosto che perderlo. si
A lungo le ricercheneuroscientifichesi sono occupatein modo speci co3
fico delle frrnzioni, fino a non molto tempo fa sconosciute,di un grosso ln
fasciodi milioni di fibre nervoseche collegai due emisfericerebrali.Que- chc
sto cordoned detto corpo calloso(illustratonellafigura 34, cherappre-
sentauno degli emisfericerebrali).Per le notevoliproporzioni,I'enorrne
numerodi fibre nervoseche lo compongonoe la posizionestrategicadi
collegamento tra i due emisferi,il corpo callosodavala netta impressione
di essereuna struttura assaiimportante.Tuttavia (e qui stavaI'enigma)
essopotevaessereasportatosenzagravi conseguenze, come la documen-
tazionedisponibile indicava.Negli anni '50, in seguitoa una seriedi studi
&tl
dd
Frg.3-t. Schemadi un emisferodel cervello
umano,in cui sono evidenziatiil corpo
l ot
callosoe le relative cornmissurc. &ll
Hd
I'I
II
srr ccrvelli di animali, condotti soprattutto da Roger W. Sperry e dai suoi C ome os s erv al a gi ontl l i s trtl v l ,rr' ,r
l ' rtrt' .trc l
rrllicvi Ronald Myers, Colwyn Trevarthen e altri presso il California Insti- s uo l i bro The B rai n Ohtnu' rt (l ()l J 2),. trrttt'
le strade portano al dottor lbgt'r Spcrrv,
trrtc of Technology, fu dimostrato che una delle funzioni principali del professoredi psicobiologiaal ( lrrliI orrrirr
t orpo calloso era di prowedere alla comunicazione ffa i due emisferi, Institute of Technology, che ha il .krno .li
(onscntendola trasmissionedella memoria e dell'apprendimento.Si sco- compiere o di provocareimportanti
It
scopefte>.
I' grri,inoltre, che asportando questo cordone le due meti del cervello con-
t, tirrrravanoa funzionare autonomamente,il che spiegavain parte l'assenza
I .li conseguenzeevidenti sul piano del comportamento e della funzionaliti
<Cid che emerge come tema principale... d
] Itt gcnerale. che sembrano esisteredue modaliti di
) Negli anni '60, studi analoghi estesi a un gruppo di pazienti di neuro- pensiero, una verbale e una non verbale,
rappresentate rispettivamente dall'emisfero
J thirrrrgia fornirono altri dati sulla funzione del corpo calloso e indussero
sinistro e dall'emisfero destro, in maniera
+ 1li rtudiosi a modificare le loro conclusioni sulle facolti delle due parti del piuttosto autonoma,e che il nostro sistema
I ecrvcllo. Si scopri, infatti, che entrambi gli emisferi sono implicati nelle educativo, cosi come la scienzain generale,
a- Ittnzioni cognitive superiori e che ciascunod specializzatoin diverse e assai tende a trascurare la forma non verbale
dell'intelletto. In poche parole, la societi
D eomplcssemodaliti di pensiero tra loro complementari. moderna ha un atteggiamento
] l)ato che queste nuove acquisizioni sul cervello umano hanno impor- discriminante nei confronti dell'emisfero
hnti conseguenzenel campo della didattica e soprattutto nell'insegnamen- destro. >>
t- Rocrn \(/. Spannv
I to dcl disegno, accennerdad alcune ricerche, note come studi sul <<cervel- l-ateral Specialization of Cerebrul Function
di h diviso >>.Tali ricerche, condotte presso il California Institute of Techno- in tbe Surgically Separuted Hemispheres,
hjy. si devono principalmente al dottor Sperry e ai suoi allievi Michael t97)
3
( iuzrniga, Jerre Levy, Colwyn Trevarthen, Robert Nebes e altri.
lhsc interessaronoun piccolo gruppo di individui che divennero noti
rrfie pazienti dalla commissurotomia o dal <<cervellodiviso>>.Si trattava
dt ;rrsone che avevano subito gravi danni cerebrali in seguito a crisi epi-
Lrtlchc coinvolgenti entrambi gli emisferi. Come rimedio estremo, dopo
tln ogni altra terapia si era dimostrata inefficace, per poter contenere I'e-
rrndcrsi delle crisi da un emisfero all'altro si intervenne chirurgicamente
aFfisndo il corpo calloso e le relative commissure e isolando cosi un
anrlrfero dall'altro. L'intervento, eseguito dai dottori Phillip Vogel e Jo-
rph &rgen, diede i risultati sperati: le crisi vennero tenute sotto controllo
r I grrzienti riacquistarono la salute. Nonostante la natura radicale dell'in-
Ltyrtrto, I'aspetto, il comportamento e la capacitd di coordinazione dei
;rrlenti ne risentirono in misura minima, tanto che a un osservatore
in lrrrticolarmente attento la condotta quotidiana di questepersone sem-
htvt mutata di poco.
In rcguito, l'6quipe eseguisu questi pazienti una serie di test, che rive-
hnnr lc distinte funzioni dei due emisferi e fornirono nuove e sorpren-
pr,rv" del fano che ciascun emisfero, in un certo senso,percepisce
I pmpria realti o, per meglio dire, percepisce la realtd a modo suo.
-nll
b ncrli individui con cervello intatto sia in quelli con cervello diviso la
Ill verbalc del cervello - ciod la sinistra - svolge abbastanzacostante-
lntc url ruolo dominante. Con una serie di ingegnosi procedimenti, il
,ft
< I dati indicano che l'emisfero minore, gruppo esamindil funzionamentodell'emisferodestro separatodei pa-
muto, i specializzato nella percezione della llrfir, lll
zientie scopriche anchela parte destradel cervello,quellanon coinvolta
Gestalt, essendo la sua facolti primaria Plt;rrr.lcrr
quella di sintetizzare le informazioni che nel linguaggio,vive delle esperienze, ha reazioniemotiveed elaboraper rfF cto
riceve. Invece, l'emisfero principale - conto proprio le informazioni.Nel cervelloin cui il corpo callosod intatto rh,ry
quello parlante - sembra operare in un
modo pit logico, analitico, da computer. Il
i due modi di percezionevengonofusi e conciliati graziealla comunicazio-
suo linguaggio non d in grado di compiere ne tra i due emisferi;questopreservail nostrosensodi unitd,ciodla nostra
lllr ter
le sintesi rapide e complesse operate sensazione di essereun'unicapersona. rl
dall'emisfero secondario. r>
oltre a studiarele esperienzementali dei due emisferiseparaticon que-
Jrnnn Lrvv e R.!7. Spnnnv, 1968
Dmr
sto intervento chirurgico, fu analizzatoancheil loro diverso modo di ela-
borarele informazioni.I risultatiindicaronochele funzioni dell'emisfero
sinistro sono verbali e analitiche,mentre quelle dell'emisferodestro sono
non verbali e globali. Nel corso di ulteriori ricerchesvolte da
Jerre Levy, dtm
emersecheI'emisferodestroha un modo di elaborazione rapido,comples-
so,sintetico,spazialee percettivo,che,seda una parted totalmentediver-
dotta
so da quelloverbalee analiticodell'emisferosinistro,dall'altrad paragona-
llrr
bile a essoper complessiti.La Levy rilevd,inoltre,che i due t"ai a a"-
borazionetendono a interferireI'uno con l'altro - cosache impediscea
Allt
entrambidi raggiungerele massimeprestazioni- e suggeriche proprio
lrtl
questo'potesse essereallabasedellamaturazioneasimmetricadel cewello I tlrl
umano:si trattavadi un modo per mantenerenei duediversiemisferii due
Itc I
differenti tipi di elaborazione.
dr
Gli studi sul cervello diviso portarono gradualmentealla conclusione
rql
che in entrambi gli emisferiawenisseroprocessicognitivi di alto livello i
!.PPi
quali,sepur in modo diverso,comportavanoprocessidi pensieroe di ra-
gionamento,nonch6complesse operazionimentali.Nel corsodel decen- DCI
nio passatole ricerche svolte sulla scia delle prime relazioni della Levy e
dc
di Sperrynel 1968hannofomito numeroseprove a supporto di questa
conclusione,studiandonon solo pazienticon lesionicerebrali,ma anche 'Glnit
individui dal cervello integro.
Vale la pena accennaread alcunidei test messia punto per i pazienti
coo
dal cervellodiviso, in quantoessiillustrano le due realti separatepercepite
alr
da ciascunemisferoe i due diversimodi di elaborazionedei dati. In uno di
dir
questitest si proiettavanoper un istantedue diverseimmagin),una sulla
tlh r,
destrae I'altrasullasinistradi uno stessoschermo,e si chiedevaal paziente
mchc
di teneregli occhi fissi al cenro, per impedirgli di fermarelo sguardosul-
Glnca
I'una o sulllaltra immagine.In questomodo ciascunodesl emisfeririceve-
r lpoti
va un'immaginediversa:l'emisfero destro riceveval'immagine di un cuc-
lhfor
chiaioproiettata sulla sinistradello schermo,mentre l'emisfero sinistro ri-
I qud
Fig. )-4. L'apparecchiatura usata per cevevaI'immaginedi un coltello proiettatasulla destradello schermo(vedi
studiare la coordinazione vista-tano in
pazienti dal cervello diviso. Disegno tratto
fig.3-4). Quandovenivainterrogato,il pazientedavarispostecontraddit-
da Michael S. Gazzmiga, The Sptit Bnin in torie. se gli si chiedevache cosafossestatoproiettatosullo schermo,I'e-
Man. misferosinistro, articolato e sicuro di s6,inducevail pazientea dire: << un
coltello>>.Poi il pazienteveniva invitato a prendere con la mano sinistra
(corrispondenteall'emisferodestro),al di h di un'appositatendina,l'og-
getto che era stato proiettato. A questo punto il pazientesceglieva,dal
gruppo di oggetti che comprendevai due proiettati, tm cucchiaio.Se lo
lperimentatore gli domandavache cosaten€ssenella mano che stava al
It della tenda, il paziente- a volte dopo un attimo di confusione- ri-
: <<Un coltello>>.L'emisfero destro, sapendoche la rispostaera
ma mancandodelle parole sufficienti a correggereI'articolato emi-
sinistro, proseguivail dialogo inducendoil pazientea scuoterela te-
silenzio.A quel punto l'emisferosinistro, sededel linguaggioverba-
ri domandavaad dta voce: <Perch6 scuoto la testa?>>
In un alto test per dimosffarecomel'emisferodestrosappiameglioge"
i problemi spaziali,si diedero a un pazientealcuneforme di legno,
cgli dovevaaccostareriproducendoun certo disegno.I tentativi com-
con la mano destra (emisferosinistro) fallirono ripetutamente.La
sinisffa cercava di collaborare, ma la mano destra insisteva nel re-
. Alla fine, il pazientedovettesedersisulla mano sinistraper im-
di entrarein azione.Quando infine il ricercatoresuggerialpanen-
uEar€ entrnmbele mani,la manosinistra,(esperta>> in problemispa-
dorreaefisicamenteallontanarcla <<incompetente> mano destraper
di interferire.
ie a questirisultati straordinari,ottenuti negli ultimi quindici anni,
sappiamoche,nonostantela sensazione checomunementesi ha di
un'unica persona- cioe un esseieunitario -, il nostro cervello €
p e,ciascunameti ha un proprio modo di apprendimentoe di
dellereahaestema.Ognuno di noiha, per cosidire, due menti,
mediatee integratedal fascio di fibre newoseche si uova
'enrisferi.
verificareche i due emisfericollaboranoin diversi modi: A
cooperanoe ciascunameta mette in campole proprie capaciti
assumendoquella parte del compito che meglio si addice al
di elaborarele informazioni.A volte, invece,operanosingolar-
a dire che uno di essii attivo e I'altro d pii o meno inoperoso.
che i due emisferipossanoentrarein conflitto tra loro, per
di fare cid che I'alro <<sa>>di poter fare meglio. Inoltre, d
izzareche ciascunemisferoabbia un modo per <<tenereper
privandoneI'altro emisfero.Non d escluso,quindi,
di vero nel detto secondocui la destranon sacid chefa
Nasrudin sedeva con un amico al calar del La doppia realta dei pazienti dal cervello diviso t,
rlltrr.
Destra e sinisra nella lingua p^rl^t^
r*
Alla luce delle conoscenzeattuali, ci rendiamo conto che I'uomo deve ave- pd
re avuto sentore delle differenze tale due meti del cervello anche primrr lr
che la scienza le rivelasse,poich6 in varie lingue troviamo espressionio I
niodi di dire che alludono chiaramente alle caratteristichedifferenti di de h
stra e sinistra.Si suol dire, per esempio,che una personad <<destradi ma lrr
no >>o <<ha destrezza> per indicarneI'abiliti. D'altra parte usiamoespres rl
sioni come <<tiro mancino>>e <<sinistro presagio>; inoltre, .. maldestro, i. lr
chi dimostraincapacitio inesperienza. tu
Dobbiamo tuttavia tenerepresenteche, sebbenequesteespressionial I
ludano alla differenza tra mano destra e mano sinistra, le idee che esst.
esprimono possono esseretfasferite ai due emisferi cerebrali, a causa dcl
collegamentoincrociato tra le due metd del cervello e i due lati del corpo.
Percid, i vocaboli di uso corrente che ora citerd, pur riferendosi alle manr
destrae sinistra, riguardano in realti in via deduttiva anche gli emisferi o1,
posti: I'emisfero sinisfo che controlla la mano destra e il destro che corr
rolla la mano sinistra.
,*
Modi paralleli di conoscenza I due modi di conoscenza flfrlls6fl, r,
intelletto intuizione
* r * .,
convergente divergente Oltre alle opposte connotazioni di destra e sinistra nelle nostre lingue, so- ,l
digitale analogico no stati formulati da filosofi, insegnanti e scienziatidi epoche e culture di- tllllrr
secondario primario verse molti concetti che esprimono la dualiti della natura umana e del
astratto concreto
h
orientato libero
pensiero. Il principio fondamentale d che in realtd esistono due <<modi
propositivo immaginativo di conoscenza>paralleli.
analitico relazionale Probabilmente sono concetti che ben conoscete,poich6 essipermeano
lineare non lineare
razionale intuitivo le nostre lingue e culture quanto le espressionilinguistiche legate alla de-
consequenziale multiplo stra e alla sinisra. Mi riferisco a certe distinzioni di base, come per esem-
analitico sintetico pio quella tra pensiero e sentimenti, tra intelletto e intuito, tra analisi og-
oggettivo soggettivo
successivo simultaneo
gettiva e discernimento soggettivo.Parlando di politica, si sentedire che la
gente analizzagli aspetti positivi e quelli negativi di una questione,poi vota
.J.E.&rt;tl tt in basea un impulso <<viscerale>>.E la storia del pensiero scientifico d ricca
Some Educational Aspects td Ilemisphtit
Specialization,in UCLA Etlucator, 1975 di aneddoti in cui lo studioso, dopo aver ripetutamente cercato di venire a
capo di un problema, fa un sogno in cui la soluzione si presenta da sola.
come una metafora che lo studioso comprende intuitivamente. (Ne abbia
Il dualismo di yin e yang mo!n esempioeloquentenella citazionedi Henri Poincar6 a p.55)
E capitato a tutti di sentir dire, a proposito di una certa persona:
Yin Yang < Quello che dice va benissimo, ma qualcosami suggeriscedi non fidarmi
femminile maschile
negativo positivo di lui (o lei)>. Oppure: <<Nonso spiegareprecisamenteche cosasia, ma
luna sole c'd qualcosachc mi piace (o non mi piace) in quella persona>>.Queste frasr
oscuriti luce riflettono osscrvazioniintuitive e mostrano I'operare di entrambe le parri
arrendevolezza aggressiviti
lato sinistro lato destro del cervello, ognuna delle quali elabora le stesseinformazioni in modo di
caldo freddo verso.
autunno primavera
invemo eslate
inconscio conscio
emisfero destro emisfero sinistro I due modi di elaborazione delle informazioni
emotiviti raziocinio
I Ching o ll libro dei nutaftenti Ognuno di noi, dunque, ha un doppio cervelloe due modi di conoscenz,r,
(testo cinese taoista) La dualiti e le differenze qualitative tra le due meti del cervello e del cor
po, espresseintuitivamente nel nostro lessico,trovano un effettivo riscorr
tro nella fisiologia del cervello umano. Essendole fibre di connessionein
tatte nei cervelli normali, raramente ci si rende conto, a livello conscio, l.lcr
conflitti che emergono nei test sui pazienti dal cervello diviso.
Entrambi gli emisferi captano gli stessidati sensoriali,ma le due m"t,r
del cervello possono elaborare le informazioni in maniera diversa. Il corrr
pito pud esserediviso tra i due emisferi cosi che ciascuno si trovi a gestilc
la parte che meglio si confi al suo stile, oppure uno degli emisferi, pirr
spessoquello dominante, cioi il sinistro, assumela guida, inibendo I'altr.t
L'emisfero sinistro analizza,astrae,enumera, scandisceil tempo, progriurl
ma operazioni suddivise in diverse fasi, verbalizza e forma concetti razro
ndi basatisullalogica.Per esempio:< Dati i numeri a, b e c, possiamodire Il dottorJ. lgillidnr llct:(ilrnt, mdtctn{ft(rl
che se a €maggioredi b e b d maggioredi c, allora a E necessariamente ed espertodel lingu,rggr,tpr c,rleohtrtrr
noto come ApL, ha asscrironcl 1977, ncl
maggioredi c>. Questoragionamentoillusca le tipiche ftrnzioni dell'emi- corso di una sua relazionc a Srrownrlrr,
dero sinistro, che sono analitiche,verbali, di calcolo,consequenziali,sim- Colorado, che d possibile prcvcdcrc lrr
boliche, lineari e oggettive. rcaljnzazionedi computer chc uniscuno
funzioni rligildi s analogiche in un'unicu
Ma esisteun altro modo di conoscenza:quello dell'emisferodestro.In macchina. Questa macchina d stata
Stcrt'ambito noi <<vediamo>> cose che possonoessereirnmaginarie,che soprannominata dal donor Bergquist
cioe solo per I'occhio della mente.Nell'esempioproposto qui so- < computer biforcuto )r. Secondo Bergquist,
questo tipo di calcolatore funzioneri in
riusciteforse a visualizzarela relazione< a, b, c >>?Con la funzionevi- modo simile alle duc meti del cervello
vcdiamocomele coseesistanonello spazioe comele parti si uniscano umano.
formareil tutto. UsandoI'emisferodestronoi comprendiamole meta-
logniamo, creiamo nuove aggregazionidi idee. Quando troviamo
dfficile descriverequalcosa,spessoci aiutiamo con i gesti.L'esem- <L'ernisfero sinistro analizzanel tanrpo,
preferito ddlo psicologoDavid Galin d questo: provate a descrivere mentre I'ernidero des$o sintetizzancllo
lcrla a driocciola senzaindicare con le mani la forma di una spirale. spazio.>
Jrnnr Lrvv
I utilizzandole funzioni dell'ernisferodestro che siamoin grado di PsychobiologicaI I mplications
cid che percepiamo. of Bihtoal Asymnetry, 1974
dlio'i sostengonoche impararea disegnareli fa sentirepiri <<ar-
c quindi pii creativi. Come si pud definire una personaceativa?
chesarielaborare,innuovi modi, le informazionidirette, i <Ogni atto creativo comporta...una
iali comuni disponibili a tutti noi. Uno scrittore usa le parole, rinnovatainnocenzandla noora
le note, un artista le percezionivisive, e tutti hanno bisogno percezione,liberata ddle pressionidd
comunePensare.>
la tecnicachestaalla basedellaloro attiviti. Ma €la creativiti Anrxun KoEstlpn
che riconoscanointuitivamentele possibiliti di trasformarei dati I souambali 1959
h nuove talnzaziont, che trascendonola pura materia.
piil volte gli individui creativihannoriconosciutole differenzetra
di raccoltae di elaborazionecreativadei dati. E ora le neu- Il matematicoHenri Poinca€, vissuto ncl
atrnno mettendo in luce questoduplice processo.Io credo che xtx secolo,dcscrissccosi l'improvvise
a Gonoscere entrambigli emisferidel cervelloumanosiaun passo intuizione che gli offri la soluzionea un
difficile problema:
per liberare le nostre potenziditi creative.
<Una sera,contrariamentealle mic
abitudini, bewi del caffi e non riuscii a
dormire. Le idee mi si affollavanonella
mente;awertivo come entrasseroin
collisione,poi, per cosi dire, si unisscro,
formando aggregazionistabili>. Qudlo
ddl'elaborazionetipica dell'emisferodestro noi usiamoI'in- stranofenomenoforni I'intuizione che
ddle <illuminazioni> improwise, durante le qudi tutto risolseil difficile problema Poincar6
concludc:<Sernbrache in questi casi
3lusta collocazione,cio€tutto ci sembrad'un ffatto chiaro, assistiamoal lavoro del nostro inconscio.
di dcun procedimentologico.Quando questoawiene, spes- resoin pane percepibile alla nostra
r csclamarespontaneamente< Ci sono!>>Oppure <<Si, ora coscienzasoweccitata,senzatunavia che la
t chiaro>. La pit classicaesclamazionedi questo tipo d suanatura muti. Allora comprendiamo
vag,rmcnteche cosadifferenzi i due
(rHo trovato!>) di Archimede.Secondola leggenda,fuchi- meccanismio, se vogliamo,i metodi di
Gtl irnmersonell'acqua,ebbeI'improwisa intuizione che,in lavorodei due io>.
base al peso dell'acqua spostata,avrebbe potuto stabilire se una certa co- Itllir li', ', . L l l l ' . t t t t r. t t t r
rona era d'oro puro oppure di una lega d'oro e d'argento. tl. * { rr' , rr' I r' rl t t ( , 1 / l i l
Queste, dunque, sono le funzioni dell'emisfero destro: intuitive, sogget- | {rlllrlrtf.l . ti .lll\,l "
('
tive, relazionali, globali, libere dal concetto di tempo. Sono aspetti in ge- [1 { r. " , , 1 g . , 1 , ' ro t \ t rl l
nere poco apprezzatidalla nostra cultura e vengono associatialla mano si- p |tr r r |- r x r l ',tr t't1 .,,l
nistra e al concetto di debolezza.Basti pensare a come il sistemaeducativo l* !t* r t,t.,r I g tg ,1 1
nei nostri paesi sia tutto impostato sullo sviluppo dell'emisfero sinistro, h r .i r I r .r g ,r r r r.r 'r l r
verbale, ruzionalee temporale, a quasi totale discapito dell'altro emisfero Jl r ,l l t.t r r r r r r ' L r 1
cerebrale.
g l .|| d ,l t.;x'tt
Mezzo cervello E meglio di nulla, ma meglio ancora I l,;tllv.'tr"',t,
e un cefvello intero '1.'t
I| nrtrt lr,urr
<Alla soglia dei quarant'anni feci un sogno Quando siamo andati a scuola,voi e io abbiamo ricevuto un insegnamento la rlrrrtot,r l"r
singolare nel quale afferrai quasi il impostato su concetti numerici e verbali consequenziali,ciod un fursegna rr lrtrt tl
significato e compresi la natura di quel che
va perso nella perdita di tempo. > mento che non prevedevail potenziamento delle funzioni dell'emisfero de- r k.l tr r t
stro. Il fatto d che non d possibile esercitare un vero e proprio conrollo .h ttt
Cvnn CoNNor-r-v
Tbe Unqaiet Gruue:A Vord Cycle verbale su questa parte del cervello: con essanon si pu6 ragionare, n6 d flt tlt (' I
by Palinurus,1945 possibile ottenere pensieri logici, come per esempio: <<Questa cosa d buo- ll rcrl" (
F
na e quella d cattiva per i motivi a, b e c>>.L'emisfero destro d metafori-
camente mancino, con tutte le antiche connotazioni di tale caratteristica; ll rlr l,r r.
non riesce a operare in modo progressivo,partendo da un'ipotetica <<fase I d ;rrnrrt,r
uno >>e passandopoi alla <<fase due >>,quindi alle successive.Esso, invece, fl!|Dr rhrl
comincia da un punto qualsiasi,'oaddirittura da un tutto. Inoltre, pare Irr.verl
non comprendere che cosa significhi l'espressione<<perdere tempo >>,co Jrrrlcrr r
me.invece accadeper il pii sensatoemisfero sinistro. Un'altra sua caratte-
Molti individui creativi sembrano rendersi ristica €I'incapaciti a classificaree a dare nomi; essosembravedere le cose
conto, intuitivamente, della bipartizione del
cervello. Per esempio, Rudyard Kipling
<<come sono >>in quel preciso momento, in tutta la loro grandiosa e affa- omr
scinante complessiti. In altre parole, non d in grado di analizzaree astrarre
scrissequesta poesia intitolata * The Two-
Sided Man> pii di cinquant'annifa. gli aspetti salienti delle cose.
Ancora oggi, sebbene gli educatori attribuiscano un'importanza sem dltrntrr,'l
Devo molto alla terra e pii alla gente
pre maggiore al pensiero intuitivo e creativo, i sistemi scolasticiconservano
che mi ha cresciuto, nutrito, allevato; fl rrltrlrt,
ma pii ancora ad Allah che mi ha donato un'impostazione che per lo pid privilegia le funzioni dell'emisfero sinistro. I ur ttt
due parti separatenella mente. L'insegnamento awiene per gradi, i ragazziimparano per fasi progressive, t|lr. r hr
A lungo ho riflettuto su Dio e Veriti,
secondo uno schemalineare. Le materie principali appartengono alla sfera I rLl trrr
sulle fedi diverse del creato;
ma pii spessoho pensato ad Allah verbale e a quella numerica: lettura, scrittura, aritmetica. Oggigiorno, pe- I tnl' ,1
che una mente in due parti mi ha dato. td, i ragazzispessosiedono in cerchio piuttosto che in fila e gli orari son<r dl'r
Vorrei andare nudo per il mondo,
pii flessibili. Ma gli scolari tendono ancora a darc risposte <<corrette >>1r Hlt, r
senza amici, n6 pane, denzaniente,
pur di non perdere per un solo secondo domande spessoambigue. Gli insegnanti danno voti o giudizi. E tutti rarto l,
!t
lc due oarti divise della mente! quanti hanno la sensazioneche vi sia qualcosa che non va. rht l
Rulvano KrplrNc L'emisfero destro- il sognatore,l'artefice,l'artista - nel nostro sistemrr lrltr l'l I
D cducativod largamentetrascurato:a essonon si insegnaquasi nulla. Cer- < < P errc ndc rcl x rs s i l ri l ,l ;r \(rl )r.r\\r\(r/.1
to, esistonol'educazioneartistica,le applicazioni tecniche, la cosiddetta bi ol ogi c a,l ' l ntc l l ett,ti tt ( i t ttt tr' ,1,t,, t,'
",
fi l trato attrav ers ol a v rrl v ,tl ,r ri ,l rr,,rrt, ,l , l
;- < scrittura creativa>>e persino I'educazionemusicale,ma in nessunascuo- cervelloe del sisten.ra ncrvosr,.( .r,, t lrr'
P la si svolgono corsi di immaginazione, di visualizzazione,di tecniche di viene fuori alJ'altrocap.t i' il rrris.r.'
d- pcrcezione spazie-le,di creativiti come materia autonoma, di intuizione rigagnolo della speciedi coscicrrzrr clrt'ci
aiuteri a vivere sulla superficie tli qrrt'sto
h o di inventiva. Eppure gli educatori apprezz^no queste qualiti e vorreb- particolare pianeta. Per formulare e.l
lrcro che i ragazzi sviluppasserol'immaginazione, la capacitd di percezio- esprimere il contenuto di questa ridotta
nc e I'intuito come logica conseguenzadi insegnamenti di tipo verbale e consapevolezza,I'uomo ha inventato ed
elaborato all'infinito quei sistemi di simboli
rrnalitico. e di implicite filosofie che chiamiamo
Fortunatamente, molte pefsone sviluppano ugualmente queste caratte- lingue. >
ristiche quasi a dispetto del sistema scolastico,dando prova del notevole Ar-oous HuxlEv
Le porte della percezione
rpirito di soprawivenza delle capaciti creative.Ma la nostra cultura esalta
cosi esplicitamente le gratificanti funzioni dell'emisfero sinistro che certa-
nrcnte nei nostri bambini molto del potenziale dell'altro emisfero va per-
rlttto. La scienziataJerre Levy ha detto (scherzando,ma solo in parte) che
I'insegnamentoscientifico americano a livello universitario porebbe finire
;xr distruggere del tutto l'emisfero destro. Noi sappiamo bene quali effetti
lx)ssanoderivare da una cattiva educazionedi tipo verbale e contabile: I'e-
nrisfc'rosinistro non d in grado di riparare i guasti subiti, e la persona pud
rircntirne per il resto della vita. Ma che cosa accadeall'emisfero destro, al
rgrrrrlcaddirittura non si insegnaquasi nulla?
lrorse, ora che la scienzaha fornito le basi concettuali necessarieallo Alcuni pcrsonaggi famosi classificati come
mancini:
rvilttppo e al potenziamentodi questaparte, possiamopensarealla crea-
rxrnc di un sistemadidattico che si occupi dell'intero cervello. Certamente Charlie Chaplin
ttn lrlc sistemaprevederdI'insegnamentodel disegno:un mezzosicuro ed Judy Garland
Ted $ililliams
r.llicrrccper accederealle funzioni dell'emisfero destro. Robert McNamara
George Burns
Lewis Carroll
Re Giorgio vI d'Inghilterra
J)eetrismoe mancinismo V.C. Fields
Albert Einstein
(,h rrllicvipongono numerosedomande su destrismoe mancinismo.Sari Billy the Kid
Regina Vittoria
r;uttrrlirrtile affrontarel'argomentoprima di passareagli esercizi.Cercherd H".-, q T-,-"h
I't>"
La scrittura allo specchio rovescia la forma aumento sta forse nel fatto che finalmente insegnanti e genitori hanno
di ogni lettera, che viene tracciata da destra smessodi imporre ai bambini di usare la destra. Questo d un bene, percha'
a sinistra, cioB in senso inverso. Soltanto
quando viene posta davanti a uno specchio le forzature possono esserecausadi seri problemi per i piccoli, quali bal-
la scritta diventa leggibile: buzie, disorientamento spaziale,difficolti nell'imparare a leggere.
qhounsdds\ Rispettare la propensione di un bambino per I'una o per I'altra mano ||ptll rrrr,
significa recepire il segnale palese di come il cervello di quell'individuo el ra
rt$ot qhrh dt \ns .Xil[rrd rsrsT'
org nizzato. Ci sono anche altri segnali: I'uso preferenziale di un occhio a
.rdstus{t si r\tniX\nssqg\i\ (ognuno di noi ha un occhio dominante) o di un piede (il piede col quale I
F
I maya erano invecc clcstrimani:la
l b I l tr trs t .f. Monrt-t-,r contrazioncdella gamba sinistratli rrrr
ll, l, tr I latnl<,rs'Iltnrlhnl: indovino era firriera di sciagure.
a
rn
Raffronto delle caratteristichedella funzioneS e della funzioneD ' { l ;1 ,r10p, ,l Lrrri l i l l rrr . .||i l l rl r' ti l
l fl r4l t* urrr a i frr rt.r l rtr)l x htt
le condizioniper iI passaggio
funzione S alla funzioneD
i che troveretenel prossimocapitolo sono stati elaborati speci-
per provocareil passaggiomentale(ipotizzato)dalla funzione S
D. La loro efficaciasi basasulla supposizioneche la naturq
&l compito tenda a determinarequaleemisferoassumeriil conmol-
I'altro. Ma la domandache si poned questa:quali fattori de-
sel'emisfero predominantesari l'uno o I'dtro?
tkcrche svoltesu animali,su pazienti dal cervellodiviso e su perso-
crvdlo integro hannoindotto gli scienziatia concluderechela que-
&l controllo si risolve essenzialmente in due modi. In un casosi
rclociti: il controllo viene assuntodall'emisferoche pii rapida-
d impadroniscedel compito. Nell'dtro casosi tratta di motivazio-
che ha maggiore interesse nel compito o che lo gradisce di
Dsume; viceversa, I'emisfero meno interessato o meno attratto dal
! rifiuta.
Lo psicologo Charles T. Tart, parlando di Poich6 il disegnare d quasi esclusivamenteuna frrnzione dell'emisfer','
stati di coscienza altemi. ha detto: destro, dobbiamo cercare di escluderne I'emisfero sinistro. I nostri pr,'
. Secondo molte discipline di
meditazione... ogni persona ha (o pud
blemi nascono dal fatto che esso d dominante e, per di piri, rapido: l,r
sviluppare) in s6 un Osservatore che i sua tendenza d di farsi avanti precipitosamente con parole e simboli, as
totalmente obiettivo rispetto alla sumendo anche compiti nei quali non eccelle affatto. Le ricerche sul c('r'
personaliti normale. Essendo un
Osservatore, ciod pura attenzione/ vello diviso hanno dimostrato come all'emisfero sinistro piaccia, per c()sl
consapwolezza, non ha caratteristiche dire, fare la parte del padrone e come sia riluttante a cedere la guida
proprie>. Alcune persone che ritengono
'rl
suo compagno muto, a meno che non si tratti di un compito che proprro
di avere un Osservatore abbasranza
sviluppato <<sentono che esso pud non gradisce: per esempio, perch6 richiede troppo tempo o una gran(lc
compiere osservazioni pressoch6 continue minuzia, o semplicementeperch6 non sa svolgerlo. E questo tipo di conr
non soltanto all'intemo di un particolare piti che noi dobbiamo cercare: quelli che il potente emisfero sinistro tcn
'distinto stato di coscienza', ma anche
durante la transizione tra due o piri stati de a rifiutare. Gli esercizi che seguono hanno la precisa funzione di mct
distinti>. tere il cervello di fronte a operazioni che l'emisfero sinistro non possir o
Putting the Pieces Togethe1 1977 non voglia assolvere.
E ora se per caso nlctlcr (krvcrti
le dita nella colla
'-'l$i;&
o schiacciar con forza un picrlc tkstro
dentro una scarpa sinistra...
Ll w ts (l ntx ot t.
Upon the Lonely Moor, 1t416
#
4
il passaggio
dalTafunzioneS
alTafunzioneD
f
' tF.
Vasi e profili: un esercizioper il doppio cervello
Gt.t eserciziche seguonohanno la funzionespecificadi facilitarviil 1.
saggiodall'usodell'emisferosinistrodominanteall'uso dell'cnrisfert,,1,
stro subordinato.Potrei continuarea descriverea parole questopass.rr
gio in mille altri modi, ma soltantovoi potetesperimentare personalnr, ,
tc qucsto mutamento nel processocognitivo e nello stato soggettivo I
\iTaller ha detto: ..Se chiedeteche cosa siall jazz, nsn l1r..,
Problema:* Se un disegnomerit:l millc itrzzisttrIrats
parole, possononrille parole spiegarcun prcte mai >>.Lo stessosi puo dire del passaggio dallafunzioneS alla lrrr
disegno?>
Mrt:tt,qt,lS. t t,ptt,tN
zione D: dovete sperimentarlodi persona,osservareil nuovo stato irr , ,
A Trdnsfumtionol Theort of Acsthctics entrrltc,e solo in questomodo impareretea conoscerlo.Come primo 1,.r
Routledge,London 1990 so, I'escrcizioche segued fatto apposta per provocare un conflitto tltr I
cltrelunzioni.
feriore, mento, collo. Ripetete questa operazione almeno una volta an-
cora, ripassando il disegno e pensando tra voi e voi al significato di cia-
scun termine.
4 Cominciate sull'altro lato a disegnare il profilo opposto, completando
cosi la forma simmetrica del vaso.
! Mentrestatelavorandoattomo allafronte o al naso,probabilmenteco-
minceretea notare qualchesegnodi confusioneo di conflitto. Osserva-
tc cid che accade.
lo scopo di questoeserciziod che voi vi osserviate:<<Come risolvo il
problema?>
di effettuarequestopassaggiocausaconflittoe confusione,
prdisi mentalemomentanea.
tnovatoun modo per risolvereil problema,mettendoviper-
cstdizione di completareil secondoprofilo e quindi il vaso
r{tte riusciti?
di non pensareai nomi dei caratterifisici?
I'lttenzione dalla forma del volto a quella del vasoT
La gomma si rivela uno strumento r Usando una griglia (disegnandolinee verticali e orizzontahper aiutaf\ | r Frrr-' tl nrr lgillrl
importante per disegnare, almeno quanto la a vederele proporzioni)? O forse segnandodei punti dai quali tracciarr
matita. Proprio non so da che cosa sia nata
curve esternee interne? {ill' I
Ia sua accezionenegativa.La gomma vi '
permette di correggere i vostri disegni. I o Disegnando dal basso verso l'alto, anzich€.viceversa? tf l l g1r,rr r ,
miei studenti vedono che anch'io la uso o Decidendo che non vi importava se il vaso era simmetrico o no e disr' . l'r t r . , ', r r , 1
durante i miei lavori dimostrativi nei
seminari.
gnando un qualsiasiprofilo impresso nella memoria da tempo tanto l)(.1 1 3 r, ,l , , l l
rl rt
L'indigeno delle isole Truk, invece,comincia dei venti. Naviga con riferimento al punto da le cose,ma piuttosto che quel processo( Ffrr
i suo viag$o raffigurandosi la posiione della cui d partito, al punto dove deve giungere e troppo complessoe mutevole per esser(
5f ;r
sua mera in rapporto alla posizione delle altre allo spazio che separala sua destinazionedal spiegato a parole.
isole. Nel corso della navigazioneegli punto doue si troua. Se gh si domanda come r}b.l
Il nauigatore delle isole Truk rrtlr ,
c()rreggecontinuamente la rotta in base al riescaa navigarecosibene senzastrumentie
le funzioni dell'emisfero .1,,t'
tltr
lrunto in cui sa di rrov^tsi al momento.Egli senzaun piano scritto, egli non d in grado di rbr
inrprowisa ogni decisione controllando dare una spiegazionea parole. Cid non J .A . P entoes e MJ . H rl r,r '
c()stdntementela posizione relativa dei punti deriva dal fatto che gli abitanti delle isole The Split-Brain and the Culture-Co,s,,," ll'l
rli rife'rimentoe del sole,nonch6la direzione Truk non saooiano descrivereverbalmente Parador. l't ' firrfb||
Il fine di dipingere non e fare un dipinto, quella verbale. Un chirurgo mi raccontd che mentre stava operando un l);l
"
per quanto poco logico possa sembrare... ziente (principalmenteun compito visivo, una volta acquisitele nozioni ,
Lo scopo che sta dietro ogni autentico
lavoro artistico d il raggiungimento di uno
I'esperienzanecessarie) si d scopertoincapacedi dare un nome ai ferri clrr
stato d'essere,uno stato di elevata attiviti, rurgici. Sentivase stessodire all'infermiera:<<Mi dia iI... come si chiamrr
pii che un normale momento quel dannato coso!>
dell'esistenza. [Il dipintol non d che un
sottoprodotto, una traccia, I'impronta dello
Imparare a disegnare,percid, non significaletteralmente<<apprencler,
stalo. >> il disegno,r, ma, paradossalmente, vuol dire imparare ad accedereeudnrl,
Rocenr HrNR.t si vuole alla funzione cerebralepreposta al disegno.In altre parole, avt'r,
The Art Soirit. 1921
accessoalla funzione visiva - la funzione preposta al disegno - ti portir .r
vederele cosein un modo speciale,quello precipuo dell'artista.Il modr, ,1,
vedere dell'artistad diverso da quello comune e richiede una capacitzi(ll
operarepassaggimentali a livello conscio.Detto altrimenti e forse in mo,l,'
pid preciso,I'artistad in grado di crearele condizioni che rendono < irr,'
vitabile > il passaggiocognitivo.
Questo d cid che fa chi d allenatonel disegnoe che voi stateper imparan'
Inoltre, questa capaciti di osservarele cosenon trova applicazione sol
tanto nel campo artistico, ma in molti altri aspetti della vita comune.
Tenendo a mente l'esercizio<<Vaso/Profili>>, passateal successivo,rl
cui scopo d esattamenteopposto: ridurre il conflitto tra le due funziorrr
del cervello.
ntlere
Fig. 1-5. Pcr imitarc le firme i filsali lr
prndo osscrvelnocapovolte;in questo modo
\ lvere vedono meglio la forma delle lettere:
vedono, si potrebbe dire, come vede
prta a
l ' arti s ta.
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Frodo
lr lne-
frare.
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It clas-
ncetti
1.
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Il disegno di immagini capovolte
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Fig. 4 11 (a sinistra).Il disegnodi Picrrss,t
copiato in maniera ettata da un allievo.
contrario alla logica che un disegnocapovoltopossariuscire me- <La nostranomale caocienzadi veglia-
coscienza razionale,comenoi la chiamiamo-
ttpetto a uno copiatodiritto. Anchelo studentene era stupito,
non i cheun particolaretipo di coscienza,
enigmapone all'emisferosinistro un problema che non ha so- ma tutto intorno a essa,separateda essadal
logica:comespiegarequestaimprowisa abiliti nel disegnoquando pit sottiledei diaframmi,vi sonoforme
l'cnrisferochesasempretutto - e statoesclusodal compito?Lapar- potenzialidi coscienzatotalmentedifferenti.
Possiamoviveretutta unavita senza
del cervello,che i portata ad ammirarei lavori ben fatti, deve sospettamel'esistenza,ma bastail minimo
la possibiliti che l'<<inferiore>>emisferodestrb sappiadi- stimolodel tipo giusto,ed eccoledestarsiin
tutta la loro completezza,tipi di mentaliti
ben precisiche da qualchepane hanno
notivi non ancordchiariti, il sistemaverbalerifiuta istantaneamen- probabilmenteun loro campodi
ito di < leggere>>e dare un nome a immagini capovolte.La fun- applicazionee di impiego.>
Prrc in effetti che dica: <<Non voglio sapemedi cosecapouolte.E tf0rllreu Jerrres
dlfficile dare un nome a oggettivisti in questaposizionee d'al- k uaie fomre delliesperienureligiosa,l9O2
mondo non d capovolto.Perch6dovrei preoccuparmidi questio-
h.),