Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
di Liv Ferracchiati
L’artista tuderte Liv Ferracchiati, dopo il debutto al Festival Internazionale regia Liv Ferracchiati
della Creazione Contemporanea a Torino e gli applausi al Festival Roma con Caroline Baglioni, Michele Balducci,
Europa, arriva in Umbria con Commedia con schianto. Elisa Gabrielli, Silvio Impegnoso,
Ludovico Röhl, Alice Torriani
Liv, che negli ultimi anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha fatto
voce Aristofane Giorgio Crisafi
parlare di sé per il suo talento prolifico, è stato tra i pochi giovani artisti dramaturg Greta Cappelletti
italiani presentati al Festival Internazionale della Biennale di Venezia Teatro, assistente alla regia Anna Zanetti
a lui sono state dedicate le retrospettive e recentemente è stato applaudito costumi Laura Dondi
a Parigi al Teatro de la Ville per il Festival Chantiers. scene e ideazione maschere Lucia
Anche questo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria che ha Menegazzo
accompagnato praticamente fin dagli esordi il giovane regista e autore. realizzazione maschere Carlo Dalla Costa
ideazione pera-specchio Giacomo Agnifili
Commedia con schianto è un pretesto per raccontare lo smarrimento di una
scenografa realizzatrice Tamara Milenkovic
generazione che sta ricostruendo le proprie basi artistiche e umane su un luci Emiliano Austeri
vuoto di senso. suono Giacomo Agnifili
“Stupefacente e spiazzante... Un neo-hellzapoppin costruitissimo, per una
cultura teatrale resistentissima malgrado la concorrenza ottundente dei —
linguaggi informatici, col beneficio di una compagnia under 35 tutta da produzione
promuovere.” Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica.it Teatro Stabile dell’Umbria
in collaborazione con la compagnia
The Baby Walk
C’era una volta una tipografia. Era una stanza grande con macchine per stam- con Giuditta Fornari
pare libri, giornali, biglietti di auguri... Ma il vecchio stampatore decise di an- regia Giuditta Mingucci
dare finalmente in pensione, spense le macchine. E cosa rimase nello stanzo-
—
ne? Tanta carta, di tutti i colori; e cartone, cartoncini, buste, sacchetti. Per non
produzione
buttarli via li regalò a una cantastorie, che decise di usarli per dar vita e colore Elsinor Centro di Produzione Teatrale
alle sue narrazioni.
Da questa vicenda nasce uno spettacolo di grande semplicità e d’inaspetta-
ta magia, in cui dalle mani e dalla voce dell’interprete prendono vita piccole
storie meravigliose, che stimolano la fantasia, coinvolgendo il pubblico nel
processo creativo.
Se pensate che la carta sia solo il più tipico dei materiali usa e getta cambierete
molto presto idea, vi aspettano avventure fantastiche! Storie di cigni e di ci-
vette, di marinai che guardano la luna e ladri che cercano di imbrogliare i vian-
danti, storie di amicizie, grandi viaggi, nel bosco scuro o per mare, seguendo
la strada maestra o la via solitaria...
DAI 3 ANNI
TEATRO DI NARRAZIONE E
MANIPOLAZIONE DELLA CARTA
di Lucia Calamaro
Nostalgia di casa. Questo potrebbe essere l’altro titolo di questo spettacolo, in regia Lucia Calamaro
quanto per me, la casa sono gli affetti, e gli affetti sono l’unica dimensione ri- con Alfredo Angelici, Cecilia Di Giuli,
masta che mi rapporti al sacro. Il mondo ci limita, la casa ci accoglie e ci espan- Francesco Spaziani, Simona Senzacqua
luci Gianni Staropoli
de. Ed è in questa fioritura potente e affettuosa, che nascono i figli. Che sono
scene e costumi Lucia Calamaro
per me l’altra domanda su cui si annoda, senza scioglierla, questo spettacolo. assistente alla regia Diego Maiello
I figli da piccoli in particolare, in quanto piccoli Dei onnipotenti. disegno dell’angelo Luca Privitera
Influenzata dalla favola che ci hanno raccontato, illustrata dalle infinite madon-
ne con bambino, il mio immaginario cattolico infantile - che è l’unico che ho, —
come probabilmente molti di noi che poi da grandi hanno lasciato perdere- si produzione
è ancorato lì. È lì, prima dei 10 anni, su quelle immagini, che l’impressione Teatro Stabile dell’Umbria,
Teatro Metastasio
indelebile mi si è formata: quella di un Dio bambino, visto dalla prospettiva
in collaborazione con
della madre. Dialoghi – Residenze delle arti
Insomma Dio, per me, è più un figlio che un padre. Un figlio se non proprio Dio performative a Villa Manin 2018-2019
quantomeno onnipotente. Questo è secondo Freud quello che tutti noi siamo
per un breve periodo. Come non volerci tornare?
Nostalgia di Dio quindi si muove in questo strano crocicchio tra la nostalgia di
casa e la nostalgia dell’infanzia onnipotente, che mi è maturato dentro ultima-
mente, senza capirlo ancora del tutto.
Tutti i bambini sono figli. Dio è un bambino. Dio è un figlio. Tutti i figli sono
Dio? Chissà. Comunque sia, una cosa si sa: per le madri, i figli, non crescono
mai. Lucia Calamaro
Tutta casa, letto e chiesa, tratto dal popolare testo di Dario Fo e Franca Rame, è con Valentina Lodovini
uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali regia Sandro Mabellini
della donna, uno spettacolo dove si ride, e molto. costumi Massimo Cantini Parrini
movimento scenico Silvia Perelli
Il primo debutto è stato a Milano, alla Palazzina Liberty, nel 1977, in appoggio
disegno luci Alessandro Barbieri
alle lotte del movimento femminista. Da allora è tuttora allestito in oltre trenta scenografia Chaira Amaltea Ciarelli
nazioni. musiche Maria Antonietta
Valentina Lodovini interpreta quattro diversi personaggi femminili: una casa-
linga che all’interno della famiglia ha tutto, al di fuori della considerazione, —
dell’essere trattata come una persona e rispettata in quanto tale, non solo usa- produzione
ta come oggetto sessuale e come domestica senza stipendio né pensione; una Pierfrancesco Pisani e TPE-Teatro
Piemonte Europa
donna subalterna all’uomo nell’atto sessuale; un’operaia sfruttata tre volte, in
fabbrica, in casa e in camera da letto; e un’Alice nel paese senza meraviglie,
protagonista del disincantato atto finale.
La serata si pare con il brano Love danzato da Jenny Mattaioli, interprete ca- L.O.V.E. | Landen On a Virtual Earth
rismatica di molte delle coeregrafie di Afshin Varjavandi, le qualità tecniche e con Jenny Mattaioli
la raffinita sensibilità dell’artista emergono con tutta evidenza in questo solo. coreografia e ideazione Afshin
Varjavandi
Sotto il titolo Love Poems la MM Contemporary Dance Company, realtà di
eccellenza della danza italiana, presenta una serata composta da due coreo- —
grafie di grande fascino: in anteprima nazionale il nuovo lavoro del coreografo produzione
spagnolo Thomas Noone dal titolo Brutal Love Poems e alcuni estratti di Ger- La Mama Umbria International
shwin Suite di Michele Merola.
Le coreografie, unite dal comune denominatore di una spiccata musicalità,
sono caratterizzate da una forte implicazione tanto interpretativa quanto tecni-
LOVE POEMS
ca, che mette in luce la versatilità stilistica e la straordinaria bravura dei dan-
coreografie Thomas Noone e Michele
zatori della compagnia. Da un brano all’altro, la danza diventa tutt’uno con la Merola
musica, sposandone la ricchezza compositiva grazie a coreografie che privi- musiche Jim Pinchen e George
legiano il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto. Gershwin, Stefano Corrias
—
produzione
MM Contemporary Dance Company
Il David di Donatello Giorgio Colangeli veste i panni del “trasparente” profes- con Giorgio Colangeli, Pietro De Silva
sor Paolino nella rilettura registica di Giancarlo Nicoletti di uno dei più noti e con Valentina Perrella
classici pirandelliani, che proprio nel 2019 ha festeggiato i cento anni dal de- Cristina Todaro, Alessandro Giova,
Diego Rifici, Alessandro Solombrino
butto sulle scene, dove è stato uno dei testi più rappresentati del drammatur-
e Francesco Petit-Bon
go siciliano. regia Giancarlo Nicoletti
“Con la complicità di un cast di protagonisti virtuoso e coraggioso, siamo ap-
prodati a un approccio analitico, ripartendo da quello che realmente è e non da —
quello che dovrebbe essere. Senza la paura di sporcarsi le mani col cinismo, produzione
la ferocia, la comicità sbordante e la drammaticità cruda di Pirandello. Fra la I Due della Città del Sole & Altra
Magna Grecia siciliana e Bunuel, fra la borghesia novecentesca e Lars Von Scena
Trier. Un approccio contemporaneo, dannatamente concreto. Nella volontà di
fare uno spettacolo vivo, spietato, esilarante e maledetto.” Giancarlo Nicoletti
È il racconto di un grande amore che la malattia ha reso ancora più grande: con Cesare Bocci e Tiziana Foschi
un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria di un uomo e di regia Cesare Bocci
una donna che non si danno per vinti quando all’improvviso il destino scon- supervisione alla regia Peppino Mazzotta
volge la loro vita.
—
Uno spettacolo vero, lucido, ironico e commovente, in cui i due protagonisti produzione
si mettono a nudo svelando le loro fragilità, raccontando come all’improvviso ART Show
possano crollare le certezze e come si possa risalire dal baratro con capar-
bietà, incoscienza, tanto amore e voglia di vivere. In un’alternanza di situazioni
dolorose, grottesche, a volte divertenti, si delinea l’immagine di una donna
prigioniera di un corpo che non le obbedisce più e che lotta per riconquistare
la propria vita, con il suo uomo che le è accanto sempre e comunque sorriden-
te. Con ironia e disarmante lucidità prende corpo una testimonianza diretta
che trasmette tanta forza, quella forza che spesso manca nel quotidiano. Un
racconto al quale si assiste in un contrasto positivo di emozioni: con gli occhi
lucidi e la risata che prorompe all’improvviso a volte amara, altre volte sempli-
ce, spontanea, liberatoria.
Dario Ballantini, trasformista di Striscia La Notizia, porta a teatro un cavallo di regia Massimo Licinio
battaglia del suo repertorio giovanile: il grande Ettore Petrolini. scritto e interpretato da Dario Ballantini
Con la consueta maniacale ostinazione per il totale camuffamento, l’artista alla fisarmonica Marcello Fiorini
scenografia Sergio Billi
livornese riesce a far rivivere, in una versione più aderente possibile all’origi-
costumi Dario Ballantini e Nadia
nale, sette personaggi creati dal grande comico romano nato a fine ‘800. Macchi
Ettore Petrolini può essere considerato il precursore di tutta la comicità italia-
na, compresa la versatile creazione di personaggi che, corredati da rudimen- —
tali trucchi speciali, sono stati anche d’ispirazione per molti grandi interpreti produzione
della scena italiana. Il lavoro di ricerca di trucchi e costumi originali, restituisce Licinio Productions
l’atmosfera pionieristica di questo genio assoluto.
Una raffinata ed eccellente scrittura ricca di colpi di scena e densa di umori- traduzione Giulia Serafini
smo di Florian Zeller, giovane autore vincitore di numerosi premi in Francia. regia Stefano Artissunch
Lo scrittore e drammaturgo Pierre è morto in un incidente d’auto. Nel tentativo con Ettore Bassi, Simona Cavallari
e con Giancarlo Ratti, Malvina
di mettere ordine ai documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi
Ruggiano
per la stesura di una futura commedia, che tratta di un uomo sposato, scritto- scene Matteo Soltanto
re, appassionato e innamorato di una giovane attrice. Fiction o autobiografia? costumi Marco Nateri
Per rispondere a questa domanda, Anne si appella ai suoi ricordi ed anche a disegno luci Giorgio Morgese
Daniel, migliore amico di Pierre, un personaggio brillante e forse segretamen- musiche DARDUST
te innamorato di lei, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla, ma ci riesce
solo a metà. —
produzione
Lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dub-
a.ArtistiAssociati, Synergie Arte
bi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e Teatro
fantasia.
Pulcinellesco è un monologo d’attore in maschera, che racchiude il ventenna- con Valerio Apice
le lavoro di Valerio Apice e la sua originale interpretazione della Commedia consulenza letteraria Giulia Castellani
dell’Arte. maschere Fabio Butera
video in scena Tommaso Scorteccia
Quattro diversi personaggi raccontano l’eterna storia di Pulcinella: servo irri-
costumi Luciana Strata
verente, figlio disubbidiente, trasgressore, vittima del potere, ma forza vitale testi canzoni Valerio Apice
in grado di risollevarsi e rinascere, sullo sfondo di una Napoli che svela la sua musiche di Cose doppie, Mamma mia,
crudeltà e la sua bellezza. Ninè, Perepé Vincenzo Mercurio
Valerio Apice, autore-attore, alterna prosa, poesia, canzoni, in un ritmo serrato arrangiamenti, elaborazione musicale,
in cui lo spettatore è giocosamente coinvolto. Con l’ausilio del video in scena, chitarra classica e battente Salvatore
della tecnica d’improvvisazione, della recitazione cantata, Pulcinellesco è un Familiari
coarrangiamenti e realizzazione tecnica
viaggio attraverso una tradizione napoletana ricca di contaminazioni e rein-
Fortunato Serranò
venzioni. fisarmonica Vittorio Romeo
mandolino, chitarra acustica e percussioni
Peppe D’Agostino
—
produzione
Teatro Laboratorio Isola di Confine
Biblioteca Comunale
T 075 843975
Nel sito puoi trovare informazioni sulle attività del Teatro Stabile dell’Umbria:
gli spettacoli prodotti, le stagioni di prosa e danza, i teatri, il centro studi e formazione,
i comunicati stampa, le news, acquistare i biglietti e iscriverti alla newsletter.
—
TSU NEWS è la newsletter con tutti gli appuntamenti della settimana.
Iscriviti sul sito o lascia il tuo indirizzo email al botteghino del teatro.