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Philine Helas
L’apparato decorativo del Liber Regulae non si limita alle 1. Medaglioni nel bas-des-page come continuazione dello spa-
iniziali figurate, tese nella maggior parte dei casi ad illustrare zio narrativo dell’iniziale
concretamente il contenuto del capitolo relativo. Molte pa- L’uso dei medaglioni nel bas-de-page del Liber Regulae
gine, infatti, sono decorate anche da tralci vegetali policromi trae ispirazione da una bibbia bolognese del Duecento – già
con foglie di acanto e fiori. Nel bas-de-page di nove fogli, inol- dell’Ordine di Santo Spirito e oggi conservata all’Escorial –
tre, è inserita una coppia di medaglioni che costituiscono uno nella quale tale elemento compositivo si trova piuttosto di
spazio pittorico definito, all’interno del quale – al pari delle frequente5. Nel Liber Regulae i medaglioni creano un legame
iniziali – sono rappresentati alcuni aspetti del tema discusso con l’immagine contenuta nell’iniziale, la quale fornisce un’il-
nel corrispondente capitolo. Infine, sulla sommità della pagi- lustrazione del testo6. Un caso particolare, tuttavia, è costi-
na, lungo il margine inferiore, accanto al testo o all’interno tuito da f. 15v dell’incipit: qui infatti le miniature a margine
dei tralci d’acanto sono tratteggiati esseri umani, animali reali del bas-de-page descrivono il contenuto del testo molto più
e fantastici colti in diverse posizioni2. Non è pertanto indi- della I iniziale, raffigurante Cristo in piedi, a mo’ di statua,
viduabile un unico sistema decorativo: talvolta incontriamo all’interno di una nicchia (tav. 1). Il bordo inferiore, invece,
un sovraffollamento di figure diverse, in altri casi è presente ospita una rappresentazione simbolica dell’istituzionalizzazio-
soltanto una figura. In talune pagine i marginalia costituisco- ne dell’Ordine di Santo Spirito: il papa in trono impugna
no l’unico elemento figurato accanto ad un’iniziale decorata. con la mano sinistra un libro aperto – da interpretare come la
Queste immagini eterogenee a prima vista sembrano drôleries, Regola – mentre consegna con la destra l’abito dell’Ordine e
presenti spesso nei codici illuminati medievali; in alcuni casi, l’immagine della Vera Icona ai confratelli in ginocchio, collo-
però, sono pertinenti al testo. cati all’interno dei due medaglioni. Dalla sinistra del campo
Certamente ogni interpretazione non può che rimanere pittorico si avvicina in volo un angelo che sorregge la doppia
nell’ambito delle ipotesi. Bisogna infatti considerare quanto croce, simbolo dell’Ordine7. Per quanto riguarda la compo-
temi e motivi decorativi circolassero liberamente all’interno sizione, in questo caso i medaglioni e le figure marginali for-
delle botteghe, oltre che tra botteghe diverse; risulta pertan- mano un continuum della narrazione, come è di uso comune
to arduo capire se un artista si ispirasse al testo o inserisse in anche nella miniatura bolognese di questo genere. Nel Liber
modo spontaneo un elemento figurativo senza considerare Regulae, tuttavia, è presente un’eccezione: qui l’artista sfrutta
il contenuto trattato nel capitolo3. Per quanto riguarda la tutto lo spazio a disposizione e usa a suo vantaggio anche le
miniatura italiana del Due e Trecento, tale fenomeno non è diverse sezioni del campo pittorico per mettere in luce la “na-
stato oggetto di studi sistematici4. tura altra” dell’angelo e del papa. Infatti Innocenzo III non
Di seguito verrà presentata una selezione di decorazioni viene presentato solo in qualità di fondatore dell’Ordine di
marginali che possono essere divise in diverse categorie: 1. le Santo Spirito ma è raffigurato anche nell’atto di porre i pie-
coppie di medaglioni tondi nel bas-de-page; 2. figure in mar- di su un drago e un leone, alludendo alle parole del Vecchio
gine in evidente relazione con il testo o con la scena dell’ini- Testamento e sottolineando così il significato allegorico del
ziale; 3. marginalia probabilmente in relazione con il testo; papato come potere spirituale in terra8. I fratelli all’interno
4. lettere iniziali composte da animali; 5. figure in margine dei medaglioni, invece, rappresentano in modo più concreto
su pagine prive dell’iniziale figurata; 6. animali araldici, na- i membri dell’Ordine coevi e come tali tornano in tutti gli
turali e fantastici. altri medaglioni.
In tutti gli altri casi i medaglioni si qualificano come una no particolarmente raccolte in preghiera e il modo in cui
continuazione del tema già sviluppato nell’iniziale: al prin- vengono rappresentate ricorda più quello di una coppia di
cipio del cap. XIII dedicato all’accettazione dei malati, la amanti. La messa in scena della prassi devozionale è inoltre
lettera D configura lo spazio di una sala ospedaliera metten- accostata all’immagine più erotica di tutto il codice: lun-
do in scena la cura spirituale dei malati tramite la confessio- go il lato sinistro dell’iniziale, infatti, una giovane donna,
ne, menzionata nel testo, e il sacramento della comunione, con una veste quasi trasparente che mette in evidenza il suo
trattato nel capitolo seguente9 (tav. 16). Nei medaglioni è corpo, si stiracchia leziosamente; inoltre, mentre cerca di
istoriata una processione che si muove in direzione di un cogliere con la mano sinistra un bocciolo dai rami della de-
gruppo di chierici che celebra la messa, evocando così le corazione sovrastante, alza con la destra la gonna, scopren-
funzioni religiose dell’ospedale. Tuttavia sono presenti an- do la gamba e mostrando una deliziosa sottoveste di pizzo.
che altre figure marginali che potrebbero essere messe in Posizionata su un piedistallo, la figura muliebre sembra un
relazione con il tema della Regola: sul tralcio situato al di idolo: con ciò si intende forse evocare le critiche formulate
sopra della scena della confessione è aggrappato un uomo, dalla Chiesa nei confronti delle statue antiche. Inoltre, il
completamente nudo ad eccezione degli stivali, aggredito da gesto del cogliere, nel suo riferimento ad Eva che prende la
due uccelli, uno dei quali becca il suo pene. L’immagine po- mela, ricorda il peccato originale, suggerito anche dall’atteg-
trebbe simboleggiare i peccati carnali come argomento della giamento del fratello che, pur essendo innanzi a un leggio,
confessione e le conseguenti punizioni infernali previste10. volge lo sguardo in direzione della donna.
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Anche l’uomo villoso, dall’aspetto selvaggio, che si arrampi- Nel cap. LVIII – dedicato alla cerimonia da seguire
ca sul ramo lungo il margine sinistro della pagina, potrebbe nell’eventualità che un fratello o un pellegrino morisse in
alludere al male che fugge dal malato nel momento in cui ospedale – l’iniziale illustra la veglia funebre, mentre i me-
questi riceve la comunione nel suo letto d’ospedale. daglioni descrivono i momenti immediatamente successivi al
Le decorazioni dei capp. XXIX11, XXXI12, XXXII13 e rito, cioè la processione e la sepoltura del defunto16 (tav. 27).
LXXXV14 replicano un medesimo schema compositivo In conclusione: tutti i medaglioni si trovano in stretta
(tavv. 35, 40, 41, 44), nel quale l’iniziale è dedicata alla relazione con la rispettiva iniziale e forniscono così un
rappresentazione dell’autorità del precettore, mentre i me- commento figurato al testo. In questo senso non fanno
daglioni mostrano i diversi tipi di penitenze assegnate ai parte del mondo marginale. Ciò nondimeno è possibile
membri dell’Ordine e al personale dell’ospedale, a secon- osservare una certa organizzazione gerarchica delle varie
da delle regole infrante. Particolarmente significativa sem- sezioni della pagina: il precettore, il papa o altri digni-
bra la scena rappresentata nell’ultimo capitolo menzionato, tari compaiono sempre nell’iniziale figurata, mentre nei
dedicato alla punizione inflitta agli inservienti litigiosi: la medaglioni sono rappresentati la comunità dell’ospedale,
pena prevista per il colpevole era la fustigazione e la caccia- i confratelli, le sorelle e i servi, questi ultimi, frequente-
ta dall’ospedale privo di vesti (tav. 44). Questo momento mente, nel ruolo di penitenti.
viene illustrato mediante un espediente figurativo piuttosto
interessante: l’espulso, infatti, non si trova più completa- 2. Figure in margine in relazione col testo o con l’iniziale
mente all’interno del medaglione ma sulla sua cornice. La In alcuni casi l’artista utilizza le figure marginali per svilup-
soglia reale tra l’interno dell’ospedale e l’esterno viene qui pare il tema dell’iniziale. Questa prassi è evidente nel cap. IX,
eloquentemente tradotta nello spazio pittorico: la persona in cui si dispone che durante la settimana un chierico debba
lascia l’ambiente definito e sicuro del medaglione – che evi- occuparsi della lettura durante la mensa17 (tav. 34). Nell’inizia-
dentemente simboleggia l’ospedale – per ritrovarsi nel mon- le si vedono cinque fratelli riuniti a tavola, mentre il chierico,
do tendenzialmente inquietante dei marginalia. posto sul margine sinistro della pagina – al di fuori quindi sia
Invece la miniatura del cap. XXXIII, relativo all’ufficio dell’iniziale che dei tralci vegetali – è seduto in cattedra e sfoglia
delle ore, presenta una soluzione compositiva diversa15. un libro aperto. La figura che indossa un vestito rosso, posta al
Nell’iniziale vediamo i confratelli riuniti in chiesa sotto lo di sotto del chierico, sembra cadere, come a voler sottolineare
sguardo vigile del precettore mentre all’interno dei meda- una condizione di instabilità determinata dalla sospensione su
glioni sono ospitati sulla sinistra un fratello e sulla destra di uno spazio vuoto. Mentre l’immagine della mensa e quella
una sorella con l’abito dell’Ordine (tav. 28). Entrambi han- del chierico sono semanticamente connesse, gli animali che
no in mano una corona di preghiera, già in uso prima della appaiono al di sopra e al di sotto della scrittura – alcuni dei
diffusione del rosario per rammentare l’esatto numero di quali dotati di notevole naturalismo – non sono collegati alle
96 preghiere da recitare. Le due figure, tuttavia, non sembra- raffigurazioni principali.
Di più difficile interpretazione è la relazione tra l’ini- l’immagine simboleggi le restrizioni alle quali andrà incon-
ziale e la decorazione marginale nel cap. LXX dedicato tro il bambino dalla gioventù fino alla vecchiaia.
all’ammissione nell’Ordine, rituale culminante nel pro- Il cap. VII regola il comportamento da seguire durante la
nunciamento dei voti al cospetto del precettore e della mensa e ordina che tutti i confratelli si riuniscano insieme
comunità18 (tav. 9). Nel margine inferiore appaiono tre per il pasto22 (tav. 32). L’iniziale raffigura il precettore e altri
figure: un danzatore con gli arti distorti e i vestiti ornati – quattro membri della comunità seduti attorno ad una tavo-
in linea con il novizio, come si trattasse di un suo alter ego la imbandita. Accanto a quest’immagine, lungo il margine
– che sembra muoversi a passo di danza seguendo la mu- sinistro, è ritratto un uomo barbuto con un vestito rosso,
sica dei due suonatori di cornamusa, i cui strumenti sono parzialmente coperto da un panno abbondante come un
contrassegnati dalla doppia croce dell’Ordine. Grazie alla lenzuolo, colto nell’atto di indossare le calze. Si tratta forse
presenza di questo segno i suonatori si qualificano come di una persona che ha fretta e teme di arrivare in ritardo? Un
appartenenti all’ospedale, benché la loro funzione rimanga altro elemento curioso è costituito dall’uccello nella sezio-
incerta19. Oltre al chierico impegnato nella lettura, queste ne inferiore della pagina, caratterizzato da un lungo becco
sono le uniche figure marginali che si presentano esplicita- e che, al posto del ventre, mostra il volto di una giovane
mente come parte della comunità ospedaliera. donna, le cui trecce si tramutano nelle zampe di un volatile.
Figure fantastiche che hanno un secondo volto in luogo del
3. Marginalia che possono essere interpretate come commento al corpo sono molto frequenti nell’arte cristiana e di solito im-
tema del capitolo e all’iniziale personano figure demoniache. Tuttavia, anche se in questo
Fig. 3 - Liber Regulae, iniziale decorata con putto sul margine sinistro, Fig. 4 - Putto che si arrampica su colonna tortile antica, Roma, San
dettaglio, metà sec. XIV, ASR, Ospedale di S. Spirito, vol. 3193, f. 32r. Pietro, Loggia di Sant’Elena.
i putti nudi sui ff. 25v (tav. 15), 26v (tav. 12) e 32r (fig. 3). solamente con foglie d’acanto ornamentali, è collegato ad
Quest’ultimo infatti presenta una resa anatomica e un mo- un’architettura che consiste di un portale aperto e di una
dellato più simile al vero in termini di tridimensionalità e scala, dalla quale scende un vecchio barbuto affaticato sotto
naturalezza, come anche il soprastante giovane ritratto di tre il peso di un cinghiale (tav. 30). L’animale potrebbe essere
quarti e rivolto verso l’osservatore, unico esemplare di que- destinato alla cena per i membri dell’Ordine, riuniti a tavola
sto tipo dell’intero codice. A parere di chi scrive il dettaglio nell’iniziale della pagina seguente46.
è da leggere in corrispondenza con la decorazione dell’ini- Il cap. XXXIX disciplina i periodi e le modalità per forni-
ziale: questa al suo interno contiene un grande punto d’oro re le vesti ai poveri47. Nel margine superiore un cane ibrido,
incorniciato come se fosse uno specchio tondo, tipicamente con una zampa che si trasforma in ala, abbaia e digrigna i
medievale, che riflette il viso di chi produce la miniatura. Si denti (tav. 20). Il motivo del cane che aggredisce è un attri-
potrebbe dunque ipotizzare che il giovane immortalato sia buto dell’allegoria della povertà così come veniva dipinta
un autoritratto dell’artista, il quale sarebbe stato da lì in poi nella basilica inferiore di san Francesco ad Assisi (fig. 5). Già
l’unico artefice della decorazione miniata44. con le parole di Dante, che paragonava il furore dei diavoli a
Il cap. XXVII è dedicato all’ordine che i chierici devono quello dei cani che assaltano i mendicanti, si alludeva all’at-
tener a mensa, sedendo in base al loro grado e in ogni caso teggiamento della società nei confronti dei poveri48. Con
prima dei laici45. Il lato sinistro della D iniziale, decorata questo significato appare a Firenze negli affreschi della cap-
100
pella Baroncelli a Santa Croce (1332-1338) e nella cappella
Strozzi a Santa Maria Novella (1365), oppure a Pistoia nella
chiesa di San Francesco (prima del 1343)49. Nel Liber Re-
gulae l’animale si volta in direzione della parola pauperum
– che appare sotto di lui – ma anche in direzione di un
uomo, posto accanto all’iniziale, che si allontana tenendo
un panno sulle spalle. I suoi vestiti singolari potrebbero
alludere alle vesti ricevute in elemosina.
33
Ff. 39v, 41v, 78v, 85v, 91v. cfr. P. Helas, Einleitung. Bilder der Armut und gesellschaftliche Praktiken,
34
Questi si trovano sui ff. 39v, 85v, 92v, 132v, 134v. in Armut und Armenfürsorge in der italienischen Stadtkultur zwischen 13.
35
F. 85v, De silentio mense. und 16. Jahrhundert: Bilder, Texte und soziale Praktiken, a cura di P. He-
36
Anche nel caso del f. 39v (tav. 32) la lettera che diventa una specie las - G. Wolf, Frankfurt am Main, Lang, 2006, pp. 13-25: 16-17. Per
di drago racchiude una scena di confratelli al tavolo. Infatti, nella minia- la Paupertas nella cappella Baroncelli, cfr. V.G. Tuttle, Bosch’s image of
tura medievale, il drago è uno dei motivi impiegati più frequentemente poverty, in «The Art Bulletin» 63 (1981), pp. 88-95: 91, tav. 7.
per animare un’iniziale, cfr. per esempio C. Jakobi-Mirwald, Buchmalerei. 50
F. 148v, Qualiter fratres a fratribus sunt corrigendi. Anche nella Bib-
Ihre Terminologie in der Kunstgeschichte, con la collaborazione di M. Ro- bia dell’Escorial è istoriata una scena simile con capra, capricorno e pasto-
land, Berlin, Reimer, 20083, pp. 56-60, 105; L. Kendrick, Animating re (Real Biblioteca, ms. I. 5, f. 253v). Il vecchio nel Liber Regulae potrebbe
the letter. The figurative embodiment of writing from late antiquity to the alludere alla storia di sant’Egidio, il quale fu nutrito da una cerva.
Renaissance, Columbus, University Press, 1999. 51
Anche questo dettaglio potrebbe essere ispirato alla Bibbia dell’E-
37
La Cava identifica nella figura con i capelli dritti una donna, ma scorial dove la testa di un diavolo, simile alla capra, si trova capovolta nel
né la figura stessa né le vesti hanno un aspetto femminile, cfr. F. La bas-de-page (Real Biblioteca, ms. I. 5, f. 246v).
Cava, Liber Regulae S. Spiritus (Regola dell’ordine ospitaliero di S. Spirito), 52
F. 158r, Qualiter fratris crucis vexillum portare debent.
Milano, Hoepli, 1947, p. 68. 53
F. 227v, De hiis, qui transeunt alicubi quam, ubi preceptor mittit.
38
F. 92v, De capitulo. Secondo la Regola, gli unici uomini che possono 54
F. 171r, De electione magistri.
interagire con le sorelle sono, oltre il precettore, un chierico e due fratelli. 55
Uccelli fantastici si trovano nei ff. 39v, 41v, 49r, 85v, 100r, 127r,
39
F. 132r, De religiosis suscipiendis. 128r, 175r, 185v, 202v, 224r, 236v, 240r; figure ibride nel f. 191v.
40
F. 136v, Ut nulli liceat ecclesiam construere. 56
F. 93r, De fratibus in fornicatione lapsis.
41
Delle 55 iniziali decorate (27r, 28r, 32r, 42r, 44v, 48v, 52r, 57v, 57
Ff. 42r, 89v, 90r, 120r, 126r, 168r, 170r, 171r, 185v, 235r.
59v, 61v, 89v, 90r, 90v, 109v, 113v, 116r, 118r, 120r, 126r, 133v, 135r, 58
La testa dell’animale nel tralcio su f. 244v (tav. 42) potrebbe essere
139v, 143r, 143v, 144v, 154r, 163v, 168r, 170r, 170v, 171r, 185v, 186v, anche una scimmia. Per le numerose scimmie nella miniatura medie-
187r, 196r, 196v, 204r, 204v, 209r, 209v, 210r, 213r, 214r, 214v, 217r, vale, cfr. L.M.C. Randall, Images in the margins of Gothic manuscripts,
219v, 230r, 231v, 234r, 235r, 236v, 237r, 238r, 243r, 246v), alcune Berkeley, University of California Press, 1966.
sono accompagnate da figure marginali, ovvero i ff. 42r, 89v, 90r, 126r, 59
Per la raffigurazione di chierici nella decorazione marginale, cfr.
168r, 170r, 171r, 185v, 236v, 246v. E.M. Hunt, Illuminating the borders of northern French and Flemish ma-
42
Anche nella Bibbia dell’Escorial troviamo un ragazzo, qui però ve- nuscripts 1270-1310, New York, Routledge, 2007, pp. 12-13; L.M.C.
stito, che si arrampica per arrivare al nido di un uccello (Real Biblioteca, Randall, Images in the margins… cit., pp. 80 sgg.
ms. I. 5, f. 253v). 60
Per il Salterio di Luttrell, cfr. M. Camille, Mirror in parchment.
43
Le colonne, considerate come provenienti dal tempio di Salomone, The Luttrell Psalter and the making of Medieval England, London,
decorarono in varie fasi la tomba di san Pietro e sono da includere tra i Reaktion Books, 1998.
pochi monumenti dell’antichità rimasti sempre visibili. Un putto in posa 61
Per la mobilità dei miniatori, cfr. G. Schmidt, Beobachtungen be-
analoga è ancora oggi visibile su una delle colonne della loggia delle reli- treffend die Mobilität von Buchmalern im 14. Jahrhundert, in «Codices
quie di sant’Elena, cfr. B. Nobiloni, Le colonne vitinee della basilica di San manuscripti», 42/43 (2003), pp. 1-25.
Pietro a Roma, in «Xenia Antiqua» VI (1997), pp. 81-142: 81 e 88, ill. 15.
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