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I marginalia del Liber Regulae1

Philine Helas

L’apparato decorativo del Liber Regulae non si limita alle 1. Medaglioni nel bas-des-page come continuazione dello spa-
iniziali figurate, tese nella maggior parte dei casi ad illustrare zio narrativo dell’iniziale
concretamente il contenuto del capitolo relativo. Molte pa- L’uso dei medaglioni nel bas-de-page del Liber Regulae
gine, infatti, sono decorate anche da tralci vegetali policromi trae ispirazione da una bibbia bolognese del Duecento – già
con foglie di acanto e fiori. Nel bas-de-page di nove fogli, inol- dell’Ordine di Santo Spirito e oggi conservata all’Escorial –
tre, è inserita una coppia di medaglioni che costituiscono uno nella quale tale elemento compositivo si trova piuttosto di
spazio pittorico definito, all’interno del quale – al pari delle frequente5. Nel Liber Regulae i medaglioni creano un legame
iniziali – sono rappresentati alcuni aspetti del tema discusso con l’immagine contenuta nell’iniziale, la quale fornisce un’il-
nel corrispondente capitolo. Infine, sulla sommità della pagi- lustrazione del testo6. Un caso particolare, tuttavia, è costi-
na, lungo il margine inferiore, accanto al testo o all’interno tuito da f. 15v dell’incipit: qui infatti le miniature a margine
dei tralci d’acanto sono tratteggiati esseri umani, animali reali del bas-de-page descrivono il contenuto del testo molto più
e fantastici colti in diverse posizioni2. Non è pertanto indi- della I iniziale, raffigurante Cristo in piedi, a mo’ di statua,
viduabile un unico sistema decorativo: talvolta incontriamo all’interno di una nicchia (tav. 1). Il bordo inferiore, invece,
un sovraffollamento di figure diverse, in altri casi è presente ospita una rappresentazione simbolica dell’istituzionalizzazio-
soltanto una figura. In talune pagine i marginalia costituisco- ne dell’Ordine di Santo Spirito: il papa in trono impugna
no l’unico elemento figurato accanto ad un’iniziale decorata. con la mano sinistra un libro aperto – da interpretare come la
Queste immagini eterogenee a prima vista sembrano drôleries, Regola – mentre consegna con la destra l’abito dell’Ordine e
presenti spesso nei codici illuminati medievali; in alcuni casi, l’immagine della Vera Icona ai confratelli in ginocchio, collo-
però, sono pertinenti al testo. cati all’interno dei due medaglioni. Dalla sinistra del campo
Certamente ogni interpretazione non può che rimanere pittorico si avvicina in volo un angelo che sorregge la doppia
nell’ambito delle ipotesi. Bisogna infatti considerare quanto croce, simbolo dell’Ordine7. Per quanto riguarda la compo-
temi e motivi decorativi circolassero liberamente all’interno sizione, in questo caso i medaglioni e le figure marginali for-
delle botteghe, oltre che tra botteghe diverse; risulta pertan- mano un continuum della narrazione, come è di uso comune
to arduo capire se un artista si ispirasse al testo o inserisse in anche nella miniatura bolognese di questo genere. Nel Liber
modo spontaneo un elemento figurativo senza considerare Regulae, tuttavia, è presente un’eccezione: qui l’artista sfrutta
il contenuto trattato nel capitolo3. Per quanto riguarda la tutto lo spazio a disposizione e usa a suo vantaggio anche le
miniatura italiana del Due e Trecento, tale fenomeno non è diverse sezioni del campo pittorico per mettere in luce la “na-
stato oggetto di studi sistematici4. tura altra” dell’angelo e del papa. Infatti Innocenzo III non
Di seguito verrà presentata una selezione di decorazioni viene presentato solo in qualità di fondatore dell’Ordine di
marginali che possono essere divise in diverse categorie: 1. le Santo Spirito ma è raffigurato anche nell’atto di porre i pie-
coppie di medaglioni tondi nel bas-de-page; 2. figure in mar- di su un drago e un leone, alludendo alle parole del Vecchio
gine in evidente relazione con il testo o con la scena dell’ini- Testamento e sottolineando così il significato allegorico del
ziale; 3. marginalia probabilmente in relazione con il testo; papato come potere spirituale in terra8. I fratelli all’interno
4. lettere iniziali composte da animali; 5. figure in margine dei medaglioni, invece, rappresentano in modo più concreto
su pagine prive dell’iniziale figurata; 6. animali araldici, na- i membri dell’Ordine coevi e come tali tornano in tutti gli
turali e fantastici. altri medaglioni.
In tutti gli altri casi i medaglioni si qualificano come una no particolarmente raccolte in preghiera e il modo in cui
continuazione del tema già sviluppato nell’iniziale: al prin- vengono rappresentate ricorda più quello di una coppia di
cipio del cap. XIII dedicato all’accettazione dei malati, la amanti. La messa in scena della prassi devozionale è inoltre
lettera D configura lo spazio di una sala ospedaliera metten- accostata all’immagine più erotica di tutto il codice: lun-
do in scena la cura spirituale dei malati tramite la confessio- go il lato sinistro dell’iniziale, infatti, una giovane donna,
ne, menzionata nel testo, e il sacramento della comunione, con una veste quasi trasparente che mette in evidenza il suo
trattato nel capitolo seguente9 (tav. 16). Nei medaglioni è corpo, si stiracchia leziosamente; inoltre, mentre cerca di
istoriata una processione che si muove in direzione di un cogliere con la mano sinistra un bocciolo dai rami della de-
gruppo di chierici che celebra la messa, evocando così le corazione sovrastante, alza con la destra la gonna, scopren-
funzioni religiose dell’ospedale. Tuttavia sono presenti an- do la gamba e mostrando una deliziosa sottoveste di pizzo.
che altre figure marginali che potrebbero essere messe in Posizionata su un piedistallo, la figura muliebre sembra un
relazione con il tema della Regola: sul tralcio situato al di idolo: con ciò si intende forse evocare le critiche formulate
sopra della scena della confessione è aggrappato un uomo, dalla Chiesa nei confronti delle statue antiche. Inoltre, il
completamente nudo ad eccezione degli stivali, aggredito da gesto del cogliere, nel suo riferimento ad Eva che prende la
due uccelli, uno dei quali becca il suo pene. L’immagine po- mela, ricorda il peccato originale, suggerito anche dall’atteg-
trebbe simboleggiare i peccati carnali come argomento della giamento del fratello che, pur essendo innanzi a un leggio,
confessione e le conseguenti punizioni infernali previste10. volge lo sguardo in direzione della donna.
Philine Helas

Anche l’uomo villoso, dall’aspetto selvaggio, che si arrampi- Nel cap. LVIII – dedicato alla cerimonia da seguire
ca sul ramo lungo il margine sinistro della pagina, potrebbe nell’eventualità che un fratello o un pellegrino morisse in
alludere al male che fugge dal malato nel momento in cui ospedale – l’iniziale illustra la veglia funebre, mentre i me-
questi riceve la comunione nel suo letto d’ospedale. daglioni descrivono i momenti immediatamente successivi al
Le decorazioni dei capp. XXIX11, XXXI12, XXXII13 e rito, cioè la processione e la sepoltura del defunto16 (tav. 27).
LXXXV14 replicano un medesimo schema compositivo In conclusione: tutti i medaglioni si trovano in stretta
(tavv. 35, 40, 41, 44), nel quale l’iniziale è dedicata alla relazione con la rispettiva iniziale e forniscono così un
rappresentazione dell’autorità del precettore, mentre i me- commento figurato al testo. In questo senso non fanno
daglioni mostrano i diversi tipi di penitenze assegnate ai parte del mondo marginale. Ciò nondimeno è possibile
membri dell’Ordine e al personale dell’ospedale, a secon- osservare una certa organizzazione gerarchica delle varie
da delle regole infrante. Particolarmente significativa sem- sezioni della pagina: il precettore, il papa o altri digni-
bra la scena rappresentata nell’ultimo capitolo menzionato, tari compaiono sempre nell’iniziale figurata, mentre nei
dedicato alla punizione inflitta agli inservienti litigiosi: la medaglioni sono rappresentati la comunità dell’ospedale,
pena prevista per il colpevole era la fustigazione e la caccia- i confratelli, le sorelle e i servi, questi ultimi, frequente-
ta dall’ospedale privo di vesti (tav. 44). Questo momento mente, nel ruolo di penitenti.
viene illustrato mediante un espediente figurativo piuttosto
interessante: l’espulso, infatti, non si trova più completa- 2. Figure in margine in relazione col testo o con l’iniziale
mente all’interno del medaglione ma sulla sua cornice. La In alcuni casi l’artista utilizza le figure marginali per svilup-
soglia reale tra l’interno dell’ospedale e l’esterno viene qui pare il tema dell’iniziale. Questa prassi è evidente nel cap. IX,
eloquentemente tradotta nello spazio pittorico: la persona in cui si dispone che durante la settimana un chierico debba
lascia l’ambiente definito e sicuro del medaglione – che evi- occuparsi della lettura durante la mensa17 (tav. 34). Nell’inizia-
dentemente simboleggia l’ospedale – per ritrovarsi nel mon- le si vedono cinque fratelli riuniti a tavola, mentre il chierico,
do tendenzialmente inquietante dei marginalia. posto sul margine sinistro della pagina – al di fuori quindi sia
Invece la miniatura del cap. XXXIII, relativo all’ufficio dell’iniziale che dei tralci vegetali – è seduto in cattedra e sfoglia
delle ore, presenta una soluzione compositiva diversa15. un libro aperto. La figura che indossa un vestito rosso, posta al
Nell’iniziale vediamo i confratelli riuniti in chiesa sotto lo di sotto del chierico, sembra cadere, come a voler sottolineare
sguardo vigile del precettore mentre all’interno dei meda- una condizione di instabilità determinata dalla sospensione su
glioni sono ospitati sulla sinistra un fratello e sulla destra di uno spazio vuoto. Mentre l’immagine della mensa e quella
una sorella con l’abito dell’Ordine (tav. 28). Entrambi han- del chierico sono semanticamente connesse, gli animali che
no in mano una corona di preghiera, già in uso prima della appaiono al di sopra e al di sotto della scrittura – alcuni dei
diffusione del rosario per rammentare l’esatto numero di quali dotati di notevole naturalismo – non sono collegati alle
96 preghiere da recitare. Le due figure, tuttavia, non sembra- raffigurazioni principali.
Di più difficile interpretazione è la relazione tra l’ini- l’immagine simboleggi le restrizioni alle quali andrà incon-
ziale e la decorazione marginale nel cap. LXX dedicato tro il bambino dalla gioventù fino alla vecchiaia.
all’ammissione nell’Ordine, rituale culminante nel pro- Il cap. VII regola il comportamento da seguire durante la
nunciamento dei voti al cospetto del precettore e della mensa e ordina che tutti i confratelli si riuniscano insieme
comunità18 (tav. 9). Nel margine inferiore appaiono tre per il pasto22 (tav. 32). L’iniziale raffigura il precettore e altri
figure: un danzatore con gli arti distorti e i vestiti ornati – quattro membri della comunità seduti attorno ad una tavo-
in linea con il novizio, come si trattasse di un suo alter ego la imbandita. Accanto a quest’immagine, lungo il margine
– che sembra muoversi a passo di danza seguendo la mu- sinistro, è ritratto un uomo barbuto con un vestito rosso,
sica dei due suonatori di cornamusa, i cui strumenti sono parzialmente coperto da un panno abbondante come un
contrassegnati dalla doppia croce dell’Ordine. Grazie alla lenzuolo, colto nell’atto di indossare le calze. Si tratta forse
presenza di questo segno i suonatori si qualificano come di una persona che ha fretta e teme di arrivare in ritardo? Un
appartenenti all’ospedale, benché la loro funzione rimanga altro elemento curioso è costituito dall’uccello nella sezio-
incerta19. Oltre al chierico impegnato nella lettura, queste ne inferiore della pagina, caratterizzato da un lungo becco
sono le uniche figure marginali che si presentano esplicita- e che, al posto del ventre, mostra il volto di una giovane
mente come parte della comunità ospedaliera. donna, le cui trecce si tramutano nelle zampe di un volatile.
Figure fantastiche che hanno un secondo volto in luogo del
3. Marginalia che possono essere interpretate come commento al corpo sono molto frequenti nell’arte cristiana e di solito im-
tema del capitolo e all’iniziale personano figure demoniache. Tuttavia, anche se in questo

I marginalia del Liber Regulae


Come già detto in merito alla decorazione del cap.XXXIII caso manca una caratterizzazione chiaramente diabolica del
(tav. 28), le figure marginali possono talvolta essere interpre- viso, forse la sua presenza in questa pagina potrebbe alludere
tate, oltre che come un’illustrazione del testo, anche come un al vizio della gola, visto che l’uccello si trova al di sotto della
commento del miniatore. Questa, tuttavia, rimane un’ipo- ricca tavola imbandita, presso cui siedono un precettore e
tesi poiché di fatto nel Liber Regulae è presente più di un due personaggi alla sua destra in evidente sovrappeso23.
modo di concepire la composizione e sicuramente anche più Il cap. XLI è dedicato agli orfani e all’accoglienza delle
di una mano d’artista. Il cap. III, dedicato all’accettazione partorienti nell’ospedale; ai due aspetti si allude nell’iniziale
del novizio, è l’unico decorato con due iniziali e mostra un per il tramite di una balia impegnata ad allattare un neonato
arricchimento del mondo marginale nella seconda pagina20 e di una donna visibilmente gravida, la quale viene accolta
(tavv. 12 e 15). Il serpente che si muove a sinistra in direzio- da una suora e da un confratello24 (tav. 25). A sinistra dell’i-
ne dell’iniziale, all’interno della quale il precettore copre il niziale, invece, appare un uomo barbuto che suona un lun-
novizio con il mantello dell’Ordine, può essere interpretato go corno. La sua nudità non viene coperta dal panno rosso,
come una rappresentazione del male, dal quale il novizio che funge soltanto da accessorio in movimento (bewegtes
viene protetto grazie al segno della croce, citato nelle parole Beiwerk), svolazzante e in posizione tale da esporre il suo
del testo: «Per hoc signum crucis fugiat a te omne malignum membro maschile25. L’esposizione esplicita della nudità è
et Christus te preducat ad regnum eternum. Amen». Un qui chiaramente in relazione all’argomento della gravidanza
altro pericolo è costituito dal cane nero che si lancia dalla e della nascita e si riferisce, quindi, all’atto della procreazio-
voluta sulla sinistra per inseguire la lepre che cerca riparo ne: l’erezione, infatti, viene simbolicamente figurata attra-
nella voluta posta sul lato destro (tav. 12). verso il corno.
A partire dal f. 31v la maggiore ricchezza formale e cro- Il cap. LXXV contiene solo le parole del giuramento del
matica sia delle iniziali che del mondo marginale suggerisce precettore mentre l’iniziale riproduce la cerimonia al cospetto
l’ipotesi dell’intervento di un altro artista. Il cap. V riporta del papa26 (tav. 2). Nel bas-de-page si trovano quattro figurine,
la preghiera da recitare ogni volta che un bambino viene le quali – nonostante la loro collocazione apparentemente di-
offerto all’Ordine21. Nell’iniziale vediamo una coppia di scontinua tra tralci vegetali e animali fuori misura – formano
spalle – probabilmente i genitori – che assiste alla cerimo- nell’insieme una scena mondana: una giovane donna dan-
nia mentre il bimbo viene sorretto da due confratelli sopra zante alza le braccia accompagnata da un suonatore di liuto,
l’altare (tav. 8). La lettera D si conclude sulla sinistra in due mentre due uomini con scarselle ben fornite di soldi assistono
volute d’acanto: all’interno di quella superiore è inserito un al balletto. Queste azioni, nel loro insieme, potrebbero sim-
giovane uomo; in quella inferiore uno anziano. Entrambi boleggiare i divertimenti dai quali il precettore deve astenersi.
sembrano lottare contro i tralci vegetali che chiudono il cer- Solo in un altro caso, nel cap. LXX, dedicato all’ammissione
chio al cui interno sono raffigurati: non è da escludere che del novizio, si trova nel bas-de-page una scena analoga di mu- 97
sica e danza (tav. 9), mentre nel cap. LXXXVI, durante la
cerimonia di accettazione di un fratello, una figura maschile
nel margine fa risuonare un lungo corno27 (tav. 13). Sembra
allora di un certo interesse notare come l’artista abbia incluso
nella raffigurazione l’elemento della musica – relativamente
poco presente in tutto il Liber Regulae – proprio in concomi-
tanza dei tre capitoli, strutturalmente interconnessi, dedicati
ai momenti cerimoniali e pubblici: la promessa, i voti e la de-
signazione del precettore28. La musica esprime forse una sorta
di ordine a cui l’individuo è tenuto a sottostare, così come il
novizio, il fratello e poi il precettore devono sottomettersi alla
Regola?
Il f. 202v, che illustra il cap. LXXV, è tra quelli che
presentano una cospicua quantità di animali (tav. 2). Sul
tralcio nel margine superiore sono appollaiati due pap-
pagalli in simmetria assiale, diversi solo nei colori, che
sembrano richiamare gli uccelli ornamentali della Bibbia
Philine Helas

dell’Escorial29, mentre altri tre uccelli, dalle movenze più


vivaci, si muovono lungo il margine sinistro su un tralcio
d’acanto sul quale sta per arrampicarsi anche un piccolo
orsetto, ovviamente rappresentato fuori scala. Nel bas-de-
page, invece, tra il suonatore e la danzatrice sono collocati Fig. 1 - Liber Regulae, iniziale figurata con volto di santo, metà sec. XIV,
ASR, Ospedale di S. Spirito, vol. 3193, f. 229v.
una volpe e un altro uccello che sta beccando alcune bac-
che germogliate dalla decorazione ornamentale. Il foglio si
presenta dunque sovraffollato ed eterogeneo, quasi frutto vecchio santo con la barba lunga e un libro in mano potreb-
di una progressiva apposizione piuttosto che il risultato di be essere identificato come san Pietro, simbolo del papato32
un progetto unitario. (fig. 1). Nel testo viene prescritto che nessun membro dell’o-
Le figure marginali del f. 216v, dedicate al tema della spedale debba mai rivelare questioni disoneste riguardanti
caccia, non sono connesse al contenuto del cap. LXXXVI, l’istituzione o i confratelli, se non al papa, ai confratelli o al
relativo alla vestizione del nuovo confratello, momento cul- visitatore. A quali episodi disonesti ci si riferisce? L’immagi-
minante del Capitolo generale30 (tav. 13). Sebbene la caccia ne posta lungo il margine sembra suggerire un’indicazione
sia uno dei temi più popolari nella miniatura, nel Liber Re- in merito: è presente un uomo che incede lungo una scala,
gulae è presente solo qui. Nel margine superiore un selvag- sostenendo sulla spalla un grande boccale. Potrebbe essere
gio tende l’arco per colpire un cervo ferito e in fuga, mentre un cellario che consegna il vino alla mensa dei fratelli, vino
nel margine inferiore un capriolo si accorge di un cane alle esibito in modo non proprio ascetico in ben cinque scene di
sue spalle. Inoltre all’interno della voluta d’acanto, che con- lauti banchetti33 (tavv. 31-35). Forse il boccale allude anche
clude la lettera V miniata, è inserito un uomo di spalle a alla capacità del vino di sciogliere la lingua, con il perico-
testa in giù – motivo figurativo preso in prestito dalla Bibbia lo conseguente di diffondere impropriamente affari interni
dell’Escorial31 – che sembra volersi liberare dal viticcio. È all’Ordine.
interessante notare come tale raffigurazione, in stretta ana- Nei casi qui presentati a titolo esemplificativo sembra
logia con le figure sopra citate del f. 31v (tav.8), compaia quindi esistere una relazione di significato tra testo, iniziali
in relazione ad un momento in cui il destino umano viene miniate e figure marginali che interagiscono tra loro e con il
fissato: nel primo caso il bambino è destinato alla vita mo- tema trattato nel capitolo.
nastica, nel secondo l’uomo decide di lasciare il mondo lai-
cale entrando definitivamente nell’Ordine. Ai due momenti 4. Lettere iniziali composte da animali
di chiusura si ribellano queste figure che sembrano lottare, L’iniziale in forma di animale e le decorazioni marginali
rendendo evidente la costrizione. hanno due tradizioni diverse ma entrambe costituiscono
L’iniziale del cap. XCII è un raro esempio in cui una fi- dei “luoghi” dove riunire elementi decorativi con moti-
98 gura isolata viene rappresentata in luogo di una scena. Il vi legati al testo o in qualche modo interpretabili come
tali. Nel Liber Regulae sono cinque i casi in cui l’iniziale
zoomorfica si fonde con l’iniziale istoriata34 e in due casi
queste sembrano contribuire alla comprensione del testo. Il
cap. XXV, dedicato al rispetto del silenzio durante la men-
sa, espone come sia possibile comunicare senza parlare né
disturbare chi legge35. La lettera A, in cui sono raffigurati
i membri dell’ospedale seduti e serviti a tavola, è costituita
da un drago, con la testa simile a quella di un lupo, immor-
talato nell’atto di addentare un uccello bianco, forse una
gallina, che – letteralmente – è stata così messa a tacere36
(tav. 33). I tralci che circondano il testo sono popolati da
diversi animali, in parte fantastici, come il drago in alto,
e in parte studiati dal vero, come il cavallo e il rapace sulla
roccia. Appare poi subito evidente il considerevole numero
di volatili presenti: nella voluta d’acanto che si sviluppa a
partire dalla lettera osserviamo un uccello nel nido con i
piccoli, disegnato con grande naturalismo; altri due volatili
si colpiscono vicendevolmente contendendosi un verme che

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sbuca dall’acanto, mentre un altro uccello aggredisce il collo
di un drago. Al di sotto del testo, nell’angolo sinistro, siede
una figura con i capelli ritti, ritratta nell’atto di battere le
mani come per incitare due animali fantastici alla lotta37.
L’atteggiamento di queste figure contrasta con il banchetto
dei fratelli e con le parole del testo, relative all’ascolto della
lettura sine tumultu, giacché il tumulto sembra essere il ri- Fig. 2 - Liber Regulae, iniziale figurata con volto barbuto, metà sec. XIV,
sultato della libera iniziativa dell’artista. ASR, Ospedale di S. Spirito, vol. 3193, f. 134v.
La S iniziale del cap. XXX, che descrive il Capitolo tenu-
to dal precettore con i fratelli e le sorelle, è composta da due 5. Figure marginali su pagine prive dell’iniziale figurata
draghi, con teste di lupi, che separano i due gruppi come Sui folia in cui le iniziali sono decorate più semplicemen-
per evitare un contatto tra loro38 (tav. 5). Il capitolo seguen- te con forme geometriche e vegetali le figure marginali ac-
te, infatti, è dedicato alle tentazioni che possono sorgere a quistano un peso preponderante. Si tratta di una manciata
causa di una condizione di promiscuità tra uomini e donne. di occorrenze: su una cinquantina di iniziali decorate, sono
La S iniziale del f. 132r, al contrario, non ha il corpo dieci i casi in cui viene inclusa una figurazione marginale41.
di un drago ma termina con la testa di un asino intento a Come si è detto per ciò che concerne la decorazione delle
ruminare l’acanto39 (tav. 21). Il capitolo descrive l’ospitalità lettere, anche in questo contesto figurativo ogni soluzione
offerta ai religiosi in viaggio: l’asino, pertanto, simboleggia rappresenta un unicum, né è pertanto possibile isolare mo-
qui l’umiltà a cui devono aspirare i religiosi, impersonati da tivi o composizioni ripetute più volte. Questo riguarda ad
un francescano e da un eremita agostiniano. esempio il f. 32r (fig. 3), dove al margine dell’iniziale vedia-
La N iniziale del f. 134v, costituita da un drago che avvicina mo un putto nudo intento ad arrampicarsi sul tralcio per
il muso ad una brocca, non contiene una scena narrativa ma afferrare un uccello che si difende beccandolo42. Non è da
la testa di un uomo anziano barbuto e con turbante (fig. 2). Il escludere che tale motivo sia una ricezione dall’antico: simili
cap. XLVIIII affronta un argomento difficile da illustrare, poi- putti nudi che si muovono all’interno di viticci, infatti, era-
ché prescrive che nessun membro dell’Ordine debba edificare no visibili sulle colonne tortili in San Pietro43 (fig. 4). Poco
una chiesa o una casa40. Forse la figura con le sembianze di uno al di sopra del putto nudo, all’interno della voluta d’acanto,
straniero si riferisce al testo del capitolo precedente, leggibile è ritratta la testa di un giovane che, diversamente dalle altre
sopra la sua testa: «peregrinorum tantum et forensium poterit figure del codice, sembra appena abbozzata: il viso e i capel-
deposita custodire». L’uccello che dorme tranquillamente nella li, infatti, sono modellati con grande cura ma non sono stati
voluta d’acanto e il drago che non riesce ad infilare la testa nella colorati. E proprio a partire da questo foglio si individua la
brocca potrebbero rappresentare “il deposito sicuro”. mano di un altro artista, come è evidente nel confronto tra 99
Philine Helas

Fig. 3 - Liber Regulae, iniziale decorata con putto sul margine sinistro, Fig. 4 - Putto che si arrampica su colonna tortile antica, Roma, San
dettaglio, metà sec. XIV, ASR, Ospedale di S. Spirito, vol. 3193, f. 32r. Pietro, Loggia di Sant’Elena.

i putti nudi sui ff. 25v (tav. 15), 26v (tav. 12) e 32r (fig. 3). solamente con foglie d’acanto ornamentali, è collegato ad
Quest’ultimo infatti presenta una resa anatomica e un mo- un’architettura che consiste di un portale aperto e di una
dellato più simile al vero in termini di tridimensionalità e scala, dalla quale scende un vecchio barbuto affaticato sotto
naturalezza, come anche il soprastante giovane ritratto di tre il peso di un cinghiale (tav. 30). L’animale potrebbe essere
quarti e rivolto verso l’osservatore, unico esemplare di que- destinato alla cena per i membri dell’Ordine, riuniti a tavola
sto tipo dell’intero codice. A parere di chi scrive il dettaglio nell’iniziale della pagina seguente46.
è da leggere in corrispondenza con la decorazione dell’ini- Il cap. XXXIX disciplina i periodi e le modalità per forni-
ziale: questa al suo interno contiene un grande punto d’oro re le vesti ai poveri47. Nel margine superiore un cane ibrido,
incorniciato come se fosse uno specchio tondo, tipicamente con una zampa che si trasforma in ala, abbaia e digrigna i
medievale, che riflette il viso di chi produce la miniatura. Si denti (tav. 20). Il motivo del cane che aggredisce è un attri-
potrebbe dunque ipotizzare che il giovane immortalato sia buto dell’allegoria della povertà così come veniva dipinta
un autoritratto dell’artista, il quale sarebbe stato da lì in poi nella basilica inferiore di san Francesco ad Assisi (fig. 5). Già
l’unico artefice della decorazione miniata44. con le parole di Dante, che paragonava il furore dei diavoli a
Il cap. XXVII è dedicato all’ordine che i chierici devono quello dei cani che assaltano i mendicanti, si alludeva all’at-
tener a mensa, sedendo in base al loro grado e in ogni caso teggiamento della società nei confronti dei poveri48. Con
prima dei laici45. Il lato sinistro della D iniziale, decorata questo significato appare a Firenze negli affreschi della cap-
100
pella Baroncelli a Santa Croce (1332-1338) e nella cappella
Strozzi a Santa Maria Novella (1365), oppure a Pistoia nella
chiesa di San Francesco (prima del 1343)49. Nel Liber Re-
gulae l’animale si volta in direzione della parola pauperum
– che appare sotto di lui – ma anche in direzione di un
uomo, posto accanto all’iniziale, che si allontana tenendo
un panno sulle spalle. I suoi vestiti singolari potrebbero
alludere alle vesti ricevute in elemosina.

6. Animali tra naturalismo, araldica e fantasia


Tra le figure marginali del Liber Regulae gli animali sono
molto più numerosi degli uomini. Sono presenti sia animali
eseguiti con grande naturalismo, sia animali che ricordano
l’araldica, sia bestie mostruose composite e ibride. È impos-
sibile elencarle tutte: di seguito, pertanto, saranno messi in
luce alcuni esempi relativi alle diverse categorie enumerate.
Una delle più belle rappresentazioni naturalistiche si tro-
va nel cap. LV, dove gli animali sparsi attorno al testo for-

I marginalia del Liber Regulae


mano quasi una scena pastorale (tav. 7): un rapace osserva
la situazione da sopra un tralcio, al lato un vecchio munge
un capriolo, in basso pascolano due capre e un riccio50, nella
voluta è inserita la testa di un caprone dal fare arcigno51,
mentre al termine dell’asta della F due draghi si intrecciano
in modo ornamentale. Il folio sembra in qualche modo un
luogo paradisiaco, all’interno del quale uomini, animali do-
mestici, selvaggi e fantastici convivono pacificamente.
L’animale araldico invece non è caratterizzato da uno
spiccato naturalismo ma soggiace di norma allo stile dell’e-
poca, come i due leoni del cap. LVII, dai corpi snelli, e dalla
chioma, unghie e code pronunciate (tav. 14). Visto che nel
testo viene discusso il posizionamento sull’abito della dop-
pia croce, segno distintivo dell’Ordine, i felini potrebbero Fig. 5 - Bottega di Giotto, Allegoria della Povertà, dettaglio, prima metà
rappresentare un segno distintivo del committente, ovvero sec. XIV, Assisi, San Francesco, basilica inferiore.
il suo stemma contenente un leone rampante52. Lo stemma
del committente è anche incluso nello spazio marginale del gli uccelli, di solito molto colorati e con becchi lunghi, ten-
cap. XCI, inerente all’autorità del precettore sui confratelli53 dono al fantastico e sono spesso ibridati con altri animali non
(tav. 48). volatili55. Tra gli animali ibridi sono particolarmente originali
In parte gli animali marginali sono posizionati in modo un centauro col corpo di leone sul f. 93r, descritto mentre
tale da risultare elementi decorativi, disposti simmetrica- suona una cornamusa col segno della doppia croce, probabil-
mente o in modo da conferire un accento alla composizione mente un’altra allusione all’animale araldico del committente
della pagina. Questo è il caso ad esempio del f. 171r dove, (tav. 40)56. Un’altra immagine insolita è il già menzionato
ad una semplice iniziale decorata, è accostato un tralcio ter- uccello con il corpo trasformato in una testa di donna gio-
minante in due volute d’acanto, una nel margine superiore e vane e bella, le cui trecce si trasformano in zampe di volatile
una in quello inferiore, nelle quali sono disposti due cavalli, (tav. 32).
uno rosso e uno bianco, in posizione speculare54 (fig. 6). Si
presentano invece in simmetria assiale i pappagalli sul f. 202v 7. Conclusioni
(tav. 2) e i draghi sul f. 148v (tav. 7). Riassumendo dobbiamo constatare come nel Liber Re-
Mentre tanti animali quadrupedi sono ben riconoscibili e gulae manchi un’organizzazione compositiva uniforme della
danno l’impressione di essere stati disegnati secondo natura, pagina e delle raffigurazioni marginali. Esiste uno schema 101
per quanto riguarda l’iniziale – decorata, istoriata o figu-
rata che sia – e il tralcio d’acanto stilizzato che affianca o
circonda il testo; tuttavia, sia la struttura delle iniziali sia le
forme del viticcio con i suoi abitanti sono molto differen-
ti tra loro. Le figure marginali sono tutte originali, non si
ripetono né diventano seriali. Inoltre non sono presenti in
tutte le pagine: possiamo constatarne una concentrazione
all’inizio del codice, l’assenza tra i capp. XIII e XXI, mentre
fino al cap. XLIX ogni seconda iniziale è accompagnata da
figure marginali, indipendentemente dal fatto che sia deco-
rata o figurata. Tra i capp. LV e LXXV, e poi tra LXXXX e
CIIII è possibile notare nuovamente una grande varietà di
figure marginali. Nella parte centrale del codice si adden-
sano le iniziali decorate accompagnate da figure marginali:
qui forse potrebbe riconoscersi la mano di un altro artista,
il quale sfrutta piuttosto il potenziale decorativo di queste
immagini, senza mostrare l’intenzione di conferire loro una
Philine Helas

connessione semantica con il contenuto del testo57. Bisogna


inoltre tenere nel debito conto la grave perdita di alcune
pagine avvenuta durante il restauro settecentesco: i fogli
50v (tav. 29), 75v (tav. 36), 132r (tav. 21), 134r (tav. 24),
239r (tav. 49), 240v (tav. 50), 241v (tav. 46), infatti, sono
stati rifilati soprattutto nella parte inferiore, dove avremmo
forse trovato altre immagini. Non sappiamo se la causa del
drastico intervento conservativo sia stata la muffa che aveva
aggredito il codice o il deperimento causato dall’usura: que-
ste pagine, infatti, essendo dedicate alle attività dell’Ordine
riguardanti gli ospiti – ai quali con ogni probabilità erano Fig. 6 - Liber Regulae, iniziale decorata, sui margini due cavalli sim-
mostrate – venivano sfogliate più frequentemente di altre. metrici, metà sec. XIV, ASR, Ospedale di S. Spirito, vol. 3193, f. 171r.
Come già detto, nella maggior parte dei casi il mondo
marginale è collegato con il testo o con l’immagine che de- mali reali o fantastici, in particolare di uccelli. Inoltre, mentre
cora l’iniziale, si tratti dei medaglioni che si trovano nel bas- osserviamo diversi animali domestici e selvaggi dipinti con
de-page o di figure singole, come il chierico che legge duran- grande naturalismo, mancano sia quelli acquatici sia quelli
te la cena e i suonatori di cornamusa contrassegnati con lo esotici, come scimmie, cammelli o elefanti. Solo una volta
stemma della doppia croce dell’ospedale. Esistono tuttavia compare un animale che ricorda una scimmia (f. 41v, tav. 34),
una pluralità di relazioni tra lettere iniziali, figure marginali pur essendo quest’ultima uno dei motivi preferiti nella minia-
e testo che difficilmente possono essere individuate in ma- tura francese e fiamminga tra il XII e il XIV secolo58. Questa,
niera univoca. In alcuni casi, a parere di chi scrive, l’artista tuttavia, non è l’unica differenza con la miniatura nordica,
sembra contrapporsi volutamente a quello che prescrive la anche l’uso dei marginalia è sostanzialmente diverso, soprat-
regola, dipingendo ad esempio un “idolo” erotico accan- tutto quando si tratta di scene figurate. Esemplificando, in
to alla scena della messa o un uomo col membro maschile quest’ultima si trovano di solito nel margine: 1. scene aventi
nudo accanto alla cura delle partorienti e dei trovatelli nel come protagonisti esseri umani (scene quotidiane, di caccia,
cap. XLI. In altri casi il miniatore sembra ispirarsi ad una di gioco o cerimonie); 2. scene della vita umana interpretate
parola che appare nel testo accanto all’immagine, come nel da animali; 3. interazioni tra uomini e animali con ruoli in-
cap. XXV, dove il “tumulto” circonda il silenzio della mensa, vertiti (la lepre che dà la caccia al cacciatore); 4. interazioni tra
o nel cap. XLVIIII, in cui un uomo barbuto appare vicino uomini e animali fantastici, spesso in forma di lotta. In tutte
alla menzione nel testo dei pellegrini e dei forestieri. le categorie spesso domina il carattere umoristico o burlesco,
Benché diverse figure umane siano incluse nel mondo mar- incluse le oscenità e le figure scatologiche. Nel Liber Regulae
102 ginale, è di gran lunga superiore la rappresentazione di ani- invece non troviamo animali nel ruolo di esseri umani, né
ruoli invertiti, le immagini che alludono al sesso sono rare e modo di mostrare scene di vita quotidiana, è possibile isolare
mancano le oscenità scatologiche. Raffigurazioni di monaci sempre lo stesso impaginato: scene nel bas-de-page e figure
che peccano o di chierici puniti, che nella miniatura nordica mostruose e grottesche di misura più grande nelle parti late-
appaiono nel margine, nel Liber Regulae fanno invece parte rali, nonostante fossero quattro gli artisti al lavoro60.
del testo e conseguentemente anche delle illustrazioni ufficia- Il Liber Regulae invece si presenta proprio nelle parti
li59. Un’altra particolarità del Liber Regulae è la diversità delle marginali e nelle lettere iniziali decorate, tutte diverse tra
figure marginali per quanto riguarda la loro misura, fram- loro, come un ambito di sperimentazione, il che potrebbe
mentazione, naturalismo e la relazione nella quale si trovano indurci a pensare a una bottega eterogenea entro la quale la-
col tralcio che qualche volta viene figurativamente sfruttato vorassero artisti con esperienze diverse61. In tutte le pagine,
e altre volte è ignorato completamente. In più casi è inol- tuttavia, sia le iniziali che le figure marginali sembrano rea-
tre evidente quanto la Bibbia dell’Escorial sia stata utilizzata lizzate sempre dalla stessa mano, ad eccezione dei ff. 3r e 26r
come modello, attestando la ricezione e la trasformazione di e dei capp. LXII e LXIV che sono da attribuire ad un artista
un’opera d’arte proveniente da un’altra epoca. Benché debba diverso dal maestro principale. Quest’ultimo potrebbe forse
essere considerato tipico, il mondo marginale lascia una certa essere stato un giovane maestro che poteva dimostrare le sue
libertà all’artista di inserire elementi burleschi, comici o ero- abilità nella “terra di nessuno” romana e il fatto che non esi-
tici, e di solito è possibile riconoscere un sistema decorativo. sta nessun’altra opera riconducibile alla sua mano potrebbe
Per esempio, nel Salterio di Luttrell, prodotto poco prima del spiegarsi con una morte prematura.
Liber Regulae in Inghilterra e a sua volta opera unica per il suo

I marginalia del Liber Regulae


1
Il testo è una versione abbreviata di P. Helas, Der Miniator als Kom- illustrato del secolo XV, in L’antico ospedale di Santo Spirito dall’istituzione
mentator? Zum Verhältnis von Initialen und Randfiguren im Liber Regulae, papale alla sanità del terzo millennio (Convegno internazionale di studi,
in Caritas im Schatten von Sankt Peter. Der Liber regulae des Hospitals von Roma, 15-17 maggio 2001), Roma, 2001-2002, vol. 1, pp. 143-162:
Santo Spirito in Sassia: Eine Prachthandschrift des 14. Jahrhunderts, a cura 153, fig. 8.
di G. Drossbach - G. Wolf, Regensburg, Pustet, 2015, pp. 111-128. 8
Salmo 90 (91), 13: «Camminerai su vipere e serpenti, metterai
Si ringraziano Carlo Caloro e Michela Corso per la revisione italiana del sotto i tuoi piedi leoni e draghi».
testo. 9
Ff. 49v-50r, De honestate fratrum et eorum servitio circa infirmos.
2
Per la ricerca sul tema delle figure marginali in generale, cfr. L.F. 10
Un motivo simile si trova nella Bibbia dell’Escorial con un re ma-
Sandler, The Study of Marginal Imagery. Past, Present, and Future, in lato nel letto e, al di sopra, una figura nuda che viene minacciata da un
«Studies in Iconography», 18 (1997), pp. 1-49 e L. Kendrick, Making uccello col becco spalancato (Real Biblioteca, ms. I. 5, f. 142r).
sense of marginalized images in manuscripts and religious architecture, in A 11
F. 91v, De correctione clericorum.
companion to medieval art. Romanesque and Gothic in northern Europe, 12
F. 93r, De fratribus in fornicatione lapsis.
a cura di C. Rudolph, Oxford, Wiley-Blackwell, 2006, pp. 274-294. 13
F. 100r, De fratribus altercantibus et percutientibus alterutrum.
3
L’interpretazione dei marginalia è molto discussa, cfr. M. Camille, 14
F. 215v, De servientibus rixantibus.
Image on the edge. The margins of medieval art, London, Reaktion Books, 15
F. 103v, De constitutione horarum.
1992; J. Hamburger, Recensione a M.Camille, Image on the Edge: The 16
F. 162v, De obsequiis fratrum defunctorum et peregrinorum.
Margins of Medieval Art, in «The Art Bulletin», 75 (1993), pp. 319-327; 17
F. 41v, De lectore ad mensam.
G.B. Guest, A Discourse on the Poor: The Hours of Jeanne d‘Evreux, in 18
F. 187v, Quomodo fratres sunt suscipiendi.
«Viator», 26 (1995), pp.153-180; P. Hardwick, The Monkeys’ Funeral 19
Secondo Rehberg sarebbero falsi collettori di elemosine, mentre il
in the Pilgrimage Window, York Minster, in «Art history», 23 (2000), pp. danzante sarebbe un mendicante, cfr. A. Rehberg, ‘Nuntii, questuarii,
290-299. falsarii’. L’ospedale di S. Spirito in Sassia e la raccolta delle elemosine nel
4
L.F. Sandler, The Study of Marginal Imagery. Past, Present, and Future, periodo avignonese, in «Mélanges de l’École française de Rome. Moyen
in «Studies in Iconography»… cit., p. 1, e recentemente A. Hoffmann, Âge», 115 (2003), pp. 41-132: 128-132. Tuttavia, né i gesti né i vestiti
Die Bibel von Gerona und ihr Meister, Berlin, Deutscher Kunstverlag, 2013. colorati e decorati di quest’ultimo corrispondono alla consueta icono-
5
El Escorial, Real Biblioteca, ms. A. I. 5, per il suo ruolo come grafia dei mendicanti nella pittura medievale.
modello, cfr. A. Hoffmann, Der Liber Regulae und die Bologneser Bibel 20
Ff. 25v e 26v, De receptione noviciorum. Per l’interpretazione di
des Escorial - die Unbekannten einer Beziehung, in Caritas im Schatten... f. 25v, cfr. P. Helas, Die Miniaturen des Liber regulae im Kontext ka-
cit., pp. 61-66. ritativer Bildprogramme des 14. Jahrhunderts, in Caritas im Schatten...
6
Ff. 3r, 15r, 49r, 91v, 93r, 100r, 103v, 162r, 215v. cit., pp. 33-59: 34-38.
7
L’origine divina di questo contrassegno è tramandata in forma te- 21
F. 31v, Quando aliquis offertur in pueritia in devotione paterna.
stuale solo a partire dal codice dell’ospedale di Saint-Esprit di Digione, 22
F. 39v, Quid et a quo portetur ad mensam.
della metà del Quattrocento, in cui è narrato che un angelo apparve 23
Per figure marginali simili, cfr. M. Camille, Image on the edge,
a Innocenzo III tenendo in mano una croce doppia; cfr. P. Guerrini, pp. 36-41.
La storia della fondazione dell’ospedale di Santo Spirito in un manoscritto 24
F. 127v, De orphanis nutriendis et feminis pregnantibus. 103
25
Solo in un altro caso vediamo un membro maschile nudo nelle 44
Per l’autorappresentazione dei miniatori nelle loro opere, cfr.
decorazioni del Liber Regulae, su f. 49r (tav.16). C. Segre Montel, Autore, copista e miniatore: immagini a confronto,
26
F. 202v, De forma iuramenti, quam magister prestabit. in L’artista medievale, a cura di M.M. Donato, Pisa, Scuola Normale
27
F. 216v, De fratribus recipiendis. Superiore, 2008, pp. 39-52; M. Collareta, Verso la biografia d’artista:
28
Di norma musicisti e danzatori sono molto presenti nelle deco- immagini del Medioevo all’origine di un genere letterario moderno, in L’ar-
razioni marginali della miniatura medievale; cfr. M. Clouzot, Images tista medievale... cit., pp. 53-65; A. Legner, Der Artifex. Künstler im
de musiciens (1350-1500): typologie, figurations et pratiques sociales, Tur- Mittelalter und ihre Selbstdarstellung. Eine illustrierte Anthologie, Köln,
nhout, Brepols, 2007. Nel Liber Regulae, oltre alle due scene descritte, Greven, 2009, pp. 251-277.
si trovano solo pochi suonatori di corno: un uomo anziano mezzo nudo 45
F. 90r, De officio clericorum et de prioritate.
sul f. 127v (tav. 25), un altro, appena riconoscibile, sul f. 236v e un cen- 46
Anche nella Bibbia dell’Escorial si trova un uomo che tiene un
tauro con il corpo di leone che suona la cornamusa sul f. 93r (tav. 40). maiale ma, in questo caso, è appeso da una gamba. (Real Biblioteca,
29
Due pappagalli, a lato del testo, si trovano nella Genesi della Bib- ms. I. 5, f. 221v).
bia dell’Escorial (Real Biblioteca, ms. I. 5. fol 5r, A. Conti, La miniatu- 47
F. 126r, De indumentis pauperum.
ra bolognese. Scuole e botteghe 1270-1340, Bologna, Alfa, 1981, tav. XII), 48
«Con quel furore e con quella tempesta / ch’escono i cani addosso
mentre altri uccelli compaiono nei ff. 440r, 444r, 446r, 467r. al poverello / che di subito chiede ove s’arresta». Dante Alighieri, La
30
F. 216v, De fratribus recipiendis. Divina Commedia, Inferno, XXI, 67-69. Per questo motivo, cfr. V.G.
31
A. Hoffmann, Der Liber Regulae und die Bologneser Bibel des Tuttle, Bosch’s image of poverty, in «The Art Bulletin», 63 (1981), pp.
Escorial - die Unbekannten einer Beziehung, in Caritas im Schatten… 88-95; M. Mollat, Die Armen im Mittelalter, München, Beck, 1984
cit., p. 63, ill. 3. (prima ed. francese 1978), p. 211.
32
F. 229v, Ut nullus aliquid inhonestum de domo dicat. 49
Per la Paupertas di Giotto e la Paupertas in San Francesco a Pistoia,
Philine Helas

33
Ff. 39v, 41v, 78v, 85v, 91v. cfr. P. Helas, Einleitung. Bilder der Armut und gesellschaftliche Praktiken,
34
Questi si trovano sui ff. 39v, 85v, 92v, 132v, 134v. in Armut und Armenfürsorge in der italienischen Stadtkultur zwischen 13.
35
F. 85v, De silentio mense. und 16. Jahrhundert: Bilder, Texte und soziale Praktiken, a cura di P. He-
36
Anche nel caso del f. 39v (tav. 32) la lettera che diventa una specie las - G. Wolf, Frankfurt am Main, Lang, 2006, pp. 13-25: 16-17. Per
di drago racchiude una scena di confratelli al tavolo. Infatti, nella minia- la Paupertas nella cappella Baroncelli, cfr. V.G. Tuttle, Bosch’s image of
tura medievale, il drago è uno dei motivi impiegati più frequentemente poverty, in «The Art Bulletin» 63 (1981), pp. 88-95: 91, tav. 7.
per animare un’iniziale, cfr. per esempio C. Jakobi-Mirwald, Buchmalerei. 50
F. 148v, Qualiter fratres a fratribus sunt corrigendi. Anche nella Bib-
Ihre Terminologie in der Kunstgeschichte, con la collaborazione di M. Ro- bia dell’Escorial è istoriata una scena simile con capra, capricorno e pasto-
land, Berlin, Reimer, 20083, pp. 56-60, 105; L. Kendrick, Animating re (Real Biblioteca, ms. I. 5, f. 253v). Il vecchio nel Liber Regulae potrebbe
the letter. The figurative embodiment of writing from late antiquity to the alludere alla storia di sant’Egidio, il quale fu nutrito da una cerva.
Renaissance, Columbus, University Press, 1999. 51
Anche questo dettaglio potrebbe essere ispirato alla Bibbia dell’E-
37
La Cava identifica nella figura con i capelli dritti una donna, ma scorial dove la testa di un diavolo, simile alla capra, si trova capovolta nel
né la figura stessa né le vesti hanno un aspetto femminile, cfr. F. La bas-de-page (Real Biblioteca, ms. I. 5, f. 246v).
Cava, Liber Regulae S. Spiritus (Regola dell’ordine ospitaliero di S. Spirito), 52
F. 158r, Qualiter fratris crucis vexillum portare debent.
Milano, Hoepli, 1947, p. 68. 53
F. 227v, De hiis, qui transeunt alicubi quam, ubi preceptor mittit.
38
F. 92v, De capitulo. Secondo la Regola, gli unici uomini che possono 54
F. 171r, De electione magistri.
interagire con le sorelle sono, oltre il precettore, un chierico e due fratelli. 55
Uccelli fantastici si trovano nei ff. 39v, 41v, 49r, 85v, 100r, 127r,
39
F. 132r, De religiosis suscipiendis. 128r, 175r, 185v, 202v, 224r, 236v, 240r; figure ibride nel f. 191v.
40
F. 136v, Ut nulli liceat ecclesiam construere. 56
F. 93r, De fratibus in fornicatione lapsis.
41
Delle 55 iniziali decorate (27r, 28r, 32r, 42r, 44v, 48v, 52r, 57v, 57
Ff. 42r, 89v, 90r, 120r, 126r, 168r, 170r, 171r, 185v, 235r.
59v, 61v, 89v, 90r, 90v, 109v, 113v, 116r, 118r, 120r, 126r, 133v, 135r, 58
La testa dell’animale nel tralcio su f. 244v (tav. 42) potrebbe essere
139v, 143r, 143v, 144v, 154r, 163v, 168r, 170r, 170v, 171r, 185v, 186v, anche una scimmia. Per le numerose scimmie nella miniatura medie-
187r, 196r, 196v, 204r, 204v, 209r, 209v, 210r, 213r, 214r, 214v, 217r, vale, cfr. L.M.C. Randall, Images in the margins of Gothic manuscripts,
219v, 230r, 231v, 234r, 235r, 236v, 237r, 238r, 243r, 246v), alcune Berkeley, University of California Press, 1966.
sono accompagnate da figure marginali, ovvero i ff. 42r, 89v, 90r, 126r, 59
Per la raffigurazione di chierici nella decorazione marginale, cfr.
168r, 170r, 171r, 185v, 236v, 246v. E.M. Hunt, Illuminating the borders of northern French and Flemish ma-
42
Anche nella Bibbia dell’Escorial troviamo un ragazzo, qui però ve- nuscripts 1270-1310, New York, Routledge, 2007, pp. 12-13; L.M.C.
stito, che si arrampica per arrivare al nido di un uccello (Real Biblioteca, Randall, Images in the margins… cit., pp. 80 sgg.
ms. I. 5, f. 253v). 60
Per il Salterio di Luttrell, cfr. M. Camille, Mirror in parchment.
43
Le colonne, considerate come provenienti dal tempio di Salomone, The Luttrell Psalter and the making of Medieval England, London,
decorarono in varie fasi la tomba di san Pietro e sono da includere tra i Reaktion Books, 1998.
pochi monumenti dell’antichità rimasti sempre visibili. Un putto in posa 61
Per la mobilità dei miniatori, cfr. G. Schmidt, Beobachtungen be-
analoga è ancora oggi visibile su una delle colonne della loggia delle reli- treffend die Mobilität von Buchmalern im 14. Jahrhundert, in «Codices
quie di sant’Elena, cfr. B. Nobiloni, Le colonne vitinee della basilica di San manuscripti», 42/43 (2003), pp. 1-25.
Pietro a Roma, in «Xenia Antiqua» VI (1997), pp. 81-142: 81 e 88, ill. 15.

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