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Indice
Biografia
Ipotesi sulla scomparsa
Riconoscimenti
Note
Bibliografia
Giovanni Caboto raffigurato in un
Voci correlate
dipinto di Giustino Menescardi, 1762,
Altri progetti Venezia, Palazzo Ducale, Sala dello
Collegamenti esterni Scudo.
Biografia
Sulle origini di Caboto sono state formulate diverse ipotesi, alcune delle quali non suffragate da dati storici concreti. Figlio di
Giulio o di un Egidio, è accertato che il 28 marzo 1476 ricevette la cittadinanza veneziana per avervi risieduto per quindici anni.
L'ambasciatore spagnolo in Inghilterra, Pedro de Ayala, in un rapporto del 1498 lo definisce genericamente "genovese come
Colombo"[2]. Altri parlano invece di Castiglione Chiavarese o di Savona, visto che in queste città esistevano delle famiglie con
un cognome quasi identico a quello del futuro scopritore del Canada. Un'ulteriore ipotesi, in realtà anche questa poco verosimile
poiché riportata solo in un annuario del 1786, parla di Chioggia. Eminenti storici suggeriscono infine con maggiore sicurezza che
sia nato a Gaeta nel 1445 circa, dove proprio un Giovanni Caboto viene citato in un documento del 1443[3].
La famiglia Caboto, presente con continuità a Gaeta già a partire dal XIII secolo (come accertato dal Codex diplomaticus
cajetanus), si distinse fin dalle origini per il suo notevole grado di prosperità assumendo incarichi di primo piano in campo
politico, economico e sociale. Con il suo particolare status giuridico-istituzionale di repubblica marinara, la città tirrenica della
Terra di lavoro offrì ai Caboto l'opportunità di svolgere per oltre due secoli funzioni e compiti prestigiosi: essi furono
ambasciatori e consoli, navigatori e mercanti. Sempre secondo le più accreditate fonti storiche, Giovanni e la sua famiglia
lasciarono Gaeta dopo la sconfitta degli angioini a opera degli aragonesi, temendo le ritorsioni dei vincitori, per rifugiarsi nel
1461 a Venezia.
Giovanni Caboto sposò Mattea, da cui ebbe tre figli (Sebastiano, Luigi e Santo) che lo seguirono in numerosi viaggi in Oriente,
acquisendo ottime abilità nell'arte della navigazione.
La Repubblica di Venezia non
era interessata all'esplorazione
di rotte commerciali oceaniche,
preferendo dedicarsi ai traffici
nel Mar Mediterraneo e lungo
le rotte nord-europee (Fiandre,
Baltico), cosa che spinse
Caboto a trasferirsi a Valencia,
dove diresse i lavori di
La casa di Giovanni Caboto a
ampliamento del porto voluti Venezia.
dal re Ferdinando II d'Aragona,
che furono però bloccati nel
1493 a causa di una grave crisi finanziaria. In quello stesso anno Cristoforo
Colombo ritornò dal suo primo viaggio transatlantico. Caboto intuì che il suo
compatriota non aveva raggiunto l'Estremo Oriente e propose a Ferdinando II e
Busto di Giovanni Caboto, opera di
Isabella di Castiglia di affidargli un viaggio esplorativo lungo una rotta più
Augusto Benvenuti, 1881. Il busto fa
settentrionale.
parte del Panteon Veneto,
conservato presso Palazzo Loredan
Avendo ricevuto un rifiuto, si trasferì nel 1496 in Inghilterra, per convincere il re
Enrico VII a sostenere il suo progetto. Il re, che già aveva perso l'occasione di
avere Cristoforo Colombo al proprio servizio, si affrettò a concedere l'autorizzazione a Giovanni Caboto e accolse il suo progetto
di viaggio con lettere patenti del 5 marzo 1496. Nel porto di Bristol fu così organizzata una spedizione di cinque navi, armate a
spese di Caboto, ma con il finanziamento principalmente a carico del ricco mercante gallese Richard Ameryk e dai banchieri
fiorentini Bardi, come risulta dalle ricerche dello storico fiorentino Bruscoli.[4]
Tuttavia, per ragioni ancora da chiarire, il 2 maggio 1497 salpò solo una di esse, il Matthew, naviglio di cinquanta tonnellate con
un equipaggio di diciotto uomini: con molta probabilità, s'imbarcò anche il figlio Sebastiano.
L'anno successivo Enrico VII, con lettere patenti del 3 febbraio 1498, autorizzò
Giovanni Caboto ad approntare una spedizione di sei navi e almeno duecento uomini di equipaggio, allo scopo di colonizzare le
terre scoperte e proseguire la ricerca di altre terre, nella speranza di poter raggiungere il favoloso Cipangu (l'odierno Giappone).
Le navi salparono nell'estate del 1498: con il figlio Sebastiano, Caboto toccò il Labrador e costeggiò la Groenlandia meridionale.
A questo punto si perdono le tracce della spedizione inglese.
Nonostante il misterioso e triste epilogo della spedizione del 1498 e il blocco di ulteriori esplorazioni inglesi durante il regno di
Enrico VII, la spedizione di Caboto pose le basi della futura colonizzazione inglese del Nord America. Inoltre le esplorazioni di
Giovanni Caboto assicurarono ai geografi europei le prime indicazioni scientifiche circa la vastità del continente americano e
stimolarono la ricerca di un passaggio a nord-ovest verso l'Estremo Oriente.
Riconoscimenti
La città di Gaeta, come già anticipato, avocandosi i natali dell'esploratore, gli ha dedicato il principale lungomare
e l'Istituto Tecnico Nautico, e ha commemorato la sua scoperta intitolandogli un monumento in occasione dei 500
anni della scoperta del Canada (1498).
Recentemente anche la città di Londra, nel Canary Wharf, gli ha dedicato una piazza: Cabot Square.
Gli è stato dedicato un asteroide, 7317 Caboto [6].
Note
1. ^ Edoardo Giuffrida, "New documents on Giovanni Caboto" in R. Mamoli Zorzi (ed.), Attraversare gli Oceani: Da
Giovanni Caboto al Canada Multiculturale (Venice, 1999), 61. Juliana de Luna, Names from Sixteenth Century
Venice (http://www.s-gabriel.org/names/juliana/16thcvenice.html) (2008).
2. ^ Lettera di Pedro de Ayala, 25 luglio 1498 (http://www.bris.ac.uk/Depts/History/Maritime/Sources/1498ayala.htm)
3. ^ Ugo Tucci, Caboto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 15, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972.
URL consultato il 1º aprile 2013.
4. ^ Il sole 24 ore, 19 ottobre 2012
5. ^ Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Einaudi, 1978, Torino, p. 325
6. ^ (EN) M.P.C. 30101 del 20 giugno 1997 (https://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/1997/MPC_19
970620.pdf)
Bibliografia
D'Arienzo, Luisa, Giovanni Caboto e i Caboto in terra iberica. Note sull'origine della famiglia in base a nuovi
documenti in "Giovanni Caboto le vie dell'Atlantico settentrionale", Brigati, Genova, 1999
Francesco Tarducci, La patria di Giovanni caboto - Torino : Fratelli Bocca Edit., 1892
Francesco Tarducci, Indice delle Memorie intorno a Giovanni e Sebastiano Caboto - Venezia : Stab. tipogr.
Fratelli Visentini, 1894
Francesco Tarducci, Di Giovanni e Sebastiano Caboto memorie - Venezia : Stabilimento tip. Fratelli Visentini,
1892
(EN) Aldo E. Salerno, "Giovanni Caboto." In The Italian American Experience: An Encyclopedia, ed. S.J.
LaGumina, et al. (New York: Garland, 2000), 87-88.
Gino Barbieri, I viaggi di Giovanni e Sebastiano Caboto- Verona : AZ editrice, 1989
Voci correlate
Codex diplomaticus cajetanus
Ducato di Gaeta
Repubbliche marinare
Repubblica di Venezia
Altri progetti
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