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Tra le eccellenze italiane ci sono il cibo, la moda, il design, l’artigianato e

soprattutto l’arte. Questo è una breve classifica di opere d’arte italiane più
conosciute al mondo.

1. La Gioconda
Quando si parla di arte, in particolare di pittura, e si chiede di proporre un esempio,
in genere viene subito in mente un capolavoro in particolare: la Gioconda dipinta
da Leonardo da Vinci. Non un quadro ma “il” quadro, il quale è considerato il
quadro più famoso del mondo. Un quad-ro con una storia complessa, anche un po’
misteriosa e non ancora del tutto chiarita. Leonardo ci mise più di dieci anni per
dipingerla, dal 1503 al 1514 e dal 1945 l’opera è conservata presso il Museo del
Louvre di Parigi.

2. La Creazione di Adamo
Ci sono capolavori che hanno la capacità di incantare, con la loro bellezza, intere
generazioni, indipendentemente dai contesti storici, culturali, geografici. È questo
il caso della Creazione di Adamo di Michelangelo, una delle immagini più
conosciute, amate e celebrate dell’intera storia dell’arte. Si può dire che la
Creazione di Adamo abbia raggiunto la stessa fama della Gioconda di Leonardo.
Questo affresco venne realizzato da Michelangelo nel 1511. Il grande maestro
toscano aveva ricevuto da papa Giulio II, qualche anno prima, nel 1508, l’incarico
di affrescare la volta della Cappella Sistina. Michelangelo sceglie di rappresentare
Dio e Adamo un momento prima di toccarsi, entrambi con le braccia alzate.
L’ambiente che circonda le due figure è poco definito e privo di dettagli, e sta a
simboleggiare la nascita del mondo, dove tutti i suoi elementi caratteristici ancora
devono prendere vita.

3. Il David
Anche questo è il capolavoro che tutto il mondo conosce. Si tratta di una delle
statue più famose di tutta la storia, ed anche il suo creatore, Michelangelo
Buonarroti, ha una fama immortale. Questo è uno degli emblemi del Rinascimento
nonché simbolo di Firenze e dell'Italia intera. L'opera, che ritrae l'eroe biblico nel
momento in cui si appresta ad affrontare Golia, originaria-mente fu collocata in
Piazza della Signoria come simbolo della Repubblica fiorentina vigile e vittoriosa
contro i nemici. Da sempre considerato l'ideale di bellezza maschile nell'arte, così
come la Venere del Botticelli è considerata il canone di bellezza femminile, molti
ritengono che il David sia l'oggetto artistico più bello mai creato dall'uomo.
4. La Divina Commedia
La Comedìa, conosciuta soprattutto come Divina Commedia è un poema di Dante
Alighieri, scritto in cosiddette terzine dantesche. Il titolo originale, con cui lo
stesso autore designa il suo poema, fu Comedia. L'epiteto di “divina” è stato
proposto da Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante. Essa è scitta in volgare ed
è un grande poema suddiviso in 100 canti e in tre cantiche: l’Inferno, il Purtagorio
e il Paradiso, ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che
contiene un ulteriore canto proemiale). Dante è stato il più grande poeta che l’Italia
abbia mai avuto, e tutti lo chiamano il “padre della lingua italiana”.

5. La Basilica di San Pietro in Vaticano


La Basilica di San Pietro in Vaticano sorge nel luogo dove, secondo la tradizione,
fu sepolto l’apostolo Pietro. È la più grande delle quattro basiliche papali di Roma,
spesso descritta come la più grande chiesa del mondo ed è centro del cattolicesimo.
La storia della Basilica di San Pietro inizia nel IV secolo quando l'imperatore
Costantino decide di costruire una basilica nel luogo in cui l'apostolo era sepolto.
Nel 1506 Giulio II inizia la costruzione di una nuova basilica che sostituisse quella
esistente commissionando il lavoro all'architetto Donato Bramante. Alla
costruzione della chiesa collaborarono Antonio da Sangallo, Carlo Maderno, Gian
Lorenzo Bernini e Michelangelo Buonarroti.

1. La Migrazione dei Serbi


La migrazione dei serbi sotto il Patriarca Arsenije III Čarnojević o semplicemente
La Migrazione dei serbi è il nome dato ai quattro dipinti simili dell'artista Paja
Jovanović. In essi, l'artista ritrae i serbi, guidati dal Patriarca Arsenije III, durante
le grandi migrazioni dei serbi dal 1690 al 1691. Il dipinto originale mostra Arsenije
come il capo di decine di migliaia di serbi in esilio, a cavallo e affiancato da una
bandiera serba. Il quadro rimase a Zagabria fino alla fine della guerra quando fu
restituito alla Serbia, dove fu esposto brevemente nel Museo Nazionale di
Belgrado prima di restituirlo alla Chiesa ortodossa serba.
2. L’Angelo Bianco
L'Affresco dell'Angelo sulla tomba di Cristo, chiamato anche l'Angelo Bianco è
uno degli affreschi più famosi della Serbia. È conservato nel monastero ortodosso
di Mileševa e risale al XIII secolo. È considerato una delle migliori
rappresentazioni dell'arte religiosa medievale europea e con la sua storia è
diventato un simbolo internazionale di speranza e pace. L'affresco fu dipinto
originariamente nel XIII secolo, ma fu nascosto sotto un altro affresco dipinto nel
XVI secolo. Dettaglio interessante è che l’affresco fu trasmeso nele prime
sequenze video di trasmis-sioni fra Europa e America del nord nel 1962.

3. Il Monastero Studenica
Secondo tante opinioni il Monastero Studenica è uno dei monasteri serbi più belli,
non soltanto per la raffinata architettura della scuola bizantina e quella di Raška,
ma anche per la natura meraviglosa nella quale è stato costruito. Il monastero
ospita anche i splendidi dipinti in stile bizantino del XII secolo. Stefan Nemanja ha
costruito Studenica nel periodo dal 1183 al 1196 e quando la costruzione era finita,
nell’assemblea ha abdicato al trono a favore del suo figlio medio Stefan e dopo
aver fatto monaco, ha avuto il nuovo nome Simeon. Sotto la tutela di San Sava, il
Monastero Studenica è diventato un centro culturale, spirituale e sanitario della
Serbia medievale. Il nonastero di Studenica è parte della Lista del Patrimonio
Culturale Mondiale dell'UNESCO.

4. Il ponte sulla Drina


Il ponte sulla Drina è l’opera più famosa di Ivo Andrić, premio Nobel per la
letteratura nel 1961. Lo scrittore racconta la storia della cittadina bosniaca di
Visegrad, divisa in due dal fiume Drina e unita dal ponte che collega le due
sponde. Questo libro non parla delle vicende di un singolo protagonista ma narra la
storia di un’intera cittadina. La storia si svolge tra il quindicesimo e il ventesimo
secolo e racconta la convivenza di musulmani, ortodossi e cattolici nella Bosnia
della dominazione ottomana dal 1500 fino alla prima guerra mondiale.

5. La Marcia sulla Drina


La Marcia sulla Drina è una marcia patriottica serba composta da Stanislav Binički
durante la prima guerra mondiale. La canzone ha conosciuto una popolarità diffusa
durante e dopo la guerra ed è stata vista dai serbi come un simbolo di resistenza
alle grandi potenze. La marcia è stata suonata durante la cerimonia di
presentazione del premio Nobel per la letteratura, quando lo scrittore jugoslavo Ivo
Andrić è stato insignito del premio Nobel nel 1961. La marcia sulla Drina è fino ad
oggi una delle opere più ascoltate in Svezia.

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