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Mons.

Brunero Gherardini
Concilio Ecumenico Vaticano II
Un discorso da fare
Mons. Brunero Gherardini è nato a Prato il 1° febbraio 1925, ed è stato ordinato sacerdote il 29.6.48 a Pistoia. Consultore della
Congregazione delle Cause dei Santi. Canonico nella Basilica Papale San Pietro in Vaticano, fin dal 1994. Già Professore presso la
Pontificia Università Lateranense, dove divenne Decano della Facoltà di Teologia. Già membro e responsabile della Pontificia Accademia
Teologica Romana e della Pontificia Accademia di S. Tommaso. Postulatore della causa di beatificazione di S. S. Pio IX. Direttore della
rivista Divinitas dal 2000. Autore di circa ottanta volumi, riconosciuto studioso tomista, allievo di C. Fabro, ha approfondito lo studio
del Protestantesimo. La testimonianza è di altissimo livello perché si tratta di uno studiodo da tutti apprezzato e perché non ci sono
dubbi sulla sua vita interamente vissuta in piena comunione con la Chiesa.

critica ed una supplica. Final- questo “nuovo corso”.


mente non si parla del Concilio «La ripetitività, in effetti, è ormai una
solo in modo generico, in modo recita: e ripetitivo è il reiterato richiamo
astratto, secondo la retorica di un al Vaticano II, il celebrarne acriticamente
presunto “spirito del Concilio”, i meriti, l’affermarne l’importanza oltre i
ma si parla in modo concreto dei limiti del dovuto, il dichiararne l’incom-
testi del Vaticano II, si analizza- parabile eccellenza rispetto ad ogni altro
no i suoi documenti ufficiali che Concilio, il farne un prontuario di ricette
sono gli unici ad essere titolati ad per la soluzione di problemi d’ogni ordi-
esprimere i veri contenuti dell’ul- ne e tipo. Mi pare che, dopo quasi mezzo
timo Concilio. secolo d’un linguaggio siffatto, d’incensa-
zioni “a tre tiri doppi”, di celebrazioni
RIDIMENSIONAMENTO intempestive, non richieste e controprodu-
Anzitutto ridimensionamen- centi, sia finalmente venuto il momento di
to, o forse sarebbe meglio dire voltar pagina. Mi pare anzi che, “finite
corretto inquadramento del le feste al tempio” e conclusa la fase osan-
Concilio Vaticano II. L’ermeneu- nante, s’imponga oggi di necessità una ri-
INTRODUZIONE tica della frattura, denunciata dal flessione storico-critica sui testi conciliari,

O
ffriamo ai nostri lettori una pre- Santo Padre nel discorso del 22/12/2005, è che ne ricerchi i collegamenti - qualora
sentazione di quest’ennesimo stata infatti una falsificazione di ciò che effettivamente ci siano - con la continuità
ottimo libro di Mons. Brunero realmente il Concilio è stato. Testi di Teo- della Tradizione cattolica… Ne va della
Gherardini da tutti apprezzato insegnante logia, Corsi nelle Facoltà teologiche, articoli Fede e dell’autentica testimonianza cri-
dall’alto profilo teologico. Un libro che si specifici e non, hanno presentato sempre ( stiana» (p. 17).
legge tutto d’un fiato e che invitiamo tutti o quasi sempre) il Concilio Vaticano II, (ri- I fedeli per decenni hanno dovuto in-
ad acquistare e a leggere con grande atten- battezzato “il” Concilio, quasi fosse l’unico goiare veleno, mentre venivano rassicurati
zione. Il libro porta la prefazione di Sua Ecc. Concilio), come il fondamento della vera che tutto era voluto dal Concilio…
za Mons. Mario Olivieri, Vescovo di Alben- fede, addirittura come l’anno zero della
ga e Imperia e la presentazione di Sua Ecc.za chiesa, che infatti da costoro è stata rinomi- VALORE DEL VATICANO II
Mons. Albert Malcom Ranjith. Arcivescovo nata, in modo improprio, “chiesa concilia- Monsignor Gherardini dedica i primi
Segretario della Congregazione per il Culto re”. Chiunque vada nelle parrocchie, nelle capitoli ad un’analisi del valore del Vatica-
Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Cosa Facoltà teologiche, chiunque legga le pub- no II, secondo quanto il Concilio stesso ha
è uscito dunque dalla penna dell’ultimo blicazioni “cattoliche”, ascolti i discorsi dei affermato di sé, escludendo che il Conci-
grande teologo della Scuola Romana? Ri- cosiddetti cattolici “adulti”, si renderebbe lio si sia avvalso dell’infallibilità propria
spettivamente un ridimensionamento, una subito conto della vastità e della radicalità di ai Concili ecumenici che lo precedono e
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alimentata. Ma anche sì, perché non re dogmatico il Vaticano II? E quindi riferir-
poche pagine dei documenti conciliari si ad esso come dogmatico? Fondare su di
arieggiano scritti e idee del moderni- esso nuovi asserti teologici? In che senso?
smo – si veda soprattutto la Gaudium Con quali limiti?
et Spes – e perché alcuni Padri con- 4.    È un “evento” nel senso dei professo-
ciliari – e non dei meno significativi ri bolognesi, che cioè rompe i collegamenti
– non nascondevano aperte simpatie col passato ed instaura un’era sotto ogni
per antichi e nuovi modernisti /…/ aspetto nuova? Oppure tutto il passato rivi-
Volevan infatti una Chiesa pellegrina ve in esso “eodem sensu eademque sententia”?
della verità, in cordata verso di essa È evidente che l’ermeneutica della rot-
insieme con ogni altro pellegrino /…/ tura e quella della continuità dipendono
La volevan amica ed alleata d’ogni al- dalle risposte che si daranno a tali domande.
tro ricercatore. Assertrice, anche nel- Ma se la conclusione scientifica dell’esame
l’ambito degli studi sacri, dello stesso porterà all’ermeneutica della continuità
criticismo metodologico d’ogni altra come l’unica doverosa e possibile, sarà al-
scienza. Una Chiesa, insomma, labo- lora necessario dimostrare - al di là d’ogni
ratorio di ricerca e non dispensatrice declamatoria asseverazione - che la con-
di verità calate dall’alto» (pp. 78-79). tinuità è reale, e tale si manifesta, solo
In definitiva, una Chiesa non cattolica. nell’identità dogmatica di fondo. Qualora
E nei documenti conciliari si possono questa, o in tutto o in parte, non risultasse
purtroppo rinvenire le tracce di que- scientificamente provata, sarebbe necessario
sto atteggiamento. Infine, Monsignor dirlo con serenità e franchezza, in risposta
Gherardini eleva una supplica al Santo all’esigenza di chiarezza sentita ed attesa
Padre. da quasi mezzo secolo. /…/ Lo strumento
potrebbe essere o un grande documento
SUPPLICA AL PAPA papale, /…/ oppure il lavoro di dicasteri
Beatissimo Padre, /…/ Ella stes- romani, di Pontificie Università dell’Urbe,
sa ha raccomandato a tutta la Chiesa, oppure un organismo unitario di vastissima
facendo il punto sulla “pastoralità” che lo ca-
come principio interpretativo del Vaticano rappresentatività, con tutti i più prestigiosi,
ratterizza. Conseguentemente al valore del
II, l’ermeneutica della continuità,. /…/ specialisti in ognuno dei settori in cui s’arti-
Vaticano II, Gherardini offre i criteri per
Raccogliendo questo suo invito sull’erme- cola il Vaticano II, /…/ oppure una serie di
l’interpretazione fedele dei suoi testi. In
neutica della continuità, sottopongo alla pubblicazioni su ognuno dei documenti
secondo luogo, nel libro si trova una critica
Santità Vostra alcune mie riflessioni a tale conciliari e sulle singole tematiche di essi.
ai criteri di giudizio che sono in “rotta di
riguardo. Per il bene della Chiesa - e più Si potrà in tal modo sapere se, in che senso e
collisione” con quelli sani della Tradizio-
specificamente per l’attuazione della “salus fin a che punto il Vaticano II, e soprattutto
ne e del Magistero di sempre della Chiesa.
animarum” che ne è la prima e “suprema il postconcilio, possan interpretarsi nella
Gherardini attua in tutta la sua pregnanza
lex” - dopo decenni di libera creatività linea d’un’indiscutibile continuità sia pur
quell’invito a considerare il Vaticano II
esegetica, teologica, liturgica, storiogra- evolutiva, o se invece le sian estranei se non
alla luce della Tradizione.
fica e “pastorale” in nome del Concilio anche d’ostacolo. /…/
Ecumenico Vaticano II, a me pare urgen-
ANALISI DEI TESTI te che si faccia un po’ di chiarezza, rispon- IL VESCOVO DI
A fianco di rilievi indubbiamente po-
dendo autorevolmente alla domanda sulla ALBENGA-IMPERIA
sitivi, l’autore non può tacere problemi
continuità di esso - non declamata, bensì Sua Ecc. Rev.ma, Mons. Mario Olivieri.
reali che i testi stessi rivelano. Dal docu-
dimostrata - con gli altri Concili e sulla Rev.mo e Caro Professore, /…/ Ho let-
mento conciliare sulla Sacra Liturgia, ai
sua fedeltà alla Tradizione da sempre in to il tutto con lo stesso animo assetato, con
passi più discussi di Lumen Gentium, fino
vigore nella Chiesa. /…/ Sembra, infatti, cui ho recepito sinora molte Sue pubblica-
alle dichiarazioni sull’ecumenismo e la li-
difficile, se non addirittura impossibile, zioni, diversi suoi libri, tanti Suoi articoli.
bertà religiosa, il lavoro di Monsignore è
metter mano all’auspicata ermeneutica /…/Il filo conduttore di tutti i suoi scritti è
tutto un confronto analitico e serrato
della continuità, se prima non si sia pro- che /…/ l’insegnamento del Magistero del-
con la grande Tradizione della Chiesa. E
ceduto ad un’attenta e scientifica analisi dei la Chiesa, mai può essere in contraddizione
cosa risulta dal confronto con la Tradizio-
singoli documenti, del loro insieme e d’ogni con se stesso, solo può avere uno sviluppo
ne? Non vogliamo fare come quelli che,
loro argomento, delle loro fonti immediate così omogeneo da non dire mai “nova”, ma
leggendo una romanzo, saltano subito alla
e remote, e si continui invece a parlarne solo tutt’al più “nove”(secondo la terminologia
fine, per sapere l’esito ultimo della storia;
ripetendone il contenuto o presentandolo del “Commonitorium” di San Vincenzo di
rimandiamo perciò allo studio del testo.
come una novità assoluta. /…/ Sottopon- Lerino). /…/ Leggendo la Sua meditazione
Però un assaggio lo vogliamo offrire, citando
go alla Santità Vostra l’idea di una grandiosa teologica, emerge la necessità di una vera
un passaggio del libro: «A chi mi chiedesse se
e possibilmente definitiva mess’a
in ultim’analisi la tabe modernista s’anni-
punto sull’ultimo Concilio in
dasse proprio nei documenti conciliari e se
ognuno dei suoi aspetti e conte-
i Padri stessi ne fossero più o meno infetti,
nuti. sotto la specifica angolatu-
dovrei rispondere con un no quanto con
ra del precedente Magistero ec-
un sì. No, perché il respiro soprannatura-
clesiastico, solenne ed ordinario
le è tutt’altro che assente dal Vaticano II
/…/ in risposta alle seguenti - tra
grazie alla sua aperta confessione trinita-
molte altre - domande:
ria, alla sua fede nell’incarnazione e re-
1.    Qual è la sua vera natura?
denzione universale del Verbo, al radicato
2.    La sua pastoralità - di cui
convincimento circa l’universale chiama-
si dovrà autorevolmente precisare
ta alla santità, alla riconosciuta e pro-
la nozione - in quale rapporto
fessata causalità salutare dei sacramen-
sta con il suo eventuale carattere
ti, alla sua alta considerazione del culto
dogmatico? Si concilia con esso?
liturgico ed eucaristico in special modo,
Lo presuppone? Lo contraddice?
alla sacramentalità salvifica della Chiesa,
Lo ignora?
alla devozione mariana teologicamente
3.    È proprio possibile defini-
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dei Sacerdoti, Egli afferma: “La missione ha dice il Vaticano II di se stesso? 4) Quali sono
le sue radici in special modo in una buona i loro contenuti in linea con la Tradizione
formazione, sviluppata in comunione con della Chiesa e quali sono le novità. 5) Que-
l’ininterrotta Tradizione ecclesiale, senza ste novità come si rapportano al Magistero
cesure né tentazioni di discontinuità. In di sempre della Chiesa? Quali effetti reali
tal senso, è importante favorire nei Sacer- hanno prodotto nella vita della Chiesa? 6)
doti, soprattutto nelle giovani generazioni, I cambiamenti operati dal concilio sono so-
una corretta ricezione dei testi del Con- stanziali o accidentali-linguistici-secondari?
cilio Ecumenico Vaticano II, interpretati 7) Cosa significa apertura? 8) Cosa significa
alla luce di tutto il bagaglio dottrinale del- aggiornamento? 9) Cosa significa pastorale?
la Chiesa”. /…/ Di fronte a questa Mente 10) Che cos’è il cosiddetto “spirito del Con-
del Santo Padre è agevole pensare che Egli cilio”? 11) Serpeggiavano oppure no duran-
vorrà dare buona considerazione alla sua te il Concilio antiche spinte moderniste e
Supplica, chiedendo che vi sia “una mess’a devianti? 12) Valori e limiti del Vaticano II.
punto sul Vaticano II in ognuno dei suoi 13). Qual è la vera storia degli avvenimenti
aspetti e contenuti”, che tocchi la sua vera che si sono svolti durante il Concilio? 14)
natura, che indichi che cosa significhi che Il Vaticano II ha imboccato criteri imma-
esso ha voluto proporsi come un Concilio nentistici? 15) È nato un cristianesimo tut-
pastorale. Qual è, dunque, il suo valore to nuovo? (cfr. pp. 72-73). 16) Perché nel
dogmatico? Tutti i suoi documenti han- post-concilio si è rifiutato San Tommaso se
no lo stesso valore, oppure no? Tutte le il Concilio lo aveva esplicitamente indica-
espressioni presenti in essi hanno lo stes- to come guida negli studi teologici? 17) Al
“ermeneutica della continuità” a proposi- so valore oppure no? Il suo insegnamento Concilio c’era già l’ermeneutica della frat-
to dell’insegnamento del Vaticano II,. /…/ è tutto irreformabile? /…/ Nessuno può tura? C’è stata un’operazione che rompeva
La Sua pubblicazione mostra con grande negare che in molta produzione “teologica” i ponti con la Tradizione? Dove, come e
chiarezza, con quella chiarezza di pensiero post-conciliare la confusione al riguardo sia quando? (cfr. pp. 67-88). 18) Quali sono
che Le è abituale, in forza della Sua acutezza molta e densa, e molto densa è l’incertezza gli effetti negativi registrati nel post-conci-
di intelligenza ed altresì della Sua lunghissi- dottrinale e pastorale. /…/ Mi unisco alla lio? (cfr. pp. 93-107). 19) La Tradizione nel
ma esperienza di Docente, che nella Chie- sua Supplica al Santo Padre” Vaticano II (cfr. pp. 109-134). 20) Vaticano
sa non vi può essere se non continuità. Il II e liturgia (cfr. pp. 135-161). 20) Il gran-
solo immaginare che vi possa essere “rivo- de problema della libertà religiosa (cfr. pp.
luzione, cambiamento radicale, sostanziale
MONS. MALCOLM RANJITH
Esprimo vivo apprezzamento per que- 163-188). 21) Ecumenismo o sincretismo?
mutazione” sul piano della verità e sul piano (cfr. pp. 189-218). 22) La Chiesa della Co-
sto studio di Mons. Brunero Gherardini
della vita soprannaturale della Chiesa, devia stituzione dogmatica Lumen gentium. Il
sui testi del Vaticano II /…/ in linea con
già dal sano ragionamento teologico, ma de- papato e la collegialità (cfr. pp. 219-242).
la chiave di lettura ermeneutica proposta e
via dal sano ragionamento anche filosofico. 23) C’è continuità o discontinuità fra il Va-
valorizzata da Papa Benedetto XVI, quella
Non disturba soltanto la fede, ma anche la ticano II ed i 20 concili ecumenici che lo
della continuità degli insegnamenti con-
ragione. Si parla necessariamente di conti- precedettero? Il post-concilio ha concorso, o
ciliari dentro la Tradizione ecclesiale (Di-
nuità “in substantialibus”, non “in acci- no, ad allontanare il Vaticano II dalla Tradi-
scorso, 22/12/2005). /…/ La storia della
dentalibus”; si parla di continuità con tutto zione ecclesiastica, facendo di esso una frat-
Chiesa è profondamente segnata già da ben
ciò che “in sua materia” la Chiesa ha sempre tura con la Chiesa di sempre, ed un punto di
21 Concili. Per questa ragione il Vaticano
creduto, professato, insegnato e vissuto nella partenza nuovo, come se la chiesa iniziasse
II deve essere visto come parte di questa
sua vera realtà attraverso i secoli, a partire col Vaticano II?
storia e non qualcosa di totalmente nuo-
da quell’inizio che non è umano ma divino.
vo. Ognuno di questi Concili ha cercato
/…/ Il Suo discorso, Chiarissimo Professore, La Direzione
di interpretare, sotto la guida dello Spirito
permette di affrontare una profonda anali-
Santo, la dottrina e l’insegnamento morale
si del Vaticano II e del suo insegnamento,
e disciplinare della Chiesa in contesti diver-
formulato nei suoi Documenti, tale da
condurre a comprendere che anche là dove
si, portando così nel seno della Tradizione
ecclesiale un ricco patrimonio teologico-spi-
COME REPERIRE
il linguaggio potrebbe far pensare ad una di-
scontinuità con il contenuto teologico che si
rituale. /…/ Questo processo interpretativo IL LIBRO
che ogni Concilio opera, è una impagabile
ritrova in “tutto il bagaglio dottrinale della
ricchezza, specie in rapporto a letture limi- Esso può essere richiesto:
Chiesa”, non può che essere un dire “nove”
tate e parziali, come ad esempio la conside-
non un dire “nova”. E quindi non si può
razione della rivelazione divina in una pro-
scrivendo a
piegare il “bagaglio dottrinale della Chiesa” CASA MARIANA EDITRICE,
spettiva di sola Scrittura. /…/ Il Vaticano II
a quel linguaggio, ma esso va interpretato in Via dell’Immacolata,
è un punto di arrivo ed insieme un punto di
modo che davvero non dica “nova” rispet-
to alla Tradizione della Chiesa. Ma, attesa
partenza, senza necessariamente interpre- 83040 Frigento (Av)
tarlo come una rottura con la tradizione
la natura del Concilio e la natura diversi-
precedente. /…/ Ogni approfondita rifles-  Tel. & Fax
ficata dei suoi Documenti, penso si possa
sione sui documenti del Vaticano II diventa 0825- 44. 40. 15 – 44. 43. 91
sostenere che se da una ermeneutica teolo-
utile ed importante. /…/ Voglio congratu-
gica cattolica emergesse che taluni passi, o
larmi con l’Autore di quest’opera”.
taluni passaggi e affermazioni del Conci- E-mail:
lio, non dicono soltanto “nove” ma anche cm.editrice@immacolata.ws
“nova”, rispetto alla perenne Tradizione del- CONTENUTI
la Chiesa, non si sarebbe più di fronte ad I temi trattati sono di ampio respiro e
uno sviluppo omogeneo del Magistero: lì di grandissima importanza per la vita della Rivolgendosi alla:
si avrebbe un insegnamento non irreforma- Chiesa: 1) Cosa significa Concilio pastorale? Chiesa Maria SS. Annunziata,
bile, certamente non infallibile. Cosa significa che il Vaticano II non è un Via Lungo Tevere
Mi conforta moltissimo aver potuto pro- concilio dogmatico? 2) Qual è il suo posto e
la sua considerazione rispetto a tutti gli altri
Vaticano, 1000193 Roma.
prio in questi giorni leggere il discorso del
Santo Padre alla Plenaria della Congregazio- Concili? 3) Cosa dichiarano effettivamente Tel. 06.6892614
ne per il Clero. Parlando della formazione e veramente i documenti del Concilio? Cosa (ore: 9.00/12.00; 16.00/20.00)
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