Sei sulla pagina 1di 95
Anno VIL Gennaio-Febbraio 1904. N, 61-62, ATENE & ROMA BULLETTINO DELLA. SOCIBTA ITALIANA PER LA DIFFUSIONE E L'INCORAGGIAMENTO DEGLI STUDI CLASSIC envio Firenze — 2, Piazza 8, Marco Eos Niotapaho, B; Wognor cla trogen greak. ps 3 | it ih on Lair Pee ee eee eee corer cmc tanee 1aGeale F. Nietasche, R. Wagner ¢ la tragedia greca 18 Il libro di F. Niotzsohe sul!’ origine della tra- gedia non ha bisogno di prosontazione. E la ra- Bione non é diffcile a capirsi, quando si pensi che V'autore yi tratta in modo molto originale leuni tra i problemi fondamentali dell’ estetica, dandono una soluzione che s'insinna e si ramifica in tutte lo sue opers posteriori, Nell’ Origine delta tragedia, come in tutta la produsione del suo primo periodo, il Nietasche ha due seopi: 1o studio el mondo grec @ In exition dolla eivilta moderna, Lideale elassico & per Ini un modelo eterna- mente gioyane che pud © deve esercitare una, grande influenza su le nazioni envopoo. Questa cultura greca, cosi saperbamente dispreezata tog apostoli del progresso seientifico, 8 — socondo il Nietzsche — molto superiore alla nostra, percha i Greci si sono avvicinati pit d ogni altro po- polo alla soluzione dell’enigma della vita, Lut ficio del filologo acquistavn cost agli occhi di lui un significato di gran Innga anperiore a quello cho ha comunemente, trattandosi di far rivivere Panima stessa della Grecia antica © daffrontare, con lo studio dellfarte e della sapionaa greca, gli eterni problemi che affatieano P umanita. jnsomma dalla filologia da artista 2 da filosof, eceo il programma che il Nietzsche tracciava a sé stesso, quando nol 1869 fu chiamato profos- soro all'Universiti “di Basilea, Alene e Roma VIL, 61-62. Abbonamento annuals . Wa faslooto separate. SOMMARIO a= coe Anu IsnRAZIOM | Viale Principe Hugenio2-a, Firenze | G- Vital!, Da Papirt Greed aail"Egitta. . >. Y, Bragnoia, Une nuove” Aleoiti'. «> aa Ail Satie Sooke. 8 Non sarebbo opportuno rilevare fin Vora i danni che il desiderio intenso @una civiltt tramontate reed all’ opera del pensatore, Una cosa sola mi preme qui di notare, Tl Nietzsche ha un carat- tere troppo irrequisto per sottopersi, come filo- Jogo, alla discipline d’un metodo rigorosamente soientifico, Se non sdegua la cultura, storiea, pre- tende tuttavia di piegare i fatti allo suo ideo estotichs © filosofiche, svisandone spesso il vero si- gnificato, @ non tenendo conto delle esigenze della flologia che vuole prove ¢ non affermazioni dogma- tiche. Cosi si spieza la grande avversione che suscit’ noi dotti il suo libro, comparso nel 1872 © dedicato @ Riccardo Waxuer 9). Il titolo indica che il Nietescho muove dalla dottrina dello Schopenhauer, il quale considera la volonté coma V ossonza del mondo. Ma la vo- lontd 8 desiderio, e questo 6 dolore. Kevo il de- volere senza, motivo, softrire per stino umano: tutta 1a vita, moriro, © cosi di secolo in secalo fino alla iste ai vista dell'intelligenza il mondo non pud gin jione del nostro pianeta. Dal punto stifearsi, La ragione ci dice che nella vita il dolore sorpassa di gran lunge i pigcare, © eon- elude che I'uomo deve nogare Ja volonté 0 — cid ele Io stesso — il desiderio di vivere #). — IL Nictasche parte come dissi, da questa dotirina, ma se ne discosta quando afforma che la vita, 4) Die Goburt der Tragiie, oder Griechenthum nismus, Loipzig, Naumann, 1900, 4) Ofr. Ribot, 1a Philosophio de Schopenhauer, Paris, Aloan, 1908, p. 116 sg. Po 61-62 8 Awxo VIL — N. 61-62. 4 i per sé insopporiabile, & degua d'esser vissute come fonomeno esttico ‘). L'uomo, in guanto in- dividuo sottoposto al principio d’ individuazione e vivente nel mondo dei fonomeni, possiede il dono d’una yisiono crestrice. Bgli pub oxeare di- rettamente — come artista — 0 indirettamente, per mezzo della contemplazions d’un'opora darte che evochi 1a sun facolth estetica, corte imma- gini del mondo esterno che gli procurino un forte pincere. Lessenziale dell’ atto estetico ® 1a erea- zione @una immagine interiore, ciod una visions, un sono del mondo esterno, non solo in cid che questo ha di bello e di piscevole, ma anche in id che ba di fosco € di doloroso. Questa gioconda necessiti di sognare, o possibilith di creare im- magini della vita reale, il Nietzsche 1a chiama facolta apollinea, Apollo & il dio dell'illusione, del sogno, del quale I'uomo si compiace pur avondo piena consapevolozea dolla sua irrealtt. L’uomo apollineo sfugge cosi al pessimismo per mozz0 della contemplazione della bellezza; egli dice alla vita: io ti yoglio, perohd ln tna immagine @ bella @ tu sei degua esser sognata! Ma Yuomo non 6 wn essere costretto eselusi- yamonto nei limiti dell’ indiyiduarione, Poichd partecipa di quell volonti che lo Schopenhauer guppone diffusa e imperanto nel mondo, egli si identifica © simpatizaa eo tutto cid che vivo ohe soffre, Nell'ebbrozza ¢ nell’estasi suscitate dai narcotiel o dalla contomplazione di qualche feno- ‘meno naturale, come il ritorno della primavera, Puomo dimentica la propria individualits es! im- ‘moilesima con la natura, Questo nuovo stato psi- chico, pit complosso, & chiamato dal Nietzsche dionisiaco. Il linguaggio doll uomo dicnisiaco & Ja musica la quale, secondo lo Schopenhauer, ha un carattere Aiverso da tutte le altre arti perch’ eaprime immediatamonte la volont® eterna incar nata nell’universo *). In questo momento l'omo, 4) Of. Lichtonberger, la, Philosophie do Nietzsche, 1 ail, Paris, Alcan, 1908, p. 94 sg. — Avverto che sogna nella parte filosofen fl sunt del T,, evine he fatto lo Zoetoli [F. Nietzsche, Torino, Boces, 19011, faggiungendo di mio oid che hu attinenza col lato sto- rico della questione. 2) Die Welt als Wille and Vorstellung, 1, p. 809 sg. ‘easondo eoscionte della sofferenza universale, ee vedo riflessa nel dolore dolla propria individua- Jith, inclina verso una coneezione pessimisticn della vita, Tuttayia ho contemporaneamento Ia coscienza della propria eternita, © si libera dal pessimismo che sta por travolgerlo, perché sente che, sotto al flusso perpetuo dei fenomeni ¢ pur con la morte dell’ individuo, la volonta eterna eon tinua il suo corso, indistruttibile, L’uomo dioni- siaco dice alla vita: io ti voglio, perchd tm sei Jn vita otorna! — Qui il Nietasche parla un lin- gnaggio fnmaginosy ssa essonzialmonto filosefieo, 6 fisen i canoni fondamentali della sua ostetiea, mostrando che Tarte ¢ possibile soltanto come estrinsecaziono di quei due stati psichioi gid de soritti. B Marte 2 necessaria perchd risponde ad tun bisogno dello spirito il quale, senza illusion osteticho, si perderebbe miseramente nei vortict dolla realta, L’arte & redenziono. T Groci sono passati attraverso @ quosti due gradi di cultura: Papollinea 0 civilta, omerica 6 la dionisiaea o tragioa. Apollo © Dioniso sono i duo poli delanima groca, il simbolo di due ‘opposte tendenze artistiche che si combattono finch®, per un miracolo della volonti elloniea, si uniscono a produrre la pitt perfetta doll’ opsre @arte, lu lengedia, Lfuno 6 il dio dell’indivi- uaziono © della misura, il ereatore di splendide immagini desunto dal mondo reale, altro invece 4 il dio dolla musica, dell’arte ciob cho esprime Yospirazione suprema dell’anima verso Vinfinito, Nulla di pid noia al Nietzsche cho la pretesa serenita det Greet. Lottimismo greco non sea- turisco da una tendenza naturale a considerare superficialmente Ja vita. Tutt’ altro! il popolo greco arriva all affermazione della vita partendo alla contemplacione del dolor» universale. Nes- sana razza, aiforma audacemente il Nictesche, ® stata mai cosi ralfinata, di sontimenti, cost im- petuosa nei desideri, cosi incline al pessimismo come i Greci. Ta loro mitologia non @ in gran parte il riflosso dogli orrori éragiei della vita? Hppuro in nessune letteratura risuona pitt ar- dento, pid voluttnoso inno a questa povera vita, cho la ragione suggerirebbo di ripadiare- Come Axxo VIL. i spiega dungue il dissidio tra Pistinto pessi- mistioo dei Groci il loro ottimismo? Apollo — risponile il Nietzsche — il simbolo ‘doll'illusione benefica o della bollevza plastica, fu il snlvatore Gel piccolo popolo. Quello stesso iin- pulso che rendo possibile Varte come integrazions © porfezionamento dell’esistenza, spinse i Greci a creare VOlimpo, un mondo meraviglioso popo- Tato di creature divine e seducenti. Gli Dei greci Sono la ereazione pitt splendida della facolté apol- linea, © giustificano agli occhi dell'tomo la vita Perch’ ta vivouw lou stessi. Osservate ora quale tivoluzione etica si produce. L’ esistenza sembra i nuovo bella perché si svelge in un mondo go- yernato da affuscinanti divinita, o alla saggezza di Sileno, che addita la morte come termine ul- fimo © desiderabile, si contrappono quella del- Tomo omerico che afferma la vita energicamonte. Ta poosin @’Omore, prodotio naturale © sponta- ‘neo della civilth apollinea, 8 il canto che celebra il trionfo dello spirito groco sopra i terrori del- Fepoca tenebrosa dei Titani. Di fronte alla oultura apollinea sorse ben presto in Grecia quella dionisiaca, Lo spirito dio- nisiaco cra diffuso nel mondo antico, suscitando ‘tea i barbari spaventevoli orgie, durante le quali Poomo sfabbandonava agli istinti pi ‘del piacere e della crudeltd. I Greci, nonostante "i Toro senso della, misura o la ripagnanza verso | fnito cid che era straniero, si Iasciarono facil- mente conteminare dallo spirito dionisiaco, Tn D Grecia pord lo orgie non furono mai manifosta- gioni W'istinti bestiali. Al grido di Dioniso & | Sotto Ia forza magica dolla musica, Piniziato, in- suimulesti vaso da sacro furore, si sprofondava nell’ estasi @, spozmnti i vincoli dell’'individuazione, annegate, Ta propria coscienza di nomo nel gran mare del- essere, si confndevn con Ia natura, L/ uomo si Sentiva, per un istante, diyino! La tragedia greea, = ch nelle sue manifostazion rndimentali & eo- " stitutia da un coro di satixi — ha origine ap- | panio da queste corimonio orgiastiche. Tl satire, " opgettivavione plastica degli istinti pit fortemonte “Imperiosi nelt'uomo, non & un bruto, ma un es — N. 61-62, 6 egli toso e compassionevole porch’ parteeipa ai pati- menti di Dioniso, Tl coro dei satiri rappresenta in origine i pubblico rapito dall’ ebbreza. dio nisiaea. Con la rapiditi dan morbo epidemico Fentusiasmo si propagava dal cord agli spettn- tori cho, dimontichi della loro individualita, si trasformavano — per cosi dire — in satiri ebbri del dio. B quando tutti i enori battevano all'uni- sono, fortements commossi dallo stesso delirio, allora ecco apparire in mezzo al coro la Sgura raggiante di Dioniso. Gli spettatori avvertivano subito Pimmagine del Dio, ¢ cost Yebbrozza dio nisiaea creava una visione apollinea 1a quale non 8 altro che le rappresentaziono precisa, parties: lare © plastica duno stato doll’ anima indefinito e musicale, La tragedia 8 dunque, secondo il Nie tzsche, una manifestazione dello stato psichico dionisiaco, che trova Ia sua espressione ben de- si esaléa allavyicinarsi del nnme, ed é pie- finita 6 conerotn in un’immagine apollinoa. Nella sua essonza & musicale, perehd @ il grido della volont affermantesi eterna al cospetto del flusso perpetuo dello cose wnane 4), © nella forma & plastion perch vivifica la materia d'immagini apollinee. Dioniso & Veroe dolla traigedia, © quosta, @apprima ha forma lirica, eiod 6 un inno per mezzo del qual il coro comnnica agli spettatori x sua visione del dio. Pitt tardi invece la vi- sione 8 oggettivata, @ il pubblico pub vedere Di niso stesso aggirarsi su la seen; infine i] nome si palesa sotto la maschera tragica di singoli eroi, sotto la figura ad os, di nn Prometso o dun Eipo. Leroo tragico rassomiglia ad un uomo che va errando, che soffte, che lotta per infrangers i vineoli della propria individualitt © che nello sforzo soccombe, ma in fatto € sompre quel Dio- niso sofferente che Iv leggenda dicova sbranato dai Titani. Questo orribile strazio del Dio, 0 de- composizione de2?uno in una serie moltoplioe di fenomoni, & il simbolo dell’ individuazione, origine © fondamento di-tutti i dolori. Ma gli epopti spe- Tayano nella rinaseita ch Uioniso, che noi possiamo 4) Infatti il titolo della 1* ed, era questo: Die Gee burt dex Tragédie aus dom Geiste dor Musik, Leip: "sere che ha qualche cosa di sacro come Ja natira; vig, Fritasch, 1872,

Potrebbero piacerti anche