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Axxo XI. ATENE Gennaio-Febbraio-Marzo 1908. N. 109-110-111. » ROMA BULLELTINO DELLA SOCIETA ITALIANA PER LA DIFPUSIONE EB L'INCORAGGIAMENTO DBGLI STUDI CLs SSICI Seto centrale: FIRENZE, Piazza §, Marco, 2 Diresione det Bullettino Firenzo — 2, Piazza S. Marco Abbonamento annuale. Un fascloolo separate. . SOMMARIO — oe Amministrazione Viale Principe Eugenio 27-A, Firenze E. Romagnoli, Pasi stoviche nella conceriongdell'Kllenismo 1 | P. H. Pavol, 1 Rampsizite cipsioto, © Fatcal Un rammento soonnsiate a tate Gobo’ 20 | Keeensnt pect E, Piste, pane et peat tat Contebio di wort ac Ad della Soeiots | ‘eudula Divine, Gammel 3, | Pont neces atte Sparano 'V, Beugnolay Dimosirasion popolicl © tiie wet sated di” | Gonteranse Geagyest ="” |: Roma aotica 40 | Risin e giorsaltn canitio A. Capit, Por una Sse Secre deta Stanahoa at uspida "69 | Tabr ces! tn dono A. Ginty Ancora Ta Modes di Seneca e la Medea dt Ovidio 61 | Necrolopio 4 nostri, Iv rediviva ha schiuse le labbra, ¢ ci E FAST STORICHE ha rivolte alate. parole, E noi udiamo. eon NELLA CONCEZIONE DELL ELLENIEMO 1) | Gilettosa meraviglia come essa parla I’ idioma ee che suona in fondo al cuore di tutti noi, che Le molteplici vicende per cui I civilt\ | mold Te nostre oreechie nei sogni dell’ in- ntelligenza de Pellenismo, di questa singolarissima fase moderna gimnse al reeupero ¢ all della meditazione ¢ del sentimento wmano, fenomeno © riy ica, sembrano atteggiarsi che eoncept ogni © rivest) ogni idea con forma imi anehesse © comporsi natnralmente in vagh simo mito. Blade, 1a divina faneintla, dopo sogni-vir- ginei ¢ fuori di Menade, s'addormentd un giorno ebbra e stanea sui marmi dell’Acro- poli, presso la fonte sgorgata all’ urto dol Postidone, alVombra dell’ olivo sacro @? Atena ella giace tridente di B mentre ; secoli © seeoli yolarono; © 1a forte inarid, Volivo rono & si contami si sfrondo, i templi eroll narono ( innesti barbarici, Dopo un sonno venti volte secolare, Ik bella addormentata dischinse le pupille; ma Vassideravano ancora un pallore ¢ una rigi- dezza marmorea. Corsero altyj Iunghi anni, ¢ il sangue tornd a fluire nelle sue vene, ¢ le sue gote divennero vermiglie. B infine, ai di 2) Tetiura fatia in Roma, noll’Aprite del 1906, per eure del Comitato Romano dolla Soviet italiana per Jn diffasiono 6 V incoragglamento degli studi clas Alene ¢ Koma XI, 109-110-111. fanzia, © che disperavamo d’udir pit mai sulla terra, To vorrei oggi traceiare fugacemente la successione storiea di queste venturose vi- conde. «. Seducen bi parole, che rispecchiano forse sent sma che per quanto dicono dei poeti un’ impressione e un nento. assai e mun @Ellade si allontanano certo dal vero, Molte ragioni storiche # cui qui non posso pur accennare, avevano reso lo spirito me- dievale come rofrattario allellenico, H_ seb- bene non manearono, specie nel secondo fiore del Rinascimento, in Ttalin @ fuori, yalorosi 109-410-111, No XI, = cllenisti; quella grande corrente «id precetti, che diciumo in genere classi che dail Italia ad invadere tutte Te vili, fu temperata, quasi unica @ clementi latini. Ed inoltre, ae mos mente, seiuta, sia pure con atto di reazione, su la qualche V imitazione intransi Darbarie teologica, ne serbava misura lo spirit, ¢ imponey delParte Ja medesima genza onde un predicatore i suoi dommi mo: rali; contrastande, appunto per questa in- tolleranza, col vero spirito dellarte ellenica, il qnale & di libertd © @ indipendenza intel antiea con lettuale, Poichd dungue Si searsi fnrono gli el imo indirizg menti cllenici in questo p io potrei esimermi dal’ indugiar sovr’esso pitt ‘a Tango. Ma mi trattiene derio di ae: ino fenomeno che si ma de cennare ad uno sti nifesta nel suo processo. In Francia, per un noto gioni storiche ed etniche, esso ebbe sviluppo facile ed affrettato; ¢ dal? intransigente ma- nifesto che Valfiere della Pleinde, Gioacchino du Bellay, lanciaya nel 1549, giunse, in poco pit d?un secolo, alla sna piena maturita nella Lnigi XLV, la quale ebbe te omplesso di ra letteratura gislatore supremo il Boilean. Precetti impreseindibili delle senola clas: sica, banditi in nome, non solo dell'arte di Roma, ma anche, e pit, della greea, erano la regolarita, In saggezza, il buon gusto, In obta — tntto, fuorehe il capricci jone, Gli effetti wltimi e necessari ter misura p © P ispira dal voeabolario dei ‘Li; Ia ste- reotipia del periodo; il trionfo delle espres- farono Veselusione mini specifiei, espressivi, pittore: sioni generiche, e la conseguente perdita di colore ¢ di vivacitd; Pavvento, nella dram: maturgia, dei earatteri generali; il bando soluto @ogni elemento irrazionale, ¢, quindi, rsa della liriea, 1a quale & vistone ale. la seomp e vibrazione mus Simili precetti acqnistarono tanto eredito, mnol- massime nelle senole, che oggi anc im N, 109-110-111. tissimi si figurano ayer essi regolato le exen- vioni del genio ellenicos In cui immagine ne rest sempre come aduggiata dinanzi agli spiniti © artistic’. Ma in realti, a quasi ognuno di quei carattert do. vrebbe opporr hi volesse figurare Ja vera fisonomia delParte di Pin- daro, @ Bechilo, dAristofane, yeramente liberi il suo contrario La gloria @aver rivelato al mondo Vell nismo spetta, senza contrasto, alla G nana, Qui, pitt che presso Ie altre genti anglosas- soni, fu viva Poppor zionale alPumanesimo, 1 assai nota la lotta ione dello. spirito na- che contro Enea Silvio Piccolomini sostenne Gregorio Heimburg. BE quando, yaniti nel Voblio Io seherno ¢ il ridieolo eh attirato sopra di st nelle Universita germa- vevano niehe il semidotto Luder ¢ il buffoneseo Ka roch, meta umanisti ¢ met& ciurmadori, Ia tendenza classica riguadagnava terreno, anzi aceennaya gil » battere, con Reucblin, Bra smo di Rotterdam, Ulrico di Hutten, le vie il movimento della seguite ai nostri. giorn! Riforma spezzaya di nuovo il giogo antico, ¢ avviaya 10 spirito alemanuy sui tramiti auovi per cui esso & giunto al suo inoderno falgore, ‘Ma appunto questa indipendenza armon} gava assai pitt profondamente, celava attitu- dine molto maggiore a penetrare il vero spi- rito ellenieo che non Ia donchisciottesea aspi- razione dei moltissimi umanisti a foggiar Ia ‘hi. vita contemporaries sugli esemplari anti B tra gli seritti di Gregorio Heimburg emerge © Drilla un immaginoso precetto, veramente degno a’ un artista greco, che dovrebbe suo- nar perenne nel cuore ogni womo Warte e di seienza. « Sii tn non come Vape che sugge questo ¢ da quel fiore, tune la seta solo il yario polline ¢ ma come fl filugelly che Gaulle intime sue visceri » Il medesimo spirito d? indipendenza che anim Gregorio Heimburg, ¢, in seguito, Ln Anno XI, — tero, ispird un altro figlio della Germania alla scoperta dell’ Ellénismo, § Uno storieo dei nostri giorni, lo Hettner, assomiglia felicemente il quelle immagini di Numi antichissime e ve- nerate che i Greci dicevano cadute dal cielo. « Un Klopstock — dice lo Hetiner — un Wieland, un Lessing, un Herder, perfino un Goethe © uno Schiller, ei sembrano in qual: che modo prodotti naturali e necessari della | civilta che li circonda, sono come i fiori ei | fintti duno sviluppo che ha Inngamente ger- ibile. Winekelmamn, al contrario, Si direbbe uscito da sd stesso, nella piena maturita del suo genio. Il sentimento pro- fondo che lo dirigeva nella sua via, non sof fri influssi di tompo ne di Inogo; la sua vo- cazione si destd ¢ fortificd in wna lotta senza tregue contro le circostanze. Egli fece risuo- Winckelmann a mninato invi nare corde che fino allora non aveyano mai vibrato. Simile agli arditi naviga coli remoti, scnopri e conquistd plaghe inte: ramente sconosciute, o almeno naseoste lungo tempo agli sguardi degli uomini ». 11 Goethe ©.il Lessing ayevano gid salutato eon parole analoghe Vopera winckelmanniana (1805). {Or quali turono i gommi principt che datio | studio delarte greea derivd, fra i due secoli, questo araldo delVarte e della gloria? Tl bello — egli disse — consiste nella indeterminatezza, cio’ in una forma che non | sia peculiare di questa o di quella persona, | che non esprima uno stato @anima 0 un mo- vimento passionale, i quali contaminerebbero | la bellezza con tratti ad essa stranieri, e ne | frangerebbero V' unita, Le medesime regole. convengono a tutte le arti, La pittnra, la poesia, Iv musica, hanno un solo ideale, un sol metodo : solo differiseono quanto ai mezzi Wespressione, Non posso qni enumerare i progressi che Aerivarono alla, eritien in gonoro o ai cxitert dizettivi delle arti da qnesta pit esatta con: cerione de Fellenismo, Dari forse Ince sufi ciente accennare ai suoi frutti pit maturi | tori dei se- 109-110-111. nella varia produzione artistica, In Germa: nia, In yaghissima Ifigenia del Goethe; fuori, Je opere del Thorvaldsen, del Flaxman, le Grazie di Ugo Foseolo. Con maggiore origi nalitd pitt profonda simpatia intellettiva si rannodano a questo movimento anche i ju mninosi poemi di Shelley, che portava sempre con sb qualche poeta greeo, ¢ le doleissime intuizioni di John Keats che ignorava inveee Vidioma de PEMade. JI Winekelmann conobbe dell/arte gree quanto se ne poteva vedere in Roma ed in Breolano ¢ Pompei che proprio allora torna- vano in lie post-idiaca nelle riproduzioni romane, una etrusea, credeva, in Tmonumenti, dangne, delPepoca parte delPareaismo nella _redazion e Parte alessandrina, che egli parte greco-classiea, in parte romana, Ora, nessun di questi momenti sembra ri- speechiato dalla definizione winekelmanniana, la quale si attaglia invece al periodo forse glorioso dell’arte ellenica, il fidiaco, che doyeya esser rileyato al mondo, per opera di Lord Elgin, solo trentanni dopo la morte del Winekeluaun (1768). E il Goethe, earatte- rizzando con espressioni definitive i eavalli e i fregi del Partenone, uso parole che suonano come un’eco della formola winekelmanniana, Ma per quanto fosse dunque meraviglioso V intuito di questo grande, Vassoluta insu ficienza del materiale che egli pot® eonoscare Jo fece eadere anche una volta nell'antico errore; lo fee persistere nel dommatismo. Era inevitabile. Se i Greei furono maestri delParte: se dallo studio della loro arte xin- scivano formulati naturalmente certi ednoni: con questi, eterni ¢ impreseindibili, bisognava misurare ciascun’opera del passato; con que- sti regolar le proporzioni delle future, Pit tardi si doveva scuprire la provet- forme varieti delParte ellenica, e vedere che in essa, come nei giardini meravigliosi d’AL cinoo, s'apri continnamente fiore su fiore,

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