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Axxo VILL Luglio 1905. _ATENE & ROMA BULLETTINO DELLA SOCIETA ITALIANA PER LA DIFFUSIONE E L'INCORAGGIAMENTO DEGLI STUDI CLASSICI DIREAIONE, Fironze — 2 Pinazw 8. Marco Abbontmento annuale . Un fascioolo separato AMMINISTRAZIONE Vinle Brinoipe Kagenioi-A, Firenze eK Bi aon ee —s= SOMMARIO =— Vor nostro eonvogno 2 + fees s2 P20 |G, Cavolunt, Noteretin grammatienly 220 B,C. Wiel, Weigremma Pompeiano ai Peronn eso. » 211 | M. Fuocbi, A. Solari, A: Cosattini, Progremmi, xi @. Vitetti, T papirl pubblicati da. Roinach..... > 219 | forme e temi « an > 28 Per il nostro convegno Alla ciroolare che abbiamo diffusa, molti de'no- stri Soci hanno risposto aderondo, di molti altri aspettiamo © anguriamo I’adesione, Non c’é bi- sogno di molte parole per dimostrare l’alta im- portanza 6 Vurgenza dei problemi che ci pro- poniamo di disentore 0, se non di risolvere, al- meno @avviare a nna ragionevole soluzione. Hecettuato Pasquale Villari, che bench’ fosse i meglio prepuralu «ll'alto ufficfo, pure dichiard di non ayere in sorbo nessuno specifico maraviglioso © di non volere azzardare riforme radicali con precipitazions pericolosa, abbiamo veduto un Mi- nistro dopo V'altro salire al potere con aria di restauratore, ricevere gli omaggi del solito grezge, arruffare la matassa gid imbrogliata, orescore V'infinita e ineredibile confusiono della eosiddetia Minerva, poi eadere senza rimpianto; © non sono stato tutte cadut politiche, ma anche morali. Che la scuola possa trovar salute per opera d'un ‘stro solo, @ ormai da considerare come un’: jusione. Ei necossario che gli insegnanti tutti, come gid per lo altre quistioni dello stato giu- ridico © degli stipendi, cost si wniscano a di- soutero © aiutino a risolvere i problemi non meno gravi 0 forse pitt vitali, pedagogici e didattici, che V'inealzare delle trasformazioni sociali fanno oggi sompre pil dificili © complessi. Noi, che siamo persuasi di quel che ripeteva, Atene ¢ Toma, VILL, 79, or non 6 molto, in Senate un matemation illn- stre, il prof. Veronese, cio’ che Ia seuole clas- sica sia la via muestra per indirizzare © formare i giovani agli studi superiori, specialmente per In seuola classica combatteremo; per la scuola classica vera, col greco col Jatino © con Ia ma- tematica. I nostri ayversari vorrebbero modificarla ¢ riformarla in modo che non sarebbe pitt elassica, e non diyenterebhe moderna; ma hanno trovato dello belle frasi, sanno fave de’ bei gesti, ci par- lano di seienza © di progresso come so noi fos- simo roazionari ferooi, © fanno poreid uno, conta impressione sul volgo. N& il volgo & tutto in piazza: pub darsi cho’ ce ne sia — parlo di stu- ai — ucho in Parlamonto. Se non corriamo al riparo presto, con ardore e con fade, ogni giorno cho passa ci fari pordere terreno © arriveremo tardi, Noi siemo pronti © disposti a concedere quanto gli avversari vorranno alle scuole tec- niche, alle commerciali, alle professionali, a un nuovo tipo di Lieco moderno dove le lingue vivo sostitniscano le classiche... Tutto quello che vorranno. Ma resti la scuola classica, anzi si raf forai. Resti e si rafforzi appunto perché, inse- gnando greco 6 latino © matomatiche, il oi frutto non @ coniputabile in lire © contesimi, @ l'anica scuola veramente efiucativa; perché tutty Varte nostra @ figlinola dolla antichits classtea, © 2’ figliuola Ia seienza; perch non & mai stata in fiore la cultura d'un popolo, in nossuna delle sue monifestazioni, quando s't trascurato o ay- 79, ait Axno VIL versato quel ‘ vital nutrimento’ che ¢ il clas- sicismo. I nostri consooi ed amici ci confortino dun quo della loro adesione, dei loro consigli ed aiuti. Noi abbiamo la buona volonti: & qualeosa, ma sola non basterebbo- L’epigramma Pompeiano su Perona e Micone ‘Del fatto calebrato col nome di pietax gracea 0 pletas Perus, ciob della. giovine donna che al padre chiuso in carcere e condannato a morirvi di fame forni il nue trimento porgendogli a succhiare il proprio seno, tutti sanno; non tanto dal breve cenno di Tgino4) 0 dal- Fenfatico racconto che ne fa Valerio Massimo *), quanto dal ricordo che ne ha congorvato Pompei in duo grappi i terracotta smaltata #), in un frammento di vaso»), 9 sopratutto in tre dipinti murali #), che paiono deri vazioni da un solo e medesimo originale. Perocehd, per non parlare del poco importante frammonto. di vaso, nel qnale Je due fignte sono in piedi, tutte le lize reppresentanze differiseono si in qualche lieve particolare, ciod in quanto la donna sia seduta o punti fa terra un ginocchio @ sa quello graviti, ¢ in quanto i voschio sida s terra 0 le sin inginocchiato innanzi, ma congordano mirabilmente nei tratti éssenziali. In- fatti,o il veechio, tenendo 1a mano sinistra nel grembo @ Ja destrs sul sono della donna, sncchin Ia mammella, Aestra cha alla gl porge can la mano sinistra, montre eon Ia destra gli sostions il capo o gli solleva alle spalle un Iembo del mantello; ovvero quegli, tenondo sulle gambe della donna il braccio ditto e sul seno Js mano sinistra, succhia 1a mammella. sinistra cho lla gli porge con In dritts, montro gli passa dictro 4 callo il braocio sinistro. Inolire il veschio & sompre searno ed estennato (¢ Pero mit der R, das «churache 4) Fab. COLLY 0d. Sohesiat, 2) V, 4, 7 sq. — S'intende che non ho dovere a intrat- tenermi qui guile possibili relasionl di questo fatto con ‘awello consimile che 10 staseo Valerio Matsimo o Plinio i... Vik, 98) — i quali Resto (od. Maller 1859 p. 208) @ So- lino (enp. VIN) seguono 6, so non trattasi di mero orrore ‘tel codici, travisano ad Gn tempo, sostitaendo alla madre Hl padre — attestano avyenuto In Roma, dove, in eirco- stanze identiohe a quello dol fatto greco, datla pitas della figliuola surobbe stata salvata Ja madro, per modo ehe al posto del carcoro fu votata nel 101 a. Cr, du M.’ Acitio Glabrions « dedicate pis tardi dal fglio wan aedee Plstatis. Gfr, Quurante in AU? d. Ace, di arch. Lett, « 2, Au T. [155 “Amatuea! in Binteta df Storla Antica N. 8. anno VII. 3) Von Itohden, sompéyensecko Lenracovon p. 0t s9q, @ tay. XLVI} Sogliano in Noliste deglt Seavi 1997 p. 8, 4 4) Sogliano in Noticie elit, 1900 p. 7. 8) Helbig, Wandgemalde der vom Veau verschtteton Slate Cempaniens, Leipaig 189, 20 1326; Barons in ior inate deglt Seavi as Poripet N.S. 11, 980 suv. TIL; Sogllano fn Notiste deglt Seavt 190) p. 190 su. — N79. 212 Haupt des Vators stittzt » Holbig; « scarno oos\ che Jp pelle informasi dalle ossa > Barone; < il suo corpo searno rivela tutta la estenuazione della fame > So- liano), © a stento si tien sollovato (« sitzt miheam aufgerichtet » Helbig; < seduto in torra, mostra di potersi oppene reggore in tal posizione » Barone). Ne mi indagerd a rilevare alta minovi congrucnze, come > €5, la prasenzn in tutti e tre i dipinti del fascio di Yuce che dalla piceola infurriaia piove a illuminare I pietosa soena. ‘Dei tre dipinti murali quello seoperto per ultimo, nel maggio del 1900, 8 il pi& importante; © perch’, contro Tino che le dava il nome di Xathippe, con- ferme i dato di Valerio Massimo che In donna si chiia- musse Pere, © vieaversa, contro Valerio Massimo che al veochia dava il nome di Cinon, uttosta cht ei si chiamasse Micon, come risultava da Tgino, tranne una Ievissima differenaa di gratia (Mycon); 0 assai pit per Vepigramma latino in tre distici dipinto eon Tettere biancho nal!’ angolo supariore sinistro del quadro, non regolarmente, ma, per le necessitd. dello spazio, in. sotto righe, E senza malizin pud dirsi che P epigramma intorossi © attiri ! attensione sopratutto porché in al- eani punti & 0 si d ritenuto affatto illeggibile, Tl testo, secondo il Sogliano che primo lo public’ fe ne dette anche un fhesimile in fototipia #), sarsbbe questo: ’ ’ Quac: parvis + MATER + NATIS © ALIMENTA. PARABAT © FORTVNA + IN PATRIOS + VERTIT inlgva + csos rst ‘renvl cERvICE - SENILES + AST - LIQVIDYS. VENA «LAGTE + a a SIMVL VOLTY « FRICAT + 1PSA + MICONEM + PERO. ‘mastis nest - Cm PIETATE - pyDOR Aggiungeva il Sogliano innanzi a BST potorsi leg- gere ... VS LOOVS oppure VM OPVS, nolla quinta Hines dopo LACTE vodersi Mf, ma potorsi anche leg- gore RE, o in fine della stessa linea riconoscorsi Q; € in fuse a quosti dati han tentato di supplire le lacune prima il Bueaheler #), poi A. G. Amatucci 9), 0 rocen- temonte ! Engelmann *) o il Mau»), Che il ventativo del Busvlieler sia stato il men fe- lice maraviglierebbe assai, se non si considerasse che 4 dottissimo professore di Bonn non ebbe, come gli altzi dipoi, Paiuto del facsimile. B naturale che osser- 4) alte ds Aecads a. Linest, 1000. 2) ‘hed: Mac, LVE [1801] bs 138 6a. 3) Rivista dé Storia Antica N, S. a: NIL \) Jahresberiehts dss Philot. Voreine, 1904 7. 251 5) In un articolo eho useirs fra brove mello wittheun- gen delVetituto Arateologico Gernianico, sexione Romana, Gel quale dl ek. Antoro mi he eortesemonto comunicato Ie bore, 218. vazioni buone egli ne faceia pure, come quella, fon~ data su ragioni metriche, ohe Pepigramma sia del tempo i Ovidio o di poco posteriore; ma non per suadono punto i singoli supplementi, ed & poi affatto erronea I'interpretazione generale. Tl Buecheler in- ‘atti legge: B (haustus putorum) opua ext tenui cerice seniles ast Uiquidus venas lacto (replonio tumor, Janguentemque| simul voltu fricat ipsa Miconem Pero: Senza insistere su eid che & rilevato dal Man © ap- pare evidente dal facsimile, che cio’ contro i supple- menti del Buecheler stanno lo ragioni dello spaxioy esaminiamo un po' ln prima delle dus proposizioni che @unguo si ayrebhero nei vy. $5: haualus sonilea fenui corsive ast Liquide twnor venae lacte replonte pulorun ‘opus ext, Bev ast il Buecheler osserva: primo, obo sso si trova di solito usnto solo innanzi a parole comin- ejante pls voonle; seconde, cho qui meglio di axt sta gebbe ef 0 ao, Ora non oi preocouporemo nei di rivor- dave, cizea il primo punto, che esompi eontrarii non, ‘manoano, per quanto pooh); ma in quanto al 60- condo, domanderemo so non sin un insolite modo ap- punto cotesto, di integrare assegriando eonsapevol- mente a un dato che si accetta come verto un valore 8 una funzione che @ onlinario non Ti ‘Ma non & questa ta gola mi Ia moggiore diflicolti che Ja Tesione del Buecheler mi par presentare, Pe- xocehd, a non voler domandare mun quis unguam ha- serit ceroice, se ciok siasi mai vista Ia mostraosita cho lcano suechiasse col eollo anzich® con In boces o lo Jabhra 6 che <0 slhvo, 4 ansanmanda sol brevemanta come non sia {ra le cose pit comuni un ablativo strn- imontale (tenui cervice) non complemento di un verbo mma appiecicato ad un sostantivo (Jims); rosta sem- pre per noi da confessare che non diseerniamo abbae stanza se Tausius seniles » liquidus venae tumor, gi Iogati male por mozz0 di aet, siano poi soggetio o pre- Gieato dolla proposizione. Infatti, se fosso opus il sog- etto, con che si guadagnerobhe V avcardo del verbo ol saggetto stesso, non si potrebbe alingrosso in- tendero altrimenti che cosi: ‘il quadro, questo bel quadro 6 0 rappresenta il suechiare del vecehio, il vecehio nell’ atto ai suechiare, e il gonfiarsi delle veno, siompite dal latte ’: informazione, in iepecie nella prima parte, alfatto inutile per chiunque avesse avuto och. Se invece soxgetto si considurasse haustus seniles ‘xt liquidus venae tumor, si potrebbo intondere: ‘1a vappresentazione, questa rappresentazione del veechio, nel momento che aucohia ¢ delle vono gonfio perch’ v'aflinisee abbondanto il latte, é una bell’ opera "; con che si entrarebbe bone o male in quello che il Buo- oheler giustamente riconosce dover essere fl vontennto della soconda parte dell’ epigramma, cio’ Anpreisung des Bildea, saa si dovrebbe tollerare lo stento del verbo 1) Ofe, Muollor, dee metriow poftarum Romanorwn®, Por teopoli et Lipsine 1881, p, 502 pace iba Ns reat Axxo VIIL — N. 79. 214 {e10) accordato col predicato singolare (piderum opus) invece che col soggetto phivale (Raustus senile ast Ui ‘quidus venae hemor), senza neanche V'attennante della contomporanea attrazione del genere, a eni il verbo si prosta quondo @ rappreseniato da una forma com- posta, ma fatto appena un poco meno evidente dalla ‘isposizione delle parole; del quale us0 rarissimi esom pud rogistrare In sintassi storion Kosta V'ultimo distico, dove in principio il Bne- hular guppliseo tanguentomgne, mentro 10 spazio non comporta. pil che nove o dioci lettere, Ben s accorge il Buocholer che le rappresentanze figurate non danno vyerun appiglio a intondore il frie in wenso proprio; 6, rieordato il significato motafoxioo di efnisare @ Pas the Potronio ¢ Margiale fanno dirieare in senso osceno, attribuendo anche sil pudor wn peso che per avventar non ha, giungo a questa conclusione, che significato tvaslato in quel senso abbia fricat anche qui, © che tutto Pepigramma abbia. dunque nna tinta laseive, Or Anioi pare ottimo criterio quello adotteta parrialmente al Buecholer, di cereare. nol dipinto che cosa possa © non poses, esser detto nell’ epizramma, © quindi al Buecheler rispondiamo che, so le. vappresentanze non donno modo i intendero il frizat in sono proprio, amcor meno ese ¢ il fatto rappresentato pormettono di pigliavlo nel senso traslato indiento da lui. — Al qual proposito il Valmaggi *) opportmnamente ossorvd, al " pudor * essere « por sb ragione pitt oho sufficionte Vatto stesso di Perona che porge il seno al proprio padre >, ¢ opind al frieare potersi riconosvere qui quel modesimo significato metaforico di ‘ accarezzare ’, i1 quale s'incontra nel verbo greeo, che gli corrisponde ia nel senso proprio, xerewjzw. nel passo ai Apol- Jonio Rodio TIT 1102: be geéro petdugiover xereapizor Gdoou'; al quale mi piace ai aguiungere ta frase re- strata da Bsichio (Suida) wijouea rév duxearofy * eareez0, blandiseo, mi concilio il giudice ’ Se vuina per tubsi i versi il supplemento del Buc- cheler — & ifatti un po' doi grandi intoppar appanto nelle cose taimuseole —, non si pud dir pard molto Pili felica quollo di A. G. Amatucei; sebbene d’ altra pte esto ci Tasci insolisiatti piuttosto che non si presti a obbiosioni perentorie, L' Amatuosi legge : suberat doi} opus est lenui cervice, seniles ast Uiguidium venae lacte [bibuné avidae. ubera duei opus es8 val como s0 si dicesso: il sno latte la donna al padre nel carcere non pud mica portar- glielo, che s0, in un seochielio, ma conviene che, messo a parte fl pudore, gli scopra e gli porga il seno. Certo il posta, so gli fosse parso convenianta 0 sol- tanto gli fosse vento in capo, avrebbe potuto anche, dir questo. Né, d’altra parte, contosteremo il diritto, 1) Drnogor; Hlstorivehe Syntax dar Latein, Sprache, T PBL 2) Roliettino di Frfol.elassicn, VITE p. $8 84.

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