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La prima città
Già nel 9° millennio a.C. erano stati costruiti agglomerati di case circondate
da un muro difensivo (per esempio, Gerico, in Palestina), ma questi non
costituiscono città vere e proprie.
La circolazione e lo scambio dei beni erano molto fitti: si era creata una
classe di mercanti che organizzavano l’esportazione e l’importazione di
beni anche con paesi molto distanti. La ricchezza accumulata era poi
ridistribuita tra coloro che prestavano il loro lavoro, da un lato a seconda
dell’impegno e del tempo, dall’altro a seconda del livello sociale (ovvero se
si trattava di uomini e donne liberi, o di servi, o di persone prive di mezzi
di sostentamento); un tale complesso movimento di beni richiese la
formazione di una classe privilegiata di persone istruite in grado di
amministrare questo traffico.
Tutto ciò per quell’epoca fu un enorme balzo in avanti. Prima esistevano
solo piccoli centri, villaggi, senza edifici monumentali, in cui i membri delle
famiglie svolgevano più o meno tutte le attività necessarie, senza che quasi
nessuno si specializzasse in una tecnica o un compito particolare. Il
movimento delle merci era molto limitato, e non si sentiva assolutamente
l’esigenza di qualcuno che ne tenesse i conti.