PAESE :Italia AUTORE :Eugenio Gulini
PAGINE :13
SUPERFICIE :44 %
10 gennaio 2019 - Edizione Pesaro e Fano
Fugadal centro, la parola ai prof
«Cittàmiope, serveintegrazione»
Pencarelli, ordinario del Desp in Economia e Gestione delle Imprese: «Trasformiamola in laboratorio» zwvutsrponmligfedcbaUTSRPONMLIHGECBA
L'INCHIESTA
URBINO Fuga dal centro di Urbi-
no, compresa quella degli stu-
denti che sempre più si affidano
a sedi fuori città o a B&B. Quale
la \ricetta\ per risollevare il cen-
tro storico della città ducale? La
parola, ora, passa ai professori
universitari. «Partirei dall'anali-
si dei dati demografici - rimar-
ca Tonino Pencarelli, professo-
re ordinario presso il Diparti-
mento di Economia, Società, Po-
litica (Desp) in Economia e Ge-
stione delle Imprese all'Univer-
sità Carlo Bo -. Urbino, come del
resto le Marche e l'Italia, è in
fortissimo calo demografico, in
cui la struttura per età della po-
polazione (14.458 abitanti nel
2018) mette in luce che il nume-
ro di persone oltre i sessanta an-
ni di età (4.839, pari al 33,23%
del totale ) è di gran lunga supe-
riore a quella appartenente alla
fascia dei giovani dai 15ai 25 an-
ni (2.793, pari al 19,18%del tota-
le)».
Calo demografico ma non solo
«In questo quadro di drammati-
co calo demografico e invec-
chiamento della popolazione, si
zvutsrqponmlihgfedcbaUTSQPOMLIGFEDCBA
inserisce anche la crescente vo-
cazione della città a privilegiare
attività collegate alla formazio-
ne universitaria, a scapito di al-
tre attività economiche» rimar-
ca. Cosa propone per integrare
gli studenti alla città? «La città
necessita anzitutto di nuove
idee di sviluppo: i cittadini e gli
studenti vanno maggiormente
integrati e collegati, dando loro
il senso di appartenere ad una
comunità più ampia, unitaria e
non divisa, quasi contrappo-
sta».
«Non bisogna arrendersi»
«Occorre favorire l'integrazio-
ne anche tra i pochi giovani ur-
binati e i tanti giovani studenti -
spiega Pencarelli - sia quelli
ospitati nel centro storico che
quelli ospitati nelle residenze
universitarie e Erdis». Urbino
città universitaria ma non per
giovani o non più per giovani?
«Direi che èuna realtà, alla qua-
le però non bisogna arrendersi:
occorre attivare nuove forze e
nuovi processi economici e so-
ciali capaci di rendere Urbino
una città per giovani, una città
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socialmente aperta, inclusiva e

sostenibile. Perché non render-
la un laboratorio attivo, un par-
co Scientifico e Tecnologico per
l'innovazione e le nuove impre- luppo economico e sociale, un
se per settori emergenti?». Co- enorme giacimento di capitale
me viveva Pencarelli, 10-15 an- sociale che viene formato e poi
ni fa, la sua Urbino? «Ero preso lascito scappare». zvutsrponmlihgfedcaGFECA
molto dagli impegni di lavoro
Eugenio Gulini zxvutsrponmlihgfedcbaZVUTS
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accademico, come del resto ac-
cade anche oggi. La presenza
dei giovani era più intensa, sia
per questioni demografiche, sia
perché negli anni anche il profi-
lo dello studente universitario è
cambiato, divenendo meno
stanziale e più pendolare». zwvutsrponmligfedcbaUTSRPONMLIHGECBA

Rendita edilizia sfrenata

«Il fenomeno dell'invecchia-
mento della popolazione e della
fuga dal centro storico si perce-
piva già allora sebbene in modo
meno intenso di oggi - conclude
Pencarelli -, forse è stato sotto-
valutato e comunque non si è
riusciti ad attivare percorsi al-
ternativi capaci di frenare la cul-
tura della rendita edilizia colle-
gata alla presenza degli studen-
ti, che neanche la crisi del 2008
ha sostanzialmente intaccato.
La differenza maggiore rispetto
ad altri atenei è nel peso che
hanno gli studenti in una città
come Urbino, ove addirittura il
numero degli iscritti supera
quello dei residenti. La città non
ha saputo e non savedere negli
studenti altrettante risorse per
favorire nuovi percorsi di svi-

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Il professor Tonino Pencarelli

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