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Accordo di rete fra Scuole Secondarie per la creazione di una rete di istituzioni scolastiche

rivolta alla riduzione del rischio sismico denominata “RETE RESISM”

ASSEMBLEA GENERALE DELLA RETE

Bologna, sabato 27 ottobre 2018

Progetto di simulatore sismico


Mauro Fava
Docente di automazione
Il primo modello di TVB,
derivato da idea già
sperimentata nel prototipo
utilizzato negli anni ‘90 in
ambito GNDT-CNR, è stato
realizzato nel 2016 sul principio
“biella-manovella”.
Un motoriduttore alimentato da
un motore asincrono trifase e
controllato da inverter gestisce
un semplice gruppo cinematico
in grado di trasferire ad un
piano un moto armonico
semplice di frequenza regolabile
(attraverso un potenziometro).
Un frequenzimetro mostra le
frequenze del moto generato,
con significativa efficacia
didattica per l’attivazione delle
risonanze e, quindi, con
identificazione sperimentale TVB_2016
delle frequenze proprie di
semplici modelli a uno o più
gradi di libertà. I limiti di questo
primo archetipo sono legati alla
TVB_1991 sua struttura che consente di Manuale tecnico, PDF scaricabile da:
generare, ma in modo separato,
http://www.istitutociancarellirieti.it/in
singole risonanze comprese fra
dex.php/11-resism
0 e 4/5 Hz.
Sebbene TVB_2016 rappresenti didatticamente un apprezzabile strumento,
abbiamo deciso di spingere le potenzialità dei nuovi prototipi verso lo studio
di sistemi che consentano di generare moti complessi, ossia moti periodici
risultanti dalla somma di due o più moti semplici. L’idea è nata partendo da
un progetto di esame di un nostro ex studente (ora laureando in ingegneria
dell’automazione) il quale, con utilizzo di un gruppo cinematico da tempo
esistente in più esemplari nei nostri laboratori e composto da un piano che
può ricevere il moto da una vite a ricircolo di sfere, ne ha concepito la
movimentazione attraverso un motore brushless gestito da tecnologia Elau.
In origine il suo progetto consisteva nel muovere una penna laser per
tracciare alcuni disegni su uno schermo. Le potenzialità di questi moderni
attuatori e lo studio dei profili di moto attraverso le camme elettroniche con
(in questo caso) asse virtuale ci hanno fatto intravedere la possibilità di
imprimere al motore anche delle combinazioni di moti armonici semplici.
Questo prototipo del 2017, tuttora operativo nella mostra, è tuttavia in
grado di generare una combinazione limitata di moti, ossia i moti armonici
semplici con frequenze di 1 – 2 – 4 Hz e rispettivamente la combinazione
delle mutue somme, senza accesso al controllo dell’ampiezza che è costante
per ogni singola armonica. Si capisce immediatamente che i moti oscillanti
risultanti sono periodici, con periodo centrato sull’armonica con frequenza
minore. Ad esempio, nella combinazione 2+4, il piano oscilla con una
cadenza di due periodi al secondo.
Quanto sopra implica però l’utilizzo di modelli oscillanti adattati ad hoc.
Configurazioni strutturali regolari (1 G.d.L.)
D
E m'D = mD + 20 g
f1 = √(k/m) / 2
mE
Stime approssimative F
mF

Primo approccio sperimentale:


con frequenze «multiple»
kD

29,5 cm
kE
k'F ~ 1,34kF [h ~ -3 cm]

f1 (Hz) 4,00 (3,22) 2,00 1,00 (1,10)

F D
D
Motore BRUSHLESS E
gestito da
F
CPU e driver

collegato a vite a ricircolo di sfere per


trasferire moto oscillatorio radiale

D E F

OSCILLATORI SEMPLICI Pulpito di comando (filmato di 2’33”)


sollecitati da con tre selettori ON‐OFF per attivare i
moti armonici semplici di D tre moti a 1/2/4 Hz singolarmente
E F
uguale ampiezza e in loro quattro combinazioni
e da loro combinazioni (tre con due e una con tre oscillatori)
La costante collaborazione ormai quotidiana con l’Ing. Manieri e il prezioso contributo dell’Ing. Costantino
e del Prof. Petrini, hanno ispirato il concepimento della nuova macchina, che fin da oggi a pieno titolo è
possibile chiamare “macchina per simulazioni sismiche”. Spiego il perché.
Partendo dallo stesso gruppo cinematico, rimasto per ora invariato, abbiamo concepito il controllo del moto
attraverso un brushless Schneider, controllato da un driver LXM32 gestito da PLC motion LMC078,
supervisionato da HMIGTO3510. Il sistema viene programmato con software Somachine e la comunicazione fra
controllore e driver-motore è garantita da un bus deterministico altamente performante. La macchina è
attualmente in costruzione presso i nostri laboratori, e a breve sarà definitivamente pronta per le prime prove
in opera, sul software che stiamo parallelamente studiando in collaborazione con il Prof. Di Domenico. Le
aspettative attese sono sicuramente di altissimo profilo. La possibilità di implementare equazioni per la
profilazione di moto direttamente da HMI attraverso un approccio matematico molto simile alla serie di
Fourier, consente di poter creare combinazioni di moti agendo su ogni singola armonica e intervenendo su una
risoluzione di frequenza e ampiezza notevoli. L’idea alla quale stiamo lavorando è quella di poter integrare i
coefficienti relativi a frequenza ed ampiezza per ogni armonica desiderata, per un numero di armoniche
complessive stimato in circa 10. La possibilità di poter ricavare il tracciato dal controllore in tempo reale e di
poterne disporre clonando l’immagine dell’HMI, rende possibile la proiezione su schermo di ciò che sta
avvenendo sul piano.
Per poter consentire la regolazione in tempo reale di frequenza e ampiezza di una singola armonica, la
macchina è dotata di un dispositivo capace di regolare in tempo reale questi parametri. Questo consentirà la
ricerca delle risonanze in qualsiasi modello senza doverne calcolare a priori il valore.
Sebbene queste aspettative rappresentino un indiscutibile avanzamento, l’idea più straordinaria ci è stata
indicata dall’Ing. Costantino, di cui espongo brevemente il contenuto. Attraverso tabulati, che si possono ad
esempio dedurre da banche di dati accelerometrici di terremoti italiani, è possibile evidenziare tracciati di ogni
sisma significativo sotto forma di matrice tempo – distanza – velocità - accelerazione. Ricavando da queste
matrici lo spettro discreto attraverso una FFT è possibile ricavare la sequenza delle principali armoniche
caratterizzanti il sisma studiato. Isolandone una quantità sufficientemente rappresentativa, adeguando le
ampiezze entro le possibilità strutturali della macchina, e implementandole attraverso la procedura
sopraindicata, sarà possibile riprodurre al piano, sebbene in forma scalata, l’evento sismico in coerenza all’asse
del rilievo.
Sviluppi didattici…

Un qualsiasi ACCELEROGRAMMA, che evidenzia in genere una


variazione (dell’accelerazione nel tempo) brusca e apparentemente
casuale, può essere ottenuto come somma di moltissimi moti
armonici semplici con periodi e ampiezze diverse.

È logico pertanto che


strutture con un
periodo proprio T1
risultino
particolarmente
sensibili alla
componente armonica
di periodo uguale o
molto vicino a T1

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