Cresti, E. (a cura di) Prospettive nello studio del lessico italiano, Atti SILFI 2006.

Firenze, FUP: Vol II, pp. 397-404

Gli avverbi focalizzanti nel testo scientifico: il caso di soprattutto

Anna-Maria De Cesare
Università di Losanna e Università di Neuchâtel

Abstract
Lo scopo di questo lavoro è duplice: descrivere il funzionamento dell’avverbio soprattutto all’interno del testo, in particolare
all’interno dell’Enunciato e, in base al comportamento osservato, fare luce sul modo in cui si costruiscono gli Enunciati del testo
scientifico, e più precisamente di due sottotipi di testo scientifico scritto: il testo scientifico specialistico e il testo scientifico
divulgativo o semi-divulgativo. A differenza delle loro proprietà sintattico-semantiche, ormai ben note, le proprietà testuali degli
avverbi focalizzanti – anche, proprio, soprattutto, ecc. – sono meno conosciute. Si sa però che, a differenza di quanto suggerisce il
loro nome più usuale, essi non hanno (sempre) una funzione focalizzante in senso pragmatico-testuale: da soli, essi non bastano –
come l’intonazione e certi costrutti sintattici (si pensi per esempio alla frase scissa o pseudoscissa) – a creare un Fuoco all’interno
dell’Enunciato. In questo lavoro vedremo infatti che soprattutto ha anche una funzione defocalizzante. Per quanto riguarda invece la
descrizione dei due tipi di scrittura scientifica presi in considerazione, vedremo che essi si caratterizzano per una testualità diversa, che
si può cogliere con i concetti di ‘semplicità/complessità informativa’ e che questa diversa testualità costituisce a sua volta il parametro
principale che regola la comparsa dell’avverbio soprattutto all’interno delle Unità Minimali dell’Enunciato.

1. Introduzione scientifica (ci soffermeremo unicamente sui testi

1.1. Gli avverbi focalizzanti – anche, proprio, solo,
soprattutto, ecc. – hanno proprietà sintattico-semantiche
ormai ben conosciute (descritte per esempio in Lonzi,
1991; Adorno, 1999 e 2000; Ricca, 1999; De Cesare,
2002): a livello sintattico, essi si definiscono come degli
operatori “transcategoriali”, perché possono porsi a
ridosso di qualsiasi costituente frasale (sintagma
nominale, preposizionale, aggettivale, avverbiale, verbale)
e possono anche operare su intere proposizioni; a livello
semantico, essi hanno una funzione paradigmatizzante,
che consiste nell’evocare un paradigma di alternative
all’elemento su cui operano1.
Le proprietà testuali di questi lessemi sono invece
meno note. Si sa però che, a differenza di quanto
suggerisca il loro nome più usuale, essi non hanno
(sempre) una funzione focalizzante in senso pragmatico-
testuale (cfr. De Cesare, 2004; Ferrari e De Cesare, 2004;
De Cesare, 2006): da soli, cioè, essi non bastano – come
l’intonazione e/o certi costrutti sintattici marcati (si pensi
per esempio alla frase scissa, alla frase pseudoscissa e alla
particolare costruzione marcata chiamata topicalizzazione
da Benincà et al., 1988: 135 sgg.) – a creare un Fuoco
all’interno dell’Enunciato. Tutt’al più, quando si pongono
a ridosso del Fuoco dell’Enunciato, essi possono aiutare a
identificare la porzione di testo in focus. Del resto, come
vedremo, una spia del loro valore non focalizzante è data
dalla loro distribuzione nel testo: tali avverbi si pongono
caratteristicamente, inaugurandole o meno, in Unità
testuali di sfondo (nelle Unità Informative di Quadro e di
Appendice, secondo la terminologia usata per esempio in
Ferrari, 2004 e 2005, sulla base di Cresti, 2000 – nel cui
quadro teorico il Quadro corrisponde al Topic).
1.2. Alla luce di questi dati, lo scopo del presente lavoro
consiste nel descrivere e nello spiegare le manifestazioni
testuali dell’avverbio focalizzante soprattutto
soffermandoci in particolare sul suo uso nella scrittura
1
Una nota terminologica: altrove (cfr. De Cesare, 2004), ho
preferito chiamare questi lessemi avverbi paradigmatizzanti
perché mi sembra che la loro specificità semantica consista
piuttosto nel creare un paradigma di alternative all’elemento su
cui operano (per cui si veda al paragrafo 2) che nel creare una
focalizzazione a livello frasale.
scientifici scritti da specialisti, per un pubblico
specializzato; cfr. la descrizione del nostro corpus al punto
1.3.). Inoltre, sulla base della constatazione che
soprattutto non è usato in modo uniforme nei testi
scientifici, si vuole mostrare che vi sono variazioni d’uso
sia di tipo quantitativo sia di tipo qualitativo e che queste
variazioni d’uso sono sistematizzabili. Vi è infatti
correlazione tra la manifestazione testuale di soprattutto e
il tipo di testo in cui rientra: in particolare, vi è
correlazione tra il tipo di testo scientifico e il tipo di Unità
Informativa in cui tale avverbio compare. Globalmente,
dunque, lo scopo di questo lavoro è duplice: dire qualcosa
di nuovo sull’impiego di avverbio focalizzante di
soprattutto e, alla luce del comportamento di soprattutto,
dire qualcosa di nuovo anche sull’organizzazione del testo
scientifico specialistico, in particolare sul modo in cui si
costruiscono i singoli Enunciati che si trovano in questo
tipo di scrittura.
Sul testo scientifico specialistico infatti è stato scritto
molto, soprattutto per quanto riguarda l’uso e la creazione
del cosiddetto lessico “pieno”, in particolare dei
tecnicismi (si pensi solo alla distinzione tra tecnicismi
specifici e tecnicismi collaterali che troviamo in Serianni
(2003: 81-83) o all’interesse che ha destato la questione
relativa alle fonti dei tecnicismi originati da prestiti
linguistici, origine in cui spicca naturalmente la lingua
inglese, come ci mostra già Toraldo di Francia (1951), che
vengono considerati come il tratto linguisticamente più
caratterizzante di questo tipo di lingua2. Si sa invece meno
sull’impiego del lessico funzionale (avverbi, connettivi;
ma per una eccezione, si veda lo studio di Pierini, 1998) e
del suo contributo alla costruzione del testo. Dato che si sa
poco anche sul modo in cui si costruiscono gli Enunciati
del testo scientifico in generale, e del testo scientifico
specialistico in particolare (per qualche pista, cfr. tuttavia
Ferrari, 2003 e 2004), il nostro lavoro si presenta
necessariamente come uno studio embrionale, che andrà
certamente approfondito, e modulato, in futuro.
2
Cfr., e qui mi limito a citare solo alcuni studi, Altieri Biagi
(1974); Cortelazzo (1988); Dardano (1993); Sobrero (1993);
Sosnowski (2000); per quanto concerne poi il lessico della
medicina, si vedano per esempio Mattioli (1979), Mengaldo
(1994) e Serianni (1985, 2003, 2005).

1.3. Il corpus
Il corpus che si è creato per la nostra analisi si compone di
200 occorrenze di soprattutto in testi di medicina. Più
precisamente, il corpus analizzato comprende:
- 100 occorrenze tratte dal n. 27 della rivista Italian
Journal of Pediatrics (IJP3), numero pubblicato nel 2001,
e più precisamente dalle tre sottosezioni seguenti (dopo il
nome di ogni sottosezione, forniamo una parte della
descrizione proposta dalla rivista al sito
http://www.ijp.it/index.htm):
a. Articoli di aggiornamento: essi sono scritti unicamente
su richiesta dell’Editore e devono rispettare un limite di
18 pagine.
b. Articoli originali: essi presentano un lavoro nuovo e
originale, oppure una descrizione di una esperienza
consolidata (anche se non originale) in un dato campo.
Il testo deve essere suddiviso nelle sezioni seguenti:
Introduzione, Metodi, Risultati, Discussione. Il testo
non deve superare le 18 pagine.
c. Casi clinici: sono pubblicati solo quelli che descrivono
casi di interesse particolare. La presentazione deve
includere una chiara esposizione del caso e una
discussione della diagnosi differenziale. Il testo deve
essere conciso (non più di 6 pagine) e non deve
contenere più di 1 o 2 figure o tavole.
- 100 occorrenze tratte dalla rubrica intitolata “Recensioni,
Commenti e Segnalazioni” della rivista Annali
dell’Istituto Superiore della Sanità (AISS4).
I numeri selezionati sono quelli delle annate 2002, 2003 e
2004.
Come si sarà intuito, i testi scelti per l’analisi si
differenziano in primis per il loro diverso grado di
specializzazione: il primo sottocorpus raggruppa testi
specialistici, scritti da esperti per un pubblico esperto, con
una lingua tecnica e argomentativa; il secondo, testi che si
possono considerare divulgativi o semi-divulgativi: sono
testi scritti da specialisti ma che non sono indirizzati a
specialisti, almeno non nell’ambito dello stesso campo di
ricerca; soprattutto, essi hanno un chiaro valore
descrittivo-esplicativo e i passi argomentativi riguardano
in particolare la qualità del prodotto recensito.
2. L’avverbio focalizzante soprattutto
Prima di passare all’argomento che ci interessa in
particolare, cioè l’analisi delle proprietà testuali del
avverbio soprattutto, è necessario ricordare brevemente
quali sono le sue proprietà sintattiche e semantiche. In
questa sezione vedremo anche (cfr. 2.3.) che soprattutto,
3
Italian Journal of Pediatrics (Rivista Italiana di Pediatria) è la
rivista ufficiale della Società italiana di Pediatria e viene
pubblicata sei volte all’anno. Dal 2002 gli articoli della rivista
sono pubblicati esclusivamente in lingua inglese. Gli articoli
sono sottoposti al vaglio di revisori qualificati.
4
Rivista scientifica trimestrale, consultabile sul sito dell’Istituto
Superiore di Sanità (ISS), che accoglie vari tipi di testo (articoli
originali, rassegne, monografie, brevi note tecniche nei diversi
campi attinenti alla sanità pubblica).
Anna Maria De Cesare
oltre a un impiego avverbiale, conosce un uso di
‘connettivo testuale’.
2.1. Sintassi di soprattutto
Una delle proprietà formali più notevoli dell’impiego
focalizzante dell’avverbio soprattutto è la sua mobilità
sintattica (Andorno, 2000: 51). Gli esempi dati al punto
(1) mostrano che esso può occorrere in diverse posizioni
della frase di partenza Gianna ama i paesi europei (le
parentesi quadre stanno qui, e nel resto del lavoro, a
indicare la porzione di frase sulla quale opera soprattutto).
(1) a. Soprattutto [Gianna] ama i paesi europei
b. Gianna ama soprattutto [i paesi europei]
c. Gianna ama i paesi soprattutto [europei]
Questa proprietà sintattica si spiega alla luce di una
seconda caratteristica notevole dell’avverbio: in quanto
focalizzatore (ovvero avverbio focalizzante), soprattutto
può riferirsi a costituenti appartenenti a diverse categorie
morfo-sintattiche (sintagma nominale, preposizionale,
verbale, avverbiale, aggettivale, con una preferenza per le
prime due): per questa sua caratteristica, esso viene
definito con il termine di operatore transcategoriale (cfr.
Andorno, 2000: 50 sulla base di Chierchia et al., 1993:
540). A differenza che per gli avverbi di frase (forse,
probabilmente, sfortunatamente ecc.), lo spostamento del
focalizzatore soprattutto all’interno di una proposizione
comporta un’alterazione della semantica di tutta la frase;
con il cambiamento del costituente su cui opera (del suo
fuoco) cambia in effetti anche il set di presupposizioni che
si associa alla frase in cui rientra: così, ad esempio, solo in
(1a) soprattutto indica che vi più persone che amano i
paesi europei ma che la persona chiamata Gianna li ama
più delle altre; in (1b) e (1c), invece, soprattutto dà
indicazioni sul tipo di entità che Gianna ama.
2.2. Semantica di soprattutto
Da un punto di vista semantico, soprattutto induce un
paragone tra entità che fanno parte di un paradigma le cui
alternative o sono date nel testo (2) o sono solo evocate
(3) (in quest’ultimo caso, le alternative all’elemento su cui
opera soprattutto vanno ricostruite inferenzialmente).
Per questa sua proprietà, soprattutto rientra nella
categoria degli avverbi focalizzanti particolarizzanti
(Ricca, 1999; Adorno, 2000): pronunciare una frase come
(3) equivale a dire che Gianna ha parlato anche di altre
cose (componente additiva) ma più a lungo della Norvegia
(componente scalare):
(2) Gianna mi ha parlato della Svezia ma soprattutto
della Norvegia
(3) Gianna mi ha parlato soprattutto della Norvegia
2.3. Soprattutto connettivo testuale
Oltre all’impiego di avverbio focalizzante, il lessema
soprattutto conosce anche un impiego di connettivo
testuale, che non è stato però preso in considerazione in
questo studio (per una descrizione più approfondita di
questo impiego, cfr. De Cesare, 2006); mi riferisco qui
agli impieghi come quello esemplificato al punto (4), in
Gli avverbi focalizzanti nel testo scientifico: il caso di soprattutto
cui la funzione di soprattutto sta nell’ordinare delle entità
di tipo ‘argomento a favore di una tesi’ (si noti che in
questo caso, soprattutto opera su intere proposizioni). In
(4), soprattutto serve a introdurre l’argomento, a favore
della tesi proposta nel primo Enunciato del brano (È
importante notare che questa corrente ha legami di
estensione europea anche maggiori di quella cortese), più
decisivo dei tre5:
(4) // È importante notare che questa corrente ha legami
di estensione europea anche maggiori di quella
cortese://1 la tematica misogina e maschilistica
attraversa tutti i secoli anteriori;//2 l’espressionismo
sopravvive, facendosi a tratti rigoglioso, sin
dall’antichità classica;//3 soprattutto, i clerici
vagantes o goliardi avevano già sviluppato in versi
(latini, ma talora con inserti volgari) le tematiche dei
nostri burleschi;// non meno spregiudicati, non meno
ludici. [Corriere della Sera, 16.11.1997]
3. L’avverbio focalizzante soprattutto nel
testo scientifico
3.1. Il modello teorico di riferimento:
Capoverso, Enunciato e Unità Informative
Seguendo il modello teorico sviluppato nei lavori di
Angela Ferrari (cfr. Ferrari, 2003, 2004 e 2005), in
particolare sulla base degli studi sul parlato di Emanuela
Cresti (cfr. Cresti, 2000), si assume che un testo si
compone di Unità di varia natura, che dipendono anche
dal tipo di testo considerato (è cruciale qui la distinzione
tra testo scritto e testo parlato): il Capoverso, se vogliamo
partire da questa Unità Testuale, che tra l’altro non è
pertinente per il parlato, si compone di Enunciati (anche
solo di uno), che si compongono a loro volta di Unità
Testuali più piccole, minimali, che chiamiamo Unità
Informative. L’idea è dunque che l’Enunciato non sia il
tassello più piccolo di composizione testuale ma che esso
presenti, o possa presentare, un’articolazione interna.
All’Unità Informativa di Nucleo (di ‘Comment’, nella
terminologia adottata nei lavori di Emanuela Cresti), il cui
riempimento semantico determina la funzione illocutiva e
testuale dell’intero Enunciato, e codifica pertanto
un’informazione che occupa il primo piano
dell’Enunciato, si affiancano (almeno) le Unità di Quadro
(di ‘Topic’ per Cresti) e di Appendice, che sono volte a
modulare, arricchire, rafforzare il contenuto nucleare, di
primo piano, e che codificano quindi un contenuto
semantico che si colloca sullo sfondo dell’Enunciato.
Ogni Enunciato contiene necessariamente un Nucleo
5
In (4), come negli esempi successivi, la numerazione dei
singoli Enunciati, che poniamo dopo la doppia sbarra obliqua, è
nostra. Per quanto riguarda la doppia sbarra obliqua, essa sta ad
indicare i confini dei singoli Enunciati. La sbarra obliqua
semplice (adoperata in esempi successivi) significa invece che
c’è un confine più piccolo all’interno dell’Enunciato stesso (la
sbarra semplice segmenta l’Enunciato in Unità Testuali
Minimali, chiamate Unità Informative). Questa notazione, ormai
classica, viene ripresa dai lavori di Angela Ferrari sul testo
scritto e di Emanuela Cresti sul testo parlato (per cui si vedano i
lavori in bibliografia).
Informativo (Unità Testuale necessaria e sufficiente a
“fare Enunciato”) e, eventualmente, una o più Unità
Testuali secondarie (di Quadro e/o di Appendice).
3.2. Unità Informative in cui compare soprattutto
Sulla base dei nostri dati possiamo anzitutto affermare
che l’avverbio focalizzante soprattutto può occorrere in
tutte le Unità Testuali minimali descritte nel § 3.1.: nel
Nucleo Informativo dell’Enunciato, ovvero nel contenuto
che costituisce il primo piano; è il caso dell’esempio (5) in
cui la totalità del materiale linguistico è contenuto in
un’unica Unità di Nucleo (qui l’Enunciato è dunque
formato da una sola Unità Informativa):
(5) /I metaboliti attivi della vitamina D impiegati sono
soprattutto l’alfacalcidolo e il calcitriolo./Nucleo
[IJP_2001_27_1]
Soprattutto occorre anche nelle Unità Testuali di sfondo:
lo si trova più precisamente nell’Unità Informativa di
Quadro (in (6) soprattutto inaugura un Quadro
Informativo volto a fissare le coordinate temporali sulle
quali si iscrive il contenuto in primo piano, ovvero si
registrano numerosi casi di punture):
(6) Il problema delle punture da insetto va diventando
argomento di notevole interesse biomedico. In
particolare,/ soprattutto nelle annate nelle quali la
stagione è particolarmente secca,/Quadro si registrano
numerosi casi di punture [AISS_2004_40_2]
Si trova soprattutto anche nell’Unità Informativa di
Appendice; in (7), il contenuto introdotto da soprattutto
precisa quali sono gli effetti collaterali più importanti, in
(8), esso arricchisce la descrizione data nel contenuto
nucleare precisando il tipo di soggetto al quale si
applicano le manifestazioni legate a resistenza gonadica
alle gonadotropine (cioè alle sostanze ad azione ormonale
normalmente prodotte dall'organismo):
(7) Il danno indotto dal farmaco provoca una ridotta
eliminazione dello stesso proprio a livello renale;
questo conduce ad elevate concentrazioni
plasmatiche di farmaco che possono rendere
insufficiente il rescue con acido folico intensificando
gli altri effetti collaterali,/ soprattutto la
mielosoppressione, la mucosite, l’epatotossicità e la
dermatite/Appendice. [IJP_2001_27_2],
(8) Sono state descritte,/ soprattutto in soggetti di sesso
femminile,/Appendice manifestazioni legate a resistenza
gonadica alle gonadotropine. [IJP_2001_27_2]
Ora, dato che la letteratura sull’argomento riconosce
tipicamente a soprattutto una funzione focalizzante,
consistente nel creare un Fuoco all’interno dell’Enunciato,
ci si aspetta naturalmente di trovare l’avverbio in primo
luogo nell’Unità Testuale principale, di Nucleo
Informativo, perché è in questa Unità che si realizza il
Fuoco principale dell’Enunciato6.
6
Come sappiamo bene, la nozione di Fuoco (o Focus)
dell’Enunciato è complessa: qui mi limito a dire che il Fuoco

3.3. Dati dal Corpus
Vediamo dunque, con i dati della Tab. 1, come si
distribuiscono le occorrenze di soprattutto nelle tre Unità
Testuali di Nucleo, Quadro e Appendice:
7 Nucleo e di Appendice e, ancora una volta, le sue
Nucleo Quadro Appendice Altri casi
70 5 84 41
Tabella 1: Manifestazioni testuali di soprattutto nel corpus
Da questi dati si ricava anzitutto che soprattutto non
appare più di frequente, come ci si sarebbe potuti
aspettare, nel Nucleo Informativo dell’Enunciato. Esso
appare anche, e persino con una frequenza lievemente
superiore, nell’Unità Informativa secondaria di
Appendice. Questo dato è importante in quanto conferma
ciò che si era già notato a proposito di altri avverbi
cosiddetti focalizzanti: alla stessa stregua di anche e di
proprio, soprattutto conosce anche un impiego testuale in
cui serve ad aprire uno sfondo all’interno del testo. In altri
termini, se consideriamo la struttura informativa
dell’Enunciato, è chiaro che non si può dire che
soprattutto abbia sempre un ruolo focalizzante (cfr.
Ferrari e De Cesare, 2004 e De Cesare, 2004).
3.4. Manifestazioni testuali di soprattutto e tipo
di testo
Vediamo ora se, e in quale misura, vi è correlazione tra
il tipo di testo – specialistico (qui i testi della rivista
Italian Journal of Pediatrics, cioè IJP) vs. divulgativo o
semi-divulgativo (quelli delle recensioni della rivista
Annali dell’Istituto Superiore della Sanità: AISS) – in cui
rientra soprattutto e la sua manifestazione testuale, intesa
qui come il tipo di Unità Testuale in cui si manifesta
l’avverbio. A questo fine, soffermiamoci dapprima sui dati
riportati nella Tab. 2:
Nucleo Quadro Appendice
IJP 36 1 45
Recensioni 34 4 39
Tabella 2: Manifestazioni testuali di soprattutto nei due
sottocorpora
dell’Enunciato si realizza nella sua Unità Testuale principale; ciò
non esclude però i casi in cui si realizza un secondo Fuoco
all’interno dell’Enunciato (nell’Unità Testuale secondaria di
Quadro o, addirittura, nell’Unità Testuale stessa di Nucleo).
Sono temi, questi, che aspettano ancora delle risposte
approfondite (per alcuni spunti interessanti, si vedano i lavori di
Cresti, 2000 e 2002, Roggia, in stampa e De Cesare, 2004 e in
stampa).
7
All’interno di questa categoria troviamo le manifestazioni di
soprattutto a) nell’impiego di connettivo testuale, b) come
focalizzatore che compare nell’Unità Testuale di Inciso, che si
definiscono come Unità illocutivamente indipendenti,
caratterizzate dalla creazione di un piano testuale autonomo, e il
cui contenuto viene tipicamente presentato tra parentesi tonde o
tra lineette (cfr. Cignetti 2004) e c) in Unità Testuali che non
siamo riusciti a identificare in modo preciso.
Anna Maria De Cesare
Da questi dati non risulta che ci sia una variazione
significativa dell’impiego di soprattutto all’interno dei
due tipi di testo analizzati. L’avverbio si comporta infatti
in modo omogeneo nei due sottocorpora: prevalgono di
nuovo nettamente i suoi impieghi nelle Unità Testuali di
manifestazioni testuali all’interno dell’Unità di Appendice
sono leggermente più elevate.
3.4.1. Un’analisi più approfondita delle manifestazioni di
soprattutto all’interno dell’Unità Testuale di Appendice
permette tuttavia di portare alla luce alcune differenze
notevoli tra i due tipi di testo scientifico che compongono
il nostro corpus di riferimento. Ci interessano in
particolare i dati relativi alla posizione che l’Unità testuale
di Appendice contenente soprattutto occupa
nell’Enunciato; l’avverbio soprattutto può inaugurare
un’Appendice che chiude l’Enunciato, che si situa più in
particolare dopo l’Unità di Nucleo Informativo
(Appendice che abbiamo chiamato ‘finale’), oppure
un’Appendice che si colloca all’interno dell’Enunciato, e
che spezza l’Unità di Nucleo (Appendice ‘interna’);
esempi di questi due diversi impieghi di soprattutto sono
dati rispettivamente ai punti (7) e (8), ai quali
aggiungiamo i due casi seguenti:
(9) Il trattamento chemioterapico delle neoplasie
maligne dell’infanzia ha condotto negli ultimi
decenni ad un significativo aumento della
sopravvivenza,/ soprattutto per alcuni tipi di
tumori/Appendice finale. [IJP_2001_27_2]
(10) Il settimo capitolo scritto da P. Thulliez (Parigi,
Francia) riguarda l’aspetto più importante dal punto
di vista patologico e clinico che è la trasmissione
dell’infezione di Toxoplasma dalla madre al feto. I
devastanti effetti della trasmissione verticalmente
[sic],/ soprattutto nel primo trimestre di
gravidanza,/Appendice interna
sono illustrati
parallelamente all’approccio diagnostico che
permette di prevenire o, nel peggiore dei casi, di
intervenire precocemente in caso di rischio di
trasmissione verticale. [AISS_2002_38_4]
I dati quantitativi relativi alla diversa collocazione
dell’Appendice che inaugura soprattutto sono proposti
nella Tab. 3.
Appendice finale Appendice interna
IJP 30 12
23 14
Recensioni
Tabella 3: Distribuzione nei due sottocorpora dell’Unità
Testuale di Appendice inaugurata da soprattutto8
Da questa tabella si ricava in particolare il punto seguente:
mentre l’impiego di soprattutto in un’Unità Testuale di
Appendice finale è quello più comune nei due corpora, vi
8
Ci sono alcuni casi dubbi che non abbiamo preso in
considerazione e che pertanto non sono contabilizzati in questa
tabella.
Gli avverbi focalizzanti nel testo scientifico: il caso di soprattutto
è una netta preferenza per questo uso nel corpus di testi
scientifici specialistici (IJP).
3.4.2. La spiegazione della differenza di comportamento
di soprattutto vista nella Tab. 3 è legata alla diversa
testualità dei due sottocorpora impiegati nella nostra
analisi; essa sta in particolare nel legame tra il tipo di testo
e il tipo di configurazione informativa privilegiata
all’interno degli Enunciati.
Per quanto concerne la strutturazione degli Enunciati
che troviamo nel corpus di testi della IJP si può dire la
cosa seguente: essi tendono alla semplicità informativa,
cioè alla codificazione del solo Nucleo Informativo
dell’Enunciato, evitando la presenza di sfondi informativi
periferici al contenuto principale dell’Enunciato (in
particolare di Appendici, che esse siano finali o interne al
contenuto nucleare). Per accertarsene, basta considerare il
Capoverso seguente, tratto da un articolo di
aggiornamento della rivista IJP ma che è rappresenta bene
il tipo di scrittura che troviamo nelle tre sottosezioni
analizzate della rivista. In questo Capoverso gli Enunciati
1, 3, 4 e 5 sono informativamente semplici; l’unico
Enunciato che presenta articolazione informativa è il
secondo, che contiene un’informazione codificata come
sullo sfondo del Nucleo: si tratta del contenuto soprattutto
quando non sia stata eseguita un’idratazione adeguata,
che funge da Appendice (finale) del Nucleo. Il brano
riportato in (11) illustra in modo esemplare l’impiego di
soprattutto nel testo scientifico specialistico: si trova
l’avverbio sia all’interno del contenuto nucleare (come
nell’Enunciato 3), sia – e in modo lievemente più
frequente – all’inizio di un’Appendice post-Nucleare.
(11) // 1. La compromissione della funzionalità renale in
corso di trattamento con cisplatino può essere acuta o
cronica;// 2. il danno acuto insorge entro 24-48 ore
dalla somministrazione del farmaco,/ soprattutto
quando non sia stata eseguita un’idratazione
adeguata/Appendice.// 3. In questa fase si determina
soprattutto una riduzione della filtrazione
glomerulare con insufficienza renale acuta per
necrosi tubulare.// 4. Il danno più importante si
verifica a carico dell’ansa di Henle, del tubulo distale
e dei dotti collettori e si manifesta clinicamente con
alterazioni elettrolitiche o insufficienza renale
conclamata;// 5. in molti casi la sospensione del
trattamento si accompagna al recupero della
funzionalità glomerulare.// [IJP_2001_27_2]
Da un punto di vista informativo, gli Enunciati delle
recensioni della rivista AISS, invece, sono spesso molto
più complessi e quindi più difficili da descrivere. La
scrittura delle recensioni si caratterizza infatti per l’uso di
Enunciati composti, oltre che dal primo piano informativo
(il Nucleo), da varie Unità Testuali secondarie (di Quadro
di una o più Appendici, anche concatenate; e troviamo
Unità Testuali di Inciso, per cui si veda alla nota 7).
Per un esempio vediamo il testo dato al punto (12) e
l’analisi informativa ad esso associata: il testo si compone
di tre Enunciati principali e di due contenuti che si
presentano in Unità di Inciso (sono i contenuti che
chiudono gli Enunciati 2 e 3, e che sono aperti da una
lineetta); la complessità informativa e interpretativa del
testo in (12) deriva anche dal fatto che il Nucleo degli
Enunciati 1 e 3 viene spezzato dalla presenza di
un’informazione codificata in un’Unità di Appendice;
nell’Enunciato 3, è in questa funzione, di contenuto che
spezza in Nucleo Informativo dell’Enunciato, che
troviamo soprattutto:
(12) // 1. Il problema degli eventi mortali,/ o delle lesioni
gravi causate da ferite prodotte da cani,/Appendice ha
destato notevole allarme nel pubblico e nei media://
2. questo negli scorsi mesi si è riflesso in una serie di
iniziative regolamentari da parte del Ministro della
Salute e degli organi competenti del Ministero // –
alcune delle quali augurabilmente esiteranno a breve
in iniziative legislative italiane,/ ovviamente
armoniche a livello dell’Unione Europea//.//
// 3. Resta perciò molto vivo il problema di una
popolazione italiana che,/ soprattutto a causa dello
spiccato fenomeno attrattivo esercitato dai grandi
agglomerati urbani,/Appendice incontra notevoli
problemi nella gestione del rapporto
zooantropologico tra cane e proprietario // – o meglio
tra cane e nucleo familiare,/ molto sovente
urbano//.// [AISS_2004_40_2]
Una complessità ancora maggiore, e quindi da porre
agli antipodi della scrittura che caratterizza gli articoli
della IJP, presenta poi il brano (13), tratto da una
recensione di un libro sulla telepatologia9. Il brano riporta
un solo Enunciato, in cui il Nucleo Informativo
(sottolineato nel testo con il corsivo) non solo è preceduto
da un’Unità Testuale di Quadro (Per quanto riguarda gli
aspetti ... telematici), a sua volta seguito da un Inciso
(l’informazione racchiusa all’interno delle lineette) e
seguito da un’Unità Testuale di Appendice (pur nella
diversità degli inquadramenti...) ma viene anche spezzato
al suo interno da un contenuto posto in Appendice (cfr.
oltre ai sistemi crittografici più diffusi). Si noti in
particolare la complessità del contenuto post-Nucleare,
composto da tre Unità Testuali di Appendice: dopo il
Nucleo informativo troviamo un’Appendice aperta dalla
gerundiale (individuandone le garanzie necessarie
all’individuazione di soluzioni possibili in termini di
rispetto delle regole relative ai documenti digitali e di
quelle già in vigore per i prodotti telematici), che viene a
sua volta spezzata da un’altra Unità di Appendice (che
introduce una concessione: pur nella diversità degli
inquadramenti legislativi), e che viene chiusa da terzo
contenuto in Appendice (specie nel caso dei sistemi
informativi di laboratorio preposti a gestire ingenti
quantità di dati). La complessità interpretativa che deriva
dalla struttura informativa dell’Enunciato (13) è
accresciuta ulteriormente dalla cancellazione di due
virgole sintattiche (ci si sarebbe potuti aspettare una
9
Il tecnicismo indica “consulti di ordine patologico a opera di
specialisti operanti a distanza in tempi generalmente rapidi
mediante la visualizzazione di immagini provenienti da un
microscopio situato in una zona remota, al fine di ottenere, in
tempo reale, materiale informativo – sistematicamente
aggiornato – a supporto della diagnosi clinica” (cito dal testo
della recensione in esame).

virgola di chiusura/apertura prima della gerundiale che
segue il contenuto in primo piano e un’altra prima della
precisazione finale, inaugurata dall’avverbiale specie, che
introduce una precisazione).
(13) // 1. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici e
normativi inerenti la privacy e soprattutto l’integrità
dei dati sensibili attraverso canali telematici // –
parametri ambedue fondamentali ai fini dell’utilizzo
della consulenza a distanza, né sufficientemente
garantiti, quanto a salvaguardia dei dati medesimi,
dal ricorso a reti telematiche di vario tipo passibili di
interferenze nel passaggio dei dati stessi – // si
delineano,/ oltre ai sistemi crittografici più
diffusi,/Appendice le soluzioni normative vigenti negli
Stati Uniti, in Europa ed in Italia/Nucleo
individuandone,/Appendice1 pur nella diversità degli
inquadramenti legislativi,/Appendice2 le garanzie
necessarie all’individuazione di soluzioni possibili in
termini di rispetto delle regole relative ai documenti
digitali e di quelle già in vigore per i prodotti
telematici/ specie nel caso dei sistemi informativi di
laboratorio preposti a gestire ingenti quantità di
dati/Appendice3.// [AISS_2003_39_1]
4. Conclusione
Un’analisi come la nostra ha permesso di fare varie
osservazioni di interesse sia per quanto riguarda l’uso
testuale di soprattutto nell’impiego di avverbio
focalizzante sia per quanto riguarda la testualità, in
particolare il modo di costruirsi dei singoli Enunciati, di
vari tipi di scritture, pertinenti, nella fattispecie, a testi
scientifici specialistici e divulgativi o semi-divulgativi.
4.1. Per quanto riguarda il primo punto, abbiamo
osservato che l’avverbio soprattutto si caratterizza per una
notevole duttilità testuale. In particolare, sulla base dei
testi analizzati, abbiamo trovato che il focalizzatore
soprattutto può essere codificato tanto nell’Unità Testuale
principale, di Nucleo Informativo (di ‘Comment’ nella
terminologia adoperata ad esempio in Cresti, 2000),
quanto nelle varie Unità Testuali secondarie identificate,
che presentano il loro contenuto come sullo sfondo
dell’Enunciato: si trova soprattutto nel Quadro
Informativo dell’Enunciato (o ‘Topic’ per Cresti) e in
Appendice.
La presenza di soprattutto all’interno di Unità Testuali
secondarie ci permette quindi di ribadire ancora una volta,
come abbiamo fatto per gli impieghi di avverbio
focalizzante di proprio e di anche (cfr. rispettivamente
Ferrari/De Cesare 2004 e De Cesare 2004), che, malgrado
sia etichettato avverbio focalizzante nella letteratura
sull’argomento, esso non è sempre usato per mettere in
rilievo un pezzo di informazione, o meglio per mettere in
rilievo un’informazione di primo piano. Anzi, dai nostri
dati risulta addirittura che soprattutto sia usato in primis in
Unità Testuali di Appendice, cioè per aprire Unità che si
collocano sullo sfondo informativo dell’Enunciato10. In
10
Non ne abbiamo parlato (perché essi richiederebbero
un’analisi un po’ diversa) ma è ovvio che il nostro corpus di testi
contiene anche esempi in cui soprattutto si trova all’interno di un
Anna Maria De Cesare
questi casi, mi sembra quindi che la funzione
dell’avverbio vada piuttosto descritta in termini di
defocalizzazione.
4.1.1. A questo punto è importante notare che il ruolo
defocalizzante che abbiamo riconosciuto all’avverbio
soprattutto non è dovuto all’uso di altre strutture
linguistiche, in particolare alla presenza di una o due
virgole a separare dal resto del testo il contenuto
inaugurato da soprattutto. Per accertarsene basta
considerare le manifestazioni dell’avverbio focalizzante
negli Esempi (14)-(16) (diamo solo tre esempi di questo
caso ma il nostro corpus ne contiene ancora altri), in cui lo
statuto informativo del contenuto inaugurato da
soprattutto (qui messo in rilievo dal corsivo) si stacca
nettamente da quello del testo precedente o seguente, e ciò
indipendentemente dalla presenza di virgole di apertura
e/o di chiusura. In (14) per esempio, la proposizione
inaugurata da soprattutto si sgancia interpretativamente
dal primo piano informativo (cioè da Tale funzione può
esplicarsi sia a livello individuale sia a livello di gruppo)
e va interpretata come contenuto in Appendice:
(14) Ci sembra di estrema importanza sottolineare che la
funzione del tecnico neuropsichiatra sia quella di
stabilire una comunicazione empatica, con la
comprensione anche di ciò che non viene
verbalizzato perché non cosciente. Tale funzione può
esplicarsi sia a livello individuale (con il bambino o
con i genitori) soprattutto quando la malattia si
sviluppa su una personalità premorbosa già di per sé
fragile, sia a livello di gruppo (pazienti o genitori o
personale curante) dove, partendo da fatti concreti,
inerenti la realtà, venga facilitata l’elaborazione dei
vissuti personali dei componenti del gruppo stesso.
[IJP_2001_27_1]
(15) Il libro offre al lettore un ampio e ben documentato
resoconto della multiforme attività filantropica che la
Rockefeller Foundation ha svolto nel periodo
compreso tra la Prima guerra mondiale e gli anni
Settanta, sottolineandone efficacemente il contributo
allo sviluppo della ricerca biomedica e
all’ammodernamento delle scuole di medicina di
molti paesi soprattutto europei. [AISS_2004_40_3]
(16) La “tempesta neurovegetativa” che si produce in
risposta al danno chirurgico produce modificazioni
emodinamiche, ormonali, metaboliche che incidono
pesantemente sulle condizioni generali dei pazienti
in fase postoperatoria soprattutto se bambini,
anziani, o debilitati mentre l’ansia sviluppata in
questa fase, esaltando la risposta catecolaminica e
cortisolica, crea un circuito che si autoalimenta.
[AISS_2003_39_3]
Che sia soprattutto a determinare lo statuto informativo
del contenuto sul quale opera può essere facilmente
mostrato togliendo l’avverbio dall’esempio (15). In questo
caso, come mostra il nuovo testo dato al punto (17),
otteniamo un brano diverso, in cui l’aggettivo europei
contenuto che funge da Quadro o da Appendice senza però che
esso ne occupi la prima posizione.
Gli avverbi focalizzanti nel testo scientifico: il caso di soprattutto
viene integrato nell’Unità Testuale precedente (da
Appendice di Appendice questo contenuto viene integrato,
o linearizzato, nell’Appendice precedente):
(17) Il libro offre al lettore un ampio e ben documentato
resoconto della multiforme attività filantropica che la
Rockefeller Foundation ha svolto nel periodo
compreso tra la Prima guerra mondiale e gli anni
Settanta,/Nucleo sottolineandone efficacemente il
contributo allo sviluppo della ricerca biomedica e
all’ammodernamento delle scuole di medicina di
molti paesi europei/Appendice.
In determinate condizioni morfosintattiche (è evidente per
esempio che la funzione defocalizzante di soprattutto si
attua più facilmente quando opera su aggettivi; ma, come
mostrano i nostri esempi, non si attua solo quando opera
su questa categoria di parole) l’avverbio soprattutto si
presenta quindi come una strategia di articolazione
informativa dell’Enunciato, cioè come un mezzo che crea
una movimentazione gerarchico-informativa all’interno
dell’Enunciato in cui viene realizzato.
4.2. Veniamo al secondo aspetto della nostra ricerca. A
partire dallo studio dell’impiego dell’avverbio soprattutto
nei testi scientifici abbiamo potuto fare alcune
osservazioni importanti anche su questo tipo di scrittura,
in particolare sul modo in cui in essa si costruiscono gli
Enunciati. In effetti, abbiamo visto che i testi nei quali
soprattutto preferisce agganciarsi a Unità di sfondo che
non spezzano il primo piano, cioè che viene codificato in
un’Unità di Appendice finale piuttosto che interna, sono
quelli in cui la scrittura presenta una debole articolazione
informativa interna all’Enunciato. Quest’ultimo dato ci
permette inoltre di osservare che, rispetto alle scritture più
complesse, come quella che caratterizza le recensioni
analizzate, le Unità di sfondo che si trovano nel testo
scientifico specialistico si situano di preferenza alla fine
dell’Enunciato.
4.3. Complessivamente, il nostro studio ci ha permesso di
riflettere sui fattori che regolano l’uso sia quantitativo che
qualitativo di soprattutto in due tipi di testo diversi:
abbiamo trovato che il fattore più importante riguarda la
complessità della struttura informativa degli Enunciati.
Soprattutto è più frequente e viene usato in modo diverso
nei testi caratterizzati da un periodare lungo, in cui gli
Enunciati sono informativamente complessi (che
presentano cioè, oltre al Nucleo Informativo, almeno
un’Unità Testuale secondaria).
4.3.1. A questo punto della riflessione conviene però
anche chiederci perché il testo scientifico specialistico è
strutturato in modo diverso rispetto al testo scientifico
divulgativo (ma non solo rispetto a quello). Le risposte in
questo caso possono essere di natura diversa: a motivare la
diversa testualità della scrittura scientifica specialistica
analizzata ci potrebbe essere per esempio il fatto che il
testo scientifico specialistico presenta già un altro tipo di
complessità, che si coglie a livello lessicale, nella grande
densità semantica che consegue dalla concentrazione di
tecnicismi; a modo di esempio, si vedano infatti i due
brani seguenti:
(18) Le alterazioni neurologiche consistono in displegia
cerebrale con esagerata lordosi lombare, flessione
delle ginocchia e delle anche, risposte plantari
estensorie (segno di Babinski), occasionalmente
paresi del 3° e del 4° nervo cranico, spasticità
prossimale soprattutto agli arti con mantenimento di
un buon controllo delle estremità distali, disordini
extrapiramidali con rigidità e brad icinesia.
[IJP_2001_27_1]
(19) Il termine di pseudoipoparatiroidismo (PHP) fa
riferimento ad un gruppo eterogeneo di disordini
ereditari che hanno in comune caratteristiche cliniche
e biologiche di resistenza al paratormone (PTH), il
cui meccanismo di azione è riportato in Figura 1. In
molti di questi pazienti sono state riportate, inoltre,
manifestazioni legate a resistenza ad altri ormoni
proteici, soprattutto all’ormone tireotropo (TSH) ed
alle gonadotropine, in associazione a quadri
dismorfici, definiti come osteodistrofia di Albright
(AHO). [IJP_2001_27_2]
Ma l’uso di Enunciati informativamente semplici può
anche essere motivato dal fatto che il testo scientifico
specialistico si rifà oggi ad un modello di scrittura di
stampo anglo-americano, che si tratta in altri termini di
una scrittura che si è sganciata dal modello italiano, in
primis dal modello rappresentato dalla prosa letteraria.
4.3.2. Infine, da un punto di vista semantico-testuale, ci si
deve anche chiedere perché nel corpus esaminato (cfr.
Tab. 3) l’avverbio soprattutto compare più di frequente in
Appendici finali piuttosto che in Appendici interne al
Nucleo Informativo dell’Enunciato. Una prima risposta a
questa domanda è il fatto che un contenuto che spezza
l’Unità Nucleare richiede maggiore sforzo cognitivo-
interpretativo, il che va evitato per i motivi di complessità
lessico-semantica di cui abbiamo parlato nel § 4.3.1.
Inoltre, si può pensare che per un contenuto di sfondo si
privilegi la posizione finale perché il contenuto che trova
posto in un’Appendice post-Nucleare è informativamente
più dinamico rispetto allo stesso contenuto posto
all’interno del Nucleo. A questa domanda si potrebbe però
anche rispondere così: con l’Appendice interna all’Unità
Testuale di Nucleo si scivola (più facilmente) verso
un’interpretazione di Inciso. Dato che il contenuto calato
in Inciso introduce spesso una valutazione o un punto di
vista diverso da quello della persona che scrive (cfr.
Cignetti 2004), la codificazione di un contenuto
informativamente secondario che si situa in posizione
post-Nucleare piuttosto che al suo interno permette anche
di evitare giochi polifonici e/o valutazioni soggettive
dell’informazione posta al primo piano dell’Enunciato.
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