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Contenuti

Sostegno all’Internazionalizzazione 5

Strumenti operativi a disposizione degli iscritti 5

Il tuo ufficio a Dubai 7

Workshop formativo a Dubai 9

Saluti e interventi istituzionali 9

Dubai e le opportunità offerte dai diversi mercati 11

Dubai Expo 2020: aggiornamenti e opportunità professionali 16

Opportunità nel settore Construction Project Management 19

Sfide e vantaggi per architetti e ingegneri italiani 22

Dubai Design Week 27

Aria di creatività 27

Downtown Design 32

Bibliografia

Nel Prossimo Numero


Fondazone Inarcassa a Dubai

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“ Quando la cultura della creatività mette radici
le persone si sentono ispirate a spingere oltre le loro idee
a portare più in alto le loro ambizioni
e a perseguire sogni più grandi.

Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum
vice presidente degli Emirati Arabi Uniti, primo ministro ed Emiro di Dubai

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Un sostegno all’Internazionalizzazione

Strumenti operativi a disposizione degli iscritti


Uno dei principali obiettivi del Dipartimento di Internazionalizzazione della Fondazione Inarcassa
è di aiutare i professionisti italiani a cogliere e sfruttare le opportunità di crescita e di impiego
offerte dai mercati esteri.
In particolare, a favore degli ingegneri e architetti italiani iscritti, il Dipartimento si adopera per
creare collaborazioni e strumenti operativi in grado di supportare concretamente il processo di
internazionalizzazione.
Negli Emirati Arabi Uniti - e più precisamente a Dubai – la Fondazione Inarcassa ha già creato
importanti contatti con le istituzioni italiane locali e alcuni istituti bancari italiani presenti sul territorio.
Non solo, nell’ultimo periodo la Fondazione ha firmato una serie accordi di collaborazione con aziende
internazionali che lavorano da anni negli EAU e che, insieme, possono offrire una porta di accesso
privilegiata sul mercato emiratino.
In particolare, quattro di questi accordi di partnership sono stati firmati proprio in occasione del
Workshop tra Fondazione Inarcassa e - rispettivamente - iGuzzini, Whitespace, Oneworks e
LC & Partners, con lo scopo di favorire la conoscenza delle realtà produttive degli Emirati e agevolare
l’inserimento dei professionisti nel sistema professionale locale.

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Nel dettaglio, gli accordi di collaborazioni prevedono da parte delle aziende la disponibilità per
attività di formazione, workshop, seminari, conferenze, ecc. - e ad accogliere attraverso programmi
di internship professionisti idonei alle esigenze e ai criteri di selezione dell’azienda.

Altro gruppo internazionale con cui la Fondazione ha già iniziato a collaborare è Kelmer Group,
società di consulenza aziendale con uffici nei più strategici mercati esteri tra cui, naturalmente,
Dubai.
La partnership con la sede di Dubai, Kelmer Middle East, ha visto nascere due importanti strumenti
operativi a beneficio esclusivo dei professionisti iscritti a Inarcassa:

1. Destinazione Emirati Arabi Uniti, newsletter mensile - arrivata al suo quinto numero -
che aggiorna architetti e ingegneri italiani sulle novità del settore delle costruzioni negli
Emirati, le potenzialità di un mercato in continua crescita e le opportunità di lavoro o di
collaborazione.

2. Il primo Desk operativo italiano a Dubai - presso gli uffici di Kelmer Middle East - inaugurato il 16
novembre 2017 dal presidente della Fondazione, Egidio Comodo, il Dipartimento di
Internazionalizzazione e alla presenza di una prima delegazione di iscritti Inarcassa.

Infine, proprio grazie alla partecipazione di queste e altre aziende del settore, delle
i s t i t u z i o n i i t a l i a n e e d e m i r a t i n e è s t a t o o r g a n i z z a t o i l p r i m o Wo r k s h o p F o r m a t i v o
Internazionale a Dubai, che si è svolto tra il 14 e il 17 novembre.
L’evento ha dato occasione ai professionisti italiani di entrare in contatto con realtà locali,
conoscere meglio il mercato e vedere con i propri occhi le opportunità per architetti e
ingegneri negli Emirati Arabi Uniti. Un successo da ripetere!

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Il tuo ufficio a Dubai

Cosa offre concretamente il Desk Fondazione Inarcassa a Dubai?

Principale vantaggio per gli architetti e gli ingegneri interessati a esplorare il mercato
emiratino è la disponibilità di un vero e proprio ufficio, con computer, connessione WIFI
e linee telefoniche a uso esclusivo degli iscritti.

L’ufficio si trova all’ottavo piano di una delle torri più prestigiose di Dubai Media City, AAM
Tower - o Arenco Tower - dal cui terrazzo si può ammirare Palm Jumeirah, il famoso palazzo
a vela Burj Al Arab e in lontananza anche l’edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa.

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Sullo stesso piano, sarà inoltre possibile usufruire di una sala riunioni per incontri e presentazioni
con operatori locali o altre aziende del settore interessate a eventuali collaborazioni.
Infine, per eventi o workshop a numero chiuso (massimo 80 persone) Kelmer Middle East
mette a disposizione il suo boutique office al 48 Burj Gate in Downtown, proprio accanto
all’iconico Burj Khalifa e al Dubai Mall.
Ufficio e sale riunioni saranno disponibili da domenica a giovedì dalle 9am alle 18.30, previa
prenotazione 48h prima della data di arrivo.

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Workshop formativo a Dubai

Il 16 novembre si è svolta presso il Millenium Plaza Hotel di Dubai, la conferenza organizzata dalla
Fondazione Inarcassa sulle opportunità per i professionisti e le imprese italiane a Dubai, in particolare
in vista di Expo 2020.
Tra gli ospiti dell’evento i rappresentati delle Istituzioni Italiane locali e del Dipartimento per lo Sviluppo
Economico di Dubai (FDI), il Vice Presidente per lo Sviluppo dello Spazio Urbano e delle Aree Pubbliche
di Expo 2020, nonché architetti e ingegneri italiani che hanno creato un proprio business a Dubai.

Saluti e interventi delle istituzioni


Dopo il benvenuto iniziale da parte degli esponenti di Inarcassa, della Fondazione e dell’Ambasciatore
d’Italia negli EAU Liborio Stellino, Filippo Invitti - moderatore della conferenza - ha dato la parola
alla Console Generale d’Italia Valentina Setta.
Filo conduttore dei vari interventi è stato il valore strategico dei progetti di Internazionalizzazione
e l’impegno da parte della Fondazione, e delle diverse istituzioni, a sostenere architetti e ingeneri
italiani interessati ad accrescere le proprie competenze e a espandere il proprio business nel Paese.

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In particolare, la Console si è soffermata sull’importanza delle relazioni commerciali con gli Emirati
Arabi Uniti, terzo partner italiano per valore di interscambio, che nel 2016 si aggira intorno ai 6,4
miliardi di euro.
Non solo, Valentina Setta ha sottolineato come gli Emirati - e soprattutto Dubai - offrano ad
architetti e ingegneri l’occasione per dimostrare la professionalità e la creatività italiana.
“Dubai è una città permanentemente improntata al futuro, permanentemente alla ricerca di
nuovi progetti e di nuovi record da battere.”
Una propensione verso l’eccellenza dimostrata da due dei più importanti progetti in corso:
The Tower at Dubai Creek Harbour- di Calatrava - che sarà alta 1km, ed Expo 2020 il cui tema è
Connecting Mind, Creating Future.
A seguire, il Direttore ICE Dubai, Gianpaolo Bruno, e Federica Pocek, Relationship Manager
SACE Dubai, hanno presentato i servizi offerti alle aziende e ai professionisti italiani per agevolare
i processi di internazionalizzazione.
Nel suo intervento, Federica Pocek ha precisato come la Regione MENA (Medio Oriente e Nord
Africa) rappresenti un mercato strategico per SACE. Nella prima metà del 2017 infatti sono già
state deliberate 132 nuove garanzie per sostenere le esportazioni di beni e di servizi nella Regione,
per un impegno totale di 6,1 miliardi di euro, la maggior parte legata ai contratti con PMI o di
importo inferiore a 1 miliardo.

Infine, Federica Pocek ha ribadito l’opportunità offerta da Expo 2020 e dai vari progetti collaterali -
lo sviluppo immobiliare e residenziale di Dubai South e il potenziamento delle infrastrutture -
per le imprese italiane.
• 40 miliardi di USD investiti nei diversi progetti
• 25 milioni di visitatori attesi - 70 % stranieri - che avranno necessità di spostarsi (trasporti)
e di alloggiare (strutture alberghiere) nell’Emirato
• 200 mila nuovi posti di lavoro stimati
• 100 contratti da assegnare, di cui 8/10 EPC per padiglioni e strutture

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Due imprese italiane si sono già aggiudicate contratti di subfornitura per i lavori di estensione della
metropolitana di Dubai - per cui sono stati straziati 2 miliardi di USD. Inoltre, SACE mette a
disposizione una lettera di interesse per 1 miliardo di USD a supporto di contratti italiani per
forniture o subforniture di beni e servizi.
“La sfida per i professionisti italiani è riuscire ad adattarsi ai tempi stretti e a collaborare con i molti
attori in gioco. Il vantaggio è che si parte da zero, perciò… spazio alla creatività.”

Dubai e le opportunità offerte nei diversi mercati

Ibrahim Al Ahli
FDI Foreign Direct Investment, agenzia del Dipartimento per lo Sviluppo Economico di Dubai

FDI si occupa di sviluppare, promuovere e supportare le opportunità di investimento straniero,


facilitando il successo e la crescita degli investitori a Dubai, negli EAU e in tutta la Regione.
Nel suo intervento, Ibrahim Al Ahli - Direttore del Dipartimento di Investment Promotion - ha
presentato le potenzialità del mercato emiratino e in particolare di Dubai per i professionisti stranieri.
Uno dei primi vantaggi di Dubai è la posizione stessa dell’Emirato.

1/3 della popolazione mondiale vive a


solo 4 ore di distanza, 2/3 se consideriamo
8 ore di volo.
Gli EAU sono direttamente connessi con
oltre 300 città e 10 diversi paesi.
Nel raggio di 5 ore di volo da Dubai si
può raggiungere un mercato potenziale
di 2,4 miliardi di persone.

Altra importante fonte di opportunità per gli investitori e i professionisti stranieri è l’economia
stessa di Dubai: il tasso di crescita, la diversificazione in diversi settori, gli investimenti e i progetti
previsti per il futuro. Di seguito le cifre e le informazioni più interessanti presentate da Ibrahim Al
Ahli durante il suo intervento.

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Economia altamente diversificata

• 53% del PIL tra il 2013 e il 2015 proviene dal commercio, la logistica e il turismo
• 4% tasso di crescita del PIL nel 2015
• 90.6% del PIL proviene da aziende che non appartengono al settore finanziario

Infrastrutture all’avanguardia e in continuo sviluppo


Con i suoi 74.6 km di estensione, Dubai Metro è già la più lunga metropolitana senza conducente
del mondo, e si prevede di superare questo record e raggiungere i 421 km entro il 2030.
L’ambizioso progetto di espansione costituisce il terzo investimento più attraente nel settore delle
infrastrutture.
Nel 2016 oltre 543 milioni di passeggeri hanno usato i mezzi pubblici per spostarsi all’interno
dell’Emirato e, per il 2030, ci si aspetta una crescita del 30%.

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Tecnologia sostenibile. Tecnologia verde.

All’interno della Regione, Dubai ricopre una posizione di comando nell’investimento per lo
sviluppo di una economia verde. Un impegno fortemente voluto da Sua Altezza Sheikh
Mohammed bin Rashid Al Maktoum per la realizzazione della sua visione: trasformare Dubai nella
città più “Smart” del mondo e costruire un futuro sostenibile per l’Emirato, promuovendo l’uso di
energie pulite e rinnovabili.

Una delle iniziative che contribuiscono alla realizzazione di questa visione è Shams Dubai,
promossa da DEWA (Dubai Electricity & Water Authority), che invita proprietari e costruttori a
installare pannelli solari per la produzione di energia e a connetterli alla rete che alimenta l’intero
Emirato.
Non solo, DEWA è la prima nella Regione ad aver introdotto un meccanismo di scambio sul posto
(net-metering) che consente di immettere nella rete l’energia prodotta e non immediatamente
consumata, per poi prelevarla in un momento successivo.

In termini di investimenti ecco alcune cifre:


• 13.7 miliardi di USD
saranno investiti nell’impianto solare 5000MW Mohammed bin Rashid Al Maktoum entro il 2030
• 136.9 milioni di USD
saranno investiti in laboratori di Ricerca & Sviluppo di energia pulita entro il 2020
• 27.4 miliardi di USD
costituiscono il DUBAI GREEN FOUND a supporto e finanziamento di progetti per l’energia
pulita entro il 2020

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La strategia “Energia Pulita” di Dubai in obiettivi

Molte opportunità in diversi mercati

AVIAZIONE E CONNETTIVITÀ

8.6 MLN
di passeggeri nel 2016,
3.1 MLN che si prevede arrivino a 126 mln
tonnellate di merci nel 2020 e 200 mln nel 2030
transitano attraverso
DXB e DWC

6500
voli a settimana

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Turismo e settore alberghiero
Con l’arrivo di nuovi visitatori - soprattutto in vista di Expo 2020 - cresce anche la necessità di
incrementare ulteriormente il numero di strutture ricettive. A oggi è già stata approvata la
costruzione di 700 nuovi hotel e hotel apartments, ma ne serviranno molti altri. Una grande
opportunità per architetti e ingegneri di tutto il mondo.

Commercio
Dubai rappresenta il principale polo commerciale del Medio Oriente.
Il porto di Jebel Ali, con una capienza di oltre 19 milioni di TEU che si prevede raggiungerà i 22.1
milioni nel 2018, è uno dei più grandi porti costruiti dall’uomo.
Altro record è rappresentato da Dubai South, la nuova area che si sta sviluppando tra il sito
dell’Expo 2020, il porto di Jebel Ali e Al Maktoum International Airport (DWC), che sarà in grado
di ospitare fino a 220 milioni di passeggeri e 1.2 milioni di TEU di merci.

Sanità e istruzione
Non solo mezzi di trasporto e immobili, l’aumento dei visitatori e della popolazione residente
comporterà anche un aumento della domanda per strutture ospedaliere e cliniche all’avanguardia,
istituti scolastici di alto livello e scuole private.
In particolare, la sanità a Dubai rappresenta un mercato dal valore di 8 miliardi di USD, valore che
si prevede duplicherà nei prossimi 8 anni. Non solo, sta crescendo anche il “turismo sanitario”:
nel 2016 un totale di 175.000 visitatori sono arrivati a Dubai per ricevere trattamenti presso
ospedali e cliniche locali, e nel 2020 si stima ne arrivino oltre 500.000.

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Dubai EXPO 2020: aggiornamenti e opportunità professionali

R o be rt P lat t
ice President Urban Planning and Public ealm

“Nessuno ha tutte le risposte. Insieme possiamo ottenere di più. La tecnologia sta


radicalmente cambiando la nostra abilità di collaborare e di creare.”

Dubai Ex po 2 0 2 0 è il posto dove il mondo si incontra per condividere l’eccellenza, connettere le persone
e trovare soluzioni insieme, ma è anche un momento di celebrazione. E po 2020, che si svolgerà da
ttobre a Aprile per motivi legati alle alte temperature estive, sarà quindi anche un’occasione per
festeggiare il Natale e l’arrivo del 2021.
Infine - ma non meno importante - Dubai E po 2020 o re una grande opportunità per i professionisti di
tutto il mondo, Italia compresa. Per facilitare gli imprenditori e rendere trasparente il processo di
assegnazione dei contratti è stato creato un P rocurement P ortal in cui ogni fornitore, azienda - di qualsiasi
misura e struttura o individuo può registrarsi.

www.esource.e po2020dubai.ae

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Di seguito alcuni numeri interessanti.

- 180.000 aziende registrate da 132 diversi paesi


- 70% del totale - circa 12.500 aziende - sono PMI
- 2.500 aziende si sono già aggiudicate un contratto
- 736 aziende italiane registrate, di cui 428 (30% del totale) sono PMI
279 dal settore dei servizi
20 dal settore commerciale
124 dal settore manifatturiero

Nel suo intervento, Robert Platt sottolinea ancora una volta l’importanza, non solo del progetto Dubai
Expo 2020, ma anche di tutti i progetti collaterali che trasformeranno questo evento in un vero e proprio
viaggio di crescita e di miglioramento, nonché un’opportunità di business per molti professionisti.
La volontà di lasciare una Legacy, ovvero un’eredità per il futuro, è alla base di molte decisioni sulla
struttura e lo sviluppo del sito di Dubai Expo 2020. L’80% di tutto ciò che sarà costruito - i padiglioni, le
strutture principali, la piazza centrale, ecc. - verrà infatti convertito in un nuovo quartiere a uso misto.
Robert Platt ha portato come esempio Al Wasl Plaza, il cuore di Expo 2020: una piazza circolare dal
diametro di 150 metri - circa quanto Piazza Siena - che combina design spettacolare e tecnologie
d’avanguardia, equidistante dai tre padiglioni principali e ricoperta da una cupola reticolare alta 65 metri
su cui saranno proiettati video a 360°.
Una volta terminati i lavori di conversione, la piazza diventerà un grande parco pubblico, un’area di
ritrovo e condivisione.

Al Wasl Plaza durante Dubai Expo 2020


Fonte www.expo2020dubai.ae/Media-Centre

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Al Wasl Plaza post Dubai Expo 2020

Robert Platt ha infine sottolineato come oltre ai lavori di riqualificazione, sia anche prevista la costruzione
di 30.000 nuove unità abitative.
Perciò non solo Expo 2020 ma anche District 2020 - il post Expo - e tutta l’area di Dubai South District
rappresentano un’importante occasione per aggiudicarsi contratti di costruzione, fornitura o subfornitura
di beni e servizi.

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Opportunità nel settore del construction project management

Ing. Lorenzo Candelpergher


LC & Partners Engineering Consultants

Nel suo intervento, Lorenzo Candelpergher ha parlato di una figura professionale particolarmente
richiesta nel mercato emiratino, che non è codificata nella nostra normativa ed è raramente utilizzata
nella prassi costruttiva in Italia.

Il Construction Project Manager (CM) è un servizio professionale che applica le tecniche del Project
Management per supervisionare la pianificazione, la progettazione e la costruzione di un progetto
dall’inizio alla fine. Le finalità del CM sono quelle di controllare la tempistica, i costi e la qualità del progetto.
Nel sistema italiano le funzioni e responsabilità del Construction Project Management non sono
formalizzate e sono attribuite in parte al Committente (o al RUP), al Progettista/Direttore dei Lavori o
assunte direttamente dall’impresa e spesso non sono gestite con tecniche e metodologie proprie del
Project Management.
Diversamente, a Dubai il Construction Project Management è largamente utilizzato in progetti di grandi
dimensioni. La cultura del CM per progetti di medie/piccole dimensioni è ancora poco diffusa.

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Per finire, l’ingegnere Candelpergher ha condiviso una lista di criticità del mercato emiratino, ma anche
i vantaggi competitivi e le opportunità per i professionisti italiani.

Complicazioni tecniche
Standard e normative progettuali
Problematiche tecniche specifiche (es.: HVAC e sistemi anti-incendio)
Scala maggiore dei progetti
Standard contrattuali (FIDIC)
Procedure e metodologie
Difficoltà tecniche/operative per via delle condizioni ambientali (es.: clima)
Difficoltà procedurali/burocratiche

Complessità del contesto

Dettaglio progettuale limitato (rilevanza della progettazione costruttiva dell’impresa)


Scarsa organizzazione delle imprese di costruzione
Scarsa o mancata capacità di pianificazione
Scarso o inefficace controllo di qualità
Scarsa sicurezza in cantiere
Difficoltà di gestione documentale
Scarsa qualità della manodopera
Scarsa cultura per la qualità della realizzazione e per il Life-Cycle Cost
Difficoltà di comunicazione e di gestione delle dinamiche relazionali e interculturali
Frequenti conflitti di interesse
Frequenti contenziosi/riserve

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Vantaggi

Competenza tecnica trasversale di ingegneri e architetti italiani rispetto alla competenza


verticale e specialistica di altri
Flessibilità e capacità di affrontare la complessità e di trovare soluzioni non-standard e/o
non ovvie
Approccio agile e orientato al risultato piuttosto che irrigidito da formalismi e procedure
Cultura della qualità nel controllo dei lavori e nell’esecuzione dei dettagli
Integrità e imparzialità nella gestione delle situazioni di conflitto
Intelligenza emotiva nella gestione delle relazioni interpersonali e nelle comunicazioni

Opportunità

Penetrazione nel segmento dei progetti di media/piccola dimensione in cui il Construction


Project Management è ancora poco applicato
Fidelizzazione di clienti ricorrenti con i quali la natura del rapporto è fiduciaria
Alternativa italiana all’approccio al CM di tipica matrice anglosassone

In conclusione “per fare il salto ed essere pronti per il mercato di Dubai occorrono: tempo, perseveranza
e (tanta, tantissima) pazienza” e ancora “bisogna essere pronti a pensare fuori dagli schemi e ad andare
oltre l’ovvio”.

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Sfide e vantaggi per i professionisti italiani

Francesco Anzolin
Architetto e fondatore dello studio di architettura Whitespace

L’intervento di Francesco Anzolin è stato di carattere molto pratico. L’architetto si è focalizzato sulle sfide
che i professionisti italiani devono prepararsi ad affrontare per lavorare negli EAU e ha condiviso
suggerimenti e consigli per prepararsi al meglio e sfruttare i vantaggi a disposizione.
Le possibilità per gli architetti e ingegneri italiani sono molte, ma è importante conoscere bene l’inglese
e saper utilizzare il software REVIT. Inoltre, Francesco Anzolin ha sottolineato come negli Emirati si lavori
molto per specializzazione “l’approccio - posso fare tutto - non funziona, occorre trovare il proprio
vantaggio competitivo”.
Altro aspetto da considerare è che non esiste il concetto di freelance come lo intendiamo in Italia, ossia
“lavorare dal divano di casa in pantofole”; per interfacciarsi in modo efficace con gli operatori locali bisogna
avere un una struttura, ovvero un ufficio e del personale.
Il consiglio del fondatore di Whitespace è di lavorare per un paio di anni presso un contractor locale per
capire come funziona il mercato, prima di aprire una propria attività.
Una delle difficoltà per i professionisti italiani è la mancanza di una preparazione a livello internazionale,
ma grazie a Fondazione Inarcassa e alle relazioni create con le istituzioni italiane e locali, sono molti gli
strumenti a disposizione per inserirsi nel mercato.

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Per quanto riguarda il gusto e lo stile architettonico di Dubai, Francesco Anzolin lo definisce eclettico.
“C’è tanta voglia di sperimentare e sfoggiare non uno ma tutti gli stili, proprio perché non sono stati
vissuti prima”. Il contributo dei professionisti italiani è proporre soluzioni originali, eleganti e
contemporanee, in grado di mitigare l’entusiasmo e - al contempo - soddisfare le aspirazioni dei
committenti.

Giulio de Carli
Architetto, co-fondatore e managing partner dello studio di architettura e design One Works

Nel suo intervento Giulio de Carli ha ribadito l’importanza per i professionisti italiani che vogliono lavorare
negli Emirati di sfruttare i vantaggi offerti dalla propria cultura.
L’invito dell’Architetto è di “condividere e mettere insieme le proprie abilità e conoscenze per creare un
sistema interconnesso di professionisti che fa leva sui vantaggi legati alla nostra cultura e origini”.
E ancora “Portiamo l’intelligenza della nostra esperienza, la creatività e la forza della nostra filiera nel
mercato emiratino”.

Internazionalizzazione e consulenza aziendale

I due interventi finali hanno dato la parola a Ilaria Baiardo Consulente legale presso Kelmer Middle
East e Federica Bertinelli Consulente presso Diacron. Due studi di consulenza con competenze a
livello internazionale, che offrono servizi di natura legale, fiscale e contabile.
In particolare, Ilaria Baiardo ha parlato nel dettaglio dei servizi esclusivi offerti dal primo Desk
Fondazione Inarcassa a Dubai (vedi primo capitolo) e ha presentato i servizi aggiuntivi a cui gli
architetti e ingegneri italiani possono accedere attraverso Kelmer Middle East:
- Assistenza nell’individuare l’approccio corretto al mercato
- Costituzione societaria, in Mainland o nelle Zone Franche
- Ricerca partner commerciali tramite missioni mirate e incontri B2B
- Consulenza Fiscale e Legale
- Servizi di contabilità e di amministrazione
- Consulenza Marketing

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Dubai Design Week

Aria di creatività
Patrocinata dalla Sceicca Latifa bint Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice presidente della
Dubai Culture & Arts Authority, e con la collaborazione di Dubai Design District, si è tenuta a
Dubai - dal 13 al 18 Novembre 2017 - la terza edizione della Dubai Design Week.
La fiera si è conclusa con un totale di 60 mila visitatori, ha ospitato più di 200 eventi all’insegna
delle ultime tendenze nel settore del design e registrato un impressionante incremento del 50%
di visite rispetto allo scorso anno.

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In soli tre anni la Dubai Design Week - grazie anche al suo incredibile successo - ha contribuito a
confermare Dubai come la capitale regionale della cultura e della creatività, un punto di incontro
per le comunità creative di tutto il mondo.
Argomento centrale di questa edizione è stato il concetto di sostenibilità ambientale - del quale
siamo oramai sempre più consapevoli - e i cambiamenti climatici dovuti al surriscaldamento
globale. Tra le ultime innovazioni nello scenario del design si evince un collettivo bisogno di parlare
e favorire la diffusione di uno stile di vita eco sostenibile, a partire dalla consapevolezza della
situazione attuale.

In occasione della Dubai Design Week 2017, designer provenienti da tutto il mondo si sono spinti
oltre i confini della forma, della funzionalità e dell’estetica per dimostrare come il design possa
influire sulle nostre vite nelle sue più diverse sfumature. L’evento si è svolto in tutta la città di Dubai,
ma ha visto il cuore della sua espressione nel nuovo distretto del design e dell’architettura dell’Emirato
- d3 - che è tutt’ora in piena espansione e conta la realizzazione di una comunità creativa per il 2020.
Durante la settimana sono state esposte alcune tra le più innovative installazioni artistiche e di
design di tutta la regione del Golfo. Dai prodotti di arredamento per uso quotidiano alle tecnologie
più all’avanguardia, la Dubai Design Week invita a scoprire come la creatività e l’innovazione
permeano ogni aspetto della nostra vita.
I visitatori hanno avuto occasione di visitare le mostre di artisti regionali e internazionali e
partecipare a diversi workshop, pensati per professionisti e studenti, ma anche per appassionati
di arte e di design.

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A fare da protagonista è stata senza dubbio l’installazione di Fredrikson Stallard che sorge al
centro del distretto. Intitolata Prologue, la creazione segna una collaborazione tra il brand e
Swarovski che dura da oramai 10 anni. L’opera d’arte conta 8mila cristalli color topazio caratterizzati
da un taglio che permette l’infiltrazione della luce solare, ricreando la brillantezza del sole. Per la
prima volta nel Medio Oriente, Prologue è una delle creazioni di punta dei due designer londinesi:
Patrick Fredrikson e Ian Stallard, autori di opere conosciute a livello mondiale.
Interessante l’intervento di Nadjia Swarovski, membro del team esecutivo del brand, sulla Dubai
Design Week:
“Siamo lieti di essere qui alla Dubai Design Week per la seconda volta. Una celebrazione della
creatività e dell’innovazione che in un brevissimo periodo è diventata tappa obbligata sul
calendario degli eventi del design a livello globale. Con la partecipazione alla Dubai Design Week
e la recente apertura dello Swarovski Creative Center a d3, confermiamo il nostro supporto alla
crescita di Dubai come polo del design a livello internazionale.”

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Tra le 14 creazioni esposte alla Dubai Design Week 2017, altra affascinante opera è Silent Call:
un’installazione di luce in continuo movimento che, come detto dal creatore stesso Khalid Shafar,
“integra il tempo e il movimento per creare un nuovo concetto di funzionalità che va oltre l’estetica”.
L’opera esplora l’eterno rapporto tra arte e religione, trasformando la corona dell’architettura
islamica - la moschea - in una fonte luminosa ipnotizzante.
Partendo dal simbolismo del numero 5 nell’Islam, Khalid Shafar ha deciso di stilizzare le cupole
di cinque celebri moschee in Russia, Malesia, Germania, Danimarca e EAU, trasformandole nelle
lampade di cristallo che compongono l’installazione.
Silent Call riprende la bellezza del momento della chiamata alla preghiera durante la giornata,
emettendo un suono delicato, accompagnato da un gioco di luci. Un’interessante fusione tra
arte e cultura che riprende la bellezza di un gesto quotidiano per i devoti all’islam.

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Infine, impossibile non citare Aidah, un’opera che ritrae in modo del tutto originale la nascita e lo
sviluppo di Dubai – città fiorita dalla sabbia del deserto - e uno strumento che contribuisce
positivamente al dibattito circa il suo futuro.
L’installazione temporanea è costituita da 50 palloni gonfiabili neri, legati a un mattone posizionato
su un pavimento ricoperto di sabbia.
L’ecosistema fluttuante di palloni rappresenta i pilastri della città, mentre il loro muoversi senza
regole ne evidenzia la debolezza e fragilità. Proprio come bolle, i palloni possono scoppiare o volare
via da un momento all’altro, lasciando il vuoto in una città che tornerà alla sua origine, ovvero il deserto.
L’idea di Boano prišmontas + Ricardas blazukas si ispira a un ipotetico nuovo capitolo dell’opera
Città Invisibili di Italo Calvino. Gli artisti hanno cercato di esprimere il concetto di cambiamento
dell’ambiente - e di conseguenza la trasformazione dello spazio circostante - che muta
drammaticamente da uno stato di pace e quiete a uno caotico e dinamico proprio delle metropoli.

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Downtown Design
Uno degli eventi chiave della Dubai Design Week è stato Downtown Design, una fiera che
- alla sua quinta edizione - riflette la volontà del Medio Oriente di sviluppare e accrescere
l’economia del design.
Dal 14 al 17 Novembre, Downtown Design ha offerto una piattaforma unica per i
professionisti del settore in tutta la regione del golfo, presentando 150 brand provenienti
da più di 25 paesi. I molti talenti erano organizzati in 26 categorie di prodotti: da soluzioni
di interni a illuminazione, tessile, complementi d’arredo e le ultime tecnologie sul mercato
di cucine e bagni.

“Siamo entusiasti di aver raggiunto la quinta edizione di Downtown Design, registrando


il doppio delle visite rispetto agli anni precedenti. Questo fattore non solo rispecchia la
solidità dell’evento e della sua reputazione, ma anche la costante crescita di settori come
quello dell’illuminazione, dell’arredamento e del tessile. Downtown Design continua la sua
ascesa, mettendo in contatto i vari espositori con gli architetti e gli interior designer del
Medio Oriente. L’obiettivo centrale di Downtown Design è di supportare i brand e i buyer
del mercato del design di tutto il Medio Oriente.”
Rue Kothari, direttore di Downtown Design

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Nata dalla partnership tra Dubai Design District - d3 - e la Dubai Culture & Arts Authority (DCAA),
Downtown Design costituisce anche un’importante occasione di crescita per il Medio Oriente
all’interno dello scenario internazionale. Un modo per offrire nuove ispirazioni e creare opportunità
di business in modo efficace e creativo.

“Siamo soddisfatti dell’incredibile risultato della Dubai Design Week, ospitata anche quest’anno
a Dubai Design District, la quale ha riportato un significativo incremento dei visitatori rispetto
allo scorso anno.
Le collaborazioni tra organizzazioni e designer indipendenti presentano uno straordinario calibro
di creatività e innovazione nei diversi settori della progettazione. Un successo che ha confermato
il ruolo di Dubai come arbitro all’avanguardia e supporto per designer emergenti, artisti e studenti
della Regione che vogliono presentare le loro idee a un più vasto pubblico”

Direttore esecutivo del d3: Mohammad Saeed Al Shehhi

33
Bibliografia

www.kelmer.com

www.fondazioneinarcassa.it

www.ice.gov.it/paesi/asia/emirati

www.sace.it/en/international-network/dubai

www.dubaifdi.gov.ae

www.dewa.gov.ae/en/customer/innovation/smart-initiatives/customer

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www.lcandpartners.com

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www.one-works.com

www.diacron.info

www.iguzzini.com

www.dubaidesignweek.ae

www.dubaidesigndistrict.com

www.downtowndesign.com

Harpers Bazar Interiors Focus Design Autunno

34
Nel prossimo No. di
Destinazione
E mirati A rabi U niti

Fondazione Inarcassa a Dubai


L’impegno delle aziende con cui Fondazione
Inarcassa ha sottoscritto i contratti di collaborazione
e le prime visite dei professionisti italiani
presso il nuovo Desk operativo.

Kelmer Middle East LLC

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