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DEMANIO E PATRIMONIO COMUNALE:

Trasparenza, onestà intellettuale e competenza hanno lasciato proprio a desiderare.

AD ISOLAVERDE

Dalla nota vicenda dell’Ultima Spiaggia, della quale si è già parlato abbastanza ed ora è in mano tutto alla
magistratura, continua la saga dell’Amministrazione sul Demanio che prima non assegna per la scorsa
stagione l’area, nonostante le varie richieste, facendo perdere entrate all’Amministrazione pubblica (da
denuncia alla Corte dei conti), poi riassegna (senza pubblicazione degli atti) alla parrocchia l’area senza titoli
(perché parliamo della concessione revocata dal Consiglio di Stato a causa della illegittima vendita della
Parrocchia all’Ultima Spiaggia) e senza richiesta della stessa a tal punto (e qui siamo al ridicolo) che la stessa
parrocchia scrive (21.06.2018) al Comune comunicando formalmente che non gestirà un bel nulla! E quindi
la pubblica amministrazione non introiterà i canoni 2018. E l’area rimarrà libera, per la gioia dei vicini
concessionari senza ulteriore concorrenza.

Trasparenza, onestà intellettuale e competenza hanno lasciato proprio a desiderare.

IN ZONA EX REDUCI

La V commissione, dell’aprile scorso, (Valorizzazione zona ex reduci) chiesta dopo il pasticcio


dell’amministrazione grillina dell’anno prima (assenza di risposte), quando l’Agenzia del Demanio pubblicò
una manifestazione d’interesse raddoppiando i canoni, e solo dopo nostro insistente sollecito, ha acquisito,
con grave ritardo, le aree, ha messo in luce che, per tutte le aree della Zona ex Reduci, l’amministrazione
comunale ha tre anni per valorizzarle e/o alienarle (e un anno è già passato). Situazione disastrosa: oltre ai
danni fatti, e alla mancanza di sistemazione degli strumenti urbanistici scaduti e dell’assenza di una
regolarizzazione di contratti di locazione comunali, a domanda precisa se chi esercita l’attività coincide con
lo status di locatari/concessionari è stato risposto che tutto è in regola. A quanto ci risulta, ora, il servizio di
polizia locale ha avviato la revoca del Mama Kitchen (prot. 29920/14.06.18), e, per quanto se può sapere,
potrebbero essercene altri.

Trasparenza, onestà intellettuale e competenza hanno lasciato proprio a desiderare.

I PLATEATICI “DEMANIALI”

Con le tasse dei cittadini pagheremo le spese processuali (poche migliaia di euro) del condannato Comune di
Chioggia a causa del servizio Demanio che non ha mai risposto ad una semplice richiesta di plateatico, e
relativi solleciti, e mai fornito materiale all’ufficio legale, e relativi solleciti, per costituirsi in difesa al ricorso
fatto dalla società Passaparola. E come non bastasse prima rilascia nulla osta (17.05.2017), specifica poi che
non dà titolo all’occupazione dell’area (16.06.2017) competenza dell’ufficio Commercio il quale aveva
specificato invece servisse una concessione da parte del servizio Demanio.

Solo dopo sentenza del TAR, che obbliga il Comune a provvedere, allora lo stesso servizio Demanio rilascia,
invece, autorizzazione ad occupazione del suolo dal 5/4/2018 al 30/11/2018 e poi invece rilascia, per la stessa
pratica, una concessione dal 16/04/2018 al 15/04/2018 (solo per un anno e non 6+6 e senza pubblicazione).

Anche per l’occupazione di suolo pubblico demaniale concessa alla Pizzeria “Tocia” si è provveduto al rilascio
di una concessione demaniale della durata di un anno e senza pubblicazione.

Anche in questo caso: Trasparenza, onestà intellettuale e competenza hanno lasciato proprio a desiderare.

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