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Arriva l’estate il caldo e l’afa e, come tutti gli anni, molti corrono ai ripari acquistando e
accendendo un climatizzatore. Il mercato ormai da disponibilità di modelli e prezzi per tutte le
tasche ed esigenze, anche considerata la fortissima diffusione in case, negozi e luoghi di lavoro.
Se l’aria condizionata è utile per affrontare in modo più sereno le alte temperature, bisogna
sempre tenere presente che questa soluzione, se male utilizzata, potrebbe avere un impatto
negativo sulla sostenibilità ambientale ed energetica.
In questo articolo andremo a segnalare i sette errori più comuni proprio legati a questa
problematica, così da consentirvi di evitarli e risparmiare significativamente su consumi e sprechi
dannosi sia per l’ambiente che per il portafoglio.
Una collocazione di questo tipo comporta un eccesso di lavoro per l’apparato e, quindi, un
consumo eccessivo di energia molto superiore al necessario.
Dunque dovremo andare a posizionare il nostro climatizzatore in una zona ombreggiata, se
orientata a nord-est sarebbe perfetto.
Questo spinge molti a nasconderli dietro a piante o tende, addirittura in loculi di cartongesso,
tuttavia in questo modo, si ostacola la corretta ventilazione dell’apparato causando un crollo
dell’efficienza.
Manutenzione periodica
Molti, dopo l’acquisto di un elettrodomestico, sono convinti che sia “per sempre” dimenticando
che in esso sono presenti materiali di consumo e apparati che richiedono pulizia e verifica, anche
per questioni sanitarie.
Un po' di attenzione a questo aspetto non solo migliorerà il rendimento del prodotto ma tutelerà
anche la salute di chi respira l’aria climatizzata dall’apparecchio e ne allungherà la vita operativa.
Dunque per una corretta manutenzione: controllo dei filtri da pulire ogni due mesi ed
eventualmente sostituzione dei componenti usurati, controllo annuale del canale di scarico e
serpentina di evaporazione.