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Comunicazione
Efficace
in
Famiglia
(Venirsi Incontro Senza Armi)
Fabio
Introduzione …pag. 4
La Famiglia …pag. 5
La Comunicazione …pag. 9
Elaborazione …pag. 16
La Giara …pag. 21
Gestione …pag. 23
Bibliografia …pag. 26
Nella vita familiare di tutti noi c’è stato un momento in cui avremmo voluto
dire qualcosa ma non siamo riusciti a trovare le parole, il modo od il
momento giusto per farlo.
Alcune volte, invece, vorremmo essere compresi meglio dai nostri cari
evitando quei futili diverbi che logorano l’affetto che abbiamo verso di loro.
Ogni membro nella famiglia ha un suo ruolo ed una posizione nella scala
gerarchica; in questo micro sistema tutto è sempre in evoluzione pur
restando com’è.
Noi percepiamo la realtà con i cinque sensi: vista, udito, gusto, olfatto e
tatto; con essi filtriamo tutto quello che ci accade creandoci così una realtà
tutta nostra che sarà diversa perfino dalla realtà di un altro familiare perché
ognuno di noi vive le proprie esperienze dando la prevalenza più a dei sensi
invece che ad altri.
BOA O CAPPELLO?
Uno degli assiomi della PNL è: la mappa non è il territorio; ovvero, tutti
hanno una loro visione della realtà, detta mappa, che credono sia giusta ma
in verità non esiste una mappa super partes che sia esatta perché la realtà
stessa, detta territorio, è del tutto soggettiva dato che ognuno la vive in un
modo unico.
Tutti noi, perciò, abbiamo una mappa esatta del territorio ma per poter
capire gli altri, e quindi la loro mappa, dovremmo entrare in essa per poter
aumentare le informazioni a nostra disposizione dando così a noi stessi la
possibilità dall’allargare la nostra.
Un classico esempio per far capire la mappa non è il territorio è dato dalla
storia orientale dei sei ciechi che vogliono scoprire cos’è un elefante.
La morale di questa storia è che bisogna avere una visione più ampia
possibile della realtà senza accontentarsi dei singoli aspetti, come fanno i sei
ciechi, ma metterli tutti in relazione tra loro per aumentare le informazioni a
disposizione della nostra mappa.
Il nostro approccio con il mondo è lo stesso dei sei ciechi e capire che
esistono sempre altri punti di vista ci deve far ragionare e comprendere che
bisogna essere più flessibili nella vita sia con chi ha un’esperienza pregressa
grande (compagna/o, genitori, nonni) che con chi sta scoprendo il mondo un
minuto alla volta (figli, nipoti, fratelli, sorelle).
Tutti.
L’importante è alzarsi e fare il giro del tavolo per cercare di capire le cose
secondo il punto di vista degli altri; questo atteggiamento migliora la
comunicazione dando ad ognuno la possibilità di poter spiegare meglio la
propria opinione senza perdersi in inutili e logoranti diverbi.
LA COMUNICAZIONE
Questa frase è più vera che mai ed una volta spiegato il perché vi sarà più
chiara anche l’affermazione che la precede.
Come si può facilmente intuire ogni cosa di noi comunica con il resto del
mondo che ci circonda, per questo il più delle volte nelle famiglie si
sviluppano dei veri e propri linguaggi unici formati da gesti, parole o suoni
che hanno per loro un significato ben definito mentre altre nessuno.
CONTENUTO FORMA
PARAVERBALE - 38%
VERBALE - 7% +
NON VERBALE - 55%
Si può, quindi, affermare che l’efficacia di ciò che diciamo dipende al 93%
dal modo in cui lo diciamo ed è per questo semplice motivo che a volte con
una stessa parola possiamo dare sia gioia che tristezza a un nostro caro a
seconda delle circostanze.
Come è stato già accennato ognuno di noi filtra il mondo che lo circonda
con i propri cinque sensi, chiamati anche sistemi rappresentazionali; essi,
secondo gli studi della PNL, vengono suddivisi in tre sistemi o gruppi:
V A K
VISIVO UDITIVO CINESTESICO
(AUDITIVO)
GUSTO
OLFATTO
VISTA UDITO TATTO
SENSAZIONI CORPOREE
Capita, quindi, che per alcune persone un discorso è “chiaro”, per altri
“suona bene” ed che altri ancora “l’abbiano afferrato”.
V quadro, brillante,
osservare, guardare,
vedere, mostrare, visione,
focalizzare, ecc…
Poche pause
Volume alto
Tono acuto
Linguaggio improprio
Postura eretta
Respirazione veloce e
superficiale
Occhi verso l’alto
A armonioso, stonato,
melodioso, sentire,
armonia, suona, versi vari,
ecc…
2) Diapason
Mono-tono
Come è possibile?
Ora con questi pochi strumenti potrete esercitarvi a tentar di capire che
“lingua” vi sta parlando il vostro familiare per poterlo comprendere al
meglio.
ELABORAZIONE
Dato che nel comunicare c’è una grossa perdita d’informazioni bisogna dare
grande importanza all’ascolto attivo, ovvero a quel modo d’ascoltare vero
che fa sentire l’interlocutore come l’unica cosa al mondo di fronte ai nostri
occhi, che fa capire ad esso che lo stiamo seguendo nei suoi ragionamenti
con cenni ed assensi e che,dando importanza a ciò che dice, ci permette di
prendere più informazioni possibili dal suo discorso potendolo così capire
meglio.
“Gli uomini hanno due orecchie ed una sola bocca perché dovrebbero
ascoltare il doppio di quanto parlano”
(Franklin Delano Roosvelt)
Un buon metodo per riscontrare se avete capito bene ciò che il comunicatore
vi sta dicendo è quello di parafrasare, ovvero ripetere con parole proprie, il
suo discorso; facendo così mostrerete d’aver interesse per ciò che vi dice e
se la vostra parafrasi contiene degli errori verrete corretti in modo del tutto
socievole.
LA COMUNICAZIONE SANA
Alcune delle cose che abbiamo scoperto nei capitoli precedenti vengono
racchiuse in un semplice schema chiamato il tempio della comunicazione:
Tentiamo, quindi di capire sempre con chi stiamo parlando in modo tale da
poter interagire con esso nel modo più efficace.
Cosa è importante per noi è stato definito da Robert Dilts, studioso di PNL,
nella seguente scala di sei livelli:
Il livello più alto, ovvero quello della Spiritualità racchiude la nostra fede e
la nostra appartenenza a dei gruppi come ad esempio la famiglia; è per
questo che se qualcuno all’interno della famiglia ci attacca ci fa più male,
proprio perché ha un livello d’importanza maggiore a noi stessi; per lo
stesso motivo ci arrabbiamo più facilmente per insulti ed attacchi rivolti ai
nostri familiari di quando sono rivolti a noi.
Per la stessa teoria d’importanza quando uno dei vostri cari sbaglia non
prendetevela con la persona (identità) ma con il suo comportamento così
eviterete un forte contrasto ed una lite furibonda per una sciocchezza.
Esempio:
Quando si sgrida una persona sul suo essere è come se gli si dicesse che è
una persona sbagliata quindi sarà naturale che essa reagirà in modo forte e
contrario mentre se la riprendiamo per un suo comportamento essa avrà la
possibilità, analizzando la vostra opinione, di poterlo cambiare.
LA GIARA
GESTIONE
In questa piccola società non sempre il ruolo del leader di ruolo coincide
con il leader riconosciuto; mediamente nelle famiglie italiane il leader di
ruolo è il padre mentre il leader riconosciuto è la madre.
Leader Riconosciuto: guida acclamata anche tra pari per le sue qualità da
Leader. Ha la capacità di saper essere, è coerente tra
ciò che dice e ciò che fa, pianifica, crea strategie,
pensa al futuro e le sue risorse sono le persone le
quali valorizza.
Si evince, quindi, che in famiglia sarebbe meglio essere sia Leader che
Manager anche se nel rapporto diretto con i familiari la figura migliore è
quella del Leader perché oltre al valorizzare le persone è anche un grande
comunicatore sia di parole che di coerenza.
Ricordate sempre il potere delle parole e l’importanza che avete per i vostri
cari.
Io Sono OK Tu Sei OK
Thomas A. Harris
BUR
www.etimo.it
Dizionario Etimologico Online
www.matitarob.it
L’immagine della famiglia