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Procedura Automatizzata per il Calcolo

Statico di un Cambio di Velocità


rispettando la Condizione sull’Interasse

DATI

- Interasse I;
- Potenza e numero di giri (n) calcolo coppia C;
- Valore di ;
- Proprietà del materiale ( di rottura o di snervamento per il calcolo
della di lavoro);
- Cinque valori i per i rapporti di trasmissione delle cinque marce;
- Errore percentuale massimo ammissibile sull’interasse.

EQUAZIONI DI GOVERNO e VINCOLI

2 I
1. I ri Ri
mi zi mi Z i mi zi
1
1 mi i

2 2 2 i
zi 1 i
3
Y mi zi 25
Ct w
C assegnata
2. 10
50 n mi z i
3
3. numero di denti intero; modulo unificato;

PROCEDURA DI CALCOLO:

1) Assegno il valore iniziale di 17 denti alla ruota motrice della I marcia;

2) calcolo un primo valore del modulo (con la condizione che non sia
minore del minimo unificato né maggiore del massimo unificato) dalla
relazione 1);

realizzato da Angelo Forte


AA 2002-2003
3) verifico che con tale modulo sia soddisfatto il vincolo sulla
trasmissibilità della coppia 2. ;

4) se tale condizione non è verificata si aumenta il numero di denti e si


ripetono le operazioni 2) e 3);

5) terminate le eventuali iterazioni, assegno al modulo il valore


unificato immediatamente più grande di quello calcolato;

6) calcolo il numero di denti della ruota condotta (sfruttando il rapporto


di trasmissione); lo rendo intero e tale che dia il minimo errore
possibile sul in questione;

7) calcolo il valore dell’interasse sfruttando il modulo unificato ed il


numero intero di denti per le due ruote (infatti per tali unificazioni e
arrotondamenti il valore di I può differire da quello assegnato);

8) verifico se questo soddisfa la condizione sulla precisione voluta; se


ciò non succede riduco il numero di denti della ruota motrice più
piccola (fino ad un minimo di 12) e ripeto le operazioni da 2) a 6)
finché la condizione sull'errore massimo è verificata;

9) calcolo il numero di denti della ruota motrice per la successiva


coppia ingranante (che sarà il valore di partenza per la successiva
iterazione che riparte dalla 2) tenendo fisso il modulo unificato e
2 I
utilizzando la condizione 1. riscritta come zi 1
i 1
;
mi 1 i 1

10) partendo dal numero di denti così trovato e reso intero, ripeto il
ciclo per ogni coppia ingranante (incremento del pedice i).

realizzato da Angelo Forte


AA 2002-2003
Se non si hanno risultati accettabili dopo un certo numero di tentativi
(per esempio non si riesce a soddisfare la condizione sull’errore
massimo ammissibile per i valori disponibili del modulo) il programma
termina e dà la possibilità di riavviarlo modificando i dati (per esempio,
nel caso precedente, si può aumentare l’errore ammissibile).

N.B.: ovviamente la procedura qui seguita per il calcolo non è univoca,


dato che le variabili di questo problema sono tante e si può effettuare
l’iterazione partendo da una qualsiasi condizione iniziale su di esse.
Per esempio un procedimento di calcolo alternativo potrebbe partire da
un numero minimo iniziale di denti pari a 17 per ogni coppia ingranante
iterando sul valore unificato del modulo. In questa maniera è più
probabile che si abbiano moduli diversi per ogni coppia di ruote, con un
vantaggio sulla velocità di verifica della condizione 2. : la coppia
trasmissibile, infatti, aumenta molto più velocemente all’aumentare del
3
mi zi
modulo Ct che del numero di denti Ct ,
mi zi
raggiungendo con meno iterazioni la suddetta condizione.
Tuttavia, procedendo in tal modo, non sempre è garantita una buona
precisione nel rispetto della condizione sull’interasse.
Il metodo proposto, invece, aumentando progressivamente il numero di
denti, necessita di più iterazioni per soddisfare la condizione 2. , ma è
più facile controllare il rispetto dell’errore massimo ammissibile inserito.

realizzato da Angelo Forte


AA 2002-2003

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