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L’incontro degli ingannati

~ Non può essere un caso. Il caso non esiste. Esiste solo il destino. E il destino me l’ha fatta
incontrare proprio vicino alla fontana delle tartarughe~

L’autore, Marco Erba, è nato nel 1981. Ha lavorato come giornalista e da 10 anni insegna italiano e
latino. “Fra me e te” è il suo primo libro.

Il romanzo tratta di due storie parallele, la prima di una ragazza, Chiara Castelli, e la seconda di un
ragazzo, Edoardo Onofri, i quali frequentano la stessa scuola.
Chiara è inizialmente una ragazza studiosa che non si cura molto del suo aspetto e Edoardo è
simpatizzante del nazismo e per sua definizione si identifica come ariano, tiene infatti una compia
del “Mein Kampf” nel cassetto di camera sua.
Chiara dopo essersi registrata su Facebook decide che è il momento di cambiare vita: comincia a
truccarsi e cambia il suo modo di vestire, diventando amica della ragazza più popolare della scuola.
Edoardo, in seguito a considerazioni fatte in classe contro i cinesi, viene invitato da Johnny, un suo
compagno di classe, nel gruppo di Enrico Costa, soprannominato Eric in onore di un capitano delle
SS. Anche Chiara, successivamente alla sua trasformazione in “farfalla”, come viene detto da lei
stessa, incontra Eric e si fidanza con lui. Dopo una serie di minacce bugie e qualche tradimento,
Chiara lascia Eric e Edoardo prende le distanze dal gruppo. Un giorno, per caso, i due si trovano a
difendere un signore anziano e per questo diventano molto amici, fino a fidanzarsi alla fine delle
vacanze estive.

Il romanzo viene scritto utilizzando il linguaggio dei ragazzi che si esprimono con parole volgari.
Nel romanzo la storia è raccontata dai personaggi che si alternano come protagonisti del racconto e
viene vista con gli occhi di colui che la racconta, i nomi utilizzati per i personaggi incontrati si
basano su i rapporti che il narratore ha con il personaggio in questione, come si può vedere nella
fine del capitolo “Ed è bella” e alll’inizio di “Memorie di una farfalla che si credeva bruco #6”
dove lo stesso personaggio viene chiamato con due nomi diversi, per Edoardo si chiamerà “Ciccio
Polemica”’e per Chiara sarà “Savonitti”.

Il messaggio del romanzo che ho recepito è di non dare giudizi sulle persone o sulle loro azioni
prima di averle conosciute attentamente. Edoardo non conoscendo i dettagli del rapporto tra i
genitori sbaglia ad interpretarli dando credito alla persona sbagliata, nei confronti di Yong era
succube dei suoi pregiudizi e verso Giulia era accecato dall’amore. Chiara invece non si rende conto
da subito che le spiegazioni del padre sono soltanto un modo per proteggere i suoi sentimenti ed
evitare che lei si senta colpevole della morte della madre.

Fin dall’inizio il lettore realizza come finirà la storia, ovvero che Chiara e Edoardo si fidanzeranno.
questo è dovuto all’ambientazione scolastica e alle storie che si alternano. In un qualsiasi altro libro
questo potrebbe essere un aspetto negativo, ma qui si può considerare come un fattore positivo in
quanto lo scopo del libro non è il finale, ma l’evoluzione dei personaggi che prendono via via
coscienza della realtà in cui vivono.
Il lettore è spronato a finire il libro per capire come i due ragazzi riusciranno a liberarsi da tutte le
menzogne dalle quali sono circondati per arrivare ad incontrarsi e stare insieme.
Il libro inizialmente non mi convinceva, la storia del ragazzo mi ricordava molto il libro “L’onda”
di Todd Strasser mentre quella della ragazza sembrava il racconto di un’ascesa sociale nella scuola
e non riuscivo a trovare un legame tra le loro due vite; ma nel momento in cui entrambi incontrano
Eric la storia diventa coinvolgente tanto da aver finito il libro in un giorno, terminandolo di leggere
alle 3 di notte.

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