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Imparare la retorica

BUON
COMUNICATORE
di Claudio Maffei
Molti anni fa, ai tempi in cui un debitore insolvente poteva essere gettato in prigione, un
mercante di Londra si trov, per sua sfortuna, ad avere un grosso debito con un usuraio.

L'usuraio, che era vecchio e brutto, si invagh della bella e giovanissima figlia del mercante,
e propose un affare.

Disse che avrebbe condonato il debito se avesse avuto in cambio la ragazza. Il mercante e
sua figlia rimasero inorriditi dalla proposta. Perci l'astuto usuraio propose di lasciar
decidere alla Provvidenza. Disse che avrebbe messo in una borsa vuota due sassolini, uno
bianco e uno nero, e che poi la fanciulla avrebbe dovuto estrarne uno. Se fosse uscito il
sassolino nero, sarebbe diventata sua moglie e il debito di suo padre sarebbe stato
condonato. Se la fanciulla invece avesse estratto quello bianco, sarebbe rimasta con suo
padre e anche in tal caso il debito sarebbe stato rimesso.

Ma se si fosse rifiutata di procedere all'estrazione, suo padre sarebbe stato gettato in


prigione e lei sarebbe morta di stenti.

Il mercante, bench con riluttanza, fin con l'acconsentire. In quel momento si trovavano su
un vialetto di ghiaia del giardino del mercante e l'usuraio si chin a raccogliere i due
sassolini. Mentre egli li sceglieva, gli occhi della fanciulla, resi ancor pi acuti dal terrore,
notarono che egli prendeva e metteva nella borsa due sassolini neri. Poi l' usuraio invit la
fanciulla a estrarre il sassolino che doveva decidere la sua sorte e quella di suo padre.

Che fare?

1. Rifiutarsi di estrarre il sassolino

2. mostrare che la borsa contiene due sassolini neri e smascherare l'usuraio imbroglione

3. estratte uno dei sassolini neri e sacrificarsi per salvare il padre dalla prigione.

SONO QUESTE LE SOLUZIONI POSSIBILI? ALL'APPARENZA SI

La storia continua narrando che la ragazza introdusse la mano nella borsa ed estrasse un
sassolino, ma senza neppure guardarlo se lo lasci sfuggire di mano

facendolo cadere sugli altri sassolini dei vialetto, fra i quali si confuse.

"Oh, che sbadata! esclam ma non vi preoccupate: se guardate nella borsa potrete
immediatamente dedurre, dal colore del sassolino rimasto, il colore dell'altro".

Questo racconto tratto da Il pensiero laterale, il famoso libro di Edward De Bono. Il


Pensiero laterale , secondo De Bono, l'opposto de pensiero verticale quello che noi
definiremmo razionalit.

Ho stilato un decalogo per il comunicatore ideale.

Al primo punto ho scritto INNOVATORE. Infatti, per un oratore, il pi grave difetto la


ripetitivit. Inoltre, chi parla a un pubblico deve essere abilissimo in ci che io definisco "la
gestione della crisi". Ogni volta diverso, cambiano i luoghi fisici, cambiano le persone,
cambiano gli input da parte della platea. Va prestata grande attenzione anche all'uso dei
mezzi tecnici (lavagne luminose, videoproiettori, filmati) che sono fantastici strumenti
tecnologici ma possono abbandonarci per un guasto in qualunque momento.

Cosa dovr fare in quel caso l'oratore, ovviamente saper andare avanti.

Ma veniamo al nostro decalogo. Chi parla a un pubblico dovr essere:

1. Innovatore

Idee, idee, idee. Non bisogna essere dei geni, basta rubarle. L'archivio la miglior fonte di
ispirazione di un oratore. Dovr essere pieno di ritagli, di pagine strappate da riviste e
quotidiani, di appunti suddivisi per ogni argomento.Il tutto, naturalmente, riordinato in
modo originale.

2. Competente

La formazione permanente , in questi anni, non solo necessaria ma indispensabile, il


mondo va velocissimo, necessario migliorare continuamente le nostre competenze.

3. Esperto

Migliorare le competenze non significa dimenticare il passato. Il nostro bagaglio di


esperienze dovr essere il punto da cui partire per migliorare il nostro lavoro senza ripetere
errori gi fatti.

4. Propositivo

Tenersi aggiornati fondamentale per chiunque voglia incantare una platea. La funzione
dell'ascolto viene sicuramente prima di quella della parola. Se ci porremo in una dimensione
di ascolto potremo allargare a dismisura i nostri elementi di giudizio. Purtroppo
l'egocentrismo che contraddistingue ognuno di noi non ci permette di prestare la dovuta
attenzione.

5. Entusiasta

Scegliere gli obiettivi, trovare le idee, crederci, essere creativi, agire di conseguenza, avere
fiducia in se stessi, questo l'atteggiamento vincente. E' importante imparare a comunicare
in modo da ottenere l'effetto desiderato. L'unico risultato della comunicazione dice la PNL
l'atteggiamento altrui.
6. Trasparente

La trasparenza una richiesta che, in questi anni, viene dalla societ civile. Per troppo
tempo si sono usate le scorciatoie, i trucchi, i mezzucci. A volte l'oratore ricerca pi
l'efficacia che la verit,

pi il consenso che le critiche. Non si tratta di cercare consenso ma aperture, prospettive,


dialogo. Essere trasparenti significa anche accogliere le idee altrui senza preconcetti.

7. Determinato

Un grande maestro della comunicazione diceva: " Ho visto persone di successo piene di
difetti. Alcuni erano bari, ladri, impostori ed altro ancora. Non ne ho mai visto uno che fosse
ancora a letto alle sette della mattina".La determinazione credere nel proprio successo,
puntare decisi all'obiettivo, certi di farcela senza risparmiare energie.Qualcuno mi chiede,
quanto tempo ci metto a diventare un grande oratore? La risposta sempre la stessa: Se ti
alleni tutti i giorni ci metterai poco.

8. Curioso

La curiosit non un difetto, anzi. Senza la curiosit non esisterebbero inventori, scienziati,
ricercatori. Le soluzioni vengono trovate attraverso la curiosit che sempre accoppiata a
concetti come fantasia, immaginazione, creativit.Mantenete vivo il vostro complesso di
Peter Pan, siate eterni bambini a caccia di informazioni per crescere. Quindi non solo
dibattiti, convegni e corsi, ma anche cinema, teatro, programmi televisivi e tanti, tanti libri

9. Paziente

La pazienza non una dote, ma un atteggiamento, un modo di vivere. Non ci deriva dalla
nascita, non nel DNA, ma va coltivata giorno per giorno. In un epoca in cui il tempo corre
veloce facciamo fatica a comprendere che la fretta nemica della qualit. Un mio collega
cita sempre un antico proverbio piemontese "fai in fretta, ma vai piano". La pazienza la
dote fondamentale per le relazioni interpersonali. Rispettate i tempi altrui.

10. Tenace

La mancanza di costanza un errore frequente, spesso quelli che giungono al successo non
sono i migliori, ma sono quelli che ci hanno veramente creduto. Chi veramente tenace pu
riuscire in tutto anche in quello che la gente normalmente chiama "miracoli"!.

La tenacia significa anche buona capacit organizzativa, mente aperta, intelligenza,


originalit, cultura, dedizione e, quindifaticate, gente, faticate.

Queste sono le caratteristiche del buon comunicatore , ma la caratteristica principale


quella contenuta nella storia che vi ho appena raccontato. Il buon comunicatore dovr saper
sviluppare il pensiero laterale per poter costantemente trovare soluzioni innovative. La
qualit non pu essere un obiettivo. La qualit un dato di fatto da cui partire.Un dato
imprescindibile.

Un grande matematico come Albert Einstein disse: "L'immaginazione pi importante del


sapere".

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