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Godard, Jean-Luc
Gli anni Novanta e gli avvenimenti politici che li hanno caratterizzati hanno indotto G.
a riflettere nuovamente sulla storia e sul presente in film come Allemagne anne 90
neuf zro (1992) e Les enfants jouent la Russie (1993), bizzarri viaggi mentali e
romanzeschi nelle grandi culture tedesca e russa e nel loro immaginario
cinematografico, mentre For ever Mozart (1996) ha sullo sfondo la guerra in Bosnia e
riprende due motivi che hanno accompagnato pi o meno esplicitamente tutta la
produzione pi recente dell'autore, quello delle difficolt di un regista nel realizzare
un film e quello del ruolo dell'artista nella societ. Temi che erano apparsi in forma
pi lirica nel sofferto e orgoglioso autoritratto JLG/JLG Autoportrait de dcembre
(1994, poi pubblicato anche in volume, come altri testi di suoi film, a ribadirne il
carattere poetico e paraletterario) e che sarebbe ritornato insieme alla riflessione
storica in loge de l'amour (2001). Nel frattempo G. ha sviluppato una sua 'storia del
cinema' in video che contemporaneamente una storia individuale e una riflessione
sul 20 sec. che nel cinema si rispecchiato, composta attraverso assemblaggi e
citazioni visive e sonore, racconti e provocazioni, nostalgie e dichiarazioni d'amore.
Le Histoire(s) du cinma (1988-1998) risultano cos una sintesi di sapere
cinematografico e sensibilit storica e politica, la cui successiva pubblicazione in
quattro volumi presso una storica collana della Gallimard (1998) ha trasformato
subito in un classico della cultura francese del Novecento, riconoscendo a G. un ruolo
particolarissimo di regista e intellettuale capace di portare il cinema ai suoi massimi
livelli senza mai richiudersi soltanto in esso.