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CONCLUSIONI

Il rischio sismico in Italia rappresenta una problematica di notevole importanza soprattutto in


relazione al costo sociale: gli effetti del terremoto possono provocare non solo la perdita di
vite umane, ma anche un generale impoverimento della popolazione colpita.
Gli edifici esistenti, realizzati senza il rispetto dei criteri previsti dalle moderne normative in
materia di costruzioni, possono risultare esposti a meccanismi di collasso locali e globali che
ne riducono la possibilit di sopravvivenza allevento sismico. La mitigazione del rischio
sismico attuabile con la riduzione dei fattori di vulnerabilit del singolo edificio, sia a livello
globale che locale.
Nel presente lavoro proposta la valutazione di vulnerabilit sismica di un edificio scolastico
in c.a. sito nel comune di Borgo a Mozzano (LU). Ledificio, realizzato nel 1980, stato
progettato a soli carichi verticali in quanto la zona stata classificata sismica solo a partire dal
2003. Ledificio una costruzione avente struttura intelaiata in c.a. ordinario, con due piani
fuori terra e un piano interrato solo per due lati. Ledificio in pianta risulta costituito dal corpo
centrale di forma rettangolare, contenente aule e servizi, e dai volumi del vano scale, della
palestra e del locale termico anchessi rettangolari e disposti lungo il perimetro del volume
centrale.
La fase di indagine basata sullanalisi della documentazione originale disponibile, sui
sopralluoghi, saggi e prove in situ ha fornito il quadro di dati necessario alla valutazione
preliminare della vulnerabilit sismica delledificio. stato poi realizzato un modello
tridimensionale con il quale si sono individuate le caratteristiche di risposta dinamica
delledificio per mezzo di unanalisi modale. Su tale modello sono state condotte le verifiche
di resistenza allo SLU in condizione statica, e agli SLU e SLE in condizione sismica.
I principali fattori di vulnerabilit legati alle caratteristiche morfologiche-strutturali sono
strettamente connessi allirregolarit delledificio sia in pianta che in elevato. La forma in
pianta delledificio non risulta compatta ma costituita dallunione di tre corpi rettangolari
senza limpiego di giunti di separazione. Tale condizione influenza la capacit di vibrare della
struttura, dando luogo a modi con rilevante componente torsionale, come confermato
dallanalisi dinamica i modi di vibrare propri delledificio. Anche la posizione nettamente
asimmetrica del vano scale risulta decisiva nellesaltazione degli effetti torsionali; essendo
dotato di elevata rigidezza, il vano scala influenza la posizione del centro delle rigidezze
generando forme modali con elevata rotazione. Ci confermato dalla forma del primo modo

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di vibrare (T = 0.43 sec), che mostra la posizione del centro delle rigidezze prossima al vano
scala, con spostamenti elevati per i pilastri pi lontani.
Ledificio presenta irregolarit strutturali anche in elevato; a livello del secondo solaio la
sezione orizzontale delledificio subisce una forte riduzione in quanto presente un balcone
che funge da copertura dello spazio sottostante. Ci costituisce una brusca riduzione di massa
e rigidezza del piano primo delledificio, che risulta dunque pi esposto a maggiori richieste
di spostamento. I risultati numerici riguardo agli spostamenti di piano, confermano questa
dato; i pilastri che subiscono maggiori spostamenti sono appartenenti al piano primo, in
particolare quelli posizionati pi lontani dal vano scale.
Sono presenti pilastri tozzi nel vano scala e nel telaio trasversale posto tra il volume centrale
delledificio e il corpo palestra. Questi elementi, a causa della particolare geometria, tendono
ad assorbire sforzi di taglio elevati, come dimostrano le verifiche di resistenza condotte. Molte
di queste mostrano infatti, soprattutto in condizioni sismiche, crisi per taglio dei pilastri tozzi.
A livello locale si sono riscontrati dettagli costruttivi tali da non consentire lo sviluppo di
meccanismi duttili. La maggior parte delle travate armata secondo le esigenze del
diagramma del momento flettente; infatti alle estremit delle singole campate, dove si registra
il massimo momento negativo dovuto alle azioni verticali, frequentemente disposta un
armatura di infittimento superiore tramite limpiego di ferri piegati. Questa soluzione risulta
incompatibile con gli schemi resistenti allazione sismica; questultima infatti traduce i propri
effetti in una distribuzione lineare del momento flettente che, combinata con quella tipica
delle azioni verticali, genera trazione anche nella zona inferiore della sezione. Il confronto tra
le verifiche condotte in ambito statico e quelle in ambito sismico fornisce un riscontro
analitico; le sezioni che giungono a crisi per flessione aumentano nel caso di azione sismica,
localizzandosi sostanzialmente alle estremit delle travi.
Infine il fattore di vulnerabilit locale, che maggiormente contrasta lo sviluppo di meccanismi
di collasso duttili, certamente la scarsa armatura trasversale a taglio. Sebbene sia presente
una staffatura con passo ridotto alle estremit delle travi, questa non risulta sufficiente a
contrastare le elevate sollecitazioni taglianti in ambito sismico. Infatti le analisi mostrano che
lesigua lunghezza di infittimento delle staffe, non garantisce lassorbimento dello
scorrimento nella zona centrale delle travi. Anche i pilastri sono fortemente esposti a crisi a
taglio, presentando staffe dimensionate secondo i minimi di legge dellepoca ed essendo privi
di infittimento in prossimit dei nodi.
Complessivamente la valutazione di vulnerabilit condotta per il caso si studio mostra
lelevata incidenza delle irregolarit (in pianta ed in elevazione) sul comportamento globale

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delledificio, e a livello locale dettagli costruttivi che espongono la struttura a probabili crisi
fragili per taglio.
Ulteriori studi possono essere condotti, mediante anche modellazione e analisi in campo non
lineare, in modo da descrivere accuratamente la reale risposta dinamica delledificio; inoltre
sarebbe auspicabile verificare linfluenza dei tamponamenti, soprattutto in termini di
rigidezza, sugli effetti dellazione sismica. Il livello di dettaglio degli studi dovrebbe essere
approfondito mediante la determinazione dei parametri effettivi del terreno di fondazione;
infatti le analisi simiche condotte nel presente lavoro hanno assunto lipotesi di fondazioni
incastrate, trascurando di fatto linterazione fondazione-terreno.

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