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Migranti, Grasso a Lampedusa: "Diritto di asilo non solo a

chi fugge da guerre"


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dal nostro inviato ALESSANDRA ZINITI 3/10/2017

LAMPEDUSA - "Forse non tutti in Italia ricordano l'articolo 10 della nostra Costituzione, quello che sancisce un
diritto universale, il diritto d'asilo allo straniero al quale, nel suo paese, sia impedito l'esercizio della libert. E
allora non solo chi fugge dalla guerra, ma anche chi scappa dalla povert, dalla fame, dalla violenza ha diritto
d'asilo. Io oggi sono qui per ribadire la volont delle istituzioni tutte ad andare avanti su questa strada. Per
realizzare questo sogno dei nostri padri costituenti si deve camminare molto, sulle nostre e sulle vostre gambe".

Con queste parole, pronunciate a piazza Castello a Lampedusa a fianco della ministra della pubblica Istruzione
Valeria Fedeli e ai superstiti della strage in mare del 3 ottobre 2013 , il presidente del Senato Piero Grasso ha
dato il via alla marcia verso la Porta d'Europa, il monumento all'immigrazione che - ha detto ancora Grasso -
deve essere considerato come l'inizio e non la fine dell'Europa".

FOCUS Naufragi Mediterraneo

Nonostante la pioggia e il tempo inclemente sono centinaia le persone in marcia, tra queste i ragazzi delle
scuole italiane ed europee portate a Lampedusa, per il secondo anno consecutivo, dal Ministero della pubblica
istruzione. "La memoria deve essere un fatto attivo - ha detto Fedeli - ed essere vivi e attivi significa impegnarsi
parlando con il linguaggio della verit. Non dobbiamo aver paura a dire che ancora si fa fatica ad accogliere e
integrare. Questo si chiama razzismo e scatena odio e violenza ed ostacolo all'accoglienza. Il nostro impegno
deve essere portare qui a Lampedusa pi Europa".

Lampedusa, gli studenti applaudono i superstiti della strage del 3 ottobre

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In prima fila, ad aprire la marcia, alcuni dei superstiti del naufragio del 3 ottobre e Tareke Brhane del Comitato 3
ottobre, promotore dell'iniziativa. "Siamo stanchi di contare i morti - ha detto- quello che chiediamo che la Ue
apra canali umanitari e incida nei paesi d'origine di queste persone che sono persone e non numeri e che
neanche i carri armati potranno fermare perch sono persone che non vogliono essere rapite, violentate,
sgozzate".

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"Davanti a questo mare di Lampedusa ci sono 30.000 morti e sono solo quelli contati; ma ve ne sono altrettanti
non contati. Vogliamo e dobbiamo smettere di contare i morti. Bisogna abbattere i muri e i reticolati che
ingabbiano anche i cuori e continuano a uccidere. Dobbiamo dire con forza 'Mai piu' morti!' Questa Europa
stanca e debole deve cambiare". E' l'appello, quasi un urlo quello del cardinale Francesco Montenegro,
arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas italiana, pronunciato stamane a Lampedusa. "Questa Porta
d'Europa deve restare aperta, qualcuno vorrebbe chiuderla, ma dobbiamo impedirlo",.

Nel pomeriggio previsto l'arrivo del ministro dell'Interno Marco Minniti e del sottosegretario alla presidenza dell
Consiglio Maria Elena Boschi che si recheranno al municipio per incontrare il sindaco Salvatore Martello che
nelle scorse settimane aveva sollevato la presenza di problemi di ordine pubblico per la presenza di centinaia di
migranti tunisini nell'hotspot dell'isola. In serata il concerto di Claudio Baglioni con la banda della polizia di Stato
concluder le celebrazioni per la giornata della memoria.

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