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FONDAZIONE GUIDO PICCINI

per i diritti delluomo onlus


La prudenza di papa Francesco
Leggo, tra lincredulo e lo sbigottito, nei quotidiani del 12 settembre, in particolare il
Corriere della Sera, unespressione (o suggerimento?) di papa Francesco ad accogliere
gli stranieri con prudenza.
senzaltro un saggio consiglio di un prudente e bravo amministratore di Stato
Lavrei compresa da chi regge le vicende di un popolo ed ha di fronte la situazione
concreta, pur nella dovuta generosit, dei suoi cittadini.

Ogni paese ha una sua costituzione, fonte delle sue leggi che salvaguardano per
primo il bene della propria gente
Un papa, se ben ho appreso dal catechismo, non solo il capo della Chiesa cattolica,
ma il rappresentante (addirittura il vicario) di Ges, il Cristo in terra.
La sua costituzione come le sue leggi non sono frutto di un saggio sistema di
governo, ma hanno la radice costituzionale nei fatti e nei detti di Ges scritti nel
Vangelo il Vangelo dovrebbe essere lunico punto di riferimento.
Papa Francesco potrebbe essere, forse, un ottimo primo ministro di Stato, ma
come rappresentante di Cristo, della sua storia e del suo insegnamento, appare un
pessimo seguace del Ges evangelico.
Ai capi di Stato deve certo interessare il bene dei propri cittadini ad un Papa deve
interessare ogni donna, ogni uomo, di ogni razza, religione, condizione umana,
rivendicando per tutti uguaglianza di diritti e dignit.
Dai pulpiti della Chiesa di Roma vorremmo ascoltare ben altre parole che indirizzi
di saggio governo!
assurda, inopportuna e inutile questa gerarchia cattolica che vuole e crede di
governare il mondo invece di insegnare e testimoniare il vangelo, lannuncio di quel
Cristo che non ha fatto distinzione alcuna, non ha cercato consensi pi o meno oscuri
ma, per mettersi a salvaguardia dei deboli ed emarginati, s messo contro i potenti, direi
i suoi potenti, quelli del sinedrio, i grandi sacerdoti del tempio, oltre al potere
secolare e saranno loro i suoi carnefici. Non scese a nessun compromesso, non fece
alcuna distinzione, anzi ha picchiato duro contro il potere imperiale, il potere del tempio
e del sinedrio ed ha pagato con la croce.

Certo, legittimo per un papa esprimere una riflessione che riguarda lordinamento
della cosiddetta citt terrena, ma deve stare ben attento a quali regole di governo
attinge (il vangelo non insegna certo a governare!), non pu rifarsi ai sistemi generati e
realizzati lungo il cammino della storia socio-politica nei vari tempi, n tanto meno
invischiarsi in consigli di prudenza e realismo che innalzano un ennesimo, inaspettato,
nuovo muro contro la parte pi emarginata ed esclusa dellumanit.
Tra laltro la parola prudenza sempre legata a situazioni di equilibrio, silenzio,
accomodamento divenuta oggi una parola estremamente ambigua.
Fondazione Guido Piccini per i diritti delluomo onlus
via Terzago 11
25080 Calvagese della Riviera (BS) Italy
www.fondazionegpiccini.org
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Anche chi corrompe, chi porta i soldi allestero o li mette nello IOR vaticano, lo fa per
prudenza. E, si sa, la prudenza non mai troppa e quindi va aumentata, accresciuta
nella misura in cui viviamo in tempi di pericolo, come oggi, dove risuonano, sempre per
prudenza, tamburi di guerra.


Non 1 di pi
Novembre 2016: il papa visita la Svezia e afferma di comprendere la sua politica
sullimmigrazione per cui fa bene a dire il numero questo, di pi non posso
perch non c tempo per tutti. In teoria non si pu chiudere il cuore a un
rifugiato, ma serve anche la prudenza dei governanti.

Settembre 2017 Prudenza significa, primo: quanti posti ho? Secondo: non basta
ricevere, necessario integrare.

Certo, necessario integrare ma c davvero la volont di farlo? O non pi facile


lavarsene le mani e lasciarli affogare o abbandonarli in veri inferni in Libia e Turchia,
incontrollabili da governi e autorit europee?

Dal Papa ci si attende lindicazione di quel che si dovrebbe fare, non di quel
che si pu fare. Ma in questo momento la lezione di realismo impartita da
Francesco rappresenta un passo in avanti cruciale.
Negli anni scorsi lapertura di Bergoglio ai migranti, la sua predicazione
evangelica dellospitalit, la sua giusta denuncia dellegoismo si sono prestate a
qualche fraintendimento. Dallaltra parte del Mediterraneo rischiava di
arrivare il messaggio per cui ci si poteva serenamente mettere in viaggio per
lItalia, certi di potersi costruire una nuova vita: un sogno quasi sempre
destinato a mutarsi in disillusione.

Ora il Papa invita ad affrontare la questione ricorrendo alla prima tra le


quattro virt cardinali: la prudenza1.

Ricevere, dice Francesco, un comandamento di dio, perch tu sei stato


schiavo migrante in Egitto. Ma poi, come se Mos, nel sottrarre il suo
popolo al dominio del faraone, ne avesse lasciata in Egitto una buona met,
perch nella terra promessa non c posto per tutti. Ma dicendo Primo:
quanti posti ho?, Francesco ha perso una grande occasione, che forse lo
separer, lasciandoli pi soli di quel che gi sono, da quanti cercano di andare
alla radice del problema, perch solo cos lo si pu affrontare se si vuole aprire
una prospettiva vincente. Il fatto che i posti per i nuovi arrivati non
sono in numero fisso; questo dipende dalle scelte politiche.[]
A creare il problema, cio linsofferenza o laperta ostilit da cui profughi e
migranti sono spesso circondati, il modo in cui la maggior parte di loro viene


1 Aldo Cazzullo, Papa Francesco, una lezione di realismo, Corriere della Sera 12-09-2017

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trattata, o abbandonata senza prospettive, o imprigionata in contenitori


piazzati senza alcuna attenzione tra la parte pi emarginata della popolazione
locale, e non il loro numero. La questione dei posti mancanti nasce di l2.

Prudenza realismo non hanno spazio in quella che dovrebbe essere la magna
carta della chiesa di Roma Imprudenza e utopia invece si incontrano ad ogni passo
nelle pagine del vangelo Sul Golgota non viene inchiodato un realista, n, tanto meno,
un uomo prudente ma chi aveva insegnato a sognare un mondo capovolto alle radici,
totalmente sovvertito; una terra che sar posseduta dai miti (non i rassegnati, ma chi
lotta, senza lasciarsi mai piegare, per una tierra sin males per tutti); il sabato (leggi,
decreti, convenzioni) per luomo e la sua felicit, non per il potere e la ricchezza di
pochi; gli ultimi saranno i primi; la semplicit dei bambini la meta a cui guardare; fame e
sete di giustizia come fondamento della convivenza; i potenti denunciati come sepolcri
imbiancati, i loro palazzi covi di vipere; lindignato che colpisce i mercanti, rovescia a
terra e calpesta il denaro e denuncia duramente la corruzione; i peccatori e le puttane
saranno primi cittadini del suo regno di giustizia, verit, libert; un giudizio finale fatto
su pane condiviso, sete saziata, porte aperte a tutti, mani che curano e sorreggono
Appare, allora, pi evangelico del papa Evo Morales, presidente della Bolivia, con
la Conferenza Mondiale dei Popoli per un Mondo senza Muri verso la Cittadinanza
Universale dove si rivendica il diritto di ogni uomo e donna ad essere accolto ovunque
perch tutti siamo cittadini del mondo, in ogni angolo della Terra, in ogni momento
storico!3

A meno che non sia il realismo di Che Guevara: Siamo realisti, esigiamo
limpossibile!, la prudenza e il realismo sono virt incomprensibili per chi, alla
ricerca di una ragione per la sua presenza nel mondo, sceglie di camminare accanto a chi
percorre a piedi scalzi la storia di oggi, di calpestare le strade insanguinate dai piedi di
bimbi e bimbe, giovani e vecchi, uomini e donne, di ogni et, provenienza, razza, classe
che nessuna prudenza potr fermare se nessuno fermer le ragioni e i motivi dei
numeri in crescita di un esodo che si annuncia infinito.
Come essere prudenti, come essere realisti dinanzi al corpo di Aylan accarezzato
da un mare che gli ha strappato la vita? Cosa dire a Zahra, la bimba siriana che, per
essere libera, con un coltellino di plastica cerca, caparbiamente, di tagliare la rete che la
chiude nellinferno del campo di detenzione di Quios? Dobbiamo accusare di
imprudenza gli oltre duemila (e il numero reale senzaltro superiore!) persone
inghiottite dalle onde e dal nostro egoismo? Dobbiamo dire di essere realisti a donne e
uomini vittime del traffico di esseri umani senza unalternativa che consenta larrivo in
Europa in sicurezza? per prudenza che si criminalizzano indiscriminatamente tutte
le ONG impegnate a salvare chi rischia di naufragare?

positivo, quindi, che manchino i numeri per ius soli e ius culturae dovrebbe
essere evidente per tutti e dovrebbe rallegrare Bergoglio di aver impartito una lezione
di buon governo! Infatti, non per niente, molti oppositori si dichiarano ferventi

2
Guido Viale, Quanti posti ho?, dipende dalla febbre della politica, Il manifesto 13-09-2017
(sottolineatura nostra)
3
Vedi Renato Piccini, Una nuova coscienza universale, www.fondazionegpiccini.org luglio 2017

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cattolici, pronti a tutto per difendere le presunte radici cristiane della civilt (sic!)
occidentale.

Quei numeri rifiutati sono nomi: Amina, Dalloba, Ibra, Mustafa, Demba, Merveille,
Esperanza, Faruk, Victor, Ailen, Akbal, Canek; e ogni nome nasconde un volto, una
storia, affetti, sogni, possibilit, idee, famiglia, un futuro pieno di speranza

Per, quando non 1 in pi di case distrutte, raccolti bruciati, assassinii, stupri,


massacri?
Quando non 1 in pi di bimbi morti di fame, di malattie curabili, di indifferenza
nei tanti basureros in cui si trasformata una gran parte del mondo?
Quando non 1 in pi di morti ammazzati sullaltare del denaro e del potere?

Quando non 1 in pi di culture cancellate, di parole messe a tacere, di ragioni


inascoltate, di cosmovisioni spezzate?

Quando non 1 in pi di donne stuprate come arma di guerra?


Quando non 1 in pi di bambini soldati?
Quando non 1 in pi di bimbi sfruttati nelle miniere della Repubblica
Democratica del Congo che, per riacquistare il diritto di vivere, dovranno aspettare il
2025 (s, il 2025) se non saranno rimasti per sempre sepolti vivi dal nostro cinismo,
dalle leggi economico-politiche che tirano i dadi sulla loro esistenza?

Renato Piccini
settembre 2017

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