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1) Le azioni tossiche locali sono causate dal contatto tra sostanza tossica e la cute
o le mucose e portano a fenomeni reattivi ( risposta ninfiammatria)
Neurotossicit
Cardiotossicit
Epatotossicit
Nefrotossicit
etc.
Fattori che influenzano la risposta a composti chimici
1) Ossidazione
2) Riduzione
3) Idrolisi
4) Idratazione
I processi di ossidazione avvengono nella frazione microsomale epatica e coinvolgono
enzimi ossidativi appartenenti alla famiglia delle mono-ossigenasi epatiche.
Il trasporto di elettroni nei processi di ossidazione microsomale utilizza il
nicotinoamide-adenin-dinucleotide-fosfato (NADPH) come substrato riducente o fonte
di elettroni per la reazione iniziale catalizzata dalla NADPH-citocromo P450 reduttasi.
I prodotti finali di questa reazione sono rappresentati dal substrato chimico ossidato, da
una molecola di acqua e dalla rigenerazione del citocromo P450 ossidato.
Da notare che in queste reazione di detossificazione per ossidazione del substrato si
formano composti intermedi dell'ossigeno altamente reattivi e chimicamente molto
instabili.
1) lacido glicuronico
2) i solfati
3) gli aminoacidi
4) i gruppi acetili
5) il glutatione
Ruolo del glutatione
Il glutatione ridotto (GSH) ha un ruolo di primaria importanza
nella detossificazione
1) acido glutammico
2) cisteina GSH
3) glicina
Il GSH intracellulare interviene nella neutralizzazione di composti di origine
endogena ed esogena in reazioni catalizzate dalla GSH-S-transferasi
coniugati corrispondenti
1) I fattori genetici
2) La specie
3) Il sesso
4) Let
5) Le condizioni patologiche
6) Linduzione degli enzimi microsomiali epatici
Fattori genetici
I livelli di espressione di alcuni degli enzimi che metabolizzano xenobiotici
e farmaci, sono sotto controllo genetico: quindi la velocit di metabolizza-
zione (livelli plasmatici, durata dazione) varia tra individui che esprimono
questi enzimi in modo diverso
La velocit della reazione dipende anche dai livelli di enzima che sono
variabili da individuo a individuo
a) Et neonatale
b) Et senile
a) Et neonatale:
2) Struttura molecolare
3) Meccanismo dazione
Fattori relativi al tempo di contatto con la sostanza tossica
6 supertossiche <5mg/kg
5 altamente tossiche 5-50 mg/kg
4 molto tossiche 50-500 mg/kg
3 moderatamente tossiche 0,5-5 g/kg
2 leggermente tossiche 5-15 g/kg
1 praticamente atossiche >15 g/kg
Molto tossico
(50-500 mg/kg) Acido acetilsalicilico 300
Acetaminofene 300
Diazinone 200
Fenobarbitale 150
Imipramina 65
1) I fosfolipidi di membrana
1) Lo stress ossidativo
2) Perossidazione dei lipidi
3) Deplezione delle tiolo proteine
4) Alterazione dellomeostasi del calcio
Gli effetti dannosi degli xenobiotici sono in relazione alla loro capacit di
legarsi irreversibilmente ai siti nucleofili delle macromolecole cellulari
come i gruppi sulfidrilici delle proteine
O2 + e- O2- + H2O2
anione superossido
+
perossido di idrogeno
A sua volta, lH2O2, pu reagire con lO2- (reazione di Haber-Weiss)
e produrre il radicale idrossilico (OH-) e ossidrile (OH.), o pu reagire con il Fe++
(reazione di Fenton) e produrre lOH.
Reazione di Haber-Weiss
H2O2 + O2 - CuFe OH
- + OH. + O
2
radicale ossidrile
La generazione a cascata dei radicali liberi dellO2, avviene in moltissimi
casi di tossificazione. LO2 si produce:
PL
La propagazione dellevento si verifica per interazione del radicale lipidico con l'ossigeno e
formazione di un radicale lipoperossido PLO2 che agisce con un nuovo acido grasso poli-
insaturo con formazione di un idroperossido PLOOH e di un radicale lipoperossido che a
sua volta continua il processo estraendo un secondo idrogeno da un lipide adiacente intatto,
formazione di un nuovo lipoperossido e cos via.
PL
PLOO
PL PLOO
Dal processo si generano acidi grassi a basso peso molecolare, come alcheni, alcani
e chetoni e come la malonildialdeide che viene utilizzata per il monitoraggio del
processo.
Risoluzione della perossidazione lipidica
I sistemi enzimatici
1) L-tocoferolo
2) Lacido ascorbico
3) Il glutatione
4) Il beta-carotene
Le sostanze che si coniugano con il glutatione sono:
1) Epossidi
2) Alo-alcani
3) Nitro-alcani
4) Alcheni
5) Composti alo-aromatici
6) Composti nitro-aromatici
Gli agenti antiossidanti inibiscono la formazione delle specie ridotte
dellossigeno con svariati meccanismi:
L'etionina, analogo strutturale della metionina con etile al posto del metile, porta ad una
grave deficienza sia della sintesi di colina sia ad una grave deficienza di ATP:
Letionina pu legarsi all'ATP formando S-adenosil-etionina al posto della S-adeniosil-
metionina. L'S-adenosil-etionina un composto metabolicamente poco reattivo che,
sequestrando ATP, rappresenta una trappola energetica.
Una delle principali conseguenze l'inibizione della sintesi proteica per ridotta attivazione
degli aminoacidi (aminoacido + tRNA + ATP = aminoacidil-tRNA + AMP +PP).
La deficienza della sintesi di colina assieme alla carenza di ATP responsabile di accumulo
intracellulare di lipidi soprattutto a livello epatico, inducendo steatosi epatica o
degenerazione grassa
Avvelenamento da fluroacetato
entra nel ciclo tricarbossilico (ciclo di Krebs) al posto dell'acetato, come fluoroacetil-
coenzima A, si condensa con l'acido ossalacetico a formare fluorcitrato.
il fluorocitrato non pu essere metabolizzato ulteriormente nel ciclo di Krebs e inibisce
competitivamente l'enzima aconitasi necessario per la trasformazione dell'acido citrico a
cis-aconitato
Combinazioni multiple dei singoli meccanismi di azione tossica
Danno da tetracloruro di carbonio CCl4
Spostamento del rapporto NAD/NAPH a favore della forma ridotta accelera la sintesi di acidi grassi
per aumentata disponibilit di NADH per la sintesi mitocondriale degli acidi grassi
per Saturazione della catena respiratoria mitocondriale con conseguente rallentamento del ciclo degli
acidi tricarbossilici
Acetaldeide, pi tossica dell'etanolo, riduce l'ossidazione degli acidi grassi e pu interferire con la
secrezione delle lipoproteine
Riduzione dell'assorbimento intestinale di varie sostanze come vitamine (folati, la piridossina B6) la
tiamina B1, l'acido nicotinico B3, la vitamina A), proteine e minerali
l'etanolo rappresenta una fonte energetica per l'alcolista che tende a ridurre in tal modo l'assunzione di
cibi
l'etanolo produce a lungo andare alterazioni dell'assorbimento gastroenterico
Le carenze alimentari contribuiscono a indurre steatosi epatica per difetti sia dell'ossidazione degli acidi
grassi conseguenti l'ipovitaminosi del gruppo B e della componente proteica delle lipoproteine a causa della
dieta ipoproteica
STEATOSI
Steatosi epatica