Non si vorrebbe mai, ma nella realt quotidiana, nella
vita di famiglia, di coppia, di lavoro, di amicizia, si
producono delle tensioni, fatiche a capirsi, stanchezze nel realizzare gli obiettivi condivisi e sono come dei solchi che tendono ad approfondirsi, e rendono difficile il cammino, dando limpressione che la serenit, la pa- ce, larmonia siano solo belle illusioni, dei buoni propo- siti e niente pi Neppure la comunit ecclesiale esente, anzi proprio essa soggetto di tensioni e divisioni forti, a giudizi e fazioni che trovano alimento nei discorsi di sotto banco che non emergono alla luce del sole
In questi solchi noi possiamo, purtroppo, gettare il
seme della discordia, una vera e propria zizzania: delloffesa che riteniamo di aver ricevuto ne par- liamo con tutti, tranne che con linteressato; ci con- fidiamo con chi ci dar ragione e non con quanti ci potrebbero aiutare a riflettere e cos vedere, e considerare meglio, anche la ragione dellaltro, la seconda faccia della medaglia, e provare ad al- leggerire, con un po di sana autoironia, quel peso che ci sta addosso e sembra schiacciarsi Si formano anche nella Chiesa gli schieramenti di- sposti diversamente su ogni questione; sembra che non si possa trovare sintonia su nulla In quegli stessi solchi si pu gettare inve- ce il seme buono del perdono, dellascol- to vero, della ricerca delle ragioni di tut- ti; si pu dialogare e chiarirsi con chi sembra che sia il nostro avversario, e in- vece proprio il coniuge, figlio, fratello, migliore amico, genitore...persone che di fatto ci vogliono bene e sicuramente non sono pronte a chiuderci la porta in faccia se noi abbiamo il coraggio di bussare a quella piuttosto che cercare rifugio in tutte le altre che riteniamo ci consolino dandoci ragione sempre e comunque, spesso con lunico risultato di chiuderci nelle nostre presunte ragioni, e non arrivare alla riconciliazione