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------------------------Perch della vita------------------------

Innanzi tutto siamo tutti diversi , ognuno con le proprie convinzioni/credenze(trasmesse da


l'educazione, religione, dalla societ, dai media...) che creano realmente le persone :

es:

1 chi crede che essere povero sia onorevole e che la ricchezza la fanno solo i ladri

2 chi crede il contrario: la ricchezza onorevole e permette di aiutare gli altri

3 chi crede di meritare il bene

4 chi crede di non essere degno

ecc....

(L'amor proprio porta a se l'energia per crescere ed evolversi

il non aver amore verso se stesso ti porta in basso )

La scienza non pretende di essere onnisciente, accetta i suoi limiti umani. Sa qual il suo sapere
e sa anche che c' molto di pi da apprendere. E gli scienziati pi geniali sanno una cosa ancora
pi profonda. Gli scienziati sanno quali sono i limiti del conosciuto; prima o poi arriveranno a
conoscere il conoscibile sono gi sulla strada.

Ma solo gli scienziati pi grandi come Albert Einstein sono coscienti della terza categoria,
l'inconoscibile, che non potr mai essere conosciuto. A questo riguardo non si pu fare nulla,
perch il mistero supremo non pu essere ridotto a conoscenza.

Le affermazioni che Dio onnipotente e affettuoso e il mondo pieno di sofferenza e


malvagit. non sono in contrasto: Se Dio volesse abolire la malvagit dal mondo, per forza
dovrebbe sbarazzarsi anche delluomo, della sua razionalit che lo tiene basso.

Dio stesso capace di identificarsi con la nostra sofferenza, perch la ha personalmente


sperimentata con la sofferenza e morte di Cristo . I Suoi seguaci hanno un Sommo Sacerdote
Gesche pu simpatizzare con le nostre infermitAccostiamoci dunque con piena fiducia al
trono della grazia, affinch possiamo ottenere misericordia e trovare grazia e ricevere aiuto al
momento opportuno (Epistola agli Ebrei 4:1516)
LEpistola agli Ebrei dice che Ges stesso, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffr la
croce disprezzando il vituperio e si posto a sedere alla destra del trono di Dio (Epistola agli
Ebrei 12:2). Anche se la nostra sofferenza presente sembri intensa, comunque di nessun conto
in una prospettiva eterna ( con l'universo infinito) tanto che non si pu confrontarla con la gloria
dellavvenire.

Noi abbiamo due alternative:

1 - essere liberati dal peccato, dal raziocismo terreno per mezzo della fede in Cristo e dimorare
con Dio, nella forza Universale creatrice per sempre;

2- oppure aggrapparci ai nostri peccati, ai tentativi di catalogare, classificare, giudicare e in tal


caso Dio soddisfer il nostro desiderio, separandoci in modo altrettanto basso da Lui .

A quale punto di vista aderisci tu? Che Dio unorco responsabile per milioni di anni di morte,
malattie e fame ?

Oppure che noi siamo responsabili del nostro agire: razionale con poca fede,

o con fiducia verso l' Universo con le sue infinite possibilit rinunciando alla raziocisio irrequito e
catalogatore

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