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MEDICINA
ANTROPOSOFICA
Un ampliamento dellarte di guarire
INFOLIB RO
2 Medicina antroposofica
ISBN 88-7676-090-3
3
Introduzione
Larte del guarire sempre stata il riflesso dellidea che luomo si fatta di
se stesso. Infatti la medicina attuale stata fortemente influenzata dal pensiero
materialistico del XIX secolo che ha avuto la tendenza a considerare il corpo
umano come una provetta in cui si svolgono dei processi analoghi a quelli di
laboratorio. Ma il medico chiamato al letto del malato sa quanto questo modo di
vedere le cose sia inadeguato alla realt quotidiana; ne risulta una insoddisfazio-
ne pi o meno confessata e limpressione di non essere realmente allaltezza del
proprio compito.
Questa non forse una prova che limmagine che ci siamo fatti delluomo
nellottica della scienza attuale falsa o comunque incompleta? Sarebbe necessa-
rio rivedere questa impostazione al fine di creare una medicina pi conforme
alla realt costituita dallessere umano; una medicina a misura duomo.
Non si pu, nel quadro di questa opera, procedere ad uno studio approfon-
dito dellantroposofia, per cui certe nozioni possono sembrare dogmatiche al
lettore non sufficientemente informato che potr, se vorr approfondire lo studio
dellantroposofia, consultare le molte opere tradotte in italiano e trover inoltre,
nelle note, le indicazioni bibliografiche necessarie. Mi sforzer tuttavia di
seguire una esposizione accessibile a tutti. evidente che una critica valida non
potr che fondarsi sulla conoscenza approfondita dellantroposofia.
Lantroposofia si basa sul rispetto della libert del pensiero, cos Rudolf
Steiner ho spesso ripetuto che non chiedeva di essere creduto, ma verificato. Noi
possiamo aggiungere, 45 anni dopo la sua morte, che ogni volta che una verifica
stata possibile, le sue affermazioni si sono dimostrate giuste. Ecco un esempio:
in una conferenza tenuta il 3 giugno 1924, parlando delle rocce lunari, Rudolf
Steiner disse che esse sono differenti dai minerali terrestri ed appaiono come
vetrificate. Allora non cerano n cosmonauti n missili e la scoperta di Steiner
non pot essere fatta che per una via spirituale; gli studiosi ridevano ancora di
queste affermazioni fino a poco tempo fa, finch gli equipaggi dellApollo XI e
XII hanno riportato delle rocce contenenti alcune perle vitree delle quali non si
spiega lorigine. Coincidenze! diranno alcuni, ma a mano a mano che tutte le
indicazioni di Rudolf Steiner si dimostrano esatte, si costretti a concludere che
il caso molto compiacente.
Introduzione 5
Spero, nel corso della trattazione, di poter fare condividere questa convin-
zione a chi non ha pi fiducia nelle attuali conoscenze; ho scritto questo libro
nellintento di dare loro gli elementi necessari per iniziare questo cammino.
Victor Bott
Febbraio 1970
6 Medicina antroposofica
PARTE PRIMA
Sotto un altro aspetto, luomo, nella sua forma visibile, con le sue funzio-
ni, si rivela un insieme costituito da due poli riuniti da un elemento mediano - il
tutto formando una triade.
Capitolo I
I processi fisico-chimici che studiamo nel mondo minerale hanno la Problemi posti dalla
capacit di distruggere la vita ma di contro non possono n mantenerla n vita
tanto meno crearla. Con laiuto del calore, del freddo, dellelettricit,
delle sostanze chimiche pi disparate, si pu uccidere una pianta, ma non
far vivere un minerale. Provare a capire la vita applicandole nozioni
acquisite dallo studio del regno minerale porta ad unimpasse, a domande a
cui non si pu rispondere. Mentre i luoghi denominati terra incognita sono
scomparsi dai nostri atlanti, il numero delle domande senza risposta, per
quanto riguarda la vita, non ha fatto che accrescersi. Si creduto di aver
dato loro risposta con teorie che si sono dimostrate false le une dopo le
altre.
Le leggi del mondo
Se, invece di inoltrarci nellinfinitamente piccolo, proviamo a stu- minerale non
diare la vita nel suo insieme, scartando i pregiudizi che sono molto tenaci spiegano la vita
perch presentati da un punto di vista scientifico, giungiamo rapidamente
ad una prima constatazione: la vita dovunque in lotta, in contrapposizio-
ne ai processi fisico-chimici del mondo minerale. Il regno vegetale ci
fornisce numerosi esempi. Mentre un minerale soggetto alla gravit e
tende a cadere, la pianta al contrario cresce in opposizione alla forza di
gravit. Non per osmosi ma malgrado losmosi, vincendola, che la linfa si
eleva nei fusti. Le sostanze morte del mondo minerale, mescolandosi,
tendono a liberare energie e a scendere ad un livello energetico inferiore.
Nella pianta, al contrario, il livello energetico finale pi elevato di
quello di partenza. Ci presuppone lentrato in gioco di forze considere-
voli. Vedendo cadere una mela, Newton ebbe lintuizione della legge di
gravit, ma non sembra che si sia interrogato sul modo non meno miste-
rioso in cui la mela era arrivata sul ramo. La mela che cade sfugge alla vita
ed soggetta solo alle leggi del mondo fisico, come la gravit che una
forza orientata verso il centro della terra. Ma fin quando la mela fa parte
del melo, sottomessa a forze cosmiche, solari ed altre, orientate in
direzione opposta. Queste forze non agiscono in modo indifferente sulle
10 Medicina antroposofica
Le forze eteriche Queste forze, senza le quali non c vita, lantroposofia le definisce
forze eteriche o forze plasmatrici. Esse non devono essere confuse con lipo-
tetica forza vitale di cui parlava la scienza del XIX secolo e che era soltanto
una finzione destinata a gettare un velo pudico sullignoto. Esse non
hanno niente a che vedere con lipotetico etere dei fisici. Queste forze
eteriche o plasmatrici costituiscono per ciascuno essere vivente una specie
di secondo corpo, il corpo eterico, intimamente unito al corpo fisico, unico
accessibile ai nostri sensi. Allobiezione che nessuno ha mai visto questo
corpo eterico, si pu rispondere che nessuno ha mai visto lelettricit, il
magnetismo o la gravitazione, forze che ci sono note per i loro effetti. Allo
stesso modo, ci si pu rendere conto dellesistenza delle forze eteriche per
i loro effetti.
Lobiezione della non visibilit non dunque pi valida di quella che
farebbe colui che vede un solo colore allesistenza dei colori. Tuttavia,
mentre colui che vede un solo colore rester tale tutta la vita, in ciascun
uomo vi , allo stato potenziale, un occhio spirituale che possibile
sviluppare permettendo la visione delle forze eteriche1 e la loro descrizio-
ne nei minimi dettagli.
differenziare non solo i vegetali, ma anche il metodo con il quale sono stati
coltivati. Applicata allo studio del sangue umano, la cristallizzazione
sensibile un aiuto prezioso per la diagnosi delle malattie, di cui permette
di precisare alcune caratteristiche, cos come la loro localizzazione.
Il corpo fisico o Dobbiamo chiederci cosa provoca questa gastrulazione. Per potere
astrale attuarsi necessario che vi sia una forza che agisca nel senso della freccia
della Fig. 2. La crescita, la moltiplicazione cellulare, la riproduzione sono
manifestazioni delle forze eteriche, ma nella gastrulazione appare, con un
fenomeno nuovo, una forza nuova, diversa dalle forze eteriche e che non
esiste nella pianta. Dopo che si verificata questa invaginazione e che si
costituita una cavit, questa forza vi si installa come in un nido. Costitui-
sce nellanimale un terzo elemento - i primi due sono i corpi fisico ed
eterico - che lantroposofia chiama corpo psichico o corpo astrale, la ragione
I quattro elementi costitutivi dell'uomo 13
latura possente della nuca, mentre nelluomo la testa sta in equilibrio sulla
colonna vertebrale; questultima si raddrizzata e ha conservato solo un
leggero ricordo della sinuosit del serpente, giusto per conferirle lelasticit
necessaria.
LIo Lanimale dipende interamente dagli stimoli esterni e dai suoi istinti.
Le circostanze nelle quali si trova in un dato istante vengono gli ricordano
circostanze passate. Solo luomo pu volontariamente ricordarsi del pas-
sato, immergersi in esso a proprio piacimento. Luomo pu anche entrare
in se stesso e osservare il suo pensiero. Pu divenire oggetto per se stesso e
anche dare un nome a se stesso con questa piccola parola non applicabile
su alcun altro: Io. Non soltanto coscienza del mondo esteriore che lo
circonda, come nel caso dellanimale; egli si distingue dal mondo esteriore
ed ha coscienza di se medesimo. Questo Io non una astrazione come
lavevano concepito certi filosofi, ma una entit altrettanto reale come lo
sono il corpo fisico, il corpo eterico ed il corpo astrale; lo spirito umano.
da lui che emana la forza che d al nostro organismo la sua configurazio-
ne particolare, che spinge il bambino ad assumere la stazione eretta, a
parlare ed a pensare. Possiede come gli altri corpi un substrato materiale:
lorganismo di calore. Se fosse possibile isolare il calore del nostro organismo,
vedremmo che esso non lo stesso in tutte le parti, che presenta una struttura
una organizzazione (che pu essere parzialmente messa in evidenza con la
fotografia allinfrarosso) ed pertanto assolutamente giustificato parlare di un
organismo di calore per mezzo del quale agisce lIo. Allo stesso modo, il
corpo astrale ha per supporto un organismo-aria ed il corpo eterico un
organismo-acqua. Possiamo riassumere ci nella tabella di pag. 15. Luomo
ha cos in comune con il regno minerale il corpo fisico, con il regno vegetale il
corpo eterico, con il regno animale il corpo astrale, ma il solo a possedere un
Io o spirito umano.
Luomo e la libert Per certi versi ciascun regno si oppone al precedente. Avviene la
stessa cosa quando ci eleviamo dal regno animale alluomo. Lanimale
completamente soggetto ai suoi istinti e alle sue pulsioni; luomo , grazie
al suo Io, in grado di opporsi. Egli ha la possibilit di essere libero e pu
I quattro elementi costitutivi dell'uomo 15
Nellambito di una stessa specie gli animali sono intercambiabili, Lindividualit umana
non possedendo una individualit propria. Ciascun uomo, al contrario,
un essere a parte, pari a nessun altro; ci si manifesta nella costituzione
fisica, per esempio nel sangue, che non mai identico a quello di un altro.
Tale individualit appare anche nei pi piccoli dettagli come le impronte
digitali. Tuttavia non il corpo fisico che stabilisce lesistenza di queste
caratteristiche individuali, ma non fa che ricevere, attraverso linterme-
diazione del corpo eterico e del corpo astrale, limpronta dellIo. In effetti,
la sostanza del corpo fisico si rinnova interamente in sette anni; esso
pertanto sarebbe incapace di mantenere la struttura umana nella sua
integrit senza lazione dellIo sul corpo fisico attraverso la mediazione
del corpo astrale e del corpo eterico. Questo rinnovamento della sostanza
in sette anni stato messo in luce a pi riprese da Rudolf Steiner; solo
recentemente, grazie alluso di radioelementi artificiali, stato possibile
darne la prova. Malgrado tale rinnovamento, tuttavia noi conserviamo la
nostra identit. La nostra sostanza cambia, il nostro aspetto si modifica a
poco a poco, il nostro psichismo si trasforma e tuttavia non dubitiamo un
solo istante di essere rimasti lo stesso individuo, ricco di tutti i ricordi
raccolti nel corso dellesistenza.
NOTE
1 Rudolf Steiner, Comment acqurir des connaissances sur les mondes suprieurs ou
lInitiation. ditions du Centre Triades, Paris, VII ed., 1976.
Capitolo II
La triade umana
Ci che ci ha rivelato lanatomia, lo ritroviamo nella fisiologia, nel Aspetto fisiologico della
funzionale. Le ossa del cranio, a parte la mandibola, sono immobili; polarit
nellaltro polo, le ossa degli arti sono estremamente mobili. Quelle della
gabbia toracica sono parzialmente mobili ma non hanno il grado di libert
di quelle degli arti. I loro movimenti, come quelli degli organi che esse
circondano, sono ritmici; per questo motivo chiameremo questa regione
intermedia la regione ritmica.
Il polo cefalico un luogo di concentrazione: luce, suoni, aria e
alimenti vi penetrano. Allaltra estremit, incontriamo la dispersione nel
movimento centrifugo delle escrezioni. Fra i due poli noi troviamo
18 Medicina antroposofica
Complessit dellessere Ma luomo un essere molto complesso e lo studio del piede, sotto
umano laspetto della tripartizione, ce ne d un esempio. Se il tallone per la sua
forma anatomica richiama il polo cefalico, per la sua funzione, cio
quando prende vigorosamente contatto con il suolo, ci fa pensare allele-
mento volontario del polo inferiore. Ci pi accentuato quando la
collera ci fa battere il piede in terra. Le dita, al contrario, anche se sono
arti per quanto riguarda la loro struttura, appartengono, per la loro
ricca innervazione e per la loro funzione di tastare il suolo, al sistema
neuro-sensoriale; vi una sorta di paradosso, di dissociazione fra forma e
funzione.
Tali contraddizioni apparenti si riscontrano frequentemente nello stu-
dio dellessere umano; molto importante comprendere cosa significano se si
vuole progredire verso una reale conoscenza delluomo. Nel caso del piede, il
paradosso pu essere risolto se si considera cosa un processo sensoriale nel
suo insieme. La percezione un atto puramente neurosensoriale, ma nelle
dita che tastano vi la volont di percepire, un processo contemporanea-
mente sensoriale e volontario. per la volont di percepire, toccare e sentire
il suolo che lapparato neurosensoriale stato spinto ad inviare le sue ramifi-
La triade umana 19
cazioni fin nelle estremit degli arti. Questa partecipazione della volont si
ritrova daltra parte in altre attivit sensoriali come quando noi dirigiamo lo
sguardo o tendiamo lorecchio.
Potremmo fare delle osservazioni simili per quanto riguarda la
mano che quando si chiude in un pugno - una testa in miniatura - simbolo
di volont, spesso di volont contrariata, contenuta, cosa che spiegherebbe
laspetto cefalico del pugno, mentre quando si apre un organo
sensoriale che tocca o diviene lo strumento ritmico del contatto sociale
quando si tende la mano al prossimo.
Quando poniamo dello zucchero sulla nostra lingua, proviamo una Interazione dei poli
sensazione, quella del gusto dolce. Si tratta di un processo neurosensoriale
che ci fa prendere coscienza di una qualit che appartiene alla sostanza
depositata sulla lingua. Ma questo non che una parte del processo. In
realt tutto lorganismo che partecipa a questo processo e si prepara a
ricevere lo zucchero, a trasformarlo, a digerirlo, a trasportarlo l dove
lorganismo ne ha bisogno. Ma solo ci che avviene nella sfera neurosenso-
riale colpisce la nostra coscienza; al di l della faringe, tutto si svolge
inconsciamente. Inversamente tutto ci che avviene nel polo motorio-
digestivo si riflette al polo cefalico. Noi prendiamo in tal modo coscienza
del risultato dei nostri movimenti, cosa che ci permette di controllarli.
Uno stato normale implica lequilibrio fra questi due poli. Se uno
dei due tende a fare prevalere la sua attivit, si fa in modo che venga
ristabilito lequilibrio, compito che deve essere svolto dal sistema ritmico,
il cui principale attore il cuore. Esso funziona sia come un organo
neurosensoriale che percepisce ci che viene dallalto e ci che viene dal
basso, sia come uno sbarramento che orienta e canalizza il flusso sangui-
gno al fine di armonizzare le due tendenze. Uno dei grandi limiti al
progresso della conoscenza della fisiologia circolatoria stata lidea
meccanicistica che assimila il cuore ad una pompa. Tale pregiudizio cos
fortemente ancorato nella coscienza che molto difficile abbandonarlo.
Nella sua lezione ai medici del 19201, Rudolf Steiner disse: Vi un
processo di scambio fra le sostanze alimentari liquefatte e lelemento
20 Medicina antroposofica
Conferme sperimentali Molto recentemente questa concezione del cuore come organo di
equilibrio stata verificata sperimentalmente in due ambiti differenti. Il
professor Manteuffel2 ha fatto degli esperimenti su dei cani deviando la
circolazione fuori del cuore ed ha constatato che il volume-minuto era
considerevolmente aumentato. Se il cuore fosse una pompa, noi avremmo
constatato una diminuzione o persino un arresto della circolazione. Alcu-
ni bambini portatori di certe malformazioni cardiache presentano ugual-
mente un volume-minuto considerevolmente aumentato. Il professor
Manteuffel cita il caso di una bambina di nove anni del peso di 25 Kg nella
quale aveva misurato un volume-minuto di 11,3 litri. Sette giorni dopo
loperazione eseguita negli Stati Uniti, il volume minuto era di 1,451 litri,
cio normale. Altre osservazioni vanno nello stesso senso3. Daltra parte,
gli embriologi sanno perfettamente che la circolazione sanguigna prece-
dente allesistenza del cuore e delle pulsazioni. Noi vedremo ulteriormen-
te quanto il fatto di considerare il cuore come un organo di equilibrio pu
essere fruttuoso dal punto di vista della terapia delle affezioni cardiache.
Ad ogni modo, se volessimo stabilire un paragone del cuore con un
meccanismo, lo si potrebbe definire un ariete idraulico.
Il polo della vita e il Proviamo ora ad approfondire le attivit dei due poli dellorgani-
polo della morte smo. Noi abbiamo definito linferiore come quello del movimento e del
metabolismo (essendo questultimo un movimento di sostanze). Vi trovia-
mo una intensa vitalit e di conseguenza una attivit corrispondente del
corpo eterico. La costante rigenerazione delle cellule dellintestino, la
moltiplicazione cellulare negli organi di riproduzione sono dei processi
eterici per eccellenza, sono delle manifestazioni vitali. Al contrario, al
polo neurosensoriale prevalgono dei processi di morte. Questo stato di
cose raggiunge il suo punto culminante al livello della cellula nervosa
incapace di rigenerazione. Si ha limpressione che basti poco perch
muoia totalmente. Vuol dire che le forze eteriche sono assenti al polo
superiore?
La triade umana 21
qui che interviene la legge di compensazione della quale abbiamo Metamorfosi delle forze
gi parlato. Le forze eteriche che si sono staccate dagli organi neurosenso- eteriche nel pensiero
riali sono divenute disponibili su un altro piano: quello del pensiero.
Tutte le facolt di rigenerazione di strutturazione, questa mobilit, questa
infinita variet di forme che caratterizzano la vita e le forze eteriche che
sono alla sua origine, le ritroviamo nel pensiero. Noi possiamo, nel
pensiero, creare le pi diverse immagini, modellarle, associarle, amputarle
e farle ricrescere nuovamente con quella molteplicit di aspetti che ritro-
viamo nel mondo vegetale. Ecco cosa sono diventate le nostre forze
eteriche al polo superiore. Al polo inferiore esse inducono lintensa vitali-
t del metabolismo; al polo superiore, esse non agiscono pi per modellare
delle sostanze, ma per strutturare dei pensieri, per concatenarli gli uni agli
altri. Ci ha per corollario un legame molto meno intimo del corpo
eterico con il corpo fisico al polo superiore. Queste forze eteriche sono
state metaformosate e messe a disposizione del corpo astrale e dellIo. Esse
intervengano sul piano psico-spirituale (vedi capitolo 8).
Gli alimenti che assorbiamo sono estranei al nostro organismo, Le due fasi del processo
hanno delle propriet extra-umane. Perch lorganismo possa assorbirle, alimentare
necessario che siano private delle loro proprie forze eteriche. Ci avviene
nel tubo digerente, dove sotto linfluenza delle forze astrali provenienti
dal polo superiore, gli alimenti sono degradati e privati del loro eterico
extra-umano. Sforzandosi di trionfare sulle forze eteriche estranee, anche
lorganismo si fortifica ed in questo che consiste lessenza del processo
alimentare; non sono tanto importanti le sostanze, ma le forze di cui sono
il veicolo.
Dopo essere stata degradate, le sostanze attraversano la parete del
tubo digerente e subiscono un nuovo processo di elaborazione. Esse ven-
gono allora impregnate dalle forze eteriche ed astrali propriamente uma-
ne. Vediamo dunque agire il corpo astrale in modo opposto ai due poli
dellorganismo. A partire dal polo cefalico, induce dei processi di decostru-
zione; a partire dal polo metabolico, dei processi di elaborazione. A livello del
sistema ritmico, le forze del campo astrale oscillano costantemente fra queste
due tendenze.
Abbiamo visto che per agire il campo astrale ha bisogno di un Legami del corpo
supporto: lelemento gassoso. Al polo inferiore, in condizioni normali, astrale e dellorganismo
questo elemento gassoso non libero ma in soluzione nei liquidi; cos il
campo astrale , a questo livello, intimamente legato allorganismo. Nel
sistema ritmico, il campo astrale si emancipa parzialmente, portando con
s il suo supporto gassoso che vi appare ritmicamente, allo stato libero.
Ci perch il corpo astrale ma pi cos implicato nei processi metabolici
per cui diviene, a questo livello, disponibile per la vita affettiva. Adesso
comprendiamo perch cos strettamente legato al sistema ritmico; per-
22 Medicina antroposofica
ch la vostra vita affettiva essa stessa una perpetua oscillazione fra i due
poli della simpatia e dellantipatia, un processo respiratorio dellanima.
Come agiscono corpo Se, al polo metabolico, il corpo astrale (e anche lIo) sviluppano dei
astrale ed Io processi nei quali sono intimamente mescolati, tuttaltra cosa avviene al
polo neurosensoriale. Qui, dopo lelaborazione degli organi di senso a
loro immagine, si sono ritirati, si sono creati una specie di specchio, cosa
che rende possibile la percezione, la presa di coscienza. Se il corpo astrale
e lIo restassero attivi in seno a questi organi, la percezione e la coscienza
vigile sarebbero impossibili. assolutamente necessario che i nostri orga-
ni neurosensoriali restino liberi per percepire le impressioni esterne.
Abbiamo visto che le forze del corpo astrale uscite dal polo superiore
inducono dei processi di destrutturazione sulla sostanze assorbite. Al polo
superiore, queste medesime forze provocano la degradazione degli organi
stessi ogni volta che entrano in gioco, dunque in occasione dei fenomeni di
percezione, di presa di coscienza. Per azione dellIo vi pi che una
degradazione, viene provocato un vero processo di morte. Se gli organi
non vengono distrutti perch la parte del corpo eterico che a loro
rimasta legata rigenera istantaneamente ci che stato degradato. Ritro-
viamo qui lopposizione fra il complesso inferiore fisico-eterico e il com-
plesso superiore astrale ed Io.
La coscienza opposta I processi di coscienza sono dunque legati ad una diminuzione della
alla vita vitalit; ora comprendiamo meglio perch la vita si tanto ritirata dai
nostri organi di senso, perch il nervo non ricresce, perch un occhio
somiglia tanto a uno strumento fisico. Pu tuttavia avvenire che dei
processi metabolici si manifestino l dove sono assenti in condizioni
normali. ci che succede, per esempio, in una infiammazione oculare o
dellorecchio, per cui questi organi divengono inadatti alla loro funzione
di percezione. Gi una semplice congiuntivite compromette considerevol-
mente la visione; un orecchio affetto da otite non pu udire. Tutto ci ci
apre nuovi orizzonti sulla nozione di malattia.
La triade umana 23
NOTE
2 Manteuffel-Szoege L., Gonta J., Rflexions sur la nature des fonctions mcani-
ques du coeur. Minerva Cardioangiologica Europea, VI, 261-267, 1958.
Manteuffel-Szoege L., Turski C., Grundman J., Remarks on Energy Sources of
Blood Circulation. Bull. Socit Inter. Chirur., XIX, 371-374, 1960.
Manteuffel-Szoege L., Energy Sources of Blood Circulation and the
Mechanical Action of Heart, Thorax, XV, 47, 1960.
Manteuffel-Szoege L., New Observations concerning the Haemodynamics of
Deep Hypothermia, Journ. Cardiovas. Surg., III, 316, 1962.
Manteuffel-Szoege L., Haemodynamic Disturbances in Normo- and Hypot-
hermia with Excluded Heart and during Acute Heart Muscle Failure, Journ.
Cardiovas. Surg., IV, 551, 1963.
Manteuffel-Szoege L., On Stopping and Restarting of Circulation in Deep
Hypothermia, Journ. Cardiovas. Surg., V, 76, 1964.
Manteuffel-Szoege L., Michalowski J., Grundman J., Pacocha W., On the
Possibilities of Blood Circulation Continuing after Stopping the Heart, Journ.
Cardiovas. Surg., VII, 201, 1966.
Capitolo III
Salute e malattia
Ripercussione sul corpo Finch questa azione anormale dellastrale (o anche dellIo) colpisce
fisico soltanto il corpo eterico, noi restiamo nel campo del funzionale, ma se si
prolunga sufficientemente pu attaccare il corpo fisico e imprimersi in
esso alla maniera di un sigillo, deformandolo. Sono le deformazioni, che
per inteso possono a loro volta introdurre dei sintomi, che rivela lautop-
sia.
Pu succedere, al contrario, che leterico sia sufficientemente forte
per compensare lazione dellastrale e dellIo; in questo caso la malattia
non si manifesta lo stesso sul piano funzionale e resta latente. quando ha
passato una certa soglia che il corpo eterico non pi capace di ristabilire
larmonia e si manifesta la malattia.
La salute: un equilibrio La salute ci appare anche come uno stato precario, come un equili-
instabile brio instabile che deve costantemente essere ristabilito, dato che il corpo
astrale il grande fautore dei disturbi e il corpo eterico il grande guaritore.
Questo non deve stupirci se ricordiamo che il corpo astrale il vettore dei
nostri istinti, delle nostre passioni, delle nostre pulsioni. Noi comprendia-
mo cos che luomo, al quale sono state sottratte una parte di forze
eteriche per essere messe al servizio del pensiero, molto pi vulnerabile
degli esseri meno evoluti, presso i quali queste forze eteriche sono rimaste
disponibili per la rigenerazione.
Accade anche che certe fasi appartenenti alluna o allaltra tendenza Inversione delle
si succedano nel tempo, essendo talvolta la seconda una reazione alla tendenze nel tempo
prima. Noi possiamo osservare un fenomeno del genere osservando ci
che succede nel caso di una ferita: in una prima fase appariranno il dolore
e linfiammazione, espressioni di una maggiore attivit del corpo astrale
(dolore) e dellIo (calore). In seguito si manifesta una fase proliferativa,
dove il corpo eterico rigenera i tessuti distrutti e infine una terza fase di
indurimento e di consolidamento dei tessuti neoformati, nella quale
leterico si ritira ancora una volta, in parte, dalla zona cicatriziale e
lastrale intensifica ancora una volta la sua azione, ci viene tradotto dalla
nostra coscienza sotto forma di prurito. Se una di queste fasi ostacolata,
non avremo una corretta guarigione. Cos se la prima fase si prolunga, e la
seconda non pu iniziare, osserveremo una ferita atona, senza tendenza
alla guarigione. Se, al contrario, la seconda fase supera la misura (spesso
come reazione a disinfezioni intempestive) noi vedremo apparire delle
gemme carnose proliferanti, spesso allorigine dei cheloidi.
Una nozione molto importante, nella pratica, quella della frequen- Ricerca della causa
te polarit esistente tra il luogo di apparizione dei sintomi e quello dove delle malattie
noi dobbiamo ricercare la causa. Possiamo, per esempio, pensare
alleziologia epatica delle dermatosi. Noi possiamo anche osservare questa
polarit in una affezione come lotite. Questa, con la sua infiammazione,
la lisi dei tessuti, la formazione di pus, un processo metabolico che si
manifesta al polo neurosensoriale. Cosicch i malati, presso i quali predo-
mina il polo metabolico, sono pi esposti a queste affezione. dunque
indispensabile sapere apprezzare i sintomi al loro giusto valore e sempre
ricercare i loro corrispondenti al polo opposto.
28 Medicina antroposofica
Bisogna curare la causa, Sapere che un malato affetto da polmonite non costituisce un vero
non i sintomi suggerimento terapeutico. La medicina corrente, in questo caso, prescriver degli
antibiotici che non costituiscono in realt che un palliativo diretto contro uno
dei sintomi della malattia: linfezione microbica. Il fatto di sopprimere questo
sintomo non potrebbe essere in alcun caso una reale guarigione e provoca quasi
sempre un nascondere in profondit la malattia, che avr tendenza a manifestar-
si di nuovo sotto la stessa o sotto unaltra forma, spesso pi sorniona, pi cronica.
Qualunque medico, per quanto poco osservatore, ha potuto constatare questo
stato che si trascina, conseguenza di unaffezione ricacciata indietro.
La medicina: una Questo esempio serve per incitare noi stessi a tentare di comprendere ci che
educazione del pensiero accade. Tali relazioni tra la patologia e la terapia non possono essere scoperti dal
solo pensiero intellettuale ma richiedono da parte del medico uno sforzo di
meditazione, una coscienza pi sveglia di quella della nostra vita di tutti i
giorni. Questa non una via facile, ma chi sar capace di praticarla, di prestare
attenzione con coscienza a questa intuizione terapeutica, vedr aprirsi delle
possibilit di guarigione molto pi ampie di quelle che fino ad ora ci sono state
offerte.
Importanza dei fattori Tra i sintomi che noi osserviamo, quelli di ordine psichico non sono
psichici meno importanti di quelli rivelati dallosservazione fisica. La classificazio-
ne delle malattie in mentali e fisiche un po schematica e non corrispon-
de che a una dominante nei sintomi osservati. Il limite fra le due categorie
rimane sottile. Noi abbiamo gi visto che a tutte le affezioni si accompa-
Salute e malattia 29
NOTE
Capitolo IV
Isteria e Neurastenia
Abbiamo gi dimostrato che i rapporti tra il fisico, lastrale e lIo Gli elementi costitutivi
non sono uguali ai due poli dellorganismo. Al polo inferiore, quello degli al polo inferiore...
scambi e del movimento, lIo agisce in stretto collegamento con gli altri
corpi. Sarebbe pi esatto dire che la sua azione sullorganismo avviene
attraverso o con lintermediazione del corpo astrale, del corpo eterico e del
corpo fisico. Questa azione mediata si traduce nellorganismo in processi
di costruzione, di elaborazione, di rigenerazione, di vitalizzazione portati
dalla corrente sanguigna in tutto lorganismo fino al polo neurosensoriale.
Questa corrente regolata, ritmata dal cuore; bench essa si espanda in
tutto il corpo, ha sicuramente la sua origine al polo metabolico.
Al polo neurosensoriale, al contrario, i diversi elementi sono separa- ...e al polo superiore
ti (1). A questo livello, lIo, al posto di agire attraverso lintermediazione
degli altri corpi, si collega direttamente allorganismo. Questa azione
dirette dellIo segue i tragitti nervosi, inducendo dei processi di degrada-
zione, di morte, di strutturazione (2).
La prima corrente, nata dal polo metabolico, vivifica le sostanze, le Azione del
eterizza; la seconda, nata del polo neurosensoriale, le uccide, le mineralizza, complesso superiore
ma in tal modo rende anche possibili i processi del pensiero, della coscienza. sullorganismo
Quello che la seconda corrente nata dal polo superiore ha ucciso dovr essere
rivitalizzata dalla prima, nata del polo inferiore, altrimenti lorganismo mori-
rebbe. Siamo in presenza di una costante armonia tra le due correnti mediata
dal sistema ritmico e pi particolarmente dal cuore. Per essere pi completi,
dobbiamo segnalare che esistono ancora due correnti intermediarie di degra-
dazione e di rigenerazione attenuate. Possiamo, senza perderci nei dettagli,
permetterci di assimilarle alle precedenti.
Lequilibrio tra queste diverse correnti non identico per tutti gli indivi-
dui e il predominio degli uni o degli altri provocher diverse predisposizioni
morbose.
32 Medicina antroposofica
molto importante farsi una immagine viva di questa polarit tra le due
tendenze morbose che costituiscono listeria e la neurastenia, poich non
inesatto dire che tutte le malattie si avvicinano pi o meno verso luna o laltra.
Pericolo degli antalgici Non si pu parlare di emicrania senza spendere qualche parola
sullaspirina e gli altri antalgici. certo che in caso di necessit - per
esempio un esame da superare - saremo praticamente costretti a farvi
ricorso. Tuttavia importante sapere: a) che gli antalgici ostacolano
lazione dei corpi superiori sugli organi neurosensoriali, donde la loro
azione analgesica, e b) che il loro uso abituale, indebolendo le correnti
superiori gi deficitarie in questi malati, non fa che favorire la loro
predisposizione alle emicranie.
Trattamento di fondo Rudolf Steiner, cosciente dellimportanza sociale di questa affezione, del-
della emicrania laumento della sua frequenza, dovuta alle condizioni della vita moderna, ha
proposto un farmaco notevole per il suo trattamento. Si tratta del Ferrum
Sulfuricum Silicicum 5% trit. La combinazione di ferro e di zolfo agisce nel
punto di incontro dei processi digestivi e respiratori. Lo zolfo, che abbiamo gi
incontrato nella mostarda, intensifica i processi metabolici; il ferro agisce sui
processi respiratori, donde il suo ruolo nellemoglobina. Dando una combina-
zione di ferro e di zolfo, noi armonizziamo funzioni metaboliche e respiratorie
ed impediamo ai processi digestivi di dirottare sul polo superiore. Silicea, il
quarzo, caratterizzato dalle sue forze di strutturazione. Queste forze esistono
normalmente al polo superiore, dove sono state interiorizzate. Con il quarzo noi
rinforziamo le correnti superiori di strutturazione. Unimmagine corrente pu
aiutarci ad impadronirci dellazione di questo minerale e ricordare i rapporti
esistenti tra i processi di strutturazione e il pensiero: solitamente non parliamo di
un pensiero chiaro come il cristallo?
I tre piani delle Finch questa compensazione possibile, non osserviamo alcun
manifestazioni sintomo, ma se una delle dominanti si presenter con una intensit anor-
morbose male, vedremo apparire dei disturbi funzionali, altrimenti detti una di-
sfunzione del corpo eterico. Se le cause persistono, se lequilibrio non pu
essere ristabilito, le irregolarit del corpo eterico si imprimeranno nel
corpo fisico come farebbe un sigillo nella cera. allora che noi vedremo
apparire i sintomi fisici che potremo rilevare con la palpazione,
lauscultazione, la radiografia, lendoscopia e lautopsia. Ci troveremo
allora in presenza di una lesione, sia passeggera, sia definitiva, dellorgano.
Ma pu anche succedere che il disturbo, bench persistente, non sia
tanto intenso da lasciare dei segni funzionali; in altre parole, per manifestarsi
sul piano eterico. Il disturbo esiste tuttavia nel corpo eterico, ma non vi si
manifesta. Come dice Rudolf Steiner, leterico imprimer allora il suo sigillo
nellorgano fisico in una maniera meno profonda, meno apparente, in qualche
modo pi superficiale impedendo allorgano di adempiere correttamente a
questa funzione di specchio di strumento dellanima. come se questo
specchio avesse perduto la sua limpidezza, non permettendo pi al corpo
astrale e allIo di riflettervisi correttamente, dando origine a manifestazioni
psichiche deformate, anomale.
Tali manifestazioni sono caratteristiche dellorgano leso e delle sue
funzioni; queste possono apparire isolatamente, ma non raro vederle alter-
nate ad affezioni organiche corrispondenti. importante notare che al contra-
rio delle lesioni superficiali, le lesioni profonde degli organi, quelle che noi
ritroviamo allesame fisico, non provocano quasi disturbi psichici; essi si
pongono, in qualche modo, dietro lo specchio, non modificando il suo
potere riflettente per lanima. Si potr cos dire che la lesione profonda
costituisce una specie di derivazione sul piano fisico; infatti vedremo spesso
delle malattie psichiche attenuarsi o scomparire con lapparizione di affezioni
organiche.
Le nozioni che abbiamo appreso ci condurranno adesso sulla via della Trattamento della
terapia. Naturalmente, qui possiamo offrirvi solo dei suggerimenti molto gene- isteria
rali. Quando avremo a che fare con un paziente di tipo isterico, cercheremo di
fortificare lIo e il corpo astrale nelle loro correnti superiori, cosa che possiamo
ottenere con Antimonium. Lantimonio, cristallizzando in fini aghi a
raggiera, possiede un potere di strutturazione, particolarmente per le albumine.
Possiamo anche dire che esso agisce nellorganismo alla maniera dellIo, al quale
esso pu, per un certo tempo, sostituirsi, permettendogli di ritrovare le sue forze.
Lo somministreremo sotto forma di iniezioni (6): Antimonium met. da D6 a
D10. La sua combinazione con largento, Dyscrasite, particolarmente indica-
ta nei pazienti affetti tanto nella psiche che nel fisico. Bisogna in questo caso
utilizzarlo in alta dinamizzazione: in D30. Nelle manifestazioni acute della
isteria, faremo ricorso a Bryophyllum, sia per iniezioni da D3 al 5%, sia in
diluizione al 5%.
Questa pianta della famiglia delle Crassulacee possiede la propriet di
moltiplicarsi a partire dai frammenti di foglie, testimonianza di una vitalit,
dunque di forze eteriche straordinarie. Introdotte nellorganismo, queste forze
eteriche estranee intense costringono quelle delluomo a un lavoro non meno
intenso, le occupano e le trattengono nella parte passa dellorganismo, in modo
da impedire il loro straripamento sul polo neurosensoriale ( per questo che
liniezione dovr essere fatta nella coscia). Per un trattamento pi profondo, si
utilizzer di preferenza: Bryophyllum argento cultum, farmaco ottenuto
dalla dinamizzazione dellargento attraverso la pianta (7). Noi lo prescriviamo
in 0,1 o 1% per iniezioni sottocutanee.
Trattamento della Nelle affezioni di tipo neurastenico, il farmaco di base sar Phosphorus
neurastenia in bassa soluzione: D6 o D5. Questo elemento, che ha la propriet di prendere
fuoco spontaneamente, fa da lanterna allIo e lo dirige nelloscurit dei processi
metabolici (e anche dei processi volontari che sono in rapporto col metabolismo).
In caso di surmenage intellettuale, lo sostituiremo vantaggiosamente con
Kalium Phosphoricum D6. Dobbiamo infine sempre pensare a Prunus spino-
sa. Questa pianta spinosa ha la fioritura breve e splendida, le cui bacche sono
astringenti, si pone un po allopposto di Bryophyllum, del quale abbiamo gi
parlato pi in alto. Piantata sotto un vecchio pomo, essa ha la propriet di farlo
rinverdire e rifruttificare. Nellorganismo umano, essa possiede unazione rivi-
talizzante. Potremmo prescrivere Prunus spinosa sia sotto forma di bagni
tiepidi (un cucchiaino da caff di tintura-madre sar sufficiente), sia per iniezio-
ni sottocutanee in D3.
Trattamento Quando il corpo astrale agisce troppo intensamente sui muscoli noi vedia-
dei crampi mo apparire dei crampi. Questi potranno essere efficacemente combattuti per
mezzo di un unguento a base di rame (Cuprum met. D1 ungt., la quantit di
un pisello in frizione su ciascuna gamba, risalendo verso lalto, la sera). Si
utilizzer lo stesso unguento sulladdome nella stipsi spastica e nelle coliche
periombelicali dei bambini (frizionare nel senso delle lancette dellorologio,
utilizzare sempre pochissimo unguento). Le indicazioni dellunguento di rame
sono cos numerose e varie che non possibile enumerarle tutte in questa sede.
NOTE
3 Husemann F., Das Bild des Menschen als Grundlage der Heilkunst. Entwurf einer
geisteswissenschaftlich orientierten Medizin, tomo II. Verlag Freies Geistesleben, 3a
ed. aumentata, Stuttgart, 1986.
Capitolo V
Sonno e veglia
Nel mondo occidentale molti dei nostri contemporanei soffrono di Linsonnia, una
disturbi del sonno - e noi dovremo aggiungere anche dei disturbi della malattia attuale
veglia - poich se essi dormono male la notte, sono spesso non svegli
durante il giorno. Ma il problema della veglia e del sonno non pu essere
risolto se non arriviamo a comprendere quello che si prova in questi due
stati. Questa sar dunque una eccellente occasione per ampliare le nostre
conoscenze sulla natura delluomo.
Nellalternarsi tra i due stati noi intravediamo immediatamente un Il ritmo del sonno
processo ritmico, una oscillazione tra due polarit: quella dove noi possia-
mo disporre della nostra piena coscienza, e laltra dove la coscienza
scompare. Tra questi due poli vi sono degli stati transitori, quelli del
sogno, in seno ai quali, il sogno da sveglio e il sogno da addormentato non
sono che due sfumature pi o meno orientate verso luno o laltro di questi
due poli. Allo stato di veglia noi abbiamo delle percezioni, delle rappre-
sentazioni, proviamo dei sentimenti, possiamo manifestare la nostra vo-
lont. Percepiamo noi stessi come un essere distinto del mondo esteriore,
distinto dagli altri esseri, come un individuo. Inoltre, quando noi ci risve-
gliamo, abbiamo una impressione di continuit, sarebbe pi esatto dire
una certezza assoluta di essere lo stesso di quello che si addormentato la
vigilia con lo stesso contenuto di coscienza (aumentato eventualmente dal
contenuto dei nostri sogni). Tutto questo implica la presenza, allo stato di
veglia, del nostro corpo astrale e del nostro Io nei corpi inferiori (eterico e
fisico). Ci che avvertiamo quando siamo svegli non pu tradursi in un
modo logico in termini di ragionamento. Noi non possiamo averne la
conoscenza osservandoci dallinterno, in noi meditando noi stessi. Que-
sto ci fa intravedere una via di conoscenza, che non passa, come per le
scienze esteriori, attraverso i sensi, ma che non , per questo meno rigoro-
sa. Noi possiamo fare ugualmente lesperienza inversa: osservare unaltra
persona che dorme. Possiamo vedere la sua forma esteriore, possiamo
pesarla, misurarla, ci troviamo dunque in presenza di un corpo fisico; ma
42 Medicina antroposofica
LIo e il corpo astrale Ma niente ci rivela la presenza dellIo e neanche del corpo astrale in un
durante il sonno dormiente. Siamo dunque obbligati ad ammettere che lIo e il corpo astrale
hanno lasciato i corpi inferiori durante il sonno, se ne sono in qualche modo
distaccati. possibile adesso comprendere perch gli elementi superiori,
privati dello strumento che costituisce per essi il corpo fisico e il corpo
eterico, non possono ricordarsi di quello che essi hanno potuto provare
durante il sonno, al di fuori di essi. Certe tendenze materialiste vorrebbero
farci credere, dato che alcuni interventi sul cervello sono capaci di modificare
i nostri stati di coscienza, che lo psichismo non che una secrezione di questo
organo. Si tratta di unassurdit, come affermare che il tempo non esiste pi
perch abbiamo rotto il nostro orologio.
Il confronto un po schematico dun uomo che dorme con una
pianta non deve essere spinto troppo lontano. Luomo un essere estrema-
mente complesso e gli schemi che noi proponiamo non possono essere che
dei tasselli verso una comprensione al sempre pi elaborata.
Abbiamo visto nel capitolo precedente che il corpo astrale non
agisce nello stesso modo al polo superiore e al polo inferiore. Esso
decostruisce a partire dal polo neurosensoriale, aprendo cos la via ai
processi della coscienza ed elabora a partire dal polo digerente. Durante il
sonno, soltanto la parte del corpo astrale legata al sistema neurosensoriale
si stacca dai corpi inferiori. Laltra parte rimane legata al polo digerente e
realizza al contrario un rapporto pi intimo con gli elementi inferiori.
Poich i processi di degradazione necessari alla coscienza sono sospesi, i
processi di rigenerazione sono molto pi attivi. Tutti questi fenomeni
potranno essere direttamente osservati dal chiaroveggente; in assenza di
tale dono, possiamo solo constatare le manifestazioni esteriori del sonno e
della veglia; tuttavia, quello che segue ci permetter di comprenderle
meglio.
Perch dormiamo? Si pensa in generale che la voglia di dormire dovuta alla stanchezza;
ci inesatto. Si pu essere molto stanchi senza avere voglia di dormire o,
al contrario, avere voglia di dormire senza essere realmente stanchi.
Espresso in questo modo, pi che altro sembra un gioco di parole, perch
stanchezza e voglia di dormire sono dei concetti vicini e abbastanza
imprecisi. In realt, la voglia di dormire esprime soltanto il bisogno dei
corpi superiori (astrale ed Io) di distaccarsi dagli inferiori (eterico e fisico).
Con laiuto di certe droghe, come il caff, noi possiamo ritardare questo
bisogno e fare sparire per un certo tempo la sensazione di stanchezza.
Possiamo anche con laiuto di altre droghe, provocare il contrario. Se lIo
Sonno e veglia 43
e una parte del corpo astrale si distaccano durante il sonno dai corpi
inferiori, essi si incarnano di nuovo al risveglio. Se per una ragione qualsi-
asi, questa incarnazione ostacolata, ci sveglieremo male, proveremo una
sensazione di stanchezza (la quale potr perfettamente e senza il minimo
riposo dissiparsi in poco tempo). In generale, possiamo dire che linsonnia
una difficolt o una impossibilit per gli elementi superiori di distaccarsi
dagli inferiori. Le cause sono molte e ne studieremo alcune, in modo da
poterci orientare sulle possibilit terapeutiche.
Quando un organo leso per una ragione qualsiasi, appare una Le cause
discordanza tra il corpo fisico e il corpo eterico. Questo implica unazione dellinsonnia
pi intensa del corpo astrale sul corpo eterico, per obbligare questultimo
a uno sforzo riparatore. Pu ugualmente accadere che il corpo astrale
agisca direttamente sul corpo fisico, cosa che si manifester con dolori e
crampi. Il dolore in effetti una presa di coscienza di questa superattivit
del corpo astrale. evidente che il legame pi intenso del corpo astrale
con gli elementi inferiori in un punto qualsiasi dellorganismo in opposi-
zione con il distacco necessario al sonno. Il corpo astrale e lIo restano
ancorati ai corpi eterico e fisico al livello della spina irritativa. Un tale
legame pu tuttavia restare al di sotto del livello della coscienza o non
percepito dalla coscienza in seguito alla lesione di un nervo (dente
devitalizzato), dunque non pu tradursi in un dolore; sappiamo che certi
organi, anche gravemente danneggiati, non sono dolenti.
Questi disturbi spesso impiegano molto tempo a imprimersi nel corpo Trattamento delle
fisico e possono rimanere per anni nel dominio funzionale (quello delleterico). insonnie
In un determinato paziente, per esempio, i disturbi del sonno appariranno
qualche tempo dopo unangina, accompagnata possibilmente da una
44 Medicina antroposofica
Il ruolo del freddo Prima di finire con le lesioni, un cenno sul freddo che pu essere, una
causa di insonnia. Il freddo pu provocare una vera lesione del nostro
organismo di calore, impedendo al corpo astrale e allIo di distaccarsi.
Tutti sappiamo che i piedi freddi impediscono il sonno. Sappiamo meno
che un materasso insufficientemente isolante pu, provocando un raffred-
damento progressivo, essere una causa di risveglio precoce. sufficiente
Sonno e veglia 45
allora mettere una o due coperte di lana sul materasso per ristabilire un
sonno normale. Per i malati che soffrono di piedi freddi, prescriveremo dei
pediluvi alternativamente caldi e freddi (1 minuto nellacqua calda, 15
secondi in acqua fredda, alternando una dozzina di volte) seguiti da una
leggera frizione delle gambe con unguento al rame (Cuprum met. D1 ungt.).
Anche leccesso di calore, naturalmente, pu disturbare il sonno, ma i
pazienti, in generale, ne sono pi coscienti. Ricordiamo ancora, come
causa di risveglio prematuro, la fame e lipoglicemia (ci fa pensare che il
bicchiere dacqua zuccherata delle nostre nonne non era solo frutto della
semplice immaginazione).
Al contrario, leccesso di cibo esso stesso anche una causa frequen- Fattori digestivi
te dinsonnia o pi esattamente di cattivo sonno. Quando mangiamo
troppo, noi chiediamo uno sforzo di digestione particolarmente intenso,
sollecitiamo fortemente le forze di degradazione che provengono dal polo
superiore; niente di sorprendente nel fatto che noi ostacoliamo il loro
distacco. Nello stesso tempo, tutto questo si accompagna a una certa
sonnolenza che non ha niente di paradossale poich le forze sollecitate
dalla digestione non sono pi disponibili, al polo neurosensoriale per i
processi di coscienza. In questo caso non potremo essere n pienamente
svegli n trovare un sonno tranquillo; vi uno spostamento dellastrale in
senso inverso dal distacco. Succede anche che gli alimenti, cos come
abbiamo visto per lemicrania, attraversano la parete senza avere perduto
tutte le loro forze extra-umane. Queste apportano la loro caratteristiche
estranee allinterno dellorganismo, e ci che non ha potuto essere com-
piuto nel tubo digerente dovr in questo caso essere eseguito da organi che
non hanno tale ruolo. Il corpo astrale e lIo sono allora sollecitati in
maniera anormale in questi organi, cosa che ostacola il loro distacco.
Abbiamo trovato questo processo presso coloro che soffrono di emicra-
nia; bisogna sapere che esistono anche degli ipo-sofferenti di emicrania
presso i quali linsonnia potr essere il sintomo dominante. Cureremo
questi ultimi come dei sofferenti di emicrania con laiuto di Ferrum
sulfuricum silicicum.
Quanto precede riguarda le insonnie di tipo costituzionale che pos- Linsonnia del
siamo riscontrare nei malati di tipo isterico o di tipo neurastenico. Presso neurastenico...
questi ultimi, come abbiamo visto nel capitolo precedente, il collegamen-
to dellIo e del corpo astrale col sistema neurosensoriale troppo intenso,
di conseguenza non sorprende il fatto che il distacco di questi corpi
avvenga con difficolt. Ma questi malati presentano ancora un altro sinto-
mo: al mattino sono mal desti. Se noi li osserviamo attentamente, vedre-
mo che questo risveglio incompleto non consiste tanto in una mancanza di
coscienza, anche il loro pensiero in genere molto attivo bench
dispersivo; ma sono incapaci di intraprendere qualcosa. Per ben compren-
46 Medicina antroposofica
...e il suo trattamento Phosphorus in bassa soluzione (D5-D6) agir sullIo come una luce su
una persona smarrita nella notte, guidandolo verso il polo inferiore e obbligan-
dolo a meglio incarnarvisi. Esso agir come il fuoco prometeico sulla volont del
paziente. Aiutando in tal modo il paziente a prendere bene possesso del suo corpo,
al mattino, noi gli faciliteremo, per contraccolpo, laddormentamento la sera, a
dimostrazione, ancora una volta, dellimportanza dellaspetto ritmico delle
funzioni organiche. A proposito del fosforo, potremmo domandarci quale sareb-
be lazione di unalta diluizione, come per esempio D25. Questa domanda ha il
suo posto nel trattamento dellinsonnia, poich se in D6 il medicamento concen-
tra lIo al polo inferiore, in alta dinamizzazione lo disperder, lattirer negli
spazi cosmici. Potremo dunque prescrivere Phosphorus D25 la sera per facilita-
re laddormentamento.
...e il suo trattamento Il rimedio, labbiamo gi visto (Cfr. Cap. IV), sar Bryophyllum, che
prescriveremo al 5% nella misura di 10 gocce verso le ore 18. In alcuni pazienti,
gli effetti di questa marea crescente si manifesteranno piuttosto nella regione
ritmica sotto forma di oppressione, di palpitazioni, di sensazioni di soffocamen-
to (la precordialgia, al contrario, appartiene piuttosto al neurastenico). Prescrive-
remo loro allora, Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5%
/ Eccipiente q.s.p. 100% dil. per armonizzare le loro funzioni ritmiche (da 5 a
Sonno e veglia 47
10 gocce prima dei tre pasti) o ancora Aurum met. D10 dil., 10 gocce verso le
ore 21. Ricordiamo che le insonnie di origine epatica, delle quali abbiamo
parlato precedentemente, appartengono soprattutto al tipo isterico, bench la
mediocrit della nostra attuale alimentazione le faccia anche trovare nei pazien-
ti di tipo neurastenico. Allinverso, le insonnie dovute alleccesso di sollecitazio-
ni neurosensoriali proprie della vita moderna, se esse colpiscono pi
elettivamente il neurastenico, non risparmiano i pazienti dellaltro tipo.
Fino ad ora, non abbiamo utilizzato alcun sonnifero. generalmente Lillusione dei sonniferi
possibile farne a meno, ma con i pazienti che li utilizzano da molto tempo
bisogna occasionalmente procedere a uno svezzamento progressivo in una o due
settimane. Se labitudine non troppo antica, possono essere soppressi bruscamen-
te spiegando al paziente che dovr accettare qualche notte bianca se vuole
ritrovare un sonno normale.
Non bisogner mai dimenticare di disintossicare tali malati. sempre
bene ricordare loro che il sonnifero non procura loro un vero sonno pi di
quanto una compressa di aspirina non guarisca una carie. Si potr sempre
favorire lavvio con un medicamento pi sintomatico come Avena sativa 12,5%
/ Coffea tosta D60 15% / Humulus lupus 0,4% / Passiflora incarnata 2,5%
/ Valeriana off. rad. 10% / Eccipiente q.s.p. 100% dil. Ai soggetti che hanno
difficolt a rilassarsi, con angoscia, si daranno 5 gocce di Aconitum napellus
D20 dil. A quelli che sono molto agitati, Belladonna D20. Al contrario,
Coffea tosta dil. da D6 a D12 agisce bene nei pazienti che presentano una
iperattivit cerebrale con iperideazione.
Nellinsonnia dei bambini, bisogna sempre cercare il rachitismo, il cui Trattamento dellin-
rimedio di base Phosphorus D5 dil. (5 gocce al mattino). Ritroviamo qui il sonnia infantile...
rapporto di Phosphorus con la luce. Nei bambini che hanno terrori notturni, si
prescriver Argentum met. D6 trit., un pizzico grande come un pisello la sera
prima di dormire con luna crescente, alternando con Phosphorus D6 dil., 5
gocce al mattino con luna decrescente. Questo trattamento, molto efficace, deve
essere seguito per qualche mese e consolidato in seguito con una cura di Ferrum
met. D20 trit., un pizzico grande come un pisello, una o due volte al giorno. Io
ho spesso osservato che i bambini che hanno ricevuto notevoli dosi di vitamina D
da neonati, erano soggetti a terrori notturni. Questi bambini danno limpressio-
ne di essere particolarmente induriti, sembrano pi vecchi della loro et, precoce-
mente intellettualizzati (ci che non vuole affatto dire che siano pi intelligenti).
Presso questi ultimi, si sostituir vantaggiosamente Argentum con Argentite
D6 trit. Infine un buon rimedio che facilita laddormentamento dei bambini o
dei lattanti un po nervosi Chamomilla rad. dec. D6 dil. (due volte al giorno
5 gocce prima dei pasti).
Nei pazienti anziani, bisogna sempre pensare a Plumbum mellit. D12 o ...e senile
D20 trit. di cui riparleremo a proposito dellarteriosclerosi.
48 Medicina antroposofica
NOTE
2 Husemann F., Das Bild des Menschen als Grundlage der Heilkunst, op. cit.
49
Capitolo VI
Infiammazione e sclerosi
Noi abbiamo visto che lIo ha come supporto fisico: lorganismo di Rapporti con gli
calore. Tutto quello che processo calorico nelluomo una espressione elementi costitutivi
dellattivit dellIo e noi riferiremo naturalmente ogni sintomo calore
allIo. Il dolore una presa di coscienza intensiva; dunque al corpo
astrale che dobbiamo riferire il sintomo dolore. Il tumor (ledema) un
gonfiore, un afflusso liquido che traduce lazione del corpo eterico. Sul
piano fisico, noi constatiamo il rubor (rossore) lespressione della presen-
za sostanziale del sangue. Possiamo riassumere tutto questo nel seguente
schema:
Io calor
Io c. astrale dolor
Io c. astrale c. eterico tumor
Io c. astrale c. eterico c. fisico rubor
50 Medicina antroposofica
La febbre e Sarebbe possibile pensare a unazione del corpo eterico isolato, per
linfiammazione esempio, che si manifesterebbe con un rigonfiamento, ma questo sarebbe
di natura semplicemente acquosa o linfatica. Il fatto che il gonfiore sia
dovuto a un afflusso di sangue testimonia lazione dellIo sul corpo
eterico. Questa azione gerarchica ci ricorda il processo che noi abbiamo
studiato in occasione dellisteria. Linfiammazione appartiene in effetti al
polo caldo dellorganismo, al polo del metabolismo, qualunque sia la zona
dove essa si manifesta. Piuttosto che un processo patologico, una
intensificazione dellazione dellIo attraverso i tre corpi. Sar lecito sor-
prendersi che possano esistere dei processi infiammatori anche al polo
superiore se non si tiene conto del fatto che il polo superiore non
esclusivamente, ma solo principalmente neurosensoriale, proprio come il
polo inferiore, dove il metabolismo predomina e possiede anche dei nervi.
lazione dellIo attraverso gli altri corpi. Ci che era calore locale nellin-
fiammazione diviene qui febbre; la formazione degli anticorpi pu essere
considerata anche come una manifestazione dellIo, poich questi sono un
fattore di individualizzazione del sangue. Il corpo astrale provoca, oltre al
dolore, leliminazione al livello degli emuntori. Liperattivit leucocitaria
che porta alla formazione del pus sotto la dipendenza del corpo eterico.
Quando il bambino nasce, ancora molle, le sue forme sono impre- Invecchiamento e
cise, il suo corpo composto del circa 70% di acqua (quello delladulto ne indurimento
contiene ancora il 60%) (1). Le ossa del cranio sono ancora elastiche e
incomplete, lasciando fra loro gli spazi membranosi che sono le
fontanelle. A poco a poco il bambino consolider le sue strutture; non
soltanto le sue ossa, ma anche la sua pelle e infine tutti i suoi tessuti si
induriranno e questo processo continuer fino alla morte. Questo
indurimento si accompagner a una diminuzione progressiva della tenden-
za alle infiammazioni.
Se noi rapportiamo questi fatti ai presupposti del capitolo IV, dob- I processi di
biamo ammettere che lazione dellIo al polo superiore alla fine pi coscienza causa
intensa che al polo inferiore, che i processi neurosensoriali prendono il dellinvecchiamento
sopravvento su quelli del metabolismo. Se ci ricordiamo che durante il
sonno lIo e il corpo astrale si distaccano dal polo superiore, le funzioni
metaboliche divengono allora pi attive, questo fatto non ci sorprender
pi. In effetti, luomo dorme in media otto ore e veglia sedici ore. Durante
la veglia, i processi neurosensoriali predominano con il loro corollario di
degradazione, di mineralizzazione. Quello che stato distrutto il giorno
non pu essere rigenerato del tutto la notte; ci spiega perch, alla lunga,
lorganismo, si degrada e invecchia e in una parola si sclerotizza. Fino a un
certo tempo questi processi sono normali, ma oltre un certo tempo,
diventano patologici.
Perch una pianta Abbiamo visto che, in linea generale, le piante non possiedono che un
velenosa? corpo fisico e un corpo eterico. Al livello delle radici, sono le forze minerali
che predominano, al livello delle foglie le forze eteriche. Con il fiore, la pianta
si avvicina al mondo animale, prende contatto con le forze astrali, ma queste
restano esteriori. Questo il processo della pianta normale; ma nelle piante
velenose, questa astralit invece di rimanere esteriore alla pianta, vi penetra,
cosa che si traduce sul piano fisico con lapparizione di sostanze tossiche. Ecco
perch la nostra Belladonna sembra ostacolata nella sua crescita: queste forze
astrali si oppongono alle forze eteriche, le frenano, in modo del tutto simile a
quanto abbiamo osservato nellanimale. Assumendo tali piante, noi introdu-
ciamo nellorganismo una astralit estranea della quale incapace di venire a
capo; questo il processo dellintossicazione.
Il complesso Apis mell. D3 / Belladonna D3 aa. dil. cos il medicamen- Trattamento delle
to di base dei processi infiammatori, soprattutto quando questi interessano il infiammazioni
polo superiore, le vie respiratorie. In una angina lo somministreremo sotto
forma di Apis mell. 0,1% / Belladonna 0,1% / Eucalyptus glob. 0,1% /
Bolus alba q.s. 100%, in alternanza con Mercurius cyanatus D4 dil., ogni
una-due ore. Ci vuole una buona dose di coraggio la prima volta che si sostituir
un tale trattamento al siero in una difterite, ma i risultati sono cos probanti che
dubito che chi lha provato una volta ritorni mai al siero.
Nel caso di erisipela, di ascesso, di foruncolosi, daremo insieme ad Apis
mell. D2 10% / Belladonna D2 10% / Eccipiente q.s.p. 100% dil. alternan-
do ogni ora, Carbo vegetabilis 5% / Sulfur D1 10% / Eccipiente q.s.p. 100%
trit.
Quando linfiammazione rischia di diventare pericolosa, diventa necessa- Il controllo della febbre
rio controllarla. In caso di temperatura alta, penseremo agli avvolgimenti, ai
senapismi e soprattutto ai bagni la cui temperatura deve essere di 2C inferiore a
quella del paziente (non dimenticare di farli precedere da un cardiotonico
leggero, o meglio da 5 o 10 gocce Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% /
Primula off. 2,5% / Eccipiente q.s.p. 100% dil.). Uscendo dal bagno, si
avvolger il malato in un accappatoio senza asciugarlo. Lo si far ricoricare e gli
si far fare una infusione di sambuco o di tiglio per stimolare la sudorazione che,
insieme a contribuire a far abbassare la temperatura, aiuta lorganismo a
sbarazzarsi delle tossine.
In tal modo favoriremo - come quando applichiamo un senapismo - lo
spostamento dellaffezione verso la periferia, cosa che costituisce un fattore di
miglioramento della prognosi.
54 Medicina antroposofica
Come agiscono gli possibile rinunciare agli antibiotici? Limportante in realt non
antibiotici di condannare un rimedio per esaltarne un altro, ma di essere perfettamen-
te coscienti, di ci che si fa. Abbiamo visto che i microorganismi sono
degli agenti, non le cause delle malattie. Non sembra dunque, a priori,
logico combatterli, cosa che porterebbe ad allontanare uno dei sintomi e
in definitiva a mascherare o a metamorfosare la malattia che si manifester
presto o tardi su un altro piano.
Ci si render perfettamente conto di tutto questo quando si confron-
tano due pazienti curati per la medesima malattia, uno con antibiotici, il
secondo aiutando soltanto lorganismo a difendersi. Il primo si trascina
spesso per mesi, non arriva a ritrovare le proprie forze, ha limpressione di
non essere pi se stesso. Il secondo, al contrario, dopo una malattia
calda, avr una impressione di rigenerazione, di rinnovamento, sia nel
morale che nel fisico.
Egli dichiarer, se stato ben curato, di sentirsi meglio che prima
della sua malattia. Questa sar stata veramente superata. Il malato che
viene curato con laiuto degli antibiotici somiglia un po a una persona
che, al posto di pagare un debito, contrae una nuova ipoteca pi gravosa.
Linefficacia di una terapia, ha spesso per causa una precedente terapia con
antibiotici. In questo caso raccomandabile cominciare prescrivendo una
dose di Penicillinum, in dinamizzazione tanto pi elevata (5, 7 o 9 CH)
quanto pi antica stata somministrazione degli antibiotici. Bisogna
anche sapere che la ripetizione degli antibiotici, oltre ai ben noti inconve-
nienti, comporta quello di uccidere progressivamente ogni possibilit di
reazione infiammatoria dellorganismo, costituendo cos il terreno favore-
vole al cancro.
Se noi guardiamo una betulla quando le sue foglie si sono appena Il processo della betulla
schiuse nellaria soleggiata della primavera, possiamo gi risentire tutto
quello che questo albero esprime di giovinezza. Nella sua prima lezione ai
medici (4), Rudolf Steiner ci mostra come certi caratteri particolari della
betulla sono il riflesso di un processo organico umano. Nelle sue funzioni
pi centrali, dice, in ci che avviene a livello della digestione, la formazio-
ne del sangue e nella respirazione, luomo pi vicino allanimale. Egli
trasforma come questo ultimo le albumine vegetali; somministrando delle
sostanze vegetali come medicina, ci indirizziamo pi specialmente a que-
ste funzioni centrali, facciamo appello ai processi che si svolgono fra il
regno animale e il regno vegetale.
Pi verso la periferia, ci dice Rudolf Steiner, la partita si gioca tra
cielo e terra, tra lIo, per quello che ha di cosmico, e il mondo minerale.
Noi potremo osservare al livello della pelle un processo di eliminazione
dei sali, di demineralizzazione. Somministrando un rimedio minerale,
facciamo appello a ci che vi di pi elevato nelluomo, al suo Io, che
reputiamo capace di venire a capo di questo minerale, di romperlo. Quel-
lo che succede, per esempio, quando somministriamo del silicio.
Troviamo nella betulla qualche cosa di analogo: da una parte un
processo di elaborazione delle albumine che si concentra al livello delle
foglie giovani, dellaltra parte una eliminazione di sali minerali, in questo
caso di potassio, al livello della corteccia. Rudolf Steiner ci dice che nella
betulla, questi due processi sono separati; se essi fossero stati miscelati, la
betulla sarebbe una magnifica pianta erbacea.
Queste tendenze alla separazione dei due processi si ritrova presso
altri alberi, ma essa particolarmente marcata nella betulla. La sua cortec-
cia sar dunque un rimedio di scelta per stimolare nello organismo questo
processo di demineralizzazione della pelle. La prescriveremo dunque nelle
sclerosi e anche nelle dermatosi secche che danno limpressione che la
pelle non pi capace di eliminare correttamente i minerali.
Il piombo nella Parleremo pi dettagliatamente del piombo in uno studio successivo sui
sclerosi metalli (5). Qui ci limiteremo ad indicare la forma sotto la quale lo prescrivere-
mo nella sclerosi: Plumbum mellitum D12 trit. Quando la sclerosi interessa
specialmente la regione cerebrale, potremo prescriverlo in D20. Queste
triturazioni devono essere somministrate due o tre volte al giorno, un quarto
dora prima dei pasti in un cucchiaino da caff di Elixir di betulla Weleda.
Dopo quattro-sei settimane bene fare una pausa, durante la quale, si prescriver
Argentum met. D6, che corregger quello che il medicamento saturnino avr
potuto avere di eccessivo.
NOTE
1 Queste cifre devono essere considerate come medie e variano secondo gli autori
(F. Husemann d da 66 a 75% per il neonato e da 58 a 65% per ladulto, W. zur
Linden indica 80% per il neonato).
4 Rudolf Steiner, Mdecine et science spirituelle, conferenza del 4 aprile 1920. op.
cit.
PARTE SECONDA
Capitolo VII
Se luomo adulto il pi evoluto di tutti gli essere della creazione, Luomo ricco di
egli, viceversa, il meno avanzato nel proprio sviluppo alla nascita. Ci possibilit
non sorprendente, poich la ricchezza e la variet delle sue facolt hanno
bisogno di una lunga maturazione e della persistenza di plasticit che
permette un rimodellamento progressivo delle sue strutture.
Lanimale praticamente in possesso delle sue attitudini sin dalla
nascita; esse non fanno che perfezionarsi, non c acquisizione di nuove
facolt. Quelle che possiede sono altamente specializzate, molto pi perfe-
zionate di quelle delluomo; cos, lunghia del gatto molto pi adatta a un
certo tipo di caccia della mano umana, ma le sue possibilit sono estrema-
mente ridotte.
La mano delluomo, al contrario, sar capace di svolgere una quanti-
t di compiti, ma dovr imparare tutto. A quale perfezione sapr arrivare!
Pensiamo alla mano dello scultore, a quella dellorologiaio o ancora e
quella del pianista. Questo apprendimento possibile solo con laiuto di
altri esseri umani. Un animale, viceversa, sa distinto; unanatra, anche
allevata da una gallina o in unincubatrice, nuoter senza che nessuno
glielo insegni.
risultato della sua ereditariet; non vi sarebbe pi differenza tra due esseri
umani di quella che c tra due montoni.
Ereditariet e indivi- Ci che luomo apporta dal mondo spirituale interferir col patri-
dualit monio ereditario lungo tutto il primo settennio e finir col creare un
corpo compatibile con la struttura del nostro Io, un corpo che sia real-
mente uno strumento a misura propria. Ci basta osservare attentamente
levoluzione del bambino per renderci conto che lereditariet e linfluen-
za dellambiente non potrebbero, da sole, spiegarlo.
Le proporzioni del Osservando un neonato, siamo colpiti dalla relativa grossezza della
neonato testa; il resto del corpo e soprattutto gli arti ci appaiono come appendici
della testa. Questa importanza relativa del polo cefalico tanto pi
accentuata quanto meno avanzato lo sviluppo dellembrione. Allorigi-
ne, luovo fecondato pu essere considerato nientaltro che una testa.
Ruolo della testa Questa grossa testa del bambino non sa pensare. Significa che
inattiva? ancora Rudolf Steiner a darci la chiave di questo enigma: le
forze di crescita che modellano il resto del corpo, egli dice, provengono
dalla testa, e finch il corpo non avr raggiunto un certo sviluppo, queste
forze non saranno disponibili per pensare.
Forze di crescita e Queste forze di crescita sono in realt forze eteriche che si manifesta-
imitazione no nella tendenza alla ripetizione che costituisce la moltiplicazione
cellulare e anche nel bisogno di imitare che caratterizza il bambino nei
primi sette anni, poich limitazione anche un processo di ri-produzione.
Questo bisogno di imitare imperioso; anche lesempio dato dai genitori e
in maniera pi generale dallambiente del bambino di unimportanza
considerevole non soltanto per leducazione dal punto di vista morale, ma
anche per la strutturazione del suo organismo fisico. Ripetendo ci che
vede fare, il bambino imprime realmente una struttura al suo corpo.
Questo vale sia per le cose buone che per quelle cattive. Cos, laspetto
armonioso della cornice nelle quali vive il bambino avr ripercussioni
profonde su tutto il suo essere. Passata una certa et, le forze eteriche
assumeranno altri compiti, i loro rapporti con gli altri costituenti delles-
sere cambieranno e ci che sar stato trascurato non potr pi essere
recuperato. Nella stessa maniera ci che sar stato deformato non potr
pi essere raddrizzato. Ne abbiamo un esempio tipico nei bambini-lupi
(1), quei bambini che, allevati da un animale, sono diventati essi stessi
animali e nessun ulteriore sforzo educativo riuscir pi a farne veri esseri
umani. Un caso meno tragico ci riferito da Norbert Glas (2) in una
citazione che egli trae dal libro di E. S. Waterhouse, Psicology and Pastoral
Work (Londra, 1939): Si tratta di un bambino di quattro anni che fu
portato nella clinica di Tawistock perch lo si credeva affetto da follia, per
Dalla nascita ai sette anni 61
il fatto che non parlava e passava il suo tempo a correre abbaiando come
un cane. Dopo averlo esaminato, ci si accorse che il bambino era stato
allevato da una balia che lo lasciava nel suo recinto e si occupava di lui solo
per pulirlo e dargli da mangiare. La donna possedeva parecchi cani ai quali
era molto affezionata e che colmava di gesti di tenerezza. Quando si trov
una persona comprensiva e devota per occuparsi di lui, il bambino si
svilupp rapidamente e ridivent normale in diciotto mesi.
Sarebbe assolutamente inesatto vedere il calcolo da parte del bambi-
no, pensare che egli abbia potuto fare lo sciocco per non pagar gabella.
Assistiamo qui prima di tutto e quel bisogno di imitazione che caratterizza
il bambino di quellet. Non deve stupire il fatto che questo bisogno di
imitazione si sia volto piuttosto verso i cani che verso la balia, presso la
quale non trovava alcun affetto. Possiamo anche dire che il bambino ha
cos imitato la balia nella sua indifferenza verso un altro essere umano:
anche lui diventato indifferente verso di lei.
cullato i loro figli; essa sapevano istintivamente che era un bene per loro.
Ma un giorno qualche pedante ha decretato che si dava al bambino una
cattiva abitudine, dogma che il metodo autoritario non mai fiorito tanto
quanto di questi tempi!
Gli Americani, che hanno la mania delle inchieste, hanno interrogato
degli adulti per sapere se erano stati cullati quando erano piccoli e si sono
accorti che coloro che lo erano stati conducevano unesistenza pi armoniosa.
Quando si culla un bambino, si d un alimento alla sua attivit ritmica, si
armonizza la sua affettivit. Nello stesso ordine di idee, occorre cantare la
ninna-nanna al bambino e, pi tardi, raccontargli delle favole (quelle di
Grimm e di Perrault sono ottime).
Abbiamo visto (Cfr. capitolo 2) che per essere assimilati, gli alimenti La digestione nel
devono prima di tutto essere degradati. Le possibilit di degradazione del lattante
lattante sono molto limitate, non essendo ancora disponibili le forze
necessarie per farlo; questo il motivo per cui egli cos esposto alle tossi-
infezioni alimentari. dunque importante non sollecitare queste forze di
degradazione al di l delle loro possibilit offrendo alimenti inadatti e
procedere a qualsiasi cambiamento in maniera progressiva.
Polo digestivo e Dal polo cefalico, il pi sviluppato fisicamente, sono nate le forze
motorio che lavorano alla formazione del resto dellorganismo. Al polo digestivo e
motorio, ancora allo stato di abbozzo, si trovano forze di volont partico-
larmente intense, espressioni dellIo che, dallesterno, modella questo
organismo per farne un suo strumento. Ritroviamo questo forze di volon-
t nei processi di nutrizione ed esse si esprimono attraverso lardore col
quale il lattante succhia il seno della madre. Possiamo osservare come
tutto il corpo, dalle labbra alle dita dei piedi partecipa a queste attivit.
Questa volont si manifesta ugualmente nelle grida del bambino, in tutta
la sua mobilit che contrasta col poco considerevole sviluppo delle sue
membra.
Posizione eretta e A poco a poco, i movimenti che sembravano caotici si vanno orien-
marcia... tando verso un fine. Il bambino comincer a sollevare la testa, poi tenter
di drizzare il tronco e riuscir a sedersi per acquisire finalmente, dopo
immensi sforzi, la posizione eretta a imparare a camminare. Il fatto di
arrivare a reggersi sulle due gambe rappresenta un infaticabile ripetizione
di tentativi, una forza di volont della quale ci facciamo difficilmente
unidea e della quale pochissimi adulti sarebbero capaci. Solo coloro che
hanno ricercato la perfezione in un esercizio, per esempio nel suonare uno
strumento, possono sentirlo. Se ci si potuti stupire allinizio che
lantroposofia colleghi la volont al polo del movimento, osservare un
... linguaggio... bambino che impara a camminare ci insegner quanto questo
accostamento sia giustificato. Quasi contemporaneamente il bambino
impara a parlare. Come per la marcia il bambino acquisisce il linguaggio
per imitazione. Questa facolt intimamente legata alla respirazione e
... e pensiero rappresenta cos una manifestazione affettiva; ma, soprattutto allinizio, il
linguaggio prima di tutto movimento, esercizio delle labbra, quindi
attivit volontarie. solo pi tardi, generalmente quando sapr cammina-
re, che il bambino comincer a pensare, cio a cogliere una relazione tra il
suono che produce e il suo significato. Camminare, parlare e pensare sono
per il bambino tre grandi vittorie riportate su un organismo sul quale ha
acquistato una certa padronanza. Niente di simile avviene nellanimale (6)
che salteller in modo del tutto naturale, senza che gli sia necessario un
particolare sforzo di apprendimento, poich la facolt di tenersi ritto sulle
gambe gli stata data e non deve acquisirla.
A circa tre anni, il bambino ha imparato a manifestare i suoi senti- Lapparizione dellIo
menti, i suoi desideri, con le parole; comincia allora a distinguere se stesso
dal mondo esterno al quale fino ad allora era mescolato pi intimamente.
Egli non si chiama pi col proprio nome se fosse per se stesso un oggetto
esterno simile agli altri, ma dice Io. Il suo essere spirituale, il suo Io, si
incarnato pi profondamente, nella stessa misura in cui il suo corpo fisico
si formato ed diventato idoneo a riceverlo. Egli prende allo stesso
tempo coscienza del mondo esterno che distingue dal suo essere interiore
il quale comincia a popolarsi di ricordi. Questa presa di coscienza si
accompagna generalmente al bisogno di imporsi con la tendenza a dire di
no a tutto quello che gli si propone. Questo molto irritante per i
genitori ma passer tanto pi in fretta quanta minore resistenza gli si sar
opposta. Da questo momento il bambino continuer, come per il passato,
a voler imitare chi lo circonda, ma lo far in maniera pi cosciente. Sino
ad ora limitazione ha avuto un carattere piuttosto automatico; adesso il
bambino vuol fare come sua madre o come suo padre e in generale senza
aiuto. necessario che questo bisogno di imitazione possa manifestarsi
liberamente. Se ostacolato, tender a manifestarsi molto pi tardi e a fare
delladulto una pecora di Panurge. probabile che se i bambini avessero la
possibilit di appagare meglio il loro bisogno di imitazione, non divente-
rebbero, da adulti, schiavi di mode di ogni specie. Evidentemente non
possibile lasciar fare a un bambino qualsiasi cosa, e sono necessari tesori di
immaginazione e molto presenza di spirito per poter guidare un bambino
con dolcezza; leducazione veramente unarte!
Alla fine del primo settennio, con leliminazione dei denti di latte, il Proporzioni del corpo
bambino avr completamente rinnovato la sua sostanza fisica. Si sar
costruito un corpo idoneo, le cui proporzioni si avvicineranno pi a
quella delladulto che a quelle del neonato. Il rapporto tra la testa e gli arti
sar tale che il bambino potr toccare lorecchio del lato opposto passan-
do il braccio sopra la testa, cosa che costituisce un eccellente test della sua
maturit scolare; ne vedremo il perch in seguito.
Lintenso lavoro necessario per lelaborazione del proprio corpo Predisposizione alle
comporta per il bambino da zero a sette anni una minore resistenza alle malattie
malattie. Egli abbandonato alle influenze esterne senza sufficiente difesa;
cos necessario assicurargli una alimentazione corretta, una protezione
66 Medicina antroposofica
Il trattamento del In unaffezione in relazione con le forze di luce e con lIo, si penser in
rachitismo... primo luogo al fosforo, che sar prescritto in D5 o D6 in ragione di tre gocce
prima della prima colazione e prima del pasto di mezzogiorno (mai fosforo in
bassa diluizione la sera). Se la malattia interessa soprattutto il polo cefalico
(craniotabe), si prescriver Phosphorus D30 in ragione di 5 gocce ogni due o tre
giorni, che si potranno somministrare verso le 18. Per stimolare le forze di
Dalla nascita ai sette anni 67
Per la profilassi del rachitismo, bene dare alla madre, durante la ... e la sua profilassi
gravidanza, i Sali calcarei nutritivi Weleda n 1 e 2 (il n 1 al mattino, il n
2 alla sera). Questi saranno dati anche al bambino dopo la nona settimana.
bene esercitarsi a riconoscere se i bambini appartengono al tipo a testa Teste grosse e piccole
grossa o a testa piccola. Nei primi, predomina il sistema metabolico, essi hanno
la tendenza a calcificarsi meno velocemente. I secondi, al contrario, si indurisco-
no pi rapidamente. Di conseguenza, ai primi si prescriveranno: Sali calcarei
n 2 solo pi tardi. Eventualmente si sostituiranno con Calcarea carbonica
ostrearum dalla D3 alla D6. bene continuare i Sali calcarei per tutto
linfanzia, fin verso la pubert. Si prescriveranno per periodi di quattro settima-
ne, seguiti da una o due settimane di riposo. Dal 15 giugno al 15 settembre bene
sospendere la loro somministrazione. I Sali calcarei non sono sempre una
profilassi sufficiente per il rachitismo; si aggiungeranno, al bisogno, 5 gocce di
Phosphorus D6 al risveglio durante il periodo in cui difetta la luce solare.
Per rimediare ai disturbi dellipervitaminosi D, si prescriver Argentite
D6 trit. (da sostituire eventualmente con Argentum met. D6 trit. per i biondi
troppo sensibili allo zolfo) ma dare quanto un pisello, due o tre volte al giorno. Si
potranno anche prescrivere dei bagni solforati caldi (un cucchiaino da caff di
Kalium sulfuratum 20% q.b. per ogni bagno).
Le malattie infantili sono manifestazioni acute della lotta tra lIo e le Scarlattina e morbillo
forze ereditarie. Vi sono periodi in cui lessere spirituale cerca di manife-
stare la propria supremazia in maniera particolarmente intensa; questa
volont di imprimere profondamente la propria impronta nel corpo fisico
provoca la predisposizione alla scarlattina. In altri periodi, lessere spiri-
tuale, pi labile, avr la tendenza a cedere il passo al modello terrestre; il
bambino sar allora ricettivo al morbillo. Questo ci apparir come una
malattia piuttosto acquosa, uninondazione, coi suoi occhi lacrimosi, le
palpebre gonfie e laspetto un po tumefatto di tutto il corpo. Sono,
queste, manifestazioni delleterico che, come sappiamo, ha come supporto
lelemento liquido. Al contrario, la scarlattina, col suo carattere pi
drammatico, ci fa pensare a un incendio; la secchezza della pelle e il tipo di
eruzione, sabbiosa al tatto, richiamano questa azione mineralizzante del-
lIo, il cui fuoco lascia delle ceneri. Questa azione mineralizzante si
ritrova persino nelle complicanze della scarlattina che sono la nefrite e il
reumatismo.
68 Medicina antroposofica
Trattamento del Il trattamento del morbillo semplice. Si deve dare al bambino Infludo
morbillo Weleda (o Ferrum phos. comp.), secondo let da 3 a 6 gocce, ogni due ore e si
deve mettere sul torace un senapismo per facilitare il manifestarsi delleruzione.
Uneruzione che si manifesta bene non crea complicazioni. Bisogna, certamente,
lasciare il bambino al caldo e a riposo per un tempo sufficiente e prescrivere una
dieta idrica durante la febbre. Quando la temperatura comincia a scendere, si
distanzia Infludo, che non si deve mai interrompere bruscamente. In caso di
bisogno si deve usare lElixir contro la tosse Weleda (mai codeina), o meglio
un infuso di Althaea off., rad. 1 p. / Cetraria island. 2 p. / Pimpinella
anisum, fruct. 1 p. / Prunus spin., flos 3 p. / Sambucus, flos 3 p. con
laggiunta di un poco di mela. Questo infuso, oltre ad essere efficacissimo, privo
di ogni tossicit. Durante la convalescenza, si deve dare una o due volte al giorno
di quanto un pisello di Ferrum sidereum D10 / Pancreina D6 aa trit., e tre
cucchiaini da caff al giorno di Hippophan Weleda.
Trattamento della Nella scarlattina bene intervenire in primo luogo sulla faringe facendo
scarlattina ogni quattro ore una nebulizzazione con Apis mell. 0,1% / Belladonna 0,1% /
Eucalyptus glob. 0,1% / Bolus alba q.s.p. 100%. Se langina rossa, si deve
dare in pi, ogni quattro ore (due ore dopo ogni nebulizzazione), quanto un
pisello di Cinnabaris D20 trit. Se langine poltacea si deve sostituire
Cinnabaris con Mercurius cyanatus D4 dil. (da 5 a 10 gocce secondo let). Il
medicamento di base della scarlattina Cassiterite 0,1%, che si deve aggiungere
al bagno (2C in meno della temperatura dellammalato) nella misura di un
cucchiaio. Non dimenticare di somministrare un cardiotonico (da 5 a 10 gocce di
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente
q.s.p. 100% dil.) prima del bagno.
Se non possibile il bagno, lo si deve sostituire avvolgendo tutto il corpo in
panni freddi (bagnare un lenzuolo in acqua fredda alla quale sar stato aggiunta
una cucchiaiata di Cassiterite 0,1%. Dopo il bagno o i panni freddi, avvolgere il
malato in un accappatoio asciutto e dargli uninfuso (fior di sambuco o di tiglio) per
provocare la sudorazione. Il bagno o i panni freddi si faranno una volta al giorno o
meno che unalta temperatura non richiede una maggiore frequenza. Bisogna sempre
sostenere il cuore e somministrare Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% /
Primula off. 2,5% / Eccipiente q.s.p. 100% dil., almeno tre volte al giorno (da 5 a
10 gocce). Come in tutte le malattie febbrili acute, si deve prescrivere la dieta idrica ed
essere molto prudenti nel ricominciare lalimentazione (n sale n albumine). Du-
rante la convalescenza si deve somministrare Ferrum sidereum D10 / Pancreina
D6 aa trit. e Equisetum D6 dil., anche in assenza di sintomi di nefrite. Cos
trattata la scarlattina non espone a complicanze.
Questo ruolo del corpo astrale ci fa capire limportanza del fattore Il fattore affettivo
affettivo nella pertosse. I figli di madri inquiete hanno pertossi pi gravi,
pi drammatiche di quelli le cui madri conservano il loro sangue freddo.
Eccone un esempio tipico. Avevo curato un bambino di pertosse poco
prima di un viaggio e lo avevo affidato a un collega la vigilia della mia
partenza. Tutto era andato benissimo fino al momento in cui la madre
seppe di questa partenza. La sua inquietudine ebbe ripercussioni immedia-
te sul bambino i cui accessi aumentarono considerevolmente in frequenza
e in intensit, bench non vi fosse stato alcun cambiamento nella condotta
della cura.
Per curare bene una pertosse, necessario dunque cominciare col rassicura- Trattamento della
re le persone a contatto con lammalato ed esigere anche su certi punti una pertosse
rigorosa disciplina. Prima di tutto bisogna ridurre considerevolmente lalimen-
tazione; questo non sempre facile, perch una madre ha sempre paura che suo
figlio muoia di fame, mai che muoia perch ha mangiato troppo! In caso di
vomito si dar un leggero spuntino dopo un accesso. Se il vomito frequente,
bisogna pensare a compensare la perdita di cloruri somministrando del sale. Il
vomito del lattante rischia di provocare una rapida disidratazione; bisogna
badare a reidratarlo e dargli solo latte molto annacquato o infusi. Bisogna anche
essere molto rigidi in ci che concerne i calmanti per la tosse che sono allorigine
di molte complicanze. La cura mirer a temperare lazione del corpo astrale
grazie al Pertudoron Weleda e al Cuprum aceticum D3 dil. Si otterranno
eccellenti risultati a condizioni di rispettare la posologia e di resistere alla
tentazione di un dosaggio eccessivo. Ad un lattante si somministreranno al
massimo tre gocce, a un bambino grande o ad un adulto non pi di 5. Si daranno
alternativamente ogni due ore e cos ogni medicinale verr somministrato ogni
70 Medicina antroposofica
NOTE
1 Malson L.: I bambini selvaggi, mito e realt. Union General dEdition, Parigi,
1964, collezione 10-18.
2 Glas N.: Prima infanzia. Parigi 1966, collezione I quaderni blu dellarte del-
leducazione (esaurito).
5 Zur Linden W., Dr.: Mio figlio, la sua salute, le sue malattie, 4 ed. rivista e
aumentata. Ed. del Centro Triades, Parigi 1985.
Capitolo VIII
Fino ai sette anni, il corpo eterico rimasto legato alleterico uni- Metamorfosi
versale come il corpo fisico era legato alla madre prima della nascita. Con delle forze eteriche
la seconda dentizione, il corpo eterico si libera a sua volta e possiamo dire
che nasce. Sino ad ora stato occupato alla costruzione del corpo fisico,
alla sua crescita, alla ristrutturazione delle sue proporzioni delle quali
vediamo una manifestazione nel rapporto che esiste adesso tra la testa e gli
arti.
Una parte del corpo eterico rester legato allorganismo e continue-
r ad assumere la responsabilit dei processi di crescita e di rigenerazione;
laltra parte, avendo compiuto il suo compito sul piano fisico, diventa
libera. Per quali funzioni questa parte diventa disponibile? In natura,
niente si perde, tutto si trasforma. Queste forze, divenute libere, noi le
ritroviamo sul piano del pensiero, nella memoria, nella rappresentazione,
nel concatenamento dei concetti. Adesso comprendiamo perch, quando
si constata un certo rapporto dimensionale tra la testa e gli arti, vi si pu
leggere il segno della maturit scolare.
sorprendente constatare la similitudine che esiste tra le forze della
crescita e quelle del pensiero. Il seguente prospetto ne dar unidea.
ecc. ecc.
Non troppo n troppo La liberazione di una parte del corpo eterico, apre nuove possibilit
poche attivit intellet- alla memoria ed allora che il bambino diventa realmente capace di
tuali imparare. Non impossibile insegnare a scrivere a un bambino sin dallet
di tre anni; ma si fa allora prematuramente ricorso a forze eteriche che
dovrebbero essere riservate alla costruzione dellorganismo. Anche se ci
non comporta disturbi immediati, la sottrazione di queste forze si riperco-
ter presto o tardi sulla salute. Anche dopo i sette anni bisogna tener conto
delle possibilit individuali. Il bambino diventer pallido e si indebolir se
chiederemo troppo alla sua memoria, se il polo neurosensoriale troppo
sollecitato. Al contrario, se lo troppo poco, i processi sanguigni del polo
metabolico avranno tendenza a prevalere e il bambino sar esuberante.
facile constatare che lepoca attuale chiede troppo alle forze del pensiero.
Sviluppo dellaffettivit La liberazione parziale del corpo eterico comporta una maggiore
libert del bambino di fronte allambiente esterno. questa una condizio-
ne necessaria allo sviluppo della vita affettiva, sviluppo che occuper il
Dai sette ai quattordici anni 75
Prima dei sette anni, laffettivit del bambino poco sviluppata; essa Laffettivit
soprattutto lespressione dei suoi rapporti col suo ambiente esterno. Il prima dei sette anni
bambino ricerca per esempio il calore materno. Egli vive nel suo ambien-
te senza aprirsi realmente al sentimento degli altri; egli meravigliosa-
mente obiettivo. Non prova quasi compassione e pu dare prova di
crudelt perch non sente quello che sentono gli altri. Quando due bambi-
ni piccoli giocano insieme, ciascuno gioca per s; pu essere che uno imiti
laltro ma non c contatto interiore.
Con lentrata in gioco del corpo astrale apparir una interiorizzazio- Educazione
ne, uno scambio col mondo esteriore. Simpatie e antipatie saranno sentite dellaffettivit
nel pi profondo dellanima. Il bambino sar in grado di provare amicizia,
ma anche inimicizia. Egli svilupper il suo senso sociale, giocher in
gruppo, canter in coro o anche in canone. Anche la musica, in questo
periodo, recita un ruolo tra i pi importanti, perch aiuter ad armonizza-
re le forze del pensiero e della volont. Non abbastanza noto che il
nostro corpo costruito secondo le leggi musicali e che specialmente i
rapporti tra i diversi segmenti degli arti sono quelli degli intervalli musica-
li. Ci anche possibile aiutare lo sviluppo del bambino insegnandogli a
suonare uno strumento musicale e, in maniera pi generale, con tutte le
attivit artistiche. Anche linsegnamento, in questo periodo, dovrebbe
sempre avere un carattere artistico, non essere soltanto austeramente
intellettuale. Cos la scuola non diventerebbe una pesante incombenza, la
naturale curiosit del bambino, invece di smussarsi, resterebbe desta.
Verso il nono anno si produce un evento che ci ricorda quello che LIo verso il
successo tra il secondo e il terzo anno: un processo di incarnazione dellIo. nono anno
Questi, allepoca, aveva preso possesso del polo neurosensoriale; ora si
lega pi strettamente al metabolismo. Pu succedere che questo processo
sia ostacolato, cosa che potr diventare causa di disturbi del metabolismo,
76 Medicina antroposofica
Mobilit e coscienza Essendosi legato al sistema metabolico verso il nono anno, lIo,
partendo da questo centro, prender a poco a poco possesso dei muscoli e
delle ossa. I movimenti, che fino a quel momento avevano un carattere pi
automatico, diventano pi coscienti, cosa che non sempre avviene senza
alcune difficolt. Potete tentare di farvene unidea cercando di eseguire un
movimento che fate abitualmente senza pensarci; ritroverete un po della
goffaggine del periodo dellapprendimento. Prendendo maggiore coscien-
za dei suoi arti, anche il bambino, verso i dodici anni, diventa maldestro.
Spesso egli non sa bene che fare delle sue braccia e si ficca le mani in tasca,
o quando se ne serve, lascia facilmente sfuggirsi degli oggetti con grande
irritazione delle persone che sono con lui. Questo scompare in generale
abbastanza rapidamente, ma pu accadere che questi disturbi siano pi
seri e allora siamo in presenza della corea minore o ballo di S. Vito.
Scoliosi e cifosi Nel corso del secondo settennio, il rachide deve essere oggetto di
particolare attenzione, poich questo il periodo in cui compaiono
deformazioni come la scoliosi, la cifosi e la lordosi. Queste affezioni, a
ragione, sono state messe in relazione con la frequentazione della scuola,
Dai sette ai quattordici anni 79
Durante tutto il secondo settennio, lazione del corpo astrale sullor- La muta
ganismo ha provocato una trasformazione profonda, una maturazione il
cui risultato la pubert. Cosa che constatiamo esternamente, la muta in
senso lato, la metamorfosi di tutto lorganismo, accadono in pochissimo
tempo, in rapporto al lavoro interiore che si realizzato durante i sette
anni precedenti, cosa che dona loro un andamento spettacolare. Il tono
della voce si abbassa di unottava nel ragazzo, solo di un tono nella
ragazza, cosa che dimostra che in questultima il processo di incarnazione
meno profondo che nel ragazzo. Anche le forme femminili avranno un
rilievo pi arrotondato, espressione del lavoro pi intenso delle forze
eteriche. Nel ragazzo, viceversa, lIo e il corpo astrale si impadroniranno
pi direttamente del corpo fisico al polo neurosensoriale, cosa che si
tradurr in forme pi spigolose, in una respirazione di tipo addominale (il
corpo astrale, attraverso il polo neurosensoriale scende pi profondamen-
te nellorganismo) e in una maggiore capacit cerebrale (predominanza del
80 Medicina antroposofica
polo neurosensoriale).
Avendo compiuto queste trasformazioni, il corpo astrale diventa a
sua vola libero e disponibile per altri compiti. Accade a lui quello che era
accaduto al corpo fisico alla nascita e al corpo astrale nasce a quattordici
anni.
Questo periodo generalmente considerato come un passaggio par-
ticolarmente difficile. Esso pi agevolmente superato dagli allievi delle
scuole Rudolf Steiner, dove si applica una pedagogia che tiene conto tanto
delle realt psichiche e spirituali che di quelle materiali.
NOTE
2 Citato da F. Husemann in Das Bild des Menschen als Grundlage der Heilkunst. Op.
cit.
81
Capitolo IX
La liberazione del corpo astrale intorno ai quattordici anni mette a La nascita del corpo
disposizione degli adolescenti, che hanno doppiato il capo della pubert, astrale
nuove forze delle quali dovranno imparare a servirsi. La maniera in cui ne
faranno uso dimostra nuovamente la differenza dei processi di incarnazio-
ne nei due sessi. Nella ragazza, queste forze, meno profondamente incarna-
te, si manifestano in maniera pi superficiale, sono come un abito, una
toilette di cui si pu approfittare per cercare di vedere leffetto che fa sugli
altri. C sempre la tentazione di vedere sino a che punto si pu arrivare, e
a un professore necessaria molta vigilanza, molta presenza di spirito, e
anche molto umorismo per salvare la faccia. Poich non si tratta pi di
usare semplicemente lautorit come nel primo settennio. L lautorit
aveva il suo spazio, a condizione di emanare quellincontestabile superio-
rit che il bambino ammira; dopo i quattordici anni, essa rischia di
degenerare in autoritarismo e di suscitare la ribellione.
Nel ragazzo, queste forze astrali libere agiscono pi in profondit, in
maniera pi intima; provocano anche, in lui, un senso di imbarazzo, da l
la tendenza a ripiegarsi su se stesso, a diventare un po orso, fino a fare dei
grugniti a mo di risposte. Neppure in questo caso, lautorit servirebbe a
niente; serve al contrario il tatto, la delicatezza per dimostrare al giovane
che queste forze che egli non sa ancora usare gli danno una coscienza pi
sveglia, una capacit di ragionamento che prima non possedeva; non
forse questo il periodo delle interminabili chiacchierate tra amici?
... e il suo La terapia deve cercare innanzitutto di stimolare questo metabolismo del
trattamento ferro, cosa possibile grazie allutilizzazione dellortica, Urtica dioica, in un
farmaco un altro componente del quale la Fragaria vesca, la fragola: Fragaria
vesca 15% / Mel 5% / Urtica dioica 30% / Eccipiente q.s.p. 100%. Lortica
agisce non tanto per il ferro che contiene, quando per il processo ferro che la
caratterizza. Quanto alla fragola, possiamo dire che orienta questo processo
verso il sangue. Possiamo anche utilizzare Urtica dioica ferro culta 0,1% o
anche 1%, nel quale il ferro ha subito un processo di dinamizzazione attraverso
la pianta (Cfr. nota 7, capitolo IV).
Siccome lanemia ha un rapporto con la luce e con lIo, dobbiamo pensare
naturalmente, come in tutte le affezioni che riflettono un processo di incarnazio-
ne insufficiente, al Phosphorus (D6 al mattino). Infine, alle ragazze che danno
limpressione di fluttuare sopra il suolo, dobbiamo dare un poco di piombo in
D6 o D10, ma con prudenza. Non dimentichiamo il rame, perch rende
lorganismo ricettivo al ferro. Si deve utilizzare ancora una volta sotto forma di
unguento (Cuprum met. D1 ung.) spalmandolo ogni giorno sulla regione
splenica. Prima di chiudere con la clorosi, ricordiamo che il ferro ha dei dei
Dai quattordici ai ventuno anni 83
Perch questa predilezione della tubercolosi per il polmone? inte- Predilezione della
ressante fare un parallelo tra questo fatto e la bassa percentuale di silice tubercolosi per il
contenuta in questo organo. Tra tutti gli organi, il polmone quello che polmone
ne contiene di meno. Viceversa il pancreas, lorgano pi ricco di silice,
non quasi mai colpito da tubercolosi. La ghiandola surrenale, altro
organo povero di silice, costituisce un altro luogo di elezione per il bacillo
di Koch.
Questi fatti colpiscono ancora di pi quando si viene a sapere che il
polmone destro, pi povero di silice viene colpito pi spesso del sinistro.
La silice, il cristallo di roccia, lespressione delle forze di strutturazione
del polo superiore; essa limmagine della luce, del pensiero lucido che
arriva allastrazione, esattamente tutto quello che manca nella tubercolosi
caratterizzata dalla comparsa di processi vegetativi, dalla formazione di
essudati, necrosi caseose e pus. Queste ultime sono espressione delle forze
del metabolismo. Quando la tubercolosi guarisce, saranno di nuovo i
processi opposti di mineralizzazione e calcificazione a riprendere il
sopravvento. Per concludere, il polmone, che il pi basso degli organi del
84 Medicina antroposofica
polo superiore, per la sua posizione, quello che sottoposto di meno alle
forze di strutturazione.
Il ruolo della luce Abbiamo ricordato laffinit della silice con la luce, che, anchessa,
ha un ruolo importante nella tubercolosi. Sappiamo che la sua insufficien-
za pu favorire la malattia; conosciamo anche la fragilit del bacillo di
Koch esposto al sole e pi esattamente ai raggi ultravioletti. Conosciamo
anche lazione benefica della luce ben dosata sui tubercoloci. Al contrario,
una intempestiva esposizione al sole pu essere allorigine di una tuberco-
losi particolarmente grave. Rudolf Steiner parla di metabolismo della
luce. Questa, penetrando nellorganismo, subisce una metamorfosi. Nella
stessa maniera in cui gli alimenti devono essere trasformati prima di
penetrare nel nostro organismo, la luce deve essere trasformata per poter
essere assimilata. Questa luce trasformata possiede anchessa un potere
battericida. Se lorganismo ne dispone in quantit sufficiente, i bacilli non
potranno svilupparsi. Pu accadere che linsufficienza di luce esterna sia la
causa della carenza in luce trasformata, ma pi spesso lorganismo che, in
seguito allazione insufficiente dellIo a livello della pelle, incapace di
assicurare questa metamorfosi. Niente di strano allora, che una persona la
cui pelle, organo di metamorfosi della luce, stata danneggiata da una
esposizione intempestiva al sole, diventa incapace di assicurare corretta-
mente questa trasformazione e si particolarmente esposta a una massiva
invasione bacillare. Questa doppia eziologia, sia per insufficienza di luce,
sia per incapacit di trasformarla, labbiamo gi incontrata studiando il
rachitismo.
Trattamento della Nel trattamento della tubercolosi, dobbiamo cercare prima di tutto di
tubercolosi polmonare fortificare i processi di strutturazione nati dal polo superiore; non sarebbe male
se, a questo scopo, lammalato si sottoponesse a rigorosi esercizi di pensiero
studiando, per esempio, geometria. Dobbiamo ridurre la tendenza a debordare
del polo metabolico moderando lapporto alimentare. Non c niente di pi
sbagliato che voler sovralimentare un tubercolotico. Dobbiamo agire sul proces-
so di metamorfosi della luce con Phosphorus D5 somministrato al risveglio.
Bisogna tuttavia sospendere Phosphorus nei mesi di aprile, maggio e giugno,
durante i quali potrebbe essere causa di emottisi. Durante questo periodo si pu
sostituire con Magnesia phosphorica D6. Dobbiamo stimolare i processi di
incarnazione col ferro, che possiamo prescrivere sotto forma di Ferrum
rosatum, preparazione che associa al ferro petali di rose rosse. bene dare
contemporaneamente Graphites, che apporta anche forze di strutturazione. Si
deve prescrivere Ferrum rosatum D2 10% / Graphites D14 10% /
Eccipiente q.b. 100% dil., tre volte al giorno. Ai soggetti floridi, si deve
prescrivere Ferrum muriaticum 0,1% / Graphites D15 q.b. 100% dil. Biso-
gna utilizzare anche le forze di strutturazione della silice, che sarebbe meglio
Dai quattordici ai ventuno anni 85
Verso i ventun anni avverr una quarta nascita quella dellIo. Non La nascita dellIo
per caso che questa et era stata scelta per accedere alla maggiore et,
poich solo la libera disposizione dellIo permette allindividuo di assume-
re le sue responsabilit in tutta coscienza. Tra i quattordici e i ventun anni,
il pensiero ancora fortemente influenzato dallaffettivit; solo dopo la
liberazione dellIo che avr la possibilit di diventare realmente obiettivo.
Qui si tratta proprio di una possibilit che non sempre sar messa a
profitto!.
Vi sono ancora nellevoluzione dellindividuo altri periodi di sette
anni, ma, dato che hanno un rapporto meno diretto con la medicina, non
ne parleremo. Facciamo notare tuttavia che i doni che portiamo nascendo
ci permettono di progredire solo verso i ventotto anni; quello che divente-
remo dopo questa et sar frutto del lavoro che compiremo su noi stessi.
Non c da meravigliarsi se alcuni, mentalmente, non vanno mai oltre
questa et.
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PARTE TERZA
sanguigno (1)
Corpo astrale rene aria o nervoso
linfatico o
Corpo eterico fegato acqua flemmatico
Corpo fisico polmone terra malinconico
NOTA
Capitolo X
Il polmone
Asma e diatesi Nella genesi dellasma, si ritrova spesso una diatesi essudativa. Ebbe-
essudativa ne, questa affezione consiste in uno spostamento di funzioni metaboliche
nella zona neurosensoriale alla quale appartiene la pelle, cosa che sembre-
rebbe contraddire ci che ho detto dellasma. In realt qui siamo di nuovo
in presenza di quella legge del pendolo che, a una tendenza, ne fa seguire
Il polmone 91
Ma si tratta ancora di asma le cui genesi diversa e la cui origine si Asma e bronchite
colloca realmente al polo metabolico. Le troviamo in quei soggetti di tipo
digestivo, nei quali le manifestazioni spasmodiche del corpo astrale non
sono che una reazione a un sovraccarico sostanziale nato dal polo metabo-
lico. Questi ammalati sono simili a coloro che soffrono di bronchite
cronica, malattia associata talvolta allasma.
Raffreddore da fieno e Bench non faccia parte delle affezioni polmonari propriamente
allergia dette, parleremo del raffreddore da fieno per la sua parentela con lasma.
Come questultima costituisce una manifestazione allergica.
Ma che cos lallergia? La comprenderemo meglio confrontandola
al suo equivalente psichico. Noi sopportiamo difficilmente certe persone.
Proviamo nei loro riguardi una violenta antipatia e, per poco che siamo
predisposti alla collera, il minimo contatto con loro rischia di farci uscire
dai gangheri. Di fronte e queste persone siamo come sensibilizzati, cosa
che pu tradursi in parole e perfino in atti violenti. Questa antipatia
esacerbata una manifestazione della nostra affettivit che tenta di farci
respingere laltra con tutta lenergia del nostro essere astrale; ma questo
spiegamento di forze smisurato nei confronti dei fattori che lhanno
provocato, al punto che un osservatore esterno trova questa reazione
assolutamente fuori luogo.
Avviene la stessa cosa per lallergia. La reazione della mucosa nella
coriza spasmodica smisurata nei confronti di quel po di polline che lha
provocata. Gli starnuti che laccompagnano sono, sul piano fisico, ci che,
sul piano psichico, costituiscono la collera e lantipatia. Non dunque il
polline che si deve chiamare in causa, ma la costituzione di colui che
reagisce nei suoi confronti in modo cos esplosivo. Le violente reazioni del
corpo astrale, che si tratti di crampi o di spasmi, sono praticamente
sempre segni della sua debolezza come labbiamo caratterizzata nellim-
Il polmone 93
La terapia del raffreddore da fieno mirer dunque a rinforzare ed armo- Trattamento del
nizzare lazione del corpo astrale a livello della mucosa. A questo fine Rudolf raffreddore da fieno
Steiner ci ha proposto Gencydo (Succus citri / Succus cydoniae). Al momento
della fioritura, il limone sede di un intenso processo di dispersione, sotto forma
di un profumo un po dolciastro. A questo processo di dispersione fa seguito un
processo inverso di concentrazione nel frutto. Questa tendenza centripeta non
arriva al disseccamento, come nei semi, ma lascia il posto ed un rigonfiamento
che mette in gioco le forze eteriche; questo rigonfiamento controllato, limitato
da una scorza che ha quasi la consistenza del cuoio. Queste propriet astringenti
appaiono anche nella formazione dellacido a detrimento degli zuccheri. Utiliz-
zando il limone nella terapia noi mostriamo allorganismo la strada da seguire,
gli diamo un modello. In effetti la mucosa deve essere resistente, non deve lasciare
che i liquidi si disperdano, non deve pi disseccarsi; deve rimanere umida. Anche
la mela cotogna trattiene il processo di formazione dello zucchero, ma questa
volta a beneficio della mucillagine il cui ruolo nelle mucose gi conosciamo.
un frutto aspro, duro, le cui propriet verranno rinforzate da quelle del limone.
Abbiamo collegato il raffreddore da fieno e lasma per il loro caratte- Differenza tra asma e
re allergico e per il loro andamento spasmodico, che giustifica un tratta- raffreddore da fieno
mento parzialmente simile, ma non bisogna dimenticare che sotto altri
aspetti esse sono piuttosto malattie opposte. Se nel raffreddore da fieno
osserviamo una forte tendenza centrifuga, nellasma, viceversa, abbiamo
descritto una tendenza centripeta, che arriva alla mineralizzazione sotto
forma di cristalli. Il polmone che ha la tendenza a diventare troppo
consistente, troppo terra sar in questo caso preservato dal Gencydo, che
laiuter a conservare la sua succulenza.
94 Medicina antroposofica
Ruolo del polmone Il polmone, la cui funzione consiste in uno scambio permanente col
nello psichismo mondo fisico, sul piano psichico svolge il ruolo di realizzare il contatto
affettivo col nostro ambiente; poich il contatto sociale, labbiamo gi
visto, anche una forma di respirazione. Una deformazione superficiale
(Cfr. cap. IV) dellorgano, impedendogli di adempiere il suo ruolo di
specchio dellanima, ostacoler le relazioni normali col proprio am-
biente. Una tale deformazione pu avere unorigine costituzionale e mani-
festarsi nel temperamento. Pu anche apparire solo pi tardi e diventare
allora causa di disturbi psichici.
Trattamento delle Nel trattamento dei disturbi psichici in rapporto con il polmone, bisogne-
psicosi malinconiche rebbe prima di tutto pensare ai bagni solforati caldi. Dobbiamo anche dare
Sulfur o Hepar sulfur, lo zolfo che attiva il metabolismo e aiuta a combattere la
Il polmone 95
NOTE
Capitolo XI
Il Fegato
I disturbi della funzione biliare si devono mettere in rapporto con Disturbi della funzione
lelemento calore. Ne abbiamo un esempio nellepatite catarrale. biliare
Nelleziologia di questa malattia, non raro trovare un consumo eccessi-
vo di grassi o lutilizzazione di grassi di cattiva qualit. Quando lorgani-
smo non arriva pi a metabolizzarli correttamente, essi si comportano da
corpi estranei e creano focolai parassiti (Rudolf Steiner). Questi sono
una fonte di nutrimento, donde lapparizione di processi infiammatori. Il
rapporto tra le epatiti e il calore spiega anche la loro maggior frequenza
nella bella stagione e nei paesi caldi. Queste infiammazioni si accompagna-
no ad un afflusso del sangue al fegato che genera un aumento della produ-
zione di bile. Per un fatto che sembra paradossale, questo aumento di
produzione non pu pi defluire attraverso le vie biliari; tutto avviene
come nellincendio di un cinema, dove gli spettatori sconvolti bloccano le
uscite. La bile rifluisce allora verso il sangue, si spande in tutto lorgani-
smo provocando litterizia o ittero.
Rudolf Steiner ha inaugurato una nuova terapia nelle affezioni epatiche Nuovi farmaci
proponendo tre farmaci:
100 Medicina antroposofica
Fragaria vesc, fol. 20% / Vitis vinifera, fol. 20% / Eccipiente q.b. a
100%;
Choleodoron;
Stannum (lo stagno). Inoltre, egli ha messo in luce lazione di piante come
Cichorium intybus e Taraxacum.
smo che modella (contrariamente al piombo che agisce sugli elementi minerale e
lo scheletro). Stannum preserva bene tanto dal rammollimento che dalleccessivo
indurimento e impedisce la deformazione. Nei versamenti, dobbiamo prescri-
verlo associato a Bryonia (Bryonia D6 + Stannum met. D10) (3) per iniezioni
sottocutanee in prossimit della zona interessata. Dobbiamo utilizzarlo anche
sotto forma di unguento, spalmando la zona epatica nelle cirrosi e nelle asciti
(Stannum D1 ung.). Lazione di Stannum sar rinforzata e orientata dai
processi di dinamizzazione attraverso le piante, di cui abbiamo precedentemente
parlato (Cfr. nota 7 cap. IV). Cichorium stanno cultum 0,1% agir soprattut-
to sulle malattie calde e acute del fegato, Taraxacum stanno cultum 0,1% sui
processi degenerativi e cronici.
Quando il fegato non recita pi correttamente il suo ruolo di stru- La paura della vita
mento dellanima, queste caratteristiche hanno la tendenza ad accentuarsi.
La bonomia si trasformer in debolezza danimo e linerzia in depressione.
Lammalato avr lidea fissa di perdere il benessere, avr paura della vita e
dei disturbi che essa potrebbe provocargli. Il fegato, organo della vita,
genera con la sua disfunzione la paura della vita che si manifester per
esempio col timore della mancanza di denaro o quello di vedere i suoi
parenti vittime di incidenti. Diventa oggetto di preoccupazioni tutto ci
che lavvenire potrebbe portargli. Questi ammalati hanno anche la ten-
denza a intestardirsi e cavillare. Il disturbo pi caratteristico senza
dubbio la depressione. I metodi che ne sono colpiti diventano incapaci di
assolvere i compiti pi elementari, che appaiono loro come
insormontabili.
102 Medicina antroposofica
Le psicosi epatiche... Spinta allestremo, la depressione diventer totale abulia. Nel secon-
do capitolo, noi abbiamo messo la volont in relazione col metabolismo,
quindi non ci stupiremo di venire a sapere che il fegato capace di
generare tali disturbi. In una delle sue conferenze, Rudolf Steiner (4) mette
lenergia volontaria in relazione col riassorbimento biliare nellintestino:
un riassorbimento troppo intenso ci infiamma, ci spinge allazione; un
riassorbimento insufficiente ci rende indolenti. Cos, nellittero, in cui la
bile trattenuta nel fegato e il riassorbimento praticamente nullo,
risentiamo una invincibile stanchezza. Quando questo riassorbimento
diventa troppo intenso, il desiderio di azione pu degenerare in mania.
Questo sintomo si alterna con quello della depressione nella psicosi mani-
aco-depressiva.
Bench predisposto a questi disturbi, il temperamento linfatico non
ne ha affatto lesclusiva. La nostra alimentazione attuale, mantenendo uno
stato di insufficienza epatica cronica, allorigine di manifestazioni
depressive che colpiscono numerosi ammalati, qualunque sia il loro tem-
peramento.
...e il loro trattamento Tutte queste manifestazioni esigono una terapia epatica come quella da noi
descritta prima. Dobbiamo utilizzare principalmente Hepatine D4 /
Taraxacum stanno cultum 0,1% aa. nella depressione, e Cichorium stanno
cultum 0,1% / Hepatine D4 aa nella malattia calda che la mania.
Se fosse possibile procurarselo, suggerirei di sostituire Hepatine con
Hepar delphini, dato che lestrema sensibilit cutanea di questo cetaceo fa
pensare a una costituzione epatica assolutamente particolare, poich esiste una
polarit tra il fegato e la pelle.
In ogni rallentamento delle funzioni biliari, bisogna pensare anche al
ferro, sia sotto forma di Chelidonium ferro cultum 0,1% per iniezioni
sottocutanee, sia sotto forma di Ferrum met. D1 ung. per unzioni. Iniezioni e
unzioni si devono fare nella zona vescicolare.
NOTE
2 Wachsmuth G., Erde und Mensch, ihre Bildekrfte. Rhythmen und Lebensprozesse,
vol. I, p. 329. Dornach, 1945.
4 Rudolf Steiner, Mensch und Welt. Das Wirken des Geistes in der Natur, Dornach,
conferenze dottobre 1923.
103
Capitolo XII
Il rene
Sin dal 1920 e pi precisamente a partire dal 1925, Rudolf Steiner (1) Un organo astrale
aveva attirato, per primo, lattenzione su una seconda funzione del rene,
non meno importante dellescrezione, che consiste nel trasformare le
sostanze alimentari provenienti dalla digestione, a impregnarle di forze
astrali, esattamente come il fegato le aveva impregnate di forze eteriche.
Generalmente, quando un organo possiede una funzione esterna, compie
anche, per contropartita, una funzione interna. Se, per il rene, questa
consiste nellastralizzare le sostanze alimentari, in altre parole a trasfor-
marle in sostanza sensibile, noi troveremo stretti rapporti tra i reni e il
corpo astrale, e il supporto di questultimo che lelemento gassoso (Cfr.
Cap. I).
I processi di escrezione, come abbiamo visto, sono gi sotto la
dipendenza del corpo astrale. Daltra parte, per lalto consumo di ossige-
no, per la sua sensibilit allanossiemia e per la sua incapacit a rigenerarsi,
il rene simile al sistema nervoso che lo strumento del corpo astrale.
Questa somiglianza esiste per il primo abbozzo renale anche sul piano
embriologico. La paura, manifestazione astrale, si ripercuote sul rene
provocando ma pollachiuria. Non si pu fare un accostamento etimologi-
co tra neuron, nervo, e nephros, rene? Infine, curioso notare che lanimale
nervoso per eccellenza e uno tra i pi intelligenti, il cavallo, anche
particolarmente esposto alle affezioni renali e alle coliche. Quando lo si
vede galoppare, criniera al vento, si pu sentire che tra questo animale e
104 Medicina antroposofica
Un organo arterioso lelemento aria ci sono stretti rapporti. Aggiungeremo che la secrezione
renale varia in funzione della pressione atmosferica. Infine, la frequenza di
meteorismo nelle malattie renali una ragione di pi per considerare il
rene come un organo-aria.
Umanizzazione delle Nel rene, questaria si manifesta solo sotto forma di combinazione.
albumine Il rene principalmente un organo arterioso, il sangue della vena renale
contiene poca anidride carbonica e mantiene il color rosso vivo del sangue
arterioso. lopposto di quello che osserviamo nel fegato, che soprattut-
to un organo venoso. Questa combinazione dellossigeno col sangue mo-
stra bene che a questo livello, il corpo astrale, il cui vettore proprio
lossigeno, agisce a contatto dellelemento liquido, dunque attraverso il
corpo eterico, che genera i processi di elaborazione (Cfr. Cap. IV). La
funzione escretrice, invece, implica unazione pi diretta del corpo
astrale, unazione di dinamica neurosensoriale.
Tutti questi sintomi richiedono il ferro, metallo dellincarnazione, che obbli- ... e il suo trattamento
gher il complesso superiore a prendere meglio possesso dellinferiore. Dobbiamo qui
prescrivere questo metallo sotto forma di Ferrum sidereum D10 / Pancreine D6
aa trit., per bocca o sotto forma di iniezioni. Dobbiamo pensare anche allarsenico,
che sar prudente somministrare sotto forma di Levico D3.
In questo caso, necessario ristabilire, nei reni, larmonia tra i due ...e il loro trattamento
processi. Dobbiamo utilizzare a questo fine la asperella (Equisetum arvense).
In questa pianta, ricca di silice e di zolfo, e che non ha praticamente radici n
fiori, il processo Sal della radice e il processo Sulfur del fiore si compenetrano nel
gambo che in pratica costituisce lintera pianta.
Questa possiede una struttura arieggiata che ci orientano verso
lorgano-aria che il rene. Essa servir in qualche modo da modello, da fattore
armonizzante, tra la dinamica metabolica (Sulfur) e la dinamica
neurosensoriale (Sal), per il rene. Equisetum si deve dunque utilizzare in
generale nelle affezioni del rene, quali che siano le loro caratteristiche. Dobbia-
mo prescrivere Equisetum D6 (eventualmente, nelle malattie di vecchia data in
D15), per bocca e per iniezioni sottocutanee.
Nellanuria, si devono applicare compresse calde sul rene e anche ventose
scarificate. Bisogna anche fare iniezioni di Carbo D15 + Pancreine D6 (2)
nella zona epigastrica (3).
Il problema del sale Dato che la patologia renale pone il problema del sale, necessario
studiarne il ruolo nellorganismo. In genere le piante ne contengono poco,
ma esse sono ricche di potassio. Questultimo, come gli altri alcalini, il
testimone dellattivit eterica. Il cloruro di sodio, invece, un elemento
caratteristico degli esseri animati, altrimenti detti portatori di un corpo
astrale. Luomo e gli animali non possono fare a meno del sale e mantengo-
no la sua percentuale a un tasso molto stabile quali che siano le condizioni
esterne e lapporto alimentare. Il sale dunque deve essere messo in relazio-
ne con il corpo astrale. Senza di lui il corpo astrale non potrebbe agire sul
corpo eterico e sul suo supporto, lorganismo-acqua. Il consumo di sale,
aprendo la via allastrale, risveglia la coscienza. Se, al contrario, il corpo
eterico e lorganismo-acqua prendono il sopravvento sul corpo astrale, la
coscienza si attenua. Cos, i bambini nutriti col latte di vacca, pi ricco di sale
del latte umano, sono pi svegli di quelli nutriti al seno (Cfr. Cap. VII). Il
desiderio di sali generalmente caratteristico di una forte affinit del com-
plesso superiore per il complesso inferiore. La riduzione dellapporto
alimentare di sale aiuter a frenare unazione troppo intensa del corpo astrale.
Sarebbe dunque inopportuno prescrivere una dieta povera di sale quando
lazione del corpo astrale insufficiente. Bisogner tuttavia agire con molto
discernimento, tenendo conto del frequente groviglio dei diversi processi
patologici nelle affezioni renali.
Gli edemi Gli edemi sono spesso legati a una ritenzione di cloruro. Possiamo
allora considerarli come una reazione dellorganismo-acqua, che cerca di
sbarazzarsi del sale ammassandolo in un deposito quando il rene non pi
capace di eliminarlo. Non tutti gli edemi hanno questa origine; essi il pi
delle volte sono lespressione di una paresi dellorganismo-acqua, che
lascia stagnare i liquidi.
ruolo di Tabacum nel capitolo X. Un altro farmaco per questi disturbi Carbo.
Quando carbonizziamo una pianta, tutto ci che vitale viene eliminato,
sussiste solo la struttura il cui vettore il carbone. Daltra parte, il carbone
presenta una notevole affinit con laria, non solo per la sua combustibilit, ma
per le sue propriet di assorbimento dei gas. Carbo cos il respiratore, esso
aiuta il corpo astrale ad assumere i processi respiratori interni dellorganismo. Il
meteorismo uno dei suoi sintomi dominanti. Nelle malattie renali dobbiamo
utilizzarlo in generale in D15. Facciamo ancora presente che uniniezione di
Carbo vegetabilis D30 permette generalmente di calmare una crisi di asma di
origine renale. Utilizzando Carbo equiseti orienteremo pi particolarmente
lazione di Carbo verso il rene.
Un farmaco importante proposto da Rudolf Steiner per il trattamento di
unirradiazione renale troppo intensa la radice di camomilla. Nella pianta,
la radice rappresenta il polo Sal e deve essere messa in relazione col sistema
neurosensoriale delluomo, sul quale possiede unazione elettiva. (Il fiore, vice-
versa, agisce sul polo metabolico). Daltra parte la radice di camomilla ricca di
sali alcalini, che orientano la sua azione verso lorganismo-acqua. Cos, possia-
mo dire che la radice di camomilla possiede delle propriet di strutturazione di
fronte e questo organismo. Dobbiamo prescriverla dunque tutte le volte che c
motivo di armonizzare lazione del corpo astrale sul corpo eterico. Si tratta di un
farmaco dal vasto campo di applicazione. Dobbiamo prescrivere Chamomilla,
rad. in D6, D15 o D30 secondo la zona dei sintomi dominanti, tenendo presente
che le basse diluizioni corrispondono al polo metabolico. Ricordiamo che
Chamomilla, rad. un calmante in caso di agitazione; abbiamo gi visto la sua
utilizzazione in D4 per linsonnia dei bambini.
Un eccesso dellazione del corpo astrale a livello dei reni, nella sua Le nefriti croniche...
dinamica neurosensoriale, sar allorigine di malattie come le nefriti cro-
niche e la nefro-sclerosi. Questi processi sono spesso intricati con altri e
possono evolvere per anni con esacerbazioni successive. Essendo il rene,
allopposto del fegato, incapace di rigenerarsi, la prognosi di queste malat-
tie sfavorevole.
In questo caso, la terapia deve mirare a rinforzare la dinamica opposta, ...e il loro trattamento
quella dunque dellassimilazione. A questo fine dobbiamo utilizzare il rame.
Possiamo impiegare il suo ossido: Cuprite D4 oppure la sua forma vegetale:
Melissa cupro culta 0,1%. Chamomilla cupro culta trover piuttosto la sua
indicazione in caso di manifestazioni spasmodiche. Questi due preparati si
possono somministrare per iniezioni o per os.
Una maniera elegante ed efficace di utilizzare il rame quella di applicar-
lo sotto forma di unguento allaltezza della proiezione renale (angolo costo-
vertebrale). Si pu prescrivere Cuprum met. D1 ungt. o associato a Tabacum:
Cuprum met. D1 / Tabacum D6 aa ungt. Non dobbiamo dimenticare, ben
inteso, Equisetum, del quale possiamo rinforzare la componente Sulfur prescri-
108 Medicina antroposofica
I processi infettivi... Bench non appartengano in proprio alla patologia renale, necessario
dire qualche parola sul trattamento dei processi infettivi dellapparato urinario.
...e il loro trattamento Nei flemmoni peri-nefritici, dobbiamo utilizzare Apis mell. D2 10% /
Belladonna D2 10% / Eccipienti q.b. a 100% dil. e Carbo vegetabilis 5% /
Sulfur D1 10% / Eccipiente q.b. a 100% trit. alternativamente come nellin-
fiammazione (Cfr. Cap. VI). Dobbiamo iniettare anche Echinacea ang. D3 e
Argentum met. D20.
Nelle pieliti e cistiti, quasi sempre conseguenze di un raffreddore, bisogna
prima di tutto applicare compresse imbevute di un infuso caldo di millefoglio.
Meglio ancora, si deve fare un semicupio con aggiunta dello stesso infuso.
Cantharis comp. Wala (4) un farmaco molto efficace che pu essere sommini-
strato sia per os (10 granuli da tre a sei volte al giorno) sia per iniezioni al basso
ventre (da due a tre alla settimana). Questo farmaco deve sempre essere preso
molto regolarmente, perch una somministrazione sporadica e irregolare sareb-
be senza efficacia. Cantharis D3 per iniezioni gi, da sola, una misura efficace
da applicare allinizio di un trattamento di cistite. Si deve fare liniezione al
basso ventre. In questi casi bisogna pensare anche ad Argentum nitricum D20.
La litiasi renale Dalla parte opposta delle affezioni infiammatorie, troviamo la litiasi
renale, nella quale i processi di mineralizzazione nati dal polo superiore, si
estendono ad organi in cui sono indesiderabili. La composizione dei calco-
li senza importanza dato che lorganismo precipita quei materiali che si
trovano momentaneamente a sua disposizione (urati, fosfati, ossalati o
carbonati). Ci che qui importa, linstallazione di un processo
anorganico di mineralizzazione. Non raro riscontrare questa affezione
nel bambino piccolo in seguito a somministrazione intempestiva di vita-
mina D; ve ne sono perfino di mortali.
interessante notare che gli ammalati colpiti da litiasi renale sem-
brano spesso appartenere allo stesso tipo, al punto che talvolta possibile
sospettare questa malattia a prima vista.
Il rene 109
Il farmaco proposto da Rudolf Steiner in questa affezione, Lapis cancri ...e il suo trattamento
silicicum D15, si compone di silice e di concrezione calcarea del gambero. Per la
sua forma colloidale, la silice si avvicina al mondo organico e agisce sullorgani-
smo-acqua. Il Lapis cancri una concrezione calcarea che appare nella regione
gastrica del gambero al momento della muta. Il gambero ridissolve in seguito
rapidamente questi calcoli, per mineralizzare il suo nuovo guscio, ed per
questo che essi possono essere utilizzati come farmaco nella litiasi. Grazie a Lapis
cancri silicicum, non ho mai dovuto ricorrere ad un intervento chirurgico per
una litiasi renale.
In caso di crisi acuta, bisogna innanzitutto mettere tre ventose, sia nella
zona lombare, sia nella proiezione ventrale delluretere, secondo la localizzazio-
ne del dolore. Spesso, questo atto cos semplice permette di alleviare una crisi
nellarco di un quarto dora. Si pu anche procedere ad applicazioni molto calde.
Talvolta necessario fare uniniezione sottocutanea di Belladonna D3 / Oxalis
acetosella D3 aa, loco dolenti. Questi provvedimenti rendono quasi sempre
superfluo il ricorso agli oppiacei. Quando si incerti tra una crisi di colica renale
e una lombaggine, bisogna ricordare che lammalato colpito da lombaggine
cerca sollievo nellimmobilit e quello colpito da colica renale nel movimento.
Assimilazione ed escrezione, i due aspetti del processo renale, costi- Rene e vita affettiva
tuiscono una specie di ritmo, di respirazione.
Essi sono come una metamorfosi, a un livello pi profondo,
dellinspirazione e dellespirazione polmonare che abbiamo messo in pa-
rallelo con la simpatia e la antipatia (Cfr. Cap. I, nota 3). Tuttavia, questi
due sentimenti sono caratterizzati da un certo grado di coscienza che non
ritroviamo pi nelle manifestazioni psichiche che potremmo mettere in
rapporto con il rene. A questo livello, tutto pi profondo, pi organi-
co, e per conseguenza meno cosciente. In quanto strumento dellanima,
metteremo dunque il rene in rapporto con la vita affettiva profonda. Cos,
la paura di tipo renale sar una paura organica. Questi soggetti temo-
no di avere una malattia occulta, come pure alcune cancerofobie sono
rivelatrici di una disfunzione renale non manifesta.
Simpatia e antipatia sono movimenti diretti verso lesterno; che cosa
diventeranno nella loro metamorfosi renale, cio a dire quando saranno
diretti verso linterno? Questa accettazione o questo rifiuto nella profon-
dit del nostro essere si ripercuoter sul nostro stato danimo, il cui
riflesso il nostro umore.
La schizofrenia Una lesione superficiale del rene, che non gli consente di assolvere
il compito di strumento dello psichismo, potr essere, se persiste, causa di
gravi disturbi; quello che nel temperamento nervoso era solo tendenza
schizoide diventer schizofrenia. Ci che era un disturbo di assimilazione
sul piano fisico diventer incapacit a digerire, ad assimilare certi avve-
nimenti. Non sono pi le albumine a comportarsi come corpi estranei
allanima, ma i contenuti psichici. Daltra parte, non raro scoprire in
questi ammalati delle disproteinemia.
LIo non occupa pi il centro dellanima e tutto si organizza, allini-
zio spesso logicamente, attorno a questi parassiti psichici che costitui-
scono gli avvenimenti non superati. Siamo in presenza di unaffezione
nella quale il corpo astrale predomina a spese dellIo divenuto incapace di
ordinare il contenuto psichico. Questi ammalati sono quasi sempre sog-
getti intelligenti, i loro ragionamenti sono logici, ma cristallizzati attorno
a unidea direttrice estranea alla realt (spesso variabile nel tempo). Nella
loro anamnesi si scopre spesso una precocit intellettuale unita a un
prematuro invecchiamento fisico e morale. Avremo occasione di
riparlarne a proposito del cancro.
Trattamento delle
psicosi renali A tali ammalati, dobbiamo innanzi tutto somministrare il rame, metallo
dellassimilazione, sotto forma di Melissa cupro culta 0,1% / Renine D3 aa,
per iniezioni sottocutanee (angolo costo-vertebrale). In caso di crampi, di spasmi,
di pressione alta, sostituirlo con Chamomilla cupro culta 0,1% / Renine D3
aa. Come in ogni affezione renale, dobbiamo pensare a Equisetum e a Carbo
vegetabilis. Si potr prescrivere, per esempio, Carbo vegetabilis D30 +
Equisetum D20 (5) per iniezioni sottocutanee, oppure Carbo equiseti D15.
Lapplicazione dellunguento Cuprum met. D1 / Tabacum D6 aa proseguito
regolarmente spesso molto efficace. Infine, si deve tentare di dare un certo peso
a questi ammalati, prescrivendo loro Plumbum, anche sotto forma di unguento
(Plumbum met. D1 25% ungt.), applicato sulla regione splenica. Quando si
vuole orientare lazione del rame verso il sistema nervoso, si pu utilizzare il suo
silicato naturale, Dioptase, in linea di massima in elevata diluizione. Non si
deve dimenticare che questi ammalati in generale mancano di calore. Bisogna
Il rene 111
NOTE
Capitolo XIII
Il Cuore
Abbiamo precedentemente visto (Cfr. Cap. II) che il cuore non deve Ruolo del cuore nella
essere paragonato a una pompa. Questa falsa immagine cos radicata in circolazione
noi per linsegnamento ricevuto sin dalla prima infanzia che ci difficile
concepire che non il cuore che mette il sangue in movimento, ma
viceversa il sangue che mette in movimento il cuore. Eppure, oltre le
esperienze di Manteuffel gi citate, ce lo provano quelle realizzate dalla
preparazione di Starling. Questa consiste nel collegare su un insieme
cuore-polmone una canalizzazione che sostituisce la grande circolazione.
Dal momento in cui il sangue messo in movimento in questa
canalizzazione e raggiunge il cuore, questo si mette a battere, anche dopo
uninterruzione di parecchie ore, anzi di parecchi giorni! La supremazia
del sangue cosi messa chiaramente in evidenza.
Per il calore, per la mobilit, per il suo ruolo nel ricambio e anche Sangue e nervi
per la facolt di intensa rigenerazione (un globulo rosso vive soltanto un
mese), il sangue appartiene al polo del metabolismo ed opposto al
sistema neurosensoriale. Il cuore il punto di incontro tra queste due
polarit che esso equilibra ed armonizza. La preparazione di Starling di cui
abbiamo parlato consente ancora altre constatazioni: quando si intensifica
la corrente sanguigna in direzione del cuore, questorgano in una prima
fase reagisce con un accrescimento dellampiezza delle contrazioni, poi, in
una seconda fase, con una accelerazione del ritmo. Queste due reazioni
come conseguenza hanno un aumento del volume/minuto. Noi non sia-
mo coscienti di tali variazioni di portata nel nostro organismo, ma siamo
perfettamente capaci di percepire laccelerazione del ritmo; dunque
importante sapere che questa accelerazione deve essere riferita
114 Medicina antroposofica
Diastole e sistole Larrivo del sangue venoso nel cuore provoca la diastole. A questo
processo centrifugo di dilatazione segue una reazione neurosensoriale di
contrazione di direzione centripeta, la sistole. Nella diastole il cuore cede
alle forze del polo metabolico, si arrotonda e tende a perdere la propria
forma; viceversa, nella sistole, le forze del polo neurosensoriale lo restrin-
gono e gli ridanno la sua struttura. Diastole e sistole sono cos lespressio-
ne di una polarit (v. figura). Questi due aspetti normalmente si alternano
nel tempo. Possiamo cos trovarne unespressione nel volume in funzione
delle costituzioni: nel tipo picnico, caratterizzato dalla predominanza del
metabolismo, il cuore pi arrotondato; nel leptosomico
neurosensoriale, il cuore allungato.
Variazioni del ritmo Se laumento della portata e laccelerazione del ritmo sono espres-
sioni dellintensificazione dei processi metabolici, come li osserviamo
dopo un pasto o durante la febbre, il rallentamento di questultimo al
contrario espressione dellazione dominante dei processi neurosensoriali.
Ci pu essere osservato quando vi irritazione del nervo vago, nel
riflesso oculo-cardiaco, nella flogosi delle meningi, nelle encefaliti e in
quelle malattie che si accompagnano a una diminuzione del metabolismo.
Constatiamo ancora questo rallentamento del ritmo in caso di violenti
dolori che sono, abbiamo visto, unintensificazione dei processi di co-
scienza. Viceversa, quando lazione del polo neurosensoriale ostacolata,
il ritmo si accelera, cosicch losserviamo in certe paralisi bulbari, in certe
polinevriti e nelle intossicazioni come quella dovuta alla belladonna.
Il cuore 115
Il cuore dunque il luogo in cui si affrontano le due polarit, in cui si Genesi delle affezioni
compensano e si equilibrano. Il sistema ritmico in se stesso non pu cardiache
ammalarsi, esso per definizione armonia, dunque anche salute. Invece, il
suo strumento fisico, il cuore, pu essere danneggiato quando lo sforzo di
compensazione che gli si domanda va oltre le sue possibilit, soprattutto
quando questo sforzo imposto in maniera permanente. Le affezioni
cardiache sono cos il riflesso del predominio di un polo sullaltro. Esse
sono dunque secondarie e spesso impiegano degli anni per manifestarsi,
tanto il cuore si sforza di ristabilire sempre larmonia. Losservazione
delle lesioni che si sono create d cos relativamente poche informazioni
sul processo morboso. Bisogna prima di tutto studiarle nel tempo, cosa
che implica una anamnesi approfondita. La conoscenza di questi processi
sar per il medico un incitamento sia a prevenire le affezioni cardiache che
a curarle.
Malattie infettive Oltre a queste malattie infettive del cuore, o eventualmente associa-
te ad esse, si deve anche considerare un processo morboso legato diretta-
mente alla funzione di equilibrio del cuore. In presenza di un predominio
del metabolismo, la circolazione sanguigna intensa generata dal polo
inferiore tender a sovraccaricare il cuore, a riempirlo troppo; la diastole
sar in un certo senso pi forte della sistole generata dalle forze di
strutturazione del polo superiore. A lungo andare, il cuore ceder a questa
spinta venuta dal metabolismo: si dilater. Tale processo potr, se le cause
persistono, continuare sino allasistolia. Assistiamo qui, come nelle malat-
tie infettive, a una perdita della forma.
Una tale evoluzione spesso lenta, discontinua e insidiosa. Il predo-
minio del metabolismo sul neurosensoriale si manifesta con una diminu-
zione della coscienza e queste affezioni spesso sono indolori. Questo
spiega la frequenza di morti improvvise di questi ammalati che non si
lamentano molto. Talvolta, per scoprire un po di dispnea o
unaffaticabilit di cui non si deve trascurare il significato, necessario
interrogarli con cura.
Trattamento delle La terapia delle affezioni cardiache causate da predominio del polo meta-
affezione da bolico deve prima di tutto essere una profilassi. Nel reumatismo acuto, la
predominio
scarlattina, le angine, e in generale in tutte le malattie infettive, bisogna
metabolico
scaricare il polo metabolico, in altre parole mettere lammalato a dieta e a
riposo a letto.
Questi due provvedimenti eventualmente dovranno proseguire per parecchi
giorni dopo che la febbre scesa, in funzione della malattia. Essi talvolta sono
difficili da ottenere nei bambini ed necessario che il medico faccia valere la propria
autorit. Durante la convalescenza si devono anche evitare le albumine (carne, uova)
Il cuore 117
e si deve proibire che luso del sale sia ripreso troppo presto. La rialimentazione ideale
deve cominciare con composta di mele e riso.
Il ruolo del riposo a letto evidente dato che lattivit muscolare un
processo metabolico. Ma bisogna anche evitare di sollecitare inutilmente il polo
neurosensoriale perch sia in grado di adempiere il suo compito; bisogner
quindi proibire la radio, la televisione e perfino la lettura. Lospedalizzazione,
per il fatto che allontana lammalato dal suo ambiente abituale e dalle sue
quotidiane preoccupazioni, ha talvolta un effetto salutare. Per deve essere di
qualit e che non crei nervosismi supplementari. Tutto dipender dallambiente
nel quale si trova lammalato. Nelle affezioni acute di rigore lisolamento, ma
nelle malattie croniche, una sala comune dove regni il buon umore pu favorire
la guarigione. In tutte le malattie che minacciano particolarmente il cuore e
specialmente in caso di febbre alta, si deve prescrivere, a titolo preventivo,
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente
q.b. a 100% dil. (2).
Nelle malattie infettive del cuore, dobbiamo utilizzare Apis / Belladon-
na alternativamente con Carbo / Sulfur (Cfr. Cap. VI). In caso di attacco del
miocardio, dobbiamo dare della digitale (Digitalis e fol. dig. D3 dil., 5 gocce
tre volte al giorno). Nelle pericarditi, dobbiamo dare Stannum / Bryonia (Cfr.
Cap. XI). Nellendocardite batterica subacuta o malattia di Osler, dobbiamo
innanzitutto prescrivere una dieta vegetariana leggera che comprende una parte
rilevante di verdure crude e frutta. Dobbiamo somministrare per iniezioni
endovenose Argentum met. D30 e Echinacea ang. D3 (uniniezione al giorno
alternate). Dobbiamo prescrivere anche iniezioni sottocutanee di Antimonium
met. D8 2 p. / Aurum met. D10 3 p. e Lachesis da D12 a D15.
In tutte le malattie cardiache di origine metabolica, dobbiamo dare come
trattamento di base Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off.
2,5% / Eccipiente q.b. a 100%, per iniezioni o per os, e Aurum met. a bassa
dinamizzazione (D10, eventualmente D6). Possiamo anche prescrivere il metal-
lo in forma vegetale: Hypericum auro cultum 0,1%, dato che questa forma d
una sfumatura tonificante allauriterapia.
Allo stadio di lesione costituita o di scompenso, dobbiamo dare oltre la
terapia di base, il biancospino, che possiamo prescrivere in associazione secondo
la seguente formula: Adonis vernalis D2 / Convallaria maialis D2 /
Crataegus D2 / Scilla maritima D2 aa dil. Grazie alla scilla, questa composi-
zione aiuta la risoluzione degli edemi.
A proposito di Convallaria, il mughetto, notiamo limportanza in questa
pianta dellelemento ritmico per cui potremmo qualificarla come musicale; i
fiori si dispongono sullo stelo a piani come note su un pentagramma e spesso
formano una quinta e talvolta anche unottava. Ritroviamo questo stesso aspetto
ritmico nella successione dei nodi della radice. Si sarebbe tentati di paragonarla
al sigillo di Salomone col quale divide lhabitat, ma in questultimo il carattere
ritmico pi accentuato nella radice rispetto al mughetto. Le forze di pesantezza
- dunque lelemento terra - sono molto pi marcate nel sigillo di Salomone.
118 Medicina antroposofica
...e il loro trattamento Se nelle malattie cardiache metaboliche abbiamo prescritto un farmaco
preparato da un bacca, quella del biancospino, nelle malattie cardiache indu-
renti, dobbiamo utilizzare un farmaco derivato da un seme duro, quello dello
strofanto, che stimola cos nellorganismo delle forze di reazioni a questa durez-
za (4). Prescriveremo Oleum strophanti D3. Dobbiamo dare anche Aurum
Il cuore 119
...e il suo trattamento Per moderare e armonizzare questa influenza del corpo astrale, dobbiamo
utilizzare il rame: Cuprite D4 nelle bionde e Calcosina D4 nelle brune.
Diciamo proprio bionde e brune, poich si tratta quasi sempre di ammalate.
Utilizzeremo anche Tabacum D10, e, in caso di sintomi cardiaci, Oleum
strophanti D3 (6).
La nevrosi cardiaca Quando il cuore troppo influenzato dalle forze del polo
neurosensoriale, vediamo comparire le nevrosi cardiache, cos frequenti
tra la clientela. La percezione incosciente dei processi di distruzione e di
morte generati da questo polo si tradurr in angoscia, in paura della morte,
anche in assenza di lesioni profonde tali da mettere in pericolo la vita
dellammalato. Sono proprio le lesioni superficiali del cuore (Cfr. Cap.
IV e Cap. IX) quelle che si accompagnano a tali sintomi.
Trattamento delle Nelle manifestazioni nevrotiche che rivelano uneccessiva influenza del
nevrosi e delle psicosi polo superiore, dobbiamo innanzitutto prescrivere Primula auro culta 0,1%
cardiache per iniezioni, e anche con unzioni nella regione precordiale con Aurum met.
D5 / Hypericum perf., flos 10% aa. ungt. Dobbiamo pensare anche a Prunus
spinosa D3 poich si tratta di rivitalizzare lammalato.
Nella follia furiosa viceversa, espressione di uno scatenamento delle forze
di volont in rapporto col metabolismo, dobbiamo utilizzare Hypericum auro
cultum 0,1% ed eventualmente anche Belladonna D3. Di fronte a un ammala-
to in preda a una crisi, potremo ricorrere ad una iniezione di apomorfina (da 5
a 10 milligrammi). Provocando il vomito, si devia lazione del corpo astrale, e
insieme quella dellIo, verso lo stomaco, e si frena cos il polo della volont. In
caso di idee suicide, soprattutto se sono lespressione di una tendenza allafferma-
zione di s che arriva allautodistruzione, dobbiamo prescrivere Aurum met.
dalla D6 alla D10 (oppure eventualmente Hypericum auro cultum). A tutti
questi farmaci dobbiamo sistematicamente associare Hyoscyamus 0,1% /
Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente q.b. e 100% dil.
Andiamo oltre gli Attraverso gli organi cardinali, gli elementi costitutivi delluomo e
schemi gli elementi naturali, abbiamo tentato di delineare le caratteristiche dei
quattro temperamenti. Un tale abbozzo resta necessariamente molto
schematico e potrebbe costituire soltanto un metodo di accesso. Se voglia-
mo comprendere bene un essere umano, bisogna, dopo averlo provvisoria-
mente classificato in una categoria, cercare tutto quello che lo distingue da
essa, tutto ci che fa di lui un individuo simile a nessun altro, compito che
nessun computer saprebbe compiere. Bisogna studiare lessere umano nel
tempo, fare una specie di biografia, che comprenda anche lo psichismo, se
vogliamo essere in grado di guarirlo in profondit.
Le diverse paure Molti nostri contemporanei vivono nella paura; paura dellambien-
te in rapporto col polmone nel melanconico, paura della vita in rapporto
col fegato nel linfatico, paura organica in rapporto col rene nel nervoso
e paura della morte in rapporto col cuore nel collerico. Si deve imparare a
conoscere a poco a poco i sintomi di queste diverse paure, a valorizzarle,
poich costituiscono un aiuto prezioso per risalire alla sorgente del male.
Il paragone dei quattro organi cardinali fra loro rivela fino a che
punto le loro funzioni sono ostacolate e si ripercuotono le une sulle altre.
Il cuore 123
Trattamento di base:
Hyoscyamus 0,01% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% Eccipiente
q.b. al 100% dil.
Aurum met. da D6 a D10 fiale
Hypericum auro cultum 0,1% dil. o fiale
Endocarditi:
Apis mell. D2 10% / Belladonna D2 10% / Eccipiente q.b. al 100% dil.
in alternanza con Carbo vegetabilis 5% / Sulfur D1 10% / Eccip. q.b. a 100% trit.
Argentum met. D30 fiale
Echinacea angustifolia D3 fiale
Lachesis D12 fiale
Miocarditi:
Come le endocarditi + Digitalis e. fol. dig. D3 dil. (10 gocce tre
volte al giorno).
Pericarditi:
Come le endocarditi + Bryonia D6 + Stannum met. D10 fiale (da
mescolare nella siringa).
Endocarditi lente:
Regime vegetariano.
Argentum met. D30 alternato a Echinacea angustifolia D3 per iniezioni
endovenose quotidiane.
Lachesis da D12 a D15 fiale
Antimonium met. D8 2p. / Aurum met. D10 3p. fiale
Carbo betulae methanolum D3 trit.
124 Medicina antroposofica
Pazzia furiosa:
Apomorfina da 5 a 10 mg. fiale.
Belladonna D3 fiale.
Aritmie:
Aurum met. D10 / Cactus grandiflorus D4 / Camphora D3 /
Sarothamnus scoparius D2 aa dil. (10 gocce tre volte al giorno)
Trattamento di base:
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente
q.b. al 100% dil.
Aurum met. D30 fiale
Primula auro culta 0,1% fiale
Oleum strophanti D3 dil.
Aurum met. D5 / Hypericum perf., flos 10% aa ungt.
Angina pectoris:
Cactus grandiflorus da D1 a D3 dil. o fiale
Magnesia phosphorica D3 trit.
Arnica, pl. tota D10 + Tabacum D10 fiale (Da mescolare nella siringa)
Trombosi:
Hirudo off. D4 fiale
Arnica, pl. tota D10 fiale
Nevrosi cardiache:
Primula auro culta 0,1% fiale
Prunus spinosa D3 dil. o fiale
Aurum met. D5 / Hypericum perf., flos 10% ungt.
Morbo di Basedow:
Cuprite D4 trit. (bionde)
Calcosina D4 trit. (brune)
Tabacum D10 fiale
Oleum strophanti D3 dil.
Melissa cupro culta 0,1% dil. o fiale
Il cuore 125
NOTE
4 Rudolf Steiner.
7 Questo organismo di calore deve essere considerato sotto il suo aspetto dinami-
co e non in funzione delle temperature localmente rilevate, che sono variabili.
8 Noi capiamo bene qui che il controllo, generato dal polo neurosensoriale, un
freno alla volont. Quando questo polo superiore (Epimeteo) agisce esclusiva-
mente, la volont talmente frenata da essere annientata. Viceversa, in assenza
di controllo, la volont (Prometeo) si scatena. Una tale concezione dovrebbe
spingerci a rivedere il concetto di nervo motore contro il quale si era sollevato
Rudolf Steiner.
127
PARTE QUARTA
Capitolo XIV
Se possiamo definire il cancro come un processo di crescita patologi- Le cinque questioni del
ca, non lo comprenderemo finch la crescita rester per noi un enigma. Il problema
problema della crescita normale pu riassumersi in due domande: che
cos la crescita? e perch si arresta? Affrontando il problema patologico,
sar necessario porre una terza domanda: perch, a un dato momento, la
crescita ricomincia? Resta infine da sapere perch essa assume un carattere
maligno e le ragioni della localizzazione del tumore.
La prima domanda era stata posta dal ricercatore Sir William
Savory, le seguenti tre da Walter Holtzapfel nel magistrale studio pubbli-
cato nel 1967 (1). In realt, Rudolf Steiner aveva dato le risposte a queste
domande gi da molto tempo ed eccellenti studi di Leroi (2) fondati su una
lunga esperienza pratica, avevano affrontato il problema da molto vicino.
Alla luce di ci che stato esaminato nei primi capitoli, tenteremo di fare
una sintesi di questi differenti studi.
Abbiamo gi risposto nei primi quattro capitoli alla prima doman- La crescita normale
da: che cos la crescita normale? Abbiamo visto che il risultato di due
processi, luno di moltiplicazione, generato da forze eteriche, e laltro di
strutturazione, espressione delle forze del corpo astrale e dellIo, che
trasformano le forze eteriche in forze modellanti. Se le forze di moltiplica-
zione, di riproduzione, agissero da sole, lorganismo diventerebbe unim-
mensa morula (Cfr. figura 2 cap. I), ma sin dallo stadio seguente della
embriogenesi, nella blastula, appare una forma di strutturazione. Tutto
avviene come se, alle forze centrifughe della morula, si opponesse un
invisibile involucro contro il quale queste forze verrebbero ad appoggiar-
si. Si ha limpressione che le cellule, nella loro tendenza alla dispersione,
vengano a serrarsi contro questo involucro e ad allinearsi in un solo strato,
costituendo la blastula. Naturalmente non esiste alcun involucro nel senso
materiale della parola. In realt questo la prima espressione delle forze di
strutturazione a direzione centripeta. A questo stadio, tali forze agiscono
ancora dallesterno e, nella pianta, continueranno a farlo per tutta la loro
130 Medicina antroposofica
Nel corso dellesistenza, lequilibrio tra queste due forze si modifi- Variazione
cher progressivamente. A poco a poco la strutturazione, e con essa la dellequilibrio
mineralizzazione, prender una maggiore importanza relativa. Lorgani- con let
smo a mano a mano che invecchia si indurir.
Potremmo supporre che questo equilibrio si modifica per laccresci- La metamorfosi delle
mento delle forze di strutturazione. In realt non cos; sono le forze di forze eteriche
moltiplicazione che diminuiscono, o pi esattamente che si trasformano.
Esse possono trasformarsi, come abbiamo visto nel capitolo VIII, in forze
del pensiero; ma possono anche essere utilizzate per la funzione degli
organi che hanno contribuito a costruire. quello che osserveremo per i
testicoli e per le ovaie al momento della pubert. Pi tardi, alla menopau-
sa nelle donne, quando questi organi rallentano o cessano la loro funzione,
queste forze ridiventano disponibili. Esse allora dovranno subire una
nuova metamorfosi sul piano spirituale e trasformarsi in saggezza e bont.
Parallelamente alla metamorfosi delle forze di moltiplicazione, assi-
stiamo a quella delle forze di strutturazione il cui compito si riduce,
ugualmente a vantaggio del pensiero. Questo a sua volta deve essere
strutturato (Cfr. prospetto cap. VIII).
Cancro e schizofrenia Se si ricorre troppo precocemente alle forze del pensiero, quando
lIo non ancora maturo per guidare la trasformazione, le forze eteriche
utilizzate mantengono un carattere vegetativo che si manifester molto
pi tardi con una propensione alla schizofrenia. Questa prematura sottra-
zione delle forze eteriche spiega la minore frequenza di cancro in alcuni
ammalati di mente.
I residui eterici che costituiscono questi isolotti di organizzazione
non si risveglieranno fintanto che saremo equilibrati da forze di
strutturazione sufficienti. In caso contrario, manifesteranno la loro
potenzialit sotto forma di proliferazione cellulare.
Nella misura in cui esse si sono integrate al corpo eterico e sono
diventate forze modellanti, queste forze di strutturazione subiscono la
metamorfosi esattamente come quelle della moltiplicazione; ma ci ri-
sponde solo parzialmente alla terza domanda.
Qualificando il cancro come organo dei sensi erratico, Rudolf Il cancro: organo dei
Steiner suscita unimmagine che permette di cogliere meglio ci che sensi erratico
precede. Negli organi dei sensi, e in generale nel sistema neurosensoriale,
la strutturazione spinta allestremo a detrimento delle possibilit di
rigenerazione; ma c dellaltro: perch un organo dei sensi sia idoneo alla
percezione, necessario che il corpo astrale e lIo lo abbandonino. Un
organo dei sensi somiglia molto a uno strumento di fisica. LIo e il corpo
astrale non potrebbero servirsi di un organo dei sensi senza averlo prima
abbandonato pi di quello che noi potremmo fare con un cannocchiale
astronomico sistemandoci allinterno di esso.
Questo normale al polo sensoriale, ma diventa malattia al polo
opposto. Abbandonando un organo del metabolismo, il corpo astrale e
lIo lasciano campo libero alle forze eteriche non trasformate che costitu-
iscono gli isolotti di organizzazione rimasti in riposo, come pure alle
influenze terrestri esterne.
In che cosa consiste questa malignit? Il patologo H. Siegmund Una catastrofe della
diceva del cancro che una catastrofe della forma. Una catastrofe forma
naturale lascia dietro di s un caos, cio tutto il contrario di ci che
organizzato. La stessa cosa osserviamo nel cancro. Quando un organo del
metabolismo diventa un organo dei sensi erratico, cio a dire che
abbandonato dalle forze organizzatrici dellIo, e del corpo astrale, egli si
apre alle influenze esterne e diventa lo zimbello dellanarchia. Invece
dellordine mantenuto dagli elementi costitutivi superiori, si vede che si
134 Medicina antroposofica
Le influenza anarcoidi Bisogna aggiungere che queste influenze esterne sono molto varie.
Esse possono provenire da sostanze prodotte dalla industria umana, con-
tro le quali lorganismo non sa difendersi. In virt della sua comune
origine con la natura, luomo capace di reagire alle sostanze naturali;
non fa lo stesso con le sostanze di sintesi, contro le quali disarmato. Ne
abbiamo un esempio nel fatto che il petrolio naturale non cancerogeno,
mentre i prodotti della sua distillazione lo sono a differenti gradi.
Tra queste influenze esterne, bisogna includere tutto ci che penetra
nelluomo attraverso gli organi dei sensi (e particolarmente attraverso
quello delludito) e scivola nel subconscio senza essere stato filtrato dalla
coscienza. Tentate di richiamare alla memoria tutte le percezioni uditive
di una giornata, in una citt moderna: il rumore delle automobili, degli
aerei, delle diverse macchine, delle radio e dei televisori, ecc. Vi rendete
conto che solo una piccolissima parte delle vostre percezioni stata
oggetto di una presa di coscienza. Queste aggressioni moderne favoriscono
la nascita del caos che osserviamo nel cancro.
I fattori psichici Fanno parte di queste aggressioni esterne anche gli shock psichici,
dei quali conosciamo nel cancro il ruolo scatenante. Leroi porta un esem-
pio che colpisce particolarmente di una donna che soffriva di cancro alla
vescica in stato avanzato (4): Sotto lazione terapeutica il tumore
innanzitutto si riassorb. Poi, il marito di questa donna si ammal e fu
necessario amputargli una gamba; la donna ebbe subito una recidiva del
suo cancro; un energico trattamento riusc ancora a far recedere il male.
Lanno seguente, il marito mor; la donna ebbe una nuova recidiva che
pot peraltro essere dominata.
Alcune statistiche, pubblicate negli Stati Uniti e in Svezia, hanno
dimostrato che il cancro molto pi frequente nelle donne divorziate che
per questo hanno subito dei traumi psichici anzich nelle donne sposate.
La questione dei virus Periodicamente si attribuisce il cancro a dei virus. Se vero che
possibile far nascere dei tumori negli animali servendosi di virus oncogeni,
non bisogna dimenticare che la loro inoculazione un processo di labora-
torio che niente ha in comune con ci che noi riscontriamo in vivo. Ci
nondimeno, dei virus sono stati trovati in alcune cellule cancerose, cosa
Il problema del cancro 135
Noi sappiamo, grazie agli esperimenti di Druckrey (5) sui ratti, che Gli esperimenti di
il giallo del burro pu attivare un cancro al fegato. Alcune sostanze Druckey
dunque attaccano elettivamente certi organi. In questi esperimenti,
interessante notare che il tumore al fegato compare quando i ratti hanno
assorbito una certa quantit, sempre la stessa, delle sostanze cancerogena;
questo indipendentemente dagli intervalli pi o meno lunghi durante i
quali stata sospesa la somministrazione. Sul piano della prevenzione,
notiamo che nei ratti la cui razione alimentare contiene del miglio, la dose
di giallo di burro che necessaria per la comparsa del tumore molto pi
rilevante. Il miglio dunque ha propriet anticancerose, dovute probabil-
mente al suo tasso di silice, elemento che rafforza le forze di
strutturazione.
La nozione di punto Si constata spesso che il cancro colpisce un punto debole dellorgani-
debole smo, per esempio un organo che ha subito un intervento chirurgico pi o
meno remoto, oppure anche la zona di un vecchio trauma. Il concetto del
colpo al seno, come fattore scatenante del cancro, classico.
Levoluzione della La comparsa del tumore non linizio della malattia, esso soltanto
malattia cancerosa la prima manifestazione fisica. Ma allora, quando comincia la malattia?
Quando si tratta di una malattia acuta, di morbillo o di polmonite, si
considera generalmente come inizio della malattia linvasione batterica o
la comparsa dei primi sintomi, mentre questi costituiscono gi una conse-
guenza e non una causa. Quando si tratta di una malattia cronica, di un
reumatismo, di una sclerosi e pi ancora di un cancro, sembra impossibile
stabilirne linizio, ma un interrogatorio ben condotto ci fornir preziose
informazioni.
Linizio del cancro, un Spesso dei pazienti vengono a consultarmi dicendo: Dottore, io non
processo psichico sono malato, ma ho limpressione che qualcosa non va, manco di slancio,
non mi piace pi niente.
Lanamnesi e lesame di tali pazienti riveler tutta una serie di indizi
ciascuno dei quali isolatamente non ha gran valore, ma la cui associazione
diventa significativa. Somiglia a una depressione, ma non lo . Spesso sono
i parenti a spingerlo a farsi visitare, a causa del cambiamento del suo
comportamento.
Se si interroga il malato sullinizio dei suoi disturbi, molto raro che
possa dare una risposta precisa.
Tuttavia, un interrogatorio indirizzato sulla sua biografia riveler
spesso lesistenza, nel suo passato, dun evento doloroso non assimilato,
una specie di spina psichica della quale non capace di venire a capo.
Una spina fisica conficcata sotto la pelle neutralizzata da un organismo
sano che la respinge allesterno formando un ascesso o, se troppo profon-
da per essere espulsa, la incista. Allo stesso modo una spina psichica pu
essere sia assimilata e respinta, sia dimenticata, cosa che corrisponde
allincistamento. Ma se la persona non ha la forza di assimilare o dimenti-
care questa prova, questa non cesser di irritarlo, dirigendo costantemente
lattenzione verso il proprio essere interiore, verso il rimuginare. Tali
Il problema del cancro 137
malati, come diceva molto bene il dottor Jean Schoch (7), hanno uno
sguardo velato che sembra volto allinterno, essi danno limpressione di
tendere lorecchio allinterno di se stessi. Niente pu rallegrarli, poich la
gioia implica che ci si volga verso lesterno.
raro che lammalato parli di primo acchito di questo aspetto del
suo psichismo, poich prova, coscientemente o no, una certa vergogna per
non essere venuto a capo delle sue difficolt. Soltanto quando si sar
instaurato un rapporto fiducioso tra il medico e il suo paziente, questi
eventualmente si aprir; cos il medico deve agire con tatto, senza insiste-
re, per timore che lammalato si richiuda in se stesso.
Questi ammalati generalmente continuano a svolgere il proprio
lavoro coscienziosamente, ma non traggono alcun piacere da attivit alle
quali volentieri si dedicavano. Lappassionato di bricolage lascia arruggini-
re i propri attrezzi, il musicista trascura il proprio strumento. Queste
sono le caratteristiche della prima fase della malattia cancerosa, che si
svolge completamente sul piano dello psichismo, dellastrale (8). Questa
prima fase pu durare per anni.
Lattivit psichica anormale si ripercuoter a poco a poco sui pro- La seconda fase: i
cessi vitali, sul corpo eterico, perch questo tende continuamente a disturbi funzionali
rigenerare ci che lattivit astrale ha danneggiato. Fintantoch leterico
ci riesce, non si manifesta alcun sintomo, ma se non basta pi ad assolvere
completamente il suo compito, comincer a trascurare le sue abituali
funzioni, se ne distoglier per compensare quello che lattivit astrale
deteriora. Allora fanno la loro comparsa i disturbi funzionali: fatica,
insonnia, stitichezza, disturbi digestivi, ecc. Alcuni ammalati manifestano
unavversione pi o meno marcata per la carne. La pelle diventa smorta,
compaiono macchie e nei. Da notare anche la frequente assenza di segni di
sclerosi relativi allet dellammalato.
Linsieme di queste manifestazioni funzionali, nessuna delle quali,
presa da sola, caratteristica della malattia cancerosa, deve tuttavia attira-
re lattenzione del medico, perch generalmente il segno della fase
pretumorale della malattia, fase che si sviluppa sul piano delleterico. Le
manifestazioni psichiche della prima fase, ben inteso, non per questo non
scompaiono. Generalmente, questi sintomi regrediscono rapidamente sot-
to leffetto di una terapia col Viscum album fermentato, cosa che prova
ulteriormente che si tratta proprio di una malattia cancerosa. Questa
seconda fase pu, come la prima, durare per anni e anche, non sfociare
mai in tumore se le difese dellorganismo sono sufficienti.
Come nasce un tumore? probabile che delle deficienze esterne - La terza fase: il tumore
radiazioni ionizzanti o sostanze tossiche - possano generare cellule mutan-
ti o maligne su qualsiasi soggetto normale. Se lorganismo sano, se si
difende normalmente, queste cellule anormali saranno eliminate, ma nel
138 Medicina antroposofica
Ruolo dellimmunit Si trovano talvolta cellule maligne nel sangue di soggetti apparente-
mente sani, cellule che si considerano provenienti da una sciamatura in
partenza da un tumore non individuabile che tuttavia non danno origine a
metastasi, cosa che prova che esse sono distrutte dai linfociti. Ma tali
cellule non saranno, in certi casi, anteriori al tumore, di cui sarebbero il
punto di partenza?
Linsufficienza immunitaria sembra risiedere principalmente nel
fatto che il carattere estraneo della cellula maligna non o mal ricono-
sciuta, per cui si crea la tendenza allinfiltrazione. Quando il carattere
estraneo di un tumore riconosciuto dallorganismo, viene incistato e
resta benigno.
Tuttavia, anche quando il tumore maligno, lorganismo, lotta
ancora creando attorno ad esso un mantello di calore che facilmente
pu essere evidenziato nei tumori superficiali con la termografia. Notia-
mo che nella fase pretumorale, non raro che lammalato provi una
sensazione di freddo nella zona dove il tumore comparir.
Alla luce di ci che precede, il trattamento del cancro deve avere come Trattamento del
scopo quello di ristabilire lequilibrio tra le forze di strutturazione e quelle di cancro
proliferazione. Dobbiamo mirare essenzialmente a tre obiettivi: 1 rinforzare le
difese dellorganismo e il suo potere di strutturazione; 2 favorire la trasforma-
zione delle forze vegetative; 3 preservare lorganismo e il suo potere di
strutturazione; 2 favorire la trasformazione delle forze vegetative; 3 preserva-
re lorganismo da azioni esterne nocive.
secondari sono nocivi - sia nella zona del tumore del quale ci si augura la
distruzione. Restano gli ormoni. La loro azione molto pi selettiva. Essi non
rinforzano le difese dellorganismo, non diminuiscono nemmeno le tendenze
proliferatrici (piuttosto le rinforzano), ma le deviano verso le potenzialit di
sesso opposto che ogni individuo porta in s. Ci non senza presentare gli
inconvenienti che si conoscono. Non si pu dunque, in realt attribuire loro
unazione curativa.
Importanza della Rudolf Steiner d molte altre indicazioni relative alle propriet
modalit anticancerose del vischio. Noi non possiamo trattarle qui, poich la loro com-
di preparazione prensione presuppone una approfondita conoscenza dellantroposofia (13). Si
deve tuttavia sapere che Rudolf Steiner ha insistito sulla necessit di sottoporre il
vischio a una preparazione capace di farne un vero farmaco per il cancro, rinforzan-
do quel carattere di emancipazione di cui abbiamo parlato.
Ricerche sul vismchio Integrandosi in questo compito, Kaelin nel 1928 e, a cominciare dal 1934,
il suo collaboratore Leroi (1906-1968) lavorarono per migliorare il farmaco
Il problema del cancro 141
difese dellorganismo nel senso di una strutturazione. E cos, ammalati che sono
stati irradiati hanno potuto sopportare dosi di raggi X molto pi massicce,
quando facevano contemporaneamente iniezioni di Viscum album
fermentato. Da parecchi anni, ricerche comparative effettuate in diverse clini-
che europee hanno dimostrato la superiorit di questo trattamento su tutti gli
altri.
Ecco tre studi comparativi di trattamento col Viscum album
fermentato. Il primo uno studio prospettivo randomizzato realizzato allIsti-
tuto di oncologia clinica Bolzmann di Vienna (Austria) concernente ammalati
operati per cancro allo stomaco (fig. 1, pag. 141) (14).
Il secondo studio proviene dal centro di pneumologia della citt di Vienna
e concerne malati operati di cancro bronchiale. Il gruppo di controllo proviene
dallo stesso centro ed stato operato dallo stesso chirurgo (fig. 2, pag. 142).
Il problema del cancro 143
Non entrer nel dettaglio del trattamento che il lettore potr trovare
nellopuscolo recentemente aggiornato: Direttiva per il trattamento col Viscum
album fermentato (15).
Il secondo obiettivo: assicurare la trasformazione delle forze eteriche, non Azione sulla
potr essere raggiunto servendosi delle medicine. Passato il momento in cui metamorfosi delle forze
avrebbe dovuto normalmente realizzarsi, ci si pu anche domandare in che eteriche
misura ancora possibile compierla. poco probabile che quello che avrebbe
dovuto essere trasformato nel primo settennio si possa recuperare nelladulto. In
ci che concerne le trasformazioni pi tardive, come quella delle forze resesi
disponibili in seguito allarresto della funzione di un organo, certamente
possibile favorire servendosi di diverse terapie artistiche: pittura, modellatura,
Nel cancro molto importante il ruolo dello psichismo. Il ruolo della psiche
Abbiamo visto che poteva essere causa scatenante della malattia. Una
guarigione in profondit sar realmente possibile solo nella misura in cui noi
trasformeremo lammalato ulteriormente. Le terapie artistiche sono gi un
gran passo avanti verso una spiritualizzazione, dunque di una trasformazione
di forze su un piano pi elevato. Si deve anche ottenere la partecipazione
dellammalato alla sua guarigione, cosa che possibile solo se egli conosce il male
144 Medicina antroposofica
Cure complementari Il trattamento del cancro rende necessaria la mobilitazione di tutte le armi
di cui disponiamo. Al Viscum album fermentato, dobbiamo associare diverse
cure complementari (cf. Direttive per il trattamento col Viscum album
fermentato), e dobbiamo curare particolarmente il fegato. Caspar Blond (16) ha
dimostrato limportante ruolo assunto da questorgano nel cancro.
Pensiamo anche al terzo obiettivo che ci eravamo fissati: preservare lorga-
nismo da azioni nocive esterne. Questo rende necessario un cambiamento del
modo di vivere, la creazione di un ambiente favorevole e soprattutto una sana
alimentazione. Ci pone spesso problemi attualmente quasi insolubili. Come,
per esempio, procurarsi prodotti di qualit, non denaturati? Come essere certi del
loro valore? La presenza di sostanze nocive, di pesticidi per esempio, a rigore, e in
certi limiti, pu essere rivelata dalle analisi. La questione della qualit potrebbe
essere controllata servendosi delle cristallizzazioni sensibili, ma questi metodi
non sono alla portata del privato cittadino. I negozi di prodotti dietetici sono
lontani dalloffrire tutti delle garanzie serie, e mi accaduto di vedere dei legumi
rifiutati da un gruppo serio in seguito ad analisi che avevano rivelato la presenza
di pesticidi, venduti e raccomandati dalla concorrenza!
La sola possibilit, se non si pu avere un proprio giardino, di conoscere
personalmente il produttore e tentare di rendersi conto della sua onest. Bisogna
anche esercitarsi a riconoscere ci che stato coltivato in maniera sana, dal-
laspetto e dal gusto. Un legume coltivato secondo il metodo bio-dinamico
rappresenta lideale (17).
Il trattamento precoce, Il trattamento dei tumori maligni col Viscum album fermentato d
fattore di riuscita talvolta risultati insperati. Sarebbe tuttavia preferibile agire nel periodo
pretumorale della malattia, durante il quale la riuscita quasi certa. Si obietter
che difficile giudicare lefficacia del trattamento in assenza del tumore; non
esatto. Da principio, il miglioramento dello stato generale dellammalato gi
unindicazione. possibile anche controllare levoluzione della malattia con gli
esami del sangue servendosi delle cristallizzazioni sensibili o del metodo
capillare-dinamico. Infine, accade che alcuni ammalati ai quali si era diagnosti-
cato uno stato pretumorale non seguano il trattamento per ragioni diverse e
siano, qualche anno pi tardi, portatori di tumori maligni confermati (18).
evidentemente una prova di cui si preferirebbe fare a meno!
Il problema del cancro 145
Nella profilassi, non bisogna trascurare ci che abbiamo detto del- Ruolo della pedagogia
lambiente, del genere di vita e dellalimentazione. nella prevenzione del
Ma la prevenzione del cancro comporta ancora un elemento capita- cancro
le. Se vogliamo agire sul processo di trasformazione delle forze eteriche in
forze del pensiero, bisogner farlo al momento in cui il pensiero dovrebbe
normalmente realizzarsi, dunque durante il periodo scolare. Cos non
insisteremo troppo sul ruolo di una pedagogia che permetta al bambino di
svilupparsi armoniosamente. Una tale pedagogia dovr obbligatoriamente
tener conto dei fattori di sviluppo come li abbiamo descritti nella seconda
parte di questopera.
146 Medicina antroposofica
NOTE
8 Cf. Blet D.: La psicosomatica del canceroso. Tesi di laurea, Montpellier, 1979.
10 Mller H.: Das Verhalten der Serum-Eisen und Serum-Kupferwerte vor und
whrend der Viscumbehandlung (Il comportamento dei tassi di ferro esame
serici prima e durante il trattamento col Viscum album fermentato).
Erfahrungsheilkunde 23/3, 1973, e 25/3, 1976.
11 Rudolf Steiner: Medicina e scienza spirituale, conferenza del 2 aprile 1920. Cf.
nota (1) cap. II.
16 Blond C.: The Liver and Cancer (Fegato e cancro) Ed. John Wright, Bristol,
1960.
17 A proposito del metodo bio-dinamico, consultare:
- Kabisch H.: Guida pratica del metodo bio-dinamico nellagricoltura, 5 ed.
Edizioni del Centro Triades, Parigi 1986.
- Pfeiffer E. e Riese E.: lallegro orto, o come curare il proprio giardino secondo
il metodo bio-dinamico, 3 ed. rivista e aumentato. Edizioni del Centro Triades,
Parigi, 1986.
- Pfeiffer E.: La fecondit della terra. Metodo per ristabilire la fertilit del suolo,
7 ed. Edizioni del Centro Triades Parigi, 1979.
Vedere anche la pubblicazioni del Movimento di coltura bio-dinamica
(Leimbach, 68800 Thann):
- Thun M.: Calendario della semina e dellapicoltore (pubblicazione annuale).
Indicazioni pratiche secondo le ricerche fatte sulle costellazioni, ad uso dei
giardinieri, degli orticoltori, e degli agricoltori, 4 edizione, 1980.
18 Cfr. Blet. D.: La psicosomatica del canceroso. Vedere sopra nota (8).
149
Capitolo XV
Losservazione del ciclo mestruale ci porta a dividerlo in due fasi Il ciclo mestruale
principali, luna caratterizzata dalla elaborazione, laltra dalla distruzione e lIo
ed eliminazione dei prodotti di quella. Tali processi, labbiamo visto al
capitolo II, sono lespressione dellazione dellIo e anche del corpo astrale,
ora al polo inferiore, grazie alla mediazione del corpo eterico, ora in
maniera diretta al polo superiore. Lalternarsi di queste due fasi costituisce
il ritmo proprio allinsieme degli organi genitali femminili.
Il ruolo dellIo appare pure nel fatto che la funzione mestruale in
stretto rapporto col sangue - organo dellIo - e con lemopoiesi. Si
evidenzia anche dal fatto che la mestruazione un processo esclusivamen-
te umano che non si riscontra negli animali. In questi, i fenomeni che
consentono la procreazione seguono generalmente un ritmo annuale, cio
un ritmo simile a quello delle piante, e che potremmo qualificare come
eterico.
Non vi sono in loro mestruazioni e anche le pseudo mestruazioni del
macaco reso sono anovulari. Infine, il fatto che talvolta un accesso febbrile
possa sostituirsi ad una mestruazione deve essere messo pure in relazione
allazione dellIo.
Nella stessa maniera in cui abbiamo messo il ritmo cardiaco in Un ritmo lunare
relazione con quello del sole, siamo portati a collegare la periodicit di 28 interiorizzato
giorni del ciclo mestruale a quella delle fasi lunari (1). Sappiamo tuttavia
che la mestruazione non direttamente influenzata dalla luna, altrimenti
tutte le donne sarebbero mestruate contemporaneamente. Il ritmo lunare
in realt si interiorizzato. Potremmo anche dire che lorganismo femmi-
nile ne ha conservato il ricordo.
Una concezione materialista potrebbe far obiettare che la successio-
ne delle due fasi del ciclo non che un automatismo, nel quale ciascuno dei
processi attiva il successivo, esattamente come un pendolo ridiscende
quando ha raggiunto una certa altezza. In realt, il fatto che ad un ciclo
raccorciato da circostanze esterne, succede un ciclo pi lungo (e viceversa)
150 Medicina antroposofica
Le due fasi del ciclo La prima fase del ciclo, che va dalla fine delle mestruazioni allovula-
zione, al quattordicesimo giorno, caratterizzato da questa azione dellIo
modificata grazie alla mediazione successiva del corpo astrale, del corpo
eterico e del corpo fisico, che gli conferiscono la dinamica propria al polo
metabolico caratterizzata dai processi di proliferazione, costruzione ed
elaborazione.
Nellovaia, questa dinamica si traduce nella maturazione dellovulo
e la formazione del follicolo di De Graaf; nellutero, si traduce nella
proliferazione della mucosa che prepara la nidificazione dellovulo. Que-
sta fase di proliferazione va anche un po oltre lovulazione, poich la
formazione del corpo giallo le appartiene ancora. Se lovulo fecondato, il
corpo giallo persister durante tutta la gravidanza, costituendo questa un
prolungamento e un rafforzamento di questa prima fase. Viceversa, lovu-
lo non fecondato muore, e questo costiuisce il primo passo della seconda
fase caratterizzata dallazione diretta dallIo sullorganismo che porta ai
processi di distruzione. Il corpo giallo allora si appassisce, lasciando sul-
lovaia un piccolo nodulo cicatriziale. La mucosa uterina si degrada e
diventa luogo di ristagno del sangue che perde la sua vitalit e che sar
eliminato con le mestruazioni. Questa escrezione di ci che sfuggito alla
vita accompagnata da contrazioni uterine che testimoniano una accre-
sciuta attivit del corpo astrale.
In realt, il passaggio dalla prima alla seconda fase non cos netto
come potrebbe sembrare dalla nostra descrizione un po schematica. Cos
lovulazione un processo descrezione, che rende necessario lintervento
del corpo astrale. Essa annuncia gi la seconda fase, bench si ponga verso
la fine della prima. Al contrario, la formazione del corpo giallo un
processo di proliferazione che appartiene allo prima fase, bench debordi
sulla seconda. La formazione degli ormoni, follicolina e luteina, la testimo-
nianza di una attivit ghiandolare generata dal corpo eterico e che appartiene
alla prima fase; ma lescrezione di questi ormoni nellurina un processo di
eliminazione proprio alla seconda. Ci prova che nellorganismo, le sostanze
sono meno importanti dei processi di cui sono il risultato. Per tutta la
gravidanza i due ormoni, follicolina e luteina, continueranno a essere secreti.
Il ciclo genitale della donna 151
Lamenorrea per eccesso Oltre alle amenorree secondarie per sottrazione di cui abbiamo
eterico parlato prima ne esistono altre che, viceversa, sono il riflesso di una
iperattivit del corpo eterico. Questo, ipertrofico, diventa in qualche
maniera impermeabile allazione del corpo astrale e dellIo, che sono
Il ciclo genitale della donna 153
Quando predominano i processi di distruzione della seconda fase, e le forze Trattamento delle
terrestri la spuntano, in presenza di sintomi di stasi venosa e predisposizione alla ipomenorree
malinconia, daremo Pulsatilla dalla D3 alla D6. Sar pure necessario rinforza-
re lazione del corpo eterico prescrivendo Argentum che conviene applicare la
sera sotto forma di unguento (Argentum met. D1 ungt.) nella regione sovra-
pubica. Si deve procedere a queste applicazioni nella prima fase del ciclo, alter-
nandole con la somministrazione di Pulsatilla durante la seconda fase. Come
complemento di Argentum, dobbiamo prescrivere Prunus spinosa D3, D4 o
D5.
...e il loro trattamento Allevieremo questi disturbi di natura spastica prescrivendo Chamomilla
Trattamento delle vulg. rad. D20/Tormentilla D30 aa dil., 10 gocce prima dei pasti (cominciare
due giorni prima delle mestruazioni e continuare finch necessario). Potremmo
ugualmente fare ricorso alla Belladonna D6 (nelle donne brune) o alla
Chamomilla D3 (nelle donne bionde). Questo trattamento per bocca deve essere
completato, al bisogno, con delle unzioni quotidiane nella regione sovra-pubica
Oxalis acetosella 10% ungt. Pensiamo anche al Cuprum met. D1 ungt. da
applicare sulla regione lombare.
Una vera guarigione delle dismenorree tuttavia richiede un trattamento pi
in profondit. Siccome questi disturbi spesso causano un raffreddamento cronico
delle estremit inferiori, nessuna guarigione sar possibile fintantoch non si sar
ottenuto dallammalato che indossi un adeguato abbigliamento. Toccate i piedi delle
vostre ammalate, li troverete spesso ghiacciati, bench esse dichiarino di non soffrire
il freddo. Questo trattamento in profondit, applicabile a tutti i disturbi della
mestruazione, si potr realizzare con una composizione che noi dobbiamo e Rudolf
Steiner: Achillea millefolium flos 4% - Origanum majorana 6% - Quercus
robur 5% - Thlaspi bursa-pastoris 3% - Urtica dioica, flos 2% - Eccipiente q.b.
al 100% dil. Dobbiamo prescriverne da 5 a 10 gocce prima dei tre pasti. necessario
proseguire la cura per parecchi mesi, con linterruzione nel periodo delle mestruzioni.
Questa cura potr essere completata o seguita da questaltra: Mentha piperita, fol.
3p. - Origanum majorana, herba 4 p. - Ruta graveolens, herba 3 p. (uninfusione
coricandosi). Per la loro azione armonizzante, questi due rimedi si rivolgono
allinsieme dei disturbi mestruali quali che siano le loro tendenze.
NOTA
Capitolo XVI
Ritroviamo nella pelle il riflesso della triade umana col suo polo La tripartizione
neurosensoriale, il suo polo metabolico e la sua ritmica via di mezzo, della pelle
triade che appare tanto sul piano anatomico che funzionale e della quale
noi tenteremo di cogliere le caratteristiche.
Le forze di crescita Negli animali, anche al di fuori degli invertebrati, gli elementi duri
metamorfosate della pelle - peli, piume, scaglie, corna, zoccoli, ecc. - sono molto pi
sviluppati che nelluomo, che ha trasformato le forze necessarie alla
crescita di questi elementi sul piano del pensiero (Cfr. Cap. VIII). E cos
luomo deve vestirsi. Mangiando il frutto dellalbero della conoscenza, ha
preso coscienza della propria nudit.
Certe affezioni cutanee sembrano appartenere allo stesso tempo ai Disturbi della funzione
processi metabolici e neurosensoriali. il caso dellorticaria, la cui ritmica
eruzione un sintomo metabolico e il prurito una manifestazione
neurosensoriale. Questa doppia appartenenza in realt segnala un
disturbo del sistema ritmico della pelle nella sua dinamica circolatoria.
Altre affezioni in rapporto con questo sistema hanno piuttosto una
sfumatura respiratoria. In generale, questa funzione cos importante
della pelle e le sue ripercussioni sullorganismo sono veramente troppo
trascurate dalla medicina. Sul piano dermatologico, la conseguenza di
disturbi respiratori della pelle sono verosimilmente le micosi. In genere, i
funghi non si sviluppano che in ambienti mal ossigenati. Allorigine di
queste affezioni micotiche, o che le favoriscono, ritroviamo spesso luso di
prodotti cosmetici di cattiva qualit o detergenti di sintesi. Cos, la
comparsa sul mercato di certi detergenti stata accompagnata da vere
epidemie di perionissi nelle casalinghe. I deodoranti e i preparati contro il
sudore, provocano un vero e proprio processo di autointossicazione
paragonabile a quello che causerebbe una ritenzione di urine.
importante sapere che lodore sgradevole di alcuni tipi di traspirazione
dovuto alla fermentazione del sudore, favorita dallalcalinit dei saponi o
al fatto di indossare abiti di tessuti sintetici. In altri casi, lodore della
traspirazione in relazione con lalimentazione.
Polarit tra pelle e Alle forme molli e imprecise del fegato, si oppone la strutturazione
fegato della pelle con i suoi elementi duri - strato corneo, fanere. La
predominanza dellelemento liquido nel fegato contrasta con la secchezza
e la mineralizzazione della pelle. Se il fegato il polo caldo
dellorganismo, la pelle ne , al contrario, la regione pi fredda. Il fegato
un organo a dominante venosa, mentre lincarnato della pelle
lespressione della presenza di sangue arterioso; ce ne rendiamo ben conto
quando questa caratteristica scompare nella cianosi. Infine, alla
insensibilit del fegato, organo metabolico, si oppone lestrema sensibilit
della pelle, organo principalmente neurosensoriale. Eppure i due organi
possiedono una propriet comune: la loro intensa facolt di rigenerazione.
A questa segue, nella pelle, un processo non meno intenso di
devitalizzazione delle cellule dellepidermide e delle fanere.
Le diatesi essudative... Quando certe funzioni epatiche sono deficitarie, la pelle tende a
sostituirsi ad essa. La pelle diventa allora pi calda, pi umida, meno
sensibile e perde la sua forma dando origine a bolle, vesciche, ecc.; la
polarit tra i due organi si attenua. Sono questi i processi che noi
osserviamo nella diatesi essudativa.
...e il loro trattamento Il trattamento di queste dermatosi esige dunque, prima di tutto,
listituzione di una dieta che permette di alleggerire il fegato e di una cura epatica
di base (Cfr. Cap. XI). A quella aggiungeremo una terapia pi specifica.
Parlando della betulla (Cfr. Cap. VI), abbiamo visto che questa pianta ha
la propriet di scindere i processi di albuminizzazione e mineralizzazione, il
primo diretto verso la foglia e il secondo verso la corteccia. Con lestratto di
foglia di betulla, aiuteremo lorganismo ad assumere correttamente e nel luogo
voluto i suoi processi di albuminizzazione. Eviteremo cos lo spostamento di
questi verso la pelle. Dobbiamo prescrivere Betula alba, fol. D3 dil., 10 gocce
prima dei tre pasti.
Il problema delle affezioni cutanee 159
Abbiamo visto (Cap. III) che lazione diretta dellIo sullorganismo, La funzione della
come essa si manifesta sorattutto al polo superiore, provoca una demineralizzazione
devitalizzazione, una mineralizzazione. Ma lIo possiede in compenso la
facolt di spuntarla con questi minerali, di spezzarli. I processi di
devitalizzazione sono necessari allesistenza della coscienza vigile; a quelli
di demineralizzazione, viceversa, intimamente legata la coscienza che
noi abbiamo di noi stessi in quanto individui. Ma lIo nella sua facolt di
demineralizzazione limitato. Se la devitalizzazione e la distruzione sono
eccessive in rapporto alle sue possibilit, si formano dei residui, dei
depositi che si comportano da corpi estranei.
Ritroviamo questi processi di demineralizzazione e di eliminazione
di sali nella pelle umana. Ci non sorprende dato il suo carattere
principalmente neurosensoriale. Quando questi processi di
demineralizzazione sono insufficienti in rapporto a quelli di tendenza
contraria, le parti dure si accumulano, rendono la pelle secca, squamosa o
crostosa, come possiamo vedere nellittiosi, negli eczemi secchi o nella
psoriasi; essa prende, entro certi limiti, un carattere animale,
particolarmente marcato nellittiosi. Esiste bene dunque un rapporto tra
il carattere dei nostri tegumenti, che comprendono molto meno elementi
160 Medicina antroposofica
Trattamento delle cornei di quelli degli animali e la coscienza di s che appartiene solo al
dermatosi secche genere umano.
Per vincere queste affezioni che induriscono la pelle, dobbiamo utilizzare
questa volta la corteccia della betulla. Questa favorir lorientamento verso la
periferia e stimoler leliminazione di ci che diventato troppo duro e troppo
minerale. Dobbiamo prescrivere la Betula alba, cort. D2, per iniezioni
sottocutanee o per os. Ci non toglie che si possono dare contemporaneamente
foglie di betulla per le loro propriet vitalizzanti e diuretiche, per esempio sotto
forma di Elixir di betulla Weleda.
Dobbiamo anche risvegliare le forze di demineralizzazione dellIo
somministrando un minerale duro come la silice. Dobbiamo prescriverlo in
piccole dosi, in media o alte diluizioni: Silicea dalla D15 alla D30 trit., grande
come un pisello, una o due volte alla settimana. Associandolo a Betula alba,
cort., orienteremo la sua azione verso la pelle. A titolo profilattico generale,
dobbiamo fortificare lIo nel compimento del suo impegno di
demineralizzazione grazie al rosmarino. Questo deve essere messo a contatto
della pelle in una forma finemente divisa. Si deve utilizzare a questo fine, sia il
Rosmarino per il bagno Weleda, sia lOlio per il corpo al rosmarino Wala.
Praticate al mattino, queste cure svegliano la coscienza e favoriscono, di
conseguenza il sonno notturno; la sera, rischiano di provocare linsonnia.
Disponiamo inoltre di un eccellente mezzo di lotta contro lindurimento della
pelle: i bagni solforati (Kalium sulfuratum 20% p.b., un cucchiaio per bagno).
Trattamento dei Nelle affezioni molto pruriginose, dobbiamo far fare dei lavaggi
pruriti caldissimi con linfuso Chamomilla vulg. flor / Juniperus com., sum. /
Sambucus nigra, flor / Urtica dioica, fol. / Viola tricolor, herba aa. Pi il
prurito sar intenso, pi i lavaggi saranno caldi! Linfuso pu anche essere
aggiunto a un bagno caldo in caso di lesioni estese. Nel prurito senile, sempre in
relazione allarteriosclerosi, non dobbiamo dimenticare di prescrivere
Plumbum mellit. ed Elisir di Betulla Weleda (Cfr. Cap. VI).
Trattamento delle Nelle psoriasi, non otterremo buoni risultati se non facendo iniziare il
psoriasi trattamento con una cura di mele, di una settimana, seguita da tre mesi di
regime vegetariano. In seguito lammalato deve astenersi da ogni grasso di
origine animale. Oltre Betula alba, cort. e Silicea, dobbiamo prescrivere
Gallae halepenses D2 o D3 trit., grande quanto un pisello tre volte al giorno,
e Agaricus murcarius D10 dil., 10 gocce due volte al giorno, in un decotto di
Buxus sempervirens, lign. / Ceratonia siliqua, lign. / Sassafras, lign. aa. Nei
casi gravi si devono fare due iniezioni settimanali di Formica rufa dalla D6
alla D15.
Il trattamento dellacne richiede listituzione di una dieta simile a quello ...e il suo trattamento
raccomandato per le psoriasi: una settimana di mele e tre mesi di regime
vegetariano. Oltre al trattamento costituzionale, si deve prescrivere Silicea D30
(da sostituire per alcuni ammalati con Calcarea carbonica ostrearum),
alternandola con Sulfur D3. Nei casi gravi, si deve ricorrere allApis /
Belladonna e Carbo / Sulfur. Bisogna anche combattere la stitichezza,
servendosi per esempio di un leggero infuso di Tisana Clairo Weleda,
coricandosi. Si devono sempre stimolare le funzioni escretrici del corpo astrale,
specialmente la sudorazione. Localmente, si devono fare delle abluzioni e si
devono applicare delle compresse di acqua il pi calda possibile, nella quale si
aggiungono uno o due cucchiaini di caff di Calendula TM 40% - Alcool q.b.
al 100%, mattina e sera.
In principio bisogna astenersi da ogni applicazione di unguenti tranne,
eventualmente, in casi di acne indurita, in cui si potr utilizzare lunguento
Mercurius vivus D15. Teniamo anche presente che questultimo d buoni
risultati anche in altri casi di indurimento, come il calazio. Lunguento va
applicato la sera, dopo il lavaggio con la Calendula. I bagni di mare e di sole
favoriscono la guarigione dellacne.
Le micosi devono ugualmente essere trattate con lavaggi caldissimi alla Trattamento delle
Calendula mattina e sera. Dopo il lavaggio del mattino, si deve cospargere con micosi
Antimonium met. 0,1% - Arnica montana 2,5% - Calendula off. 1,7% -
Echinacea ang. 1,7% - Silicea 0,1% - Eccipiente q.b. al 100%. Dopo quello
della sera, si deve applicare un po dunguento Cuprum met. 0,4% - Tabacum
1% aa. Per caso di intertrigine, inserire un po di garza o di cotone nelle pieghe
cutanee per aerare. Essendo le micosi favorite dei saponi alcalini, questi
dovranno essere proibiti. Si deve utilizzare un sapone acido e si deve fare un
risciacquo acido (acqua con aceto o limone) degli abiti a contatto delle parti
interessate. Queste precauzioni valgono anche per la bromidrosi e spesso bastano
per eliminarle (1).
Trattamento delle Per le ferite, si devono lavare con acqua tiepida addizionata con
piaghe Calendula TM 40% - Alcool q.b. al 100% (un cucchiaino da caff in una tazza
di acqua). Si deve procedere, se necessario, al trattamento medico-chirurgico della
ferita e lasciarci sopra una compressa imbevuta di Calendula diluita (mai
utilizzarla pura). Quando inizia la cicatrizzazione, si pu sostituire la
compressa con lunguento Antimonium met. 0,005% - Balsamum per. 0,4% -
Calendula off. 3% - Mercurialis per. 5% - Resina laricis 0,2% - Eccipiente
q.b. al 100%. In caso di tendenza allinfeziome, sostituire lacqua tiepida con
acqua calda per i lavaggi e le compresse. La guarigione delle ferite cos trattate
spettacolare. Quando si tratta di una ferita lineare (taglio), si potr, dopo un
lavaggio accurato, accostare i labbri ben asciutti della ferita servendosi di un
nastro adesivo trasparente, e questo evita le suture. In caso di ferita profonda,
come quella che pu causare un chiodo, si deve fare un bagno caldissimo con
aggiunta di Calendula TM 40% - Alcool q.b. al 100%. Se appare necessaria la
profilassi antitetanica, si deve fare uniniezione sottocutanea di Belladonna
D30 - Hyoscyamus D15 aa (Rudolf Steiner).
NOTE
PARTE QUINTA
Capitolo XVII
La vita precede Nel libro La scienza occulta, pubblicato nel 1910 (1), Rudolf Steiner
il minerale descrive levoluzione delluomo e quella delluniverso come due feno-
meni inseparabili. Le attuali teorie vorrebbero farci ammettere che un
assemblaggio fortuito di molecole avrebbe anticamente dato origine a
un primo essere vivente dal quale sarebbero nati tutti gli altri. Lecomte
de Noy (2), gi, aveva dimostrato la futilit di questa teoria; pi
recentemente W. Heitler, professore di fisica alluniversit di Zurigo, ne
ha dimostrato la matematica impossibilit (3). Secondo la teoria del
caso, i regni viventi sarebbero nati dal regno minerale. La ricerca spiri-
tuale dimostra che avvenuto linverso: gli esseri viventi sono anteriori
al regno minerale che si pu considerare una loro secrezione. Ci sarebbe
incomprensibile se non si pensasse che questi esseri viventi sono esistiti
prima sul piano spirituale e che la loro esistenza fisica il risultato di un
processo di addensamento che finisce nella forma materiale.
Nella forma attuale, luomo il risultato di una lunghissima
evoluzione. Questa maturazione era necessaria perch egli raggiungesse
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 169
Esiste una legge dellevoluzione che Rudolf Steiner ha messo ben La decantazione,
in evidenza: perch vi sia perfezionamento, necessario che gli elemen- legge fondamentale
ti, i pi elaborati, i pi raffinati, si separino dai pi grossolani, esatta- dellevoluzione
mente come un liquido torbido non pu chiarificarsi se non lasciando
depositare le parti pi dense. Cos perch luomo divenisse ci che
oggi, era necessario che si producesse questa decantazione degli altri
regni. Nel corso della sua evoluzione, luomo ha successivamente re-
spinto ogni altra forma vivente, vegetale e animale, che, a sua volta, ha
depositato il mondo minerale.
Ci che acquisisce una struttura fisica e, per questo, una certa
durezza, non ha pi la plasticit sufficiente per essere in grado di trasfor-
marsi. Potevano evolversi solo quegli esseri che esistevano soltanto sul
piano spirituale, o che almeno avessero un corpo fisico ancora molto
malleabile. Cos, il corpo di un bambino pu ancora modificarsi, men-
tre quello di un adulto definitivamente fissato.
Le diverse forme di vita conosciute si sono successivamente mani- Continuit sul piano
festate sul piano fisico. Divenute di conseguenza troppo dense, hanno spirituale
praticamente cessato di evolversi. Questo spiega la discontinuit tra le Discontinuit sul
piano fisico
diverse forme che scopre la paleontologia e limpossibilit di scoprire
forme intermedie. Ma se levoluzione non poteva proseguire in quegli
esseri definitivamente fissati sul piano fisico, essa restava nondimeno
possibile nei loro parenti rimasti molto pi malleabili e, per questo,
incapaci di lasciare tracce materiali, per esempio sotto forma di fossili.
Alla stessa maniera, non si costruirebbe unautomobile moderna pren-
dendo i pezzi di una vecchia macchina e modificandone la forma. La
trasformazione avviene nella mente dellingegnere, dunque sul piano
dello spirito e il veicolo che noi utilizziamo non che un esemplare, una
tappa della sua creazione. Possiamo cos descrivere levoluzione come la
creazione continua di una intelligenza spirituale i cui esseri fisici sono
gli schizzi successivi. In un libro molto interessante, W. Schpbach (4)
ha riunito un gran numero di scoperte della biologia moderna in perfet-
ta armonia con queste indicazioni di Rudolf Steiner.
Ci che precede permette di intravedere la parentela che esiste tra Grado di parentela tra
il mondo esteriore e luomo. Al di fuori del carattere generale di tale sostanze e organismo
parentela, Rudolf Steiner ha rilevato relazioni pi particolari tra deter-
minati organi o gruppi di organi e determinati elementi della natura.
Come, per esempio, la corrispondenza tra lorecchio interno e lonice,
di comparsa simultanea, che implica una conseguenza terapeutica.
170 Medicina antroposofica
Le forze aumentano per Quando noi assorbiamo una sostanza, ci che importante per
sollecitazione lorganismo non tanto la sostanza in s quanto le forze di cui essa il
vettore, e alle quali lorganismo deve necessariamente opporre le pro-
prie. proprio distruggendo le sostanze, opponendosi alle loro forze,
che esso si fortifica, cos come un muscolo non si sviluppa se non per
mezzo della forza che esso oppone alla forza di gravit (o ad altre forze
esterne). Cos, le forze eteriche e astrali delluomo, come quelle del
proprio Io, si intensificano quando sono sollecitate dal processo digesti-
vo. Tuttavia, questa sollecitazione non dovrebbe andare oltre le possibi-
lit dellorganismo, altrimenti questo si rassegnerebbe e, invece di forti-
ficarsi, si indebolirebbe.
Se noi somministrassimo qualche centigrammo di aconitina
sostanza apportatrice di intense forze astrali il corpo astrale umano
sarebbe incapace di venirne a capo; laconitina, in questo caso, si com-
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 171
...e fisico Heintz non si accontentato di questi risultati. Essendo fisico, egli
cerc di mettere in evidenza gli effetti della dinamizzazione servendosi
di un metodo puramente fisico. Dopo pazienti ricerche, egli cre quello
che chiam elemento D (fig. 3). Questo costituito da due elettrodi di
leghe diverse, convenientemente scelte, collegati a un millivoltmetro e
messi in moto da un vibratore. Gli elettrodi stanno immersi nelle
dinamizzazioni da sperimentare. Sorvoliamo qui sulle ragioni che han-
no spinto Heintz a creare tale dispositivo (9). Questo consente di ottene-
re una curva a tre fasi che hanno lo stesso andamento generale di quelle
ottenute servendosi di recettori biologici (fig. 4). Lelemento D un
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 173
Dal ponderabile Che rappresentano queste propriet? Fino al primo zero, preval-
allimponderabile gono indiscutibilmente le propriet fisico-chimiche della materia: la
pesantezza, la coesione, ecc. Ci che domina, al di l, linverso, Rudolf
Steiner dice: la radiazione. Nella seconda fase, la sostanza diluita irradia
nel veicolo che serve alla diluizione.
Dopo essere passato da un massimo, questa radiazione decresce a
sua volta sino al secondo zero. Se proseguiamo il procedimento, hanno
origine nuove propriet opposte a quelle della seconda fase. Non pu
pi trattarsi di coesione e tuttavia questa nuova propriet le simile.
Rudolf Steiner la definisce strutturazione. In partenza, siamo in presenza
della coesione della sostanza ponderabile; allaltra estremit si manife-
stano le forze di strutturazione, siamo nel regno dellimponderabile. La
fase media, dice Marti (7), oscilla tra il ponderabile e limponderabile,
tra la coesione e la strutturazione.
Queste nozioni possono essere messe a confronto con lidea della
tripartizione sviluppata nel primo volume (capitolo II). Al polo del
metabolismo abbiamo incontrato dei processi sostanziali simili a quelli
della fisica e della chimica e conseguentemente alle propriet della
prima fase di dinamizzazione. Dal polo neuro-sensoriale partono pro-
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 175
NOTE
1 Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali (1910), Ed. Antropo-
sofica, Milano, 1985.
9 Heintz E., Misura dellazione delle diluizioni successive servendosi di pile elettri-
che. Gli annali omeopatici, 1971, p. 515.
10 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, conferenza del 31 marzo 1920.
178 Medicina antroposofica
PARTE SESTA
Pianeti e metalli
Capitolo XVIII
I nostri organi pianeti Per utilizzare razionalmente queste propriet soprasensibili dei
interiorizzati metalli, necessario non solo conoscere i loro rapporti con i pianeti, ma
anche la maniera in cui questi si manifestano nellorganismo.
Abbiamo visto che il ritmo lunare era stato interiorizzato negli
organi di riproduzione e specialmente in quelli della donna. Il processo
di interiorizzazione delle forze planetarie molto pi generale e ad ogni
pianeta corrisponde nellessere umano un organo o, pi esattamente, un
insieme di funzioni. Il microcosmo-uomo realmente il riflesso del
macrocosmo. Il fatto di parlare di interiorizzazione ci porta immediata-
mente a pensare al corpo astrale, al quale abbiamo attribuito questo
processo che inizia con la gastrulazione, strutturando cos a poco a poco
tutti i nostri organi, grazie alla mediazione del corpo eterico.
Le sfere planetarie... Se losservazione del corpo fisico rivela i meccanismi della sua
formazione, essa non fornisce ragguagli sulle loro cause. La formazione
dei nostri organi , effettivamente, il risultato di una preparazione che
comincia molto tempo prima della nascita e del concepimento. Quando
lIo solo elemento permanente dellessere umano si appresta ad
incarnarsi di nuovo, attraversa successivamente le sfere planetarie, i cui
pianeti, come li osserviamo nel cielo, rappresentano solo una localizza-
zione fisica. E cos, ci si pu rappresentare la sfera di Saturno come un
globo immenso il cui diametro corrisponde pi o meno alla sua orbita.
... e il loro Avvicinandosi alla terra in vista di una sua incarnazione, lIo
attraversamento da attraversa successivamente le diverse sfere dove egli soggiorna pi o
parte dellIo meno a lungo (6). Durante tale soggiorno, con laiuto delle alte entit
spirituali, forma progressivamente questo elemento soprasensibile del
Il doppio processo planetario 183
suo essere che noi abbiamo chiamato si capisce adesso perch il suo
corpo astrale. Secondo la durata del soggiorno in ciascuna sfera, questo
corpo astrale sar dotato di varie qualit che si rifletteranno pi tardi nel
funzionamento degli organi. Contrariamente a ci che pensano certi
astrologi, non unimprovvisa influenza delle costellazioni al momento
della nascita che orienta il corso della vita. La configurazione del cielo al
momento della nascita non che la sottoscrizione di questa lunga
preparazione alla nostra venuta sulla terra; essa testimonia la nostra
fedelt allappuntamento. Un paragone ci permetter di capire meglio
questa relazione: a nessuno verrebbe lidea di affermare che la causa
dellarrivo in un preciso momento di un impiegato sia lorologio di
controllo dello stabilimento; esso d solo la prova del momento dellar-
rivo. Ma, per essere arrivato in quel dato momento, limpiegato si sar
trovato durante il tragitto da casa allo stabilimento in determinate
condizioni, condizioni che non avrebbe incontrate se fosse venuto in un
altro momento. Nella stessa maniera, il fatto che un anima arrivi sulla
terra in un preciso momento implica determinate condizioni di cui ci
fornisce la prova lorologio celeste.
Queste caratteristiche astrali si manifesteranno nellorganismo
lungo tutta lesistenza ed eserciteranno la loro influenza sul funziona-
mento degli organi. importante, quindi, conoscerne i sintomi in vista
di una terapia con i metalli.
NOTE
1 Nel 1950, il Dr. B.C. Lievegoed pubblicava nel Der Beitrag der Geisteswissen-
schaft zur Erweiterung der Heilkunst (Hybernia-Verlag, Dornach) un articolo
su questo argomento cos importante per la comprensione di una terapeuti-
ca razionale con i metalli. Il presente studio gli deve molte idee. Vogliamo
esprimergli qui la nostra riconoscenza.
Capitolo XIX
Saturno e la Luna
La prima sfera planetaria che attraversa lIo scendendo dai mondi Le due correnti
spirituali verso la terra quella di Saturno. Essa costituisce per ci un di Saturno
limite esterno al mondo planetario, che isola dal resto del cosmo. LIo vi
raccoglie i primi elementi di sostanza astrale con cui former poco a
poco il suo corpo astrale. In questa zona, lIo acquista le forze che gli
permetteranno pi tardi di manifestarsi nel mondo spaziale fisico. Que-
sto primo impulso quello che andr pi in l nel senso della materializ-
zazione: esso porter sino al minerale, sino allo scheletro. Caratterizze-
remo questultimo come fosse limmagine spaziale dellIo, ma la sua
immagine morta. Cos, la prima corrente di Saturno, quella che corri-
sponde allincarnazione pu essere riassunta nelle parole: morte nello
spazio. L dove questa corrente si ferma, avendo esaurito tutte le forze,
comincia a manifestarsi laspetto polare, quello che proviene dalla cor-
rente della disincarnazione, che chiameremo la seconda corrente di
Saturno. Per capire bene questa polarit, necessario ricordarsi, come
dice Rudolf Steiner (1), che non si trovano nelluniverso processi che si
propagano allinfinito, che esiste un limite. Quando questo limite
raggiunto, il processo torna su se stesso, ma ci che torna di natura
diversa. Un tale concetto, come vedremo, si applica bene tanto allo
spazio che al tempo.
Ed eccone la traduzione:
Ruolo della milza In quanto cimitero delle emazie, la milza compie una funzione
di morte in rapporto con la prima corrente di Saturno. Ma essa assicura
anche una funzione legata alla digestione e alla circolazione addominale.
Il ritmo dei pasti, nelle migliori condizioni, corrisponde molto imper-
fettamente ai ritmi interni dellorganismo. La necessaria compensazio-
ne assicurata dalla milza: se noi consumiamo un pasto abbondante, il
suo volume aumenta e diminuisce di nuovo nellintervallo tra un pasto e
laltro.
Questa funzione ritmica appartiene molto chiaramente al tempo,
quindi alla seconda corrente di Saturno. Allo stesso modo in cui la sfera
di Saturno si colloca nel macrocosmo al limite del mondo planetario,
nel microcosmo umano la milza costituisce una specie di diaframma
spirituale tra le regioni digestive da una parte, in cui regnano ancora, in
una certa misura, i processi esterni, e dallaltra parte le zone interne
sottoposte alle proprie leggi. la parte spirituale soprasensibile di
questorgano che, in caso di asportazione, si occupa alla meno peggio di
compiere queste funzioni.
Saturno e la Luna 189
Le manifestazioni normali di queste due correnti sono tali che si Eccesso dalla I
equilibrano vicendevolmente. Ma pu accadere che una delle due predo- corrente di Saturno
mini sullaltra. Quando la prima corrente di Saturno prende il soprav-
vento sulla seconda, i processi di indurimento e di ossificazione diventa-
no troppo intensi. Nel bambino ci si tradurr in un cranio troppo duro
e troppo piccolo, con una intellettualizzazione troppo precoce e una
facies da vecchio. Non raro osservare in questi bambini una predile-
zione per i cattivi odori e una propensione a giocare con i propri
escrementi. Tale tendenza quasi fisiologica nel lattante, che ha molto
bisogno di una I corrente di Saturno, sar nettamente patologica nel
bambino pi grande. Notiamo anche lazione similare della vitamina D,
che si comporta come un condensatore di fronte alla I corrente.
Questa stessa prevalenza porter luomo pi anziano alla sclerosi e
soprattutto allarteriosclerosi: il processo di ossificazione tende a tra-
boccare dal suo ambito ed a sconfinare nel sistema cardiovascolare;
invade i vasi sanguigni come se volesse farne delle ossa.
Milza ed entusiasmo Somiglia alla precedente unaltra indicazione, in cui Rudolf Stei-
ner segnala il ruolo della milza nellentusiasmo (4). Il suo contrario,
lipocondria, veniva attribuita ugualmente a questorgano dai Greci e
anche dagli Inglesi quando parlano di spleen. Quando ne soffriamo, noi
proviamo un impressione di pesantezza, di grigiore e di freddo; diventia-
mo in un certo senso come di piombo. La milza subisce troppo intensa-
Saturno e la Luna 191
Allestremit opposta, dalla parte della terra, il mondo planetario La sfera lunare
delimitato dalla sfera lunare, lultima che lanima attraversa prima di
prendere possesso di un corpo terreno. Le forze che essa raccoglier qui
dovranno permetterle lelaborazione di un nuovo organismo; esse si
riferiscono alla riproduzione della vita. Ne troviamo negli organi geni-
tali, gli organi della Luna una manifestazione che si esprime con un
potere di moltiplicazione assolutamente fantastico; cos, un centimetro
cubo di sperma contiene 250 milioni di spermatozoi. Questo potenziale
di riproduzione non limitato alle sole cellule germinali, provengono
da l tutta la vita embrionale e ogni rigenerazione tissulare.
Correnti lunari tende a formare una gigantesca morula. Possiamo allora riassumere
ed embriogenesi questo processo lunare I con le parole: ripetizione infinite, espansione
illimitata e indifferenziazione. Queste sono manifestazioni che si colloca-
no nel tempo, cos opponendosi a quelle della I corrente di Saturno che
sono spaziali; esse sono per apparentate con Saturno II per la vita che le
caratterizza. Precisiamo a questo proposito che le funzioni del midollo
osseo, per il loro carattere riproduttivo, appartengono pure alla I cor-
rente della Luna. Collegheremo ad essa anche lereditariet che tende,
anchessa, a riprodurre allinfinito esseri identici.
Pelle e scheletro cutaneo Gli effetti delle correnti lunari si possono osservare bene a livello
di pelle: la costante rigenerazione delle cellule cutanee appartiene alla I;
in compenso, la differenziazione che prosegue sino alla cheratinizzazio-
ne e alla morte delle cellule, permettendo cos alla pelle di compiere la
sua funzione di limitazione nello spazio, appartiene alla II corrente
lunare.
Non si pu parlare della pelle senza pensare agli insetti presso i
quali differenziazione e limitazione sono intensificate sino alla forma-
zione di uno scheletro cutaneo. Ci si trova l in presenza di una tendenza
opposta a quella che si manifesta nella morula (che, nel suo straordina-
rio potenziale di moltiplicazione, esiste anche nellinsetto). Lo stesso
processo di formazione di uno scheletro cutaneo si ritrova presso altri
invertebrati, come il gambero, che non pu crescere se non rigettando
ogni anno il suo guscio. Durante il breve periodo della muta, il processo
Luna I torna a essere molto attivo. Anche luomo rigetta il suo guscio,
ma in maniera continua e impercettibile, per desquamazione. Le fanere
Saturno e la Luna 193
Come abbiamo visto, gli organi di riproduzione sono organi della La differenziazione
Luna e appartengono alla sua I corrente per lenorme potenziale di sessuale
moltiplicazione delle cellule germinali.
Eppure, la II interviene ugualmente tanto nei soggetti maschili che
femminili. Anche in questi organi, la moltiplicazione limitata e porta
a una differenziazione: quella dei sessi. Ci stato confermato sperimen-
talmente: la allacciatura dei canali deferenti causa latrofia delle cellule
seminali a vantaggio di quelle interstiziali con accentuazione dei caratte-
ri sessuali secondari. Ci non del resto che un aspetto particolare della
trasformazione delle forze di moltiplicazione. La loro metamorfosi sul
piano psichico di unimportanza infinitamente maggiore per lesisten-
za e levoluzione dellessere umano.
Allaltra estremit del corpo, noi troviamo ancora un organo Differenziazione del
tipicamente lunare: il cervello. Questo si formato, come la pelle, a sistema neurosensoriale
cominciare dallectoderma. In questo organo, la II corrente lunare si
manifestata cos intensamente che ogni possibilit di rigenerazione del
tessuto nervoso scomparsa a vantaggio di un altro grado di differenzia-
zione. Cos diventato disponibile per pi alte funzioni: quelle del
pensiero e della coscienza che utilizzano le forze trasformate di rigenera-
zione. Tali processi sono da raffrontare con ci che abbiamo detto
prima in merito alla memoria e a Saturno I.
Tali sono gli aspetti fisiologici di queste due correnti lunari. Rima-
ne da ricercare quali sono le manifestazioni patologiche provocate dalla
predominanza delluna o dellaltra delle due.
Quando, viceversa, lequilibrio si sposta a vantaggio della II cor- Eccesso della corrente
rente della Luna, la rigenerazione cellulare diventa insufficiente. Nei Luna II
lattanti, ci si traduce nellipotrofia; i tessuti sono molli, mancano di
194 Medicina antroposofica
Pagina seguente:
Tav. 1: Saturno e Luna
Saturno e la Luna 195
SATURNO LUNA
MILZA SCHELETRO ORGANI SESSUALI
MIDOLLO OSSEO CERVELLO PELLE
I SPAZIO TEMPO
TEMPO SPAZIO
II
Resurrezione nel tempo Differenziazione
- Biografia
Processi ematopoietici del mi- Formazione del sistema nervoso e
dollo osseo (con partecipazione della pelle
di Luna I)
DISINCARNAZIONE
NOTE
Capitolo XX
Giove e Mercurio
gioviane, tanto sul piano fisico che su quello del pensiero: con la I
corrente noi modelliamo, con la II ci esprimiamo col movimento.
Lievogoed (Cfr. nota (1) p. 184) come esemplificazione della I Eccesso di processo
corrente sceglie il personaggio del commerciante inglese in cui tutto formativo
rigido e asciutto; senza alcun movimento superfluo, con lespressione
fredda e cortese, diremmo stereotipata. Possiamo pensare anche al gio-
catore di biliardo i cui movimenti, esattamente calcolati, sono ridotti al
minimo indispensabile. Non si racconta forse che certi giocatori affetti
da gotta segnavano i punti servendosi della secrezione di un tofo (2) che
sporgeva dallarticolazione di un dito? In effetti, la gotta unaffezione
tipica delleccesso della I corrente di Giove; una malattia del sedenta-
rio che riduce ancora le possibilit di movimento. Pi genericamente,
appartengono a questa corrente le affezioni che portano allanchilosi:
artrosi, poliartrite cronica evolutiva ecc. Gli episodi infiammatori di
poliartrite cronica non sono altro che tentativi di guarigione del proces-
so morboso. Tentativi certo dolorosi e, generalmente, poco efficaci,
perch spesso seguiti da un peggioramento. Non raro constatare che i
soggetti affetti da poliartrite cronica evolutiva (P.C.E.) hanno mantenu-
to nel loro aspetto e nel loro comportamento qualcosa di infantile o
giovanile. Ci sembra in contraddizione coi sintomi della malattia
immobilit, rigidezza e anchilosi propri della vecchiaia. Il paradosso
scompare se ci rendiamo conto del fatto che restare giovanile, dunque
non evolversi, pure una forma di immobilit. La malattia appare allora
come una reazione che obbliga il paziente a compiere quellevoluzione
alla quale vorrebbe inconsciamente sfuggire. Forse si deve considerare
nella stessa prospettiva, ma a uno stadio pi precoce, il reumatismo
articolare acuto o morbo di Bouillaud. Ci sembra tanto pi verosimile
in quanto i postumi di questa malattia sono un ostacolo alla manifesta-
zione delle forze giovanili. Nelle affezioni gioviane, noi sfioriamo spesso
il paradosso. Cos, nella P.C.E. di cui abbiamo parlato, chiamata anche
reumatismo deformante, assistiamo alla perdita progressiva della forma
delle articolazioni; saremmo dunque tentati di classificare tale affezione
nelleccesso della II corrente. Ma quella che chiamiamo deformazione
in realt un eccesso del processo formativo, assolutamente diverso del
processo di dissoluzione della forma della II corrente. Nello stesso
modo, un albero nodoso ci appare come un accentuazione, non come
una scomparsa della forma.
Le affezioni spasmodiche dei muscoli entrano nello stesso schema, Spasmi e crampi
soprattutto quando hanno, come i crampi, un carattere tonico: restando
contratto, il muscolo accentua la propria forma a detrimento della
mobilit. Nelle contratture cloniche, sembra che lorganismo cerchi di
compensare il processo con una reazione antagonista.
200 Medicina antroposofica
Tra Giove e Mercurio esiste una polarit simile a quello che Polarit
oppone la Luna a Saturno. Anche Mercurio oscilla tra movimento e Giove Mercurio
forma, ma al contrario di Giove, qui il movimento primario e la forma
secondaria. Guardiamo cadere una goccia di mercurio: essa si divide in
goccioline inafferrabili estremamente mobili che danno limpressione
che basterebbe poco perch si animassero. Poi, riunendosi nuovamente
queste gocce rallentano il loro movimento.
Quando una corrente incontra un ostacolo, oppure quando due Nascita della forma in
correnti si incontrano, nasce un vortice, cio una forma. Tali fenomeni seno a una corrente
sono stati studiati in maniera notevole da T. Schwenk (3), che riuscito
e riprodurre in laboratorio, agendo su alcune correnti, forme organiche
come quella di cui lui d unimmagine che somiglia in modo impressio-
nante a una laringe e tante altre.
202 Medicina antroposofica
I nostri organi: Nellorganismo tali forme nascono ovunque esista una corrente.
i vortici immobilizzati Cos, la laringe luogo di rallentamento della corrente respiratoria. Il
cuore un altro esempio: le sue fibre muscolari disegnano un vortice
particolarmente visibile quando pratichiamo il taglio trasversale della
punta dellorgano. Come Rudolf Steiner aveva realmente visto, il cuore
non la causa della circolazione, ma la conseguenza dellincontro di due
correnti. Anche i gangli linfatici nascono in alcuni punti di rallentamen-
to della circolazione linfatici. Nel polmone, organo di Mercurio, gli
alveoli sono pure punto di incontro di corrente aerea e di corrente
sanguigna.
Forme gioviane e forme Tali strutture devono essere distinte da quelle della I corrente di
mercuriali Giove. Questi modella, come se agisce dallesterno, forme emisferiche
ad immagine della volta celeste: le bozze frontali e la volta cranica, la
cupola diaframmatica, la cupola del polo superiore del fegato, le teste
delle articolazioni, ecc. Queste forme presentano pochi particolari,
tranne quelle che nascono nellintersezione di due emisferi. Negli arti,
obbedendo alla loro dinamica raggiata, le sfere si allungano a fuso, come
quelle dei muscoli. Le forme di mercurio, viceversa, nate dal movimen-
to, sembra siano state scavate dallinterno. Esse hanno come principio la
spirale, e questa tanto pi accentuata quanto la corrente pi rapida
(cuore, laringe). I vortici tendono alla molteplicit; anche le forme
mercuriali sono infinitamente variate, approfondite fin nel minimo
dettaglio e spesso asimmetriche come dimostrano le impronte digitali
(4). I reticoli capillari nei quali i liquidi si disperdono per confluire di
nuovo sono unaltra formazione tipicamente mercuriale.
GIOVE MERCURIO
FEGATO CARTILAGINI POLMONE LINFA
MUSCOLI GHIANDOLE
Cirrosi Diarree
Rigidit muscolare, crampi Ptialismo
Rigidit articolare Sudori
Artrosi, gotta Spermatorrea
Glaucoma Enuresi
Morbo do Hodgking Linfocitosi
Rigidit del pensiero, dogmati- Dispersione dilettantismo
smo, orgoglio, intolleranza Agitazione, instabilit, logorrea,
Depressione, paura della vita, abulia urania
MOVIMENTO FORMA
II (in quanto espressione) (per rallentamento
di una corrente)
Idrocefalia Adenoidi
Idrartro, suppurazioni articolari Angine, scarlattina
Versamenti infiammatori Indurimenti ghiandolari, ingorghi
Suppurazioni (perdita della for- Cisti, adenomi, calagi
ma) Stasi, asciti, edemi
Tubercolosi caseosa Sindrome di Meniere
Obesit (per mancanza di struttu- Allergie, asma
razione) Impossibilit di contatto, paura
Rammollimento cerebrale del proprio ambiente
Fuga delle idee, difficolt di con- Viscosit mentale, idee fisse
centrazione, incoerenza Malinconia
Tic, corea, delirium tremens Stereotipia
NOTE
Capitolo XXI
Marte e Venere
Lo strumento dellIo Le forze marziane lespressione delle quali abbiamo trovato nella
corrente dellaria che va incontro alla laringe, nellondata sanguigna e
nel flusso biliare, appartengono alla I corrente di incarnazione. Corren-
te che si esprime ancora, sul piano psichico, con la volont, che noi
abbiamo avuto gi occasione di mettere in relazione alla funzione bilia-
re. Marte appare cos come un mediatore dellIo, che permette a que-
stultimo di prendere pienamente possesso del suo strumento fisico e di
manifestarsi sul piano terrestre.
Etere dei suoni o etere Il suono nasce allorch le forze di Marte incontrano un ostacolo (il
chimico giavellotto che si conficca nella quercia e che vibra), ma lo stesso
ostacolo pu entrare in vibrazione, non sonora ma chimica. La sostanza
che tende ad ostacolare le forze di Marte subisce una modificazione
chimica. Questo accostamento tra chimismo e suono pu stupire; eppu-
re, non sono forse le leggi che reggono le combinazioni chimiche analo-
ghe alle leggi dellarmonia? Pensiamo alla classificazione periodica degli
elementi che segue un ritmo di ottava (1). Rudolf Steiner ha chiamato
queste forze, che si trovano allorigine dei suoni come a quella delle
sistesi chimiche, etere chimico o dei suoni (2); sono le forze che si
manifestano nella II corrente di Marte, facendo apparire la struttura
reale, bench fugace, che costituisce un suono (3), tanto bene quanto
quella di una sintesi chimica. Notiamo tuttavia che i processi di caratte-
re analitico appartengono alla I corrente di marte. Cos, laggressivit
dellacido cloridrico dello stomaco, che degrada gli alimenti, una
propriet caratteristica di Marte I, paragonabile a quella della bile
nellintestino. Non sorprendente che le anemie ipocrome e la clorosi,
affezioni sintomatiche di una carenza di Marte I, sono spesso accompa-
gnate da una insufficienza digestiva con ipo o acloridria.
Lepatite Nella stessa maniera, lepatite detta virale una affezione che
certifica una temporanea debolezza della I di Marte. Essa si accompagna
a un arresto del flusso biliare, con impossibilit di digerire i grassi, grande
stanchezza e inibizione della volont. La definizione di epatite detta
'virale' appropriata perch, qui come altrove, il processo infettivo non
la causa della malattia, ma una delle sue manifestazioni secondarie.
Marte e Venere 209
Inversione del ritmo Accade che questi ritmi siano turbati, e anche invertiti. Ne sono
nictemerale un esempio i sudori notturni. La sudorazione costituisce normalmente
un corollario delle attivit psico-spirituali coscienti. Quando queste si
compiono imperfettamente durante la veglia, lorganismo cerca di rifar-
si durante il sonno.
Precisiamo a questo proposito che le attivit psico-spirituali non
concernono unicamente il pensiero. Ne fanno ugualmente parte il senti-
mento e lesercizio della volont. Accade che si suda al momento di
unintensa attivit mentale, nel corso di una partita a scacchi per esem-
pio, esattamente come per un lavoro muscolare che non potrebbe
Marte e Venere 213
Linsieme formato dai reni e dai loro satelliti, le ghiandole surrena- Il rene, organo di
li, costituisce lorgano di Venere in seno al quale si manifestano pi Venere
particolarmente le due correnti di questo pianeta. Il ruolo della surrena-
le concerne principalmente i processi di assimilazione della I corrente.
Questa ghiandola il luogo preferito dal corpo astrale per agire sul
corpo eterico. In caso di lesione della surrenale, il corpo eterico, non
ricevendo pi limpulso del corpo astrale, si atrofizza, e le funzioni vitali
si degradano. Si vedono comparire allora sintomi come ladinamia,
lipotensione, lipoglicemia e diversi disturbi del metabolismo che for-
mano il quadro del morbo di Addison. Il sale, in questo caso, si comporta
come elemento estraneo e non pi trattenuto. Ma non si deve credere
che la lesione della ghiandola sia sempre primitiva; linverso certamen-
te la regola in tutti i casi in cui la debolezza della I corrente di Venere
non provoca sintomi cos spiccati come quelli del morbo di Addison.
Quando, viceversa, la I corrente di Venere troppo forte, ritrovia-
mo i sintomi dellirradiazione renale troppo intensa, principalmente
caratterizzata dalla ipertensione e dal meteorismo addominale. Va da s
che la predominanza della I corrente di Venere, intensificando lassimi-
lazione, predisporr allobesit. Tale affezione va spesso di pari passo
con la golosit, ma sarebbe inesatto dire che ne la conseguenza obbliga-
toria. Sarebbe pi esatto considerare la golosit come una manifestazio-
ne parallela sul piano psichico.
...e insufficienza Per la sua funzione escretoria, il rene appartiene alla II corrente di
Venere. Questa cos fa ricorso alle forze del corpo astrale, ma, in questo
caso, nella sua dinamica superiore, in rapporto con i processi di coscien-
za. Uninsufficienza della II corrente sar causa di disturbi dellescrezio-
ne: oliguria e anuria. Estesa ad altri organi, potr procurare stipsi o
insufficienza di secrezione sudorale.
Semiologia psichica Sul piano psichico, la predominanza della I corrente provoca stati
di ebetismo, quasi di stupore, in rapporto a un eccesso di funzioni
vegetative. Succede invece che la parte del corpo astrale che si stacca
normalmente dal complesso inferiore eterico-fisico resta in qualche
modo agganciato al rene quando questo sede di una lesione non
palese, potremmo ancora dire superficiale, che provoca linsonnia. Ad
un stadio pi acuto comparir una specie di squilibrio tra il corpo
astrale, che resta legato allorgano, e lIo incapace di assicurare la pro-
pria egemonia sul corpo astrale tale squilibrio genera la tendenza
schizoide. Queste descrizioni vogliono far comprendere la doppia pola-
rit che esiste tra le due correnti di Marte e quelle di Venere, polarit che
tenderemo di riassumere nello schema che segue.
Marte e Venere 215
MARTE VENERE
CISTIFELLEA LARINGE RENE VENE
II INTERIORIZZAZIONE ESTERIORIZZAZIONE
(Efesto)
lattea
Raucedine Sordit
Balbuzie Diarree croniche
Nefrosi lipoidica Febbre tifoide
Anemie ipocrome, clorosi Morbo di Addison
Allergia Magrezza, cachessia
Polifagie, polidipsie (reattive)
Poliuria, iperidrosi, disidrosi,
Aggressivit (del debole) efidrosi
Paura della vita Depressione Nausea
Paralisi della volont, abulia Autismo
Tendenza schizoide
NOTE
2 Rudolf Steiner descrive quattro eteri: letere del calore, letere della luce,
letere chimico o etere dei suoni, e letere di vita, comparsi successivamente
nel corso dei quattro stadi planetari. Per maggiori dettagli, cf. Rudolf Steiner:
La scienza dellocculto V. Bott, P. Coroze, E. Marti: Le forser de vie.
Editioni del Centre Triades, Paris, rispettivamente 1976 e 1981.
3 Queste strutture sono state messe in evidenza da Chladni. Egli faceva vibrare
delle piastre cosparse di sabbia. Pi recentemente, P.E. Schiller ha messo in
evidenza le strutture provocate da suoni in una fiamma sensibile ricorrendo
ad uno stroboscopio. Se ne troveranno riproduzioni nel libro di T. Schwenk:
Il caos sensibile, Ed. Arcobaleno, Oriago, 1992.
Capitolo XXII
Il Sole
Per lastronomo, il Sole non un pianeta, ma una stella. Per Posto del sole in un
loccultista il Sole costituisce ci che chiameremo il cuore dellorgani- sistema geocentrico
smo planetario. Al di l di Saturno comincia il mondo delle stelle fisse
(1), quello dello Zodiaco, al di qua della Luna comincia il mondo terre-
stre. Una concezione simile non in contraddizione con le conoscenze
astronomiche, ma considera le cose da un diverso punto di vista. Lastro-
nomo concepisce luniverso come un sistema materiale al quale tenta di
applicare, con unestrapolazione un po azzardata, le leggi dedotte dallo
studio della terra. Egli cos materializza luniverso. Per la scienza della
spirito, i corpi celesti sono pi di tutto ci. Le ricerche di Rudolf Steiner
dimostrano che il loro aspetto esteriore non che la manifestazione
fisica di forze spirituali. Possiamo cos rappresentare luniverso come
un tutto del quale ogni sfera possiede caratteristiche e funzioni proprie.
Quindi, il mondo planetario o astrale quello del movimento e del
ritmo; esso il mediatore tra il mondo stellare e la terra. Questo torna
ad attribuire alla nostra terra una ubicazione centrale, in opposizione
alla periferia cosmica. In questa polarit periferia-centro si inserisce il
mondo planetario orientato sul Sole. Tale geocentrismo conferisce una
grandissima importanza alla terra, non per il suo volume o la sua massa,
ma per il ruolo che ricopre in quanto teatro delle attivit delluomo
incarnato. Se gli Antichi piazzavano la terra al centro delluniverso, non
lo facevano per ignoranza la loro conoscenza dellastronomia non era
certo rudimentale, basterebbe a provarlo lesistenza delle piramidi ma
perch per essi luomo prevaleva sulla materia.
Oggi, si taccerebbero piuttosto di strettezza di vedute gli scienziati
che negassero linfluenza dei pianeti. Molti esperimenti realizzati nel
corso degli ultimi cinquantanni, come quelli di Kolisko, di A. Fyfe, di
M. Thun e di Faussurier hanno provato la realt di tali influenze.
Altre anime, nelle quali dominano le forze solari I, danno lim- Preponderanza della I
pressione di precipitarsi sulla terra e ancorarvisi solidamente. Sono corrente solare
bambini robusti, dalla carnagione scura, che amano i giochi e gli sports.
Sono generalmente di costituzione picnica. Se tale preponderanza della I
corrente, normale durante la prima met della vita, persiste oltre i
trentacinque anni, sar un ostacolo alla spiritualizzazione. Luomo che
si lega con troppo forza alla terra avr predisposizione allarteriosclero-
si, allipertensione, alle affezioni degenerative del cuore: infarto, corona-
rite, ecc.
Sul piano psichico, una predominanza della I corrente sar accom-
pagnata da eccessivo desiderio dei beni materiali con unintensa attivit
orientata sempre alla loro acquisizione. Tali soggetti hanno delle diffi-
colt a concepire ci che si riferisce allo spirito. Nella vecchiaia, essi
tendono allavarizia e sono incapaci di staccarsi dai loro beni. La loro
morte diventa un combattimento drammatico, perch si aggrappano
disperatamente a un corpo fisico che la loro costituzione ha contribuito
molto a rendere troppo minerale e inadatta ad ospitare unanima.
Non bisogna dimenticare che le forze solari tendono allequili- Un equilibrio vivente
brio. Noi oscilliamo continuamente tra questi due poli ed da tale
ritmo che nasce larmonia. Il cuore, organo solare, compensa leccesso
di vita della diastole con le forze di strutturazione della sistole e vicever-
sa. Tra queste due correnti si stabilisce unalternanza, un equilibrio
dinamico e vivente, mai uguale a s stesso, che si modifica progressiva-
mente nel corso dellesistenza. Questo ritmo, che vorrebbe sempre
correggere gli eccessi, il grande guaritore dellorganismo. Quanti diva-
ri riuscito a compensare prima di soccombere anchesso allorch le
discordanze erano durate troppo a lungo! Senza di lui lorganismo si
ammalerebbe continuamente, e larte di guarire consister prima di
tutto in un aiuto apportato alle forze solari per equilibrare le polarit
delle diverse correnti planetarie lespressione delle quali il nostro
corpo astrale.
220 Medicina antroposofica
SOLE
CUORE CIRCOLAZIONE
SPIRITUALIZZAZIONE
allaria aperta
LA CORRENTE D'INCARNAZIONE DOMINA
Tav. 4: Il Sole
Il Sole 221
NOTE
2 Questa espressione usata ora per la terra, ora per il Sole, potrebbe indurre in
errore. Quando noi definiamo la terra come centrale noi lopponiamo alla
periferia come il punto al cerchio. Applicato al Sole, laggettivo centrale
caratterizza la sua posizione mediana tra questi due poli che sono la periferia
e il punto, e anche tra i pianeti esterni e quelli interni.
PARTE SETTIMA
Capitolo XXIII
Come classificare i Quando si studia un metallo, non bisogna mai perdere di vista il
metalli pianeta cui corrisponde. In uno studio sui metalli, W. Pelikan (1) li ha
raggruppati su un cerchio secondo la loro massa atomica. Tenendo
conto del processo planetario precedentemente studiato, abbiamo pre-
ferito disporli in funzione dei pianeti che corrispondono loro e seguen-
do lordine che segue lIo nellattraversamento delle sfere planetarie nel
corso dellincarnazione (Cfr. fig. 8, pag. 195). Ritroviamo questo stesso
ordine classificando i sette pianeti in funzione della durata della loro
rivoluzione siderale:
erano coscienti di tali rapporti, e non per caso che essi hanno dato a
ciascun giorno della settimana il nome di un pianeta. Lordine che
hanno seguito quello delle tappe successive della creazione come
risulta dalle ricerche spirituali di Rudolf Steiner (2).
Riprendiamo la nostra figura di base e annotiamoci i giorni della I giorni della settimana
settimana in corrispondenza dei pianeti (fig.11): sabato per Saturno,
domenica per il Sole (in inglese Sund-ay, in tedesco Sonn-tag), luned per
la Luna, marted per Marte, mercoled per Mercurio, gioved per Giove
e venerd per Venere. Se tracciamo una linea spezzata seguendo questor-
dine, vediamo disegnarsi unaltra stella regolare a sette punte, con punte
pi acute della precedente. interessante notare a questo proposito
unindicazione terapeutica di Rudolf Steiner per unammalata molto
indebolita. Egli aveva consigliato al medico che la curava di prescriver-
le: domenica, oro in D10; luned, argento in D3; marted, ferro in D4;
mercoled, mercurio in D6; gioved, stagno in D10; venerd, rame in
D10 e sabato piombo in D10 (3).
Lordine in cui abbiamo disposto i nostri metalli inverso a quello Conduttivit elettrica
della loro conduttivit elettrica e termica (fig.12). Fa per eccezione il e termica
mercurio; si pu attribuire ci al fatto che il mercurio mantiene lo stato
liquido a temperatura ordinaria, perch se si solidifica diventa buon
conduttore e lordine ideale tende a ristabilirsi.
228 Medicina antroposofica
Reazioni dei metalli al I metalli hanno anche altri modi di reagire al calore, modi che si
calore traducono nella loro fusibilit, il loro coefficiente di dilatazione e il loro
calore specifico e, caratteristica interessante, la differenza tra i loro
punti di fusione e di ebollizione. Le prime tre di queste propriet si
dividono in due gruppi (fig.12): un gruppo superiore che comprende
rame, oro e ferro composto da metalli poco fusibili, poco dilatabili e
che richiedono molto calore per riscaldarsi. Un gruppo inferiore che
Ordine planetario e metalli 229
Potere riflettente Studiamo ora il comportamento dei metalli di fronte alla luce;
troviamo un debole potere riflettente per i metalli di destra: piombo e
ferro, e un alto potere riflettente per quelli di sinistra: argento e rame
(fig. 14, pag. 241). Lo stagno e il mercurio si distinguono e sembra che
abbiano anche cambiato posto: lo stagno, pi brillante e con un riflesso
pi caldo, dovrebbe porsi tra il rame e largento, e il mercurio pi
grigio, pi opaco, sembrerebbe pi al suo posto tra il ferro e il piombo.
comunque curioso constatare la simmetria di tali irregolarit.
Altre polarit La nostra figura di base pu essere modificata ancora, come nella
figura 15. Determinando sempre loro lasse verticale di simmetria,
lasciamo la linea orizzontale che caratterizza la polarit mercurio-
stagno. Ma qui, invece di opporre il rame al ferro e largento al piombo
come nella figura 9, tracciamo delle diagonali che oppongono il rame al
piombo e largento al ferro, disegnando cos una croce di SantAndrea.
Queste nuove polarit corrispondono ad alcune realt sul piano fisico: il
rame possiede pi alto calore specifico e di fusione entrambi in
rapporto al volume -, il piombo i pi bassi. La diagonale Cu-Pb si
riferisce al calore. La polarit tra largento e il ferro concerne la luce,
essendo il potere riflettente dellargento il pi alto, quello del ferro il
pi basso.
NOTE
2 Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali, op. cit.
4 I valori che figurano in questa tabella sono presi dal Cours de Chimie di H.
Pariselle, Ed. Masson et Cie, paris, 1956. Le cifre non corrispondono
esattamente ai dati di W. Pelikan, ma se si raggruppano le differenze per
ordine crescente, si ritrova lo stesso ordine. Ed quello che qui importa.
233
Capitolo XXIV
Il Piombo
Propriet chimiche Lo studio delle propriet chimiche del piombo dimostra che
leggermente elettropositivo. Forma facilmente dei sali, ed assoluta-
mente eccezionale trovarlo allo stato nativo. I sali di piombo sono
insolubili o poco solubili, cosa che indica il loro carattere minerale.
Esposto allaria, il piombo si ricopre di uno strato impermeabile di
carbonato o di ossido, che protegge il metallo da ogni ulteriore attacco.
Tale propriet permette di usare questo metallo da protezione contro
gli agenti atmosferici e contro gli effetti dellacqua di mare: cos si
ricoprono con un rivestimento di piombo i cavi elettrici e telefonici.
Anche in questo caso il piombo dimostra la propria passivit di fronte al
mondo esterno.
Il saturnismo cronico Dosi maggiori sono allorigine del saturnismo cronico clinicamen-
te accertato la forma acuta rara -, caratterizzata dalla devitalizzazione
e mineralizzazione progressiva di tutto lorganismo. La pelle diventa
smorta, le mucose si disseccano, cosa che si traduce in raucedine per la
laringe e in tosse per i bronchi. Le secrezioni intestinali diminuiscono,
compaiono spasmi dolorosi che provocano la stitichezza, e realizzano il
quadro della colica da piombo. Nellapparato uro-genitale appaiono la
ritenzione urinaria, la dismenorrea e la tendenza allaborto. Non
risparmiato il fegato che quando ne colpito provoca lematoporfininu-
ria. Il sistema nervoso, la cui vitalit gi ridotta al minimo allo stato
normale, particolarmente colpito. Sopravvengono paralisi, che interes-
sano soprattutto gli estensori, provocano attitudini alla flessione e con-
tratture. La degenerazione del nervo ottico provoca unamaurosi pro-
gressiva. Cefalee, perdita della memoria, disturbi affettivi e ansiet sono
Il Piombo 237
per i casi patologici, dovr essere maneggiato con molta prudenza, e non
deve essere mai dato senza controllo. Sar prescritto dalla D6 alla D10
(Plumbum met. da D6 a D10 trit.) oppure sotto forma di unguento
(Plumbum met. D1 ungt.) applicato sulla testa o, pi esattamente nel
punto dove i capelli formano un piccolo vortice che chiameremo spiga.
Secondo le ricerche spirituali di Rudolf Steiner questo punto costituisce
per il corpo eterico un centro delle forze di rigetto del piombo. Il
punto della spiga, centro della calotta cranica, anche la fonte del polo
minerale dal quale le forze saturniane agiscono sullembrione. Appli-
candovi del piombo, agiremo dunque come se lo facessero le forze della
I corrente di Saturno e compenseremo ci che esse avevano di insuffi-
ciente nel bambino rimasto troppo embrionale. Cos facendo, non
agiamo pi tramite il metabolismo, ma in maniera molto pi diretta: il
risultato tuttavia lo stesso. Va da s che una terapia come questa
applicabile solo nel caso in cui il cranio non sia troppo mineralizzato,
cosa appunto che succede nei bambini dalla testa grossa nei primi anni di
vita. In bambini pi grandi, tali applicazioni non avrebbero probabil-
mente alcune effetto, e dovremo allora fare ricorso ad una cura per via
orale e persino ipodermico.
Le alte dinamizzazioni Per capire lazione del piombo ad alta dinamizzazione, si deve
tornare a ci che dicevamo prima. Lalta dinamizzazione agisce al polo
neuro-sensoriale provocando una reazione sul metabolismo. Si com-
prende allora la frase di Rudolf Steiner che a prima vista sembra parados-
sale: Ci che, a partire dal sistema neuro-sensoriale, a bassa dinamizza-
zione fa ammalare, a partire dal sistema metabolico ad alta diluizione
provoca la guarigione. Il paradosso si risolve se noi capiamo che Rudolf
Steiner conosce le reazioni dellorganismo in questi due poli.
Cos, unalta dinamizzazione di piombo agisce bene al polo neuro-
sensoriale, provocando per una reazione inversa nel metabolismo,
attivandolo e permettendogli di lottare meglio contro gli indurimenti e
la sclerosi. Con le alte dinamizzazioni del piombo viene aumentato il
calore saturniano del sangue, e provochiamo un po di febbre in questi
organismi troppo freddi. Intensifichiamo cos la II corrente di disincar-
Il Piombo 243
Si deve pensare al piombo anche nelle anemie del tipo Biermer. In ...e nelle anemie
tali malati esiste una predominanza della I corrente di Satuno e soprat-
tutto uninsufficienza delle II: la risurrezione nel tempo la cui
espressione organica il rinnovamento delle cellule insufficiente. Si
tratta quasi sempre di ammalati di sesso femminile le cui forze eteriche
saranno state nel corso dellesistenza troppo sollecitate, per esempio da
numerose gravidanze.
Esse sono incapaci di sviluppare tutto il calore di cui avrebbero
bisogno, bench talvolta possano manifestarsi reazioni febbrili di buon
auspicio. Mancano di entusiasmo, dando unimpressione generale di
rassegnazione. Pu anche apparire la sclerosi del tessuto nervoso del
midollo spinale, che indica che il processo polare di Luna I non pi
controbilanciato. Sembra proprio indicato prescrivere a tali ammalati
applicazioni di piombo nella zona splenica (Plumbum met. D1 ungt.)
oppure iniezioni sottocutanee (Plumbum met. D20).
244 Medicina antroposofica
NOTE
1 Verso il 1920, una compagnia americana, la Ethyl Lead Inc., che produceva
tetraetile piombo da incorporare alla benzina, aveva assunto un giovane
ricercatore di nome di Kehoe, incaricandolo di fare delle ricerche scientifi-
che destinate e provare linnocuit di tale prassi, per rassicurare lopinione
pubblica. Tali ricerche disgraziatamente hanno fatto testo nel mondo intero
per parecchi decenni e sono state confutate solo recentemente. (Secondo
Stfen, Blei als Umweltgift, Eschwege.).
5 Questa tolleranza almeno dieci volte troppo alta. Che dire allora degli
abitanti di certe citt che assorbono ogni giorno 1,5 mg di piombo e talvolta
molto di pi!
Capitolo XXV
Largento
Noi siamo pi spesso in contatto con largento anzich col piom- Il principe della luce
bo, bench questultimo sia molto meno raro. Ma largento per tutte le
sue propriet, molto pi affascinante! Indossare un gioiello di piombo,
oltre i rischi di intossicazione che comporterebbe, ci metterebbe a
disagio. Soppesando un pezzo di argento non si ha la stessa impressione
di pesantezza di un pezzo di piombo di eguale volume, e tuttavia la
densit del piombo non supera quella dellargento: 11,35 contro 10,5.
Ma largento chiaro, brillante, mentre il piombo scuro e spento, e
tali propriet modificano indubbiamente la nostra impressione di pe-
santezza; luce e leggerezza vanno di pari passo, esattamente come oscuri-
t e pesantezza.
Tra tutti i metalli, largento quello che ha il pi alto potere
riflettente. Questa propriet lo pone, entro certi limiti, allopposto del
piombo, e pi particolarmente allopposto del ferro, il cui potere riflet-
tente ancora meno alto, come dimostra la seguente tabella:
Argento 95%
Mercurio 72%
Oro 85%
Piombo 61%
Stagno 76%
Ferro 56%
Rame 73%
Argento e piombo Per molte propriet largento si colloca allopposto del piombo.
Esso il miglior conduttore di calore ed elettricit, mentre il piombo ne
il peggiore. Tuttavia, la polarit tra piombo e argento non assoluta e,
per alcune propriet, i due metalli sono viceversa molto simili. Sono
entrambi abbastanza molli, la loro temperatura di fusione inferiore a
1000C e la quantit di calore necessaria alla loro fusione debole.
Entrambi si volatilizzano facilmente, largento esalando vapori blu. Ed
entrambi si dilatano facilmente (fig.12, pag. 239).
Argento e ossigeno Mentre allo stato solido largento non manifesta alcuna affinit
con lossigeno, allo stato liquido esso ha la propriet di dissolvere
senza tuttavia ossidarsi 22 volte il suo volume di questo gas. Al
momento della solidificazione, questo ossigeno viene bruscamente e
rumorosamente espulso fenomeno chiamato raggrinzamento; sulla
superficie dellargento, che era liscia e brillante allo stato di fusione, si
formano piccoli crateri che ci ricordano quelli della Luna(1). Proprio
come largento incapace di trattenere lossigeno che aveva dissolto, il
nostro satellite incapace di trattenere lelemento gassoso, da questo ne
deriva lassenza di atmosfera.
Largento puro molle, talmente malleabile che possibile
ridurlo in lamine estremamente sottili, al punto tale da farci passare
attraverso la luce, alla quale danno una tinta viola. Largento anche
molto duttile ed possibile, da un grammo di metallo, estrarre un filo
lungo due chilometri. Propriet come queste somigliano a quelle di un
liquido viscoso, cosa che conferma ancora una volta la tendenza dellar-
gento a prendere forma cristallina. Quando si vuole utilizzare largento
in oreficeria o per coniare monete, lo si indurisce aggiungendovi una
piccola quantit di rame.
L'Argento 247
Con la sua sonorit, largento ritrova la polarit col piombo. Argento e suono
Facendo tintinnare una moneta, si pu facilmente distinguere una mo-
neta falsa composta generalmente di piombo leggermente argentato
da una vera. E cos largento il metallo ideale per la fabbricazione di
certi strumenti musicali per i quali necessaria una sonorit particolar-
mente chiara e pura come i flauti. Una piccola quantit dargento
aggiunta al bronzo delle campane rende il loro suono pi chiaro non si
dice forse un suono argentino, una voce argentina? Viceversa se si
aggiunge un po di piombo al bronzo di una campana, il suo suono sar
pi caldo. La sonorit che largento manifesta cos chiaramente nello
spandere le proprie onde costituisce anchessa una forma di eterna
riproduzione.
In compenso, largento possiede una notevole affinit con lo zolfo Affinit chimiche
e gli alogeni. La presenza di tracce di idrogeno solforato nellatmosfera
provoca lannerimento del metallo. I sali dargento pi interessanti sono
certamente gli alogenuri: fluoruro solubile e cloruro, bromuro, ioduro
solubili. Questi ultimi tre sono usati in fotografia. Trattando una solu-
zione di nitrato dargento con lacido cloridrico, si ottiene un preci-
pitato bianco, raggrumato di cloruro dargento. Questo fonde a 260;
raffreddandosi si rapprende in una massa che ha lapparenza e la
consistenza del corno: largento corneo. Tale fenomeno si deve ri-
collegare allaffinit che abbiamo stabilito tra la II corrente della
Luna e le sostanze cornee.
La grande facilit con la quale largento forma dei colloidi dimo- Tendenza alla vita
stra quanto questo metallo sia vicino ai processi vitali. Quando su una
lastra di vetro ricoperta di gelatina cromatizzata si lascia cadere una
goccia di nitrato dargento, si formano una serie di anelli, detti anelli di
Liesegang. La reazione si sposta progressivamente verso la periferia,
come le onde che si formano quando cade una pietra nellacqua. Si
ritrova qui un processo di riproduzione la cui immagine ricorda certe
forme vegetali come i semi di amido o quella che appare tagliando un
tronco dalbero. I processi vitali sono un elemento caratteristico di tali
ripetizioni.
248 Medicina antroposofica
Stato naturale Allo stato naturale si incontra spesso largento sotto forma di
solfuro: largentite, che cristallizza come la galena nel sistema cubico. Si
trova anche un cloruro: largento corneo naturale. Largento esiste a
volte allo stato nativo dove affiorano i filoni, ma resta allo stato di sale
in profondit.
Largento nativo esiste sotto due forme, tutte e due pi simili al
vegetale che al minerale: sia in sottili filamenti arricciati: largento
filiforme, sia in piccole masse sferiche che formano grappoli. Quasi
sempre, largento accompagna un altro metallo, piombo, oro, talvolta
anche il rame, come se avesse il compito di controbilanciare uninfluen-
za troppo marcata dei metalli che accompagna. Cos, non esiste pratica-
mente piombo senza argento. I pi ricchi giacimenti di argento sono in
America (Messico, Bolivia, Per e America Settentrionale), e si ha
limpressione che il continente di piombo ha, pi che altro, bisogno
dellantidoto che largento. Lacqua di mare, ambiente vitale per
eccellenza, contiene argento finemente suddiviso, circa dieci milligram-
mi per metro cubo. W. Cloos (2) ha dimostrato limportanza dellaffini-
t dellargento con lambiente marino: la proporzione dellargento in
rapporto al piombo l di 1/13, mentre solo di 1/250 nellambiente
minerale.
Largento era conosciuto fin dai tempi pi lontani. Convertendolo
in moneta, lo si fa partecipare ed una nuova forma di riproduzione.
Questo uso era cos comune che gi ai tempi dei Greci, il nome del
metallo serviva a designare la moneta e la ricchezza. Se, allo stato
naturale, largento spesso legato al piombo, una volta estratto, tende
ad affermare la sua polarit emigrando verso lest. Gi nel Medio Evo, la
maggior parte dellargento sfruttato in Europa partiva per lOriente.
Affinit con la pelle Nellintossicazione da sali dargento, vediamo che la pelle prende
una tinta dardesia. Tale sintomo la conseguenza dellaffinit di questi
sali con la pelle, nella quale si depositano. Sotto linfluenza della luce,
L'Argento 249
Quando Saturno provoca dei disturbi, bisogna fare ricorso alla Luna, Lantidoto di Saturno
cio al suo metallo, largento. Saremmo ricorsi dunque allargento nel
saturnismo e, in generale, in tutte le affezioni che rivelano un eccesso di
una delle due correnti di Saturno. Se predomina la I corrente, largento
si deve dare in bassa diluizione: della D4 alla D6. Questa terapia
particolarmente indicata nei bambini e testa piccola, dalla facies invec-
chiata, mineralizzati troppo precocemente. Questi bambini sono spesso
bruni, caratteristica che ci deve far preferire al metallo puro il suo
solfuro: Argentite D6 trit., sempre pi attivo quando prescritto prima
di coricarsi, poich i processi che noi cerchiamo di intensificare predo-
minano durante la notte. Ci non impedisce, se vogliamo un trattamen-
to intensivo, di somministrare il farmaco tre volte al giorno. Nei terrori
notturni, frequenti in questo tipo di bambini, dobbiamo alternare lAr-
gentum D6 trit. (nei biondi) o lArgentite D6 (nei bruni) col Phosphorus D5
e D6 dil. Largento si deve dare la sera, durante la luna crescente, il
fosforo la mattina, durante la luna calante. In generale, largento pi
attivo durante la luna crescente (dalla luna nuova alla luna piena), ma
non sempre possibile aspettare il momento pi favorevole alla sua
prescrizione. Tale periodicit daltronde imperativa solo quando i
sintomi sono influenzati dalle fasi lunari. Qualche volta si pu moderare
limpazienza dellammalato con la prescrizione di una terapia prepara-
toria per esempio, qualche giorno di Thuya. Ai bambini a testa piccola
si devono ricollegare i lattanti ipotrofici, denutriti, che mancano di tono
muscolare, dalla pelle flaccida, nei quali lassenza di turgore dei tessuti
lespressione non di un eccesso della I corrente di Saturno, ma della
carenza della I corrente della Luna. Dobbiamo, anche qui, ricorrere
allargento a bassa dinamizzazione: dalla D4 alla D6 Le ipotrofie reagi-
scono molto favorevolmente anche alle iniezioni sottocutanee dacqua
di mare (Aqua marina 5% D4), associata eventualmente a Prunus spinosa
(Aqua marina D3 / Prunus spinosa D6 o Aqua marina 5% / Prunus spinosa
D6 aa). Lazione vivificante dellacqua di mare certamente dovuta in
parte al suo tasso di argento.
Un rimedio per Infine, nel quadro di una predominanza della I corrente di Satur-
leccessiva no, citiamo le stipsi secche. Le feci dure come pietre, dette scibali,
mineralizzazione provano che c un processo di intensa mineralizzazione. Che siano e no
la conseguenza di una intossicazione da piombo, opporremo loro lar-
gento a bassa dinamizzazione.
In tutti questi disturbi dobbiamo ricorrere allargento, perch ...e il loro trattamento
questo metallo lega pi intimamente il corpo eterico al corpo fisico.
Anche qui la norma sar la bassa dinamizzazione, intorno alla D6. In
caso di trauma si deve completare il trattamento con unzioni al basso
ventre con Oxalis 10% ungt.
Rispetto a controllo Lantagonismo tra Saturno e la Luna sar sfruttato ancora nelle
della febbre affezioni che rilevano un predominio della II corrente di Saturno (ma
allora si deve utilizzare largento ad alta diluizione (da D20 a D30). La
febbre ne sar la principale indicazione. Tuttavia non bisogna dimenti-
care che essa un aiuto prezioso, che si deve saper rispettare nella
misura in cui contribuisce alla guarigione. solo quando va al di l del
suo scopo, sia per intensit che per durata, che converr moderarla.
Questo, per esempio, succede nelle febbri tifoidi. LArgentum D20 o
D30 si deve iniettare, secondo la necessit, ogni due giorni, ogni giorno e
eccezionalmente due volte al giorno. Tuttavia non bisogner aspettarsi,
con largento, uno spettacolare calo della temperatura, e sar a volte
necessario completare le iniezioni con i bagni o lavvolgimento in panni
bagnati.
NOTE
1 La mappa del fondo del Pacifico, redatta con sondaggio agli ultrasuoni,
rivela ugualmente un paesaggio lunare formato da una moltitudine di
vulcani sottomarini spenti. Ora probabile che la Luna si sia staccata dalla
terra dal polo Pacifico.
Capitolo XXVI
Lo Stagno
Tra il ferro e il piombo, metalli smorti del gruppo di destra, lo Un metallo dal
stagno ha una bella lucentezza, e si sarebbe tentati di scambiarlo col comportamento
mercurio, la minore luminosit del quale e la tinta grigia farebbero singolare
piuttosto allineare a destra. Cos, lo stagno somiglia un po allargento
ed stato a lungo usato al suo posto per fabbricare gli specchi (stagnatu-
ra del vetro). I foglietti di stagno che nella nostra infanzia avvolgevano i
cioccolatini rimpiazzati adesso da carta dalluminio erano impro-
priamente chiamate carta dargento. Altra singolarit, lo stagno, che
in natura si incontra generalmente sotto forma di ossido, non si ossida a
temperatura normale e, come un metallo nobile, conserva la propria
lucentezza.
Ma questo metallo sorprende anche per altre propriet: il solo Reazione al caldo e al
che abbia un odore; questo compare non appena entra in contatto con la freddo
pelle. Non tutto: al contrario degli altri metalli, quando lo si riscalda
oltre i 160, invece di rammollirsi, si indurisce e diventa friabile al
punto da poter essere polverizzato. D cos limpressione di volersi
difendere dallazione del calore. Reagisce ancor pi singolarmente al
freddo: al di sotto di 18, comincia a trasformarsi in una polvere grigia,
lo stagno grigio, meno denso dello stagno bianco comune, e ci tanto
pi rapidamente quanto pi bassa la temperatura. Da quando inne-
256 Medicina antroposofica
scata, tale trasformazione continua, come una malattia; e cos gli Anti-
chi parlavano di peste dello stagno. anche possibile inoculare questo
malattia a un pezzo di stagno che non ne colpito, praticandovi una
scarificazione e introducendovi un poco di stagno grigio. Si forma allo-
ra, alla superficie del metallo, una specie di pustola che si estende
progressivamente. Questa trasformazione dello stagno stata, la causa
della distruzione di molti pezzi antichi, conservati in alcuni musei non
riscaldati, durante inverni rigidi. Ma il processo non irreversibile:
fondendo lo stagno grigio, esso, raffreddato, ridiventa stagno bianco.
Il fatto di diminuire di densit per effetto del freddo, al momento
della trasformazione in stagno grigio, ci una propriet che questo
metallo divide con lacqua, che diminuisce di densit raffreddandosi (al
di sotto dei 4C).
Stagno e piombo Col piombo, suo vicino, lo stagno ha alcune propriet in comune:
molle, poco tenace, facilmente fusibile, cattivo conduttore del calore e
dellelettricit, e agevolmente dilatabile. I metalli del gruppo di destra
(fig.13, pag. 240) comportano un notevole scarto tra punto di fusione e
punto di ebollizione, propriet che culmina nello stagno, poich lo
scarto per lui di 2.038. Anche qua, esso sembra voler resistere allef-
fetto del calore e conservare lo stato liquido il pi a lungo possibile. Lo
stagno, come il piombo, fonde facilmente, ma non si lascia forgiare. In
compenso, non annerendosi a contatto dellaria, lo stagno lopposto
del piombo. Esso anche il pi leggero dei sette metalli principali.
Un metallo paradossale Bench metallo molle, lo stagno possiede, al contrario del piombo,
una struttura cristallina, e quando si piega una sbarra di stagno, si
avverte uno scricchiolio: il grido dello stagno. Struttura cristallina e
malleabilit (da non confondere con forgiabilit) sono due propriet
contraddittorie che stupisce incontrare nello stesso metallo. unaltra
maniera di rendersi singolare. Lo stagno, come Giano, mostra cos un
doppio volto. In lega col rame, gli conferisce durezza formando il
bronzo. Aggiunto al piombo, fornisce una lega pi fusibile di ognuno dei
suoi componenti, cosa che lo fa usare per la saldatura detta stagno.
Tale saldatura, che contiene generalmente il 33% di stagno, deve a
questultimo la notevole fluidit che le permette di colare e insinuarsi
tra i pezzi da saldare. Si aggiunge un po di stagno anche al metallo dei
caratteri di stampa (piombo-antimonio-stagno) per accrescere la sua
fusibilit e la sua fluidit.
Gli Antichi cercavano lo stagno nelle isole cassiteridi, oggi Corno- Geografia
vaglia, a sud-ovest dellInghilterra. Attualmente, i giacimenti pi impor- dello stagno
tanti sono in prossimit dellequatore. Pelikan (1) fa a questo proposito
unosservazione molto interessante: Se si divide la Terra al centro col
piano della sua orbita attorno al Sole, quello dellellittica, si ottiene un
grande cerchio inclinato di 23, 30' in rapporto a quello dellequatore. I
diversi giacimenti di stagno si pongono su uno di questi grandi cerchi o,
pi esattamente, sistematicamente da una parte e dallaltra di questo. Il
quale cerchio attraversa esattamente i giacimenti boliviani: lapaz, oro-
258 Medicina antroposofica
Usi dello stagno N lo stagno purch esente da piombo n i suoi sali sono tossici
per luomo, e questo metallo stato in passato largamente utilizzato per
la fabbricazione di cucchiai e recipienti destinati allalimentazione. Il
foglio di stagno, oggi rimpiazzato per ragioni economiche dal foglio di
alluminio, pi resistente ma meno morbido, serviva un tempo per
avvolgere prodotti alimentari. Oggi, lo stagno ha un ruolo notevole
nellindustria delle conserva, dove serve per la saldatura delle scatole e
soprattutto a proteggerle dalla corrosione. Tale industria attualmente
con molte probabilit la maggior consumatrice di stagno.
Aggiungendo un po di stagno al rame, si ottiene il bronzo, la cui
durezza dovuta alla struttura cristallina del primo. Il rame da solo non
sarebbe abbastanza duro per fabbricare utensili, armi o leve. Il bronzo ha
avuto un ruolo talmente importante nello sviluppo dellumanit che ha
dato il proprio nome ad una civilizzazione: let del bronzo. Era allora il
metallo pi duro conosciuto dagli uomini e si resta stupefatti di fronte
alla perfezione dei monumenti realizzati usando attrezzi di bronzo.
Rapida escursione Il nome dello stagno deriva probabilmente dal celtico ystaen, da
linguistica collegare col greco stenos che significa forza, col tedesco Stein e con
linglese stone che significano tutti e due pietra, cio il duro. In latino
si trova stammum e stagnum, due sinonimi che servono a indicare sia lo
stagno che la palude, la distesa dacqua. Stagno significa rendere solido,
Lo Stagno 259
Eccesso di consistenza ed eccesso di fluidit sono le chiavi della Tra solido e liquido
terapeutica per mezzo dello stagno. Queste manifestazioni riflettono i
disturbi dellorganismo-acqua in relazione col fegato. Abbiamo riassun-
to le affezioni caratteristiche di tali processi in rapporto alle correnti di
Giove e di Mercurio nella tabella di pag.- In principio, quando si manife-
sta la tendenza allindurimento e al disseccamento, che esprime una
predominanza della I corrente di Giove, noi ricorriamo allo stagno in
dinamizzazione media: Stannum met. da D8 e D12. Agiremo nella stessa
maniera nei processi di ristagno relativi ad una predominanza della II
260 Medicina antroposofica
NOTE
Capitolo XXVII
Il Mercurio
Quale bambino, dopo aver rotto un termometro, non ha tentato Il gioco dellargento
di afferrare le gocce di mercurio sparse sul pavimento? Ma appena crede vivo tra gravit e
di averle prese ecco che scappano dividendosi in goccioline ancora pi leggerezza
piccole e mobili che si disperdono ai quattro angoli della stanza, e
bisogna usare dellastuzia per raccoglierle, tanto la vivacit che manife-
stano; si pu per esempio farle rotolare su un foglio di carta, dove
diventa possibile riunirle in una goccia pi grossa che sfugge al minimo
movimento. Perch largento vivo spinge al gioco, anzi di pi, un
gioco esso stesso, un gioco che, sfortunatamente, non privo di pericolo
data la tossicit di questo metallo (1). Se si riesce a trattenere un po di
mercurio nel cavo della mano, si prova una curiosa sensazione di pesan-
tezza che contrasta stranamente con la sua mobilit. Perch il mercurio
, dopo loro, il pi pesante dei nostri sette principali metalli, con una
densit di 13,5, ponendosi cos allopposto dello stagno che il pi
leggero. Ma il mercurio subisce totalmente la forza di gravit solo
quando tenuto in un recipiente chiuso. Dal momento che si libera, esso
cerca di emanciparsi dal peso disperdendosi nellatmosfera sotto forma
di gocce estremamente piccole. Questa dispersione cos rapida che, se
una goccia di mercurio cade per terra nellangolo di un stanza, qualche
istante dopo si possono scoprire tracce in tutta latmosfera del posto. Si
tratta effettivamente di una diffusione che avviene anche in assenza di
correnti di convezione, che avrebbero bisogno di un tempo molto pi
lungo per diffondere i vapori di mercurio in tutte la stanza.
Se il mercurio si disperde tanto agevolmente sotto linfluenza delle
forze della leggerezza, le goccioline si riuniscono non meno facilmente
quando dominano le forze della pesantezza. sufficiente dare al foglio di
carta sul quale si trovano le goccioline una forma leggermente concava
per vederle confluire sul fondo e fondersi in una sola grossa goccia.
Questo processo di concentrazione, di confluenza, irrealizzabile con
gli altri metalli in condizioni ordinarie. Si pu realizzarla tuttavia, sia
sottoponendo i metalli preventivamente ridotti in polvere a pressioni
264 Medicina antroposofica
Il processo MERCUR Dispersione riunione (2), lalternanza tra queste due tenenza,
larmonizzazione tra questi due poli, caratterizzano non solo il mercu-
rio in quanto metallo, ma anche tutto quello che si pu raggruppare
sotto il nome di processo mercuriale, quello che gli alchimisti chiamavano
MERCUR (3). Per loro, MERCUR era uno stato, o meglio un processo
intermediario tra quelli che designavano come SULFUR (lo zolfo) e
SAL (il sale). Nel sale, il processo di concentrazione continuava sino allo
stato di minerale, designato anche col nome di TERRA. In quello dello
zolfo, la dispersione porta alla fine al FUOCO, al calore. MERCUR
oscilla tra i due senza mai raggiungere gli estremi: la sua condensazione
porta solo allo stato di ACQUA e la sua dispersione a quello di ARIA.
Ci ci permette di stabilire un rapporto tra i tre stati e i quattro
elementi:
FUOCO - ZOLFO
ARIA MERCURIO
ACQUA MERCURIO
TERRA SALE
Il mercurio ora ARIA, ora ACQUA.
zione, succede, sin dal levar del sole, quella di dispersione: la rugiada
evapora e ridiventa ARIA. Rudolf Steiner esprime cos questa polarit:
Come un tessitore, il processo mercuriale collega continuamente il
cosmico al terrestre; e ancora: Il mercuriale la compensazione tra il
tellurico e ci che, in qualche maniera, sovra-tellurico... tra il terrestre
e lextra-terrestre (4). MERCURIO appare dunque come il mediatore,
il ritmo compensatore tra i due poli SAL e SULFUR, che si avvicina ora
alluno, ora allaltro, senza mai raggiungerli.
Se per la sua eterna ripetizione la cellula appartiene alla Luna, per La cellula e la
la sua forma deve essere collegata a Mercurio. Non ha forse come forma goccia...
fondamentale, malgrado tutte le varianti, la forma di goccia? Anche
nella cellula noi ritroviamo le due tendenze: quella alla dispersione che
caratterizza gli esseri unicellulari, le amebe per esempio, e quella alla
condensazione in quegli ammassi di protoplasma chiamati syncytiums,
che si incontrano soprattutto nel tessuto reticolo-endoteliale (5). Lespe-
rimento di Arndt come labbiamo descritto illustra particolarmente
bene le due tendenze: la prima fase ameboide di moltiplicazione che
corrisponde alla dispersione, e la seconda di formazione del fungo a
quella di concentrazione. Nei tessuti organici pluricellulari la quasi
totalit di quelli che costituiscono il nostro organismo le due tendenze
si equilibrano.
La cellula vivente cos simile alla goccia di mercurio che sembra ...e la vita
basterebbe un niente per valicare il passo tra linanimato e il vivente,
sogno di tanti biologi. Rudolf Steiner spiega che cosa vi si oppone (4): Il
mercuriale ci che stato privato della vita e ne ha conservato solo la
forma a goccia, e dobbiamo considerarlo come dotato di unirresistibile
inclinazione a diventare goccia vivente, a diventare una cellula; ma ne
impedita dallazione del pianeta Mercurio e non altro che un cadavere:
una gocciolina di mercurio...Ogni goccia di argento vivo sarebbe viva in
assenza del pianeta Mercurio.
Sono dunque delle forze planetarie che impediscono alla vita di
nascere in tutto ci che prende forma di goccia, le stesse forze planetarie
che sono allorigine del metallo che chiamiamo mercurio, forze che noi
liberiamo di nuovo con la dinamizzazione per usarle sul piano terapeutico.
Propriet chimiche Le propriet chimiche del mercurio sono caratterizzate dalla sua
forte elettronegativit, simile a quella dellargento, e per il fatto di essere
dapprima monovalente come gli altri metalli del gruppo di sinistra
(fig.14, pag.-). Il mercurio cos quasi un metallo nobile, che rifiuta di
combinarsi con lossigeno a temperatura normale e che conserva la sua
brillantezza quando puro; ma si appanna rapidamente a contatto
dellaria se contiene tracce di rame o di piombo, a causa dellossidazione
di questi ultimi.
Cos possibile purificare il mercurio facendolo attraversare da
una corrente daria che ossida le impurit e queste, pi leggere, si
raccolgono in superficie. Il mercurio si combina con lossigeno solo
verso i 350, formando un ossido rosso, la cui formula HgO, che si
scompone di nuovo nei suoi elementi se si alza la temperatura arroven-
tandolo. Tale propriet stata utilizzata in laboratorio per estrarre
ossigeno dallaria. Caratteristica di questo metallo anche il fatto che il
mercurio non forma idrati n carbonati.
Con lo zolfo, il mercurio forma dei solfuri uno dei quali, di colore Il vermiglione
intenso, usato in pittura sotto il nome di vermiglione. il colore
preferito dai bambini, colore che si accorda molto bene con la loro
costituzione eminentemente mercuriale.
Il mercurio si incontra allo stato naturale, proprio sotto forma di Stato naturale
un solfuro, il cinabro, anchesso di colore scarlatto. Il cinabro si trasfor-
ma facilmente in mercurio metallico con semplice arrostimento, opera-
zione nella quale si riassume tutta la sua metallurgia. Questo minerale
contiene quasi sempre mercurio metallico in piccole goccioline. Se si
illumina un campione di cinabro con la luce di una lampada a vapori di
mercurio, il suo bel colore rosso si spegne e la pietra appare grigiastra.
Perch la luce emanata da una lampada di quel genere, prodotta da un
arco elettrico che viene fuori in unatmosfera rarefatta di vapori di
mercurio, ha una colorazione blu-verde, che complementare a quella
del cinabro.
Il rosso vivo che d origine al calore dello zolfo in contrasto
col blu-verde dovuto allelettricit. Sempre il calore quello che d
origine allossido rosso e che trasforma lossido giallo ottenuto chimica-
mente in ossido rosso. Tali diverse manifestazioni ci lasciano intravede-
re un contrasto tra gli effetti del calore e quelli dellelettricit, che noi
qui non possiamo sviluppare di pi.
Annotiamo ancora che la luce emanata da una lampada a vapori di
mercurio ricca di radiazione ultravioletta dotata di unintensa attivit
chimica, sebbene invisibile, i raggi ultravioletti impressionano lemul-
sione fotografica e sono capaci di effettuare numerose sintesi chimiche,
tra cui a livello della pelle quella della vitamina D, dallergosterolo.
In una conferenza del 30 giugno 1922 (7) Rudolf Steiner espose un Ruolo delle forze
aspetto dellazione delle forze mercuriali che permise di affrontare mercuriali
meglio la terapeutica: Lazione delle forze mercuriali d alluomo la nellorganismo
possibilit di prendere possesso dei costituenti solidi del proprio corpo.
Se tali forze mercuriali non esistessero, noi resteremmo sempre al di
fuori della parte consistente del nostro organismo. Sono proprio queste
forze che permettono al mercurio di insinuarsi con tanta facilit in tutto
il corpo, forze che si manifestano tipicamente nella diapedesi leucocita-
ria e pi genericamente in tutti i movimenti e in tutti gli scambi liquidi
dellorganismo.
Cinabro e angine Il Cinnabaris D20 sar una buona medicina anche per le angine,
soprattutto le angine rosse. Ricordiamo che langina la conseguenza
organica di una stasi nella corrente del destino (Cfr. vol. I, nota (1)), e
colpisce spesso esseri che si trovano nellincapacit di assumere un
nuovo orientamento della loro esistenza, o perch non ne trovano la
forza in s stessi, o perch fattori esterni vi fanno ostacolo.
Le adeniti sono unaltra forma di stasi della corrente linfatica. Essa Adeniti e indurimenti
costituiscono il pi delle volte una reazione ad un processo di dispersio-
ne anchesso mercuriale: dispersione di microrganismi e di cellule cance-
rose. In questi casi, non si user il mercurio per aumentare la dispersio-
ne, ma per frenarla e per tentare di reintegrare sotto il controllo dellor-
ganismo ci che tenderebbe a sfuggirgli. Un tale processo di indurimen-
to reattivo deve essere ricollegato alla predominanza della I corrente di
Mercurio piuttosto che alla II.
Presenta anche una componente Luna I per il suo aspetto di
proliferazione. Sembra logico dunque usare, in questi casi, il mercurio
sotto forma metallica in media o alta dinamizzazione, D15 o D20. Si
ottengono spesso eccellenti risultati con applicazioni cutanee, nei pressi
dei gangli colpiti, di unguento Mercurius vivus D15. Altre forme di induri-
mento rispondono favorevolmente a questa terapia semplice, per esem-
pio gli indurimenti mammari e i calazi. Per questi ultimi, oltre lun-
guento applicato la sera sulle palpebre, si devono dare, mattina e sera,
dieci gocce di Staphisagria D10. Lunguento Mecurius vivus porter un
rapido sollievo nelle orchiti, siano esse o no parotitiche.
Trattamento della
Il mercurio il trattamento base degli orecchioni, altra forma di parotite
indurimento ghiandolare. Si deve somministrare sotto forma di iniezio-
ni sottocutanee: Mercurius vivus D8, una fiala ogni uno o due giorni.
Intorno al collo si deve applicare un impiastro fatto con un poco di
unguento di Archangelica 10% e si deve dare, per bocca, il Barium citri-
cum D3 trit., tre volte al giorno, quanto un pisello. Una rigida dieta
permetter di evitare le complicazioni pancreatiche.
Torniamo adesso alla I corrente di Mercurio che abbiamo sfiorato Il mercurio nelle
a proposito di adeniti. Il suo eccesso si manifester con unattivazione affezioni isteriche
dei movimenti liquidi che possono arrivare al versamento. Ne derivano
certe diarree e coliti, e pi generalmente le ipersecrezioni. Il mercurio,
come abbiamo visto, pu accelerare la diuresi; pu anche provocare la
scialorrea e la spermatorrea. Anche la formazione di un tappo di cerume
per eccesso di secrezione delle ghiandole del condotto uditivo pu essere
considerato un processo mercuriale. Tutte queste manifestazioni hanno
una nota isterica e possono essere curate col mercurio. Nelle coliti e
nelle enteriti, dobbiamo usare il Mercurius vivus D4 10% / Nasturtium
off. 5% / Stannum met. D4 10% / Eccipiente q.b. al 100% trit. tre volte al
giorno, in dose quanto un pisello. Questa composizione costituisce
anche il farmaco base della tubercolosi intestinale, per la quale era stata
inizialmente concepita.
Le diarree estive reagiscono bene al Mercurius vivus D15 trit. In
mancanza di questo farmaco, si deve ricorrere al carbone di caff in
ragione di tre cucchiaini da caff al giorno. Linteresse di tale farmaco sta
sia nella sua efficacia che nella facilit della preparazione che il malato
potr fare da s in ogni circostanza. Basta carbonizzare a fuoco vivo in
un recipiente metallico una manciata di chicchi di caff e ridurli in
polvere dopo averli fatti raffreddare. Tutta loperazione richiede meno
di mezzora e si pu realizzare anche in campeggio. Il ricorso al Mercu-
rius vivus D15 sar necessaria anche in quelle affezioni che tendono a
cronicizzarsi.
NOTE
8 Rudolf Steiner, Le manifestazioni del karma, Amburgo 16-28 maggio 1919, Ed.
Antroposofica, Milano, 1991.
Capitolo XXVIII
Il Ferro
Tra le civilt e i metalli esiste uno stretto legame, perch lutilizza- Ferro e lavoro umano
zione dei secondi fa ricorso allattivit umana, che si manifesta con la
volont, il pensiero o anche con i sentimenti. Se raccogliere e trasforma-
re i metalli come loro, largento, il rame e lo stagno, era relativamente
facile, il ferro in compenso non poteva ottenersi che a prezzo di duro
lavoro. Per lestrazione dei suoi minerali, necessaria unelevata tempe-
ratura, e per trasformarlo in metallo utilizzabile, bisogna spendere
molte energie, la cui sola sorgente fu, per millenni, quasi esclusivamente
il muscolo umano.
Daltra parte, la fabbricazione del ferro ha sempre fatto ricorso ad
una tecnica molto pi elaborata di quella necessaria per lavorare gli altri
metalli. Bisognava costruire per prima cosa un forno, o almeno un
focolare che permettesse di raggiungere le temperature richieste per la
riduzione del minerale, cosa che rendeva necessario luso di un mantice
per primitivo che fosse. Si otteneva allora una massa spugnosa che si
doveva martellare a caldo per conferirle quelle qualit che rendono il
ferro tanto prezioso: la durezza e la tenacia. Ci si pu domandare se la
parola ferro, in latino ferrum, non derivi dal verbo ferio che significa
battere; ferrum sarebbe in tal modo colui che stato battuto o martel-
lato, parole che traducono cos limportanza del lavoro necessario per
ottenere tale metallo. Ferro pu anche essere collegato a pyr, il fuoco,
senza il quale non c ferro, ma il fuoco non si ottiene proprio battendo
la selce? I Greci chiamavano il ferro sideros, ricordando cos la sua
origine cosmica, mentre per i latini sembra che abbia dominato il
concetto lattivit necessaria al suo ottenimento. Sideros e ferrum,
queste due parole rendono molto bene tutta la differenza che passa tra
Greci e Latini.
Possesso della terra e Perch un metallo cos difficile da ottenere era tanto ricercato
dominazione umana dagli uomini, perch essi vi hanno dedicato tante energie? Che vantaggio
presentava in rapporto a quelli precedentemente usati, specialmente al
bronzo? Tutti lo sanno, sono la durezza e la tenacia, anche la elasticit
che gli danno questa superiorit. Con attrezzi di ferro, luomo diventava
realmente capace di impossessarsi della terra; con una zappa di ferro,
con un aratro dal vomere di ferro, era possibile lavorare meglio la terra;
con un piccone di ferro, era pi facile aggredire la roccia per derubarla
dei suoi tesori. Sin dallinizio, il ferro non fu usato solo per fabbricare
attrezzi, ma anche per fabbricare armi che consentissero a chi le posse-
deva dimporre agli altri il proprio dominio. Il ferro diventa cos stru-
mento di conquista della terra e quello della volont e della potenza.
Attrezzi ed armi, questi due aspetti del ferro, furono rappresentati da
due divinit gi citate a proposito delle correnti planetaria: Efesto-
Vulcano, il fabbro, e Ares-Marte, dio della guerra.
Schiavit e libert Ma col ferro si pu anche fabbricare la catena che serve a ridurre
luomo in schiavit, e i Romani chiamavano ferritum lo schiavo che
consuma i suoi ferri a forza di portarli. Il ferro diventa cos lo strumento
e anche il simbolo di un legame troppo forte col nostro mondo terrestre,
che arriva alla privazione della libert. Se da un lato il ferro permette
alluomo di liberarsi in certo qual modo dalle costrizioni della materia,
rischia anche di renderlo suo schiavo. Da una parte consente di prendere
possesso della terra, ma il possessore rischia di vedersi a sua volta
posseduto.
Abbiamo considerato la formazione dei metalli sulla terra come il Il ruolo di Marte
risultato di un processo planetario (cf. sopra). Come spiegare allora
questa grande abbondanza del ferro?
Rudolf Steiner la spiega con la cosmogonia. Egli ha descritto
parecchie volte come il pianeta Marte, allinizio del periodo lemurico
ha attraversato la terra. Questa, a quel tempo, non aveva n la dimensio-
ne n la consistenza che noi oggi osserviamo. Capiremo meglio quello
che era se la considereremo un organismo vivente. Essa possedeva allora
unatmosfera di albumina estremamente tenue e i suoi costituenti pi
duri avevano la consistenza della cera. La sua dimensione corrispondeva
approssimativamente allattuale orbita di Marte. Attraversando la
terra, Marte anchesso molto diverso da quello che oggi ha
lasciato come traccia del suo passaggio il ferro, o meglio quello che
diventato ferro (1). sempre allepoca lamurica che luomo ha rice-
vuto, per la prima volta, la coscienza dellIo (2). Vediamo cos deline-
arsi un rapporto tra il ferro e lIo delluomo, rapporto di cui precise-
remo in seguito alcuni dettagli.
Bench il ferro sia un po dappertutto, viene sfruttato per solo Ripartizione geografica
nelle zone in cui pi forte la sua concentrazione. I principali giacimen- dei giacimenti
ti di ferro si distribuiscono con una certa regolarit nei pressi di un
cerchio parallelo allequatore e pi o meno equidistante da questo e il
polo Nord. Abbiamo gi constatato un fenomeno dello stesso genere a
proposito dello stagno, i cui giacimenti si dividono da una parte e
dallaltra di un grande cerchio inclinato di 23,30' sullequatore. Per il
ferro, invece, la cintura costituita dai suoi principali giacimenti forma
un piccolo cerchio, parallelo allequatore e posto nella zona temperata.
Se cerchiamo di stabilire un parallelo tra la terra, organismo vivente, e
278 Medicina antroposofica
Se, formando dei solfuri, il ferro ha fissato lelemento FUOCO, Ferro e ossigeno
negli ossidi si impadronito dellelemento ARIA. I rapporti tra il ferro
e lossigeno variano in funzione di due tipi di valenza di questo metallo.
In quanto bivalente, il ferro forma un ossido ferroso o protossido di
ferro, formula FeO, ma che instabile e non si incontra mai in natura
allo stato libero. Lo si trova in compenso associato ad altri elementi
silicio, magnesio, ecc. in minerali come lolivina, il diallagio e, generi-
camente, nelle rocce verdi, tutte basiche. Quando si comporta da ele-
mento trivalente il ferro forma con lossigeno un ossido ferrico Fe2O3 di
reazione acida chiamato sesquiossido di ferro. Questultimo esiste allo
stato naturale in quantit considerevole sotto il nome di ematiti o di
ferro oligisto che talvolta cristallizza in lamelle di un nero brillante
raggruppato in rose di ferro. Lematite costituisce pi spesso masse
cristalline granitiche pi o meno rosse. Essa responsabile della colora-
zione rossa di formazioni geologiche imponenti (permiano e arenaria
variegata del triassico). Lematite uno dei principali minerali di ferro.
Carbonati di ferro Una quarta classe di minerali di ferro costituito dai carbonati,
nei quali il ferro fissato allelemento TERRA: il carbonio. Questo
minerale, chiamato siderite o ferro spatico, dalla formula FeCO3,
dovuto allazione dellanidride carbonica dellaria sul ferro. Esso presen-
ta alcune analogie col calcare dalla formula omologa CaCO3 e forma
talvolta con questo un carbonato misto: lankerite. Come il calcare (o
carbonato di calcio), il carbonato di ferro solubile nellacqua arricchi-
ta di anidride carbonica, da qui lesistenza delle acque ferruginose. Se
queste acque perdono lanidride carbonica, il ferro precipita sotto forma
di deposito color ruggine. Come gli idrati, i carbonati sono di formazio-
ne relativamente recente.
Tra le molteplici forme sotto le quali in natura il ferro si manife-
sta, ce n una che ci interessa in maniera particolare per il suo ruolo
terapeutico bench esista solo in piccolissime quantit. Si trovano nel
nord dItalia, a Levico e a Roncegno delle sorgenti minerali le cui acque
contengono una combinazione unica di ferro, rame e arsenico. Ne
riparleremo in seguito.
Esistono molti altri minerali che contengono ferro, ma in quantit Ruolo antitossico del
insufficiente a giustificarne lestrazione. Essi per possono avere un ferro
ruolo importante nella natura. Il ferro cos possiede una propriet
antitossica perch fissa certi elementi la cui presenza allo stato libero
renderebbe impossibile sul nostro globo ogni forma di vita. Pelikan (4)
riporta un esempio interessante di fissazione dello zolfo per mezzo del
ferro: Ancora ai nostri giorni assistiamo a fenomeni di questo genere. E
cos nel bacino profondo e chiuso del mar Nero, la putrefazione delle
materie albuminoidi immerse si accompagna a formazione di idrogeno
solforato, un gas molto tossico che rende impossibile ogni forma di vita.
Lapporto di sali di ferro attraverso i fiumi provoca, a profondit media,
la formazione di pirite microscopiche, e disintossica cos il mare, per-
mettendo una vita vegetale e animale rigogliosa negli strati superiori.
Il ferro fissa anche larsenico, e la maggior parte di tale elemento
esiste sotto forma di combinazione col ferro e lo zolfo: larsenopirite o
mispickel. Sappiamo anche che lidrato di ferro preparato sul momento
un vero antidoto dellarsenico.
Il ferro ha anche la propriet di precipitare i metalli pesanti. Il
mercurio, il piombo, il rame, etc..., trascinati progressivamente verso
gli oceani dai corsi dacqua, avrebbero reso gi da molto tempo lam-
biente marino inadatto alla vita senza la presenza dellidrossido di ferro,
portato anchesso dai fiumi. Lidrossido si combina con i metalli pesanti
e precipita sotto forma di fango rosso che si deposita nel fondo degli
oceani. Alcune particelle organiche ugualmente trascinate con quei
fanghi provocano la riduzione di tali composti in sali ferrosi che risalgo-
no alla superficie, nei pressi della quale si ossidano di nuovo e riprecipi-
tano sotto forma di idrossido. Questo movimento ascendente-discendente in
seno alloceano realizza un vero processo respiratorio.
A proposito dellazione antitossica del ferro, citiamo anche la sua
azione sullacido cianidrico e i cianuri alcalini, veleni respiratori estre-
mamente violenti che esso rende inoffensivi fissandoli sotto forma di
ferro o ferro cianuri non tossici.
Fig. 17
Pirrolo
Clorofilla Ematina
Il Ferro 283
opposte. La loro polarit si manifesta anche nel loro colore e nella loro
fluorescenza: la clorofilla verde con una fluorescenza rossa, lematina
viceversa rossa con una fluorescenza verde.
Quando si esaminano queste formule, si colpiti dal loro aspetto La croce di ferro
che richiama stranamente le croci formate dai cristalli di staurolite, un
minerale composto da ferro, alluminio e silicio. Anche la pirite forma
spesso cristalli cruciformi. Il ferro, metallo dellincarnazione, prende
quindi la forma della croce, simbolo dellincarnazione per eccellenza.
Emoglobina 3,25 g
Mioglobina 0,60 g
Citocromo circa 1,00 g
Plasma 3-4 mg
Riserva circa 1,00 g
Affinit per lossigeno Abbiamo gi ricordato le propriet chimiche del ferro a proposito
dei suoi diversi minerali. Ricordiamo che esso , tra i nostri sette
principali metalli, il pi elettropositivo, e da questo deriva la facilit
con la quale si combina con la maggior parte degli altri elementi. Per la
sua grande affinit con lossigeno, si ossida facilmente, soprattutto con
laria umida, formando la ruggine. Questa non isola il metallo contro
unulteriore ossidazione, per cui necessario proteggerlo, sia con verni-
ce, sia ricorrendo ad un altro metallo meno aggredibile (zinco, stagno,
piombo, etc...). Gi allo stato puro, il ferro pi duro degli altri sei
metalli. Tale durezza pu essere considerevolmente aumentata se si
combina il ferro al carbonio per trasformarlo in acciaio, sottoponendo-
lo poi alla tempra.
Qui nescit Martem nescit artem (6), dice un antico proverbio che La forza di guarigione
tradurremo cos: Chi ignora Marte (lazione del ferro) ignora larte (di del ferro
guarire). Questo metallo ha avuto un ruolo importante nella terapeuti-
ca sin dallantichit. Si sa oggi che era usato nellIndia antica e in Egitto,
anche se la sua presenza nel sangue e la sua funzione come considerata
al momento attuale erano sconosciute. Anche i Greci ne hanno fatto
largamente uso Galeno e Celso hanno somministrato ai loro malati
lacqua della tempra della fonderie che conteneva sesquiossido di ferro.
Allora, il ferro ha fatto parte di tutte le farmacopee.
Qual dunque lazione del ferro nellorganismo? A causa della sua
presenza in quantit considerevole nel sangue e della sua funzione respi-
ratoria, tale azione deve avere uno stretto rapporto col sistema ritmico.
Essa cos il riflesso del ruolo avuto dal ferro nelle zone temperate, le
zone ritmiche e respiratorie della terra. Somiglia molto tutto questo al
concetto di organo-terra sviluppato durante lo studio del polmone. Ac-
cennando prima al ruolo del ferro nella civilizzazione, abbiamo insistito
sulla maniera in cui esso lega luomo alla terra. Agisce in maniera simile
nellorganismo, legando lIo al suo supporto fisico. Abbiamo visto che
lIo ha bisogno del calore del sangue per manifestarsi nel corpo umano.
Tale calore non potrebbe esistere se non ci fosse il ferro. LIo guidato
dagli spazi cosmici verso la terra con laiuto del ferro. A contatto del
ferro, il pi minerale dei componenti sanguigni lematina una sostan-
za che cristallizza lIo spinto allazione, costretto a vincere la resi-
stenza che gli oppone il metallo, svegliandosi di conseguenza alla co-
scienza terrestre. Il ferro realmente il metallo dellincarnazione terre-
stre, e la sua insufficienza nellorganismo, nel caso di unanemia ipocro-
mica, si traduce in mancanza di attivit o di volont, in freddolosit e
con unattenuazione della coscienza che fa s che lanemico sembra non
essere presente e s stesso. In una conferenza ai medici (7), Rudolf
Steiner descrive il ruolo del ferro nel sangue sotto un aspetto un po
diverso: Se consideriamo il sangue, siamo in presenza di un elemento
che, a causa semplicemente della sua costituzione, costantemente
malato. Il sangue malato per la sua propria costituzione e da essere
286 Medicina antroposofica
Se lazione del ferro in relazione soprattutto col sistema ritmico, Ruolo del ferro al polo
essa si riversa tuttavia tanto verso il polo neuro-sensoriale che verso neurosensoriale
quello del metabolismo-movimento. La cellula nervosa, tanto specializ-
zata, si devitalizza, e corre continuamente il rischio di vedere degradare
le proprie albumine. Come lemazie, incapace di moltiplicazione, ma
al contrario di quella, non pu rinnovarsi, deve sussistere per tutta la
vita. dunque necessario che sia rivitalizzata dallesterno, per mezzo
del sangue e dellossigeno che il sangue apporta. Si rimane stupiti veden-
do che il cervello, che rappresenta meno di un quarantesimo del peso del
corpo, consuma da solo il 15% dellossigeno inalato, sebbene non com-
pia alcun lavoro fisico. Tale intenso apporto di ossigeno dimostra a che
punto i processi di degradazione del tessuto nervoso debbano essere
compensati. La respirazione del tessuto nervoso ha bisogno, anchessa,
di ferro sotto forma di fermenti respiratori, i citocromi.
Allaltra estremit, al polo metabolico, ritroviamo una funzione ...e al polo metabolico
legata alla presenza del ferro: la funzione biliare. Questa pu essere
considerata come il risultato del processo sanguigno. Esiste una polarit
tra il ferro, elemento minerale da una parte, e dallaltra il calore generato
dallIo nel sangue, calore senza il quale lIo non potrebbe manifestarsi.
Il ferro chiama lIo, il quale suscita il calore necessario alla propria
manifestazione. Nel fegato, i due elementi della polarit si dissociano: il
ferro si deposita e il calore sfugge sotto forma di bile, da sempre collega-
ta allelemento FUOCO. La cistifellea, dopo aver raccolto la bile, la
manda nellintestino tenue incontro ai grassi. Nel regno vegetale, i grassi
appaiono nel seme, al polo caldo della pianta, dove esse concentrano in
s stesse il calore solare. Come tutte le sostanze della natura esteriore i
grassi non possono entrare nel sangue se non dopo essere stati spogliati
delle proprie caratteristiche.
Questo processo per i grassi, figli del calore, pu avvenire solo
attraverso una forza al loro livello: quella del fuoco della bile. solo dopo
questo lavoro di degradazione che essi possono superare la parete del-
lapparato digerente, riversarsi nel sangue e diffondere il loro calore
nellorganismo.
288 Medicina antroposofica
In certi casi, lo zolfo non sar sufficiente e bisogner ricorrere al Polmoniti e bronchiti
fosforo (Infludo, Ferrum phos. comp.). Nelle affezioni polmonari pi
gravi, polmoniti, pleuriti, bronchiti si dovr ricorrere allAconitum nap.
D3 50% / Bryonia D2 10% / Eccipiente q.b. al 100% e allAntimonium
tartar. D2 10% / Phosphorus D4 10% / Eccipiente q.b. al 100% dati
alternativamente ogni ora o ogni due ore in ragione di 10 gocce. Questa
medicina non contiene ferro, per cui si raccomanda di associare il
Ferrum Phosphoricum D8 per iniezioni sottocutanee, soprattutto in pre-
senza di febbre alta.
Levico e le sue Levico, di cui abbiamo parlato precedentemente (cf. sopra), realiz-
indicazioni za un complesso di ferro, rame e arsenico che non si pu ripetere in
laboratorio. Rudolf Steiner (10) dice di queste acque minerali che com-
pensano in s le forze del ferro e del rame e che, grazie allarsenico,
estendono il campo dazione di tale effetto compensatorio. Se sommini-
strassimo un semplice miscuglio di ferro e di rame, non otterremmo una
compensazione, ma un annullamento dei loro effetti. In compenso, la
combinazione naturale dei due ha un effetto armonizzante. Tale effetto
trasferito su un piano superiore, quello astrale, grazie allarsenico.
Levico effettivamente una medicina notevole in certi squilibri del
corpo astrale come quelli che si riscontrano in diversi periodi dellinfan-
zia. E cos sar bene fare iniziare un trattamento con Levico D3 dil., da
cinque a dieci gocce secondo let, prima dei pasti. Nei bambini che
hanno la tendenza allinsonnia, si deve evitare di dare Levico la sera.
Ferro e funzione biliare Littero catarrale e i disturbi della secrezione biliare sono un
campo importante per la terapia marziale. Tuttavia ci sembrerebbe
imprudente stimolare la funzione biliare bloccata allinizio di unepati-
te. Sarebbe pi saggio cominciare a sbloccarla ricorrendo al Mercurius
dulcis D4 o D6 trit. In seguito, quando le feci cominciano a riprendere
colore, si potr usare il ferro sotto forma di unguento: Ferrum met. D1
ungt., applicato sulla zona epato-biliare. Si pu anche prescrivere il
metallo vegetalizzato: Chelidonium ferro cultum 0,1%.
Il ferro prezioso nel trattamento delle nevrosi e delle psicosi. Ferro e disturbi psichici
Aiuta i depressi a ritrovare il coraggio di vivere ed indicato soprattutto
allinizio della cura (eventualmente preceduta da una cura di Argen-
tum), in attesa che lo Stannum, che agisce pi in profondit, abbia fatto
effetto. Per questi ammalati dobbiamo usare il metallo vegetalizzato: il
Chelidonium ferro cultum 0,1% fiale, da due a tre iniezioni sottocutanee
alla settimana, nel punto di Murphy, perch attraverso il processo
biliare che cerchiamo di stimolare la volont. Pi genericamente il ferro
pu essere usato nelle paure e le angosce. La paura dellambiente, che
abbiamo collegato al polmone, si pu curare non solo col mercurio, ma
anche col ferro. In questo caso si deve dare lUrtica dioica ferro culta 0,1%
per bocca o per iniezioni. Nelle angosce, dobbiamo fare ricorso al
Ferrum arsenicosum o al Levico (da D6 a D12 e altre), tenendo conto cos
della componente astrale di questo sintomo. Nei soggetti affaticati,
angosciati, dai tegumenti infiltrati spesso donne il Ferrum arsenico-
sum D3 trit. d buoni risultati.
Queste poche indicazioni che riguardano il ferro non pretendono
di esaurire largomento; esse vogliono essere solo un filo conduttore
attraverso la vasta gamma di terapie marziali e dimostrare come sia
fondato il proverbio qui nescit Martem nescit artem.
292 Medicina antroposofica
NOTE
2 Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali, op. cit.
5 Speck B., Diurnal Variation of Serum Iron and the Latent Ironbinding in Normal
Adults, in Helv. Med. Acta, 1968, 34/3.
6 Nel gioco di parole tra Marte e artem, ritroviamo le due tendenze che Marte-
Ares e Vulcano-Efesto simbolizzano (ars = tecnica, elaborazione).
9 in questo punto del corpo di Sigfrido che si era posata una foglia di tiglio,
mentre leroe nordico si bagnava, per rendersi invulnerabile, nel sangue del
drago che aveva ucciso. di una ferita ulteriore in questo punto, il solo
rimasto vulnerabile, che leroe morir pi tardi. In ogni uomo, questo un
punto particolarmente sensibile alla terapia marziale, soprattutto quando
questa mira particolarmente alla respirazione o alla circolazione, cio al
sistema ritmico.
Capitolo XXIX
Il Rame
Il rame, ben lucidato, possiede un vivo scintillio rosa che richiama La bellezza
lincarnato della pelle. Uno specchio in rame ci rimanda unimmagine dei colori
colorita di persona in perfetta salute. Lasciato allaperto, il metallo
comincia a prendere toni pi caldi, poi si appanna progressivamente
fino a raggiungere una colorazione bronzea. Col tempo si copre comple-
tamente di una patina verde mandorla che, preservandolo dalle intempe-
rie, ne mette in risalto leleganza, facendone la copertura ideale delle
cattedrali. Che differenza col ferro, che il cancro della ruggine finisce col
corrodere completamente!
Bench antagonisti, il rame e il ferro si danno la mano, sia nelluo- Rame e ferro
mo che nella natura. Questa propriet stata messa a profitto sul piano si danno la mano
tecnico quello della sub-natura! in tutti quegli apparecchi che fanno
ricorso contemporaneamente allelettricit e al magnetismo (elettroca-
lamite, dinamo, motori elettrici, trasformatori, rel, ecc.): il rame, buon
conduttore di elettricit, consente la formazione di campi magnetici di
intensit variabile, che solo il ferro pu concentrare e condurre. Ognu-
no dei due metalli da solo non sarebbe capace di realizzare ci che la
loro unione consente. Una tale associazione di forze della sub-natura
rischia, se non stiamo attenti, di minacciare la libert umana. Ci non
significa che ci si deve rifiutare di servirsene, ma deve indurre alla
vigilanza, al risveglio della coscienza che lunica cosa che pu permet-
tere una vera padronanza morale di tali forze.
Il rame non sarebbe il metallo di Afrodite se non accettasse di Affinit chimiche varie
legarsi a numerosi elementi. Conserva tuttavia, se non una vera nobilt,
comunque una certa eleganza che traspare nella bellezza dei suoi sali.
Gli acidi, anche deboli, lo attaccano facilmente, ma queste combinazio-
ni sono instabili e torna agevolmente allo stato metallico. per questo
motivo che si trova spesso allo stato nativo sotto forma di belle arbore-
scenze. Esso dunque, anche per le sue propriet chimiche, la meretrix
metallorum.
In ragione di tali numerose affinit, i minerali di rame sono molto
vari. rappresentata lintera gamma dei colori: il rosso e il bruno della
296 Medicina antroposofica
cuprite dai cristalli dai bagliori metallici per un indice di rifrazione che
supera quello del diamante; il giallo dorato della calcopirite, il verde
della malachite, dellolivina e del brillante dioptasio, il blu dellazzurri-
te e il violaceo della covallite. La bornite riunisce da sola nelle sue
iridescenze tutta la ricchezza di questa tavolozza. Anche il nero rap-
presentato da certe variet di calcosite.
Minerali principali I principali minerali di rame sfruttati sono i solfuri, situati general-
mente in profondit. Quando i filoni sono vicini alla superficie, subisco-
no linfluenza degli agenti atmosferici e si trasformano in carbonati
(malachite e azzurrite) o in ossidi (cuprite). Il rame spesso associato al
proprio antagonista, il ferro, come largento lo al piombo e forma
con lui diversi minerali (bornite, calcopirite, erubescite).
Geografia del rame La ripartizione del rame sulla superficie della terra presenta delle
particolarit interessanti. Per afferrarla, bisogna rappresentarsi la terra
o uno stadio molto precedente alla sua evoluzione. Se ammettiamo la
teoria di Wegener sulla deriva dei continenti, possibile su un globo
terrestre rimetterli al posto che verosimilmente occupavano prima di
questa deriva. Diciamo bene globo terrestre, perch su un mappamondo
o un planisfero, loperazione non pi possibile, a causa della deforma-
zione che i contorni hanno subito, per essere stati proiettati su una
superficie piana. tuttavia possibile dare unimmagine del risultato di
una tale operazione (fig.18). Come si vede, le zone periferiche sono
fortemente deformate; soltanto lAfrica, situata al centro, conserva pi
o meno la sua forma. Vediamo cos lAmerica del Sud coincidere con
lAfrica, e lAmerica del Nord con lEuropa, mentre resta vuoto il posto
che verosimilmente occupava lAtlantide. Viene a trovarsi ad est del-
lAfrica il continente australiano che faceva parte probabilmente del
continente scomparso di Lemuria. La massa continentale costituita
dalla riunione dellEuropa, dellAfrica, delle Americhe e dellAustralia,
costituisce quello che Wachsmuth (1), lavorando sui dati di Rudolf
Steiner, chiama il polo Atlantico. La terra, dalla quale la Luna non si era
ancora staccata, aveva allora la forma di un ellissoide di rotazione
(fig.19). Una delle estremit formava il polo Atlantico, laltra il polo
Pacifico, da cui si pi tardi staccata la Luna. Sulla massa ricostituita del
polo Atlantico (fig.18) abbiamo riportato i principali giacimenti di
rame: Canad, Nuovo Messico, Cile, Katanga, Urali e Australia. Li
vediamo ordinarsi su un piccolo cerchio che approssimativamente ha
come centro il massiccio dellHoggar, sul tropico del Cancro. Il raggio
di questo cerchio corrisponde ad un angolo al centro di 4620', ossia
esattamente il valore dellangolo sotto il quale osserviamo Venere il
pianeta del rame al momento della sua maggiore elongazione. Le
figure 18 e 19 richiedono alcune osservazioni.
Il Rame 297
Il rame nel regno Per in piccole quantit si trova del rame su tutta la terra. Bench
vegetale... molto meno abbondante del ferro (Cfr. tavola 8, pag. 286) non ha per
nella natura un ruolo meno importante. La sua presenza allo stato di
Il Rame 299
Il rame indispensabile al regno animale quanto a quello vegetale. ...e nel regno animale
Lo troviamo in numerosi invertebrati sotto forma di emocianina, un
pigmento respiratorio nel quale ha un ruolo analogo a quello del ferro
nellemoglobina degli animali a sangue caldo. Gli animali respirano
ricorrendo al rame (molluschi, celenterati, crostacei) che possiedono
tutti un carattere comune: la predominanza del metabolismo e delle
funzioni di assimilazione. Cos, unostrica quasi interamente costituita
da una massa di albumina vivente, poco strutturata e incapace di tollera-
re nel proprio organismo lelemento minerale, che rigetta sotto forma
di conchiglia. Le mancano tutti i processi di esteriorizzazione dellani-
male superiore in rapporto alla presenza del ferro lo spostamento, il
verso. Unostrica infatti non altro che assimilazione, interiorizzazione
e vita. C una ragione perch Venere stata da sempre rappresentata
nascente dallelemento nutritivo marino nel cavo di una conchiglia. Ella
non , come troppo spesso si pensa, il simbolo delle funzioni lunari di
riproduzione, ma quello dei processi di assimilazione di recettivit e di
interiorizzazione che predominano nel sesso femminile, di avvolgimen-
to e protezione come la conchiglia per il mollusco.
Opposti ai molluschi, troviamo gli uccelli, animali aerei, forte-
mente disseccati. Curiosamente, in loro, il rame si spostato alla perife-
ria, e, per alcuni di essi, come il touraco, ha un ruolo nella pigmentazio-
ne del piumaggio. Non pi lassimilazione a dominare, ma laspetto
esteriore altro elemento venusiano. Il rame qui al servizio di unaltra
forma di astralit. In linea di massima, il rame interviene nella pigmenta-
zione animale e umana. I peli del coniglio bianco sono meno ricchi di
rame di quello dei conigli scuri, e, nei cani e nei gatti chiazzati o tigrati,
i peli scuri ne contengono pi di quelli chiari. Nelluomo, la formazione
della melanina legata alla presenza del rame.
Tossicit del rame Il rame stato a lungo accusato di essere un potente veleno.
certamente molto meno velenoso del piombo e del mercurio, e pu
anche avere un effetto salutare. Cos, gli operai che lavorano il rame si
sono dimostrati pi resistenti al colera. Simonin (4) non menziona
malattie professionali dovute al rame. Tuttavia, ingerire grosse quantit
di sali di rame provoca disturbi digestivi: diarrea, vomiti, spasmi gastrici
e disfagia.
Le conseguenze dellingerimento di piccole quantit di rame sono
state notevolmente descritte da Hugo Schultz (5): compaiono sintomi
psichici quali malinconia, depressione, panico, paura della morte, diso-
rientamento, perdita della memoria e fuga delle idee. A questi disturbi
della coscienza si aggiungono vertigini, sensazione di pesantezza, un
afflusso di sangue al cervello; il polso si accelera, diventa piccolo e duro,
tutto il corpo si raffredda. Liperemia del polmone si traduce in una
sensazione di pressione, di tensione, e in unintensa dispnea. Si notano
anche profuse sudorazioni e la raucedine causata dallinfezione delle
mucose. I muscoli sono sede di crampi e contratture dolorose. Tutti
questi sintomi descritti da Schultz denunciano linsufficienza o lassenza
di controllo del corpo astrale da parte dellIo.
Il rame, dice Rudolf Steiner, imparentato con i processi della Rame e assimilazione
zona inferiore dellorganismo, a tutto ci che si compie al di sotto del
diaframma, allassimilazione, al calore, come allelaborazione della linfa
e del sangue. Dobbiamo quindi usare questo metallo a basse dinamizza-
zioni le cui affinit col polo inferiore dellorganismo gi conosciamo
(Cfr. sopra). Tra tutte le osservazioni che riguardano ammalati per il
quali Rudolf Steiner aveva consigliato il rame, la dinamizzazione pi
alta che abbiamo potuto trovare, per quel che ci riguarda, una D10; si
tratta comunque di una indicazione isolata. Le pi usate vanno dalla D4
alla D6. In una conferenza tenuta a Torquay il 14 agosto 1924, egli
spiega a questo proposito: Quando si somministrava ad un neofita
dellantica Caldea, dopo averlo accuratamente preparato con esercizi
spirituali, del rame dosato molto abilmente oggi diremmo ad alta
dinamizzazione omeopatica egli aveva limpressione che le sue parole
avevano un calore maggiore (...) perch i nervi che vanno dalla laringe al
cervello si riscaldavano anche essi. La stessa alta dinamizzazione di rame
provocherebbe ai nostri contemporanei un malanno alla laringe. Al di
sopra del cuore, il rame in collegamento con la laringe, al di sotto con
lapparato digerente. Altrove (16), Rudolf Steiner precisa che tale azio-
ne del rame al polo digestivo concerne quei processi che si compiono al
di l della parete intestinale. Siamo dunque senzaltro nel campo dellas-
similazione e in quello dellirradiamento renale..
Il rame sar allora il farmaco di base nei disturbi dellassimilazione
quali si possono manifestare in caso di insufficienza della I corrente di
Venere (Cfr. tavola 3, pag. 225). Magrezze, cachessia, denutrizione, ecc.,
si devono curare con Cuprum sulfuricum da D4 a D6. Spesso, luso del
rame sotto forma di unguento pu dare ottimi risultati. Nel lattante
atrepsico, si devono frizionare le gambe con pochissimo unguento
(lequivalente di una lenticchia) Cuprum met. D1 25%.
Una delle indicazioni principali del rame la tubercolosi addomi- Un farmaco per le
nale. Nelle tubercolosi del tenue si deve prescrivere Coffea tosta 1% / tubercolosi addominali
Cuprum sulf. D2 5% / Plumbum met. D15 90% / Eccipiente q.b. al 100%
lequivalente di un pisello tre volte al giorno. Viceversa, per lintestino
crasso, si deve utilizzare Mercurius vivus D4 10% / Nasturtium off. 5%/
Stannum met. D14 10% / Eccipiente q.b. al 100% (Cfr. sopra). Nelle
302 Medicina antroposofica
Rame e anemie Per la sua azione sullematopoiesi, si deve prescrivere il rame nelle
anemie. Ci sono anemie che non reagiscono affatto al ferro se non si
ricorre contemporaneamente al rame. Anche in questo caso rame e
ferro si danno la mano. In linea di massima, ununzione giornaliera della
zona splenica con lunguento al rame basta a completare una terapia
marziale e ad assicurarle efficacia.
Rame e circolazione Il rame anche la medicina base delle stasi venose varici, emor-
venosa roidi, stasi portale, ecc. ed probabile che il suo effetto di riscaldamen-
to delle estremit sia dovuto alla sua azione stimolante della circolazio-
ne venosa. In effetti, il sangue venoso che cede alla gravit (Cfr. sopra) e
stagna nei vasi che dilata, costituisce un ostacolo indiretto alla circola-
zione arteriosa. Togliendo questo ostacolo, attivando la circolazione
venosa, si facilita insieme quella arteriosa. Anche qui, Venere e Marte si
danno la mano e si completano. Il trattamento deve essere essenzialmen-
te esterno: frizione delle gambe in direzione del cuore, due o tre volte
alla settimana, con un poco di unguento Cuprum met. D1 o anche con la
Lozione tonica al rame Weleda e portare solette di rame. Si deve completa-
re con un trattamento interno: Kalium aceticum stibiatum D3 trit., lequi-
valente di un pisello tre volte al giorno, ed eventualmente Hirudo e
Lachesis. Le frizioni delle gambe ricorrendo allunguento al rame devono
essere prescritte, in caso di gravidanza, sistematicamente.
Il rame, dice ancora Rudolf Steiner in una conferenza del 29 agosto Rame e
1924, aiuta lorganizzazione dellIo a ristabilire il proprio equilibrio di ipertiroidismo
fronte al corpo astrale. Questo metallo costituisce cos il farmaco-tipo,
non solo delle affezioni psichiche gi segnalate, ma anche di quelle nelle
quali lemancipazione del corpo astrale interessa pi specialmente il
piano funzionale. Questo avviene nel morbo di Basedow, per il quale la
medicina antroposofica prescriva dabitudine la Chalcosina D4 o la Cu-
prite D4. In un caso, posteriore alla pubblicazione del I volume, in cui la
Cuprite non aveva dato i risultati previsti, abbiamo ottenuto una seda-
zione spettacolare della tachicardia, scesa da 140 a 80 in due settimane,
ricorrendo al metallo vegetalizzato. Melissa cupro culto 0,1%, sommini-
strato per bocca in ragione di 10 gocce tre volte al giorno. Ricordiamo,
bench ci concerne un altro metallo, che questi ammalati in seguito
possono stabilizzarsi con applicazioni di unguento Argentum met. D1
sulla zona anteriore del collo, al momento di coricarsi. Leccessiva
304 Medicina antroposofica
NOTE
2 Rudolf Steiner, Le entit spirituali nei corpi celesti e nei regni della natura,
Helsinki 3-14 aprile 1912, Ed. Antroposofica, Milano, 1985.
Capitolo XXX
LOro
bianca con due luci diverse, una rossa e laltra verde, otterrete una
superficie gialla. Daltra parte possibile variando la proporzione di
rosso e di verde, ottenere tutta la gamma di sfumature che separano
queste due tinte. Se guardate la superficie gialla cos ottenuta attraverso
un prisma, la vedrete sdoppiarsi in due superfici, una rossa e laltra
verde!
Loro cos contiene in s una triade: i suoi due colori complemen-
tari, il rosso e il verde, che si oppongono, e il suo elemento ritmico
evidenziato dalla bella luminosit dorata. Non curioso ritrovare qui la
stessa polarit rosso-verde scoperta studiando la clorofilla e lemoglobi-
na ? (Cfr. sopra). Vediamo in questo modo delinearsi un rapporto tra
loro e le zone ritmiche della pianta e delluomo.
La luminosit delloro stata sempre paragonata alla luce del sole,
proprio come il riflesso dellargento a quella della Luna. Sappiamo
benissimo, insieme ai fisici, che la luce della luna in proporzione pi
ricca di raggi gialli, e che, se fotografiamo il nostro satellite con una
pellicola a colori, otteniamo, con grande stupore, una grande palla
gialla. Ma quando si tratta di colori, ci che importa non quello che
misurano gli strumenti di fisica, ma ci che noi vediamo e sentiamo.
Fuori dalla nostra vista, la nozione di colore priva di senso. Niente di
pi triste dellilluminazione con lampade o tubi detti luce diurna, la cui
tinta livida non corrisponde affatto allimpressione dorata data dalla
luce del sole! E se, dopo una giornata di sole, osserviamo di notte la luna
piena, essa ci d proprio limpressione di essere argentata. Queste sensa-
zioni soggettive non sono uninganno, perch innegabilmente esiste un
rapporto tra loro e il Sole, tra largento e la Luna, come hanno dimo-
strato gli esprimenti di Kolisko, di A. Fyfe e di Faussurier (Cfr. sopra).
ARIA LUCE
MERCURIO ORO
ACQUA SOLIDO
trova sia in superficie nelle rocce silicee, anchesse somiglianti alla luce,
sia in filoni a profondit medie. Fatto ancora pi curioso: si trova oro
allo stato colloidale negli altri strati dellatmosfera. Dunque loro riuni-
sce in s, oltre quella del rosso e del verde, una seconda polarit: quella
che oppone la luce alla gravit, o la luce alla materia, o la luce alloscuri-
t, che la stessa cosa. Se ci si ricorda che Rudolf Steiner dice che la
materia in generale luce condensata, possiamo definire loro luce
condensata che tuttavia ha conservato qualcosa della luce originale.
Contrariamente agli altri metalli, loro esiste in natura solo allo Pepite e pagliuzze
stato nativo. Bench raro, un metallo diffusissimo ed esistono poche
rocce che non ne contengono tracce. In linea di massima, loro presen-
te nella crosta terrestre in dose omeopatica equivalente a un D9, ossia un
milligrammo per tonnellata. Loro ama particolarissimamente la so-
stanza, tutta luce, che la silice, ma non si combina mai con essa,
preservando la propria integrit. Cos, i graniti, ricchi di silice, conten-
308 Medicina antroposofica
Il metallo del polo I principali giacimenti di oro sono distribuiti su tutto il pianeta;
africano tuttavia, i giacimenti africani sono di gran lunga i pi importanti e
questo continente in testa alla produzione mondiale col 62%. Cos il
continente del Sole lo stesso delloro. Diremo pure che quel continen-
te il cuore della terra? Guardiamo di nuovo la figura 19 di pag. 308 con la
sua polarit Atlantico/Pacifico. Da una parte il continente africano, il
cuore dellorganismo terrestre, allepoca sempre orientato verso il Sole, e
dallaltra il polo Pacifico, come un utero dal quale si staccato il corpo
della Luna. Quella polarit Atlantico/Pacifico sarebbe pi esatto dire
Africa/Pacifico corrisponde a quella che oppone nel corpo umano il
cuore allutero e di cui tiene conto Rudolf Steiner in una conferenza
tenuta ad alcuni medici il 16 aprile 1921. Essa corrisponde anche alla
polarit Sole/Luna e a quella che oppone loro allargento. Una tale
concezione non contraria allordine nel quale abbiamo allineato pianeti
e metalli, cos come appare nelle figure da 8 a 15; cambia solo il punto di
vista ed per questo che stato solo accennato. Il fatto di esaminare le cose
da un angolo nuovo costituisce daltronde un ottimo esercizio mentale,
vero antidoto alla sclerosi del pensiero.
Il metallo della Torniamo ora alla posizione che servita da base a questi studi.
sommit e del centro Abbiamo messo loro al centro della figura e in cima allettagono (Fig.
da 9 a 15). Ci si aspetterebbe che loro possedesse, per questo, propriet
intermedia tra quelle dei metalli di sinistra e quelle dei metalli di destra.
Ci vero per alcune tra queste, come la conduttivit termica ed
elettrica, la differenza tra punto di fusione e di ebollizione (Fig. 13), e
per la tenacit (Cfr. tavola 10, pag. 304), ma per altre propriet non
proprio il caso. Cos, loro il pi pesante e il pi elettronegativo dei
sette metalli e si pone realmente in cima. Ma esso porta in s linverso
della pesantezza: la luce; riunendo in s la polarit pesantezza/luce,
loro ridiventa il metallo del centro. Ancora, alla sua grande inerzia
chimica in rapporto alla sua elettronegativit, possiamo opporre la sua
ubiquit, il fatto che si trova dappertutto. Cos, loro, quando riunisce in
s delle propriet polari, resta il metallo del centro. Per gli alchimisti,
L'Oro 309
Loro era conosciuto sin dalla pi lontana et, ma era assolutamen- Oro e civilizzazione
te proibito possederne, essendo tale metallo riservato al culto; solo il Re-
sacerdote ne aveva la custodia. Loro era cos il metallo della spiritualit
pi profonda. Noi di questo abbiamo conservato a lungo il ricordo
usandolo fino ai nostri giorni per fabbricare strumenti di culto: calice e
estensorio. Nella pittura primitiva, il fondo dorato sul quale erano
rappresentati i personaggi divini o sacri rifletteva la sua spiritualit. Pi
tardi, questo spazio si ristretto allaureola che circondava la testa dei
santi, poi loro completamente scomparso dai quadri. Ne rimasta
per una traccia nellabitudine di dorare la cornici. Loro aveva un
ruolo importante nelle vetrate; aggiungendo al vetro piccole quantit di
cloruro di oro si otteneva la loro magnifica tinta rossa.
Simbolo di saggezza spirituale, loro progressivamente diventato
quello della ricchezza terrestre, della potenza materiale. Alessandro il
grande aveva in suo possesso tutto loro dellantichit. Dopo la sua
morte, questo metallo si disperso per tutto il mondo antico. Avidi di
oro, i Romani impiegavano 60.000 schiavi nel lavoro delle miniere. Si
erano impadroniti dei tesori della Gallia, ma non erano capaci di tratte-
nere questoro di cui avevano bisogno per pagare le loro legioni, e la
mancanza di oro ha contribuito certamente alla disgregazione della loro
potenza. Il Medio Evo era povero di oro. Verso la fine di questepoca,
loro si era concentrato nelle mani dei Templari che lo amministravano
al di l di ogni pensiero egoistico. Geloso della loro potenza e invidioso
delle loro ricchezze, Filippo il Bello distrusse il loro ordine, ma non
certo che loro sia caduto nelle sue mani, malgrado le torture alle quali
sottopose i maestri dellordine. Attualmente, la sete delloro aumenta.
Quante crudelt hanno commesso gli Spagnoli per impadronirsi del-
loro degli Incas! La maggior parte delle spedizioni avevano come fine la
ricerca delloro e delle spezie. Il tempo delle vie delloro (Klondike,
Australia) non molto lontano dai nostri giorni. Attualmente la poten-
za degli Stati si fonda in gran parte sul possesso delloro, e un capo di
Stato recentemente ha potuto anche fondare il proprio potere su un
bluff, facendo credere di detenere tutto loro del governo al quale si
era sostituito, mentre non ne aveva neanche unoncia.
Attualmente si estraggono da miniere come quelle di Witwater-
srand, della Kolyma e da altre, grandi quantit di oro al prezzo di un
considerevole lavoro le cui condizioni sono talvolta analoghe alla schia-
vit del tempo dei Romani, quando non sono peggiori. E che diventa
questo oro tirato fuori a prezzo di tante pene, anzi di tante sofferenze?
310 Medicina antroposofica
Tossicit I sali di oro sono tossici e provocano accidenti gravi. Luso tera-
peutico massiccio di tali sali, oggi abbandonato, ha provocato accidenti
mortali. Neppure le soluzioni colloidali delloro sono prive di tossicit.
Loro metallico, viceversa, non tossico e pu essere adoperato senza
timore per fabbricare tazze o posate. Un bambino che inghiotta acciden-
talmente un pezzo doro non corre alcun rischio. Tuttavia, forse a causa
della presenza di acido cloridrico nello stomaco, lingestione regolare di
piccolissime quantit di oro provoca disturbi che gli omeopati conosco-
no bene: congestione, vampate di calore, palpitazioni, malinconia e
tendenza al suicidio. Sono gli stessi sintomi che abbiamo attribuito ad
una predominanza della corrente di disincarnazione solare e che abbia-
mo riassunto nella tavola 4 e che riproduciamo qui di seguito.
Le due correnti solari Lo studio di questa tabella dimostra da una parte sintomi che
evidenziano la tendenza delluomo a diventare troppo materiale, dallal-
tra la tendenza a diventare troppo spirituale. Si tratta, ben intesto, di
manifestazioni organiche, funzionali o psichiche, che escludono ogni
giudizio morale e che non hanno, in linea di massima, alcun legame con
latteggiamento pi o meno materialista o spiritualista dellindividuo. Il
medico commetterebbe un grave errore se traesse da questa sintomato-
logia una conclusione sul piano etico; il suo ruolo di curare, non di
giudicare.
La maggior parte dei sintomi e delle affezioni che figurano in
questa tabella sono gi venuti fuori quando abbiamo studiato gli altri
pianeti. Diremo che il Sole riassume, in un certo senso, tutte le tendenze
precedentemente riscontrate, cosa che ben si attaglia alla posizione
centrale nei due processi di incarnazione e disincarnazione (Cfr. Fig. 8).
L'Oro 311
SOLE
CUORE CIRCOLAZIONE
SPIRITUALIZZAZIONE
MATERIALIZZAZIONE
eccessivo ascendente dello spirito sul corpo porta alla fine alla materia-
lizzazione.
Quando, viceversa, la corrente di incarnazione recessiva, il com-
plesso inferiore (fisico-eterico) tende ad emanciparsi, ad imporre le
proprie leggi; la materia (corpo fisico) e i processi vitali (corpo eterico)
la fanno da padrone. E cos il leptosomico, meno ben incarnato, subisce
pi intensamente le forze di pesantezza del picnico: egli si incurva, soffre
di ptosi, e la posizione eretta prolungata pu da sola provocare una
sincope, in altre parole una fuga del complesso superiore. Il suo eterico
mal controllato si manifesta con una crescita smisurata e con una predi-
sposizione alle malattie infettive. Ciononostante, tali soggetti raggiun-
gono spesso et avanzate. Attraverso le vicissitudini della loro esistenza,
hanno imparato a poco a poco a incarnarsi meglio, al punto talvolta di
aggrapparsi troppo al loro corpo nella seconda met della vita, durante
la quale dovrebbe dominare la corrente di disincarnazione.
Sintomi fisici delloro La preponderanza delle forze di gravit, il fatto di portarsi dietro
un organismo indocile perch troppo fisico, induce alla malinconia, alla
fuga fuori dal mondo materiale e al suicidio. Questo un caso per un
indicazione certa di Aurum a bassa dinamizzazione ma in principio
meglio rimpiazzarlo col metallo vegetalizzato: la Primula auro culta
0,1%, che si deve prescrivere sotto forma di iniezioni, sottocutanee. In
seguito, quando lorganismo avr cominciato a reagire bene, si deve
ricorrere allAurum met. D6 in triturazione o per iniezioni. Entrano nello
stesso quadro, su un piano non pi fisico ma funzionale, sintomi come le
vertigini, le assenze, le lipotimie, etc..., curabili anche loro con oro a
bassa dinamizzazione. Allora, in caso di sincope, si deve somministrare
immediatamente per iniezione lAurum met. D10 allaltezza del plesso
solare.
Tra Lucifero e Loro, metallo solare, metallo del centro, ha dunque il potere di
Ahriman preservare luomo tanto dalla tentazione luciferica di uneccessiva eva-
sione verso lo spirito, che da quello, ahrimanica, di una irrimediabile
caduta nella materia. Tra questi due aspetti del male, cos ben caratteriz-
zati da Rudolf Steiner, si situa la via mediana aperta dallo spirito solare,
il Cristo. Loro proprio il metallo del Verbo divino, come noi abbia-
mo anticipato per ragioni puramente linguistiche allinizio di questo
capitolo. Somministrando loro, il medico , nella vita moderna, come il
riflesso del Re-sacerdote dei tempi passati, e aiuta colui che egli cura a
realizzare in s stesso il ponte dellequilibrio tra la materia e lo spirito;
egli compie una vera missione sacerdotale che esige, al pari delle cogni-
zioni, la propria trasformazione interiore. Il medico antroposofico deve
tendere proprio a questo ideale per una perfetta conoscenza di s, per un
lavoro assiduo e coltivando lamore del prossimo, poich luomo non
agisce nel mondo solo per quello che fa, ma soprattutto per quello che (R.
Steiner).
NOTE
1 Si trovano fogli doro destinati alla doratura, di circa cm. 8x8, che costano
abbastanza poco. Sono incredibilmente sottili, e cos bisogna maneggiarli,
con molta precauzione. Messi tra due vetri, restano intatti.
2 molto importante sapere che mescolare dei colori, per esempio quelli
originati da due sorgenti luminose colorate, o da due zone del prisma,
tuttaltra cosa che mescolare le sostanza materiali quali sono le vernici.
Quando mescolate due luci, la luce aumenta nel nostro esempio, il rosso e
il verde mescolati danno un giallo pi brillante del rosso o del verde presi da
soli. Quando mescolate due vernici sostanze materiali voi aumentate
loscurit. Noi descriviamo qui semplicemente, alla maniera di Goethe,
esperimenti che abbiamo realizzato, astenendoci dallelaborare una qualsiasi
teoria. Se non si fosse fatto accecare dalla passione di cui diede prova nel
corso delle sue discussioni con Newton, Goethe avrebbe senza dubbio fatto
egli stesso questa fondamentale distinzione tra mescolanza di luci e mesco-
lanza di colori.
3 Lacqua regia ordinaria una mescolanza di acido cloridrico e di acido
nitrico concentrati. Lacqua regia clorata una mescolanza di acido cloridri-
co e clorato di potassio.
4 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, op. cit.
5 Cfr. R. Treichler, in Husemann/Wolff, Das Bild des Menschen als Grundlage
der Heilkunst, vol. III, Stuttgart, 1986.
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Conclusione