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VICTOR BOTT

MEDICINA
ANTROPOSOFICA
Un ampliamento dellarte di guarire

INFOLIB RO
2 Medicina antroposofica

Tutti i diritti riservati


Titolo originale: Mdecine anthroposophique. Un largissement de l'art de gurir

1987, Editions du Centre Triades, Paris


1991, 1996 NUOVA IPSA EDITORE, Via Giuseppe Crispi, 50, 90145 Palermo
Tel. 091-681.90.25

Traduzione di Giovanna Acampora


Revisione di Claudio Mazza

ISBN 88-7676-090-3
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Introduzione

Affinch tutte le vie verso il bene


non siano mai chiuse
Soljenitsin

Larte del guarire sempre stata il riflesso dellidea che luomo si fatta di
se stesso. Infatti la medicina attuale stata fortemente influenzata dal pensiero
materialistico del XIX secolo che ha avuto la tendenza a considerare il corpo
umano come una provetta in cui si svolgono dei processi analoghi a quelli di
laboratorio. Ma il medico chiamato al letto del malato sa quanto questo modo di
vedere le cose sia inadeguato alla realt quotidiana; ne risulta una insoddisfazio-
ne pi o meno confessata e limpressione di non essere realmente allaltezza del
proprio compito.

Questa non forse una prova che limmagine che ci siamo fatti delluomo
nellottica della scienza attuale falsa o comunque incompleta? Sarebbe necessa-
rio rivedere questa impostazione al fine di creare una medicina pi conforme
alla realt costituita dallessere umano; una medicina a misura duomo.

Questa impostazione ci stata donata da Rudolf Steiner il fondatore


dellantroposofia. I risultati pratici ottenuti in campi cos differenti come lagri-
coltura, la pedagogia e la medicina testimoniano la validit dei principi steine-
riani; infatti lantroposofia innanzitutto una interpretazione dei fenomeni,
un metodo di indagine, un cammino che pu essere percorso con lo stesso rigore
della ricerca scientifica pura; chi intraprende lo studio dellantroposofia sar
colpito dal fatto che essa rappresenta un legame, una sintesi fra tutte le discipline
umane. Non sembra sorprendente, per esempio, che possa esistere una relazione
fra discipline cos diverse quali la geologia e la medicina? Tuttavia, se si pensa
che la terra e luomo si sono evoluti parallelamente, si comprender meglio come
certe rocce possano servire come base per preparare rimedi per lorgano apparso
contemporaneamente ad una determinata roccia; in seguito ne forniremo degli
esempi.
4 Medicina antroposofica

La nostra formazione - saremmo a volte tentati di dire deformazione -


intellettuale ha permesso i sorprendenti progressi tecnologici che tutti conoscia-
mo, ma tuttavia costituisce un ostacolo alla conoscenza reale delluomo e del-
luniverso. Abituati fin dalle prime classi scolastiche a pensare in termini fisici,
chimici o matematici, per noi molto difficile affrontare senza pregiudizi
discipline che studiano ci che non si pu contare, misurare o pesare. Dichiarare
che tali conoscenze, poich non sono accessibili ai nostri sensi, non esistono, un
credo privo di fondamenti come la fede cieca. Luomo occidentale, nel suo stato
di coscienza attuale, ha avversato la credenza di un mondo metafisico perch ha
creduto che soltanto ci che accessibile ai propri sensi pu essere studiato con
rigore, ma non ricorda che applicando questo criterio al mondo sensibile non fa
che avvicinarsi al metafisico. Se volesse restare coerente con se stesso dovrebbe
limitarsi alle percezioni senza applicare il pensiero; e tuttavia questo pensiero,
bench non accessibile ai nostri sensi, pu essere studiato con rigore per mezzo del
pensiero medesimo. Questo il cammino che ha seguito Rudolf Steiner nel suo
libro La Filosofia della libert.
Egli ha mostrato che esistono altre vie per la conoscenza e ne ha dato una
descrizione dettagliata. Ha anche fornito i risultati dei suoi studi sul dominio
soprasensibile ed ha dimostrato, tra laltro, che lessere umano non soltanto
costituito di un corpo ma anche di unanima ed uno spirito. Le sue opere sono
costituite da un certo numero di scritti e da circa seimila conferenze che sono state
stenografate e moltissime di esse pubblicate.

Non si pu, nel quadro di questa opera, procedere ad uno studio approfon-
dito dellantroposofia, per cui certe nozioni possono sembrare dogmatiche al
lettore non sufficientemente informato che potr, se vorr approfondire lo studio
dellantroposofia, consultare le molte opere tradotte in italiano e trover inoltre,
nelle note, le indicazioni bibliografiche necessarie. Mi sforzer tuttavia di
seguire una esposizione accessibile a tutti. evidente che una critica valida non
potr che fondarsi sulla conoscenza approfondita dellantroposofia.

Lantroposofia si basa sul rispetto della libert del pensiero, cos Rudolf
Steiner ho spesso ripetuto che non chiedeva di essere creduto, ma verificato. Noi
possiamo aggiungere, 45 anni dopo la sua morte, che ogni volta che una verifica
stata possibile, le sue affermazioni si sono dimostrate giuste. Ecco un esempio:
in una conferenza tenuta il 3 giugno 1924, parlando delle rocce lunari, Rudolf
Steiner disse che esse sono differenti dai minerali terrestri ed appaiono come
vetrificate. Allora non cerano n cosmonauti n missili e la scoperta di Steiner
non pot essere fatta che per una via spirituale; gli studiosi ridevano ancora di
queste affermazioni fino a poco tempo fa, finch gli equipaggi dellApollo XI e
XII hanno riportato delle rocce contenenti alcune perle vitree delle quali non si
spiega lorigine. Coincidenze! diranno alcuni, ma a mano a mano che tutte le
indicazioni di Rudolf Steiner si dimostrano esatte, si costretti a concludere che
il caso molto compiacente.
Introduzione 5

Prima di iniziare nella pratica della medicina antroposofica mi sentivo


impreparato ed avevo confidato le mie esitazioni ad un collega di Basilea il
Dottor Marti, che la praticava da lungo tempo ed al quale dedico questo libro.
Egli mi disse: Abbi il coraggio di iniziare.
ci che ho fatto sforzandomi di dedicare molto pi tempo a ciascun
paziente. In tal modo ho avuto la sorpresa e poi la convinzione che non c
ammalato a cui non si possa dare aiuto, anche se minimo.

Spero, nel corso della trattazione, di poter fare condividere questa convin-
zione a chi non ha pi fiducia nelle attuali conoscenze; ho scritto questo libro
nellintento di dare loro gli elementi necessari per iniziare questo cammino.

Victor Bott
Febbraio 1970
6 Medicina antroposofica

NOTA SULLE PREPARAZIONI FARMACEUTICHE

I farmaci proposti da Rudolf Steiner non sono semplicemente delle prepa-


razioni complesse; perch la sostanza naturale divenga farmaco necessario che
subisca quel trattamento del quale Rudolf Steiner ha fornito i criteri generali,
lasciando ai suoi allievi la cura della messa a punto. Per questo motivo stato
necessario creare un laboratorio orientato sia verso la ricerca che la produzione.
Questo fu fondato nel 1921 ad Arlesheim (Svizzera) e Rudolf Steiner lo chiam
Weleda; in seguito ne furono aperte filiali in tutto il mondo. Gli studi riguar-
danti lefficacia dei prodotti, i periodi ottimali per la coltivazione delle piante ed
i migliori ritmi di dinamizzazione possono essere ben condotti solo grazie a
metodiche nuove e alla collaborazione di medici antroposofi, cosa che rappresen-
ta un lavoro considerevole.
Attualmente non esistono che due laboratori in grado di fornire dei
medicamenti che rispondono perfettamente alle esigenze della medicina antropo-
sofica: i laboratori Weleda gi citati ed i laboratori Wala (Germania).
Per ulteriori informazioni, in Italia possibile rivolgersi alla A.M.O.S.
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PARTE PRIMA

Luomo alla luce dellantroposofia

Considerato sotto il suo aspetto materiale, lessere umano incomprensibi-


le. Solo considerandolo nella sua totalit, formata da un corpo, unanima e uno
spirito, diventa possibile farsene unidea soddisfacente. Il corpo composto da
due parti: una che possiamo esaminare, che appartiene allo spazio, e laltra che,
facendo di lui un essere vivente, in perpetua trasformazione, appartiene al
tempo. Sono in tutto quattro elementi che noi chiameremo gli elementi costituti-
vi.

Sotto un altro aspetto, luomo, nella sua forma visibile, con le sue funzio-
ni, si rivela un insieme costituito da due poli riuniti da un elemento mediano - il
tutto formando una triade.

Luomo cos, ad un tempo, un essere quaternario e un essere ternario.


Non che stabilendo un legame tra questi due aspetti, come ci insegna lantropo-
sofia, che possibile comprenderlo. Questo quello che noi cercheremo di mettere
in luce in questa prima parte.
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Capitolo I

I quattro elementi costitutivi delluomo

I processi fisico-chimici che studiamo nel mondo minerale hanno la Problemi posti dalla
capacit di distruggere la vita ma di contro non possono n mantenerla n vita
tanto meno crearla. Con laiuto del calore, del freddo, dellelettricit,
delle sostanze chimiche pi disparate, si pu uccidere una pianta, ma non
far vivere un minerale. Provare a capire la vita applicandole nozioni
acquisite dallo studio del regno minerale porta ad unimpasse, a domande a
cui non si pu rispondere. Mentre i luoghi denominati terra incognita sono
scomparsi dai nostri atlanti, il numero delle domande senza risposta, per
quanto riguarda la vita, non ha fatto che accrescersi. Si creduto di aver
dato loro risposta con teorie che si sono dimostrate false le une dopo le
altre.
Le leggi del mondo
Se, invece di inoltrarci nellinfinitamente piccolo, proviamo a stu- minerale non
diare la vita nel suo insieme, scartando i pregiudizi che sono molto tenaci spiegano la vita
perch presentati da un punto di vista scientifico, giungiamo rapidamente
ad una prima constatazione: la vita dovunque in lotta, in contrapposizio-
ne ai processi fisico-chimici del mondo minerale. Il regno vegetale ci
fornisce numerosi esempi. Mentre un minerale soggetto alla gravit e
tende a cadere, la pianta al contrario cresce in opposizione alla forza di
gravit. Non per osmosi ma malgrado losmosi, vincendola, che la linfa si
eleva nei fusti. Le sostanze morte del mondo minerale, mescolandosi,
tendono a liberare energie e a scendere ad un livello energetico inferiore.
Nella pianta, al contrario, il livello energetico finale pi elevato di
quello di partenza. Ci presuppone lentrato in gioco di forze considere-
voli. Vedendo cadere una mela, Newton ebbe lintuizione della legge di
gravit, ma non sembra che si sia interrogato sul modo non meno miste-
rioso in cui la mela era arrivata sul ramo. La mela che cade sfugge alla vita
ed soggetta solo alle leggi del mondo fisico, come la gravit che una
forza orientata verso il centro della terra. Ma fin quando la mela fa parte
del melo, sottomessa a forze cosmiche, solari ed altre, orientate in
direzione opposta. Queste forze non agiscono in modo indifferente sulle
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sostanze che appartengono al mondo fisico; esse le scelgono, selezionano,


affinano, orientano, conferendo loro propriet nuove e, in generale, li
organizzano conformemente ad un piano prestabilito proprio per ciascu-
na specie. Queste forze non sono soltanto un fattore strutturale e di
crescita, ma anche di riproduzione.

Le forze eteriche Queste forze, senza le quali non c vita, lantroposofia le definisce
forze eteriche o forze plasmatrici. Esse non devono essere confuse con lipo-
tetica forza vitale di cui parlava la scienza del XIX secolo e che era soltanto
una finzione destinata a gettare un velo pudico sullignoto. Esse non
hanno niente a che vedere con lipotetico etere dei fisici. Queste forze
eteriche o plasmatrici costituiscono per ciascuno essere vivente una specie
di secondo corpo, il corpo eterico, intimamente unito al corpo fisico, unico
accessibile ai nostri sensi. Allobiezione che nessuno ha mai visto questo
corpo eterico, si pu rispondere che nessuno ha mai visto lelettricit, il
magnetismo o la gravitazione, forze che ci sono note per i loro effetti. Allo
stesso modo, ci si pu rendere conto dellesistenza delle forze eteriche per
i loro effetti.
Lobiezione della non visibilit non dunque pi valida di quella che
farebbe colui che vede un solo colore allesistenza dei colori. Tuttavia,
mentre colui che vede un solo colore rester tale tutta la vita, in ciascun
uomo vi , allo stato potenziale, un occhio spirituale che possibile
sviluppare permettendo la visione delle forze eteriche1 e la loro descrizio-
ne nei minimi dettagli.

Visualizzazione di Bench queste forze eteriche siano di natura assolutamente diversa


queste forze dalle forze elettromagnetiche, esiste un modo di mettere le une e le altre in
evidenza. noto che mettendo una calamita sotto un foglio di carta su cui
posta della limatura di ferro vedremo questa orientarsi in modo da
formare una immagine del campo magnetico. Se dopo avere aggiunto
qualche goccia dellestratto di una sostanza vivente lasciamo cristallizzare
una soluzione salina vedremo che i cristalli si orienteranno formando
limmagine delle forze eteriche dello sostanza vivente studiata.

Le cristallizzazioni A questo metodo, suggeritogli da Rudolf Steiner, Ehrenfried Pfeiffer,


sensibili che lo ha pazientemente messo a punto, ha dato il nome di cristallizzazioni
sensibili2. Si tratta di un metodo non quantitativo ma qualitativo. La
somiglianza con il metodo che mette in evidenza il campo magnetico con
la limatura di ferro superficiale, poich, mentre lo spettro magnetico
resta sempre lo stesso, le cristallizzazioni sensibili presentano una variet
infinita. Un osservatore allenato potr stabilire a quale specie appartenga
lestratto aggiunto alla soluzione salina (viene usato del cloruro di rame) e
perfino se si tratta di un estratto di radici, foglie o fiori. Le immagini
variano anche in funzione della qualit della sostanza e consentono di
I quattro elementi costitutivi dell'uomo 11

differenziare non solo i vegetali, ma anche il metodo con il quale sono stati
coltivati. Applicata allo studio del sangue umano, la cristallizzazione
sensibile un aiuto prezioso per la diagnosi delle malattie, di cui permette
di precisare alcune caratteristiche, cos come la loro localizzazione.

Per manifestarsi, le forze eteriche hanno bisogno di un supporto


materiale, di uno strumento, costituito dallacqua. Quanto una pianta ne
privata le forze eteriche si ritirano e la pianta muore, mentre nel seme esse
possono restare latenti per anni; basta allora dare dellacqua per vedere
come le forze plasmatrici tornino ad essere di nuovo attive permettendo la
germinazione, la crescita e la strutturazione sempre pi spinte. Le sostan-
ze derivate dal mondo minerale vengono trasformate ed elevate al livello
del regno vegetale; acquistano allora propriet nuove che non avevano
prima nellambito del regno minerale. Dal punto di vista chimico non vi
differenza; lanalisi chimica non rivela che le propriet del regno minerale,
tuttavia le nuove propriet che conferiscono le forze eteriche possono
essere messe in evidenza a condizione di utilizzare metodi appropriati che
non sono quelli del mondo minerale.

Come abbiamo visto, la pianta si parzialmente svincolata dalla La vita animale


gravit. Lanimale, creatura orizzontale, sembra che abbia perduto questa
facolt, ma solo in apparenza, perch ci che la pianta possiede di statico
trasformato dallanimale in una propriet dinamica; esso pu spostarsi,
saltare, arrampicarsi e anche volare. Il movimento che lo caratterizza
inseparabile da unaltra facolt: la sensibilit. Il desiderio come la paura
possono provocarlo. Attrazione e repulsione o, potremo anche dire, sim-
patia ed antipatia3 sono i poli fra i quali oscilla sempre lanimale. Questi
stati affettivi sono interiori e si manifestano esteriormente con dei movi-
menti. Quel contenuto che noi chiamiamo psichismo il risultato di
stimoli esterni che sono stati interiorizzati da un periodo pi o meno
lungo. Lanimale, il suo psichismo e i suoi movimenti sono cos stretta-
mente legati fra loro che i Latini, che li avevano bene compresi, li rappre-
sentavano con parole etimologicamente vicine che noi ritroviamo nella
nostra lingua: animale, anima, animato. Infatti pu essere dotato di movi-
mento proprio solo ci che animato, cio possessore di unanima e
lanimale lessere animato per eccellenza.

Pertanto, con lanimale, siamo in presenza di una facolt nuova, Il processo di


linteriorizzazione, che non troviamo nella pianta. Nellanimale il mondo interiorizzazione
esterno diventa contenuto, il che si manifesta nella sua struttura; basta nellanimale
confrontare lorgano respiratorio della pianta (la foglia) e dellanimale
(lalveolo polmonare) per rendersene conto. La foglia circondata di aria
che si trova allesterno di essa, nellalveolo polmonare laria interiorizzata
circondata dallorgano ed allo stesso tempo appare il movimento sotto
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foglia alveolo polmonare

morula blastula gastrula

forma di respirazione (Fig. 1). Ritroviamo ugualmente tale processo di


interiorizzazione in uno stadio embriologico molto precoce. Quando
luovo comincia a svilupparsi forma un ammasso di cellule chiamato
morula per la sua somiglianza con una piccola mora (Fig. 2); nello stadio
successivo le cellule si dispongono alla periferia formando una piccola
vescica chiamata blastula. Da questo momento in poi una parte della
blastula si invagina e si giunge allo stadio di gastrula, cos chiamato per la
sua somiglianza con uno stomaco. Questa invaginazione una tipica
manifestazione animale di interiorizzazione, mentre la pianta non supera
mai lo stato di blastula.

Il corpo fisico o Dobbiamo chiederci cosa provoca questa gastrulazione. Per potere
astrale attuarsi necessario che vi sia una forza che agisca nel senso della freccia
della Fig. 2. La crescita, la moltiplicazione cellulare, la riproduzione sono
manifestazioni delle forze eteriche, ma nella gastrulazione appare, con un
fenomeno nuovo, una forza nuova, diversa dalle forze eteriche e che non
esiste nella pianta. Dopo che si verificata questa invaginazione e che si
costituita una cavit, questa forza vi si installa come in un nido. Costitui-
sce nellanimale un terzo elemento - i primi due sono i corpi fisico ed
eterico - che lantroposofia chiama corpo psichico o corpo astrale, la ragione
I quattro elementi costitutivi dell'uomo 13

di questa denominazione pu essere cos inquadrata: tutto ci che sensi-


bilit - istinti, desideri, passioni, attrazioni e repulsioni - lespressione del
corpo astrale, dello psichismo e del contento dellanima.
Ci che proviene dal mondo esterno interiorizzato dal corpo
astrale, poi nuovamente esteriorizzato sotto forma di movimento. Vi
come un movimento respiratorio, di alternanza fra linteriorizzazione,
forma di simpatia, e lesteriorizzazione, forma di antipatia, che ci fa
intravedere come laria non sia estranea a tali processi. Il corpo eterico ha
bisogno dellelemento liquido come supporto, il campo astrale non pu
agire che per mezzo dellelemento gassoso.
Abbiamo visto che possibile per luomo sviluppare delle facolt
latenti che gli permettono di percepire il corpo eterico. Se continuiamo a
sviluppare queste facolt con un allenamento appropriato, potremo
ugualmente giungere a percepire il corpo astrale non solo nelle manifesta-
zioni sensibili ma nella sua realt.
Il corpo eterico, come si visto, si oppone alla legge del mondo fisico
e a sua volta lastrale si oppone alleterico, ma tale opposizione si manife-
sta su un altro piano; imponendo la sua direzione al corpo eterico, il corpo
astrale lo limita e conferisce, a sua volta, propriet nuove alla sostanza.

Un esperimento che tutti conosciamo, quello del cuore di pollo di A.


Carrel, pu aiutarci a comprendere lazione del corpo astrale. La cellula Lesperienza di
del cuore di pollo che stata isolata non pi sotto linflusso del corpo Carrel
astrale del pollo. A che cosa va incontro? Essa si moltiplica in un ammasso
che ricorda la morula, la vita che vi si manifesta puramente vegetativa,
eterica (e ancora non che una particella di eterico), mentre la sensibilit,
la differenziazione cellulare sono scomparse. Avremo in seguito loccasio-
ne di riparlare di questo esperimento.

Lanimale, come si detto, un essere orizzontale, mentre nelluo- La stazione verticale


mo ritroviamo la verticalit. In rapporto alla pianta lanimale ha compiu-
to una rotazione di 90, luomo di 180. Il fatto di considerare questulti-
mo come un animale superiore uno degli errori della scienza materialista
che ha impedito di sviluppare le nostre conoscenze in merito. Vi tra
luomo e lanimale, come fra lanimale e la pianta, uno iato dove la
stazione verticale solo una manifestazione che colpisce in modo partico-
lare. Certamente, vi sono degli animali che sono capaci, per un tempo
relativamente breve, di stare in posizione eretta, ma tale posizione richie-
de uno sforzo che sono incapaci di sostenere. Nelluomo, al contrario, le
masse sono perfettamente equilibrate e lo sforzo necessario minimo. La
tendenza alla verticalit e inscritta nella sua statura in generale e fin nei
minimi particolari del suo scheletro. Basta paragonare lo scheletro delluomo
a quello di un semplice antropoide per rendersene conto. Nella scimmia, per
esempio, il peso del massiccio facciale deve essere compensato da una musco-
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latura possente della nuca, mentre nelluomo la testa sta in equilibrio sulla
colonna vertebrale; questultima si raddrizzata e ha conservato solo un
leggero ricordo della sinuosit del serpente, giusto per conferirle lelasticit
necessaria.

Linguaggio e Altra caratteristica umana il linguaggio. Gli animali gridano, solo


pensiero luomo parla (il pappagallo non fa che imitare un verso per lui privo di
ogni significato). Le reazioni degli animali sono in qualche modo degli
automatismi ed anche possibile crearne, con laddestramento, di ogni
tipo. Il linguaggio umano non acquisito alla nascita, deve essere appreso,
come la stazione verticale con sforzi incessanti. Una terza facolt che
appartiene solo alluomo il pensiero, anche esso si apprende e noi siamo
sempre stupiti davanti ad un piccolo bambino che muove i suoi primi
passi.

LIo Lanimale dipende interamente dagli stimoli esterni e dai suoi istinti.
Le circostanze nelle quali si trova in un dato istante vengono gli ricordano
circostanze passate. Solo luomo pu volontariamente ricordarsi del pas-
sato, immergersi in esso a proprio piacimento. Luomo pu anche entrare
in se stesso e osservare il suo pensiero. Pu divenire oggetto per se stesso e
anche dare un nome a se stesso con questa piccola parola non applicabile
su alcun altro: Io. Non soltanto coscienza del mondo esteriore che lo
circonda, come nel caso dellanimale; egli si distingue dal mondo esteriore
ed ha coscienza di se medesimo. Questo Io non una astrazione come
lavevano concepito certi filosofi, ma una entit altrettanto reale come lo
sono il corpo fisico, il corpo eterico ed il corpo astrale; lo spirito umano.
da lui che emana la forza che d al nostro organismo la sua configurazio-
ne particolare, che spinge il bambino ad assumere la stazione eretta, a
parlare ed a pensare. Possiede come gli altri corpi un substrato materiale:
lorganismo di calore. Se fosse possibile isolare il calore del nostro organismo,
vedremmo che esso non lo stesso in tutte le parti, che presenta una struttura
una organizzazione (che pu essere parzialmente messa in evidenza con la
fotografia allinfrarosso) ed pertanto assolutamente giustificato parlare di un
organismo di calore per mezzo del quale agisce lIo. Allo stesso modo, il
corpo astrale ha per supporto un organismo-aria ed il corpo eterico un
organismo-acqua. Possiamo riassumere ci nella tabella di pag. 15. Luomo
ha cos in comune con il regno minerale il corpo fisico, con il regno vegetale il
corpo eterico, con il regno animale il corpo astrale, ma il solo a possedere un
Io o spirito umano.

Luomo e la libert Per certi versi ciascun regno si oppone al precedente. Avviene la
stessa cosa quando ci eleviamo dal regno animale alluomo. Lanimale
completamente soggetto ai suoi istinti e alle sue pulsioni; luomo , grazie
al suo Io, in grado di opporsi. Egli ha la possibilit di essere libero e pu
I quattro elementi costitutivi dell'uomo 15

ELEMENTI SUPPORTO ORGANICO ELEMENTI


COSTITUTIVI NATURALI
DELLUOMO

Io o spirito umano Organismo di calore Fuoco


Corpo psichico
o astrale Organismo-aria Aria
Corpo eterico Organismo-acqua Acqua
Corpo fisico Organismo-minerale Terra

scegliere in funzione di un ideale morale. Questa libert non gli donata


(altrimenti non sarebbe pi una libert) ma se la conquista per mezzo della
volont. Le passioni, le pulsioni, gli istinti sono comuni per tutti gli
uomini; ma noi ci distinguiamo gli uni dagli altri per la maniera in cui li
dominiamo.

Nellambito di una stessa specie gli animali sono intercambiabili, Lindividualit umana
non possedendo una individualit propria. Ciascun uomo, al contrario,
un essere a parte, pari a nessun altro; ci si manifesta nella costituzione
fisica, per esempio nel sangue, che non mai identico a quello di un altro.
Tale individualit appare anche nei pi piccoli dettagli come le impronte
digitali. Tuttavia non il corpo fisico che stabilisce lesistenza di queste
caratteristiche individuali, ma non fa che ricevere, attraverso linterme-
diazione del corpo eterico e del corpo astrale, limpronta dellIo. In effetti,
la sostanza del corpo fisico si rinnova interamente in sette anni; esso
pertanto sarebbe incapace di mantenere la struttura umana nella sua
integrit senza lazione dellIo sul corpo fisico attraverso la mediazione
del corpo astrale e del corpo eterico. Questo rinnovamento della sostanza
in sette anni stato messo in luce a pi riprese da Rudolf Steiner; solo
recentemente, grazie alluso di radioelementi artificiali, stato possibile
darne la prova. Malgrado tale rinnovamento, tuttavia noi conserviamo la
nostra identit. La nostra sostanza cambia, il nostro aspetto si modifica a
poco a poco, il nostro psichismo si trasforma e tuttavia non dubitiamo un
solo istante di essere rimasti lo stesso individuo, ricco di tutti i ricordi
raccolti nel corso dellesistenza.

I quattro elementi costitutivi mantengono fra di loro rapporti pi o Rapporti fra i


meno intimi. Il corpo fisico e il corpo eterico, strettamente legati, coincidono quattro elementi
quasi esattamente e si separano solo con la morte. Essi formano il complesso
inferiore fisico-eterico. Il complesso superiore - corpo astrale ed Io - realizza
ugualmente una stretta unione, ma sarebbe sbagliato applicare un criterio di
spazio come noi lo intendiamo nel mondo materiale, criterio a cui si sostitui-
sce quello del grado di coscienza. Il legame fra il complesso superiore da una
parte e linferiore dellaltra meno stretto ed soggetto a variazioni. Nel
16 Medicina antroposofica

sonno, il complesso superiore si stacca dallinferiore e ci che resta nel letto


pu allora paragonarsi a una pianta, tuttavia con la differenza che, nelluomo,
gli elementi superiori lasciano un impulso residuo nel corpo eterico. A poco a
poco tale impulso si spegne e lessere umano non pu vivere senza di esso,
diviene cos necessario che lIo ed il corpo astrale si incarnino nuovamente nel
complesso inferiore e cos luomo si risveglia. Lo stato di coscienza vigile e la
coscienza di s sono in effetti legati alla presenza dellIo e del corpo astrale nel
complesso inferiore. Quando al momento della morte il corpo eterico abban-
dona allo stesso modo il corpo fisico, questultimo torna al mondo minerale
e ne subisce nuovamente le leggi decomponendosi.

NOTE

1 Rudolf Steiner, Comment acqurir des connaissances sur les mondes suprieurs ou
lInitiation. ditions du Centre Triades, Paris, VII ed., 1976.

2 Pfeiffer E., Empfindliche Kristallisationen als Nachweis von Formkrften im Blut.


Emil Weise Verlag, Dresde, 1936.
Bessenich F., Les forces formatrices et la mthode des cristallisations sensibles, Revue
Triades, tome I, n 2, Paris, 1953 (esaurito).
Selawry A., La cristallisation sanguine, in Cahiers de mdecine anthroposophique,
supplement n 1, juin 1980.

3 necessario precisare il senso che attribuiamo ai termini simpatia ed antipatia,


dato che li useremo spesso. Nella simpatia si riassune tutto ci che pu spingerci
verso un altro essere, nellantipatia tutto ci che pu allontanarcene. In fin dei
conti, tutti i movimenti dellanima possono essere rapportati alluno o allaltro
di questi concetti se vengono intesi nel loro senso pi largo, pi profondo.
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Capitolo II

La triade umana

Nelliniziare a conoscere gli elementi soprasensibili delluomo, ab-


biamo fatto un primo passo. Ora studieremo i rapporti esistenti fra gli
elementi e le differenti regioni del corpo fisico.

Losservazione rivela una polarit fra lalto ed il basso dellorgani- La tripartizione


smo. Al polo superiore la forma pressoch sferica del cranio si oppone alla delluomo
struttura radiale degli arti. Le ossa del cranio costituiscono un contenitore
solido che circonda le parti molli, negli arti al contrario sono le parti dure
che occupano il centro; nel capo luomo un invertebrato, negli arti un
vertebrato. Il carattere radiale degli arti ci appare ancora meglio se contia-
mo le ossa: uno nella coscia, due nelle gambe, cinque nelle estremit.
Questi due poli non sono sufficienti per fare un essere umano, occorre
ancora un mezzo, un elemento di legame, senza il quale i poli non po-
trebbero esistere. Tale il torace. Vista nel suo insieme, la gabbia toracica
possiede ancora il carattere di sfericit della testa, ma ogni costa presa
isolatamente ricorda la struttura allungata degli arti. Inoltre, la gabbia
toracica avvolge le parti molli, ma essa stessa circondata da una notevole
muscolatura. Il rachide nel suo insieme una struttura allungata circonda-
ta da muscoli come gli arti, mentre ciascuna vertebra presa isolatamente
un piccolo cranio che avvolge le parti molli del nevrasse.

Ci che ci ha rivelato lanatomia, lo ritroviamo nella fisiologia, nel Aspetto fisiologico della
funzionale. Le ossa del cranio, a parte la mandibola, sono immobili; polarit
nellaltro polo, le ossa degli arti sono estremamente mobili. Quelle della
gabbia toracica sono parzialmente mobili ma non hanno il grado di libert
di quelle degli arti. I loro movimenti, come quelli degli organi che esse
circondano, sono ritmici; per questo motivo chiameremo questa regione
intermedia la regione ritmica.
Il polo cefalico un luogo di concentrazione: luce, suoni, aria e
alimenti vi penetrano. Allaltra estremit, incontriamo la dispersione nel
movimento centrifugo delle escrezioni. Fra i due poli noi troviamo
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larmonizzazione e il ristabilirsi dellequilibrio fra lalto ed il basso. Il


sistema neurosensoriale, concentrato principalmente al polo cefalico, lo
strumento della sensibilit, del pensiero e della coscienza. Il polo inferiore
quello del movimento, del metabolismo (che anche movimento), degli
scambi sia nella muscolatura che nellapparato digerente; lo strumento
della volont. Armonizzando lalto con il basso, realizzando il collega-
mento fra il pensiero e la volont, il sistema ritmico lo strumento del
sentimento, dellaffettivit.

Generalizzazione della Luomo dunque un essere tripartito ma la descrizione che abbiamo


tripartizione dato non che un grossolano approssimarsi alla realt, poich noi possia-
mo ritrovare questa tripartizione in tutti i piani, in ogni regione, in
ciascun organo, in ciascun elemento, anche nei pi piccoli. Cos, nella
testa, lelemento sferico del polo superiore, con il suo contenuto di sostan-
za nervosa, predomina solo nel cranio. Il mascellare inferiore con la sua
mobilit, la sua muscolatura, le sue ghiandole salivari digestive, costituisce
un elemento del polo inferiore. Il naso un elemento del sistema ritmico,
con il quale comunica attraverso le vie respiratorie, esattamente come la
bocca comunica con lapparato digerente. Ma nellambito di questi tre
livelli della testa, quello che domina resta lelemento sferico, cefalico e
neurosensoriale. Noi ritroveremmo questi tre piani, ma con una dominan-
te inversa, al polo inferiore: cos, nel femore troveremo una testa collegata
ad una zona allungata, larto propriamente detto, per mezzo di un collo
che ne costituisce la regione media. Nel piede la rotondit del tallone
richiama il polo cefalico, le dita il carattere radiale degli arti.

Complessit dellessere Ma luomo un essere molto complesso e lo studio del piede, sotto
umano laspetto della tripartizione, ce ne d un esempio. Se il tallone per la sua
forma anatomica richiama il polo cefalico, per la sua funzione, cio
quando prende vigorosamente contatto con il suolo, ci fa pensare allele-
mento volontario del polo inferiore. Ci pi accentuato quando la
collera ci fa battere il piede in terra. Le dita, al contrario, anche se sono
arti per quanto riguarda la loro struttura, appartengono, per la loro
ricca innervazione e per la loro funzione di tastare il suolo, al sistema
neuro-sensoriale; vi una sorta di paradosso, di dissociazione fra forma e
funzione.
Tali contraddizioni apparenti si riscontrano frequentemente nello stu-
dio dellessere umano; molto importante comprendere cosa significano se si
vuole progredire verso una reale conoscenza delluomo. Nel caso del piede, il
paradosso pu essere risolto se si considera cosa un processo sensoriale nel
suo insieme. La percezione un atto puramente neurosensoriale, ma nelle
dita che tastano vi la volont di percepire, un processo contemporanea-
mente sensoriale e volontario. per la volont di percepire, toccare e sentire
il suolo che lapparato neurosensoriale stato spinto ad inviare le sue ramifi-
La triade umana 19

cazioni fin nelle estremit degli arti. Questa partecipazione della volont si
ritrova daltra parte in altre attivit sensoriali come quando noi dirigiamo lo
sguardo o tendiamo lorecchio.
Potremmo fare delle osservazioni simili per quanto riguarda la
mano che quando si chiude in un pugno - una testa in miniatura - simbolo
di volont, spesso di volont contrariata, contenuta, cosa che spiegherebbe
laspetto cefalico del pugno, mentre quando si apre un organo
sensoriale che tocca o diviene lo strumento ritmico del contatto sociale
quando si tende la mano al prossimo.

Tutto ci che precede ci mostra quanto sia necessario un pensiero vivo se si


vuole comprendere luomo. Il pensiero troppo schematico, strettamente intellet-
tuale, ne incapace, poich non fa che sezionare, che comprendere ci che morto,
proprio come il chimico che volendo analizzare una sostanza vivente deve prima
ucciderla!

Studiando successivamente il polo neurosensoriale, il polo del meta-


bolismo o motorio-digestivo ed il sistema ritmico intermedio, noi abbia-
mo anche suddiviso luomo; ma egli un tutto e dobbiamo ora considerar-
lo nel suo insieme.

Quando poniamo dello zucchero sulla nostra lingua, proviamo una Interazione dei poli
sensazione, quella del gusto dolce. Si tratta di un processo neurosensoriale
che ci fa prendere coscienza di una qualit che appartiene alla sostanza
depositata sulla lingua. Ma questo non che una parte del processo. In
realt tutto lorganismo che partecipa a questo processo e si prepara a
ricevere lo zucchero, a trasformarlo, a digerirlo, a trasportarlo l dove
lorganismo ne ha bisogno. Ma solo ci che avviene nella sfera neurosenso-
riale colpisce la nostra coscienza; al di l della faringe, tutto si svolge
inconsciamente. Inversamente tutto ci che avviene nel polo motorio-
digestivo si riflette al polo cefalico. Noi prendiamo in tal modo coscienza
del risultato dei nostri movimenti, cosa che ci permette di controllarli.
Uno stato normale implica lequilibrio fra questi due poli. Se uno
dei due tende a fare prevalere la sua attivit, si fa in modo che venga
ristabilito lequilibrio, compito che deve essere svolto dal sistema ritmico,
il cui principale attore il cuore. Esso funziona sia come un organo
neurosensoriale che percepisce ci che viene dallalto e ci che viene dal
basso, sia come uno sbarramento che orienta e canalizza il flusso sangui-
gno al fine di armonizzare le due tendenze. Uno dei grandi limiti al
progresso della conoscenza della fisiologia circolatoria stata lidea
meccanicistica che assimila il cuore ad una pompa. Tale pregiudizio cos
fortemente ancorato nella coscienza che molto difficile abbandonarlo.
Nella sua lezione ai medici del 19201, Rudolf Steiner disse: Vi un
processo di scambio fra le sostanze alimentari liquefatte e lelemento
20 Medicina antroposofica

gassoso assorbito dal polmone. Questo processo pu essere studiato con


rigore: il risultato di una interazione di forze. Gli elementi costitutivi di
questo processo di scambio si incontrano e si accumulano nel cuore prima
di questa interazione. Il cuore appare come una diga, da una parte di ci
che chiamerei le attivit inferiori dellorganismo: lassorbimento e la
trasformazione degli alimenti e, dallaltra parte, le attivit superiori. Fra
queste ultime la respirazione occupa il posto meno elevato. Uno sbarra-
mento, una diga interposta e lattivit del cuore - questo importante -
il risultato del gioco di forze fra la corrente alimentare e laria giunta
dallesterno. Tutto ci che si manifesta nel cuore, tutto ci che vi si pu
osservare, deve essere considerato come una conseguenza e provvisoria-
mente sotto il suo aspetto meccanico.

Conferme sperimentali Molto recentemente questa concezione del cuore come organo di
equilibrio stata verificata sperimentalmente in due ambiti differenti. Il
professor Manteuffel2 ha fatto degli esperimenti su dei cani deviando la
circolazione fuori del cuore ed ha constatato che il volume-minuto era
considerevolmente aumentato. Se il cuore fosse una pompa, noi avremmo
constatato una diminuzione o persino un arresto della circolazione. Alcu-
ni bambini portatori di certe malformazioni cardiache presentano ugual-
mente un volume-minuto considerevolmente aumentato. Il professor
Manteuffel cita il caso di una bambina di nove anni del peso di 25 Kg nella
quale aveva misurato un volume-minuto di 11,3 litri. Sette giorni dopo
loperazione eseguita negli Stati Uniti, il volume minuto era di 1,451 litri,
cio normale. Altre osservazioni vanno nello stesso senso3. Daltra parte,
gli embriologi sanno perfettamente che la circolazione sanguigna prece-
dente allesistenza del cuore e delle pulsazioni. Noi vedremo ulteriormen-
te quanto il fatto di considerare il cuore come un organo di equilibrio pu
essere fruttuoso dal punto di vista della terapia delle affezioni cardiache.
Ad ogni modo, se volessimo stabilire un paragone del cuore con un
meccanismo, lo si potrebbe definire un ariete idraulico.

Il polo della vita e il Proviamo ora ad approfondire le attivit dei due poli dellorgani-
polo della morte smo. Noi abbiamo definito linferiore come quello del movimento e del
metabolismo (essendo questultimo un movimento di sostanze). Vi trovia-
mo una intensa vitalit e di conseguenza una attivit corrispondente del
corpo eterico. La costante rigenerazione delle cellule dellintestino, la
moltiplicazione cellulare negli organi di riproduzione sono dei processi
eterici per eccellenza, sono delle manifestazioni vitali. Al contrario, al
polo neurosensoriale prevalgono dei processi di morte. Questo stato di
cose raggiunge il suo punto culminante al livello della cellula nervosa
incapace di rigenerazione. Si ha limpressione che basti poco perch
muoia totalmente. Vuol dire che le forze eteriche sono assenti al polo
superiore?
La triade umana 21

qui che interviene la legge di compensazione della quale abbiamo Metamorfosi delle forze
gi parlato. Le forze eteriche che si sono staccate dagli organi neurosenso- eteriche nel pensiero
riali sono divenute disponibili su un altro piano: quello del pensiero.
Tutte le facolt di rigenerazione di strutturazione, questa mobilit, questa
infinita variet di forme che caratterizzano la vita e le forze eteriche che
sono alla sua origine, le ritroviamo nel pensiero. Noi possiamo, nel
pensiero, creare le pi diverse immagini, modellarle, associarle, amputarle
e farle ricrescere nuovamente con quella molteplicit di aspetti che ritro-
viamo nel mondo vegetale. Ecco cosa sono diventate le nostre forze
eteriche al polo superiore. Al polo inferiore esse inducono lintensa vitali-
t del metabolismo; al polo superiore, esse non agiscono pi per modellare
delle sostanze, ma per strutturare dei pensieri, per concatenarli gli uni agli
altri. Ci ha per corollario un legame molto meno intimo del corpo
eterico con il corpo fisico al polo superiore. Queste forze eteriche sono
state metaformosate e messe a disposizione del corpo astrale e dellIo. Esse
intervengano sul piano psico-spirituale (vedi capitolo 8).

Gli alimenti che assorbiamo sono estranei al nostro organismo, Le due fasi del processo
hanno delle propriet extra-umane. Perch lorganismo possa assorbirle, alimentare
necessario che siano private delle loro proprie forze eteriche. Ci avviene
nel tubo digerente, dove sotto linfluenza delle forze astrali provenienti
dal polo superiore, gli alimenti sono degradati e privati del loro eterico
extra-umano. Sforzandosi di trionfare sulle forze eteriche estranee, anche
lorganismo si fortifica ed in questo che consiste lessenza del processo
alimentare; non sono tanto importanti le sostanze, ma le forze di cui sono
il veicolo.
Dopo essere stata degradate, le sostanze attraversano la parete del
tubo digerente e subiscono un nuovo processo di elaborazione. Esse ven-
gono allora impregnate dalle forze eteriche ed astrali propriamente uma-
ne. Vediamo dunque agire il corpo astrale in modo opposto ai due poli
dellorganismo. A partire dal polo cefalico, induce dei processi di decostru-
zione; a partire dal polo metabolico, dei processi di elaborazione. A livello del
sistema ritmico, le forze del campo astrale oscillano costantemente fra queste
due tendenze.

Abbiamo visto che per agire il campo astrale ha bisogno di un Legami del corpo
supporto: lelemento gassoso. Al polo inferiore, in condizioni normali, astrale e dellorganismo
questo elemento gassoso non libero ma in soluzione nei liquidi; cos il
campo astrale , a questo livello, intimamente legato allorganismo. Nel
sistema ritmico, il campo astrale si emancipa parzialmente, portando con
s il suo supporto gassoso che vi appare ritmicamente, allo stato libero.
Ci perch il corpo astrale ma pi cos implicato nei processi metabolici
per cui diviene, a questo livello, disponibile per la vita affettiva. Adesso
comprendiamo perch cos strettamente legato al sistema ritmico; per-
22 Medicina antroposofica

ch la vostra vita affettiva essa stessa una perpetua oscillazione fra i due
poli della simpatia e dellantipatia, un processo respiratorio dellanima.

Come agiscono corpo Se, al polo metabolico, il corpo astrale (e anche lIo) sviluppano dei
astrale ed Io processi nei quali sono intimamente mescolati, tuttaltra cosa avviene al
polo neurosensoriale. Qui, dopo lelaborazione degli organi di senso a
loro immagine, si sono ritirati, si sono creati una specie di specchio, cosa
che rende possibile la percezione, la presa di coscienza. Se il corpo astrale
e lIo restassero attivi in seno a questi organi, la percezione e la coscienza
vigile sarebbero impossibili. assolutamente necessario che i nostri orga-
ni neurosensoriali restino liberi per percepire le impressioni esterne.
Abbiamo visto che le forze del corpo astrale uscite dal polo superiore
inducono dei processi di destrutturazione sulla sostanze assorbite. Al polo
superiore, queste medesime forze provocano la degradazione degli organi
stessi ogni volta che entrano in gioco, dunque in occasione dei fenomeni di
percezione, di presa di coscienza. Per azione dellIo vi pi che una
degradazione, viene provocato un vero processo di morte. Se gli organi
non vengono distrutti perch la parte del corpo eterico che a loro
rimasta legata rigenera istantaneamente ci che stato degradato. Ritro-
viamo qui lopposizione fra il complesso inferiore fisico-eterico e il com-
plesso superiore astrale ed Io.

La coscienza opposta I processi di coscienza sono dunque legati ad una diminuzione della
alla vita vitalit; ora comprendiamo meglio perch la vita si tanto ritirata dai
nostri organi di senso, perch il nervo non ricresce, perch un occhio
somiglia tanto a uno strumento fisico. Pu tuttavia avvenire che dei
processi metabolici si manifestino l dove sono assenti in condizioni
normali. ci che succede, per esempio, in una infiammazione oculare o
dellorecchio, per cui questi organi divengono inadatti alla loro funzione
di percezione. Gi una semplice congiuntivite compromette considerevol-
mente la visione; un orecchio affetto da otite non pu udire. Tutto ci ci
apre nuovi orizzonti sulla nozione di malattia.
La triade umana 23

NOTE

1 Rudolf Steiner, Mdecine et science spirituelle, Dornach, 21 marzo - 9 aprile 1920,


conferenza del 22 marzo. ditions Anthroposophiques Romandes, Genve, II
ed., 1984.

2 Manteuffel-Szoege L., Gonta J., Rflexions sur la nature des fonctions mcani-
ques du coeur. Minerva Cardioangiologica Europea, VI, 261-267, 1958.
Manteuffel-Szoege L., Turski C., Grundman J., Remarks on Energy Sources of
Blood Circulation. Bull. Socit Inter. Chirur., XIX, 371-374, 1960.
Manteuffel-Szoege L., Energy Sources of Blood Circulation and the
Mechanical Action of Heart, Thorax, XV, 47, 1960.
Manteuffel-Szoege L., New Observations concerning the Haemodynamics of
Deep Hypothermia, Journ. Cardiovas. Surg., III, 316, 1962.
Manteuffel-Szoege L., Haemodynamic Disturbances in Normo- and Hypot-
hermia with Excluded Heart and during Acute Heart Muscle Failure, Journ.
Cardiovas. Surg., IV, 551, 1963.
Manteuffel-Szoege L., On Stopping and Restarting of Circulation in Deep
Hypothermia, Journ. Cardiovas. Surg., V, 76, 1964.
Manteuffel-Szoege L., Michalowski J., Grundman J., Pacocha W., On the
Possibilities of Blood Circulation Continuing after Stopping the Heart, Journ.
Cardiovas. Surg., VII, 201, 1966.

3 Schreiber S.S., Rothschild M.A., Blood Volume and Heart, Progress in


Cardiovasc.Dis., IV, 6, 1962.
25

Capitolo III

Salute e malattia

Non sezionando un cadavere che possibile comprendere la malattia. Coscienza e malattia


Lautopsia rivela solo le conseguenze e non le cause. Possiamo avvicinarci alla
malattia solo osservando luomo vivo.
Una delle caratteristiche della malattia di essere accompagnata da
modificazioni del nostro stato di coscienza. Una semplice emicrania, cos
come una crisi di gotta portano una perturbazione nella nostra coscienza, non
ci sentiamo bene. Noi prendiamo coscienza, avvertendo un malessere, dei
processi organici che normalmente passano inosservati. Lo stato di benessere
caratterizzato dallassenza della coscienza di ci che ha luogo negli organi; ci
rendiamo conto della loro esistenza soltanto quando il loro funzionamento
disturbato. I processi della coscienza appartengono normalmente al nostro
apparato neuro-sensoriale, al polo cefalico; quello il loro posto. Quando essi
si manifestano al polo metabolico o nella zona ritmica, essi sono lespressione
di uno stato morboso, di una anomalia.

Abbiamo visto che i processi di coscienza implicano la presenza di Spostamenti dei


un corpo astrale e di un Io e hanno come corollario dei fenomeni di processi neurosensoriali
degradazione e di morte. Quando questi processi neurosensoriali diventa-
no relativamente molto importanti invadono il resto dellorganismo,
dando luogo a manifestazioni di coscienza anormali. Queste possono
interessare territori pi o meno estesi sotto forma di semplice molestia, di
dolori, o di crampi. Parallelamente, le funzioni metaboliche o motrici
sono impedite. Lorganismo nel suo insieme (o un organo isolato) ha
tendenza a diventare troppo testa, i processi di coscienza e di demolizio-
ne si intensificano a spese di quelli di elaborazione e di rigenerazione. Noi
abbiamo ricevuto il frutto dellAlbero della conoscenza e perduto quello
dellAlbero della vita. La malattia appare cos come uno spostamento,
come una preponderanza delle forze astrali sulle forze eteriche. Quello
che si trovava al suo posto in una regione dellorganismo diventa malattia
altrove.
26 Medicina antroposofica

Ripercussione sul corpo Finch questa azione anormale dellastrale (o anche dellIo) colpisce
fisico soltanto il corpo eterico, noi restiamo nel campo del funzionale, ma se si
prolunga sufficientemente pu attaccare il corpo fisico e imprimersi in
esso alla maniera di un sigillo, deformandolo. Sono le deformazioni, che
per inteso possono a loro volta introdurre dei sintomi, che rivela lautop-
sia.
Pu succedere, al contrario, che leterico sia sufficientemente forte
per compensare lazione dellastrale e dellIo; in questo caso la malattia
non si manifesta lo stesso sul piano funzionale e resta latente. quando ha
passato una certa soglia che il corpo eterico non pi capace di ristabilire
larmonia e si manifesta la malattia.

La salute: un equilibrio La salute ci appare anche come uno stato precario, come un equili-
instabile brio instabile che deve costantemente essere ristabilito, dato che il corpo
astrale il grande fautore dei disturbi e il corpo eterico il grande guaritore.
Questo non deve stupirci se ricordiamo che il corpo astrale il vettore dei
nostri istinti, delle nostre passioni, delle nostre pulsioni. Noi comprendia-
mo cos che luomo, al quale sono state sottratte una parte di forze
eteriche per essere messe al servizio del pensiero, molto pi vulnerabile
degli esseri meno evoluti, presso i quali queste forze eteriche sono rimaste
disponibili per la rigenerazione.

Lo spostamento verso il Con il predominio dellastrale, abbiamo affrontato solo un aspetto


polo superiore della malattia, poich si pu produrre anche linverso. Pu succedere che
delle forze eteriche, diventate libere, restino inutilizzate, poich lIo non
stato abbastanza forte per metamoforsarle. Queste forze eteriche
inutilizzate hanno allora tendenza ad agire per loro conto, a provocare
proliferazioni, spinte vegetative anormali, formazioni tumorali. Ci tro-
viamo dunque di fronte a due aspetti opposti delle malattia: nel primo
caso, il campo eterico sollecitato oltre misura; le forze che gli sono
necessarie per rigenerare lorganismo gli vengono in qualche modo sot-
tratte; nel secondo caso, le forze eteriche divenute libere restano
inutilizzate e manifestano le loro potenzialit dove non dovrebbero. Que-
sta predominanza delleterico si accompagna daltronde a una diminuzio-
ne della coscienza, a un certo grado di obnubilazione.

Effetti di una un esempio, ahim!, oggi frequente, di sottrazione prematura di


intellettualizzazione forze eteriche: la scolarizzazione troppo precoce che provoca uno svi-
troppo precoce luppo intellettuale prima che le forze eteriche necessarie siano divenute
libere. perfettamente possibile fare prematuramente appello a queste
forze per accelerare lo sviluppo intellettuale; ed precisamente l che
risiede il rischio, perch ci si dimentica che questa sottrazione di forze
eteriche si compie a discapito della salute, anche se le conseguenze non
appariranno immediatamente. Infatti, le ripercussioni possono essere lon-
Salute e malattia 27

tanissime, esse si manifesteranno spesso pi tardi, lungo il corso dellesi-


stenza.
Apparentemente tutto questo sembra molto semplice. In pratica I sintomi ingannatori
spesso difficile percepire a quale tendenza appartiene una malattia, perch
ci che osserviamo - i sintomi - sono in realt delle risposte, delle reazioni
dellorganismo ed essi possono essere strettamente vicini pur avendo delle
cause opposte. Cos quando le forze del corpo astrale uscite dal polo
cefalico sono insufficienti a digerire gli alimenti, per togliere loro il proprio
eterico, quello che rimane diviene un alimento per la flora intestinale patolo-
gica e noi vediamo apparire le fermentazioni accompagnate da un sintomo: il
gonfiore. Ma pu succedere anche che lastrale discenda, per cos dire, di un
grado: ci che avviene normalmente al livello del polmone - liberare il gas
carbonico - esso lo provoca al livello dello stomaco oppure dello stesso
intestino. Si manifester allora aerogastrite o aerocolite che presentano en-
trambi il sintomo del gonfiore, da non confondere con quello dovuto alle
fermentazioni.

Accade anche che certe fasi appartenenti alluna o allaltra tendenza Inversione delle
si succedano nel tempo, essendo talvolta la seconda una reazione alla tendenze nel tempo
prima. Noi possiamo osservare un fenomeno del genere osservando ci
che succede nel caso di una ferita: in una prima fase appariranno il dolore
e linfiammazione, espressioni di una maggiore attivit del corpo astrale
(dolore) e dellIo (calore). In seguito si manifesta una fase proliferativa,
dove il corpo eterico rigenera i tessuti distrutti e infine una terza fase di
indurimento e di consolidamento dei tessuti neoformati, nella quale
leterico si ritira ancora una volta, in parte, dalla zona cicatriziale e
lastrale intensifica ancora una volta la sua azione, ci viene tradotto dalla
nostra coscienza sotto forma di prurito. Se una di queste fasi ostacolata,
non avremo una corretta guarigione. Cos se la prima fase si prolunga, e la
seconda non pu iniziare, osserveremo una ferita atona, senza tendenza
alla guarigione. Se, al contrario, la seconda fase supera la misura (spesso
come reazione a disinfezioni intempestive) noi vedremo apparire delle
gemme carnose proliferanti, spesso allorigine dei cheloidi.

Una nozione molto importante, nella pratica, quella della frequen- Ricerca della causa
te polarit esistente tra il luogo di apparizione dei sintomi e quello dove delle malattie
noi dobbiamo ricercare la causa. Possiamo, per esempio, pensare
alleziologia epatica delle dermatosi. Noi possiamo anche osservare questa
polarit in una affezione come lotite. Questa, con la sua infiammazione,
la lisi dei tessuti, la formazione di pus, un processo metabolico che si
manifesta al polo neurosensoriale. Cosicch i malati, presso i quali predo-
mina il polo metabolico, sono pi esposti a queste affezione. dunque
indispensabile sapere apprezzare i sintomi al loro giusto valore e sempre
ricercare i loro corrispondenti al polo opposto.
28 Medicina antroposofica

Bisogna curare la causa, Sapere che un malato affetto da polmonite non costituisce un vero
non i sintomi suggerimento terapeutico. La medicina corrente, in questo caso, prescriver degli
antibiotici che non costituiscono in realt che un palliativo diretto contro uno
dei sintomi della malattia: linfezione microbica. Il fatto di sopprimere questo
sintomo non potrebbe essere in alcun caso una reale guarigione e provoca quasi
sempre un nascondere in profondit la malattia, che avr tendenza a manifestar-
si di nuovo sotto la stessa o sotto unaltra forma, spesso pi sorniona, pi cronica.
Qualunque medico, per quanto poco osservatore, ha potuto constatare questo
stato che si trascina, conseguenza di unaffezione ricacciata indietro.

La polmonite Ma rivediamo la polmonite e osserviamo per esempio uno dei suoi


sintomi: quello dellepatizzazione polmonare. Questa espressione molto
pittoresca traduce perfettamente quello che avviene: una parte del polmo-
ne prende la consistenza che ha normalmente il fegato; diviene in qualche
modo un organo simile al fegato, un organo del metabolismo. Tutto
avviene come se un processo normale al livello del fegato fosse stato
spostato sul piano superiore, quello del polmone. Senza dubbio lidentit
non totale, la costituzione del polmone non lo permette; quello che
avviene al livello del polmone non che un riflesso. Se noi abbiamo la
possibilit di ristrutturare questi processi metabolici che si sono riversati
verso il polmone, di riportarli al normale, non indurremo noi una guari-
gione molto pi reale che non distruggendo dei germi che si sono installati
in un secondo tempo in un organo gi malato? Tutto ci realmente
possibile; queste forze di ristrutturazione noi li troveremo
nellAntimonium e pi specificatamente nellAntimonium tartaricum. Qui,
abbiamo preso in considerazione un solo aspetto della malattia, come
esempio; uno studio pi dettagliato ci condurrebbe ad associare altri
farmaci come, per esempio, Phosphorus o Ferrum phosphoricum, ma questo
ci porterebbe troppo lontano per il momento.

La medicina: una Questo esempio serve per incitare noi stessi a tentare di comprendere ci che
educazione del pensiero accade. Tali relazioni tra la patologia e la terapia non possono essere scoperti dal
solo pensiero intellettuale ma richiedono da parte del medico uno sforzo di
meditazione, una coscienza pi sveglia di quella della nostra vita di tutti i
giorni. Questa non una via facile, ma chi sar capace di praticarla, di prestare
attenzione con coscienza a questa intuizione terapeutica, vedr aprirsi delle
possibilit di guarigione molto pi ampie di quelle che fino ad ora ci sono state
offerte.

Importanza dei fattori Tra i sintomi che noi osserviamo, quelli di ordine psichico non sono
psichici meno importanti di quelli rivelati dallosservazione fisica. La classificazio-
ne delle malattie in mentali e fisiche un po schematica e non corrispon-
de che a una dominante nei sintomi osservati. Il limite fra le due categorie
rimane sottile. Noi abbiamo gi visto che a tutte le affezioni si accompa-
Salute e malattia 29

gnano delle modificazioni della coscienza e non esiste malattia cosiddetta


mentale che non comporti dei cambiamenti fisici. Il corpo, o pi esatta-
mente il complesso fisico-eterico, lo strumento del complesso astrale-Io;
come potrebbe, questo, esprimersi correttamente attraverso uno strumen-
to difettoso?
Non vi dunque niente di sorprendente nel fatto che i sintomi
psichici possano aiutarci a meglio comprendere quello che succede nel-
lorganismo. Daltra parte, vedremo che esistono dei sintomi psichici
caratteristici di certi organi; possiamo per esempio distinguere diverse
specie di paure in rapporto a determinati organi. Gli omeopati lo sanno
perfettamente per averlo scoperto empiricamente, ma questo empirismo,
tanto fruttuoso nella pratica, non sar ugualmente soddisfacente sul piano
del pensiero. Sentiamo, in noi stessi, il bisogno di comprendere, di impara-
re trovando il filo conduttore delle nostre molteplici osservazioni e non
sapremo, nello stato attuale della nostra coscienza, contentarci di una
credenza, di una tradizione, di un dogma o di una teoria se non sar
possibile illuminarla attraverso il nostro pensiero.
Avendo posto le malattie in rapporto con i nostri stati di coscienza,
sarebbe giustificato domandare perch il corpo astrale porta in s questo
potenziale morboso. La risposta oltrepasserebbe i limiti di unopera di
medicina, ma ci che questo comporta potremo trovarlo in altre opere
antroposofiche.

NOTE

1. Rudolf Steiner, La scienza occulta, Editrice Antroposofica, Milano, 1976.


31

Capitolo IV

Isteria e Neurastenia

Abbiamo gi dimostrato che i rapporti tra il fisico, lastrale e lIo Gli elementi costitutivi
non sono uguali ai due poli dellorganismo. Al polo inferiore, quello degli al polo inferiore...
scambi e del movimento, lIo agisce in stretto collegamento con gli altri
corpi. Sarebbe pi esatto dire che la sua azione sullorganismo avviene
attraverso o con lintermediazione del corpo astrale, del corpo eterico e del
corpo fisico. Questa azione mediata si traduce nellorganismo in processi
di costruzione, di elaborazione, di rigenerazione, di vitalizzazione portati
dalla corrente sanguigna in tutto lorganismo fino al polo neurosensoriale.
Questa corrente regolata, ritmata dal cuore; bench essa si espanda in
tutto il corpo, ha sicuramente la sua origine al polo metabolico.

Al polo neurosensoriale, al contrario, i diversi elementi sono separa- ...e al polo superiore
ti (1). A questo livello, lIo, al posto di agire attraverso lintermediazione
degli altri corpi, si collega direttamente allorganismo. Questa azione
dirette dellIo segue i tragitti nervosi, inducendo dei processi di degrada-
zione, di morte, di strutturazione (2).

La prima corrente, nata dal polo metabolico, vivifica le sostanze, le Azione del
eterizza; la seconda, nata del polo neurosensoriale, le uccide, le mineralizza, complesso superiore
ma in tal modo rende anche possibili i processi del pensiero, della coscienza. sullorganismo
Quello che la seconda corrente nata dal polo superiore ha ucciso dovr essere
rivitalizzata dalla prima, nata del polo inferiore, altrimenti lorganismo mori-
rebbe. Siamo in presenza di una costante armonia tra le due correnti mediata
dal sistema ritmico e pi particolarmente dal cuore. Per essere pi completi,
dobbiamo segnalare che esistono ancora due correnti intermediarie di degra-
dazione e di rigenerazione attenuate. Possiamo, senza perderci nei dettagli,
permetterci di assimilarle alle precedenti.

Lequilibrio tra queste diverse correnti non identico per tutti gli indivi-
dui e il predominio degli uni o degli altri provocher diverse predisposizioni
morbose.
32 Medicina antroposofica

La tendenza isterica I processi di degradazione indotti attraverso le correnti superiori


svolgono un ruolo importante nella digestione. Abbiamo visto che, per
essere ammessi ad attraversare la parete digestiva, gli alimenti dovranno
perdere le loro caratteristiche proprie, dovranno subire una degradazione,
quasi una disintegrazione. Supponiamo che le correnti superiori siano
troppo deboli per degradare completamente gli alimenti; questi avranno
tendenza a conservare le loro proprie caratteristiche allinterno dellorga-
nismo, a comportarsi come sostanze estranee, a introdurre una chimica e
una fisica esterne. Ai disturbi provocati dalla presenza di queste forze
estranee nellorganismo, Rudolf Steiner ha dato il nome di isteria. Nel suo
spirito, questa parola non vuole designare soltanto i sintomi psichici che
conosciamo, ma un insieme di disturbi dei quali listeria degli psichiatri
non che il punto culminante.

...e la tendenza Pu succedere, al contrario, che le correnti superiori, quelle che


neurastenica provocano la degradazione, siano troppo intense. LIo esaurisce in qualche
modo la sua azione al polo neurosensoriale e non gli rimane pi abbastan-
za forza per indurre correttamente al polo inferiore, attraverso il corpo
astrale, il corpo eterico e il corpo fisico, i processi di elaborazione. I
processi di morte, di degradazione, prendono il sopravvento, lorganismo
diventa allora troppo spirituale, potremmo anche dire troppo intellet-
tuale. Linsufficienza di rigenerazione si esprime attraverso una tendenza
allaccumulo di scorie che si depositano nellorganismo e costituiscono
anche essi dei corpi estranei. Per questa seconda variet di disturbi, dove
predominano i processi di degradazione, Rudolf Steiner aveva scelto il
nome di neurastenia, anche questo da intendersi in un senso pi ampio di
quello attribuitogli dalla psichiatria.

molto importante farsi una immagine viva di questa polarit tra le due
tendenze morbose che costituiscono listeria e la neurastenia, poich non
inesatto dire che tutte le malattie si avvicinano pi o meno verso luna o laltra.

Semiologia di queste A meno di avere sviluppato in noi delle facolt di chiaroveggenza, ci


tendenze impossibile osservare direttamente queste correnti ma possiamo tutti
scoprire i sintomi, cio le reazioni dellorganismo a questi processi. Questi
sono daltronde infinitamente vari e spesso ingannatori. A un corpo estra-
neo, per esempio, lorganismo pu reagire sia eliminandolo attraverso un
processo infiammatorio, sia incistandolo attraverso un processo di sclero-
si. certo che linfiammazione, con le sue manifestazioni sanguigne, i suoi
intensi processi vitali, deve essere considerata come una reazione di natura
isterica, ci che non le impedisce, alloccorrenza, di sembrare consecuti-
va a una affezione neurastenica. La sclerosi, invece, con i suoi processi di
invecchiamento, di degradazione, di devitalizzazione, di sedimentazione,
una reazione tipicamente neurastenica; possiamo tuttavia trovarla in un
Isteria e Neurastenia 33

soggetto di tipo isterico, nel quale lorganismo si in qualche modo


rassegnato e non pi capace di una reazione infiammatoria. La conoscen-
za di questi fenomeni apre il cammino verso una terapia estremamente
flessibile, che permette di sostenere lorganismo nei suoi tentativi di
guarigione, piuttosto che ostacolarlo.

Alla luce di quanto detto, interessante studiare una affezione tipica


di uno di questi processi. Quando la degradazione degli alimenti, per Lemicrania
debolezza delle correnti superiori, insufficiente, succede che alcune
sostanze conservino un carattere estraneo attraversando la parete intesti-
nale. Allinterno del tubo digerente regna ancora, allo stato normale, una
certa attivit esteriore, extra-umana, ma superata la parete dellintestino,
noi siamo realmente allinterno delluomo, dove dovrebbero esistere solo i
processi umani. Tutto quello si introdotto di estraneo agisce allora come
un veleno, una tossina, della quale lorganismo tenter di sbarazzarsi. Non
accade sempre, in particolare se il fegato non pi capace di svolgere le sue
funzioni. Queste tossine saranno allora trascinate, attraverso la corrente
sanguigna al polo neurosensoriale che tenter a sua volta di digerirle, di
portare a termine quello che il tubo digerente aveva trascurato. Gli organi
del polo neurosensoriale non sono, ovviamente, adatti a questo compito e
il corpo astrale e lIo, con uno sforzo non abituale, vanno in qualche modo
ad aggrapparsi a questi organi. Questo collegamento non abituale si espri-
mer per mezzo del dolore. Abbiamo abbozzato un quadro dellemicrania
e potremo mettere cos in luce tutti i suoi sintomi, come ha fatto
Husemann (3).

Noi comprendiamo ora perch tutto ci che diminuisce lazione del


corpo astrale e dellIo al polo superiore pu favorire lemicrania. Cos il
periodo mestruale, esigendo una accresciuta attivit del corpo astrale e
dellIo al polo inferiore, sottraendo delle forze gi insufficienti dal polo
superiore, potr essere una causa scatenante. In caso di sovraccarico ali-
mentare, la corrente superiore assolutamente incapace di assolvere il suo
compito e i sofferenti di emicrania istintivamente tendono a ridurre la
loro alimentazione. Una emozione, una contrariet, un sovraffaticamento
mentale, leccesso delle impressioni sensoriali che accompagnano la vita
moderna, sollecitando troppo il corpo astrale e lIo, impediscono loro di
assolvere il loro compito digestivo e possono in tal modo scatenare laffe-
zione. Notiamo ancora che negli uomini, lazione del corpo astrale e
dellIo pi intensa al polo superiore; infatti, in generale, gli uomini sono
meno soggetti allemicrania che le donne, presso le quali questi elementi
sono, al contrario, pi intimamente legati al polo inferiore.
Quale terapia proporre per questa affezione di tipo nettamente Come dominare
isterico? Al momento delle crisi, il processo troppo avanzato difficile da unemicrania al suo
combattere, questo non significa che non esiste alcuna possibilit di sollie- inizio
34 Medicina antroposofica

vo. Ne citer una che mi ha permesso qualche volta di interrompere una


crisi minacciosa: respirare in un recipiente che contiene della mostarda.
Normalmente, se noi mettiamo il naso al di sopra di un vasetto di mostar-
da, proviamo dei pizzichi violenti che provocano lacrimazione. In caso di
emicrania si potr respirare in una vaso di mostarda senza alcun disturbo.
Le emanazioni solforose della mostarda chiamano il corpo astrale al suo
compito e dirottano i processi verso un livello inferiore, facendo diminui-
re pertanto il dolore.

Pericolo degli antalgici Non si pu parlare di emicrania senza spendere qualche parola
sullaspirina e gli altri antalgici. certo che in caso di necessit - per
esempio un esame da superare - saremo praticamente costretti a farvi
ricorso. Tuttavia importante sapere: a) che gli antalgici ostacolano
lazione dei corpi superiori sugli organi neurosensoriali, donde la loro
azione analgesica, e b) che il loro uso abituale, indebolendo le correnti
superiori gi deficitarie in questi malati, non fa che favorire la loro
predisposizione alle emicranie.

Trattamento di fondo Rudolf Steiner, cosciente dellimportanza sociale di questa affezione, del-
della emicrania laumento della sua frequenza, dovuta alle condizioni della vita moderna, ha
proposto un farmaco notevole per il suo trattamento. Si tratta del Ferrum
Sulfuricum Silicicum 5% trit. La combinazione di ferro e di zolfo agisce nel
punto di incontro dei processi digestivi e respiratori. Lo zolfo, che abbiamo gi
incontrato nella mostarda, intensifica i processi metabolici; il ferro agisce sui
processi respiratori, donde il suo ruolo nellemoglobina. Dando una combina-
zione di ferro e di zolfo, noi armonizziamo funzioni metaboliche e respiratorie
ed impediamo ai processi digestivi di dirottare sul polo superiore. Silicea, il
quarzo, caratterizzato dalle sue forze di strutturazione. Queste forze esistono
normalmente al polo superiore, dove sono state interiorizzate. Con il quarzo noi
rinforziamo le correnti superiori di strutturazione. Unimmagine corrente pu
aiutarci ad impadronirci dellazione di questo minerale e ricordare i rapporti
esistenti tra i processi di strutturazione e il pensiero: solitamente non parliamo di
un pensiero chiaro come il cristallo?

Ferrum Sulfuricum Silicicum deve essere somministrato per periodi di


sette settimane, tre volte al giorno la quantit di un piccolo pisello. Si far in
seguito una pausa di cinque settimane durante la quale si potr dare Aurum
metallicum D10, come pure una terapia per le funzioni epatiche. A questo scopo
prescriveremo Fragaria vesca, fol. 20% / Vitis vinifera, fol. 20% / Eccipiente
q.b.p. 100% trit. e Carduus marianus 10% / Chelidonium, rad. 10% /
Digestodoron/Onopordon, fol. 10% / Taraxacum 10% / Urtica dioica
10% aa dil. (4). Le cure di sette settimane di Ferrum Sulfuricum silicicum
dovranno essere seguiti per mesi, anche due a tre anni, ma si constater un netto
miglioramento gi nella prima quindicina. Bisogner avere la pazienza di
Isteria e Neurastenia 35

proseguire a lungo il trattamento se si vorr ottenere una guarigione definitiva,


cosa che comporter anche un cambiamento del modo di vivere e delle abitudini
alimentari.

Lemicrania costituisce una maniera di reagire ai processi estranei Diversit di reazioni


che penetrano nellorganismo. Le cose non vanno sempre cos lontano e le dellorganismo
reazioni potranno aversi a tanti livelli. Cos, unalbumina che conserva
delle propriet extra-umane, potr essere eliminata dal rene, cosa che non
vuole assolutamente dire che il rene sia malato; questo potr
occasionalmente divenirlo se questo eccezionale lavoro gli sar richiesto
per lungo tempo. Lorganismo pu cos sbarazzarsi di ci che non tollera,
sotto forma di una infiammazione acuta, unangina per esempio, o per via
cutanea sotto forma di un eczema.

Lazione diretta dellIo e del corpo astrale sullorganismo introduce La sclerosi


in esso un predominio dei processi di morte e di decostruzione, con
apparizione di sostanze anorganiche e perfino di minerali. LIo ha bisogno
di questi elementi minerali in piccola quantit per i processi di coscienza,
il resto dovr essere rivitalizzato dalle forze eteriche a partire dalle corren-
ti provenienti dal polo inferiore. Nelle affezioni di tipo neurastenico,
leccesso dei processi di disgregazione rispetto a quelli di rivitalizzazione
lascia sussistere un residuo che ha la tendenza a depositarsi, a comportarsi
come un corpo estraneo e del quale lorganismo tenter di sbarazzarsi. Sono
questi tentativi di eliminazione, queste reazioni dellorganismo e questi
depositi che costituiscono i sintomi, che noi osserviamo. Un organismo
giovane avr tendenza a reagire piuttosto per mezzo di una infiammazio-
ne, a sbarazzarsi delle sostanze estranee con laiuto del pus. Unangina, una
sinusite, potranno anche essere una reazione a un processo di tipo
neurastenico. Ma alla lunga, se le cause persistono, lorganismo si affati-
cher, si rassegner e non sar pi in grado di reagire con una infiammazio-
ne. Gli elementi estranei avranno allora tendenza a depositarsi sotto
forma di calcoli, di placche ateromatose, di tofi; in ogni modo, lorgani-
smo si sclerotizzer. Ci troviamo allora in presenza dei processi morbosi
propri degli organismi invecchiati.
Ma prima della rassegnazione totale dellorganismo, esiste ancora un
mezzo di difesa possibile: lincistamento. In questo processo si forma una
membrana, che isola il corpo estraneo, di modo che le forze eteriche
umane non potranno pi penetrarlo. Queste forze si concentreranno
allora molto pi intensamente alla sua periferia, ci che si traduce attra-
verso la formazione di una membrana dincistamento (5). Bench meno
intenso del processo infiammatorio, lincistamento costituisce tuttavia
una difesa dellorganismo. Questo spiega come un tumore, che , anche
esso, la sede di forze estranee, sia generalmente benigno quando ben
delimitato da una membrana che lo incista.
36 Medicina antroposofica

Fino ad ora abbiamo considerato listeria e la neurastenia sotto i


loro aspetti organici, potremmo anche dire somatici. Proviamo adesso a
vedere perch noi osserviamo tanto i sintomi fisici o funzionali quanto
delle manifestazioni psichiche che, in altri momenti, dominano la scena.
Per comprenderlo necessario che ritornare alla nozione di equilibrio, di
armonia, di compensazione, realizzata dal sistema ritmico tra lalto e il
basso.

I tre piani delle Finch questa compensazione possibile, non osserviamo alcun
manifestazioni sintomo, ma se una delle dominanti si presenter con una intensit anor-
morbose male, vedremo apparire dei disturbi funzionali, altrimenti detti una di-
sfunzione del corpo eterico. Se le cause persistono, se lequilibrio non pu
essere ristabilito, le irregolarit del corpo eterico si imprimeranno nel
corpo fisico come farebbe un sigillo nella cera. allora che noi vedremo
apparire i sintomi fisici che potremo rilevare con la palpazione,
lauscultazione, la radiografia, lendoscopia e lautopsia. Ci troveremo
allora in presenza di una lesione, sia passeggera, sia definitiva, dellorgano.
Ma pu anche succedere che il disturbo, bench persistente, non sia
tanto intenso da lasciare dei segni funzionali; in altre parole, per manifestarsi
sul piano eterico. Il disturbo esiste tuttavia nel corpo eterico, ma non vi si
manifesta. Come dice Rudolf Steiner, leterico imprimer allora il suo sigillo
nellorgano fisico in una maniera meno profonda, meno apparente, in qualche
modo pi superficiale impedendo allorgano di adempiere correttamente a
questa funzione di specchio di strumento dellanima. come se questo
specchio avesse perduto la sua limpidezza, non permettendo pi al corpo
astrale e allIo di riflettervisi correttamente, dando origine a manifestazioni
psichiche deformate, anomale.
Tali manifestazioni sono caratteristiche dellorgano leso e delle sue
funzioni; queste possono apparire isolatamente, ma non raro vederle alter-
nate ad affezioni organiche corrispondenti. importante notare che al contra-
rio delle lesioni superficiali, le lesioni profonde degli organi, quelle che noi
ritroviamo allesame fisico, non provocano quasi disturbi psichici; essi si
pongono, in qualche modo, dietro lo specchio, non modificando il suo
potere riflettente per lanima. Si potr cos dire che la lesione profonda
costituisce una specie di derivazione sul piano fisico; infatti vedremo spesso
delle malattie psichiche attenuarsi o scomparire con lapparizione di affezioni
organiche.

Le dimostrazioni possibile mettere in evidenza queste lesioni superficiali, delle quali


terapeutiche abbiamo parlato? A volte s, ma sembra che i nostri metodi investigativi
non siano ancora molto raffinati per permetterlo in ogni caso. Siamo noi,
in questo caso, ancora autorizzati ad affermare queste relazioni tra organi e
disturbi psichici? Senza alcun dubbio, poich la terapia apporta delle confer-
me indiscutibili di ci che la ricerca spirituale ci insegna a questo proposito.
Isteria e Neurastenia 37

Si tentato di stabilire una maniera di classificare le affezioni in Evitiamo la trappola


isteriche e neurasteniche. Io mi sono accontentato di fornire lesempio della codifica
dellemicrania, non in uno spirito di codificazione, ma per indicare un
modo di procedere. prima di tutto importante esercitarsi a scoprire in
ciascun caso quello che avviene in realt. Una classificazione gi predispo-
sta presenterebbe il grande rischio di annoverare delle affezioni diverse
sotto una medesima rubrica, perch, in fin dei conti, ci che importa non
il nome che noi daremo ad una affezione, ma la comprensione reale del
processo. Sicuramente esistono delle malattie tipiche e noi abbiamo biso-
gno di schemi per aiutarci a cogliere ed a conservare nella nostra memoria
alcuni elementi. Bisogna abituarsi a considerare gli schemi solo come dei
tutori dei quali abbiamo bisogno per un certo tempo, per abbandonarli in
seguito. precisamente scoprendo quello che distingue un malato dal tipo
generale che noi arriveremo a comprenderlo individualmente.

Le nozioni che abbiamo appreso ci condurranno adesso sulla via della Trattamento della
terapia. Naturalmente, qui possiamo offrirvi solo dei suggerimenti molto gene- isteria
rali. Quando avremo a che fare con un paziente di tipo isterico, cercheremo di
fortificare lIo e il corpo astrale nelle loro correnti superiori, cosa che possiamo
ottenere con Antimonium. Lantimonio, cristallizzando in fini aghi a
raggiera, possiede un potere di strutturazione, particolarmente per le albumine.
Possiamo anche dire che esso agisce nellorganismo alla maniera dellIo, al quale
esso pu, per un certo tempo, sostituirsi, permettendogli di ritrovare le sue forze.
Lo somministreremo sotto forma di iniezioni (6): Antimonium met. da D6 a
D10. La sua combinazione con largento, Dyscrasite, particolarmente indica-
ta nei pazienti affetti tanto nella psiche che nel fisico. Bisogna in questo caso
utilizzarlo in alta dinamizzazione: in D30. Nelle manifestazioni acute della
isteria, faremo ricorso a Bryophyllum, sia per iniezioni da D3 al 5%, sia in
diluizione al 5%.
Questa pianta della famiglia delle Crassulacee possiede la propriet di
moltiplicarsi a partire dai frammenti di foglie, testimonianza di una vitalit,
dunque di forze eteriche straordinarie. Introdotte nellorganismo, queste forze
eteriche estranee intense costringono quelle delluomo a un lavoro non meno
intenso, le occupano e le trattengono nella parte passa dellorganismo, in modo
da impedire il loro straripamento sul polo neurosensoriale ( per questo che
liniezione dovr essere fatta nella coscia). Per un trattamento pi profondo, si
utilizzer di preferenza: Bryophyllum argento cultum, farmaco ottenuto
dalla dinamizzazione dellargento attraverso la pianta (7). Noi lo prescriviamo
in 0,1 o 1% per iniezioni sottocutanee.

Quando la degradazione insufficiente delle proteine nel tubo digerente si Le albuminurie


manifester attraverso la comparsa di albumine estranee nellorganismo e la
loro eliminazione attraverso il rene, noi prescriveremo Ferrum sidereum
D10/Pancreine D6 a.a. trit. Il ferro, metallo dellincarnazione, obbliga lIo a
38 Medicina antroposofica

prendere meglio possesso dellorganismo. Associandolo a Pancreine, orientere-


mo la sua azione verso un organo che ha, fra gli altri ruoli, proprio quello di
degradare le proteine. raccomandato, daltra parte, di prescrivere questa
associazione nelle convalescenze di malattie febbrili quali influenza, morbillo,
scarlattina, angina, ecc.

Trattamento della Nelle affezioni di tipo neurastenico, il farmaco di base sar Phosphorus
neurastenia in bassa soluzione: D6 o D5. Questo elemento, che ha la propriet di prendere
fuoco spontaneamente, fa da lanterna allIo e lo dirige nelloscurit dei processi
metabolici (e anche dei processi volontari che sono in rapporto col metabolismo).
In caso di surmenage intellettuale, lo sostituiremo vantaggiosamente con
Kalium Phosphoricum D6. Dobbiamo infine sempre pensare a Prunus spino-
sa. Questa pianta spinosa ha la fioritura breve e splendida, le cui bacche sono
astringenti, si pone un po allopposto di Bryophyllum, del quale abbiamo gi
parlato pi in alto. Piantata sotto un vecchio pomo, essa ha la propriet di farlo
rinverdire e rifruttificare. Nellorganismo umano, essa possiede unazione rivi-
talizzante. Potremmo prescrivere Prunus spinosa sia sotto forma di bagni
tiepidi (un cucchiaino da caff di tintura-madre sar sufficiente), sia per iniezio-
ni sottocutanee in D3.

Trattamento Quando il corpo astrale agisce troppo intensamente sui muscoli noi vedia-
dei crampi mo apparire dei crampi. Questi potranno essere efficacemente combattuti per
mezzo di un unguento a base di rame (Cuprum met. D1 ungt., la quantit di
un pisello in frizione su ciascuna gamba, risalendo verso lalto, la sera). Si
utilizzer lo stesso unguento sulladdome nella stipsi spastica e nelle coliche
periombelicali dei bambini (frizionare nel senso delle lancette dellorologio,
utilizzare sempre pochissimo unguento). Le indicazioni dellunguento di rame
sono cos numerose e varie che non possibile enumerarle tutte in questa sede.

Argentum e Nelle affezioni di tipo neurastenico, bisogner ugualmente pensare ad


Phosphorus Argentum. Forse ci si pu stupire di vederlo citato qui, allorch noi ne abbiamo
gi parlato a proposito dellisteria. Argentum e Phosphorus sono due medica-
menti in polarit e non si dovranno mai prescrivere nel medesimo tempo. Ma si
potranno utilizzare alternativamente, Argentum con la luna crescente, la sera,
e Phosphorus con la luna calante, la mattina. Questo modo di procedere dar
risultati particolarmente spettacolari quando ci troveremo di fronte a pazienti
sensibili alla luna, che essi appartengano alluno o allaltro tipo. La
somministrazione ritmica di questi due rimedi costituisce un notevole aiuto
quando si vuole ristabilire un armonioso equilibrio tra funzioni che si sono
emancipate.
Isteria e Neurastenia 39

NOTE

1 La parola separati non riesce ad esprimere esattamente la realt, perch


implica una nozione di spazio inapplicabile ad elementi non materiali. Tuttavia,
in mancanza di meglio, possiamo utilizzarla se siamo consapevoli che fornisce
solo una immagine della realt.

2 Pu sembrare un paradosso associare degradazione e strutturazione, tuttavia,


nel mondo vivente, pi un organo ha una forma, meno vitalit possiede.
Pensate al sistema nervoso, molto strutturato ma incapace di rigenerazione.
Pensate al bambino, ancora molto poco formato ma dalla vitalit esuberante.
Leccesso di strutturazione conduce alla morte; cos, uno scultore alla ricerca di
una forma sempre pi strutturata, tagliando e ritagliando la sua statua, non
lascerebbe che un mucchio di detriti.

3 Husemann F., Das Bild des Menschen als Grundlage der Heilkunst. Entwurf einer
geisteswissenschaftlich orientierten Medizin, tomo II. Verlag Freies Geistesleben, 3a
ed. aumentata, Stuttgart, 1986.

4 Cfr. Cap. XI.

5 I processi flogistici e di incistamento possono, naturalmente, costituire un


mezzo di difesa di fronte ad un corpo estraneo che penetrato accidentalmente
nellorganismo, corpo che, a sua volta, rester impenetrabile alle forze eteriche.

6 Salvo rare eccezioni, in medicina antroposofica la via di somministrazione dei


farmaci iniettabili sottocutanea. Quando non viene specificato il luogo di
iniezione, questa verr fatta fra le spalle.

7 I metalli vegetalizzati sono ottenuti da colture di piante appropriate su un


terreno preparato con concime a base di questi metalli. Le piante cos coltivate
vengono usate come composto per concimare, lanno seguente, una seconda
generazione di piante. Queste serviranno a loro volta da concime per una terza
generazione dalla quale si estrarr il farmaco con i metodi usuali. Dobbiamo a
Rudolf Steiner questo procedimento di dinamizzazione che esalta notevolmente
le propriet terapeutiche dei metalli e li orienta in funzione della scelta del
vegetale.
41

Capitolo V

Sonno e veglia

Nel mondo occidentale molti dei nostri contemporanei soffrono di Linsonnia, una
disturbi del sonno - e noi dovremo aggiungere anche dei disturbi della malattia attuale
veglia - poich se essi dormono male la notte, sono spesso non svegli
durante il giorno. Ma il problema della veglia e del sonno non pu essere
risolto se non arriviamo a comprendere quello che si prova in questi due
stati. Questa sar dunque una eccellente occasione per ampliare le nostre
conoscenze sulla natura delluomo.

Nellalternarsi tra i due stati noi intravediamo immediatamente un Il ritmo del sonno
processo ritmico, una oscillazione tra due polarit: quella dove noi possia-
mo disporre della nostra piena coscienza, e laltra dove la coscienza
scompare. Tra questi due poli vi sono degli stati transitori, quelli del
sogno, in seno ai quali, il sogno da sveglio e il sogno da addormentato non
sono che due sfumature pi o meno orientate verso luno o laltro di questi
due poli. Allo stato di veglia noi abbiamo delle percezioni, delle rappre-
sentazioni, proviamo dei sentimenti, possiamo manifestare la nostra vo-
lont. Percepiamo noi stessi come un essere distinto del mondo esteriore,
distinto dagli altri esseri, come un individuo. Inoltre, quando noi ci risve-
gliamo, abbiamo una impressione di continuit, sarebbe pi esatto dire
una certezza assoluta di essere lo stesso di quello che si addormentato la
vigilia con lo stesso contenuto di coscienza (aumentato eventualmente dal
contenuto dei nostri sogni). Tutto questo implica la presenza, allo stato di
veglia, del nostro corpo astrale e del nostro Io nei corpi inferiori (eterico e
fisico). Ci che avvertiamo quando siamo svegli non pu tradursi in un
modo logico in termini di ragionamento. Noi non possiamo averne la
conoscenza osservandoci dallinterno, in noi meditando noi stessi. Que-
sto ci fa intravedere una via di conoscenza, che non passa, come per le
scienze esteriori, attraverso i sensi, ma che non , per questo meno rigoro-
sa. Noi possiamo fare ugualmente lesperienza inversa: osservare unaltra
persona che dorme. Possiamo vedere la sua forma esteriore, possiamo
pesarla, misurarla, ci troviamo dunque in presenza di un corpo fisico; ma
42 Medicina antroposofica

possiamo ancora osservare tutto un insieme di manifestazioni che ci


faranno distinguere un uomo che dorme da un cadavere. Noi siamo testi-
moni come in una pianta di un insieme di fenomeni vitali, cosa che ci
obbliga a concludere che presente, oltre al corpo fisico, un corpo eterico.

LIo e il corpo astrale Ma niente ci rivela la presenza dellIo e neanche del corpo astrale in un
durante il sonno dormiente. Siamo dunque obbligati ad ammettere che lIo e il corpo astrale
hanno lasciato i corpi inferiori durante il sonno, se ne sono in qualche modo
distaccati. possibile adesso comprendere perch gli elementi superiori,
privati dello strumento che costituisce per essi il corpo fisico e il corpo
eterico, non possono ricordarsi di quello che essi hanno potuto provare
durante il sonno, al di fuori di essi. Certe tendenze materialiste vorrebbero
farci credere, dato che alcuni interventi sul cervello sono capaci di modificare
i nostri stati di coscienza, che lo psichismo non che una secrezione di questo
organo. Si tratta di unassurdit, come affermare che il tempo non esiste pi
perch abbiamo rotto il nostro orologio.
Il confronto un po schematico dun uomo che dorme con una
pianta non deve essere spinto troppo lontano. Luomo un essere estrema-
mente complesso e gli schemi che noi proponiamo non possono essere che
dei tasselli verso una comprensione al sempre pi elaborata.
Abbiamo visto nel capitolo precedente che il corpo astrale non
agisce nello stesso modo al polo superiore e al polo inferiore. Esso
decostruisce a partire dal polo neurosensoriale, aprendo cos la via ai
processi della coscienza ed elabora a partire dal polo digerente. Durante il
sonno, soltanto la parte del corpo astrale legata al sistema neurosensoriale
si stacca dai corpi inferiori. Laltra parte rimane legata al polo digerente e
realizza al contrario un rapporto pi intimo con gli elementi inferiori.
Poich i processi di degradazione necessari alla coscienza sono sospesi, i
processi di rigenerazione sono molto pi attivi. Tutti questi fenomeni
potranno essere direttamente osservati dal chiaroveggente; in assenza di
tale dono, possiamo solo constatare le manifestazioni esteriori del sonno e
della veglia; tuttavia, quello che segue ci permetter di comprenderle
meglio.

Perch dormiamo? Si pensa in generale che la voglia di dormire dovuta alla stanchezza;
ci inesatto. Si pu essere molto stanchi senza avere voglia di dormire o,
al contrario, avere voglia di dormire senza essere realmente stanchi.
Espresso in questo modo, pi che altro sembra un gioco di parole, perch
stanchezza e voglia di dormire sono dei concetti vicini e abbastanza
imprecisi. In realt, la voglia di dormire esprime soltanto il bisogno dei
corpi superiori (astrale ed Io) di distaccarsi dagli inferiori (eterico e fisico).
Con laiuto di certe droghe, come il caff, noi possiamo ritardare questo
bisogno e fare sparire per un certo tempo la sensazione di stanchezza.
Possiamo anche con laiuto di altre droghe, provocare il contrario. Se lIo
Sonno e veglia 43

e una parte del corpo astrale si distaccano durante il sonno dai corpi
inferiori, essi si incarnano di nuovo al risveglio. Se per una ragione qualsi-
asi, questa incarnazione ostacolata, ci sveglieremo male, proveremo una
sensazione di stanchezza (la quale potr perfettamente e senza il minimo
riposo dissiparsi in poco tempo). In generale, possiamo dire che linsonnia
una difficolt o una impossibilit per gli elementi superiori di distaccarsi
dagli inferiori. Le cause sono molte e ne studieremo alcune, in modo da
poterci orientare sulle possibilit terapeutiche.

Quando un organo leso per una ragione qualsiasi, appare una Le cause
discordanza tra il corpo fisico e il corpo eterico. Questo implica unazione dellinsonnia
pi intensa del corpo astrale sul corpo eterico, per obbligare questultimo
a uno sforzo riparatore. Pu ugualmente accadere che il corpo astrale
agisca direttamente sul corpo fisico, cosa che si manifester con dolori e
crampi. Il dolore in effetti una presa di coscienza di questa superattivit
del corpo astrale. evidente che il legame pi intenso del corpo astrale
con gli elementi inferiori in un punto qualsiasi dellorganismo in opposi-
zione con il distacco necessario al sonno. Il corpo astrale e lIo restano
ancorati ai corpi eterico e fisico al livello della spina irritativa. Un tale
legame pu tuttavia restare al di sotto del livello della coscienza o non
percepito dalla coscienza in seguito alla lesione di un nervo (dente
devitalizzato), dunque non pu tradursi in un dolore; sappiamo che certi
organi, anche gravemente danneggiati, non sono dolenti.

Bisogner sempre interrogare i pazienti con molta precisione riguar- Necessit di un


do al loro sonno. Pu accadere che, essendo lattenzione orientata altrove, interrogatorio
si ometta di farlo e che, in seguito, un paziente che avevamo curato con approfondito
successo per una affezione completamente diversa, ci segnali che la sua
insonnia scomparsa. Ci una prova della preminente importanza della
terapia delle cause sul trattamento dei sintomi. molto importante cono-
scere come un paziente si addormenta, si risveglia, la qualit del suo sonno,
del suo stato di veglia. Alcuni malati non sono ben svegli solo verso sera,
altri al contrario, sono pieni di spirito appena usciti dal letto, ma sono
incapaci di stare svegli la sera. Tutti questi segni aiutano a comprendere i
rapporti tra i diversi involucri dellIo, che sono il corpo astrale, il corpo
eterico e il corpo fisico. Esercitandoci a leggere le varie disarmonie che
possono manifestarsi tra i differenti corpi, diventeremo capaci di prescri-
vere una terapia che curi veramente le cause, cosa che dovrebbe essere lo
scopo di ogni vera medicina.

Questi disturbi spesso impiegano molto tempo a imprimersi nel corpo Trattamento delle
fisico e possono rimanere per anni nel dominio funzionale (quello delleterico). insonnie
In un determinato paziente, per esempio, i disturbi del sonno appariranno
qualche tempo dopo unangina, accompagnata possibilmente da una
44 Medicina antroposofica

albuminuria fugace. Tutto ci talmente discreto che le analisi e le prove


funzionali avranno buone probabilit di risultare nella norma. Penseremo,
ciononostante, ai reni e prescriveremo Equisetum D6; vedremo rientrare tutto
nellordine in poco tempo. In unaltro paziente, che si sveglia regolarmente verso
le tre del mattino, sospetteremo una lesione epatica. Somministreremo, tre volte
al giorno, prima dei pasti, un misurino di Fragaria vesca fol. 20% / Vitis
vinifera, fol.20% / Eccipiente q.s.p. 100% trit. per ristabilire le sue funzioni
epatiche, forse anche Carduus marianus 10% / Chelidonium rad. 10% /
Digestodoron / Onopordon, fol.10% - Taraxacum 10% / Urtica dioica
10% aa dil., che si indirizza piuttosto alla funzione biliare (10 gocce dopo i pasti
in mezzo bicchiere dacqua calda o in infusione); gli prescriveremo anche delle
compresse calde sulla regione epatica con una infusione di millefoglie dopo il
pasto di mezzogiorno, e avremo la sorpresa di vedere che questo paziente,
probabilmente un po depresso, ritrover la sua intraprendenza e il suo sonno.
bene sapere che queste lesioni non apparenti possono talvolta persistere
per anni e avvelenare la vita di questi malati definiti volentieri immaginari,
mentre basterebbe un po dattenzione e di comprensione per aiutarli. Sia ben
chiaro che i reni e il fegato non sono gli unici organi da sospettare ed io li ho scelti
solo a titolo di esempio. Non importa quale organo sia in causa. Studieremo in
seguito certi sintomi fisici che permettono dincriminare determinati organi. Le
insonnie possono anche, non bisogna dimenticarlo, essere rivelatrici di affezioni
pi gravi. Le troveremo frequentemente nei cancerosi nel periodo pretumorale.
In questo caso, con le iniezioni di Viscum album fermentato, otterremo
eccellenti risultati, cosa che conferma la natura precancerosa dellinsonnia.
Avremo ancora occasione di tornare su questo argomento.
Una discordanza tra il fisico e leterico non localizzata, ma particolar-
mente tenace, pu apparire al seguito di un trauma psichico che bisogner
ricercare con molta accuratezza nellanamnesi. In questo caso noi prescriveremo
Argentum in D6 per via orale o meglio in iniezioni sottocutanee da praticare di
preferenza in luna crescente. Se il trauma molto antico, utilizzeremo delle
dinamizzazioni pi elevate (D15 o D20), ma meglio, in linea di massima,
cominciare con D6. Argentum il medicamento del corpo eterico e spesso bene
far precedere un trattamento qualunque da alcune iniezioni di Argentum. Nel
caso in cui un trattamento che a noi sembra giudiziosamente scelto si rivela a
volte inefficace, potremo prescrivere anche una cura dArgentum e riprendere in
seguito il trattamento precedente che, dopo questo appello alle forze eteriche,
diventer attivo.

Il ruolo del freddo Prima di finire con le lesioni, un cenno sul freddo che pu essere, una
causa di insonnia. Il freddo pu provocare una vera lesione del nostro
organismo di calore, impedendo al corpo astrale e allIo di distaccarsi.
Tutti sappiamo che i piedi freddi impediscono il sonno. Sappiamo meno
che un materasso insufficientemente isolante pu, provocando un raffred-
damento progressivo, essere una causa di risveglio precoce. sufficiente
Sonno e veglia 45

allora mettere una o due coperte di lana sul materasso per ristabilire un
sonno normale. Per i malati che soffrono di piedi freddi, prescriveremo dei
pediluvi alternativamente caldi e freddi (1 minuto nellacqua calda, 15
secondi in acqua fredda, alternando una dozzina di volte) seguiti da una
leggera frizione delle gambe con unguento al rame (Cuprum met. D1 ungt.).
Anche leccesso di calore, naturalmente, pu disturbare il sonno, ma i
pazienti, in generale, ne sono pi coscienti. Ricordiamo ancora, come
causa di risveglio prematuro, la fame e lipoglicemia (ci fa pensare che il
bicchiere dacqua zuccherata delle nostre nonne non era solo frutto della
semplice immaginazione).

Al contrario, leccesso di cibo esso stesso anche una causa frequen- Fattori digestivi
te dinsonnia o pi esattamente di cattivo sonno. Quando mangiamo
troppo, noi chiediamo uno sforzo di digestione particolarmente intenso,
sollecitiamo fortemente le forze di degradazione che provengono dal polo
superiore; niente di sorprendente nel fatto che noi ostacoliamo il loro
distacco. Nello stesso tempo, tutto questo si accompagna a una certa
sonnolenza che non ha niente di paradossale poich le forze sollecitate
dalla digestione non sono pi disponibili, al polo neurosensoriale per i
processi di coscienza. In questo caso non potremo essere n pienamente
svegli n trovare un sonno tranquillo; vi uno spostamento dellastrale in
senso inverso dal distacco. Succede anche che gli alimenti, cos come
abbiamo visto per lemicrania, attraversano la parete senza avere perduto
tutte le loro forze extra-umane. Queste apportano la loro caratteristiche
estranee allinterno dellorganismo, e ci che non ha potuto essere com-
piuto nel tubo digerente dovr in questo caso essere eseguito da organi che
non hanno tale ruolo. Il corpo astrale e lIo sono allora sollecitati in
maniera anormale in questi organi, cosa che ostacola il loro distacco.
Abbiamo trovato questo processo presso coloro che soffrono di emicra-
nia; bisogna sapere che esistono anche degli ipo-sofferenti di emicrania
presso i quali linsonnia potr essere il sintomo dominante. Cureremo
questi ultimi come dei sofferenti di emicrania con laiuto di Ferrum
sulfuricum silicicum.

Quanto precede riguarda le insonnie di tipo costituzionale che pos- Linsonnia del
siamo riscontrare nei malati di tipo isterico o di tipo neurastenico. Presso neurastenico...
questi ultimi, come abbiamo visto nel capitolo precedente, il collegamen-
to dellIo e del corpo astrale col sistema neurosensoriale troppo intenso,
di conseguenza non sorprende il fatto che il distacco di questi corpi
avvenga con difficolt. Ma questi malati presentano ancora un altro sinto-
mo: al mattino sono mal desti. Se noi li osserviamo attentamente, vedre-
mo che questo risveglio incompleto non consiste tanto in una mancanza di
coscienza, anche il loro pensiero in genere molto attivo bench
dispersivo; ma sono incapaci di intraprendere qualcosa. Per ben compren-
46 Medicina antroposofica

derlo noi utilizzeremo unimmagine: quella dellarciere che con la mano


destra, il lato attivo, tende la coda che rappresenta le forze di volont. La
mano sinistra, di contro, che dirige la freccia, pu essere assimilata alle
forze del pensiero che provengono dal polo neurosensoriale che orientano
la volont verso un scopo. Queste due forze sono espressioni dellIo a
diversi livelli dellorganismo. Quella che non si risveglia nel neurastenico,
la mano destra, le forze della volont. La sua testa sveglia, ma il suo Io
non arriva a prendere possesso del polo del metabolismo, sede della volon-
t. Un tale malato avr dunque molte idee fugaci, perch il pensiero, per
concentrarsi, ha bisogno dellaiuto della volont. Quanto a intraprendere
qualche cosa, egli ne incapace.

...e il suo trattamento Phosphorus in bassa soluzione (D5-D6) agir sullIo come una luce su
una persona smarrita nella notte, guidandolo verso il polo inferiore e obbligan-
dolo a meglio incarnarvisi. Esso agir come il fuoco prometeico sulla volont del
paziente. Aiutando in tal modo il paziente a prendere bene possesso del suo corpo,
al mattino, noi gli faciliteremo, per contraccolpo, laddormentamento la sera, a
dimostrazione, ancora una volta, dellimportanza dellaspetto ritmico delle
funzioni organiche. A proposito del fosforo, potremmo domandarci quale sareb-
be lazione di unalta diluizione, come per esempio D25. Questa domanda ha il
suo posto nel trattamento dellinsonnia, poich se in D6 il medicamento concen-
tra lIo al polo inferiore, in alta dinamizzazione lo disperder, lattirer negli
spazi cosmici. Potremo dunque prescrivere Phosphorus D25 la sera per facilita-
re laddormentamento.

Linsonnia Allopposto del neurastenico longilineo, troviamo listerico di costi-


dellisterico... tuzione piuttosto picnica con predominanza del polo digerente. Se noi
riprendiamo il nostro paragone con larciere, in questo caso sar la mano
destra - le forze della volont - che predominer. Egli avr tendenza a
spendersi senza controllo, spesso in pura perdita (Cfr. Cap. IV). Qui il
corpo astrale e lIo, proprio perch sono deboli al polo superiore, avranno
tendenze ad aggrapparvisi, come un alpinista, che sente che stanno per
mancargli le forze, si aggrappa a una parete. Questa reazione vorrebbe
opporsi a questa marea montante proveniente dal polo inferiore. Ma
poich essi si aggrappano, lIo e il corpo astrale hanno difficolt a staccarsi.
Questa la causa dellinsonnia nellisterico.

...e il suo trattamento Il rimedio, labbiamo gi visto (Cfr. Cap. IV), sar Bryophyllum, che
prescriveremo al 5% nella misura di 10 gocce verso le ore 18. In alcuni pazienti,
gli effetti di questa marea crescente si manifesteranno piuttosto nella regione
ritmica sotto forma di oppressione, di palpitazioni, di sensazioni di soffocamen-
to (la precordialgia, al contrario, appartiene piuttosto al neurastenico). Prescrive-
remo loro allora, Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5%
/ Eccipiente q.s.p. 100% dil. per armonizzare le loro funzioni ritmiche (da 5 a
Sonno e veglia 47

10 gocce prima dei tre pasti) o ancora Aurum met. D10 dil., 10 gocce verso le
ore 21. Ricordiamo che le insonnie di origine epatica, delle quali abbiamo
parlato precedentemente, appartengono soprattutto al tipo isterico, bench la
mediocrit della nostra attuale alimentazione le faccia anche trovare nei pazien-
ti di tipo neurastenico. Allinverso, le insonnie dovute alleccesso di sollecitazio-
ni neurosensoriali proprie della vita moderna, se esse colpiscono pi
elettivamente il neurastenico, non risparmiano i pazienti dellaltro tipo.

Fino ad ora, non abbiamo utilizzato alcun sonnifero. generalmente Lillusione dei sonniferi
possibile farne a meno, ma con i pazienti che li utilizzano da molto tempo
bisogna occasionalmente procedere a uno svezzamento progressivo in una o due
settimane. Se labitudine non troppo antica, possono essere soppressi bruscamen-
te spiegando al paziente che dovr accettare qualche notte bianca se vuole
ritrovare un sonno normale.
Non bisogner mai dimenticare di disintossicare tali malati. sempre
bene ricordare loro che il sonnifero non procura loro un vero sonno pi di
quanto una compressa di aspirina non guarisca una carie. Si potr sempre
favorire lavvio con un medicamento pi sintomatico come Avena sativa 12,5%
/ Coffea tosta D60 15% / Humulus lupus 0,4% / Passiflora incarnata 2,5%
/ Valeriana off. rad. 10% / Eccipiente q.s.p. 100% dil. Ai soggetti che hanno
difficolt a rilassarsi, con angoscia, si daranno 5 gocce di Aconitum napellus
D20 dil. A quelli che sono molto agitati, Belladonna D20. Al contrario,
Coffea tosta dil. da D6 a D12 agisce bene nei pazienti che presentano una
iperattivit cerebrale con iperideazione.

Nellinsonnia dei bambini, bisogna sempre cercare il rachitismo, il cui Trattamento dellin-
rimedio di base Phosphorus D5 dil. (5 gocce al mattino). Ritroviamo qui il sonnia infantile...
rapporto di Phosphorus con la luce. Nei bambini che hanno terrori notturni, si
prescriver Argentum met. D6 trit., un pizzico grande come un pisello la sera
prima di dormire con luna crescente, alternando con Phosphorus D6 dil., 5
gocce al mattino con luna decrescente. Questo trattamento, molto efficace, deve
essere seguito per qualche mese e consolidato in seguito con una cura di Ferrum
met. D20 trit., un pizzico grande come un pisello, una o due volte al giorno. Io
ho spesso osservato che i bambini che hanno ricevuto notevoli dosi di vitamina D
da neonati, erano soggetti a terrori notturni. Questi bambini danno limpressio-
ne di essere particolarmente induriti, sembrano pi vecchi della loro et, precoce-
mente intellettualizzati (ci che non vuole affatto dire che siano pi intelligenti).
Presso questi ultimi, si sostituir vantaggiosamente Argentum con Argentite
D6 trit. Infine un buon rimedio che facilita laddormentamento dei bambini o
dei lattanti un po nervosi Chamomilla rad. dec. D6 dil. (due volte al giorno
5 gocce prima dei pasti).

Nei pazienti anziani, bisogna sempre pensare a Plumbum mellit. D12 o ...e senile
D20 trit. di cui riparleremo a proposito dellarteriosclerosi.
48 Medicina antroposofica

Insonnia e In una conferenza ai medici e agli studenti in medicina tenuta nel


materialismo 1924 (1), Rudolf Steiner aveva predetto che noi vedremo apparire delle
vere epidemie di insonnia nella seconda met del nostro secolo. Al di fuori
della turba del ritmo della vita moderna, una causa della quale non si pu
non tenerne conto. Come diceva Husemann (2), luomo che non vede nel
suo prossimo che un aggregato di atomi non pu avere il medesimo
concetto della sua persona. Egli arriva cos forzatamente a una contraddi-
zione fondamentale. A poco a poco la sua anima perde tutta la possibilit
di un contatto col mondo spirituale, che diventa per essa un deserto. Il
fatto di tornare nel mondo spirituale addormentandosi - poich il distacco
del corpo astrale e dellIo in realt un ritorno nel mondo spirituale -
risentito da questa anima come una caduta nel nulla, dinanzi alla quale essa
indietreggia, impaurita; questa paura inconscia impedisce il distacco, dun-
que il sonno. In questi malati, spesso giunti al fondo dellabisso materiali-
sta, non raro trovare una nostalgia non confessata e spesso inconscia di
nutrimento spirituale. possibile aiutarli consigliando loro di dedicare
ogni giorno anche solo cinque minuti a una meditazione fra quelle propo-
ste da Rudolf Steiner. Sar bene guardarsi da ogni proselitismo, soprattut-
to per rispettare la libert individuale del paziente, e raccomandare queste
meditazioni come si prescriverebbe un rimedio.

Sonno e veglia ci appaiono adesso come un grande ritmo respiratorio: il


mattino noi inspiriamo il nostro Io e il nostro corpo astrale, la sera noi li
lasciamo di nuovo distaccarsi dai corpi inferiori che lasciamo nel nostro letto.
Quello che avviene in grande nel corso nittemerale si ritrova in piccolo nella
respirazione. Ogni inspirazione ci sveglia un poco, ogni espirazione ci addor-
menta un poco. Tutto ci che vita ritmo.

NOTE

1 Rudolf Steiner, Lart de gurir approfondi par la mditation, Dornach, lezioni di


Pasqua, conferenza del 23 aprile 1924 (in fine). Editions Anthroposophiques
Romandes, Genve, 1982.

2 Husemann F., Das Bild des Menschen als Grundlage der Heilkunst, op. cit.
49

Capitolo VI

Infiammazione e sclerosi

Celso aveva caratterizzato linfiammazione con le quattro manife- Caratteristiche


stazioni che noi tutti conosciamo: calor, dolor, tumor e rubor. In funzione dellinfiammazione
di quello che abbiamo studiato precedentemente, cercheremo quali ele-
menti si riferiscono a questi sintomi.

Noi abbiamo visto che lIo ha come supporto fisico: lorganismo di Rapporti con gli
calore. Tutto quello che processo calorico nelluomo una espressione elementi costitutivi
dellattivit dellIo e noi riferiremo naturalmente ogni sintomo calore
allIo. Il dolore una presa di coscienza intensiva; dunque al corpo
astrale che dobbiamo riferire il sintomo dolore. Il tumor (ledema) un
gonfiore, un afflusso liquido che traduce lazione del corpo eterico. Sul
piano fisico, noi constatiamo il rubor (rossore) lespressione della presen-
za sostanziale del sangue. Possiamo riassumere tutto questo nel seguente
schema:

Calor ... espressione dell Io


Dolor ... corpo astrale
Tumor ... corpo eterico
Rubor ... corpo fisico

Linfiammazione appare cos come lespressione dellattivit simul-


tanea dei quattro elementi costitutivi ma di una attivit ordinata, organiz-
zata nella quale lIo agisce attraverso i tre altri elementi. Al fine di dare una
idea pi esatta della realt, modificheremo lo schema precedente nella
maniera seguente:

Io calor
Io c. astrale dolor
Io c. astrale c. eterico tumor
Io c. astrale c. eterico c. fisico rubor
50 Medicina antroposofica

La febbre e Sarebbe possibile pensare a unazione del corpo eterico isolato, per
linfiammazione esempio, che si manifesterebbe con un rigonfiamento, ma questo sarebbe
di natura semplicemente acquosa o linfatica. Il fatto che il gonfiore sia
dovuto a un afflusso di sangue testimonia lazione dellIo sul corpo
eterico. Questa azione gerarchica ci ricorda il processo che noi abbiamo
studiato in occasione dellisteria. Linfiammazione appartiene in effetti al
polo caldo dellorganismo, al polo del metabolismo, qualunque sia la zona
dove essa si manifesta. Piuttosto che un processo patologico, una
intensificazione dellazione dellIo attraverso i tre corpi. Sar lecito sor-
prendersi che possano esistere dei processi infiammatori anche al polo
superiore se non si tiene conto del fatto che il polo superiore non
esclusivamente, ma solo principalmente neurosensoriale, proprio come il
polo inferiore, dove il metabolismo predomina e possiede anche dei nervi.

Ci resta di sapere quali sono le cause dellinfiammazione; quando


appare? Possiamo rispondere: ogni qualvolta un corpo o un processo
estraneo si manifesta nellorganismo. Se la presenza estranea pu avere un
carattere accidentale (per esempio una scheggia), pi frequentemente la
flogosi il risultato di una disfunzione, di uno squilibrio come quelli che
abbiamo studiato nel capitolo IV. Dei processi estranei possono cos
nascere in seguito a un trauma, a un freddo o a un caldo eccessivo.
Abbiamo un tipico esempio di reazione infiammatoria introducendo una
sostanza minerale estranea, nella febbre che si provoca in un lattante al
quale si fa bere una soluzione di sale marino all1%. Linfiammazione
dunque una reazione, un processo di guarigione tendente alla eliminazione
delle sostanze o dei processi estranei e bisogna sapere rispettarla. Combat-
terla in tutte le circostanze sarebbe un errore grave. Pu accadere che, per
la sua intensit o per la sua localizzazione, essa stessa costituisca un
pericolo e il dovere del medico allora di moderarla, ma annullarla con
inconsideratezza sarebbe come cadere da Scilla a Cariddi e fare correre, a
lunga scadenza, un pericolo non meno grande allorganismo.
Nelle migliori condizioni lesito dei processi infiammatori la
rigenerazione di ci che stato leso e il reinvestimento del corpo eterico
di ci che era diventato estraneo. quello che avviene per esempio nella
cicatrizzazione per prima intenzione, quando non vi una perdita di
sostanza e i bordi della ferita siano puliti e non hanno che da saldarsi. Ma le
cose non sono sempre cos facili. Le sostanze estranee, in altre parole
divenute inaccessibili alle forze eteriche umane, costituiscono spesso un
nutrimento di scelta per i microorganismi, che si installano e proliferano.
Linfezione sempre un processo secondario. Certo, possiamo provocare
una malattia sperimentale inoculando un virus ma questo ha in comune
con le infezioni correnti quanto un colpo di pistola ne ha con uno schiaffo.
Nellinfezione le difese dellorganismo sono sollecitate in una maniera
molto pi intensa che nella semplice infiammazione e noi ritroviamo
Infiammazione e sclerosi 51

lazione dellIo attraverso gli altri corpi. Ci che era calore locale nellin-
fiammazione diviene qui febbre; la formazione degli anticorpi pu essere
considerata anche come una manifestazione dellIo, poich questi sono un
fattore di individualizzazione del sangue. Il corpo astrale provoca, oltre al
dolore, leliminazione al livello degli emuntori. Liperattivit leucocitaria
che porta alla formazione del pus sotto la dipendenza del corpo eterico.

Quando il bambino nasce, ancora molle, le sue forme sono impre- Invecchiamento e
cise, il suo corpo composto del circa 70% di acqua (quello delladulto ne indurimento
contiene ancora il 60%) (1). Le ossa del cranio sono ancora elastiche e
incomplete, lasciando fra loro gli spazi membranosi che sono le
fontanelle. A poco a poco il bambino consolider le sue strutture; non
soltanto le sue ossa, ma anche la sua pelle e infine tutti i suoi tessuti si
induriranno e questo processo continuer fino alla morte. Questo
indurimento si accompagner a una diminuzione progressiva della tenden-
za alle infiammazioni.

Se noi rapportiamo questi fatti ai presupposti del capitolo IV, dob- I processi di
biamo ammettere che lazione dellIo al polo superiore alla fine pi coscienza causa
intensa che al polo inferiore, che i processi neurosensoriali prendono il dellinvecchiamento
sopravvento su quelli del metabolismo. Se ci ricordiamo che durante il
sonno lIo e il corpo astrale si distaccano dal polo superiore, le funzioni
metaboliche divengono allora pi attive, questo fatto non ci sorprender
pi. In effetti, luomo dorme in media otto ore e veglia sedici ore. Durante
la veglia, i processi neurosensoriali predominano con il loro corollario di
degradazione, di mineralizzazione. Quello che stato distrutto il giorno
non pu essere rigenerato del tutto la notte; ci spiega perch, alla lunga,
lorganismo, si degrada e invecchia e in una parola si sclerotizza. Fino a un
certo tempo questi processi sono normali, ma oltre un certo tempo,
diventano patologici.

Noi abbiamo nellindurimento e la mineralizzazione del corpo, Polarit tra


nella strutturazione che le accompagna, un processo polare dellinfiam- infiammazione e
mazione che tende alla dissoluzione. Questi due processi si alternano sclerosi
spesso nelluomo. Se linfiammazione la reazione alla mineralizzazione,
allindurimento, alla sclerosi, di contro, reagisce spesso a un processo di
dissoluzione. Ci si vede, per esempio, quella cicatrizzazione, dove, dopo
uno stato infiammatorio, appare uno stato di consolidamento. Non con-
statiamo anche dei processi di sclerosi e di invecchiamento particolarmen-
te rapidi, successivi ad affezioni infiammatorie? Ci si osserva in maniera
sorprendente negli anziani tubercolotici. Vediamo anche certi malati di
tipo pletorico-digestivo, dunque infiammatorio, presentare in seguito del-
le sclerosi particolarmente rapide ed intense. Questa legge del pendolo ci
aiuta a comprendere bene delle manifestazioni a priori paradossali.
52 Medicina antroposofica

Apis La terapia dellinfiammazione prima di tutto deve aiutare lorganismo


nel suo sforzo di guarigione, non ostacolarlo. Noi disponiamo a questo scopo di
due rimedi di base: Apis e Belladonna. La puntura (Apis) si accompagna ai
quattro sintomi - calor, dolor, tumor, rubor - dellinfiammazione. Questo
costituisce gi una indicazione nellottica omeopatica, senza per questo spiegarci
il processo di guarigione. Noi non possiamo comprendere lazione di Apis senza
considerare larnia nel suo insieme. questa che costituisce un vero organismo,
non lape isolata che non che uno dei suoi membri (2).
Questo organismo possiede una particolarit unica nel mondo degli inset-
ti: quella di creare una omeotermia di un grado vicino a quello del sangue
umano. Una tale propriet ci fa intravedere un rapporto tra larnia e lIo.
Somministrando Apis, noi introduciamo nellorganismo dei processi calorici
simili a quelli che si manifestano nellinfiammazione sotto la influenza dellIo.
Noi provochiamo in qualche modo una infiammazione artificiale, aiutando
lorganismo a difendersi. Unaltra caratteristica dellarnia appare nella struttu-
ra esagonale degli alveoli. Ci avviciniamo qui al regno minerale, al cristallo di
roccia; appare una autentica polarit tra il calore quasi umano dellambiente e la
struttura quasi minerale degli alveoli. questa polarit che noi mettiamo a
profitto, grazie alla sua similitudine, con la polarit fra lazione mineralizzante
dellIo al polo superiore e la sua azione calorica al polo inferiore delluomo.

e Belladonna Per comprendere lazione della Belladonna, bisogna immaginarsi questa


pianta nel suo ambiente naturale: il chiaroscuro umido del sottobosco. La sua
crescita rapida in primavera lespressione delle forze eteriche intense, quindi
improvvisamente, allapparire del primo fiore, questo slancio smorzato, dando
limpressione che altre forze hanno ostacolato la crescita.

Perch una pianta Abbiamo visto che, in linea generale, le piante non possiedono che un
velenosa? corpo fisico e un corpo eterico. Al livello delle radici, sono le forze minerali
che predominano, al livello delle foglie le forze eteriche. Con il fiore, la pianta
si avvicina al mondo animale, prende contatto con le forze astrali, ma queste
restano esteriori. Questo il processo della pianta normale; ma nelle piante
velenose, questa astralit invece di rimanere esteriore alla pianta, vi penetra,
cosa che si traduce sul piano fisico con lapparizione di sostanze tossiche. Ecco
perch la nostra Belladonna sembra ostacolata nella sua crescita: queste forze
astrali si oppongono alle forze eteriche, le frenano, in modo del tutto simile a
quanto abbiamo osservato nellanimale. Assumendo tali piante, noi introdu-
ciamo nellorganismo una astralit estranea della quale incapace di venire a
capo; questo il processo dellintossicazione.

Processo astrale nella La presenza di forze astrali in un vegetale ha tendenza a conferirgli


Belladonna delle propriet appartenenti allanimale. Cos possiamo dire che nella
Belladonna, appare come un desiderio - il desiderio una manifestazione
tipicamente astrale - di aprirsi al mondo esterno, alla luce. Ma la pianta
Infiammazione e sclerosi 53

non possiede degli organi che le permettono di guardare; le piacerebbe


aprire dei grandi occhi che essa non possiede. Essa pu farlo solo allinter-
no di un organismo animale o umano e provoca allora la dilatazione delle
pupille e locchio reagisce come se si trovasse nelloscurit.

Unaltra manifestazione astrale di desiderio il bisogno di movimen- Belladonna e infiam-


to che appare sotto forma di agitazione nellintossicazione di Belladonna. mazione
Questa lotta fra leterico e lastrale, noi la ritroviamo anche in un
altro gruppo di sintomi di avvelenamento da Belladonna che ci avvicina
allinfiammazione: il rossore del viso, la cefalea, la sensazione di pulsazioni.
Queste sono della reazioni del corpo astrale attraverso il corpo eterico che
tende a opporsi al processo polare dellazione diretta del corpo astrale sul
corpo fisico, azione che avviene principalmente al livello degli organi
respiratori. Quello che per Apis si svolgeva tra lIo e il corpo fisico, per
Belladonna si svolge tra il corpo astrale e il corpo eterico. Somministrando
Belladonna sotto forma diluita, aiuteremo lorganismo a ristabilire lequi-
librio.

Il complesso Apis mell. D3 / Belladonna D3 aa. dil. cos il medicamen- Trattamento delle
to di base dei processi infiammatori, soprattutto quando questi interessano il infiammazioni
polo superiore, le vie respiratorie. In una angina lo somministreremo sotto
forma di Apis mell. 0,1% / Belladonna 0,1% / Eucalyptus glob. 0,1% /
Bolus alba q.s. 100%, in alternanza con Mercurius cyanatus D4 dil., ogni
una-due ore. Ci vuole una buona dose di coraggio la prima volta che si sostituir
un tale trattamento al siero in una difterite, ma i risultati sono cos probanti che
dubito che chi lha provato una volta ritorni mai al siero.
Nel caso di erisipela, di ascesso, di foruncolosi, daremo insieme ad Apis
mell. D2 10% / Belladonna D2 10% / Eccipiente q.s.p. 100% dil. alternan-
do ogni ora, Carbo vegetabilis 5% / Sulfur D1 10% / Eccipiente q.s.p. 100%
trit.

Quando linfiammazione rischia di diventare pericolosa, diventa necessa- Il controllo della febbre
rio controllarla. In caso di temperatura alta, penseremo agli avvolgimenti, ai
senapismi e soprattutto ai bagni la cui temperatura deve essere di 2C inferiore a
quella del paziente (non dimenticare di farli precedere da un cardiotonico
leggero, o meglio da 5 o 10 gocce Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% /
Primula off. 2,5% / Eccipiente q.s.p. 100% dil.). Uscendo dal bagno, si
avvolger il malato in un accappatoio senza asciugarlo. Lo si far ricoricare e gli
si far fare una infusione di sambuco o di tiglio per stimolare la sudorazione che,
insieme a contribuire a far abbassare la temperatura, aiuta lorganismo a
sbarazzarsi delle tossine.
In tal modo favoriremo - come quando applichiamo un senapismo - lo
spostamento dellaffezione verso la periferia, cosa che costituisce un fattore di
miglioramento della prognosi.
54 Medicina antroposofica

Se la temperatura si prolunga, si far tutti i giorni o ogni due giorni una


iniezione di Argentum met. D20 o D30. Questo medicamento non destinato
a combattere la febbre stessa, ma gli effetti novici che la sua persistenza pu
provocare (3).

Come agiscono gli possibile rinunciare agli antibiotici? Limportante in realt non
antibiotici di condannare un rimedio per esaltarne un altro, ma di essere perfettamen-
te coscienti, di ci che si fa. Abbiamo visto che i microorganismi sono
degli agenti, non le cause delle malattie. Non sembra dunque, a priori,
logico combatterli, cosa che porterebbe ad allontanare uno dei sintomi e
in definitiva a mascherare o a metamorfosare la malattia che si manifester
presto o tardi su un altro piano.
Ci si render perfettamente conto di tutto questo quando si confron-
tano due pazienti curati per la medesima malattia, uno con antibiotici, il
secondo aiutando soltanto lorganismo a difendersi. Il primo si trascina
spesso per mesi, non arriva a ritrovare le proprie forze, ha limpressione di
non essere pi se stesso. Il secondo, al contrario, dopo una malattia
calda, avr una impressione di rigenerazione, di rinnovamento, sia nel
morale che nel fisico.
Egli dichiarer, se stato ben curato, di sentirsi meglio che prima
della sua malattia. Questa sar stata veramente superata. Il malato che
viene curato con laiuto degli antibiotici somiglia un po a una persona
che, al posto di pagare un debito, contrae una nuova ipoteca pi gravosa.
Linefficacia di una terapia, ha spesso per causa una precedente terapia con
antibiotici. In questo caso raccomandabile cominciare prescrivendo una
dose di Penicillinum, in dinamizzazione tanto pi elevata (5, 7 o 9 CH)
quanto pi antica stata somministrazione degli antibiotici. Bisogna
anche sapere che la ripetizione degli antibiotici, oltre ai ben noti inconve-
nienti, comporta quello di uccidere progressivamente ogni possibilit di
reazione infiammatoria dellorganismo, costituendo cos il terreno favore-
vole al cancro.

La sclerosi Se linfanzia let dellinfiammazione, la vecchiaia al contrario


tende verso la sclerosi. Ma le persone anziane non ne sono tutte vittime,
mentre la vediamo apparire in soggetti relativamente giovani. La sclerosi
dunque sia un processo morboso sia lesagerazione di un processo normale
di indurimento. Prima di proseguire a trattarla, ci si pu chiedere se non
esiste una profilassi di questa affezione. Questa deriva dalla genesi del
processo, cos come labbiamo descritto.
Tutto ci che esalter lazione diretta dellIo sul corpo fisico sar
una causa che favorisce la sclerosi, e questo specialmente nella prima
infanzia, poich laccelerazione dei processi di indurimento provocata nel
soggetto giovane proseguir per tutta lesistenza. Non dunque paradossa-
le dire che la prevenzione di questa affezione deve iniziare alla nascita. Ne
Infiammazione e sclerosi 55

riparleremo studiando il bambino. Quando la sclerosi installata, gi


pi difficile combatterla ed bene cominciare il trattamento fin dalle sue
prime manifestazioni. Noi disponiamo a questo scopo di due rimedi
principali: la betulla e il piombo.

Se noi guardiamo una betulla quando le sue foglie si sono appena Il processo della betulla
schiuse nellaria soleggiata della primavera, possiamo gi risentire tutto
quello che questo albero esprime di giovinezza. Nella sua prima lezione ai
medici (4), Rudolf Steiner ci mostra come certi caratteri particolari della
betulla sono il riflesso di un processo organico umano. Nelle sue funzioni
pi centrali, dice, in ci che avviene a livello della digestione, la formazio-
ne del sangue e nella respirazione, luomo pi vicino allanimale. Egli
trasforma come questo ultimo le albumine vegetali; somministrando delle
sostanze vegetali come medicina, ci indirizziamo pi specialmente a que-
ste funzioni centrali, facciamo appello ai processi che si svolgono fra il
regno animale e il regno vegetale.
Pi verso la periferia, ci dice Rudolf Steiner, la partita si gioca tra
cielo e terra, tra lIo, per quello che ha di cosmico, e il mondo minerale.
Noi potremo osservare al livello della pelle un processo di eliminazione
dei sali, di demineralizzazione. Somministrando un rimedio minerale,
facciamo appello a ci che vi di pi elevato nelluomo, al suo Io, che
reputiamo capace di venire a capo di questo minerale, di romperlo. Quel-
lo che succede, per esempio, quando somministriamo del silicio.
Troviamo nella betulla qualche cosa di analogo: da una parte un
processo di elaborazione delle albumine che si concentra al livello delle
foglie giovani, dellaltra parte una eliminazione di sali minerali, in questo
caso di potassio, al livello della corteccia. Rudolf Steiner ci dice che nella
betulla, questi due processi sono separati; se essi fossero stati miscelati, la
betulla sarebbe una magnifica pianta erbacea.
Queste tendenze alla separazione dei due processi si ritrova presso
altri alberi, ma essa particolarmente marcata nella betulla. La sua cortec-
cia sar dunque un rimedio di scelta per stimolare nello organismo questo
processo di demineralizzazione della pelle. La prescriveremo dunque nelle
sclerosi e anche nelle dermatosi secche che danno limpressione che la
pelle non pi capace di eliminare correttamente i minerali.

Utilizzeremo di preferenza la corteccia di betulla in iniezioni Applicazioni


sottocutanee, poich ci indirizziamo alla periferia, sotto forma di Betula alba, terapeutiche
cort. 3%, due o tre iniezioni sottocutanee la settimana.
Ma nella sclerosi, cos pure nelle affezioni reumatiche, pure interessante
fare appello a questo processo centrale di elaborazione delle albumine che abbia-
mo descritto. Noi utilizzeremo allora degli estratti di foglie giovani per via
orale. Una forma particolarmente gradevole di questo medicamento lElixir di
betulla Weleda. Noi possiamo cos utilizzare le foglie giovani in infusione.
56 Medicina antroposofica

Questo esempio della betulla ci mostra in un modo particolarmente


tangibile i rapporti e le similitudini che possono esistere tra la natura e
luomo, e la cui comprensione ci porta direttamente sulla via della terapia.

Il piombo nella Parleremo pi dettagliatamente del piombo in uno studio successivo sui
sclerosi metalli (5). Qui ci limiteremo ad indicare la forma sotto la quale lo prescrivere-
mo nella sclerosi: Plumbum mellitum D12 trit. Quando la sclerosi interessa
specialmente la regione cerebrale, potremo prescriverlo in D20. Queste
triturazioni devono essere somministrate due o tre volte al giorno, un quarto
dora prima dei pasti in un cucchiaino da caff di Elixir di betulla Weleda.
Dopo quattro-sei settimane bene fare una pausa, durante la quale, si prescriver
Argentum met. D6, che corregger quello che il medicamento saturnino avr
potuto avere di eccessivo.

NOTE

1 Queste cifre devono essere considerate come medie e variano secondo gli autori
(F. Husemann d da 66 a 75% per il neonato e da 58 a 65% per ladulto, W. zur
Linden indica 80% per il neonato).

2 Rudolf Steiner, Entretiens sur les abeilles, Dornach, 26 novembre - 22 dicembre


1923, conferenza del 12 dicembre per esempio. Editions du Centre Triades,
Paris, 1979.

3 Parleremo pi dettagliatamente di Argentum nel capitolo XXV.

4 Rudolf Steiner, Mdecine et science spirituelle, conferenza del 4 aprile 1920. op.
cit.

5 Cfr. capitolo XXIV.


57

PARTE SECONDA

Le tappe dello sviluppo umano

Nella prima parte abbiamo tentato di farci unidea della costituzione


umana. I differenti aspetti che abbiamo individuato: i rapporti tra luomo
formato da quattro elementi costitutivi da una parte, e da una triade - due poli e
un centro - da unaltra parte, si modificano col tempo.
In questa seconda parte studieremo questo divenire, che si effettua in
periodi di sette anni.
Potr sembrare al lettore che in questo capitolo noi dedichiamo uno spazio
troppo ampio alla pedagogia. Al contrario, noi non metteremo mai abbastanza
in rilievo linfluenza della pedagogia sullo stato di salute lungo tutto il corso
dellesistenza.
59

Capitolo VII

Dalla nascita ai sette anni

Se luomo adulto il pi evoluto di tutti gli essere della creazione, Luomo ricco di
egli, viceversa, il meno avanzato nel proprio sviluppo alla nascita. Ci possibilit
non sorprendente, poich la ricchezza e la variet delle sue facolt hanno
bisogno di una lunga maturazione e della persistenza di plasticit che
permette un rimodellamento progressivo delle sue strutture.
Lanimale praticamente in possesso delle sue attitudini sin dalla
nascita; esse non fanno che perfezionarsi, non c acquisizione di nuove
facolt. Quelle che possiede sono altamente specializzate, molto pi perfe-
zionate di quelle delluomo; cos, lunghia del gatto molto pi adatta a un
certo tipo di caccia della mano umana, ma le sue possibilit sono estrema-
mente ridotte.
La mano delluomo, al contrario, sar capace di svolgere una quanti-
t di compiti, ma dovr imparare tutto. A quale perfezione sapr arrivare!
Pensiamo alla mano dello scultore, a quella dellorologiaio o ancora e
quella del pianista. Questo apprendimento possibile solo con laiuto di
altri esseri umani. Un animale, viceversa, sa distinto; unanatra, anche
allevata da una gallina o in unincubatrice, nuoter senza che nessuno
glielo insegni.

Lo sviluppo dellessere umano avviene in periodi di sette anni; la Lo sviluppo in settenni


seconda dentizione e la pubert ne sono i limiti e i riferimenti. interes-
sante notare la concordanza di questo ritmo con quello del rinnovamento
totale della nostra sostanza nel corso di un settennio. Alla nascita, lessere
umano il frutto di componenti ereditarie e ricevute dai genitori. A
questa ascendenza, per la quale noi apparteniamo a una razza, a un popolo,
a una famiglia, si va a sovrapporre ci che noi apportiamo in proprio, ci
che far di noi un individuo simile a nessun altro, ci che costituisce il
nucleo spirituale indistruttibile del nostro essere che si unisce al nostro
corpo terrestre ad ogni incarnazione e lo ritrova ad ogni risveglio. Visto
sotto il suo semplice aspetto materiale, lessere umano resta totalmente
incomprensibile. Immaginiamo per un istante che luomo sia solo il
60 Medicina antroposofica

risultato della sua ereditariet; non vi sarebbe pi differenza tra due esseri
umani di quella che c tra due montoni.

Ereditariet e indivi- Ci che luomo apporta dal mondo spirituale interferir col patri-
dualit monio ereditario lungo tutto il primo settennio e finir col creare un
corpo compatibile con la struttura del nostro Io, un corpo che sia real-
mente uno strumento a misura propria. Ci basta osservare attentamente
levoluzione del bambino per renderci conto che lereditariet e linfluen-
za dellambiente non potrebbero, da sole, spiegarlo.

Le proporzioni del Osservando un neonato, siamo colpiti dalla relativa grossezza della
neonato testa; il resto del corpo e soprattutto gli arti ci appaiono come appendici
della testa. Questa importanza relativa del polo cefalico tanto pi
accentuata quanto meno avanzato lo sviluppo dellembrione. Allorigi-
ne, luovo fecondato pu essere considerato nientaltro che una testa.

Ruolo della testa Questa grossa testa del bambino non sa pensare. Significa che
inattiva? ancora Rudolf Steiner a darci la chiave di questo enigma: le
forze di crescita che modellano il resto del corpo, egli dice, provengono
dalla testa, e finch il corpo non avr raggiunto un certo sviluppo, queste
forze non saranno disponibili per pensare.

Forze di crescita e Queste forze di crescita sono in realt forze eteriche che si manifesta-
imitazione no nella tendenza alla ripetizione che costituisce la moltiplicazione
cellulare e anche nel bisogno di imitare che caratterizza il bambino nei
primi sette anni, poich limitazione anche un processo di ri-produzione.
Questo bisogno di imitare imperioso; anche lesempio dato dai genitori e
in maniera pi generale dallambiente del bambino di unimportanza
considerevole non soltanto per leducazione dal punto di vista morale, ma
anche per la strutturazione del suo organismo fisico. Ripetendo ci che
vede fare, il bambino imprime realmente una struttura al suo corpo.
Questo vale sia per le cose buone che per quelle cattive. Cos, laspetto
armonioso della cornice nelle quali vive il bambino avr ripercussioni
profonde su tutto il suo essere. Passata una certa et, le forze eteriche
assumeranno altri compiti, i loro rapporti con gli altri costituenti delles-
sere cambieranno e ci che sar stato trascurato non potr pi essere
recuperato. Nella stessa maniera ci che sar stato deformato non potr
pi essere raddrizzato. Ne abbiamo un esempio tipico nei bambini-lupi
(1), quei bambini che, allevati da un animale, sono diventati essi stessi
animali e nessun ulteriore sforzo educativo riuscir pi a farne veri esseri
umani. Un caso meno tragico ci riferito da Norbert Glas (2) in una
citazione che egli trae dal libro di E. S. Waterhouse, Psicology and Pastoral
Work (Londra, 1939): Si tratta di un bambino di quattro anni che fu
portato nella clinica di Tawistock perch lo si credeva affetto da follia, per
Dalla nascita ai sette anni 61

il fatto che non parlava e passava il suo tempo a correre abbaiando come
un cane. Dopo averlo esaminato, ci si accorse che il bambino era stato
allevato da una balia che lo lasciava nel suo recinto e si occupava di lui solo
per pulirlo e dargli da mangiare. La donna possedeva parecchi cani ai quali
era molto affezionata e che colmava di gesti di tenerezza. Quando si trov
una persona comprensiva e devota per occuparsi di lui, il bambino si
svilupp rapidamente e ridivent normale in diciotto mesi.
Sarebbe assolutamente inesatto vedere il calcolo da parte del bambi-
no, pensare che egli abbia potuto fare lo sciocco per non pagar gabella.
Assistiamo qui prima di tutto e quel bisogno di imitazione che caratterizza
il bambino di quellet. Non deve stupire il fatto che questo bisogno di
imitazione si sia volto piuttosto verso i cani che verso la balia, presso la
quale non trovava alcun affetto. Possiamo anche dire che il bambino ha
cos imitato la balia nella sua indifferenza verso un altro essere umano:
anche lui diventato indifferente verso di lei.

Questo esempio ci fa sentire meglio lestrema importanza che Importanza


Rudolf Steiner attribuiva allesempio che gli adulti danno ai bambini nel dellentourage e
primo settennio. Egli lo riassumeva in queste parole: Educare un bambi- dellambiente
no, educare se stessi. Non contano soltanto le persone che circondano il
bambino, ma anche tutto lambiente nel quale il bambino si trova. Un
ambiente brutto, il cattivo gusto, colori sgargianti, la musica meccanica o,
peggio ancora, un televisore, sono altrettanti veleni, traumi che lasceran-
no la loro impronta indelebile persino nel corpo fisico del bambino. Il
caso del bambino di Tawistock ci aiuta anche a comprendere perch
Rudolf Steiner sconsigliava di regalare al bambino giocattoli a forma di
animali prima che sapesse camminare. In generale, i giocattoli hanno una
considerevole influenza sullo sviluppo del bambino. Bisogner anche proi-
bire quelli che sono solo la caricatura del mondo vivente e quelli il cui
carattere troppo perfezionato non lascia alcuno spazio allimmaginazione
infantile. Limportanza dellambiente tanto pi importante quando pi
piccolo il bambino; cos si deve creare una cornice armoniosa fin dalla
nascita. Quello, freddo e impersonale di un reparto di maternit, senza
dubbio lopposto di ci che sarebbe auspicabile. Per le ragioni di comodit
- quanti errori questa ci fa commettere! - si isola il neonato da sua madre,
mentre il suo posto al suo fianco. Il calore della madre per lui
necessario; non solo il calore fisico, ma anche il calore spirituale dellamo-
re materno. Siccome impossibile evidenziare questo calore con laiuto di
un termometro, si stabilisce molto semplicemente che non esiste o che
senza importanza! Ci si accorger un giorno che le misure arbitrariamente
instaurate ai nostri giorni a causa dellignoranza della vera natura umana,
si ripercuotono non solo sulla psiche dellindividuo, ma anche sulla sua
salute fisica provocando disturbi le cui manifestazioni possono propagarsi
fin nella vecchiaia. Eccone un esempio: in ogni tempo le madri hanno
62 Medicina antroposofica

cullato i loro figli; essa sapevano istintivamente che era un bene per loro.
Ma un giorno qualche pedante ha decretato che si dava al bambino una
cattiva abitudine, dogma che il metodo autoritario non mai fiorito tanto
quanto di questi tempi!
Gli Americani, che hanno la mania delle inchieste, hanno interrogato
degli adulti per sapere se erano stati cullati quando erano piccoli e si sono
accorti che coloro che lo erano stati conducevano unesistenza pi armoniosa.
Quando si culla un bambino, si d un alimento alla sua attivit ritmica, si
armonizza la sua affettivit. Nello stesso ordine di idee, occorre cantare la
ninna-nanna al bambino e, pi tardi, raccontargli delle favole (quelle di
Grimm e di Perrault sono ottime).

Lallattamento Lambiente e il contatto affettivo sono una parte di ci che il bambi-


no riceve dal mondo esterno. Il nutrimento ne unaltra e la sua influenza
sullo sviluppo non meno importante. Fino ai sei mesi, tutto ci che non
latte materno non che un ripiego. Come dice il dottor Rita Leroi (3): Il
seno, dapprima espressione della bellezza femminile, deve trasformarsi in
organo della bont che si offre. Voler preservare questa bellezza a detri-
mento della salute del bambino una manifestazione di egoismo che
espone pi tardi al cancro del seno. Non sufficientemente noto che la met
delle donne che ne sono affette non hanno mai allattato e che la maggioranza
dellaltra met ha avuto meno di tre figli ed ha allattato solo per poco tempo
(4). Ci si meraviglia talvolta che tante madri ricorrano al poppatoio quando
cos semplice lallattamento al seno e si pu pensare che non estranea a
questa moda la pubblicit per ogni tipo di latte in scatola. Daltro canto,
sostenere che la deformazione del seno sia lineluttabile conseguenza
dellallattamento falso.

Crescita e Possiamo farci unidea dellimportanza dellallattamento materno


composizione del latte paragonando crescita e composizione del latte nelluomo e nei tre mam-
miferi del grafico riprodotto a pagina 63.
Vediamo che la rapidit di crescita praticamente proporzionale al
tasso di caseina e di sali minerali (CaO + MgO + P2O5). Il tasso di lipidi
segue ugualmente il movimento ma da pi lontano. Per contro quello del
lattosio inversamente proporzionale alla crescita. Ben inteso, il latte di
vacca dato a un lattante non lo far crescere tre volte pi in fretta, ma
provoca tuttavia un aumento della ritenzione dei sali minerali nella pro-
porzioni di 2,30 g/1,45 g in rapporto allallattamento al seno, per un
aumento di 100 g di peso. Vi dunque nellallattamento artificiale una
mineralizzazione pi rapida. facile osservare che questultima si accom-
pagna a un risveglio pi rapido della coscienza. Lallattamento artificiale
genera dunque un processo di accelerazione e di conseguenza un invecchia-
mento pi precoce.
Dalla nascita ai sette anni 63

Abbiamo visto (Cfr. capitolo 2) che per essere assimilati, gli alimenti La digestione nel
devono prima di tutto essere degradati. Le possibilit di degradazione del lattante
lattante sono molto limitate, non essendo ancora disponibili le forze
necessarie per farlo; questo il motivo per cui egli cos esposto alle tossi-
infezioni alimentari. dunque importante non sollecitare queste forze di
degradazione al di l delle loro possibilit offrendo alimenti inadatti e
procedere a qualsiasi cambiamento in maniera progressiva.

Certi pediatri raccomandano di dare ai bambini la carne molto La carne e le uova


presto, perch hanno constatato la sua influenza sullo sviluppo della
muscolatura. Ci innegabile, ma veramente auspicabile? Bisogna essere
a conoscenza che dando la carne acceleriamo lo sviluppo del bambino;
sviluppo che si arrester tanto prima quanto sar stato accelerato e rester
perci incompleto. Se tanti adulti oggi conservano lungo tutta la loro
esistenza uno psichismo infantile, si pu essere certi che il modo in cui
sono stati nutriti nellinfanzia centri in qualche maniera. Ricordiamo
ancora che le uova date troppo presto fanno perdere al bambino il suo
istinto naturale, di fronte al cibo. Labuso delle uova, per il loro contenuto
di ormoni sessuali, provoca pubert premature, altra forma di accelerazio-
64 Medicina antroposofica

ne poco auspicabile. I dettagli che concernano lalimentazione del bambi-


no andrebbero oltre lo schema di questo libro e ci si riferir con vantaggio
a opere pi qualificate come quella del dottor Wilhelm zur Linden (5).

Polo digestivo e Dal polo cefalico, il pi sviluppato fisicamente, sono nate le forze
motorio che lavorano alla formazione del resto dellorganismo. Al polo digestivo e
motorio, ancora allo stato di abbozzo, si trovano forze di volont partico-
larmente intense, espressioni dellIo che, dallesterno, modella questo
organismo per farne un suo strumento. Ritroviamo questo forze di volon-
t nei processi di nutrizione ed esse si esprimono attraverso lardore col
quale il lattante succhia il seno della madre. Possiamo osservare come
tutto il corpo, dalle labbra alle dita dei piedi partecipa a queste attivit.
Questa volont si manifesta ugualmente nelle grida del bambino, in tutta
la sua mobilit che contrasta col poco considerevole sviluppo delle sue
membra.

Posizione eretta e A poco a poco, i movimenti che sembravano caotici si vanno orien-
marcia... tando verso un fine. Il bambino comincer a sollevare la testa, poi tenter
di drizzare il tronco e riuscir a sedersi per acquisire finalmente, dopo
immensi sforzi, la posizione eretta a imparare a camminare. Il fatto di
arrivare a reggersi sulle due gambe rappresenta un infaticabile ripetizione
di tentativi, una forza di volont della quale ci facciamo difficilmente
unidea e della quale pochissimi adulti sarebbero capaci. Solo coloro che
hanno ricercato la perfezione in un esercizio, per esempio nel suonare uno
strumento, possono sentirlo. Se ci si potuti stupire allinizio che
lantroposofia colleghi la volont al polo del movimento, osservare un
... linguaggio... bambino che impara a camminare ci insegner quanto questo
accostamento sia giustificato. Quasi contemporaneamente il bambino
impara a parlare. Come per la marcia il bambino acquisisce il linguaggio
per imitazione. Questa facolt intimamente legata alla respirazione e
... e pensiero rappresenta cos una manifestazione affettiva; ma, soprattutto allinizio, il
linguaggio prima di tutto movimento, esercizio delle labbra, quindi
attivit volontarie. solo pi tardi, generalmente quando sapr cammina-
re, che il bambino comincer a pensare, cio a cogliere una relazione tra il
suono che produce e il suo significato. Camminare, parlare e pensare sono
per il bambino tre grandi vittorie riportate su un organismo sul quale ha
acquistato una certa padronanza. Niente di simile avviene nellanimale (6)
che salteller in modo del tutto naturale, senza che gli sia necessario un
particolare sforzo di apprendimento, poich la facolt di tenersi ritto sulle
gambe gli stata data e non deve acquisirla.

La prima dentizione I primi denti appaiono pressappoco quando il bambino impara a


camminare. La loro eruzione pure una manifestazione della volont
interiore che si accompagna spesso a processi infiammatori e a febbre. Il
Dalla nascita ai sette anni 65

dente, per la sua durezza, non ci fa pensare a un corpo estraneo che


lorganismo tenta di espellere con una infiammazione? Ci non arriva, si
capisce, sino allespulsione totale, ma la parte pi dura, lo smalto, spinto
allesterno. Se il dente ha troppe difficolt ad uscire, le forze di volont
ostacolate nella loro azione possono ribellarsi, cosa che si manifester con
crampi o convulsioni.

A circa tre anni, il bambino ha imparato a manifestare i suoi senti- Lapparizione dellIo
menti, i suoi desideri, con le parole; comincia allora a distinguere se stesso
dal mondo esterno al quale fino ad allora era mescolato pi intimamente.
Egli non si chiama pi col proprio nome se fosse per se stesso un oggetto
esterno simile agli altri, ma dice Io. Il suo essere spirituale, il suo Io, si
incarnato pi profondamente, nella stessa misura in cui il suo corpo fisico
si formato ed diventato idoneo a riceverlo. Egli prende allo stesso
tempo coscienza del mondo esterno che distingue dal suo essere interiore
il quale comincia a popolarsi di ricordi. Questa presa di coscienza si
accompagna generalmente al bisogno di imporsi con la tendenza a dire di
no a tutto quello che gli si propone. Questo molto irritante per i
genitori ma passer tanto pi in fretta quanta minore resistenza gli si sar
opposta. Da questo momento il bambino continuer, come per il passato,
a voler imitare chi lo circonda, ma lo far in maniera pi cosciente. Sino
ad ora limitazione ha avuto un carattere piuttosto automatico; adesso il
bambino vuol fare come sua madre o come suo padre e in generale senza
aiuto. necessario che questo bisogno di imitazione possa manifestarsi
liberamente. Se ostacolato, tender a manifestarsi molto pi tardi e a fare
delladulto una pecora di Panurge. probabile che se i bambini avessero la
possibilit di appagare meglio il loro bisogno di imitazione, non divente-
rebbero, da adulti, schiavi di mode di ogni specie. Evidentemente non
possibile lasciar fare a un bambino qualsiasi cosa, e sono necessari tesori di
immaginazione e molto presenza di spirito per poter guidare un bambino
con dolcezza; leducazione veramente unarte!

Alla fine del primo settennio, con leliminazione dei denti di latte, il Proporzioni del corpo
bambino avr completamente rinnovato la sua sostanza fisica. Si sar
costruito un corpo idoneo, le cui proporzioni si avvicineranno pi a
quella delladulto che a quelle del neonato. Il rapporto tra la testa e gli arti
sar tale che il bambino potr toccare lorecchio del lato opposto passan-
do il braccio sopra la testa, cosa che costituisce un eccellente test della sua
maturit scolare; ne vedremo il perch in seguito.

Lintenso lavoro necessario per lelaborazione del proprio corpo Predisposizione alle
comporta per il bambino da zero a sette anni una minore resistenza alle malattie
malattie. Egli abbandonato alle influenze esterne senza sufficiente difesa;
cos necessario assicurargli una alimentazione corretta, una protezione
66 Medicina antroposofica

contro tutte le aggressioni esterne. Il rumore, il freddo, il caldo, una luce


troppo intensa possono causare dei disturbi. La regolazione termica che
sotto la dipendenza dellIo non garantita finch questultimo non abbia
preso in pieno possesso del corpo e lomeotermia comparir solo progres-
sivamente. Se una luce troppo viva pu diventare per il bambino piccolo
causa di sofferenza e di malattie, la sua insufficienza, bench oggi questo
avvenga molto pi raramente che un centinaio di anni fa, pu essere
allorigine del rachitismo.

Il rachitismo Questa malattia lespressione tipica di uno squilibrio tra le forze di


crescita e di strutturazione dellorganismo; cos conviene soffermarsi su di
essa.
Lo studio di un osso rachitico ci rivela da una parte uninsufficienza
di calcificazione, quindi un disturbo del metabolismo e da unaltra parte
una proliferazione caotica del tessuto connettivo dellosso. Siamo dunque
in presenza di una mineralizzazione e di una strutturazione insufficiente.
Questi due processi, come abbiamo visto allinizio, rivelano lazione
diretta dellIo sullorganismo. Nel rachitismo, lIo troppo debole per
realizzarli, non arriva ad assicurare il metabolismo della luce, a trasfor-
marla ed integrarla al chimismo delle ossa. Pu anche succedere che lIo
non abbia luce sufficiente a sua disposizione; ma questa forma esogena di
rachitismo divenuta attualmente pi rara.

La vitamina D Si ha labitudine di dare ai lattanti, per prevenire il rachitismo o per


curarlo, dosi di vitamina D di sintesi. Questa pratica poco soddisfacente
sul piano terapeutico, perch il suo carattere sostitutivo non riguarda la
radice del male, non priva di pericoli. Prima di tutto, se agisce sulla
mineralizzazione, viceversa senza effetti sulla strutturazione e rischia
dunque di fissare la malattia invece di guarirla. In seguito essa rischia di
provocare casi di ipercalcificazione - specialmente a livello dei reni -
talvolta mortali. Se casi cos gravi sono relativamente rari, la somministra-
zione sistematica di vitamina D comporta nondimeno un indurimento
troppo precoce non solo delle ossa, ma di tutti i tessuti. Non raro vedere
certi bambini dallaria vecchiotta, dal cranio troppo piccolo, il cui svilup-
po ulteriore non potr compiersi normalmente. Una volta di pi incon-
triamo queste tendenze e voler bruciare le tappe che una delle piaghe
della nostra epoca.

Il trattamento del In unaffezione in relazione con le forze di luce e con lIo, si penser in
rachitismo... primo luogo al fosforo, che sar prescritto in D5 o D6 in ragione di tre gocce
prima della prima colazione e prima del pasto di mezzogiorno (mai fosforo in
bassa diluizione la sera). Se la malattia interessa soprattutto il polo cefalico
(craniotabe), si prescriver Phosphorus D30 in ragione di 5 gocce ogni due o tre
giorni, che si potranno somministrare verso le 18. Per stimolare le forze di
Dalla nascita ai sette anni 67

strutturazione, si dar Silicea D10 trit. In caso di deformazioni, si prescriver


Stannum met. D10 trit., grande quanto un pisello due volte al giorno; lo
Stannum ugualmente indicato in casi di craniotabe sotto forma di unguento
(Stann. met. D1 25% ung.) spalmandolo su tutto il cranio durante la notte. Per
stimolare il desiderio di stare in piedi, si dar al risveglio una quantit uguale a
un pisello di Ferrum sidereum D20 trit.

Per la profilassi del rachitismo, bene dare alla madre, durante la ... e la sua profilassi
gravidanza, i Sali calcarei nutritivi Weleda n 1 e 2 (il n 1 al mattino, il n
2 alla sera). Questi saranno dati anche al bambino dopo la nona settimana.

bene esercitarsi a riconoscere se i bambini appartengono al tipo a testa Teste grosse e piccole
grossa o a testa piccola. Nei primi, predomina il sistema metabolico, essi hanno
la tendenza a calcificarsi meno velocemente. I secondi, al contrario, si indurisco-
no pi rapidamente. Di conseguenza, ai primi si prescriveranno: Sali calcarei
n 2 solo pi tardi. Eventualmente si sostituiranno con Calcarea carbonica
ostrearum dalla D3 alla D6. bene continuare i Sali calcarei per tutto
linfanzia, fin verso la pubert. Si prescriveranno per periodi di quattro settima-
ne, seguiti da una o due settimane di riposo. Dal 15 giugno al 15 settembre bene
sospendere la loro somministrazione. I Sali calcarei non sono sempre una
profilassi sufficiente per il rachitismo; si aggiungeranno, al bisogno, 5 gocce di
Phosphorus D6 al risveglio durante il periodo in cui difetta la luce solare.
Per rimediare ai disturbi dellipervitaminosi D, si prescriver Argentite
D6 trit. (da sostituire eventualmente con Argentum met. D6 trit. per i biondi
troppo sensibili allo zolfo) ma dare quanto un pisello, due o tre volte al giorno. Si
potranno anche prescrivere dei bagni solforati caldi (un cucchiaino da caff di
Kalium sulfuratum 20% q.b. per ogni bagno).

Le malattie infantili sono manifestazioni acute della lotta tra lIo e le Scarlattina e morbillo
forze ereditarie. Vi sono periodi in cui lessere spirituale cerca di manife-
stare la propria supremazia in maniera particolarmente intensa; questa
volont di imprimere profondamente la propria impronta nel corpo fisico
provoca la predisposizione alla scarlattina. In altri periodi, lessere spiri-
tuale, pi labile, avr la tendenza a cedere il passo al modello terrestre; il
bambino sar allora ricettivo al morbillo. Questo ci apparir come una
malattia piuttosto acquosa, uninondazione, coi suoi occhi lacrimosi, le
palpebre gonfie e laspetto un po tumefatto di tutto il corpo. Sono,
queste, manifestazioni delleterico che, come sappiamo, ha come supporto
lelemento liquido. Al contrario, la scarlattina, col suo carattere pi
drammatico, ci fa pensare a un incendio; la secchezza della pelle e il tipo di
eruzione, sabbiosa al tatto, richiamano questa azione mineralizzante del-
lIo, il cui fuoco lascia delle ceneri. Questa azione mineralizzante si
ritrova persino nelle complicanze della scarlattina che sono la nefrite e il
reumatismo.
68 Medicina antroposofica

Trattamento del Il trattamento del morbillo semplice. Si deve dare al bambino Infludo
morbillo Weleda (o Ferrum phos. comp.), secondo let da 3 a 6 gocce, ogni due ore e si
deve mettere sul torace un senapismo per facilitare il manifestarsi delleruzione.
Uneruzione che si manifesta bene non crea complicazioni. Bisogna, certamente,
lasciare il bambino al caldo e a riposo per un tempo sufficiente e prescrivere una
dieta idrica durante la febbre. Quando la temperatura comincia a scendere, si
distanzia Infludo, che non si deve mai interrompere bruscamente. In caso di
bisogno si deve usare lElixir contro la tosse Weleda (mai codeina), o meglio
un infuso di Althaea off., rad. 1 p. / Cetraria island. 2 p. / Pimpinella
anisum, fruct. 1 p. / Prunus spin., flos 3 p. / Sambucus, flos 3 p. con
laggiunta di un poco di mela. Questo infuso, oltre ad essere efficacissimo, privo
di ogni tossicit. Durante la convalescenza, si deve dare una o due volte al giorno
di quanto un pisello di Ferrum sidereum D10 / Pancreina D6 aa trit., e tre
cucchiaini da caff al giorno di Hippophan Weleda.

Trattamento della Nella scarlattina bene intervenire in primo luogo sulla faringe facendo
scarlattina ogni quattro ore una nebulizzazione con Apis mell. 0,1% / Belladonna 0,1% /
Eucalyptus glob. 0,1% / Bolus alba q.s.p. 100%. Se langina rossa, si deve
dare in pi, ogni quattro ore (due ore dopo ogni nebulizzazione), quanto un
pisello di Cinnabaris D20 trit. Se langine poltacea si deve sostituire
Cinnabaris con Mercurius cyanatus D4 dil. (da 5 a 10 gocce secondo let). Il
medicamento di base della scarlattina Cassiterite 0,1%, che si deve aggiungere
al bagno (2C in meno della temperatura dellammalato) nella misura di un
cucchiaio. Non dimenticare di somministrare un cardiotonico (da 5 a 10 gocce di
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente
q.s.p. 100% dil.) prima del bagno.
Se non possibile il bagno, lo si deve sostituire avvolgendo tutto il corpo in
panni freddi (bagnare un lenzuolo in acqua fredda alla quale sar stato aggiunta
una cucchiaiata di Cassiterite 0,1%. Dopo il bagno o i panni freddi, avvolgere il
malato in un accappatoio asciutto e dargli uninfuso (fior di sambuco o di tiglio) per
provocare la sudorazione. Il bagno o i panni freddi si faranno una volta al giorno o
meno che unalta temperatura non richiede una maggiore frequenza. Bisogna sempre
sostenere il cuore e somministrare Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% /
Primula off. 2,5% / Eccipiente q.s.p. 100% dil., almeno tre volte al giorno (da 5 a
10 gocce). Come in tutte le malattie febbrili acute, si deve prescrivere la dieta idrica ed
essere molto prudenti nel ricominciare lalimentazione (n sale n albumine). Du-
rante la convalescenza si deve somministrare Ferrum sidereum D10 / Pancreina
D6 aa trit. e Equisetum D6 dil., anche in assenza di sintomi di nefrite. Cos
trattata la scarlattina non espone a complicanze.

La pertosse Se la scarlattina ci avvicina allelemento fuoco e il morbillo allele-


mento acqua, la pertosse indubbiamente in rapporto allelemento aria e
al corpo astrale. Essa si distingue per gli accessi che tutti conosciamo, che
costituiscono un disperato tentativo dellorganismo di sbarazzarsi del-
Dalla nascita ai sette anni 69

laria contenuta nei polmoni. Nella normale respirazione, il rapporto del


corpo astrale con lorganismo varia in maniera ritmica. Nella pertosse, in
seguito alla irritazione dei bronchi, resta attaccato al corpo, provocando
lo spasmo della glottide e trattenendo laria. Questa si comporta come un
corpo estraneo che lorganismo vorrebbe espellere, cosa impossibile a
causa della chiusura della glottide.
Alla fine il tasso crescente di acido carbonico nel sangue provoca una
tendenza alla sincope, dunque un distacco del corpo astrale; lo spasmo
diminuisce e laria rientra fischiando nei bronchi. Pu sembrare parados-
sale che un disperato tentativo di espellere laria finisca con una
inspirazione. In realt, lorganismo tenta di espellere laria residua che si
comporta come corpo estraneo; allapertura della glottide, laria penetra
per lelasticit del torace. Se osservate bene il comportamento di un
bambino durante un eccesso di pertosse, vedrete che si tratta, come ha
detto Rudolf Steiner, di una dispnea espiratoria e coglierete dal vivo il
comportamento del corpo astrale.

Questo ruolo del corpo astrale ci fa capire limportanza del fattore Il fattore affettivo
affettivo nella pertosse. I figli di madri inquiete hanno pertossi pi gravi,
pi drammatiche di quelli le cui madri conservano il loro sangue freddo.
Eccone un esempio tipico. Avevo curato un bambino di pertosse poco
prima di un viaggio e lo avevo affidato a un collega la vigilia della mia
partenza. Tutto era andato benissimo fino al momento in cui la madre
seppe di questa partenza. La sua inquietudine ebbe ripercussioni immedia-
te sul bambino i cui accessi aumentarono considerevolmente in frequenza
e in intensit, bench non vi fosse stato alcun cambiamento nella condotta
della cura.

Per curare bene una pertosse, necessario dunque cominciare col rassicura- Trattamento della
re le persone a contatto con lammalato ed esigere anche su certi punti una pertosse
rigorosa disciplina. Prima di tutto bisogna ridurre considerevolmente lalimen-
tazione; questo non sempre facile, perch una madre ha sempre paura che suo
figlio muoia di fame, mai che muoia perch ha mangiato troppo! In caso di
vomito si dar un leggero spuntino dopo un accesso. Se il vomito frequente,
bisogna pensare a compensare la perdita di cloruri somministrando del sale. Il
vomito del lattante rischia di provocare una rapida disidratazione; bisogna
badare a reidratarlo e dargli solo latte molto annacquato o infusi. Bisogna anche
essere molto rigidi in ci che concerne i calmanti per la tosse che sono allorigine
di molte complicanze. La cura mirer a temperare lazione del corpo astrale
grazie al Pertudoron Weleda e al Cuprum aceticum D3 dil. Si otterranno
eccellenti risultati a condizioni di rispettare la posologia e di resistere alla
tentazione di un dosaggio eccessivo. Ad un lattante si somministreranno al
massimo tre gocce, a un bambino grande o ad un adulto non pi di 5. Si daranno
alternativamente ogni due ore e cos ogni medicinale verr somministrato ogni
70 Medicina antroposofica

quattro ore. Allinizio si devono somministrare i rimedi anche durante la notte.


Per uno o due giorni si assiste generalmente a un leggero peggioramento che non
deve a nessun costo comportare un aumento delle dosi e della frequenza
delle somministrazioni, ma piuttosto una diminuzione. In seguito lo stato
migliora. Gli insuccessi sono dovuti spesso a un sovraccarico dello stomaco. Non
si deve temere di veder dimagrire un bambino, perch, appena la malattia sar
passata, il bambino dar prova di eccellente appetito e riacquister rapidamente
il suo peso (salvo nel caso in cui gli accessi di tosse siano stati attenuati con la
codeina e i suoi derivati). Questi rimedi si devono somministrare fino alla
scomparsa totale degli accessi, ma si potr distanziarne le somministrazioni
appena il bambino comincia a stare meglio. Spesso si possono sospendere quasi
subito quelle notturne.
interessante notare che dopo una pertosse, sussiste talvolta per pi di un
anno una certa irritabilit dei bronchi che fa s che ad ogni raffreddore la tosse
abbia landamento simile alla pertosse.
Se osservate un bambino curato in questa maniera, sarete stupiti non solo
della rapidit della convalescenza, ma soprattutto dei progressi che avr fatto il
bambino. Questi progressi si manifestano persino nel linguaggio. Viceversa, un
bambino al quale la malattia sar stata inibita, se la trascina dietro per mesi e
talvolta anche per anni. Conseguentemente non si dovrebbe vaccinare un bam-
bino contro la pertosse, perch significa privarlo di una possibilit di sviluppo
che gli donata dalla malattia.
Dalla nascita ai sette anni 71

NOTE

1 Malson L.: I bambini selvaggi, mito e realt. Union General dEdition, Parigi,
1964, collezione 10-18.

2 Glas N.: Prima infanzia. Parigi 1966, collezione I quaderni blu dellarte del-
leducazione (esaurito).

3 Leroi R., Dr.: Das Mammarkazinom, in Beitrge zu einer Erweiterung der


Heilkunst, 6, 1970.

4 Kesseler E.: Stillen und Brustkrebs, in Deutsche medizinische Wochenscrift 93


(13), 1968.

5 Zur Linden W., Dr.: Mio figlio, la sua salute, le sue malattie, 4 ed. rivista e
aumentata. Ed. del Centro Triades, Parigi 1985.

6 Non bisognerebbe neppure paragonare lapprendimento della marcia a un


ammaestramento. In questo, luomo che impone la sua volont allanimale
con un qualsiasi sotterfugio.
73

Capitolo VIII

Dai sette ai quattordici anni

Fino ai sette anni, il corpo eterico rimasto legato alleterico uni- Metamorfosi
versale come il corpo fisico era legato alla madre prima della nascita. Con delle forze eteriche
la seconda dentizione, il corpo eterico si libera a sua volta e possiamo dire
che nasce. Sino ad ora stato occupato alla costruzione del corpo fisico,
alla sua crescita, alla ristrutturazione delle sue proporzioni delle quali
vediamo una manifestazione nel rapporto che esiste adesso tra la testa e gli
arti.
Una parte del corpo eterico rester legato allorganismo e continue-
r ad assumere la responsabilit dei processi di crescita e di rigenerazione;
laltra parte, avendo compiuto il suo compito sul piano fisico, diventa
libera. Per quali funzioni questa parte diventa disponibile? In natura,
niente si perde, tutto si trasforma. Queste forze, divenute libere, noi le
ritroviamo sul piano del pensiero, nella memoria, nella rappresentazione,
nel concatenamento dei concetti. Adesso comprendiamo perch, quando
si constata un certo rapporto dimensionale tra la testa e gli arti, vi si pu
leggere il segno della maturit scolare.
sorprendente constatare la similitudine che esiste tra le forze della
crescita e quelle del pensiero. Il seguente prospetto ne dar unidea.

Azione del corpo eterico

nella crescita nel pensiero

Riproduzione di elementi organici, Riproduzione di elementi percepi-


per es. cellule ti (nella rappresentazione)

Elaborazioni di elementi simmetri- Possibilit di pensare a dei contrari


ci (destra e sinistra)

Strutturazione della pianta Strutturazione del pensiero


74 Medicina antroposofica

Variet delle forme Variet dei pensieri

Riduzione delle attivit nei semi Memorizzazione (immagazzina-


mento di elementi che possono es-
sere riportati alla coscienza)

Concatenamento di una cellula Concatenamento delle idee secon-


con laltra secondo un pieno do una logica

Ramificazione Associazione di idee

ecc. ecc.

La dislessia Ma perch le forze eteriche divengano forze di pensiero, necessario


che lIo sia sufficientemente maturo per poterle utilizzare. Egli deve
impadronirsene, strutturarle, altrimenti esse tenderanno a regredire allo
stadio vegetativo. La dislessia costituisce uno degli aspetti di queste
regressione. Essa caratterizzata da irregolarit della metamorfosi del
corpo eterico che si manifesta sul piano psichico sotto forma di immagini
allo specchio. Queste ci ricordano la facolt di riproduzione simmetrica
che una delle qualit del corpo eterico. Il bambino legger una b al
posto di una d, una q al posto di una p, la invece di al, cor
invece di roc, ecc. Questi disturbi, fortunatamente, sono passeggeri e
spariscono in generale completamente quando lIo riesce a incarnarsi
meglio. Troveremo in seguito un altro aspetto di questa regressione delle
forze eteriche a proposito del cancro.

Non troppo n troppo La liberazione di una parte del corpo eterico, apre nuove possibilit
poche attivit intellet- alla memoria ed allora che il bambino diventa realmente capace di
tuali imparare. Non impossibile insegnare a scrivere a un bambino sin dallet
di tre anni; ma si fa allora prematuramente ricorso a forze eteriche che
dovrebbero essere riservate alla costruzione dellorganismo. Anche se ci
non comporta disturbi immediati, la sottrazione di queste forze si riperco-
ter presto o tardi sulla salute. Anche dopo i sette anni bisogna tener conto
delle possibilit individuali. Il bambino diventer pallido e si indebolir se
chiederemo troppo alla sua memoria, se il polo neurosensoriale troppo
sollecitato. Al contrario, se lo troppo poco, i processi sanguigni del polo
metabolico avranno tendenza a prevalere e il bambino sar esuberante.
facile constatare che lepoca attuale chiede troppo alle forze del pensiero.

Sviluppo dellaffettivit La liberazione parziale del corpo eterico comporta una maggiore
libert del bambino di fronte allambiente esterno. questa una condizio-
ne necessaria allo sviluppo della vita affettiva, sviluppo che occuper il
Dai sette ai quattordici anni 75

secondo settennio. Questa vita dellanima caratterizzata da una perpetua


oscillazione tra due sentimenti primordiali ai quali possiamo ricondurre
tutto quello che proviamo: la simpatia e lantipatia (Cfr. nota 3 Capitolo
1). Questa oscillazione tra due contrari dunque unalternanza, un ritmo,
e noi la ricolleghiamo al sistema ritmico dellorganismo. Questo sistema
nel bambino stato preformato, ma si sviluppa completamente, in modo
da diventare lo strumento della vita affettiva, solo tra i sette e i quattordici
anni. La formazione dellorganismo fino ai sette anni era principalmente
sotto la direzione del corpo eterico. Adesso il corpo astrale che condurr
la danza, poich laffettivit, movimento dellanima, proprio una specie
di danza che trova il suo alimento nelle percezioni sensoriali e si esprime
col movimento degli arti oscillando cos tra il polo cefalico e quello della
mobilit, equilibrandoli.

Prima dei sette anni, laffettivit del bambino poco sviluppata; essa Laffettivit
soprattutto lespressione dei suoi rapporti col suo ambiente esterno. Il prima dei sette anni
bambino ricerca per esempio il calore materno. Egli vive nel suo ambien-
te senza aprirsi realmente al sentimento degli altri; egli meravigliosa-
mente obiettivo. Non prova quasi compassione e pu dare prova di
crudelt perch non sente quello che sentono gli altri. Quando due bambi-
ni piccoli giocano insieme, ciascuno gioca per s; pu essere che uno imiti
laltro ma non c contatto interiore.

Con lentrata in gioco del corpo astrale apparir una interiorizzazio- Educazione
ne, uno scambio col mondo esteriore. Simpatie e antipatie saranno sentite dellaffettivit
nel pi profondo dellanima. Il bambino sar in grado di provare amicizia,
ma anche inimicizia. Egli svilupper il suo senso sociale, giocher in
gruppo, canter in coro o anche in canone. Anche la musica, in questo
periodo, recita un ruolo tra i pi importanti, perch aiuter ad armonizza-
re le forze del pensiero e della volont. Non abbastanza noto che il
nostro corpo costruito secondo le leggi musicali e che specialmente i
rapporti tra i diversi segmenti degli arti sono quelli degli intervalli musica-
li. Ci anche possibile aiutare lo sviluppo del bambino insegnandogli a
suonare uno strumento musicale e, in maniera pi generale, con tutte le
attivit artistiche. Anche linsegnamento, in questo periodo, dovrebbe
sempre avere un carattere artistico, non essere soltanto austeramente
intellettuale. Cos la scuola non diventerebbe una pesante incombenza, la
naturale curiosit del bambino, invece di smussarsi, resterebbe desta.

Verso il nono anno si produce un evento che ci ricorda quello che LIo verso il
successo tra il secondo e il terzo anno: un processo di incarnazione dellIo. nono anno
Questi, allepoca, aveva preso possesso del polo neurosensoriale; ora si
lega pi strettamente al metabolismo. Pu succedere che questo processo
sia ostacolato, cosa che potr diventare causa di disturbi del metabolismo,
76 Medicina antroposofica

per esempio di diabete. Questo in effetti espressione di unazione insuffi-


ciente dellIo su certe funzioni del metabolismo. interessante notare che
il diabete compare a questa et pi frequentemente che in nessunaltra.
Daltro canto, il secondo settennio piuttosto un periodo di buona
salute, cosa che si spiega con la predominanza del sistema ritmico,
armonizzatore. La malattia sempre espressione di unazione eccessiva di
uno dei poli che il sistema ritmico si sforza di correggere ristabilendo
lequilibrio.

Mobilit e coscienza Essendosi legato al sistema metabolico verso il nono anno, lIo,
partendo da questo centro, prender a poco a poco possesso dei muscoli e
delle ossa. I movimenti, che fino a quel momento avevano un carattere pi
automatico, diventano pi coscienti, cosa che non sempre avviene senza
alcune difficolt. Potete tentare di farvene unidea cercando di eseguire un
movimento che fate abitualmente senza pensarci; ritroverete un po della
goffaggine del periodo dellapprendimento. Prendendo maggiore coscien-
za dei suoi arti, anche il bambino, verso i dodici anni, diventa maldestro.
Spesso egli non sa bene che fare delle sue braccia e si ficca le mani in tasca,
o quando se ne serve, lascia facilmente sfuggirsi degli oggetti con grande
irritazione delle persone che sono con lui. Questo scompare in generale
abbastanza rapidamente, ma pu accadere che questi disturbi siano pi
seri e allora siamo in presenza della corea minore o ballo di S. Vito.

La corea o Ricordiamo di aver parlato proprio allinizio, in merito al corpo


ballo di S. Vito astrale, del suo ruolo nellinteriorizzazione delle percezioni e nella reazio-
ne a questa che costituisce lesteriorizzazione sotto forma di movimenti.
Si tratta qui di un vero ritmo, di una respirazione alla quale lIo parteci-
pa nella presa di coscienza delle percezioni e nellespressione volontaria
che il movimento. Se il corpo astrale non in grado di svolgere la sua
funzione, questi processi si compiono in maniera aritmica, lIo non potr
esprimersi armoniosamente attraverso il corpo astrale; egli sar ostacola-
to nella sua presa di possesso degli arti. Ma lincapacit del corpo astrale ad
adempiere il suo compito lespressione duna dominante eterica che
provoca una certa viscosit, una certa inerzia che ostacola lazione del
corpo astrale. Comprendiamo adesso la sintomatologia della corea. Essa
appare spesso in seguito ad una contrariet, a un contrasto affettivo, a una
paura che sono causa di indebolimento del corpo astrale. I disturbi respira-
tori ne sono i primi sintomi. La comparsa di movimenti involontari
potrebbe farci credere a una eccessiva attivit del corpo astrale; essi non
sono in realt che lespressione dei suoi tentativi infruttuosi per diventare
padrone della situazione e potremmo in merito ricordare limmagine
dellalpinista che abbiamo descritto a proposito del crampo, ma con una
differenza fondamentale: nel crampo il movimento cessa per la rigidit e i
processi di coscienza si intensificano dolorosamente. Nella corea, il movi-
Dai sette ai quattordici anni 77

mento si intensifica in maniera caotica e la coscienza si attenua fino


allesaurimento. Ci ci dimostra che nel crampo abbiamo un processo
eccessivo nato dal polo neurosensoriale (azione diretta dellIo e del corpo
astrale sullorganismo) e nella corea un processo eccessivo nato dal polo
del metabolismo e del movimento (azione mediata degli elementi superio-
ri).
Comprendiamo anche che unaffezione simile pu manifestarsi nel
corso della gravidanza che caratterizzata, anchessa, da una dominante
del polo inferiore e delle forze eteriche.

Quale sar il trattamento della corea? Prima di tutto lallontanamento Trattamento


dalla scuola per evitare i traumi psichici che il comportamento del malato non della corea
mancherebbe di suscitare e che non farebbero che aggravare il suo stato. Si
potrebbe anche pensare allarsenico. Rudolf Steiner diceva: Arsenizzare
astralizzare. Ma con questo farmaco bisogna essere prudenti perch si rischia
facilmente di andare oltre leffetto desiderato; sarebbe preferibile utilizzarlo
nella sua sintesi naturale col ferro e col rame, come si trova in certe sorgenti del
Nord-Italia (Levico, Roncegno). Non mai stato possibile riprodurre in labora-
torio questa combinazione naturale. Il ferro favorisce lincarnazione dellIo e il
rame armonizza lazione del corpo astrale. Questa acqua minerale potr essere
prescritta sotto forma di Levico D3 dil. in ragione di 5 gocce al mattino e a
mezzogiorno. Esiste un eccellente farmaco della corea che dobbiamo al dottor
Noll, uno dei pionieri della medicina antroposofica: Agaricus musc. D3 10% /
Mygale avic. D4 10% / Stramonium D2 10% / Eccipiente q.s.p. 100% / dil.
e Cuprum aceticum D3 10% / Zincum valerianicum D3 10% / Eccipiente
q.s.p. 100% dil. Si devono somministrare alternate ogni due ore in ragione di 5
gocce. Sono anche utili i bagni solforati (Kalium sulfuratum 20% p.b., un
cucchiaino da caff in un bagno caldo), poich lo zolfo ha la propriet di
ristabilire lequilibrio tra il corpo astrale e il corpo eterico. Infine, se se ne ha la
possibilit, sarebbe ottima cosa far praticare al paziente leuritmia curativa (1).

La corea stata talvolta considerata come una complicanza della La malattia di


malattia di Bouillaud o reumatismo articolare acuto. Essa compare per- Bouillaud...
tanto frequentemente in maniera isolata. Esiste nondimeno una relazione
tra le due malattie le quali, pur avendo una semiologia totalmente diversa,
hanno tuttavia cause simili. Il corpo eterico ha come supporto linsieme
organizzato dei nostri liquidi che possiamo chiamare il nostro organi-
smo-acqua. Questo deve essere attraversato da un processo respiratorio,
potremmo dire ventilato dallazione del corpo astrale sul nostro orga-
nismo-aria. Nella malattia di Bouillaud, questo processo di ventilazione
insufficiente, la funzione respiratoria del corpo astrale incompleta. Il
risultato la comparsa di ci che possiamo chiamare dei residui eterici-
acquosi che si comportano come corpi estranei e sono cause di
predisposizione a reazioni infiammatorie ed essudative. Del resto, i pi
78 Medicina antroposofica

esposti a questa malattia sono i temperamenti linfatici (soprattutto quelli


a tendenza infiammatorie), caratterizzati dalla predominanza delleterico
e dellorganismo-acqua. Dunbar lha notato in quei bambini dal viso liscio
e spensierato che conferisce loro unespressione angelica (2). Il fatto che la
malattia passa da unarticolazione allaltra ci d limpressione delloscilla-
zione, come se questo residuo eterico, che sfugge allazione dellastrale,
fuggisse davanti a lui, corpo astrale che non arriva ad assumere la sua
funzione in maniera globale. Siccome sono i processi metabolici che
prendono il sopravvento, comprendiamo perch sono risparmiate le
articolazioni del collo che comportano rapporti pi stretti con i processi
di strutturazione nati dal polo superiore. Succede anche alle piccole
articolazioni della dita, perch alle estremit ritroviamo parimenti una
prevalenza del sistema neuro sensoriale sul metabolismo, che soprattut-
to centrale. Le ragazze, a causa della loro incarnazione meno profonda,
sono pi predisposte dei ragazzi. Labbondanza della traspirazione indica
il tentativo del corpo astrale di venire a capo dellorganismo-acqua. Que-
sta sudorazione un processo di guarigione che sarebbe sbagliato contra-
stare.

... e il suo trattamento Al contrario, la terapia cercher di stimolare lorganismo-acqua. Dobbia-


mo prescrivere in primo luogo un infuso di foglie di betulla, per favorire
leliminazione e aiutare la strutturazione delle albumine. Queste cos avranno
una minore tendenza a depositarsi sotto forma di essudati. Bisogna anche,
importantissimo, sottoporre lammalato sin dallinizio a un regime vegetariano
leggero, povero di albumine e di sale. Come farmaco di base dobbiamo prescrive-
re ogni due ore, alternate, da 5 a 10 gocce di Aconitum nap. D3 10% / Arnica
montana D1 10% / Bryonia D2 10% / Eccipiente q.s.p. 100 dil. e di
Colchicum autumn. D2 10% / Sabina D3 10% / Eccipiente q.s.p. 100% dil.
Localmente dobbiamo applicare senza massaggiare, lunguento Arnica 10% o
delle compresse appena inumidite di arnica (un cucchiaino da caff di Arnica
T.M. 40% / Alcool q.s.p. 100% in un terzo di bicchiere dacqua). Con questa
soluzione, umettare molto leggermente una flanella - arnica e lana vanno
daccordo - che si lascia sopra larticolazione malata. Inumidire di nuovo una o
due volte al giorno. Le compresse devono essere mantenute a temperatura adegua-
ta con laiuto di una borsa di acqua calda. Non si deve dimenticare il cuore
dando tre volte al giorno 10 gocce di Hyoscyamus 0,01% / Onopordon 2,5%
/ Primula officinalis 2,5% / Eccipiente q.b. 100% dil. Questa terapia mi ha
sempre permesso di ottenere complete guarigioni senza complicanze e non ho mai
fatto ricorso al salicilato o agli antiinfiammatori.

Scoliosi e cifosi Nel corso del secondo settennio, il rachide deve essere oggetto di
particolare attenzione, poich questo il periodo in cui compaiono
deformazioni come la scoliosi, la cifosi e la lordosi. Queste affezioni, a
ragione, sono state messe in relazione con la frequentazione della scuola,
Dai sette ai quattordici anni 79

ma stata loro attribuita a torto una causa meccanica: lo stare a lungo


seduti e il portare le cartelle sovraccariche. Abbiamo visto che mettersi
ritti in verticale e la posizione eretta sono effetto dellazione dellIo (gli
animali, che non hanno Io, stanno in orizzontale, anche le scimmie). LIo,
che si stacca dal corpo durante il sonno, lo ritrova al mattino. Questa
incarnazione dovrebbe normalmente effettuarsi velocemente e completa-
mente, cosa che si manifesterebbe attraverso la gioia e lentusiasmo. Ora,
sottoposto al sovraccarico delle funzioni intellettuali (non la cartella che
pesa ma la testa!) lIo si incarna solo a malincuore e prende possesso
dellorganismo in maniera incompleta; il bambino si sveglia male, muso-
ne, si trascina e il suo rachide non ha pi la forza di opporsi alla gravit e si
incurva. Daltra parte, le forze eteriche sono troppo assorbite dai processi
intellettuali a detrimento dei processi vegetativi.

Non possibile rimediare a tali inconvenienti con semplici cambiamenti Prevenzione e


di programmi; soprattutto la maniera di insegnare che deve essere modificata. trattamento delle
Sul piano medico, si deve cercare di fortificare lIo e il corpo eterico. Dobbiamo scoliosi
pensare prima di tutto ai Sali Calcarei nutritivi, al Fosforo (in D5 o D6 la
mattina), al ferro (Ferrum sidereum D10). Possiamo anche aiutare lIo a
prendere possesso dellorganismo con una frizione di acqua salata fredda sulla
parte alta del dorso e sulle spalle al risveglio (un grosso pugno di sale marino in
un litro di acqua). Per fortificare il corpo eterico, dobbiamo dare Prunus
spinosa D3 dil. (10 gocce tre volte al giorno) o se possibile Prunus spinosa c.
ferro Wala. In casi gravi di morbo di Scheuermann, bisogner considerare
lallontanamento dalla scuola e fare iniezioni sottocutanee di Bambusa D6 /
Dischi vertebrali D4 / Equisetum arvense D15 / Formica rufa D3 /
Stannum met. D6 aa che si alterna con Betonica off. D3 / Rosmarinus off.
D3. Infine, anche in questo caso, leuritmia curativa sar di enorme utilit.

Durante tutto il secondo settennio, lazione del corpo astrale sullor- La muta
ganismo ha provocato una trasformazione profonda, una maturazione il
cui risultato la pubert. Cosa che constatiamo esternamente, la muta in
senso lato, la metamorfosi di tutto lorganismo, accadono in pochissimo
tempo, in rapporto al lavoro interiore che si realizzato durante i sette
anni precedenti, cosa che dona loro un andamento spettacolare. Il tono
della voce si abbassa di unottava nel ragazzo, solo di un tono nella
ragazza, cosa che dimostra che in questultima il processo di incarnazione
meno profondo che nel ragazzo. Anche le forme femminili avranno un
rilievo pi arrotondato, espressione del lavoro pi intenso delle forze
eteriche. Nel ragazzo, viceversa, lIo e il corpo astrale si impadroniranno
pi direttamente del corpo fisico al polo neurosensoriale, cosa che si
tradurr in forme pi spigolose, in una respirazione di tipo addominale (il
corpo astrale, attraverso il polo neurosensoriale scende pi profondamen-
te nellorganismo) e in una maggiore capacit cerebrale (predominanza del
80 Medicina antroposofica

polo neurosensoriale).
Avendo compiuto queste trasformazioni, il corpo astrale diventa a
sua vola libero e disponibile per altri compiti. Accade a lui quello che era
accaduto al corpo fisico alla nascita e al corpo astrale nasce a quattordici
anni.
Questo periodo generalmente considerato come un passaggio par-
ticolarmente difficile. Esso pi agevolmente superato dagli allievi delle
scuole Rudolf Steiner, dove si applica una pedagogia che tiene conto tanto
delle realt psichiche e spirituali che di quelle materiali.

NOTE

1 Questa terapia attraverso il movimento rappresenta lapplicazione specializzata


delleuritmia, concepita prima di tutto come arte del movimento. Con
leuritmia, si esprime in modo artistico, col movimento di tutto luomo,
linsieme dei rapporti che regnano nel mondo dei suoni - linguaggio e musica.
Leuritmia curativa modifica questi movimenti in maniera che si ripercuotano
su colui che li pratica e stimolino in lui le forze che presiedono alla formazione
e alle funzioni dellorganismo. (Dr. Walter Holtzapfel, La medicina dellavveni-
re, p. 29. Edizioni del Centre Triades, Parigi 1986).

2 Citato da F. Husemann in Das Bild des Menschen als Grundlage der Heilkunst. Op.
cit.
81

Capitolo IX

Dai quattordici ai ventuno anni

La liberazione del corpo astrale intorno ai quattordici anni mette a La nascita del corpo
disposizione degli adolescenti, che hanno doppiato il capo della pubert, astrale
nuove forze delle quali dovranno imparare a servirsi. La maniera in cui ne
faranno uso dimostra nuovamente la differenza dei processi di incarnazio-
ne nei due sessi. Nella ragazza, queste forze, meno profondamente incarna-
te, si manifestano in maniera pi superficiale, sono come un abito, una
toilette di cui si pu approfittare per cercare di vedere leffetto che fa sugli
altri. C sempre la tentazione di vedere sino a che punto si pu arrivare, e
a un professore necessaria molta vigilanza, molta presenza di spirito, e
anche molto umorismo per salvare la faccia. Poich non si tratta pi di
usare semplicemente lautorit come nel primo settennio. L lautorit
aveva il suo spazio, a condizione di emanare quellincontestabile superio-
rit che il bambino ammira; dopo i quattordici anni, essa rischia di
degenerare in autoritarismo e di suscitare la ribellione.
Nel ragazzo, queste forze astrali libere agiscono pi in profondit, in
maniera pi intima; provocano anche, in lui, un senso di imbarazzo, da l
la tendenza a ripiegarsi su se stesso, a diventare un po orso, fino a fare dei
grugniti a mo di risposte. Neppure in questo caso, lautorit servirebbe a
niente; serve al contrario il tatto, la delicatezza per dimostrare al giovane
che queste forze che egli non sa ancora usare gli danno una coscienza pi
sveglia, una capacit di ragionamento che prima non possedeva; non
forse questo il periodo delle interminabili chiacchierate tra amici?

Nellanimale, la curva ascendente termina con la comparsa della Luomo e lanimale


possibilit di procreare che segna linizio dellinvecchiamento. Nelluo-
mo, viceversa, lo sviluppo ascendente prosegue dopo la pubert e quando
la curva diventer discendente sul piano fisico, essa potr restare ascenden-
te sul piano spirituale fino alla morte, a meno che lessere non si abbando-
ni alla materia e non ricada cos in una certa animalit. Siamo dunque in
presenza di due tendenze, luna piuttosto femminile, laltra piuttosto
maschile, nella maniera di integrare le forze astrali divenute libere. Spinte
82 Medicina antroposofica

allestremo, queste due tendenze diventeranno predisposizioni morbose.


Nelle ragazze, se questa astralit non controllata, se ella non capace,
sotto linfluenza dellIo, di strutturare la spinta vitale delle forze eteriche,
si manifester in maniera caotica e vedremo apparire listerismo. Ne
abbiamo perlato nel quarto capitolo e non ci torneremo su. Se, al contra-
rio, si esagera la tendenza maschile, se le forze astrali penetrano troppo
profondamente nellorganismo, lanima si interesser troppo alla materia
e specialmente al corpo, cosa che rischia di provocare una propensione
allerotismo e pu portare, in certi casi, alla schizofrenia. anche possibi-
le che dei ragazzi siano soggetti allisterismo e delle ragazze allerotismo o
alla schizofrenia, ma linverso comunque pi frequente.

La clorosi... Linsufficienza dei processi di incarnazione nelle ragazze pu essere


la causa di una malattia divenuta ai nostri giorni abbastanza rara: la clorosi
o anemia essenziale delle ragazze. La pratica degli sports, la vita pi
intensa della nostra epoca, obbligano in qualche modo lIo a prendere
possesso dellorganismo.
Nella clorosi, invece, lIo sembra che si distanzi dallorganismo, che
si incarni a malincuore, dando allammalata limpressione di sentirsi estra-
nea sulla terra. Sul piano fisico, questa insufficienza dei processi di incarna-
zione si traduce in unanemia ipocromica. Il metabolismo del ferro, del
metallo dellincarnazione, non pu avvenire correttamente senza le forze
dellIo. Non si tratta di mancanza di ferro, ma dellimpossibilit per
lorganismo di assimilarlo, anche quando la somministrazione in forti dosi
permette momentaneamente di far regredire i disturbi che caratterizzano
questa malattia.

... e il suo La terapia deve cercare innanzitutto di stimolare questo metabolismo del
trattamento ferro, cosa possibile grazie allutilizzazione dellortica, Urtica dioica, in un
farmaco un altro componente del quale la Fragaria vesca, la fragola: Fragaria
vesca 15% / Mel 5% / Urtica dioica 30% / Eccipiente q.s.p. 100%. Lortica
agisce non tanto per il ferro che contiene, quando per il processo ferro che la
caratterizza. Quanto alla fragola, possiamo dire che orienta questo processo
verso il sangue. Possiamo anche utilizzare Urtica dioica ferro culta 0,1% o
anche 1%, nel quale il ferro ha subito un processo di dinamizzazione attraverso
la pianta (Cfr. nota 7, capitolo IV).
Siccome lanemia ha un rapporto con la luce e con lIo, dobbiamo pensare
naturalmente, come in tutte le affezioni che riflettono un processo di incarnazio-
ne insufficiente, al Phosphorus (D6 al mattino). Infine, alle ragazze che danno
limpressione di fluttuare sopra il suolo, dobbiamo dare un poco di piombo in
D6 o D10, ma con prudenza. Non dimentichiamo il rame, perch rende
lorganismo ricettivo al ferro. Si deve utilizzare ancora una volta sotto forma di
unguento (Cuprum met. D1 ung.) spalmandolo ogni giorno sulla regione
splenica. Prima di chiudere con la clorosi, ricordiamo che il ferro ha dei dei
Dai quattordici ai ventuno anni 83

fratelli, gli elementi 27 e 28 della classificazione periodica, dei quali uno, il


cobalto, pu essere utile nei casi refrattari.

Bench non sia esclusivamente appartenente al terzo settennio, la La tubercolosi


tubercolosi compare frequentemente in questo periodo ed tanto meno
fuori luogo parlarne adesso in quanto essa presenta una parentela
eziologica con listerismo. Abbiamo definito questultimo come un ecces-
so dei processi vegetativi di elaborazione. Quando questi debordano nella
regione polmonare, vi creano la predisposizione alla tubercolosi. Linfe-
zione dunque non linizio della malattia, essa non che la conseguenze di
condizioni anormali persistenti che si sono installate nellorganismo.
Questo non significa che il contagio non esiste. Solamente esso si manife-
sta meno sul piano fisico che su quello psichico. Le persone che vivono in
comune, allinfuori delleventualit di una costituzione affine quando
entra in gioco lereditariet, hanno la tendenza a inflenzarsi a vicenda;
fenomeni di mimetismo compaiono soprattutto in quelli che hanno un Io
meno forte, che possono avere predisposizioni morbose affini. Il tipo
isterico, con la sua grande labilit, , evidentemente, particolarmente
esposto a questo genere di contagio. Questo concorda col particolare
psichismo dei tubercolotici, caratterizzato dalla fantasia, dal senso della
creazione artistica, che sono allopposto del pensiero astratto nato dalle
forze di strutturazione del polo neurosensoriale. Non raro constatare in
questi ammalati una certa noncuranza di fronte al loro stato che pu
arrivare alla fuga dalle realt terrene, manifestazione di un vero rifiuto di
incarnarsi. Non somiglia questo a quando abbiamo constatato nellanemia
clorotica?

Perch questa predilezione della tubercolosi per il polmone? inte- Predilezione della
ressante fare un parallelo tra questo fatto e la bassa percentuale di silice tubercolosi per il
contenuta in questo organo. Tra tutti gli organi, il polmone quello che polmone
ne contiene di meno. Viceversa il pancreas, lorgano pi ricco di silice,
non quasi mai colpito da tubercolosi. La ghiandola surrenale, altro
organo povero di silice, costituisce un altro luogo di elezione per il bacillo
di Koch.
Questi fatti colpiscono ancora di pi quando si viene a sapere che il
polmone destro, pi povero di silice viene colpito pi spesso del sinistro.
La silice, il cristallo di roccia, lespressione delle forze di strutturazione
del polo superiore; essa limmagine della luce, del pensiero lucido che
arriva allastrazione, esattamente tutto quello che manca nella tubercolosi
caratterizzata dalla comparsa di processi vegetativi, dalla formazione di
essudati, necrosi caseose e pus. Queste ultime sono espressione delle forze
del metabolismo. Quando la tubercolosi guarisce, saranno di nuovo i
processi opposti di mineralizzazione e calcificazione a riprendere il
sopravvento. Per concludere, il polmone, che il pi basso degli organi del
84 Medicina antroposofica

polo superiore, per la sua posizione, quello che sottoposto di meno alle
forze di strutturazione.

Il ruolo della luce Abbiamo ricordato laffinit della silice con la luce, che, anchessa,
ha un ruolo importante nella tubercolosi. Sappiamo che la sua insufficien-
za pu favorire la malattia; conosciamo anche la fragilit del bacillo di
Koch esposto al sole e pi esattamente ai raggi ultravioletti. Conosciamo
anche lazione benefica della luce ben dosata sui tubercoloci. Al contrario,
una intempestiva esposizione al sole pu essere allorigine di una tuberco-
losi particolarmente grave. Rudolf Steiner parla di metabolismo della
luce. Questa, penetrando nellorganismo, subisce una metamorfosi. Nella
stessa maniera in cui gli alimenti devono essere trasformati prima di
penetrare nel nostro organismo, la luce deve essere trasformata per poter
essere assimilata. Questa luce trasformata possiede anchessa un potere
battericida. Se lorganismo ne dispone in quantit sufficiente, i bacilli non
potranno svilupparsi. Pu accadere che linsufficienza di luce esterna sia la
causa della carenza in luce trasformata, ma pi spesso lorganismo che, in
seguito allazione insufficiente dellIo a livello della pelle, incapace di
assicurare questa metamorfosi. Niente di strano allora, che una persona la
cui pelle, organo di metamorfosi della luce, stata danneggiata da una
esposizione intempestiva al sole, diventa incapace di assicurare corretta-
mente questa trasformazione e si particolarmente esposta a una massiva
invasione bacillare. Questa doppia eziologia, sia per insufficienza di luce,
sia per incapacit di trasformarla, labbiamo gi incontrata studiando il
rachitismo.

Trattamento della Nel trattamento della tubercolosi, dobbiamo cercare prima di tutto di
tubercolosi polmonare fortificare i processi di strutturazione nati dal polo superiore; non sarebbe male
se, a questo scopo, lammalato si sottoponesse a rigorosi esercizi di pensiero
studiando, per esempio, geometria. Dobbiamo ridurre la tendenza a debordare
del polo metabolico moderando lapporto alimentare. Non c niente di pi
sbagliato che voler sovralimentare un tubercolotico. Dobbiamo agire sul proces-
so di metamorfosi della luce con Phosphorus D5 somministrato al risveglio.
Bisogna tuttavia sospendere Phosphorus nei mesi di aprile, maggio e giugno,
durante i quali potrebbe essere causa di emottisi. Durante questo periodo si pu
sostituire con Magnesia phosphorica D6. Dobbiamo stimolare i processi di
incarnazione col ferro, che possiamo prescrivere sotto forma di Ferrum
rosatum, preparazione che associa al ferro petali di rose rosse. bene dare
contemporaneamente Graphites, che apporta anche forze di strutturazione. Si
deve prescrivere Ferrum rosatum D2 10% / Graphites D14 10% /
Eccipiente q.b. 100% dil., tre volte al giorno. Ai soggetti floridi, si deve
prescrivere Ferrum muriaticum 0,1% / Graphites D15 q.b. 100% dil. Biso-
gna utilizzare anche le forze di strutturazione della silice, che sarebbe meglio
Dai quattordici ai ventuno anni 85

dare sotto la forma vegetale dEquisetum. Non bisogna mai dimenticare di


curare contemporaneamente il fegato con Chelidonium o con Fragaria vesca /
Vitis vinifera, perch quello che questorgano avr metabolizzato bene avr una
minore tendenza a debordare verso il polmone.

Verso i ventun anni avverr una quarta nascita quella dellIo. Non La nascita dellIo
per caso che questa et era stata scelta per accedere alla maggiore et,
poich solo la libera disposizione dellIo permette allindividuo di assume-
re le sue responsabilit in tutta coscienza. Tra i quattordici e i ventun anni,
il pensiero ancora fortemente influenzato dallaffettivit; solo dopo la
liberazione dellIo che avr la possibilit di diventare realmente obiettivo.
Qui si tratta proprio di una possibilit che non sempre sar messa a
profitto!.
Vi sono ancora nellevoluzione dellindividuo altri periodi di sette
anni, ma, dato che hanno un rapporto meno diretto con la medicina, non
ne parleremo. Facciamo notare tuttavia che i doni che portiamo nascendo
ci permettono di progredire solo verso i ventotto anni; quello che divente-
remo dopo questa et sar frutto del lavoro che compiremo su noi stessi.
Non c da meravigliarsi se alcuni, mentalmente, non vanno mai oltre
questa et.
87

PARTE TERZA

I quattro organi cardinali

Da molto tempo, stato attribuito un ruolo dominante a certi organi o


gruppi di organi che sono stati chiamati organi cardinali. Essi sono stati
tradizionalmente collegati ai quattro elementi naturali - terra, acqua, aria,
fuoco - come i diversi temperamenti. Lantroposofia dimostra che ciascuno di
questi organi pu essere messo in rapporto con uno dei quattro elementi che
costituiscono luomo. Riassumiamo linsieme di queste analogie nel seguente
specchietto:

ELEMENTI ORGANI ELEMENTI TEMPERAMENTI


COSTITUTIVI CARDINALI NATURALI

Io cuore fuoco collerico

sanguigno (1)
Corpo astrale rene aria o nervoso

linfatico o
Corpo eterico fegato acqua flemmatico
Corpo fisico polmone terra malinconico

La conoscenza di questi rapporti permette una migliore comprensione


della patologia di questi organi. Tenteremo di dimostrare in quale misura
losservazione ci permette di confermare questi rapporti e descriveremo per
ciascuno di essi alcune affezioni tipiche, nelle loro manifestazioni sia fisiche che
psichiche.
Abbiamo visto nel capitolo IV che un disturbo si pu manifestare su tre
piani - leterico o funzionale, il fisico, e lastrale e psichico. Ci sforzeremo, nel
corso delle descrizioni che seguono, di collegare questi diversi piani, di mostrare
88 Medicina antroposofica

in particolare come funziona ogni organo in quanto specchio dellanima. Ci


ci permetter di dedurne nuovi impulsi terapeutici come ce li propone la medici-
na antroposofica.

NOTA

1 Il termine sanguigno adoperato da Rudolf Steiner si pu prestare a


confusione, dato che certe classificazioni utilizzano questo termine per
designare il temperamento collerico. Mi servir tanto pi volentieri
del termine nervoso in quanto Rudolf Steiner mette il suo tempera-
mento sanguigno in rapporto col sistema nervoso.
89

Capitolo X

Il polmone

Il polmone, per la sua funzione respiratoria, sembrerebbe essere a Lorgano-terra


priori un organo-aria, ma ci che importa qui non tanto la sostanza che
attraversa lorgano quanto il ruolo che questo assicura nellorganismo.
Ora il polmone prima di tutto lorgano che ci mette in rapporto diretto
col mondo esterno. Lapparato digerente, per esempio, non presenta rap-
porti cos immediati col mondo esterno, poich gli alimenti sono trasfor-
mati quando arrivano allinterno dellorganismo, cosa che non avviene
per laria. Il polmone comincia a funzionare sin dal momento in cui
veniamo al mondo, quando diventiamo esseri terrestri; esso dunque un
organo dellincarnazione.
Con la prima respirazione il corpo astrale si lega al complesso fisico-
eterico; al momento della morte, con lultima espirazione, esso lo lascer
definitivamente. Ma ad ogni inspirazione questo legame tra i complessi
superiori e quelli inferiori si intensifica, per allentarsi ad ogni espirazione.
Queste constatazioni ci inducono gi a considerare il polmone come
un organo-terra; ma ce ne sono altre. Il polmone strettamente legato al
sistema nervoso (dunque al polo freddo dellorganismo); ci si manifesta
tanto nel corso dellembriogenesi quanto nel funzionamento dellorgano,
il quale dipende dal sistema nervoso molto pi strettamente del cuore,
cosa che ci permette cosa di modificare volontariamente il nostro ritmo di
respirazione.
Il polmone anche un organo freddo la cui temperatura si aggira sui
35,5. Il freddo non proprio una particolare caratteristica dellelemento
terra? Infine, il polmone, per la sua funzione di regolazione del contenuto
di CO2, agisce sul metabolismo dei carbonati e specialmente del carbonato
di calcio, che un elemento tipicamente terra. Il deposito di calcare
nella conchiglia dellostrica, per esempio, laspetto polare di unintensa
vitalit; non diamo proprio Conchae (Calcarea carbonica) ai soggetti che
presentano la tendenza a sviluppare i loro processi vitali in eccesso - a
detrimento, sintende, della coscienza - a diventare troppo molluschi?
90 Medicina antroposofica

Lasma Se il polmone un organo-terra, necessario nondimeno che


questa tendenza rimanga nei limiti fisiologici. Il suo eccesso conduce ad
affezioni come lasma. Noi assistiamo, in questa malattia, a manifestazioni
spasmodiche della funzione respiratoria. Laria trattenuta negli alveoli
polmonari, perch il corpo astrale si lega troppo intensamente allorgano.
Lammalato d limpressione di aver paura ad espirare e questa angoscia
una tipica manifestazione del corpo astrale. La ritenzione dellaria impedi-
sce evidentemente linspirazione. Questo legame troppo intenso del corpo
astrale, questa pressione che esercita sullorgano provoca la secrezione
di muco che peggiora ancor di pi la difficolt respiratoria. Non bisogna
dimenticare che tutto ci che escrezione, nellorganismo, una funzione
del corpo astrale, la funzione di secrezione ghiandolare propriamente
detta appartiene invece al corpo eterico. Queste secrezioni mucose della
crisi asmatica sono consistenti, strutturate sotto forma di spirali di
Curschmann o di cristalli di Charcot-Leyden. Sono queste le manifestazio-
ni di un processo di mineralizzazione, di una tendenza terra troppo
marcata, e gli spasmi compaiono come un tentativo del corpo astrale di
venire a capo di questa durezza, di questa anormale resistenza. Assistiamo,
nellasma, allo spostamento di un processo che, normale al polo cefalico,
diventa patologico quando scende nel polmone.
In effetti, quando pensiamo, noi cristalliziamo unidea, la riteniamo,
la strutturiamo grazie allattivit del corpo astrale. anormale che tali
processi compaiano a livello polmonare, dove lo scambio con lambiente
esterno deve avvenire ritmicamente, armoniosamente.

Asma e tubercolosi Ci che avviene nellasma il contrario di quello che abbiamo


osservato nella tubercolosi nella quale ci che al proprio posto al polo
metabolico ha la tendenza a invadere il polmone. Nella tubercolosi la
forma si perde, assistiamo alla lisi dei tessuti e appare una vita batterica
anormale; invece nellasma si manifestano fenomeni spasmodici, processi
di mineralizzazione, di strutturazione. Il polmone diventa allora troppo
terra. Nello psichismo di questi ammalati, noi ritroviamo questa stessa
polarit. Il tubercolotico, come abbiamo visto, si distingue per la sua
fantasia, per la sua noncuranza; lasmatico viceversa per la sua ansia, per il
suo ripiegamento in se stesso. Il tubercolotico sembra pi giovane di
quello che in realt, lasmatico pi vecchio. Questo non impedisce che
processi di mineralizzazione accompagnino la guarigione dei
tubercolotici provocando un pi rapido invecchiamento.

Asma e diatesi Nella genesi dellasma, si ritrova spesso una diatesi essudativa. Ebbe-
essudativa ne, questa affezione consiste in uno spostamento di funzioni metaboliche
nella zona neurosensoriale alla quale appartiene la pelle, cosa che sembre-
rebbe contraddire ci che ho detto dellasma. In realt qui siamo di nuovo
in presenza di quella legge del pendolo che, a una tendenza, ne fa seguire
Il polmone 91

unaltra in direzione opposta. Tanto pi il pendolo stato spostato verso


un lato, tanto pi ampia sar la sua oscillazione verso laltro lato. Non
dunque sorprendente incontrare spesso unasma allorch la diatesi
essudativa stata repressa invece che vinta. La stessa osservazione vale per
lasma che succede alle influenze, alle polmoniti o anche alle tubercolosi,
soprattutto quando queste malattie sono state trattate con antibiotici.

Ma si tratta ancora di asma le cui genesi diversa e la cui origine si Asma e bronchite
colloca realmente al polo metabolico. Le troviamo in quei soggetti di tipo
digestivo, nei quali le manifestazioni spasmodiche del corpo astrale non
sono che una reazione a un sovraccarico sostanziale nato dal polo metabo-
lico. Questi ammalati sono simili a coloro che soffrono di bronchite
cronica, malattia associata talvolta allasma.

Per il trattamento dellasma, Rudolf Steiner ha indicato tre farmaci di Trattamento


base da somministrare sotto forma di iniezioni sottocutanee: dellasma
1 Prunnus spinosa D5 da iniettare nella nuca;
2 Tabacum D10 da iniettare nellangolo corto-vertebrale;
3 Succus citri / Succus cydoniae da 1 a 3% da iniettare tra le spalle.
Queste iniezioni sottocutanee sono somministrate successivamente nellor-
dine indicato a due giorni di intervallo, ossia tre volte alla settimana.
Prunus spinosa, la susina selvatica, possiede un sovrappi di forze vitali
che non si esauriscono in una rapida crescita della pianta. Queste forze vengono
in aiuto a quelle del corpo eterico, cos questa pianta particolarmente adatta
agli organismi esauriti, svuotati della loro vitalit.
Tabacum agisce in modo pi particolare sullorganismo-aria ed per
questo che questa pianta abitualmente fumata. La foglia del Tabacum presenta
una zona interna dallaspetto spugnoso che indica la sua affinit con lelemento
aria. Questultimo il supporto del corpo astrale. Rudolf Steiner dice di
Tabacum che corregge la deformazioni del corpo astrale. Questo farmaco deve
essere iniettato a livello dei reni che, lo vedremo in seguito, sono organi-aria in
seno ai quali il corpo astrale particolarmente attivo.
Succus citri / Succus cydoniae una composizione di succo di limone e
di mucillagine di mela cotogna che ha unazione elettiva sulle mucose, che
fortifica e rende meno irritabili. Daltronde il farmaco specifico per il raffred-
dore da fieno (ne parleremo pi dettagliatamente).
Come complemento delle iniezioni, Rudolf Steiner consigliava di dare
Quercus, cort. 10% dil., 10 gocce al mattino e Veronica off. la sera, sia per
infusione, sia anche in diluizione 10%, 10 gocce. Veronica aiuta il corpo astrale
a liberarsi e facilita il sonno mentre Quercus agisce piuttosto nella direzione di
Calcarea carbonica.
talvolta difficile fare a meno di uno spasmolitico in caso di crisi,
specialmente quando lammalato vi si abituato. Si potr sostituire con uninie-
zione di Lobelia off. D6, pianta il cui frutto formato da una capsula vescicolosa
92 Medicina antroposofica

riproduce il processo di ritenzione dellaria che abbiamo osservato nellasma.


Esattamente come Tabacum, questa pianta ha un rapporto con lorganismo-aria
e talvolta fumata dagli Indiani dellAmerica del Nord. Belladonna D3 per
iniezioni aiuta a far cessare lo spasmo specialmente nei bambini. Negli ammala-
ti anziani, molto meno sensibili, bene cominciare il trattamento con bagni
solforati (Kalium sulfuratum 20% p.b., un cucchiaio da minestra).
Dopo il trattamento tipico che abbiamo appena indicato, bisogna general-
mente ricorrere a una terapia pi individualizzata, per consolidare quello che si
ottenuto col trattamento standard. Per determinarla, utile conoscere, oltre il
temperamento dellammalato, le condizioni climatiche o meteorologiche che
scatenano abitualmente la crisi. Si deve dare Blatta orientalis agli ammalati
sensibili al calore umido, Calcarea carbonica e Arsenicum album a quelli
sensibili al freddo, Apis a quelli sensibili al caldo, ecc. Non raro vedere un
trattamento per lasma cos condotto scatenare unaffezione febbrile acuta, tal-
volta abbastanza violenta. Ci indica che si in via di guarigione e bisogna, pi
che mai, saper rispettare un tale tipo di febbre. Riappare talvolta un eczema che
bisogna allora curare molto attentamente. Personalmente ho guarito cos un
buon numero di casi di asma in buona parte infantili. una grande gioia per il
medico vedere questi esseri gracili, la cui testa appare spesso come affondata tra le
spalle, liberarsi poco a poco del loro calvario, recuperare il ritardo e divenire
capaci di praticare sport come lo sci.

Raffreddore da fieno e Bench non faccia parte delle affezioni polmonari propriamente
allergia dette, parleremo del raffreddore da fieno per la sua parentela con lasma.
Come questultima costituisce una manifestazione allergica.
Ma che cos lallergia? La comprenderemo meglio confrontandola
al suo equivalente psichico. Noi sopportiamo difficilmente certe persone.
Proviamo nei loro riguardi una violenta antipatia e, per poco che siamo
predisposti alla collera, il minimo contatto con loro rischia di farci uscire
dai gangheri. Di fronte e queste persone siamo come sensibilizzati, cosa
che pu tradursi in parole e perfino in atti violenti. Questa antipatia
esacerbata una manifestazione della nostra affettivit che tenta di farci
respingere laltra con tutta lenergia del nostro essere astrale; ma questo
spiegamento di forze smisurato nei confronti dei fattori che lhanno
provocato, al punto che un osservatore esterno trova questa reazione
assolutamente fuori luogo.
Avviene la stessa cosa per lallergia. La reazione della mucosa nella
coriza spasmodica smisurata nei confronti di quel po di polline che lha
provocata. Gli starnuti che laccompagnano sono, sul piano fisico, ci che,
sul piano psichico, costituiscono la collera e lantipatia. Non dunque il
polline che si deve chiamare in causa, ma la costituzione di colui che
reagisce nei suoi confronti in modo cos esplosivo. Le violente reazioni del
corpo astrale, che si tratti di crampi o di spasmi, sono praticamente
sempre segni della sua debolezza come labbiamo caratterizzata nellim-
Il polmone 93

magine dellalpinista che si aggrappa alla roccia tanto di pi quanto pi


debole si sente (Cfr. cap. V).

La terapia del raffreddore da fieno mirer dunque a rinforzare ed armo- Trattamento del
nizzare lazione del corpo astrale a livello della mucosa. A questo fine Rudolf raffreddore da fieno
Steiner ci ha proposto Gencydo (Succus citri / Succus cydoniae). Al momento
della fioritura, il limone sede di un intenso processo di dispersione, sotto forma
di un profumo un po dolciastro. A questo processo di dispersione fa seguito un
processo inverso di concentrazione nel frutto. Questa tendenza centripeta non
arriva al disseccamento, come nei semi, ma lascia il posto ed un rigonfiamento
che mette in gioco le forze eteriche; questo rigonfiamento controllato, limitato
da una scorza che ha quasi la consistenza del cuoio. Queste propriet astringenti
appaiono anche nella formazione dellacido a detrimento degli zuccheri. Utiliz-
zando il limone nella terapia noi mostriamo allorganismo la strada da seguire,
gli diamo un modello. In effetti la mucosa deve essere resistente, non deve lasciare
che i liquidi si disperdano, non deve pi disseccarsi; deve rimanere umida. Anche
la mela cotogna trattiene il processo di formazione dello zucchero, ma questa
volta a beneficio della mucillagine il cui ruolo nelle mucose gi conosciamo.
un frutto aspro, duro, le cui propriet verranno rinforzate da quelle del limone.

Succus citri / Succus cydoniae (Gencydo Weleda) si deve somministra-


re sotto forma di iniezioni sottocutanee, a livello della fossa sopraspinosa, due
volte alla settimana. importante cominciare le iniezioni prima del periodo
della comparsa del raffreddore da fieno, quindi a fine marzo, primi di aprile.
Una seconda serie di 10 iniezioni si deve rifare in autunno. A queste iniezioni si
devono associare delle nebulizzazioni nasali di Gencydo liquido, con laiuto di
un nebulizzatore (bisogna diluire leggermente questo farmaco perch un po
denso). importante che tutta la mucosa nasale sia impregnata di Gencydo. Sin
dal primo anno assisteremo a un miglioramento dello stato dellammalato spesso
spettacolare. Il trattamento si deve continuare per tre anni. Per il primo anno si
devono usare le fiale all1%, per il secondo e il terzo anno fiale al 3% e anche al
5%. raro che un trattamento ben condotto non porti a una totale guarigione
entro tre anni (1).

Abbiamo collegato il raffreddore da fieno e lasma per il loro caratte- Differenza tra asma e
re allergico e per il loro andamento spasmodico, che giustifica un tratta- raffreddore da fieno
mento parzialmente simile, ma non bisogna dimenticare che sotto altri
aspetti esse sono piuttosto malattie opposte. Se nel raffreddore da fieno
osserviamo una forte tendenza centrifuga, nellasma, viceversa, abbiamo
descritto una tendenza centripeta, che arriva alla mineralizzazione sotto
forma di cristalli. Il polmone che ha la tendenza a diventare troppo
consistente, troppo terra sar in questo caso preservato dal Gencydo, che
laiuter a conservare la sua succulenza.
94 Medicina antroposofica

Ruolo del polmone Il polmone, la cui funzione consiste in uno scambio permanente col
nello psichismo mondo fisico, sul piano psichico svolge il ruolo di realizzare il contatto
affettivo col nostro ambiente; poich il contatto sociale, labbiamo gi
visto, anche una forma di respirazione. Una deformazione superficiale
(Cfr. cap. IV) dellorgano, impedendogli di adempiere il suo ruolo di
specchio dellanima, ostacoler le relazioni normali col proprio am-
biente. Una tale deformazione pu avere unorigine costituzionale e mani-
festarsi nel temperamento. Pu anche apparire solo pi tardi e diventare
allora causa di disturbi psichici.

Il temperamento Quando il polmone, organo-terra, ha la tendenza a prendere una


malinconico certa preponderanza sugli altri organi, lintero organismo tende o essere
dominato dal principio terra. Il corpo allora diventa pi denso, pi
fisico di quello che dovrebbe essere e il complesso Io-corpo astrale trova
una certa difficolt a incarnarsi. Questi elementi superiori si trovano
allora nelle condizioni di coloro che hanno un martello troppo pesante in
rapporto alla propria forza, e hanno bisogno di una sforzo sproporzionato
al fine da raggiungere.
Il corpo fisico delluomo-polmone realmente pesante, denso,
poco mobile. La sua andatura pesante, come se trascinasse con le scarpe
zolle di creta. La sua testa spesso inclinata e la sua schiena curva, come se
fosse attirato dal suolo. Questo il ritratto del temperamento malinconi-
co.
Avere a carico un corpo del quale non arriva a essere interamente
padrone per il malinconico sorgente di pena, di sofferenza, cos egli ha la
tendenza a ripiegarsi su se stesso. Egli ha paura di ci che lo circonda e teme
la folla. Pertanto non raro vederlo preferire lanonimato di un grande
magazzino alla piccola boutique che lo obbligherebbe a un contatto pi
intimo con i commercianti.

Psicosi in relazione al Quando queste tendenze si accentuano e prendono un carattere


polmone patologico, vediamo apparire dei sintomi psichici quali lagorafobia: attra-
versare una pubblica piazza, in cui si sente privato di ogni rifugio, per
questi ammalati un vero supplizio. Il ripiegamento su se stessi si accentua
e si popola di fantasticherie pi sistematiche che varie. La loro immobilit
si traduce sul piano del pensiero in due idee fisse, delle quali non possono
liberarsi completamente che essendo coscienti del loro carattere assurdo.
Questa ritenzione delle idee ci ricorda quella dellaria nellasma. Alla
fine li vedremo sprofondare in una profonda malinconia o in un delirio
sistematico.

Trattamento delle Nel trattamento dei disturbi psichici in rapporto con il polmone, bisogne-
psicosi malinconiche rebbe prima di tutto pensare ai bagni solforati caldi. Dobbiamo anche dare
Sulfur o Hepar sulfur, lo zolfo che attiva il metabolismo e aiuta a combattere la
Il polmone 95

tendenza allindurimento. La terapia specifica deve essere costituita dal mercu-


rio, che mobilita enormemente (2) sotto forma di Nasturtium mercurio
cultum (0,1% o 1%) + Pulmine D6 (3) per iniezioni sottocutanee a livello del
torace due o tre volte alla settimana.
Notiamo che Rudolf Steiner (4) consigliava di interessare i soggetti di
temperamento malinconico alle sofferenze degli altri, cosa che evita loro di
richiudersi troppo in se stessi. Ai bambini con questo temperamento egli consi-
gliava di dare molto zucchero.

NOTE

1 Cfr. anche capitolo XXVI, paragrafo Tra solido e liquido.

2 Studieremo in seguito i rapporti tra gli organi, i pianeti e i metalli.

3 Da miscelare nella siringa.

4 Rudolf Steiner, Temperamenti, conferenze del 1909. Editions


Anthroposophique Romandes, Ginevra 3 Ed., 1984.
97

Capitolo XI

Il Fegato

Abbordare lo studio del fegato, equivale a penetrare in una foresta Il fegato,


tropicale. La calda umidit che distingue questultima si ritrova anche organo della vita
nellorgano. Il fegato, organo essenzialmente venoso, ricco di liquidi al
punto tale che le materie secche sono appena pi di quelle contenute nel
sangue. Contrariamente al polmone che presenta, col suo albero bron-
chiale, una configurazione finemente dettagliata, il fegato molle e poco
strutturato. Al contrario del rene, possiede una facolt di rigenerazione
considerevole poich possibile, nella sperimentazione animale, vederlo
ricostruire dopo unasportazione dell80%. Questa propriet ci avvicina
al mondo vegetale e alla sua vitalit. In tedesco, la parola che indica il
fegato: die Leber, deriva da leben, e significa letteralmente: colui che fa
vivere; la stessa cosa in inglese con la parola liver derivato da to live.
Questo prova che un tempo gli uomini sentivano ancora in maniera
istintiva, il rapporto tra questorgano e la vita. probabile che la parola
francese foie tragga origine non da ficatum, colui che ingozzato di fichi,
ma da ficator, la cui radice ritroviamo nella parola vegetale. Daltronde il
fico non forse lalbero della vita?. Poich parliamo di etimologia,
ricordiamo che, in francese, la parola figer significa prendere la consisten-
za del fegato, cosa che ci pone al limite tra i due processi di Solve e Coagula
degli alchimisti, tra la fase liquida e la fase solida. Altri fattori mettono in
evidenza il ruolo del fegato nel metabolismo dellacqua, come la sua
azione sulla diuresi, la sua disfunzione nei versamenti sierosi, gli edemi e
anche nelle ascite da ipertensione portale, che rivela un disturbo pi grave
di una semplice difficolt meccanica. Infine, unesperienza come quella
dellopsiuria provocata fornisce una prova sperimentale di questi rapporti
del fegato con lacqua. Questa fase liquida indispensabile allintenso
chimismo presente in questo organo. Il fegato cos il centro
dellorganismo-acqua, supporto del nostro corpo eterico. Niente di
strano dunque nel fatto che il fegato, come ha detto Rudolf Steiner e
provato Treodor Schwenk (1), sia fortemente influenzato dalla qualit
dellacqua della regione nella quale viviamo.
98 Medicina antroposofica

Il centro Chimico o alchimista? Nella misura in cui il fegato , pi di ogni


del metabolismo altro organo, sede di processi simili e quelli della natura, nella misura in
cui , come dice Rudolf Steiner, un enclave del mondo esterno, il fegato
un chimico. per questo che molto pi facile mettere in evidenza i
processi epatici coi normali metodi di laboratorio. Ma il fegato anche un
alchimista nella misura in cui le forze eteriche partecipano a queste
trasformazioni. La glicogenesi e la glicogenolisi ce ne forniscono un esem-
pio. Nella glicogenesi, il fegato trasforma il glucosio del sangue in
glicogeno, sostanza insolubile simile allamido che immagazzina. Nella
glicogenolisi, il glicogeno trasformato di nuovo in glucosio solubile.
Questi processi, che sono un esempio tipico di Coagula e di Solve, si
alternano secondo un preciso ritmo, indipendente dallorario dei pasti. La
glicogenesi, processo di assimilazione, ha luogo durante la notte; pi
esattamente comincia alle ore 15 per raggiungere il massimo verso le 3 del
mattino. Il processo inverso di glicogenolisi, che una forma di
disassimilazione, comincia verso le 3 e raggiunge il massimo verso le 15;
dunque diurno (2). interessante notare che noi troviamo processi simili
nella formazione dellamido e degli zuccheri nella pianta, cosa che ci
avvicina di nuovo al mondo vegetale, alle forze eteriche e alla foresta
tropicale sopra citata. Il fatto che il fegato possiede, oltre alla circolazione
arteriosa e venosa che ritroviamo in tutti gli organi, una circolazione
portale che gli fornisce un supplemento di CO2, apparenta anche i proces-
si epatici a quelli del mondo vegetale, e in maniera particolare a quelli
della foglia.
Il polo caldo? In seguito ad unesperimento di Claude Bernard, si creduto a lungo
che il fegato fosse il polo caldo dellorganismo. Misure pi recenti e pi
precise hanno dimostrato che non lo per niente e che la sua temperatura
assolutamente la stessa di quella rettale e varia insieme a essa. tuttavia
curioso che i Russi chiamino il fegato petschen, da petsch, stufa, il focolare
della casa. Questo potrebbe essere messo in relazione col fatto che la bile
lelemento fuoco nellorganismo. In effetti, la bile contribuisce, con la
lipasi pancreatica, alla digestioni dei lipidi, sostanze necessarie al manteni-
mento della temperatura del corpo. La secrezione biliare, processo in
rapporto con la degradazione degli alimenti nel tubo digerente, segue un
ritmo nictemerale paragonabile a quello della glicogenolisi, che comincia
alle 3 per raggiungere il massimo verso le 15. Questa bile si accumula nella
cistifellea per essere utilizzata secondo i bisogni della digestione.
Il fatto che queste due funzioni, glicoregolazione e secrezione bilia-
re, segnano un ritmo indipendente dagli orari alimentari, conferma le
concezione del fegato in quanto enclave del mondo esterno. Umidit e
calore, questi due principi che ci sono stati di guida nella fisiologia,
dominano anche la patologia epatica. Troveremo cos malattie caratteriz-
zate dalleccesso o dallinsufficienza di umidit e dalleccesso o dallinsuffi-
cienza di calore.
Il fegato 99

Quando il fegato non assicura pi correttamente il metabolismo Disturbi


dellacqua, quando questa tende ad emanciparsi, essa diventa come un del metabolismo
corpo estraneo per lorganismo, non circola pi, stagna. Vediamo allora dellacqua
apparire edemi e versamenti sierosi. Essendo questi pi o meno lontani dal
fegato, non si pensa ad attribuirgliene la colpa. Si cerca allora una
eziologia locale pi o meno ipotetica. La prova del ruolo avuto dal fegato
in questi versamenti ci sar fornita da prove terapeutiche. In certe condi-
zioni, questi versamenti possono diventare sede di processi infiammatori
reattivi: lorganismo cerca di sbarazzarsi con linfiammazione del liquido
stagnante che si comporta come un corpo estraneo (Cfr. Cap. IV). Osser-
viamo un processo inverso nelle cirrosi, che sarebbe pi esatto chiamare
sclerosi epatiche. Queste affezioni si distinguono per un indurimento del
fegato: il Coagula prende il sopravvento sul Solve. Il fegato si trova allora
nella incapacit di assicurare il suo ruolo di vitalizzatore, soprattutto di
fronte ai liquidi, e avviene dunque la stagnazione sotto forma di ascite.
Anche i versamenti sinoviali e le artrosi sono disturbi del metabolismo
dellacqua ai quali non estraneo il fegato. Questa perdita della forma, sia
per eccesso di liquido, sia per lindurimento dei tessuti articolari e peri-
articolari, accessibile alla terapia epatica.

I disturbi della funzione biliare si devono mettere in rapporto con Disturbi della funzione
lelemento calore. Ne abbiamo un esempio nellepatite catarrale. biliare
Nelleziologia di questa malattia, non raro trovare un consumo eccessi-
vo di grassi o lutilizzazione di grassi di cattiva qualit. Quando lorgani-
smo non arriva pi a metabolizzarli correttamente, essi si comportano da
corpi estranei e creano focolai parassiti (Rudolf Steiner). Questi sono
una fonte di nutrimento, donde lapparizione di processi infiammatori. Il
rapporto tra le epatiti e il calore spiega anche la loro maggior frequenza
nella bella stagione e nei paesi caldi. Queste infiammazioni si accompagna-
no ad un afflusso del sangue al fegato che genera un aumento della produ-
zione di bile. Per un fatto che sembra paradossale, questo aumento di
produzione non pu pi defluire attraverso le vie biliari; tutto avviene
come nellincendio di un cinema, dove gli spettatori sconvolti bloccano le
uscite. La bile rifluisce allora verso il sangue, si spande in tutto lorgani-
smo provocando litterizia o ittero.

Nelle litiasi, assistiamo al fenomeno inverso: il fegato troppo La litiasi biliare


freddo, la produzione di bile insufficiente e si formano dei precipitati che
si depositano sotto forma di calcoli nelle vie biliari. Le coliche epatiche
che appaiono spesso nelle corso delle litiasi biliari sono lespressione di un
sussulto del corpo astrale che tenta di sbarazzarsi dei calcoli.

Rudolf Steiner ha inaugurato una nuova terapia nelle affezioni epatiche Nuovi farmaci
proponendo tre farmaci:
100 Medicina antroposofica

Fragaria vesc, fol. 20% / Vitis vinifera, fol. 20% / Eccipiente q.b. a
100%;
Choleodoron;
Stannum (lo stagno). Inoltre, egli ha messo in luce lazione di piante come
Cichorium intybus e Taraxacum.

Fragaria/Vitis Fragaria / Vitis composto da foglie di fragole e foglie di vite. La fragola


di bosco che cresce al calore umido del sottobosco (ricordo della foresta tropicale)
caratterizzata da un processo di elaborazione degli zuccheri, il cui esito un
ricettacolo carnoso cosparso di numerosi acheni. Anche nella vite, troviamo un
intenso processo delaborazione degli zuccheri, ma questo si compie in piena luce
e in pieno sole. Esso porta alla formazione di un grappolo, ogni acino del quale
circonda qualche seme. Eppure non sono i frutti che noi utilizziamo, ma le
foglie. In queste, i processi in divenire hanno ancora tutta la loro intensit.
Queste due piante, bench abbiamo in comune gli intensi processi di formazione
degli zuccheri, hanno daltra parte caratteri opposti, cosa che fa di Fragaria /
Vitis un farmaco che agisce non su una funzione isolata, ma sullequilibrio tra le
diverse tendenze del fegato. Possiamo prescriverlo in tutte le affezioni epatiche e
specialmente in quelle in rapporto con la circolazione e il metabolismo dellac-
qua. Orientano per la sua prescrizione sintomi come la sete o il desiderio di
zucchero. Dobbiamo dare Fragaria / Vitis tre volte al giorno, prima dei pasti,
in una quantit come un pisello.

Choleodoron Il Choleodoron composto da Chelidonium majus, la celidonia, e


Curcuma xanthorrhiza. La celidonia, chiamata anche erba da verruche, cresce
sui vecchi muri. Le foglie lobate, di tenera consistenza, contrastano con la
durezza dellambiente in cui attecchisce. Il suo lattice giallo ricorda la bile. Il
rizoma di curcuma che fa parte della composizione del curry proviene da una
pianta tropicale. Con esso facciamo un richiamo particolare allelemento calore.
I caratteri dei suoi componenti fanno del Choleodoron il farmaco specifico
delle affezioni biliari, specialmente della litiasi. Dobbiamo somministrarlo prefe-
ribilmente dopo i pasti in ragione di 10 gocce in mezzo bicchiere dacqua calda o per
infusione. necessario prenderlo a lungo, per almeno tre anni, intercalando ogni
tanto una pausa di due settimane. Lazione diCholeodoron notevolmente rapida
nei litiasici di tipo florido, spesso donne bionde, che hanno crisi di coliche epatiche
impressionanti. La sua azione pi lenta negli ammalati bruni, di tipo malinconico.
Dopo aver curato pi di cinquecento ammalati affetti da litiasi biliare, senza aver
avuto una sola volta bisogno di ricorrere allintervento chirurgico, credo di poter
sostenere non solo lefficacia del farmaco, ma anche e soprattutto del metodo che ha
permesso di scoprirlo.

Lo stagno Lazione di Stannum si colloca nellequilibrio tra il Solve e il Coagula,


tra la perdita della forma e la eccessiva rigidit. Questo metallo gioviano,
cristallizzato e nello stesso tempo malleabile, agisce sulle parti molli dellorgani-
Il fegato 101

smo che modella (contrariamente al piombo che agisce sugli elementi minerale e
lo scheletro). Stannum preserva bene tanto dal rammollimento che dalleccessivo
indurimento e impedisce la deformazione. Nei versamenti, dobbiamo prescri-
verlo associato a Bryonia (Bryonia D6 + Stannum met. D10) (3) per iniezioni
sottocutanee in prossimit della zona interessata. Dobbiamo utilizzarlo anche
sotto forma di unguento, spalmando la zona epatica nelle cirrosi e nelle asciti
(Stannum D1 ung.). Lazione di Stannum sar rinforzata e orientata dai
processi di dinamizzazione attraverso le piante, di cui abbiamo precedentemente
parlato (Cfr. nota 7 cap. IV). Cichorium stanno cultum 0,1% agir soprattut-
to sulle malattie calde e acute del fegato, Taraxacum stanno cultum 0,1% sui
processi degenerativi e cronici.

Con queste descrizioni, siamo ben lungi dallavere esaurito la pato-


logia epatica. Le poche affezioni tipiche dovranno servirci da filo di
Arianna e permetterci di trovare una via duscita verso la terapia in ogni
caso particolare. Quello che spesso rende la diagnosi difficile lindolenza
degli ammalati di fegato. A parte la colica epatica, che in realt un
sintomo vescicolare, non possiamo quasi parlare di dolore al fegato. Non
neppure raro vedere gravi malattie epatiche evolversi per degli anni senza
attirare lattenzione dellammalato. altrettanto importante conoscere la
sintomatologia psichica dellorgano.

Luomo-fegato, colui nel quale lorganismo-acqua e il corpo Fegato e


eterico hanno uninfluenza preponderante, caratterizzato da un tempe- temperamento
ramento linfatico o flemmatico. un essere di natura bonaria, che si sente
a proprio agio nei suoi panni come se fosse in un bagno tiepido. Egli
presenta quellinerzia propria dei liquidi che tornano spontaneamente alla
loro posizione di equilibrio. Ha in generale una certa corpulenza e d
unimpressione di elasticit. La sua andatura lenta, regolare, senza pesan-
tezza.

Quando il fegato non recita pi correttamente il suo ruolo di stru- La paura della vita
mento dellanima, queste caratteristiche hanno la tendenza ad accentuarsi.
La bonomia si trasformer in debolezza danimo e linerzia in depressione.
Lammalato avr lidea fissa di perdere il benessere, avr paura della vita e
dei disturbi che essa potrebbe provocargli. Il fegato, organo della vita,
genera con la sua disfunzione la paura della vita che si manifester per
esempio col timore della mancanza di denaro o quello di vedere i suoi
parenti vittime di incidenti. Diventa oggetto di preoccupazioni tutto ci
che lavvenire potrebbe portargli. Questi ammalati hanno anche la ten-
denza a intestardirsi e cavillare. Il disturbo pi caratteristico senza
dubbio la depressione. I metodi che ne sono colpiti diventano incapaci di
assolvere i compiti pi elementari, che appaiono loro come
insormontabili.
102 Medicina antroposofica

Le psicosi epatiche... Spinta allestremo, la depressione diventer totale abulia. Nel secon-
do capitolo, noi abbiamo messo la volont in relazione col metabolismo,
quindi non ci stupiremo di venire a sapere che il fegato capace di
generare tali disturbi. In una delle sue conferenze, Rudolf Steiner (4) mette
lenergia volontaria in relazione col riassorbimento biliare nellintestino:
un riassorbimento troppo intenso ci infiamma, ci spinge allazione; un
riassorbimento insufficiente ci rende indolenti. Cos, nellittero, in cui la
bile trattenuta nel fegato e il riassorbimento praticamente nullo,
risentiamo una invincibile stanchezza. Quando questo riassorbimento
diventa troppo intenso, il desiderio di azione pu degenerare in mania.
Questo sintomo si alterna con quello della depressione nella psicosi mani-
aco-depressiva.
Bench predisposto a questi disturbi, il temperamento linfatico non
ne ha affatto lesclusiva. La nostra alimentazione attuale, mantenendo uno
stato di insufficienza epatica cronica, allorigine di manifestazioni
depressive che colpiscono numerosi ammalati, qualunque sia il loro tem-
peramento.

...e il loro trattamento Tutte queste manifestazioni esigono una terapia epatica come quella da noi
descritta prima. Dobbiamo utilizzare principalmente Hepatine D4 /
Taraxacum stanno cultum 0,1% aa. nella depressione, e Cichorium stanno
cultum 0,1% / Hepatine D4 aa nella malattia calda che la mania.
Se fosse possibile procurarselo, suggerirei di sostituire Hepatine con
Hepar delphini, dato che lestrema sensibilit cutanea di questo cetaceo fa
pensare a una costituzione epatica assolutamente particolare, poich esiste una
polarit tra il fegato e la pelle.
In ogni rallentamento delle funzioni biliari, bisogna pensare anche al
ferro, sia sotto forma di Chelidonium ferro cultum 0,1% per iniezioni
sottocutanee, sia sotto forma di Ferrum met. D1 ung. per unzioni. Iniezioni e
unzioni si devono fare nella zona vescicolare.

NOTE

1 Schwenk T., Grundlage der Potenzforschung, Schwbisch-Gmund, 1954.

2 Wachsmuth G., Erde und Mensch, ihre Bildekrfte. Rhythmen und Lebensprozesse,
vol. I, p. 329. Dornach, 1945.

3 Da miscelare nella siringa.

4 Rudolf Steiner, Mensch und Welt. Das Wirken des Geistes in der Natur, Dornach,
conferenze dottobre 1923.
103

Capitolo XII

Il rene

La fisiologia ha studiato dettagliatamente la funzione escretrice del Un bilancio


rene. Essa d informazioni precise sul volume del sangue che circola, sulla incompleto
proporzione del tasso di ossigeno nellarteria e nella vena renale, sullener-
gia richiesta per il processo di escrezione per controbilanciare la pressione
osmotica e sul numero di calorie trasportate dal sangue che circola. Se si fa
il bilancio energetico del processo, ci si accorge che manca qualcosa:
sparita una parte dellenergia! Possiamo concluderne che nel rene, oltre al
processo di escrezione, avviene qualcosaltro.

Sin dal 1920 e pi precisamente a partire dal 1925, Rudolf Steiner (1) Un organo astrale
aveva attirato, per primo, lattenzione su una seconda funzione del rene,
non meno importante dellescrezione, che consiste nel trasformare le
sostanze alimentari provenienti dalla digestione, a impregnarle di forze
astrali, esattamente come il fegato le aveva impregnate di forze eteriche.
Generalmente, quando un organo possiede una funzione esterna, compie
anche, per contropartita, una funzione interna. Se, per il rene, questa
consiste nellastralizzare le sostanze alimentari, in altre parole a trasfor-
marle in sostanza sensibile, noi troveremo stretti rapporti tra i reni e il
corpo astrale, e il supporto di questultimo che lelemento gassoso (Cfr.
Cap. I).
I processi di escrezione, come abbiamo visto, sono gi sotto la
dipendenza del corpo astrale. Daltra parte, per lalto consumo di ossige-
no, per la sua sensibilit allanossiemia e per la sua incapacit a rigenerarsi,
il rene simile al sistema nervoso che lo strumento del corpo astrale.
Questa somiglianza esiste per il primo abbozzo renale anche sul piano
embriologico. La paura, manifestazione astrale, si ripercuote sul rene
provocando ma pollachiuria. Non si pu fare un accostamento etimologi-
co tra neuron, nervo, e nephros, rene? Infine, curioso notare che lanimale
nervoso per eccellenza e uno tra i pi intelligenti, il cavallo, anche
particolarmente esposto alle affezioni renali e alle coliche. Quando lo si
vede galoppare, criniera al vento, si pu sentire che tra questo animale e
104 Medicina antroposofica

Un organo arterioso lelemento aria ci sono stretti rapporti. Aggiungeremo che la secrezione
renale varia in funzione della pressione atmosferica. Infine, la frequenza di
meteorismo nelle malattie renali una ragione di pi per considerare il
rene come un organo-aria.

Umanizzazione delle Nel rene, questaria si manifesta solo sotto forma di combinazione.
albumine Il rene principalmente un organo arterioso, il sangue della vena renale
contiene poca anidride carbonica e mantiene il color rosso vivo del sangue
arterioso. lopposto di quello che osserviamo nel fegato, che soprattut-
to un organo venoso. Questa combinazione dellossigeno col sangue mo-
stra bene che a questo livello, il corpo astrale, il cui vettore proprio
lossigeno, agisce a contatto dellelemento liquido, dunque attraverso il
corpo eterico, che genera i processi di elaborazione (Cfr. Cap. IV). La
funzione escretrice, invece, implica unazione pi diretta del corpo
astrale, unazione di dinamica neurosensoriale.

Lirradiazione renale Torniamo ai processi di elaborazione; questi poggiano soprattutto


sui protidi. Bench esistano anche nel mondo vegetale, i protidi o albumi-
ne rappresentano la sostanza animale per eccellenza, in altre parole la
sostanza capace di ricevere limpregnazione del corpo astrale, necessaria
per assicurare la sensibilit e la motilit. Gli alimenti che sono stati privati
di ogni astralit e di ogni forza eterica estranea durante il loro passaggio
attraverso il tubo digerente, che hanno raggiunto il punto zero attraver-
sando la parete intestinale, si impregnano di nuovo di astralit umana nel
rene. La secrezione urinaria infine non che la polarit opposta di questo
processo che esige il rigetto di ci che il corpo astrale (e lIo) non pu
utilizzare.

Linsufficienza A questo processo di assimilazione, Rudolf Steiner aveva dato il


dellirradiazione nome di irradiazione renale, poich esso non localizzato esclusivamen-
renale... te nel rene; questi non che il punto di partenza e irradia da l in tutto
lorganismo, determinandovi varie manifestazioni che noi descriveremo
succintamente. Riassumendo, possiamo dire che lirradiamento renale
unazione mediata del corpo astrale, che induce un processo di assimilazio-
ne, mentre lescrezione un azione diretta del corpo astrale, di dinamica
neurosensoriale. Vedremo successivamente ci che succede quando questa
irradiazione renale troppo forte e quando troppo debole.

Unirradiazione troppo debole equivale a un insufficiente processo


di elaborazione delle albumine. quello che spesso osserviamo nei sogget-
ti di costituzione leptosomica. Le albumine insufficientemente
astralizzate hanno la tendenza a comportarsi come corpi estranei, e
come tali a essere eliminati dal rene. Avviene spesso, in tali soggetti, che
lazione insufficiente del corpo astrale non si limiti al solo polo inferiore,
Il rene 105

ma che interessi anche il polo superiore. Si tratta di esseri mal incarnati


nei quali tutto il complesso superiore - corpo astrale e Io - prende possesso
dellinferiore - fisico-eterico - solo a malincuore. Questo ha per conseguen-
za, lo sappiamo, una insufficiente degradazione degli alimenti nel tubo
digerente e il passaggio nel sangue di albumine che hanno conservato
caratteristiche extra-umane che il rene cercher di eliminare. Questi due
fattori: linsufficiente astralizzazione del rene e la incompleta degradazio-
ne nel tubo digerente, si combinano pi o meno nella maggior parte delle
albuminurie. Ritroveremo questa eziologia nellalbuminuria da fatica,
nellalbuminuria ortostatica, nella nefrosi lipoidica, ecc. Caratteristiche
di questo stato sono pure altre manifestazioni come lipotensione
arteriosa, il rallentamento del ritmo respiratorio, le fermentazioni intesti-
nali dei glucidi con rutti ed emissione di gas.

Tutti questi sintomi richiedono il ferro, metallo dellincarnazione, che obbli- ... e il suo trattamento
gher il complesso superiore a prendere meglio possesso dellinferiore. Dobbiamo qui
prescrivere questo metallo sotto forma di Ferrum sidereum D10 / Pancreine D6
aa trit., per bocca o sotto forma di iniezioni. Dobbiamo pensare anche allarsenico,
che sar prudente somministrare sotto forma di Levico D3.

I disturbi dellescrezione: loligruria, lanuria, la ritenzione di sale, I disturbi


sono piuttosto il segno di unazione insufficiente del corpo astrale nella dellescrezione...
sua dinamica neurosensoriale. Essi spesso si accompagnano a nefriti acute
e, di conseguenza, a manifestazioni di tipo infiammatorio, espressione di
una reazione del polo metabolico.

In questo caso, necessario ristabilire, nei reni, larmonia tra i due ...e il loro trattamento
processi. Dobbiamo utilizzare a questo fine la asperella (Equisetum arvense).
In questa pianta, ricca di silice e di zolfo, e che non ha praticamente radici n
fiori, il processo Sal della radice e il processo Sulfur del fiore si compenetrano nel
gambo che in pratica costituisce lintera pianta.
Questa possiede una struttura arieggiata che ci orientano verso
lorgano-aria che il rene. Essa servir in qualche modo da modello, da fattore
armonizzante, tra la dinamica metabolica (Sulfur) e la dinamica
neurosensoriale (Sal), per il rene. Equisetum si deve dunque utilizzare in
generale nelle affezioni del rene, quali che siano le loro caratteristiche. Dobbia-
mo prescrivere Equisetum D6 (eventualmente, nelle malattie di vecchia data in
D15), per bocca e per iniezioni sottocutanee.
Nellanuria, si devono applicare compresse calde sul rene e anche ventose
scarificate. Bisogna anche fare iniezioni di Carbo D15 + Pancreine D6 (2)
nella zona epigastrica (3).

Quando lirradiazione renale diventa troppo forte, il processo di Eccesso di


elaborazione delle albumine diventa ipertrofico e non pi equilibrato irradiazione renale
106 Medicina antroposofica

dai processi di strutturazione che provengono dal polo superiore. Ci


troviamo allora nella situazione descritta a proposito dellisterismo (Cfr.
Cap. IV). Ma si tratta di altro: agendo in maniera troppo intensa al polo del
metabolismo, il corpo astrale diventa incapace di influenzare armoniosa-
mente il corpo fisico attraverso il corpo eterico, reprime questultimo e
tende a fare a meno della sua mediazione. Questo si traduce in crampi, in
spasmi, in ipertensione arteriosa, in fermentazioni putride a spese dei
protidi, in stipsi e in ritenzione di gas con meteorismo. In breve, tutti i
sintomi della simpaticotonia. Sono predisposti a questi disturbi soprattut-
to i soggetti di tipo picnico. Le malattie renali proprie di questo tipo
saranno soprattutto di carattere arterioso, dunque delle glomerulonefriti.

Il problema del sale Dato che la patologia renale pone il problema del sale, necessario
studiarne il ruolo nellorganismo. In genere le piante ne contengono poco,
ma esse sono ricche di potassio. Questultimo, come gli altri alcalini, il
testimone dellattivit eterica. Il cloruro di sodio, invece, un elemento
caratteristico degli esseri animati, altrimenti detti portatori di un corpo
astrale. Luomo e gli animali non possono fare a meno del sale e mantengo-
no la sua percentuale a un tasso molto stabile quali che siano le condizioni
esterne e lapporto alimentare. Il sale dunque deve essere messo in relazio-
ne con il corpo astrale. Senza di lui il corpo astrale non potrebbe agire sul
corpo eterico e sul suo supporto, lorganismo-acqua. Il consumo di sale,
aprendo la via allastrale, risveglia la coscienza. Se, al contrario, il corpo
eterico e lorganismo-acqua prendono il sopravvento sul corpo astrale, la
coscienza si attenua. Cos, i bambini nutriti col latte di vacca, pi ricco di sale
del latte umano, sono pi svegli di quelli nutriti al seno (Cfr. Cap. VII). Il
desiderio di sali generalmente caratteristico di una forte affinit del com-
plesso superiore per il complesso inferiore. La riduzione dellapporto
alimentare di sale aiuter a frenare unazione troppo intensa del corpo astrale.
Sarebbe dunque inopportuno prescrivere una dieta povera di sale quando
lazione del corpo astrale insufficiente. Bisogner tuttavia agire con molto
discernimento, tenendo conto del frequente groviglio dei diversi processi
patologici nelle affezioni renali.

Gli edemi Gli edemi sono spesso legati a una ritenzione di cloruro. Possiamo
allora considerarli come una reazione dellorganismo-acqua, che cerca di
sbarazzarsi del sale ammassandolo in un deposito quando il rene non pi
capace di eliminarlo. Non tutti gli edemi hanno questa origine; essi il pi
delle volte sono lespressione di una paresi dellorganismo-acqua, che
lascia stagnare i liquidi.

Trattamento Il trattamento di una irradiazione renale troppo forte deve dunque


delleccesso di consistere prima di tutto nel moderare lazione del corpo astrale, eventualmente
irradiazione renale
spostandolo da un polo verso laltro; a questo proposito abbiamo gi ricordato il
Il rene 107

ruolo di Tabacum nel capitolo X. Un altro farmaco per questi disturbi Carbo.
Quando carbonizziamo una pianta, tutto ci che vitale viene eliminato,
sussiste solo la struttura il cui vettore il carbone. Daltra parte, il carbone
presenta una notevole affinit con laria, non solo per la sua combustibilit, ma
per le sue propriet di assorbimento dei gas. Carbo cos il respiratore, esso
aiuta il corpo astrale ad assumere i processi respiratori interni dellorganismo. Il
meteorismo uno dei suoi sintomi dominanti. Nelle malattie renali dobbiamo
utilizzarlo in generale in D15. Facciamo ancora presente che uniniezione di
Carbo vegetabilis D30 permette generalmente di calmare una crisi di asma di
origine renale. Utilizzando Carbo equiseti orienteremo pi particolarmente
lazione di Carbo verso il rene.
Un farmaco importante proposto da Rudolf Steiner per il trattamento di
unirradiazione renale troppo intensa la radice di camomilla. Nella pianta,
la radice rappresenta il polo Sal e deve essere messa in relazione col sistema
neurosensoriale delluomo, sul quale possiede unazione elettiva. (Il fiore, vice-
versa, agisce sul polo metabolico). Daltra parte la radice di camomilla ricca di
sali alcalini, che orientano la sua azione verso lorganismo-acqua. Cos, possia-
mo dire che la radice di camomilla possiede delle propriet di strutturazione di
fronte e questo organismo. Dobbiamo prescriverla dunque tutte le volte che c
motivo di armonizzare lazione del corpo astrale sul corpo eterico. Si tratta di un
farmaco dal vasto campo di applicazione. Dobbiamo prescrivere Chamomilla,
rad. in D6, D15 o D30 secondo la zona dei sintomi dominanti, tenendo presente
che le basse diluizioni corrispondono al polo metabolico. Ricordiamo che
Chamomilla, rad. un calmante in caso di agitazione; abbiamo gi visto la sua
utilizzazione in D4 per linsonnia dei bambini.

Un eccesso dellazione del corpo astrale a livello dei reni, nella sua Le nefriti croniche...
dinamica neurosensoriale, sar allorigine di malattie come le nefriti cro-
niche e la nefro-sclerosi. Questi processi sono spesso intricati con altri e
possono evolvere per anni con esacerbazioni successive. Essendo il rene,
allopposto del fegato, incapace di rigenerarsi, la prognosi di queste malat-
tie sfavorevole.

In questo caso, la terapia deve mirare a rinforzare la dinamica opposta, ...e il loro trattamento
quella dunque dellassimilazione. A questo fine dobbiamo utilizzare il rame.
Possiamo impiegare il suo ossido: Cuprite D4 oppure la sua forma vegetale:
Melissa cupro culta 0,1%. Chamomilla cupro culta trover piuttosto la sua
indicazione in caso di manifestazioni spasmodiche. Questi due preparati si
possono somministrare per iniezioni o per os.
Una maniera elegante ed efficace di utilizzare il rame quella di applicar-
lo sotto forma di unguento allaltezza della proiezione renale (angolo costo-
vertebrale). Si pu prescrivere Cuprum met. D1 ungt. o associato a Tabacum:
Cuprum met. D1 / Tabacum D6 aa ungt. Non dobbiamo dimenticare, ben
inteso, Equisetum, del quale possiamo rinforzare la componente Sulfur prescri-
108 Medicina antroposofica

vendo Equisetum sulfuratum tostum, sia in D4 in triturazione, sia in D10 in


diluizione.

Le ghiandole surrenali C labitudine di separare la patologia renale da quella delle ghiandole


surrenali. In realt, se confrontiamo questultima a quello che abbiamo detto a
proposito dei reni, ritroveremo dei sintomi comuni. Lipotensione e lastenia
dellinsufficienza surrenale ci richiameranno i sintomi dellirradiazione renale
troppo debole. Il suo eccesso, viceversa, pu essere in relazione con lipertensione e
i disturbi circolatori che si riscontrano nelliperfunzione dei surreni. Tutti questi
sintomi non sono altro che la traduzione delle stesse irregolarit nellazione del
corpo astrale e richiedono terapie similari.

I processi infettivi... Bench non appartengano in proprio alla patologia renale, necessario
dire qualche parola sul trattamento dei processi infettivi dellapparato urinario.

...e il loro trattamento Nei flemmoni peri-nefritici, dobbiamo utilizzare Apis mell. D2 10% /
Belladonna D2 10% / Eccipienti q.b. a 100% dil. e Carbo vegetabilis 5% /
Sulfur D1 10% / Eccipiente q.b. a 100% trit. alternativamente come nellin-
fiammazione (Cfr. Cap. VI). Dobbiamo iniettare anche Echinacea ang. D3 e
Argentum met. D20.
Nelle pieliti e cistiti, quasi sempre conseguenze di un raffreddore, bisogna
prima di tutto applicare compresse imbevute di un infuso caldo di millefoglio.
Meglio ancora, si deve fare un semicupio con aggiunta dello stesso infuso.
Cantharis comp. Wala (4) un farmaco molto efficace che pu essere sommini-
strato sia per os (10 granuli da tre a sei volte al giorno) sia per iniezioni al basso
ventre (da due a tre alla settimana). Questo farmaco deve sempre essere preso
molto regolarmente, perch una somministrazione sporadica e irregolare sareb-
be senza efficacia. Cantharis D3 per iniezioni gi, da sola, una misura efficace
da applicare allinizio di un trattamento di cistite. Si deve fare liniezione al
basso ventre. In questi casi bisogna pensare anche ad Argentum nitricum D20.

La litiasi renale Dalla parte opposta delle affezioni infiammatorie, troviamo la litiasi
renale, nella quale i processi di mineralizzazione nati dal polo superiore, si
estendono ad organi in cui sono indesiderabili. La composizione dei calco-
li senza importanza dato che lorganismo precipita quei materiali che si
trovano momentaneamente a sua disposizione (urati, fosfati, ossalati o
carbonati). Ci che qui importa, linstallazione di un processo
anorganico di mineralizzazione. Non raro riscontrare questa affezione
nel bambino piccolo in seguito a somministrazione intempestiva di vita-
mina D; ve ne sono perfino di mortali.
interessante notare che gli ammalati colpiti da litiasi renale sem-
brano spesso appartenere allo stesso tipo, al punto che talvolta possibile
sospettare questa malattia a prima vista.
Il rene 109

Il farmaco proposto da Rudolf Steiner in questa affezione, Lapis cancri ...e il suo trattamento
silicicum D15, si compone di silice e di concrezione calcarea del gambero. Per la
sua forma colloidale, la silice si avvicina al mondo organico e agisce sullorgani-
smo-acqua. Il Lapis cancri una concrezione calcarea che appare nella regione
gastrica del gambero al momento della muta. Il gambero ridissolve in seguito
rapidamente questi calcoli, per mineralizzare il suo nuovo guscio, ed per
questo che essi possono essere utilizzati come farmaco nella litiasi. Grazie a Lapis
cancri silicicum, non ho mai dovuto ricorrere ad un intervento chirurgico per
una litiasi renale.
In caso di crisi acuta, bisogna innanzitutto mettere tre ventose, sia nella
zona lombare, sia nella proiezione ventrale delluretere, secondo la localizzazio-
ne del dolore. Spesso, questo atto cos semplice permette di alleviare una crisi
nellarco di un quarto dora. Si pu anche procedere ad applicazioni molto calde.
Talvolta necessario fare uniniezione sottocutanea di Belladonna D3 / Oxalis
acetosella D3 aa, loco dolenti. Questi provvedimenti rendono quasi sempre
superfluo il ricorso agli oppiacei. Quando si incerti tra una crisi di colica renale
e una lombaggine, bisogna ricordare che lammalato colpito da lombaggine
cerca sollievo nellimmobilit e quello colpito da colica renale nel movimento.

Assimilazione ed escrezione, i due aspetti del processo renale, costi- Rene e vita affettiva
tuiscono una specie di ritmo, di respirazione.
Essi sono come una metamorfosi, a un livello pi profondo,
dellinspirazione e dellespirazione polmonare che abbiamo messo in pa-
rallelo con la simpatia e la antipatia (Cfr. Cap. I, nota 3). Tuttavia, questi
due sentimenti sono caratterizzati da un certo grado di coscienza che non
ritroviamo pi nelle manifestazioni psichiche che potremmo mettere in
rapporto con il rene. A questo livello, tutto pi profondo, pi organi-
co, e per conseguenza meno cosciente. In quanto strumento dellanima,
metteremo dunque il rene in rapporto con la vita affettiva profonda. Cos,
la paura di tipo renale sar una paura organica. Questi soggetti temo-
no di avere una malattia occulta, come pure alcune cancerofobie sono
rivelatrici di una disfunzione renale non manifesta.
Simpatia e antipatia sono movimenti diretti verso lesterno; che cosa
diventeranno nella loro metamorfosi renale, cio a dire quando saranno
diretti verso linterno? Questa accettazione o questo rifiuto nella profon-
dit del nostro essere si ripercuoter sul nostro stato danimo, il cui
riflesso il nostro umore.

Essendo il rene un organo-aria, ritroveremo la mobilit dellele- Il temperamento renale


mento gassoso nellumore del soggetto di tipo renale. Avr emozioni
vivaci, brevi e mutevoli. Seguir, come la banderuola, i colpi di vento;
avr la tendenza a svolazzare. Sar facilmente diviso tra direzioni opposte,
donde la sua indecisione e, a un grado maggiore, la tendenza schizoide. Ma
la mobilit non ha solo inconvenienti. Sul piano del pensiero essa apporta
110 Medicina antroposofica

la vivacit dellintelligenza. Siamo qui allopposto dellidea fissa del tipo


malinconico. Eppure questa intelligenza resta fredda, senza passione e se
talvolta la passione vi si manifesta, sar un fuoco di paglia, a volte anche un
fuoco dartificio.
Per quanto riguarda laspetto fisico, si tratta di un soggetto piuttosto
sottile, longilineo, dal viso triangolare, la punta diretta in basso. Egli d a
tratti unimpressione di leggerezza e la sua andatura prende allora landa-
mento di una danza. La sua grande affaticabilit lo fa ricadere presto
nellapatia. Talora lo vedremo camminare a testa alta, talora rester
accasciato sulla poltrona.

La schizofrenia Una lesione superficiale del rene, che non gli consente di assolvere
il compito di strumento dello psichismo, potr essere, se persiste, causa di
gravi disturbi; quello che nel temperamento nervoso era solo tendenza
schizoide diventer schizofrenia. Ci che era un disturbo di assimilazione
sul piano fisico diventer incapacit a digerire, ad assimilare certi avve-
nimenti. Non sono pi le albumine a comportarsi come corpi estranei
allanima, ma i contenuti psichici. Daltra parte, non raro scoprire in
questi ammalati delle disproteinemia.
LIo non occupa pi il centro dellanima e tutto si organizza, allini-
zio spesso logicamente, attorno a questi parassiti psichici che costitui-
scono gli avvenimenti non superati. Siamo in presenza di unaffezione
nella quale il corpo astrale predomina a spese dellIo divenuto incapace di
ordinare il contenuto psichico. Questi ammalati sono quasi sempre sog-
getti intelligenti, i loro ragionamenti sono logici, ma cristallizzati attorno
a unidea direttrice estranea alla realt (spesso variabile nel tempo). Nella
loro anamnesi si scopre spesso una precocit intellettuale unita a un
prematuro invecchiamento fisico e morale. Avremo occasione di
riparlarne a proposito del cancro.
Trattamento delle
psicosi renali A tali ammalati, dobbiamo innanzi tutto somministrare il rame, metallo
dellassimilazione, sotto forma di Melissa cupro culta 0,1% / Renine D3 aa,
per iniezioni sottocutanee (angolo costo-vertebrale). In caso di crampi, di spasmi,
di pressione alta, sostituirlo con Chamomilla cupro culta 0,1% / Renine D3
aa. Come in ogni affezione renale, dobbiamo pensare a Equisetum e a Carbo
vegetabilis. Si potr prescrivere, per esempio, Carbo vegetabilis D30 +
Equisetum D20 (5) per iniezioni sottocutanee, oppure Carbo equiseti D15.
Lapplicazione dellunguento Cuprum met. D1 / Tabacum D6 aa proseguito
regolarmente spesso molto efficace. Infine, si deve tentare di dare un certo peso
a questi ammalati, prescrivendo loro Plumbum, anche sotto forma di unguento
(Plumbum met. D1 25% ungt.), applicato sulla regione splenica. Quando si
vuole orientare lazione del rame verso il sistema nervoso, si pu utilizzare il suo
silicato naturale, Dioptase, in linea di massima in elevata diluizione. Non si
deve dimenticare che questi ammalati in generale mancano di calore. Bisogna
Il rene 111

dunque fare attenzione a che siano sufficientemente vestiti e prescrivere loro,


alloccorrenza, Apis.

NOTE

1 Rudolf Steiner, Medicina e scienza spirituale, conferenza del 1 Aprile 1920 e


Dornach. Op. cit.
Fisiologia e terapia, conferenza de 27 ottobre 1922. Editions Anthroposophiques
Romandes, Ginevra, 1986, pp. 157-161.

2 Da miscelare nella siringa.

3 Cfr. anche capitolo XXVII, paragrafo La nefrite acuta.

4 Questo farmaco, preparato dei Laboratori Wala (Eckwlden R.F.A.), compo-


sto da Cantharis D4 / Vesica urin. D6 / Equisetum D3 / Achillea D3 per i granuli,
e rispettivamente D5, D6, D4, D4 per le fiale iniettabili. Le composizioni che ha
fatto eseguire secondo questa formula non hanno mai dato risultati tanto buoni
quanto quelli della preparazione originale, cosa che mette in evidenza limpor-
tanza del procedimento stesso di preparazione.

5 Da miscelare nella siringa.


113

Capitolo XIII

Il Cuore

Il cuore lorgano centrale del sistema ritmico e anche dellintero


essere umano. Non possiamo tuttavia comprenderlo considerandolo isola-
tamente, perch forma un tuttuno con linsieme della circolazione,
contenente e contenuto, arterie, vene, capillari e sangue.

Abbiamo precedentemente visto (Cfr. Cap. II) che il cuore non deve Ruolo del cuore nella
essere paragonato a una pompa. Questa falsa immagine cos radicata in circolazione
noi per linsegnamento ricevuto sin dalla prima infanzia che ci difficile
concepire che non il cuore che mette il sangue in movimento, ma
viceversa il sangue che mette in movimento il cuore. Eppure, oltre le
esperienze di Manteuffel gi citate, ce lo provano quelle realizzate dalla
preparazione di Starling. Questa consiste nel collegare su un insieme
cuore-polmone una canalizzazione che sostituisce la grande circolazione.
Dal momento in cui il sangue messo in movimento in questa
canalizzazione e raggiunge il cuore, questo si mette a battere, anche dopo
uninterruzione di parecchie ore, anzi di parecchi giorni! La supremazia
del sangue cosi messa chiaramente in evidenza.

Per il calore, per la mobilit, per il suo ruolo nel ricambio e anche Sangue e nervi
per la facolt di intensa rigenerazione (un globulo rosso vive soltanto un
mese), il sangue appartiene al polo del metabolismo ed opposto al
sistema neurosensoriale. Il cuore il punto di incontro tra queste due
polarit che esso equilibra ed armonizza. La preparazione di Starling di cui
abbiamo parlato consente ancora altre constatazioni: quando si intensifica
la corrente sanguigna in direzione del cuore, questorgano in una prima
fase reagisce con un accrescimento dellampiezza delle contrazioni, poi, in
una seconda fase, con una accelerazione del ritmo. Queste due reazioni
come conseguenza hanno un aumento del volume/minuto. Noi non sia-
mo coscienti di tali variazioni di portata nel nostro organismo, ma siamo
perfettamente capaci di percepire laccelerazione del ritmo; dunque
importante sapere che questa accelerazione deve essere riferita
114 Medicina antroposofica

allintensificazione dellapporto venoso, dunque a modificazioni generate


dal metabolismo.

Diastole e sistole Larrivo del sangue venoso nel cuore provoca la diastole. A questo
processo centrifugo di dilatazione segue una reazione neurosensoriale di
contrazione di direzione centripeta, la sistole. Nella diastole il cuore cede
alle forze del polo metabolico, si arrotonda e tende a perdere la propria
forma; viceversa, nella sistole, le forze del polo neurosensoriale lo restrin-
gono e gli ridanno la sua struttura. Diastole e sistole sono cos lespressio-
ne di una polarit (v. figura). Questi due aspetti normalmente si alternano
nel tempo. Possiamo cos trovarne unespressione nel volume in funzione
delle costituzioni: nel tipo picnico, caratterizzato dalla predominanza del
metabolismo, il cuore pi arrotondato; nel leptosomico
neurosensoriale, il cuore allungato.

Variazioni del ritmo Se laumento della portata e laccelerazione del ritmo sono espres-
sioni dellintensificazione dei processi metabolici, come li osserviamo
dopo un pasto o durante la febbre, il rallentamento di questultimo al
contrario espressione dellazione dominante dei processi neurosensoriali.
Ci pu essere osservato quando vi irritazione del nervo vago, nel
riflesso oculo-cardiaco, nella flogosi delle meningi, nelle encefaliti e in
quelle malattie che si accompagnano a una diminuzione del metabolismo.
Constatiamo ancora questo rallentamento del ritmo in caso di violenti
dolori che sono, abbiamo visto, unintensificazione dei processi di co-
scienza. Viceversa, quando lazione del polo neurosensoriale ostacolata,
il ritmo si accelera, cosicch losserviamo in certe paralisi bulbari, in certe
polinevriti e nelle intossicazioni come quella dovuta alla belladonna.
Il cuore 115

Le variazioni del ritmo nel corso dellesistenza riflettono le stesse


tendenze: nel bambino dal metabolismo intenso, il polso pi rapido,
mentre nei vecchi esso rallenta.

Normalmente il cuore ha 72 battiti al minuto. Essendo il ritmo Polso e respirazione


respiratorio di 18 al minuto, noi contiamo quattro pulsazioni per ogni
respirazione. Questo rapporto di 4/1 tende a crescere nel picnico e a
diminuire nel leptosomico, con valori rispettivamente di 5/1 e 3,5/1.
Questi rapporti devono essere ricercati sistematicamente al momento in
cui si esamina un ammalato, dato che la loro modificazione il segno di
uno sforzo del cuore allo scopo di ristabilire lequilibrio tra i poli. Tale
modificazione pu eventualmente riflettere la difficolt che il cuore in-
contra nellassolvere tale compito. Si tratta di un segno sensibile e precoce
che sarebbe colpevole trascurare.

Il cuore dunque il luogo in cui si affrontano le due polarit, in cui si Genesi delle affezioni
compensano e si equilibrano. Il sistema ritmico in se stesso non pu cardiache
ammalarsi, esso per definizione armonia, dunque anche salute. Invece, il
suo strumento fisico, il cuore, pu essere danneggiato quando lo sforzo di
compensazione che gli si domanda va oltre le sue possibilit, soprattutto
quando questo sforzo imposto in maniera permanente. Le affezioni
cardiache sono cos il riflesso del predominio di un polo sullaltro. Esse
sono dunque secondarie e spesso impiegano degli anni per manifestarsi,
tanto il cuore si sforza di ristabilire sempre larmonia. Losservazione
delle lesioni che si sono create d cos relativamente poche informazioni
sul processo morboso. Bisogna prima di tutto studiarle nel tempo, cosa
che implica una anamnesi approfondita. La conoscenza di questi processi
sar per il medico un incitamento sia a prevenire le affezioni cardiache che
a curarle.

Linfluenza preponderante del metabolismo predispone allinfiam- Affezioni per


mazione, ma questo non dice perch questa infiammazione si localizzer preponderanza
metabolica
al cuore. Questa localizzazione probabilmente non mai primitiva; essa
spesso conseguenza di reumatismo articolare acuto, di scarlattina, di angi-
ne difteriche o altro. Non neppure raro trovare un focolaio di infezione
latente, per esempio a livello di un dente, espressione di un processo
metabolico che non al suo posto e che le forze di strutturazione del polo
superiore non possono dominare.

A titolo di esempio, seguiremo un processo simile nel dettaglio, Un esempio


svolgeremo un filo di Arianna capace di guidarci nel labirinto di queste
manifestazioni. Immaginiamo un soggetto nel quale predomini il polo
metabolico. Lassimilazione delle albumine intensa e il polo superiore
116 Medicina antroposofica

non le struttura senza difficolt. In occasione di una situazione conflittua-


le che chiede uno sforzo supplementare al polo superiore, questi processi
di strutturazione sono ostacolati e albumine che presentano strani caratte-
ri cominciano a ingombrare lorganismo. Questo reagisce allora con un
processo infiammatorio, unangina (1) per esempio, che tenta di digerire
queste albumine; se vi riesce, tutto rientra nellorigine. Ma pu accadere
che essa non ci riesca perfettamente, che delle albumine anormali persista-
no. Queste proteine non completamente strutturate si depositano allora
negli interstizi dei tessuti. Un cuore affaticato da sforzi persistenti di
armonizzazione costituir un luogo privilegiato per il deposito di tali
proteine e diventer cos soggetto alle infezioni, poich queste albumine
non completamente umanizzate sono alimento di scelta dei batteri. Il
cuore pu cos divenire sede di processi infettivi che si traducono in
dissoluzione, in perdita della forma dellorgano. quello che riscontriamo
nelle endocarditi, nelle miocarditi, nelle pericarditi. Noi conosciamo le
conseguenze di tali affezioni sul piano anatomico e funzionale.

Malattie infettive Oltre a queste malattie infettive del cuore, o eventualmente associa-
te ad esse, si deve anche considerare un processo morboso legato diretta-
mente alla funzione di equilibrio del cuore. In presenza di un predominio
del metabolismo, la circolazione sanguigna intensa generata dal polo
inferiore tender a sovraccaricare il cuore, a riempirlo troppo; la diastole
sar in un certo senso pi forte della sistole generata dalle forze di
strutturazione del polo superiore. A lungo andare, il cuore ceder a questa
spinta venuta dal metabolismo: si dilater. Tale processo potr, se le cause
persistono, continuare sino allasistolia. Assistiamo qui, come nelle malat-
tie infettive, a una perdita della forma.
Una tale evoluzione spesso lenta, discontinua e insidiosa. Il predo-
minio del metabolismo sul neurosensoriale si manifesta con una diminu-
zione della coscienza e queste affezioni spesso sono indolori. Questo
spiega la frequenza di morti improvvise di questi ammalati che non si
lamentano molto. Talvolta, per scoprire un po di dispnea o
unaffaticabilit di cui non si deve trascurare il significato, necessario
interrogarli con cura.

Trattamento delle La terapia delle affezioni cardiache causate da predominio del polo meta-
affezione da bolico deve prima di tutto essere una profilassi. Nel reumatismo acuto, la
predominio
scarlattina, le angine, e in generale in tutte le malattie infettive, bisogna
metabolico
scaricare il polo metabolico, in altre parole mettere lammalato a dieta e a
riposo a letto.
Questi due provvedimenti eventualmente dovranno proseguire per parecchi
giorni dopo che la febbre scesa, in funzione della malattia. Essi talvolta sono
difficili da ottenere nei bambini ed necessario che il medico faccia valere la propria
autorit. Durante la convalescenza si devono anche evitare le albumine (carne, uova)
Il cuore 117

e si deve proibire che luso del sale sia ripreso troppo presto. La rialimentazione ideale
deve cominciare con composta di mele e riso.
Il ruolo del riposo a letto evidente dato che lattivit muscolare un
processo metabolico. Ma bisogna anche evitare di sollecitare inutilmente il polo
neurosensoriale perch sia in grado di adempiere il suo compito; bisogner
quindi proibire la radio, la televisione e perfino la lettura. Lospedalizzazione,
per il fatto che allontana lammalato dal suo ambiente abituale e dalle sue
quotidiane preoccupazioni, ha talvolta un effetto salutare. Per deve essere di
qualit e che non crei nervosismi supplementari. Tutto dipender dallambiente
nel quale si trova lammalato. Nelle affezioni acute di rigore lisolamento, ma
nelle malattie croniche, una sala comune dove regni il buon umore pu favorire
la guarigione. In tutte le malattie che minacciano particolarmente il cuore e
specialmente in caso di febbre alta, si deve prescrivere, a titolo preventivo,
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente
q.b. a 100% dil. (2).
Nelle malattie infettive del cuore, dobbiamo utilizzare Apis / Belladon-
na alternativamente con Carbo / Sulfur (Cfr. Cap. VI). In caso di attacco del
miocardio, dobbiamo dare della digitale (Digitalis e fol. dig. D3 dil., 5 gocce
tre volte al giorno). Nelle pericarditi, dobbiamo dare Stannum / Bryonia (Cfr.
Cap. XI). Nellendocardite batterica subacuta o malattia di Osler, dobbiamo
innanzitutto prescrivere una dieta vegetariana leggera che comprende una parte
rilevante di verdure crude e frutta. Dobbiamo somministrare per iniezioni
endovenose Argentum met. D30 e Echinacea ang. D3 (uniniezione al giorno
alternate). Dobbiamo prescrivere anche iniezioni sottocutanee di Antimonium
met. D8 2 p. / Aurum met. D10 3 p. e Lachesis da D12 a D15.
In tutte le malattie cardiache di origine metabolica, dobbiamo dare come
trattamento di base Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off.
2,5% / Eccipiente q.b. a 100%, per iniezioni o per os, e Aurum met. a bassa
dinamizzazione (D10, eventualmente D6). Possiamo anche prescrivere il metal-
lo in forma vegetale: Hypericum auro cultum 0,1%, dato che questa forma d
una sfumatura tonificante allauriterapia.
Allo stadio di lesione costituita o di scompenso, dobbiamo dare oltre la
terapia di base, il biancospino, che possiamo prescrivere in associazione secondo
la seguente formula: Adonis vernalis D2 / Convallaria maialis D2 /
Crataegus D2 / Scilla maritima D2 aa dil. Grazie alla scilla, questa composi-
zione aiuta la risoluzione degli edemi.
A proposito di Convallaria, il mughetto, notiamo limportanza in questa
pianta dellelemento ritmico per cui potremmo qualificarla come musicale; i
fiori si dispongono sullo stelo a piani come note su un pentagramma e spesso
formano una quinta e talvolta anche unottava. Ritroviamo questo stesso aspetto
ritmico nella successione dei nodi della radice. Si sarebbe tentati di paragonarla
al sigillo di Salomone col quale divide lhabitat, ma in questultimo il carattere
ritmico pi accentuato nella radice rispetto al mughetto. Le forze di pesantezza
- dunque lelemento terra - sono molto pi marcate nel sigillo di Salomone.
118 Medicina antroposofica

Queste caratteristiche, come pure la struttura pi frastagliata, pi aerea di quella


del mughetto, orientano piuttosto la sua azione verso il polmone.
Negli ammalati pletorici, utilizzeremo con successo Cnicus benedictus
D1 / Paeonia D1 aa dil. (10 gocce tre volte al giorno). Paeonia, peonia o rosa
del contadino non forse limmagine del viso fanciullesco del pletorico?
Per tutte queste affezioni cardiache, la dieta essenziale, poich il cuore
sovraccaricato molto pi spesso dalla alimentazione che dal lavoro muscolare.
Cos si raccomanda di cominciare il trattamento con una cura di mele per una
settimana seguita da tre mesi di dieta vegetariana.

Le affezioni da Quando il cuore subisce in maniera eccessiva lazione indurente e


predominio strutturante del polo neurosensoriale, vediamo comparire manifestazioni
neurosensoriale... molto diverse da quelle provocate dalleccesso del metabolismo. La sistole
predomina sulla diastole, i vasi, e in particolare le arterie coronariche, si
sclerotizzano e presentano stenosi; inoltre, spasmi arteriosi riducono la
circolazione. Talvolta un grumo, processo eccessivo di strutturazione del
sangue, tappa il vaso completamente. Tali processi sono allorigine
dellangor, dellinfarto del miocardio e delle trombosi.
Il dolore e langoscia, la sensazione della morte imminente, sono i
sintomi dominanti di tali affezioni e contrastano con lindolenza delle
affezioni di origine metabolica. In generale, le precordialgie e le nevrosi
cardiache sono lespressione di eccessivi processi di coscienza a livello del
cuore. Quanto alle palpitazioni, esse riflettono generalmente la reazione
del cuore ad un improvviso afflusso sanguigno generato dal polo inferiore
e appartengono piuttosto alle affezioni di origine metabolica.
importante notare che langina pectoris e linfarto del miocardio
colpiscono soprattutto soggetti abbastanza corpulenti, i picnici collerici.
In queste affezioni dunque, non il predominio costituzionale del polo
neurosensoriale che entra in gioco, ma la sua eccessiva sollecitazione per il
genere di vita. Lesempio tipico quello dei managers. Una conferma
lampante dellinfluenza del genere di vita, labbiamo nella seguente osser-
vazione di Enos e Holmes (3). Su alcuni soldati americani dellet media di
22 anni, caduti nella guerra di Corea, sono state sistematicamente pratica-
te delle autopsie. Esse hanno messo il luce il 77% di sclerosi delle corona-
rie, verosimilmente in rapporto con lo stress intenso e continuo al quale
questi soldati erano sottoposti. Viceversa, non si riscontra mai angina
pectoris n infarto nei monaci degli ordini contemplativi, siano o no
vegetariani.

...e il loro trattamento Se nelle malattie cardiache metaboliche abbiamo prescritto un farmaco
preparato da un bacca, quella del biancospino, nelle malattie cardiache indu-
renti, dobbiamo utilizzare un farmaco derivato da un seme duro, quello dello
strofanto, che stimola cos nellorganismo delle forze di reazioni a questa durez-
za (4). Prescriveremo Oleum strophanti D3. Dobbiamo dare anche Aurum
Il cuore 119

met., questa volta in D30 eventualmente associato a Tabacum D10. Prescriven-


do Primula auro culta 0,1%, facciamo appello a una sfumatura rivitalizzante
dellauriterapia. Il trattamento di base deve comprendere anche Hyoscyamus
0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente q.b. a 100%.
Nellangina pectoris, prescriveremo Cactus grandiflorus dalla D1 alla
D4 e Magnesia phosphorica D3 trit. Nellinfarto, faremo appello alle proprie-
t rivitalizzanti di Prunus spinosa D2 o D3, associato a Scorodite D10 e ad
Arnica pl. tota D10 + Tabacum D10 (5), che basta in generale a calmare
lammalato. Nelle trombosi, dobbiamo associare allarnica Hirudo off. D4.
Teniamo presente anche lazione notevole delle unzioni nella regione precordiale
con Aurum met. D5 / Hypericum perf., flos. 10% aa ungt. tanto nelle
nevrosi cardiache che nelle affezioni pi gravi.
Una reale guarigione di queste affezioni non si pu ottenere senza una
completa trasformazione del proprio genere di vita. Allinizio evidentemente
questo sar il riposo assoluto. In seguito sar necessaria una vita calma in cui lo
sviluppo spirituale delluomo far posto poco a poco alla ricerca degli obiettivi
materiali. Unattivit artistica (pittura, euritmia, musica, etc.) aiuter molto
lammalato a ritrovare un ritmo di vita armonioso.

I ritmi umani sono in rapporto con i ritmi cosmici. Alcuni sono


sotto la diretta influenza dei movimenti planetari o terrestri. Altri, pur
mantenendo il ricordo della propria origine, sono stati interiorizzati,
come il ciclo mestruale, che un ritmo lunare e che, attualmente, non si
trova pi sotto la dipendenza di questo astro.

Se consideriamo il ritmo respiratorio, che di 18 respirazioni al Ritmo cardiaco e ritmo


minuto, avremo in 24 ore: 18 x 60 x 24 = 25.920 respirazioni. Questa cifra solare
quella della durata dellanno platonico espresso in anni terrestri. Faccia-
mo adesso il cammino inverso: dividiamo lanno platonico per 12, ottenia-
mo cos il mese platonico di 2.160 anni terrestri; il tempo medio che al
punto vernale occorre per percorrere una costellazione dello Zodiaco.
Dividiamo ora questo mese platonico per 30, otteniamo 72 anni terrestri,
la durata media di una vita umana. Questa rappresenta dunque una giorna-
ta cosmica. Ma 72 anche il numero medio di pulsazioni in un minuto.
Questo ci dimostra sino a che punto il ritmo cardiaco integrato nel
ritmo solare!

Solo un organo intatto capace di manifestare questo ritmo. Le Le aritmie


lesioni di certe zone del cuore lo mettono nellimpossibilit di conformar-
si a questa armonia e sono le cause principali dellaritmia, talvolta transi-
toria, spesso definitiva. Esse devono sempre fare supporre lesistenza di
una lesione passata inosservata che bisogner cercare. Al di fuori delle
aritmie propriamente dette, conosciamo i disturbi del ritmo che abbiamo
prima ricordato a proposito della predominanza di uno dei poli, le
120 Medicina antroposofica

bradicardie e le tachicardie. Studieremo brevemente tre forme di


tachicardia delle quali interessante conoscere le cause.

La malattia di La tachicardia parossistica o malattia di Bouveret caratterizzata da una


Bouveret crisi di accelerazione del ritmo. A causa dellimprovviso manifestarsi e dellal-
trettanto improvviso cessare della crisi, questa affezione stata messa in
relazione col sistema nervoso. Ci non sbagliato se consideriamo il sistema
nervoso come strumento del corpo astrale. Siamo dunque portati ad ammet-
tere una brusca e momentanea sospensione dellazione del sistema nervoso,
cosa che implica uno sganciamento del corpo astrale in un dato punto del
sistema nervoso, per esempio una specie di improvvisa paralisi del nervo vago.
Questa labilit del corpo astrale fa s che motivi minimi scatenino la crisi.

La tachicardia emotiva Nella tachicardia emotiva, siamo in presenza di un processo inverso.


Nel capitolo precedente abbiamo messo lemozione in relazione col rene.
Osservatevi al momento di unemozione, sentirete realmente qualcosa
salire dal pi profondo di voi stessi; non si dice forse che si sente salire la
collera? Nella tachicardia emotiva vi effettivamente un afflusso sangui-
gno verso il cuore. Tuttavia, a causa dellinerzia della massa sanguigna,
non abbiamo qui la stessa istantaneit della crisi di tachicardia
parossistica; linizio e soprattutto la fine della crisi si manifestano in
maniera graduale.

Il morbo di Basedow... La tachicardia del morbo di Basedow abbastanza simile a quella


emotiva. Questa malattia, daltronde, appare talvolta in seguito ad
unemozione. Essa lespressione di una considerevole intensificazione
dellazione del corpo astrale in tutto lorganismo; per questo che alcuni
sintomi di queste malattie rivelano il rinforzarsi allazione del corpo
astrale nel polo inferiore (tachicardia), altri il suo rinforzarsi al polo
superiore (dimagrimento). Questo spiega la variabilit delle forme clini-
che di queste affezioni e alcuni suoi aspetti apparentemente contradditto-
ri. Le manifestazioni, sia di eccesso quanto di insufficienza tiroidea, ci
fanno intravedere gli stretti rapporti che esistono tra la tiroide e il corpo
astrale.

...e il suo trattamento Per moderare e armonizzare questa influenza del corpo astrale, dobbiamo
utilizzare il rame: Cuprite D4 nelle bionde e Calcosina D4 nelle brune.
Diciamo proprio bionde e brune, poich si tratta quasi sempre di ammalate.
Utilizzeremo anche Tabacum D10, e, in caso di sintomi cardiaci, Oleum
strophanti D3 (6).

Il centro Se si pu caratterizzare il fegato con limmagine della foresta tropi-


dellorganismo di cale calda e umida, il cuore che costituisce il centro dellorganismo di
calore calore, del quale assicura la regolazione grazie allintero sistema
Il cuore 121

circolatorio. Tutti i processi calorici del nostro corpo sono inconcepibili


in assenza di sangue e di circolazione, pertanto il cuore il centro del
nostro organismo-calore, senza il quale lIo non potrebbe manifestarsi.
Il sangue dunque lo strumento dellIo come il sistema nervoso lo del
corpo astrale (7).

In quanto risultato di una combustione - dunque in realt di un Il cuore e lelemento


processo di degradazione che lascia un residuo minerale, la cenere - la fuoco
formazione di calore sotto la dipendenza della diretta azione dellIo al
polo superiore (Cfr. Cap. II). questo il motivo per cui leccitazione di
certe zone del cervello provoca la febbre. Ma il calore esso stesso appare al
polo inferiore e permette allora allIo, dopo essersi associato alle forze
astrali ed eteriche, di legarsi al sangue ed estendere la sua azione a tutto
lorganismo a cominciare dal polo inferiore. Esso controbilancia cos
linfluenza del sistema nervoso. Non soltanto il calore fisico che noi
ritroviamo qui, ma anche il calore spirituale, quello dellentusiasmo, quello
del coraggio, quello del dono di s, quello dellamore. quindi perfettamen-
te legittimo mettere il cuore in relazione con lelemento fuoco.

Tutte queste forme di calore caratterizzano luomo-cuore, nel Cuore e


quale lelemento costituente che domina lIo. Saremo dunque in presen- temperamento
za di una personalit forte, capace di perseguire un fine con accanimento,
che tende a imporre la propria volont con tutti i mezzi, ma anche
disposto ad azioni generose; tutto dipende dallo scopo verso il quale la
volont gli permette di raggiungere le pi alte vette. Daltra parte tale
volont mal sopporta lostacolo e predispone cos alla collera.
Fisicamente un temperamento simile ha una statura piuttosto tar-
chiata; un picnico, ma senza la mollezza e lelasticit del linfatico. La sua
andatura d limpressione che voglia dare al suolo la propria impronta. I
suoi occhi, spesso neri, brillano di cupa luce e sono diversi dagli occhi
bruni dalla vellutata dolcezza di certi linfatici. La muscolatura general-
mente ben sviluppata. Come esempio tipico di temperamento collerico
stato citato il generale Bonaparte da Rudolf Steiner che aggiunge tuttavia
che nellimperatore si manifest pi tardi un certo grado di linfatismo.
Anche Beethoven era certamente un tipo collerico.

La supremazia dellIo si pu trasformare nel bisogno di affermarsi a La psicosi cardiaca


dispetto di tutto, nella volont di persistere in una direzione, anche quan-
do si riconosce che sbagliata. Quello che era coraggio, cio unazione che
supera coscientemente un pericolo, diventa folle temerariet. Quello che
era volont diventa furiosa follia (18). Questa mancanza di controllo,
questo scatenarsi, il pericolo che il collerico corre. Egli talvolta arriva
allautodistruzione e trascinerebbe volentieri gli altri nella propria cadu-
ta. In questo caso un incendio che devasta tutto.
122 Medicina antroposofica

La nevrosi cardiaca Quando il cuore troppo influenzato dalle forze del polo
neurosensoriale, vediamo comparire le nevrosi cardiache, cos frequenti
tra la clientela. La percezione incosciente dei processi di distruzione e di
morte generati da questo polo si tradurr in angoscia, in paura della morte,
anche in assenza di lesioni profonde tali da mettere in pericolo la vita
dellammalato. Sono proprio le lesioni superficiali del cuore (Cfr. Cap.
IV e Cap. IX) quelle che si accompagnano a tali sintomi.

Trattamento delle Nelle manifestazioni nevrotiche che rivelano uneccessiva influenza del
nevrosi e delle psicosi polo superiore, dobbiamo innanzitutto prescrivere Primula auro culta 0,1%
cardiache per iniezioni, e anche con unzioni nella regione precordiale con Aurum met.
D5 / Hypericum perf., flos 10% aa. ungt. Dobbiamo pensare anche a Prunus
spinosa D3 poich si tratta di rivitalizzare lammalato.
Nella follia furiosa viceversa, espressione di uno scatenamento delle forze
di volont in rapporto col metabolismo, dobbiamo utilizzare Hypericum auro
cultum 0,1% ed eventualmente anche Belladonna D3. Di fronte a un ammala-
to in preda a una crisi, potremo ricorrere ad una iniezione di apomorfina (da 5
a 10 milligrammi). Provocando il vomito, si devia lazione del corpo astrale, e
insieme quella dellIo, verso lo stomaco, e si frena cos il polo della volont. In
caso di idee suicide, soprattutto se sono lespressione di una tendenza allafferma-
zione di s che arriva allautodistruzione, dobbiamo prescrivere Aurum met.
dalla D6 alla D10 (oppure eventualmente Hypericum auro cultum). A tutti
questi farmaci dobbiamo sistematicamente associare Hyoscyamus 0,1% /
Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente q.b. e 100% dil.

Andiamo oltre gli Attraverso gli organi cardinali, gli elementi costitutivi delluomo e
schemi gli elementi naturali, abbiamo tentato di delineare le caratteristiche dei
quattro temperamenti. Un tale abbozzo resta necessariamente molto
schematico e potrebbe costituire soltanto un metodo di accesso. Se voglia-
mo comprendere bene un essere umano, bisogna, dopo averlo provvisoria-
mente classificato in una categoria, cercare tutto quello che lo distingue da
essa, tutto ci che fa di lui un individuo simile a nessun altro, compito che
nessun computer saprebbe compiere. Bisogna studiare lessere umano nel
tempo, fare una specie di biografia, che comprenda anche lo psichismo, se
vogliamo essere in grado di guarirlo in profondit.

Le diverse paure Molti nostri contemporanei vivono nella paura; paura dellambien-
te in rapporto col polmone nel melanconico, paura della vita in rapporto
col fegato nel linfatico, paura organica in rapporto col rene nel nervoso
e paura della morte in rapporto col cuore nel collerico. Si deve imparare a
conoscere a poco a poco i sintomi di queste diverse paure, a valorizzarle,
poich costituiscono un aiuto prezioso per risalire alla sorgente del male.
Il paragone dei quattro organi cardinali fra loro rivela fino a che
punto le loro funzioni sono ostacolate e si ripercuotono le une sulle altre.
Il cuore 123

Per la chiarezza dellesposizione, sarebbe necessario studiarle successiva-


mente, ma solo ricercando il ruolo delle polarit e dei dati raccolti,
grazie agli elementi di base conosciuti, che sar possibile comprendere il
tutto.

RIASSUNTO DEL TRATTAMENTO


DELLE AFFEZIONI CARDIACHE

I. Predominanza del polo metabolismo-volont

Trattamento di base:
Hyoscyamus 0,01% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% Eccipiente
q.b. al 100% dil.
Aurum met. da D6 a D10 fiale
Hypericum auro cultum 0,1% dil. o fiale

Affezioni infiammatorie: prima di tutto mettere lammalato a dieta.

Endocarditi:
Apis mell. D2 10% / Belladonna D2 10% / Eccipiente q.b. al 100% dil.
in alternanza con Carbo vegetabilis 5% / Sulfur D1 10% / Eccip. q.b. a 100% trit.
Argentum met. D30 fiale
Echinacea angustifolia D3 fiale
Lachesis D12 fiale

Miocarditi:
Come le endocarditi + Digitalis e. fol. dig. D3 dil. (10 gocce tre
volte al giorno).

Pericarditi:
Come le endocarditi + Bryonia D6 + Stannum met. D10 fiale (da
mescolare nella siringa).

Endocarditi lente:
Regime vegetariano.
Argentum met. D30 alternato a Echinacea angustifolia D3 per iniezioni
endovenose quotidiane.
Lachesis da D12 a D15 fiale
Antimonium met. D8 2p. / Aurum met. D10 3p. fiale
Carbo betulae methanolum D3 trit.
124 Medicina antroposofica

Affezioni valvolari, insufficienze, scompensi:


Adonis vernalis D2 / Convallaria maialis D2 / Crataegus D2 / Scilla
maritima D2 aa dil. (da 10 a 15 gocce tre volte al giorno).
Cnicus benedictus D2 / Paeonia off. D1 aa dil. (10 gocce tre volte al
giorno).

Pazzia furiosa:
Apomorfina da 5 a 10 mg. fiale.
Belladonna D3 fiale.

Aritmie:
Aurum met. D10 / Cactus grandiflorus D4 / Camphora D3 /
Sarothamnus scoparius D2 aa dil. (10 gocce tre volte al giorno)

II. Predominanza del polo neurosensoriale

Trattamento di base:
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5% / Eccipiente
q.b. al 100% dil.
Aurum met. D30 fiale
Primula auro culta 0,1% fiale
Oleum strophanti D3 dil.
Aurum met. D5 / Hypericum perf., flos 10% aa ungt.
Angina pectoris:
Cactus grandiflorus da D1 a D3 dil. o fiale
Magnesia phosphorica D3 trit.
Arnica, pl. tota D10 + Tabacum D10 fiale (Da mescolare nella siringa)

Trombosi:
Hirudo off. D4 fiale
Arnica, pl. tota D10 fiale

Nevrosi cardiache:
Primula auro culta 0,1% fiale
Prunus spinosa D3 dil. o fiale
Aurum met. D5 / Hypericum perf., flos 10% ungt.

Morbo di Basedow:
Cuprite D4 trit. (bionde)
Calcosina D4 trit. (brune)
Tabacum D10 fiale
Oleum strophanti D3 dil.
Melissa cupro culta 0,1% dil. o fiale
Il cuore 125

NOTE

1 Per V. von Weizsckers, langina sempre il risultato di una situazione conflit-


tuale non superata. Una medicina totale dovrebbe dunque: 1) curare langina; 2)
equilibrare lorganismo (moderando eventualmente lesuberanza del metaboli-
smo); 3) aiutare lammalato a uscire da questa situazione conflittuale.

2 Questo farmaco ha costituito loggetto di uno studio dettagliato apparso nelle


Correspondances mdicales (Weleda, Saint-Louis). Non lo studieremo quindi qui
nel dettaglio bench lo citiamo a pi riprese. Precisiamo tuttavia che si tratta di
un preparato che aiuta il cuore ad assumere le sue funzioni di equilibrio, dunque
dalle ampie indicazioni.

3 Enos e Holmes, J.A.M.A. 1953/XII, p. 1090.

4 Rudolf Steiner.

5 Da miscelare nella siringa.

6 Cfr. anche capitolo XXIX, paragrafo Rame e ipertiroidismo.

7 Questo organismo di calore deve essere considerato sotto il suo aspetto dinami-
co e non in funzione delle temperature localmente rilevate, che sono variabili.

8 Noi capiamo bene qui che il controllo, generato dal polo neurosensoriale, un
freno alla volont. Quando questo polo superiore (Epimeteo) agisce esclusiva-
mente, la volont talmente frenata da essere annientata. Viceversa, in assenza
di controllo, la volont (Prometeo) si scatena. Una tale concezione dovrebbe
spingerci a rivedere il concetto di nervo motore contro il quale si era sollevato
Rudolf Steiner.
127

PARTE QUARTA

Studio di alcuni problemi particolari

Lontana da ogni dogmatismo, la medicina antroposofica non consiste in


un insieme di ricette rigide da applicare a malattie rigorosamente catalogate.
Essa medicina dellUomo, dunque una medicina individuale.
I pochi problemi particolari che affronteremo in questa quarta parte sono
esaminati solo a titolo di esempio per fare in modo che si possa trovare una via
verso la terapia, poich lo scopo della medicina innanzi tutto guarire.
129

Capitolo XIV

Il problema del cancro

Se possiamo definire il cancro come un processo di crescita patologi- Le cinque questioni del
ca, non lo comprenderemo finch la crescita rester per noi un enigma. Il problema
problema della crescita normale pu riassumersi in due domande: che
cos la crescita? e perch si arresta? Affrontando il problema patologico,
sar necessario porre una terza domanda: perch, a un dato momento, la
crescita ricomincia? Resta infine da sapere perch essa assume un carattere
maligno e le ragioni della localizzazione del tumore.
La prima domanda era stata posta dal ricercatore Sir William
Savory, le seguenti tre da Walter Holtzapfel nel magistrale studio pubbli-
cato nel 1967 (1). In realt, Rudolf Steiner aveva dato le risposte a queste
domande gi da molto tempo ed eccellenti studi di Leroi (2) fondati su una
lunga esperienza pratica, avevano affrontato il problema da molto vicino.
Alla luce di ci che stato esaminato nei primi capitoli, tenteremo di fare
una sintesi di questi differenti studi.

Abbiamo gi risposto nei primi quattro capitoli alla prima doman- La crescita normale
da: che cos la crescita normale? Abbiamo visto che il risultato di due
processi, luno di moltiplicazione, generato da forze eteriche, e laltro di
strutturazione, espressione delle forze del corpo astrale e dellIo, che
trasformano le forze eteriche in forze modellanti. Se le forze di moltiplica-
zione, di riproduzione, agissero da sole, lorganismo diventerebbe unim-
mensa morula (Cfr. figura 2 cap. I), ma sin dallo stadio seguente della
embriogenesi, nella blastula, appare una forma di strutturazione. Tutto
avviene come se, alle forze centrifughe della morula, si opponesse un
invisibile involucro contro il quale queste forze verrebbero ad appoggiar-
si. Si ha limpressione che le cellule, nella loro tendenza alla dispersione,
vengano a serrarsi contro questo involucro e ad allinearsi in un solo strato,
costituendo la blastula. Naturalmente non esiste alcun involucro nel senso
materiale della parola. In realt questo la prima espressione delle forze di
strutturazione a direzione centripeta. A questo stadio, tali forze agiscono
ancora dallesterno e, nella pianta, continueranno a farlo per tutta la loro
130 Medicina antroposofica

vita. Viceversa nellanimale e nelluomo, vediamo queste forze


interiorizzarsi allo stadio di gastrula.

Lesperimento di Lesperimento di Arndt, che Leroi ci descrive, un esempio partico-


Arndt larmente sorprendente dellazione di queste due forze, perch vi si vedono
riproduzione e strutturazione succedersi nel tempo. Ecco ci che dice: Il
professor Arndt ha osservato per lungo tempo un piccolo fungo che cresce
nei boschi, chiamato Dictostelium muconodes. Esso alto solo qualche
millimetro: sormontato da una capsula che contiene dello spore. Il
professor Arndt ha coltivato questi funghi su brodo di coltura. Quando i
funghi sono maturi, la capsula scoppia e le spore cadono sulla coltura.
Queste spore si sviluppano e ne escono delle amebe. Se il brodo di coltura
contiene batteri, le amebe cominciano ad assorbirli. Dopo aver fagocitato
circa diecimila batteri, lameba comincia a dividersi. Essendo lameba un
essere vivente composto da una sola cellula, si comporta come le altre
cellule, quando queste si moltiplicano. Questo processo di moltiplicazio-
ne continua fino a che vi saranno migliaia e migliaia di cellule mobili. Al
momento in cui comincia a mancare il nutrimento, si produce qualcosa di
straordinario: Arndt descrive come comincino a propagarsi su tutta la
coltura delle onde e come le cellule comincino a dirigersi verso determina-
ti punti di concentrazione. L, a poco a poco, esse edificano col proprio
corpo il fungo! Esse dapprima formano il piede e un elemento che
preannuncia la capsula e le spore. A poco a poco si vede nascere il fungo, il
cui corpo stato formato dalle stesse amebe. Un taglio ci mostra come le
amebe si trasformano in cellule di fungo, differenziandosi secondo che
formino la capsula o il piede!... Qualcuno ha chiesto al professor Arndt chi
dirigeva le amebe affinch formassero un fungo. Ha risposto: il dio delle
amebe. Non esatto. Se si vuole parlare di un dio, bisognerebbe dire: il
dio dei funghi.
particolarmente interessante osservare una proiezione di questo
fenomeno ripreso al rallentatore. Questo artificio visualizza in maniera
straordinaria le forze eteriche.
Nella prima fase di questo esperimento, vediamo le forze di moltipli-
cazione a direzione centrifuga fare proliferare e disperdersi le amebe.
Nella seconda fase, le forze formatrici centripete - il dio dei funghi -
orientano le amebe verso un centro e vi formano il fungo con laiuto del
materiale cellulare che le amebe costituiscono.

Lesperimento di Allorquando isoliamo delle cellule per coltivarle al di fuori dellor-


Carrel ganismo che le ha generate, come nellesperimento di Carrel, noi osservia-
mo esattamente il fenomeno inverso: la forma e la differenziazione si
perdono e la proliferazione si accelera.
Possiamo cos definire la crescita normale come un processo di moltiplica-
zione controllato dalle forze di strutturazione.
Il problema del cancro 131

Nel corso dellesistenza, lequilibrio tra queste due forze si modifi- Variazione
cher progressivamente. A poco a poco la strutturazione, e con essa la dellequilibrio
mineralizzazione, prender una maggiore importanza relativa. Lorgani- con let
smo a mano a mano che invecchia si indurir.

Potremmo supporre che questo equilibrio si modifica per laccresci- La metamorfosi delle
mento delle forze di strutturazione. In realt non cos; sono le forze di forze eteriche
moltiplicazione che diminuiscono, o pi esattamente che si trasformano.
Esse possono trasformarsi, come abbiamo visto nel capitolo VIII, in forze
del pensiero; ma possono anche essere utilizzate per la funzione degli
organi che hanno contribuito a costruire. quello che osserveremo per i
testicoli e per le ovaie al momento della pubert. Pi tardi, alla menopau-
sa nelle donne, quando questi organi rallentano o cessano la loro funzione,
queste forze ridiventano disponibili. Esse allora dovranno subire una
nuova metamorfosi sul piano spirituale e trasformarsi in saggezza e bont.
Parallelamente alla metamorfosi delle forze di moltiplicazione, assi-
stiamo a quella delle forze di strutturazione il cui compito si riduce,
ugualmente a vantaggio del pensiero. Questo a sua volta deve essere
strutturato (Cfr. prospetto cap. VIII).

Alla seconda domanda risponderemo dunque: la crescita si ferma perch le


forze, sia di riproduzione che di strutturazione, sono trasformate e utilizzate su
un piano diverso.

Con la terza domanda - perch, come osserviamo nel cancro, la


crescita pu riapparire a un dato momento ? - noi affrontiamo la patolo-
gia.
Da quello che precede, constatiamo che la crescita pu ricominciare
solo se si verifica uno squilibrio tra le forze di moltiplicazione e quelle di
strutturazione, a vantaggio della prima. ci che effettivamente succede:
vi metamorfosi insufficiente delle forze di moltiplicazione e diminuzio-
ne di quelle di strutturazione.

Questa insufficiente metamorfosi delle forze vegetative spiega un La metamorfosi


gran numero di fatti. Vediamo cos comparire dei sarcomi al momento in incompleta
cui finisce la crescita ossea. Essendo questo arresto di crescita pi precoce
nelle femmine che nei maschi, lo anche la comparsa dei sarcomi. Tumori
ai testicoli si formano quando questi, per la loro ectopia, non possono
diventare funzionali e le forze di crescita restano inutilizzate. Cancri
dellutero, del seno e della prostata hanno origine quando questi organi
cessano di essere funzionali, e non si realizza la trasformazione delle forze
che servivano alla loro funzione. Cos il cancro del seno pi frequente
nelle donne che non hanno allattato (Cfr. Cap. VII).
132 Medicina antroposofica

Gli isolotti di Lassenza di metamorfosi, tuttavia, non porta sistematicamente alla


organizzazione proliferazione cellulare, essa non fa che creare le condizioni favorevoli
alla sua comparsa. Nella sua prima lezione ai medici (3), Rudolf Steiner
dice che la metamorfosi assente o incompleta crea quello che lui chiama
isolotti di organizzazione che restano in riposo in attesa di condizioni
favorevoli. questa una concezione che ha delle analogie con la teoria di
Cohnheim degli isolotti embrionali rimasti in riposo; con la differenza
che questa teoria presuppone la presenza di residui fisici, mentre, nella
concezione steineriana, sono delle forze (eteriche) che costituiscono questi
isolotti di organizzazione.

Cancro e schizofrenia Se si ricorre troppo precocemente alle forze del pensiero, quando
lIo non ancora maturo per guidare la trasformazione, le forze eteriche
utilizzate mantengono un carattere vegetativo che si manifester molto
pi tardi con una propensione alla schizofrenia. Questa prematura sottra-
zione delle forze eteriche spiega la minore frequenza di cancro in alcuni
ammalati di mente.
I residui eterici che costituiscono questi isolotti di organizzazione
non si risveglieranno fintanto che saremo equilibrati da forze di
strutturazione sufficienti. In caso contrario, manifesteranno la loro
potenzialit sotto forma di proliferazione cellulare.
Nella misura in cui esse si sono integrate al corpo eterico e sono
diventate forze modellanti, queste forze di strutturazione subiscono la
metamorfosi esattamente come quelle della moltiplicazione; ma ci ri-
sponde solo parzialmente alla terza domanda.

Infiammazione, Per meglio comprendere il concatenamento dei fatti, necessario


sclerosi e cancro riconsiderare questa azione diretta dellIo e del corpo astrale al polo
neurosensoriale, che si traduce in processi di devitalizzazione, di
strutturazione e di mineralizzazione. Se il corpo eterico, aiutato dallIo,
non rigenera ci che stato distrutto, si verifica un accumulo di elementi
estranei che lorganismo tenta di eliminare con uninfiammazione. In caso
di persistenza dei disturbi, lorganismo a poco a poco si rassegna e i
processi infiammatori si attenuano, cosa che porta alla sclerosi. Ma accade
anche che questi processi formativi generati dal polo superiore divengano
ancora pi intensi. Potremmo allora aspettarci che essi provochino una
supersclerosi. Niente di tutto ci; poich la vita non che ritmo, nulla
aumenta allinfinito, e quando un processo supera una certa intensit si
trasforma. Ritroviamo qui la legge del pendolo: al di l di un certo punto,
ci che era forza formatrice di direzione centripeta si trasforma nel suo
contrario e diviene forza di dispersione di direzione centrifuga; lIo e il
corpo astrale si ritirano degli organi facendo posto alle influenze terrestri
esterne. Vi dunque una polarit tra linfiammazione e il cancro, confer-
mata dalle guarigioni spontanee che si possono osservare nel corso di
Il problema del cancro 133

affezioni febbrili acute, come lerisipela; tra il cancro e la sclerosi esiste


una polarit daltra specie, ugualmente confermata in pratica dal fatto che
nei cancerosi i sintomi di sclerosi sono pi rari. Cos, sclerosi e cancro
sono varianti, di uno stesso processo di estensione a tutto lorganismo di
ci che normalmente appartiene al sistema neurosensoriale.

Qualificando il cancro come organo dei sensi erratico, Rudolf Il cancro: organo dei
Steiner suscita unimmagine che permette di cogliere meglio ci che sensi erratico
precede. Negli organi dei sensi, e in generale nel sistema neurosensoriale,
la strutturazione spinta allestremo a detrimento delle possibilit di
rigenerazione; ma c dellaltro: perch un organo dei sensi sia idoneo alla
percezione, necessario che il corpo astrale e lIo lo abbandonino. Un
organo dei sensi somiglia molto a uno strumento di fisica. LIo e il corpo
astrale non potrebbero servirsi di un organo dei sensi senza averlo prima
abbandonato pi di quello che noi potremmo fare con un cannocchiale
astronomico sistemandoci allinterno di esso.
Questo normale al polo sensoriale, ma diventa malattia al polo
opposto. Abbandonando un organo del metabolismo, il corpo astrale e
lIo lasciano campo libero alle forze eteriche non trasformate che costitu-
iscono gli isolotti di organizzazione rimasti in riposo, come pure alle
influenze terrestri esterne.

Alla terza domanda dunque noi rispondiamo: la proliferazione si risve-


glia quando si manifesta uno squilibrio tra le forze di strutturazione e quelle di
moltiplicazione a vantaggio di queste ultime.

Comprendiamo adesso perch il sistema nervoso, estremamente


strutturato e differenziato, raramente d origine a tumori (il 2% di tutti i
cancri) e perch questi restino relativamente benigni. Viceversa, labban-
dono precoce a questo livello delle forze di strutturazione comporta la
frequente comparsa dei tumori nella prima infanzia.
Al contrario, al polo del metabolismo, dove i processi di
rigenerazione restano intensi per tutta la vita, il cancro pi frequente (il
75% per gli organi digerenti e genitali riuniti) e presenta caratteri di
malignit molto spiccati.

In che cosa consiste questa malignit? Il patologo H. Siegmund Una catastrofe della
diceva del cancro che una catastrofe della forma. Una catastrofe forma
naturale lascia dietro di s un caos, cio tutto il contrario di ci che
organizzato. La stessa cosa osserviamo nel cancro. Quando un organo del
metabolismo diventa un organo dei sensi erratico, cio a dire che
abbandonato dalle forze organizzatrici dellIo, e del corpo astrale, egli si
apre alle influenze esterne e diventa lo zimbello dellanarchia. Invece
dellordine mantenuto dagli elementi costitutivi superiori, si vede che si
134 Medicina antroposofica

installa il disordine, tanto frequente nel nostro mondo attuale; le cellule,


invece di essere inserite in un piano, si mettono a vivere la loro propria
vita, fatta di proliferazione, ed a subire le influenze generate dal mondo
fisico.

Le influenza anarcoidi Bisogna aggiungere che queste influenze esterne sono molto varie.
Esse possono provenire da sostanze prodotte dalla industria umana, con-
tro le quali lorganismo non sa difendersi. In virt della sua comune
origine con la natura, luomo capace di reagire alle sostanze naturali;
non fa lo stesso con le sostanze di sintesi, contro le quali disarmato. Ne
abbiamo un esempio nel fatto che il petrolio naturale non cancerogeno,
mentre i prodotti della sua distillazione lo sono a differenti gradi.
Tra queste influenze esterne, bisogna includere tutto ci che penetra
nelluomo attraverso gli organi dei sensi (e particolarmente attraverso
quello delludito) e scivola nel subconscio senza essere stato filtrato dalla
coscienza. Tentate di richiamare alla memoria tutte le percezioni uditive
di una giornata, in una citt moderna: il rumore delle automobili, degli
aerei, delle diverse macchine, delle radio e dei televisori, ecc. Vi rendete
conto che solo una piccolissima parte delle vostre percezioni stata
oggetto di una presa di coscienza. Queste aggressioni moderne favoriscono
la nascita del caos che osserviamo nel cancro.

I fattori psichici Fanno parte di queste aggressioni esterne anche gli shock psichici,
dei quali conosciamo nel cancro il ruolo scatenante. Leroi porta un esem-
pio che colpisce particolarmente di una donna che soffriva di cancro alla
vescica in stato avanzato (4): Sotto lazione terapeutica il tumore
innanzitutto si riassorb. Poi, il marito di questa donna si ammal e fu
necessario amputargli una gamba; la donna ebbe subito una recidiva del
suo cancro; un energico trattamento riusc ancora a far recedere il male.
Lanno seguente, il marito mor; la donna ebbe una nuova recidiva che
pot peraltro essere dominata.
Alcune statistiche, pubblicate negli Stati Uniti e in Svezia, hanno
dimostrato che il cancro molto pi frequente nelle donne divorziate che
per questo hanno subito dei traumi psichici anzich nelle donne sposate.

Cos la nostra risposta alla quarta domanda sar: la malignit lespres-


sione dellazione anarcoide delle diverse influenze esterne che le forze interiori di
organizzazione non sono pi capaci di controllare.

La questione dei virus Periodicamente si attribuisce il cancro a dei virus. Se vero che
possibile far nascere dei tumori negli animali servendosi di virus oncogeni,
non bisogna dimenticare che la loro inoculazione un processo di labora-
torio che niente ha in comune con ci che noi riscontriamo in vivo. Ci
nondimeno, dei virus sono stati trovati in alcune cellule cancerose, cosa
Il problema del cancro 135

che non ha niente di sorprendente quando si sa che la maggior parte dei


virus - alcuni sono anche cristallizzabili - si pongono tra il regno vegetale e
il regno minerale. Si capisce allora la loro affinit con quei tessuti che sono
stati abbandonati dalle loro forze organizzanti. Questo ci permette di
annoverarli tra le influenze esterne. Essi non sono la causa del cancro, ma
anchessi, verosimilmente, hanno uninfluenza anarcoide.

Gli isolotti di organizzazione sopracitati sono gi causa di localiz- I fattori


zazioni; ma ve ne sono molte altre. Una irritazione della pelle, che per la di localizzazione
sua ripetizione o persistenza, non si accompagna pi a reazioni infiamma-
torie, segno della esclusione, nella zona interessata, del corpo astrale e
dellIo, che crea una possibilit di cancerizzazione. Questa pu anche
apparire in assenza di ogni predisposizione, e a maggior ragione quando le
forze di strutturazione dellorganismo si sono indebolite.
Lagente irritante pu essere meccanico, chimico o anche fisico,
come le bruciature e le radiazioni ionizzanti. Conosciamo le localizzazio-
ni dovute al tabacco e allalcool. La frequenza di cancro allo stomaco nei
giapponesi non estranea probabilmente alla loro abitudine di bere th
bollente.

Noi sappiamo, grazie agli esperimenti di Druckrey (5) sui ratti, che Gli esperimenti di
il giallo del burro pu attivare un cancro al fegato. Alcune sostanze Druckey
dunque attaccano elettivamente certi organi. In questi esperimenti,
interessante notare che il tumore al fegato compare quando i ratti hanno
assorbito una certa quantit, sempre la stessa, delle sostanze cancerogena;
questo indipendentemente dagli intervalli pi o meno lunghi durante i
quali stata sospesa la somministrazione. Sul piano della prevenzione,
notiamo che nei ratti la cui razione alimentare contiene del miglio, la dose
di giallo di burro che necessaria per la comparsa del tumore molto pi
rilevante. Il miglio dunque ha propriet anticancerose, dovute probabil-
mente al suo tasso di silice, elemento che rafforza le forze di
strutturazione.

Questa nozione di sommazione che intravediamo negli esperimenti I prodotti chimici


di Druckrey non deve lasciarci indifferenti. La nostra attuale alimentazio- nellalimentazione
ne contiene una moltitudine di prodotti chimici, nessuno dei quali sembra
essere assorbito, da solo, in quantit sufficienti a provocare un cancro - li si
dichiara perci inoffensivi - ma quasi certo che la loro somma ci fa
oltrepassare una soglia pericolosa.
Eccone un esempio: si sa che oltre un certo limite, il benzopirene
cancerogeno. J. Bornfelt (6) ha provato che in presenza di detergenti,
possibile provocare cancri allo stomaco con dosi molto inferiori a quelle
che sarebbero necessarie in loro assenza.
136 Medicina antroposofica

La nozione di punto Si constata spesso che il cancro colpisce un punto debole dellorgani-
debole smo, per esempio un organo che ha subito un intervento chirurgico pi o
meno remoto, oppure anche la zona di un vecchio trauma. Il concetto del
colpo al seno, come fattore scatenante del cancro, classico.

Senza pretendere di aver esaurito la questione, abbiamo affrontato le cause


principali delle localizzazioni, che sono: la persistenza degli isolotti di organiz-
zazione, i raumi (meccanici, fisici, chimici e psichici), in maniera generale la
nozione del punto debole.

Avendo risposto alle cinque domande poste, ci resta da studiare


levoluzione nel tempo della malattia cancerosa, e contemplare una possi-
bilit di cura.

Levoluzione della La comparsa del tumore non linizio della malattia, esso soltanto
malattia cancerosa la prima manifestazione fisica. Ma allora, quando comincia la malattia?
Quando si tratta di una malattia acuta, di morbillo o di polmonite, si
considera generalmente come inizio della malattia linvasione batterica o
la comparsa dei primi sintomi, mentre questi costituiscono gi una conse-
guenza e non una causa. Quando si tratta di una malattia cronica, di un
reumatismo, di una sclerosi e pi ancora di un cancro, sembra impossibile
stabilirne linizio, ma un interrogatorio ben condotto ci fornir preziose
informazioni.

Linizio del cancro, un Spesso dei pazienti vengono a consultarmi dicendo: Dottore, io non
processo psichico sono malato, ma ho limpressione che qualcosa non va, manco di slancio,
non mi piace pi niente.
Lanamnesi e lesame di tali pazienti riveler tutta una serie di indizi
ciascuno dei quali isolatamente non ha gran valore, ma la cui associazione
diventa significativa. Somiglia a una depressione, ma non lo . Spesso sono
i parenti a spingerlo a farsi visitare, a causa del cambiamento del suo
comportamento.
Se si interroga il malato sullinizio dei suoi disturbi, molto raro che
possa dare una risposta precisa.
Tuttavia, un interrogatorio indirizzato sulla sua biografia riveler
spesso lesistenza, nel suo passato, dun evento doloroso non assimilato,
una specie di spina psichica della quale non capace di venire a capo.
Una spina fisica conficcata sotto la pelle neutralizzata da un organismo
sano che la respinge allesterno formando un ascesso o, se troppo profon-
da per essere espulsa, la incista. Allo stesso modo una spina psichica pu
essere sia assimilata e respinta, sia dimenticata, cosa che corrisponde
allincistamento. Ma se la persona non ha la forza di assimilare o dimenti-
care questa prova, questa non cesser di irritarlo, dirigendo costantemente
lattenzione verso il proprio essere interiore, verso il rimuginare. Tali
Il problema del cancro 137

malati, come diceva molto bene il dottor Jean Schoch (7), hanno uno
sguardo velato che sembra volto allinterno, essi danno limpressione di
tendere lorecchio allinterno di se stessi. Niente pu rallegrarli, poich la
gioia implica che ci si volga verso lesterno.
raro che lammalato parli di primo acchito di questo aspetto del
suo psichismo, poich prova, coscientemente o no, una certa vergogna per
non essere venuto a capo delle sue difficolt. Soltanto quando si sar
instaurato un rapporto fiducioso tra il medico e il suo paziente, questi
eventualmente si aprir; cos il medico deve agire con tatto, senza insiste-
re, per timore che lammalato si richiuda in se stesso.
Questi ammalati generalmente continuano a svolgere il proprio
lavoro coscienziosamente, ma non traggono alcun piacere da attivit alle
quali volentieri si dedicavano. Lappassionato di bricolage lascia arruggini-
re i propri attrezzi, il musicista trascura il proprio strumento. Queste
sono le caratteristiche della prima fase della malattia cancerosa, che si
svolge completamente sul piano dello psichismo, dellastrale (8). Questa
prima fase pu durare per anni.

Lattivit psichica anormale si ripercuoter a poco a poco sui pro- La seconda fase: i
cessi vitali, sul corpo eterico, perch questo tende continuamente a disturbi funzionali
rigenerare ci che lattivit astrale ha danneggiato. Fintantoch leterico
ci riesce, non si manifesta alcun sintomo, ma se non basta pi ad assolvere
completamente il suo compito, comincer a trascurare le sue abituali
funzioni, se ne distoglier per compensare quello che lattivit astrale
deteriora. Allora fanno la loro comparsa i disturbi funzionali: fatica,
insonnia, stitichezza, disturbi digestivi, ecc. Alcuni ammalati manifestano
unavversione pi o meno marcata per la carne. La pelle diventa smorta,
compaiono macchie e nei. Da notare anche la frequente assenza di segni di
sclerosi relativi allet dellammalato.
Linsieme di queste manifestazioni funzionali, nessuna delle quali,
presa da sola, caratteristica della malattia cancerosa, deve tuttavia attira-
re lattenzione del medico, perch generalmente il segno della fase
pretumorale della malattia, fase che si sviluppa sul piano delleterico. Le
manifestazioni psichiche della prima fase, ben inteso, non per questo non
scompaiono. Generalmente, questi sintomi regrediscono rapidamente sot-
to leffetto di una terapia col Viscum album fermentato, cosa che prova
ulteriormente che si tratta proprio di una malattia cancerosa. Questa
seconda fase pu, come la prima, durare per anni e anche, non sfociare
mai in tumore se le difese dellorganismo sono sufficienti.

Come nasce un tumore? probabile che delle deficienze esterne - La terza fase: il tumore
radiazioni ionizzanti o sostanze tossiche - possano generare cellule mutan-
ti o maligne su qualsiasi soggetto normale. Se lorganismo sano, se si
difende normalmente, queste cellule anormali saranno eliminate, ma nel
138 Medicina antroposofica

caso di insufficienza immunitaria, tali cellule potranno installarsi in un


punto di minore resistenza dellorganismo e proliferarvi, dando origine a
un tumore. per questo che un trauma, sia fisico che psichico, che
compare nel corso della seconda fase, potr provocare il processo
tumorale.

Ruolo dellimmunit Si trovano talvolta cellule maligne nel sangue di soggetti apparente-
mente sani, cellule che si considerano provenienti da una sciamatura in
partenza da un tumore non individuabile che tuttavia non danno origine a
metastasi, cosa che prova che esse sono distrutte dai linfociti. Ma tali
cellule non saranno, in certi casi, anteriori al tumore, di cui sarebbero il
punto di partenza?
Linsufficienza immunitaria sembra risiedere principalmente nel
fatto che il carattere estraneo della cellula maligna non o mal ricono-
sciuta, per cui si crea la tendenza allinfiltrazione. Quando il carattere
estraneo di un tumore riconosciuto dallorganismo, viene incistato e
resta benigno.
Tuttavia, anche quando il tumore maligno, lorganismo, lotta
ancora creando attorno ad esso un mantello di calore che facilmente
pu essere evidenziato nei tumori superficiali con la termografia. Notia-
mo che nella fase pretumorale, non raro che lammalato provi una
sensazione di freddo nella zona dove il tumore comparir.

La quarta fase: le Il carattere centrifugo del tumore canceroso che la proliferazione


metastasi incontrollata delle cellule vicine, si limita allinizio ai tessuti limitrofi che
sono progressivamente infiltrati. Con la insufficienza progressiva delle
difese dellorganismo, le cellule cancerose diventano ancora pi autono-
me, si emancipano e si diffondono nellorganismo, dando origine alle
metastasi. Eppure, anche a questo stadio, il rafforzamento delle difese
immunitarie pu ancora causare la regressione di tali cellule.

Durata La durata dellevoluzione varia soprattutto in funzione dellet.


dellevoluzione Nellessere giovane, in cui i processi di crescita sono ancora in piena
attivit, la malattia brucia le tappe al punto che distinguerle diventa
complesso. Al contrario, nel soggetto anziano, che ha perduto le sue
possibilit di rigenerazione, si osserver talvolta un tale allungamento
delle tappe, che il cancro non sar la causa del decesso. La malattia
cancerosa appare cos come una costante lotta tra la tendenza allemanci-
pazione della cellula e le forze organizzatrici che governano la forma e le
funzioni dellorganismo.

Importanza della estremamente importante per il medico saper riconoscere questa


diagnosi precoce prima fase della malattia cancerosa, poich a questo stadio che la
terapeutica d i migliori risultati. Sar prezioso laiuto dato dal laborato-
Il problema del cancro 139

rio. Si far principalmente ricorso ai due metodi di cui Rudolf Steiner


aveva suggerito il principio: quello delle cristallizzazioni sensibili e quello
delle immagini capillari-dinamiche. Abbiamo gi parlato del primo che
stato messo a punto da Pfeiffer e Bessenich (Cfr. Cap. I).
Il secondo stato oggetto di lunghe ricerche da parte di Kolisko ed
stato studiato per pi di quarantanni nella sua applicazione al cancro da
Kaelin (9). Esso mette particolarmente in evidenza le tre tappe della
malattia cancerosa, e d utili indicazioni dal punto di vista della prognosi.
Questi metodi di visualizzazione delle forze eteriche rivelano un aspetto
qualitativo dei processi. Essi sono per questo molto pi ricchi di insegna-
mento dei metodi quantitativi. Essi sono attualmente utilizzati nel mondo
intero tanto per la diagnosi del cancro che per ricerche qualitative diverse.
Viceversa, per il controllo del trattamento, sono indicatori preziosi
il dosaggio del rame e del ferro serici. Nelluomo sano il loro tasso oscilla
tra 80 e 150. Nei cancerosi il tasso del rame serico si alza mentre quello del
ferro serico si abbassa. Il dottor Helmuth Mller ha studiato la variazione
di questi tassi in funzione dellevoluzione della malattia negli ammalati
trattati col Viscum album fermentato (10) e ha constatato la loro progressi-
va normalizzazione in tutti i casi in via di miglioramento clinico. Al
contrario, la persistenza dei tassi anormali sempre stato lannuncio di
recidive o di metastasi a breve termine.

Alla luce di ci che precede, il trattamento del cancro deve avere come Trattamento del
scopo quello di ristabilire lequilibrio tra le forze di strutturazione e quelle di cancro
proliferazione. Dobbiamo mirare essenzialmente a tre obiettivi: 1 rinforzare le
difese dellorganismo e il suo potere di strutturazione; 2 favorire la trasforma-
zione delle forze vegetative; 3 preservare lorganismo e il suo potere di
strutturazione; 2 favorire la trasformazione delle forze vegetative; 3 preserva-
re lorganismo da azioni esterne nocive.

La medicina classica raggiunge questi obiettivi? N la chirurgia, n i I trattamenti classici


raggi, n i citostatici possono pretenderlo. Tutto ci non rinforza le forze di
strutturazione, e non ha alcun effetto sulla trasformazione delle forze eteriche.
La roentgeneterapia come la chirurgia cercano di distruggere il tumore, che
solo un sintomo locale della malattia cancerosa. Entrambe indeboliscono considere-
volmente le difese dellorganismo, quindi questi metodi terapeutici spesso provocano
delle recidive e laggravarsi dello stato generale dellammalato. Questo vuol dire che
sono assolutamente da rifiutare? certo che il tumore, vivendo a carico dellorgani-
smo, costituisce in se stesso un fattore di indebolimento e di intossicazione che sarebbe
utile eliminare. La chirurgia, quando possibile e a condizione di limitarsi ad un
intervento a minima, sembra preferibile alle radiazioni, che lascianoallorganismo
lincarico di eliminare i residui dellalterazione.
Quanto ai citostatici, impediscono la proliferazione in maniera cieca,
paralizzandola sia dove essa indispensabile alla vita - e perci i suoi effetti
140 Medicina antroposofica

secondari sono nocivi - sia nella zona del tumore del quale ci si augura la
distruzione. Restano gli ormoni. La loro azione molto pi selettiva. Essi non
rinforzano le difese dellorganismo, non diminuiscono nemmeno le tendenze
proliferatrici (piuttosto le rinforzano), ma le deviano verso le potenzialit di
sesso opposto che ogni individuo porta in s. Ci non senza presentare gli
inconvenienti che si conoscono. Non si pu dunque, in realt attribuire loro
unazione curativa.

Il vischio Esiste un farmaco capace di raggiungere il primo obiettivo: rinforzare le


difese dellorganismo nel senso di una strutturazione? Ai medici che gli avevano
chiesto consiglio, Rudolf Steiner propose il vischio (Viscum album). Questa
pianta di cui si conoscevano alcune virt terapeutiche dalla pi lontana antichi-
t, non era mai stata utilizzata, prima, nella cura del cancro. A pi riprese,
Rudolf Steiner diede indicazioni tanto per la preparazione che per lutilizzazio-
ne del vischio.
Perch il vischio? Osserviamo questa pianta; ci colpisce prima di tutto per
la sua forma sferica. Noi non vi troviamo, come nelle altre piante terrestri,
questo orientamento tra basso e alto, tra le forze di gravit e levit. Qualunque
sia il luogo in cui si attaccato col suo pollone, il vischio cresce perpendicolar-
mente al ramo portante, crescendo secondo regole proprie, con un proprio ritmo,
emancipandosi dalle condizioni alle quali sono sottoposte le altre piante.
Resta verde tutto lanno, indipendentemente dalla propria esposizione alla
luce. Il suo pollone conserva la clorofilla anche nelloscurit del bosco in cui
cresce. I frutti del vischio maturano dinverno, facendo a meno del calore. Le
stesse foglie, si orientano indifferentemente rispetto alla luce. E cos il vischio
non ha geotropismo n fototropismo; esso si emancipa sia dalle forze solari che da
quelle terrestri, cosa che gli conferisce una particolarissima situazione nel mondo
vegetale. in una certa maniera una pianta anacronistica, rimasta indietro
nellevoluzione terrestre. questo il motivo per cui non pu crescere direttamen-
te nel terreno ed ha bisogno di un ospite come intermediario. Possiamo dire che il
vischio respinge le forze terrestri, comportandosi cos in maniera opposta al
tumore che invece si apre ad essa. Rudolf Steiner dice che anche il vischio si
oppone allazione delle forze eteriche, dunque alla proliferazione (11). Queste
propriet sono state confermate dalle ricerche farmaco-dinamiche (12).

Importanza della Rudolf Steiner d molte altre indicazioni relative alle propriet
modalit anticancerose del vischio. Noi non possiamo trattarle qui, poich la loro com-
di preparazione prensione presuppone una approfondita conoscenza dellantroposofia (13). Si
deve tuttavia sapere che Rudolf Steiner ha insistito sulla necessit di sottoporre il
vischio a una preparazione capace di farne un vero farmaco per il cancro, rinforzan-
do quel carattere di emancipazione di cui abbiamo parlato.

Ricerche sul vismchio Integrandosi in questo compito, Kaelin nel 1928 e, a cominciare dal 1934,
il suo collaboratore Leroi (1906-1968) lavorarono per migliorare il farmaco
Il problema del cancro 141

Fig. 1: Curva di sopravvivenza dei malati operati


con e senza metastasi linfatica

indicato da Rudolf Steiner. Nel 1949, Leroi fond ad Arlesheim (Svizzera)


lIstituto Hiscia, dove prosegu le ricerche sul cancro con la moglie, dottor Rita
Leroi von May. Questultima dirige attualmente una clinica vicina allIstituto
Hiscia, la Lukas-Klinik (clinica Saint-Luc), specializzata nel trattamento post-
operatorio del cancro.

Cos, la preparazione del vischio e la maniera di utilizzarlo non hanno


cessato di progredire. A differenza dei citostatici, il Viscum album fermentato
non provoca disturbi e pu essere utilizzato per anni senza inconvenienti.
Esso non agisce in maniera cieca, ma concentra la propria azione nella
zona peri-tumorale dove provoca uniperemia e un rialzo termico. Questa
reazione rende necessaria una certa prudenza nel trattamento del tumore cerebra-
le a causa dellipertensione intracranica che potrebbe provocare.
Risultati del
Il Viscum album fermentato perfezionabile. Esso non ha ancora trattamento con
raggiunto lo scopo che Rudolf Steiner gli attribuiva, cio: sostituire il bisturi. Viscum album
Tuttavia, al momento attuale, esso lunico farmaco capace di rinforzare le fermentato
142 Medicina antroposofica

I Viscum album fermentato, senza metastasi linfatica, 22 casi.


II Viscum album fermentato, con metastasi linfatica, 15 casi.
III Gruppo testimone, senza metastasi linfatica.
IV Gruppo testimone, con metastasi linfatica.

Fig. 2: Curva di sopravvivenza degli ammalati


operati di cancro bronchiale

difese dellorganismo nel senso di una strutturazione. E cos, ammalati che sono
stati irradiati hanno potuto sopportare dosi di raggi X molto pi massicce,
quando facevano contemporaneamente iniezioni di Viscum album
fermentato. Da parecchi anni, ricerche comparative effettuate in diverse clini-
che europee hanno dimostrato la superiorit di questo trattamento su tutti gli
altri.
Ecco tre studi comparativi di trattamento col Viscum album
fermentato. Il primo uno studio prospettivo randomizzato realizzato allIsti-
tuto di oncologia clinica Bolzmann di Vienna (Austria) concernente ammalati
operati per cancro allo stomaco (fig. 1, pag. 141) (14).
Il secondo studio proviene dal centro di pneumologia della citt di Vienna
e concerne malati operati di cancro bronchiale. Il gruppo di controllo proviene
dallo stesso centro ed stato operato dallo stesso chirurgo (fig. 2, pag. 142).
Il problema del cancro 143

Il terzo studio stato realizzato su ammalati della clinica Saint-Luc ad


Arlesheim, colpiti da cancro colo-rettale non operabile. Il gruppo di controllo si
compone di ammalati della clinica che non avevano proseguito il trattamento
col Viscum album fermentato (fig. 3).

Non entrer nel dettaglio del trattamento che il lettore potr trovare
nellopuscolo recentemente aggiornato: Direttiva per il trattamento col Viscum
album fermentato (15).
Il secondo obiettivo: assicurare la trasformazione delle forze eteriche, non Azione sulla
potr essere raggiunto servendosi delle medicine. Passato il momento in cui metamorfosi delle forze
avrebbe dovuto normalmente realizzarsi, ci si pu anche domandare in che eteriche
misura ancora possibile compierla. poco probabile che quello che avrebbe
dovuto essere trasformato nel primo settennio si possa recuperare nelladulto. In
ci che concerne le trasformazioni pi tardive, come quella delle forze resesi
disponibili in seguito allarresto della funzione di un organo, certamente
possibile favorire servendosi di diverse terapie artistiche: pittura, modellatura,

Fig. 3: Cancri colo-rettali inoperabili

ed euritmia curativa. La loro sistematica applicazione nella clinica Saint-Luc di


Arlesheim costituisce un fattore di miglioramento dagli innegabili risultati.

Nel cancro molto importante il ruolo dello psichismo. Il ruolo della psiche
Abbiamo visto che poteva essere causa scatenante della malattia. Una
guarigione in profondit sar realmente possibile solo nella misura in cui noi
trasformeremo lammalato ulteriormente. Le terapie artistiche sono gi un
gran passo avanti verso una spiritualizzazione, dunque di una trasformazione
di forze su un piano pi elevato. Si deve anche ottenere la partecipazione
dellammalato alla sua guarigione, cosa che possibile solo se egli conosce il male
144 Medicina antroposofica

che lo affligge. Noi non abbiamo il diritto di lasciare un ammalato nellincertez-


za. Sar necessario molto tatto per avvertirlo e soprattutto per dimostrargli che il
suo male non irrimediabile. Vedremo allora lammalato riprendere coraggio a
partecipare attivamente alla lotta. Questo punto di vista non ha niente di
teorico; io personalmente ho sempre ottenuto i migliori risultati presso quegli
ammalati che conoscevano il loro male. Lammalato informato sa che il suo
medico non gli mente, e la sua fiducia laiuta a lottare. Che differenza con
lorribile clima di falsa compassione, dove lammalato avviluppato in una rete
di menzogna, alle quali oppone un mutismo incredulo!

Cure complementari Il trattamento del cancro rende necessaria la mobilitazione di tutte le armi
di cui disponiamo. Al Viscum album fermentato, dobbiamo associare diverse
cure complementari (cf. Direttive per il trattamento col Viscum album
fermentato), e dobbiamo curare particolarmente il fegato. Caspar Blond (16) ha
dimostrato limportante ruolo assunto da questorgano nel cancro.
Pensiamo anche al terzo obiettivo che ci eravamo fissati: preservare lorga-
nismo da azioni nocive esterne. Questo rende necessario un cambiamento del
modo di vivere, la creazione di un ambiente favorevole e soprattutto una sana
alimentazione. Ci pone spesso problemi attualmente quasi insolubili. Come,
per esempio, procurarsi prodotti di qualit, non denaturati? Come essere certi del
loro valore? La presenza di sostanze nocive, di pesticidi per esempio, a rigore, e in
certi limiti, pu essere rivelata dalle analisi. La questione della qualit potrebbe
essere controllata servendosi delle cristallizzazioni sensibili, ma questi metodi
non sono alla portata del privato cittadino. I negozi di prodotti dietetici sono
lontani dalloffrire tutti delle garanzie serie, e mi accaduto di vedere dei legumi
rifiutati da un gruppo serio in seguito ad analisi che avevano rivelato la presenza
di pesticidi, venduti e raccomandati dalla concorrenza!
La sola possibilit, se non si pu avere un proprio giardino, di conoscere
personalmente il produttore e tentare di rendersi conto della sua onest. Bisogna
anche esercitarsi a riconoscere ci che stato coltivato in maniera sana, dal-
laspetto e dal gusto. Un legume coltivato secondo il metodo bio-dinamico
rappresenta lideale (17).

Il trattamento precoce, Il trattamento dei tumori maligni col Viscum album fermentato d
fattore di riuscita talvolta risultati insperati. Sarebbe tuttavia preferibile agire nel periodo
pretumorale della malattia, durante il quale la riuscita quasi certa. Si obietter
che difficile giudicare lefficacia del trattamento in assenza del tumore; non
esatto. Da principio, il miglioramento dello stato generale dellammalato gi
unindicazione. possibile anche controllare levoluzione della malattia con gli
esami del sangue servendosi delle cristallizzazioni sensibili o del metodo
capillare-dinamico. Infine, accade che alcuni ammalati ai quali si era diagnosti-
cato uno stato pretumorale non seguano il trattamento per ragioni diverse e
siano, qualche anno pi tardi, portatori di tumori maligni confermati (18).
evidentemente una prova di cui si preferirebbe fare a meno!
Il problema del cancro 145

Nella profilassi, non bisogna trascurare ci che abbiamo detto del- Ruolo della pedagogia
lambiente, del genere di vita e dellalimentazione. nella prevenzione del
Ma la prevenzione del cancro comporta ancora un elemento capita- cancro
le. Se vogliamo agire sul processo di trasformazione delle forze eteriche in
forze del pensiero, bisogner farlo al momento in cui il pensiero dovrebbe
normalmente realizzarsi, dunque durante il periodo scolare. Cos non
insisteremo troppo sul ruolo di una pedagogia che permetta al bambino di
svilupparsi armoniosamente. Una tale pedagogia dovr obbligatoriamente
tener conto dei fattori di sviluppo come li abbiamo descritti nella seconda
parte di questopera.
146 Medicina antroposofica

NOTE

1 Holtzapfel W., Rumliche und zeitliche Ordnungen im Wachstum der


malignen Tumoren, Beitrge zu einer Erweiterung der Heilkunst, 1967/6,
Stuttgart.

2 Leroi A., Le cancer, maladie dpoque, Rivista Triades, vol. II n 4, Parigi,


1954 (esaurito).
- Cause e cura del cancro - Rivista Triades, vol. XI n 2 Parigi, 1963.
- Il cancro, problema della cellula o dellorganismo? Rivista Triades, vol. XIII
n 3, 1966.

3 Rudolf Steiner: Medicina e scienza spirituale, conferenza del 24 marzo 1920 a


Dornach. Cf. nota (1) cap. II.

4 Leroi A.: Causes et traitement du cancer, Cfr. sopra nota (2).

5 Bauer K.H.: Das Krebsproblem, Berlino, Gttingen, Heidelberg, 11 ed., 1963.

6 Bornfelt J.: Arch. Hyg. Bakt. 1960, 249.

7 Medico di Strasburgo che fu tra i primi ad esercitare la medicina antroposofica.

8 Cf. Blet D.: La psicosomatica del canceroso. Tesi di laurea, Montpellier, 1979.

9 Kaelin W.: Der kapillar-dynamische Bluttest zur Frhdiagnose der


Krebskrankheit. Philosophisch-Anthroposophischer Verlag, Dornach, 1969.

10 Mller H.: Das Verhalten der Serum-Eisen und Serum-Kupferwerte vor und
whrend der Viscumbehandlung (Il comportamento dei tassi di ferro esame
serici prima e durante il trattamento col Viscum album fermentato).
Erfahrungsheilkunde 23/3, 1973, e 25/3, 1976.

11 Rudolf Steiner: Medicina e scienza spirituale, conferenza del 2 aprile 1920. Cf.
nota (1) cap. II.

12 Cfr. Gueguen J.-H.: Il vischio e il cancro. Ed. A.D.A.P., Plescop, 1985.

13 Si pu consultare a questo proposito Boe D.: Mistel und Krebs (Vischio e


Cancro) Verlag Fraies Geistesleben, Stuttgart, 1970.

14 I particolari di questi studi - come di altri - possono essere richiesti allIstituto


Hiscia, CH - 4144 Arlesheim - Cfr. anche Gueguen J.-H.: Il vischio e il cancro
(op. cit.).

15 Pubblicato dallIstituto Hiscia, CH - 4144 Arlesheim - (letteratura riservata


esclusivamente ai medici).
Il problema del cancro 147

16 Blond C.: The Liver and Cancer (Fegato e cancro) Ed. John Wright, Bristol,
1960.
17 A proposito del metodo bio-dinamico, consultare:
- Kabisch H.: Guida pratica del metodo bio-dinamico nellagricoltura, 5 ed.
Edizioni del Centro Triades, Parigi 1986.
- Pfeiffer E. e Riese E.: lallegro orto, o come curare il proprio giardino secondo
il metodo bio-dinamico, 3 ed. rivista e aumentato. Edizioni del Centro Triades,
Parigi, 1986.
- Pfeiffer E.: La fecondit della terra. Metodo per ristabilire la fertilit del suolo,
7 ed. Edizioni del Centro Triades Parigi, 1979.
Vedere anche la pubblicazioni del Movimento di coltura bio-dinamica
(Leimbach, 68800 Thann):
- Thun M.: Calendario della semina e dellapicoltore (pubblicazione annuale).
Indicazioni pratiche secondo le ricerche fatte sulle costellazioni, ad uso dei
giardinieri, degli orticoltori, e degli agricoltori, 4 edizione, 1980.

18 Cfr. Blet. D.: La psicosomatica del canceroso. Vedere sopra nota (8).
149

Capitolo XV

Il ciclo genitale della donna

Losservazione del ciclo mestruale ci porta a dividerlo in due fasi Il ciclo mestruale
principali, luna caratterizzata dalla elaborazione, laltra dalla distruzione e lIo
ed eliminazione dei prodotti di quella. Tali processi, labbiamo visto al
capitolo II, sono lespressione dellazione dellIo e anche del corpo astrale,
ora al polo inferiore, grazie alla mediazione del corpo eterico, ora in
maniera diretta al polo superiore. Lalternarsi di queste due fasi costituisce
il ritmo proprio allinsieme degli organi genitali femminili.
Il ruolo dellIo appare pure nel fatto che la funzione mestruale in
stretto rapporto col sangue - organo dellIo - e con lemopoiesi. Si
evidenzia anche dal fatto che la mestruazione un processo esclusivamen-
te umano che non si riscontra negli animali. In questi, i fenomeni che
consentono la procreazione seguono generalmente un ritmo annuale, cio
un ritmo simile a quello delle piante, e che potremmo qualificare come
eterico.
Non vi sono in loro mestruazioni e anche le pseudo mestruazioni del
macaco reso sono anovulari. Infine, il fatto che talvolta un accesso febbrile
possa sostituirsi ad una mestruazione deve essere messo pure in relazione
allazione dellIo.

Nella stessa maniera in cui abbiamo messo il ritmo cardiaco in Un ritmo lunare
relazione con quello del sole, siamo portati a collegare la periodicit di 28 interiorizzato
giorni del ciclo mestruale a quella delle fasi lunari (1). Sappiamo tuttavia
che la mestruazione non direttamente influenzata dalla luna, altrimenti
tutte le donne sarebbero mestruate contemporaneamente. Il ritmo lunare
in realt si interiorizzato. Potremmo anche dire che lorganismo femmi-
nile ne ha conservato il ricordo.
Una concezione materialista potrebbe far obiettare che la successio-
ne delle due fasi del ciclo non che un automatismo, nel quale ciascuno dei
processi attiva il successivo, esattamente come un pendolo ridiscende
quando ha raggiunto una certa altezza. In realt, il fatto che ad un ciclo
raccorciato da circostanze esterne, succede un ciclo pi lungo (e viceversa)
150 Medicina antroposofica

la dimostrazione che esiste una compensazione, dunque una regolazione


interna che possiamo modificare solo temporaneamente. La differenza
con un meccanismo proprio questa. Cos, quando regoliamo un orolo-
gio, questo mantiene la differenza di orario fintanto che non lo rimettia-
mo allora esatta; viceversa, se noi sfalsiamo il ciclo mestruale con uninie-
zione di ormoni, lorganismo tender a compensare la differenza da se
stesso, in modo da ritrovare il proprio ritmo naturale. anche possibile
sconvolgere lorganismo al punto tale da metterlo nellimpossibilit di
ristabilirsi, ma il fatto di distruggere una funzione in un organismo non
assolutamente una prova dellinesistenza di questa.

Le due fasi del ciclo La prima fase del ciclo, che va dalla fine delle mestruazioni allovula-
zione, al quattordicesimo giorno, caratterizzato da questa azione dellIo
modificata grazie alla mediazione successiva del corpo astrale, del corpo
eterico e del corpo fisico, che gli conferiscono la dinamica propria al polo
metabolico caratterizzata dai processi di proliferazione, costruzione ed
elaborazione.
Nellovaia, questa dinamica si traduce nella maturazione dellovulo
e la formazione del follicolo di De Graaf; nellutero, si traduce nella
proliferazione della mucosa che prepara la nidificazione dellovulo. Que-
sta fase di proliferazione va anche un po oltre lovulazione, poich la
formazione del corpo giallo le appartiene ancora. Se lovulo fecondato, il
corpo giallo persister durante tutta la gravidanza, costituendo questa un
prolungamento e un rafforzamento di questa prima fase. Viceversa, lovu-
lo non fecondato muore, e questo costiuisce il primo passo della seconda
fase caratterizzata dallazione diretta dallIo sullorganismo che porta ai
processi di distruzione. Il corpo giallo allora si appassisce, lasciando sul-
lovaia un piccolo nodulo cicatriziale. La mucosa uterina si degrada e
diventa luogo di ristagno del sangue che perde la sua vitalit e che sar
eliminato con le mestruazioni. Questa escrezione di ci che sfuggito alla
vita accompagnata da contrazioni uterine che testimoniano una accre-
sciuta attivit del corpo astrale.
In realt, il passaggio dalla prima alla seconda fase non cos netto
come potrebbe sembrare dalla nostra descrizione un po schematica. Cos
lovulazione un processo descrezione, che rende necessario lintervento
del corpo astrale. Essa annuncia gi la seconda fase, bench si ponga verso
la fine della prima. Al contrario, la formazione del corpo giallo un
processo di proliferazione che appartiene allo prima fase, bench debordi
sulla seconda. La formazione degli ormoni, follicolina e luteina, la testimo-
nianza di una attivit ghiandolare generata dal corpo eterico e che appartiene
alla prima fase; ma lescrezione di questi ormoni nellurina un processo di
eliminazione proprio alla seconda. Ci prova che nellorganismo, le sostanze
sono meno importanti dei processi di cui sono il risultato. Per tutta la
gravidanza i due ormoni, follicolina e luteina, continueranno a essere secreti.
Il ciclo genitale della donna 151

La loro formazione appartiene bene dunque ai processi di elaborazione e, in


assenza di gravidanza, alla prima fase.
Questo accenno fisiologico del ciclo mestruale in rapporto con gli Le tendenze
elementi che costituiscono lessere umano indispensabile alla compren- patologiche
sione dei disturbi della mestruazione. Esso ci permetter anche di istituire
una terapia razionale per essi. Vediamo subito la possibilit di due anoma-
lie: luna caratterizzata da un eccesso dei processi di elaborazione e di
proliferazione; laltra, da un eccesso di quelli di distruzione.

Lo spostamento dellequilibrio verso la tendenza alla proliferazione Leccesso di


si traduce in iperplasia ghiandolare, ipertrofia della mucosa e in eccesso di proliferazione
follicolina. Liperemia che accompagna la prima fase continua durante la
seconda e le mestruazioni aumentano in abbondanza. Il sangue eliminato
rosso vivo, non completamente degradato e conserva un carattere
arterioso. Lemorragia non , come nelle normali mestruazioni, il risulta-
to della degradazione della mucosa, ma la conseguenza della sua congestio-
ne; una specie di esplosione, cos il flusso generalmente in anticipo.
Tali disturbi si accompagnano spesso a vertigini, lipotimie, disattenzione
e tendenza alloblio caratteristiche di una diminuzione della coscienza.
Tali donne, spesso pletoriche, tendono frequentemente alle emicranie (cf.
cap.IV). Ritroveremo qui il tipo Calcarea carbonica degli omeopatici. In
questo tipo di ammalati, ci che corrisponde alla sostanza molle e viva
dellostrica, predomina sulla sostanza minerale e morta della conchiglia.

Quando predominano le tendenze della seconda fase, quando la Leccesso di


degradazione, la distruzione e la morte prendono il sopravvento, assistia- degradazione
mo a fenomeni di stasi che non si limitano alla mucosa uterina. Le vene si
dilatano, le estremit diventano cianotiche; le mestruazioni poco abbon-
danti e scure arrivano in ritardo. Siamo qui in presenza del tipo Pulsatilla
degli omeopatici. Sono degli ammalati nei quali predominano le forze
della terra per esempio la gravit; il ristagno venoso una delle espressio-
ni di queste forze di pesantezza la tendenza alla malinconia, lo sguardo e
la testa rivolti verso terra sono altre.
LAnemone pulsatilla caratterizzato da una forte radice a fittone
ancora tutta impregnata di forze terrestri. Le foglie, viceversa, finemente
frastagliate, si aprono abbondantemente alle forze cosmiche. Poi il fiore, a
forma di campana inclinata verso terra, sottoposta a sua volta alle forze
di gravit. Infine, alla maturazione, il gambo si raddrizza e il frutto
dallaspetto piumoso si orienta di nuovo verso il cosmo.
Lintera pianta diventa cos lespressione ritmica della lotta tra le
forze terrestri e le forze cosmiche, che finisce con la vittoria di queste
ultime. Questo fiore pasquale concentra in s morte e resurrezione. La
predilezione della pulsatilla per i terreni silicei ci ricorda la polarit tra
Calcarea carbonica e Pulsatilla.
152 Medicina antroposofica

Le amenorree Quando le forze dellIo sono sollecitate troppo intensamente al polo


superiore - cosa frequente durante un eccessivo lavoro intellettuale come
nel corso degli studi e della preparazione agli esami - , queste forze non
sono pi disponibili al polo inferiore per le funzioni genitali. Daltro
canto, la distruzione intensa che comporta un sovraccarico intellettuale
deve essere incessantemente compensata dalla forze eteriche di
rigenerazione, pena gravi disturbi. Questa sottrazione, tanto delle forze
dellIo che di quelle del corpo eterico al polo inferiore, rende impossibili i
processi di maturazione dellovulo e di proliferazione della mucosa
uterina. Avviene una soppressione della prima fase del ciclo e, siccome
non se ne pu avere una seconda senza la preparazione costituita dalla
prima, non vi pi n ciclo n mestruazioni. Siamo qui in presenza di una
amenorrea per sottrazione di forze. A questo processo generale si associa
spesso un fattore scatenante: brusco raffreddamento in occasione di un
bagno, o per esempio choc psichico.
Finch la causa - leccesso di lavoro intellettuale - persiste, la guari-
gione non possibile. Bisogna quindi prima di tutto instaurare un diverso
genere di vita. LIo che al polo superiore attore, al polo inferiore si
comporta piuttosto da spettatore e, una volta insediato nel suo palco, non
ha assolutamente pi voglia di ridiscendere sulla scena e riprendere il
proprio ruolo. Saranno necessarie talvolta molte astuzie per riportarve-
lo. Il riscaldamento del polo inferiore una di queste, dato che il calore
lelemento dellIo.
Un po diversa lamenorrea delle ragazze anemiche. In questo caso
non troviamo questa iperattivit intellettuale. LIo sincarna malvolentie-
ri sia al polo superiore che a quello inferiore. Per riprendere limmagine
precedente, diremo che non preferisce il palco alla scena e che entra a
teatro solo con rammarico. Queste amenorree esigono prima di tutto che
si curi lanemia (cf.cap.IX). Aggiungiamo che a volte questa forma e la
precedente si mescolano.

Lamenorrea Normalmente gli organi genitali subiscono una trasformazione nel


primaria corso del secondo settennio, sotto linfluenza del corpo astrale. Se questo
non assolve correttamente il proprio ruolo, questi organi non arriveranno
alla maturit, resteranno infantili, e i caratteri sessuali secondari - pelosit,
sviluppo delle ghiandole mammarie, cambiamento della voce, etc.) non
compariranno. La trasformazione delle forze eteriche sul piano della
funzione non si compie, cosa che ha per corollario la persistenza di organi
eterici come il timo. Il processo delle amenorree primarie questo.

Lamenorrea per eccesso Oltre alle amenorree secondarie per sottrazione di cui abbiamo
eterico parlato prima ne esistono altre che, viceversa, sono il riflesso di una
iperattivit del corpo eterico. Questo, ipertrofico, diventa in qualche
maniera impermeabile allazione del corpo astrale e dellIo, che sono
Il ciclo genitale della donna 153

allora incapaci di assumere le loro funzioni di differenziazione. Non c


dunque ovulazione, ancor meno processo di degradazione, quindi la secon-
da fase. I processi di proliferazione che dovrebbero limitarsi alla mucosa
uterina tendono a invadere tutto lorganismo, provocandovi lobesit e
linfiltrazione. Questo somiglia un poco a ci che avviene nella gravidanza
e non raro vederle succedere a questa forma di amenorrea.

Ricordando Calcarea carbonica e Pulsatilla, abbiamo aperto la strada Trattamento delle


alla terapeutica. In generale dobbiamo utilizzare il calcare quando i processi menorragie
della prima fase sono eccessivi e tendono a debordare. Al contrario utilizzeremo
Pulsatilla quando sono troppo intensi quelli della seconda fase. Nella tendenza
alle menorragie, Rudolf Steiner consigliava di adoperare Corallium rubrum
da preferire a Calcarea. Lo prescriveremo in triturazione D3, o meglio ancora
sotto forma di unguento da spalmare ogni giorno sulla regione sovra-pubica
(Corallium rubrum 0,1% Ossa 1%/ Tormentilla 2,5% - Eccipiente q.b. al
100% ungt.). In caso di forti emorragie, dobbiamo ricorrere o una o pi
iniezioni di Antimonium met. D6/Marbre D6 aa. nella regione sovra-
pubica. Otterremo ugualmente ottimi risultati con quella pianta cos modesta
che la Thlaspi bursa-pastoris (in D1, D2 o D3).

Quando predominano i processi di distruzione della seconda fase, e le forze Trattamento delle
terrestri la spuntano, in presenza di sintomi di stasi venosa e predisposizione alla ipomenorree
malinconia, daremo Pulsatilla dalla D3 alla D6. Sar pure necessario rinforza-
re lazione del corpo eterico prescrivendo Argentum che conviene applicare la
sera sotto forma di unguento (Argentum met. D1 ungt.) nella regione sovra-
pubica. Si deve procedere a queste applicazioni nella prima fase del ciclo, alter-
nandole con la somministrazione di Pulsatilla durante la seconda fase. Come
complemento di Argentum, dobbiamo prescrivere Prunus spinosa D3, D4 o
D5.

Nella pratica, noi riscontreremo spesso disturbi della mestruazione Le dismenorree...


che pu essere difficile classificare nelluna o nellaltra tendenza e che si
raggruppano abitualmente sotto il nome di dismenorree. Questi disturbi
sono lespressione della mancanza di armonia tra i diversi elementi
costitutivi. Essi si accompagnano spesso a delle manifestazioni spasmodi-
che in rapporto col corpo astrale, che di conseguenza compaiono nei
periodi del ciclo in cui il corpo astrale normalmente entra in gioco. Cos,
alla fine della seconda fase, le mestruazioni, processo di eliminazione dei
residui della degradazione della mucosa e del sangue, si accompagnano a
contrazioni uterine provocate dal corpo astrale. Tali contrazioni possono
prendere un andamento spastico e tradursi in crampi dolorosi. Un distur-
bo della stessa natura, bench con minore intensit, pu manifestarsi al
momento dellovulazione, che pure un processo di escrezione che impli-
ca la partecipazione del corpo astrale.
154 Medicina antroposofica

...e il loro trattamento Allevieremo questi disturbi di natura spastica prescrivendo Chamomilla
Trattamento delle vulg. rad. D20/Tormentilla D30 aa dil., 10 gocce prima dei pasti (cominciare
due giorni prima delle mestruazioni e continuare finch necessario). Potremmo
ugualmente fare ricorso alla Belladonna D6 (nelle donne brune) o alla
Chamomilla D3 (nelle donne bionde). Questo trattamento per bocca deve essere
completato, al bisogno, con delle unzioni quotidiane nella regione sovra-pubica
Oxalis acetosella 10% ungt. Pensiamo anche al Cuprum met. D1 ungt. da
applicare sulla regione lombare.
Una vera guarigione delle dismenorree tuttavia richiede un trattamento pi
in profondit. Siccome questi disturbi spesso causano un raffreddamento cronico
delle estremit inferiori, nessuna guarigione sar possibile fintantoch non si sar
ottenuto dallammalato che indossi un adeguato abbigliamento. Toccate i piedi delle
vostre ammalate, li troverete spesso ghiacciati, bench esse dichiarino di non soffrire
il freddo. Questo trattamento in profondit, applicabile a tutti i disturbi della
mestruazione, si potr realizzare con una composizione che noi dobbiamo e Rudolf
Steiner: Achillea millefolium flos 4% - Origanum majorana 6% - Quercus
robur 5% - Thlaspi bursa-pastoris 3% - Urtica dioica, flos 2% - Eccipiente q.b.
al 100% dil. Dobbiamo prescriverne da 5 a 10 gocce prima dei tre pasti. necessario
proseguire la cura per parecchi mesi, con linterruzione nel periodo delle mestruzioni.
Questa cura potr essere completata o seguita da questaltra: Mentha piperita, fol.
3p. - Origanum majorana, herba 4 p. - Ruta graveolens, herba 3 p. (uninfusione
coricandosi). Per la loro azione armonizzante, questi due rimedi si rivolgono
allinsieme dei disturbi mestruali quali che siano le loro tendenze.

amenorree Il trattamento delle amenorree pone spesso un difficile problema, soprat-


tutto quello delle amenorree primarie che richiedono innanzitutto, rimedii
costituzionali. Per obbligare lIo a ridiscendere nella sfera genitale e assolvervi
la sua funzione, dobbiamo prescrivere Mucilago levistici D6, in alternanza
con Ovarinum D3, 10 gocce di ognuno due volte al giorno, (eventualmente si
possono muscolre invece di prenderle alternativamente). Nello stesso ordine di
idee, dobbiamo prescrivere Phosphorus D6, 10 gocce al risveglio. Dobbiamo
anche ordinare Calcarea carbonica ostrearum o Pulsatilla secondo il tipo di
ammalate con le quali avremo da fare. Al momento della riapparizione delle
mestruazioni bisogner iniziare una cura di Achillea millefolium, flos. 4% -
Origanum majorana 6% - Quercus robur 5% - Thlaspii bursa-pastoris 3% -
Urtica dioica, flos 2% - Eccipiente q.b. al 100% dil., di lunga durata come
pure di Mentha piperita, fol. 3 p. - Origanum majorana, herba 4 p. - Ruta
graveolens, herba 3 p.

NOTA

1 Studieremo in seguito, dettagliatamente, i rapporti tra i cicli planetari e i ritmi


umani.
155

Capitolo XVI

Il problema delle affezioni cutanee

Le opere di dermatologia colpiscono per la minuzia delle loro


descrizioni, la preoccupazone del dettaglio al quale ha largamente
contribuito il microscopio. Ma non affrontano affatto la profondit del
problema quando alle cause delle affezioni cutanee e la terapia, il pi delle
volte molto deludente, si limita a misurare palliative. Lo studio di qualche
affezione cutanea comune dimostrer che possibile comprendere meglio
la genesi di questa malattia ricercando il loro rapporto con la totalit
dellorganismo umano e aprir cos la strada ad una terapia pi razionale.

Ritroviamo nella pelle il riflesso della triade umana col suo polo La tripartizione
neurosensoriale, il suo polo metabolico e la sua ritmica via di mezzo, della pelle
triade che appare tanto sul piano anatomico che funzionale e della quale
noi tenteremo di cogliere le caratteristiche.

In quanto organo dei sensi, la pelle appartiene evidentemente al La pelle organo


sistema neurosensoriale. Ma essa possiede anche unaltra caratteristica neurosensoriale
propria al polo cefalico: quella delle forze di strutturazione. Essa delimita
il corpo fisico e noi dobbiamo ad essa la nostra forma esteriore. Alle forze
eteriche di crescita, di direzione centrifuga, essa oppone forze di
limitazione di direzione centripeta, di natura astrale. nellequilibrio tra
queste forze - le quali hanno ricevuto, entrambe, limpronta dellIo - che
risiede la bellezza delle forme come possiamo ammirarla nellAfrodite di
Cnido. Nel bambino, la dominante eterica centrifuga tende a riempire le
forme, ad arrotondarle e perfino a gonfiarle. Nel vecchio, al contrario, le
forze di strutturazione e di mineralizzazione prendono il sopravvento, il
turgore dovuto alle forze centrifuga scompare, la pelle perde la sua
elasticit e diventa flaccida. Appaiono le rughe come cerniere tra due zone
di pelle pi rigide, cosa che costituisce un processo identico, sebbene
meno intenso, a quello dellarticolazione dei diversi elementi del carapace
degli invertebrati. Fisicamente, in effetti, noi tendiamo, invecchiando, a
diventare degli invertebrati. In compenso dovremmo, con let, rinforzare
156 Medicina antroposofica

le nostre strutture morali, diventre vertebrati sul piano delletica e non


accontentarci di conservare ci che ci procura la corazza delle
convenzioni sociali o religiose.

Le forze di crescita Negli animali, anche al di fuori degli invertebrati, gli elementi duri
metamorfosate della pelle - peli, piume, scaglie, corna, zoccoli, ecc. - sono molto pi
sviluppati che nelluomo, che ha trasformato le forze necessarie alla
crescita di questi elementi sul piano del pensiero (Cfr. Cap. VIII). E cos
luomo deve vestirsi. Mangiando il frutto dellalbero della conoscenza, ha
preso coscienza della propria nudit.

Processi ritmici La formazione dello strato esterno dellepidermide, composto di


cellule morte, caratteristico dei processi di morte e mineralizzazione del
polo neurosensoriale. La sua trasparenza ricorda quella della silice che si
trova in quantit relativamente rilevante nella pelle e nelle fanere. Tale
trasparenza - che daltra parte diminuisce con la pigmentazione - ci lascia
indovinare ci che avviene nello strato vascolare del derma, la regione
ritmica della pelle. I moti dellanima sono accompagnati da modificazioni
della circolazione che procovano il rossore o il pallore dei tegumenti. Le
manifestazioni ritmiche della pelle si esprimono cos con la funzione
respiratoria, della quale conosciamo tutta limportanza.

Funzioni metaboliche Infine, troviamo nella pelle un insieme di processi metabolici,


principalmente localizzati nellipoderma, lo strato pi profondo. Le
ghiandole sudoripare si trovano in questo strato come i bulbi piliferi, sedi
di unintensa attivit proliferativa. In certe zone, il viso per esempio, essa
contiene anche una sottile muscolatura la cui attivit si rivela con la
mimica.

Disturbi La pelle dunque in rapporto con le tre regioni - neurosensoriale,


del metabolismo ritmica e metabolica - dellorganismo, delle quali essa il riflesso. In tal
modo, anche le affezioni cutanee sono spesso la conseguenza dei disturbi di
questi organi. La partecipazione della pelle a questi disturbi in genere
lespressione di una esteriorizzazione dei processi morbosi che
costituiscono un tentativo di guarigione. La frequente comparsa di asma
dopo una diatesi essudativa rientrata, la sua guarigione nel caso di
ricomparsa dei sintomi cutanei, ne sono la prova. Questo genere di
affezione il risultato di un processo incompleto di trasformazione della
albumine. La pelle si sforzer di trasformare ed eliminare ci che non sar
stato interamente metabolizzato dagli organi interni. Questa iperattivit
delle funzioni metaboliche della pelle accompagnata da manifestazioni
centrifughe attraverso il derma. Eritema, papule e vesciche non sono altro
che stadi diversi di questo processo di digestione e di escrezione delle
albumine a carattere estraneo. Ritroviamo, con sfumature diverse, questi
Il problema delle affezioni cutanee 157

sintomi nelle piodermiti, nei foruncoli, negli eczemi con trasudazione,


ecc. In questo caso, si tratta di manifestazioni di giovinezza della pelle,
quindi si incontrano pi frequentemente allinizio della vita che non alla
fine.

Quando i processi di devitalizzazione e di mineralizzazione Dermatosi secche


diventano eccessivi, riscontriamo delle dermatosi secche: ittiosi, psoriasi,
eczema secco, ecc. In questo quadro rientrano anche le manifestazioni
pruriginose, la cui intensit contrasta spesso con la scarsezza o assenza di
sintomi obiettivi, perch il prurito una esacerbazione dei processi
neurosensoriali che spingono a grattarsi. Il grattarsi costituisce un
tentativo di eliminazione degli elementi troppo duri, per esempio le
croste.

Certe affezioni cutanee sembrano appartenere allo stesso tempo ai Disturbi della funzione
processi metabolici e neurosensoriali. il caso dellorticaria, la cui ritmica
eruzione un sintomo metabolico e il prurito una manifestazione
neurosensoriale. Questa doppia appartenenza in realt segnala un
disturbo del sistema ritmico della pelle nella sua dinamica circolatoria.
Altre affezioni in rapporto con questo sistema hanno piuttosto una
sfumatura respiratoria. In generale, questa funzione cos importante
della pelle e le sue ripercussioni sullorganismo sono veramente troppo
trascurate dalla medicina. Sul piano dermatologico, la conseguenza di
disturbi respiratori della pelle sono verosimilmente le micosi. In genere, i
funghi non si sviluppano che in ambienti mal ossigenati. Allorigine di
queste affezioni micotiche, o che le favoriscono, ritroviamo spesso luso di
prodotti cosmetici di cattiva qualit o detergenti di sintesi. Cos, la
comparsa sul mercato di certi detergenti stata accompagnata da vere
epidemie di perionissi nelle casalinghe. I deodoranti e i preparati contro il
sudore, provocano un vero e proprio processo di autointossicazione
paragonabile a quello che causerebbe una ritenzione di urine.
importante sapere che lodore sgradevole di alcuni tipi di traspirazione
dovuto alla fermentazione del sudore, favorita dallalcalinit dei saponi o
al fatto di indossare abiti di tessuti sintetici. In altri casi, lodore della
traspirazione in relazione con lalimentazione.

Un certo numero di dermatosi non fanno parte di nessuna delle Le verruche


predette categorie, come le verruche o papillomi. La loro causa un
difetto localizzato della funzione limitativa della pelle. Tutto accade come
se vi fosse un buco attraverso il quale i processi di proliferazione si
esteriorizzassero. Vi realmente un buco eterico, una piccola zona in
cui leterico umano assente, che permette a certi virus di insinuarsi, di
sviluppare il loro proprio eterico e di proliferare. Questo processo mostra
una certa somiglianza con quello che abbiamo descritto nel cancro (Cfr.
158 Medicina antroposofica

Cap. XIV). Questa locale debolezza delleterico umano in relazione con


la sua intensificazione in unaltra regione per un disturbo pi profondo.
Basta allora porre rimedio e quel disturbo perch leterico riprenda il suo
posto e le manifestazioni cutanee spariscano.

Pelli e organi Lesistenza di disturbi interni nelle manifestazioni periferiche come


profondi le dermatosi, daltra parte, praticamente una regola generale; anche in
quelle che sembrano dovute unicamente ad aggressioni esterne, esiste
spesso un fattore che predispone in profondit. Questo spiega come alcuni
soggetti siano pi resistenti di altri e queste aggressioni. Spesso i disturbi
profondi interessano la funzione epatica, poich esiste una polarit tra il
fegato e la pelle.

Polarit tra pelle e Alle forme molli e imprecise del fegato, si oppone la strutturazione
fegato della pelle con i suoi elementi duri - strato corneo, fanere. La
predominanza dellelemento liquido nel fegato contrasta con la secchezza
e la mineralizzazione della pelle. Se il fegato il polo caldo
dellorganismo, la pelle ne , al contrario, la regione pi fredda. Il fegato
un organo a dominante venosa, mentre lincarnato della pelle
lespressione della presenza di sangue arterioso; ce ne rendiamo ben conto
quando questa caratteristica scompare nella cianosi. Infine, alla
insensibilit del fegato, organo metabolico, si oppone lestrema sensibilit
della pelle, organo principalmente neurosensoriale. Eppure i due organi
possiedono una propriet comune: la loro intensa facolt di rigenerazione.
A questa segue, nella pelle, un processo non meno intenso di
devitalizzazione delle cellule dellepidermide e delle fanere.

Le diatesi essudative... Quando certe funzioni epatiche sono deficitarie, la pelle tende a
sostituirsi ad essa. La pelle diventa allora pi calda, pi umida, meno
sensibile e perde la sua forma dando origine a bolle, vesciche, ecc.; la
polarit tra i due organi si attenua. Sono questi i processi che noi
osserviamo nella diatesi essudativa.

...e il loro trattamento Il trattamento di queste dermatosi esige dunque, prima di tutto,
listituzione di una dieta che permette di alleggerire il fegato e di una cura epatica
di base (Cfr. Cap. XI). A quella aggiungeremo una terapia pi specifica.

Parlando della betulla (Cfr. Cap. VI), abbiamo visto che questa pianta ha
la propriet di scindere i processi di albuminizzazione e mineralizzazione, il
primo diretto verso la foglia e il secondo verso la corteccia. Con lestratto di
foglia di betulla, aiuteremo lorganismo ad assumere correttamente e nel luogo
voluto i suoi processi di albuminizzazione. Eviteremo cos lo spostamento di
questi verso la pelle. Dobbiamo prescrivere Betula alba, fol. D3 dil., 10 gocce
prima dei tre pasti.
Il problema delle affezioni cutanee 159

Lo zolfo necessario alla metabolizzazione della albumine; dobbiamo


prescriverlo sotto forma di Sulfur da D3 a D6. Questo provoca spesso
lesacerbazione passeggera dei sintomi che non costituisce contro-indicazione.
Possiamo anche associare lo zolfo al ferro quando la funzione respiratoria della
pelle ci sembra ostacolata. Dobbiamo allora prescrivere Pyrite D3 trit. Quando
lo zolfo nellorganismo sembra voler sfuggire alla vita, cosa che si manifesta col
cattivo odore delle secrezioni, dobbiamo ordinare Hapar sulfur D6. Potremo
anche fare ricorso alle forze di strutturazione dellantimonio sotto forma di
Antimonium met. da D6 e D10.
Nei soggetti dal metabolismo pletorico, che danno unimpressione di
mollezza, di imprecisione dei limiti, dobbiamo utilizzare il guscio dellostrica:
Calcarea carbonica ostrearum, in media o alta diluizione (D15 o D30).
La tentazione di applicare un trattamento esterno a queste dermatosi
tanto pi forte in quanto lammalato ha sempre limpressione di non essere ben
curato, se non attacchiamo direttamente i sintomi visibili. Non sempre facile
fargli comprendere lorigine interna dellaffezione. Non dimentichiamo mai che
linterruzione improvvisa delle escrezioni pu diventare la causa di disturbi
molto pi gravi. Ci si contenter dunque di misura digiene che consistono in
lavande o bagni tiepidi addizionati di Calendula TM 40% - Alcool q.b. al
100% (1 o 2 cucchiaini da caff in un bagno bastano), oppure meglio ancora di
un infuso di Chamomilla vulg. flor. / Juniperus com., rum. / Sambucus
nigra, flor / Urtica dioica, fol. / Viola tricolor, herba aa; questa deve essere
somministrata pure per bocca (1 o due tazze al giorno). Si devono prescrivere i
diversi saponi, detersivi e creme.

Abbiamo visto (Cap. III) che lazione diretta dellIo sullorganismo, La funzione della
come essa si manifesta sorattutto al polo superiore, provoca una demineralizzazione
devitalizzazione, una mineralizzazione. Ma lIo possiede in compenso la
facolt di spuntarla con questi minerali, di spezzarli. I processi di
devitalizzazione sono necessari allesistenza della coscienza vigile; a quelli
di demineralizzazione, viceversa, intimamente legata la coscienza che
noi abbiamo di noi stessi in quanto individui. Ma lIo nella sua facolt di
demineralizzazione limitato. Se la devitalizzazione e la distruzione sono
eccessive in rapporto alle sue possibilit, si formano dei residui, dei
depositi che si comportano da corpi estranei.
Ritroviamo questi processi di demineralizzazione e di eliminazione
di sali nella pelle umana. Ci non sorprende dato il suo carattere
principalmente neurosensoriale. Quando questi processi di
demineralizzazione sono insufficienti in rapporto a quelli di tendenza
contraria, le parti dure si accumulano, rendono la pelle secca, squamosa o
crostosa, come possiamo vedere nellittiosi, negli eczemi secchi o nella
psoriasi; essa prende, entro certi limiti, un carattere animale,
particolarmente marcato nellittiosi. Esiste bene dunque un rapporto tra
il carattere dei nostri tegumenti, che comprendono molto meno elementi
160 Medicina antroposofica

Trattamento delle cornei di quelli degli animali e la coscienza di s che appartiene solo al
dermatosi secche genere umano.
Per vincere queste affezioni che induriscono la pelle, dobbiamo utilizzare
questa volta la corteccia della betulla. Questa favorir lorientamento verso la
periferia e stimoler leliminazione di ci che diventato troppo duro e troppo
minerale. Dobbiamo prescrivere la Betula alba, cort. D2, per iniezioni
sottocutanee o per os. Ci non toglie che si possono dare contemporaneamente
foglie di betulla per le loro propriet vitalizzanti e diuretiche, per esempio sotto
forma di Elixir di betulla Weleda.
Dobbiamo anche risvegliare le forze di demineralizzazione dellIo
somministrando un minerale duro come la silice. Dobbiamo prescriverlo in
piccole dosi, in media o alte diluizioni: Silicea dalla D15 alla D30 trit., grande
come un pisello, una o due volte alla settimana. Associandolo a Betula alba,
cort., orienteremo la sua azione verso la pelle. A titolo profilattico generale,
dobbiamo fortificare lIo nel compimento del suo impegno di
demineralizzazione grazie al rosmarino. Questo deve essere messo a contatto
della pelle in una forma finemente divisa. Si deve utilizzare a questo fine, sia il
Rosmarino per il bagno Weleda, sia lOlio per il corpo al rosmarino Wala.
Praticate al mattino, queste cure svegliano la coscienza e favoriscono, di
conseguenza il sonno notturno; la sera, rischiano di provocare linsonnia.
Disponiamo inoltre di un eccellente mezzo di lotta contro lindurimento della
pelle: i bagni solforati (Kalium sulfuratum 20% p.b., un cucchiaio per bagno).

Trattamento dei Nelle affezioni molto pruriginose, dobbiamo far fare dei lavaggi
pruriti caldissimi con linfuso Chamomilla vulg. flor / Juniperus com., sum. /
Sambucus nigra, flor / Urtica dioica, fol. / Viola tricolor, herba aa. Pi il
prurito sar intenso, pi i lavaggi saranno caldi! Linfuso pu anche essere
aggiunto a un bagno caldo in caso di lesioni estese. Nel prurito senile, sempre in
relazione allarteriosclerosi, non dobbiamo dimenticare di prescrivere
Plumbum mellit. ed Elisir di Betulla Weleda (Cfr. Cap. VI).

Trattamento delle Nelle psoriasi, non otterremo buoni risultati se non facendo iniziare il
psoriasi trattamento con una cura di mele, di una settimana, seguita da tre mesi di
regime vegetariano. In seguito lammalato deve astenersi da ogni grasso di
origine animale. Oltre Betula alba, cort. e Silicea, dobbiamo prescrivere
Gallae halepenses D2 o D3 trit., grande quanto un pisello tre volte al giorno,
e Agaricus murcarius D10 dil., 10 gocce due volte al giorno, in un decotto di
Buxus sempervirens, lign. / Ceratonia siliqua, lign. / Sassafras, lign. aa. Nei
casi gravi si devono fare due iniezioni settimanali di Formica rufa dalla D6
alla D15.

Lacne... Lacne giovanile caratterizzato dalla ritenzione di sebo e di residui


che formano un comedone. Questo si comporta da corpo estraneo,
provocando una reazione di infiammazione ed eliminazione, linsieme che
Il problema delle affezioni cutanee 161

costituisce la punta di acne. Vi dunque allorigine, un difetto dei processi


di escrezione. Spesso, nella ragazza, va di pari passo con una predominanza
della prima fase del ciclo mestruale e un eccesso di follicolina (Cfr. Cap.
XV). Questa affezione pi frequente nel sesso femminile. Quando, nei
soggetti longilinei, lacne si localizza soprattutto al torace, si deve pensare
sempre alla possibilit di una predisposizione alla tubercolosi. Notiamo
sullargomento che la foruncolosi, che ha dei punti in comune con lacne,
pu costituire una vera malattia di scambio con la tubercolosi; non
affrettiamoci quindi troppo a far sparire una foruncolosi e curiamo prima
lo stato generale.

Il trattamento dellacne richiede listituzione di una dieta simile a quello ...e il suo trattamento
raccomandato per le psoriasi: una settimana di mele e tre mesi di regime
vegetariano. Oltre al trattamento costituzionale, si deve prescrivere Silicea D30
(da sostituire per alcuni ammalati con Calcarea carbonica ostrearum),
alternandola con Sulfur D3. Nei casi gravi, si deve ricorrere allApis /
Belladonna e Carbo / Sulfur. Bisogna anche combattere la stitichezza,
servendosi per esempio di un leggero infuso di Tisana Clairo Weleda,
coricandosi. Si devono sempre stimolare le funzioni escretrici del corpo astrale,
specialmente la sudorazione. Localmente, si devono fare delle abluzioni e si
devono applicare delle compresse di acqua il pi calda possibile, nella quale si
aggiungono uno o due cucchiaini di caff di Calendula TM 40% - Alcool q.b.
al 100%, mattina e sera.
In principio bisogna astenersi da ogni applicazione di unguenti tranne,
eventualmente, in casi di acne indurita, in cui si potr utilizzare lunguento
Mercurius vivus D15. Teniamo anche presente che questultimo d buoni
risultati anche in altri casi di indurimento, come il calazio. Lunguento va
applicato la sera, dopo il lavaggio con la Calendula. I bagni di mare e di sole
favoriscono la guarigione dellacne.

Le micosi devono ugualmente essere trattate con lavaggi caldissimi alla Trattamento delle
Calendula mattina e sera. Dopo il lavaggio del mattino, si deve cospargere con micosi
Antimonium met. 0,1% - Arnica montana 2,5% - Calendula off. 1,7% -
Echinacea ang. 1,7% - Silicea 0,1% - Eccipiente q.b. al 100%. Dopo quello
della sera, si deve applicare un po dunguento Cuprum met. 0,4% - Tabacum
1% aa. Per caso di intertrigine, inserire un po di garza o di cotone nelle pieghe
cutanee per aerare. Essendo le micosi favorite dei saponi alcalini, questi
dovranno essere proibiti. Si deve utilizzare un sapone acido e si deve fare un
risciacquo acido (acqua con aceto o limone) degli abiti a contatto delle parti
interessate. Queste precauzioni valgono anche per la bromidrosi e spesso bastano
per eliminarle (1).

Bench non costituiscono malattie della pelle, ma sono le Piaghe ed ustioni


conseguenze di un trauma, importante affrontare qui il trattamento delle
162 Medicina antroposofica

ferite e delle bruciature, poich i risultati alla lunga dipendono molto


della natura delle prime cure.

Trattamento delle Per le ferite, si devono lavare con acqua tiepida addizionata con
piaghe Calendula TM 40% - Alcool q.b. al 100% (un cucchiaino da caff in una tazza
di acqua). Si deve procedere, se necessario, al trattamento medico-chirurgico della
ferita e lasciarci sopra una compressa imbevuta di Calendula diluita (mai
utilizzarla pura). Quando inizia la cicatrizzazione, si pu sostituire la
compressa con lunguento Antimonium met. 0,005% - Balsamum per. 0,4% -
Calendula off. 3% - Mercurialis per. 5% - Resina laricis 0,2% - Eccipiente
q.b. al 100%. In caso di tendenza allinfeziome, sostituire lacqua tiepida con
acqua calda per i lavaggi e le compresse. La guarigione delle ferite cos trattate
spettacolare. Quando si tratta di una ferita lineare (taglio), si potr, dopo un
lavaggio accurato, accostare i labbri ben asciutti della ferita servendosi di un
nastro adesivo trasparente, e questo evita le suture. In caso di ferita profonda,
come quella che pu causare un chiodo, si deve fare un bagno caldissimo con
aggiunta di Calendula TM 40% - Alcool q.b. al 100%. Se appare necessaria la
profilassi antitetanica, si deve fare uniniezione sottocutanea di Belladonna
D30 - Hyoscyamus D15 aa (Rudolf Steiner).

Trattamento delle Le ustioni si devono curare servendosi di compresse di Arnica montana


ustioni TM 5% - Urtica urens TM 85%. Si prepara contemporaneamente una
soluzione a 1/10, ossia un cucchiaio da minestra della miscela per nove cucchiai
da minestra di acqua, con cui si imbevono le compresse. Queste si lasciano sulle
ustioni e periodicamente si inumidiscono; non devono mai asciugarsi. Dopo
cinque giorni, la compressa pu essere tolta, se necessario si rinnova oppure se
lepitelizzazione completa, si sostituisce con lunguento di Arnica montana
0,25% - Urtica urens 4,75% - Eccipiente q.b. al 100%. Il termine di cinque
giorni pu essere considerevolmente abbreviato per piccole bruciature poco
profonde. Questo trattamento delle ustioni rimarchevole per la rapidit del
sollievo, che appare in genere entro un quarto dora, per la rapidit della
guarigione e per la qualit della cicatrizzazione, che non lascia cheloidi. In caso
di ustioni estese, si deve, ben inteso, completare con un trattamento generale:
Arnica montana, p. tot. D3 dil., 10 gocce da 3 a 6 volte nelle 24 ore,
Hyoscyamus 0,1% - Onopordon, flos 2,5% - Primula off., flos 2,5% -
Eccipiente q.b. al 100% dil., 10 gocce tre volte al giorno, Argentum met. D30
uniniezione sottocutanea ogni giorno o ogni due giorni a fare bere molta acqua
con aggiunta di Elisir di betulla Weleda, per favorire la diuresi. Arnica /
Urtica urens d anche sollievo e una rapida guarigione nei colpi di luce (diluire
a 1/20 e applicare le compresse sulle palpebre chiuse) e nelle insolazioni (da
trattare come le ustioni).
Il problema delle affezioni cutanee 163

La farmacopea antroposofica comprende molti unguenti pochi dei Ruolo


quali sono destinati al trattamento delle malattie cutanee. delle applicazioni
Somministrando un farmaco per via orale, si ricorre soprattutto al esterne
metabolismo. La via sottocutanea mette in gioco il sistema ritmico.
Applicando un farmaco sotto forma di unguento sullorgano dei sensi che
la pelle, ci si indirizza principalmente al sistema neurosensoriale. Il
medicamento applicato non agisce per penetrazione sostanziale attraverso
la pelle, ma per il suo dinamismo. E cos possiamo assimilare una medicina
applicata sotto forma di unguento a una dinamizzazione elevata.
Lincontestabile efficacia di questa forma terapeutica una prova
lampante dellinsufficienza delle nozioni di fisica allorch si vuole

NOTE

1 Trattamento complementare (H. Miller): Ferrum sidereum D20 fiale + Epifisi D4


fiale per iniezioni sottocutanee due o tre volte la settimana.
165

PARTE QUINTA

Principi di farmacodinamica antroposofica


In presenza di un ammalato, il problema dominante la scelta della
terapia e pi particolarmente la scelta del farmaco. Per essere perfetta, questa
scelta implicherebbe lesatta conoscenza di tutte le conseguenze che pu dare
lintroduzione di una sostanza qualsiasi in un dato organismo. Quasi sempre
questa conoscenza si basa su constatazioni empiriche e molto frammentarie.
Ci particolarmente vero per le nuove sostanze medicinali. Questo empiri-
smo fa pensare al cieco che avanza a tentoni e deve essere superato se si vuole
istituire una medicina razionale.
Il problema fondamentale, dunque, quello di sapere se possibile
conoscere, a priori, al di fuori di ogni sperimentazione, leffetto di un farmaco
su un determinato organismo umano. Questa domanda ricever una risposta
positiva solo se sar possibile conoscere i rapporti che possono esistere tra
luomo e la natura. Rudolf Steiner ha indicato la via da seguire per arrivarci,
via della quale abbiamo dato unidea in certe osservazioni terapeutiche (Cfr.
in Tomo I, Apis e Belladonna, cap. 6).
In questa quinta parte, tenteremo di chiarire queste relazioni tra luomo
e i tre regni della natura dai quali ricaveremo i nostri rimedi.
167

Capitolo XVII

Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo

Le sostanze da cui ricaveremo i nostri rimedi sono prodotte dai Luomo


diversi regni della natura minerale, vegetale e animale e sono, per e le sostanze naturali
questo, sostanze estranee alluomo. Anche una sostanza prelevata da un
altro essere umano come il sangue di una trasfusione presenta per chi
la riceve un carattere estraneo. dunque necessario che lorganismo nel
quale si sar introdotta una qualunque sostanza la trasformi, la faccia
propria; perch lessere umano, col suo Io, individualizzato a tal punto
che tollera solo ci che ha in via preliminare trasformato in sostanza
propria, che ha marcato col suo sigillo. E si sforzer in compenso di
sbarazzarsi di tutto ci che conserva propriet estranee. Cos, lorgani-
smo rigetta il trapianto di un organo prelevato da un altro individuo.
possibile farglielo tollerare solo annullando tutte le sue reazioni di
difesa, in altre parole facendogli perdere la sua individualit, cosa che,
evidentemente, incompatibile con una esistenza che rispetti lintegrit
della persona.

Questa necessit di trasformare, di umanizzare tutto ci che lorga- Reazione


nismo assorbe, concerne tanto le medicine, qualunque sia la maniera di dellorganismo alle
introdurle, quanto gli alimenti. Obbligandolo a trasformare una sostanza sostanze naturali
estranea, noi chiediamo allorganismo un lavoro; e cos suscitiamo in lui
reazioni che, se la scelta del farmaco corretta, avranno la possibilit di
ristabilire larmonia tra i suoi elementi costitutivi corpo fisico, corpo
eterico, corpo astrale e Io cio di guarirlo. Sarebbe evidentemente
molto allettante che esista sempre un farmaco capace di ristabilire questo
equilibrio, cosa che, alla fin fine farebbe pensare ad un prolungamento
infinito della vita. Non dimentichiamo che lequilibrio tra i quattro
elementi costitutivi si modifica continuamente dalla nascita alla morte,
disegnando un profilo caratteristico per ogni individuo in funzione del
suo destino. Ristabilire lequilibrio consister dunque nel riavvicinarsi a
questo profilo nella misura in cui lindividuo se ne era allontanato. Ci
non significa che sia assolutamente impossibile modificare il profilo in
168 Medicina antroposofica

questione, ma affronteremmo qui un problema di etica medica che


andrebbe oltre i limiti di questo libro. Lintroduzione di una sostanza
nellorganismo esige non solo un lavoro, ma anche adeguate attitudini.
Lorganismo sarebbe incapace di realizzare queste trasformazioni se non
sapesse come attaccare la sostanza estranea, esattamente come sareste
incapaci voi di smontare un meccanismo che non conoscete. dunque
necessario che lorganismo abbia una certa conoscenza del rimedio, che
ne abbia conservata la memoria, cosa che implica un rapporto, una
parentela tra luomo e la natura. Noi dobbiamo dunque ricercare questa
parentela, studiare quando e come si costituita, in altre parole risalire il
corso dellevoluzione nella stessa maniera in cui studiamo un albero
genealogico quando ricerchiamo dei legami familiari.

Levoluzione: Lidea di evoluzione come laveva concepita Darwin era troppo


un processo spirituale intaccata da concezioni materialiste per non condurre ad un vicolo cieco.
Fu necessario che Rudolf Steiner offrisse la strada alla ricerca spirituale
per darle tutta la sua ampiezza e dimostrasse che le scoperte della
paleontologia non sono in effetti che i testimoni materiali di un processo
evolutivo il cui impulso si pu trovare solo sul piano spirituale. Alcuni
lettori troveranno tale affermazione difficilmente accettabile. tuttavia
innegabile che alla luce delle cognizioni fornite da Rudolf Steiner,
linsieme del problema si mette a posto e i dettagli oscuri gradualmente
si chiariscono. Le indicazioni di Steiner, luna dopo laltra, si rivelano
esatte, grazie a scoperte che a quellepoca sarebbero state impossibili e
non avrebbero potuto realizzarsi senza il progresso della tecnica; ne
abbiamo dato un esempio nella nostra introduzione. Al contrario, non
stato possibile sinora coglierlo in fallo nelle sue previsioni.

La vita precede Nel libro La scienza occulta, pubblicato nel 1910 (1), Rudolf Steiner
il minerale descrive levoluzione delluomo e quella delluniverso come due feno-
meni inseparabili. Le attuali teorie vorrebbero farci ammettere che un
assemblaggio fortuito di molecole avrebbe anticamente dato origine a
un primo essere vivente dal quale sarebbero nati tutti gli altri. Lecomte
de Noy (2), gi, aveva dimostrato la futilit di questa teoria; pi
recentemente W. Heitler, professore di fisica alluniversit di Zurigo, ne
ha dimostrato la matematica impossibilit (3). Secondo la teoria del
caso, i regni viventi sarebbero nati dal regno minerale. La ricerca spiri-
tuale dimostra che avvenuto linverso: gli esseri viventi sono anteriori
al regno minerale che si pu considerare una loro secrezione. Ci sarebbe
incomprensibile se non si pensasse che questi esseri viventi sono esistiti
prima sul piano spirituale e che la loro esistenza fisica il risultato di un
processo di addensamento che finisce nella forma materiale.
Nella forma attuale, luomo il risultato di una lunghissima
evoluzione. Questa maturazione era necessaria perch egli raggiungesse
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 169

il grado di perfezione che lo caratterizza. Cos luomo lessere pi


antico dellevoluzione, bench, nella sua forma attuale, sia stato lulti-
mo a manifestarsi.

Esiste una legge dellevoluzione che Rudolf Steiner ha messo ben La decantazione,
in evidenza: perch vi sia perfezionamento, necessario che gli elemen- legge fondamentale
ti, i pi elaborati, i pi raffinati, si separino dai pi grossolani, esatta- dellevoluzione
mente come un liquido torbido non pu chiarificarsi se non lasciando
depositare le parti pi dense. Cos perch luomo divenisse ci che
oggi, era necessario che si producesse questa decantazione degli altri
regni. Nel corso della sua evoluzione, luomo ha successivamente re-
spinto ogni altra forma vivente, vegetale e animale, che, a sua volta, ha
depositato il mondo minerale.
Ci che acquisisce una struttura fisica e, per questo, una certa
durezza, non ha pi la plasticit sufficiente per essere in grado di trasfor-
marsi. Potevano evolversi solo quegli esseri che esistevano soltanto sul
piano spirituale, o che almeno avessero un corpo fisico ancora molto
malleabile. Cos, il corpo di un bambino pu ancora modificarsi, men-
tre quello di un adulto definitivamente fissato.

Le diverse forme di vita conosciute si sono successivamente mani- Continuit sul piano
festate sul piano fisico. Divenute di conseguenza troppo dense, hanno spirituale
praticamente cessato di evolversi. Questo spiega la discontinuit tra le Discontinuit sul
piano fisico
diverse forme che scopre la paleontologia e limpossibilit di scoprire
forme intermedie. Ma se levoluzione non poteva proseguire in quegli
esseri definitivamente fissati sul piano fisico, essa restava nondimeno
possibile nei loro parenti rimasti molto pi malleabili e, per questo,
incapaci di lasciare tracce materiali, per esempio sotto forma di fossili.
Alla stessa maniera, non si costruirebbe unautomobile moderna pren-
dendo i pezzi di una vecchia macchina e modificandone la forma. La
trasformazione avviene nella mente dellingegnere, dunque sul piano
dello spirito e il veicolo che noi utilizziamo non che un esemplare, una
tappa della sua creazione. Possiamo cos descrivere levoluzione come la
creazione continua di una intelligenza spirituale i cui esseri fisici sono
gli schizzi successivi. In un libro molto interessante, W. Schpbach (4)
ha riunito un gran numero di scoperte della biologia moderna in perfet-
ta armonia con queste indicazioni di Rudolf Steiner.

Ci che precede permette di intravedere la parentela che esiste tra Grado di parentela tra
il mondo esteriore e luomo. Al di fuori del carattere generale di tale sostanze e organismo
parentela, Rudolf Steiner ha rilevato relazioni pi particolari tra deter-
minati organi o gruppi di organi e determinati elementi della natura.
Come, per esempio, la corrispondenza tra lorecchio interno e lonice,
di comparsa simultanea, che implica una conseguenza terapeutica.
170 Medicina antroposofica

La questione che avevamo posta era quella della possibilit, per un


organismo umano, di distruggere una sostanza naturale. In virt di
questa parentela che abbiamo prima citata, questo processo di distruzio-
ne sembra realmente possibile. Lo tuttavia a gradi diversi. Con ogni
evidenza, lorganismo avr un comportamento molto diverso se si trat-
ter di sostanze respinte dal genere umano nel corso della sua evoluzio-
ne, sostanze di cui lorganismo ha pi o meno perduto il ricordo, o di
sostanze che hanno una struttura simile ai suoi attuali costituenti. E
cos, piccole quantit di piombo o di arsenico apporteranno allorgani-
smo problemi molto pi difficili di quelli che potrebbero arrecare il
ferro o il carbonato di calcio. Noi abbiamo labitudine di definire i
primi veleni rispetto ai secondi, ma alla fine tutta questione di dosi. Al
di l di una certa quantit diventa veleno anche il sale marino. In
maniera pi generale, ogni sostanza anche un alimento quotidiano
come il pane presa in quantit eccessiva diventa tossica quando lorga-
nismo non pi in grado di digerirla, di distruggerla.

Lorganismo e le Quale sar allora latteggiamento dellorganismo di fronte a so-


sostanze di sintesi stanze di sintesi chimica che gli sono in linea di massima sconosciute?
Sar in grado di distruggerle? Non c, in questo caso, ununica risposta:
alcune sostanze di sintesi possiedono una struttura abbastanza simile a
quella delle sostanze naturali; in questo caso, lorganismo ne verr a
capo con una facilit o una difficolt paragonabile a quelle che avrebbe
avuto nel degradare i loro omologhi naturali. Viceversa, altre sostanze
gli sono totalmente estranee; lorganismo non sa che farne. questo il
caso del DDT, del quale lorganismo non sa sbarazzarsi, che a poco a
poco si fissa sui grassi, rendendoli non idonei alle loro funzioni. E cos,
allinterno dellorganismo si formano delle strutture estranee che Ru-
dolf Steiner chiamava fantasmi del corpo fisico.

Le forze aumentano per Quando noi assorbiamo una sostanza, ci che importante per
sollecitazione lorganismo non tanto la sostanza in s quanto le forze di cui essa il
vettore, e alle quali lorganismo deve necessariamente opporre le pro-
prie. proprio distruggendo le sostanze, opponendosi alle loro forze,
che esso si fortifica, cos come un muscolo non si sviluppa se non per
mezzo della forza che esso oppone alla forza di gravit (o ad altre forze
esterne). Cos, le forze eteriche e astrali delluomo, come quelle del
proprio Io, si intensificano quando sono sollecitate dal processo digesti-
vo. Tuttavia, questa sollecitazione non dovrebbe andare oltre le possibi-
lit dellorganismo, altrimenti questo si rassegnerebbe e, invece di forti-
ficarsi, si indebolirebbe.
Se noi somministrassimo qualche centigrammo di aconitina
sostanza apportatrice di intense forze astrali il corpo astrale umano
sarebbe incapace di venirne a capo; laconitina, in questo caso, si com-
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 171

porterebbe da tossico. La sua azione, in una data affezione, non potr


essere benefica se non nella misura in cui lorganismo sar capace di
annullare le forze astrali di questo farmaco. Infatti, come dice Rudolf Lorganismo
Steiner, lorganismo omeopatizza il farmaco, ed solo nella misura in cui omeopatizza
esso capace di realizzare questa omeopatizzazione che vi azione
terapeutica. E Rudolf Steiner aggiunge che, proprio per questo motivo,
non dovrebbero esserci controversie tra allopatici e omeopatici: in
realt, dice, non vi sono allopatici, perch quello che stato prescritto
sotto forma allopatica subisce nellorganismo un processo di omeopa-
tizzazione e guarisce solo attraverso questo. (5)

Samuel Hahnemann aveva intuito tutto ci e questo laveva porta- Le scoperte di


to alle dinamizzazioni di cui linventore. Infinitamente pi coraggioso Hahnemann...
degli scienziati moderni che sacrificano gli animali, egli speriment le
sostanze su se stesso. Fece cos questa fondamentale scoperta dellomeo-
patia: linversione delle propriet di una sostanza nel corso della dina-
mizzazione, tradotta con laforisma: similia similibus curantur. Resta il
fatto che la ragione profonda di questo fenomeno poteva essere rivelato
solo da una conoscenza approfondita dellessere umano e dei suoi rap-
porti con la natura, cos come lha messa in luce lantroposofia.
Il Dr. K. Koeller illustra questa invenzione delle propriet nel
corso della dinamizzazione in modo molto immaginifico con una favola
di Esopo: quella del cane che, avendo rubato un pezzo di carne, deve
passare un fiume per tornare alla sua tana. Vedendo la sua immagine
nellacqua vi si getta sopra prendendola per un altro cane. Tentando di
impadronirsi del riflesso della propria carne, lascia andare il suo reale
bottino. Il cane rappresenta qui il corpo astrale e il pezzo di carne la
parte del corpo fisico di cui il corpo astrale si impossessato.
Per fargli allentare la presa, noi gli offriamo un riflesso del proces-
so morboso: cio la sostanza dinamizzata che, in dosi ponderali, avrebbe
provocato la stessa malattia. La dinamizzazione non realizza forse una
vera immagine riflessa del processo morboso?
Si comprende facilmente come i contemporanei di Hahnemann
abbiano messo in dubbio lefficacia del suo metodo. Formati alla scuola
scientifico-materialista, essi non potevano ammettere lesistenza di pro-
priet farmaco-dinamiche in diluizioni sempre pi elevate. Ma perseve-
rare oggi in tale atteggiamento sarebbe prova di oscurantismo, giacch
non mancano le prove scientifiche dellattivit delle dinamizzazioni.

I primi esperimenti furono fatti pi di cinquantanni fa da L. ...e la loro conferma


Kolisko, quando era ancora vivo Rudolf Steiner, che le dava indicazioni sperimentale
sul metodo da seguire. Il suo principio questo: alcuni chicchi di grano
sono messi a germogliare nella dinamizzazione da sperimentare, con-
temporaneamente ad alcuni testimoni messi nellacqua distillata (6). Se
172 Medicina antroposofica

si utilizzano, come ha fatto L. Kolisko, soluzioni di sali metallici, ci si


accorge che le basse dinamizzazioni D1, D2, D3 hanno unazione
paralizzante sulla crescita delle piantine. Questo rallentamento della
crescita si attenua con laumento del tasso della dinamizzazione, per
raggiungere, ad un dato momento, un valore zero per cui non c pi
differenza con i testimoni. Se si continua lesperimento con dinamizza-
zioni sempre pi elevate, invece di un rallentamento si manifesta una
accelerazione di crescita. Questa stimolazione della crescita raggiunge, a
un dato momento, il massimo, poi decresce nuovamente fino a un
secondo punto zero al di l del quale si manifesta un nuovo fermo.
Otteniamo cos una curva che presenta tre zone distinte da una parte e
dallaltra della linea dei testimoni; landamento di questa curva era stato
previsto da Rudolf Steiner. importante notare che gli esperimenti di
Kolisko sono stati condotti con grande rigore e, come ha dimostrato pi
recentemente Pelikan (7), sono perfettamente riproducibili.

Gli esperimenti di Dopo, numerosi ricercatori si sono interessati a questo problema.


Heintz, metodo Citiamo, tra gli altri, i lavori di Jarricot, di G. Bertrand, di Person, di
biologico... Devraigne, di Boiron e suoi collaboratori, di Wurmser e Lapp, di
Peyraud, di Ntien, di Bockemhl, di Junker, di Knig e molti altri. E.
Heintz, vecchio professore di ricerche allUniversit Pasteur di Stra-
sburgo, ha pubblicato le sue ricerche sulle dinamizzazioni (8). Egli
dapprima ha osservato leffetto di successive dinamizzazioni di cumari-
na su alcune dafnie e su alcuni pesci. A basse diluizioni (D2 D4), questa
sostanza esercita sugli animali dellacquario un effetto di repulsione,
poi, a mano a mano che aumenta il tasso di dinamizzazione, leffetto di
repulsione si attenua fino a sparire verso la D10. Se si prosegue lesperi-
mento, allora si vede comparire un effetto opposto di attrazione, che
raggiunge il massimo circa alla D12 e poi si attenua per sparire verso la
D14. Compare ancora una nuova fase di repulsione con un massimo
verso la D16. Verso la D24 la curva raggiunge di nuovo lo zero. In questi
esperimenti, le tre fasi previste da Rudol Steiner sono messe in evidenza
molto chiaramente.

...e fisico Heintz non si accontentato di questi risultati. Essendo fisico, egli
cerc di mettere in evidenza gli effetti della dinamizzazione servendosi
di un metodo puramente fisico. Dopo pazienti ricerche, egli cre quello
che chiam elemento D (fig. 3). Questo costituito da due elettrodi di
leghe diverse, convenientemente scelte, collegati a un millivoltmetro e
messi in moto da un vibratore. Gli elettrodi stanno immersi nelle
dinamizzazioni da sperimentare. Sorvoliamo qui sulle ragioni che han-
no spinto Heintz a creare tale dispositivo (9). Questo consente di ottene-
re una curva a tre fasi che hanno lo stesso andamento generale di quelle
ottenute servendosi di recettori biologici (fig. 4). Lelemento D un
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 173

Fig.1: Curva di dinamizzazio-


ne. Azione della cumarina (D1-
D24) sulle dafnie. Le verticali
indicano la dispersione rilevata
su dieci serie di prove.

Fig.2: Curva di dinamizzazio-


ne. Azione della cumarina su al-
cuni pesci (a: Danio Malabari-
cus; b: Carassius). La curva pre-
senta tre zone distinte: I e III di
repulsione, e II di attrazione. T:
Controllo.

Fig.3: Schema del principio di


funzionamento dellelemento D
applicato alla misurazione delle
dinamizzazioni.
174 Medicina antroposofica

dispositivo estremamente sensibile, quindi necessario procedere alle


misurazioni a temperatura costante. Le curve ottenute a diverse tempe-
rature hanno s lo stesso andamento generale, ma, fatto rimarchevole,
quella a 37 presenta la massima ampiezza (fig. 5).
Questi esperimenti realizzati servendosi dellelemento D sono di impor-
tanza capitale, perch:
a) la prima volta che lattivit di soluzioni omeopatiche stata messa
in evidenza da un metodo puramente fisico. Ecco un argomento inoppugnabi-
le da opporre ai detrattori dellomeopatia, che non potranno pi pretendere che
i loro successi sono dovuti al solo effetto psicologico del medico sul malato.
b) Questo metodo permetter di migliorare i processi di fabbricazione e
controllare i farmaci dinamizzati.
c) Infine, esso corrobora i risultati ottenuti servendosi dei recettori
biologici, che confermano le previsioni di Rudolf Steiner e apportano una
prova supplementare della validit della ricerca spirituale.

Tripartizione Rudolf Steiner aveva effettivamente sostenuto lesistenza delle tre


della curva di zone della curva di dinamizzazione: Quando dinamizzate, incontrate
dinamizzazione allinizio un punto zero al di l del quale si manifestano propriet
opposte. Ma non tutto; se continuate in questa via, raggiungete un
secondo punto zero in cui queste propriet a loro volta si annullano.
Potete allora superare questo secondo punto e trovare propriet ancora
pi alte. Queste ultime, bench si pongano sulla stessa linea delle prime,
tuttavia sono di natura assolutamente diversa (10).

Dal ponderabile Che rappresentano queste propriet? Fino al primo zero, preval-
allimponderabile gono indiscutibilmente le propriet fisico-chimiche della materia: la
pesantezza, la coesione, ecc. Ci che domina, al di l, linverso, Rudolf
Steiner dice: la radiazione. Nella seconda fase, la sostanza diluita irradia
nel veicolo che serve alla diluizione.
Dopo essere passato da un massimo, questa radiazione decresce a
sua volta sino al secondo zero. Se proseguiamo il procedimento, hanno
origine nuove propriet opposte a quelle della seconda fase. Non pu
pi trattarsi di coesione e tuttavia questa nuova propriet le simile.
Rudolf Steiner la definisce strutturazione. In partenza, siamo in presenza
della coesione della sostanza ponderabile; allaltra estremit si manife-
stano le forze di strutturazione, siamo nel regno dellimponderabile. La
fase media, dice Marti (7), oscilla tra il ponderabile e limponderabile,
tra la coesione e la strutturazione.
Queste nozioni possono essere messe a confronto con lidea della
tripartizione sviluppata nel primo volume (capitolo II). Al polo del
metabolismo abbiamo incontrato dei processi sostanziali simili a quelli
della fisica e della chimica e conseguentemente alle propriet della
prima fase di dinamizzazione. Dal polo neuro-sensoriale partono pro-
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 175

Fig. 4: Curva in alto: in-


fluenza della dinamizzazio-
ne della cumarina sulla ten-
sione elettrica misurata con
lelemento D. In basso: ri-
produzione della curva del-
la Fig.2 per un paragone.

Fig.5: Influenza della tem-


peratura sulle curve di dina-
mizzazione di cloruro mer-
curico HgCl2
176 Medicina antroposofica

cessi di strutturazione simili a quelli che caratterizzano la terza fase. Un


tale accostamento conduce ad una concezione razionale dellutilizzazio-
ne delle diverse dinamizzazioni. Le basse dinamizzazioni agiranno al
polo del metabolismo, le alte al polo neuro-sensoriale e le medie nella
zona ritmica mediana.
Ci non significa che per unaffezione, i cui sintomi apparenti
risiedono nella testa, bisogna sistematicamente usare unalta diluizione,
perch la malattia potrebbe benissimo essere al polo opposto. Cos, in
unotite media, se noi somministriamo Levisticum e rad. in D3, agiamo
direttamente sulla zona metabolica e indirettamente sui sintomi del-
lorecchio medio.
Ci si potrebbe ancora chiedere se le dinamizzazioni corrisponden-
ti ai punti zero non siano prive di effetti terapeutici. Non certo questo
il caso. Non dimentichiamo che questi punti sono solo momenti di
equilibrio tra due ordini di propriet che possono manifestarsi perfetta-
mente a diversi livelli dellorganismo. Daltronde la pratica conferma
lesattezza di questo punto di vista.

Decimali o Voi avete potuto constatare che le dinamizzazioni consigliate in


centesimali? medicina antroposofica sono sempre decimali (D3, D6, D15 ecc.). Per-
ch non centesimali alla maniera di Hahnemann? Rudolf Steiner pensa-
va che le decimali sarebbero state pi efficaci. Alcuni esperimenti di
Kolisko, ripresi pi tardi da Pelikan (7), hanno dimostrato che le curve
ottenute con diversi modi di diluizione 1/5, 1/7, 1/10, 1/30, 1/100
hanno tutte lo stesso andamento generale, ma lampiezza della curva
pi grande con le decimali (fig. 6). Se, invece di stabilire la curva in
funzione del numero della diluizione (1a, 2a, 3a, ecc.), si stabilisce in
funzione del tasso reale di diluizione, le curve non sono pi paragonabili
assolutamente (fig.7). Dobbiamo quindi attendere e lesperienza lha
confermato uno stesso effetto terapeutico da una D9 e da una C9, da
una D20 e da una C20 ecc., le D tuttavia sembrano un po pi efficaci.
Questa analogia tra le D e le C non per valevole per le basse
dinamizzazioni, nelle quali sussistono propriet farmacodinamiche do-
vute alla presenza quantitativa di sostanza. Avremo allora notevoli
differenze tra le D e le C. Effettivamente una D3 corrisponde a 10-3 e una
C3 a 10-6. Bisogna saperne tener conto nelle prescrizioni.
Questo studio delle dinamizzazioni dimostra che al momento
attuale, non pu pi esistere alcun dubbio sul valore terapeutico dei
preparati omeopatici. Coloro che li hanno utilizzati per parecchi anni
ne sono convinti da tempo, ma era necessaria la sperimentazione per
dare diritto di cittadinanza a questo metodo tanto ricco di possibilit.
Coloro che, ancora oggi, la rinnegano, provano soltanto la loro limita-
tezza o la loro pigrizia intellettuale, quando non si tratti di malafede.
Il farmaco, mediatore tra la natura e luomo 177

Non dimentichiamo nemmeno il considerevole apporto dellan-


troposofia sia nella comprensione che nella verifica sperimentale dei
processi di dinamizzazione e delle loro applicazioni terapeutiche.

NOTE

1 Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali (1910), Ed. Antropo-
sofica, Milano, 1985.

2 Lecomte du Nouy, Lavvenire dello spirito, Einaudi, Torino.

3 Heitler W., Die naturwissenschaftliche Erkemntnis und der Mensch. Braun-


schweig, 1961.

4 Schpbach W., Nuove prospettive in biologia.Editions du Centre Triades, Paris,


1969.

5 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, Dornach 21 marzo 9 aprile


1923, Ed. Antroposofica, Mialno, 1983.

6 Kolisko L., Physiologischer und physikalischer Nachweis der Wirkung kleinster


Entitten, Arbeitsgemeinschaft anthroposophischer rzte, Stuttgart.

7 Collettivo, Potenzierte Heilmittel, Stuttgart, 1971.

8 Heintz E., Il comportamento delle dafnie sotto linfluenza di soluzioni di cumarina


e di solfato di rame. Resoconti Acad.sci., T. 258, P. 3292.

9 Heintz E., Misura dellazione delle diluizioni successive servendosi di pile elettri-
che. Gli annali omeopatici, 1971, p. 515.

10 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, conferenza del 31 marzo 1920.
178 Medicina antroposofica

Fig.6: Effetto dei differen-


ti tassi di dinamizzazio-
ne sulla crescita di germi
di grano. In ascissa il nu-
mero della dinamizzazio-
ne.

Fig.7: Le curve sono state


stabilite non in funzione
del numero della dina-
mizzazione, ma in fun-
zione del tasso reale di di-
luizione. Non c pi al-
cuna concordanza tra le
curve.
179

PARTE SESTA

Pianeti e metalli

Alla luce dellantroposofia, le relazioni tra pianeti e metalli appaiono


sotto un nuovo aspetto. Le possibilit che la terapeutica offre attraverso i
metalli si manifestano in tutta la loro ampiezza quando questa illuminata
da una patologia planetaria. Precisiamo immediatamente che questultima
non ha niente a che vedere con lastropatologia che ricerca linfluenza dei corpi
celesti sullorganismo, anche se una tale influenza innegabilmente esiste. Ci
che noi qui consideriamo lespressione di un processo di interiorizzazione in
rapporto alla formazione del nostro corpo. Luomo, il mondo planetario lo
porta nei suoi organi e la maniera in cui si compie tale interiorizzazione si
riflette nella loro patologia. Cominceremo ad affrontare questa per studiare in
seguito i sette metalli principali.
Nelle pagine seguenti, faremo spesso riferimento ai concetti esposti nel
primo volume. Per la comprensione di questo studio indispensabile che essi
siano stati perfettamente assimilati dal lettore.
Il corpo fisico, come appare ai nostri occhi, il risultato di un processo
formativo soprasensibile che si prepara molto prima della nascita. necessario
accennare, solo brevemente, alcuni aspetti di questa elaborazione se vogliamo
capire la morfologia (spazio), la fisiologia (tempo) e la patologia del corpo
umano. Siccome non possibile, nellambito di questo lavoro, entrare nei
dettagli, alcuni concetti potranno sembrare dogmatici a quei lettori che hanno
poca familiarit con gli insegnamenti antroposofici. Questo studio comun-
que perfettamente accessibile al lettore meno preparato, a condizione che egli
voglia accettare provvisoriamente i dati della ricerca spirituale ai quali si fa
riferimento come ipotesi di lavoro ricche di conseguenze pratiche.
181

Capitolo XVIII

Il doppio processo planetario (1)

La scienza attuale, per materialista che sia, conosce la materia in Conoscenza


modo molto imperfetto. Grazie a una notevole tecnica, essa sa utilizzar- della materia
la a proprio vantaggio ma in realt non la capisce. Non molto tempo fa
regnava ancora il dogma della persistenza degli elementi. Si pensava
allora che una certa quantit di materia non potesse n essere creata n
distruggersi e che la massa di ogni elemento presente nelluniverso fosse
costante. La scoperta della fissione nucleare non ha modificato gran che
tale pregiudizio. Attualmente si sa trasformare un elemento in un altro
liberando energia, si sa degradare la materia, ma non crearla (2). In
definitiva, tutti i processi fisico-chimici sfociano nel loro insieme nella
degradazione, mai nella creazione. Il nostro pianeta sembra aver supera-
to la sommit della curva ed essere sulla via della progressiva distruzio-
ne. Per la cosmologia antroposofica, il mondo minerale nato dal
vegetale e dallanimale. Alcuni esperimenti tenderanno a provare che
questa operazione ancora possibile ai nostri giorni, anche se domina la
distruzione.

Tra le sostanze minerali, i metalli occupano un posto privilegiato. I metalli e lIo


Salvo eccezioni piuttosto rare, non li si trova allo stato puro ed
necessario far intervenire un tecnico per estrarli dalle loro combinazio-
ni. I metalli sono cos legati alla civilizzazione, allo sviluppo dellessere
umano e quindi sono nate espressioni come: let delloro, let del
bronzo, ecc. Essi, per questo, hanno uno stretto rapporto con le forze
dellIo. Allo stato di tracce, i metalli esistono su tutta la terra, ma sotto
forma di minerali essi si concentrano in determinate zone. Essi sono in
qualche maniera gli organi di quellessere vivente che la terra. Per la
scienza dello spirito, ogni sostanza il termine finale di un processo. Si
potrebbe dire che il processo si esaurisce, che muore nella materia. I
metalli, minerali anchessi, sono il risultato di un processo planetario
molto lontano. Gli Antichi conoscevano questi rapporti tra pianeti e
metalli che la scienza dello spirito di Rudolf Steiner ha rimesso in luce.
182 Medicina antroposofica

La scienza materialista definirebbe volentieri superstizioni tali rapporti;


eppure, esperimenti come quelli di Kolisko (4) hanno dato la prova della
loro realt. In terapeutica, non faremo riferimento alle propriet fisico-
chimiche dei metalli. Introdotte a viva forza nellorganismo, esse vi si
comportano come processi estranei, fattori di disturbi, di degradazione
e di morte. Grazie al processo di dinamizzazione omeopatica, possibile
fare rivivere quelle forze planetarie delle quali i metalli sono il risultato
e utilizzarle per ristabilire larmonia tra gli elementi costitutivi e pi
particolarmente per orientare le forze dellIo in un dato senso.
Ogni sostanza minerale introdotta nellorganismo, dice Rudolf
Steiner, deve necessariamente subire una trasformazione, passare attra-
verso uno stadio non sostanziale: quello di etere di calore, prima di
diventare utilizzabile dallo stesso organismo. Un tale processo ricorre
allIo, le cui forze sono cos sollecitate molto intensamente. un vero
combattimento che lIo costretto a sostenere contro il minerale e
crederlo capace di superarlo significa testimoniargli grande stima (5).

I nostri organi pianeti Per utilizzare razionalmente queste propriet soprasensibili dei
interiorizzati metalli, necessario non solo conoscere i loro rapporti con i pianeti, ma
anche la maniera in cui questi si manifestano nellorganismo.
Abbiamo visto che il ritmo lunare era stato interiorizzato negli
organi di riproduzione e specialmente in quelli della donna. Il processo
di interiorizzazione delle forze planetarie molto pi generale e ad ogni
pianeta corrisponde nellessere umano un organo o, pi esattamente, un
insieme di funzioni. Il microcosmo-uomo realmente il riflesso del
macrocosmo. Il fatto di parlare di interiorizzazione ci porta immediata-
mente a pensare al corpo astrale, al quale abbiamo attribuito questo
processo che inizia con la gastrulazione, strutturando cos a poco a poco
tutti i nostri organi, grazie alla mediazione del corpo eterico.

Le sfere planetarie... Se losservazione del corpo fisico rivela i meccanismi della sua
formazione, essa non fornisce ragguagli sulle loro cause. La formazione
dei nostri organi , effettivamente, il risultato di una preparazione che
comincia molto tempo prima della nascita e del concepimento. Quando
lIo solo elemento permanente dellessere umano si appresta ad
incarnarsi di nuovo, attraversa successivamente le sfere planetarie, i cui
pianeti, come li osserviamo nel cielo, rappresentano solo una localizza-
zione fisica. E cos, ci si pu rappresentare la sfera di Saturno come un
globo immenso il cui diametro corrisponde pi o meno alla sua orbita.

... e il loro Avvicinandosi alla terra in vista di una sua incarnazione, lIo
attraversamento da attraversa successivamente le diverse sfere dove egli soggiorna pi o
parte dellIo meno a lungo (6). Durante tale soggiorno, con laiuto delle alte entit
spirituali, forma progressivamente questo elemento soprasensibile del
Il doppio processo planetario 183

suo essere che noi abbiamo chiamato si capisce adesso perch il suo
corpo astrale. Secondo la durata del soggiorno in ciascuna sfera, questo
corpo astrale sar dotato di varie qualit che si rifletteranno pi tardi nel
funzionamento degli organi. Contrariamente a ci che pensano certi
astrologi, non unimprovvisa influenza delle costellazioni al momento
della nascita che orienta il corso della vita. La configurazione del cielo al
momento della nascita non che la sottoscrizione di questa lunga
preparazione alla nostra venuta sulla terra; essa testimonia la nostra
fedelt allappuntamento. Un paragone ci permetter di capire meglio
questa relazione: a nessuno verrebbe lidea di affermare che la causa
dellarrivo in un preciso momento di un impiegato sia lorologio di
controllo dello stabilimento; esso d solo la prova del momento dellar-
rivo. Ma, per essere arrivato in quel dato momento, limpiegato si sar
trovato durante il tragitto da casa allo stabilimento in determinate
condizioni, condizioni che non avrebbe incontrate se fosse venuto in un
altro momento. Nella stessa maniera, il fatto che un anima arrivi sulla
terra in un preciso momento implica determinate condizioni di cui ci
fornisce la prova lorologio celeste.
Queste caratteristiche astrali si manifesteranno nellorganismo
lungo tutta lesistenza ed eserciteranno la loro influenza sul funziona-
mento degli organi. importante, quindi, conoscerne i sintomi in vista
di una terapia con i metalli.

Tutto ci che vita ritmo, costituito da due polarit le cui Incarnazione e


manifestazioni si alternano e si equilibrano. Cos, allincarnazione segue disincarnazione
la disincarnazione; alla nascita si contrappone la morte. Dopo la morte,
noi riattraverseremo le sfere planetarie, ma in senso inverso al percorso
che ha preceduto la nascita. Il processo di incarnazione non cessa im-
provvisamente alla nascita, esso si prolunga, pur attenuandosi, fino alla
morte. Allo stesso modo, il processo di disincarnazione non comincia al
momento della morte, ma sin dal momento della nascita; per noi il
processo di morte comincia, se pur discretamente, sin dal nostro arrivo
sulla terra. Questo processo si intensificher nel corso della nostra
esistenza. Ci significa che la nascita costituisce linizio del processo di
disincarnazione. Tra questi due processi si stabilisce un equilibrio, diver-
so per ogni et. Lo spostamento di questo equilibrio nelluno o nellal-
tro senso costituir una manifestazione patologica. Queste due correnti
possono essere schematizzate come indica la figura 8. E cos, lorgani-
smo terrestre non sottoposto soltanto allinfluenza della I corrente,
quella della incarnazione, ma risente, sin dalla nascita, quella della
seconda corrente, della disincarnazione, i cui effetti polari vengono ad
equilibrare quelli della prima.
Questi concetti possono sembrare astratti, perci bene illustrar-
li. Consideriamo il primo processo, quello della incarnazione: vediamo
184 Medicina antroposofica

che conduce alla creazione di un essere terrestre, alla creatura. Ma la


creatura diventa a sua volta creatore. La creazione delluomo la mate-
rializzazione di una corrente spirituale. Quando luomo diventa a sua
volta creatore, quando dipinge, quando scolpisce, che fa? Agisce in senso
inverso: si impadronisce della materia morta e le infonde un elemento
spirituale che non vi si trovava, egli spiritualizza la materia. Allo stesso
modo il secondo processo, quello della disincarnazione, un processo di
spiritualizzazione che si oppone alla materializzazione, alladdensamen-
to dellincarnazione.
Esistono anche polarit di un ordine diverso che oppongono le
une alle altre le sfere planetarie. Troveremo, quindi, una polarit di
azione tra la sfera saturniana e la sfera lunare, tra la sfera di Giove e
quella di Mercurio e tra quelle di Marte e Venere. Il sole resta isolato e
costituisce il punto centrale attorno al quale si orientano queste polari-
t. Queste considerazioni preliminari consentiranno ora di affrontare
laspetto concreto di questi processi.

NOTE

1 Nel 1950, il Dr. B.C. Lievegoed pubblicava nel Der Beitrag der Geisteswissen-
schaft zur Erweiterung der Heilkunst (Hybernia-Verlag, Dornach) un articolo
su questo argomento cos importante per la comprensione di una terapeuti-
ca razionale con i metalli. Il presente studio gli deve molte idee. Vogliamo
esprimergli qui la nostra riconoscenza.

2 I radio-isotopi non possono essere considerati una creazione, poich essi


stessi sono un residuo di degradazione, ottenuto, per esempio, col bombar-
damento di particelle.

3 Si trovato, per esempio, negli escrementi dei lombrichi pi calcio di quello


che non ne contenesse ci che mangiavano. Il lupino giallo, che cresce solo
su terreni silicei, ha foglie che contengono un elevato tasso di calcio. Non
dimentichiamo gli esperimenti di Herzeele nella seconda met dello scorso
secolo, i cui lavori sono stati soffocati con una vera congiura del silenzio e
pi recentemente quelli di Hauschka in Germania e di Kervran in Francia.

4 Kolisko L., Sternenwirken in Erdstoffen, Dornach, 1932.

5 Rudolf Steiner, Conferenza del 10 novembre 1923, in Luomo nei suoi


rapporti con gli animali e gli spiriti degli elementi. ditions du Centre Triades,
Paris 4a ed., 1984.

6 La spiegazione della durata pi o meno lunga di tale soggiorno e delle


caratteristiche che ne derivano, vanno oltre lambito di questo lavoro. Cfr.
su questo argomento Rudolf Steiner, Vita da morte a nuova nascita, Vol. 141,
opera omnia, Ed. Antroposofica, 1967.
Il doppio processo planetario 185

Fig.8: Il doppio processo di incarnazione e disincarnazione attraverso le


sfere planetarie.
187

Capitolo XIX

Saturno e la Luna

La prima sfera planetaria che attraversa lIo scendendo dai mondi Le due correnti
spirituali verso la terra quella di Saturno. Essa costituisce per ci un di Saturno
limite esterno al mondo planetario, che isola dal resto del cosmo. LIo vi
raccoglie i primi elementi di sostanza astrale con cui former poco a
poco il suo corpo astrale. In questa zona, lIo acquista le forze che gli
permetteranno pi tardi di manifestarsi nel mondo spaziale fisico. Que-
sto primo impulso quello che andr pi in l nel senso della materializ-
zazione: esso porter sino al minerale, sino allo scheletro. Caratterizze-
remo questultimo come fosse limmagine spaziale dellIo, ma la sua
immagine morta. Cos, la prima corrente di Saturno, quella che corri-
sponde allincarnazione pu essere riassunta nelle parole: morte nello
spazio. L dove questa corrente si ferma, avendo esaurito tutte le forze,
comincia a manifestarsi laspetto polare, quello che proviene dalla cor-
rente della disincarnazione, che chiameremo la seconda corrente di
Saturno. Per capire bene questa polarit, necessario ricordarsi, come
dice Rudolf Steiner (1), che non si trovano nelluniverso processi che si
propagano allinfinito, che esiste un limite. Quando questo limite
raggiunto, il processo torna su se stesso, ma ci che torna di natura
diversa. Un tale concetto, come vedremo, si applica bene tanto allo
spazio che al tempo.

La realt di una concezione siffatta appare chiaramente nei proces- Ossificazione ed


si saturniani. Nella I corrente, osserviamo questo processo di ossificazio- ematopoiesi
ne e mineralizzazione che termina in una struttura morta; precisamen-
te l dove termina, dove si ferma la formazione dellosso, che comparir
il midollo osseo, tutte le funzioni del quale costituiscono una polarit
alla prima corrente: invece della morte, si manifesta unintensa vita nel
processo di formazione delle cellule sanguigne, nellematopoiesi. Allos-
sificazione si oppone la distruzione dellosso con gli osteoclasti nel
periodo della crescita; al freddo del minerale si sostituisce il calore del
sangue. La prima corrente stata caratterizzata dalla comparsa di una
188 Medicina antroposofica

struttura nello spazio, le manifestazioni vitali della seconda si collocano


in compenso nel tempo, cosa che spiega anche la breve vita delle emazie
che, dopo qualche settimana vanno a morire nella milza, lorgano di
Saturno. Quattro versi di Rudolf Steiner esprimono ammirevolmente
questa doppia polarit:

Schau den Knochenmann,


Und du schaust den Tod.
Schau ins innere der Knochen
Und du schaust den Erwecker (2).

Ed eccone la traduzione:

Vedi lo scheletro delluomo,


Tu contempli la morte.
Volgi lo sguardo allinterno delle ossa,
la risurrezione che si rivela a te.

Cos, se la prima corrente si pu tradurre con morte nello spazio,


riassumeremo la seconda corrente di Saturno con risurrezione nel tempo.
Lo scheletro, immagine morta dellIo, ci mette in rapporto col passato.
Il sangue, viceversa, strumento vivo dellIo, ci conduce verso il futuro.
attraverso il calore del sangue, in costante rinnovamento, che lIo si
manifesta nella sua volont, in questo volere che si pu esprimere solo al
futuro e in effetti, noi non possiamo volere ci che stato, ma solo ci
che sar.

Ruolo della milza In quanto cimitero delle emazie, la milza compie una funzione
di morte in rapporto con la prima corrente di Saturno. Ma essa assicura
anche una funzione legata alla digestione e alla circolazione addominale.
Il ritmo dei pasti, nelle migliori condizioni, corrisponde molto imper-
fettamente ai ritmi interni dellorganismo. La necessaria compensazio-
ne assicurata dalla milza: se noi consumiamo un pasto abbondante, il
suo volume aumenta e diminuisce di nuovo nellintervallo tra un pasto e
laltro.
Questa funzione ritmica appartiene molto chiaramente al tempo,
quindi alla seconda corrente di Saturno. Allo stesso modo in cui la sfera
di Saturno si colloca nel macrocosmo al limite del mondo planetario,
nel microcosmo umano la milza costituisce una specie di diaframma
spirituale tra le regioni digestive da una parte, in cui regnano ancora, in
una certa misura, i processi esterni, e dallaltra parte le zone interne
sottoposte alle proprie leggi. la parte spirituale soprasensibile di
questorgano che, in caso di asportazione, si occupa alla meno peggio di
compiere queste funzioni.
Saturno e la Luna 189

Le manifestazioni normali di queste due correnti sono tali che si Eccesso dalla I
equilibrano vicendevolmente. Ma pu accadere che una delle due predo- corrente di Saturno
mini sullaltra. Quando la prima corrente di Saturno prende il soprav-
vento sulla seconda, i processi di indurimento e di ossificazione diventa-
no troppo intensi. Nel bambino ci si tradurr in un cranio troppo duro
e troppo piccolo, con una intellettualizzazione troppo precoce e una
facies da vecchio. Non raro osservare in questi bambini una predile-
zione per i cattivi odori e una propensione a giocare con i propri
escrementi. Tale tendenza quasi fisiologica nel lattante, che ha molto
bisogno di una I corrente di Saturno, sar nettamente patologica nel
bambino pi grande. Notiamo anche lazione similare della vitamina D,
che si comporta come un condensatore di fronte alla I corrente.
Questa stessa prevalenza porter luomo pi anziano alla sclerosi e
soprattutto allarteriosclerosi: il processo di ossificazione tende a tra-
boccare dal suo ambito ed a sconfinare nel sistema cardiovascolare;
invade i vasi sanguigni come se volesse farne delle ossa.

Anche un sonno troppo profondo un sintomo delleccesso della I Saturno e il sonno


corrente di Saturno cui si attaglia mirabilmente lespressione avere un
sonno di piombo; perch questo metallo, come vedremo, quello di
Saturno. In questo caso, dice Rudolf Steiner, lIo e il corpo astrale si
staccano eccessivamente dal complesso fisico-eterico (Cfr. vol. I, capito-
lo V). Tale irregolarit ha per corollario una situazione diurna inversa:
lIo e il corpo astrale si radicano troppo profondamente nel polo cefali-
co durante la veglia. Da l, inducono un processo di mineralizzazione
troppo intenso.
In questi processi di sclerosi, lintero organismo si addensa, fino a
diventare talvolta inabitabile per gli elementi soprasensibili. Si crea
allora una situazione paradossale: lIo e il corpo astrale sono troppo
attaccati ad un organismo che, essendo cos denso, non pu pi ospitarli.
Una simile situazione finisce generalmente con qualche accidente vasco-
lare come lapoplessia: gli elementi superiori, rompendo il giogo, di-
struggono la prigione. Si devono ricollegare alla preponderanza della I
corrente di Saturno malattie come lintossicazione saturnina con la sua
anemia, le anemie ipercromiche (ritroveremo gli ipercromici con Mar-
te), le agranulocitosi e la panmieloftisi. In tutte queste affezioni la
resurrezione degli elementi figurati del sangue ostacolata.

Una funzione importante della sfera saturniana la memoria. La La memoria


fissazione di un ricordo un fenomeno che tende alla morte, simile a
quello della formazione dello scheletro. La memoria presenta un carat-
tere di fissit in opposizione alla vita del pensiero. Un ricordo come un
pensiero cristallizzato. Questo aspetto di conservazione, di immagazzi-
namento, ci mette in rapporto con il passato e deve essere distinto dalla
190 Medicina antroposofica

presa di coscienza di un ricordo, dalla ripresentazione che fa rivivere quel


passato che era come congelato (3). Anche la memorizzazione un
processo di morte che ben appartiene alla I corrente di Saturno. Se la
volont, come abbiamo visto in precedenza, ci orienta verso il futuro, la
memoria, viceversa, non pu rapportarsi che al passato. Noi possiamo
ricordare solo ci che stato; possiamo ripresentarci ci che gi stato
presente, almeno una volta, nella coscienza. Questo aspetto stato
perfettamente capito dagli Antichi che simboleggiavano le forze della
testa con lAriete: essi lo raffiguravano con la testa girata allindietro,
cio verso il passato.

Sclerosi del pensiero Vista sotto questangolazione, la preponderanza della I corrente di


Saturno si tradurr in uneccessiva rilevanza del pensiero e della memo-
ria a detrimento della volont. normale caratteristica del vecchio che
essa resti entro certi limiti. Il pericolo, per lui, di attaccarsi troppo ai
ricordi, alle proprie abitudini e diventare, come dice Rudolf Steiner, un
beneficiario dello spirito, la cui biografia si ferma, al quale non succede
pi niente di nuovo. Se, malgrado let, luomo vuole continuare a
progredire, necessario l'opporsi a questa tendenza alla mummificazio-
ne delle forze di resurrezione spirituale della II corrente di Saturno.

Coscienza dellIo e Al contrario, quando la I corrente di Saturno recessiva, la presa


posizione eretta di coscienza ostacolata, manca di supporto. Questa deficienza deve
essere messa in parallelo con i disturbi della stazione eretta in caso di
debolezza dello scheletro. Coscienza dellIo, stazione eretta e calcifica-
zione sono infatti intimamente legati. Cos, negli astronauti, ai quali
lassenza di gravit annulla ogni sensazione di verticalit, linteresse per
le cose terrestri si attenua mentre lorganismo si decalcifica rapidamen-
te. I disturbi della coscienza dellIo sono frequenti negli adolescenti,
soprattutto nelle ragazze essendo il sesso femminile incarnato meno
profondamente che danno o hanno allora limpressione di fluttuare al
di sopra del suolo. Esse mancano di aplomb e pi semplicemente di
piombo, in altri termini di Saturno. Queste manifestazioni somigliano
ad alcuni sintomi della schizofrenia, affezione nella quale lIo perde il
controllo del corpo astrale, e comprendiamo come Rudolf Steiner abbia
raccomandato per questi ammalati lapplicazione di un unguento al
piombo sulla zona splenica.

Milza ed entusiasmo Somiglia alla precedente unaltra indicazione, in cui Rudolf Stei-
ner segnala il ruolo della milza nellentusiasmo (4). Il suo contrario,
lipocondria, veniva attribuita ugualmente a questorgano dai Greci e
anche dagli Inglesi quando parlano di spleen. Quando ne soffriamo, noi
proviamo un impressione di pesantezza, di grigiore e di freddo; diventia-
mo in un certo senso come di piombo. La milza subisce troppo intensa-
Saturno e la Luna 191

mente in quel momento linfluenza della I corrente di Saturno. Vicever-


sa, quando si manifesta linfluenza della II corrente, c il calore satur-
niano, questo primordiale divino calore che sentiamo sotto forma di
entusiasmo; noi sentiamo Dio in noi. Questo non molto possibile
quando la milza troppo occupata nella sua funzione fisica di armoniz-
zazione, sia quando abbiamo consumato un pasto troppo abbondante
sia quando soffriamo la fame. Dimentichiamo troppo spesso, noi medi-
ci, limportanza di questorgano che compie le sue funzioni tanto discre-
tamente e trascuriamo purtroppo quel gesto terapeutico cos semplice
che consiste in ununzione della zona splenica.

Con questi differenti sintomi, abbiamo trattato la predominanza Decalcificazione


della II corrente di Saturno sulla prima. Noi vi annovereremo natural- e febbre
mente le malattie che si manifestano con disturbi di ossificazione come
losteomacia, losteoporosi, il rachitismo, il morbo di Lobstein, ognuna
con le sue sfumature particolari e in generale tutte le malattie che
rivelano uninsufficienza del metabolismo calcico. Questa predominan-
za della II corrente di Saturno potr anche manifestarsi con una eccessi-
va attivit della ematopoiesi: poliglobulia, morbo di Vaquez (con com-
ponente di Marte I), ecc. Infine, sempre in rapporto col sangue e lIo,
bisogna citare la febbre, che una intensificazione del calore di Saturno
II. Non dimentichiamo che linfiammazione, di cui la febbre un
sintomo, una reazione di difesa ai processi di indurimento indotti dalla
I corrente di Saturno. Ricordiamo anche che le malattie febbrili si
accompagnano sempre a decalcificazione, come si osserva nella tuberco-
losi. Allorch questa si avvia alla guarigione, vediamo che linfiamma-
zione al contrario cede il passo alla calcificazione delle lesioni.

Allestremit opposta, dalla parte della terra, il mondo planetario La sfera lunare
delimitato dalla sfera lunare, lultima che lanima attraversa prima di
prendere possesso di un corpo terreno. Le forze che essa raccoglier qui
dovranno permetterle lelaborazione di un nuovo organismo; esse si
riferiscono alla riproduzione della vita. Ne troviamo negli organi geni-
tali, gli organi della Luna una manifestazione che si esprime con un
potere di moltiplicazione assolutamente fantastico; cos, un centimetro
cubo di sperma contiene 250 milioni di spermatozoi. Questo potenziale
di riproduzione non limitato alle sole cellule germinali, provengono
da l tutta la vita embrionale e ogni rigenerazione tissulare.

Nel suo aspetto pi primitivo, la riproduzione si riduce ad un Leterna ripetizione


processo ripetitivo che tende a riprodurre allinfinito una stessa immagi-
ne. ci che si osserva nellesperimento del cuore di pollo di Carrel.
Una cellula si concatena allaltra, sempre simile alla precedente, per un
tempo illimitato, mentre niente viene a interrompere il processo che
192 Medicina antroposofica

Correnti lunari tende a formare una gigantesca morula. Possiamo allora riassumere
ed embriogenesi questo processo lunare I con le parole: ripetizione infinite, espansione
illimitata e indifferenziazione. Queste sono manifestazioni che si colloca-
no nel tempo, cos opponendosi a quelle della I corrente di Saturno che
sono spaziali; esse sono per apparentate con Saturno II per la vita che le
caratterizza. Precisiamo a questo proposito che le funzioni del midollo
osseo, per il loro carattere riproduttivo, appartengono pure alla I cor-
rente della Luna. Collegheremo ad essa anche lereditariet che tende,
anchessa, a riprodurre allinfinito esseri identici.

Ma lessere umano non diventa unimmensa morula; losservazio-


ne dellembrione rivela una serie di arresti successivi della moltiplica-
zione. anche stupefacente osservare la brusca interruzione, senza
motivo apparente, della proliferazione cellulare in alcune ben determi-
nate zone dellembrione.
Ci si domanda che cosa sta per prodursi e non sarebbe inesatto dire
che si assiste a una vera suspense, parola che traduce perfettamente
larresto della crescita. Poi, dopo un certo tempo, compaiono delle
nuove forme, associate ad un processo di differenziazione cellulare che
conduce allabbozzo di un nuovo organo. La riproduzione fa largo alla
differenziazione, il processo temporale della I corrente lunare cede il
posto al processo spaziale della II. Questo gioco tra forze opposte delle
due correnti proseguir lungo tutta lembriogenesi e da questa polarit
nasceranno tutti gli organi.
Limitazione e differenziazione sono manifestazioni spaziali caratte-
ristiche della II corrente della Luna, polari a quelle della I corrente. Esse
sono simili, ma non identiche, a quelle della I corrente di Saturno.

Pelle e scheletro cutaneo Gli effetti delle correnti lunari si possono osservare bene a livello
di pelle: la costante rigenerazione delle cellule cutanee appartiene alla I;
in compenso, la differenziazione che prosegue sino alla cheratinizzazio-
ne e alla morte delle cellule, permettendo cos alla pelle di compiere la
sua funzione di limitazione nello spazio, appartiene alla II corrente
lunare.
Non si pu parlare della pelle senza pensare agli insetti presso i
quali differenziazione e limitazione sono intensificate sino alla forma-
zione di uno scheletro cutaneo. Ci si trova l in presenza di una tendenza
opposta a quella che si manifesta nella morula (che, nel suo straordina-
rio potenziale di moltiplicazione, esiste anche nellinsetto). Lo stesso
processo di formazione di uno scheletro cutaneo si ritrova presso altri
invertebrati, come il gambero, che non pu crescere se non rigettando
ogni anno il suo guscio. Durante il breve periodo della muta, il processo
Luna I torna a essere molto attivo. Anche luomo rigetta il suo guscio,
ma in maniera continua e impercettibile, per desquamazione. Le fanere
Saturno e la Luna 193

capelli, peli, unghia, ecc. sono aspetti particolari di questo scheletro


lunare. Non c da stupirsi che gli Antichi abbiano messo in rapporto
con le forze lunari corna e zoccoli.

Come abbiamo visto, gli organi di riproduzione sono organi della La differenziazione
Luna e appartengono alla sua I corrente per lenorme potenziale di sessuale
moltiplicazione delle cellule germinali.
Eppure, la II interviene ugualmente tanto nei soggetti maschili che
femminili. Anche in questi organi, la moltiplicazione limitata e porta
a una differenziazione: quella dei sessi. Ci stato confermato sperimen-
talmente: la allacciatura dei canali deferenti causa latrofia delle cellule
seminali a vantaggio di quelle interstiziali con accentuazione dei caratte-
ri sessuali secondari. Ci non del resto che un aspetto particolare della
trasformazione delle forze di moltiplicazione. La loro metamorfosi sul
piano psichico di unimportanza infinitamente maggiore per lesisten-
za e levoluzione dellessere umano.

Allaltra estremit del corpo, noi troviamo ancora un organo Differenziazione del
tipicamente lunare: il cervello. Questo si formato, come la pelle, a sistema neurosensoriale
cominciare dallectoderma. In questo organo, la II corrente lunare si
manifestata cos intensamente che ogni possibilit di rigenerazione del
tessuto nervoso scomparsa a vantaggio di un altro grado di differenzia-
zione. Cos diventato disponibile per pi alte funzioni: quelle del
pensiero e della coscienza che utilizzano le forze trasformate di rigenera-
zione. Tali processi sono da raffrontare con ci che abbiamo detto
prima in merito alla memoria e a Saturno I.
Tali sono gli aspetti fisiologici di queste due correnti lunari. Rima-
ne da ricercare quali sono le manifestazioni patologiche provocate dalla
predominanza delluna o dellaltra delle due.

Le affezioni tumorali sono innegabilmente dovute al una intensifi- Luna e cancro


cazione dei processi di moltiplicazione. Nel cancro, ci troviamo in
presenza di un processo lunare I scatenato che il II non capace di
controllare o limitare. Secondo il grado di squilibrio, ritroveremo tutta
la gamma dei tumori da quelli benigni a quelli maligni. Le leucemie sono
processi simili, ma includono in pi un fattore Saturno II. In questo
ambito rientrano anche un certo numero di malattie genitali che si
traducono in una iperattivit delle cellule riproduttrici, per esempio la
macrogenitosomia. Questa affezione daltronde spesso sintomatica del
tumore del testicolo.

Quando, viceversa, lequilibrio si sposta a vantaggio della II cor- Eccesso della corrente
rente della Luna, la rigenerazione cellulare diventa insufficiente. Nei Luna II
lattanti, ci si traduce nellipotrofia; i tessuti sono molli, mancano di
194 Medicina antroposofica

turgore e la pelle tende ad avvizzirsi. In et diverse, vedremo apparire


alcune malattie della pelle: duroni, ipercheratosi, ittiosi, macchie senili
e delle mucose: ulcerazioni, degenerazioni, craurosi vulvare, ecc. A
livello di sistema nervoso, la differenziazione porta i tessuti ad uno
stadio prossimo alla morte; lintensificazione della II corrente far loro
superare lostacolo provocando la degenerazione e latrofia. Le affezioni
virali del sistema nervoso hanno qui un loro posto, poich la comparsa
di un virus microorganismo che si colloca a met strada tra vegetale e
minerale la testimonianza di un processo di morte parziale, con
poche reazioni febbrili.
Ad un eccesso della II corrente della Luna appartengono anche
certe insufficienze genitali come lazoospermia ed alcune amenorree. In
tali affezioni, talvolta difficile distinguere leccesso da incriminare,
tanto pi che lequilibrio tra le due correnti si modifica nel tempo. Solo
unattenta osservazione e landamento dellevoluzione permetteranno
di decidere. Cos, avendo classificato la macrogenitosomia tra le malat-
tie causate dalleccesso della I, saremmo tentati di classificare linfantili-
smo genitale tra quelle causate dalleccesso della II. Eppure questa
affezione comporta innegabilmente uninsufficienza di differenziazione
e spesso conduce al cancro. In questo caso, leccesso della I verosimil-
mente pi precoce e accompagnato da un eccesso di Venere I, di cui
vedremo in seguito le caratteristiche.
Tra Saturno e Luna da una parte, e le correnti I di incarnazione e II
di disincarnazione dallaltra, c una doppia polarit (i cui riflessi ritro-
veremo nella terapeutica) che possiamo riassumere nel prospetto della
pagina seguente.

Pagina seguente:
Tav. 1: Saturno e Luna
Saturno e la Luna 195

SATURNO LUNA
MILZA SCHELETRO ORGANI SESSUALI
MIDOLLO OSSEO CERVELLO PELLE

I SPAZIO TEMPO

Morte nello spazio Mineraliz- Eterna ripetizione Riproduzione


zazione Moltiplicazione cellulare
Formazione dello scheletro (im-
magine morta dellIo) Ematolisi
splenica
Bambini dalla testa piccola, dal- Bambini dalla testa grosse faccia
INCARNAZIONE

la facies invecchiata. da luna piena Sognatori


Intellettualit precoce Immaginazione creatrice (prolife-
razione sul piano del pensiero).

Osteopetrosi, osteite conden- Tumori benigni Verruche


sante Cancro
Sclerosi, arteriosclerosi, oto- Leucemie (con partecipazione di
sclerosi, cataratta, nefrosclerosi Saturno II)
Microcefalia
Predilezione per i cattivi odori, Delirio, allucinazioni, sonnambu-
crudelt, iperintellettualit, as- lismo
senza di senso morale
Pensiero morto, automatico,
schematico
Attaccamento alla terra, bene-
ficiari dello spirito

TEMPO SPAZIO
II
Resurrezione nel tempo Differenziazione
- Biografia
Processi ematopoietici del mi- Formazione del sistema nervoso e
dollo osseo (con partecipazione della pelle
di Luna I)
DISINCARNAZIONE

Calore (espressione viva dellIo)


Entusiasmo Spirito critico

Rachitismo Ipotrofia del lattante ( meno un


Osteomalacia eccesso della II che una carenza
Osteoporosi della I)
Morbo di Lobstein Dismenorree
Febbre Sterilit, azoospermia
Affezioni degenerative del tratto
genitali, craurosi vulvare
Cheratosi, ittiosi
Disturbi della coscienza di s, Atrofie nervose, affezioni virali e
mancanza di assetto. degenerative del sistema nervoso
Oligofrenia
196 Medicina antroposofica

NOTE

1 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, op. cit.

2 Rudolf Steiner, Aspetti dei misteri antichi, Dornach 23 novembre 23 dicem-


bre 1923, Ed. Antroposofica, Milano, 1982.

3 Cosa che non impedisce che il pensiero e, in generale, i nostri processi di


coscienza si facciano a detrimento della vita e siano possibili solo nella
misura in cui questa si ritirato dagli organi necessari a tale funzioni (cf.
vol.I, capitoli II e VIII).

4 Rudolf Steiner, Lo spirito nella formazione dell'organismo umano, Dornach


20-23 ottobre 1923, Ed. Antroposofica, Milano, 1991.

5 Per semplificare, abbiamo classificato le tendenze in due gruppi I e II. Per


essere assolutamente rigorosi avremmo dovuto sdoppiare ogni gruppo in +
e in -, e avremmo avuto I+, I-, II+ e II- (allora avremmo classificato il
rachitismo non in II ma in I-). Tuttavia, in quel caso molte affezioni
sarebbero state difficili o impossibili da classificare per la loro appartenenza
a due sottogruppi diversi. Questi prospetti non sono limitativi e il lettore
potr incorporarvi molte altre affezioni.
197

Capitolo XX

Giove e Mercurio

Dopo aver raccolto le forze di Saturno, lIo, proseguendo la sua Giove,


discesa, attraversa la sfera seguente: quella di Giove. Le forze astrali che il modellatore
accoglier si manifesteranno a loro volta nellorganismo umano, ma i
territori che le riguardano sono diversi da quelli in cui regnano le forze
di Saturno. Giove agisce sulle parti molli dellorganismo, alle quali
conferisce la forma. Egli non struttura, come invece fa Saturno, la
struttura minerale e densa dellosso, la sua azione si arresta alla cartilagi-
ne Giove d la forma, modella la sagoma.
Ci che noi cogliamo esteriormente di un essere umano soprat-
tutto lopera di Giove. Non sono le ossa n la pelle a dare alluomo la
sua forma esteriore che tuttavia senza essi non potrebbe sostenersi
ma le parti molli: muscoli, tessuti connettivi e adiposi. Sul piano psichi-
co, ritroviamo le stesse forze gioviane nel pensiero. Non si dice forse
formare un pensiero? Ci non in contraddizione col ruolo attribuito
alle forze eteriche nel pensiero. proprio ad esse che ricorrono i
processi del pensiero cos come quelle della crescita; ma tali forze eteriche
non diventano realmente modellatrici se non sotto linfluenza delle forze
astrali.
Noi possiamo modellare largilla solamente perch malleabile, Tra Solve
ci che implica la presenza di acqua. Allo stesso modo, le forze gioviane e Coagula
agiscono partendo dallelemento liquido al quale conferiscono progres-
sivamente consistenza. Noi passiamo con essa dallo stato di sol a quello
di gel. Abbiamo lasciato le immutabili strutture cristalline di Saturno
per la plasticit dei colloidi. Questo gioco tra Solve e Coagula, labbia-
mo gi incontrato studiando il fegato, cos non ci sorprende che esso sia
lorgano di Giove. Si ritrova anche questa dualit liquido-solido nelle
articolazioni e nelle sierose, altri luoghi di predilezione dei processi
gioviani.

La forma immobile in polarit col movimento; daltra parte Forma e movimento


luna non potrebbe esistere senza laltro. Ogni creazione implica lesi-
198 Medicina antroposofica

stenza di un movimento che modella. Noi possiamo ottenere una forma,


vero, introducendo una sostanza in uno stampo; per, in questo caso,
non c veramente creazione, ma solo riproduzione, cosa che ci riporta
ai processi lunari precedentemente studiati (1). Lazione di Giove somi-
glia molto di pi alla modellatura dellargilla che fa apparire, usando le
mani, forme rotonde, sporgenti o concave. Linfinita variet delle forme
umane realmente allopposto delleterna riproduzione dovuta alle
forze lunari.
Che ne succede di queste forze gioviani quando hanno finito il loro
lavoro di modellatura? Tutto si svolge come se esse penetrassero allora
nella forma che hanno creato per animarla. Dopo aver plasmato il
muscolo o larticolazione, esse conferiscono loro la mobilit. Se il
muscolo contribuisce a formare la sagoma, ne anche lelemento attivo.
Quello che era forma diventa allora movimento; la fisionomia diventa
mimica.
La relazione tra la forma e il movimento si manifesta anche nei
processi di percezioni delle forme. Abitualmente noi pensiamo, un po
ingenuamente, di percepire le forme col senso della vista. Studiamo
correttamente questi processi e vedremo che ci inesatto. La vista ci fa
percepire solo la luce e i suoi diversi aspetti: i colori. Quando percepia-
mo una forma, in realt noi ne seguiamo i contorni, facciamo interveni-
re il nostro senso del movimento. Questo movimento, ricorrendo al
quale noi percepiamo le forme, generalmente non cosciente, pu
anche succedere che lo eseguiamo solo col pensiero. Tale attivit del
senso del movimento ci appare ancora pi chiaramente quando perce-
piamo una forma per mezzo del tatto. Compiamo allora dei gesti molto
simili a quelli che sono serviti per modellarla.

La lettura Quando un bambino impara a leggere, esegue fisicamente questi


ricorre al senso movimenti seguendo il contorno delle lettere con lo sguardo; osservate-
del movimento lo attentamente, vedrete non solo i suoi occhi, ma anche la testa,
descrivere un piccolo cerchio quando legge una o. anche possibile
facilitare considerevolmente lapprendimento della lettura facendo dise-
gnare o meglio dipingere al bambino grandi lettere sulla lavagna. A
quelli che hanno maggiori difficolt sar bene far percorrere la forma
della lettera sul pavimento senza, ben inteso, averla prima tracciata. Pi
si va avanti nellapprendimento, meno diventano percettibili tali movi-
menti; alla fine essi saranno eseguiti solo col pensiero. Il processo di
astrazione si effettuer tanto meglio quanto pi si sar fatto ricorso al
senso del movimento; un bambino dovrebbe dunque imparare a scrivere
prima che a leggere. Quando noi applichiamo il metodo di lettura detto
globale, bruciamo le tappe, sollecitiamo troppo rapidamente le facolt
di astrazione, il processo si compie male e favorisce ulteriormente la
dislessia. Forma e movimento sono dunque due aspetti polari delle forze
Giove e Mercurio 199

gioviane, tanto sul piano fisico che su quello del pensiero: con la I
corrente noi modelliamo, con la II ci esprimiamo col movimento.

Lievogoed (Cfr. nota (1) p. 184) come esemplificazione della I Eccesso di processo
corrente sceglie il personaggio del commerciante inglese in cui tutto formativo
rigido e asciutto; senza alcun movimento superfluo, con lespressione
fredda e cortese, diremmo stereotipata. Possiamo pensare anche al gio-
catore di biliardo i cui movimenti, esattamente calcolati, sono ridotti al
minimo indispensabile. Non si racconta forse che certi giocatori affetti
da gotta segnavano i punti servendosi della secrezione di un tofo (2) che
sporgeva dallarticolazione di un dito? In effetti, la gotta unaffezione
tipica delleccesso della I corrente di Giove; una malattia del sedenta-
rio che riduce ancora le possibilit di movimento. Pi genericamente,
appartengono a questa corrente le affezioni che portano allanchilosi:
artrosi, poliartrite cronica evolutiva ecc. Gli episodi infiammatori di
poliartrite cronica non sono altro che tentativi di guarigione del proces-
so morboso. Tentativi certo dolorosi e, generalmente, poco efficaci,
perch spesso seguiti da un peggioramento. Non raro constatare che i
soggetti affetti da poliartrite cronica evolutiva (P.C.E.) hanno mantenu-
to nel loro aspetto e nel loro comportamento qualcosa di infantile o
giovanile. Ci sembra in contraddizione coi sintomi della malattia
immobilit, rigidezza e anchilosi propri della vecchiaia. Il paradosso
scompare se ci rendiamo conto del fatto che restare giovanile, dunque
non evolversi, pure una forma di immobilit. La malattia appare allora
come una reazione che obbliga il paziente a compiere quellevoluzione
alla quale vorrebbe inconsciamente sfuggire. Forse si deve considerare
nella stessa prospettiva, ma a uno stadio pi precoce, il reumatismo
articolare acuto o morbo di Bouillaud. Ci sembra tanto pi verosimile
in quanto i postumi di questa malattia sono un ostacolo alla manifesta-
zione delle forze giovanili. Nelle affezioni gioviane, noi sfioriamo spesso
il paradosso. Cos, nella P.C.E. di cui abbiamo parlato, chiamata anche
reumatismo deformante, assistiamo alla perdita progressiva della forma
delle articolazioni; saremmo dunque tentati di classificare tale affezione
nelleccesso della II corrente. Ma quella che chiamiamo deformazione
in realt un eccesso del processo formativo, assolutamente diverso del
processo di dissoluzione della forma della II corrente. Nello stesso
modo, un albero nodoso ci appare come un accentuazione, non come
una scomparsa della forma.

Le affezioni spasmodiche dei muscoli entrano nello stesso schema, Spasmi e crampi
soprattutto quando hanno, come i crampi, un carattere tonico: restando
contratto, il muscolo accentua la propria forma a detrimento della
mobilit. Nelle contratture cloniche, sembra che lorganismo cerchi di
compensare il processo con una reazione antagonista.
200 Medicina antroposofica

La patologia delle cartilagini simile alla patologia articolare e


sembra generalmente difficile da capire. Qui di nuovo la nozione di
polarit tra le due correnti di Giove, apre la via allo studio di queste
affezioni e alla loro terapia.

Le cirrosi Nel fegato, organo di Giove, leccesso della I corrente si trasforme-


r nellindurimento delle cirrosi e delle sclerosi epatiche. La cirrosi
spesso accompagnata dallascite; questa potrebbe essere interpretata
come una tendenza alla liquefazione propria alla II corrente. In realt
non cos; non si tratta che di un fenomeno di stasi, di rallentamento
della circolazione, dunque di immobilizzazione, della quale parleremo
pi oltre. Sul piano psichico, leccesso della I corrente si manifester con
una certa rigidit del pensiero, con lattaccamento a idee preconcette e
con una maniera di pensare dogmatica che pu arrivare al fanatismo.
Notiamo tuttavia che questultimo caso comporta un elemento combat-
tivo marziano.

Accentuazione del Se limmagine del commerciante inglese ci servita a fare la


movimento e caricatura della I corrente di Giove, quella dellattore o, ancor meglio,
dissoluzione della forma quella del mimo, illustra perfettamente la II. In essa tutto festa,
espressione. Quando questa corrente gioviana di disincarnazione diven-
ta eccessiva, la forma tende a dissolversi, e il movimento tende ad
accentuarsi. Genericamente entrano in questo schema le affezioni in-
fiammatorie, soprattutto quando sono accompagnate da formazioni di
pus, costituendo questultimo un caratteristico processo di dissoluzione
e perdita della forma. Non bisogna per dimenticare che la febbre un
sintomo che appartiene a Saturno II. La tubercolosi, allo stadio essudati-
vo o caseoso, ne un tipico esempio, ma gi la fibrosi associata la prova
di una reazione dellorganismo che cerca di opporsi alla dissoluzione.
Tale reazione si accentuer ancora con la calcificazione della guarigione
come abbiamo visto al capitolo precedente.

Movimento e Nel fegato, leccesso della corrente II si manifesta con epatiti e


metabolismo ascessi, e nelle articolazioni con artriti suppurate. Tutte queste affezioni
che stiamo passando in rivista caratterizzano bene la perdita della for-
ma, ma apparentemente non sono accompagnate da un aumento del
movimento, non essendo i malati febbricitanti particolarmente irre-
quieti. Laumento tuttavia esiste, ma invece di manifestarsi allesterno,
si trasforma in metabolismo che, anchesso, una variet di movimento.
Metabolismo e movimento sono legati cos strettamente che Rudolf
Steiner aveva unificato la loro sede sotto la denominazione comune di
polo del metabolismo e delle membra (Stoffwechsel Gliedmassen
System). In altre affezioni come i tic, le coree, il delirium tremens, ecc.,
che appartengono pure alla II corrente, il movimento che va oltre la
Giove e Mercurio 201

normalit. Sono simili a questo genere di affezioni anche i movimenti


oscillatori della testa che si osservano in certi bambini rachitici.

Se, per la sua mancanza di calcificazione, il rachitismo appartiene Lidrocefalia


alla II corrente di Saturno, esso a causa della mancanza di formazione
delle cartilagini, anche caratteristica di Giove II. La carenza del proces-
so formativo si manifesta anche in una malattia che spesso gli associata:
lidrocefalia, che si pu considerare il vero prototipo di questo genere di
affezioni. Qui, il Solve prevale nettamente sul Coagula, tendenza che
ritroviamo in molte formazioni di liquidi come le meningiti, le pleuriti,
le pericarditi, le peritoniti e anche lidrartrosi. Non bisogna tuttavia
confondere tali essudati infiammatori con fenomeni di stasi di cui lasci-
te cirrotica un esempio.

Tra le manifestazioni psichiche di questa corrente, troveremo Sintomi psichici


limpossibilit di concentrare lattenzione, la fuga delle idee e alcuni
disturbi dellintelletto che si traducono nellincapacit di dare forma al
pensiero, una specie di deliquescenza mentale.

Tra Giove e Mercurio esiste una polarit simile a quello che Polarit
oppone la Luna a Saturno. Anche Mercurio oscilla tra movimento e Giove Mercurio
forma, ma al contrario di Giove, qui il movimento primario e la forma
secondaria. Guardiamo cadere una goccia di mercurio: essa si divide in
goccioline inafferrabili estremamente mobili che danno limpressione
che basterebbe poco perch si animassero. Poi, riunendosi nuovamente
queste gocce rallentano il loro movimento.

Tali movimenti alternativi di dispersioni e confluenza, questa La mobilit mercuriale


incessante circolazione, la ritroviamo in tutti i liquidi dellorganismo. E
cos, i liquidi si disperdono nelle cellule, poi si ricongiungono di nuovo
in corrente nelle vene e nei vasi linfatici; lo stesso nel tubo digerente, il
chimo si disperde nei villi intestinali dotati di incessanti movimenti, poi
confluisce di nuovo nella corrente generale della digestione. La mobilit
una delle fondamentali propriet dei globuli bianchi, soprattutto dei
polinucleati che, grazie alla loro malleabilit, si insinuano dappertutto,
sono adatti alla diapedesi e si impadroniscono di ogni specie di detrito
che altrimenti si accumulerebbe nellorganismo.

Quando una corrente incontra un ostacolo, oppure quando due Nascita della forma in
correnti si incontrano, nasce un vortice, cio una forma. Tali fenomeni seno a una corrente
sono stati studiati in maniera notevole da T. Schwenk (3), che riuscito
e riprodurre in laboratorio, agendo su alcune correnti, forme organiche
come quella di cui lui d unimmagine che somiglia in modo impressio-
nante a una laringe e tante altre.
202 Medicina antroposofica

I nostri organi: Nellorganismo tali forme nascono ovunque esista una corrente.
i vortici immobilizzati Cos, la laringe luogo di rallentamento della corrente respiratoria. Il
cuore un altro esempio: le sue fibre muscolari disegnano un vortice
particolarmente visibile quando pratichiamo il taglio trasversale della
punta dellorgano. Come Rudolf Steiner aveva realmente visto, il cuore
non la causa della circolazione, ma la conseguenza dellincontro di due
correnti. Anche i gangli linfatici nascono in alcuni punti di rallentamen-
to della circolazione linfatici. Nel polmone, organo di Mercurio, gli
alveoli sono pure punto di incontro di corrente aerea e di corrente
sanguigna.

Forme gioviane e forme Tali strutture devono essere distinte da quelle della I corrente di
mercuriali Giove. Questi modella, come se agisce dallesterno, forme emisferiche
ad immagine della volta celeste: le bozze frontali e la volta cranica, la
cupola diaframmatica, la cupola del polo superiore del fegato, le teste
delle articolazioni, ecc. Queste forme presentano pochi particolari,
tranne quelle che nascono nellintersezione di due emisferi. Negli arti,
obbedendo alla loro dinamica raggiata, le sfere si allungano a fuso, come
quelle dei muscoli. Le forme di mercurio, viceversa, nate dal movimen-
to, sembra siano state scavate dallinterno. Esse hanno come principio la
spirale, e questa tanto pi accentuata quanto la corrente pi rapida
(cuore, laringe). I vortici tendono alla molteplicit; anche le forme
mercuriali sono infinitamente variate, approfondite fin nel minimo
dettaglio e spesso asimmetriche come dimostrano le impronte digitali
(4). I reticoli capillari nei quali i liquidi si disperdono per confluire di
nuovo sono unaltra formazione tipicamente mercuriale.

La sorgente Dando vivacit al pensiero, le forze di Mercurio sono la sorgente


dellumorismo dellumorismo. Giochi di parole e battute di spirito sono unottima
medicina per la rigidit compassata di Giove. Lo sanno bene gli studenti
che si burlano pi volentieri del professore irrigidito nelle sue abitudini
e nelle sue stranezze. La risata che si espande come goccioline di mercu-
rio ha tali virt terapeutiche che, secondo Rudolf Steiner, un insegnante
che non fa ridere i propri allievi almeno una volta durante lanno
scolastico non pu essere buon pedagogo. Ma lumorismo detesta la
ripetizione; gli scherzi ripetuti diventano unabitudine, assumono un
carattere statico che toglie loro ogni gusto. Personalmente ricordo un
professore che ripeteva ogni anno, alla stessa classe, la stessa battuta che
non suscitava pi negli allievi altro che sarcasmo. Non per caso, presso i
Greci e i Latini, Ermes-Mercurio era il dio dei mercanti e dei ladri. Gli
uni e gli altri contribuiscono, ciascuno a modo proprio, a rimettere in
circolazione ci che tenderebbe a ristagnare. Mercurio era anche il
messaggero degli dei, quello che stabilisce il collegamento e in tal modo
mette le notizie in circolazione. Ritroviamo qui ancora il movimento,
Giove e Mercurio 203

ma vi si associa il concetto di contatto. Mercurio un dio giovanile (5) e


per questo contrasta con la maturit di Giove.

Il concetto di collegamento, di messa in contatto, si ritrova nel Il polmone: organo di


polmone, organo di Mercurio. Qui la corrente sanguigna viene incontro Mercurio
alla corrente aerea; linterno messo direttamente in contatto con
lesterno. Questi due aspetti di Mercurio, mobilit e forma, sono
lespressione della sua polarit. la mobilit corrisponde alla I corrente di
incarnazione e la forma alla II corrente di disincarnazione. Vi dunque
in rapporto a Giove uninversione.
Secondo gli spostamenti di equilibrio, sia verso un eccesso di
mobilit, sia verso una insufficienza, riscontriamo nellapparato respira-
torio due tipiche affezioni delle due correnti di Mercurio.

Cos, la logorrea caratteristica delleccesso della I corrente. Essa Logorrea e asma


appare come un vero torrente di tutto ci che viene dallinterno e dal
basso dellorganismo; per questo associata alla predominanza del polo
metabolico e allisterismo. Il flusso di parole non rispecchia pi un
pensiero ben costruito. Questi soggetti pensano con la lingua e sono
incapaci di riflettere in silenzio.
Allopposto, troviamo lasma, caratterizzata dalla ritenzione della
corrente gassosa, dalla tendenza alla strutturazione dellespettorato,
dalla predominanza del polo neuro-sensoriale, dalla tendenza nevraste-
nica e dei processi terrestri esterni.
Notiamo ancora che la logorrea una stranezza pi specificata-
mente femminile, poich la donna, meno profondamente incarnata
delluomo, pi soggetto alla instabilit e allagitazione. In compenso
anche meno portata al dogmatismo. Lasma viceversa appare come
unaffezione piuttosto maschile.
Leccesso della I corrente si manifester anche con affezioni come
la diarrea, la scialorrea, la rinorrea, ecc.

Invece, leccesso della II corrente di Mercurio provocher la stasi, Le stasi


come possiamo osservare nellascite cirrotica e nella maggioranza degli
edemi. Qui lelemento caratteristico la passivit dei liquidi, che cedo-
no alla forza di gravit. Al contrario, la tumefazione che accompagna un
trauma il bernoccolo conseguenza di una botta sintomatico dellac-
celerazione della circolazione e della diapedesi. In relazione alla attivit
ghiandolari, troveremo altri sintomi di stasi comprovanti leccesso di
Mercurio II, che si manifestano con laccumulo delle secrezioni e il loro
indurimento, come il calazio.
Il processo di stasi pu anche simulare il corso del destino come
abbiamo visto a proposito dellangina e costituisce allora un tentativo di
mobilizzazione, dunque una reazione alla stasi. Larresto nel corso del
204 Medicina antroposofica

destino appartiene indiscutibilmente alla II corrente, ma la reazione che


langina fa ricorso alle forze della I. Anche una terapia intempestiva
rischia di ostacolare quel che la reazione pu avere di salutare (6). In
tutte le correnti dellorganismo possono comparire delle stasi; cos,
allorigine delle adenoidi c una stasi nella circolazione linfatica, quella
del sangue venoso provoca le varici e le emorroidi.
Sul piano del pensiero, la stasi si tradurr in viscosit mentale e, al
limite, in idee fisse. Se ad essere ostacolata la corrente affettiva, osser-
veremo difficolt di contatto con gli altri, processo molto simile a
quello dellallergia.
Riunendo le nozioni studiate nello schema che segue, coglieremo
meglio la doppia polarit che oppone le quattro correnti di Giove e di
Mercurio. La diagonale Giove I Mercurio II caratterizzata dalla
forma. Superfici arrotondate (riflesso della sfera celeste) che sembrano
modellate con la mano e tendenza alla simmetria per Giove; espressione
del gioco delle correnti, formare dei particolari e asimmetrie per Mercu-
rio. La seconda diagonale, che collega Mercurio I a Giove II, quella del
movimento. Movimento proprio, movimento in s per Mercurio, movi-
mento come espressione dellanima per Giove. Potremmo anche dire
che il movimento di Giove lespressione delle forze astrali, quello di
Mercurio piuttosto la manifestazione delle forze eteriche ma ci
vero solo fino ad un certo punto. Per apprezzare questi rapporti, abbia-
mo bisogno di un pensiero particolarmente vivace, perch Mercurio,
nella sua mobilit, sfugge ad ogni dogmatismo e ad ogni schema.
Giove e Mercurio 205

GIOVE MERCURIO
FEGATO CARTILAGINI POLMONE LINFA
MUSCOLI GHIANDOLE

I FORMA (per il modellato) MOVIMENTO (in s)

Formazione del modellato, della Messa in moto dei liquidi (sangue,


sagoma linfa, chimo, chilo, liquido cefalo-
D la consistenza agli organi rachidiano)
INCARNAZIONE

Crea le superfici Diapedesi leucocitaria Scambio


Strutturazione del pensiero Mobilit del pensiero Umorismo

Cirrosi Diarree
Rigidit muscolare, crampi Ptialismo
Rigidit articolare Sudori
Artrosi, gotta Spermatorrea
Glaucoma Enuresi
Morbo do Hodgking Linfocitosi
Rigidit del pensiero, dogmati- Dispersione dilettantismo
smo, orgoglio, intolleranza Agitazione, instabilit, logorrea,
Depressione, paura della vita, abulia urania

MOVIMENTO FORMA
II (in quanto espressione) (per rallentamento
di una corrente)

Mimica Strutturazione degli organi cavi


Mobilit articolare (cuore, laringe, gangli linfatici)
Movimento muscolare
DISINCARNAZIONE

Idrocefalia Adenoidi
Idrartro, suppurazioni articolari Angine, scarlattina
Versamenti infiammatori Indurimenti ghiandolari, ingorghi
Suppurazioni (perdita della for- Cisti, adenomi, calagi
ma) Stasi, asciti, edemi
Tubercolosi caseosa Sindrome di Meniere
Obesit (per mancanza di struttu- Allergie, asma
razione) Impossibilit di contatto, paura
Rammollimento cerebrale del proprio ambiente
Fuga delle idee, difficolt di con- Viscosit mentale, idee fisse
centrazione, incoerenza Malinconia
Tic, corea, delirium tremens Stereotipia

Tav. 2: Giove e Mercurio


206 Medicina antroposofica

NOTE

1 interessante notare limportanza raggiunta da questi processi di riproduzio-


ne nella nostra civilt. La stampa, la fotografia, lindustria delle materie
plastiche, il lavoro in serie, etc..., consistono nel riprodurre in numero
illimitato di esemplari uno stesso oggetto. Questa tendenza diventa pericolosa
quando si manifesta nella vita sociale e vorrebbe fare diventare gli uomini
esseri identici, incapaci di ogni iniziativa personale, degli automi; in breve,
ridurre il mondo a un immenso formicaio.

2 Il tofo un deposito di urati e colesterolo, dallaspetto ferroso, nel tessuto


cellulare sottocutaneo. Pu accadere che esso buchi la pelle e finisca per
eliminarsi da solo.

3 T. Schwenk, Il caos sensibile, Ed. Arcobaleno, Oriago, 1992.

4 Il disegno delle impronte digitali si pu paragonare a certe incisioni preisto-


riche come quelle del tumuli di Gavrinis nel Morbihan. Coloro che le hanno
incise hanno riprodotto le forze eteriche che vedevano ancora allopera nella
natura.

5 Tra i sette e i quattordici anni, i bambini sono sotto linfluenza di Mercurio,


e da ci dipende la minore morbosit di questo periodo Giove corrisponde
alla maturit (da cinquantasei a sessantatr anni) e Saturno alla vecchiaia (da
sessantatr a settantanni).

6 Ci accorgiamo cos sino a che punto la medicina possa essere unarte. Lo


scienziato sar soddisfatto della scomparsa dellangina; lartista che dovrebbe
essere il medico potr considerare la propria opera compiuta solo se la sua
terapia, invece di ostacolare, avr favorito il ristabilirsi della corrente dellesi-
stenza.
207

Capitolo XXI

Marte e Venere

Le diverse correnti planetarie presentano alcune analogie e abbia- Marte, pianeta


mo incontrato, nei numerosi pianeti analizzati, processi formativi che dellattivit guidata
abbiamo potuto distinguere benissimo gli uni dagli altri. In Giove II e
Mercurio I si sono manifestati diversi aspetti del movimento. Il concetto
di movimento, o pi esattamente di attivit, fondamentale per Marte
ed tanto pi importante distinguerla dal II processo di Giove e dal I di
Mercurio in quanto i loro effetti interferiscono continuamente. Ci ci
costringer talvolta a tornare su ci che abbiamo gi detto.
Possiamo farci unidea di Marte raffigurandoci un lanciatore di
giavellotto. In un primo tempo osserviamo una concentrazione di forze,
in un secondo tempo larma proiettata verso un bersaglio, in un terzo
tempo infine essa raggiunge tale bersaglio sul quale esercita unazione.
Concentrazione, movimento ed effetto esprimono bene le tre fasi del
processo che si riscontra nellorgano di Marte che la cistifellea: la bile
comincia ad accumularsi, in seguito spinta nellintestino dove compie
il lavoro necessario alla digestione dei grassi. Marte caratterizzato cos
da unattivit guidata verso uno scopo ben preciso. questo che lo
distingue dalla mobilit di Mercurio, che somiglia pi a un gioco, e dal
movimento di Giove II, che lespressione del contenuto interiore.
Viceversa, Marte dirige la propria attivit verso un elemento esterno che
vuole influenzare. Marte cerca di eliminare gli ostacoli, mentre Mercu-
rio li aggira con disinvoltura.

Lazione di Marte ha tuttavia i suoi limiti. Nellimmagine richia- Marte, i suoni


mata allinizio, il giavellotto pu incontrare una quercia conficcandovi- e la parola
si; allora si mette a vibrare.
Lo stesso fenomeno, infinitamente pi sfumato nasce allorch
larchetto attacca le corde del violino, o quando laria espirata fa vibrare
le corde vocali. La plasticit della laringe , come abbiamo visto, il
risultato di forze mercuriali, ma la voce effetto di Marte. Ce lo
dimostrano le grida di guerra lanciate anticamente dai combattenti, non
208 Medicina antroposofica

tanto, come si pensa, per intimidire lavversario, quanto per accrescere


in se stessi le forze marziane.
Quello che abbiamo detto a proposito della laringe vero anche
per il cuore. Questo , in ordine alla sua struttura, il risultato di un
processo mercuriale dellincontro di due correnti, ma il battito
lespressione delle forze marziane che incontrano lostacolo cardiaco;
perci, nellanemia, linsufficienza di Marte si traduce in un indeboli-
mento del polso.

Lo strumento dellIo Le forze marziane lespressione delle quali abbiamo trovato nella
corrente dellaria che va incontro alla laringe, nellondata sanguigna e
nel flusso biliare, appartengono alla I corrente di incarnazione. Corren-
te che si esprime ancora, sul piano psichico, con la volont, che noi
abbiamo avuto gi occasione di mettere in relazione alla funzione bilia-
re. Marte appare cos come un mediatore dellIo, che permette a que-
stultimo di prendere pienamente possesso del suo strumento fisico e di
manifestarsi sul piano terrestre.

Etere dei suoni o etere Il suono nasce allorch le forze di Marte incontrano un ostacolo (il
chimico giavellotto che si conficca nella quercia e che vibra), ma lo stesso
ostacolo pu entrare in vibrazione, non sonora ma chimica. La sostanza
che tende ad ostacolare le forze di Marte subisce una modificazione
chimica. Questo accostamento tra chimismo e suono pu stupire; eppu-
re, non sono forse le leggi che reggono le combinazioni chimiche analo-
ghe alle leggi dellarmonia? Pensiamo alla classificazione periodica degli
elementi che segue un ritmo di ottava (1). Rudolf Steiner ha chiamato
queste forze, che si trovano allorigine dei suoni come a quella delle
sistesi chimiche, etere chimico o dei suoni (2); sono le forze che si
manifestano nella II corrente di Marte, facendo apparire la struttura
reale, bench fugace, che costituisce un suono (3), tanto bene quanto
quella di una sintesi chimica. Notiamo tuttavia che i processi di caratte-
re analitico appartengono alla I corrente di marte. Cos, laggressivit
dellacido cloridrico dello stomaco, che degrada gli alimenti, una
propriet caratteristica di Marte I, paragonabile a quella della bile
nellintestino. Non sorprendente che le anemie ipocrome e la clorosi,
affezioni sintomatiche di una carenza di Marte I, sono spesso accompa-
gnate da una insufficienza digestiva con ipo o acloridria.

Lepatite Nella stessa maniera, lepatite detta virale una affezione che
certifica una temporanea debolezza della I di Marte. Essa si accompagna
a un arresto del flusso biliare, con impossibilit di digerire i grassi, grande
stanchezza e inibizione della volont. La definizione di epatite detta
'virale' appropriata perch, qui come altrove, il processo infettivo non
la causa della malattia, ma una delle sue manifestazioni secondarie.
Marte e Venere 209

Non si pu parlare di Marte senza accennare alla balbuzie, allal- Balbuzie,


lergia e alla collera. In quanto manifestazione vocale, la balbuzie sotto allergia e collera
il dominio di Marte. Il fatto che accompagnata dallansia prova che in
questa malattia le forze marziane sono insufficienti e non arrivano a
vincere lostacolo contro il quale tuttavia concentrano tutti i loro
mezzi. Siamo in presenza di un fenomeno simile a quello che abbiamo
descritto per littero catarrale paragonando la stasi biliare alla calca che
impedisce luscita da un luogo pubblico in caso di incendio. Non si dice
forse anche del balbuziente che le sue parole si affollano alluscita?
Ritroviamo una situazione quasi analoga nellallergia. Anche l,
delle forze marziane insufficienti, tentando di vincere ad ogni costo,
generano reazioni che vanno al di l della loro meta. Poich Marte non
solo colui che attacca, ma anche colui che difende. Tutte le difese
dellorganismo, tutto ci che si oppone attivamente alla penetrazione di
elementi estranei, appartiene alla I corrente di Marte. Lallergico si
trova nella situazione di un assediato che si sente debole, ha paura, e
scarica tutte le proprie batterie al pi piccolo allarme.
Limmunit, viceversa, somiglia alla vigilanza di colui che, sicuro
delle proprie forze, reagisce solo in misura dellattacco. Essa anche
espressione di buon equilibrio tra Marte e Venere come vedremo oltre.
Ci che avviene nellallergia sul piano fisico si ritrova sul piano
psichico nella collera e nellaggressivit. Che non sono, come si sarebbe
tentati di credere, sintomi di un Marte I forte, ma una improvvisa e
disarmonica scarica di forze che non riescono a superare lostacolo, che
non obbligatoriamente esteriore. Le nostre imperfezioni morali sono
tanti ostacoli interiori capaci di suscitare le nostre collere e anche le
nostre prostrazioni. Laggressivit in fondo una manifestazione di
debolezza che tenta di prendere il sopravvento. Ma le debolezze non si
traducono tutte con queste fuga in avanti e spesso preferiscono il
ripiegamento, considerando che tutto perduto in partenza. latteg-
giamento che caratterizza la depressione. Per il malato che ne colpito,
ogni pi piccolo incarico sembra insormontabile e la sua mancanza di
volont pu arrivare fino alla completa abulia. La malattia pu anche
comportare fasi alternativa di depressione e aggressivit, come nella
psicosi maniaco-depressiva. Non dimentichiamo che la depressione non
solo un fatto di Marte, ma anche quello di un Giove II troppo debole.
Le manifestazioni morbose di queste due correnti sono vicine, come gli
organi di questi pianeti fegato e cistifellea e le loro funzioni.

Le affezioni che abbiamo appena descritto si riferiscono a un Eccesso di Marte I


Marte troppo debole; vediamo adesso quali sono le manifestazioni di un
Marte troppo forte o predominante. I soggetti portatori di una tale
tendenza sono generalmente di tipo collerico. Essi fanno la loro strada
eliminando senza il minimo scrupolo gli ostacoli che danno loro fasti-
210 Medicina antroposofica

dio. Fintantoch tutto cede innanzi a loro, non sono violenti; ma se si


presenta una resistenza inattesa, possono essere colti da una rabbia
distruttrice che arriva alla pazzia furiosa. A differenza di Marte I debole,
le loro collere sono rare e terribili. Sul piano organico, un Marte I forte
si tradurr in ipertensione pletorica o anche in una poliglobulia del tipo
Vaquez. Potremo ancora dire di questi soggetti che essi spendono e
spandono; la loro eccessiva attivit li condanna a un logorio precoce e
talvolta a una morte violenta.

Ares ed Efesto Avremmo potuto dare un nome al lanciatore di giavellotto che


illustra la I corrente di Marte: quello di Ares, il dio greco della guerra, il
distruttore. Egli anche colui che dispensa il calore, che lo disperde. In
compenso, la I corrente di Marte corrisponderebbe piuttosto alle attivi-
t di Efesto, il fabbro che, ricorrendo al fuoco che egli concentra,
rimodella il ferro e agisce da creatore. Egli limmagine di quelle forze
di sintesi chimica di cui abbiamo parlato prima. Nellorganismo, il
processo di creazione interessa notoriamente le albumine e consiste
nella loro ristrutturazione al di l della barriera intestinale. Quando tali
processi di ristrutturazione si potrebbe anche dire di umanizzazione
sono insufficienti, le albumine si comportano come sostanze estranee, di
cui lorganismo cerca di sbarazzarsi. Questa eliminazione pu avvenire
attraverso il rene e danneggiarlo se si prolunga; pu anche effettuarsi
attraverso la pelle e si realizza allora una diatesi essudativa. Questa
affezione simile allallergia, ma non ne ha la violenza.

Parlare ed ascoltare Se parlare affare di Marte, ascoltare lo di Venere. Marte dirige la


propria attivit verso lesterno, Venere verso linterno. Cos, i processi
di assimilazione, di immagazzinamento, di accumulo, di interiorizzazio-
ne e in maniera pi generica tutti quelli che si riferiscono alleconomia,
sono sotto la dipendenza delle forze astrali raccolte dallIo, durante il
suo attraversamento della sfera di Venere. Il rene, di cui abbiamo mo-
strato il ruolo nellassimilazione delle albumine, lorgano di Venere;
lo anche per le sue funzioni di escrezione. Ma i processi venusiani non
si limitano alla sfera renale, e noi troviamo altri esempi di accumulo,
come quello del glicogeno nel fegato, e dei grassi nella pelle.

La circolazione venosa La circolazione venosa costituisce un altro processo tipicamente


venusiano (4). Al contrario della circolazione arteriosa marziana, essa va
dalla periferia verso il centro. Presenta anche un carattere pi passivo, e
da questo deriva il rischio di stasi, quando il sangue, cedendo alla forza di
gravit, provoca dilatazioni venose e varici. La circolazione venosa pone
daltra parte un enigma insolubile se ci si ferma alle spiegazioni meccani-
cistiche. Se aprite un qualsiasi libro di fisiologia, vi leggerete che il
sangue sale nelle vene, dai piedi al cuore, per la vis a tergo, cio per la
Marte e Venere 211

forza ascensionale; ma i fisiologi sono incapaci di dire in che consiste


tale forza ascensionale e tentano di assimilarla ad un residuo di pressione
arteriosa attraverso i capillari.
Quando non si trova una spiegazione soddisfacente, si nasconde la
propria perplessit sotto il pudico velo di una parola latina! Daltro
canto, questo tentativo, di spiegazione meccanicistica della circolazione
venosa ancora pi discutibile nel caso della vena porta. Questo sistema
portale costituisce quello che si chiama un reticolo mirabile, in altre
parole un reticolo di vene che terminano con capillari alle due estremi-
t, mentre le altre vene non terminano con capillari, ma in un vaso
principale che sfocia nel cuore.
La vena porta nasce dai capillari intestinali e termina nel reticolo
capillare epatico, e trasporta le sostanze nutritive al fegato. Essa, per
questo, ha un importante ruolo nel processo venusiano di assimilazione.
La circolazione venosa, nel suo complesso diretta in senso inverso alla
gravit non pu avvenire se non sotto limpulso delle forze eteriche, un
po alla maniera in cui esse provocano la risalita della linfa nelle piante.
Le forze eteriche sono esse stesse sotto la direzione delle forze astrali, nel
nostro caso della I corrente di Venere. Unimmagine, quella del vento
che provoca le correnti marine, pu aiutare ad afferrare meglio il
concetto.

A proposito di Marte II, abbiamo rievocato il personaggio di Elaborazione e


Efesto come immagine per la risintesi e per la ristrutturazione chimica immagazzinamento
delle sostanze. Efesto, non dimentichiamolo, era lo sposo di Afrodite,
cio di Venere, di cui Ares-Marte era lamante. Vediamo qui Efesto-
Vulcano e Venere darsi la mano allo scopo di realizzare lelaborazione
della sostanza umana: Efesto la ricrea e Afrodite-Venere la conserva; le
attivit dei due coniugi si completa ammirevolmente. Troppo spesso,
consideriamo la mitologia come delle favole perch non sappiamo pi
scoprire in queste fantasia la realt di cui sono il riflesso.

Tutti questi processi sono caratteristici della I corrente di Venere. Il principio di


Bisogna aggiungervi ancora il concetto di economia Venere non solo economia
vuole ricevere, ma anche conservare, cosa di cui Marte incapace. Ella
non fa perdere nulla e la pi piccola particella da l messa a profitto.
Anche P. Lievegoed presenta limmagine di Venere come quella di una
donna di casa economa, attenta ai bisogni di ognuno, che sa ascoltare le
conversazioni e non appare che raramente, ma sempre a proposito, che
sa soprattutto creare lambiente caldo e accogliente in seno al quale gli
altri possono esprimersi.
Certo, Venere anche simbolo di belt, ma non dimentichiamo
che le forze necessarie alla sua manifestazione dovrebbero, con let,
trasformarsi di un piano pi elevato.
212 Medicina antroposofica

Venere e raccoglimento Questa I corrente di Venere sarebbe incompleta se non le attribu-


issimo una forma di interiorizzazione un po particolare: quella che
luomo realizza quando si raccoglie, quando medita o prega. Unattitu-
dine cos lopposto della collera di Marte, e non certo un caso se,
etimologicamente, la parola venerazione, che serve a designarla, deriva
da Venere.

Assimilazione, Con le due correnti di Venere affrontiamo una polarit inversa.


secrezione ed escrezione Linteriorizzazione si muter in esteriorizzazione, lassimilazione in
escrezione. importante collocare bene questi tre processi dellassimi-
lazione, della secrezione e dellescrezione in relazione gli uni agli altri.
Tra lassimilazione di direzione centripeta e lescrezione di direzione
centrifuga, che appartengono rispettivamente alle correnti I e II di
Venere, si collocano i processi di secrezione ghiandolare, contempora-
neamente scambio (Mercurio) ed elaborazione (Marte II).
Disassimilazione ed escrezione sono in rapporto con i processi di
coscienza del polo superiore. Lassimilazione viceversa, propria alla I
corrente di Venere, fa ricorso alle forze astrali del polo inferiore e si
accompagna ad una diminuzione della coscienza, suscettibile, in certi
casi, di arrivare allapatia e allo stupore. Ci si pu domandare se, a causa
della separazione durante il sonno degli elementi costitutivi superiori
Io e corpo astrale da quelli inferiori, processi di escrezione ed elimina-
zione non siano per caso sospesi. Vi effettivamente una diminuzione
notturna di tutti i processi di escrezione, ma non una sospensione totale,
poich lorganismo prosegue per un certo tempo le attivit indotte dagli
elementi superiori, anche in loro assenza.
Osserviamo cos un massimo della secrezione biliare e della glico-
genolisi verso le 15, e un minimo verso le 3. I processi di assimilazione
variano in senso inverso, dimostrando un legame pi marcato di una
parte del corpo astrale col polo metabolico durante il sonno. Cos, la
glicogenesi e il riassorbimento intestinale dei grassi hanno il loro massi-
mo alle 3 e il loro minimo alle 15. Tanti altri processi organici seguono
questo ritmo nictemerale.

Inversione del ritmo Accade che questi ritmi siano turbati, e anche invertiti. Ne sono
nictemerale un esempio i sudori notturni. La sudorazione costituisce normalmente
un corollario delle attivit psico-spirituali coscienti. Quando queste si
compiono imperfettamente durante la veglia, lorganismo cerca di rifar-
si durante il sonno.
Precisiamo a questo proposito che le attivit psico-spirituali non
concernono unicamente il pensiero. Ne fanno ugualmente parte il senti-
mento e lesercizio della volont. Accade che si suda al momento di
unintensa attivit mentale, nel corso di una partita a scacchi per esem-
pio, esattamente come per un lavoro muscolare che non potrebbe
Marte e Venere 213

compiersi in assenza di volont. In compenso, durante il sonno, pensie-


ro, sentimento e volont sono sospesi.
La nicturia un altro esempio di inversione del ritmo di escrezio-
ne: al contrario della norma, il massimo di escrezione urinaria si compie
allora durante il sonno. Un tale disturbo deve far sospettare una nefro-
sclerosi. Labbondanza relativa dellescrezione urinaria notturna non
costituisce sempre una vera inversione. Essa si verifica anche nellinsuf-
ficienza cardiaca. In questo caso, laumento dellemissione urinaria
dovuta solo al decubito, sia notturno che diurno, essendo facilitata la
mobilizzazione dei liquidi che tendono al ristagno.

Linsieme formato dai reni e dai loro satelliti, le ghiandole surrena- Il rene, organo di
li, costituisce lorgano di Venere in seno al quale si manifestano pi Venere
particolarmente le due correnti di questo pianeta. Il ruolo della surrena-
le concerne principalmente i processi di assimilazione della I corrente.
Questa ghiandola il luogo preferito dal corpo astrale per agire sul
corpo eterico. In caso di lesione della surrenale, il corpo eterico, non
ricevendo pi limpulso del corpo astrale, si atrofizza, e le funzioni vitali
si degradano. Si vedono comparire allora sintomi come ladinamia,
lipotensione, lipoglicemia e diversi disturbi del metabolismo che for-
mano il quadro del morbo di Addison. Il sale, in questo caso, si comporta
come elemento estraneo e non pi trattenuto. Ma non si deve credere
che la lesione della ghiandola sia sempre primitiva; linverso certamen-
te la regola in tutti i casi in cui la debolezza della I corrente di Venere
non provoca sintomi cos spiccati come quelli del morbo di Addison.
Quando, viceversa, la I corrente di Venere troppo forte, ritrovia-
mo i sintomi dellirradiazione renale troppo intensa, principalmente
caratterizzata dalla ipertensione e dal meteorismo addominale. Va da s
che la predominanza della I corrente di Venere, intensificando lassimi-
lazione, predisporr allobesit. Tale affezione va spesso di pari passo
con la golosit, ma sarebbe inesatto dire che ne la conseguenza obbliga-
toria. Sarebbe pi esatto considerare la golosit come una manifestazio-
ne parallela sul piano psichico.

La predominanza della II corrente accelerer le escrezioni. Potr Eccesso della II


provocare diarrea, eccessiva assimilazione pu anche, in certi casi, spin- corrente di Venere...
gere colui che ne soffre a compensare le perdite aumentando la propria
alimentazione. quello che si riscontra in certi mangioni che restano
magri; in mancanza di compensazione possono comparire magrezza e
cachessia. La polifagia e la polidipsia del diabetico sono un altro esempio
del fenomeno di compensazione. Pur avendo troppo zucchero nel san-
gue, il diabetico prova la sensazione di esserne privo perch non pu
utilizzarlo. un po come una persona che morirebbe di fame accanto
ad un armadio pieno di provviste, perch ne ha perduto la chiave. Esiste
214 Medicina antroposofica

daltronde un certo parallelismo tra il morbo di Addison e il diabete.


Nel primo, il corpo astrale troppo debole incapace di servirsi del sale;
nel secondo, lIo che non sa utilizzare lo zucchero. Questultimo,
elemento minerale cristallizzabile, deve essere trasformato in glicogene
sostanza pi vicina al vegetale e alla vita nel fegato. Il disturbo
dellassimilazione testimonia uninsufficienza della I corrente di Vene-
re, probabilmente anche della II di Marte. LIo rappresenta qui la chiave
dellarmadio della metafora sopra accennata. Ma quando la chiave si
perduta, succede che la serratura il pancreas si arruginisce per
mancanza di funzionamento. Il pancreas sta allIo come la surrenale sta
al corpo astrale.

...e insufficienza Per la sua funzione escretoria, il rene appartiene alla II corrente di
Venere. Questa cos fa ricorso alle forze del corpo astrale, ma, in questo
caso, nella sua dinamica superiore, in rapporto con i processi di coscien-
za. Uninsufficienza della II corrente sar causa di disturbi dellescrezio-
ne: oliguria e anuria. Estesa ad altri organi, potr procurare stipsi o
insufficienza di secrezione sudorale.

Semiologia psichica Sul piano psichico, la predominanza della I corrente provoca stati
di ebetismo, quasi di stupore, in rapporto a un eccesso di funzioni
vegetative. Succede invece che la parte del corpo astrale che si stacca
normalmente dal complesso inferiore eterico-fisico resta in qualche
modo agganciato al rene quando questo sede di una lesione non
palese, potremmo ancora dire superficiale, che provoca linsonnia. Ad
un stadio pi acuto comparir una specie di squilibrio tra il corpo
astrale, che resta legato allorgano, e lIo incapace di assicurare la pro-
pria egemonia sul corpo astrale tale squilibrio genera la tendenza
schizoide. Queste descrizioni vogliono far comprendere la doppia pola-
rit che esiste tra le due correnti di Marte e quelle di Venere, polarit che
tenderemo di riassumere nello schema che segue.
Marte e Venere 215

MARTE VENERE
CISTIFELLEA LARINGE RENE VENE

I ESTERIORIZZAZIONE (Ares) INTERIORIZZAZIONE

Attivit guidata (verso lesterno) Assimilazione


Parlare Ascoltare, creare lambiente
Circolazione arteriosa. Polso Circolazione venosa e portale
Secrezione biliare Immagazzinamento, economia,
INCARNAZIONE

Combustione, non assimilazione glicogenesi


glicogenolisi Passivit, recettivit Subire
Attivit volontaria Infliggere Raccoglimento
Ironia Indulgenza consolazione
Spirito di sacrificio

Morbo di Basedow Obesit, gotta


Ipertensione rossa Tubercolosi
Poliglobulia Morbo di Wilson
Colica epatica Stipsi atonica
Collera, bisogno di distruzione Apatia, stupore, ebetismo

II INTERIORIZZAZIONE ESTERIORIZZAZIONE
(Efesto)

Attivit guidata (verso lesterno) Escrezione, desalinizzazione


chimismo (etere dei suoni) Secrezione urinaria, sudorale,
DISINCARNAZIONE

lattea

Raucedine Sordit
Balbuzie Diarree croniche
Nefrosi lipoidica Febbre tifoide
Anemie ipocrome, clorosi Morbo di Addison
Allergia Magrezza, cachessia
Polifagie, polidipsie (reattive)
Poliuria, iperidrosi, disidrosi,
Aggressivit (del debole) efidrosi
Paura della vita Depressione Nausea
Paralisi della volont, abulia Autismo
Tendenza schizoide

Tav. 3: Marte e Venere


216 Medicina antroposofica

NOTE

1 Cfr. a questo proposito E. Bindel e A. Blickle, Zahlengesetze in der Stoffeswelt


und in der Erdenentwicklung, Stuttgart, 1985.

2 Rudolf Steiner descrive quattro eteri: letere del calore, letere della luce,
letere chimico o etere dei suoni, e letere di vita, comparsi successivamente
nel corso dei quattro stadi planetari. Per maggiori dettagli, cf. Rudolf Steiner:
La scienza dellocculto V. Bott, P. Coroze, E. Marti: Le forser de vie.
Editioni del Centre Triades, Paris, rispettivamente 1976 e 1981.

3 Queste strutture sono state messe in evidenza da Chladni. Egli faceva vibrare
delle piastre cosparse di sabbia. Pi recentemente, P.E. Schiller ha messo in
evidenza le strutture provocate da suoni in una fiamma sensibile ricorrendo
ad uno stroboscopio. Se ne troveranno riproduzioni nel libro di T. Schwenk:
Il caos sensibile, Ed. Arcobaleno, Oriago, 1992.

4 Ci si pu domandare se esiste un legame linguistico tra Venere e vena, oppure


tra vena e venire, dato che questo verbo indica una direzione centripeta in
opposizione al verbo andare la cui direzione centrifuga.
217

Capitolo XXII

Il Sole

Per lastronomo, il Sole non un pianeta, ma una stella. Per Posto del sole in un
loccultista il Sole costituisce ci che chiameremo il cuore dellorgani- sistema geocentrico
smo planetario. Al di l di Saturno comincia il mondo delle stelle fisse
(1), quello dello Zodiaco, al di qua della Luna comincia il mondo terre-
stre. Una concezione simile non in contraddizione con le conoscenze
astronomiche, ma considera le cose da un diverso punto di vista. Lastro-
nomo concepisce luniverso come un sistema materiale al quale tenta di
applicare, con unestrapolazione un po azzardata, le leggi dedotte dallo
studio della terra. Egli cos materializza luniverso. Per la scienza della
spirito, i corpi celesti sono pi di tutto ci. Le ricerche di Rudolf Steiner
dimostrano che il loro aspetto esteriore non che la manifestazione
fisica di forze spirituali. Possiamo cos rappresentare luniverso come
un tutto del quale ogni sfera possiede caratteristiche e funzioni proprie.
Quindi, il mondo planetario o astrale quello del movimento e del
ritmo; esso il mediatore tra il mondo stellare e la terra. Questo torna
ad attribuire alla nostra terra una ubicazione centrale, in opposizione
alla periferia cosmica. In questa polarit periferia-centro si inserisce il
mondo planetario orientato sul Sole. Tale geocentrismo conferisce una
grandissima importanza alla terra, non per il suo volume o la sua massa,
ma per il ruolo che ricopre in quanto teatro delle attivit delluomo
incarnato. Se gli Antichi piazzavano la terra al centro delluniverso, non
lo facevano per ignoranza la loro conoscenza dellastronomia non era
certo rudimentale, basterebbe a provarlo lesistenza delle piramidi ma
perch per essi luomo prevaleva sulla materia.
Oggi, si taccerebbero piuttosto di strettezza di vedute gli scienziati
che negassero linfluenza dei pianeti. Molti esperimenti realizzati nel
corso degli ultimi cinquantanni, come quelli di Kolisko, di A. Fyfe, di
M. Thun e di Faussurier hanno provato la realt di tali influenze.

Movimento e ritmo caratterizzano il mondo planetario e partico- Il cuore dellorganismo


larmente il suo organo centrale (2): il Sole. Losservazione della corona planetario
218 Medicina antroposofica

solare ha rivelato lalternarsi di fasi di contrazione ed espansione sincro-


ne alla comparsa e scomparsa delle macchie solari (3). La corona, ora si
dilata soprattutto nelle regioni equatoriali mentre le macchie regre-
discono, ora si contrae mentre il numero delle macchie cresce, linsieme
del ciclo dura circa undici anni. Contrazione ed espansione fanno del
Sole un vero cuore con sistole e diastole, un organo centrale del mondo
planetario. La contrazione e comparsa delle macchie corrisponde ad un
processo di materializzazione, la dilatazione e la scomparsa delle mac-
chie ad una smaterializzazione o spiritualizzazione. proprio attraver-
sando la sfera solare che lIo raccoglier le forze necessarie allelabora-
zione del sistema ritmico del nostro organismo e particolarissimamente
del cuore.

Materializzazione e Preso nel suo insieme, il processo di incarnazione realizza anche


spiritualizzazione esso una sistole e quello di disincarnazione una diastole, processi nel
corso dei quali gli elementi soprasensibili dellentit umana si concen-
trano in un organismo terrestre e si dilatano di nuovo nel cosmo. In fase
discendente, la traversata della sfera solare porta alla materializzazione,
in fase ascendente, in compenso, porta alla spiritualizzazione. Nel no-
stro organismo leffetto della prima corrente domina durante la prima
met dellesistenza, fin verso i trentacinque anni, quello della seconda
prevale durante laltra met, dai trentacinque anni sino alla morte.

Difficolt di Questo il processo normale. Ma pu accadere che la prima


incarnazione corrente sia troppo debole, che la seconda abbia, sin dalla prima met
dellesistenza, unimportanza relativa troppo grande. Questo stato di
cose provocher difficolt di incarnazione il cui primo sintomo la
tendenza allaborto. Un essere che non porta con s forze solari suffi-
cienti non arriva ad attaccarsi al piano fisico; incapace di superare le
difficolt che pu incontrare nellorganismo materno. Certo, ci posso-
no essere delle difficolt insormontabili, anche per unanima in possesso
di tutte le forze solari, e potremo cos osservare tutte le sfumature tra
laborto isolato e la completa sterilit, secondo i rapporti che si stabili-
scono tra le forze dellanima che cerca di incarnarsi e le strutture
corporee della madre.
Pi tardi, questa debolezza della corrente di incarnazione si tradur-
r in debolezza fisica, debolezza costituzionale, in una maggiore predi-
sposizione alle malattie febbrili con delirio. Il pi delle volte, tali
soggetti sono dei leptosomi. Lanoressia, il pallore, la mancanza di
slancio, la predisposizione alle malattie febbrili e al delirio sono altret-
tanti sintomi della debolezza della I corrente solare; pi accentuata essa
provocher malattie infiammatorie del cuore: pericarditi, miocarditi ed
endocarditi. Pu anche succedere per che lIo lentamente vinca queste
debolezze; allora vediamo questi esseri che finiscono per aggrapparsi
Il Sole 219

alla vita e, attraverso tante vicissitudini, arrivare alla vecchiaia. Essi


hanno tanto lottato a volte per acclimatarsi sulla terra che, nella vecchiaia,
soffrono molto a staccarsene.

Altre anime, nelle quali dominano le forze solari I, danno lim- Preponderanza della I
pressione di precipitarsi sulla terra e ancorarvisi solidamente. Sono corrente solare
bambini robusti, dalla carnagione scura, che amano i giochi e gli sports.
Sono generalmente di costituzione picnica. Se tale preponderanza della I
corrente, normale durante la prima met della vita, persiste oltre i
trentacinque anni, sar un ostacolo alla spiritualizzazione. Luomo che
si lega con troppo forza alla terra avr predisposizione allarteriosclero-
si, allipertensione, alle affezioni degenerative del cuore: infarto, corona-
rite, ecc.
Sul piano psichico, una predominanza della I corrente sar accom-
pagnata da eccessivo desiderio dei beni materiali con unintensa attivit
orientata sempre alla loro acquisizione. Tali soggetti hanno delle diffi-
colt a concepire ci che si riferisce allo spirito. Nella vecchiaia, essi
tendono allavarizia e sono incapaci di staccarsi dai loro beni. La loro
morte diventa un combattimento drammatico, perch si aggrappano
disperatamente a un corpo fisico che la loro costituzione ha contribuito
molto a rendere troppo minerale e inadatta ad ospitare unanima.

La preponderanza della II corrente provocher la fuga innanzi alla Fuggire le realt


realt, la paura del mondo terreno e delle sue esigenze. Le persone che
hanno tali tendenze vorrebbero vivere in un mondo immaginario. E
questo pu arrivare sino ai pi vari deliri. Molti malati di mente hanno
cos cercato pi o meno coscientemente rifugio nella loro alienazione:
questo somiglia a un suicidio morale. Lo schema che segue riassumere le
manifestazioni delle due correnti solari:

Non bisogna dimenticare che le forze solari tendono allequili- Un equilibrio vivente
brio. Noi oscilliamo continuamente tra questi due poli ed da tale
ritmo che nasce larmonia. Il cuore, organo solare, compensa leccesso
di vita della diastole con le forze di strutturazione della sistole e vicever-
sa. Tra queste due correnti si stabilisce unalternanza, un equilibrio
dinamico e vivente, mai uguale a s stesso, che si modifica progressiva-
mente nel corso dellesistenza. Questo ritmo, che vorrebbe sempre
correggere gli eccessi, il grande guaritore dellorganismo. Quanti diva-
ri riuscito a compensare prima di soccombere anchesso allorch le
discordanze erano durate troppo a lungo! Senza di lui lorganismo si
ammalerebbe continuamente, e larte di guarire consister prima di
tutto in un aiuto apportato alle forze solari per equilibrare le polarit
delle diverse correnti planetarie lespressione delle quali il nostro
corpo astrale.
220 Medicina antroposofica

SOLE
CUORE CIRCOLAZIONE

Tipo picnico Tipo leptosomico


I Soggetti robusti, abbronzati ben Soggetti esili, pallidi, sognatori
II
svegli Mancano di slancio, amano la
MATERIALIZZAZIONE

Attivi, amano gli sports e i giochi lettura i giochi intelligenti

SPIRITUALIZZAZIONE
allaria aperta
LA CORRENTE D'INCARNAZIONE DOMINA

LA CORRENTE DI DISINCARNAZIONE DOMINA


Appetito buono Appetito scarso
Accelerazione dei processi di in- Rallentamento dei processi di
carnazione che portano ad un incarnazione
invecchiamento precoce
Il complesso superiore (Io astra- Il complesso inferiore (fisico-
le) domina eterico) tende ad emanciparsi e
lorganismo cede alle forze di
gravit.

Angosce, precordialgia Palpitazioni, vampate di calore


Stenocardia vertigini, assenze, sincopi
Angina pectoris Affezioni febbrili con delirio
Coronariti, infarto Cifosi, scoliosi, lordosi
Trombosi Ptosi
Affezioni infiammatorie del
Sclerosi cuore, insufficienze cardiache
Rammollimento cerebrale
Aborti
Dermatosi secche pruriginose Diatesi essudativa
Agitazione maniacale, follia fu- Malinconia, fuga dalla realt,
riosa tendenza al suicidio

Tav. 4: Il Sole
Il Sole 221

NOTE

1 Esistono al di l di Saturno ancora tre pianeti astronomici: Urano, Nettuno


e Plutone. Secondo la cosmologia steineriana, questi non sarebbero nati dal
sistema solare, al quale si sarebbero congiunti in seguito, arrivando dal-
lesterno.

2 Questa espressione usata ora per la terra, ora per il Sole, potrebbe indurre in
errore. Quando noi definiamo la terra come centrale noi lopponiamo alla
periferia come il punto al cerchio. Applicato al Sole, laggettivo centrale
caratterizza la sua posizione mediana tra questi due poli che sono la periferia
e il punto, e anche tra i pianeti esterni e quelli interni.

3 Fotografie impressionanti di tale processo si trovano nel libro di G. Wach-


smuth: Levolution de la terre. Supplemento N 9 alla rivista Triades, Parigi,
1960.
223

PARTE SETTIMA

I sette metalli principali

Nel mondo minerale, i metalli occupano eccezionalmente un posto


particolare. Esistono in natura allo stato nativo. Nella maggior parte dei casi,
li si trova sotto forma di combinazioni nei minerali, dai quali possono essere
estratti solo per mezzo di tecniche pi o meno elaborate e con laiuto del fuoco.
Diventano cos una conquista umana e si capisce facilmente come possa esistere
un rapporto, non fosse altro che per questo, tra la coscienza umana e il mondo
dei metalli. Tutti i metalli posseggono una caratteristica comune: quella di
riunire in loro, propriet apparentemente contraddittorie, tenacit e malleabi-
lit. Certo, la natura ci offre sostanze pi dure dei metalli, come il diamante,
ma esse sono prive di malleabilit. Al contrario largilla, estremamente
plastica, non possiede praticamente alcuna tenacit. I metalli hanno anche
unaltra propriet notevole: quella di condurre in gradi diversi il calore e
lelettricit. In compenso, gli altri minerali sono generalmente isolanti.
Tali propriet, i metalli le devono alle forze planetarie che li hanno fatti
nascere. I sette pianeti del nostro sistema sono cos allorigine dei sette metalli
che abbiamo definito principali. Gli altri metalli che si trovano in natura
portano in s linfluenza di due o pi pianeti. La conoscenza dei sette metalli
principali cos come la svilupperemo nei capitoli che seguono, apre la via allo
studio degli altri e alla loro utilizzazione sul piano terapeutico.
225

Capitolo XXIII

Ordine planetario e metalli

Lutilizzazione dei metalli in terapeutica risale alla pi remota Richiami storici


antichit. Nella conferenza del 10 febbraio 1923, Rudolf Steiner ne
fornisce un esempio. Egli dimostra come gli Antichi avevano osservato
la relazione che esiste tra certi disturbi digestivi dissenteria, febbre
tifoide, ecc. il pianeta Venere e il rame. Essi avevano constatato un
aggravamento di queste malattie quando la luce di Venere era visibile e
una loro minore gravit quando questo pianeta era nascosto dalla terra.
Avevano concluso che qualcosa sulla terra attenuava leffetto di Venere,
che lelemento responsabile di tale attenuazione era il rame e che si
poteva utilizzare questultimo per curare le summenzionate malattie.
Durante il Medio Evo, i metalli hanno un ruolo pi importante
nellalchimia. Ma le propriet studiate sui metalli dagli alchimisti era di
una natura diversa da quelle che interessano i fisici e i chimici attuali.
Paracelso fu un grande conoscitore dei metalli e delle loro virt terapeu-
tiche. Fu lui a dare allo zinco il suo nome. Nella medicina del tempo che
fu, ebbe un ruolo importantissimo tra i metalli lantimonio; i nostri avi
conoscevano bene la pallina di antimonio che si conservava in tutte le
farmacie di casa e che si usava allinfinito. Nel XVI secolo, questo
metallo era considerato un rimedio universale e tale ne fu labuso, che la
Facolt di Medicina di Parigi ne proib luso nel 1566. Malgrado ci,
lantimonio continu a essere utilizzato sino allinizio del XX secolo.
curioso notare come lattuale medicina chimica ricorre sempre meno
ai metalli. Questi ormai sono utilizzati solo per le loro propriet batte-
ricide. La moda delloro in reumatologia scomparsa cos velocemente
come era apparsa. Largento stato detronizzato dagli antibiotici, esat-
tamente come il mercurio che era stato tanto importante nellarsenale
antisifilitico; e non si prescrive pi n unguento grigio n calomelano.
Sono ancora sfruttate solo le propriet diuretiche di certe combinazioni
organiche del mercurio, dato che il suo uso come disinfettante non
costituisce effettivamente una terapia. Di fatto, solo il ferro ancora
prescritto nelle anemie ipocromiche, certamente perch presente in
quantit ponderabile nellorganismo.
226 Medicina antroposofica

Un nuovo impulso La medicina antroposofica realmente quella che ha ridato alla


terapeutica per mezzo dei metalli un posto di primo piano ponendola su
solide basi. Rudolf Steiner ha dimostrato che i metalli sono il risultato di
un processo. Potremmo anche dire in maniera pi immaginifica, ma che
riflette bene la realt, che alcune forze spirituali sono imprigionate
come per un incantesimo nella sostanza metallica, toccher a noi rom-
pere lincantesimo in previsione della loro utilizzazione in terapeutica.
Sappiamo che questo linguaggio apparir a molti lettori poco scientifi-
co, ma c forse una maniera migliore di far capire la realt? Tali forze,
dando origine ai metalli, o meglio condensandosi sotto forma di metalli,
lasciano in questi la loro impronta, la loro firma, che toccher a noi
decifrare.

Come classificare i Quando si studia un metallo, non bisogna mai perdere di vista il
metalli pianeta cui corrisponde. In uno studio sui metalli, W. Pelikan (1) li ha
raggruppati su un cerchio secondo la loro massa atomica. Tenendo
conto del processo planetario precedentemente studiato, abbiamo pre-
ferito disporli in funzione dei pianeti che corrispondono loro e seguen-
do lordine che segue lIo nellattraversamento delle sfere planetarie nel
corso dellincarnazione (Cfr. fig. 8, pag. 195). Ritroviamo questo stesso
ordine classificando i sette pianeti in funzione della durata della loro
rivoluzione siderale:

SATURNO 10.759 giorni SOLE 365 giorni (riv. app.)


GIOVE 4.332 giorni VENERE 224 giorni
MARTE 686 giorni MERCURIO 87 giorni
LUNA 27 giorni

Tab.5: Rivoluzione siderale dei pianeti

Ponendo il sole e loro in cima a grande signore grande onore -,


vediamo immediatamente le polarit che abbiamo scoperto ordinarsi da
una parte e dallaltra dellasse di simmetria verticale passando per il
Sole. Lo studio dei metalli confermer punto per punto questa disposi-
zione.
Armonie celesti e Sulla figura 10, abbiamo indicato a lato di ciascun metallo il suo
propriet fisiche numero atomico quale appare nella classificazione periodica degli ele-
menti. Il piombo quello che ha il numero e la massa atomica pi alti;
esso posizionato come Saturno suo pianeta alla periferia della classi-
fica. Se noi colleghiamo i metalli con una linea spezzata, seguendo
lordine decrescente dei numeri atomici, otteniamo una stella regolare a
sette punte. Esiste dunque un rapporto armonico tra lordine delle sfere
planetarie e la struttura interna dei metalli. Anticamente gli uomini
Ordine planetario e metalli 227

Fig.9 Corrispondenze tra pianeti e metalli

erano coscienti di tali rapporti, e non per caso che essi hanno dato a
ciascun giorno della settimana il nome di un pianeta. Lordine che
hanno seguito quello delle tappe successive della creazione come
risulta dalle ricerche spirituali di Rudolf Steiner (2).
Riprendiamo la nostra figura di base e annotiamoci i giorni della I giorni della settimana
settimana in corrispondenza dei pianeti (fig.11): sabato per Saturno,
domenica per il Sole (in inglese Sund-ay, in tedesco Sonn-tag), luned per
la Luna, marted per Marte, mercoled per Mercurio, gioved per Giove
e venerd per Venere. Se tracciamo una linea spezzata seguendo questor-
dine, vediamo disegnarsi unaltra stella regolare a sette punte, con punte
pi acute della precedente. interessante notare a questo proposito
unindicazione terapeutica di Rudolf Steiner per unammalata molto
indebolita. Egli aveva consigliato al medico che la curava di prescriver-
le: domenica, oro in D10; luned, argento in D3; marted, ferro in D4;
mercoled, mercurio in D6; gioved, stagno in D10; venerd, rame in
D10 e sabato piombo in D10 (3).

Lordine in cui abbiamo disposto i nostri metalli inverso a quello Conduttivit elettrica
della loro conduttivit elettrica e termica (fig.12). Fa per eccezione il e termica
mercurio; si pu attribuire ci al fatto che il mercurio mantiene lo stato
liquido a temperatura ordinaria, perch se si solidifica diventa buon
conduttore e lordine ideale tende a ristabilirsi.
228 Medicina antroposofica

Fig.10: Pianeti e numeri atomici dei metalli

Fig.11 Pianeti e giorni della settimana

Reazioni dei metalli al I metalli hanno anche altri modi di reagire al calore, modi che si
calore traducono nella loro fusibilit, il loro coefficiente di dilatazione e il loro
calore specifico e, caratteristica interessante, la differenza tra i loro
punti di fusione e di ebollizione. Le prime tre di queste propriet si
dividono in due gruppi (fig.12): un gruppo superiore che comprende
rame, oro e ferro composto da metalli poco fusibili, poco dilatabili e
che richiedono molto calore per riscaldarsi. Un gruppo inferiore che
Ordine planetario e metalli 229

Fig.12: Effetti del calore. Conduttivit termica ed elettrica

comprende lo stagno, il piombo, largento e il mercurio, metalli facil-


mente fusibili, che si dilatano molto e si riscaldano facilmente. (Questa
ultima propriet, detta calore specifico, si deve rapportare non alla
massa, ma al volume, bisogna cio tener conto del calore necessario per
aumentare di un grado un dm3 di metallo).
La tabella che segue fornisce la differenza tra il punto di fusione e
quello di ebollizione dei nostri sette metalli principali (4).

Metallo Simbolo Punto di Punti di Differenze


chimico fusione ebollizione

Rame Cu 1083 2310 1227


Mercurio Hg - 39 357 396
Argento Ag 961 1950 989

Oro Au 1063 2600 1537


Tav.6: Punto di
Ferro Fe 1537 3200 1663 fusione e punto di
Stagno Sn 232 2270 2038 ebollizione dei
Piombo Pb 327 1620 1293 metalli
230 Medicina antroposofica

Fig.13: Differenze tra fusione ed ebollizione

Vediamo immediatamente che i metalli di sinistra nella figura 13


rame, mercurio e argento corrispondono alle differenze pi basse,
mentre quelli di destra ferro, stagno e piombo corrispondono alle
differenze pi alte. In pi, calcolando la media delle prime tre cifre della
colonna delle differenze e quella delle tre ultime, otteniamo rispettiva-
mente 871 e 1665, valori tra i quali si colloca quello delloro: 1537.

Potere riflettente Studiamo ora il comportamento dei metalli di fronte alla luce;
troviamo un debole potere riflettente per i metalli di destra: piombo e
ferro, e un alto potere riflettente per quelli di sinistra: argento e rame
(fig. 14, pag. 241). Lo stagno e il mercurio si distinguono e sembra che
abbiano anche cambiato posto: lo stagno, pi brillante e con un riflesso
pi caldo, dovrebbe porsi tra il rame e largento, e il mercurio pi
grigio, pi opaco, sembrerebbe pi al suo posto tra il ferro e il piombo.
comunque curioso constatare la simmetria di tali irregolarit.

Propriet chimiche La figura 14 mostra anche la ripartizione delle propriet elettro-


chimiche dei metalli: a sinistra i metalli elettronegativi, a destra gli
elettropositivi. Questi ultimi tendono pi facilmente alla formazione di
sali. Quelli di sinistra, viceversa, tendono a conservare il loro stato
metallico, cosa che spiega il fatto che li si trova talvolta in natura allo
stato nativo. Quanto alloro, esso occupa un posto particolare: il pi
elettronegativo dei metalli, forma difficilmente dei sali e non si ossida.
Ordine planetario e metalli 231

Fig.14: Poteri riflettenti. Elettro-affinit. Valenze

Fig.15: Polarit paradiametrali

Esiste allo stato naturale solo sotto forma di metallo, il pi nobile di


tutti. Sempre in rapporto con le propriet chimiche, constatiamo che i
metalli del gruppo di sinistra sono per prima cosa monovalenti, quello
del gruppo di destra sono bivalenti.
232 Medicina antroposofica

Altre polarit La nostra figura di base pu essere modificata ancora, come nella
figura 15. Determinando sempre loro lasse verticale di simmetria,
lasciamo la linea orizzontale che caratterizza la polarit mercurio-
stagno. Ma qui, invece di opporre il rame al ferro e largento al piombo
come nella figura 9, tracciamo delle diagonali che oppongono il rame al
piombo e largento al ferro, disegnando cos una croce di SantAndrea.
Queste nuove polarit corrispondono ad alcune realt sul piano fisico: il
rame possiede pi alto calore specifico e di fusione entrambi in
rapporto al volume -, il piombo i pi bassi. La diagonale Cu-Pb si
riferisce al calore. La polarit tra largento e il ferro concerne la luce,
essendo il potere riflettente dellargento il pi alto, quello del ferro il
pi basso.

La linea orizzontale Hg-Sn concerne la polarit delle masse specifi-


che, essendo il mercurio il pi denso e lo stagno il meno denso (astrazio-
ne fatta, ben inteso, per loro, che si pone al di fuori delle polarit); al
contrario della loro massa specifica, il mercurio il metallo che passa
pi facilmente dallo stato liquido allo stato gassoso, e lo stagno quello
che vi passa pi difficilmente (Cfr. tav. 6, pag. 239).
Queste tre ultime polarit (Cu-Pb, Ag-Fe, e Hg-Sn) conferiscono
tutto il loro valore ad unindicazione terapeutica data da Rudolf Steiner
in un dibattito seguito ad una conferenza tenuta agli educatori della
scuola Waldorf. Egli consigliava, quando un metallo era stato sommini-
strato per sei settimane, di dare il suo contrario per oltre due settimane,
al fine di evitare lassefuazione e di mantenere leffetto terapeutico, e
indicava come contrari il rame e il piombo, largento e il ferro, il
mercurio e lo stagno.
Tutte queste concomitanze non possono essere leffetto del caso;
al contrario, dimostrano che i metalli hanno conservato il ricordo della
loro origine cosmica; cercando di ritrovarla, noi diventiamo capaci di
utilizzare i metalli al fine di ristabilire nelluomo larmonia cosmica che
ha perduto ammalandosi.

NOTE

1 Pelikan W., I sette metalli, Ed. Arcobaleno, 1991.

2 Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali, op. cit.

3 Walter H., Die sieben Hauptmetalle, Dornach, 1966.

4 I valori che figurano in questa tabella sono presi dal Cours de Chimie di H.
Pariselle, Ed. Masson et Cie, paris, 1956. Le cifre non corrispondono
esattamente ai dati di W. Pelikan, ma se si raggruppano le differenze per
ordine crescente, si ritrova lo stesso ordine. Ed quello che qui importa.
233

Capitolo XXIV

Il Piombo

In mano, un pezzetto di piombo provoca una spiccata sensazione Piombo e


di pesantezza. Tra i nostri sette metalli principali, esso uno dei pi pesantezza
pesanti, superato in densit solo dal mercurio e dalloro. Si potrebbe
anche dire che il piombo subisce in maniera intensa le forze di attrazio-
ne della terra. Per questa pesantezza, il metallo si pone allopposto della
luce, nei confronti della quale si mostra avido, assorbendola intensamen-
te, non riflettendone che un livido bagliore; anche appena tagliato ha
scarsa luminosit e la perde rapidamente a contatto con laria. La polari-
t tra il piombo e la luce si ritrova nel nostro linguaggio: infatti quando
diciamo che il piombo pesante (lourd, in francese. N.d..T.), noi utiliz-
ziamo una parola derivata dal termine latino luridus, che significa opaco,
scuro; come descrive bene il piombo!
In maniera molto generica, la pesantezza sempre stata legata
alloscurit e la leggerezza alla luce. Cos, gli Inglesi usano la parola light
e il suo composto lightness, i Tedeschi parole simili Licht e leicht per
indicare la luce e la leggerezza. Possiamo anche accostare il francese
leger a lux e quante altre parole! Vedremo poi come il piombo, con
lintossicazione saturnina, ci porta verso la mineralizzazione, verso la
terra e la pesantezza. Curiosamente, i rapporti di questo metallo si
invertono con i suoi sali: la bianchezza, il potere riflettente e coprente
della biacca, carbonato di piombo, lhanno fatta utilizzare a lungo in
pittura, ed stata abbandonata solo per la sua tossicit. Lo stesso per i
silicati di piombo che danno al cristallo splendore e sonorit.

Tuttavia, sotto forma di metallo il piombo malleabile e d un Piombo e suono


suono opaco; una campana di piombo sarebbe priva di sonorit! Assor-
be le vibrazioni di alta e bassa frequenza e costituisce un ottimo isolante
contro il rumore. Anche in questo caso subisce senza reagire. La sua
propriet di soffocare o attutire limpatto usata per migliorare i
carburanti: aggiungendo alla benzina tetraetile di piombo, si attenua la
brutalit dello scoppio e si impedisce al motore di Battere.
234 Medicina antroposofica

Piombo e radiazioni Il piombo possiede anche un considerevole potere di assorbimento


ionizzanti delle radiazioni ionizzanti raggi X, raggi beta e gamma. Tali radiazioni
molto penetranti, particolarmente pericolose per lorganismo umano,
che distruggono, sono fermate dal piombo. Questa propriet sfruttata
nella fabbricazione di recipienti destinati al trasporto di sostanze radio-
attive (radio, radio-isotopi, ecc.), oltre che nella protezione del persona-
le esposta alle radiazioni.

Piombo e calore Il pezzetto di piombo preso in mano si riscalda rapidamente. Si


dice anche che ha un calore specifico debole: richiede poco calore per
riscaldarsi e ne perde poco raffreddandosi. Il suo coefficiente di dilata-
zione alto ed superato solo da quello del mercurio, in altre parole
esso richiede per dilatarsi in maniera notevole poco calore. Molte delle
propriet del piombo sono lopposto di quelle dellargento che occupa
nella figura 9 di pag. una posizione simmetrica. E cos, il piombo , tra
i sette metalli, il peggiore conduttore di calore ed elettricit, mentre
viceversa largento il migliore. Si pu tenere facilmente un pezzetto di
piombo per unestremit senza bruciarsi mentre si fa fondere laltra
estremit sulla fiamma. Il piombo fonde facilmente, sufficiente la
fiamma di una candela.
Riassumendo le sue propriet, diremo che il piombo subisce passi-
vamente gli effetti del calore. Se questo metallo ha bisogno di cos poco
calore per riscaldarsi, dilatarsi e fondersi, non perch ha in s ancora
qualcosa del calore primordiale di Saturno?

Propriet chimiche Lo studio delle propriet chimiche del piombo dimostra che
leggermente elettropositivo. Forma facilmente dei sali, ed assoluta-
mente eccezionale trovarlo allo stato nativo. I sali di piombo sono
insolubili o poco solubili, cosa che indica il loro carattere minerale.
Esposto allaria, il piombo si ricopre di uno strato impermeabile di
carbonato o di ossido, che protegge il metallo da ogni ulteriore attacco.
Tale propriet permette di usare questo metallo da protezione contro
gli agenti atmosferici e contro gli effetti dellacqua di mare: cos si
ricoprono con un rivestimento di piombo i cavi elettrici e telefonici.
Anche in questo caso il piombo dimostra la propria passivit di fronte al
mondo esterno.

Funzione di Le diverse propriet del piombo hanno dunque un carattere comu-


limitazione ne: la passivit, lindifferenza, il rifiuto di trasmettere ci che arriva
dallesterno, sia che si tratti di calore, di luce, di suono, di effetti chimici,
di elettricit o di radiazioni ionizzanti. Aggiungiamo che esso si oppone
alla trasmissione della vita, perch provoca, come vedremo nellintossi-
cazione saturniana, la degradazione e la morte. Tali propriet di isola-
mento e di limitazione sono sempre quelle della sfera di Saturno. Questo
Il Piombo 235

alla periferia del sistema solare, esattamente come il piombo alla


periferia della classificazione periodica degli elementi.

In natura, il piombo si trova soprattutto sotto forma di solfuro: la Stato naturale


galena. Questa spesso contenuta in una ganga di calcite (carbonato di
calcio), che dimostra cos laffinit del piombo con il calcio. La galena
cristallizza nel sistema cubico, come il salgemma e il diamante. Il cubo
costituisce una forma tipicamente terrestre, in opposizione alesagono
cosmico della silice e dei cristalli di neve.
Tra gli altri minerali di piombo, citiamo ancora la piromorfite,
che contiene un fosfato naturale di piombo. Questo minerale un
isomorfo dellapatite, un fosfato naturale di calcio. Ritroviamo il fosfato
di calcio col carbonato nelle nostre ossa. Laffinit del calcio e del
piombo si manifesta anche nellisomorfismo dei loro carbonati e nel
fatto che i due metalli sono bivalenti.

Il piombo il metallo dellOvest. Un tempo i Romani lo sfruttava- Il metallo dellOvest


no in Spagna. Attualmente, pi della met dei giacimenti del mondo
appartengono allAmerica del Nord. Forse non un caso che proprio gli
abitanti della penisola Iberica, penisola del piombo, sono partiti alla
conquista del Nuovo Mondo, il continente del piombo.
Allo stato normale, il corpo umano non contiene piombo in
quantit ponderabile. Tuttavia ve ne traccia nelle ossa e nelle calcifica-
zioni patologiche: calcoli renali, calcoli biliari, ecc. Viceversa nel
sangue che pi difficile metterlo in evidenza , tranne, ben inteso, in
caso di intossicazione. Questi fatti costituiscono una vera sottoscrizione
delle due correnti saturniane descritte sin dallinizio dello studio di
questo pianeta: la prima agisce sullosso concentrandovi il piombo,
mentre la II lo fa sparire dal sangue.

Lintossicazione da piombo ricca di insegnamenti. Si pensato a Saturnismo latente


lungo che piccole quantit di piombo che si credeva totalmente elimina-
to con le urine, non provocassero disturbi. Tale concezione erronea
stata sapientemente sfruttata dalle industrie interessate (1). In realt,
lassenza di saturnismo clinico, non significa affatto che tali dosi siano
inoffensive e oggi si sa che molte affezioni di cui si ignorava leziologia
possono con certezza essere imputate al piombo. Cos, una certa tristez-
za, una tendenza alla malinconia, tradiscono spesso un addensamento
progressivo dellorganismo dovuto al piombo. Rudolf Steiner ha ricor-
dato il ruolo avuto nel movimento operaio dai tipografi resi pi tacitur-
ni e quindi portati alla riflessione dal piombo assorbito a causa del loro
lavoro. Agendo in senso contrario alla vita, il piombo sveglia la coscien-
za. Alcuni esperimenti realizzati da Egorova (2) hanno dimostrato che
liniezione di due millesimi di milligrammo di piombo/Kg per sei giorni
236 Medicina antroposofica

consecutivi bastano a provocare la lesione dei testicoli e degli spermato-


zoi. Il piombo, dice Stfen nella sua opera notevolmente documentata
(3), lede tutti gli organi, e i disturbi descritti da questo autore presentano
tutti una caratteristica comune, la degradazione della vita: infatti le
aberrazioni cromosomiche possono provocare malformazioni eredita-
rie, aborti, parti prematuri, aumento della mortalit infantile, raccor-
ciamento della lattazione, arteriosclerosi, encefalopatie, nefropatie, ecc.
Non finiremmo mai di enumerare le affezioni che possono essere provo-
cate o favorite dal piombo Barmes (2) studi la frequenza della carie
presso gli indigeni della valle di Sepik, in Nuova Guinea, in relazione
alla presenza di 32 elementi che esistevano allo stato di tracce nella loro
alimentazione. La sola correlazione significativa concerneva il piombo.
Facciamo notare che gli indigeni adottavano una alimentazione priva di
zucchero. Gli abitanti della valle vicina che adottavano esattamente la
stessa alimentazione non presentavano carie. La presenza o lassenza di
fluoro non ha portato alcuna modifica. Altri studi ugualmente citati da
Stfen hanno confermato lazione del piombo sulla carie (4). probabi-
le che levoluzione della patologia dopo il XV secolo, caratterizzata da
una diminuzione delle malattie calde a profitto delle fredde, deve
essere rapportata al piombo. Tale evoluzione ha per corollario una
modifica dello stato di coscienza del mondo occidentale nel senso di una
intellettualizzazione.
Queste trasformazioni si sono considerevolmente accelerate nel
corso degli ultimi cinquantanni, durante i quali le dosi di piombo
quotidianamente assorbite, anche dalle persone meno esposte, sono
fortemente aumentate. Gli abitanti delle grandi citt, a causa del piom-
bo diffuso nellatmosfera dalle automobili, si trovano talvolta al limite
della dose considerata tossica, e si arrivati a considerare normale
lassorbimento quotidiano di 0,5 mg (5) di piombo!

Il saturnismo cronico Dosi maggiori sono allorigine del saturnismo cronico clinicamen-
te accertato la forma acuta rara -, caratterizzata dalla devitalizzazione
e mineralizzazione progressiva di tutto lorganismo. La pelle diventa
smorta, le mucose si disseccano, cosa che si traduce in raucedine per la
laringe e in tosse per i bronchi. Le secrezioni intestinali diminuiscono,
compaiono spasmi dolorosi che provocano la stitichezza, e realizzano il
quadro della colica da piombo. Nellapparato uro-genitale appaiono la
ritenzione urinaria, la dismenorrea e la tendenza allaborto. Non
risparmiato il fegato che quando ne colpito provoca lematoporfininu-
ria. Il sistema nervoso, la cui vitalit gi ridotta al minimo allo stato
normale, particolarmente colpito. Sopravvengono paralisi, che interes-
sano soprattutto gli estensori, provocano attitudini alla flessione e con-
tratture. La degenerazione del nervo ottico provoca unamaurosi pro-
gressiva. Cefalee, perdita della memoria, disturbi affettivi e ansiet sono
Il Piombo 237

in rapporto allarrivo della malattia alla zona cerebrale. Ne colpito


anche il sangue, e la comparsa di emazie a granulazioni basofile consente
la diagnosi dellintossicazione (6). Nel sistema cardo-vascolare, gli spasmi
sono allorigine di una ipertensione arteriosa. A lungo andare, linterno
dei vasi degenera e si sclerotizza. Lirrigidimento delle articolazioni
causa di dolori reumatici. Infine, anche i reni rischiano la sclerosi.

Quando si configura linsieme di questi sintomi di devitalizzazio- Il piombo mummifica


ne, di disseccamento e di contratture, si ha limpressione che se si
lasciasse andare avanti lintossicazione, essa ridurrebbe luomo allo
stato di mummia incartapecorita simile a quelle che sono state ritrovate
in Per. A questo proposito, interessante notare che la razza rossa, da
cui discendono gli Indiani di questa zona, si formata sul continente
atlantico, sotto limpulso dei misteri di Saturno (Rudolf Steiner). Ricor-
diamo ancora la predominanza del principio testa polo minerale
saturniano presso i popoli dellAmerica precolombiana, predominan-
za che caratterizza tutte le loro rappresentazioni umane. Ritroviamo
ancora lazione di Saturno nel simbolismo della piuma aquila, serpen-
te piumato elemento secco, minerale e privo di vita (7). Si capisce che
questa razza saturniana si sia orientato verso il continente di piombo.
La sintomatologia dellintossicazione da piombo come labbiamo
appena descritta paragonabile a quella che ci ha rivelato lo studio della
I corrente di Saturno (Cfr. tav. 1, pag. 205). Da questa concordanza vien
fuori un filo conduttore che ci permette di orientare a ragion veduta la
terapia del piombo. Bisogna evidentemente evitare dosi tossiche. Per
esempio, se prescriviamo una triturazione in D4, la dose quotidiana
assorbita in ragione di tre dosi al giorno sar nellordine di 1/20 di
milligrammo. Siamo dunque un po al di sotto della tollerabilit am-
messa; un D3 sfiora gi il limite tossico. In pratica, salvo per il Minium
di cui riparleremo, non si scenda al di sotto di D6.
Abbiamo visto che lorganismo intossicato elimina del piombo
attraverso le urine. Quando lintossicazione finisce, la plomburia dimi-
nuisce fino a scomparire, bench resti del piombo nellorganismo.
Come hanno dimostrato i lavori della signorina Wurmser e di Lapp, il
processo di eliminazione pu essere risvegliato dalle somministrazione
di piombo a dosi omeopatiche non ponderabili.

Dove si collocher lazione di una dinamizzazione dellordine di Azione del piombo


D6? Bench questultima abbia perduto il suo potere distruttore sullor- dinamizzato
ganismo, caratteristico delle dosi tossiche, essa agisce nondimeno trami-
te il metabolismo, che suscita, cominciando da lui, una reazione dellIo
nella sua dinamica opposta, neuro-sensoriale. Ritroviamo qua un princi-
pio assolutamente generale di cui Rudolf Steiner tiene conto nel suo
primo corso ai medici (8): Tutto ci che avviene al polo inferiore ha il
238 Medicina antroposofica

suo negativo, il suo contrario al polo superiore. Cos, quando riscaldia-


mo i piedi ricorrendo a un senapismo, noi raffreddiamo la testa.
assolutamente esatto, come ha detto Rudolf Steiner, che le basse dina-
mizzazioni agiscono tramite il metabolismo, le alte tramite il neuro-
sensoriale (e le medie attraverso il sistema ritmico); ma se noi dimenti-
chiamo che partendo da uno di tali poli suscitiamo una reazione inversa
al polo opposto, noi non possiamo capire i processi terapeutici e saremo
incapaci di gestirli ragionevolmente.
Se, in pratica, le cose sembrano meno rigide, ci dovuto al fatto,
che lorganismo tende spontaneamente a guarire, a ristabilire lequili-
brio. Nella misura in cui lorganismo omeopatizza i farmaci che gli
somministriamo, esso corregge anche i nostri errori sulla scelta delle
dinamizzazioni. Ma lorganismo non sempre ha la forza di omeopatizza-
re, di correggere i nostri errori, e in questo caso, solo la scelta della
dinamizzazione giusta sar in grado di portare alla guarigione.

Indicazioni Dunque, dando del piombo in bassa diluizione, ricorriamo alle


terapeutiche del piombo forze dellIo nella loro dinamica superiore; tendiamo cos, partendo dal
polo cefalico, a frenare leccessiva vitalit del metabolismo. Agiamo per
conseguenza nel senso di un aumento della I corrente di Saturno. Il
piombo in bassa diluizione sar quindi indicato quando la I corrente di
Saturno insufficiente o quando predominano le correnti opposte
Saturno II e soprattutto Luna I. In linea di massima, ci si traduce in un
eccesso di vitalit, in una intensificazione del metabolismo che ha per
corollario una diminuzione della coscienza noi sappiamo che questa
pu manifestarsi solo a detrimento della vita. Va da s che tali manifesta-
zioni di eccesso della I corrente della Luna saranno pi frequenti al
principio che alla fine dellesistenza. La concordanza tra i sintomi fisici e
psichici avr, anche qua, un grande valore per stabilire la diagnosi e
scegliere il farmaco, ma non costituisce una regola assoluta. In certi casi,
vedremo i disturbi fisici e funzionali alternarsi con quelli psichici o
anche mancare completamente.
La predominanza dei processi vegetativi si manifesta di preferenza
e in maniera precoce nei bambini con la testa grossa. Quello che in
genere non che una tendenza pi o meno facile da scoprire culminer
nellidrocefalia, della quale parleremo a proposito dello stagno. I bambi-
ni della testa grossa si mineralizzano meno presto degli altri, le loro
fontanelle impiegano pi tempo a chiudersi e sono soprattutto meno
svegli, pi sognatori degli altri. Il medico ha bisogno di molte acutezza
per scoprire precocemente il limite tra il fisiologico e il patologico, tra
ci che normale e ci che non lo pi. Sarebbe assolutamente sbaglia-
to credere che tutti bambini dalla testa grossa abbiano bisogno del
piombo; bene invece dar loro sin dalla nona settimana i Sali di calcio
nutritivi Weleda (N1 al mattino, N2 alla sera). Il piombo sar riservato
Il Piombo 239

per i casi patologici, dovr essere maneggiato con molta prudenza, e non
deve essere mai dato senza controllo. Sar prescritto dalla D6 alla D10
(Plumbum met. da D6 a D10 trit.) oppure sotto forma di unguento
(Plumbum met. D1 ungt.) applicato sulla testa o, pi esattamente nel
punto dove i capelli formano un piccolo vortice che chiameremo spiga.
Secondo le ricerche spirituali di Rudolf Steiner questo punto costituisce
per il corpo eterico un centro delle forze di rigetto del piombo. Il
punto della spiga, centro della calotta cranica, anche la fonte del polo
minerale dal quale le forze saturniane agiscono sullembrione. Appli-
candovi del piombo, agiremo dunque come se lo facessero le forze della
I corrente di Saturno e compenseremo ci che esse avevano di insuffi-
ciente nel bambino rimasto troppo embrionale. Cos facendo, non
agiamo pi tramite il metabolismo, ma in maniera molto pi diretta: il
risultato tuttavia lo stesso. Va da s che una terapia come questa
applicabile solo nel caso in cui il cranio non sia troppo mineralizzato,
cosa appunto che succede nei bambini dalla testa grossa nei primi anni di
vita. In bambini pi grandi, tali applicazioni non avrebbero probabil-
mente alcune effetto, e dovremo allora fare ricorso ad una cura per via
orale e persino ipodermico.

Quando la diminuzione della coscienza pi accentuata, conduce Il piombo nel ritardo


al ritardo mentale. Questo contrasta spesso con uno sviluppo fisico mentale
normale o un po esuberante. Il piombo trova in questo caso una delle
sue principali indicazioni e sar tanto pi efficace quanto prima sar
stato somministrato. Se il medico riesce a sospettare precocemente la
predisposizione al ritardo mentale, delle semplici applicazioni di un-
guento al piombo potrebbero prevenire la comparsa di molti gravi
disturbi. Sfortunatamente, questi bambini attirano meno la attenzione
in quanto hanno una buona costituzione fisica.
Nello stesso ordine di idee, bisogner ricorrere al piombo nei
postumi dellencefalite, per esempio in seguito a vaccinazione, e nei
disturbi che seguono una commozione cerebrale, caratterizzati, anches-
si, da unattenuazione della coscienza. La preponderanza del metaboli-
smo spesso ha come conseguenza lobesit. Nel bambino che ne
colpito, specie se sembra un po addormentato, sar utile ricorrere al
piombo. Tali bambini ricordano la patogenesi della Calcarea Carbonica
degli omeopatici. Ritroviamo in questo caso laffinit tra il piombo e il
calcio, che spesso bene associare nella pratica.

Abbiamo visto come le forze eteriche di crescita si trasformano, Piombo e schizofrenia


verso i sette anni sotto linfluenza dellIo, in forze di pensiero, di rappre-
sentazione. Quando queste forze abbondano e si manifesta sul piano del
pensiero la tendenza alla proliferazione, essa dispone alla fantasia e
stimola limmaginazione creatrice. Ma pu accadere che lIo non sia
240 Medicina antroposofica

abbastanza forte da mantenere il controllo di tali forze, che si emancipa-


no quindi sotto forma di allucinazioni. Un tale processo pu avere
carattere passeggero privo di gravit, cos come si osserva nel delirio che
accompagna una febbre alta, che di per s una manifestazione caratteri-
stica della II corrente di Saturno. In compenso, quando le allucinazioni
assumono carattere permanente, esse si organizzano, sotto linfluenza
del corpo astrale dominante in assenza del controllo dellIo -, realiz-
zando una forma sistematica di delirio spesso caratteristica della schizo-
frenia. Ancora una volta in questo caso il piombo ci aiuter a consolida-
re lIo al polo neuro-sensoriale, nella sua dinamica superiore. Sar bene,
allora, cominciare col prescrivere il metallo sotto forma vegetabilizza-
ta: Cichorium plumbo cultum 0,1%, per iniezioni sottocutanee da due a
tre volte alla settimana. Si deve attendere che lIo sia sufficientemente
Alcoolismo e Minium consolidato per prescrivere il piombo sotto forma di metallo (Plumbum
met. alla D6 alla D10), dato che questa forma esigerebbe dallIo uno
sforzo che in principio sarebbe incapace di compiere. Quando la schizo-
frenia assume un carattere silenzioso, ad andamento depressivo o malin-
conico, si far cominciare il trattamento con Aconitum plumbo cultum e
si cercher di creare il colore di cui lIo ha bisogno per esprimersi, con
delle unzioni della zona splenica con lunguento al piombo (Plumbum
met. D1 ungt.).

Lalcolismo ha molti punti in comune con quanto scritto sopra.


Lalcolista ha anche lui un Io debole; il suo metabolismo intensificato,
e si trova in uno stato infiammatorio cronico; infine anche lui soffre di
allucinazioni. Bench a lungo andare il suo etilismo porti con s la
sclerosi e linvecchiamento precoce, la sua tossicomania non rileva
eccesso della I corrente di Saturno, ma caso mai il contrario. Rudolf
Steiner aveva consigliato di curare questi ammalati con un sale di piom-
bo: Minium D3 in triturazione e al bisogno D6 per iniezioni.
Facciamo notare che sarebbe un errore somministrare questo
preparato allinsaputa dellammalato, perch non si potrebbe ottenere
una guarigione senza la sua partecipazione. Certo il suo Io debole, ma
si deve ricorrere proprio a quel poco che si manifesta in lui; in definitiva
si pu fortificare la volont solo attraverso la volont. Allo stesso modo
in cui non si pu fortificare un muscolo altro che facendolo lavorare a
condizione tuttavia di non andare oltre le sue possibilit. Questo tratta-
mento e applicabile anche ad oltre tossicomanie.

Trattamento delle Lossificazione e la mineralizzazione sono dipendenti della I cor-


distrofie ossee rente di Saturno. La sua insufficienza provocher diverse forme di di-
strofia come losteomalacia, le osteoporosi, il morbo di Paget, il morbo
di Lobstein, ecc., tutte malattie che necessitano di piombo a bassa
diluizione. Esistono tuttavia altre distrofie ossee, come losteite conden-
Il Piombo 241

sante e losteopetrosi, nelle quali la I corrente , viceversa, eccessiva e di


cui riparleremo. Notiamo ancora gli interessanti risultati ottenuti nel
trattamento delle metastasi ossee della Cerusite D8 e dalla Piromorfite
D8, due composti naturali del piombo che si devono somministrare per
iniezioni sottocutanee in prossimit del punto algico.

Losteoporosi senile pone un problema un po particolare, perch Osteoporosi e


si accompagna ad un processo inverso di sclerosi arteriosa. Si ha lim- arteriosclerosi
pressione che la tendenza alla mineralizzazione sia passata ai vasi. La
demineralizzazione dellosso senza dubbio un processo di disincarna-
zione proprio a Saturno II, mentre larteriosclerosi appartiene alla I
corrente. Non sbagliato dire che le ossa sono, in linea di massima, in
anticipo sui tessuti molli: la loro mineralizzazione comincia precoce-
mente sin da prima della nascita; sarebbero anche i primi a subire i
processi di disincarnazione, mentre il resto dellorganismo continua ad
indurirsi. Vi sarebbe cos un decalogo spazio-tempo delle due correnti.
Tuttavia, non indicato prescrivere il piombo in bassa diluizione
nellosteoporosi senile; viceversa i Sali calcarei nutritivi Weleda costitui-
scono un eccellente prevenzione alla fragilit ossea degli anziani.

Con larteriosclerosi, noi affrontiamo le affezioni in relazione con Accelerazione e


una prevalenza della I corrente di Saturno. Bench la tendenza allindu- mineralizzazione
rimento sia prevalente verso la fine dellesistenza, pu tuttavia riscon-
trarsi precocemente. Ne troviamo un tipico esempio nel bambino a
testa piccola che tende a mineralizzarsi e a intellettualizzarsi troppo
velocemente. Contrariamente al bambino a testa grossa, egli troppo
sveglio. Questa tendenza molto diffusa, dovuta probabilmente ed un
saturnismo latente, stata ancora accentuata da diverse pratiche che
accelerano la mineralizzazione: alimentazione con latte di vacca, inizio
troppo precoce di alimentazione composta da carne, eccesso di sollecita-
zioni neuro-sensoriali e soprattutto prescrizione sistematica di vitamina
D.
Numerosi bambini sono morti di sclerosi renale o polmonare in
seguito ad assunzione di vitamina D, e quelli che sopravvivono per tutta
la loro vita piangono le conseguenze di una mineralizzazione troppo
precoce, e tra queste la modificazione della coscienza non la meno
grave. Tali bambini spesso sono oggetto di unammirazione tanto stupi-
da quanto fuori posto. In realt, le loro facolt intellettuali troppo
precoci raggiungono rapidamente il massimo, e allora cessano di evol-
versi e prendono un andamento schematico. Il pensiero si fa automatico,
funziona come un computer; in realt si disumanizza. Tale tendenza
cos generalizzata non certo estranea alla mancanza di armonia in
tante cose della nostra attuale societ e non potr che accentuarsi nei
prossimi decenni.
242 Medicina antroposofica

Lepilessia Tra le manifestazioni psichiche che si riscontrano talvolta nei


bambini a testa piccola, citiamo anche la crudelt, la coprofagia, la
coprolalia e la predilezione per i cattivi odori (9). Allorch in bambini
cos alcuni organi si induriscono troppo rapidamente, essi diventano
difficilmente permeabili agli elementi costitutivi superiori corpo
astrale e Io. Questi, soprattutto il corpo astrale, tentano allora di vince-
re la resistenza che lorgano oppone loro, scuotendo tutto lorgani-
smo nella stessa maniera in cui noi scuotiamo una porta che non vuole
aprirsi, e questo provoca una crisi epilettica. Lindurimento non interes-
sa necessariamente tutto lorganismo e spesso si limita ad un organo o
anche ad una parte di organo cervello, stomaco, fegato, polmone, ecc.
Il diagnosticare quale organo, se possibile farlo, apre la strada ad
eventuali terapie che permettono a volte la guarigione. Si pu, tra
laltro, procedere allapplicazione di unguenti al piombo sulla zona
cutanea corrispondente allorgano. Si pu anche somministrare del
piombo ed alta diluizione: Plumbum mellitum trit. oppure Plumbum met.
dil., dalla D12 alla D20. Ricordiamo comunque che non tutti i tipi di
epilessia riguardano questa categoria di bambini a testa piccola e sono
allora da mettersi in rapporto con unipertrofia del metabolismo, che
pu pure costituire un ostacolo locale o generale alla penetrazione
del corpo astrale.

Piombo e miele Il rimedio base dellarteriosclerosi il Plumbum mellitum D12 trit.


Si tratta di piombo preparato con miele e zucchero. Dando del piombo
solo, si induce ad una attivit che normalmente dovrebbe essere compiu-
ta dallIo. Sostituendosi ad esso, facilitandogli cos il compito, si tende ad
indebolirlo, tanto pi in quanto il trattamento si deve protrarre a lungo.
Intervengono allora lo zucchero e il miele, che obbligano lIo a svolgere
la sua attivit. Essi cos armonizzano lazione del piombo.

Le alte dinamizzazioni Per capire lazione del piombo ad alta dinamizzazione, si deve
tornare a ci che dicevamo prima. Lalta dinamizzazione agisce al polo
neuro-sensoriale provocando una reazione sul metabolismo. Si com-
prende allora la frase di Rudolf Steiner che a prima vista sembra parados-
sale: Ci che, a partire dal sistema neuro-sensoriale, a bassa dinamizza-
zione fa ammalare, a partire dal sistema metabolico ad alta diluizione
provoca la guarigione. Il paradosso si risolve se noi capiamo che Rudolf
Steiner conosce le reazioni dellorganismo in questi due poli.
Cos, unalta dinamizzazione di piombo agisce bene al polo neuro-
sensoriale, provocando per una reazione inversa nel metabolismo,
attivandolo e permettendogli di lottare meglio contro gli indurimenti e
la sclerosi. Con le alte dinamizzazioni del piombo viene aumentato il
calore saturniano del sangue, e provochiamo un po di febbre in questi
organismi troppo freddi. Intensifichiamo cos la II corrente di disincar-
Il Piombo 243

nazione di Saturno. Non si tratta, naturalmente, di provocare il distacco


dellIo; ecco perch, ricorrendo al miele, lobblighiamo ad interessarsi
di pi allorganismo.

Il Plumbum mellitum D12 malgrado tutto una dinamizzazione Trattamento


media e possiede per questo unazione ritmica, armonizzante tra lecces- dellarteriosclerosi
sivo indurimento e la tendenza alla disincarnazione. Non proprio
questo che noi cerchiamo quando le ossa si demineralizzano e i vasi si
induriscono? Noi in questo caso disponiamo realmente, di un farmaco
ideale per combattere tali tendenze tanto frequenti nella seconda met
dellesistenza. Esso deve essere somministrato un quarto dora prima dei
tre pasti, in triturazione quanto un pisello, preferibilmente accompa-
gnato da un cucchiaino da caff di Elisir di betulla Weleda.
Quando le manifestazioni arteriosclerotiche sembrano interessare
pi particolarmente la testa, cosa che si accompagna a perdita di memo-
rie, vertigini, disturbi di orientamento, otosclerosi e opacizzazione del
cristallino, si deve utilizzare di preferenza il Plumbum mellitum D20 trit.
In questo caso, lesame delliride pu fornire unindicazione preziosa:
larco senile infatti predomina in alto. Nei casi gravi, si potr ricorrere
alle iniezioni sottocutanee di Plumbum mellitum in D12, D20 o anche
D30, per due o tre settimane.

La tendenza alla disincarnazione indotta dal piombo al alta dina- Il piombo


mizzazione pu anche essere messa a profitto per favorire il sonno. In nellinsonnia...
questo caso si deve utilizzare il metallo puro, senza zucchero n miele:
Plumbum met. D20 sia in diluizione, per bocca, sia per iniezioni sottocu-
tanee, associate preferibilmente a Primula/Onopordon/Hyoscyamus. In
questo caso il Plumbum si deve dare la sera.

Si deve pensare al piombo anche nelle anemie del tipo Biermer. In ...e nelle anemie
tali malati esiste una predominanza della I corrente di Satuno e soprat-
tutto uninsufficienza delle II: la risurrezione nel tempo la cui
espressione organica il rinnovamento delle cellule insufficiente. Si
tratta quasi sempre di ammalati di sesso femminile le cui forze eteriche
saranno state nel corso dellesistenza troppo sollecitate, per esempio da
numerose gravidanze.
Esse sono incapaci di sviluppare tutto il calore di cui avrebbero
bisogno, bench talvolta possano manifestarsi reazioni febbrili di buon
auspicio. Mancano di entusiasmo, dando unimpressione generale di
rassegnazione. Pu anche apparire la sclerosi del tessuto nervoso del
midollo spinale, che indica che il processo polare di Luna I non pi
controbilanciato. Sembra proprio indicato prescrivere a tali ammalati
applicazioni di piombo nella zona splenica (Plumbum met. D1 ungt.)
oppure iniezioni sottocutanee (Plumbum met. D20).
244 Medicina antroposofica

Un antidoto: largento Somministrato troppo a lungo, il piombo rischia di perdere la


propria efficacia a causa dellassuefazione, e rischia altres di diventare
nocivo. Quindi bisogner intercalargli, dopo tre o quattro settimane di
trattamento al piombo, una o due settimane di Argentum D6, preferibil-
mente durante la luna crescente. Quando un trattamento al piombo si
sar dimostrato inefficace, prima di riprenderlo si deve prescrivere il
medesimo trattamento di Argentum. Con lo stesso principio, segnalia-
mo che si possono ottenere risultati interessanti nel trattamento del
saturnismo con dei pediluvi arricchiti da una soluzione di nitrato dar-
gento (Argentum nitricum D4, un cucchiaino da caff per un pediluvio).

NOTE

1 Verso il 1920, una compagnia americana, la Ethyl Lead Inc., che produceva
tetraetile piombo da incorporare alla benzina, aveva assunto un giovane
ricercatore di nome di Kehoe, incaricandolo di fare delle ricerche scientifi-
che destinate e provare linnocuit di tale prassi, per rassicurare lopinione
pubblica. Tali ricerche disgraziatamente hanno fatto testo nel mondo intero
per parecchi decenni e sono state confutate solo recentemente. (Secondo
Stfen, Blei als Umweltgift, Eschwege.).

2 Citato da Stfen id.

3 Cfr. nota (1)

4 Da notare che ci che, a torto, si indica col nome di piombatura dentaria,


in realt un amalgama dargento.

5 Questa tolleranza almeno dieci volte troppo alta. Che dire allora degli
abitanti di certe citt che assorbono ogni giorno 1,5 mg di piombo e talvolta
molto di pi!

6 Il test allA.L.S. molto pi sensibile e precoce.

7 Al contrario nellantica India predominava il principio: ventre, rappresenta-


to dalla vacca, e anche la mobilit degli arti come si manifesta in Shiva.

8 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, op. cit.

9 Sembra che lintossicazione saturnina, soprattutto quella dovuta al piombo


tetraetile, renda fetido lodore del corpo. Si sa anche che il cattivo odore del
corpo spesso legato ad una mancanza di socievolezza. Questi due fatti si
devono collegare ad un terzo che ha ugualmente carattere asociale: laumen-
to della criminalit legato al saturnismo latente. (Secondo Stfen, cf. sopra).
245

Capitolo XXV

Largento

Noi siamo pi spesso in contatto con largento anzich col piom- Il principe della luce
bo, bench questultimo sia molto meno raro. Ma largento per tutte le
sue propriet, molto pi affascinante! Indossare un gioiello di piombo,
oltre i rischi di intossicazione che comporterebbe, ci metterebbe a
disagio. Soppesando un pezzo di argento non si ha la stessa impressione
di pesantezza di un pezzo di piombo di eguale volume, e tuttavia la
densit del piombo non supera quella dellargento: 11,35 contro 10,5.
Ma largento chiaro, brillante, mentre il piombo scuro e spento, e
tali propriet modificano indubbiamente la nostra impressione di pe-
santezza; luce e leggerezza vanno di pari passo, esattamente come oscuri-
t e pesantezza.
Tra tutti i metalli, largento quello che ha il pi alto potere
riflettente. Questa propriet lo pone, entro certi limiti, allopposto del
piombo, e pi particolarmente allopposto del ferro, il cui potere riflet-
tente ancora meno alto, come dimostra la seguente tabella:

Argento 95%
Mercurio 72%
Oro 85%
Piombo 61%
Stagno 76%
Ferro 56%
Rame 73%

Tab.7 Potere riflettente dei sette principali metalli in % di luce riflessa in


rapporto alla luce incidente.

Largento non modifica la luce come fanno gli altri metalli, ma la


rinvia inalterata; e cos il metallo ideale per la fabbricazione degli
specchi. Riflettere unimmagine una forma di riproduzione. Se mettia-
mo due specchi luno di fronte allaltro, vi ci vediamo riflettere uninfi-
nit di immagini e ritroviamo cos quelleterna riproduzione che era
servita a caratterizzare la I corrente di Luna. Tale capacit di riproduzio-
246 Medicina antroposofica

ne si manifesta anche nellestrema sensibilit dellargento alla luce. La


soluzione di un sale di questo metallo si decompone spontaneamente
alla luce, depositando uno specchio dargento metallico sulle pareti del
flacone; quindi necessario conservare le soluzioni di sali dargento
nelloscurit. Questa propriet utilizzata in fotografia: una lastra o
una pellicola ricoperti con un emulsione di un sale di argento general-
mente un alogenuro nella gelatina annerisce alla luce, per liberazione
di argento metallico. Anche unesposizione brevissima basta ad innesca-
re il processo che continua al momento dello sviluppo facendo ricorso
ad un riduttore. Il cloruro dargento manifesta anche la propriet di
riprodurre i colori, poich prende la tinta dalla luce incidente. Sfortuna-
tamente, questi colori cos belli sono fugaci, non possono essere fissati,
cosa che rende il fenomeno inutilizzabile per la tecnica della fotografia a
colori.

Argento e piombo Per molte propriet largento si colloca allopposto del piombo.
Esso il miglior conduttore di calore ed elettricit, mentre il piombo ne
il peggiore. Tuttavia, la polarit tra piombo e argento non assoluta e,
per alcune propriet, i due metalli sono viceversa molto simili. Sono
entrambi abbastanza molli, la loro temperatura di fusione inferiore a
1000C e la quantit di calore necessaria alla loro fusione debole.
Entrambi si volatilizzano facilmente, largento esalando vapori blu. Ed
entrambi si dilatano facilmente (fig.12, pag. 239).

Argento e ossigeno Mentre allo stato solido largento non manifesta alcuna affinit
con lossigeno, allo stato liquido esso ha la propriet di dissolvere
senza tuttavia ossidarsi 22 volte il suo volume di questo gas. Al
momento della solidificazione, questo ossigeno viene bruscamente e
rumorosamente espulso fenomeno chiamato raggrinzamento; sulla
superficie dellargento, che era liscia e brillante allo stato di fusione, si
formano piccoli crateri che ci ricordano quelli della Luna(1). Proprio
come largento incapace di trattenere lossigeno che aveva dissolto, il
nostro satellite incapace di trattenere lelemento gassoso, da questo ne
deriva lassenza di atmosfera.
Largento puro molle, talmente malleabile che possibile
ridurlo in lamine estremamente sottili, al punto tale da farci passare
attraverso la luce, alla quale danno una tinta viola. Largento anche
molto duttile ed possibile, da un grammo di metallo, estrarre un filo
lungo due chilometri. Propriet come queste somigliano a quelle di un
liquido viscoso, cosa che conferma ancora una volta la tendenza dellar-
gento a prendere forma cristallina. Quando si vuole utilizzare largento
in oreficeria o per coniare monete, lo si indurisce aggiungendovi una
piccola quantit di rame.
L'Argento 247

Con la sua sonorit, largento ritrova la polarit col piombo. Argento e suono
Facendo tintinnare una moneta, si pu facilmente distinguere una mo-
neta falsa composta generalmente di piombo leggermente argentato
da una vera. E cos largento il metallo ideale per la fabbricazione di
certi strumenti musicali per i quali necessaria una sonorit particolar-
mente chiara e pura come i flauti. Una piccola quantit dargento
aggiunta al bronzo delle campane rende il loro suono pi chiaro non si
dice forse un suono argentino, una voce argentina? Viceversa se si
aggiunge un po di piombo al bronzo di una campana, il suo suono sar
pi caldo. La sonorit che largento manifesta cos chiaramente nello
spandere le proprie onde costituisce anchessa una forma di eterna
riproduzione.

Chimicamente, largento caratterizzato dalla propria elettrone- Un metallo nobile


gativit che ne fa un metallo nobile che si rifiuta ostinatamente di
ossidarsi. Tuttavia, possibile ottenere ossidi dargento per via traverse,
per esempio facendo agire della potassa su nitrato dargento. Si ottiene
cos del protossido dargento Ag2O molto instabile; a contatto con
ammoniaca, si trasforma in una polvere nera che, secca, ha la propriet
di esplodere violentemente al minimo contatto (argento fulminante).

In compenso, largento possiede una notevole affinit con lo zolfo Affinit chimiche
e gli alogeni. La presenza di tracce di idrogeno solforato nellatmosfera
provoca lannerimento del metallo. I sali dargento pi interessanti sono
certamente gli alogenuri: fluoruro solubile e cloruro, bromuro, ioduro
solubili. Questi ultimi tre sono usati in fotografia. Trattando una solu-
zione di nitrato dargento con lacido cloridrico, si ottiene un preci-
pitato bianco, raggrumato di cloruro dargento. Questo fonde a 260;
raffreddandosi si rapprende in una massa che ha lapparenza e la
consistenza del corno: largento corneo. Tale fenomeno si deve ri-
collegare allaffinit che abbiamo stabilito tra la II corrente della
Luna e le sostanze cornee.

La grande facilit con la quale largento forma dei colloidi dimo- Tendenza alla vita
stra quanto questo metallo sia vicino ai processi vitali. Quando su una
lastra di vetro ricoperta di gelatina cromatizzata si lascia cadere una
goccia di nitrato dargento, si formano una serie di anelli, detti anelli di
Liesegang. La reazione si sposta progressivamente verso la periferia,
come le onde che si formano quando cade una pietra nellacqua. Si
ritrova qui un processo di riproduzione la cui immagine ricorda certe
forme vegetali come i semi di amido o quella che appare tagliando un
tronco dalbero. I processi vitali sono un elemento caratteristico di tali
ripetizioni.
248 Medicina antroposofica

Stato naturale Allo stato naturale si incontra spesso largento sotto forma di
solfuro: largentite, che cristallizza come la galena nel sistema cubico. Si
trova anche un cloruro: largento corneo naturale. Largento esiste a
volte allo stato nativo dove affiorano i filoni, ma resta allo stato di sale
in profondit.
Largento nativo esiste sotto due forme, tutte e due pi simili al
vegetale che al minerale: sia in sottili filamenti arricciati: largento
filiforme, sia in piccole masse sferiche che formano grappoli. Quasi
sempre, largento accompagna un altro metallo, piombo, oro, talvolta
anche il rame, come se avesse il compito di controbilanciare uninfluen-
za troppo marcata dei metalli che accompagna. Cos, non esiste pratica-
mente piombo senza argento. I pi ricchi giacimenti di argento sono in
America (Messico, Bolivia, Per e America Settentrionale), e si ha
limpressione che il continente di piombo ha, pi che altro, bisogno
dellantidoto che largento. Lacqua di mare, ambiente vitale per
eccellenza, contiene argento finemente suddiviso, circa dieci milligram-
mi per metro cubo. W. Cloos (2) ha dimostrato limportanza dellaffini-
t dellargento con lambiente marino: la proporzione dellargento in
rapporto al piombo l di 1/13, mentre solo di 1/250 nellambiente
minerale.
Largento era conosciuto fin dai tempi pi lontani. Convertendolo
in moneta, lo si fa partecipare ed una nuova forma di riproduzione.
Questo uso era cos comune che gi ai tempi dei Greci, il nome del
metallo serviva a designare la moneta e la ricchezza. Se, allo stato
naturale, largento spesso legato al piombo, una volta estratto, tende
ad affermare la sua polarit emigrando verso lest. Gi nel Medio Evo, la
maggior parte dellargento sfruttato in Europa partiva per lOriente.

Effetti sullorganismo Metallo nobile e poco alterabile, largento privo di tossicit ed


particolarmente adatto alla confezione delle posate e dei piatti. I sali
dargento, viceversa, sono tossici e possono provocare diarree e infiam-
mazione delle mucose. Largento accentua il legame del corpo eterico
col suo supporto fisico, lorganismo-acqua. A questo proposito, bene
ricordare il ruolo del corpo eterico in tutti i processi di riproduzione,
che lo indicano anche col nome di corpo delle forze modellanti, di
quelle forze che, partendo da un modello spirituale, costruiscono il
nostro organismo. Largento accresce linfluenza del corpo eterico sul-
lelemento liquido del corpo fisico. Tale intensificazione delle forze
eteriche spinge il corpo astrale alla periferia, provocando meteorismo e
timpanismo.

Affinit con la pelle Nellintossicazione da sali dargento, vediamo che la pelle prende
una tinta dardesia. Tale sintomo la conseguenza dellaffinit di questi
sali con la pelle, nella quale si depositano. Sotto linfluenza della luce,
L'Argento 249

essi vi si decompongono, liberando il metallo che provoca allora la


colorazione scura. Tale affinit dellargento con la pelle una conferma
dei rapporti di questultimo con la II corrente della Luna: largento
metallico morto si fissa nella zona cornea morta dellorganismo.

Quando Saturno provoca dei disturbi, bisogna fare ricorso alla Luna, Lantidoto di Saturno
cio al suo metallo, largento. Saremmo ricorsi dunque allargento nel
saturnismo e, in generale, in tutte le affezioni che rivelano un eccesso di
una delle due correnti di Saturno. Se predomina la I corrente, largento
si deve dare in bassa diluizione: della D4 alla D6. Questa terapia
particolarmente indicata nei bambini e testa piccola, dalla facies invec-
chiata, mineralizzati troppo precocemente. Questi bambini sono spesso
bruni, caratteristica che ci deve far preferire al metallo puro il suo
solfuro: Argentite D6 trit., sempre pi attivo quando prescritto prima
di coricarsi, poich i processi che noi cerchiamo di intensificare predo-
minano durante la notte. Ci non impedisce, se vogliamo un trattamen-
to intensivo, di somministrare il farmaco tre volte al giorno. Nei terrori
notturni, frequenti in questo tipo di bambini, dobbiamo alternare lAr-
gentum D6 trit. (nei biondi) o lArgentite D6 (nei bruni) col Phosphorus D5
e D6 dil. Largento si deve dare la sera, durante la luna crescente, il
fosforo la mattina, durante la luna calante. In generale, largento pi
attivo durante la luna crescente (dalla luna nuova alla luna piena), ma
non sempre possibile aspettare il momento pi favorevole alla sua
prescrizione. Tale periodicit daltronde imperativa solo quando i
sintomi sono influenzati dalle fasi lunari. Qualche volta si pu moderare
limpazienza dellammalato con la prescrizione di una terapia prepara-
toria per esempio, qualche giorno di Thuya. Ai bambini a testa piccola
si devono ricollegare i lattanti ipotrofici, denutriti, che mancano di tono
muscolare, dalla pelle flaccida, nei quali lassenza di turgore dei tessuti
lespressione non di un eccesso della I corrente di Saturno, ma della
carenza della I corrente della Luna. Dobbiamo, anche qui, ricorrere
allargento a bassa dinamizzazione: dalla D4 alla D6 Le ipotrofie reagi-
scono molto favorevolmente anche alle iniezioni sottocutanee dacqua
di mare (Aqua marina 5% D4), associata eventualmente a Prunus spinosa
(Aqua marina D3 / Prunus spinosa D6 o Aqua marina 5% / Prunus spinosa
D6 aa). Lazione vivificante dellacqua di mare certamente dovuta in
parte al suo tasso di argento.

Ricollegandosi le funzioni riproduttiva alla I corrente della Luna, Trattamento delle


dobbiamo utilizzare largento quando necessario stimolarle e regola- affezioni della sfera
rizzarle. Molte dismenorree reagiscono positivamente allargento. Que- genitale
sto metallo a volte d risultati insperati nelle sterilit sia maschili che
femminili. Abbiamo cos curato con successo molte donne considerate,
dopo parecchi esami, sterili incurabili. In questi casi dobbiamo prescri-
250 Medicina antroposofica

vere largento in D6, per periodi di due settimane coincidenti con la


prima met del ciclo. Non si deve pi tener conto qui delle fasi lunari,
ma della Luna interiorizzata negli organi di riproduzione. Il tratta-
mento per bocca sar utilmente completato da unapplicazione vesper-
tina di unguento (Argentum met. D1 ungt.) sul basso ventre. Quando la
dismenorrea si accompagna alla metrite, bisogna prescrivere ovuli vagi-
nali (Argentum 0,4%) da introdurre prima di coricarsi, ogni sera o una
sera s e una no, dose generalmente sufficiente. LArgentum va prescritto
anche come trattamento complementare nelle uretriti gonococciche.
Nel qual caso si deve prescrivere Argentum nitricum D4 dil. ogni due ore,
alternandolo con Cannabis sat. D3 / Cantharis D4 / Eucalyptus 10% aa.
possibile che questo trattamento possa rendere superfluo il ricorso agli
antibiotici, ma noi ci guarderemo bene dallaffermarlo, non avendo
avuto occasione di prescriverlo. In ogni modo, le blenorragie esigono
ripetuti controlli batteriologici, a causa delle remote conseguenze che
un trattamento insufficiente rischia di provocare. Localmente, si devo-
no fare delle applicazioni di compresse calde o dei semicupi con aggiun-
ta di Thuya TM.
Quando i processi morbosi sembrano solidamente ancorati allor-
ganismo, bene, per cominciare abbinare allargento un metallo vegeta-
bilizzato. Nei casi che precedono, dove necessario rivitalizzare lorga-
nismo, dobbiamo usare la Thuya argento culta 0,1% (leccesso di vitalit,
come vedremo, esige viceversa il Bryophyllum argento cultum).

Un rimedio per Infine, nel quadro di una predominanza della I corrente di Satur-
leccessiva no, citiamo le stipsi secche. Le feci dure come pietre, dette scibali,
mineralizzazione provano che c un processo di intensa mineralizzazione. Che siano e no
la conseguenza di una intossicazione da piombo, opporremo loro lar-
gento a bassa dinamizzazione.

Le ulcere Largento un rimedio utile anche nelle ulcere dellapparato


gastroduodenali digerente, affezione caratterizzata dalla predominanza della digestione
processo astrale di distruzione sulla corrente eterica di rigenerazione
della mucosa digestiva . In questo caso dobbiamo prescrivere lArgentum
nitricum D4 o D6, ricorrendo alla capacit dellArgentum per stimolare
la rigenerazione e al Nitricum per assorbire leccesso di astralit. Ad alta
dinamizzazione, lArgentum nitricum ha propriet diametralmente op-
poste; lo vedremo pi altre.

Disarmonie tra fisico ed Normalmente, il corpo eterico coincide abbastanza esattamente


eterico... col corpo fisico, ma larticolazione tra i due elementi costitutivi inferio-
ri pu essere turbato in diversi modi. Un trauma fisico o morale pu
provocare un certo distacco del corpo eterico. Il termine distacco, preso
nel suo senso letterale, caratterizza perfettamente lanomalia: il corpo
L'Argento 251

eterico non coincide pi esattamente col fisico. Un tale stato si tradurr


con disturbi della vitalit o con disturbi della coscienza, eventualmente
con tutti e due insieme. un processo dello stesso genere di quello che
allorigine della medianit: la parte del corpo eterico staccata dal fisico,
riflette verso il corpo astrale, anche lui parzialmente staccato, processi
estranei al proprio organismo, senza usare la via dei sensi. Una tale
percezione extra-sensoriale si accompagna dunque, a causa del distacco
pi o meno completo degli elementi superiori, a una diminuzione della
coscienza e ad una perdita di quel controllo che lIo dovrebbe esercitare
su ogni percezione. Con qualche variante, ritroviamo un processo simi-
lare nei sonnambuli o nei soggetti in stato di ipnosi, dato che il distacco
del corpo eterico interessa principalmente la zona posteriore della testa.
In un soggetto sottoposto ripetutamente allipnosi, il distacco del corpo
eterico, sempre pi instabile, tende a persistere; e cos la persona diventa
sempre pi facile da ipnotizzare. A lungo andare, questo stato porter
con s dei gravi disturbi persino sul piano fisico. Notiamo ancora che un
soggetto dallIo sufficientemente forte pu sembrare resistere allipno-
tizzatore.

In tutti questi disturbi dobbiamo ricorrere allargento, perch ...e il loro trattamento
questo metallo lega pi intimamente il corpo eterico al corpo fisico.
Anche qui la norma sar la bassa dinamizzazione, intorno alla D6. In
caso di trauma si deve completare il trattamento con unzioni al basso
ventre con Oxalis 10% ungt.

Listerismo affine ai disturbi che precedono, perch una specie Largento


di versamento delle forze eteriche che respingono il corpo astrale verso nellisterismo
la periferia; da l derivano le sensazioni superficiali cos diverse percepi-
te da questi ammalati: sfioramenti, solletico, formicolii, ecc.
Anche in questo caso largento sar utile per riportare al suo posto
il corpo eterico. Allinizio del trattamento, particolarmente indicato
qui largento vegetabilizzato, Bryophillum argento cultum 0,1%. Si deve
somministrare sotto forma di iniezioni sottocutanee nelle coscie, per-
ch bisogna attirare verso il basso il corpo eterico che tende a dilagare
nellalto dellorganismo. Pi tardi, sar bene consolidare il trattamento
con il metallo (Argentum met. D6) o al suo composto naturale di antimo-
nio, la discrasite, che aggiunge alle propriet dellargento leffetto di
strutturazione dellantimonio.

Le allucinazioni sono, anchesse, manifestazioni abbastanza simili Le allucinazioni


alle precedenti. Abbiamo visto che i nostri processi di coscienza posso-
no compiersi solo nella misura in cui la vita si sia ritirata dagli organi
neuro-sensoriali. Il cervello come uno specchio il cui ruolo quello di
riflettere le nostre percezioni verso gli elementi costitutivi superiori. La
252 Medicina antroposofica

qualit di uno specchio la sua passivit, perch se introduce elementi


che gli sono propri, deforma limmagine riflessa. Allo stesso modo, se
dei processi vitali invadessero il nostro cervello, le immagini riflesse alla
nostra coscienza sarebbero deformate e, a un grado maggiore, prende-
rebbero vita nuove immagini. Questo , in fondo, il processo di allucina-
zione. Anche qui, largento il mezzo per richiamare nella loro sfera i
processi eterici vitali (Bryophillum argento cultum 0,1% e successivamen-
te Dyscrasite D20).

Regolazione La ripercussione dellinstabilit del corpo eterico sullorganismo-


dellorganismo-acqua acqua, suo supporto, ne turba le funzioni. La mancanza di turgore nei
tessuti del lattante ipotrofico segnalato prima ne un esempio; lenure-
sia infantile ne un altro, e giustifica un trattamento con largento, sotto
forma di unguento (Argentum met. D1 ungt.) applicato la sera nella zona
vescicale. Anche certe diarree rivelano queste labilit e reagiranno bene
allargento. Tale metallo costituisce, cos un regolatore dellorganismo-
acqua che agisce bene tanto nelleccesso di secchezza che nelleccesso di
umidit.

Rispetto a controllo Lantagonismo tra Saturno e la Luna sar sfruttato ancora nelle
della febbre affezioni che rilevano un predominio della II corrente di Saturno (ma
allora si deve utilizzare largento ad alta diluizione (da D20 a D30). La
febbre ne sar la principale indicazione. Tuttavia non bisogna dimenti-
care che essa un aiuto prezioso, che si deve saper rispettare nella
misura in cui contribuisce alla guarigione. solo quando va al di l del
suo scopo, sia per intensit che per durata, che converr moderarla.
Questo, per esempio, succede nelle febbri tifoidi. LArgentum D20 o
D30 si deve iniettare, secondo la necessit, ogni due giorni, ogni giorno e
eccezionalmente due volte al giorno. Tuttavia non bisogner aspettarsi,
con largento, uno spettacolare calo della temperatura, e sar a volte
necessario completare le iniezioni con i bagni o lavvolgimento in panni
bagnati.

Indicazioni La febbre accompagna nella maggioranza dei casi un processo


dArgentum nitricum infettivo il cui esito il disfacimento dei tessuti e la comparsa di pus. La
perdita della forma stata riferita alla II corrente dei Giove, che presen-
ta alcune somiglianze con la II di Saturno. Tutti i processi infettivi
sarebbe troppo lungo enumerarli qualunque sia la localizzazione,
necessitano di argento ad alta dinamizzazione. In questi casi sar vantag-
gioso sostituire al metallo uno dei suoi sali: Argentum nitricum da D20 a
D30 per iniezioni sottocutanee attorno al focolaio dinfezione. Con
Argentum nitricum, noi ricorriamo, da un lato, alle forze dellIo grazie
al metallo, e dallaltro lato mobilitiamo le forze del corpo astrale e
leffetto dellacido nitrico.
L'Argento 253

LArgentum nitricum D20 permetter anche di combattere altri


aspetti meno acuti della perdita della forma, tanto diversi come la
piorrea alveolo dentaria, il rammollimento cerebrale e alcune forme
di obesit. La gravidanza isterica costituisce un aspetto particolarissimo
di questa perdita della forma e rientra nel campo dello stesso trattamen-
to. Daltra parte, una simile affezione affine allisteria e questultima, a
sua volta e in un certo senso, pu essere considerata come una perdita
della forma.
Abbiamo fatto notare a pag.- i rapporti che esistono tra la II
corrente della Luna e la pelle, specialmente nellipertrofia dei tessuti
cornei. In questa affezione, sembra del tutto indicato usare quella sostan-
za cos particolare qual largento corneo (Argentum chloratum nat. da
D6 a D10). Leccesso della II corrente lunare si manifesta anche nelle
atrofie e nelle affezioni virali del sistema nervoso, nelle quali, da princi-
pio, si deve ricorrere allargento a bassa dinamizzazione.

NOTE

1 La mappa del fondo del Pacifico, redatta con sondaggio agli ultrasuoni,
rivela ugualmente un paesaggio lunare formato da una moltitudine di
vulcani sottomarini spenti. Ora probabile che la Luna si sia staccata dalla
terra dal polo Pacifico.

2 Cloos W., Saturn-Blei und Mond-Silber-Prozesse in Mensch und Erde, in Heilmit-


tel fr typische Krankheiten, Dornach, 1963.
255

Capitolo XXVI

Lo Stagno

Riprendiamo la figura 9 di pag. 237. Da una parte e dallaltra La coppia


dellasse di simmetria verticale che passa attraverso loro, troviamo, al stagno-mercurio
di sopra della coppia piombo-argento, una seconda coppia: stagno-mer-
curio. Questi due metalli si distinguono per comportamenti particolari,
come se cercassero di imporsi di fronte agli altri sfuggendo alla regola
generale; lo stesso per loro, posto in cima ad un triangolo isoscele ai
cui angoli inferiori troviamo il mercurio e lo stagno. La particolarit del
mercurio, sulla quale torneremo, di essere a temperatura normale
lunico metallo liquido.

Tra il ferro e il piombo, metalli smorti del gruppo di destra, lo Un metallo dal
stagno ha una bella lucentezza, e si sarebbe tentati di scambiarlo col comportamento
mercurio, la minore luminosit del quale e la tinta grigia farebbero singolare
piuttosto allineare a destra. Cos, lo stagno somiglia un po allargento
ed stato a lungo usato al suo posto per fabbricare gli specchi (stagnatu-
ra del vetro). I foglietti di stagno che nella nostra infanzia avvolgevano i
cioccolatini rimpiazzati adesso da carta dalluminio erano impro-
priamente chiamate carta dargento. Altra singolarit, lo stagno, che
in natura si incontra generalmente sotto forma di ossido, non si ossida a
temperatura normale e, come un metallo nobile, conserva la propria
lucentezza.

Ma questo metallo sorprende anche per altre propriet: il solo Reazione al caldo e al
che abbia un odore; questo compare non appena entra in contatto con la freddo
pelle. Non tutto: al contrario degli altri metalli, quando lo si riscalda
oltre i 160, invece di rammollirsi, si indurisce e diventa friabile al
punto da poter essere polverizzato. D cos limpressione di volersi
difendere dallazione del calore. Reagisce ancor pi singolarmente al
freddo: al di sotto di 18, comincia a trasformarsi in una polvere grigia,
lo stagno grigio, meno denso dello stagno bianco comune, e ci tanto
pi rapidamente quanto pi bassa la temperatura. Da quando inne-
256 Medicina antroposofica

scata, tale trasformazione continua, come una malattia; e cos gli Anti-
chi parlavano di peste dello stagno. anche possibile inoculare questo
malattia a un pezzo di stagno che non ne colpito, praticandovi una
scarificazione e introducendovi un poco di stagno grigio. Si forma allo-
ra, alla superficie del metallo, una specie di pustola che si estende
progressivamente. Questa trasformazione dello stagno stata, la causa
della distruzione di molti pezzi antichi, conservati in alcuni musei non
riscaldati, durante inverni rigidi. Ma il processo non irreversibile:
fondendo lo stagno grigio, esso, raffreddato, ridiventa stagno bianco.
Il fatto di diminuire di densit per effetto del freddo, al momento
della trasformazione in stagno grigio, ci una propriet che questo
metallo divide con lacqua, che diminuisce di densit raffreddandosi (al
di sotto dei 4C).

Stagno e piombo Col piombo, suo vicino, lo stagno ha alcune propriet in comune:
molle, poco tenace, facilmente fusibile, cattivo conduttore del calore e
dellelettricit, e agevolmente dilatabile. I metalli del gruppo di destra
(fig.13, pag. 240) comportano un notevole scarto tra punto di fusione e
punto di ebollizione, propriet che culmina nello stagno, poich lo
scarto per lui di 2.038. Anche qua, esso sembra voler resistere allef-
fetto del calore e conservare lo stato liquido il pi a lungo possibile. Lo
stagno, come il piombo, fonde facilmente, ma non si lascia forgiare. In
compenso, non annerendosi a contatto dellaria, lo stagno lopposto
del piombo. Esso anche il pi leggero dei sette metalli principali.

Un metallo paradossale Bench metallo molle, lo stagno possiede, al contrario del piombo,
una struttura cristallina, e quando si piega una sbarra di stagno, si
avverte uno scricchiolio: il grido dello stagno. Struttura cristallina e
malleabilit (da non confondere con forgiabilit) sono due propriet
contraddittorie che stupisce incontrare nello stesso metallo. unaltra
maniera di rendersi singolare. Lo stagno, come Giano, mostra cos un
doppio volto. In lega col rame, gli conferisce durezza formando il
bronzo. Aggiunto al piombo, fornisce una lega pi fusibile di ognuno dei
suoi componenti, cosa che lo fa usare per la saldatura detta stagno.
Tale saldatura, che contiene generalmente il 33% di stagno, deve a
questultimo la notevole fluidit che le permette di colare e insinuarsi
tra i pezzi da saldare. Si aggiunge un po di stagno anche al metallo dei
caratteri di stampa (piombo-antimonio-stagno) per accrescere la sua
fusibilit e la sua fluidit.

Propriet chimiche La chimica dello stagno semplice: i suoi principali composti


sono ossidi e cloruri. Lossido bivalente SnO2, chiamato anche polvere
di stagno, usato per la preparazione degli smalti e, a causa della sua
durezza, per la levigatura delle pietre. Questossido fornisce degli idrati
Lo Stagno 257

di carattere acido, capaci di formare degli stannati; cos, gli ossidi di


stagno si comportano indifferentemente come un acido o come una
base; anche questa una singolarit dello stagno. Il cloruro stannoso
Cl2Sn adoperato in tintoria, il sale di stagno delle tintorie. In s
stesso incolore, ma mette in luce il colore di certe tinture vegetali alle
quali si aggiunge. Il cloruro stannico Cl4Sn un liquido volatile, come il
tetracloruro di carbonio Cl4C e il tetracloruro di silicio Cl4Si.
Questi due elementi daltra parte, il carbonio e il silicio, apparten-
gono alla stessa famiglia dello stagno nella classificazione periodica degli
elementi. In soluzione nellacqua, il cloruro stannico si idrolizza for-
mando un idrossido colloidale. Tra i composti dello stagno, citiamo
anche il solfuro stannico S2Sn chiamato aurum musivum: loro dei
mosaici, adoperato per la doratura del gesso e del ferro.

In natura, lo stagno si incontra principalmente sotto forma di Il minerale di stagno:


ossido, la cassiterite. Essa si presenta in cristalli scuri, molto brillanti, la cassietrite
che appartengono al sistema tetragonale la cui forma elementare un
prisma a base quadrata. La cassiterite forma dei filoni nel granito dove
tende a sostituirsi al feldspato spesso accompagnata da fluorite e da
topazio o da granito topazificato. Il granito composto da quarzo,
feldspato e mica e forma cos una triade in seno alla quale quarzo e mica
rappresentano gli elementi polari, relazionati da un elemento interme-
dio, il feldspato Il quarzo il cristallo per eccellenza, espressione delle
forze cosmiche di strutturazione. La mica, invece, con le sue lamelle
sovrapposte, pi vicina allelemento liquido, che si pu rappresentare
come uninfinit di piani che scivolano gli uni sugli altri. Nei giacimenti
di stagno, non pi il feldspato ad avere il ruolo di legame tra gli
estremi, ma la cassiterite; essa cos partecipa allo stesso tempo alluno e
allaltra. Noi ritroviamo nella struttura cristallina dello stagno le forze
cosmiche del quarzo e nella sua malleabilit una propriet che lo avvici-
na allelemento liquido a struttura stratificata. Queste due propriet
si manifesteranno sul piano terapeutico. Il quarzo in realt silice, un
ossido di silicio, metallo del gruppo dello stagno. Silice (SiO2) e cassiteri-
te SnO2 hanno formule similari.

Gli Antichi cercavano lo stagno nelle isole cassiteridi, oggi Corno- Geografia
vaglia, a sud-ovest dellInghilterra. Attualmente, i giacimenti pi impor- dello stagno
tanti sono in prossimit dellequatore. Pelikan (1) fa a questo proposito
unosservazione molto interessante: Se si divide la Terra al centro col
piano della sua orbita attorno al Sole, quello dellellittica, si ottiene un
grande cerchio inclinato di 23, 30' in rapporto a quello dellequatore. I
diversi giacimenti di stagno si pongono su uno di questi grandi cerchi o,
pi esattamente, sistematicamente da una parte e dallaltra di questo. Il
quale cerchio attraversa esattamente i giacimenti boliviani: lapaz, oro-
258 Medicina antroposofica

ro, Potosi; in Africa, attraversa il Niger con i suoi importanti giacimen-


ti. In Asia, passa per la Birmania, a nord e a sud della quale si trovano i
giacimenti pi ricchi del mondo. Infine, i giacimenti australiani e tasma-
niani si trovano a sud di questo cerchio, mentre dallaltra parte della
terra, a nord del cerchio, alla stessa distanza si trovano i giacimenti
meno importanti della Spagna e le tanto celebri miniere di Inghilterra e
Boemia. Se la terra girasse su s stessa attorno a unasse perpendicolare al
piano della sua orbita come fa Giove unico tra tutti i pianeti -, se
dunque il suo asse fosse spostato di 23, 30', cosa che porterebbe il polo
nord nei pressi del grande Lago dellOrso in Canada, i giacimenti forme-
rebbero una cintura equatoriale di stagno con due sottili strisce a nord e
a sud, nelle regioni temperate (fig.16).
Esiste dunque una geografia dello stagno in relazione ad una carat-
teristica propria a Giove il pianeta dello stagno -, che unico gira su s
stesso attorno ad un asse perpendicolare al piano dellellittica. Questa
geografia dello stagno molto diversa da quella del piombo studiata
prima.
Accanto alla cassiterite, segnaliamo lesistenza di due minerali di
stagno di minore importanza: la pirite di stagno, che un solfuro, e un
silicato naturale di stagno, larandisite, importante per noi sul piano
terapeutico.

Usi dello stagno N lo stagno purch esente da piombo n i suoi sali sono tossici
per luomo, e questo metallo stato in passato largamente utilizzato per
la fabbricazione di cucchiai e recipienti destinati allalimentazione. Il
foglio di stagno, oggi rimpiazzato per ragioni economiche dal foglio di
alluminio, pi resistente ma meno morbido, serviva un tempo per
avvolgere prodotti alimentari. Oggi, lo stagno ha un ruolo notevole
nellindustria delle conserva, dove serve per la saldatura delle scatole e
soprattutto a proteggerle dalla corrosione. Tale industria attualmente
con molte probabilit la maggior consumatrice di stagno.
Aggiungendo un po di stagno al rame, si ottiene il bronzo, la cui
durezza dovuta alla struttura cristallina del primo. Il rame da solo non
sarebbe abbastanza duro per fabbricare utensili, armi o leve. Il bronzo ha
avuto un ruolo talmente importante nello sviluppo dellumanit che ha
dato il proprio nome ad una civilizzazione: let del bronzo. Era allora il
metallo pi duro conosciuto dagli uomini e si resta stupefatti di fronte
alla perfezione dei monumenti realizzati usando attrezzi di bronzo.

Rapida escursione Il nome dello stagno deriva probabilmente dal celtico ystaen, da
linguistica collegare col greco stenos che significa forza, col tedesco Stein e con
linglese stone che significano tutti e due pietra, cio il duro. In latino
si trova stammum e stagnum, due sinonimi che servono a indicare sia lo
stagno che la palude, la distesa dacqua. Stagno significa rendere solido,
Lo Stagno 259

Fig. 16: Principali giacimenti e circolo dello stagno

indurire. Queste parole evocano anchesse il doppio volto dello stagno,


da un lato la sua propriet di indurire il bronzo e dallaltro il concetto di
fluido immobilizzato. Quando un avvenimento inatteso ci sorprende al
punto di impedirci di reagire, da renderci immobili come statue, noi ci
diciamo stupiti, espressione che ha la stessa radici della parola inglese
stone. Diremmo anche pietrificati. Ma ancora unaltra maniera di
pietrificarsi. Colui che ha di s stesso unopinione troppo alta si
considera volentieri un monumento che sucita lammirazione degli
altri, brillando di una luce artificiale che non quella delloro e neppure
quella dellargento, una luce un poco usurpata come quella dello stagno.
E cos, per issarsi sul piedistallo, di quanta flessibilit da stagno egli
sar capace anche quando le sue articolazioni cigolano sia pure poco!
Speriamo che una dinamizzazione del metallo di Giove possa guarire
nello stesso tempo le sue ginocchia arrugginite e il suo orgoglio! Ma con
questo suggerimento affrontiamo gi la terapeutica.

Eccesso di consistenza ed eccesso di fluidit sono le chiavi della Tra solido e liquido
terapeutica per mezzo dello stagno. Queste manifestazioni riflettono i
disturbi dellorganismo-acqua in relazione col fegato. Abbiamo riassun-
to le affezioni caratteristiche di tali processi in rapporto alle correnti di
Giove e di Mercurio nella tabella di pag.- In principio, quando si manife-
sta la tendenza allindurimento e al disseccamento, che esprime una
predominanza della I corrente di Giove, noi ricorriamo allo stagno in
dinamizzazione media: Stannum met. da D8 e D12. Agiremo nella stessa
maniera nei processi di ristagno relativi ad una predominanza della II
260 Medicina antroposofica

corrente di Mercurio. Allora dobbiamo prescrivere Stannum met. dalla


D8 alla D12 nelle cirrosi, le asciti, gli edemi e in certi eczemi in relazione
col fegato. Nello stesso ordine di idee, esiste una precisa indicazione di
Rudolf Steiner che concerne il trattamento complementare delle corize
spasmodiche con Plumbum/Stannum: nei soggetti a tendenza ipocon-
driaca, si deve dare Plumbum D14 2 parti / Stannum D14 1 parte e nei
soggetti a tendenza eretica Plumbum D14 1 parte / Stannum D14 2 parti,
questo sotto forma di triturazione due volte al giorno grande come un
pisello (2). Nello stesso quadro, notiamo anche i bambini adenoidei,
poco svegli e predisposti ai parassiti intestinali sintomi che riflettono
una certa forma di ristagno ai quali dobbiamo prescrivere pure lo
Stannum da D8 a D10 trit.

Lo stagno nelle Il risentimento dei disturbi epatici sullo psichismo si manifester


depressioni principalmente con la depressione, talvolta con la mania o anche con
unalternarsi di entrambe. Il trattamento deve sempre cominciare col
metallo vegetalizzato per iniezioni sottocutanee: Taraxacum stanno cul-
tum 0,1% nella depressione e Cichorium stanno cultum 0,1% nella mania,
entrambi associati di preferenza allEpatina D4. Eccezionalmente, in
casi molto gravi, si dovr ricorrere ai metalli vegetalizzati all1%. In
seguito, sar necessario consolidare il trattamento con lo Stannum met.
da D8 a D12 o con lArandisite, un silicato naturale di stagno, in D6 o
D15.

Stagno e formazioni Anche le formazioni cistiche sono da mettere in relazione con un


cistiche disturbo dellorganismo-acqua, perch sono anche loro una forma di
ristagno legato al fegato, che necessita di stagno. Cos, le cisti ovariche
regrediscono rapidamente con Alumen crudum 0,1% / Cuprum met.
0,0002% / Nitricum acidum 0,23% / Stannum met. 0,2% / Eccipiente q.b. al
100% e non raro che dopo una settimana di trattamento la cisti non sia
pi palpabile, perch, da quando si abbassa la pressione del liquido, la
cisti diventa flaccida come un pallone sgonfio e non da pi alla mano che
palpa limpressione di durezza che aveva permesso di scoprirla. Bisogna
tuttavia continuare il trattamento per parecchie settimane, anzi parec-
chi mesi, istituendo ogni tanto una pausa di dieci, quindici giorni. Nella
stessa ottica, uniniezione di Stannum, da principio in D20, potrebbe
essere capace di alleviare rapidamente una sindrome di Mnire, agendo
sullipertensione dellendolinfa. Lo stesso trattamento potrebbe essere
proposto anche per lipertensione intracranica. Nei processi simili al
glaucoma, sono stati ottenuti ottimi risultati con iniezioni sottocutanee
di Stannum met. da D20 a D30 e istillazioni oculari di collirio Stannum
met. D8 / Succinum D6 aa. Tale trattamento dovr essere completato con
somministrazione per bocca di Cissus ossa D3 o D6 trit. (esiste anche per
iniezioni sottocutanee in D6).
Lo Stagno 261

Leccesso della II corrente di Giove caratterizzata dalla perdita Trattamento


della forma. Ne abbiamo un tipico esempio nellidrocefalia. Oltre lun- dellidrocefalia
guento al piombo da applicare nella zona della spiga si deve applicare la
mattina un unguento allo stagno sulla fronte (Stannum D1 25% ungt.). Si
deve anche confezionare un berretto munito di un foglio di stagno che il
bambino deve portare durante la notte. Per bocca si deve dare Stannum
met. da D15 e D20 trit., due volte al giorno quanto un pisello mescolato
al latte del biberon (oppure, se si tratta di un bambino allattato al seno,
somministratelo cos com prima della poppata). I bambini idrocefali
sono ipersensibili a tutti gli stimoli neuro-sensoriali e particolarmente
alla luce; e cos Rudolf Steiner raccomandava di non esporli al sole e
lasciarli durante il primo anno ed eventualmente anche il secondo, in
una semi oscurit, facendoli uscire solo al crepuscolo. La prescrizione e
lapplicazione di tale misura hanno bisogno di molto coraggio, ma i
buoni risultati della terapia sono la prova della sua validit.

Stannum da D8 a D10 si deve dare in tutti i versamenti infiammato- Stannum nei


ri, pleuriti, pericarditi, asciti, e negli idrartri, sotto forma di iniezioni versamenti
sottocutanei loco dolenti, associato eventualmente a Bryonia D6. bene
completare questo trattamento con unzioni delle zone interessate con
Stannum met. D1 ungt. Tale trattamento spesso rende le punture super-
flue e in genere permette di evitare le conseguenze, specialmente le
aderenze. Stannum D10/Bryonia D3 sar un buon farmaco anche per la
bronchite.

Lartrosi la principale indicazione dello stagno. Essa contempo- Trattamento


raneamente disseccamento e perdita della forma questa pu essere dellartrosi
secondaria delle cartilagini articolari. Si deve prescrivere lo Stannum
1% poi 5% trit. quanto un pisello tre volte al giorno. Congiuntamente si
deve prescrivere Phosphorus in ol.D3, prima una goccia, poi due, poi tre
ogni mattina, da prendere in un poco di zucchero. In seguito si ridiscen-
de a due gocce, poi a una. Si sospende poi tanto il Phosphorus che lo
Stannum per due settimane e si ricomincia.
Lo Stannum D10 5% potr essere prescritto anche in un altro
aspetto della perdita della forma, nella fattispecie in alcune obesit.
Bisogna per essere prudenti nella prescrizione dello Stannum ai soggetti
magri e devitalizzati, ed eventualmente far precedere il trattamento con
lo stagno da una cura di una quindicina di giorni di Argentum D6.
Abbiamo daltronde gi ricordata la perdita della forma a proposito
dellargento; quanto precede pu, alloccorrenza, motivare la scelta tra i
due metalli.
La cassiterite, il
Nella scarlattina Rudolf Steiner raccomandata di fare delle bagna- rimedio della
ture o avvolgimento con laggiunta di un cucchiaio di Cassiterite 0,1%, scarlattina
262 Medicina antroposofica

lossido naturale di stagno, al fine di prevenire le complicazioni di questa


malattia come nefriti e reumatismi. Ci si spiega quando si sa che, in
questa malattia, linfluenza intensa dellIo pu avere come conseguenza
una degradazione dellorganismo-acqua. In questa stessa ottica si pu
capire come Rudolf Steiner abbia raccomandato la Cassiterite D2 alter-
nata a Cuprite in due casi di morbo di Basedow. Se, dopo aver cos
studiato lo stagno, consultiamo una patogenesi dello Stannum capiremo
meglio i sintomi che vi appaiono, scoperti empiricamente dagli omeo-
pati. Non abbiamo daltro canto la pretesa di aver esaurito i casi che
giustificano il ricorso allo Stannum e abbiamo voluto dare solo un filo
conduttore che permetta di usare giudiziosamente tale metallo.

NOTE

1 Pelikan W., I sette metalli, op. cit.

2 Walter H., Die sieben Hauptmetalle, obs. 109.


263

Capitolo XXVII

Il Mercurio

Quale bambino, dopo aver rotto un termometro, non ha tentato Il gioco dellargento
di afferrare le gocce di mercurio sparse sul pavimento? Ma appena crede vivo tra gravit e
di averle prese ecco che scappano dividendosi in goccioline ancora pi leggerezza
piccole e mobili che si disperdono ai quattro angoli della stanza, e
bisogna usare dellastuzia per raccoglierle, tanto la vivacit che manife-
stano; si pu per esempio farle rotolare su un foglio di carta, dove
diventa possibile riunirle in una goccia pi grossa che sfugge al minimo
movimento. Perch largento vivo spinge al gioco, anzi di pi, un
gioco esso stesso, un gioco che, sfortunatamente, non privo di pericolo
data la tossicit di questo metallo (1). Se si riesce a trattenere un po di
mercurio nel cavo della mano, si prova una curiosa sensazione di pesan-
tezza che contrasta stranamente con la sua mobilit. Perch il mercurio
, dopo loro, il pi pesante dei nostri sette principali metalli, con una
densit di 13,5, ponendosi cos allopposto dello stagno che il pi
leggero. Ma il mercurio subisce totalmente la forza di gravit solo
quando tenuto in un recipiente chiuso. Dal momento che si libera, esso
cerca di emanciparsi dal peso disperdendosi nellatmosfera sotto forma
di gocce estremamente piccole. Questa dispersione cos rapida che, se
una goccia di mercurio cade per terra nellangolo di un stanza, qualche
istante dopo si possono scoprire tracce in tutta latmosfera del posto. Si
tratta effettivamente di una diffusione che avviene anche in assenza di
correnti di convezione, che avrebbero bisogno di un tempo molto pi
lungo per diffondere i vapori di mercurio in tutte la stanza.
Se il mercurio si disperde tanto agevolmente sotto linfluenza delle
forze della leggerezza, le goccioline si riuniscono non meno facilmente
quando dominano le forze della pesantezza. sufficiente dare al foglio di
carta sul quale si trovano le goccioline una forma leggermente concava
per vederle confluire sul fondo e fondersi in una sola grossa goccia.
Questo processo di concentrazione, di confluenza, irrealizzabile con
gli altri metalli in condizioni ordinarie. Si pu realizzarla tuttavia, sia
sottoponendo i metalli preventivamente ridotti in polvere a pressioni
264 Medicina antroposofica

elevatissime procedimento detto sinterizzazione -, sia portando il


metallo allo stato mercuriale, cio fondendolo. Ma c anche unaltra
maniera di riunire fra loro particelle metalliche: si usa proprio il mercu-
rio realizzando un amalgama, cio una lega di mercurio con un altro
metallo. in questo modo che si otturano le cavit dentarie ricorrendo
ad un amalgama di argento chiamato impropriamente piombatura. Le
particelle dargento triturate con qualche goccia di mercurio si saldano
rapidamente tra di loro formando una massa che indurisce progressiva-
mente. In un processo cos, il mercurio manifesta visibilmente il suo
ruolo di elemento legante o intermediario, capace di riunire ci che
separato.

Il processo MERCUR Dispersione riunione (2), lalternanza tra queste due tenenza,
larmonizzazione tra questi due poli, caratterizzano non solo il mercu-
rio in quanto metallo, ma anche tutto quello che si pu raggruppare
sotto il nome di processo mercuriale, quello che gli alchimisti chiamavano
MERCUR (3). Per loro, MERCUR era uno stato, o meglio un processo
intermediario tra quelli che designavano come SULFUR (lo zolfo) e
SAL (il sale). Nel sale, il processo di concentrazione continuava sino allo
stato di minerale, designato anche col nome di TERRA. In quello dello
zolfo, la dispersione porta alla fine al FUOCO, al calore. MERCUR
oscilla tra i due senza mai raggiungere gli estremi: la sua condensazione
porta solo allo stato di ACQUA e la sua dispersione a quello di ARIA.
Ci ci permette di stabilire un rapporto tra i tre stati e i quattro
elementi:

FUOCO - ZOLFO
ARIA MERCURIO
ACQUA MERCURIO
TERRA SALE
Il mercurio ora ARIA, ora ACQUA.

Considerato cos, MERCURIO pu essere collegato ai processi


organici che si compiono da una parte e dallaltra del diaframma: sopra,
nel polmone organo del pianeta Mercurio -, si manifesta come ARIA;
sotto, negli intestini, come ACQUA. La costante mobilit dei villi
intestinali, paragonabili a gocce dacqua, e la fluidit del mezzo intesti-
nale giustificano pienamente tale punto di vista.
La natura ci offre molti esempi di MERCUR; la rugiada ne una
esemplificazione tipica, nei suoi due aspetti di condensazione e di disper-
sione. Il primo porta alla formazione sullerba di gocce che talvolta
arrivano a riunirsi formando piccole pozze dacqua, come si pu osser-
vare nel cavo delle foglie di alchemilla, pianta che ha la forma di un
parapioggia rovesciato e mezzo aperto. Alla fase notturna di condensa-
Il Mercurio 265

zione, succede, sin dal levar del sole, quella di dispersione: la rugiada
evapora e ridiventa ARIA. Rudolf Steiner esprime cos questa polarit:
Come un tessitore, il processo mercuriale collega continuamente il
cosmico al terrestre; e ancora: Il mercuriale la compensazione tra il
tellurico e ci che, in qualche maniera, sovra-tellurico... tra il terrestre
e lextra-terrestre (4). MERCURIO appare dunque come il mediatore,
il ritmo compensatore tra i due poli SAL e SULFUR, che si avvicina ora
alluno, ora allaltro, senza mai raggiungerli.

Se per la sua eterna ripetizione la cellula appartiene alla Luna, per La cellula e la
la sua forma deve essere collegata a Mercurio. Non ha forse come forma goccia...
fondamentale, malgrado tutte le varianti, la forma di goccia? Anche
nella cellula noi ritroviamo le due tendenze: quella alla dispersione che
caratterizza gli esseri unicellulari, le amebe per esempio, e quella alla
condensazione in quegli ammassi di protoplasma chiamati syncytiums,
che si incontrano soprattutto nel tessuto reticolo-endoteliale (5). Lespe-
rimento di Arndt come labbiamo descritto illustra particolarmente
bene le due tendenze: la prima fase ameboide di moltiplicazione che
corrisponde alla dispersione, e la seconda di formazione del fungo a
quella di concentrazione. Nei tessuti organici pluricellulari la quasi
totalit di quelli che costituiscono il nostro organismo le due tendenze
si equilibrano.

La cellula vivente cos simile alla goccia di mercurio che sembra ...e la vita
basterebbe un niente per valicare il passo tra linanimato e il vivente,
sogno di tanti biologi. Rudolf Steiner spiega che cosa vi si oppone (4): Il
mercuriale ci che stato privato della vita e ne ha conservato solo la
forma a goccia, e dobbiamo considerarlo come dotato di unirresistibile
inclinazione a diventare goccia vivente, a diventare una cellula; ma ne
impedita dallazione del pianeta Mercurio e non altro che un cadavere:
una gocciolina di mercurio...Ogni goccia di argento vivo sarebbe viva in
assenza del pianeta Mercurio.
Sono dunque delle forze planetarie che impediscono alla vita di
nascere in tutto ci che prende forma di goccia, le stesse forze planetarie
che sono allorigine del metallo che chiamiamo mercurio, forze che noi
liberiamo di nuovo con la dinamizzazione per usarle sul piano terapeutico.

Unico metallo esistente allo stato liquido a temperatura normale, Polarit


il mercurio contrasta cos con lo stagno e la sua struttura cristallina. mercurio-stagno
Unaltra polarit tra questi due metalli si manifesta nel loro modo di
reagire al calore: il mercurio comincia a volatilizzarsi a temperatura
ambiente, mentre bisogna raggiungere i 2.038 per far passare lo stagno
dallo stato liquido a quello gassoso. Per portare il mercurio a ebollizione
basta fargli raggiungere i 396 oltre il punto di fusione (fig. 13). Lo
266 Medicina antroposofica

stagno, bench leggero, rifiuta cos di perdere la propria unit, mentre il


mercurio vorrebbe continuamente sottrarsi alla pesantezza disperden-
dosi. E cos, proprio come lo stagno suo antagonista, il mercurio si
distingue con un comportamento singolare. Questo si manifesta anche
nella sua conduttivit termica ed elettrica, entrambe deboli, mentre ci si
aspetterebbe linverso, a causa della sua posizione a fianco del rame e
dellargento (fig. 12). Ma tale irregolarit non altro che la conseguenza
del suo stato liquido. Reso solido per mezzo di raffreddamento al di
sotto di 39, il mercurio diventa un buon conduttore. Altra singolarit
del mercurio: il suo potere riflettente relativamente basso e il suo colore
grigio, di fronte allo stagno, metallo brillante dalla tonalit pi calda,
come se questi due metalli avessero scambiato il posto che spetta loro a
causa del loro comportamento di fronte alla luce.

Propriet chimiche Le propriet chimiche del mercurio sono caratterizzate dalla sua
forte elettronegativit, simile a quella dellargento, e per il fatto di essere
dapprima monovalente come gli altri metalli del gruppo di sinistra
(fig.14, pag.-). Il mercurio cos quasi un metallo nobile, che rifiuta di
combinarsi con lossigeno a temperatura normale e che conserva la sua
brillantezza quando puro; ma si appanna rapidamente a contatto
dellaria se contiene tracce di rame o di piombo, a causa dellossidazione
di questi ultimi.
Cos possibile purificare il mercurio facendolo attraversare da
una corrente daria che ossida le impurit e queste, pi leggere, si
raccolgono in superficie. Il mercurio si combina con lossigeno solo
verso i 350, formando un ossido rosso, la cui formula HgO, che si
scompone di nuovo nei suoi elementi se si alza la temperatura arroven-
tandolo. Tale propriet stata utilizzata in laboratorio per estrarre
ossigeno dallaria. Caratteristica di questo metallo anche il fatto che il
mercurio non forma idrati n carbonati.

Calomelano e Se il mercurio non si unisce volentieri allossigeno, allidrogeno e


sublimato al carbonio, possiede in compenso una marcata affinit con gli alogeni e
lo zolfo. I suoi due cloruri, il mercuroso o calomelano e il mercurico o
sublimato corrosivo, sono molto conosciuti. Il calomelano una polve-
re bianca non solubile nellacqua. In presenza di ammoniaca, diventa di
un nero intenso, da cui deriva il nome di calomelano che significa nero
bello. La polarit tra leggerezza e pesantezza che caratterizza il metal-
lo, nel suo sale si manifesta sotto forma di opposizione tra luce e
oscurit. (6). Per il fatto di non essere solubile, il calomelano insipido e
non tossico, cosa che ne ha permesso lutilizzazione come vermifugo e
come purga, anche per i bambini. Il sublimato, invece, leggermente
solubile nellacqua, un potente veleno, usato a volte per disinfettare le
mani e gli strumenti chirurgici.
Il Mercurio 267

Con lo zolfo, il mercurio forma dei solfuri uno dei quali, di colore Il vermiglione
intenso, usato in pittura sotto il nome di vermiglione. il colore
preferito dai bambini, colore che si accorda molto bene con la loro
costituzione eminentemente mercuriale.

Il mercurio si incontra allo stato naturale, proprio sotto forma di Stato naturale
un solfuro, il cinabro, anchesso di colore scarlatto. Il cinabro si trasfor-
ma facilmente in mercurio metallico con semplice arrostimento, opera-
zione nella quale si riassume tutta la sua metallurgia. Questo minerale
contiene quasi sempre mercurio metallico in piccole goccioline. Se si
illumina un campione di cinabro con la luce di una lampada a vapori di
mercurio, il suo bel colore rosso si spegne e la pietra appare grigiastra.
Perch la luce emanata da una lampada di quel genere, prodotta da un
arco elettrico che viene fuori in unatmosfera rarefatta di vapori di
mercurio, ha una colorazione blu-verde, che complementare a quella
del cinabro.
Il rosso vivo che d origine al calore dello zolfo in contrasto
col blu-verde dovuto allelettricit. Sempre il calore quello che d
origine allossido rosso e che trasforma lossido giallo ottenuto chimica-
mente in ossido rosso. Tali diverse manifestazioni ci lasciano intravede-
re un contrasto tra gli effetti del calore e quelli dellelettricit, che noi
qui non possiamo sviluppare di pi.
Annotiamo ancora che la luce emanata da una lampada a vapori di
mercurio ricca di radiazione ultravioletta dotata di unintensa attivit
chimica, sebbene invisibile, i raggi ultravioletti impressionano lemul-
sione fotografica e sono capaci di effettuare numerose sintesi chimiche,
tra cui a livello della pelle quella della vitamina D, dallergosterolo.

I giacimenti di cinabro, lunico minerale di mercurio sfruttato, Un metallo europeo


sono soprattutto europei. Pi dell8'% del metallo estratto proviene da
Almaden in Spagna, da Monte Amiata in Italia e da Idria in Carniola. I
giacimenti americani e russi sono molto meno importanti. Il mercurio
cos doppiamente il metallo di mezzo, a met strada tra loriente e
loccidente, a met strada anche tra le zone tropicali e il polo Nord.
Ad Almaden, lestrazione del mercurio oggetto di una usanza
strana: tutti gli abitanti, qualunque sia la loro professione, lavorano alla
miniera uno o due giorni alla settimana; si vedono cos medici e avvocati
partecipare allo sfruttamento della miniera. Facendo ricorso in tal
modo a tutta la popolazione, stato possibile ridurre al minimo il
tempo del lavoro di ognuno e, di conseguenza, il tempo di esposizione al
rischio di intossicazione. Bench conosciuto sin dallantichit, il mercu-
rio era un tempo poco usato. Il suo sfruttamento in maniera intensa
stato iniziato dagli Spagnoli allepoca di Carlo V allo scopo di estrarre,
per amalgamazione, largento dei giacimenti poveri, dopo lesaurimen-
268 Medicina antroposofica

to dei pi ricchi. E cos se ne estratto e trasportato in America pi di


100.000 Kg allanno.

Un ruolo di Il mercurio usato in numerosi apparecchi di fisica, per lo pi


intermediario strumenti di misurazione, i pi comuni dei quali sono il barometro e il
termometro, nei quali questo metallo serve a mettere in evidenza uno
stato fisico. Ha cos un ruolo di intermediario, di legame tra il mondo
fisico e luomo. In altri apparecchi serve a stabilire contatti elettrici,
altra maniera di realizzare dei legami. Tanti altri usi di questo metallo si
ricollegano a tale funzione di legame gi ricordato a proposito di amal-
gama, per esempio quando il mercurio usato come catalizzatore, cio
allo scopo di realizzare sintesi chimiche nelle quali interviene con la sua
sola presenza. Questa funzione di relazione era rappresentata dagli
Antichi con limmagine del dio Mercurio dai sandali alti (per i Greci
Ermes).

Il mercurio cerca di La divisibilit del mercurio si manifesta in special modo in presen-


insinuarsi dovunque za dei corpi grassi, cosa che permette di realizzare delle sospensioni (olio
grigio, unguento grigio, unguento napoletano, ecc.) nelle quali le goccio-
line metalliche sono cos piccole che sono capaci di passare attraverso la
pelle e provocare intossicazioni. Il mercurio cos si insinua in tutto
lorganismo e si fissa preferibilmente sui grassi. Diventa allora difficile
eliminarlo dallorganismo nel quale tende ad accumularsi. Questo fatto
stato messo spesso in evidenza dallanatonomo Hyrtl che esercitava a
Vienna nel secolo scorso. Ogni volta che praticava unautopsia, non
mancava mai di spezzare un osso e mostrarlo ai suoi studenti. Se il
soggetto aveva subito un prolungato trattamento antisifilitico di mercu-
rio, si vedevano allora le goccioline del metallo che si era accumulato
nelle trabecole ossee.

Intossicazione Lidrargirismo o intossicazione da mercurio una malattia grave,


mercuriale per lo pi di origine professionale, le cui vittime sono gli operai che
lavorano col mercurio (estrazione del metallo, fabbriche di termometri)
o con i suoi sali (cappellifici). Ma il mercurio oggi utilizzato cos
largamente che finisce per avvelenare i mari e gli oceani, al punto da
provocare intossicazioni di massa, come a Minamata in Giappone, dove
centinaia di pescatori sono morti o si sono ammalati. Il mercurio conte-
nuto nellacqua di mare assorbito e concentrato nel plancton.
Questo, assorbito a sua volta dai molluschi, subisce nel loro orga-
nismo una nuova concentrazione. Sono allora i pesci che si nutrono di
molluschi che concentrano nuovamente il veleno. Alla fine: pescatori di
Minamata, che vivono quasi esclusivamente di molluschi e di pesce,
hanno accumulato nel loro organismo quantit di mercurio tali da
provocare disturbi gravi e spesso mortali.
Il Mercurio 269

Se, a causa della nostra alimentazione pi varia, noi siamo meno


esposti a incidenti mortali come quelli dei pescatori di Minemata, ci
non toglie che rischiamo forme di intossicazione tanto pi pericolose in
quanto esse sono lente e subdole. Il pericolo cos reale che certi paesi
nordici sono arrivati a limitare per legge il consumo settimanale del
pesce! Si resta costernati davanti la leggerezza ma si tratta veramente di
leggerezza? di certi scienziati, che fissano dei tassi al di sotto dei quali
non ci sarebbero pi effetti tossici, perch nel corso di brevissimi perio-
di di osservazione non hanno scoperto niente di anormale. Certo
difficile stabilire una relazione di causalit su periodi di dieci, venti e
trenta anni, ma proprio questo dovrebbe spingere alla massima pruden-
za. Laumento del tasso di mercurio nei crostacei e nei pesci dimostra
che i meccanismi di disintossicazione naturale che esistono, sono verosi-
milmente sovraccarichi e incapaci di controbilanciare i massicci scari-
chi tossici delle industrie e dellagricoltura.
Le intossicazioni acute si traducono in disturbi dellapparato dige-
rente (ulcerazione delle mucose e diarree) e renali (nefrite). Lanuria
provocata dalla nefrite mercuriale si deve contrastare con lazione diu-
retica di certi composti organo-mercuriali. Ci che, in un caso, provoca
la malattia pu anche, usato correttamente, aiutare la guarigione. Nelle
intossicazioni croniche, noi osserviamo tanto manifestazioni digestiva
di accelerazione del transito, come pure sintomi di intensificazione dei
movimenti sotto forma di tremori. Ad uno stadio diverso, le manifesta-
zioni hanno una tendenza contraria: rallentamento delle escrezioni con
indurimento ghiandolare e rallentamento dei movimenti che arrivano
alla paralisi con contratture muscolari dolorose (calambres dei minatori
spagnoli). Lintossicazione da mercurio pu dunque manifestarsi sotto
due opposti aspetti: accelerazione o rallentamento.

In una conferenza del 30 giugno 1922 (7) Rudolf Steiner espose un Ruolo delle forze
aspetto dellazione delle forze mercuriali che permise di affrontare mercuriali
meglio la terapeutica: Lazione delle forze mercuriali d alluomo la nellorganismo
possibilit di prendere possesso dei costituenti solidi del proprio corpo.
Se tali forze mercuriali non esistessero, noi resteremmo sempre al di
fuori della parte consistente del nostro organismo. Sono proprio queste
forze che permettono al mercurio di insinuarsi con tanta facilit in tutto
il corpo, forze che si manifestano tipicamente nella diapedesi leucocita-
ria e pi genericamente in tutti i movimenti e in tutti gli scambi liquidi
dellorganismo.

Queste forze, le abbiamo gi incontrate studiando le correnti Metallo e correnti


planetarie di Mercurio di cui sono le manifestazioni. Il loro eccesso o la planetarie
loro mancanza sono da ricollegare alluna e allaltra di tali correnti
come le abbiamo schematizzate nella tabella 2, come le malattie corri-
270 Medicina antroposofica

spondenti date a titolo di esempio. Abbiamo dimostrato che certe affe-


zioni dovute ad una predominanza della II corrente di Mercurio (o ad
una insufficienza della I) si possono curare con lo stagno; il farmaco base
resta tuttavia il mercurio, che sembra possedere unazione pi diretta,
pi immediata, ma pu essere anche meno durevole e profonda di quella
dello stagno. Ricordiamo ancora che il bambino, tra i sette e i quattordi-
ci anni si trova in un periodo mercuriale nel corso del quale sar
particolarmente sensibile ad una terapia che utilizza il mercurio.

Trattamento degli Il bambino linfatico, adenoideo, un tipico esempio dellinsuffi-


adenoidei cienza della I corrente. In un bambino cos, le correnti liquide sono
rallentate e danno unimpressione di ristagno. Lo sviluppo eccessivo
degli organi linfoidi tonsille, adenoidi, ecc. lespressione di una loro
stasi. Il processo mercuriale si manifesta in questo caso nel suo aspetto di
condensazione, e noi gli opporremo preferibilmente la forma calda
del mercurio: il cinabro generalmente usato in D20, giustificato nei
pressi del polo cefalico. Se per si tratta di un processo che interessa
tutto lorganismo, sarebbe pi logico usare una dinamizzazione media,
per esempio la D12, sempre sotto forma di triturazione. Tale trattamen-
to dovr essere completato da altri provvedimenti tra cui la sommini-
strazione dellArchangelica uno dei principali. LArchangelica una
pianta il cui carattere mercuriale si manifesta in un certo equilibrio in
ci che in essa ha rapporto con laria e con lacqua. Deve essere sommi-
nistrata in D3 o D6 prima dei tre pasti da 5 a 8 gocce, contemporanea-
mente al Cinnabaris D12 o D20 trit. Non bisogna dimenticare di dare i
Sali calcarei nutritivi Weleda N1 e 2, Conchae che ha unazione disidra-
tante. Infine, lapplicazione di unguento Berberis fructus 10% sulla zona
della vescica, prima di addormentarsi, si rivelato molto efficace.

Cinabro e angine Il Cinnabaris D20 sar una buona medicina anche per le angine,
soprattutto le angine rosse. Ricordiamo che langina la conseguenza
organica di una stasi nella corrente del destino (Cfr. vol. I, nota (1)), e
colpisce spesso esseri che si trovano nellincapacit di assumere un
nuovo orientamento della loro esistenza, o perch non ne trovano la
forza in s stessi, o perch fattori esterni vi fanno ostacolo.

La difterite La difterite un aspetto particolare di questo problema e Rudolf


Steiner ne riferisce le cause a unesistenza anteriore nel corso della quale
il soggetto si sarebbe dimostrato particolarmente collerico (8). In questa
malattia, luso del Mercurius cyanatus D4, da 5 a 8 gocce ogni due, quattro
ore, alternato a Apis 0,1% / Belladonna 0,1% / Eucalyptus 0,1% / Eccipien-
te q.b. al 100% per nebulizzazioni della faringe, d risultati costanti,
indiscutibilmente superiori al siero antidifterico sia per la rapidit del-
lazione che per la qualit della guarigione. La sparizione delle false
Il Mercurio 271

membrane raramente avviene dopo le 48 ore e la convalescenza rapida.


Si deve per esigere assolutamente che si stia a letto durante la settimana
che segue la sparizione dei sintomi locali e della febbre, per timore di
complicazioni cardiache. Durante questo periodo si deve prescrivere
Hyoscyamus 0,1% / Onopordon 2,5% / Primula off. 2,5%T / Eccipiente q.b.
al 100% dil. (9) da 5 a 8 gocce tre volte al giorno.

Le adeniti sono unaltra forma di stasi della corrente linfatica. Essa Adeniti e indurimenti
costituiscono il pi delle volte una reazione ad un processo di dispersio-
ne anchesso mercuriale: dispersione di microrganismi e di cellule cance-
rose. In questi casi, non si user il mercurio per aumentare la dispersio-
ne, ma per frenarla e per tentare di reintegrare sotto il controllo dellor-
ganismo ci che tenderebbe a sfuggirgli. Un tale processo di indurimen-
to reattivo deve essere ricollegato alla predominanza della I corrente di
Mercurio piuttosto che alla II.
Presenta anche una componente Luna I per il suo aspetto di
proliferazione. Sembra logico dunque usare, in questi casi, il mercurio
sotto forma metallica in media o alta dinamizzazione, D15 o D20. Si
ottengono spesso eccellenti risultati con applicazioni cutanee, nei pressi
dei gangli colpiti, di unguento Mercurius vivus D15. Altre forme di induri-
mento rispondono favorevolmente a questa terapia semplice, per esem-
pio gli indurimenti mammari e i calazi. Per questi ultimi, oltre lun-
guento applicato la sera sulle palpebre, si devono dare, mattina e sera,
dieci gocce di Staphisagria D10. Lunguento Mecurius vivus porter un
rapido sollievo nelle orchiti, siano esse o no parotitiche.
Trattamento della
Il mercurio il trattamento base degli orecchioni, altra forma di parotite
indurimento ghiandolare. Si deve somministrare sotto forma di iniezio-
ni sottocutanee: Mercurius vivus D8, una fiala ogni uno o due giorni.
Intorno al collo si deve applicare un impiastro fatto con un poco di
unguento di Archangelica 10% e si deve dare, per bocca, il Barium citri-
cum D3 trit., tre volte al giorno, quanto un pisello. Una rigida dieta
permetter di evitare le complicazioni pancreatiche.

La stasi biliare , anchessa, un aspetto tipico di rallentamento di La stasi biliare


una corrente; si accompagna in genere alla comparsa di una struttura
sotto forma di calcoli e costituisce cos un tipico esempio della predomi-
nanza della II corrente di Mercurio.
Abbiamo gi visto che tale affezione reagisce notevolmente bene
al trattamento col Choleodoron, ma non proibito pensare anche in
questo caso al mercurio. Non dimentichiamo che le virt colagoghe del
calomelano sono conosciute da molto tempo. Noi gli preferiamo co-
munque una preparazione dinamizzata, per esempio il Mercurius dulcis o
il Mercurius bi-iodatus.
272 Medicina antroposofica

Le nefrite acuta Stasi e indurimento caratterizzano anche la nefrite acuta essa


pu daltronde essere di origine mercuriale -, e sembra logico rimediarvi
col mercurio, per esempio ricorrendo al Mercurius corrosivus da D4 a D6
per iniezioni sottocutanee. Tuttavia, questo provvedimento non dispen-
sa dalle altre cure di cui abbiamo gi parlato nel capitolo relativo ai reni.
Noi personalmente non abbiamo alcun ricordo di casi di nefrite acuta
nellesercizio della nostra professione di medici antroposofici. verosi-
mile che la terapia che la medicina antroposofica consiglia nelle affezio-
ni che rischiano di provocare una simile complicazione renda questa
molto rara.

Mercurio e turbe Le manifestazioni psicologiche delleccesso della II corrente di


mentali Mercurio, vanno dalla lentezza mentale come si riscontra nei soggetti
adenoidei, sino allo stereotipo e allidea fissa. Questultima caratteri-
stica del tipo che abbiamo chiamato uomo-polmone trattando que-
storgano che lorgano di Mercurio. Una delle caratteristiche di questo
tipo risiede nella tendenza a piegarsi su s stesso. Tale desiderio delluo-
mo-polmone di richiudersi deve essere collegata alla struttura e forma di
gabbia del torace, zona che gli Antichi mettevano in relazione al regno
del Cancro. Ora, Cancer, in latino, indica tanto il granchio quanto la
prigione.
Luomo-polmone, presso il quale dominano certi aspetti di questo
organo di Mercurio, ha una particolare difficolt a realizzare contatti
con gli altri. Forse perch si sente pi ostacolato nelle sue reazioni che
realmente protetto da questa sua gabbia? sempre lui che soffre di un
timore morboso di tutto ci che gli viene da ci che lo circonda. La
difficolt di contatto sul piano affettivo un processo identico e quello
che riscontriamo sul piano organico sotto forma di allergia. Questo
comporta, vero, un carattere di brutalit tipicamente marziano. Po-
tremmo dire che, in mancanza di Mercurio, il soggetto reagisce con
Marte.
Forse abbiamo in questo la spiegazione di molte aggressivit, sia
psichiche che organiche. Da questo punto di vista, sembra giusto ricor-
rere al mercurio, per un trattamento di fondo delle allergie. In questo
caso dobbiamo prescriverlo nella sua forma vegetalizzata: il Nasturtium
mercurio cultum 0,1%, preferibilmente per iniezioni sottocutanee, due o
tre volte alla settimana. Anche qua il mercurio ci aiuter a riportare
sotto il controllo dellorganismo ci che tende a sfuggirgli. Siccome il
polmone realmente lorgano che ci mette direttamente in contatto col
mondo esterno, dobbiamo associare il Pulmina D4 al Nasturtium mercu-
rio cultum. Data la suscettibilit degli allergici, pi che mai giustificata
la forma vegetalizzata del metallo, con la sua azione pi mite, e dobbia-
mo ricorrere al metallo stesso quando lIo sar diventato capace di
trionfarne.
Il Mercurio 273

A proposito di stereotipia, non dimentichiamo che anche il pen- Anche la pedagogia


siero intellettuale moderno soffre di mancanza di elasticit. Esso pu del mercurio
portare ad unalta tecnicit, ma gli sfugge la realt della vita. In questo
senso, il mondo occidentale attuale avrebbe bisogno del mercurio che
pu dargli la pedagogia steineriana, realmente capace di guarirlo del suo
materialismo.

Torniamo adesso alla I corrente di Mercurio che abbiamo sfiorato Il mercurio nelle
a proposito di adeniti. Il suo eccesso si manifester con unattivazione affezioni isteriche
dei movimenti liquidi che possono arrivare al versamento. Ne derivano
certe diarree e coliti, e pi generalmente le ipersecrezioni. Il mercurio,
come abbiamo visto, pu accelerare la diuresi; pu anche provocare la
scialorrea e la spermatorrea. Anche la formazione di un tappo di cerume
per eccesso di secrezione delle ghiandole del condotto uditivo pu essere
considerato un processo mercuriale. Tutte queste manifestazioni hanno
una nota isterica e possono essere curate col mercurio. Nelle coliti e
nelle enteriti, dobbiamo usare il Mercurius vivus D4 10% / Nasturtium
off. 5% / Stannum met. D4 10% / Eccipiente q.b. al 100% trit. tre volte al
giorno, in dose quanto un pisello. Questa composizione costituisce
anche il farmaco base della tubercolosi intestinale, per la quale era stata
inizialmente concepita.
Le diarree estive reagiscono bene al Mercurius vivus D15 trit. In
mancanza di questo farmaco, si deve ricorrere al carbone di caff in
ragione di tre cucchiaini da caff al giorno. Linteresse di tale farmaco sta
sia nella sua efficacia che nella facilit della preparazione che il malato
potr fare da s in ogni circostanza. Basta carbonizzare a fuoco vivo in
un recipiente metallico una manciata di chicchi di caff e ridurli in
polvere dopo averli fatti raffreddare. Tutta loperazione richiede meno
di mezzora e si pu realizzare anche in campeggio. Il ricorso al Mercu-
rius vivus D15 sar necessaria anche in quelle affezioni che tendono a
cronicizzarsi.

Anche la bronchite una manifestazione di ipersecrezione. Si pu Bronchiti e cinabro


paragonarla ad un processo digestivo spostato, in altre parole ad unatti-
vit metabolica che invade un altro organo i bronchi dove non al
suo posto. Il Cinnabaris da D8 a D12 aiuter col mercurio a reinserire
questo processo che tende a sfuggire al controllo dellorganismo, e con
lo zolfo riporter le attivit digestive nella sfera del metabolismo.

Nelle manifestazioni psichiche del predominio della I corrente di Agitazione e mania


Mercurio, cos simile allisterismo e caratterizzate da logorrea, instabili-
t e agitazione che pu arrivare alla mania, dobbiamo usare unaltra
forma vegetalizzata del mercurio, Bryophyllum mercurio cultum per inie-
zioni sottocutanee allo 0,1% da praticare al polo inferiore dellorgani-
274 Medicina antroposofica

smo, allinizio della coscia. In seguito si deve usare il metallo stesso,


preferibilmente in alta diluizione.
Queste poche indicazioni non hanno certo esaurito le possibilit
terapeutiche che offre il mercurio, metallo che si potrebbe chiamare
farmaco universale le sue molteplici possibilit sono ad immagine
della variet di attribuzioni del dio Mercurio-Ermes, del quale i medici
hanno ereditato il caduceo.

NOTE

1 Quando accidentalmente cade del mercurio, si dovrebbe immediatamente


prendere, come antidoto, un poco di Stannum D10.

2 Tale polarit illustrata in maniera rimarchevole da un racconto di Grimm:


Lo spirito in bottiglia. Le forze mercuriali vi sono rappresentate in un piccolo
essere in forma di ranocchio chiamato Mercurius, imprigionato in una
bottiglia, ma che appena liberato diventa un gigante Lo studioso in altre
parole liniziato che libera queste forze deve restarne il padrone ed essere
capace di imprigionarle di nuovo, cosa che pu fare usando lastuzia. In
cambio della propria libert, lo spirito gli regala un impiastro capace di
guarire ogni piaga immagine dei processi mercuriali di guarigione -, e di
cambiare il ferro in argento. Questultima propriet ci mette in relazione con
la polarit ferro/argento cos come risulta dalla figura 15, pag.- Cfr. P. Paede,
Der Geist im Glass oder der Weg zur Heilkunst, in Beitrge zu einer Erweiterung
der Heilkunst, 1970/4.

3 Per evitare ogni confusione, noi indicheremo: a) il pianeta Mercurio con la


emme maiuscola; b) il mercurio metallo con la emme minuscola; c) il processo
degli alchimisti con MERCUR.

4 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, op. cit.

5 Un sincizio un agglomerato di cellule che hanno perduto le loro membrane.

6 Allorch Ulisse, che andava da Circe, incontra Mercurio-Ermes, questi


raccoglie e gli d unerba per preservarlo dal fascino della maga. Non strano
che questa pianta abbia un fiore bianco e una radice nera e si chiami molu, che
ritroviamo in calomelano?

7 In Questions humaines, rponses cosmiques, Editions Anthroposophiques Ro-


mandes, Genve, 1988.

8 Rudolf Steiner, Le manifestazioni del karma, Amburgo 16-28 maggio 1919, Ed.
Antroposofica, Milano, 1991.

9 Cfr. Tomo I, nota (1) pag. 125.


275

Capitolo XXVIII

Il Ferro

Tra le civilt e i metalli esiste uno stretto legame, perch lutilizza- Ferro e lavoro umano
zione dei secondi fa ricorso allattivit umana, che si manifesta con la
volont, il pensiero o anche con i sentimenti. Se raccogliere e trasforma-
re i metalli come loro, largento, il rame e lo stagno, era relativamente
facile, il ferro in compenso non poteva ottenersi che a prezzo di duro
lavoro. Per lestrazione dei suoi minerali, necessaria unelevata tempe-
ratura, e per trasformarlo in metallo utilizzabile, bisogna spendere
molte energie, la cui sola sorgente fu, per millenni, quasi esclusivamente
il muscolo umano.
Daltra parte, la fabbricazione del ferro ha sempre fatto ricorso ad
una tecnica molto pi elaborata di quella necessaria per lavorare gli altri
metalli. Bisognava costruire per prima cosa un forno, o almeno un
focolare che permettesse di raggiungere le temperature richieste per la
riduzione del minerale, cosa che rendeva necessario luso di un mantice
per primitivo che fosse. Si otteneva allora una massa spugnosa che si
doveva martellare a caldo per conferirle quelle qualit che rendono il
ferro tanto prezioso: la durezza e la tenacia. Ci si pu domandare se la
parola ferro, in latino ferrum, non derivi dal verbo ferio che significa
battere; ferrum sarebbe in tal modo colui che stato battuto o martel-
lato, parole che traducono cos limportanza del lavoro necessario per
ottenere tale metallo. Ferro pu anche essere collegato a pyr, il fuoco,
senza il quale non c ferro, ma il fuoco non si ottiene proprio battendo
la selce? I Greci chiamavano il ferro sideros, ricordando cos la sua
origine cosmica, mentre per i latini sembra che abbia dominato il
concetto lattivit necessaria al suo ottenimento. Sideros e ferrum,
queste due parole rendono molto bene tutta la differenza che passa tra
Greci e Latini.

Ci che noi indichiamo abitualmente col nome di ferro non il Lacciaio


metallo puro, ma quasi sempre acciaio, cio una combinazione di ferro e
di carbonio la cui propriet sono ulteriormente migliorate dalla tem-
276 Medicina antroposofica

pra, un raffreddamento brusco del metallo incandescente, che consacra


in qualche maniera il matrimonio tra il ferro e il carbonio. Questi due
elementi hanno luno per laltro una grande affinit della quale dovremo
riparlare.

Possesso della terra e Perch un metallo cos difficile da ottenere era tanto ricercato
dominazione umana dagli uomini, perch essi vi hanno dedicato tante energie? Che vantaggio
presentava in rapporto a quelli precedentemente usati, specialmente al
bronzo? Tutti lo sanno, sono la durezza e la tenacia, anche la elasticit
che gli danno questa superiorit. Con attrezzi di ferro, luomo diventava
realmente capace di impossessarsi della terra; con una zappa di ferro,
con un aratro dal vomere di ferro, era possibile lavorare meglio la terra;
con un piccone di ferro, era pi facile aggredire la roccia per derubarla
dei suoi tesori. Sin dallinizio, il ferro non fu usato solo per fabbricare
attrezzi, ma anche per fabbricare armi che consentissero a chi le posse-
deva dimporre agli altri il proprio dominio. Il ferro diventa cos stru-
mento di conquista della terra e quello della volont e della potenza.
Attrezzi ed armi, questi due aspetti del ferro, furono rappresentati da
due divinit gi citate a proposito delle correnti planetaria: Efesto-
Vulcano, il fabbro, e Ares-Marte, dio della guerra.

Schiavit e libert Ma col ferro si pu anche fabbricare la catena che serve a ridurre
luomo in schiavit, e i Romani chiamavano ferritum lo schiavo che
consuma i suoi ferri a forza di portarli. Il ferro diventa cos lo strumento
e anche il simbolo di un legame troppo forte col nostro mondo terrestre,
che arriva alla privazione della libert. Se da un lato il ferro permette
alluomo di liberarsi in certo qual modo dalle costrizioni della materia,
rischia anche di renderlo suo schiavo. Da una parte consente di prendere
possesso della terra, ma il possessore rischia di vedersi a sua volta
posseduto.

Il metallo terrestre Il ferro diventato il metallo terrestre per eccellenza. La crosta


terrestre ne contiene enormi quantit e occupa il quarto posto nella
graduatoria di abbondanza degli elementi, dopo lossigeno, il silicio e
lalluminio. anche il pi abbondante dei sette metalli principali, la cui
quantit media, presente nella crosta terrestre, la seguente:

Ferro 4,7% Stagno 0,0006%


Rame 0,01% Argento 0,000004%
Piombo 0,002% Mercurio 0,000003%
Oro 0,0000001%

Tab.8: Percentuale dei metalli nella crosta terrestre


Il Ferro 277

Questa tabella ci dimostra che il ferro circa 500 volte pi abbon-


dante del rame, 2500 pi del piombo, 10.000 pi dello stagno, 1 milione
di volte pi dellargento e del mercurio e 40 milioni di volte pi
delloro. Labbondanza dei metalli segue cos una progressione logarit-
mica.
Il ferro si trova praticamente dappertutto; la sua presenza nel
suolo e nelle rocce si manifesta quasi sempre col colore, al punto che le
rocce bianche, abbastanza rare, sono generalmente le sole prive di ferro,
assenza dovuta alla liscivazione degli agenti atmosferici. I colori prove-
nienti dal ferro sono estremamente vari: il giallo delle terre ocracee, il
rosso della arenarie e delle lateriti, il grigio delle argille che diventano
rosse alla cottura il verde delle olivine e delle cloriti, il bruno delle
rocce vulcaniche, etc... Il ruolo degli altri metalli nella colorazione delle
rocce molto minore e possiamo affermare che, in assenza di ferro, il
nostro mondo sarebbe di un pallore anemico!

Abbiamo considerato la formazione dei metalli sulla terra come il Il ruolo di Marte
risultato di un processo planetario (cf. sopra). Come spiegare allora
questa grande abbondanza del ferro?
Rudolf Steiner la spiega con la cosmogonia. Egli ha descritto
parecchie volte come il pianeta Marte, allinizio del periodo lemurico
ha attraversato la terra. Questa, a quel tempo, non aveva n la dimensio-
ne n la consistenza che noi oggi osserviamo. Capiremo meglio quello
che era se la considereremo un organismo vivente. Essa possedeva allora
unatmosfera di albumina estremamente tenue e i suoi costituenti pi
duri avevano la consistenza della cera. La sua dimensione corrispondeva
approssimativamente allattuale orbita di Marte. Attraversando la
terra, Marte anchesso molto diverso da quello che oggi ha
lasciato come traccia del suo passaggio il ferro, o meglio quello che
diventato ferro (1). sempre allepoca lamurica che luomo ha rice-
vuto, per la prima volta, la coscienza dellIo (2). Vediamo cos deline-
arsi un rapporto tra il ferro e lIo delluomo, rapporto di cui precise-
remo in seguito alcuni dettagli.

Bench il ferro sia un po dappertutto, viene sfruttato per solo Ripartizione geografica
nelle zone in cui pi forte la sua concentrazione. I principali giacimen- dei giacimenti
ti di ferro si distribuiscono con una certa regolarit nei pressi di un
cerchio parallelo allequatore e pi o meno equidistante da questo e il
polo Nord. Abbiamo gi constatato un fenomeno dello stesso genere a
proposito dello stagno, i cui giacimenti si dividono da una parte e
dallaltra di un grande cerchio inclinato di 23,30' sullequatore. Per il
ferro, invece, la cintura costituita dai suoi principali giacimenti forma
un piccolo cerchio, parallelo allequatore e posto nella zona temperata.
Se cerchiamo di stabilire un parallelo tra la terra, organismo vivente, e
278 Medicina antroposofica

luomo, noi metteremo in relazione le zone equatoriali, caratterizzate


dal calore, lumidit e la vegetazione rigogliosa con la parte metabolica.
Allaltra estremit, i poli Nord e Sud, in cui la vita si ritira, richiamano
il sistema neuro-sensoriale. Le regioni temperate, con lalternarsi delle
stagioni, col passaggio periodico di perturbazioni atmosferiche ora fred-
de, ora calde, si ricollegano con ogni evidenza al sistema ritmico, respira-
torio e circolatorio delluomo. in questa regione temperata, partico-
larmente favorevole allo sbocciare di successive civilt, che si trova il
ferro. Facciamo notare anche che si trovano in queste stesse regioni i
principali giacimenti di carbone che dimostrano cos laffinit del ferro
per il carbone.

I quattro minerali A parte il giacimento unico al mondo dellisola di Disko a ovest


principali della Groenlandia, non si trova ferro allo stato nativo, e la sua presenza
in quel luogo in blocchi di parecchie tonnellate costituisce certamente
uneccezione. Altrove, il ferro si trova soprattutto sotto quattro forme:
solfuri, ossidi, idrati e carbonati. Queste quattro classi di minerali posso-
no essere paragonate ai quattro elementi (nel senso alchimistico): i
solfuri allelemento FUOCO, gli ossidi allelemento ARIA, gli idrati
allACQUA e i carbonati alla TERRA. Questa classificazione si riflette
persino nel loro aspetto esteriore.
I solfuri esistono principalmente sotto tre forme:
1) la pirrotite (FeS), che costituisce cristalli di colore bronzeo.
2) La pirite (FeS 2) con i suoi bei cristalli giallo dorato, di aspetto
metallico, che forma ora dei cubi, ora dei dodecaedri pentagonali. Con-
tiene sempre un po di oro e a volte stata sfruttata per questo motivo.
3) La marcassite, dalla stessa formula (FeS 2) della pirite, si presenta
sotto forma di noduli. Questi hanno una bella struttura interna formata
da cristalli giallo pallido raggiati dalla periferia verso il centro e mostra-
no una certa analogia con lo spaccato di un limone. Questo orientamen-
to centripeto una vera attestazione del processo di incarnazione del
ferro. La marcassite si incontra il pi delle volte nei cretacei superiori.
Pelikan (3) dimostra il rapporto di questi tre solfuri di ferro col
calore: la pirrotite si formata alla pi alta temperatura, la pirite a una
temperatura minore e la marcassite la pi terrestre delle tre a quella
pi bassa. Questi minerali testimoniano cos: differenti stadi della terra
nel corso dei quali si sono formati.

Il minerale generato Precedentemente abbiamo considerato la terra come un organi-


dalla vita smo vivente. Per essa come per luomo, la mineralizzazione segno di
vecchiaia. Non dimentichiamo che la vita non nata, come talvolta
ancora si pensa, dal minerale; questo viceversa che nato dalla vita.
Quando la terra aveva ancora unatmosfera di albumina, essa era tutta
impregnata di processi viventi. Per la nostra attuale costituzione, una
Il Ferro 279

simile atmosfera sarebbe stata irrespirabile, ma vi prosperavano altri


esseri viventi, i cui residui attuali sono i tiobatteri. Latmosfera albumi-
nosa era ricca di zolfo, carbone e azoto. Tali sostanze sono state fissate o
precipitate. Lo zolfo si combinato col ferro, dapprima sotto forma di
pirrotina, poi di pirite, infine di marcassite. Il carbone si depositato
sotto forma di carbon fossile, e lazoto si ritrova nella nostra attuale
atmosfera. E cos, il processo di devitalizzazione e mineralizzazione in
parte legato alla comparsa del ferro. Senza di esso, la vita in seno a
quellatmosfera di albumina avrebbe conservato il carattere esuberante
di cui abbiamo testimonianza nei fossili del carbonifero.

Se, formando dei solfuri, il ferro ha fissato lelemento FUOCO, Ferro e ossigeno
negli ossidi si impadronito dellelemento ARIA. I rapporti tra il ferro
e lossigeno variano in funzione di due tipi di valenza di questo metallo.
In quanto bivalente, il ferro forma un ossido ferroso o protossido di
ferro, formula FeO, ma che instabile e non si incontra mai in natura
allo stato libero. Lo si trova in compenso associato ad altri elementi
silicio, magnesio, ecc. in minerali come lolivina, il diallagio e, generi-
camente, nelle rocce verdi, tutte basiche. Quando si comporta da ele-
mento trivalente il ferro forma con lossigeno un ossido ferrico Fe2O3 di
reazione acida chiamato sesquiossido di ferro. Questultimo esiste allo
stato naturale in quantit considerevole sotto il nome di ematiti o di
ferro oligisto che talvolta cristallizza in lamelle di un nero brillante
raggruppato in rose di ferro. Lematite costituisce pi spesso masse
cristalline granitiche pi o meno rosse. Essa responsabile della colora-
zione rossa di formazioni geologiche imponenti (permiano e arenaria
variegata del triassico). Lematite uno dei principali minerali di ferro.

Un altro ossido di ferro, la magnetite, dalla formula Fe 3O4, pu La magnetite


essere considerato come una combinazione di protossido basico e di
sesquiossido acido e cos essere assimilato ad un sale. La magnetite
possiede in comune con la pirrotite, la propriet di essere magnetica, da
cui il nome. Cristallizza in ottaedri o in dodecaedri romboidali. La si
trova in giacimenti considerevoli in Svezia (Kirunaava) negli Urali,
nellAmerica settentrionale e, in giacimenti meno importanti, in tanti
altri posti. La magnetite di formazione pi antica dellematite, cosa che
farebbe pensare la seconda un prodotto di decomposizione della prima.

Fissando lelemento ACQUA, il ferro forma un sesquiossido di Idrati di ferro


ferro idratato, la goethite, della quale esistono molte variet. Questo
minerale si formato nei mari poco profondi a detrimento di altri
giacimenti degradati dagli agenti atmosferici. Una variet di ferro idrata-
to, la limonite, forma gli importanti giacimenti del bacino della Lorena.
Nella nostra epoca, ancora possibile osservare la formazione di deposi-
280 Medicina antroposofica

ti di idrato di ferro in certi laghi della Finlandia. Piriti contenute nelle


rocce circostanti sono disgregate dagli agenti atmosferici, trasformate in
idrati che le acque trasportano verso le sponde in leggero pendio dei
laghi. L, in acque poco profonde, lidrato si deposita. Dopo alcuni anni,
lo strato diventa tanto rilevante da giustificarne lo sfruttamento per
mezzo di draghe.

Carbonati di ferro Una quarta classe di minerali di ferro costituito dai carbonati,
nei quali il ferro fissato allelemento TERRA: il carbonio. Questo
minerale, chiamato siderite o ferro spatico, dalla formula FeCO3,
dovuto allazione dellanidride carbonica dellaria sul ferro. Esso presen-
ta alcune analogie col calcare dalla formula omologa CaCO3 e forma
talvolta con questo un carbonato misto: lankerite. Come il calcare (o
carbonato di calcio), il carbonato di ferro solubile nellacqua arricchi-
ta di anidride carbonica, da qui lesistenza delle acque ferruginose. Se
queste acque perdono lanidride carbonica, il ferro precipita sotto forma
di deposito color ruggine. Come gli idrati, i carbonati sono di formazio-
ne relativamente recente.
Tra le molteplici forme sotto le quali in natura il ferro si manife-
sta, ce n una che ci interessa in maniera particolare per il suo ruolo
terapeutico bench esista solo in piccolissime quantit. Si trovano nel
nord dItalia, a Levico e a Roncegno delle sorgenti minerali le cui acque
contengono una combinazione unica di ferro, rame e arsenico. Ne
riparleremo in seguito.

Il ferro meteorico Studiando le principali forme di minerali, dai solfuri ai carbonati,


abbiamo seguito, avanzando dal FUOCO alla TERRA passando attra-
verso lARIA e lACQUA, un vero processo di incarnazione. Il ferro si
mostrato sotto una forma sempre pi terrestre, che si accentua vieppi
quando la metallurgia trasforma tali minerali in acciaio. Ma il ferro
esiste anche sotto una forma cosmica nei meteoriti. Tutti abbiamo
potuto osservare verso la fine dellestate e in autunno le stelle filanti.
Per lungo tempo esse sono state considerate il risultato di riscaldamento
di corpi compatti per lattrito nellatmosfera. In realt non cos.
Alcuni meteoriti raccolti subito dopo la loro caduta sono appena tiepi-
di. La loro formazione sembra piuttosto il risultato di un processo di
condensazione si anche parlato di implosione di una sostanza
cosmica nellavvicinarsi alla terra. avvicinandosi alla terra che questa
sostanza cosmica diventa terrestre. I meteoriti conservano tuttavia il
segno della loro origine cosmica nella struttura cristallina a larghe
lamelle. Se si attacca con lacido la superficie precedentemente levigata
di un meteorite, si vedono apparire delle figure che hanno una certa
analogia con i cristalli di neve. Orbene, la neve al contrario della
grandine, rivela lazione delle forze cosmiche.
Il Ferro 281

Oltre ai meteoriti che vanno da un peso di alcuni grammi a La pioggia di ferro


parecchie tonnellate, si trova nellatmosfera una enorme quantit di
particelle microscopiche, che realizzano una vera pioggia di ferro
particolarmente abbondante a San Michele. Se possiamo usare una
metafora, diremmo che il ferro cosmico viene a guarire la terra dalla
febbre estiva o, piuttosto, dai processi sulfurei legati al calore dellestate.

Esistono molti altri minerali che contengono ferro, ma in quantit Ruolo antitossico del
insufficiente a giustificarne lestrazione. Essi per possono avere un ferro
ruolo importante nella natura. Il ferro cos possiede una propriet
antitossica perch fissa certi elementi la cui presenza allo stato libero
renderebbe impossibile sul nostro globo ogni forma di vita. Pelikan (4)
riporta un esempio interessante di fissazione dello zolfo per mezzo del
ferro: Ancora ai nostri giorni assistiamo a fenomeni di questo genere. E
cos nel bacino profondo e chiuso del mar Nero, la putrefazione delle
materie albuminoidi immerse si accompagna a formazione di idrogeno
solforato, un gas molto tossico che rende impossibile ogni forma di vita.
Lapporto di sali di ferro attraverso i fiumi provoca, a profondit media,
la formazione di pirite microscopiche, e disintossica cos il mare, per-
mettendo una vita vegetale e animale rigogliosa negli strati superiori.
Il ferro fissa anche larsenico, e la maggior parte di tale elemento
esiste sotto forma di combinazione col ferro e lo zolfo: larsenopirite o
mispickel. Sappiamo anche che lidrato di ferro preparato sul momento
un vero antidoto dellarsenico.
Il ferro ha anche la propriet di precipitare i metalli pesanti. Il
mercurio, il piombo, il rame, etc..., trascinati progressivamente verso
gli oceani dai corsi dacqua, avrebbero reso gi da molto tempo lam-
biente marino inadatto alla vita senza la presenza dellidrossido di ferro,
portato anchesso dai fiumi. Lidrossido si combina con i metalli pesanti
e precipita sotto forma di fango rosso che si deposita nel fondo degli
oceani. Alcune particelle organiche ugualmente trascinate con quei
fanghi provocano la riduzione di tali composti in sali ferrosi che risalgo-
no alla superficie, nei pressi della quale si ossidano di nuovo e riprecipi-
tano sotto forma di idrossido. Questo movimento ascendente-discendente in
seno alloceano realizza un vero processo respiratorio.
A proposito dellazione antitossica del ferro, citiamo anche la sua
azione sullacido cianidrico e i cianuri alcalini, veleni respiratori estre-
mamente violenti che esso rende inoffensivi fissandoli sotto forma di
ferro o ferro cianuri non tossici.

Ciononostante, si coglie limportanza del ferro in natura solo Funzione respiratoria


studiando il suo ruolo presso gli esseri viventi. comparso col ferro un del ferro
tipo di respirazione che prima non esisteva: la respirazione polmonare,
e il suo complemento polare: lassimilazione clorofilliana. Questi due
282 Medicina antroposofica

processi si contrastano e si completano come lassimilazione e la disassi-


milazione. Abbiamo visto che la coscienza poteva manifestarsi solo a
detrimento della vita, rendendo cos necessario allesistenza un processo
di disassimilazione. Si pu affermare che questo inesistente presso gli
esseri inferiori la maggior parte invertebrati esseri puramente vege-
tativi, metabolici, che utilizzano per la loro respirazione non il ferro,
ma il rame. Consentendo la comparsa della respirazione polmonare, il
ferro ha dunque un ruolo indispensabile allo sbocciare della coscienza.

Emoglobina e clorofilla La respirazione polmonare, legando lossigeno al carbonio, pu


tuttavia esistere solo se incontra il processo opposto allassimilazione
clorofilliana che trattiene il carbonio e libera lossigeno. Tale funzione
non pu esercitarsi in assenza di ferro, anche se la clorofilla in se stessa
non ne contiene. Queta sostanza esiste in abbondanza nellortica e negli
spinaci, piante utilizzate allo scopo di estrarla, e che sono caratterizzate
dal loro alto contenuto di ferro. Esiste tra la struttura chimica della
clorofilla e quella dellematina, pigmento della emoglobina, una somi-
glianza che colpisce. Queste due sostanze sono costituite da quattro
nuclei di pirrolo riuniti da una molecola di magnesio per la prima e di
ferro per la seconda (Cfr. fig. 17). Tali sostanze hanno per funzioni

Fig. 17

Pirrolo

Clorofilla Ematina
Il Ferro 283

opposte. La loro polarit si manifesta anche nel loro colore e nella loro
fluorescenza: la clorofilla verde con una fluorescenza rossa, lematina
viceversa rossa con una fluorescenza verde.

Quando si esaminano queste formule, si colpiti dal loro aspetto La croce di ferro
che richiama stranamente le croci formate dai cristalli di staurolite, un
minerale composto da ferro, alluminio e silicio. Anche la pirite forma
spesso cristalli cruciformi. Il ferro, metallo dellincarnazione, prende
quindi la forma della croce, simbolo dellincarnazione per eccellenza.

Il ferro, come lo stagno, non tossico, ma il solo metallo, Il ferro nellorganismo


nellorganismo, che ci sia in quantit ponderabile. In un uomo di 70
chili, si trovano circa 5,85 grammi cos ripartiti:

Emoglobina 3,25 g
Mioglobina 0,60 g
Citocromo circa 1,00 g
Plasma 3-4 mg
Riserva circa 1,00 g

Tab. 9 Ripartizione del ferro nellorganismo

Come si vede il ferro presente in tutto lorganismo, ma il


sangue, e particolarmente le emazie (globuli rossi) che ne contengono la
maggior parte, sotto forma di emoglobina. Tale sostanza costituita da
due elementi: unalbumina incolore, la globina, che ha la sua propria
struttura per ogni individuo, e un pigmento ferrico: lematina, identica
in tutti gli esseri a sangue rosso grazie a tale pigmento, lemoglobina
capace di convogliare ora lossigeno, ora lanidride carbonica (CO2),
realizzando con questi gas combinazioni labili e reversibili. In compen-
so, con lossido di carbonio (CO), lemoglobina forma una combinazio-
ne stabile in condizioni ordinarie, rendendo cos le emazie che ne sono
cariche inadatte al trasporto dellossigeno e dellanidride carbonica,
cosa che causa lasfissia. Il sangue arterioso, ricco di ossigeno, ha un
colore rosso vivo che ricorda quello dellematite. Il sangue venoso,
viceversa, carico di anidride carbonica, scuro; potremmo dire cos che
esso pi carbonico o pi terrestre. Se un organismo tende a
diventare troppo venoso, i tegumenti prendono una tinta bluastra
chiamata cianosi. Diventa allora necessario stimolare la respirazione
ricorrendo al carbonio, la cui avidit per lossigeno conosciuta. Sommi-
nistrato sotto forma dinamizzata, in D30 per esempio, attira letteral-
284 Medicina antroposofica

mente lossigeno allinterno dellorganismo, rimediando a stati di asfis-


sia come quelli che si possono osservare nella crisi dasma e in tante altre
affezioni.

Ferro e incarnazione Come mostra la tabella precedente, anche il plasma contiene


ferro, anche se in piccolissime quantit circa mille volte meno delle
emazie. Questo ferro ha non dimeno un ruolo importante e, come ha
dimostrato H. Mller, la variazione del suo tasso, paragonato a quello
del rame, pu costituire un elemento della diagnosi e soprattutto di
previsione nellevoluzione del cancro. Nel soggetto normale, il tasso di
ferro plasmatico o sierico il siero non e che del plasma defibrinato
relativamente stabile e si colloca tra 80 e 150 microgrammi per 100 ml
(1 microgrammo = 1 millesimo di milligrammi). B. Speck (5) ha dimo-
strato che esiste una variazione diurna del ferro serico che decresce
leggermente nel corso della giornata. Ha anche dimostrato che il tasso
medio di ferro serico dei soggetti femminili leggermente inferiore a
quello dei soggetti maschili. Altre ricerche hanno rivelato variazioni
parallele del tasso di emoglobina. Il sangue dunque pi ricco di ferro al
mattino al risveglio, cio al momento dellincarnazione degli elementi
costitutivi superiori Io e corpo astrale negli inferiori. Daltra parte, i
tassi medi sono un po pi alti nei soggetti maschili, pi profondamente
incarnati dei femminili. Il sangue riflette quindi molto rigorosamente la
maniera in cui si articolano i diversi elementi costitutivi delluomo.

Affinit per lossigeno Abbiamo gi ricordato le propriet chimiche del ferro a proposito
dei suoi diversi minerali. Ricordiamo che esso , tra i nostri sette
principali metalli, il pi elettropositivo, e da questo deriva la facilit
con la quale si combina con la maggior parte degli altri elementi. Per la
sua grande affinit con lossigeno, si ossida facilmente, soprattutto con
laria umida, formando la ruggine. Questa non isola il metallo contro
unulteriore ossidazione, per cui necessario proteggerlo, sia con verni-
ce, sia ricorrendo ad un altro metallo meno aggredibile (zinco, stagno,
piombo, etc...). Gi allo stato puro, il ferro pi duro degli altri sei
metalli. Tale durezza pu essere considerevolmente aumentata se si
combina il ferro al carbonio per trasformarlo in acciaio, sottoponendo-
lo poi alla tempra.

Il magnetismo Il ferro possiede anche la curiosa propriet di essere magnetico,


cio di poter esercitare una forza di attrazione (o di repulsione) su altre
masse che hanno la stessa propriet. Il ferro si impadronisce cos di
forze, e Rudolf Steiner dice che appropriandosene si comporta un po
come un ladro. Tali forze magnetiche hanno unimportanza considere-
vole nella nostra civilt tecnica. Ci si rende conto che in assenza di
magnetismo non saremmo andati al di l dello stadio della macchina a
Il Ferro 285

vapore? Non avremmo neppure bussole la quasi totalit delle inven-


zioni che usiamo ogni giorno ricorrono in un modo o nellaltro al
magnetismo, e allelettricit cui intimamente legato. Facciamo fatica a
concepire sino a che punto siamo diventati schiavi di queste forze, delle
quali conosciamo cos poco, linfluenza sulluomo. E cos, per le sue
propriet magnetiche, il ferro ci lega ancora pi strettamente al mondo
materiale, alla terra. Dobbiamo dunque essere particolarmente vigili e
restare perfettamente coscienti, se non vogliamo diventare irrimediabil-
mente schiavi della materia e delle sue forze, se vogliamo conservare la
nostra vera liber.

Qui nescit Martem nescit artem (6), dice un antico proverbio che La forza di guarigione
tradurremo cos: Chi ignora Marte (lazione del ferro) ignora larte (di del ferro
guarire). Questo metallo ha avuto un ruolo importante nella terapeuti-
ca sin dallantichit. Si sa oggi che era usato nellIndia antica e in Egitto,
anche se la sua presenza nel sangue e la sua funzione come considerata
al momento attuale erano sconosciute. Anche i Greci ne hanno fatto
largamente uso Galeno e Celso hanno somministrato ai loro malati
lacqua della tempra della fonderie che conteneva sesquiossido di ferro.
Allora, il ferro ha fatto parte di tutte le farmacopee.
Qual dunque lazione del ferro nellorganismo? A causa della sua
presenza in quantit considerevole nel sangue e della sua funzione respi-
ratoria, tale azione deve avere uno stretto rapporto col sistema ritmico.
Essa cos il riflesso del ruolo avuto dal ferro nelle zone temperate, le
zone ritmiche e respiratorie della terra. Somiglia molto tutto questo al
concetto di organo-terra sviluppato durante lo studio del polmone. Ac-
cennando prima al ruolo del ferro nella civilizzazione, abbiamo insistito
sulla maniera in cui esso lega luomo alla terra. Agisce in maniera simile
nellorganismo, legando lIo al suo supporto fisico. Abbiamo visto che
lIo ha bisogno del calore del sangue per manifestarsi nel corpo umano.
Tale calore non potrebbe esistere se non ci fosse il ferro. LIo guidato
dagli spazi cosmici verso la terra con laiuto del ferro. A contatto del
ferro, il pi minerale dei componenti sanguigni lematina una sostan-
za che cristallizza lIo spinto allazione, costretto a vincere la resi-
stenza che gli oppone il metallo, svegliandosi di conseguenza alla co-
scienza terrestre. Il ferro realmente il metallo dellincarnazione terre-
stre, e la sua insufficienza nellorganismo, nel caso di unanemia ipocro-
mica, si traduce in mancanza di attivit o di volont, in freddolosit e
con unattenuazione della coscienza che fa s che lanemico sembra non
essere presente e s stesso. In una conferenza ai medici (7), Rudolf
Steiner descrive il ruolo del ferro nel sangue sotto un aspetto un po
diverso: Se consideriamo il sangue, siamo in presenza di un elemento
che, a causa semplicemente della sua costituzione, costantemente
malato. Il sangue malato per la sua propria costituzione e da essere
286 Medicina antroposofica

incessantemente guarito con un apporto di ferro. (...) Il processo sangui-


gno ha sempre bisogno di essere guarito dalla natura stessa, dal minerale,
dal ferro.
Ci esige una spiegazione: in che cosa malato il sangue? Ce se ne
pu fare unidea riconsiderando i processi che abbiamo attribuito alla I
corrente di Venere e pi precisamente quelli che si riferiscono alle
albumine e alla loro assimilazione. Il sangue, particolarmente quello
venoso, si arricchisce delle albumine venute dal metabolismo e, come
esse, di tutte le forze vegetative di rigenerazione e di proliferazione
caratteristiche di questo polo. A questo processo naturale di albuminiz-
zazione, che rischierebbe, se diventasse eccessivo, di portare alla decom-
posizione, la natura oppone il ferro, dando lesempio di una guarigione
anchessa naturale. Il sangue diventa cos teatro di una battaglia tra i
processi vegetativi nati dal metabolismo e quelli che inducono il ferro a
partire dallapparato respiratorio e pi particolarmente dallorgano
marziano che la laringe. Ed effettivamente da qui che lazione del
ferro si irradia verso la parte inferiore dellorganismo, opponendosi alla
tendenza albuminizzante. Questa azione del ferro nel sangue ben
illustrata dalla struttura delle emazie. Queste sono prematuramente
uccise dal ferro o poco ci manca. Esse perdono il proprio nucleo e
diventano incapaci di rigenerazione, ma il ferro conferisce loro una
certa resistenza e consente una sopravvivenza di circa tre mesi. Nelle
anemie, per insufficienza di ferro, le emazie conservano pi a lungo il
loro potenziale di rigenerazione, cosa che si traduce con la aumentata
persistenza del nucleo.

Variazioni della I rapporti tra il ferro e il processo di incarnazione dellIo sono


sideremia con let rafforzati dallo studio della variazione della percentuale del ferro nel-
lorganismo in funzione dellet. Tale percentuale debole nella prima
infanzia, per aumentare in seguito e raggiungere il valore definitivo
verso la pubert. Ci nonostante, il tasso di emoglobina (in grammi)
raggiunge il 15-16% nei neonati e nei primi giorni di vita, riflettendo cos
lintensit del processo di incarnazione che costituisce una nascita. In
seguito questo tasso diminuisce fin verso i tre mesi quando solo l8-9%.
Ci si pu domandare perch il tasso scende nel neonato considerato che
il latte praticamente non fornisce altro al lattante che ferro. Molto
semplicemente perch nel bambino devono dominare i processi vegeta-
tivi di crescita e di moltiplicazione. Senza questo eccesso di metaboli-
smo e di albuminizzazione, il bambino sarebbe incapace di costruire il
proprio organismo. Laumentata morbosit del bambino prima dei sette
anni legata a questa relativa mancanza di ferro. Tra gli undici e i tredici
anni, il peso medio del bambino aumenta del 25%. Durante questo
stesso periodo, il tasso del ferro cresce del 35%. in questo periodo che
lessere umano acquisisce una certa maturit, e lascia linfanzia per
Il Ferro 287

discendere definitivamente sulla terra. Segnaliamo anche che il tasso del


ferro serico raggiunge il suo valore definito verso il terzo anno di et, nel
corso del quale il bambino comincia a dire: Io.
Si potrebbe essere tentati, dal punto di vista medico, di supplire a
questa apparente carenza di ferro, ma sarebbe un grave errore discono-
scere le intenzioni della natura legando lIo allorganismo fisico troppo
prematuramente. Questo non significa per che ci si deve astenere
sistematicamente da una terapia marziale, se lo stato patologico del
bambino la giustifica.

Se lazione del ferro in relazione soprattutto col sistema ritmico, Ruolo del ferro al polo
essa si riversa tuttavia tanto verso il polo neuro-sensoriale che verso neurosensoriale
quello del metabolismo-movimento. La cellula nervosa, tanto specializ-
zata, si devitalizza, e corre continuamente il rischio di vedere degradare
le proprie albumine. Come lemazie, incapace di moltiplicazione, ma
al contrario di quella, non pu rinnovarsi, deve sussistere per tutta la
vita. dunque necessario che sia rivitalizzata dallesterno, per mezzo
del sangue e dellossigeno che il sangue apporta. Si rimane stupiti veden-
do che il cervello, che rappresenta meno di un quarantesimo del peso del
corpo, consuma da solo il 15% dellossigeno inalato, sebbene non com-
pia alcun lavoro fisico. Tale intenso apporto di ossigeno dimostra a che
punto i processi di degradazione del tessuto nervoso debbano essere
compensati. La respirazione del tessuto nervoso ha bisogno, anchessa,
di ferro sotto forma di fermenti respiratori, i citocromi.

Allaltra estremit, al polo metabolico, ritroviamo una funzione ...e al polo metabolico
legata alla presenza del ferro: la funzione biliare. Questa pu essere
considerata come il risultato del processo sanguigno. Esiste una polarit
tra il ferro, elemento minerale da una parte, e dallaltra il calore generato
dallIo nel sangue, calore senza il quale lIo non potrebbe manifestarsi.
Il ferro chiama lIo, il quale suscita il calore necessario alla propria
manifestazione. Nel fegato, i due elementi della polarit si dissociano: il
ferro si deposita e il calore sfugge sotto forma di bile, da sempre collega-
ta allelemento FUOCO. La cistifellea, dopo aver raccolto la bile, la
manda nellintestino tenue incontro ai grassi. Nel regno vegetale, i grassi
appaiono nel seme, al polo caldo della pianta, dove esse concentrano in
s stesse il calore solare. Come tutte le sostanze della natura esteriore i
grassi non possono entrare nel sangue se non dopo essere stati spogliati
delle proprie caratteristiche.
Questo processo per i grassi, figli del calore, pu avvenire solo
attraverso una forza al loro livello: quella del fuoco della bile. solo dopo
questo lavoro di degradazione che essi possono superare la parete del-
lapparato digerente, riversarsi nel sangue e diffondere il loro calore
nellorganismo.
288 Medicina antroposofica

Lo stesso ragionamento applicabile anche ai grassi animali, ben-


ch questi siano stati gi parzialmente trasformati; ma se, per la loro
animalizzazione, essi si avvicinano in un certo senso alluomo, se ne
allontanano per a causa della specificit animale. Tale specificit, es-
sendo di natura eterico-astrale, non appare nella loro composizione
chimica. Forse sarebbe possibile metterla in evidenza col metodo delle
cristallizzazioni sensibili, ma dal canto nostro ignoriamo se un simile
studio stato fatto a proposito dei grassi.

Calore e volont Per esercitare la volont indispensabile il calore; il freddo para-


lizza e non pu compiersi attivit muscolare in assenza di ferro, conte-
nuto nei muscoli sotto forma di mioglobina. Grazie ad essa, Marte pu
manifestarsi in unattivit esteriore (Cfr. sopra). Ci dimostra, ancora
una volta, fino a che punto sono intimamente legati metabolismo e
movimento; e quando Rudolf Steiner indica il polo inferiore delluomo
come quello del metabolismo e del movimento, lassociazione non ha
realmente nulla di arbitrario.
Riportiamoci adesso alla tabella 3 di pag. 215, vi troviamo, da una
parte, i disturbi dovuti allinsufficienza della I corrente di Marte (classi-
ficati per semplificazione nella predominanza della II, che va spesso alla
pari con una debolezza della I).
Dallaltra parte, troviamo, in alto a destra, le affezioni collegate a
un eccesso della I corrente di Venere. Paragoniamo ora questi due
gruppi di affezioni con ci che abbiamo detto sul ruolo del ferro nellor-
ganismo, e vedremo che le une e le altre possono essere considerate
come lespressione della carenza di questo metallo. dunque al ferro
che dobbiamo fare ricorso per il loro trattamento, o pi esattamente
alle forze di cui il ferro vettore. Vediamo adesso sotto quali forme
dobbiamo prescriverlo.

Solfuro di ferro ad Quando predominano i processi di assimilazione, allorch le ten-


eccesso di denze albuminizzanti si riversano al polo superiore, si deve opporre
albuminizzazione loro il ferro sotto forma di Pirite in triturazione, da principio in D3.
questo un farmaco indicato in molti casi, le bronchiti, laringiti, angine,
etc..., che reagiscono bene. Sar bene prescriverlo alternandolo col
Cinnabaris D20 trit. del quale abbiamo gi parlato nel capitolo prece-
dente.
La pirite anche uno dei componenti del Ferrum sulfuricum silici-
cum, specifico per lemicrania. Perch la pirite? Perch un solfuro di
ferro? Qual il ruolo dello zolfo? Rudolf Steiner ha descritto la sua
azione in maniera molto immaginifica: lo zolfo, dice, umetta le dita
che modellano lalbumina alla maniera del vasaio che si bagna le dita per
lavorare largilla. Lo zolfo serve cos da intermediario tra il ferro e le
albumine; esso conduce il metallo verso queste ultime.
Il Ferro 289

In certi casi, lo zolfo non sar sufficiente e bisogner ricorrere al Polmoniti e bronchiti
fosforo (Infludo, Ferrum phos. comp.). Nelle affezioni polmonari pi
gravi, polmoniti, pleuriti, bronchiti si dovr ricorrere allAconitum nap.
D3 50% / Bryonia D2 10% / Eccipiente q.b. al 100% e allAntimonium
tartar. D2 10% / Phosphorus D4 10% / Eccipiente q.b. al 100% dati
alternativamente ogni ora o ogni due ore in ragione di 10 gocce. Questa
medicina non contiene ferro, per cui si raccomanda di associare il
Ferrum Phosphoricum D8 per iniezioni sottocutanee, soprattutto in pre-
senza di febbre alta.

Quando nella tubercolosi polmonare, noi prescriviamo il Ferrum Il ferro nella


muriaticum 0,1% / Graphites D15 q.b. al 100%, agiamo sulle albumine sin tubercolosi
dallo stadio digestivo; la pirite agisce ad un altro livello, tra i processi
sanguigni e la respirazione (8). In linea di massima, il Ferrum muriaticum
da D3 a D6 sar indicato nei casi di insufficienza o di rallentamento della
digestione, nelle ptosi gastriche e nelle anemie con disturbi digestivi
noti. Bench strettamente legate al ferro, non riparleremo delle anemie
ipocromiche e delle clorosi gi trattate (cf. vol.I, pag.-). Ricordiamo
tuttavia che, in questi casi, si ricorre al processo ferro che esiste in
alcune piante piuttosto che al metallo stesso (Urtica dioica Fragaria
vesca). Nei casi gravi, sar bene cominciare con iniezioni del metallo
vegetalizzato: Urtica dioica ferro culta 0,1% fiale due o tre volte alla
settimana, nella fossa sovraspinale sinistra (9).

Nelle malattie febbrili, lIo costretto a compiere nellorganismo Il ferro nelle


uno sforzo eccezionale. Dopo essere riuscito a trionfare del processo convalescenze
morboso, esso tenderebbe a riposarsi, ad allontanarsi dallorganismo,
come se incarnarsi gli ripugnasse. Ha bisogno, e questo normale, di
riprendere fiato, ma necessario che esso non resti a lungo in questo
stato di indifferenza nei confronti dellorganismo. Noi laiuteremo a
ritrovare la strada del corpo fisico grazie al ferro meteorico associato ad
un estratto di pancreas, organo che costituisce per lIo un vero punto
dappoggio. Cos, durante le convalescenze, dobbiamo prescrivere il
Ferrum siderum D10 / Pancreina D6 trit. tanto quanto un pisello prima
dei tre pasti.

Quando la degradazione delle albumine minaccia il sistema nervo- Consolidamento del


so, dobbiamo usare il metallo puro ad alta dinamizzazione, perch sistema nervoso
miriamo al polo superiore.
Dobbiamo allora prescrivere il Ferrum met. da D20 e D30 in tutte
le affezioni degenerative del sistema nervoso, eventualmente in concor-
so con argento (cf. sopra). Potremo anche utilizzare un arseniato natura-
le di ferro, la scorodite, particolarmente indicata nei postumi di polio-
melite e nella loro prevenzione: Scorodite D10 fiale, uniniezione sotto-
290 Medicina antroposofica

cutanea ogni dieci giorni. Larsenico fa ricorso al corpo astrale arse-


nizzare, significa, astralizzare, diceva Rudolf Steiner e la sua combina-
zione col ferro sollecita il complesso superiore Io e corpo astrale nel
suo insieme.

Levico e le sue Levico, di cui abbiamo parlato precedentemente (cf. sopra), realiz-
indicazioni za un complesso di ferro, rame e arsenico che non si pu ripetere in
laboratorio. Rudolf Steiner (10) dice di queste acque minerali che com-
pensano in s le forze del ferro e del rame e che, grazie allarsenico,
estendono il campo dazione di tale effetto compensatorio. Se sommini-
strassimo un semplice miscuglio di ferro e di rame, non otterremmo una
compensazione, ma un annullamento dei loro effetti. In compenso, la
combinazione naturale dei due ha un effetto armonizzante. Tale effetto
trasferito su un piano superiore, quello astrale, grazie allarsenico.
Levico effettivamente una medicina notevole in certi squilibri del
corpo astrale come quelli che si riscontrano in diversi periodi dellinfan-
zia. E cos sar bene fare iniziare un trattamento con Levico D3 dil., da
cinque a dieci gocce secondo let, prima dei pasti. Nei bambini che
hanno la tendenza allinsonnia, si deve evitare di dare Levico la sera.

Ferro e funzione biliare Littero catarrale e i disturbi della secrezione biliare sono un
campo importante per la terapia marziale. Tuttavia ci sembrerebbe
imprudente stimolare la funzione biliare bloccata allinizio di unepati-
te. Sarebbe pi saggio cominciare a sbloccarla ricorrendo al Mercurius
dulcis D4 o D6 trit. In seguito, quando le feci cominciano a riprendere
colore, si potr usare il ferro sotto forma di unguento: Ferrum met. D1
ungt., applicato sulla zona epato-biliare. Si pu anche prescrivere il
metallo vegetalizzato: Chelidonium ferro cultum 0,1%.

Trattamento della Se ci si ricorda che abbiamo caratterizzato la II corrente di Marte


balbuzie col fatto di parlare e alloccasione anche gridare!, si sar portati
logicamente a usare il ferro nei disturbi delleloquio. Rudolf Steiner ha
raccomandato nella balbuzie luso della pirite. Si deve dare la Pirite 1%
o 5% in triturazione, tanto quanto un pisello tre vole al giorno, durante
o dopo i pasti. Dato al 5% prima dei pasti rischierebbe di provocare
disturbi digestivi.
Contemporaneamente, si deve applicare un po dunguento al
rame tra le spalle una volta al giorno (Cuprum met. D1 ungt.) allo scopo
di attenuare il carattere spasmodico di questa malattia. Questo un
notevole esempio di terapia che cerca di armonizzare due polarit. A
proposito della voce, bisogna anche ricordarsi che una voce debole,
spesso espressione di una certa timidezza, deve sempre orientare la
terapia verso il ferro.
Il Ferro 291

Il ferro, metallo dellincarnazione, dovr essere prescritto il pi Le bionde hanno


delle volte alle bionde e alle rosse, generalmente meno profondamente maggior bisogno di
incarnate, piuttosto che alle brune. Dobbiamo prescriverlo in maniera ferro delle brune
speciale agli albini per esempio sotto forma di Nontronite D12 trit., la
silice che orienta lazione del ferro verso la periferia. Questa stessa
forma potr essere usata nelle depigmentazioni cutanee: vitiligine, etc..
Bench ci possa sembrare paradossale, si deve fare ricorso al ferro
anche nelle melanosi, orientando per la sua azione verso lorgano in
causa (fegato, surrene). Si dovr pensare al ferro anche in presenza di
altri sintomi di incarnazione insufficiente, la freddolosit e il raffredda-
mento delle estremit. In questi casi lUrtica dioica 5% D3 un ottimo
farmaco. Ad uno stadio pi grave, questo rifiuto dellIo ad incarnarsi
correttamente potr provocare vertigini e tendenza alla sincope. Dovre-
mo allora prescrivere un farmaco proposto da Rudolf Steiner: il Ferrum
hydroxydatum 2% o 5% trit. Durante la gravidanza sar opportuno sup-
plire alla carenza di ferro col Ferrum pomatum D1 dil., 10 gocce tre vole
al giorno. Si pu anche far mangiare alla paziente una mela ogni sera,
mela nella quale 24 ore prima si saranno conficcati quattro chiodi, che
potranno essere usati di nuovo il giorno dopo.

Il ferro prezioso nel trattamento delle nevrosi e delle psicosi. Ferro e disturbi psichici
Aiuta i depressi a ritrovare il coraggio di vivere ed indicato soprattutto
allinizio della cura (eventualmente preceduta da una cura di Argen-
tum), in attesa che lo Stannum, che agisce pi in profondit, abbia fatto
effetto. Per questi ammalati dobbiamo usare il metallo vegetalizzato: il
Chelidonium ferro cultum 0,1% fiale, da due a tre iniezioni sottocutanee
alla settimana, nel punto di Murphy, perch attraverso il processo
biliare che cerchiamo di stimolare la volont. Pi genericamente il ferro
pu essere usato nelle paure e le angosce. La paura dellambiente, che
abbiamo collegato al polmone, si pu curare non solo col mercurio, ma
anche col ferro. In questo caso si deve dare lUrtica dioica ferro culta 0,1%
per bocca o per iniezioni. Nelle angosce, dobbiamo fare ricorso al
Ferrum arsenicosum o al Levico (da D6 a D12 e altre), tenendo conto cos
della componente astrale di questo sintomo. Nei soggetti affaticati,
angosciati, dai tegumenti infiltrati spesso donne il Ferrum arsenico-
sum D3 trit. d buoni risultati.
Queste poche indicazioni che riguardano il ferro non pretendono
di esaurire largomento; esse vogliono essere solo un filo conduttore
attraverso la vasta gamma di terapie marziali e dimostrare come sia
fondato il proverbio qui nescit Martem nescit artem.
292 Medicina antroposofica

NOTE

1 Rudolf Steiner, La saggezza dei Rosacroce, Monaco 22 maggio 6 giugno 1907,


Ed. Antroposofica, Milano, 1983.

2 Rudolf Steiner, La scienza occulta nelle sue linee generali, op. cit.

3 Pelikan W., I sette metalli, op. cit.

4 Convegno medico di Arlesheim, 1973. Resoconto delle conferenze, Weleda.

5 Speck B., Diurnal Variation of Serum Iron and the Latent Ironbinding in Normal
Adults, in Helv. Med. Acta, 1968, 34/3.

6 Nel gioco di parole tra Marte e artem, ritroviamo le due tendenze che Marte-
Ares e Vulcano-Efesto simbolizzano (ars = tecnica, elaborazione).

7 Rudolf Steiner: conferenza del 23 marzo 1920, op. cit.

8 Holtzapfel, riprendendo le indicazioni di Rudolf Steiner, raccomanda per il


bambini:
Ferrum carbonicum da D3 a D6 per i disturbi metabolici;
Ferrum muriaticum D6 per i disturbi circolatori;
Ferrum citricum D8 per i disturbi respiratori;
Ferrum met. D10 nelle cefalee del periodo scolare.
(Holtzaphel W., Kupfer und Eisen in der kindlichen Entwikklung, Korre-
spondenz-Bltter fr rzte n 30, marzo 1957).

9 in questo punto del corpo di Sigfrido che si era posata una foglia di tiglio,
mentre leroe nordico si bagnava, per rendersi invulnerabile, nel sangue del
drago che aveva ucciso. di una ferita ulteriore in questo punto, il solo
rimasto vulnerabile, che leroe morir pi tardi. In ogni uomo, questo un
punto particolarmente sensibile alla terapia marziale, soprattutto quando
questa mira particolarmente alla respirazione o alla circolazione, cio al
sistema ritmico.

10 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, op. cit.


293

Capitolo XXIX

Il Rame

Attirando lo sguardo, invitando la mano a toccarlo, il rame suscita La seduzione


pi di ogni altro metallo la simpatia. Gli oggetti di rame mettono in una del rame
casa una nota calda e intima. Al contrario del ferro, sempre aggressivo, il
rame sollecita lamicizia. Uno strumento in ferro incita allazione, il
rame accogliente, per autonomasia il metallo dei recipienti oggetti
destinati a ricevere.
Un oggetto in ferro sempre preso a malincuore, ed per questo
che gli utensili, come i coltelli per esempio, sono muniti generalmente
di manici di legno. Un coltello tutto in metallo taglia lappetito pi del
cibo. Certi iniziati provano una vera ripugnanza ad afferrare un oggetto
in ferro. Il rame, invece, piacevole da toccare, piace tenerlo in mano,
perch il calore del corpo viene incontro a quello che si sprigiona da lui.

Il rame, ben lucidato, possiede un vivo scintillio rosa che richiama La bellezza
lincarnato della pelle. Uno specchio in rame ci rimanda unimmagine dei colori
colorita di persona in perfetta salute. Lasciato allaperto, il metallo
comincia a prendere toni pi caldi, poi si appanna progressivamente
fino a raggiungere una colorazione bronzea. Col tempo si copre comple-
tamente di una patina verde mandorla che, preservandolo dalle intempe-
rie, ne mette in risalto leleganza, facendone la copertura ideale delle
cattedrali. Che differenza col ferro, che il cancro della ruggine finisce col
corrodere completamente!

I colori generati dal ferro si impongono per la loro quantit; essi si


spandono dappertutto, lasciano poco posto al biancore. Quelli del rame,
viceversa, pi rari, colpiscono per la loro qualit, la loro vivacit, come
lo prova la cangiante bornite i cui riflessi iridati, nella vetrina dei
minerali, attirano lo sguardo sin dal primo momento. Cos il rame
sveglia il piacere dei sensi, e non senza ragione che gli alchimisti lo
chiamavano meretrix metallorum la cortigiana dei metalli. Il rame
294 Medicina antroposofica

veramente il metallo di Afrodite, che attira, come lei, tanto lo sguardo


che la mano.

La polarit Se si ordinano i metalli su un cerchio, come abbiamo fatto nella


rame-ferro figura 9 di pag.-, il rame e il ferro occuperanno posizioni simmetriche in
rapporto a lasse che passa per loro, dimostrando cos delle polarit che
li contrappongono. Se consideriamo la loro affinit elettrica, troviamo
una perfetta simmetria tra lelettropositivit del ferro che si valuta in +
34 e lelettronegativit del rame a 34. Il rame un metallo abbastanza
duro e viene dopo il ferro nella classificazione dei sette metalli principa-
li in ordine di tenacit come dimostra la seguente graduatoria:

Ferro 60 Stagno 3,9


Rame 35 Piombo 2,4
Argento 28 (Mercurio 0)
Oro 16

Tab. 10: Tenacit dei sette metalli principali in Kg/mm2

La durezza del rame aumenta ancora con lincrudimento, cio


quando lo si lavora, ma un riscaldamento moderato consente di fargli
ritrovare tutta la sua malleabilit, che non perde nel corso di un brusco
raffreddamento. Non si pu dunque temprare il rame come il ferro. In
lega con lo stagno, il rame forma il bronzo (cf. sopra), pi duro del rame
ma meno duro del ferro, ma che permette almeno la fabbricazione di
utensili. Contrariamente al ferro, il bronzo non fa scintille da acciarino,
cio non d faville quando lo si batte con una pietra. Per questo, nelle
polveriere, si usano attrezzi di bronzo e si esclude ogni pezzo di ferro
che rischierebbe di provocare una scintilla fatale.
La malleabilit del rame ne fa il metallo per eccellenza del calde-
raio. Gli si possono dare tutte le forme volute. Nellantagonismo tra il
rame, che subisce la sollecitazione e lacciaio indeformabile del martello
che gliela impone, ritroviamo tutto quello che oppone Venere e Marte.
Il rame anche il metallo che si presta meglio al lavoro dellincisore, che
accetta nei minimi dettagli lincisione del bulino o laggressione dellaci-
do. Tale rimarchevole sensibilit del rame appare in maniera stupefa-
cente nel metodo delle cristallizzazioni sensibili di Pfeiffer dove il cloru-
ro di rame si dimostra capace, pi di ogni altro sale, di rivelare le forze
eteriche. La tabella della pagina seguente riassumer la polarit tra il
ferro e il rame.
Il Rame 295

Caratteristiche Rame Ferro

Reazione alla luce brillante, tinta calda opaca, tinta grigia


Sonorit dolce aspra
Contatto piacevole spiacevole
Conduttivit elettrica e buona cattiva
termica
Malleabilit prende facilmente si lascia lavorare a freddo
le forme con difficolt
Utilizzazione recipienti (recettivit) armi, attrezzi
(aggressivit)
Permeabilit allelettricit al magnetismo
Affinit elettrica negativa (-34) positiva (+34)
Valenza primaria monovalente bivalente
Colori del minerale vari, brillanti e terrosi,
abbastanza rari molto diffusi

Tab.11: La polarit rame/ferro

Bench antagonisti, il rame e il ferro si danno la mano, sia nelluo- Rame e ferro
mo che nella natura. Questa propriet stata messa a profitto sul piano si danno la mano
tecnico quello della sub-natura! in tutti quegli apparecchi che fanno
ricorso contemporaneamente allelettricit e al magnetismo (elettroca-
lamite, dinamo, motori elettrici, trasformatori, rel, ecc.): il rame, buon
conduttore di elettricit, consente la formazione di campi magnetici di
intensit variabile, che solo il ferro pu concentrare e condurre. Ognu-
no dei due metalli da solo non sarebbe capace di realizzare ci che la
loro unione consente. Una tale associazione di forze della sub-natura
rischia, se non stiamo attenti, di minacciare la libert umana. Ci non
significa che ci si deve rifiutare di servirsene, ma deve indurre alla
vigilanza, al risveglio della coscienza che lunica cosa che pu permet-
tere una vera padronanza morale di tali forze.

Il rame non sarebbe il metallo di Afrodite se non accettasse di Affinit chimiche varie
legarsi a numerosi elementi. Conserva tuttavia, se non una vera nobilt,
comunque una certa eleganza che traspare nella bellezza dei suoi sali.
Gli acidi, anche deboli, lo attaccano facilmente, ma queste combinazio-
ni sono instabili e torna agevolmente allo stato metallico. per questo
motivo che si trova spesso allo stato nativo sotto forma di belle arbore-
scenze. Esso dunque, anche per le sue propriet chimiche, la meretrix
metallorum.
In ragione di tali numerose affinit, i minerali di rame sono molto
vari. rappresentata lintera gamma dei colori: il rosso e il bruno della
296 Medicina antroposofica

cuprite dai cristalli dai bagliori metallici per un indice di rifrazione che
supera quello del diamante; il giallo dorato della calcopirite, il verde
della malachite, dellolivina e del brillante dioptasio, il blu dellazzurri-
te e il violaceo della covallite. La bornite riunisce da sola nelle sue
iridescenze tutta la ricchezza di questa tavolozza. Anche il nero rap-
presentato da certe variet di calcosite.

Minerali principali I principali minerali di rame sfruttati sono i solfuri, situati general-
mente in profondit. Quando i filoni sono vicini alla superficie, subisco-
no linfluenza degli agenti atmosferici e si trasformano in carbonati
(malachite e azzurrite) o in ossidi (cuprite). Il rame spesso associato al
proprio antagonista, il ferro, come largento lo al piombo e forma
con lui diversi minerali (bornite, calcopirite, erubescite).

Geografia del rame La ripartizione del rame sulla superficie della terra presenta delle
particolarit interessanti. Per afferrarla, bisogna rappresentarsi la terra
o uno stadio molto precedente alla sua evoluzione. Se ammettiamo la
teoria di Wegener sulla deriva dei continenti, possibile su un globo
terrestre rimetterli al posto che verosimilmente occupavano prima di
questa deriva. Diciamo bene globo terrestre, perch su un mappamondo
o un planisfero, loperazione non pi possibile, a causa della deforma-
zione che i contorni hanno subito, per essere stati proiettati su una
superficie piana. tuttavia possibile dare unimmagine del risultato di
una tale operazione (fig.18). Come si vede, le zone periferiche sono
fortemente deformate; soltanto lAfrica, situata al centro, conserva pi
o meno la sua forma. Vediamo cos lAmerica del Sud coincidere con
lAfrica, e lAmerica del Nord con lEuropa, mentre resta vuoto il posto
che verosimilmente occupava lAtlantide. Viene a trovarsi ad est del-
lAfrica il continente australiano che faceva parte probabilmente del
continente scomparso di Lemuria. La massa continentale costituita
dalla riunione dellEuropa, dellAfrica, delle Americhe e dellAustralia,
costituisce quello che Wachsmuth (1), lavorando sui dati di Rudolf
Steiner, chiama il polo Atlantico. La terra, dalla quale la Luna non si era
ancora staccata, aveva allora la forma di un ellissoide di rotazione
(fig.19). Una delle estremit formava il polo Atlantico, laltra il polo
Pacifico, da cui si pi tardi staccata la Luna. Sulla massa ricostituita del
polo Atlantico (fig.18) abbiamo riportato i principali giacimenti di
rame: Canad, Nuovo Messico, Cile, Katanga, Urali e Australia. Li
vediamo ordinarsi su un piccolo cerchio che approssimativamente ha
come centro il massiccio dellHoggar, sul tropico del Cancro. Il raggio
di questo cerchio corrisponde ad un angolo al centro di 4620', ossia
esattamente il valore dellangolo sotto il quale osserviamo Venere il
pianeta del rame al momento della sua maggiore elongazione. Le
figure 18 e 19 richiedono alcune osservazioni.
Il Rame 297

Fig.18: Il polo Atlantico e il cerchio di rame


EU: Europa. AS: Asia. AM.N.: America del Nord. AM.S.: America del Sud.
AT: Atlantide. LE: Lemuria. AU: Australia.
Giacimenti principali: 1: Nuovo Messico (U.S.A.) 2: Canad. 3: Urali. 4:
Australia. 5: Katanga
Circolo del rame

Esse sono in parte ispirate da quelle che figurano nel libro di


Wachsmuth, ma presentano alcune differenze:
1. Il polo Atlantico posto sul tropico del Cancro, mentre Wach-
smuth lo pone sullequatore. Di conseguenza, il polo Pacifico posto
pi in basso; corrisponde nella figura 19 alla fossa dei Tonga, la pi
profonda di tutti gli oceani (10882 m.).
2. LAustralia posta contro il continente africano, mentre Wach-
smuth la lascia pi o meno al suo posto attuale, ad est della Lemuria. Si
pu pensare che quando la luna uscita dalla terra (al polo Pacifico), il
continente Lemuro-australiano andato alla deriva e in parte caduto
nel vuoto cos creatosi. LAustralia attuale, che costituiva la parte
occidentale della Lemuria, proprio per questo sarebbe stata lunica a
298 Medicina antroposofica

Fig.19: Lellissoide terrestre prima della separazione dalla Luna

non naufragare. In appoggio a questa tesi, teniamo presente lesistenza di


un pianoro sottomarino che si estende dallAustralia alla fossa dei Ton-
ga, che sarebbe in questo caso un resto della Lemuria. Anche il continen-
te asiatico ha probabilmente subito una leggera deriva verso est, dando
origine al mar Rosso, al golfo Persico e forse anche al mar Caspio. Si pu
supporre che allepoca della formazione del rame, la terra girava su s
stessa attorno ad un asse Hoggar-Tonga, restando il polo Antartico
orientato verso il Sole. Il cerchio del rame allora il luogo geometrico
dei punti dai quali si vede Venere al momento della maggior elongazio-
ne, subendo cos la sua influenza in modo privilegiato. Ci confermereb-
be lindicazione di Rudolf Steiner secondo la quale il rame nato sotto
la diretta influenza di Venere (2). Osserviamo anche che quando noi
superiamo il cerchio del rame in direzione dellAsia, il rame diventa
sempre pi scarso.

Il rame nel regno Per in piccole quantit si trova del rame su tutta la terra. Bench
vegetale... molto meno abbondante del ferro (Cfr. tavola 8, pag. 286) non ha per
nella natura un ruolo meno importante. La sua presenza allo stato di
Il Rame 299

tracce sembra necessario per la formazione della clorofilla, bench


questa non ne contenga, e la sua assenza nei vegetali provoca delle
malformazioni che interessano soprattutto le foglie. In una conferenza
del 31 ottobre 1923, Rudolf Steiner parla di esperimenti fatti a Stuttgart
su alcune piante nelle quali delle dinamizzazioni di rame hanno provo-
cato la comparsa di ondulazioni su tutto il perimetro delle foglie. Se
tracce di rame sono indispensabili ai vegetali superiori, al contrario
questo metallo tossico per quelli inferiori: funghi e alghe. Osserviamo
anche che la presenza di rame sembra indispensabile allattivit della
vitamina B1 la cui abbondanza nei tessuti vegetali e animali varia col
variare di questo metallo.

Il rame indispensabile al regno animale quanto a quello vegetale. ...e nel regno animale
Lo troviamo in numerosi invertebrati sotto forma di emocianina, un
pigmento respiratorio nel quale ha un ruolo analogo a quello del ferro
nellemoglobina degli animali a sangue caldo. Gli animali respirano
ricorrendo al rame (molluschi, celenterati, crostacei) che possiedono
tutti un carattere comune: la predominanza del metabolismo e delle
funzioni di assimilazione. Cos, unostrica quasi interamente costituita
da una massa di albumina vivente, poco strutturata e incapace di tollera-
re nel proprio organismo lelemento minerale, che rigetta sotto forma
di conchiglia. Le mancano tutti i processi di esteriorizzazione dellani-
male superiore in rapporto alla presenza del ferro lo spostamento, il
verso. Unostrica infatti non altro che assimilazione, interiorizzazione
e vita. C una ragione perch Venere stata da sempre rappresentata
nascente dallelemento nutritivo marino nel cavo di una conchiglia. Ella
non , come troppo spesso si pensa, il simbolo delle funzioni lunari di
riproduzione, ma quello dei processi di assimilazione di recettivit e di
interiorizzazione che predominano nel sesso femminile, di avvolgimen-
to e protezione come la conchiglia per il mollusco.
Opposti ai molluschi, troviamo gli uccelli, animali aerei, forte-
mente disseccati. Curiosamente, in loro, il rame si spostato alla perife-
ria, e, per alcuni di essi, come il touraco, ha un ruolo nella pigmentazio-
ne del piumaggio. Non pi lassimilazione a dominare, ma laspetto
esteriore altro elemento venusiano. Il rame qui al servizio di unaltra
forma di astralit. In linea di massima, il rame interviene nella pigmenta-
zione animale e umana. I peli del coniglio bianco sono meno ricchi di
rame di quello dei conigli scuri, e, nei cani e nei gatti chiazzati o tigrati,
i peli scuri ne contengono pi di quelli chiari. Nelluomo, la formazione
della melanina legata alla presenza del rame.

Tutti i tessuti dellorganismo umano contengono rame. Un sogget- Il rame nellorganismo


to di peso medio ne contiene da 0,2 a 0,3 grammi ossia circa dieci volte
meno del ferro.
300 Medicina antroposofica

Contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, non il rene,


organo di Venere, il pi ricco di rame, ma il fegato, organo venoso di
assimilazione. Forse questo fatto traduce semplicemente un processo di
approvvigionamento simile a quello che esiste per il ferro. Milza e
polmone sono, viceversa, al di sotto della media. Il siero delluomo ne
contiene circa 97% e quello della donna 106/%. Vi dunque inversione
di rapporto ferro/rame secondo il sesso, a vantaggio del ferro nelluomo
e del rame nella donna. Nella donna incinta, il tasso di rame serico
aumenta sino a 230%. In genere cresce proporzionalmente allattivit
metabolica. Aumenta cos nellipertiroidismo, e lo stesso nel cancro.
Come ha dimostrato H. Mller, le variazioni del rapporto rame serico/
ferro serico costituiscono una preziosa guida nel trattamento e nella
diagnosi dei malati di cancro (3). interessante notare anche laumento
del rame serico in alcune malattie mentali quali la schizofrenia e lepiles-
sia, malattie nelle quali lIo non assicura pi le funzione di controllo del
corpo astrale. Si constata anche un rialzo del tasso di rame serico nelle
affezioni biliari accompagnate da ittero, nelle quali il processo ferro
carente.

Tossicit del rame Il rame stato a lungo accusato di essere un potente veleno.
certamente molto meno velenoso del piombo e del mercurio, e pu
anche avere un effetto salutare. Cos, gli operai che lavorano il rame si
sono dimostrati pi resistenti al colera. Simonin (4) non menziona
malattie professionali dovute al rame. Tuttavia, ingerire grosse quantit
di sali di rame provoca disturbi digestivi: diarrea, vomiti, spasmi gastrici
e disfagia.
Le conseguenze dellingerimento di piccole quantit di rame sono
state notevolmente descritte da Hugo Schultz (5): compaiono sintomi
psichici quali malinconia, depressione, panico, paura della morte, diso-
rientamento, perdita della memoria e fuga delle idee. A questi disturbi
della coscienza si aggiungono vertigini, sensazione di pesantezza, un
afflusso di sangue al cervello; il polso si accelera, diventa piccolo e duro,
tutto il corpo si raffredda. Liperemia del polmone si traduce in una
sensazione di pressione, di tensione, e in unintensa dispnea. Si notano
anche profuse sudorazioni e la raucedine causata dallinfezione delle
mucose. I muscoli sono sede di crampi e contratture dolorose. Tutti
questi sintomi descritti da Schultz denunciano linsufficienza o lassenza
di controllo del corpo astrale da parte dellIo.

Il morbo di Wilson Il morbo di Wilson o degenerazione epato-lenticolare unaffezio-


ne ereditaria legata ad un difetto del metabolismo del rame e degli
aminoacidi. Esso caratterizzato da rigidit muscolare, tremori, distur-
bi psichici e oculari. Comporta inoltre un curioso sintomo: la pelle
sembra come se ci si fosse infiltrata dellaria e d limpressione toccan-
Il Rame 301

dola di ovattata imbottitura, che prende in un certo senso un eccessivo


carattere venusiano. Fortunatamente, si tratta di una malattia rara, ma
abbastanza spesso si riscontra questo sintomo cutaneo in forma meno
grave dove la pelle d semplicemente limpressione di grande delicatezza
ed elasticit. Ne sono risparmiati solo i contorni degli occhi e queste
persone si fanno notare subito per le occhiaie persistenti che si incassano
nei tessuti vicini.

Il rame, dice Rudolf Steiner, imparentato con i processi della Rame e assimilazione
zona inferiore dellorganismo, a tutto ci che si compie al di sotto del
diaframma, allassimilazione, al calore, come allelaborazione della linfa
e del sangue. Dobbiamo quindi usare questo metallo a basse dinamizza-
zioni le cui affinit col polo inferiore dellorganismo gi conosciamo
(Cfr. sopra). Tra tutte le osservazioni che riguardano ammalati per il
quali Rudolf Steiner aveva consigliato il rame, la dinamizzazione pi
alta che abbiamo potuto trovare, per quel che ci riguarda, una D10; si
tratta comunque di una indicazione isolata. Le pi usate vanno dalla D4
alla D6. In una conferenza tenuta a Torquay il 14 agosto 1924, egli
spiega a questo proposito: Quando si somministrava ad un neofita
dellantica Caldea, dopo averlo accuratamente preparato con esercizi
spirituali, del rame dosato molto abilmente oggi diremmo ad alta
dinamizzazione omeopatica egli aveva limpressione che le sue parole
avevano un calore maggiore (...) perch i nervi che vanno dalla laringe al
cervello si riscaldavano anche essi. La stessa alta dinamizzazione di rame
provocherebbe ai nostri contemporanei un malanno alla laringe. Al di
sopra del cuore, il rame in collegamento con la laringe, al di sotto con
lapparato digerente. Altrove (16), Rudolf Steiner precisa che tale azio-
ne del rame al polo digestivo concerne quei processi che si compiono al
di l della parete intestinale. Siamo dunque senzaltro nel campo dellas-
similazione e in quello dellirradiamento renale..
Il rame sar allora il farmaco di base nei disturbi dellassimilazione
quali si possono manifestare in caso di insufficienza della I corrente di
Venere (Cfr. tavola 3, pag. 225). Magrezze, cachessia, denutrizione, ecc.,
si devono curare con Cuprum sulfuricum da D4 a D6. Spesso, luso del
rame sotto forma di unguento pu dare ottimi risultati. Nel lattante
atrepsico, si devono frizionare le gambe con pochissimo unguento
(lequivalente di una lenticchia) Cuprum met. D1 25%.

Una delle indicazioni principali del rame la tubercolosi addomi- Un farmaco per le
nale. Nelle tubercolosi del tenue si deve prescrivere Coffea tosta 1% / tubercolosi addominali
Cuprum sulf. D2 5% / Plumbum met. D15 90% / Eccipiente q.b. al 100%
lequivalente di un pisello tre volte al giorno. Viceversa, per lintestino
crasso, si deve utilizzare Mercurius vivus D4 10% / Nasturtium off. 5%/
Stannum met. D14 10% / Eccipiente q.b. al 100% (Cfr. sopra). Nelle
302 Medicina antroposofica

tubercolosi renali, si deve ricorrere ad un carbonato di rame, la malachi-


te, e si deve prescrivere: Malachite D6 trit. lequivalente di un pisello tre
volte al giorno.

Il riscaldatore Il rame ha una rimarchevole azione sullorganismo di calore. Si


deve prescrivere alle persone freddolose, a quelli che soffrono di freddo
alle estremit, e nelle affezioni conseguenti a questo stato (fibromi,
appendiciti, cistiti, ecc.). A questi ammalati si devono frizionare gli arti
con Cuprum met. D1 ungt. Sar bene far portare loro delle solette che
includono una sottile lamina di rame. Nelle appendiciti, si devono
prescrivere frizioni alle ginocchia, sempre con lo stesso unguento, poi-
ch esiste una relazione tra ginocchia e appendice che gli agopuntori,
crediamo, conoscono bene. In caso di mani fredde si potranno impegna-
re gli ammalati a eseguire ogni sera degli esercizi con una sfera di rame.
(Si tratta, ben inteso, di rame rosso, non di ottone).

Rame e anemie Per la sua azione sullematopoiesi, si deve prescrivere il rame nelle
anemie. Ci sono anemie che non reagiscono affatto al ferro se non si
ricorre contemporaneamente al rame. Anche in questo caso rame e
ferro si danno la mano. In linea di massima, ununzione giornaliera della
zona splenica con lunguento al rame basta a completare una terapia
marziale e ad assicurarle efficacia.

Rame e circolazione Il rame anche la medicina base delle stasi venose varici, emor-
venosa roidi, stasi portale, ecc. ed probabile che il suo effetto di riscaldamen-
to delle estremit sia dovuto alla sua azione stimolante della circolazio-
ne venosa. In effetti, il sangue venoso che cede alla gravit (Cfr. sopra) e
stagna nei vasi che dilata, costituisce un ostacolo indiretto alla circola-
zione arteriosa. Togliendo questo ostacolo, attivando la circolazione
venosa, si facilita insieme quella arteriosa. Anche qui, Venere e Marte si
danno la mano e si completano. Il trattamento deve essere essenzialmen-
te esterno: frizione delle gambe in direzione del cuore, due o tre volte
alla settimana, con un poco di unguento Cuprum met. D1 o anche con la
Lozione tonica al rame Weleda e portare solette di rame. Si deve completa-
re con un trattamento interno: Kalium aceticum stibiatum D3 trit., lequi-
valente di un pisello tre volte al giorno, ed eventualmente Hirudo e
Lachesis. Le frizioni delle gambe ricorrendo allunguento al rame devono
essere prescritte, in caso di gravidanza, sistematicamente.

Un antispasmodico Le forze del rame, dice Rudolf Steiner, si oppongono in un certo


senso a quelle del ferro e, di conseguenza, dobbiamo ricorrere a loro
quando la I corrente di Marte si manifesta troppo intensamente. E cos
nelle ipertensioni collegate ad un eccesso di irradiamento renale Chamo-
milla cupro culta 0,1%, per iniezioni sottocutanee due o tre volte la
Il Rame 303

settimana, sar un farmaco di prima qualit per togliere lo spasmo


arterioso. Il rame, sotto tutte le forme, costituisce il farmaco antispa-
smodico per eccellenza e va prescritto nei crampi sotto forma di un-
guento, particolarmente nelle coliche peri-ombelicali dei bambini (re-
sponsabili di tante appendicectomie inutili), nei pilorospasmi e nelle
stipsi spasmodiche. Le frizioni si devono fare girando lentamente attor-
no allombelico in senso orario e premendo moderatamente.
Un luogo di elezione per lazione del rame costituito dal plesso
solare. Lazione antispasmodica del rame pu essere vantaggiosa anche
nei tics e nella corea di Sydenham o ballo di S. Vito, di cui abbiamo gi
parlato. Il rame sar il farmaco base nelle spasmofilie e nelle tetanie.
Holtzapfel raccomanda in questi casi la forma Chamomilla cupro culta
0,1% per bocca.
Anche le forme di tossi spasmodiche, tra cui la pertosse, sono
curabili col rame sotto forma di Cuprum acet. D3 dil.. Ricordiamo
lazione del rame nella balbuzie (Cfr. sopra). Anche nellasma, di cui
abbiamo segnalato il collegamento col rene, il Cuprum D5 trit. permet-
ter di agire sullo spasmo bronchiale. Sarebbe daltronde indicato pre-
scrivere a tutti gli asmatici unzioni della zona renale (angoli costo-
vertebrali) con Cuprum met. D1 / Tabacum D6 ungt.

Questa terapia cos semplice applicabile in tutte le affezioni Rame e reni


croniche che implicano una partecipazione del rene: insufficienza rena-
le, nefrite, nefrosclerosi, cos come nei disturbi psichici legati ai reni la
cui caratteristica lemancipazione del corpo astrale in rapporto allIo e
che Treichler (7) caratterizza in modo lapidario con due parole: agita-
zione-ebetismo, indicando cos i sintomi principali tra i quali oscillano
questi malati.

Il rame, dice ancora Rudolf Steiner in una conferenza del 29 agosto Rame e
1924, aiuta lorganizzazione dellIo a ristabilire il proprio equilibrio di ipertiroidismo
fronte al corpo astrale. Questo metallo costituisce cos il farmaco-tipo,
non solo delle affezioni psichiche gi segnalate, ma anche di quelle nelle
quali lemancipazione del corpo astrale interessa pi specialmente il
piano funzionale. Questo avviene nel morbo di Basedow, per il quale la
medicina antroposofica prescriva dabitudine la Chalcosina D4 o la Cu-
prite D4. In un caso, posteriore alla pubblicazione del I volume, in cui la
Cuprite non aveva dato i risultati previsti, abbiamo ottenuto una seda-
zione spettacolare della tachicardia, scesa da 140 a 80 in due settimane,
ricorrendo al metallo vegetalizzato. Melissa cupro culto 0,1%, sommini-
strato per bocca in ragione di 10 gocce tre volte al giorno. Ricordiamo,
bench ci concerne un altro metallo, che questi ammalati in seguito
possono stabilizzarsi con applicazioni di unguento Argentum met. D1
sulla zona anteriore del collo, al momento di coricarsi. Leccessiva
304 Medicina antroposofica

influenza del corpo astrale sullorganismo pu, invece di essere generale


come nellipertiroidismo, localizzarsi in alcuni organi, come possiamo
osservare nelle ulcere gastro-duodenali. Anche qua il rame pu essere
usato come complemento dellargento (Cfr. sopra). In questi ammalati,
esiste generalmente una partecipazione della sfera renale; cos Hauschka
(8) ha raccomandato di associare al rame un estratto di ghiandola surre-
nale sinistra. Ispirandoci a questa idea, potremmo prescrivere: Malachite
D6 / Surrenina sinistra D6, 10 gocce prima dei tre pasti.
Per finire, citiamo anche una curiosa indicazione di Rudolf Steiner
che concerne il rame (9), bench essa non sia a dire il vero di ordine
terapeutico: Il rame d la facolt di trovare della analogie. Sotto la sua
influenza, il pensiero non pi ostacolato dallelemento fisico del
cervello.
Variet dei minerali, ricchezza dei colori molteplicit delle appli-
cazioni terapeutiche caratterizzano il rame. Se gli alchimisti hanno
potuto paragonarlo ad una cortigiana, noi medici potremmo, chiamarla
la domestica tuttofare, avvicinandoci cos allimmagine della casalinga
economa di cui si era servito Lievegoed per illustrare la I corrente di
Venere.

NOTE

1 Wachsmuth G., Levolution de la terre, op. cit.

2 Rudolf Steiner, Le entit spirituali nei corpi celesti e nei regni della natura,
Helsinki 3-14 aprile 1912, Ed. Antroposofica, Milano, 1985.

3 Mller H., Prcancrose, mthodes de diagnostic et prophylaxie, Colloquio


medico d'Arlesheim, 1973. Atti delle conferenze, Weleda.

4 Simonin, Mdecine du travail, Maloine, Paris.

5 Schultz H., Wirkung und Anwendung der unorg Arzneistoffe.

6 Rudolf Steiner, Fondamenti scientifico spirituali della terapia, Dornach 11-18


aprile 1921, Ed. Antroposofica, Milano, 1987.

7 Rudolf Treichler, medico psichiatra antroposofico autore di numerosi lavori


psichiatrici parecchi dei quali sono stati pubblicati dalle Editions du Centre
Triades in particolare: Biographie et Psychologie: volution, troubles et maladies
de l'me humaine (1988) e Pour une psychiatrie diffrente: Dynamique de la
schizophrnie (1983).

8 R. Hauschka, medico, fondatore dei laboratori Wala.

9 Conferenza del 13 ottobre 1906.


305

Capitolo XXX

LOro

Se il rame suscita la simpatia, loro suscita la meraviglia, meraviglia Il metallo solare


molto ben espressa da questa piccola parola della nostra lingua dove
ritroviamo la vocale O nelle interiezioni che indicano il nostro stupore
e la nostra ammirazione. Si pu realmente e in molti modi ad-or-are
loro. Non certo per caso che ritroviamo le stesse lettere o-r per
indicare la preghiera e la bocca, in or-azione per esempio. Gli etimologi
obietteranno che la parola oro che serve a indicare il metallo viene dal
latino Aurum, ma non troviamo forse in AU lidea di preghiera, come
nellAUM degli antichi ind? Ritroviamo la sillaba or nella parola or-
igine, che si potrebbe tradurre con: ci che stato creato con la bocca
(or-almente), o meglio dal Verbo. Loro quindi il metallo del Verbo,
dello spirito. Non potremmo dire la stessa cosa di alcun altro metallo.
Loro bello, brillante e manifesta sin dallinizio la sua affinit
con la luce del sole. Per parlare delloro, bisogna averlo sotto gli occhi.
Comprate un foglio doro (1) da un corniciaio o da un doratore, chiede-
tegli di metterlo tra due lastre di vetro e contemplatelo, lasciatelo
parlare, ha tante cose da raccontarvi. Loro ama brillare, ama la luce al
punto tale che cerca di occupare la superficie pi grande possibile e si
lascia stendere in fogli il cui spessore non supera i dieci millesimi di
millimetro; in altre parole bisogna sovrapporne diecimila per ottenere
lo spessore di un millimetro, e dei grammi doro possono ricoprire un
metro quadrato di superficie. Guardate adesso il sole attraverso la vostra
lamina doro; sembrer verde. Effettivamente, una lamina simile cos
sottile che lascia passare la luce conferendole una tinta verde.
I giochi delloro e della luce ci riservano ancora altre sorprese. Se
si precipita loro in una soluzione del proprio cloruro, si vede apparire
una bella tinta rossa: la porpora di Cassio. Loro racchiude in s cos tre
tinte: il giallo dorato riflesso dalla propria superficie, che sta nel mezzo
tra la porpora delle soluzioni colloidali e il verde della trasparenza. Si
pu realizzare un esperimento che prova indiscutibilmente questa posi-
zione centrale del giallo tra il rosso e il verde: illuminate una superficie
306 Medicina antroposofica

bianca con due luci diverse, una rossa e laltra verde, otterrete una
superficie gialla. Daltra parte possibile variando la proporzione di
rosso e di verde, ottenere tutta la gamma di sfumature che separano
queste due tinte. Se guardate la superficie gialla cos ottenuta attraverso
un prisma, la vedrete sdoppiarsi in due superfici, una rossa e laltra
verde!
Loro cos contiene in s una triade: i suoi due colori complemen-
tari, il rosso e il verde, che si oppongono, e il suo elemento ritmico
evidenziato dalla bella luminosit dorata. Non curioso ritrovare qui la
stessa polarit rosso-verde scoperta studiando la clorofilla e lemoglobi-
na ? (Cfr. sopra). Vediamo in questo modo delinearsi un rapporto tra
loro e le zone ritmiche della pianta e delluomo.
La luminosit delloro stata sempre paragonata alla luce del sole,
proprio come il riflesso dellargento a quella della Luna. Sappiamo
benissimo, insieme ai fisici, che la luce della luna in proporzione pi
ricca di raggi gialli, e che, se fotografiamo il nostro satellite con una
pellicola a colori, otteniamo, con grande stupore, una grande palla
gialla. Ma quando si tratta di colori, ci che importa non quello che
misurano gli strumenti di fisica, ma ci che noi vediamo e sentiamo.
Fuori dalla nostra vista, la nozione di colore priva di senso. Niente di
pi triste dellilluminazione con lampade o tubi detti luce diurna, la cui
tinta livida non corrisponde affatto allimpressione dorata data dalla
luce del sole! E se, dopo una giornata di sole, osserviamo di notte la luna
piena, essa ci d proprio limpressione di essere argentata. Queste sensa-
zioni soggettive non sono uninganno, perch innegabilmente esiste un
rapporto tra loro e il Sole, tra largento e la Luna, come hanno dimo-
strato gli esprimenti di Kolisko, di A. Fyfe e di Faussurier (Cfr. sopra).

La polarit Se loro, dopo largento, il metallo pi brillante, esso , vicever-


luce/gravit sa, tra i sette principali, il pi pesante, con una densit di 19,3. Ritrovia-
mo qui, ma ad un grado maggiore, la polarit leggerezza/gravit scoper-
ta per il mercurio. Per il mercurio la leggerezza non supera lo strato di
ARIA e la gravit lo strato di ACQUA. Loro va oltre, e vorrebbe
trasformarsi completamente in luce, in qualcosa pi tenue dellaria.
Daltra parte, loro si condensa in una massa tra le pi dense della crosta
terrestre. Quando si riduce in lamine infinitamente sottili, un poco alla
maniera dei liquidi, come per esempio un sottile strato di olio, esso
tende a occupare uno spazio a due sole dimensioni, mentre il mercurio,
disperso allo stato di ARIA, occupa sempre uno spazio a tre dimensioni
e resta cos pi vicino alla materia. In compenso, condensandosi, loro
forma una massa solida pi densa del mercurio e tende persino a cristal-
lizzare. Cos, nelle due direzioni, loro va oltre il mercurio.
Data lalta densit delloro, ci si potrebbe aspettare di incontrarlo
principalmente nelle profondit della terra; non cos, perch loro si
L'Oro 307

ARIA LUCE
MERCURIO ORO
ACQUA SOLIDO

trova sia in superficie nelle rocce silicee, anchesse somiglianti alla luce,
sia in filoni a profondit medie. Fatto ancora pi curioso: si trova oro
allo stato colloidale negli altri strati dellatmosfera. Dunque loro riuni-
sce in s, oltre quella del rosso e del verde, una seconda polarit: quella
che oppone la luce alla gravit, o la luce alla materia, o la luce alloscuri-
t, che la stessa cosa. Se ci si ricorda che Rudolf Steiner dice che la
materia in generale luce condensata, possiamo definire loro luce
condensata che tuttavia ha conservato qualcosa della luce originale.

Loro vuole restare se stesso; un aristocratico che evita di mesco- Loro, un


larsi alla folla. Non pu per restare, come i gas rari, estraneo ad ogni aristocratico
combinazione chimica. Il cloro che nasce dallacqua regia ordinaria o
dallacqua regia clorata (3) capace di attaccarlo formando dei cloruri.
Loro rifiuta ostinatamente di ossidarsi, il metallo nobile per eccellen-
za e in ci somiglia allargento. Come per questultimo possibile
tuttavia ottenere degli ossidi usando una via traversa, unastuzia. Ma un
ossido cos ottenuto, come quello dellargento, estremamente instabile
e forma con lammoniaca una polvere grigia che scoppia al minimo
urto: loro fulminante. Loro intaccato anche dai cianuri alcalini, cosa
che permette di recuperarlo nei minerali relativamente poveri. I cianuri
alcalini capaci di intaccare loro sono anche potentissimi veleni che
agiscono fatto curioso proprio sullemoglobina del sangue, della
quale abbiamo messo in parallelo con quelle delloro le propriet lumi-
nose. Quella stessa sostanza che paralizza il pigmento respiratorio de-
grada loro, lo sottrae alla luce e lo lega al processo del chimismo
terrestre.
Dei nostri sette metalli, loro il pi elettronegativo e tende cos a
sostituirsi agli altri nelle reazioni. Tale propriet usata in fotografia
per il viraggio dei negativi: quando questi si immergono in una soluzione
di sale di oro, loro si sostituisce allargento. Il negativo cos trattato
prende una calda inalterabile tonalit bruna.

Contrariamente agli altri metalli, loro esiste in natura solo allo Pepite e pagliuzze
stato nativo. Bench raro, un metallo diffusissimo ed esistono poche
rocce che non ne contengono tracce. In linea di massima, loro presen-
te nella crosta terrestre in dose omeopatica equivalente a un D9, ossia un
milligrammo per tonnellata. Loro ama particolarissimamente la so-
stanza, tutta luce, che la silice, ma non si combina mai con essa,
preservando la propria integrit. Cos, i graniti, ricchi di silice, conten-
308 Medicina antroposofica

gono in media 1 grammo doro per tonnellate, ci che equivale gi a una


D6. Questoro si ritrova sotto forma di pagliuzze nelle alluvioni che
risultano dallerosione di quelle rocce. Esso pu essere estratto dalle
sabbie con procedimenti diversi, il pi semplice dei quali quello del
lavaggio: loro, pi pesante, si raccoglie al centro del cono, mentre le
sabbie sono portate vie dallacqua. Si trovano a volte masse doro pi
consistenti, le pepite, il cui peso pu raggiungere parecchi chilogrammi.
La pi pesante trovata in Francia, del peso di g 543, fu raccolta verso il
1850 da un pastore degli Avols in Ardeche; questo ne fa solo un ciottolo
di due centimetri di diametro, ma un ciottolo molto pesante!

Il metallo del polo I principali giacimenti di oro sono distribuiti su tutto il pianeta;
africano tuttavia, i giacimenti africani sono di gran lunga i pi importanti e
questo continente in testa alla produzione mondiale col 62%. Cos il
continente del Sole lo stesso delloro. Diremo pure che quel continen-
te il cuore della terra? Guardiamo di nuovo la figura 19 di pag. 308 con la
sua polarit Atlantico/Pacifico. Da una parte il continente africano, il
cuore dellorganismo terrestre, allepoca sempre orientato verso il Sole, e
dallaltra il polo Pacifico, come un utero dal quale si staccato il corpo
della Luna. Quella polarit Atlantico/Pacifico sarebbe pi esatto dire
Africa/Pacifico corrisponde a quella che oppone nel corpo umano il
cuore allutero e di cui tiene conto Rudolf Steiner in una conferenza
tenuta ad alcuni medici il 16 aprile 1921. Essa corrisponde anche alla
polarit Sole/Luna e a quella che oppone loro allargento. Una tale
concezione non contraria allordine nel quale abbiamo allineato pianeti
e metalli, cos come appare nelle figure da 8 a 15; cambia solo il punto di
vista ed per questo che stato solo accennato. Il fatto di esaminare le cose
da un angolo nuovo costituisce daltronde un ottimo esercizio mentale,
vero antidoto alla sclerosi del pensiero.

Il metallo della Torniamo ora alla posizione che servita da base a questi studi.
sommit e del centro Abbiamo messo loro al centro della figura e in cima allettagono (Fig.
da 9 a 15). Ci si aspetterebbe che loro possedesse, per questo, propriet
intermedia tra quelle dei metalli di sinistra e quelle dei metalli di destra.
Ci vero per alcune tra queste, come la conduttivit termica ed
elettrica, la differenza tra punto di fusione e di ebollizione (Fig. 13), e
per la tenacit (Cfr. tavola 10, pag. 304), ma per altre propriet non
proprio il caso. Cos, loro il pi pesante e il pi elettronegativo dei
sette metalli e si pone realmente in cima. Ma esso porta in s linverso
della pesantezza: la luce; riunendo in s la polarit pesantezza/luce,
loro ridiventa il metallo del centro. Ancora, alla sua grande inerzia
chimica in rapporto alla sua elettronegativit, possiamo opporre la sua
ubiquit, il fatto che si trova dappertutto. Cos, loro, quando riunisce in
s delle propriet polari, resta il metallo del centro. Per gli alchimisti,
L'Oro 309

era insieme SALE, MERCURIO e ZOLFO, e dicevano: Facilius est


aurum facere quam destruere pi facile fare loro anzich distrugger-
lo esperimentando cos la difficolt di isolare i tre stati delloro, tanto
intimamente uniti ad esso.

Loro era conosciuto sin dalla pi lontana et, ma era assolutamen- Oro e civilizzazione
te proibito possederne, essendo tale metallo riservato al culto; solo il Re-
sacerdote ne aveva la custodia. Loro era cos il metallo della spiritualit
pi profonda. Noi di questo abbiamo conservato a lungo il ricordo
usandolo fino ai nostri giorni per fabbricare strumenti di culto: calice e
estensorio. Nella pittura primitiva, il fondo dorato sul quale erano
rappresentati i personaggi divini o sacri rifletteva la sua spiritualit. Pi
tardi, questo spazio si ristretto allaureola che circondava la testa dei
santi, poi loro completamente scomparso dai quadri. Ne rimasta
per una traccia nellabitudine di dorare la cornici. Loro aveva un
ruolo importante nelle vetrate; aggiungendo al vetro piccole quantit di
cloruro di oro si otteneva la loro magnifica tinta rossa.
Simbolo di saggezza spirituale, loro progressivamente diventato
quello della ricchezza terrestre, della potenza materiale. Alessandro il
grande aveva in suo possesso tutto loro dellantichit. Dopo la sua
morte, questo metallo si disperso per tutto il mondo antico. Avidi di
oro, i Romani impiegavano 60.000 schiavi nel lavoro delle miniere. Si
erano impadroniti dei tesori della Gallia, ma non erano capaci di tratte-
nere questoro di cui avevano bisogno per pagare le loro legioni, e la
mancanza di oro ha contribuito certamente alla disgregazione della loro
potenza. Il Medio Evo era povero di oro. Verso la fine di questepoca,
loro si era concentrato nelle mani dei Templari che lo amministravano
al di l di ogni pensiero egoistico. Geloso della loro potenza e invidioso
delle loro ricchezze, Filippo il Bello distrusse il loro ordine, ma non
certo che loro sia caduto nelle sue mani, malgrado le torture alle quali
sottopose i maestri dellordine. Attualmente, la sete delloro aumenta.
Quante crudelt hanno commesso gli Spagnoli per impadronirsi del-
loro degli Incas! La maggior parte delle spedizioni avevano come fine la
ricerca delloro e delle spezie. Il tempo delle vie delloro (Klondike,
Australia) non molto lontano dai nostri giorni. Attualmente la poten-
za degli Stati si fonda in gran parte sul possesso delloro, e un capo di
Stato recentemente ha potuto anche fondare il proprio potere su un
bluff, facendo credere di detenere tutto loro del governo al quale si
era sostituito, mentre non ne aveva neanche unoncia.
Attualmente si estraggono da miniere come quelle di Witwater-
srand, della Kolyma e da altre, grandi quantit di oro al prezzo di un
considerevole lavoro le cui condizioni sono talvolta analoghe alla schia-
vit del tempo dei Romani, quando non sono peggiori. E che diventa
questo oro tirato fuori a prezzo di tante pene, anzi di tante sofferenze?
310 Medicina antroposofica

Ci si affretta a seppellirlo di nuovo nei sotterranei delle banche naziona-


li! Si pu immaginare unattivit pi sterile, un atteggiamento pi
contraddittorio? Ma la nostra epoca tutta una contraddizione! Questo
metallo cos nobile, fatto per dilagare e mettersi in mostra in piena luce,
per essere ammirato e rallegrare il cuore con la sua bellezza, costretto
a concentrarsi in pesanti lingotti, immobilizzato nelloscurit delle
fortezze, servendo solo, con la propria massa, a consolidare il dominio di
alcuni uomini sul resto dellumanit. In questa maniera, loro distolto
dalla propria missione; invece di contribuire allelevatezza dello spirito,
diventa strumento del potere materiale e della schiavit delle anime.

Sciogliere loro Spetta a noi sciogliere dallincantesimo questoro cos strettamen-


dallincantesimo te legato al mondo materiale, liberarlo dalla pesantezza, tirarne fuori le
forze di luce e di leggerezza dinamizzandolo, e facendone strumento di
guarigione. Bisogna anche saperlo usare a ragion veduta, e per far questo,
conoscerne leffetto sulluomo.

Tossicit I sali di oro sono tossici e provocano accidenti gravi. Luso tera-
peutico massiccio di tali sali, oggi abbandonato, ha provocato accidenti
mortali. Neppure le soluzioni colloidali delloro sono prive di tossicit.
Loro metallico, viceversa, non tossico e pu essere adoperato senza
timore per fabbricare tazze o posate. Un bambino che inghiotta acciden-
talmente un pezzo doro non corre alcun rischio. Tuttavia, forse a causa
della presenza di acido cloridrico nello stomaco, lingestione regolare di
piccolissime quantit di oro provoca disturbi che gli omeopati conosco-
no bene: congestione, vampate di calore, palpitazioni, malinconia e
tendenza al suicidio. Sono gli stessi sintomi che abbiamo attribuito ad
una predominanza della corrente di disincarnazione solare e che abbia-
mo riassunto nella tavola 4 e che riproduciamo qui di seguito.

Le due correnti solari Lo studio di questa tabella dimostra da una parte sintomi che
evidenziano la tendenza delluomo a diventare troppo materiale, dallal-
tra la tendenza a diventare troppo spirituale. Si tratta, ben intesto, di
manifestazioni organiche, funzionali o psichiche, che escludono ogni
giudizio morale e che non hanno, in linea di massima, alcun legame con
latteggiamento pi o meno materialista o spiritualista dellindividuo. Il
medico commetterebbe un grave errore se traesse da questa sintomato-
logia una conclusione sul piano etico; il suo ruolo di curare, non di
giudicare.
La maggior parte dei sintomi e delle affezioni che figurano in
questa tabella sono gi venuti fuori quando abbiamo studiato gli altri
pianeti. Diremo che il Sole riassume, in un certo senso, tutte le tendenze
precedentemente riscontrate, cosa che ben si attaglia alla posizione
centrale nei due processi di incarnazione e disincarnazione (Cfr. Fig. 8).
L'Oro 311

SOLE
CUORE CIRCOLAZIONE

I Tipo picnico Tipo leptosomico II


Soggetti robusti, abbronzati Soggetti esili, pallidi, sognato-
ben svegli ri

SPIRITUALIZZAZIONE
MATERIALIZZAZIONE

Attivi, amano gli sports e i Mancano di slancio, amano la


giochi allaria aperta lettura i giochi intelligenti
LA CORRENTE D'INCARNAZIONE DOMINA

LA CORRENTE DI DISINCARNAZIONE DOMINA


Appetito buono Appetito scarso
Accelerazione dei processi di Rallentamento dei processi di
incarnazione che portano ad incarnazione
un invecchiamento precoce
Il complesso superiore (Io Il complesso inferiore (fisico-
astrale) domina eterico) tende ad emanciparsi
e lorganismo cede alle forze
di gravit.

Angosce, precordialgia Palpitazioni, vampate di calo-


Stenocardia re vertigini, assenze, sincopi
Angina pectoris Affezioni febbrili con delirio
Coronariti, infarto Cifosi, scoliosi, lordosi
Trombosi Ptosi
Affezioni infiammatorie del
cuore, insufficienze cardiache
Sclerosi Rammollimento cerebrale
Aborti

Dermatosi secche pruriginose Diatesi essudativa


Agitazione maniacale, follia Malinconia, fuga dalla realt,
furiosa tendenza al suicidio

Il sole realmente lorgano centrale del mondo planetario, come il


cuore lo del corpo umano; il primo assicura lequilibrio tra pianeti
interni ed esterni, il secondo quello tra i poli metabolici e neuro-
sensoriale.
Tuttavia, la funzione equilibratrice del Sole e di conseguenza del Lequilibrio
suo metallo, loro, si estende al di l del sistema planetario, andando da del mercurio e quello
una parte oltre la sfera saturniana verso il cosmo, lo spirituale, e dallal- delloro
tra oltre la sfera lunare verso il terrestre e il materiale. Loro diventa
cos il metallo dellarmonia, ma lequilibrio che esso assicura diverso
da quello realizzato dal mercurio. Sentiamo a questo proposito Rudolf
Steiner (4):
Data la compensazione realizzata dal processo mercuriale su un
piano ristretto, siamo naturalmente portati a ricercare lequivalente in
312 Medicina antroposofica

un campo pi vasto. Poich quello mercuriale il fattore di equilibrio


tra il tellurico e lextra tellurico. Ma in realt, lintero nostro universo
permeato di spirito, e questa unaltra polarit. Considerate da una
parte la terra e dallaltra tutto ci che extraterrestre; vi troverete la
polarit luce/pesantezza che interessa questo campo limitato. Ma ne
esiste unaltra che si fonda tra linsieme formato dalla terra e da quello
che c al di fuori di essa da una parte, e ci che permea questo insieme
dallaltra, tra ci che spirituale e ci che materiale ponderabile o
imponderabile che sia questultimo. In ogni punto del materiale deve
costituirsi un equilibrio tra questo materiale e lo spirituale. Ci concer-
ne tutto luniverso.
Il punto delluniverso pi vicino a noi dove questo equilibrio si
costituisce il Sole. proprio il Sole che realizza nelluniverso lequili-
brio tra materiale e spirituale. E questo avviene perch il Sole allo
stesso tempo elemento regolatore del sistema planetario e organizzatore
delle forze che penetrano nel nostro sistema materiale. Accanto allim-
magine delle corrispondenze tra i diversi pianeti e i metalli, ne nasce una
tra il Sole e loro. In ralt, gli Antichi non apprezzavano loro per il suo
valore arimanico, ma proprio per i suoi rapporti col Sole, con lequili-
brio tra spirito e materia.
Cos, con loro, noi ci poniamo su un piano pi elevato di quello
del mercurio. Loro diventa in tal modo il metallo principe della tera-
peutica e richiede, pi di ogni altro, di essere usato con discernimento.

Ricordo del processo di quindi importantissimo capire bene i processi di incarnazione e


incarnazione disincarnazione con le loro conseguenze sul piano organico. Tentiamo
dunque di approfondirli anche a rischio di ripeterci. In colui che sincar-
na profondamente, il complesso superiore (Io-corpo astrale) ha un forte
ascendente sul complesso inferiore (fisico-eterico). Diremo anche che
tutto il suo organismo fortemente sollecitato, cosa che provoca unin-
tensa attivit tanto al polo metabolico che a quello neuro-sensoriale. Un
tale soggetto, avendo la padronanza del proprio corpo, sta bene nei
propri panni, contento di vivere e, nella prima met della propria
esistenza si ammala raramente. Tuttavia, chi si immerge troppo profon-
damente nel proprio corpo disperde le proprie forze verso lesterno,
non controlla pi la propria attivit, ma ne trascinato. ci che
culmina nella pazzia furiosa.
Questattivit troppo intensa la spada che consuma la guaina
porta con s una pi rapida degradazione dellorganismo. Se bene e
normale che la corrente di incarnazione predomini durante la prima
met dellesistenza, dovrebbe, quando luomo oltrepassa i trentacinque
anni, cedere il passo a quella di disincarnazione, per non rischiare di
veder comparire i disturbi elencati nella colonna sinistra della tabella,
disturbi che possiamo riassumere in una parola: sclerosi. E cos un
L'Oro 313

eccessivo ascendente dello spirito sul corpo porta alla fine alla materia-
lizzazione.
Quando, viceversa, la corrente di incarnazione recessiva, il com-
plesso inferiore (fisico-eterico) tende ad emanciparsi, ad imporre le
proprie leggi; la materia (corpo fisico) e i processi vitali (corpo eterico)
la fanno da padrone. E cos il leptosomico, meno ben incarnato, subisce
pi intensamente le forze di pesantezza del picnico: egli si incurva, soffre
di ptosi, e la posizione eretta prolungata pu da sola provocare una
sincope, in altre parole una fuga del complesso superiore. Il suo eterico
mal controllato si manifesta con una crescita smisurata e con una predi-
sposizione alle malattie infettive. Ciononostante, tali soggetti raggiun-
gono spesso et avanzate. Attraverso le vicissitudini della loro esistenza,
hanno imparato a poco a poco a incarnarsi meglio, al punto talvolta di
aggrapparsi troppo al loro corpo nella seconda met della vita, durante
la quale dovrebbe dominare la corrente di disincarnazione.

Sarebbe comodo poter classificare sistematicamente gli ammalati Tra schematismo e


nelluna o nellaltra categoria e applicar loro la terapia corrispondente, brancolamento
ma la vita cos complessa che questo non succede senza difficolt. Il
medico deve tener conto sia delle manifestazioni passeggere che della
costituzione generale che non sempre coincidono. Alcuni ammalati, e
sono numerosi, oscillano continuamente tra le due tendenze; ora sono
troppo incarnati, ora lo sono insufficientemente, e a volte danno lim-
pressione che il loro complesso superiore tenti di scuotere linferiore,
che mal padroneggia, con delle scosse successive. la psicosi maniaco-
depressiva ne un tipico esempio. Le cose si complicano anche per il
fatto che lascendente del complesso superiore sullinferiore pu domi-
nare ad un polo soltanto dellorganismo, anzi soltanto in un organo.
Luomo decisamente un essere molto complicato, ed necessaria
molta arte per praticare una terapia razionale che eviti i pericoli rappre-
sentati da uno schematismo rigido e da un brancolamento cieco.

Generalmente, le alte dinamizzazioni agiscono al polo superiore e Scelta delle


le basse e quello inferiore; questo vero per loro come per le altre dinamizzazioni
sostanze. Da un punto di vista pratico, forse pi utile sapere in quale
direzione agisce loro secondo il grado di dinamizzazione; e possiamo
dire che quelle basse, da D6 a D10, agiscono nel senso dellincarnazione,
della materializzazione, e quelle alte nel senso della disincarnazione,
della spiritualizzazione. Le medie, lo vedremo, hanno soprattutto pro-
priet equilibratrici. Di preferenza quindi, dobbiamo prescrivere loro
in bassa dinamizzazione a quei soggetti giovani il cui processo di incar-
nazione deve essere rinforzato, e le alte ai soggetti meno giovani. LAu-
rum da D6 e D10 aiuter lIo e il corpo astrale a prendere possesso meglio
del complesso inferiore e a vincere le sue leggi. Dobbiamo dare quindi
314 Medicina antroposofica

Aurum met. D10 per la minaccia di aborto, espressione di rifiuto o di


difficolt di incarnazione. Dobbiamo ugualmente prescrivere lAurum
da D6 a D10 in triturazione o per iniezioni in tutte le sintomatologie che
provano la preponderanza delle forze di gravit della materia: deforma-
zione del rachide, ptosi, stasi venose, ecc., soprattutto nei giovani.
Anche gli anziani possono presentare sintomi dello stesso genere:
curvandosi un vecchio cede alle forze di gravit, ma in lui in causa pi la
degradazione dal corpo fisico che una debolezza del processo di incarna-
zione. Sarebbe allora un errore prescrivergli oro a bassa dinamizzazione,
soprattutto in maniera costante. Al contrario, si deve aiutare lIo a
staccarsi progressivamente da un tale organismo diventato troppo mine-
rale.

Sintomi fisici delloro La preponderanza delle forze di gravit, il fatto di portarsi dietro
un organismo indocile perch troppo fisico, induce alla malinconia, alla
fuga fuori dal mondo materiale e al suicidio. Questo un caso per un
indicazione certa di Aurum a bassa dinamizzazione ma in principio
meglio rimpiazzarlo col metallo vegetalizzato: la Primula auro culta
0,1%, che si deve prescrivere sotto forma di iniezioni, sottocutanee. In
seguito, quando lorganismo avr cominciato a reagire bene, si deve
ricorrere allAurum met. D6 in triturazione o per iniezioni. Entrano nello
stesso quadro, su un piano non pi fisico ma funzionale, sintomi come le
vertigini, le assenze, le lipotimie, etc..., curabili anche loro con oro a
bassa dinamizzazione. Allora, in caso di sincope, si deve somministrare
immediatamente per iniezione lAurum met. D10 allaltezza del plesso
solare.

Oro e Ci si pu sorprendere di incontrare le diatesi essudative tra i


diatesi essudative disturbi dovuti ad una insufficienza del processo di incarnazione, ma
non sono proprio le forze del complesso superiore che compiono la
trasformazione degli alimenti (cf. vol. I)? Quando i processi di degrada-
zione e di umanizzazione sono incompleti a causa di uninsufficienza del
complesso superiore, lorganismo cerca di sbarazzarsi per via cutanea
delle sostanze che hanno conservato un carattere estraneo. Potremo,
anche in questo caso, ricorrere alloro a bassa dinamizzazione. Nello
stesso ordine di idee si pone il trattamento delle screpolature, delle
ragadi, delle fissure e fistole anali, piaghe torpide, etc.., con applicazione
di unguento alloro (Aurum met. D5 ungt.) con ottimi risultati.

Eccessiva La predominanza della corrente di incarnazione, a meno che non


materializzazione sia veramente troppo eccessiva, non provoca alcun disturbo nellinfan-
dellorganismo zia e nella giovinezza, ma comporta unusura precoce dellorganismo,
troppo intensamente sollecitato dal complesso superiore. Questo si
traduce in un invecchiamento precoce, nella sclerosi, e in genere in una
L'Oro 315

tendenza dellorganismo a diventare troppo fisico. E cos, il sangue


diventa ipercoagulabile e provoca le trombosi. I sintomi iniziali sono
spesso angosce e precordialgie; pi tardi compariranno angina pectoris,
coronariti e infarti, soprattutto nei soggetti eccessivamente attivi espo-
sti a molti stress. In questi casi si deve ricorrere alloro ad alta dinamizza-
zione. Dobbiamo prescrivere due o tre iniezioni sottocutanee alla setti-
mana di Aurum met. da D20 a D30 che sarebbe utile associare alla Betulla
cortex D2 o anche 3% (da mescolare nella siringa) in caso di sclerosi
arteriosa. Malati di questo tipo sono spesso soggetti a perdita di memo-
ria e reagiscono molto bene alla Formica D6, che sarebbe ugualmente
utile prescrivere sotto forma di iniezioni, da alternare con le precedenti.
Quando con queste affezioni compaiono dei disturbi psichici
angoscia, paura della morte, etc...., preferibile ricorrere alle propriet
rivitalizzanti del metallo vegetalizzato con Primula auro culto 0,1%,
somministrato sia per iniezioni sottocutanee, sia per bocca. Lagitazio-
ne maniacale e la pazzia furiosa, al contrario, reagiscono meglio con
lHypericum auro cultum o con lAurum met. da D6 a D10, cosa che pu
sembrare paradossale. Lesperienza (5) dimostra che tale scelta buona,
e il paradosso si risolve se si tiene conto del fatto che intensificando il
processo di incarnazione, si introduce anche un elemento di controllo
della volont scatenata.
Alla tendenza sclerotizzante appartengono anche le dermatosi
secche, pruriginose, e per questo ugualmente curabili con loro ad alta
dinamizzazione. Ma loro non la sola cura di tali affezioni sulle quali
non torneremo.

Ristabilire larmonia rendere la salute ad un ammalato. Pu Ristabilire larmonia


accadere che un trattamento, invece che da un ritorno alla salute, sia
seguito da sintomi opposti, sia a causa di una cura troppo lunga, sia per
la propensione del malato a oscillare da un estremo allaltro come
abbiamo spiegato prima. Bisogner allora essere in grado di attenuare
tali oscillazioni facendo ricorso allattivit regolatrice del sistema ritmi-
co. Infatti, tutto quello che fortifica il ritmo, aiuta a guarire. Il semplice
fatto di assumere un farmaco ad orari regolari possiede gi una virt
curativa. Tutte le attivit artistiche vere, poich provengono dalla sfera
del sentimento e del ritmo, contribuiscono alla guarigione. La loro
efficacia pu essere considerevolmente accresciuta da un appropriato
orientamento. La medicina antroposofica fa cos ricorso alla pittura,
alla modellatura, alla musica, allarte della parola e alleuritmia terapeu-
tica. Sfortunatamente, cos notevolmente efficaci, per adesso, non sem-
pre sono alla nostra portata. Possiamo tuttavia spingere i nostri ammala-
ti a condurre unesistenza pi regolare, pi armoniosa e, per questo,
meno traumatica per il loro sistema ritmico. Anche noi contribuiremo
al loro equilibrio prescrivendo loro a dinamizzazione media, per esem-
316 Medicina antroposofica

pio lAurum met. D15, soprattutto a fine cura. Se largento ci serve


spesso da preludio ad un trattamento, non dimentichiamo di prescrivere
loro alla sua conclusione, esso ci aiuter a fortificare il cuore, permet-
tendogli di assicurare meglio leuritmia dellorganismo.

Tra Lucifero e Loro, metallo solare, metallo del centro, ha dunque il potere di
Ahriman preservare luomo tanto dalla tentazione luciferica di uneccessiva eva-
sione verso lo spirito, che da quello, ahrimanica, di una irrimediabile
caduta nella materia. Tra questi due aspetti del male, cos ben caratteriz-
zati da Rudolf Steiner, si situa la via mediana aperta dallo spirito solare,
il Cristo. Loro proprio il metallo del Verbo divino, come noi abbia-
mo anticipato per ragioni puramente linguistiche allinizio di questo
capitolo. Somministrando loro, il medico , nella vita moderna, come il
riflesso del Re-sacerdote dei tempi passati, e aiuta colui che egli cura a
realizzare in s stesso il ponte dellequilibrio tra la materia e lo spirito;
egli compie una vera missione sacerdotale che esige, al pari delle cogni-
zioni, la propria trasformazione interiore. Il medico antroposofico deve
tendere proprio a questo ideale per una perfetta conoscenza di s, per un
lavoro assiduo e coltivando lamore del prossimo, poich luomo non
agisce nel mondo solo per quello che fa, ma soprattutto per quello che (R.
Steiner).

NOTE

1 Si trovano fogli doro destinati alla doratura, di circa cm. 8x8, che costano
abbastanza poco. Sono incredibilmente sottili, e cos bisogna maneggiarli,
con molta precauzione. Messi tra due vetri, restano intatti.
2 molto importante sapere che mescolare dei colori, per esempio quelli
originati da due sorgenti luminose colorate, o da due zone del prisma,
tuttaltra cosa che mescolare le sostanza materiali quali sono le vernici.
Quando mescolate due luci, la luce aumenta nel nostro esempio, il rosso e
il verde mescolati danno un giallo pi brillante del rosso o del verde presi da
soli. Quando mescolate due vernici sostanze materiali voi aumentate
loscurit. Noi descriviamo qui semplicemente, alla maniera di Goethe,
esperimenti che abbiamo realizzato, astenendoci dallelaborare una qualsiasi
teoria. Se non si fosse fatto accecare dalla passione di cui diede prova nel
corso delle sue discussioni con Newton, Goethe avrebbe senza dubbio fatto
egli stesso questa fondamentale distinzione tra mescolanza di luci e mesco-
lanza di colori.
3 Lacqua regia ordinaria una mescolanza di acido cloridrico e di acido
nitrico concentrati. Lacqua regia clorata una mescolanza di acido cloridri-
co e clorato di potassio.
4 Rudolf Steiner, Scienza dello spirito e medicina, op. cit.
5 Cfr. R. Treichler, in Husemann/Wolff, Das Bild des Menschen als Grundlage
der Heilkunst, vol. III, Stuttgart, 1986.
317

Conclusione

Caro lettore, aprendo questo libro, hai cercato la risposta a molte


domande. Se ho saputo chiarirne qualcuna, ne avr certamente suscitate molte
altre.
Non ho trattato in queste pagine che un numero ristretto di malattie, e
sono lontano dallaver richiamato tutte le indicazioni di Rudolf Steiner che
riguardano la medicina; ma risvegliando la vostra curiosit, forse avr
raggiunto lo scopo meglio che proponendo ricette applicabili ciecamente.
Alla prima lettura, certe idee ti saranno sembrate inusuali, perch
difficile coglierle intellettualmente col solo pensiero e le immagini che mi
capitato di utilizzare forse ti avranno fatto sorridere.
Lascia riposare questo libro. Quando lo riprenderai, ti sapr dare nuovi
lumi; ci che potr esserti sembrato assurdo di primo acchito ti apparir del
tutto naturale.
Praticando la medicina antroposofica troverai a poco a poco le risposte
auspicate, poich lantroposofia un cammino del quale non basta rintracciare
la traccia sulla carta, ma che richiede di essere praticata; essa unevoluzione,
una trasformazione di s.

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