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UNIVERSIT CA FOSCARI DI VENEZIA

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE INTERATENEO PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI SCUOLA SECONDARIA

Indirizzo SCIENZE UMANE Nono Ciclo Biennio 2007/2009

TESI DI DIPLOMA

per la classe di abilitazione A036 Filosofia,psicologia,scienze delleducazione

Prospettive didattiche della pedagogia di Rudolf Steiner

INDICE

INTRODUZIONE . .. 1. RUDOLF STEINER: VITA E PENSIERO. 2. COSA E LANTROPOSOFIA 3. LO SVILUPPO DELLUOMO SECONDO LANTROPOSOFIA 4. ANTROPOSOFIA ED EDUCAZIONE 5. LE SCUOLE WALDORF .. 6. DIDATTICA STEINERIANA E SCUOLA DELLAUTONOMIA.. 7. UNITA DIDATTICA: LA PEDAGOGIA DI RUDOLF STEINER. BIBLIOGRAFIA

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INTRODUZIONE
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Le scuole steineriane hanno avuto un rapido sviluppo negli ultimi decenni, parallelamente allintensificazione dello studio e della discussione sui fondamenti della pedagogia steineriana. Attualmente ci sono centinaia di scuole steineriane in tutto il mondo; la prima scuola steineriana nacque a Stoccarda nel 1919 per i figli degli operai dellindustria tedesca Waldorf. Steiner fin da giovane si era rivolto a svariati tipi di studi e aveva avuto diverse esperienze in campo pedagogico e didattico, dalle quali ricav i fondamenti pratici per quella che sarebbe poi stata la sua teoria pedagogica. Il suo intento era quello di formulare un percorso educativo come approccio che consentisse di sviluppare nei bambini le loro potenzialit, al fine di realizzare un libero e completo sviluppo della persona nella sua interezza. Rudolf Steiner ancora stenta ad apparire nei trattati italiani di pedagogia e filosofia contemporanea. La complessit del pensiero di Rudolf Steiner pari a quella della sua opera, che comprende oltre ai testi fondamentali anche le numerosissime conferenze tenute in 25 anni, in un corpus composto da circa trecento volumi. Sulle fondamenta di quella che lui denomina Scienza dello Spirito si basa tutto un edificio che racchiude svariati campi del sapere, dalla filosofia alla pedagogia, dalla storia alla scienza, dallagricoltura alla medicina. Sin dallinizio il movimento pedagogico antroposofico fu sostenuto da eminenti studiosi e pedagogisti, in quanto si sentiva la necessit e lurgenza, dato il particolare periodo storico (il primo dopoguerra), di una pedagogia nuova, basata su una conoscenza completa dellessere umano, che tenesse conto dellevoluzione delluomo e dellambiente che lo circonda. La pedagogia di Steiner mantiene le principali intuizioni del pensiero pedagogico moderno, da Comenio a Pestalozzi: il concetto di apprendimento e insegnamento naturale, con la formazione progressiva delle abilit del bambino; un programma educativo completo (testa, cuore, mani), e il principio di imparare a fare insieme. I pedagogisti steineriani tentano di proporre un personale cammino di auto-educazione e crescita; la pratica del sistema di educazione steineriano comprende quindi un vasto spettro di potenzialit di apprendimento in diversi campi, nonch unattitudine allattenzione verso ogni singolo allievo.
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Gli importanti esponenti del movimento steineriano hanno aperto un dialogo con i pedagogisti, in un aperto e costruttivo confronto con i modelli e gli standard di ricerca delle scienze umane. La forma della pratica pedagogica nelle scuole steineriane risalta per il suo grado alto di sistematizzazione spaziale, temporale, sociale, e di ritualizzazione della pratica educativa e didattica. La particolarit consiste nel fatto che leducazione e la didattica non sono disgiunte da una dimensione contemporaneamente estetica, religiosa e morale. La pedagogia steineriana offre numerosi spunti di riflessione per quanto riguarda la didattica. A prescindere dalla specifica weltanschauung dellantroposofia, che potrebbe ricevere obiezioni da parte del mondo scientifico, le applicazioni di queste prospettive nel campo didattico riscuotono notevole interesse, aprendo nuovi orizzonti di indagine e ricerca. Nel considerare la possibile esistenza di una dimensione spirituale nel soggetto, viene posta particolare attenzione alla specificit di ogni individuo, nella sua unicit e irripetibilit, verso una didattica che tende a considerare lallievo nella sua globalit, sia fisica che spirituale.

1. RUDOLF STEINER: VITA E PENSIERO


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Steiner un filosofo e pensatore austriaco, fondatore dellantroposofia, che si occupato anche di pedagogia. Tra le sue prime esperienze in campo didattico ce n una che ha particolare importanza: il compito di educare un bambino considerato ritardato, con seri problemi di apprendimento. Steiner port avanti la formazione di questo bambino riuscendo ad instaurare un rapporto di affetto e ottenendo significativi risultati, tali che in un paio danni il bambino fu reso idoneo ad entrare in una classe elementare di una scuola statale, e in et adulta egli divenne addirittura medico. Steiner ebbe un particolare approccio di fronte a questo caso in quanto egli considerava il bambino nella sua globalit, cio non solamente da un punto di vista fisico, ma spirituale in senso pi ampio, facendo sviluppare tutte le sue facolt, non solo mentali e cognitive, ma anche quelle del sentimento e della volont. Dal 1919 al 1924 Steiner tenne diversi cicli di conferenze rivolte agli insegnanti e agli educatori in cui espose le sue idee pedagogiche fondamentali. Si ebbe una rapida diffusione del movimento pedagogico steineriano, inizialmente in area germanica e anglosassone, e successivamente anche nellarea est Europea. Gli eventi della vita di Steiner sono narrati nella sua autobiografia intitolata La mia vita1, dove vengono delineate in maniera dettagliata le tappe della sua evoluzione intellettuale e spirituale. Rudolf Steiner nacque il 27 febbraio 1861 a Kraljevic da genitori austriaci. La sua famiglia si trasfer presso Vienna e in seguito nellAustria meridionale, dove Steiner trascorse linfanzia e ladolescenza. Allinizio del suo processo educativo Steiner svilupp particolare interesse per la geometria, le scienze, larte e in seguito anche per la letteratura tedesca. Nel 1879 Steiner si diplom e scelse la facolt di matematica, scienze naturali e chimica presso il Politecnico di Vienna. Per mantenersi agli studi Steiner impartiva lezioni private sia di materie scientifiche che umanistiche. Parallelamente agli studi universitari Steiner portava avanti studi di ottica, botanica e anatomia, oltre a varie ricerche umanistico-filosofiche che in seguito culminarono nello studio delle opere di Goethe, in particolare quelle scientifiche, meno note. Gradualmente Steiner giunse alla convinzione che la scienza moderna presentasse il limite di non poter afferrare lelemento vitale della natura. Nella concezione
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Cfr. R. Steiner, La mia vita, Edizione antroposofica, Milano, 2006, pp. 37-38

della natura secondo Goethe, Steiner vedeva delinearsi i principi spirituali che affermavano lintimo collegamento tra il mondo della natura e il mondo spirituale. Secondo Steiner infatti possibile conoscere il mondo della natura tramite lo spirito che risiede nel mondo stesso. Questi principi spirituali contrastavano con le teorie materialistico-evoluzionistiche di matrice darwiniana che andavano affermandosi in quellepoca. Per Steiner, come per Goethe, le forze creative spirituali che operano nellorganismo delluomo lo differenziano profondamente dagli animali. Nel 1866 fu pubblicato il libro Teoria della conoscenza della concezione goethiana del mondo che gettava le basi del successivo pensiero steineriano. Nel 1889 Steiner ricevette linvito, da parte del Prof Kuurschner, di curare ledizione delle opere scientifiche di Goethe e cos si trasfer a Weimar. La sua prima opera Basi di una storia della conoscenza della concezione goethiana del mondo conteneva in germe la sintesi del pensiero che sarebbe poi stato sviluppato nelle sue opere successive. Durante un intenso periodo di relazioni sociali con eminenti personalit del mondo della cultura, Steiner si scontr con lo spirito conservatore, allora dominante a Weimar, che contrastava con il suo intento di penetrare sempre pi a fondo nel mondo dello Spirito. Risalgono a questo periodo i suoi scritti filosofici, tra i quali la sua dissertazione sul problema della gnoseologia, pubblicata col titolo Verit e scienza- la sua tesi di laurea in filosofia- e la sua principale opera filosofica La filosofia della libert. In questultima Steiner dimostr che quando luomo adopera le forze di pensiero opportune diventa capace di superare i limiti della conoscenza dei teorici ordinari e di conoscere le leggi che governano luniverso, tramite lesatta percezione di idee pure, scevre da qualsiasi carattere sensoriale. Riconoscendo le leggi universali e agendo in armonia con esse, luomo diventa libero nel proprio agire. Allet di 35 anni, in concomitanza con lintensificazione della sua pratica di meditazione spirituale, si svilupp in Steiner la coscienza della possibilit di sviluppare un uomo spirituale interiore che pu percepire, vivere e muoversi nel mondo spirituale. In seguito Steiner si trasfer a Berlino dove, tra varie vicissitudini di vita, si avvicin al Cristianesimo in maniera non dogmatica e confessionale, ma in linea con la sua concezione del mondo dello spirito. Accanto alla sua attivit pedagogica, Steiner diede inizio ad unintensa e continuativa attivit di conferenziere sui pi disparati temi di filosofia, letteratura, storia.
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Quello fu il periodo del suo avvicinamento alla Societ Teosofica a cui si iscrisse anche Maria Montessori2. Lattivit di Steiner in seno alla societ culmin nella sua elezione a segretario generale della Sezione tedesca della Societ teosofica. Durante linterazione con i teosofi tuttavia Steiner preserv la propria impostazione intellettuale e spirituale. Egli accett lincarico di Segretario Generale, ma precis da subito la sua posizione ed il suo metodo che ben si differenziavano rispetto alla Societ stessa. Egli infatti dichiarava di adottare il metodo scientifico per le indagini della vita interiore delluomo, e di assumere un punto di vista storico rispetto alla religione, quindi il Cristianesimo diventava levento fondamentale nella storia dellessere umano e pertanto doveva distinguersi dalle antiche religioni orientali in quanto queste ultime riguardavano una fase superata dellevoluzione umana. Verso il 1906 cominciarono i primi attriti tra Steiner e la societ teosofica in seguito a divergenze ideologiche; Steiner si dimise dallincarico di segretario generale, e nel febbraio 1913 si riun per la prima volta lassemblea generale della Societ Antroposofica. Pochi mesi dopo ebbero inizio i lavori di costruzione del primo Goetheanum, edificio che stava a simboleggiare la riconciliazione tra arte , scienza e religione. Durante gli anni della prima guerra mondiale a Dornach si lavorava per lo sviluppo delle varie branche dellantroposofia: le arti figurative, leuritmia, la pedagogia, la medicina. Lintensa attivit di conferenze e congressi promossero una rapida diffusione dellantroposofia. Nel 1922 un incendio doloso distrusse il primo Goetheanum, che in seguito venne ricostruito non pi in legno ma in cemento armato. Nel 1923 Steiner pose le basi per la fondazione della Societ antroposofica universale. Nelle sue opere Liniziazione , La scienza occulta3 e nei saggi pubblicati in italiano nel testo Sulla via delliniziazione, oltre che nelle molteplici conferenze, Steiner espone i fondamenti di una disciplina occulta, intesa come un cammino di conoscenza che ha come obiettivo levoluzione spirituale delluomo. Secondo Steiner ogni uomo pu giungere alla conoscenza dei mondi spirituali e avere accesso ai segreti iniziatici, risvegliando le facolt spirituali celate nel profondo della propria anima. I sistemi di disciplina spirituale e le tecniche di meditazione da lui divulgate provengono da esperienze e scuole antichissime, tramandate da tradizioni spirituali sia occidentali che orientali.
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Cfr. Emilio Butturini, La pace giusta. Testimoni e maestri tra '800 e '900, Mazziana, 2007 R. Steiner, La scienza occulta, Editrice Antroposofica, Milano, 1984, capitolo IV.

Nel terzo capitolo dellopera La scienza occulta viene spiegata la costituzione spirituale delluomo secondo quella che viene denominata da Steiner Scienza dello Spirito. Lessere umano costituito dal corpo fisico, parte materiale del corpo umano, condivisa con il regno minerale; il corpo eterico la componente vitale tipica del regno vegetale. Poi c il corpo astrale, sede delle emozioni e della vita interiore rappresentativa, nonch della percezione neurosensoriale. Infine c lio, prerogativa dellessere umano, che si articola in tre forme animiche (anima senziente, anima razionale, anima cosciente). Secondo Steiner, la certezza del mondo fisico la si pu accostare alla certezza del mondo spirituale4, in una concezione del mondo spirituale come spazio animico5.
Lindole di Rudolf Steiner fu concentrata e grande: essa gli riserbava unadolescenza illuminata interiormente da meravigliose intuizioni, una giovinezza tormentata da dure prove e unet matura coronata da una missione chegli intravede appunto gi durante i primi anni della propria vita, ma che acquist poi forza, a poco a poco, nellintensa e coraggiosissima lotta per sostenere le energie vitali a servizio della verit6

2. COSA E LANTROPOSOFIA

Secondo Steiner, il limite della filosofia come nella pedagogia, risiede nel fatto che:
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Cfr. R. Steiner, La mia vita, op. citata, p. 17 Cfr. R. Steiner, Teosofia. Unintroduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo, Editrice Antroposofica, Milano, 1927, pp. 32-33 6 E. Pappacena, Rudolf Steiner, Edizione Itinerari, Lanciano, 1975, p. 19

Si distinto luomo agente dalluomo conoscente, e si trascurato quello che importa anzitutto: luomo che agisce conoscendo7.

Si vedr che la pedagogia di Steiner agisce sulla base dellintegrit corpo, anima e spirito8, base dell antroposofia scientifica spirituale. Secondo questo presupposto, la prima ed essenziale forma di conoscenza lamore. Secondo Steiner nessuno insegna lantroposofia e tutti possono conoscerla, in quanto essa patrimonio di tutti coloro che si pongono interrogativi esistenziali.
Lantroposofia una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che nelluomo allo spirituale che nelluniverso. Sorge nelluomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione sul fatto che essa in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Pu riconoscere lantroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perci essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono i problemi sullessere delluomo e del mondo come una necessit vitale, come si sentono fame e sete9.

Vi sono uomini i quali credono che, con i limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di questi limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche la facolt per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dellacqua; deve rimanere nellacqua perch gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dallacqua. Luomo arriva al limite della percezione dei sensi, pu riconoscere che, lungo la via fin l, ha acquistato forze dellanima per vivere animicamente nellelemento che non abbracciato dalle percezioni dei sensi10.

Antroposofia non era un termine nuovo; Steiner laveva sentito citare da Von Zimmerman (1844-1898) filosofo austriaco seguace di Herbart , che aveva scritto unopera chiamata Antroposofia. Lantroposofia , secondo Steiner, la via tramite la quale possibile conoscere luomo interiore, spirituale: la scienza delluomo spirituale. Per Steiner il compito dellantroposofia quello di applicare in consapevolezza, mediante la volont di conoscenza, lesperienza
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R. Steiner, La filosofia della libert, Laterza, Bari, 1919, p. 13 R. Steiner, Arte delleducazione I- Antropologia, Edizione antroposofica, Milano, 2004, p. 37 9 R. Steiner, Massime antroposofiche- La via conoscitiva dellantroposofia, Edizione antroposofica, Milano, 1983, pp. 15-16 10 R. Steiner, Massime antroposofiche , op. cit., p. 18

delle idee al mondo spirituale. Allora il pensatore avr un contenuto animico del tipo di quello matematico, ma non penser in numeri e figure geometriche, bens in immagini del mondo spirituale. E questo , in contrapposizione alla conoscenza che lessere umano poteva avere in tempi antichi in maniera semidesta e sognante, uno stare nel mondo spirituale con piena coscienza. Lantroposofia non si pone in contrasto con la scienza, ma la completa11. Mauro Laeng in Lessico Pedagogico cita la voce antroposofia :
Filosofia umanistica contemporanea che rivaluta in maniera sincretistica motivi delle tradizioni esoteriche e iniziatiche proprie dellermetismo pitagorico, gnosticismo, cabalismo. Si riflette in concezioni pedagogiche, soprattutto nelleducazione infantile, in uno stile neofrobeliano dove motivo centrale leuritmia testimonianza dellaccordo profondo tra uomo e il cosmo, lo spirito e la natura, e la cui finalit il raggiungimento della libert come affermazione del valore proprio dellumanit12.

Lantroposofia una forma di conoscenza che quindi intende condurre dalla dimensione spirituale delluomo alla dimensione spirituale delluniverso. E un misticismo, tuttavia razionalizzato, basato sulla pienezza dellesistenza di un mondo spirituale invisibile nascosto dietro la percezione dei sensi. Secondo Steiner ciascun essere umano ha la capacit di elevarsi alla percezione dei mondi spirituali attraverso determinate pratiche spirituali, volte a raggiungere un terzo stato di coscienza alternativo a quello della veglia e a quello del sonno; uno stato di coscienza nel quale vengono eliminate tutte le percezioni dei sensi, ma si mantiene una coscienza completa, in una fusione con lintero universo. Secondo la cosmologia antroposofica il microcosmo collegato con il macrocosmo. Il mondo spirituale basato sulla legge della reincarnazione e del karma, che spiegano lo sviluppo delluniverso e della storia della vita degli esseri umani. Steiner prende spunto da antiche tradizioni filosofiche ed esoteriche, sia occidentali che orientali, che vedono lorigine spirituale del mondo in una cosmogonia gnostica secondo la quale luomo ha lo scopo di evolversi per fondersi con le sue origini spirituali.

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Cfr. R. Steiner, Scienza naturale e scienza dello spirito, Bocca, Milano,1942, p. 27. Mauro Laeng, Lessico pedagogico, La Scuola, Brescia , 1977, p. 48.

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In base a questi presupposti ciascun individuo possiede un nucleo spirituale che si unisce allinvolucro fisico e mentale, determinando la nascita nel mondo fisico. Al momento della morte il nucleo spirituale si stacca dal corpo fisico per poi manifestarsi in una successiva vita terrena. Queste sono la legge della reincarnazione e la legge del karma, che fanno s che ci sia un filo di causa-effetto che collega le varie vite di un individuo. Da questi primi cenni non possibile trattare in questa sede la cosmologia antroposofica che meriterebbe unanalisi pi dettagliata- diventa gi possibile intuire come leducazione possa diventare un aiuto per assistere ed armonizzare lo sviluppo dellessere spirituale nella forma fisica determinata dai fattori genetici e morali, e definita dal patrimonio spirituale contenuto nel nucleo dellessere umano. Secondo questa prospettiva infatti gli eventi della vita non sono pi basati su un criterio di probabilit, bens su una fitta rete di causa-effetto, e rapporti irrisolti originati dalle vite precedenti. Secondo lantroposofia nelluniverso tutte le cose sono uno, e esiste uno stretto collegamento tra i regni minerale, vegetale, animale, e luomo. Nellessere umano infatti si ritrovano tutte le componenti dei diversi regni naturali. Su queste teorie sono basate la medicina omeopatica, linsegnamento scientifico ed ecologico secondo Steiner. Luomo un microcosmo in cui si manifestano le stesse idee di maturazione della natura. Nello sviluppo dellessere umano, quindi, intervengono forze cosmiche. Lantroposofia espone idee che non vengono riconosciute dalla scienza ufficiale, eppure non si pone in contraddizione con essa: Steiner ritiene che lantroposofia possa essere complementare alla scienza ufficiale.

3. LO SVILUPPO DELLESSERE UMANO SECONDO LANTROPOSOFIA

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Secondo lantroposofia luomo parte principale delluniverso, e deve arrivare a conoscere se stesso come elemento essenziale del divenire della natura. Il compito delleducazione quindi guidare i giovani alla conoscenza di s, promuovendo il loro sviluppo naturale, indipendentemente dagli elementi correttori assunti dalla societ contemporanea. Ognuno pu attuare processi autonomi di educazione e formazione, e lintervento delleducatore deve favorire la capacit di essere consapevolmente nella e con la natura. Secondo Steiner la psicologia degli ultimi secoli manca di una vera ed effettiva conoscenza dellanima umana perch non considera che prima della nostra vita fisica ci sono stati degli stati pregressi che formano rappresentazioni pre-natali. La psicologia si ferma al corpo e allanima, ignorando lesistenza di stati profondi dellessere umano, che collegano la dimensione umana a quella cosmica. Secondo Steiner unautentica educazione deve esser basata su una vera conoscenza delluomo e su una conoscenza approfondita delle basi della vita. Questultima paragonabile ad una pianta che ha una natura profonda, e i cui frutti e i fiori risiedono nello spirito13. E necessario quindi rintracciare lessenza profonda della vita della natura umana, per individuare quali siano i germi per la sua trasformazione e crescita. Ci che losservazione sensoriale conosce dellessere umano soltanto una parte. La natura umana combinazione genetica di quattro elementi cosmici: il corpo fisico, basato sulle leggi meccaniche del regno minerale; il corpo eterico vitale, permeato di forze vegetali di sviluppo e riproduzione, il corpo astrale, portatore delle forze animali degli istinti, desideri, passioni. Il quarto componente lio, attraverso il quale luomo diventa coronamento della creazione terrestre, pi o meno evoluto. Lio pu essere pi o meno evoluto e modifica e influisce sulle parti costitutive inferiori. Il corpo fisico si forma con la nascita; il corpo eterico raggiunge il suo completo sviluppo allet di sette anni, mentre il corpo astrale raggiunge lapice del suo sviluppo nel quattordicesimo anno di et. Prima del raggiungimento delle diverse tappe di sviluppo, questi involucri non sono del tutto autonomi. Nel corso del processo educativo necessario essere consapevoli di quale sia la parte dellentit umana su cui si agisce in una determinata et.

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Cfr. R. Steiner , Educazione del bambino e preparazione degli educatori, Edizione antroposofica, Milano,2004, p. 10.

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Secondo Steiner, i diversi mezzi culturali ed educativi agiscono in misura diversa su ciascuna parte costitutiva dellentit umana14. Lanima umana pu essere sviluppata al punto in cui lessere umano pu percepire la voce della coscienza che sorge quando luomo si avvede di non dover fare una cosa o laltra. E possibile affermare, per usare le definizioni dei corpi secondo Steiner, che lapprendimento riguarda il corpo astrale e trasforma il corpo eterico, lavorando sul temperamento e sulla trasformazione delle attitudini.
Come educatori si lavora sulle quattro parti costitutive dellentit umana. Se si vuole lavorare in modo giusto, bisogna studiarne la natura (.) Non si deve per assolutamente pensare che quelle parti si sviluppino nelluomo in modo che in un momento qualsiasi della sua vita, per esempio alla morte, siano tutte egualmente avanzate. Il loro sviluppo avviene piuttosto nelle diverse et in un modo diverso15.

Nel corso del suo primo sviluppo, come stato studiato dalla psicologia di Piaget, il bambino portato allimitazione. Il bambino imita tutto ci che gli adulti fanno di fronte a lui; gli organi fisici plasmano la loro forma a contatto con linflusso dellambiente fisico circostante. Quindi importante che il bambino possa ricevere le giuste impressioni dallambiente circostante. Le prime impressioni infantili generano forti impronte sulla sfera fisica. Leducatore deve preoccuparsi di fornire al bambino il giusto ambiente fisico. In particolare nei primi tre anni il bambino quanto pi esposto alle impressioni del mondo esterno, ma nello stesso tempo in stretto rapporto con il mondo spirituale. La psiche del bambino infatti come una pianta, non come un blocco dargilla.16 Dai sette anni fino allet della pubert il bambino deve essere condotto a tutto ci che, per il suo intimo significato, egli possa prendere a modello, ci che lui possa contemplare spiritualmente. Importante che egli sia guidato da educatori che facciano risvegliare in lui forze morali e intellettuali che si conformino ad un modello e autorit. In un certo senso il bambino si sceglier il suo eroe, che deve essere una persona degna di venerazione, un modello di immagine da emulare. In questo periodo fondamentale che il bambino sia capace di comprendere non soltanto con lintelletto, ma attraverso il sentimento, le sensazioni, lanima, che secondo Steiner
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R. Steiner, Educazione del bambino e preparazione degli educatori, op cit, pp. 16-18. R. Steiner, Educazione del bambino e preparazione degli educatori , op cit, p 20 16 F. Carlgren, A. Klingbord, Educare alla libert: la pedagogia di Rudolf Steiner, Filadelfia editore, Milano, 1990, pp. 27-30

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costituiscono le basi profonde della comprensione. Gli insegnanti devono parlare ai bambini con gioia, trasmettendo vitalit e sentimento. Il bambino sar guidato nella conoscenza delle rappresentazioni simboliche secondo il principio che tutto simbolo dello spirituale; sar gradualmente condotto a conoscere la bellezza e i misteri della natura. Lo sviluppo della facolt del sentire sar anche promosso dallarte, dalla musica e dagli esercizi ginnici. Mentre il bambino svolger gli esercizi ginnici, sar condotto a percepire la sensazione: io sento in me crescere forza. Larte delleducazione deve quindi essere basata su una conoscenza profonda dellessere umano, inteso come unit di corpo, anima e spirito; leducatore si deve rivolgere alleducando da anima ad anima. Steiner ha basato il suo percorso educativo sullantroposofia, a differenza della pedagogia di Dewey17 o della Montessori che hanno basato la loro Nuova educazione sulle idee recenti della psicologia empirica del bambino. La pedagogia secondo Steiner cio deve essere fecondata dalla scienza dello spirito, la quale feconda per la vita pratica. Quindi necessario che leducatore capisca cosa accade nel bambino in un determinato momento della sua vita, in quale modo agiscono le suddette forze, e cosa fare per andargli incontro nel modo giusto. Steiner fa notare che ci che si semina in tenera et destinato a portare frutti anche diversi decenni dopo; ci che si semina a nove anni, ad esempio, avr effetto intorno ai 45-50 anni, in quanto penetrato profondamente nella natura fisica e spirituale del soggetto. Nel bambino, ogni emozione penetra nella sua circolazione sanguigna, nel respiro, nella digestione. Ecco perch, ad esempio, un maestro di temperamento collerico potrebbe risultare dannoso per la sua evoluzione18. E altres importante ci che avviene tra maestro e bambino, importante per il docente chiedersi: Quale uomo io sono ? Quali impressioni il bambino riceve attraverso di me? Egli mi pu imitare?19 E quindi fondamentale quanto vive nella natura interiore del maestro. Steiner in una sua conferenza20 considera le possibili obiezioni che potrebbero essere rivolte alla pedagogia antroposofica, ad esempio il fatto che i contenuti spirituali che lantroposofia
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G. Chiosso, Novecento pedagogico, Editrice La scuola, Brescia 1997, pp. 73-76. R. Steiner, Educazione del bambino e preparazione degli educatori, op cit, conferenza n 1. R. Steiner, Educazione del bambino e preparazione degli educatori, op cit, conferenza n 1. Ibidem, p. 61.

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divulga non possono essere dimostrati a livello scientifico. Steiner sostiene che lumanit ha un debole contatto con la propria interiorit, e che comunque lo spirituale non pu essere dimostrato a partire dai dati sensoriali esteriori. Le verit spirituali, tuttavia, si sorreggono a vicenda in quanto ogni cognizione inserita luna nellaltra.
Cercare come da altre parti giungano delle verit che, per cos dire, con la libera forza di attrazione della dimostrazione, sostengano una data verit libera e senza sostegno nello spazio, allo stesso modo che un corpo celeste viene tenuto libero nello spazio cosmico delle forze di gestazione universale che agiscono reciprocamente21.

Leducatore deve quindi essere capace di osservare lo sviluppo delluomo con uno sguardo che va nello spirituale e che include anche lattenzione verso ci che proviene dalle forze dellereditariet, e osservare che il bambino contempla ogni modo dello spirituale in tutto il suo essere, e che egli in ogni suo gesto, espressione, sguardo, percepisce lo spirituale che sorge dalladulto, e lo lascia fluire in s. Un concetto fondamentale della pedagogia steineriana che luomo conosce non soltanto attraverso il pensiero , ma anche attraverso il sentimento e la volont . Nellatto volitivo contenuta lattivit del rappresentare, il pensare; analogamente ogni pensiero contiene volont. Il sentire si trova a met tra il pensare e il volere, e in esso confluiscono entrambi; in parte esso compenetrato dalla coscienza, in parte incosciente. I bambini sono diversi a seconda del grado di risveglio della loro coscienza, e a seconda di quale delle tre disposizioni prevalga.

SENTIRE

PENSARE

Vita senziente, veglia sognante in rappresentazioni inconsce \ /

Conoscenza pensante sveglia in immagini e rappresentazioni

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Ibidem, p. 64.

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IO |
VOLERE

Azione volitiva dormiente inconscia

Una considerazione di particolare interesse per quanto riguarda la pedagogia e la didattica che la facolt della memoria va educata partendo dal sentimento e dalla volont, quindi non solo dal pensiero. Secondo Steiner se si conoscono queste nozioni, si sar in grado di istruire nel modo giusto. Ci che viene detto dallinsegnante, se recepito dal sentimento, andr ad imprimersi nelle abitudini psichiche del bambino. Qualunque cosa viene fatta nei primi anni di educazione, si imprimer profondamente nella natura fisica, psicologica e spirituale. Occorrer quindi considerare leducazione nella prospettiva della vita intera. Fino allet di 7 anni, nel bambino agiscono prevalentemente le forze dellereditariet fisica, ed in seguito cominceranno ad agire le forze della vita individuale proveniente da quelle che, secondo Steiner, sono le precedenti incarnazioni.
Voler dominare con lintelletto ci che necessario per leducazione, formare la pedagogia con lintelletto mediante losservazione esteriore della natura infantile, tutto questo d tuttal pi dei quarti di pedagogia (.) Della pedagogia completa debbono essere emanazione anche dellintera natura umana; della natura umana che non osserva soltanto ci che si pu vedere esteriormente, ma che sperimenta progressivamente i misteri delluniverso22

Tra i 7 e i 14 anni si risvegliano gli impulsi individuali, e gli influssi del mondo esterno cominciano ad avere una particolare importanza. Durante questi anni avviene una formazione del secondo uomo: lindividualit proveniente da vite terrene precedenti e dal mondo spirituale vuole formare a poco a poco un secondo uomo. Nel fanciullo avviene inoltre una trasformazione a livello immaginativo-simbolico, e si risveglia in lui il sentimento artistico che deve essere sviluppato adeguatamente. La dimensione artistica sar da lui vissuta con sentimenti, rappresentazioni, immagini, che

22

Ibidem , p. 68

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crescono insieme allanima, e che potranno avere un ottimale sviluppo attraverso il rapporto vivente tra il maestro e il bambino. E per questo che il maestro deve imparare a tendere al centro dellessere umano dellallievo, e deve considerarlo sotto tutti gli aspetti; quanto viene da lui osservato nel bambino deve poter risvegliare gioia e vita. Il maestro deve contemplare lallievo come se egli fosse una musica che diventa realt.

4. ANTROPOSOFIA ED EDUCAZIONE

Lintera educazione, secondo Steiner, deve essere pervasa di anima e di spirito, cos come luomo stesso dotato di anima e spirito. Luomo viene considerato come uno strumento musicale meravigliosamente armonizzato ed accuratamente organizzato nella sua interiorit.
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Il maestro deve conquistare un rapporto vivente con il mondo, per attingere lentusiasmo che gli consenta di portare il suo allievo a conoscere gli enigmi della vita. Linsegnante deve conoscere le leggi delluniverso e deve avere costantemente la sensazione di lavorare sulluomo intero, nella sua complessit di corpo, anima, spirito; pensiero, sentimento e volont. Rudolf Steiner nella conferenza del 21 agosto 1919 dice:
La nostra pedagogia dovr differire da quelle che sono state seguite finora; e non perch una vana superbia ci porti a credere che proprio a noi tocchi la missione di inaugurare una pedagogia nuova e universale, ma perch la scienza dello spirito antroposofica ci insegna che levoluzione umana si svolge attraverso epoche diverse, ciascuna delle quali impone alluomo nuove conquiste. Diversa fu la missione della prima epoca postatlantica da quella delle epoche che la seguirono, fino alla quinta, nella quale oggi viviamo23.

La pedagogia steineriana quindi basata sullesistenza dello spirito umano, quid nascosto nel mondo fisico, definibile uomo spirituale, che discende nel corpo fisico al momento della nascita. Secondo questo presupposto luomo riceve la possibilit di compiere nel mondo fisico ci che non gli era pi possibile compiere nelle dimensioni spirituali. La pedagogia steineriana segue un approccio pi interiore rispetto alla psicologia sperimentale; una vera pedagogia pu scaturire soltanto da unintima comprensione delluomo. Si tender quindi ad uneducazione che non miri soltanto alla comprensione delle cose, ma a quanto viene sperimentato dal sentimento e dalla volont.
Prima di ogni altra cosa dobbiamo riconoscere che il nostro primo lavoro pedagogico deve essere quello di fare qualcosa di noi stessi, affinch una corrente di pensiero, un rapporto spirituale interiore, regni tra il maestro e i fanciulli, e che entrando in classe, noi pensiamo soprattutto a questo rapporto, pi che alle parole da dire, agli ammonimenti da impartire , o alla nostra capacit di insegnanti. Queste sono tutte esteriorit che certamente dovremo coltivare, ma che non coltiveremo bene senza quel rapporto fondamentale tra i pensieri di cui saremo pervasi e i fatti che durante linsegnamento dovranno prodursi nel corpo e nellanima dei nostri allievi24.

23 24

R. Steiner, Arte delleducazione I: Antropologia , Editrice Antroposofica, Milano, 2006, p. 18. R. Steiner, Arte delleducazione I : Antropologia , op. cit. , p. 27.

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Secondo Steiner, quando un essere umano ne incontra un altro, avviene un tipo di conoscenza e comunicazione che va oltre le questioni analitiche mentali; lessere umano riceve una conoscenza inconscia dellaltro dentro se stesso, sotto forma di percezione inconscia, sentimenti e impulsi che portano allazione, impressioni che fluiscono dal profondo dellanima e che guidano il comportamento. Ci che chiamiamo empatia, ritenuta da Steiner uno dei pi significativi impulsi della natura umana, appartiene alla conoscenza inconscia dellessere umano. In genere non si coscienti dei processi inconsci che guidano le relazioni; secondo Steiner necessario che nella relazione tra maestro e allievo questi processi vengano portati a coscienza. Questo per vuol dire anche che il maestro deve raggiungere una profonda conoscenza di se stesso, in modo da essere in grado di raggiungere un sufficiente livello di empatia con lanima dellallievo. Quando insegniamo presente qualcosa che fluisce come un flusso costantemente mutevole. E necessario sviluppare una visione che ci consenta di affermare qualcosa che si sviluppa tra gli esseri umani in questo modo sottile25. Steiner ritiene che quando si vuole istruire, occorre lavorare con ci che si svolge nelle profondit della natura umana, quindi comprendendo luomo interiore. Quindi lallievo dovr essere educato non soltanto nella sua coscienza, ma anche nella sua subcoscienza, sviscerando tutti gli strati profondi dellessenza umana26. In particolare lelemento incosciente ha una notevole importanza nel periodo che intercorre tra la scuola elementare e la scuola media. Steiner fa notare la condizione attuale degli uomini che vivono nel loro ambiente, avendo ignoranza delle cose di cui si servono e di cui non comprendono il funzionamento; a questo proposito importante stimolare negli allievi la curiosit e il desiderio di conoscere ci che vive attorno a lui.
Tutto ci che il ragazzo impara nel corso dei suoi anni di scuola deve alla fine venir in qualche modo allargato tanto da unirsi con dei fili alla vita pratica delluomo. Con ci molte, moltissime cose che sono asociali verrebbero rese tanto sociali che in noi sarebbe almeno messa la base di una comprensione anche per quanto pi tardi non deve riguardare direttamente la nostra professione () In ogni professione deve entrare qualcosa dellintero mondo27.
25 26

Cfr. R. Steiner, The essential of education, Antroposofic press, Usa, 1997 , p. 9. Cfr. R. Steiner, Arte delleducazione II : Didattica , Editrice Antroposofica, Milano 2004, p. 161. 27 R. Steiner, Arte delleducazione II: Didattica, op. cit. , p. 164.

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E quindi necessario conoscere ci che noi stiamo formando, per poter essere in grado di educare ed insegnare, allo stesso modo in cui i pittori devono capire la natura e la qualit dei colori, prima che possano disegnare, e gli scultori devono prima capire i loro materiali prima che possano creare, e cos via; se questo vero per per le arti che hanno a che fare con materiali fisici, maggiormente vero per le arti che lavorano sul materiale umano28. Sar possibile agire profondamente sul fanciullo attraverso linfluenza sul sentimento e sulla volont. Ad un allievo non vanno dati ammonimenti e regole morali, ma la sua attenzione va diretta verso qualcosa che possa destare in lui il sentimento di ci che giusto, e farlo ripetere in modo che ci diventi unabitudine che si consolida nella sfera della volont. Lo sviluppo di questultima infatti dipende dalla ripetizione cosciente e costante. Al fanciullo deve essere insegnata qualche azione da compiere ripetutamente ogni giorno 29: questa una disciplina che rafforza la volont. Ci che viene detto dallinsegnante deve essere recepito dalla facolt del sentimento dellallievo, imprimendosi in tal modo nelle sue abitudini psichiche. I concetti trasmessi agli studenti devono essere viventi, in modo che la loro individualit possa essere fatta vivere insieme al concetto. Essendo vivi questi concetti si trasformeranno e resteranno per tutta lesistenza30. Secondo la tripartizione della coscienza umana di pensiero, sentimento e volont la comprensione intellettiva si basa sulla comprensione del significato, sulla lettura e sulla scrittura; lattivit volitiva presuppone la coltivazione di ci che viene accolto attraverso luomo inteso in senso globale. La dimensione del sentimento pu essere formata invece quando lallievo viene messo in condizione di imparare qualcosa a memoria, pur non focalizzando lattenzione sul significato. Ai fini delleducazione necessario conoscere i misteri della vita, custoditi nelle scuole misteriosofiche antiche. Occorre che un maestro tenga gli stessi scolari il pi a lungo possibile, in modo che egli possa entrare nel loro ritmo della vita in senso pi ampio. I metodi della scuola Waldorf non si pongono in contraddizione con la psicologia sperimentale n con la scienza, con cui al contrario esistono importanti connessioni.

28 29 30

Cfr. R. Steiner, The essential of education, op. cit., p. 30. R. Steiner: Arte delleducazione I : Antropologia, op. cit., pp. 74-75. R. Steiner: Arte delleducazione I : Antropologia, op. cit., p. 136.

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Steiner si preoccupa che la crescita del fanciullo si svolga in una salutare relazione con se stesso e con il mondo che lo circonda. Nella prima conferenza tratta dal ciclo The Foundations of human experience, Steiner fa notare la necessit di armonizzare lessenza individuale del bambino con il suo corpo fisico31. Secondo Steiner il limite dellepoca attuale che listruzione della cultura soprattutto concettuale e informativa, statica e fisica, e tenderebbe a formare individui tendenzialmente letargici, passivi spettatori del mondo, anzich attivi creatori. Gli individui devono quindi essere connessi con il loro attivo, energetico e creativo s interiore. Ecco perch lintero metodo didattico deve essere immediato, colorato, vivente. E attraverso larmonizzazione dellesperienza dellapprendimento che noi possiamo risvegliare nei fanciulli interesse verso gli eventi del mondo. Ci produrr adulti che sono aperti e desiderosi di esplorare e scoprire il mondo attorno a loro. Linsegnante deve aprire gli occhi degli allievi verso levoluzione della cultura umana, facendo notare quanto effettiva sia stata linfluenza dellelemento individuale nel corso dello sviluppo storico. Gli studenti cominceranno a considerare lessere umano nella sua progressiva evoluzione attraverso il tempo, nel loro vivere lotte, sfide e trionfi. Le materie scolastiche saranno integrate tra di loro: storia, geografia, scienze fisiche, mineralogia, filosofia, letteratura e arte, costituiranno un tutto unico e coeso. Secondo questa prospettiva, i contenuti trasmessi con linsegnamento non diventano solo conoscenza, ma anche cibo per lanima e per lo spirito. Gli insegnanti devono essere immersi nella vita pratica per poter insegnare la realt della vita. Lideale di unit che riempie lanima umana deve pulsare attraverso tutti gli insegnamenti. Gli insegnanti quindi devono essere collegati alla vita pratica e quindi gli studenti saranno istruiti anche nelle attivit bancarie, nella contabilit, scrittura di lettere daffari. Questo approccio pratico allinsegnamento conferir ai giovani una salutare autonomia e, nel corso della loro et adulta, la possibilit di dimostrare indipendenza nei pensieri e nelle azioni. Nelle sue conferenze Steiner esalta lideale di un insegnante ispirato, che possa essere un vero modello per gli studenti. Egli diventer collaboratore dellevoluzione naturale, e
31

Cfr. R. Steiner, The foundations of human experience, Anthroposophic press, Usa, 1996, pp. 34-37

Foundation of Waldorf Education,

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affinch questa collaborazione sia ottimale occorrer che egli conosca i processi dellevoluzione, conoscendo quale tipo di azione educativa possa inibire o favorire la crescita degli allievi.32 Un maestro, sia nelle piccole che nelle grandi cose, esercita sempre unazione sui suoi alunni. Il maestro ideale deve evitare la negligenza e, al contrario, deve partecipare con tutto il suo essere a quanto fa in classe, pienamente consapevole del suo comportamento di fronte ai ragazzi. Egli deve avere interesse per tutto quanto al mondo, per tutte le cose umane; deve essere sincero nella sua interiorit, in modo che il suo insegnamento sia sempre manifestazione di verit. Non deve mai inaridirsi, n inacidirsi. Tutto ci che riguarda leducazione deve basarsi sulla coscienza dei rapporti delluomo con il cosmo. Un insegnante ha di fronte a s un uomo in divenire, allo stesso modo in cui lo stesso cosmo in continuo divenire33. Il progresso della civilt umana pu venire cercato solamente nella compenetrazione del nostro impulso educativo con il senso del significato cosmico delluomo intero. Linsegnamento deve essere impartito avendo come obiettivo quello di far raggiungere agli allievi unarmonia tra uomo fisico corporeo e uomo spirituale-animico. A questo scopo, linsegnante dovr impiegare le materie come mezzo per far giungere le forze animiche e fisiche delluomo ad un giusto sviluppo. Quindi le nozioni non vanno impartite come fini a se stesse, ma come funzionali allo sviluppo delle facolt umane. C quindi differenza tra le nozioni che derivano solo da convenzioni e accordi tra uomini, e quelle invece basate sulleffettiva conoscenza della natura umana universale. In tal modo attraverso linsegnamento si risalir ai principi della natura umana; allallievo verr insegnato ad inserirsi attivamente negli ingranaggi del mondo e nel cosmo.
Occorre intanto vedere se linsegnante ha abbastanza fiducia in se stesso. Egli deve entrare nella classe con uno stato danimo tale da consentire davvero di immergersi nellanima dei bambini. Come si arriva a ci? Proprio conoscendo i propri allievi. In proposito si vedr che in un tempo relativamente breve si arriva ad un risultato, anche avendo cinquanta o pi bambini in classe.

32 33

Cfr R. Steiner, Arte delleducazione I: Antropologia, op. cit., p. 165. R. Steiner, Arte delleducazione II : Didattica, op. cit., p. 35.

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Si impara a conoscerli, li si vede, si sa quale temperamento ha ognuno di loro, quale dote, quale funzione, e cos via34

Francis Edmund ricorda quanto Rudolf Steiner disse in occasione della sua fondazione della sua prima scuola Waldorf nel 1919:
I genitori che affidano i loro figli a queste scuole possono solo sperare ed aspettarsi che questi figli saranno educati per acquisire competenze per la vita. Ci rende necessario che noi nel fondare questa scuola prendiamo come punto di partenza i principi pedagogici che sono radicati in cosa la vita del presente ci richiede. I nostri figli devono essere educati per diventare persone che sono portare ad una vita che corrisponde a queste esigenze, che sono quelle che possano sostenerli, qualunque sia la loro classe sociale di appartenenza. Lidealismo deve collaborare con lo spirito della pedagogia e i suoi relativi modi, ma questo deve essere un idealismo che ha il potere di risvegliare negli esseri umani in crescita quelle forze di cui loro avranno bisogno per il resto della loro vita, al fine di lavorare con competenza per la loro comunit e per avere mezzi di sussistenza che li sostengano35

Steiner introduce leducazione Waldorf come una preparazione per la vita, una preparazione per sviluppare competenze per il mondo del lavoro; questo non significa tuttavia che leducazione debba seguire i dettami delleconomia o delle ideologie politiche. Leducazione, secondo Steiner, dovrebbe seguire la natura umana, orientandosi essa stessa verso la natura universale dello sviluppo dellessere umano, indirizzandosi verso le specifiche esigenze degli individui nella loro dimensione spazio-temporale. Uneducazione simile potr aiutare le future generazioni a creare una societ e un mondo del lavoro che possa essere di supporto allo sviluppo umano. Il rinnovo della vita sociale, economica e spirituale dipender dal fatto che le generazioni future siano capaci di portare qualcosa di nuovo, qualcosa che si trova nel profondo delle loro risorse interiori, purch loro siano capaci di risvegliare il potenziale che dorme dentro di loro. Lo stesso potenziale che deve diventare, nella sua forma pi alta, competenza

34

R. Steiner: Educazione come arte.7 conferenze a Torquay, Edizione antroposofica, Milano, 1924, p. 59. 35 F. Edmund, An introduction to Steiner education: the Waldorf school , Sophia books, East Sussex, 2004, p. 12.

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spirituale, labilit di fare e capire il bene, ci che Steiner chiama individualismo etico nella sua opera La filosofia della libert 36. Steiner ritiene che leducazione debba sviluppare lessere umano nella sua completezza di pensiero, sentimento e volont. Dice Francis Edmund:
Noi possiamo, con una concezione totalmente nuova delluomo, imparare a concepirlo come un essere fatto di corpo, anima e spirito, e in tal modo mettere in pratica uneducazione che si occupa di queste tre parti, una conoscenza che d agli insegnanti nuove possibilit di aiutare gli alunni in direzione di un salutare, armonioso e fruttuoso sviluppo delle loro facolt37.

Secondo Steiner lereditariet e lambiente determinano le iniziali condizioni fisiche attraverso le quali si svolger la prima parte delleducazione, non solo il proprio spirito che pu determinare il corso della vita. Vi nel soggetto qualcosa che gi presente fin dalla nascita e che gradualmente viene portato a coscienza. Il maestro pu aiutare o ostacolare questo viaggio dellallievo verso la scoperta di s stesso. Gli educatori possono aiutare lallievo nel processo che lo porter verso una consapevole e responsabile et adulta, attraverso la comprensione delle capacit, predisposizioni, anche debolezze e ostacoli. Linsegnante avr quindi la possibilit di rimuovere le influenze sfavorevoli e promuovere, al contrario, condizioni favorevoli, per aiutare ogni individuo a diventare pi pienamente se stesso, sviluppando le proprie potenzialit, le proprie innate e sacre qualit umane, verso una piena realizzazione. Una giusta educazione deve abbracciare lintero organismo umano. Secondo Steiner lessere umano dovrebbe avere un ruolo centrale in ogni argomento insegnato. La scuola non dovrebbe solamente indottrinare , ma influenzare attivamente il futuro nel quale gli allievi dovranno assumere i loro compiti, il loro ruolo nel mondo. Steiner d diverse indicazioni nelle sue conferenze rivolte agli insegnanti, mostrando come sia possibile insegnare ogni argomento in maniera artistica e immaginativa, in modo da rinforzare lessere interiore degli alunni, il loro vero s. La crescita degli allievi deve essere improntata ad una salutare relazione con loro stessi e con il mondo attorno a loro.

36 37

R. Steiner , La filosofia della libert, Edizioni Bellia, Milano 1997, pp. 50-51. F. Edmund, An introduction to Steiner education: the Waldorf school , op. cit., p. 7.

24

Mentre si lavora per sviluppare la sfera mentale e concettuale dellallievo, occorre parallelamente vivificare ci che altrimenti morirebbe nella fissa e statica condizione dellintelletto attraverso laiuto della pittura e scultura38. Lo scopo della didattica Waldorf che il bambino trovi se stesso, formandosi una sua personale concezione del mondo sulla base delle esperienze che si presentano nellambiente sociale; in questo ritrovarsi deve scoprire quali sono i propri compiti, a contatto con le persone che il destino gli ha posto intorno. Il maestro quindi non deve influenzare lio dellallievo, ma assecondare il formarsi dello strumento (corpo e anima) in modo che lindividualit (spirito) se ne serva liberamente. Leducazione quindi intesa nel senso di rimuovere gli ostacoli fisici e animici a quanto penetra di nuovo e inedito, facendo vivere gli allievi in un ambiente nel quale essi possano affrontare la vita in libert.

5. LE SCUOLE WALDORF

Ci che colpisce degli insegnanti delle scuole steineriane lentusiasmo per il loro lavoro, il consolidamento del gruppo verso unidentit di fini, latteggiamento tollerante e deciso, la

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R. Steiner, Pratical advices to teachers , Anthroposophic press, Usa, 2000, pp. 32-34.

25

valorizzazione dellinsegnamento, la fiducia nelluomo in quanto tale, nonch la critica verso la societ contemporanea. In una societ come la nostra, dominata dalla logica del denaro e del successo, gli ideali di pace, libert e uguaglianza non destano pi di tanto le coscienze addormentata nella routine. E per questo che, secondo la pedagogia steineriana, occorre puntare sui giovani, che sono la parte pi importante perch riflettono le potenzialit delleducazione degli adulti. Bisognerebbe tendere ad un significativo sistema di valori39, basato su un confronto tra il proprio universo di soggettivit e altri universi di soggettivit e universi di significato. Bisogna tentare di costruire i significati attribuiti ai valori. Un tempo i programmi ministeriali erano brevi e venivano indicati in linea di massima i contenuti di ogni materia per ogni anno scolastico. Tutto il resto veniva lasciato alla metodologia pedagogico-didattica dei maestri. Oggi le cose sono cambiate. Oggi il programma per le scuole superiori diventato un libro che porta lintestazione Gazzetta ufficiale del governo. E in questo libro non si trova soltanto unindicazione di che cosa si deve fare, ma anche ogni sorta di indicazione su come si deve insegnare. Questo significa che negli ultimi decenni ci si messi sulla via di far assorbire la pedagogia dalla legislazione statale40. Secondo Steiner questo un decadimento in cui i capi di governo delimitano in articoli ci che un tempo era un libero bene spirituale in campo pedagogico. Secondo Steiner occorre un accostamento al programma che fa s che il docente lo costruisca ogni momento; unattitudine che viene definitiva insegnamento intuitivo, che per non deve diventare banale, non deve mai superare i limiti. Nellinsegnamento andrebbe lasciato qualcosa di inespresso, in modo che lallievo sia portato a sviluppare ulteriormente con le sue proprie forze animiche ci che ha imparato dallinsegnamento. Lallievo cio non deve uscire dalla scuola con la sensazione di aver imparato tutto, ma con linteresse verso nuove scoperte. Ogni insegnamento deve essere impartito al momento giusto, e non soltanto in modo intellettuale, ma permeato di elemento animico, vibrando di sentimento. Gli insegnanti delle scuole Waldorf hanno seguito corsi di formazione sulla pedagogia steineriana, con continui aggiornamenti e autoeducazione.
39

Cfr : S. Chistolini, La pedagogia secondo Rudolf Steiner. Lhumanitas e il movimento delle scuole Waldorf, Franco Angeli, Milano, 2008, p. 18. 40 Cfr : R. Steiner, Arte delleducazione II: Didattica, op. cit., p. 183.

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Lo studio delle classi come tali a sua volta fornisce largomento per le riunioni degli insegnanti. Largomento delle riunioni non si riferisce cos soltanto alle disposizioni , ma un prospetto vivo della pedagogia nella scuola stessa, in modo che gli insegnanti imparano di continuo. Le riunioni diventano cos lanima di tutta la scuola. Il collegio dei docenti quindi unoccasione di costante riflessione sullazione didattica.
Prima di ogni altra cosa dobbiamo riconoscere che il nostro primo lavoro pedagogico deve essere quello di far qualcosa di noi stessi, affinch una corrente di pensiero, un rapporto spirituale regni tra il maestro e i fanciulli e che, entrando in classe, noi pensiamo soprattutto a questo rapporto, pi che alle parole da dire, agli ammonimenti da impartire, o alle nostre capacit di insegnanti. Queste sono tutte esteriorit che certamente dovremo coltivare, ma che non coltiveremo bene senza quel rapporto fondamentale tra i pensieri di cui saremo pervasi ed i fatti che durante linsegnamento dovranno prodursi nel corpo e nellanima dei nostri allievi41.

Gli insegnanti delle prime scuole Waldorf furono scelti personalmente da Steiner, dopo essere stati preparati nel corso dei tre cicli di conferenze . Dopo la seconda guerra mondiale le libere scuole Waldorf furono riaperte. Tra i primi seguaci e diffusori dellopera steineriana, vi fu Caroline von Heydebrand, che form il piano di studi della scuola:
Il piano di studi ideale deve ricalcare limmagine mutevole della natura umana in divenire , seguendo le tappe dellet, ma, come ogni ideale, si trova a fare i conti con la realt della vita in cui deve inserirsi. Di questa realt fanno parte molti elementi: lindividualit dellinsegnante che si trova di fronte alle classi, la classe stessa dei singoli allievi; il momento storico e il luogo in cui la scuola si trova, le leggi e le autorit dei paesi. Tutti questi dati modificano il piano di studi ideali e richiedono mutamenti e adeguamenti. Solo un piano di studi duttile e plasmabile permette di assolvere al compito educatore in modo adeguato. Limmagine eterna e reale dellentit umana come archetipo domina in ogni scuola che opera secondo la pedagogia antroposofica; questa immagine si trasferisce per nelle applicazioni singole delleducazione intesa come arte, a seconda che una scuola si trovi in Germania, in Olanda, in Svizzera o in Inghilterra 42.

La differenza tra la scuola Waldorf e le scuole ordinarie che il modo di insegnare si basa sul riconoscimento, stimolo e promozione dei talenti nascosti degli allievi. Il traguardo di
41 42

R. Steiner, Arte ed antropologia, op. cit., p.27. C. Von Heydebrand, il piano di studi della libera scuola Waldorf, Filadelfia editore, Milano 1982, pp. 11-12.

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questa didattica lo sviluppo globale delluomo, e gli strumenti sono il rispetto e il rapporto umano che si stabilisce tra lalunno e linsegnante. Tale rapporto rivela un cammino che lalunno e linsegnante percorrono insieme. Nella scuola Waldorf la giornata articolata in modo organico. La mattina inizia con le materie per le quali richiesto di sapere, pensare e capire. In seguito ci sono le materie a cadenza ritmica (lingue, euritmia, ginnastica, musica). In tarda mattinata-pomeriggio il momento del lavoro manuale, artigianato, giardinaggio, quindi tutte le esercitazioni pratiche43. La giornata scolastica quindi scandita secondo ritmi naturali. La particolarit della didattica della scuola Waldorf che vengono dedicate tre o quattro settimane ad una stessa materia. Ci, secondo Steiner, favorisce la concentrazione degli allievi ed evita la dispersivit. Le lezioni sono articolate in esercizi, ripetizioni e piccoli lavori assegnati agli studenti. La particolare didattica Waldorf ha lo scopo di far nascere dalle nozioni determinate facolt. Importante la fase del ripasso, durante la quale verranno ripresentate le nozioni accolte con un livello di maturit superiore, in modo che ci che non era stato precedentemente compreso potrebbe risultare semplice in un secondo momento. Un ruolo essenziale rivestito dalle materie artistiche: la pittura, il disegno, la musica, la recitazione. Secondo Steiner lesercitazione artistica allena la volont, in quanto mette lallievo nelle condizioni di provare e di riprovare, sviluppando la determinazione. Lavorando il legno o la creta alla ricerca della forma caratteristica di un dato animale, disegnando, dipingendo e lottando per trarre dai vari materiali impiegati tutto quello che serve ad esprimere il tema assegnato, osando con pazienza di far nascere unimmagine, lesperienza che facciamo di un coinvolgimento totale. La finezza di un suono, le delicate sfumature liriche di un canto corale o di un brano strumentale eseguito in gruppo, esigono costanza e applicazione. Le crisi e le piccole catastrofi che accompagnano la preparazione di una recita, sia in scena che nellallestimento di scenari e costumi, sono grandi occasioni di coesione per una classe, oltre che esperienze di vita comune ben integrata44

43

F. Carlgren-Anne Klinlord- Educare alla libert- La pedagogia di R.Steiner, Filadelfia editore, Milano 1990, pp. 48-50. 44 Ibidem, pp. 50-52.

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Non siamo in grado di risolvere il compito se noi stessi non siamo risolti, se non sappiamo immedesimarci nel materiale da usare. A questo processo di integrazione si accompagna non di rado una gamma di stati danimo: aspettativa, delusione, rabbia, rassegnazione, ripensamento, sorpresa, rinnovate speranze, nuovo impegno della volont, gioia profonda destata dalla creativit. La nostra partecipazione non si limita alla sfera dellanima, ma ci compenetra fisicamente, fino alla punta delle dita delle mani e dei piedi.45

Secondo Steiner larte servir per la vita, diventer quindi una competenza perch in essa nulla si basa sulla routine, ed essa esercita una concentrazione estesa su un vasto ambito: anima e corpo. Nei bambini anima e corpo sono connessi e con lattivit artistica essi esprimono i loro stati danimo. Larte capace di dare forma ad un influsso educativo profondo e duraturo; i bambini in tal modo prendono parte attiva a tutto ci che viene loro incontro dallambiente, nel tentativo di dargli una forma. Le attivit artistiche suscitano esperienze interiori in una profonda interazione tra lavoro fisico e lavoro psichico. Larte agir profondamente nella formazione della volont perch il suo esercizio basato sulla ripetizione, e perch ci di cui il soggetto si appropria gli procura interiore gioia e godimento, che diventano disposizioni a stimolare sempre di nuovo limpegno, per produrre sempre nuovo appagamento46. Il bambino sar invitato a disegnare forme geometriche fin dal primo giorno di scuola, scoprendo gradualmente che le forme disegnate costituiscono il mondo visibile. Poi avverr il passaggio al colore, con acquarello su carta inumidita, per dare libero corso agli stati danimo agitati; il bambino si immedesimer con il colore, ampliando e trasformando la sua interiorit. Lintensa esperienza cromatica sar collegata ad una ricchezza interiore di sfumature e qualit, nonch ad un linguaggio di valori, profondo e non intellettualistico.
Quando si sa che il nostro intelletto non viene formato insistendo direttamente sullistruzione intellettuale, ma si sa invece che chi muove in modo maldestro le proprie dita ha un intelletto maldestro, e idee e pensieri poco flessibili, mentre chi sa muovere correttamente le dita ha anche idee e pensieri flessibili ed capace di penetrare lessenziale, allora non si sottovaluter che cosa voglia dire coltivare luomo esteriore avendo come meta di far derivare , dal trattamento complessivo di questo uomo esteriore, lintelletto come parte di esso47
45 46

Ibidem, p. 54. Crf. R. Steiner, Arte delleducazione I: Antropologia, op. cit., p. 75-76. 47 R. Steiner, Il rinnovamento dellarte pedagogico-didattica mediante la scienza dello spirito, Basilea, 1920

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In prima classe il bambino viene istruito a lavorare a maglia, dapprima costruendo piccoli capi di vestiario, ed in seguito intrecciando cesti e cuoio. Egli realizzer giocattoli, diventando gradualmente consapevole che i materiali costituiscono un concentrato di energia e volont e il suo manipolarli un atto di volont. Importanti saranno gli esercizi ginnici, che cominceranno nel terzo anno, e che andranno svolti con fantasia ed entusiasmo, imitando mestieri o animali, ostacoli. Non ci sar alcuna competizione agonistica tra i bambini, ma un lavoro di gruppo, con riguardo per gli alunni pi deboli, in modo da sviluppare lattenzione verso gli altri. Attraverso gli esercizi ginnici e leuritmia48, si svilupperanno forze non solo nel corpo ma anche nellanima; verr stimolata la volont in modo che sia una conquista stabile, destinata a permanere nel corso della vita, come sorgente inesauribile di forza e vitalit. Particolare importanza riveste lo studio delle lingue, fin dalla prima elementare; quando lo spirito di imitazione ancora vivo, lanimo del bambino particolarmente ricettivo verso la parola parlata, e gli organi del linguaggio sono plastici. Le lingue vengono apprese attraverso un metodo diretto in cui i bambini sono invitati a compiere azioni con ordini impartiti nella lingua straniera. Viene data attenzione anche alla grammatica, e i bambini saranno abituati ad imparare a memoria le regole grammaticali, con particolare riguardo alla conversazione, ripetizione, composizione di lettere e testi. Lapprendimento delle lingue, secondo Steiner, trasforma la personalit e rafforza la sicurezza di s. Interessante lo studio di Steiner sui quattro tipi di temperamenti degli allievi: collerico, flemmatico, malinconico, sanguigno. Si tratta di lati unilaterali del carattere che possono essere superati attraverso il processo di educazione; forze che hanno bisogno di esplicarsi e vanno trasformate lentamente. Il temperamento di un allievo non va comunque contrastato, ma assecondato nel tentativo di armonizzarlo e di trasformarlo con dolcezza Fondamentale sar tuttavia il temperamento dellinsegnante, il quale deve costantemente lavorare su di s, diventando duttile e mutevole. In tal modo linsegnante potr apparire allalunno flemmatico esteriormente distaccato, ma interiormente partecipe; allalunno collerico egli apparir calmo, e cos via. E quindi importante lautoeducazione
48

Leuritmia una forma artistica di movimento, da non confondersi con la danza o la ginnastica, che ha lo scopo di esprimere le leggi della parola o della musica. Questarte diventata lespressione dellantroposofia, con applicazioni sia pedagogiche che terapeutiche. Cfr. R. Steiner, Euritmia. Una presentazione, Edizione antroposofica, Milano 2007.

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delleducatore, il quale dovr essere capace di mantenere consapevolezza e calma interiore anche in situazioni di rabbia, rimanendo al di sopra di ogni situazione.
La massima fondamentale delluomo libero quella di vivere nellamore per lazione e di lasciar vivere avendo comprensione della volont altrui (.) Pensate che cosa deriva da questi due atteggiamenti: dedizione piena damore per quello che si fa, e comprensione profonda per quello che fanno gli altri. Soltanto da questo pu nascere una reale collaborazione sociale tra gli uomini. Ma non riuscirete in alcun modo a suscitarle con mezzi estranei, voi dovrete farlo emergere dalla profondit della natura umana49.

Quindi necessario, secondo Steiner, che lessere umano, e in particolar modo un insegnante, impari a convivere nella consapevolezza della diversit degli altri con lobiettivo di giungere ad una comprensione reciproca. La didattica della scuola Waldorf cerca di evitare il pericolo di un insegnamento troppo soggettivo, e cerca di risvegliare negli allievi linteresse per ogni materia. Alle elementari il libro di testo sconsigliato, mentre nelle superiori ridotto al minimo. Gli insegnanti tengono conto delle classi che hanno davanti e delle funzioni educative specifiche per ogni materia. Ciascun insegnante presenta la materia in base alla situazione in cui si trova la classe, e la adatta alle varie individualit dei presenti, svolgendo la lezione con vitalit e impegno.
(..) quanto la nostra esperienza ha dimostrato e cio che, per quanto stanco, depresso o toccato da problemi personali durante la preparazione delle lezioni, nel momento in cui entra in classe un insegnante impara a deporre il suo fardello e a dimenticare , di fronte agli allievi e allinteresse per la materia che deve trattare, il suo io privato. Nel suo lavoro si accorge di ricevere ispirazioni da sorgenti che stanno fuori di lui, e che gli danno lenergia necessaria per alternare durante le lezioni momenti di seriet ad atteggiamenti scherzosi, e per intensificare o allentare limpegno individuale richiesto ai ragazzi50

Secondo Steiner gli uomini moderni non si fidano dei loro sentimenti, li chiamano emozioni contrapponendoli ad unauspicabile e oggettiva razionalit. Lallievo invece ha bisogno di essere attivo con tutta la sua anima, e di imparare ad immergersi pienamente
49 50

R. Steiner, La filosofia della libert, op. cit, p. 45. R. Steiner, Arte delleducazione I: Didattica, op. cit., p. 53.

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nellesperienza senza utilizzare soltanto la facolt intellettuale.

Solo cos egli potr

sviluppare autentico interesse per il mondo. Se linsegnante dimostra di possedere un patrimonio di esperienze profondamente sentite, oltre che ben controllate, egli aiuter i suoi allievi a sviluppare la vita di sentimento: la capacit di gioire, soffrire, di sentire insieme agli altri, come fondamento di ogni virt sociale. Questo il metodo pi efficace per realizzare uneducazione sociale pienamente umana. Gli studenti vengono stimolati alla lettura, e viene insegnato loro a comporre un testo in forma chiara, comprensibile, stringata, con la capacit di introdurre citazioni appropriate. Essi raccoglieranno i quaderni del periodo nei quali vengono raccolti in estratto i contenuti di ogni periodo di insegnamento. Nella didattica verr dato risalto a nozione pratiche, e sar sviluppato linteresse dellallievo nei confronti dellambiente: boschi, acqua, oggetti, mestieri, lavori e professioni, alimenti e costruzioni. Nello studio della zoologia lallievo avr modo di conoscere i temperamenti dei vari animali, individuando la differenza tra uomo e animali; nello studio della botanica lallievo svilupper interesse per il mondo vegetale, ampliando la sua sensibilit. Nello studio della geografia lallievo imparer a tenere conto degli altri, e conoscer linflusso esercitato dalluomo sul paesaggio, e i problemi economici. Sar attraverso lo studio della storia tuttavia che lallievo potr acquisire sensibilit verso lelemento umano, a prescindere da ogni nazionalismo, seguendo il succedersi delle tappe evolutive della cultura dellumanit, attraverso immagini documentate. A tutto questo si aggiunger lo studio delle materie scientifiche, tra le quali la geometria, lottica, la chimica, lastronomia. Nellopera Educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito Steiner dice che la trasformazione biologica nel bambino compare quando le forze interiori si destano come facolt dellanima nella pubert, quando il soggetto acquister la capacit di rispecchiarsi nella propria interiorit e di sentirsi e capire ci che vive negli esseri umani. Nelle scuole superiori la didattica Waldorf ha lo scopo di sviluppare negli studenti un atteggiamento scientifico e un senso critico, e di ridurre il pi possibile il dogmatismo e i pregiudizi. Verranno date agli studenti le basi attraverso le quali essi possano trovare uno stile di vita proprio, pur essendo immersi nellinfluenza dei mass-media. Verr dedicato particolare attenzione allo studio delle biografie: lio umano non spettatore impotente dellevoluzione, ma contribuisce con il suo impulso al divenire storico, dando una

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nuova direzione ad una corrente. Analoga importanza avr lo studio della storia dellarchitettura, dellarte drammatica, della musica51 . E evidente che lo scopo di questo sistema scolastico non sia quello di creare specialisti, ma di formare giovani completi e pieni di interessi. Grande cura sar data alleducazione fisica e all euritmia, in quanto il corpo considerato come un valido strumento. Lallievo non avr nessuna trascuratezza nelle piccole cose, come nei movimenti. Il movimento infatti espressione della volont, la quale collegata ai nervi e al cervello. La forza mnemonica scaturisce dalla volont e dal sentimento, non quindi dal semplice elemento intellettuale. Ecco perch lintero insegnamento deve essere pervaso di sentimento, al punto da poter diventare duraturo. Inoltre linsegnamento dovr sempre cercare un rapporto tra i suoi contenuti e luomo. Le forze dellanima dellallievo andranno educate in uguale misura, secondo leggi cosmiche universali. Lallievo imparer a pensare per la vita, ed in questo modo il pensiero diventer competenza. Dopo la morte di Steiner, avvenuta nel 1925, i suoi allievi fondarono scuole Waldorf in tutta Europa e in seguito in tutto il mondo. Oggi si contano circa 800 scuole steineriane in tutto il mondo, di cui circa 600 in Europa.

6. DIDATTICA STEINERIANA E SCUOLA DELLAUTONOMIA

Nel movimento pedagogico steineriano emerge la volont di poter rinnovare il mondo, a partire dal rinnovamento di s, attraverso leducazione della volont. Linsegnante steineriano conforme allideale di uomo, che promuove spiritualit, socializzazione, vicinanza tra i popoli. Uneducazione di tale genere fornisce risposte alla ricerca di senso, e diventa una vera e propria autocoscienza, conoscenza cosciente che arricchisce.
51

F. Carlgren, A. Klingborg, Educare alla libert, op. cit., p. 253.

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Il maestro si auto-edifica e guida il giovane verso la comprensione di se stesso e del mondo. La scuola steineriana attiva un processo di trasformazione che tende allinserimento sociale in cui ognuno diventa parte integrante dellorganismo sociale in evoluzione. In tutto questo anche il diverso ha un ruolo, inteso nella sua capacit di porsi come microsociale, fonte delluniversalit del messaggio umano di cui promotore52. Un altro elemento caratterizzate la pedagogia steineriana la reazione alle aspettative economico-politiche dominanti.
Quando tu hai di fronte un bambino, devi pensare che egli non solo frutto di una nascita casuale o di quel momento, ma un essere piuttosto antico che ti viene da una grande lontananza. Questo ti porta ad avere un atteggiamento interiore molto diverso, di enorme rispetto perch tu senti che l dentro c una precisa individualit che porta con s un destino, un qualcosa che lo chiama nel futuro e che ha bisogno di te. Tu devi dargli lambiente adatto, perch lui possa un giorno liberamente vivere questo suo destino senza intralci.53

Linsegnante non dovr quindi modificare il destino dellallievo, ma far s che questultimo possa tirar fuori le sue qualit e potenzialit. La scuola non sar un mondo a parte, ma tender allintegrazione nel mondo. Fondamentale sar il valore del rapporto umano tra allievo e insegnante, allinsegna dellamicizia, delle cure amorevoli, dellentusiasmo, della fiducia reciproca, in un pieno sviluppo armonico delle disposizioni personali di entrambi. Nella scuola Waldorf previsto che il maestro sia lo stesso almeno per otto anni; durante questo percorso anche il maestro si trasformer insieme ai suoi allievi. Sia il maestro che gli allievi sono quindi considerate personalit autonome che collaborano per un progetto comune, condividendo gioie e difficolt, crescendo insieme. Nellepoca dellattuale civilizzazione produttiva si stati portati lontano dallelemento umano, e laspetto pi danneggiato stato leducazione. Perch quando si descrivono le scuole steineriane, si parla di educare alla libert? Perch attraverso questo tipo di didattica vengono date al soggetto ricche possibilit di espressione, e la consapevolezza di utilizzare le sue doti e potenzialit per conquistare unindipendenza
52 53

S. Chistolini, La pedagogia secondo Rudolf steiner, op. ci.t, pp. 141-145. S. Chistolini, La pedagogia secondo Rudolf Steiner, op. cit., p. 205.

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di pensiero e diventare autonomo. Una siffatta educazione rimuove gli ostacoli che si interpongono ad un cosciente dominio di s, e forma unattitudine di responsabilit che diventer competenza per la vita. Tutto ci determinante per il futuro dellumanit.
Non chiediamoci: che cosa ha bisogno di sapere o di conoscere un uomo nellordinamento sociale esistente, bens: che cosa esiste nelluomo come predisposizione passibile di sviluppo? Solo cos sar possibile conferire allordinamento sociale lapporto di forze sempre nuove provenienti dalle generazioni in crescita. E in questo ordinamento vivr allora lapporto di uomini completi che entrano a farne parte; non si deve fare invece delle generazioni in crescita quello che lordine sociale esistente pretende di farne54.

Il modello di didattica steineriana fa riflettere sulle nuove prospettive della professionalit dei docenti nellattuale scuola dellautonomia. Linsegnante innanzitutto deve porsi come obiettivo il miglioramento dellofferta formativa, da realizzarsi su ogni singolo alunno, giungendo a tutti, in vista di una scuola per tutti. Mentre prima si trattava di una scuola quantitativamente di tutti, ora la sfida di ordine qualitativo: che tutti allinterno del contesto scolastico trovino maniera di esprimersi. E una sfida che deve essere affrontata in ambito didattico, progettando percorsi da svolgere allinterno delle singole classi, a contatto con i problemi concreti (livelli di partenza diversi, alunni disabili, frequente cambiamento del personale docente, e cos via). Lobiettivo quello di riuscire a migliorare lofferta formativa per raggiungere tutti i destinatari, non pi a pioggia, ma diversificando ove possibile per ciascuno, in base ai valori. Nella scuola dellautonomia si dunque modificata la maniera di concepire la professione docente, con la nascita di una nuova deontologia professionale55. Significative differenze sussistono tra i docenti del passato e quelli attuali: la scuola dellautonomia richiede unintegrazione di competenze rispetto a quello che potevano essere i precedenti modelli formativi. Questi ultimi vanno ripensati, in quanto lautonomia scuola della democrazia. Come ideale educativo vi quello secondo il quale una scuola deve migliorare la societ, rendendo ogni singolo membro pi consapevole e pi libero, in una scommessa di democrazia. Vi un modo diverso di guardare leducando, il quale viene considerato come lAltro, in un rapporto asimmetrico : non pi sul piano dellautorit e trasmissibilit, ma su
54

F. Carlgren-Anne Klinlord- Educare alla libert- La pedagogia di R. Steiner, op. cit., pp. 124127 55 Cfr. C. Callegari, Pedagogia e scienze delleducazione nella scuola dellautonomia, Cleup, Padova 2008, pp. 18-21.

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quello di un servizio alla persona. Il docente si colloca allinterno di una struttura che offre un servizio alla persona che gli sta davanti, al fine di fargli raggiungere piena autonomia; la relazione tra educatore ed educando si deve quindi svolgere ad un livello paritario, in reciprocit. In effetti i programmi Brocca avevano delineato il concetto di autonomia dellalunno e della crescita della sua identit, affinch egli sia capace di compiere scelte consapevoli. Tutti gli istituti superiori hanno obiettivi culturali mirati ad una professione e i docenti devono conferire una formazione qualificata, allinsegna della qualit anzich della quantit. E opportuno quindi ripensare i modelli formativi, e questa prospettiva presenta maggiori occasioni e possibilit proprio in relazione alle materie che andremo ad insegnare. Nella scuola gentiliana linsegnante veniva formato con un corso universitario dove si attribuiva poca importanza alla didattica, dando invece spazio ad una formazione per lo pi culturale e molto meno professionale. Il docente, spesso svalutato, si trovato ad affrontare in un certo senso una crisi di identit: da avere inizialmente una responsabilit limitata, si trovato ad essere responsabile di tutto quello che egli propone. In questo dunque si inserisce la sfida dellinsegnante odierno: ricostruire una professionalit che non abbia modelli a cui rifarsi, e nel contempo riconquistare un prestigio sociale. Gli insegnanti odierni hanno la possibilit di modificare il modo stesso di concepire e fare la scuola, e a questo scopo le competenze richieste sono svariate e polivalenti. E dunque opportuno stabilire percorsi di continuazione della formazione e dellaggiornamento del docente per tutta la durata della sua carriera. Il servizio offerto dalla scuola si misura nella quantit di autonomia ottenuta dagli studenti: non soltanto dunque un apprendimento meccanico, bens autonomia intellettuale e capacit critica. Bisogna dunque vedere cosa si propone attraverso lautonomia, come lo si propone, con quali strumenti e soprattutto aver presenti costantemente i fini e gli obiettivi. E necessario, innanzitutto, che ci sia collaborazione gli obiettivi raramente possono essere raggiunti solo con le proprie forze - con i colleghi del consiglio di classe lavorando insieme, ed anche partecipazione. Listituzione scolastica dellautonomia infatti mette non soltanto nelle condizioni di partecipare, ma di essere propositivi e critici, dunque non meri strumenti passivi. Tutti questi fattori sono dunque applicabili alla didattica, attraverso operazioni collettive e costanti scambi informativi tra colleghi.

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Per affrontare i diversi e inevitabili problemi, un docente deve contare su risorse intellettuali e cognitive e soprattutto deve diventare capace di mettersi in gioco, provando e sperimentando varie opzioni allinterno della cornice delle possibilit che lautonomia conferisce. Secondo queste prospettive, il sapere trasmesso non pi statico, ma diventa aperto; gli studenti diventano portatori di conoscenze e pre-requisiti che hanno accumulato nel corso della loro personale esperienza di vita e che entra in interazione con il sapere che essi apprendono. Linsegnante quindi collocato in mezzo , tra il Sapere e il sapere degli alunni, e deve svolgere un costruttivo ruolo di intermediario, incoraggiando la massima espressione degli studenti. La professione docente quindi aperta e polivalente, e il docente si trova a crescere continuamente, posto a contatto con materiale umano che, per sua natura, imprevedibile. La gestione di tutti questi elementi rende quindi il docente un professionista nella scuola dellautonomia. Nellattuale contesto quindi linsegnante deve acquisire una nuova professionalit, non pi limitata alle tradizionali attivit di spiegazione e verifica, ma in grado di costruire percorsi formativi in coerenza con le direttive presenti nel Piano dellofferta formativa. Saper costruire progetti in relazione alle specifiche esigenze della singola scuola diventa anche un nuovo modo di fare lezione; realizzare uno specifico progetto pu contribuire a rendere lo studente pi partecipe, coinvolgendolo da punti di vista non solo intellettuale ma anche emotivo, facendogli apprendere non solo un esclusivo contenuto, ma una pluralit di concetti che riguardano pi discipline. Sulle base di queste considerazioni, facilmente comprensibile limportanza del codice deontologico per la professione docente, un codice che cerchi di dare una definizione ai principi fondamentali sui quali basare la pratica professionale, nelle diverse espressioni del contesto in cui la scuola inserita. In questo modo si giunge ad unottimale definizione degli aspetti e dei valori che stanno alla base dellidentit professionale del docente, in un costante tentativo di conferire una nuova dignit a questo lavoro. In definitiva i futuri docenti avranno il compito di orientarsi verso la costruzione di una scuola capace di garantire ai giovani di oggi i saperi e le competenze essenziali per diventare artefici di una trasformazione sociale e culturale alternativa alla societ attuale; una scuola che sia capace di sviluppare negli studenti le capacit costruttive, critiche e

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creative in modo che essi possano affrontare e risolvere i problemi dello sviluppo di una societ cos complessa , tecnicizzata e multiforme. In tutto ci la didattica steineriana pu fornire importanti suggerimenti e spunti di riflessione utili per tutti i docenti, a prescindere dal tipo di scuola di appartenenza. Alcune prospettive della pedagogia Waldorf quindi potrebbero essere applicate anche in scuole non steineriane.

7. UNITA DIDATTICA: LA PEDAGOGIA DI RUDOLF STEINER

PREMESSA

La presente unit didattica ha lo scopo di presentare il pensiero pedagogico di Rudolf Steiner, non inserito nei comuni manuali di pedagogia. Si dar modo agli studenti di comprendere che la pedagogia presenta vasti orizzonti di ricerca, e che opportuno superare i limiti di uno studio basato esclusivamente sul manuale. Il docente fornir il materiale di studio : una dispensa introduttiva, e alcuni frammenti significativi delle opere di Steiner, dai quali sar possibile individuare i concetti fondamentali dellantroposofia pedagogica. Saranno gli studenti stessi che, alla luce delle lezioni e della lettura dei passi scelti, potranno individuare le analogie e le differenze con le scuole pedagogiche studiate precedentemente, avviando un dibattito critico.

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DESTINATARI Classe V liceo socio-psicopedagogico

PREREQUISITI: -Conoscere il linguaggio specifico della materia -Conoscere i principali contributi della riflessione pedagogica precedente, in particolar modo la pedagogia di Herbart, dellEducazione nuova (Maria Montessori), e lattivismo di Dewey -Saper leggere e analizzare un testo pedagogico

TEMPI 5 ore (4 + 1 di verifica )

OBIETTIVI: CONOSCENZE -Conoscere i concetti chiave del pensiero pedagogico di Steiner -Confrontare il pensiero pedagogico steineriano con quello delle precedenti scuole di pensiero, sapendo cogliere analogie e differenze -Conoscere e argomentare il rapporto tra spiritualit ed educazione

OBIETTIVI: COMPETENZE -Capacit di individuare collegamenti tra diversi nuclei concettuali, argomentando analogie e differenze -Capacit di ricavare dalla lettura di un testo pedagogico i concetti fondamentali espressi dallautore -Sviluppo della capacit di rielaborazione personale dei contenuti -Maturazione dellatteggiamento critico rispetto ai problemi posti dalleducazione e dalla didattica

FASI DI LAVORO 1) Lezione frontale sullantroposofia e la pedagogia secondo Steiner . Distribuzione alla classe di una dispensa introduttiva che comprende i concetti fondamentali spiegati durante la lezione (2 ore)

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2) Lettura di passi scelti tratti dalle opere: Massime antroposofiche (pp 15-18) ; La filosofia della libert (pp 1315) ; Educazione del bambino e preparazione degli educatori(pp 66-69) (1 ora)

3) Discussione in classe e brainstorming: gli studenti individueranno i collegamenti con le loro conoscenze pregresse, rilevando le analogie e le differenze con le scuole pedagogiche precedentemente studiate (1 ora)

4) Verifica scritta

(1 ora)

METODOLOGIA E STRUMENTI -Lezione frontale -Lezione dialogata -Fotocopie fornite dal docente -Lettura del testo con individuazione dei concetti chiave

VERIFICA E VALUTAZIONE -Verifica in itinere: Domande durante le lezioni , per verificare la comprensione -Verifica finale: Prova scritta con due domande a risposta aperta, per verificare la capacit di rielaborazione critica.

BIBLIOGRAFIA

OPERE DI RUDOLF STEINER

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Steiner R. , Arte delleducazione I- Antropologia, Edizione antroposofica, Milano, 2006 Steiner R., Arte delleducazione II : Didattica , Edizione Antroposofica, Milano, 2004 Steiner R., Arte delleducazione III: Conversazioni di tirocinio e conferenze sul piano di studi, Editrice antroposofica, Milano,2007 Steiner R., Educazione come antroposofica, Milano 1924 arte.7 conferenze a Torquay, Edizione

Steiner R., Educazione del bambino e preparazione degli educatori, Edizione antroposofica, Milano, 2004 Steiner R., Educazione ed insegnamento fondati sulla conoscenza delluomo, Edizione antroposofica, Milano, 1998 Steiner R. , Euritmia. Una presentazione, Edizione antroposofica, Milano, 2007 Steiner R., Il rinnovamento dellarte pedagogico-didattica mediante la scienza dello spirito (7 conferenze a Basilea) , Edizione antroposofica, 2004 Steiner R., Il sano sviluppo dellessere umano, Edizione Antroposofica, Milano, 2002 Steiner R., La filosofia della libert, Laterza, Bari, 1919 Steiner R., La mia vita, Edizione antroposofica, Milano, 2007 Steiner R., La scienza occulta, Edizione Antroposofica, Milano, 1984 Steiner R., Massime antroposofiche- La via conoscitiva dellantroposofia, Edizione antroposofica, Milano, 1983 Steiner R., Pratical advices to teachers , Anthroposophic press, Usa, 2000 Steiner R., Scienza naturale e scienza dello spirito , Bocca, Milano , 1942 Steiner R., Teosofia. Unintroduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo, Edizione antroposofica, Milano, 1927 Steiner R., The essential of education, Antroposofic press, Usa, 1997 Steiner R., The foundations of human experience, Education, Anthroposophic press, Usa, 1996 Foundation of Waldorf

Steiner R., Vita spirituale del presente ed educazione, Edizione antroposofica, Milano,2009

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BIBLIOGRAFIA CRITICA SU RUDOLF STEINER

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OPERE CONSULTATE

Butturini E. , La pace giusta. Testimoni e maestri tra '800 e '900, Mazziana, Verona, 2007 Callegari C. , Pedagogia e scienze delleducazione nella scuola dellautonomia, Cleup, Padova 2008 Chiosso G. , Novecento pedagogico, Editrice La Scuola, Brescia, 1997 Laeng , Lessico pedagogico , La Scuola, Brescia 1977

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